Vita nel “quartiere” L'Espero è un quartiere "dalla vita sonnecchiante, dove in genere le attività si ripetono sempre uguali, scandite dai soliti ritmi del mercato e della normale routine" 46 (f.30).
f.30 Mercato di Via Val d’Ossola 46
di Adamo Rita, vicedirettore del periodico di quartiere "Passaparola Le notizie dell'Espero".
D'altra parte, l'età media dei residenti è decisamente elevata. Ma grazie al ricambio generazionale e culturale in atto nell'ultimo decennio, il quartiere sta diventando sempre più giovane. Infatti, è recente l'apertura della Succursale della Scuola Media Statale "Cesare Piva" di Via Val di Lanzo con sede presso l'edificio della Scuola Materna ed Elementare Comunale "Alberto Manzi" in Via Valdarno, 6 (f.31).
f.31 Scuola Meterna ed Elementare Comunale “Alberto Manzi”
Però, maggiormente per i ragazzi e i giovani, l'Espero è una zona carente di strutture per il tempo libero. Fortunatamente il parco, recentemente attrezzato con percorsi pedonali, aree di
sosta e spazi giochi per bambini, offre la lunga e discreta pista ciclabile "R. S. S. Baden Powell “ 47, ben collegata con Villa Ada (f.25) e un bel campo di basket cementato, tra il muretto che delimita il parco e la Parrocchia Gesù Bambino, ultimamente ben tenuto grazie alla cura dei ragazzi stessi. E se i giovani decidessero di intrattenersi di sera nel quartiere, le opportunità di svago consisterebbero solo in due birrerie e una paninoteca. Le birrerie sono collocate verso il fiume nella isolata zona interna, dove di sera tutto tace. La paninoteca, invece, apre in orario serale nel breve tratto e, tra l'altro, senza uscita di Via Nomentana Nuova, da Via Val Trompia a Via Val d'Ossola, molto trafficato e caotico per la presenza di un baretto notturno, un bar-rosticceria e, soprattutto, il Bingo Espero Palace 48 (nei locali dell'ex cinema Espero) aperto fino a notte inoltrata.
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Fondatore del Movimento Scout. L'intitolazione della pista ciclabile da parte del Consiglio del IV Municipio (seduta ordinaria del 16.05.2007) ha coinciso con il centenario della fondazione del movimento. 48
Alla fine degli anni '90, era diminuita la fantastica stagione del "Gratta e Vinci" e del "Superenalotto". Nella Finanziaria 1998 sul 1999 si parlava di individuare nuove forme di intrattenimento, "considerata l'opportunità di incrementare le entrate erariale". Nel 1999 i segnali della crisi del gioco erano evidenti e a fine anno si registrava un calo del 30%. Il 13 gennaio 2000, la Gazzetta Ufficiale pubblicava le "Modalità per la partecipazione al pubblico incanto per l'affidamento in concessione della gestione del gioco del Bingo", che è stato introdotto in Italia a partire dall'autunno 2001. La trasformazione dei cinema (già da anni in crisi) in sale Bingo è stata un'operazione molto semplice, giacchè è risultato sufficiente togliere gli schermi e installare l'apparato del Bingo, e, rimuovere le file di sedie e aggiungere nuove sedie e tavoli.