Jorche

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Della famiglia Gianfreda: Dalila ed Emanuela Gianfreda Le Giovani e Brillanti Generazioni del Vino Italiano

Antica Masseria Jorche ha una lunga tradizione vitivinicola che ha iniziato agli inizi del 1900. Oggi, la quinta generazione, Dalila ed Emanuela sono dedicati alle attività storiche di famiglia oltre la gestione di ospitalità in Masseria. La cantina è moderno e tecnologicamente avanzato, ma conserva i sani valori preziosamente genuini di un tempo, è circondato da 6 giovani vigneti e possiede anche 17 ettari di 40/50 anni vecchi vigneti a pochi metri dal Mar Ionio, così come un piccolo appezzamento di Primitivo coltivata come “alberello” (patrimonio culturale e della


memoria della biodiversità della Puglia). Le varietà coltivate sono esclusivamente origini: Primitivo, Negroamaro, Fiano e Bianco d'Alessano.

Negli ultimi quindici-vent’anni la Puglia del vino è stata protagonista di un grandioso salto qualitativo e oggi figura meritatamente tra le regioni protagoniste dell’enologia italiana, sempre più apprezzata anche da un pubblico di estimatori stranieri. Tra le giovani realtà da tenere d’occhio c’è certamente la Masseria Jorche di Torricella, nel Tarantino. Al vertice aziendale ci sono le sorelle Dalila ed Emanuela Gianfreda (in foto con papà e mamma ), rispettivamente classe

1985 e 1988.Nel 2013 le prime etichette Masseria Jorche«La nostra famiglia si occupa di vino da cinque generazioni, ma ha sempre venduto all’ingrosso», spiega Emanuela. «Io e Dalila abbiamo deciso di fare il grande passo, seguendo l’intera filiera e imbottigliando con un nostro marchio.


La prima vendemmia risale al 2011 e le etichette sono uscite nel 2013, dopo il necessario affinamento». Dalila ha alle spalle studi di Marketing e Comunicazione, mentre Emanuela si è laureata in Viticoltura ed Enologia a San Michele all’Adige, per poi seguire il master “Vini italiani e mercati mondiali” alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

La formazione di Emanuela Gianfreda «Tra i ricordi più belli legati al periodo della formazione, c’è quello del tirocinio alla Cantina Conte Collalto di Susegana nel Trevigiano, e il periodo trascorso a Bolgheri presso l’azienda Guado al Melo del professore Attilio Scienza e di suo figlio Michele, che sono stati grandi maestri», spiega Emanuela. «E poi le esperienze in Francia, in particolare a Bordeaux, che per me rappresenta il top dal punto di vista della produzione.


Dopo la laurea nel 2011, nel 2012 ho seguito una vendemmia in Australia, vicino a Melbourne, prima di intraprendere questo nuovo progetto di famiglia con mia sorella



L’antico alberello pugliese per il Primitivo Oggi i volumi di Masseria Jorche si attestano sulle 80 mila bottiglie all’anno, di cui la maggior parte a Primitivo di Manduria Doc. Il sistema di allevamento è quello ad alberello pugliese, come da tradizione. «Ci garantisce un’elevata qualità, in quanto asseconda senza forzature la disposizione naturale della pianta, riducendo il consumo d’acqua e regalandoci una resa ridotta, ma assai pregiata». La chicca: spumante di Bianco di Alessano e Fiano Minutolo Tra i vini in gamma ci sono anche Caleido, un Negramaro in purezza Salento Igt e una bollicina a base di Bianco di Alessano e Fiano Minutolo. «Mio padre ha studiato a Conegliano, io a Trento… per me era importante misurarmi con la spumantizzazione, capire che risultato potesse dare qui in Puglia, a climi e latitudini differenti. Siamo molto soddisfatti del nostro Metodo Classico, che resta ben 30 mesi sui lieviti. Ne produciamo circa 4.000 bottiglie, che vanno letteralmente a ruba».

Vigne di 80 anni per il Primitivo Dolce Naturale Docg Dal 2014 è entrato in produzione anche il Primitivo Dolce Naturale Docg. «Il vigneto ad alberello da cui ricaviamo questo passito ha circa 80 anni. L’appassimento avviene per il 90% proprio in pianta. La resa è del 50% e l’affinamento in barrique per 5 mesi. La gradazione alcolica raggiunge i 14 gradi, con un concentrato zuccherino pari a 60 g/l. Ci ho tenuto particolarmente a inserire questo vino in gamma perché rappresenta il vino delle origini, della tradizione pugliese a cui sono molto legata», conclude Emanuela.


l’Antica Masseria Jorche, un cammino lungo 5 generazioni, una storia simile a tante aziende vitivinicole pugliesi che per anni sono state il “serbatoio” delle “Cantine del Nord”, grazie anche al “Lu Palamientu”, la prima forma di “cantina sociale organizzata”. I loro vini, come tutti gli altri, partivano dalla stazione ferroviaria di Manduria per dirigersi al nord con il loro “Vino Rosso di Manduria”.

Per quattro generazioni nella famiglia Gianfreda il leitmotiv è stato questo, fino a quando Antonio, padre di Dalila e Emanuela, decide di dare la svolta. Di ritorno da Conegliano Veneto e grazie alle conoscenze acquisite con il suo diploma in enologia, dà una nuova spinta commerciale con il nord ed in contemporanea con il suo incarico di direttore di una importante cantina sociale del comprensorio, modernizza e amplia la cantina di famiglia. Le sorelle crescono tra vigne e cantine, Emanuela seguendo il padre, Dalila più affascinata dalla gestione dell’accoglienza, insieme alla mamma, nella masseria di famiglia.


Chissà se entrambe, quando hanno lasciato Torricella per dirigersi, Dalila verso Milano per laurearsi in Economia e Marketing, ed Emanuela a S.Michele all’Adige per seguire le orme enologiche del padre Antonio, immaginavano che entro pochi anni avrebbero lavorato insieme nella loro terra creando i primi vini dell’Antica Masseria Jorche!A loro detta lo sapevano o meglio era “inconsciamente programmato”. Per Emanuela il motivo è che il suo plasma è vino, un tutt’uno tra vigna e cantina, anche se questo in lei non traspariva così chiaramente, sempre un po’ fuori dalle righe, dalle scelte controcorrente. Infatti al suo annuncio che avrebbe frequentato Enologia anche suo padre Antonio rimase spiazzato. Dalila, in fondo, ha sempre saputo che sarebbe tornata, per il mare, per la gente, per l’attaccamento alla sua terra e soprattutto per la consapevolezza di essere stata fortunata a nascere in questi luoghi. Maturando e studiando entrambe le sorelle hanno capito cosa volevano fare da grandi e hanno così chiesto al padre di fare il salto, di voler contribuire a far crescere la propria zona.



Per orgoglio e testardaggine volevano far parte del cambiamento.

Il “genio e sregolatezza” ma anche la creatività e l’inventiva di Emanuela ha incontrato la concretezza, il rigore ed un fondo di psicologia di Dalila ed in soli quattro anni sono arrivati numerosi riconoscimenti. Nelle loro vigne solo uve autoctone come Bianco d’Alessano, Fiano Salento, Negroamaro ma soprattutto Primitivo di Manduria.Scegliere dei vini che più mi ricordano loro due è difficile, perché in ognuno c’è la terra del Salento e le figlie di questa terra. In alcuni momenti, Emanuela, specie quando esce un po’ fuori dagli schemi, mi ricorda il loro spumante metodo classico, da vitigni che non ti aspetti, 75% Bianco D’Alessano e Fiano 25%..


Il vino base affina tre mesi in barrique e poi 24 mesi sui lieviti per la seconda fermentazione, conserva freschi profumi floreali e fruttati e un po’ di macchia mediterranea, seppur i lieviti sul finale leggermente si fan sentire.

La sua dolcezza giovanile, di speranza per il futuro senza dimenticarsi del passato, vien fuori quando mi racconta del Primitivo di Manduria Dolce Naturale e del


perché del suo nome “Lo Apu”. Le uve provengono da un piccolissimo appezzamento a Sava (patria a mio parere del Primitivo) che un simpatico vecchietto conferiva a Jorche. Dopo la sua morte, la sorella dell’uomo propose ad Antonio la vendita del terreno a patto che si sarebbe preso anche l’Apecar, usando letteralmente queste parole “Però Ti pigliu pure lo apu”, e da qui nasce la dedica a questo vino che racchiude in se proprio i sentori più tipici e tradizionali di questo territorio.


Dalila invece mi ricorda il loro vino di punta, quella Riserva di Primitivo di Manduria, da vigne vecchie di oltre 40 anni, basse rese sia in vigna sia in vino, affinamento in barrique e nei loro “capauni”, le vecchie anfore tipiche della zona. Un vino austero, importante, diretto, che sa quello che vuole, ma al tempo stesso lo chiede con eleganza ed armonia. Ogni famiglia è uno scrigno di storie, legami, aneddoti, tradizioni e sentimenti. Se ci mettiamo pure la passione per il vino e tutto il lavoro e le emozioni che ne sgorgano il risultato è un tesoro che vale la pena di essere raccontato e valorizzato! La terra rossa, ricca di ferro e arenaria che rimangono in acqua e che poi rilascia lentamente, un clima caldo-secco, il sole del Salento, la luce che brilla sui vigneti, e la brezza marina sono tutte le condizioni naturali che lasciano il proprio segno sugli inconfondibili vini di Jorche. L’azienda

ha alle spalle una lunga tradizione vitivinicola che parte dagli inizi del 1900 quando la famiglia Gianfreda possedeva uno dei più grandi palmenti di Torricella.



Oggi, alla quinta generazione, Dalila ed Emanuela si dedicano alla storica attività di famiglia oltreché alla gestione dell’ospitalità in Masseria.

La cantina Jorche vinifica le uve provenienti dai suoi 31 ha fra i quali spicca il piccolo appezzamento di Primitivo allevato ad alberello. Le altre varietà autoctone coltivate sono: Negramaro, Fiano e Bianco d’Alessano.


Tradizione e modernitĂ si fondono in quest'azienda dove un'architettura originale coniuga l'acciaio del moderno impianto di vinificazione con il legno della bottaia, dove sono ospitati anche numerosi capasuni, anfore di terracotta utilizzate

come contenitori per l'invecchiamento e la conservazione del vino e oggi elementi decorativi di richiamo alla storia della vinificazione tradizionale del territorio.


I 6 ettari di vite che circondano l'azienda sono destinati alla coltivazione dei vitigni autoctoni salentini - Primitivo, Negroamaro e Fiano - e al recupero delle varietĂ in disuso, come il Bianco d'Alessano. Oggi alla quinta generazione,


Dalila ed Emanuela Gianfreda si dedicano con curiosità, creatività ed entusiasmo alla storica attività di famiglia, a cui si affianca l'ospitalità nell'attigua masseria.


l'azienda agrituristica "antica masseria jorche" è situata su una collinetta nelle vicinanze di torricella, un piccolo paese del meraviglioso salento pugliese. gode di una vista panoramica sulle campagne circostanti e dista solo cinque chilometri dal mare jonio, caratteristico per la limpidezza delle sue acque e per le spiagge che si alternano a bellissime scogliere. la masseria risale al 1600, periodo dal quale è stata proprietà di vari latifondisti (solitamente nobili), fino al 1990 quando la famiglia gianfreda decide di acquistarla dagli eredi del barone Vito Bardoscia. Da lì è cominciato un lungo lavoro di restaurazione e abbellimento della struttura, sempre accompagnati dalla completa dedizione a questa avventura dei due proprietari, Antonio Gianfreda e sua moglie Mariella, che oggi si vedono affiancati nella gestione dalle figlie Dalila ed Emanuela. Le caratteristiche principali di questa azienda sono sicuramente il rispetto della tradizione, la stretta vicinanza con la natura, il servizio di alta qualità, la genuinità e la calorosa accoglienza riservata agli ospiti di masseria jorche.

è possibile scegliere fra la sistemazione in camera (con trattamento di pernottamento con prima colazione o di mezza pensione) e quella in appartamento, ideale per famiglie con bambini che vogliano essere autonome. gli ospiti possono usufruire anche di una piscina all?aperto, dei campetti sportivi (tennis, pallavolo, calcetto e ping pong) e di una distesa immensa di verde in cui far perdere lo sguardo e grazie a cui potersi immergere completamente nella tipica


natura del luogo, attraverso passeggiate o anche attività di jogging. fiore all?occhiello di quest?attività è sicuramente la cucina tradizionale pugliese servita agli ospiti nel ristorante, un vecchio frantoio semi-ipogeo ristrutturato e adibito a teatro di degustazione e scoperta dei sapori più genuini e tipici della terra salentina. tutto rigorosamente fatto a mano e accompagnato da vino e olio prodotti in loco.

altra peculiarità sono gli eventi organizzati alla masseria jorche. Nella Puglia molte storie s’intrecciano e s’incastrano a vicenda come matrioske russe. Ed in queste storie esiste sempre un’antica data di partenza che spesso è ultracentenaria e da cui si dipartono rivoli di vita vissuta, di esperienza e di saggezza familiare che si tramandano ai posteri, per non disperdere così questo


enorme patrimonio mnemonico, prima ancora che materiale, trasmesso dagli avi.


L’Antica Masseria Jorche ha iniziato a produrre vini già dagli albori del XX secolo, quando la famiglia Gianfreda possedeva uno dei più grandi palmenti di Torricella nel Tarantino. Oggi si è giunti alla quinta generazione con Dalida ed Emanuela, figlie di papà Antonio, che reggono le sorti aziendali e gestiscono nel contempo un avviato agriturismo. Da poco tempo è stata costruita la nuova e moderna cantina, che ospita una bottaia che convive insieme con i “capasuni”, antiche anfore in terracotta ancora parzialmente utilizzate per la conservazione del vino. Viticoltura autarchica e spesso premiata come il prestigioso secondo posto assoluto conseguito all’ultima edizione di Radici del Sud da parte della giuria dei Buyers nella categoria del Primitivo con l’etichetta Primitivo di Manduria Dop 2012. Maturazione prima in acciaio e poi in legno piccolo e grande per nove


mesi ed ulteriore affinamento del vino in vetro per tre mesi. Tasso alcolico di 15°

Colore rosso maturo, sentore di frutta, le ciliegie, le prugne e quelle del sottobosco; seducente l’appeal floreale; bello il tocco vegetale; pervasiva l’impronta speziata; e tenaci le parvenze salmastre unicamente ioniche. Espansione palatale subito limpida ed affascinante per toni caldi e connotati da stemperati e morbidi tannini. Bocca carnosa ed accogliente che ospita un sorso pimpante, strutturato, equilibrato, energico, vigoroso, ferroso, sensuale, vitale ed avvolgente. Prodrome ed incipienti sensazioni di tostato, di vanigliato, di balsamico e di mentolato annunciano un finale lungo, persistente ed appagante. Da preferire su piatti consistenti della terragna cucina pugliese. Cin Cin!




ANTICA MASSERIA JORCHE C.da Jorche, 74020 Torricella (TA) Tel: +39 099 9.573.232 E-mail: jorchewines@jorche.it web: www.jorche.it Enologo: Emanuela Gianfreda Ettari vitati: 31 Vitigni: primitivo, negroamaro, fiano e bianco d’alessano Regione: Puglia


ABBINAMENTI-FOOD COMBINATIONS






Primitivo di Manduria Riserva

Brut Jorche



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