WEEKLY 12 - 20 dicembre 2020
Winter Edition #PART ONE
27 Agosto 2020
#Giffoni50 - Winter Edition,
una magia in digital experiece
Dal 26 al 30 dicembre masterclass ed eventi speciali, ilm in concorso, concerti, show e incontri rivolti a ragazzi e famiglie Dopo essere stati i primi in Italia a ripartire nel mese di agosto con un festival internazionale in presenza, per Giffoni è tempo di Winter Edition, la prima edizione natalizia in cinquant’anni di storia. Sarà un progetto nuovo, completamente in digital experience, dedicato principalmente ai bambini gli Elements +3, +6 e +10 - e alle loro famiglie, ma anche a ragazzi e young adult e avrà un unico obiettivo: restare al fianco della community.Dal 26 al 30 dicembre saranno oltre 1600 i juror collegati da tutta Italia, 50 opere in concorso presentate da registi internazionali, 3 live musicali, 10 masterclass, 5 eventi speciali, 16 street artist on web tra magia e divertimento e oltre 30 ospiti incontreranno giurati, ragazzi e famiglie. Una sfida già iniziata lo scorso weekend con due eventi speciali, il primo dedicato alla tutela del nostro pianeta con il documentario NOW, firmato da Jim Rakete e distribuito in Italia da Wanted Cinema. A parlarne sono state le attiviste Zion
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Lights, Nike Mahlhauz e Marcella Hansch. Il secondo webinar, invece, ha acceso i riflettori su coscienza civile, memoria e senso etico, raccontando la storia di Marcello Torre, sindaco trucidato dalla camorra. «Avevamo annunciato di voler rimanere vicini alla nostra community in un momento così delicato come quello che attraversiamo - spiega Jacopo Gubitosi, Managing Director di Giffoni - con la prima Winter Edition diamo concretezza a quella che per noi era e resta un’esigenza fortissima, essere sempre accanto ai ragazzi. Proponiamo perciò una digital experience di grande suggestione, ricchissima per contenuti e dal forte impatto emotivo. Lo facciamo pensando a tutta la famiglia. E se la quarta tranche del festival era ideata per i bambini, in un periodo così magico come è il Natale, abbiamo deciso di allargare la nostra offerta culturale a tutti con attività, incontri, spettacoli, web show e masterclass adatte a un pubblico che va dai tre anni in su con proposte interessantissime per gli adolescenti e per i genitori. Insieme trascorreremo un
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tempo che sarà di grande partecipazione ed entusiasmo. Di questo ne siamo certi». Ben 1200 Elements, dai 3 ai 12 anni, in compagnia dei propri genitori, entreranno nei digital cinema di #Giffoni50 per vivere da casa l’emozione dei nostri film. Ai giurati verrà proposta una selezione di lungometraggi e cortometraggi sui quali poi discutere con i propri coetanei e sceglierne il preferito. Spazio anche agli oltre 400 juror di Gex Doc e Parental Experience: la prima sezione interamente composta da documentari, mentre la seconda ha l’obiettivo di presentare ai genitori cortometraggi e incontri online. Non mancheranno gli eventi speciali: ben cinque appuntamenti andranno a impreziosire il programma. Dopo le emozioni con CAUGHT IN THE NET, un esperimento sociale divenuto un documentario interventista, realizzato da Vít Klusák e Barbora Chalupová. Il film, distribuito in Italia da Mescalito Film, getta luce sul delicatissimo tema degli abusi sui minori in rete. E’ stato presentato lo scorso 20 dicembre. Si sono confrontati in live streaming la produttrice Pavla Klimešová, l’attrice Anezka Pithartovà e i dirigenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni, da anni partner di Giffoni per promuovere un internet più sicuro. Si continuerà con due corti dedicati rispettivamente agli Elements +6 e +10: domenica 27 dicembre Mad Entertainment, la factory creativa fondata a Napoli da Luciano Stella e Maria Carolina Terzi, propone in anteprima ai giffoner LÀ DOV’È LA NOTTE e LA MUCCA NEL CIELO. Nella stessa giornata toccherà anche agli amatissimi 44 GATTI, con la serie animata prodotta da Rainbow in collaborazione con Rai Ragazzi e Antoniano di Bologna. Agli Elements saranno presentati tre nuovissimi episodi in anteprima. Campione di ascolti, 44 GATTI è trasmessa in più di 100 paesi in 20 lingue e combina musica e intrattenimento con un’animazione CGI di altissima qualità. I nuovi episodi saranno presto in onda su Rai Yoyo e a seguire sulle altre emittenti internazionali. Sempre Rainbow presenterà, il 26 dicembre, in anteprima mondiale assoluta il teaser trailer della sua nuova produzione animata, PINOCCHIO AND
FRIENDS che verrà lanciata a fine 2021. Il nuovo Pinocchio di Iginio Straffi trasforma la fiaba più famosa di tutti i tempi in una serie televisiva dedicata ai bambini e riadattata in chiave moderna. Diventano totalmente digital anche le Masterclass, il format online dedicato all’approfondimento di settori creativi come spettacolo, sport, intrattenimento, innovazione, arte e, per la prima volta, anche alta cucina. Le dirette sono state realizzate nei giorni precedenti la quarta tranche del festival come percorso di avvicinamento alla winter edition. Si è partiti, mercoledì 16 con il maestro pasticcere LUIGI BIASETTO che ha presentato la tradizionale ricetta del panettone. SAL DE RISO, noto pastry chef campano, a raccontare sabato 19 dicembre ha presentato la sua versione del tipico dolce natalizio. Ma non finisce qui: sempre in live streaming, ALESSANDRO BORGHESE, giovedì 17 alle ore 19, ha portato un menù perfetto per il “cenone dei giffoner” da realizzare in famiglia. E ancora un percorso “dalla fame all’abbondanza” con lo scrittore e giornalista ANTONIO PASCALE che si è tenuto il 21 dicembre in collaborazione con Bayer. Mentre tutta dedicata allo sport la diretta di giovedì 17 dicembre con PIERLUIGI PARDO che ha raccontato insieme a CIRO FERRARA il mondo del calcio ripercorrendo i sogni di un bambino napoletano che, oggi, è annoverato tra i migliori difensori degli anni ’80 e ’90. Impossibile non parlare anche del suo legame con l’iconico Maradona. Cambio di scena, invece, con FRANCO ARMINIO, poeta, scrittore e paesologo. Un appuntamento, in programma per il 19 dicembre nel corso del quale si è parlato di bellezza, storia e tradizione. Spazio poi all’innovazione e alla realtà virtuale: il 20 dicembre alle 16 è toccato a VR EXPERIENCE - NEW TECH ENTERTAINMENT, il panel organizzato da Giffoni Innovation Hub per approfondire lo stato attuale della tecnologia VR in ambito entertainment. Durante la live sono stati presentati anche i risultati della survey “Giovani e VR”, realizzata durante la rassegna Next Generation 2020. La Factory di Giffoni, il progetto che raccoglie giurati ed ex giurati da tutte le città italiane con la passione per il cinema e per l’arte in tutte le Dicembre 2020 | 3
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sue forme, avrà un ruolo di primo piano: narrerà, infatti, la Winter Edition tra talk, interviste, momenti di approfondimento e confronti digital aperti a tutti su www.giffonilive.it Si parte il 26 dicembre con il ritorno di Iginio Straffi, fondatore e presidente di Rainbow. Carismatico e innovatore, dal suo estro sono nati personaggi amatissimi dai bambini come le Winx e i 44 Gatti. Il 27 dicembre, direttamente dalle corsie di Doc - Nelle tue mani, la fiction Rai campione di ascolti, si racconterà ai juror l’attore Pierpaolo Spollon. Il 28 dicembre sarà la volta di Rocco Fasano, tra i protagonisti del cast di SKAM Italia. Elegante e raffinata, sorriso inconfondibile illuminato da uno sguardo intenso, espressione di bellezza e semplicità: Anna Valle tornerà a Giffoni in questa Winter Edition il 29 dicembre. Ficarra e Picone saranno invece i grandi ospiti digital del 30 dicembre: insieme ai giurati ripercorreranno la loro carriera fatta di successi cinematografici e televisivi, che li ha consacrati come il duo siciliano più amato da ragazzi e famiglie. Anche quest’anno ViacomCBS Networks Italia è presente a Giffoni con i suoi due brand a target kids & family, Nickelodoen (canale Sky 605) e Super! (canale 47 del dtt e tivusat e 625 di Sky). In particolare, Nickelodeon e l’area infanzia di RCS MediaGroup racconteranno Spongebob e il Manifesto della Generazione Blu*, un progetto nato per aiutare le nuove generazioni ad avere una sensibilità maggiore nei confronti del pianeta. Super!, invece, porterà sul palco virtuale di Giffoni Noa Planas, Swami
Caputo, Valentina Bivona, Giorgio Solfrizzi e Federico Mancosu, protagonisti di Talent Reverse, il nuovo format co-prodotto da Mondo TV e House of Talent in onda su Super! tutti i venerdì alle 18.40. In ogni puntata un influencer si scambia il ruolo con genitori, fratelli, sorelle o amici con non poche difficoltà ed imprevisti. *Il Manifesto della Generazione Blu è stato ideato da Chiara Bidoli Direttore Responsabile di Io e il mio Bambino Style Piccoli e il sito Quimamme.it, Diana de Marsanich giornalista green, e Mariasole Bianco biologa marina e divulgatrice Presidente di Worldrise Onlus. Tre artisti e la voglia di dimostrare che c’è sempre bisogno di arte e bellezza, oggi grazie ai concerti online, domani nuovamente negli stadi. La musica per Giffoni non si ferma: lo prova il cartellone di live, proposto in esclusiva ai juror della Winter Edition, che potranno ascoltare da casa le voci di tre cantanti italiani. CASADILEGO, STASH e MAX PEZZALI si esibiranno unplugged: ognuno di loro regalerà al pubblico sei brani raccontando il proprio percorso personale e professionale. Si comincia lunedì 28 dicembre con il talento di STASH. Frontman dei The Kolors, rappresenta uno dei gruppi più apprezzati degli ultimi anni, sulla cresta dell’onda dal 2015 grazie al talent show Amici. All’indomani della vittoria di X Factor 2020, CASADILEGO è pronta a incontrare i giurati di Giffoni il prossimo 29 dicembre. Cresciuta in una famiglia di musicisti, il percorso di Elisa prometteva bene fin dall’inizio: oggi il suo singolo “Vittoria” sta raccogliendo milioni di
COME SEGUIRE LA WINTER EDITION Attraverso il sito ufficiale, www.giffonifilmfestival.it e la nuova App Giffoni Film Festival - disponibile gratuitamente sugli store Google Play e App Store di Apple - sarà possibile consultare il programma, informarsi sulle attività e restare aggiornati impostando le notifiche personalizzate. Ancora di più quest’anno, le dirette streaming racconteranno le emozioni e gli incontri dell’edizione invernale. Le piattaforme per seguirle sono www.giffonilive.it e www.vivogiffoni.it Quest’ultima sarà dedicata nello specifico a spettacoli e street artist. Aggiornamenti in tempo reale sugli account social: Instagram: @giffoni_experience Facebook: @GiffoniExperience Twitter: @giffonifilmfest YouTube: www.youtube.com/giffonifilmfestival L’hashtag ufficiale per commentare è #Giffoni50 4 | Dicembre 2020
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ascolti sulle piattaforme streaming. Chiude il calendario di live, mercoledì 30 dicembre, un’icona musicale: MAX PEZZALI. 30 anni di carriera alle spalle, idolo di intere generazioni e un disco appena uscito, “Qualcosa di nuovo”: Pezzali saprà ancora una volta conquistare i juror. Anche Giffoni è pronto a raccontare le sue favole natalizie. Leggere, per sentirsi liberi, per arricchirsi e arricchire: la Winter Edition è anche questo, una lettura condivisa di alcune delle storie più belle e appassionanti. Tre i talenti che ci accompagneranno in questo viaggio fatto di parole e rime, lettori e interpreti d’eccezione MAX GIUSTI, NUNZIA SCHIANO e CLIO ZAMMATTEO (Co-founder di ClioMakeUp). Un modo speciale anche per celebrare il centenario della nascita dello scrittore Gianni Rodari, che con semplicità ci ha raccontato la meraviglia, la semplicità e la fantasia. Si parte il 27 dicembre con NUNZIA SCHIANO che leggerà ai giffoner e alle loro famiglie La preghiera di un passero che vuol fare
il nido sull’albero di Natale (tratto da il secondo libro delle filastrocche di Rodari, edizioni EINAUDI RAGAZZI) e Nonno Tommaso di Štěpán Zavřel (testo italiano a cura di Mafra Gagliardi, per gentile concessione di Bohem Press Italia). Il 28 dicembre sarà invece la voce di MAX GIUSTI a raccontarci la Filastrocca del Natale (tratto da Filastrocche per tutto l’anno di Rodari, Edizioni EINAUDI RAGAZZI) e Il ponte dei Bambini di Max Bolliger (illustrazioni di Štěpán Zavřel, per gentile concessione di Bohem Press Italia). CLIO ZAMMATTEO il 29 dicembre leggerà Filastrocca di Capodanno (da Il secondo libro delle filastrocche di Rodari, Edizioni EINAUDI RAGAZZI) e I Colori delle Emozioni di Anna Llenas (per gentile concessione di Gribaudo - IF - Idee editoriali Feltrinelli srl). A sostenere questo progetto anche la Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia di Sarmede “Le immagini della fantasia”, fondata da Štěpán Zavřel, da 20 anni partner di Giffoni.
Spazio ai tanti partner di Giffoni TOYOTA Una partnership che si rinnova per un progetto ad ampio respiro, nel segno di una mission in comune per costruire la società del futuro: sostenibile, inclusiva e innovativa. ENI Verde Giffoni non è solo un brand, ma un percorso prima di tutto filosofico e umanistico. Con Giffoni Eni affronterà i temi dell’energia e dell’economia circolare. BAYER Bayer partecipa al progetto Giffoni 50 - Winter Edition con la masterclass dal tema “Da Pinocchio a Masterchef: ovvero dalla fame all’abbondanza”. Protagonista sarà Antonio Pascale, giornalista, scrittore e ispettore agrario presso il Mipaf.
CIAL Partner di Giffoni da oltre 10 anni, per promuovere la raccolta ed il riciclo dell’alluminio, materiale riciclabile all’infinito. INSAL’ARTE Insal’Arte è il marchio di eccellenza di OrtoRomi Società Cooperativa Agricola che da oltre 20 anni garantisce insalate di qualità, estratti di frutta e verdura e zuppe fresche. LETE Lete S.p.a. è partner di Giffoni da 2 anni. In occasione della winter edition presenterà il progetto ICON il nuovo formato della bottiglia in alluminio ad uso alimentare da 473,2 ml, destinato a conquistare l’alta gamma della ristorazione e dell’Out of Home.
CLEAR CHANNEL È comparso in più di cento spazi digitali nel centro di Milano e in 50 premium mall di tutta Italia il claim “Ciò che comincia qui migliora il mondo” ispirato ai giffoner e nato per celebrare i 50 anni dell’idea del festival. A rendere possibile tutto ciò è stata Clear Channel, media company, leader nel settore dell’Out of Home e specializzata nella creazione e pubblicazione di campagne pubblicitarie in tutta Italia. FOTOEMA Uno dei più importanti portali specializzato nella vendita di materiale video fotografico. E’ main technical partner attraverso la fornitura di tutte le attrezzature necessarie alla produzione audiovisiva della factory di Giffoni. Dicembre 2020 | 5
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in concorso, ecco la selezione per FILM gli Elements
I film provengono dall’Italia e dall’Europa ma anche da Stati Uniti, Iran, Argentina, Brasile e Russia La libertà di crescere e seguire la propria strada, il valore dell’amicizia, il coraggio di affrontare piccole e grandi paure, il rispetto per la diversità e ancora i grandi argomenti della contemporaneità, sogni e conflitti intergenerazionali: sono alcuni dei temi protagonisti delle 50 produzioni in concorso alla Winter Edition provenienti dall’Italia e da tutta Europa, oltre che da Stati Uniti, Iran, Argentina, Cile, Brasile, Russia, Turchia e Israele.Ben 1200 Elements, dai 3 ai 12 anni, in compagnia dei propri genitori, entreranno nei digital cinema di #Giffoni50 per vivere da casa l’emozione dei nostri film. Ai giurati verrà proposta una selezione di lungometraggi e cortometraggi, sia animati che fiction, sui quali poi discutere con i propri coetanei e sceglierne il preferito. Spazio anche agli oltre 400 juror di Gex Doc e Parental Experience: la prima sezione interamente composta da documentari, mentre la seconda ha l’obiettivo di presentare ai genitori cortometraggi e incontri online. 6 | Dicembre 2020
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ELEMENTS +3 Ben 15 i corti proposti ai giurati più giovani del festival, a loro il compito di decidere chi vincerà il Gryphon Award come miglior short movie. Si parte dagli italiani IOU di Luca Pieri Pilotti e ABOVE di Marco Savini, due storie che hanno in comune la curiosità e la voglia di scoperta. Un silenzioso paesaggio innevato fa da sfondo a MISHOU (Germania/Bulgaria) di Milen Vitanov. La tranquillità viene interrotta dall’atterraggio di un elicottero zeppo di turisti. Un sottomarino giallo si tuffa tra le onde in KNOCK KNOCK (Croazia) di Ivana Guljašević Kuman, diverse creature marine salutano la bambina alla guida. l gioco di squadra è alla base di OVERBOARD! (Repubblica Ceca/Repubblica Slovacca) di Barbora Valecká e Filip Poš¡ivač. Camaleonte e Kiwi sono diversi: quando un temporale spazza via la loro casa, dovranno aiutarsi a vicenda. Entriamo in una sartoria con THE ATELIER (Francia) di Bianca Mansani e scopriamo cosa accade quando una bambina interrompe il lavoro della nonna. L’estate è arrivata in LITTLE GREY WOLFY. SUMMER PARTY (Norvegia) di Natalia Malykhina e il compleanno di Lupetto Grigio si avvicina. Riusciranno gli animali della foresta a organizzargli una festa? Tempo di malefici e streghe con THE WITCH & THE BABY (Russia) di Evgenia Golubeva. In BLANKET (Russia) di Marina Moshkova conosciamo un orso polare alle prese con un inaspettato visitatore. Un piccolo bruco viene catturato in BUTTERFLY (Regno Unito) di Noel Clarke: dovrà affrontare gli ostacoli più incredibili per tornare a casa. L’atmosfera di Natale è forte in THE TOMTEN AND THE FOX (Norvegia) di Yaprak Morali e Are Austnes: uno gnomo decide di dividere il suo porridge con una volpe a patto che lasci in pace le galline. Anche in MICE XMAS (Russia) di Michael Soluyanov la magia delle feste è protagonista: papà topo vuole regalare un anello alla sua compagna ma non ha abbastanza soldi, riuscirà ad avverare il suo desiderio? Con ME, A MONSTER? (Spagna) di Belinda Bonan, invece, Nono scopre quanto siano simili abitanti di pianeti lontani. È alla ricerca di un amico a quattro zampe la protagonista di A PET (Bulgaria) di Vera Doneva. Chiude la sezione ATHLETICUS: SLED (Francia) di Nicolas Deveaux: fine giornata per i manager della pista di bob è ora di far festa. Dicembre 2020 | 7
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ELEMENTS +6
ELEMENTS +10
Amicizia, famiglia, magia e prime sfide della crescita: partono da qui le opere scelte per gli Elements +6. La selezione si apre con JACKIE AND OOPJEN (Paesi Bassi) di Annemarie van de Mond: una dodicenne ha fatto del museo la sua seconda casa. Mentre Jackie si aggira per le sale, Oopjen Coppit, il personaggio del famoso dipinto di Rembrandt, appare improvvisamente di fronte a lei. Insieme supereranno difficili prove e scopriranno il potere dell’amicizia. Si continua con THE ELFKINS - BAKING A DIFFERENCE (Germania) di Ute von Münchow-Pohl, distribuito in Italia da Imago Company. Per la regista è un ritorno a Giffoni, tre i film presentati nella sezione Elements +3: LAURA’S STAR AND THE DREAMMONSTER nel 2012, RAVEN THE LITTLE RASCAL - THE BIG RACE nel 2015 e RABBIT SCHOOL - GUARDIANS OF THE GOLDEN EGG nel 2017. Per più di 200 anni gli Elfkins hanno vissuto sottoterra, evitando qualsiasi contatto con gli umani. Ma un giorno Helvi decide di uscire allo scoperto e andare incontro al suo destino. E ancora SISTERS: THE SUMMER WE FOUND OUR SUPERPOWERS (Norvegia) di Silje Salomonsen e Arild Østin Ommundsen. Vega, insieme alla sorellina Billie, dovrà superare ogni timore e salvare il papà caduto in un crepaccio di montagna. Con l’ultimo film in gara, TRIPLE TROUBLE di Marta Karwowska (Polonia), siamo sulle tracce di un ladro d’arte con Julka e Olek. Anche qui non mancano i cortometraggi: basti pensare all’italiano OSSIGENO di Beatrice Sancinelli; ODD DOG (Stati Uniti) di Keika Lee; BLACK & WHITE (Svizzera) di Jesús Pérez e Gerd Gockell; THIS SIDE, OTHER SIDE (Iran) di Lida Fazli; CRACKS IN THE PAVEMENT (Argentina) di Nicolas Conte; TIDY TOWN (Olanda) di Dana Alink e UMBRELLAS (Francia) di Jose Prats e Alvaro Robles.
Storie di formazione capaci di emozionare e far riflettere: i film dedicati agli Elements +10 non deluderanno le aspettative. Si parte dall’unico lungometraggio italiano in concorso, GLASSBOY (Italia) di Samuele Rossi, distribuito da Solaria Film in collaborazione con Minerva Pictures. Nel cast un’inedita Loretta Goggi nei panni della apprensiva nonna, tra gli altri anche Giorgia Wurth e Giorgio Colangeli. Pino non può uscire di casa, né stare con i suoi coetanei perché la sua salute non glielo permette. Fino al giorno in cui l’undicenne decide di sfidare tutte le sue fragilità per entrare a far parte degli Snerd, un gruppo di amici che, in sella a velocissime bici, sfreccia per le strade del paese L’amicizia è al centro anche di THE CLUB OF UGLY CHILDREN (Olanda) di Jonathan Elbers, distribuito in Italia da Rai Cinema. In una città in cui l’aspetto e la cura sono tutto, un presidente malvagio decide di segregare tutti i bambini non all’altezza delle aspettative. Paul si renderà presto conto del piano diabolico e, insieme a Sara, dimostrerà che non serve essere carini per diventare degli eroi. Ha tra i protagonisti un interprete speciale MY HERO ALEXIS (Cile) di Alejandro Fernández Almendras: nel cast il calciatore dell’Inter Alexis Sanchez. L’inaspettata amicizia tra Sanchez e Tito insegnerà qualcosa a entrambi. Cambio di scena con SUMMER REBELS (Germania/Slovacchia) di Martina Saková: l’estate per un bambino non è sempre un gioco da ragazzi. Sei, invece, i corti in gara: LE PICCOLE COSE (Italia) di Emiliano Galigani; CINEMA REX (Israele) di Mayan Engelman ed Eliran Peled; ME, MY GERMS AND JAMES (Regno Unito) di Anastasiia Vorotniuk; UMBRELLA (Brasile) di Helena Hilario e Mario Pece; REPLACEMENT (Iran) di Mojtaba Tahal e Jalal Mahdavi e DON’T BE A PUSSY (Repubblica Ceca) di Jakub Jirásek.
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GEX DOC
Si basano su storie vere, narrate in forma di documentario, le opere scelte per Gex Doc. Si inizia con GILEAD’S PROTOCOL (Israele) di Dvorit Shargal, realizzato per aiutare i genitori, gli amici e i parenti di chi è affetto da malattie devastanti come il cancro. È la lotta del giovanissimo Gilead Kahn, morto a soli 15 anni: un’opera che non vuole essere un atto commemorativo ma un insieme di consigli e riflessioni per chi vive la stessa situazione. Non è nuovo al pubblico di Giffoni il regista Ümit Köreken che, nel 2016, aveva proposto BLUE BICYCLE agli Elements +10. Questa volta, insieme a Nursen Çetin Köreken, presenta MUHAMMED ALI (Germania/Turchia). La storia di un ragazzo disabile che sogna di poter camminare, purtroppo la chirurgia non sarà risolutiva ma l’avvicinamento al nuoto aprirà nuove strade. Altro commovente spaccato di realtà lo offre CHILDREN OF THE NIGHT (Iran) di Behrouz Nouranipour: un bambino soldato, assetato di eroina, è stato coinvolto in più di cinquanta guerre e conflitti dell’ISIS. Balanche è tra i primi a raccontare una delle guerre più terrificanti del mondo. La sezione si chiude con il regista vincitore di un Emmy Award per il film MEDORA, Davy Rothbart, che a Giffoni propone 17 BLOCKS (Stati Uniti). Nel 1999, un bambino di nove anni, Emmanuel Sanford-Durant e la sua famiglia, hanno iniziato a filmare la loro vita nel quartiere più pericoloso d’America, a soli 17 isolati dall’edificio del Campidoglio degli Stati Uniti. Nell’arco di due decenni, il documentario racconta la crisi di una nazione attraverso la cruda e personale storia di una famiglia.
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PARENTAL EXPERIENCE
Per Giffoni le famiglie sono il bene più prezioso: si rivolge proprio ai genitori Parental Experience con nove corti in gara che vanno dal dramma alla commedia, per dare modo al pubblico non solo di riflettere ma anche di sorridere in un momento in cui essere genitore è particolarmente difficile. Si inizia dagli italiani THE WHITE WALL (Italia) di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, in cui un preside e un insegnante proteggono gli studenti da un predatore invisibile. In THE PLAY (Italia) di Alessandro Haber, un uomo e una bambina sono seduti vicini. I toni della conversazione si trasformano in qualcosa di tragicamente diverso, quando la ragazzina racconta di uno strano “gioco della felicità” che “lui” le ha fatto giocare. Siamo a Napoli con FAME (Italia) di Giuseppe Alessio Nuzzo, dove una ragazza sarà testimone del destino di suo padre. I superpoteri di Donna Saetta sono i protagonisti di THUNDERBOLTS AND LIGHTENING STRIKES (Italia) di Daniele Lince, nella vita di tutti i giorni però anche la magia non basta. Ultimo titolo italiano è BUONGIORNISSIMO! (Italia) di Leopoldo Medugno, che ci racconta la “spedizione punitiva” di alcuni genitori contro un insegnante, colpevole di aver annullato la gita di classe. E ancora in UNDER PRESSURE (Bulgaria) di Vasil Bogdanov, vediamo un uomo correre a casa perché ha lasciato un rubinetto aperto. Durante il percorso si innesca un effetto domino che porta l’intera città ad allagarsi. Conosciamo REC in JUST FOR THE RECORD (Serbia) di Vojin Vasovic, il piccolo robot cercherà di fare amicizia con un uccellino prima che la sua batteria si spenga. È una storia di amicizia anche NESTLING (Russia) di Marat Valerievich Narimanov, protagonisti un ragazzo, un vecchio solitario e un uccellino indifeso. Ultimo corto in concorso è MATILDA AND THE SPARE HEAD (Lituania) di Ignas Meilūnas. Una ragazza vuole diventare la persona più intelligente del mondo, quando tutte ciò che ha imparato non sta più nella sua testa, sua madre ne compra una di riserva. Purtroppo il trucco alla lunga si rivela un disastro e il pericolo è dietro l’angolo.
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TUTTI I COLORI DI VIVO GIFFONI: LO STREET FEST ON WEB TRA MAGIA, ARTE E EMOZIONI
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La magia, l’estro e la creatività. Gli occhi pieni di entusiasmo, i colori, l’arte che si trasforma e muove energia. È Vivo Giffoni, è tutto quello che parte da Giffoni e arriva dritto al cuore. Le storie più belle non si fermano mai, quelle che lo Street Fest ci ha raccontato in questi anni hanno riempito le strade e le piazze di Giffoni di ritmo, sorpresa, fascino e attesa. In continua evoluzione, sospesi tra cielo, fantasia e realtà. In questa Winter Edition, diventa “on web” e lo fa conservando quel fascino che fa di questo progetto uno degli eventi più emozionanti del Festival.
speciale anteprima, GIALLO MARE MINIMAL TEATRO con Le avventure di Pesce Gaetano e la sua curiosità di scoprire il Mondo alle prese con un viaggio di incontri e sorprese attraverso effetti speciali con la sabbia e immagini multimediali. Saranno protagonisti dello spettacolo di narrazione e animazione di FLAVIA D’AIELLO con Se una Notte d’Inverno Babbo Natale… e le imprese bizzarre di un elfo pasticcione, lupi, mostri e folletti. Con Voglio la Luna! dell’ASSOCIAZIONE TEATRO GIOVANI TEATRO PIRATA attraverso narrazione, musica e scene di teatro di figura con pupazzi e ombre conosceranno la storia di Fabio e della sua luminosa amica Luna. E saranno spettatori speciali, insieme alle loro famiglie, del teatro della COMPAGNIA MATTIOLI con Un Amico Accanto: uno spettacolo poetico e divertente che con grande semplicità̀ tocca temi delicati attraverso la storia del piccolo dragone in viaggio alla ricerca di un amico con cui condividere gioie ma soprattutto dolori. Per gli Elements + 6, il formidabile ORESTE CASTAGNA che con le sue mani magiche darà vita, forma e colore a Il Gigante Egoista, tratto da una novella di Oscar Wilde. Assisteranno allo spettacolo di poesia, comicità e avventura della MOLINO ROSEKRANZ che con Giù le mani da Nonno Tommaso racconteranno del legame speciale e indissolubile che unisce nonni e nipoti. Protagonisti de La storia di Hansel
buio, ricomincia la vita, dove i sogni e gli incubi prendono sostanza, la realtà e il desiderio si confondono … e le nuvole sanno che cosa sono. Affascinante e pauroso, attraente e respingente. È il cinema. Due gli appuntamenti che vedranno invece gli Elements alle prese con la Scienza e l’Architettura: gli Elements+10 e Le Nuvole – Casa del contemporaneo, in diretta da Città della Scienza di Napoli, alle prese con un laboratorio multimediale di nuvole e esperimenti: un giocoracconto scientifico alla scoperta della vita, del nostro pianeta e della suggestiva interazione degli organismi che vivono in esso. Gli Elements +3 impareranno invece giocando con Le Nuvole – Casa del Contemporaneo in collegamento dal Museo Madre: uno spazio laboratoriale, un viaggio alla scoperta di Nuove Città Quotidiane per guardare al mondo che ci circonda - dalla natura alla città - ed infine realizzare con la tecnica del collage una propria architettura urbana. Le proposte di “Street artist on web” sono un dono speciale per grandi e piccini, tutti potranno assistere agli show di artisti e performers pronti a esibirsi in spettacoli di magia, prestigio, illusionismo e intrattenimento in streaming su www.giffonilive.it Troveremo Nicola Virdis che con Nerd Compilation ci porterà direttamente a casa sua alle prese con una giornata complicata e la voglia di vincere noia, disastri e imprevisti. Sarà
manette, corde, camicia di forza per rimanere in equilibrio su instabili attrezzi circensi per uno Street Fest con il fiato sospeso tra schermo e magia. Nel 2013 ha vinto il prestigioso premio Master of Street Magic a Saint Vincent, campione del mondo di street magic. Connessioni puPazze del ventriloquo NICOLA PESARESI incanterà tutti per uno show unico ideato per gli amici di Giffoni, costruito proprio sulla suggestione dei pupazzi animati. Una dimensione onirica dove i protagonisti sono personaggi bizzarri e paradossali. E GIORGIO FERRAIOLO, che con un omaggio a Pulcinella e all’arte dei burattini che la sua famiglia rappresenta da sempre chiuderà gli appuntamenti dello Street Fest on web: Pulcinella in…una Notte in Cantina! – Pulcinella nella ballata con gli Spiriti, conosceremo altre sfumature di una delle maschere “sempre giovani” che riescono a far sognare grandi e piccini, Emblema di libertà, tradizione e innovazione. Vivo Giffoni - Street Fest è energia e entusiasmo, teatro e magia, effetti speciali e storie. Una finestra sul mondo, un viaggio alla scoperta della semplicità, dell’arte e delle emozioni. Effetti speciali, animazioni e comicità, tutti i colori della fantasia. Gli appuntamenti di Vivo Giffoni - Giffoni Street Fest fanno parte delle numerose attività proposte da #Giffoni50 - Winter Edition che, fino al 30 dicembre, si articolerà in diverse sezioni con un ricchissimo
A teatro con mamma e papà e Street artist on web: due palcoscenici virtuali, un’occasione per vivere l’arte e condividerla come uno scambio di creatività, costruzione e crescita. Un progetto pensato per bambini e famiglie e che li vedrà protagonisti di show interattivi e multimediali. Gli spettacoli di “A teatro con mamma e papà” sono riservati ai juror delle sezioni Elements + 3, +6, +10 e alle loro famiglie, che avranno la possibilità di assistere a una rassegna teatrale d’eccezione. Per gli Elements +3 una
e Gretel messa in scena dalla COMPAGNIA CREST con uno spettacolo teatrale di luci e ombre: il giornaliero inganno dell’immagine che nasconde verità opposte e complicate. La casa, il bosco, il sentiero illuminato dai magici sassolini, le piume lucenti del cigno, tutto gira e si trasforma, per poi ritornare con una luce nuova, come il sole ogni mattina. Agli Elements +10 la COMPAGNIA LA LUNA NEL LETTO riserverà il sorprendente Cinema Paradiso: Esiste un luogo dove, se arriva il
tempo di Christmas Star di ARNALDO MANGINI, bizzarro pensatore con il cuore e l’anima di un clown, noto come sosia di Mr. Bean: a novembre 2020 è apparso come il secondo artista italiano più seguito su TikTok con numeri da capogiro, oltre 10 milioni di follower. L’anti-prestigiatore impacciato e comico RAFFAELLO CORTI pronto a sorprendere e coinvolgere con maestria e bravura: non gli resta che Facce ‘sta Magia. Effetti speciali e suspense con MISTER DAVID e Close Up Magic: l’Houdini del circo è pronto a liberarsi da catene,
programma pensato per tutta la famiglia. Film in concorso, spettacoli, masterclass, eventi speciali e live, tutti in digital experience, faranno compagnia non solo ai ragazzi, ma anche ai loro genitori. Tra pochi giorni su www.giffonifilmfestival.it e sull’app ufficiale Giffoni Film Festival sarà pubblicato il programma completo di questa speciale edizione di dicembre che vedrà Giffoni, ancora una volta, al fianco della sua community in un anno così particolare per vivere insieme la magia del Natale.
Spettacoli online per gli Elements. Spazio alla fantasia con teatro e favole. Per le famiglie un Natale pieno di suggestioni e creatività
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WINTER EDITION #part one
WINTER EDITION #part one
#GIFFONI50 WINTER EDITION SOTTO IL SEGNO DELLA SPERANZA: LE NUOVE GENERAZIONI SALVERANNO IL PIANETA Il contrasto al climate change al centro del primo appuntamento. Dopo la proiezione del documentario NOW, il confronto con le attiviste Lights, Hansch e Mahlauz
Una speranza per il futuro che viene affidata alla nuove generazioni che meglio degli adulti hanno compreso come la battaglia contro il climate change sia l’unico antidoto possibile all’incantesimo di un mondo malato, di un pianeta in agonia. E’ l’ottimismo il filo rosso, o meglio verde, del primo appuntamento di #Giffoni50 Winter Edition che è stato dedicato interamente alle questioni ambientaliste attraverso le vivissime testimonianze di chi, ogni giorno, sul campo, spende le proprie energie per affermare valori ed ideali e lo fa concretamente attraverso azioni, campagne di sensibilizzazione, azioni di disobbedienza civile. Prima, perciò, la proiezione del documentario NOW, firmato da Jim Rakete e distribuito in Italia da Wanted Cinema, riservata ai Generator +13, Generator +16 e Generator +18 oltre che ai partecipanti della sezione Impact e agli hub italiani di Giffoni. A seguire l’interessantissimo Q&A guidato da Teresa Argovino, giovane ingegnere ambientale, consulente di turismo sostenibile e componente del Dream Team di Giffoni. Hanno partecipato Zion Lights, autrice britannica nota per il suo lavoro di advocacy e comunicazione scientifica, Nike 14 | Dicembre 2020
Mahlhauz, attivista tedesca, portavoce della organizzazione “Ende Gelände” e Marcella Hansch, architetto e fondatore di Everwave, ex Pacific Garbage Screening. Tutte e tre hanno fornito un’interessante testimonianza nel documentario NOW. Come interessanti sono stati gli spunti che hanno fornito alla riflessione corale emersa dal confronto. L’incontro ha visto la partecipazione e l’interazione dei jurors di Giffoni oltre che dei componenti di GIffoni Factory e dei rappresentanti degli hub presenti sull’intero territorio nazionale. Tante le domande poste alle tre attiviste che hanno voluto dare una indicazione molto personale del proprio percorso che è di vita, prima ancora che professionale. Nelle loro esperienze la voglia di cambiare il pianeta, ma sono emerse anche le difficoltà nel portare avanti un obiettivo così ambizioso. La loro narrazione è stata, perciò, interessante e molto coinvolgente. «Ho lasciato il mio lavoro per fare l’attivista – ha dichiarato Marcella Hansch - Ero un architetto. Ho fondato la mia organizzazione che oggi rappresenta anche il mio lavoro. E’ stata una scelta naturale perché mi è sempre piaciuto fare attivismo. Volevo fare qualcosa
di utile per il pianeta. Per questo non ho esitato a lasciare il mio lavoro». Una sorta di missione, così parla Zion Lights del suo incontro con il mondo ambientaslista: «Per me – ha detto - è iniziato tutto molto presto. Avevo otto anni e già riciclavo. Venivo presa in giro da tutti, ma io continuavo imperterrita. Così ho iniziato il mio percorso. Da subito, perciò, ho sentito il bisogno di fare qualcosa per il nostro pianeta». Per Nike Mahlhauz l’attivismo è qualcosa di genetico: «Provengo da una famiglia – ha detto - in cui era naturale l’esigenza di proteggere l’ambiente. A casa riciclare era una cosa normale. Poi ho iniziato ad avere una specie di ansia per quello che ci accadeva intorno. Ho iniziato a cercare un posto in cui potessi dare seguito a quest’ansia per farla diventare azione. Nel 2017 ho trovato “Ende Gelände” e mi sono sentita subito a casa. Avevo bisogno di fare qualcosa di concreto e qusesto è un posto dove potevo realizzare questo proposito». Certo ci sono le grandi campagne da sostenere, ma c’è una battaglia più difficile di altre, che è quella contro il pessimismo ed il cinismo delle persone: «Sono
prevalentemente un’ottimista – ha detto Marcella Hansch - Ovviamente intorno a noi ci sono tanti pessimisti che su di me hanno l’effetto di darmi ancora più motivazione per andare avanti». «Il pessimismo degli altri – le ha fatto eco Zion Lights - non mi porta a voler fare di più. Ma resto comunque un’ottimista perché credo molto negli essere umani. Gli uomini hanno fatto tanto per migliorare il mondo. E continueranno a farlo». Per Nike Mahlhauz la via d’uscita sta nel far capire alle persone quanto quello del cambiamento climatico sia un problema esistente ora e non una questione del futuro: «Se si va in Paesi del Sud America o dell’Africa – ha detto – si possono raccogliere tantissime storie che ci dicono come il cambiamento climatico sia un problema più che reale. E’ l’Occidente a non averlo ancora capito a pieno» La speranza chiude il confronto, la voglia di guardare e pensare positivamente: «Tocca alle nuove generazioni – ha detto in chiusura Marcella Hansch – capire che ci siamo spinti troppo oltre. Sono convinta però che loro sono già sulla buona strada e hanno già compreso che è arrivato il momento di fermarsi».
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“COSCIENZA CIVILE E SENSO CRITICO PER SCONFIGGERE LE MAFIE”: A LEZIONE DI LEGALITÀ NEL SEGNO DI MARCELLO TORRE A quarant’anni dall’omicidio del sindaco di Pagano la riflessione corale su politica e malaffare Che senso ha, dopo quarant’anni, lavorare sulla memoria? Se lo è chiesto Federico Esposito, referente del presidio di Libera “Antonio Esposito Ferraioli” a Pagani, che insieme ad Annamaria Torre, figlia di Marcello, il sindaco trucidato dalla camorra e referente provinciale di Libera Memoria e a Marcello Ravveduto, docente di Digital Public History presso l’Università degli studi di Salerno e l’Università di Modena e Reggio Emilia, è stato tra i protagonisti della masterclass di #Giffoni50- Winter Edition con i giovani della sezione Impact. Dedicato all’ex sindaco di Pagani, trucidato dalla camorra nel dicembre del 1980, per essersi opporso alle infiltrazioni negli appalti per la ricostruzione, l’incontro è stato l’occasione per spingere i partecipanti ad approfondire la loro conoscenza su un tassello preziosissimo della storia, non solo locale, ma anche per riflettere sul complesso rapporto tra politica, malavita, malcostume, interessi ibridi e su come queste commistioni siano spesso entrate a far parte della più complessa narrazione cinematografica che affonda le sue radici nell’immaginario collettivo. Toccanti le parole di Annamaria Torre, in particolare quando ha voluto ricordare una lettera scritta da suo padre in tempi non sospetti – ed affidata all’amico giudice Santacroce – nella quale ammetteva di temere per la sua vita, avendo intrapreso una battaglia politica difficile, perché 16 | Dicembre 2020
tesa a scardinare un sistema corrotto. “Noi familiari eravamo all’oscuro di questo testamento spirituale – ha raccontato ai giffoner – e sapere che mio padre aveva previsto la sua morte è stato per noi tutti un duplice choc. Con il tempo ho dato peso alle sue parole, in particolare a quel monito: siate sempre degni del mio sacrificio e del mio impegno civile”. Marcello Torre fu un uomo dalla schiena dritta, lontano dai compromessi e da un mondo di camorristi che ben conosceva, essendo avvocato penalista impegnato in prima linea in quei processi nei panni di difensore. “Una nuova generazione criminale – ha sottolineato Ravveduto – frutto di una marginalizzazione avvenuta all’interno dei processi di sviluppo, che male avrebbe accettato il suo tentativo di cambiare Pagani uscendo dal municipalismo nel quale si era chiusa”. Ravveduto pungolato dal poeta e giornalista Alfonso Tramontano Guerritore, moderatore della masterclass, ha puntato sul senso critico che è fondamentale anche quando si è rapiti nel flus-
so iconografico che ci racconta una mafia glamour. Come reagire, quando intorno è il vuoto, quando mancano centri di aggregazione per i giovani, occasioni di confronto e di crescita? Carmen, da Somma Vesuviana, si ritiene fortunata per essere cresciuta in una famiglia molto presente, ma allo stesso tempo è consapevole che laddove le città sono prive di stimoli, come cinema e teatri, le possibilità di sviluppare quel famoso senso critico non sono uguali. O almeno non lo sono per tutti. “Occorre un lavoro di squadra – ha ammesso Annamaria Torre – che veda coinvolto il mondo dell’associazionismo, quello culturale, le parrocchie e le istituzioni, perché i giovani non vanno mai lasciati da soli”. Dura la riflessione di Giulia, che del docufilm su Torre ha colto più di un aspetto in sottotraccia, a partire dallo stupore dell’allora presidente Pertini rispetto ai ritardi relativi all’attivazione delle leggi post sisma. Una scena che purtroppo si ripete ancora dopo quarant’anni.
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CAUGHT IN THE NET PER RACCONTARE LE ATROCITÀ DEL CHILD GROOMING A parlarne con i ragazzi sono state la produttrice Pavla Klimešová e l’attrice Anezka Pithartovà “Vogliamo che ti comporti come una dodicenne”. Questa è stata la bizzarra richiesta che i registi Vít Klusák e Barbora Chalupová hanno rivolto a un gruppo di attrici di 19 anni che si sono presentate al casting di CAUGHT IN THE NET. L’opera, distribuita in Italia da MESCALITO FILM, getta luce sul delicatissimo tema degli abusi sui minori in rete ed è stata presentata, questa sera, durante uno degli eventi speciali di #Giffoni50 Winter Edition. A parlarne insieme ai ragazzi della Impact e ai juror di Generator+18 e Gex Doc, sono state la produttrice Pavla Klimešová e l’attrice Anezka Pithartovà. Il film è un esperimento sociale convertitosi in un documentario di denuncia: tre attrici over 18, ma dall’aspetto giovanissime, hanno avuto il compito di fingersi 12enni su falsi profili social. All’interno di copie fedeli di stanze da adolescenti create in uno studio cinematografico, chattano e dialogano su Skype con uomini di tutte le età che le hanno cercate e contattate online. Nella maggior parte dei casi le richieste sessuali arrivano
subito dopo il saluto, alcuni tentano addirittura il ricatto. Il numero di utenti che hanno voluto mettersi in contatto con le tre interpreti - oltre 2.500 in dieci giorni - è sbalorditivo. Il documentario racconta la storia delle protagoniste dal casting agli incontri faccia a faccia con i predatori. Quando gli uomini propongono di incontrarsi di persona, infatti, le attrici accettano (in 21 casi) e all’appuntamento in una pasticceria di Praga vengono collocate telecamere e microfoni nascosti, insieme a guardie del corpo sotto copertura. “Durante la proiezione del film sono successe cose molto forti e terribili - ha raccontato Aezka che oggi ha 23 anni - in alcuni casi abbiamo deciso di non mostrare delle scene nemmeno a un pubblico adulto. Sicuramente questo lavoro mi ha cambiato la vita e mi ha messo a contatto con un mondo che non immaginavo così terribile. Mi rimarranno sicuramente impressi gli incontri che, dopo settimane di chat, abbiamo avuto con i predatori. Dal vivo la spavalderia era quasi del tutto scomparsa ma
questo non significa siano stati momenti semplici, anzi. Dovevamo essere sempre attente a non farci scoprire, lo stress sicuramente in quei giorni è stato fortissimo per tutti noi”. Sforzo congiunto delle società Hypermarket Film e Peter Kerekes Film, con la partecipazione dell’emittente pubblica, Czech Television, CAUGHT IN THE NET è una grande produzione che ha palesemente raggiunto l’obiettivo di intervenire nel mondo reale, piuttosto che limitarsi a esplorare e raccontare un problema. Solo in Repubblica Ceca sono state già 500mila le persone che hanno visto il documentario, che ha suscitato grande scalpore e attenzione anche nel mondo della scuola. “La tematica è molto potente - ha spiegato la produttrice Pavla Klimešová - abbiamo deciso di realizzare una versione del film che potesse essere vista anche da un pubblico di minori e l’idea è stata ben accolta dal mondo della scuola. Spesso i docenti si trovano in difficoltà quando devono trattare di questi argomenti: il film ha reso più semplice dialogare con i ragazzi e, di frequente durante gli incontri, alcune studentesse ci hanno avvicinato raccontando di aver vissuto le stesse dinamiche”. “Grazie Giffoni - hanno concluso Pavla e Aezka - la produzione di quest’opera non è stata semplice ma poterne parlare con un pubblico così attento e giovane come voi, sicuramente non rende lo sforzo vano”.
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IL PASTRY CHEF LUIGI BIASETTO SVELA I SEGRETI DEL PANETTONE “Lievito madre e tanta passione per un prodotto d’eccellenza”: ecco la ricetta per Natale
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he l’abbia inventato Messer Ulivo degli Atellani per fare colpo sulla bella Algisa, o lo sguattero Toni, per aiutare un cuoco distratto alla corte di Ludovico il Moro, fa poca differenza. Il panettone è infatti per antonomasia il dolce simbolo del Natale, quello che non può mancare sulla tavola delle feste. A parlarne con i giffoner, svelando i segreti della sua preparazione, è stato Luigi Biasetto, blasonato pastry chef ospite di #Giffoni50 - Winter Edition. Prima considerazione: il panettone è un dolce “spedibile” e, come i celebri macarons francesi, può dunque raggiungere anche le località più lontane senza perdere la sua inconfondibile bontà. Ma quali sono le regole d’oro da seguire?“Innanzitutto l’utilizzo del lievito madre – ha spiegato Biasetto – E’ 18 | Dicembre 2020
la base che conferisce morbidezza, umidità e fragranza che pochi altri prodotti dolciari riescono a raggiungere”. Forse non tutti sanno che alla base del lievito madre c’è la fermentazione delle bucce di frutta, che rendono questo ingrediente così prezioso e capace, con il passare delle ore e dei giorni, di triplicare il suo volume e di “reinventarsi” in ogni passaggio della lavorazione. La preparazione è labriosa è, ammette Biasetto, “necessita non meno di 42 ore, motivo per cui, farlo in casa può essere divertente e didatticamente interessante, ma il risultato, rispetto a un prodotto di alto artigianato, lascerà comunque a desiderare”. “Questo è un dolce che si mangia con i sensi – ha continuato il pastry chef – E’ un viaggio che parte dall’olfatto nel momento in cui andiamo ad aprire la busta e le nostre narici vengono inondate da un buon odore di cose naturali, dagli agrumi alla vaniglia”. La cosa più preziosa di un
panettone è la frutta: “più frutta conterrà, meno sarà gonfio, perché la frutta non lievita”, mentre gli zuccherini che decorano la parte superiore, “dovrebbero essere integri e compatti, questo è indice di freschezza, viceversa se sono già sciolti, vuol dire che il panettone ha già qualche giorno di vita”. Solleticando i golosi, il maestro pasticciere ha afferrato un coltello per tagliare la sua “creatura”: “le bolle ci vogliono e se ne strappiamo un pezzettino con le mani deve fare l’effetto fiocco, cioè staccarsi senza eccessiva resistenza”. Per i puristi, un suggerimento: meglio acquistare un panettone artigianale dai tre ai cinque chili, perché il suo bouquet darà il massimo, proprio come con le Magnum di vino pregiato. E a chi gli ha chiesto quante fette se ne possano mangiare, Biasetto ha suggerito di fare uno strappo alla regola per Natale, prima di tornare a correre o a pedalare sulla cyclette. Buon panettone a tutti.
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CIRO FERRARA SI RACCONTA: SOGNATE E REALIZZATE CIÒ CHE VI RENDE FELICI Il grande difensore azzurro intervistato dal giornalista Pierluigi Pardo
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na rete gonfia, il prato verde a improvvisare, il pallone e quello stadio da raccontare: il calcio è una storia, allenamento e fatica. Tutti in piedi, la curva che salta, quell’immagine perfetta di un abbraccio che regala vita, quasi come fosse un coro. Fotografia perfetta di un ricordo, una partita che è passione, indimenticata emozione: il calcio sono gli occhi di Ciro Ferrara, pieni, vibranti. “Fenomeno del calcio”, non ha dubbi il giornalista Pierluigi Pardo che ha ripercorso
insieme a lui e ai giffoner la carriera di uno dei migliori difensori italiani di sempre. Ospiti di #Giffoni50 – Winter Edition, tra curiosità e ricordi, delusioni e traguardi, per un incontro in digital experience tra juror tifosi e appassionati. “Non ero maniacale nei confronti del calcio, ho fatto un provino quasi per gioco – ha raccontato Ciro Ferrara – ero al mare quando mia madre mi comunicò che sarei dovuto partire in ritiro con la prima squadra del Napoli. Dieci giorni prima avevo vinto lo scudetto con la giovanile, arrivato lì mi trovai a dividere lo spogliatoio con alcuni dei più grandi del calcio. Fu proprio Maradona a dirmi di sciogliermi, inizialmente gli davo del Lei e lui sorridendo mi rispose che ero uno di loro e dovevo smetterla con quei formalismi”. Una storia intensa, vissuta fianco a fianco del Pibe De Oro: “Diego è un fratello, un uomo immenso che ha saputo regalare gioia vera e meraviglia incontrastata.
Ha commesso tanti errori, ma non si è mai nascosto e ha ammesso di essere dalla parte del torto. Chi oggi continua a criticarlo e a puntare il dito contro di lui lo fa per rubare un briciolo di visibilità”. A cuore aperto Ferrara, oggi che quel cuore fa un po’ male per la perdita dell’amico Maradona e del calciatore Paolo Rossi. Ma è nel suo sorriso entusiasta e in quell’irriverenza da scugnizzo napoletano che riesce sempre a trovare quel motivo per andare avanti e credere che domani sia un giorno migliore. “Anche quando a 31 anni mi sono fratturato tibia e perone non ho mai pensato di mollare – ha confidato ai juror Ferrara -. Ho continuato a giocare, ad allenarmi e a prendermi le mie soddisfazioni. Non bisogna arrendersi mai, il lavoro e la perseveranza pagano e ti aiutano a realizzare ogni cosa”. “Sono stato fortunato – ha aggiunto -. Ma la fortuna va sfruttata e stimolata. Non avevo il genio di Diego, ad esempio. Però con l’abnegazione, la costanza e una famiglia pronta a sostenermi ho potuto realizzare il mio sogno più grande”. E ai ragazzi di Giffoni: “Sognate, ma fatelo senza accanirvi. Fatelo perché ci credete, studiate e perseverate. Non scendete a compromessi, siate liberi di realizzare i vostri sogni e la vostra felicità”. Dicembre 2020 | 19
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ALESSANDRO BORGHESE: “LA CUCINA È FANTASIA E DIVERTIMENTO” Lo chef ha presentato ai giffoner il suo menu di Natale È uno degli chef più conosciuti e amati della televisione italiana, un pioniere dell’intrattenimento in cucina grazie al suo entusiasmo: Alessandro Borghese ha aperto le porte del suo ristorante milanese al pubblico online della di #Giffoni50
- Winter Edition . Dall’antipasto al dolce, ai giffoner ha svelato il dietro le quinte del locale che gestisce con passione e dedizione, mostrando ingredienti, attrezzature e piccoli trucchi che possono fare grande ogni ricetta. “La cucina è fantasia, bisogna divertirsi e inventare - spiega ai ragazzi
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- mettetevi ai fornelli con mamma, papà o con i vostri fratelli e sorelle, insieme potreste sperimentare piatti semplici ma buoni e trascorrere in allegria questi giorni di festa così diversi”. Ovviamente i consigli per realizzare il perfetto menù di Natale non si fanno attendere: “Per la vigilia
ingredienti freschissimi che messi a favore di camera fanno già immaginare sapori e profumi. Poi arriva la video ricetta: “Voglio mostrarvi come cucinare una guancia di vitello con riduzione di caffè e cioccolato, salsa al prezzemolo e purea al burro acido”. E passaggio dopo passaggio, Borghese ha saputo polarizzare l’attenzione, svelando anche qualche piccolo segreto come l’utilizzo del vino di qualità per la cottura della carne o la formula per preservare la brillantezza della salsa al prezzemolo. “Sono felicissimo di aver consiglio i piatti della cucina condiviso con voi questa partenopea - suggerisce ricetta e di avervi incontrato - spaghetto alle vongole, seppure in maniera virtuale polpi affogati, pizzottelle aggiunge dopo aver fritte con le acciughe e risposto alle curiosità dei insalata di rinforzo, un piatto ragazzi - spero che l’anno necessario per andare avanti prossimo possa essere portata dopo portata. Il 25, lì con voi, a vedere film invece, è il giorno della carne meravigliosi e chiacchierare e come celebrarlo al meglio?” vis a vis e non tramite un Dal coniglio porchettato telefono”. alla fettuccina al tartufo,
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SAL DE RISO E LA MAGIA DEL PANETTONE CHE SA DI SUD Ai giffoner il racconto di una ricetta che ha conquistato il mondo Nelle sue mani c’è la magia del Natale, quei profumi della nostra terra che hanno fatto del suo panettone una storia meravigliosa e gustosa. Salvatore De Riso è una bella storia italiana, proprio come Giffoni che ha da poco compiuto cinquant’anni. E allora quale modo migliore di celebrare questa #Giffoni50 - Winter Edition in digital experience se non con un panettone pensato e creato proprio per Giffoni? Perché “Nel mio laboratorio c’è il profumo delle cose semplici, quelle cose fatte con le mani e con l’amore – ha spiegato Sal ai juror e alle loro famiglie -. Ho pensato di regalarvi un po’ della mia quotidianità, da oltre trent’anni in questi mesi il mio laboratorio di Tramonti diventa la nostra seconda casa. Dare vita e forma a un panettone è un procedimento che richiede dedizione, attenzione e cura”. Un viaggio virtuale nel suo laboratorio, Sal De Riso ha lasciato sbirciare qua e là tra panettoni e delizie natalizie per un appuntamento al sapore di meraviglia. “Il mio momento preferito? Veder crescere e poi esplodere i panettoni dai pirottini – ha confidato Sal –. È vita, un istante che mi regala sempre infinite emozioni, genera felicità”.
Sal De Riso, il pastry chef della Costa D’Amalfi che ha conquistato il Mondo con le sue dolcezze, ha aperto le porte del suo “mondo incantato” tra i profumi del Sud, il calore del sole e l’immensità del mare. Un mondo pieno di colori, come quello di
tipicamente meridionali le sue prelibatezze. Eccellenza made in Italy, conosciuta in tutto il Mondo, Sal De Riso e il suo sorriso inconfondibile sono un marchio di bontà e autenticità. Lievito, curato come se fosse una creatura speciale, la ricer-
Giffoni e dei suoi giurati, tra sfumature al sapore di sfusato amalfitano e vaniglia aromatizzata. “Il panettone è un pezzo del Natale e anche se vi sembrerà impossibile riuscire a realizzarlo a casa – ha continuato – insieme ce la faremo. Nel 1989 per la prima volta decisi di farcire con crema e sapori della nostra terra i panettoni, fu un momento unico che mi ha regalato infinite soddisfazioni e oggi essere qui a raccontarvelo mi inorgoglisce più che mai”. È così che trent’anni fa il re dei panettoni raccontò la sua Costiera e il suo Sud, impreziosendo di prodotti
ca costante dell’esclusività, la meticolosità e la premura dei gesti e dei procedimenti che non diventano rituali ma gesti consapevoli d’amore. È un procedimento che parte dal cuore, come ha confidato più volte: “Questo è il mio posto felice, come il Festival che ogni anno vi accoglie e che quest’anno ha spento le sue cinquanta candeline – ha concluso Sal - Ci ritroveremo lì l’anno prossimo per una grande festa di dolcezza e spensieratezza, ci ritroveremo per condividere magia e felicità”.
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WINTER EDITION #part one
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POESIA E TERRITORI, A CONFRONTO CON FRANCO ARMINIO
LA VIRTUAL REALITY, SVILUPPI FUTURI MADE IN GIFFONI
Il paesologo ai Giffoner: mi batto per un nuovo umanesimo della montagna
Interessante confronto promosso da Innovation Hub
“Cari ragazzi (…) Vivere è un mestiere difficile a tutte le età/ ma voi siete in un punto del mondo/ in cui il dolore più facilmente si fa arte/ e allora suonate, cantate, scrivete, fotografate/ Non lo fate per darvi arie creative, fatelo perché siete la prua del mondo: davanti a voi non c’è nessuno”. Il poeta e paesologo Franco Arminio ha voluto salutare con una lettura della sua Lettera ai ragazzi del Sud, i giovani masterclasser Impact che hanno preso parte ad uno degli appuntamenti più intensi di #Giffoni50 – Winter Edition. Coordinato dal giornalista Alfonso Tramontano Guerritore, il confronto con Arminio si è trasformato in una riflessione profondissima sulla poesia come resistenza. “Vivo nella terra del terremoto – ha affermato il paesologo – Più precisamente, nella casa in cui sono nato sessant’anni fa. E non ho alcuna intenzione di trasferirmi altrove, perché questo è il luogo dove si giocano le cose essenziali della mia vita”. Territori lacerati sì dal sisma, ma anche da continue ferite aperte dall’emigrazione. “Il mio desiderio – ha continuato – è quello di far invertire la rotta, di trasformare questi posti in luoghi da cui si parte ma in cui si ritorna, con il bagaglio di conoscenze e di esperienze acquisite altrove. E’ doveroso per riscattare le fatiche dei nostri nonni, per questo chi li abita non può essere sciatto, ma deve combattere con letizia”. Un “nuovo umanesimo della montagna”, così l’ha definito lo scrittore, che come un pioniere si esercita a traghettare la sua memoria verso il futuro. 22 | Dicembre 2020
“Me la prendo con i disertori sociali, ma anche con gli scoraggiatori militanti – ha risposto Arminio a chi gli ha confessato il senso di smarrimento di abbandonare la propria casa per trasferirsi lontano – Sono coloro che hanno fallito e si adoperano per far fallire le vite degli altri. In questi anni hanno vinto, perché nell’emigrazione hanno trovato la conferma delle loro teorie”. Ma a quella battezzata la “comunità pozzanghera”, fatta di una mentalità ottusa che ha per protagonisti, alle volte, i paesani e non il paese, va contrapposta la “comunità ruscello”, che priva di rancori e incrostazioni, saprà essere pronta ad arieggiare le menti e a costruire le basi per la rinascita. Ma parlare di morte è un pensiero negativo? No, semmai è un concetto realistico, differentemente da quanto certi insegnamenti scolastici continuano a voler inculcare nei ragazzi, portandoli così a prendere le distanze dai poeti. “Uno dei più grandi errori che commette la scuola è quello di associare la poesia alla morte, alla pesantezza, o di ingabbiarla in quelle che vengono definiti termini alti, aulici. Montale invece ci dice che si può fare poesia anche con un colpo di tosse”. Una citazione colta dai giovani masterclasser, che hanno lamentato quanto siano scarse le occasioni di confronto con gli intellettuali. Limite che ancora una volta, Giffoni ha dimostrato di saper travalicare.
La realtà virtuale al servizio dell’entertainment, ma anche della cultura e della fruizione dei beni culturali. Di questo si è occupato il panel dal titolo “Giffoni Vr - New tech entertainment” promosso da Giffoni Innovation Hub. Durante la live sono stati presentati, inoltre, i risultati della survey “Giovani e VR” realizzata durante la rassegna Giffoni Next Generation 2020. A fare gli onori di casa Antonino Muro, co-founder di Giffoni Innovation Hub: «Con questo incontro – ha dichiarato – che vede partecipazioni di grandissimo prestigio ci poniamo l’obiettivo di comprendere verso quale direzione sta andando l’applicazione della VR, tecnologia di sempre maggiore utilizzo, declinata in tutte le sfaccettature dell’entertainment». Il panel rientra tra gli appuntamenti di #Giffoni50 - Winter Edition, come spiegato da Jacopo Gubitosi, managing director di Giffoni: «La nostra – ha detto – è una magia di Natale in digital experience. Un’esperienza digitale ma comunque accattivante. Abbiamo dovuto ridisegnare un nuovo Giffoni per il contesto che ci circonda ed il momento delicato che viviamo. Ma non abbiamo pensato nemmeno per un momento di lasciare soli i nostri Giffoner». «Giffoni ha sempre costituto una opportunità per avvicinarsi al mondo dei giovani – ha dichiarato Carlo Rodomonti, Responsabile Marketing Strategico e Digital di Rai Cinema – e può esserlo anche in riferimento alla VR. Il contatto con la realtà virtuale è per noi frutto di un caso. Abbiamo voluto analizzare
questo nuovo modo di raccontare il cinema ed abbiamo iniziato a sperimentare». Sperimentazione che è andata a buon fine se si considera che Rai Cinema è la prima media company italiana ad aver lanciato un’app dedicata alla VR. Se si vuol applicare la VR al campo dell’arte e del cinema in particolare non si può prescindere dal VRE, primo festival italiano dedicato al vasto mondo delle Realtà Estese. Presente alla live Mariangela Matarozzo che del VRE è fondatrice. «VRE nasce nel 2017 – ha spiegato – allora c’erano pochissimi titoli. Poi abbiamo costruito un network e oggi operiamo una grande ricerca di qualità per i prodotti da presentare. Sicuramente ci siamo inseriti in un ambito che ha ancora molto da dire. Il lockdown ci ha dato l’opportunità di ripensare tante cose. Abbiamo immaginato un nuovo festival attraverso la lente dell’ibridazione». A Nicola Sapio, account di Giffoni Innovation Hub, il compito di illustrare i risultati della Survey condotta proprio dal team di Giffon, in collaborazione con il Mibact, con l’obiettivo di approfondire il tema del rapporto tra giovanissimi, digitale e fruizione dei beni cultuali. Un’indagine che è stata svolta durante il lockdown. Molto corposa ed impegnativa con le sue 52 domande. L’esito è molto interessante perché la VR viene considerata unanimemente uno strumento importantissimo soprattutto se utilizzato al servizio dei contenuti culturali ma con una consapevolezza particolare e cioè che la fruizione virtuale non può sostituire quella in presenza. Dicembre 2020 | 23
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PAROLA D’ORDINE SOSTENIBILITÀ, GIFFONI E BAYER UNISCONO LE FORZE Interessante masterclass guidata dallo scrittore e giornalista Pascale: oggi abbiamo una nuova cassetta degli attrezzi per superare la fame ed assicurare benessere “Da Pinocchio a Masterchef” è una metafora suggestiva ed evocativa. Non narra una contrapposizione, ma traccia una linea di continuità, un’evoluzione nella storia dell’umanità che racconta il superamento del-
la fame e l’approdo in un paese dell’abbondanza, un paese- o meglio un mondo che necessita oggi di trovare un nuovo equilibrio chiamato sostenibilità. E’ stato questo il tema dell’interessante masterclass, promossa nell’ambito di #Giffoni50 - Winter edition e realizzata in collaborazione con Bayer. Protagonista il giornalista e scrittore Antonio Pascale, autore e voce narrante che ha condotto i partecipanti in un lungo e coinvolgente excursus con l’obiettivo di approcciare alla divulgazione sci24 | Dicembre 2020
entifica attraverso il registro dello storytelling. Pascale ha all’attivo ha diversi titoli di narrativa e di saggistica, tutti pubblicati da Einaudi. Autore televisivo e teatrale, ispettore agrario presso il Mipaf, collabora
con il Corriere della Sera, il Foglio, il Mattino, Mind e Le Scienze. Si occupa di divulgazione scientifica. Giffoni e Bayer ancora una volta uniscono le proprie forze e le proprie energie per sensibilizzare in particolare i più giovani sulla sostenibilità ambientale. Il tentativo portato avanti da Antonio Pascale è stato quello di narrare la lunga storia del mondo e dell’agricoltura in pochi minuti. L’esito senza dubbio felice perché quello che è emerso è un messaggio di speranza e di positività.
Si parte perciò da Pinocchio, una storia antichissima. Quella della fame, dell’aspettativa di vita a 35 anni, quella del rendimento del frumento sempre uguale, stabile nei secoli. Per Antonio Pascale testimonial del paese di Pinocchio è suo nonno. Di cui porta il nome: «Se mio nonno – ha detto - fosse stato trasportato nel 1300 poco sarebbe cambiato per lui. Avrebbe fatto il contadino come ha fatto a fine Ottocento». L’agricoltura dai tempi dei romani al XIX secolo, perciò, è cambiata poco. E portava con sé la difficoltà di approvvigionarsi, di avere risorse sufficienti per sfamare le popolazioni. Ma per Pascale il nonno Antonio, con l’arrivo del Novecento, è stato anche il primo testimone di un cambiamento radicale e velocissimo. La scala di misurazione è sempre la stessa, il rendimento del frumento per ettaro: raddoppia nei primi anni del XX secolo. Cosa è cambiato? Ecco che avanza il paese di Masterchef. Cambiano i metodi di coltura. Crescono studio e ricerca. L’agricoltura si trasforma. «Robert William Fogel – ha
WINTER EDITION #part one
continuato Pascale – premio Nobel per l’economia nel ’93 dice che il Novecento è stato un secolo notevole, meraviglioso. In effettianno è il secolo in cui sono state sconfitte fame, carestia e malattia. Grazie anche alla buona alimentazione. Aumenta in questi anni la qualità e la diversità degli alimenti. Migliorano le pratiche igieniche. Si scoprono gli antibiotici». L’innalzamento degli standard qualitativi sono tutti testimoniati dalla crescita demografica e Pascale questo lo spiega ricorrendo ad un efficace gioco con le tazze da caffè. Aumenta l’aspettativa di vita che balza fino ad 82 anni. E poi c’è un altro parametro interessantissimo, il numero di figli per donna. Un indice che è correlato al benessere. E anche al cambio dei costumi. «In India i dati – ha spiegato Pascale - ci dicono che in quegli anni l’indice medio di figli per donna era di 2,5. In netto calo. Come ce lo si spiega? Per l’arrivo della lavatrice che ha liberato le donne dalla schiavitù del bucato a mano. Le donne così ebbero tempo libero, possibilità di studiare ed è così che si è innestata una rivoluzione culturale». Migliora la qualità della vita e diminuisce di tanto la mortalità per parto, fino a sparire in tanti angoli di mondo.
Così come a calare è la mortalità infantile. Tutto questo porterà ad una crescita demografica esponenziale. Così ha spiegato il giornalista e scrittore Pascale. Tutto bene? Sicuramente no. C’è una parte di mondo dove la fame resta un grave problema: «Dobbiamo portare – ha spiegato – queste persone fuori dalla fame. Perciò non dobbiamo alzare i muri. Questo mondo lo dobbiamo conoscere. Abbiamo, grazie all’innovazione tecnologica, una nuova cassetta per gli attrezzi che ê la sostenibilità. Gli strumenti sono l’agricoltura di precisione e le biotecnologie sostenibili che ci consentono di conoscere il Dna della pianta e di agire di conseguenza». Ce la possiamo fare? Pascale è ottimista: «Penso di sì, lo dobbiamo anche alla memoria di mio nonno e dei nostri nonni. Miglioriamo ancora il mondo portando avanti il testimone di chi ci ha preceduto. Con competenza e con capacità di spiegare cosa accade nel mondo della scienza così come vedo fare a tanti giovani ed innovativi divulgatori. Se lo faremo i nostri nonni ne saranno felici. Lo dovremmo fare per i nostri nipoti con l’obiettivo di avere sì un Masterchef, un paese dell’abbondanza, ma soprattutto un paese sostenibile».
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Dicembre 2020 | 25