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Luoghi d'interesse Nelle immediate vicinanze, di particolare interesse è la centralissima e spaziosa “Piazza Sempione” (f.40a-b), che è stata il cuore della Città Giardino Aniene e che attualmente fa da entrata scenografica al quartiere: * di fronte, la lunga ed ampia scalinata che porta alla Parrocchia dei SS. Angeli Custodi 51 (1922-24) di Gustavo Giovannoni; * a sinistra, il Palazzo Pubblico (1921-23), dell'architetto Innocenzo Sabbatini 52, presso il quale dopo molti anni è tornata la sede politica del IV Municipio, inaugurata il 24 marzo 2010; * a destra, il palazzo dell'IACP ornato con palle e mascheroni e * al centro della piazza, la Statua della Madonna del 1948.

51 Istituita da Pio XI il 2 ottobre 1925 ed affidata alla congregazione dei Caracciolini, è stata dedicata agli angeli custodi per ricordare la Chiesa dei Santi Angeli Custodi, nel rione Trevi, in Via del Tritone, demolita completamente tra il 1928 e il 1929 per l'allargamento della via e la costruzione del tunnel sotto il Quirinale. 52

I. Sabbatini (Osimo,1891-Roma,1983), dal 1920 circa ha collaborato con l'IACP e dal 1925 al 1931 ne è stato Presidente. E' noto per i suoi "alberghi collettivi" (1927) nel quartiere Garbatella di Roma, costruiti per ospitare temporaneamente gli sfrattati dalle demolizioni attuate per gli sventramenti nel centro della città.


f.40a Parrocchia dei SS. Angeli Custodi

f.40b Piazza Sempione


Ma il luogo di maggiore interesse storico e culturale è, senza dubbio, l'antichissimo e pittoresco “Ponte Nomentano” (f.41), immerso nella verdeggiante Riserva Naturale della Valle dell'Aniene. Indicato sin dalle sue origini sulle carte topografiche, è uno dei monumenti più suggestivi dell'intero suburbio romano, fonte di ispirazione per numerosi incisori, per generazioni di pittori tra il XVI e il XIX secolo e per fotografi a partire dalla seconda metà dell'800.

f.41 Ponte Nomentano

A metà '800 il ponte ha ritrovato tutta la sua bellezza, tale da ispirare anche scrittori quali Matilde Serao e Gabriele D'Annunzio.


Nel romanzo "La conquista di Roma" (1885) di Matilde Serao (f.42), il deputato Francesco Sangiorgio qui si fa accompagnare: "Ecco il Ponte Nomentano" gli disse il cocchiere, indicandoglielo con la bacchetta. "Ferma, voglio scendere. E aspettami qua." e qui ammira l'enigmatica Donn'Angelina Vargas: "Io vi ho guardata per un'ora, quel giorno, a Ponte Nomentano, quando lasciavate andare alla corrente dell'Aniene le foglie delle rose ...".

f.42 M. Serao: “ La conquista di Roma�

E sempre una stupenda immagine del ponte fa da sfondo ad un incontro amoroso tra Donna Elena Muti ed il Conte Andrea


Sperelli, nel romanzo "Il piacere" (1888) di Gabriele D'Annunzio (f.43): "Il ponte era da presso, rossastro, nell'illuminazione del sole. Il fiume pareva immobile e metallico in tutta la lunghezza della sua sinuosità. I giunchi s'incurvavano sulla riva e le acque urtavano leggermente alcune pertiche infitte nella creta per reggere forse le lenze".

f.43 G. D’Annunzio: “ Il Piacere”


Nel 1997, nel timore di lesioni alla struttura, il tratto di Via Nomentana, in cui il ponte è collocato, è stato chiuso al traffico veicolare, che transita nella vicina Via Nomentana Nuova. Nel 2000, in occasione dei lavori realizzati per il Giubileo, è stato eseguito un intervento di consolidamento e di restauro conservativo di tutto il ponte, associato alla bonifica e al recupero del contesto ambientale. Il ponte è occasionalmente aperto al pubblico, che può così visitarne le strutture interne.


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