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22 Luglio 2012
Anno 3 - Numero 9
JEAN RENO, QUI A GIFFONI C’È LA LUCE
«Senza i ragazzi non saremmo niente. Francois Truffaut ha capito per primo quello che oggi ho potuto constatare anche io: la luce è qui»: è la sorpresa la prima reazione di Jean Reno al Giffoni, un evento che senza viverlo non può essere compreso. «Venendo qui pensavo che sarebbe stata un’esperienza come altre, partecipare ad un Festival dove avrei ricevuto un premio. Quando ho visto quanti ragazzi ci sono e come partecipano attivamente sono rimasto sbalordito». E poi, rivolgendosi al patron Gubitosi ha aggiunto: «Claudio, la luce che emani dal tuo cuore e dalle tue idee arriva dritto ai ragazzi e loro non solo riescono a restituirtela, ma la trasmettono anche agli altri che sono qui». L’attore che, come più volte ha tenuto a ribadire «mette il cuore in quello che fa», ha dato tutto se stesso ieri ai
giurati del Festival più necessario confrontandosi con l’umiltà e la generosità che solo i grandi sanno mostrare. Alla domanda su quale sia la pellicola a cui è più legato ha risposto: «Per me il film più importante è quello che farò e non quello che ho fatto e poi – ha aggiunto scherzando - se guardo al passato mi viene il torcicollo». Del resto, è una carriera lunga ed intensa quella dell’attore francese che non ha voluto però pronunciarsi su quale sia stato per lui il ruolo più riuscito: «Questo lo decidete voi - ha detto ai ragazzi - ogni volta che ho accettato un copione ho sempre creduto nel progetto artistico».
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