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Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

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LAGO DI SASSO

LAGO DI SASSO

Recentemente alla televisione hanno trasmesso in prima serata la serie tv sul Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e questa cosa mi ha spinto ad informarmi, per sapere qualcosa di più oltre alla storia forse un po’ romanzata, vale a dire chi fosse davvero questo servitore della Patria.

Il Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa fu mandato in Sicilia a combattere la Mafia e fu ucciso dai sicari di Cosa Nostra il 3 settembre del 1982. Con lui perirono la seconda moglie Emanuela Setti Carraro e la guardia di scorta Domenico Russo. Si può tranquillamente dire che quest’uomo fu un eroe contemporaneo che ha cercato di difendere le Istituzioni italiane come lo fecero anni dopo anche altri come, ad esempio, i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. E sicuramente senza queste persone ora come ora non avremmo la democrazia che ci permette di vivere in una nazione libera come lo è la nostra. La prima moglie del Generale fu la signora Dora Fabbo che morì nel 1978 a causa di un infarto. Fu la madre di Rita, Nando e Simona, ovviamente, dalla Chiesa. La signora Fabbo e il Generale si erano conosciuti poco più che adolescenti: lui aveva 18 anni e lei solo 15. Hanno trascorso assieme gli anni in cui lui era partigiano ed anche quelli del terrorismo. Infatti fu nominato Generale di Brigata e inviato a Torino tra il 1973 e il 1977 e lì combatte duramente le Brigate Rosse e per merito suo fu creato “il Nucleo Speciale Antiterrorismo” attivo tra il 1974 e il 1976. Nel 1978 dopo essere stato promosso Generale di Divisione ottenne dei poteri speciali e fu colui che coordinava le varie forze di polizia sempre contro il terrorismo. Negli anni seguenti ebbe altri incarichi importanti fino ad arrivare al 1982 quando venne nominato Prefetto di Palermo ed ottenne l’incarico di combattere Cosa Nostra in Sicilia. Quello che è certo che il Generale conosceva alla perfezione l’Isola dove arrivò per la prima volta nel 1949 per comandare il Gruppo Squadriglia di Corleone e così facendo poté far incriminare il boss Luciano Liggio.

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In seguito tornò ancora in Sicilia dal 1966 al 1973, sempre a Palermo, con lo scopo di indagare sulla scomparsa di Mauro de Mauro (si trattava di uno studioso della nostra lingua ed era un giornalista e anche ministro) che voleva cercare i collegamenti tra la brutale fine di Enrico Mattei, capo dell’Eni, e la Mafia. Dell’uomo non si seppe più niente anche se ogni tanto, come nel novembre del 2021, si riteneva di aver trovato i poveri resti del De Mauro…

Si pensava che il Generale, essendo stato già per diverso tempo sull’Isola, sarebbe stata la carta vincente per fare in modo che si potesse sconfiggere “Cosa Nostra” ed invece, purtroppo, non fu così. Il Generale non indagò solo (si fa per dire ovviamente) sulle Brigate Rosse o sulla mafia ma anche sull’eversione di destra. E questo avvenne dopo più di dieci strani attentati a Savona che lo portarono ad affermare che il problema dell’estrema destra doveva essere affrontato di petto.

Qualsiasi estremismo (e questo lo dico io) da qualunque parte arrivi non è mai sicuramente un bene. Il metodo del Generale Dalla Chiesa era sicuramente molto vincente ed efficace dato che riuscì ad infiltrare alcuni agenti tra i brigatisti e in seguito a questi primi arresti riuscì a far parlare alcuni dei pri- mi pentiti. E perciò ci si domanda il motivo per cui si decise nel maggio del 1975 di far chiudere il Nucleo Speciale che il Generale aveva creato dato che così facendo si stavano avendo i primi risultati… Tuttavia questa sezione (o qualcosa di molto simile) tornerà in vita grazie ai ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) dei Carabinieri. Per questi tre omicidi: il suo, quello della moglie e dell’uomo della scorta furono condannati all’ergastolo alcuni dei vertici di Cosa Nostra come Toto Riina, Bernardo Provenzano e Bernardo Brusca.

Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è nato a Saluzzo (Cuneo) il 27 settembre 1920 e morì per mano di Cosa Nostra il 3 settembre 1982.

È stato sepolto nel Cimitero della Villetta a Parma.

Alcune date importanti

• 08/08/1974 vengono arrestati a Pinerolo grazie a un militare infiltrato sia Renato Curcio sia Alberto Franceschini entrambi fondatori delle BR e tuttavia dopo pochi mesi riescono a scappare dal carcere.

• 28/03/1980 in un covo delle BR a Genova sono uccisi quattro brigatisti e venne ferito un carabiniere del Generale.

• 12/05/1981 poco dopo la scoperta degli elenchi della P2 di Licio Gelli il Generale Dalla Chiesa viene chiamato dai magistrati perché c’è una domanda di adesione con il suo nome.

Tuttavia Gelli non aveva accettato la sua richiesta di aderire alla Loggia. Il Generale afferma che entrare nella massoneria (testuali parole) “poteva essere il mezzo per conoscere chi mi poteva ricollegare alle indagini che a me premevano tanto” e si riferisce all’eversione di destra.

• 03/09/1982 alle ore 21.10 Il Generale e la moglie subiscono un attentato che non darà loro scampo mentre il carabiniere di scorta Russo (anch’egli ferito) morì dopo dodici giorni.

• Il funerale avrà luogo il 04/09/1982 nella chiesa di San Domenico a Palermo.

• In seguito ci furono molte polemiche tanto è vero che lo Stato fu accusato di aver lasciato da solo il Generale a combattere la mafia.

Il giorno dei funerali la figlia Rita chiese ed ottenne che dalla bara del padre fosse tolta la corona di fiori inviata dalla Regione Sicilia in quanto il presidente Mario D’acquisto aveva aspramente polemizzato con il padre.

Cosa sono le Brigate Rosse e la Loggia Massonica P2?

1. Le Brigate Rosse furono un’organizzazione armata di estrema sinistra che minava di far saltare la democrazia e le basi su cui l’Italia si fonda. Fu responsabile di diversi atti violenti e omicidi di personalità di spicco come politici, ministri e forze dell’ordine. Si sviluppò tra il 1970 e il 1988 e ancora con le Nuove Brigate Rosse tra il 1999 e il 2006.

2. La Loggia Massonica detta P2 era un gruppo di persone che erano guidate da Licio Gelli che era detto “Grande Maestro” o “venerabile” con scopo eversivo e per questo segreta. Nacque nel 1970 e la sua attività terminò dieci anni dopo.

Monica Palazzi

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