Rassegna stampa 22 luglio

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RASSEGNA STAMPA 22/07/2015


RASSEGNA STAMPA WEB


22/07/2015 www.ilvelino.it Giffoni, Asia Argento: Ho smesso di recitare due anni fa "Ero diventata una mestierante" "Ho smesso di recitare ormai da due anni perche' sento che nessun ruolo e' piu' adatto a me" cosi' Asia Argento martedi' 21 luglio al Giffoni Film Festival ha parlato della sua carriera. "Ad una certa eta' bisogna capire cosa vuoi fare e non cosa devi fare. Amo troppo il cinema per farlo con la mano sinistra. Ero arrivata a scegliere ruoli per soldi o per stare con i miei figli, in sostanza ero diventata una mestierante. Oggi non mi mancano i ruoli ma semplicemente non mi va piu' di fingere". L'artista si e' poi soffermata sul suo percorso: "Non ero un'attrice ambizione, ne' di talento, avevo solo una forte personalita'. Il personaggio che mi ero cucita addosso per sopravvivere alla timidezza aveva mangiato il mio vero me. Recitare e' stata una terapia, sceglievo appositamente ruoli molto diversi da me. Un giorno poi ti guardi allo specchio e capisci che le cose sono andate forse 'over the top'. Un tempo volevo dimostrare a tutti che ero diversa, importante, ora non mi interessa. Non saro' piu' io a crearmi un'etichetta". E sul futuro ha aggiunto "Spero che la mia carriera viri verso la regia. Sto lavorando da un anno ad un nuovo progetto, ma e' ancora presto per parlarne". Infine si e' soffermata sulla sua vita personale: "Come figlia d'arte provo un certo pudore a parlare dei miei figli. Penso che non dovrei essere io a raccontare di loro. Da piccola ho subito molte invidie dovute all'ignoranza, nel senso di gente che non conosce la realta'. Molti non immaginavano neanche che nella vita quotidiana non c'e' spettacolo".


22/07/2015 www.ilvelino.it Giffoni: in un film, il coraggio di un bambino iraniano per la liberta' E' "My mother's blue sky" di Ali Ghavitan: "Il mio momento di consapevolezza" La lotta di un bambino per la propria liberta' in Iran e' l'argomento del film presentato oggi in concorso nella sezione +10 alla 45esima edizione del Giffoni Film Festival. 'My mother's blue sky', questo il titolo del film diretto dal 50enne Ali Ghavitan, racconta la storia di Amir, 8 anni, che ha perso il padre e vive con la madre su una collina lontana dal loro villaggio. Madre e figlio possiedono una piccola miniera di carbone e si battono per essere completamente indipendenti contro un grande proprietario desideroso di controllare tutta la montagna. Alla morte della madre, Amir dovra' lottare per difendere la sua liberta'. "Per realizzare questo film -spiega il regista- sono scappato dal disordine della citta' e sono entrato in contatto con le persone invisibili, lontano dalla corruzione. Ho visto che erano delle macchie verdi nel mezzo di un campo rosso, cercavano la vita sulla terra. Poi ho acquisito consapevolezza e sono stato abbracciato dalla tristezza, ho pianto per me stesso. Il film e' il mio momento di consapevolezza".


22/07/2015 www.ansa.it Guidare o lavare piatti,vita quotidiana diventa un videogame Stiamo entrando nell'Era dei videogiochi Lavare i piatti, guidare un'automobile: ogni azione della nostra vita quotidiana si trasformera' presto in un vero e proprio videogame, per godere del piacere di fare le cose. Lo prevede Giovanni Caturano del Giffoni Innovation Hub, acceleratore di progetti e startup legati al mondo dell'arte e della cultura e amministratore delegato dell'azienda Spin Vector. Caturano e' intervenuto alla rassegna Next Generation, dedicata alla cultura digitale organizzata nell'ambito del Giffoni Film Festival che si svolge fino al 26 luglio a Giffoni Valle Piana (Salerno). Stiamo entrando nell'Era dei videogame e gli oggetti, dall'automobile alla lavastoviglie, ''non saranno usati solo per la loro funzionalita' ma anche per il divertimento che daranno e il processo gia' in atto'' ha spiegato Caturano. Per esempio, ha proseguito, le pubblicita' delle automobili cominciano a puntare non piu' su prestazioni, grandezza del bagagliaio, ma su altro, alcuni spot pubblicizzano l'auto in grado di leggere un sms, ''questo vuol dire che la funzione e' passata in secondo piano''. D'altro canto, ha sottolineato, esistono gia' automobili che sfruttano il meccanismo di premio dei videogiochi per indurre una guida corretta: hanno un programma digitale che permette di coltivare una piantina virtuale la cui crescita dipende dal comportamento al volante. Un sorta di 'Tamagotchi degli automobilisti', in cui la pianta diventa un albero solo se si guida bene, altrimenti appassisce. Questa secondo Caturano e' la testimonianza che gia' nella 'gamification' ossia la trasformazione in videogioco di attivita' che non lo sono. Il principio e' di utilizzare le dinamiche del videogame: ricevere dei premi se raggiungi un obiettivo, generando motivazione e soddisfazione. ''I videogiochi - ha aggiunto - sono l'unico software in grado di darti dei problemi da risolvere e il modo in cui sono fatti generano soddisfazione negli utenti''. In base a questo principio anche la lavastoviglie puo' diventare un videogioco, se pone degli obiettivi e ti premia quando li raggiungi: usandola per esempio nelle ore in cui si consuma meno o adeguando il carico al programma di lavaggio.


22/07/2015 www.adnkronos.com INNOVAZIONE: GIFFONI HUB APRE DIPARTIMENTO VIDEOGIOCHI Startupper, programmatori, ricercatori, informatici, esperti di video game, ingegneri, investitori, giornalisti, editori, produttori: il 23 e il 24 luglio Giffoni Innovation Hub, acceleratore di idee e startup, promuove tre round table per definire scommesse future, promuovere lo sviluppo dei progetti innovativi intrapresi e annunciare nuove avventure, come l'apertura di un dipartimento dell'Hub interamente dedicato alla creazione e alla produzione di videogiochi, il ''Giffoni Game''. ''Digital Opportunities'', ''Innovation Club'' e ''Giffoni & Games'', gli appuntamenti organizzati all'Antica Ramiera, a cui parteciperanno decine di ospiti, esperti del digitale e stakeholder della new economy. ''La mission del Giffoni Innovation Hub - spiega Luca Tesauro, ceo e founder dell'Hub - è offrire ai ragazzi l'opportunità di esprimersi, potenziare i talenti, realizzare produttivamente le idee, allenare le competenze e trasformare i progetti in occasioni lavorative reali nel mondo del digitale. È per questo che accanto all'approfondimento rivolto all'elaborazione di sinergie tra professionisti della digital culture proponiamo una tavola rotonda con investitori e imprenditori che coinvolgeremo nelle nostre sfide. Con una novità: un incontro sarà dedicato al lancio di 'Giffoni Game', divisione dell'Hub che si occuperà di serie per il web, startup, progetti di animazione di brand campani e videogiochi''.


22/07/2015 www.askanews.it A Giffoni Greta Manchi, da sfigata a Youtuber Arriva The Duff - L'A.S.S.O. nella manica, storia di un riscatto Greta Menchi è l'ennesimo esempio di come il passo dal web al grande schermo sia breve. Dopo Federico Clapis e Favij che in autunno saranno al cinema con "Game Therapy", il Giffoni Film Festival ha ospitato oggi Greta, nel cast di "The Duff - L'A.S.S.O. nella manica", dove doppia la protagonista Bianca, un`adolescente acqua e sapone, amica di due ragazze belle e in voga in tutta la scuola. Vent'anni, blogger da migliaia di contatti, Greta Menchi è una delle poche youtuber di sesso femminile di successo. "Mi riconoscono molto nella protagonista, anche io mi sentivo un po' sfigata e ho iniziato a postare dei video perché ero sola in casa e cercavo qualcuno con cui parlare" ha affermato Greta "All'inizio tutti mi hanno detto che ero strana, che ero impazzita, che parlavo da sola, in realtà volevo solo raccontare ciò che mi succedeva nel quotidiano". Il film in anteprima nazionale oggi a Giffoni, racconta la vita di Bianca, diciassettenne bruttina con due amiche molto belle. Qualcosa in lei cambia quando, ad una festa, incontra Wesley, un ragazzo che le fa notare, e pesare, il suo ruolo da `ruota di scorta`, meno attraente e talentuosa delle sue pseudo amiche del cuore. Aperti gli occhi e cosciente della sua posizione all`interno del gruppo di amiche, Bianca cercherà, in tutti i modi, di cambiare per diventare una leader, una ragazza indipendente e far così breccia nel cuore del bel Wesley. Il titolo originale The Duff, che sta per "Designated Ugly Fat Friend", ovvero "La brutta grassa amica designata" è stato reso in italiano con l`acronimo A.S.S.O. ovvero "Amica, Sfigata, Strategicamente, Oscena"


22/07/2015 www.adnkronos.com GIFFONI: GRETA MENCHI, IL RISCATTO DELLA SFIGATA DA YOUTUBE AL CINEMA Come doppiatrice di "The Duff - L'A.S.S.O. nella manica", la ventenne youtuber ora sogna il musical Greta Menchi è l'ennesimo esempio di come il passo dal web al grande schermo sia breve. Dopo Federico Clapis e Favij che in autunno saranno al cinema con ''Game Therapy'', il Giffoni Film Festival ha ospitato oggi Greta, nel cast di "The Duff - L'A.S.S.O. nella manica", dove doppia la protagonista Bianca, un'adolescente acqua e sapone, amica di due ragazze belle e in voga in tutta la scuola. Vent'anni, vlogger da migliaia di contatti, Greta Menchi è una delle poche youtuber di sesso femminile di successo. "Mi riconoscono molto nella protagonista, anche io mi sentivo un po' sfigata e ho iniziato a postare dei video perché ero sola in casa e cercavo qualcuno con cui parlare" ha affermato Greta "All'inizio tutti mi hanno detto che ero strana, che ero impazzita, che parlavo da sola, in realtà volevo solo raccontare ciò che mi succedeva nel quotidiano". Distribuito in Italia dalla Eagle Pictures (che ha acquisito la pellicola insieme al Leone Film Group), il film in anteprima nazionale oggi a Giffoni, racconta la vita di Bianca, diciassettenne bruttina con due amiche molto belle. Qualcosa in lei cambia quando, ad una festa, incontra Wesley, un ragazzo che le fa notare, e pesare, il suo ruolo da 'ruota di scorta', meno attraente e talentuosa delle sue pseudo amiche del cuore. Aperti gli occhi e cosciente della sua posizione all'interno del gruppo di amiche, Bianca cercherà, in tutti i modi, di cambiare per diventare una leader, una ragazza indipendente e far così breccia nel cuore del bel Wesley. Il titolo originale The Duff, che sta per "Designated Ugly Fat Friend", ovvero "La brutta grassa amica designata" è stato reso in italiano con l'acronimo A.S.S.O. ovvero "Amica, Sfigata, Strategicamente, Oscena". "Cercavamo un personaggio che potesse rappresentare il mondo dei teenager attraverso valori positivi e avesse come cassa di risonanza grandi numeri, così Greta ci è sembrata perfetta, non potevamo scegliere di meglio" ha affermato Roberto Proia, direttore della divisione theatrical di Eagle Pictures "Il film verrà distribuito nelle sale italiane il 19 agosto in 220 copie e per la prima volta in Italia un film verrà trattato proprio come un concerto: faremo infatti partire le prevendite in anticipo. Già da domani sarà possibile acquistare il biglietto. Siamo felici di coinvolgere il web, il futuro corre sulla banda larga, è un mezzo per non far disaffezionare i giovani al cinema". "Il web mi sta dando grandi opportunità, come questa, ma vorrei coltivare i miei sogni che sono indirizzati verso il musical. Amo il cinema e mi piacerebbe scrivere delle canzoni per dire cose che altrimenti in maniera diretta non riuscirei mai a dire - ha proseguito Greta - Non abbandonerò però Youtube, per me è come un diario personale dove trasmettere le mie emozioni. Invece di scriverle, racconto le mie giornate in video". La Menchi ha infine toccato di uno dei problemi principali legati al web: "Ai ragazzi dico, state attenti a ciò che pubblicate su internet perchè ne lasciate una traccia


indelebile, e lancio un appello per denunciare video e foto che non dovrebbero essere postati. Molte volte si pubblicano cose solo per sentirsi parte di qualcosa e per avere attenzioni, questo però è pericoloso", ha concluso la Menchi.


22/07/2015 www.adnkronos.com GIFFONI: IN UN FILM IL CORAGGIO DI UN BIMBO IRANIANO PER LA LIBERTA' La lotta di un bambino per la propria liberta' in Iran e' l'argomento del film presentato oggi in concorso nella sezione +10 alla 45esima edizione del Giffoni Film Festival, il pi첫' importante evento per ragazzi del mondo. 'My mother's blue sky', questo il titolo del film diretto dal 50enne Ali Ghavitan, racconta la storia di Amir, 8 anni, che ha perso il padre e vive con la madre su una collina lontana dal loro villaggio. Madre e figlio possiedono una piccola miniera di carbone e si battono per essere completamente indipendenti contro un grande proprietario desideroso di controllare tutta la montagna. Alla morte della madre, Amir dovra' lottare per difendere la sua liberta'. "Per realizzare questo film -spiega il regista- sono scappato dal disordine della citta' e sono entrato in contatto con le persone invisibili, lontano dalla corruzione. Ho visto che erano delle macchie verdi nel mezzo di un campo rosso, cercavano la vita sulla terra. Poi ho acquisito consapevolezza e sono stato abbracciato dalla tristezza, ho pianto per me stesso. Il film e' il mio momento di consapevolezza".


22/07/2015 www.adnkronos.com GIFFONI: APPELLO DI GUBITOSI, SENZA NUOVI FONDI PRONTO A CHIUDERE Il patron, siamo un'eccellenza, si deve aprire una nuova era con la collaborazione di tutti L'Italia vuole il Giffoni Film Festival? Se lo deve meritare. Parola di Claudio Gubitosi, patron della manifestazione da 45 anni, che lancia attraverso l'Adnkronos un appello per salvare un evento "che tutto il mondo ci invidia, tra i primi dieci più amati insieme al Palio di Siena e al Carnevale di Venezia secondo l'Ipsos e che coinvolge milioni di persone nel mondo". Alla vigilia della conferenza stampa finale del 26 luglio, il direttore si sbottona e fa qualche anticipazione rispetto al grande bilancio finale in programma per la chiusura del cartellone. "L'Italia vuole avere tutti i benefici di una manifestazione che porta lavoro, capace di fare impresa, di coinvolgere 3600 giovani al sud, in un'area depressa? Allora i fondi europei devono essere meglio e più velocemente assegnati", tuona Gubitosi. Che senza mezzi termini annuncia che questo potrebbe essere l'ultimo anno per lui e per la kermesse che ogni anno attira migliaia di giovani e non intorno ad un progetto tra i pochi capaci di fare impresa culturale. "Questo è un anno particolare, perché finisce un'epoca e ne inizia un'altra - anticipa il direttore- sono pronto ad innovare, ad usare meglio la tecnologia, la digitalizzazione, intorno ad un'idea che non è più un evento, pronta ad investire, ad assumere giovani, a creare startup. Ma dobbiamo collaborare tutti, istituzioni e imprese private. Giffoni così com'è chiude la sua storia. Si deve cambiare". Un discorso di carattere geopolitico, ma da ora ognuno deve fare la sua parte (AdnKronos) "Siamo un paese di 12mila abitanti che ha stravolto le regole del gioco -affonda Gubitosi- e investito in cultura. Riempiamo migliaia di camere d'albergo, esportiamo il brand italiano all'estero. E' un discorso politico. Se tutti questi numeri sono buoni, dobbiamo fare il punto". Il patron del festival sottolinea come al Giffoni "produciamo energia creativa, facciamo luce, creiamo impresa, connettiamo il mondo" eppure fra gli sponsor mancano i grandi nomi dei settori energetici, bancari e tlc. Tra i 10 eventi "più importanti al mondo sul fronte social, più seguito del Toronto Film Festival", il Giffoni è presente in 32 nazioni e in 14 regioni italiane. Gubitosi prova allora ad ipotizzare le possibili ragioni di un sostegno insufficiente da parte di istituzioni e aziende private di fronte ad una realtà concreta di sviluppo e impresa culturale. "La mia regione, la Campania, ha osato, ha creduto sul Giffoni e - osserva - a riprova dei luoghi comuni che dicono che noi non riusciamo a spendere bene i soldi, posso dire che abbiamo un cittadella del Cinema, cosa che a Venezia non sono riusciti a fare". Dietro questo disinteresse, ipotizza, "credo ci sia un discorso di carattere geopolitico". "E' un problema meridionale? - si chiede il patron di Giffoni- Me lo chiedo. Siamo l'evento al mondo più low cost, costiamo un decimo di Cannes, un quarto di Venezia, la metà del festival di Roma, eppure creiamo occupazione, dovremmo costare non meno di 20 milioni di euro, e ne costiamo 8. Perché? Siamo una parte del mondo o un mondo a parte?".


In definitiva, è la conclusione di Gubitosi, "se la missione del Giffoni Film Festival è quella di produrre felicità, ora bisogna che ognuno faccia la sua parte".


22/07/2015 www.adnkronos.com INNOVAZIONE: DI MAIO, DESTINARE EDIFICI INUTILIZZATI A STARTUP "In piena crisi 2008 in Italia due settori dell'economia continuavano a crescere con percentuali a due cifre: l'agricoltura e il settore dell'innovazione. Ieri sono stato in visita al Giffoni film festival per visitare l'Innovation Hub, un acceleratore di imprese innovative che sta provando a creare nuovi posti di lavoro dal mondo delle tecnologie". Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera del M5S. "Internet e le tecnologie - spiega il deputato 5 Stelle - hanno cambiato tutto in pochi anni. Pensiamo anche alla politica con le raccolte fondi o gli eventi pubblici indetti online. Anche il mio modo di comunicare con voi qui, attraverso i social, mi consente di raggiungere centinaia di migliaia di persone contemporaneamente, senza manifesti, giornali o reti tv. Solo un pazzo continuerebbe a spendere i soldi delle nostre tasse in petrolio o cemento quando intorno a noi sta avvenendo la terza rivoluzione industriale".


22/07/2015 www.adnkronos.com GIFFONI: ATTESA PER CERLINO DI 'GOMORRA', PRESTO ANCHE NELLA SERIE USA 'HANNIBAL' Arriva domani al Festival di Giffoni Fortunato Cerlino che in questi giorni e' impegnato a Napoli sul set della serie Sky 'Gomorra 2'. Cerlino, celebre per il personaggio di Don Pietro Savastano, sara' anche protagonista della terza serie Usa di 'Hannibal', nel ruolo dell'ispettore di polizia Rinaldo Pazzi che dĂ la caccia al temibile cannibale Hannibal Lecter: un ruolo di co-protagonista della serie prodotta da Nbc che dovrebbe andare in onda verso la fine dell'anno e affianchera' l'attore Palma d'Oro a Cannes, Mad Mikkelsen, oltre a Laurence Fishburne e Gillian Anderson. Tra gli ospiti attesi domani a Giffoni anche Walter Veltroni in veste di regista che incontrerĂ nel pomeriggio di domani i giovani giurati di Giffoni per il suo 'I bambini sanno'. Tra gli eventi di domani il teaser preview 'Hotel Transylvania 2', il sequel che vede il ritorno di 'Drac' e i suoi mostruosi compagni d'avventura. Per il 'Trio Medusa - Late Show' attesa per Nina Zilli e gli Zero Assoluto che si esibiranno per il pubblico di Giffoni.


22/07/2015 www.adnkronos.com GIFFONI: FRATELLO DI MACAULAY CULKIN INTERPRETA RAGAZZO DISTURBATO Di nove anni più giovane ma con un talento che ha colpito Giffoni è quello di Rory Culkin, fratello di Macaulay, l'attore di 'Mamma, ho perso l'aereo'. Culkin è il protagonista di "Gabriel", diretto dell'esordiente newyorkese Lou Howe e presentato oggi al Giffoni Film Festival nella sezione +18. La pellicola segue le vicende di un ragazzo fragile e tormentato, prossimo al crollo psicologico, immerso nella lotta per tenersi in piedi dopo il suicidio del padre. Il giovane si convince che il ricongiungimento con la ragazza che è stata il suo primo amore potrà regalargli la stabilità e la felicità. Inizia così una faticosa, disperata e ossessiva ricerca che lo spingerà su strade pericolosissime. "Gabriel -spiega il regista- è un racconto di formazione. Ma l'idea di crescita di Gabriel è irrealistica e l'instabilità del ragazzo si presta ad una storia guidata dalla suspense. In un primo momento si comporta in modo affascinante e eccentrico, lentamente diventa inquietante e persino spaventoso. L'idea mi è venuta osservando la lotta di un mio caro amico d'infanzia con la malattia mentale ma in sostanza Gabriel è la storia universale di un giovane uomo che cerca di crescere".


22/07/2015 www.adnkronos.com GIFFONI: PRESENTATO UN DOC CHE CELEBRA 'IL MATTINO' "Il Mattino" diventa un documentario. Il glorioso e autorevole giornale di Napoli è il protagonista di "Il senso del Mattino - Una città, una storia e il suo giornale", presentato fuori concorso al Giffoni Film Festival alla presenza del direttore del quotidiano Alessandro Barbano. Realizzato da due dei più importanti collaboratori del Gff, Luca Apolito, regista, e Gianvincenzo Nastasi, produttore esecutivo, "Il Senso del Mattino" offre uno sguardo inedito sulla frenetica vita della redazione del più autorevole quotidiano del sud Italia. Una riflessione sul mestiere di scrivere e un viaggio nella città di Napoli, raccontata attraverso i giornalisti del quotidiano. La produzione del film è andata avanti per oltre 7 mesi, tra riunioni, caccia alle notizie, inchieste e interviste. "Il Mattino non è solo un giornale, è un'istituzione - ha detto Barbano- lo è da quando lo ha fondato Matilde Serao ad oggi, lo spirito non è cambiato".


22/07/2015 www.adnkronos.com TV: SKY ARTE, CONCLUSE A GIFFONI LE RIPRESE DI 'MURO' La serie sulla street art in collaborazione con Il Fatto Quotidiano Si sono appena concluse a Giffoni le riprese di 'Muro', la serie di documentari interamente dedicata alla Street Art prodotta da Sky Arte HD (canali 120 e 400 di Sky) e da Level 33, in collaborazione con Il Fatto Quotidiano che partecipa con alcune tra le sue firme più prestigiose. Otto appuntamenti con protagonisti alcuni tra i più noti urban artist di fama internazionale, che andranno in onda il prossimo autunno. A Giffoni Gary Baseman, figura di spicco della scena Pop Surrealista californiana, designer, illustratore e cartoonist, ha realizzato un murale nel suo stile a metà tra il mondo dell'infanzia e le inquietudini dell'età adulta che è stato collocato all'ingresso della cittadella e che nei prossimi mesi avrà la sua collocazione definitiva nella Multimedia Valley. Il murale è intriso di citazioni cinematografiche, che i ragazzi e i cinefili che hanno seguito con curiosità le riprese si sono divertiti a riconoscere: dal Pianeta delle scimmie e La finestra sul cortile, da Il padrino a Pinocchio, fino a Io e Annie e Arancia Meccanica.


22/07/2015 www.italpress.com CINEMA:GIFFONI,FRATELLO DI MACAULAY CULKIN INTERPRETA RAGAZZO DISTURBATO GIFFONI Di nove anni piu' giovane ma con un talento che ha colpito GIFFONI e' quello di Rory Culkin, fratello di Macaulay, l'attore di 'Mamma, ho perso l'aereo'. Culkin e' il protagonista di "Gabriel", diretto dell'esordiente newyorkese Lou Howe e presentato oggi al GIFFONI Film Festival nella sezione +18. La pellicola segue le vicende di un ragazzo fragile e tormentato, prossimo al crollo psicologico, immerso nella lotta per tenersi in piedi dopo il suicidio del padre. Il giovane si convince che il ricongiungimento con la ragazza che e' stata il suo primo amore potra' regalargli la stabilita' e la felicita'. Inizia cosi' una faticosa, disperata e ossessiva ricerca che lo spingera' su strade pericolosissime. "Gabriel -spiega il regista- e' un racconto di formazione. Ma l'idea di crescita di Gabriel e' irrealistica e l'instabilita' del ragazzo si presta ad una storia guidata dalla suspense. In un primo momento si comporta in modo affascinante e eccentrico, lentamente diventa inquietante e persino spaventoso. L'idea mi e' venuta osservando la lotta di un mio caro amico d'infanzia con la malattia mentale ma in sostanza Gabriel e' la storia universale di un giovane uomo che cerca di crescere".


22/07/2015 www.italpress.com FESTIVAL: GRETA MENCHI A GIFFONI, DA YOUTUBE AL CINEMA GIFFONI Greta Menchi e' l'ennesimo esempio di come il passo dal web al grande schermo sia breve. Dopo Federico Clapis e Favij che in autunno saranno al cinema con "Game Therapy", il GIFFONI Film Festival ha ospitato oggi Greta, nel cast di "The Duff - L'A.S.S.O. nella manica", dove doppia la protagonista Bianca, un'adolescente acqua e sapone, amica di due ragazze belle e in voga in tutta la scuola. Vent'anni, vlogger da migliaia di contatti, Greta Menchi e' una delle poche youtuber di sesso femminile di successo. "Mi riconoscono molto nella protagonista, anche io mi sentivo un po' sfigata e ho iniziato a postare dei video perche' ero sola in casa e cercavo qualcuno con cui parlare" ha affermato Greta "All'inizio tutti mi hanno detto che ero strana, che ero impazzita, che parlavo da sola, in realta' volevo solo raccontare cio' che mi succedeva nel quotidiano". Distribuito in Italia dalla Eagle Pictures (che ha acquisito la pellicola insieme al Leone Film Group), il film in anteprima nazionale oggi a GIFFONI, racconta la vita di Bianca, diciassettenne bruttina con due amiche molto belle. Qualcosa in lei cambia quando, ad una festa, incontra Wesley, un ragazzo che le fa notare, e pesare, il suo ruolo da 'ruota di scorta', meno attraente e talentuosa delle sue pseudo amiche del cuore. Aperti gli occhi e cosciente della sua posizione all'interno del gruppo di amiche, Bianca cerchera', in tutti i modi, di cambiare per diventare una leader, una ragazza indipendente e far cosi' breccia nel cuore del bel Wesley. Il titolo originale The Duff, che sta per "Designated Ugly Fat Friend", ovvero "La brutta grassa amica designata" e' stato reso in italiano con l'acronimo A.S.S.O. ovvero "Amica, Sfigata, Strategicamente, Oscena".


22/07/2015 www.italpress.com CINEMA: A GIFFONI UN DOCUMENTARIO SUL GIORNALE "IL MATTINO" GIFFONI "Il Mattino" diventa un documentario. Il giornale di Napoli e' il protagonista di "Il senso del Mattino - Una citta', una storia e il suo giornale", presentato fuori concorso al GIFFONI Film Festival alla presenza del direttore del quotidiano Alessandro Barbano. Realizzato da due dei piu' importanti collaboratori del Gff, Luca Apolito, regista, e Gianvincenzo Nastasi, produttore esecutivo, "Il Senso del Mattino" offre uno sguardo inedito sulla frenetica vita della redazione del piu' autorevole quotidiano del sud Italia. Una riflessione sul mestiere di scrivere e un viaggio nella citta' di Napoli, raccontata attraverso i giornalisti del quotidiano. La produzione del film e' andata avanti per oltre 7 mesi, tra riunioni, caccia alle notizie, inchieste e interviste. "Il Mattino non e' solo un giornale, e' un'istituzione - ha detto Barbano- lo e' da quando lo ha fondato Matilde Serao ad oggi, lo spirito non e' cambiato".


22/07/2015 www.italpress.com CINEMA: DOMANI A GIFFONI CERLINO DI GOMORRA E VELTRONI GIFFONI Arriva domani al Festival di GIFFONI Fortunato Cerlino che in questi giorni e' impegnato a Napoli sul set della serie SKY Gomorra 2. Cerlino, celebre per il personaggio di Don Pietro Savastano, sara' anche protagonista della terza serie USA di Hannibal, nel ruolo dell'ispettore di polizia Rinaldo Pazzi che da' la caccia al temibile cannibale Hannibal Lecter: un ruolo di co-protagonista della serie prodotta da NBC che dovrebbe andare in onda verso la fine dell'anno e affianchera' l'attore Palma d'Oro a Cannes, Mad Mikkelsen, oltre a Laurence Fishburne e Gillian Anderson. Tra gli ospiti attesi domani a GIFFONI anche Walter Veltroni in veste di regista che incontrera' nel pomeriggio di domani i giovani giurati di GIFFONI per il suo "I bambini sanno". Tra gli eventi di domani il teaser preview Hotel Transylvania 2, il sequel che vede il ritorno di "Drac" e i suoi mostruosi compagni d'avventura. Per il Trio Medusa - Late Show attesa per Nina Zilli e gli Zero Assoluto che si esibiranno per il pubblico di GIFFONI.


22/07/2015 www.italpress.com FESTIVAL: GRETA MENCHI A GIFFONI, DA YOUTUBE AL CINEMA "Cercavamo un personaggio che potesse rappresentare il mondo dei teenager attraverso valori positivi e avesse come cassa di risonanza grandi numeri, cosi' Greta ci e' sembrata perfetta, non potevamo scegliere di meglio" ha affermato Roberto Proia, direttore della divisione theatrical di Eagle Pictures "Il film verra' distribuito nelle sale italiane il 19 agosto in 220 copie e per la prima volta in Italia un film verra' trattato proprio come un concerto: faremo infatti partire le prevendite in anticipo. Gia' da domani sara' possibile acquistare il biglietto. Siamo felici di coinvolgere il web, il futuro corre sulla banda larga, e' un mezzo per non far disaffezionare i giovani al cinema". "Il web mi sta dando grandi opportunita', come questa, ma vorrei coltivare i miei sogni che sono indirizzati verso il musical. Amo il cinema e mi piacerebbe scrivere delle canzoni per dire cose che altrimenti in maniera diretta non riuscirei mai a dire - ha proseguito Greta - Non abbandonero' pero' Youtube, per me e' come un diario personale dove trasmettere le mie emozioni. Invece di scriverle, racconto le mie giornate in video". La Menchi ha infine toccato di uno dei problemi principali legati al web: "Ai ragazzi dico, state attenti a cio' che pubblicate su internet perche' ne lasciate una traccia indelebile, e lancio un appello per denunciare video e foto che non dovrebbero essere postati. Molte volte si pubblicano cose solo per sentirsi parte di qualcosa e per avere attenzioni, questo pero' e' pericoloso", ha concluso la Menchi.


22/07/2015 www.ansa.it Giffoni: Pivetti regista per commedia su omofobia Dirige Ne' Giulietta ne' Romeo. Poi in Provaci ancora prof (Di Francesca Pierleoni) Una storia vera ,'' che mi tocca nelle vene, ci tenevo a raccontarla perche' mi e' molto molto vicina. Nel nostro Paese alcuni pensano che l'omofobia si sia attenuata, non e' affatto vero, come dimostra anche il richiamo che ci ha fatto l'Europa sulle coppie di fatto". E' quanto e' servito a Veronica Pivetti per debuttare da regista con la commedia Ne' Giulietta ne' Romeo, che affronta il tema dalla prospettiva di un adolescente, presentata in anteprima al GIFFONI Film festival. Un esordio in attesa del ritorno su Rai1 a settembre con Provaci ancora prof 6. Il film, che arrivera' in sala nella prossima stagione (''sto per firmare l'accordo di distribuzione" spiega la neoregista), sara' proiettato anche nelle scuole con il patrocinio di Amnesty International Italia. "E' la prima volta che viene dato a una commedia e ne sono molto fiera" ha detto l'attrice, presentando la sua opera prima, insieme al cast, al giovane pubblico del festival. "Abbiamo deciso di supportare il film - ha aggiunto Riccardo Noury di Amnesty International Italia - perche' parla di diritti umani". Debuttare da regista per Veronica Pivetti "e' stata forse a livello professionale, l'esperienza piu' intensa e sconvolgente della mia vita, se potessi farei solo questo - ha sottolineato -. Lo considero un nuovo punto di partenza". Protagonista della storia e' Rocco (Andrea Amato), 16 enne che fatica ad accettare e rivelare la sua omosessualita', anche perche' e' costantemente preso di mira da un bullo della scuola. Un incidente capitato ad un compagno, che si era appartato con lui nei bagni del liceo, porta finalmente il ragazzo a parlarne con i suoi genitori, affettuosi ma inconsapevoli. Sia la madre Olga (Pivetti), giornalista, che il padre Manuele (Corrado Invernizzi), psicanalista 'tombeur des femmes', non prendono bene la notizia, convinti per il figlio sia solo una fase. La situazione si aggrava quando Rocco decide di andare ad ogni costo con gli amici Maria (Carolina Pavone) e Mauri (Francesco De Miranda) all'ultimo concerto del suo idolo, Jody McGee, popstar gay vittima di un attacco omofobo. Tocchera' ad Olga e all'apparentemente rigida madre (una strepitosa Pia Engleberth) andare in cerca del ragazzo.... "L'omosessualita' viene bollata come diversita' e tutto quello che e' fuori dalla norma fa paura - ha spiegato Veronica Pivetti a fine proiezione, conversando con gli spettatori-. Noi abbiamo cercato di affrontare seriamente il tema ma utilizzando un tono differente dal solito, per parlare di questa che e' una forma di razzismo", dovuto anche, nel nostro Paese ha aggiunto Pia Engleberth "a una cultura maschile radicata e ipercattolica". Nel pubblico vari consensi per il film ma anche qualche critica, come quella di aver utilizzato a tratti lo stile della commedia disimpegnata: "Spero non ci sia il pregiudizio di pensare, che quando si ride il film diventi meno serio nell'approccio a un tema. Anzi, quelle sono le parti dove succedono piu' cose" ha risposto ferma Veronica Pivetti. Il suo intento, era anche "mostrare il percorso verso il sesso del protagonista senza sensi di colpa. Troppo spesso i ragazzi si frenano e inibirsi fa solo male". A settembre invece per lei e' previsto il ritorno su Rai1 per Provaci ancora


prof 6 con Paolo Conticini e Enzo Decaro: "E' una serie che riscuote ancora un cosi' forte gradimento da parte delle persone... perche' smettere?".


22/07/2015 www.ansa.it Immigrazione: ammiraglio Angrisano, rispetto scelte governo "Rispetto le decisioni del governo perche' credo che qualsiasi cosa faccia il governo, lo faccia per il bene del Paese. E tutto cio' che e' bene per il Pese vuol dire che e' finalizzato al bene comune". Lo ha detto oggi l'ammiraglio Felicio Angrisano, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, a margine di un incontro con i giurati del GIFFONI Film Festival, in merito alla richiesta di Alfano ai prefetti di andare via se non ce la fanno a gestire la situazione degli immigrati.


22/07/2015 www.ansa.it Giffoni: arriva Cerlino-Savastano, daro' caccia ad Hannibal Il don Pietro di Gomorra svela i suoi prossimi programmi Arriva domani al Festival di GIFFONI Fortunato Cerlino in questi giorni e' impegnato a Napoli sul set della serie di Sky Gomorra 2. Cerlino, celebre per il personaggio di don Pietro Savastano, sara' anche protagonista della terza serie Usa di Hannibal, nel ruolo dell'ispettore di polizia Rinaldo Pazzi che da' la caccia al temibile cannibale Hannibal Lecter: un ruolo di co-protagonista nella serie prodotta da Nbc che dovrebbe andare in onda verso la fine dell'anno e in cui affianchera' l'attore Palma d'Oro a Cannes, Mad Mikkelsen, oltre a Laurence Fishburne e Gillian Anderson. Tra gli ospiti attesi domani a GIFFONI anche Walter Veltroni in veste di regista che incontrera' nel pomeriggio i giovani giurati di GIFFONI per il suo "I bambini sanno". Tra gli eventi di domani il teaser preview Hotel Transylvania 2, il sequel che vede il ritorno di "Drac" e i suoi mostruosi compagni d'avventura. Per il Trio Medusa - Late Show, attesa per Nina Zilli e gli Zero Assoluto che si esibiranno per il pubblico di GIFFONI. Ricco anche il programma degli ospiti istituzionali. Domani alle 17.30, incontrera' i giurati di Masterclass il presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai Roberto Fico. Di ambiente discutera' con i giurati, alle ore 15, Barbara Degani, sottosegretario all'Ambiente, nell'ambito dei progetti che GIFFONI porta avanti da anni con Cial, Consorzio imballaggio Alluminio. Ospite domani (ore 12) anche Kerry Kennedy, figlia di Bob Kennedy, da anni impegnata in attivita' dedicate alla tutela dei diritti umani, che interverra' nel corso della terza (e ultima) giornata GIFFONI Doha Youth Media Summit, iniziativa che nasce dalla collaborazione tra il GIFFONI Experience ed il Doha Film Institute.


22/07/2015 www.ansa.it Immigrazione: amm. Angrisano, Mediterraneo mare di vita Noi cerchiamo di salvare tutti, senza se e senza ma "Noi veniamo prima dell'accoglienza, noi siamo quelli che cerchiamo di dare al Mar Mediterraneo non l'aspetto di un cimitero ma di un mare di vita". Lo ha detto l'ammiraglio Felicio Angrisano, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, a margine di un incontro che ha tenuto quest'oggi con i giurati della Masterclass del GIFFONI Film Festival. L'ammiraglio, ha poi sottolineato che l'obiettivo e' "cercare di salvare tutti i profughi, senza se e senza ma. Il problema non deve essere solo dei siciliani, ma deve essere avvertito come un problema nazionale. Chi salva queste persone non puo' non essere a favore della fraternita' e dell'accoglienza". "Certamente - rimarca Angrisano - il problema e' enorme e gravoso, ma vorrei che anche gli italiani capissero il dramma che vive questa gente. Questo deve essere il cuore grande degli italiani. Chi fugge da guerre, disperazione e miseria si imbarca su carrette del mare dove l'unica destinazione sicura molto spesso non e' Lampedusa. Per accettare tutto cio' vuol dire che fugge da qualcosa di veramente tremendo. I problemi vanno risolti con tantissima buona volonta'". "Io - spiega l'ammiraglio - ho il privilegio di svolgere il lavoro piu' semplice di tutti gli altri: salvare queste persone. E' difficile tecnicamente, con il mare agitato e con i numeri; pero' nella missione io ho solo l'obiettivo di tentare di salvarli, dovunque. Non appena arriva la richiesta noi dobbiamo fare tutto il possibile per rispondere a questa esigenza. Certamente poi arrivano il problema dell'accoglienza e della sicurezza dello Stato che vengono affrontati su altri tavoli ai quali noi contribuiamo per gli aspetti che sono funzionali ad evitare che il Mar Mediterraneo diventi un cimitero. Per storia e cultura il nostro e' un mare di vita e noi per la vita lavoriamo". "Spero che la mia testimonianza ai giurati - ribadisce - scuota le loro coscienze e anche loro capiscano che il problema li riguarda in prima persona".


22/07/2015 www.ansa.it Giffoni: webstar Greta Menchi, denunciate i cyberbulli Youtuber doppiatrice commedia di L'A.S.S.O nella manica Vent'anni e 330 mila iscritti al suo canale su you tube: sono i numeri di Greta Menchi, webstar che esordisce da doppiatrice per uno dei personaggi di L'A.S.S.O nella manica, la commedia adolescenziale di Ari Sandel, oggi in anteprima a GIFFONI e dal 20 agosto in 220 copie in sala con Eagle. Il film, che ha incassato circa 40 milioni di dollari negli Usa, con Mae Whitman e Robbie Amell, tratta anche il tema del cyberbullismo. "Internet offre molte opportunita' ma e' anche un mondo spietato, a volte da davanti a uno schermo ti insultano senza conoscerti, dicendoti cose che non avrebbero mai il coraggio di ripeterti in faccia" spiega Greta, dando anche un consiglio ai ragazzi: "se trovate vostri video o foto postati senza consenso non abbiate paura, non vergognatevi, denunciate". L'acronimo del titolo originale, The Duff (Designated Ugly Fat Friend), cioe' 'La brutta grassa amica designata', in italiano e' diventato A.S.S.O. (Amica, Sfigata, Strategicamente, Oscena). La protagonista del film scopre un video che non sarebbe mai dovuto essere postato -spiega Greta -. Mi rivedo in quel personaggio. Anch'io al liceo vivevo nel mio mondo, poi ho iniziato a raccontarmi come in un diario su you tube, pur mantenendo una mia sfera privata. E incredibilmente ho trovato un pubblico a cui quello che dicevo interessava".


22/07/2015 www.ansa.it Edicola, Giffoni: presentato un documentario che celebra 'Il Mattino' "Il Senso del Mattino" offre uno sguardo inedito sulla frenetica vita della redazione del piu' autorevole quotidiano del sud Italia "Il Mattino" diventa un documentario. Il glorioso e autorevole giornale di Napoli e' il protagonista di "Il senso del Mattino - Una citta', una storia e il suo giornale", presentato fuori concorso al Giffoni Film Festival alla presenza del direttore del quotidiano Alessandro Barbano. Realizzato da due dei piu' importanti collaboratori del Gff, Luca Apolito, regista, e Gianvincenzo Nastasi, produttore esecutivo, "Il Senso del Mattino" offre uno sguardo inedito sulla frenetica vita della redazione del piu' autorevole quotidiano del sud Italia. Una riflessione sul mestiere di scrivere e un viaggio nella citta' di Napoli, raccontata attraverso i giornalisti del quotidiano. La produzione del film e' andata avanti per oltre 7 mesi, tra riunioni, caccia alle notizie, inchieste e interviste. "Il Mattino non e' solo un giornale, e' un'istituzione - ha detto Barbano - lo e' da quando lo ha fondato Matilde Serao ad oggi, lo spirito non e' cambiato".


22/07/2015 www.ansa.it Giffoni: domani al Gff e' di scena "Hotel Transylvania 2" Teaser preview secondo capitolo monster comedy di Tartakovsky Sulle note di "Born This Way" di Lady Gaga, saranno Mavis, Dracula, Frankie e Mummia ad accompagnare domani, giovedi' 23 luglio, alle ore 20, la presentazione al GIFFONI Film Festival del teaser preview di Hotel Transylvania 2, diretto da Genndy Tartakovsky. Piu' di 40 character danzeranno sul Blu Carpet, alle 19.30, prima di entrare in Sala Truffaut, mentre dal soffitto centinaia di palloncini voleranno sui giurati insieme a coriandoli neri, viola e verdi (in piena linea con i colori principali del noto film d'animazione). Torna quindi, in anteprima per i giurati del GIFFONI Film Festival, il trio Drak con una nuova avventura della monster comedy della Sony Pictures Animation. Tutto sembra andare per il meglio all'Hotel Transylvania: la rigida politica alberghiera riservata ai soli mostri imposta da Dracula, e' stata finalmente sorpassata, aprendo le porte anche agli ospiti umani. Ma al di la' delle bare chiuse, Drac e' preoccupato perche' il suo adorabile nipote Dennis, meta' vampiro e meta' umano, non ha ancora sviluppato i "tratti" di famiglia. Cosi', mentre Mavis e' andata a trovare i suoceri insieme a Johnny - subendo un vero e proprio shock culturale - "Vampa" Drac recluta i suoi amici Frankenstein, Murray la Mummia, Wayne il lupo mannaro e Griffin l'uomo invisibile per sottoporre Dennis ad un corso di "formazione per mostri". Ma di li' a poco verranno a sapere che Vlad, l'anziano bigotto e scontroso padre di Drac, ha organizzato una riunione proprio nell'hotel. Non appena Vlad scoprira' che il pronipote non e' di sangue puro - e soprattutto che oramai gli esseri umani sono i benvenuti all'Hotel Transylvania - inizieranno i guai. Hotel Transylvania 2 arrivera' nei cinema - anche in 3D - a partire dal prossimo 15 ottobre distribuito da Warner Bros Entertainment Italia. Sempre domani, dopo la presentazione del teaser preview, per i giurati Elements +6 e' prevista la proiezione di Hotel Transylvania, il primo capitolo della saga.


22/07/2015 www.ansa.it Giffoni: 'Il senso del Mattino', una citta' e il suo giornale Presentato in anteprima al festival "Il senso del Mattino - una citta', una storia e il suo giornale": e' questo il titolo del documentario prodotto dal Dipartimento Digitale del GIFFONI Experience e presentato in anteprima oggi al GIFFONI Film Festival, insieme al direttore de Il Mattino, Alessandro Barbano. Il regista Luca Apolito e il produttore esecutivo Gianvincenzo Nastasi hanno "offerto uno sguardo inedito sulla frenetica vita della redazione del quotidiano Il Mattino. Una riflessione sul mestiere di scrivere e al contempo un viaggio nella citta' di Napoli, che emerge qui con tanti volti differenti, come da un mosaico in continua evoluzione" "Il film - spiega il direttore Alessandro Barbano - racconta la specialita' di questo giornale, ovvero che rappresenta la voce dei cittadini del Mezzogiorno. Il nostro giornale e' una istituzione, un amico per i napoletani. Il Mattino e' identificato con la citta' di Napoli, capitale del nostro Sud. La citta' e il giornale - aggiunge Barbano - vivono in un rapporto osmotico, come ha sintetizzato perfettamente il filosofo Aldo Masullo, il giornale legge la citta' e la citta' legge il giornale. Luca Apolito e Gianvincenzo Nastasi sono stati due eccellenti artisti che hanno raccontato la storia del nostro giornale e le nostre esperienze riuscendo a decriptare il nostro linguaggio giornalistico che per i non addetti ai lavori e' un po' come un codice". "La produzione di questo film - aggiungono Apolito e Nastasi - e' andata avanti per piu' di sette mesi, tra riunioni, caccia alle notizie, inchieste ed interviste, sempre a stretto contatto con quei giornalisti che quotidianamente partecipano alla costituzione di una voce che si e' imposta come unica ed originale nel panorama giornalistico nazionale". Nato da un'idea del direttore Barbano, del capo della Cultura e degli Spettacoli del Mattino, Titta Fiore e del direttore del GIFFONI Experience, Claudio Gubitosi, il film - come spiega proprio Gubitosi - "racconta la storia imponente e importante di una testata prestigiosa. Con questo documentario abbiamo voluto dire grazie a Il Mattino, che e' sempre stato vicino al nostro Festival. Se GIFFONI e' GIFFONI, lo deve anche al fatto che Il Mattino ha creduto in noi sin da subito".


22/07/2015 www.ansa.it Giffoni: prosegue collaborazione con Macedonia Ospite oggi il Ministro della Cultura Continua la collaborazione tra il GIFFONI Experience e la Macedonia. Proprio il Ministro della Cultura della Repubblica della Macedonia, Elizabeta Kanceska Milevska, ospite oggi al GIFFONI Film Festival, ha sottolineato la volonta' di continuare su questa strada. La Macedonia si conferma da anni hub fondamentale per i Balcani e dopo l'enorme successo della seconda edizione del GIFFONI Macedonia Youth Film Festival (che si e' tenuta a Skopje nell'ottobre scorso), si sta gia' lavorando al terzo appuntamento. "Dal 7 all'11 ottobre - spiega il ministro della Cultura accoglieremo questa terza edizione che sara' ancora piu' importante e ricca di appuntamenti, con workshop, laboratori e prestigiose proiezioni. La manifestazione sara' un'occasione di scambio interculturale tra i nostri ragazzi". Insieme al ministro sono intervenuti anche l'ambasciatore della Macedonia in Italia, Oliver Samvbevski, il direttore dell'Agenzia Cinematografica Macedone, Darko Basheski e l'ambasciatore italiano in Macedonia Massimo Bellelli.


22/07/2015 www.ansa.it Cinema: Pixels, Usa salvati dagli assi dei videogiochi Esce 29/7 commedia d'azione di Chris Columbus con Adam Sandler (di Alessandra Magliaro) Era l'epoca degli Atari, delle prime console e ai videogiochi si giocava nei cabinati dei bar accanto ai flipper. Si cercava di essere piu' veloci degli alieni invasori (Galaga), guidare un pallino giallo per strade labirintiche popolate di fantasmi (Pacman), diventare Mario (si proprio lui) e schivare gli oggetti lanciati da uno scimmione (Donkey Kong), essere uno gnomo e sparare missili ad un vermetto (Centipede). Erano i primi anni '80, quelli dell'alba dei videogame. Pesca nella nostalgia, quella che ha fatto diventare trend il retrogaming, la nuova commedia di Chris Colombus 'Pixels', il film Columbia in sala da Warner Bros il 29 luglio, in anteprima il 24 a Giffoni e il 25 in 300 sale italiane. Chi ha detto che i nerd sono bamboccioni e basta? Se per loro l'epoca in cui idolatrare Tohru Iwatani, il programmatore della Namco inventore di Pac Man non e' mai passata e in segreto hanno continuato a giocarci in cantina di nascosto, ecco che possono tornare utili. L'America infatti e', tanto per cambiare, sotto una grave minaccia di invasione. Il pericolo stavolta viene da dove proprio non te lo aspetti: ossia dai vecchi innocui e talvolta teneri videogiochi, come il giallino Pac Man, tramutati in perfidi alieni. Chi puo' salvare la democrazia? Non certo i Navy Seals, addestrati a tutto ma troppo giovani per aver giocato a Centipede. Per fortuna, si e' detto che e' una commedia e pure ironica, il presidente degli Stati Uniti d'America (Kevin James) sovrappeso e in calo nei sondaggi, e' un ex compagno di pomeriggi ai videogiochi di un super asso del gaming, uno che ai suoi tempi gli alieni di Galaga se li beveva a fotoni. Ora il campione in questione (Adam Sandler) aggiusta tristemente i televisori, ma il suo momento di gloria e' arrivato. Lui e una squadra male assortita di nerd mai cresciuti, compreso un baro del gaming tirato fuori per l'occasioni dal carcere di sicurezza, sono pronti a servire l'America. L'eterno refrain dell''arrivano i nostri' si aggiorna: non piu' cowboy ma videogiocatori. Chris Columbus, il regista di Mamma ho perso l'aereo, di Harry Potter e di Percy Jackson e Una notte al museo firma una commedia d'azione divertente. "Leggendo lo script di Pixels l'ho trovato talmente unico ed originale, che non potevo non farlo", dice. "Mi e' piaciuta molto l'idea della commedia mista all'azione, scorgendo l'opportunita' di realizzare quel che fin dai tempi di Harry Potter non ho potuto. Mi ha permesso di spingere la commedia, per quanto possibile, ma anche di creare un film intriso d'azione ed avventura. Questo film portera' gli spettatori indietro negli anni '80 in modo nostalgico ed evocativo". I protagonisti 'pixelati' sono come un all-star team degli anni '80: PacMan, Donkey Kong, Centipede, Galaga, Frogger, Q*bert e Space Invaders, tra i tanti. Columbus sostiene che un altro motivo che lo ha attratto al progetto e' stata la possibilita' di fare un film rivolto ad un pubblico di tutte le fasce d'eta'. "Naturalmente, i genitori ricorderanno di aver giocato con questi videogames nelle sale giochi, ed i loro figli saranno altrettanto stupiti dai personaggi: nel film ci sono un centinaio di battute familiari ai genitori, ed un altro centinaio adatte ai loro figli", spiega. "Aleggia una grande nostalgia di questi giochi, e degli anni '80 in


particolare. L'ho percepita varie volte, parlando anche con i ragazzi del college del loro film preferito, I Goonies. Quell'epoca e' rimasta nel cuore di tutti".


22/07/2015 http://www.dire.it/ EVENTI. A GIFFONI INNOVATION HUB Ăˆ DI CASA IL FUTURO DELL'INNOVAZIONE.../FOTO IL 23 E 24 LUGLIO INCONTRI CON ESPERTI E LANCIO DI GIFFONI GAME Startupper, programmatori, ricercatori, informatici, esperti di video game, ingegneri, investitori, giornalisti, editori, produttori: il 23 e il 24 luglio GIFFONI Innovation Hub promuove tre round table per definire scommesse future, promuovere lo sviluppo dei progetti innovativi intrapresi e annunciare nuove avventure. Fra tutte, l'apertura di un dipartimento dell'Hub interamente dedicato alla creazione e alla produzione di videogiochi, il GIFFONI Game. Digital Opportunities, Innovation Club e GIFFONI & Games, gli appuntamenti organizzati all'Antica Ramiera, a cui parteciperanno decine di ospiti, esperti del digitale e stakeholder della new economy. "La mission del GIFFONI Innovation Hub e' offrire ai ragazzi l'opportunita' di esprimersi, potenziare i talenti, realizzare produttivamente le idee, allenare le competenze e trasformare i progetti in occasioni lavorative reali nel mondo del digitale. Ăˆ per questo che accanto all'approfondimento rivolto all'elaborazione di sinergie tra professionisti della digital culture proponiamo una tavola rotonda con investitori e imprenditori che coinvolgeremo nelle nostre sfide". Cosi' Luca Tesauro, ceo e founder dell'Hub. Tra gli incontri in programma, sottolinea Tesauro, rilevante sara' proprio quello dedicato al lancio di GIFFONI Game, divisione dell'Hub che si occupera' di serie per il web, startup, progetti di animazione di brand campani e videogiochi.


22/07/2015 http://www.dire.it/ A GIFFONI I VIDEO GIOCHI A SERVIZIO DELLA CULTURA IL 23 E 24 LUGLIO INNOVATION HUB PROMUOVE TRE ROUND TABLE Startupper, programmatori, ricercatori, informatici, esperti di video game, ingegneri, investitori, giornalisti, editori, produttori: il 23 e il 24 luglio Giffoni Innovation Hub promuove tre round table per definire scommesse future, promuovere lo sviluppo dei progetti innovativi intrapresi e annunciare nuove avventure. Fra tutte, l'apertura di un dipartimento dell'Hub interamente dedicato alla creazione e alla produzione di videogiochi, il Giffoni Game. Digital Opportunities, Innovation Club e Giffoni & Games, gli appuntamenti organizzati all'Antica Ramiera, a cui parteciperanno decine di ospiti, esperti del digitale e stakeholder della new economy. "La mission del Giffoni Innovation Hub e' offrire ai ragazzi l'opportunita' di esprimersi, potenziare i talenti, realizzare produttivamente le idee, allenare le competenze e trasformare i progetti in occasioni lavorative reali nel mondo del digitale. Ăˆ per questo che accanto all'approfondimento rivolto all'elaborazione di sinergie tra professionisti della digital culture proponiamo una tavola rotonda con investitori e imprenditori che coinvolgeremo nelle nostre sfide". Cosi' Luca Tesauro, ceo e founder dell'Hub. Tra gli incontri in programma, sottolinea Tesauro, rilevante sara' proprio quello dedicato al lancio di Giffoni Game, divisione dell'Hub che si occupera' di serie per il web, startup, progetti di animazione di brand campani e videogiochi.


22/07/2015 www.lapresse.it Cinema, Rory Culkin in 'Gabriel' interpreta un ragazzo tormentato Il fratello minore di Maculay e Kieran Culkin, Rory, è impegnato sul grande schermo con 'Gabriel', la storia di un ragazzo fragile e tormentato psicologicamente, diretto dall'esordiente newyorkese Lou Howe e presentato oggi al Giffoni Film Festival nella sezione +18. La pellicola segue le vicende di un ragazzo fragile e tormentato, prossimo al crollo psicologico, immerso nella lotta per tenersi in piedi dopo il suicidio del padre. Il giovane si convince che il ricongiungimento con la ragazza che è stata il suo primo amore potrà regalargli la stabilità e la felicità. Inizia così una faticosa, disperata e ossessiva ricerca che lo spingerà su strade pericolosissime. "Gabriel -spiega il regista- è un racconto di formazione. Ma l'idea di crescita di Gabriel è irrealistica e l'instabilità del ragazzo si presta ad una storia guidata dalla suspense". "In un primo momento si comporta in modo affascinante e eccentrico - prosegue Howe - lentamente diventa inquietante e persino spaventoso. L'idea mi è venuta osservando la lotta di un mio caro amico d'infanzia con la malattia mentale ma in sostanza Gabriel è la storia universale di un giovane uomo che cerca di crescere".


22/07/2015 www.ilvelino.it Giffoni: fratello di Macaulay Culkin interpreta ragazzo tormentato Rory e' il protagonista di "Gabriel", diretto dell'esordiente newyorkese Lou Howe Di nove anni piu' giovane ma con un talento che ha colpito Giffoni e' quello di Rory Culkin, fratello di Macaulay, l'attore di 'Mamma, ho perso l'aereo'. Culkin e' il protagonista di "Gabriel", diretto dell'esordiente newyorkese Lou Howe e presentato oggi al Giffoni Film Festival nella sezione +18. La pellicola segue le vicende di un ragazzo fragile e tormentato, prossimo al crollo psicologico, immerso nella lotta per tenersi in piedi dopo il suicidio del padre. Il giovane si convince che il ricongiungimento con la ragazza che e' stata il suo primo amore potra' regalargli la stabilita' e la felicita'. Inizia cosi' una faticosa, disperata e ossessiva ricerca che lo spingera' su strade pericolosissime. "Gabriel -spiega il regista- e' un racconto di formazione. Ma l'idea di crescita di Gabriel e' irrealistica e l'instabilita' del ragazzo si presta ad una storia guidata dalla suspense. In un primo momento si comporta in modo affascinante e eccentrico, lentamente diventa inquietante e persino spaventoso. L'idea mi e' venuta osservando la lotta di un mio caro amico d'infanzia con la malattia mentale ma in sostanza Gabriel e' la storia universale di un giovane uomo che cerca di crescere".


22/07/2015 www.ilvelino.it Giffoni: attesa per Cerlino di Gomorra Presto anche nella serie Usa "Hannibal" Arriva domani al Festival di Giffoni Fortunato Cerlino che in questi giorni e' impegnato a Napoli sul set della serie SKY Gomorra 2. Cerlino, celebre per il personaggio di Don Pietro Savastano, sara' anche protagonista della terza serie USA di Hannibal, nel ruolo dell'ispettore di polizia Rinaldo Pazzi che da' la caccia al temibile cannibale Hannibal Lecter: un ruolo di co-protagonista della serie prodotta da NBC che dovrebbe andare in onda verso la fine dell'anno e affianchera' l'attore Palma d'Oro a Cannes, Mad Mikkelsen, oltre a Laurence Fishburne e Gillian Anderson. Tra gli ospiti attesi domani a Giffoni anche Walter Veltroni in veste di regista che incontrera' nel pomeriggio di domani i giovani giurati di Giffoni per il suo "I bambini sanno". Tra gli eventi di domani il teaser preview Hotel Transylvania 2, il sequel che vede il ritorno di "Drac" e i suoi mostruosi compagni d'avventura. Per il Trio Medusa - Late Show attesa per Nina Zilli e gli Zero Assoluto che si esibiranno per il pubblico di Giffoni.


22/07/2015 http://www.corriere.it/ Asia Argento, più felice senza recitare 10:30 (ANSA) - GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO) - "Ho smesso di recitare perché non ero più felice da almeno 10 anni. Ero diventata una mestierante, non sceglievo più per la qualità. Poi, come attrice, non sono mai stata ambiziosa e penso neanche di talento. Credo mi scegliessero solo per la forte personalità". Due anni dopo aver rinunciato a fare l'attrice, Asia Argento si è raccontata così ai ragazzi del Giffoni Film Festival, dove è stata premiata con l'Experience Award.


22/07/2015 http://www.vanityfair.it/ Asia Argento: «Il cinema? Scelgo i figli» L'attrice al Giffoni Film Festival: «Non ero felice, non si può fare l'attrice con la mano sinistra. Per questo ho smesso, ora sono serena»

I ragazzi di Giffoni la accolgono in sala Truffaut con calore. Prima di iniziare l'incontro scorrono sul grande schermo una serie di clip estrapolate dai molti film a cui ha partecipato, alternate ai commenti dei molti giovani accorsi nella cittadella anche quest'anno. Al termine della proiezione, Asia Argento sale sul palco: è visibilmente commossa. Si asciuga le lacrime con un fazzoletto e poi commenta: «Che botta!». Ci troviamo di fronte a un'Asia nuova: lontana da quell'immagine di donna dura e respingente che si è costruita. I tatuaggi che le avvolgono il corpo emettono una luce diversa, come i suoi occhi. Forse è l'atmosfera giffoniana che l'ha resa improvvisamente fragile, che la riporta indietro di quasi trent'anni quando nel 1988, proprio qui, vinse il suo primo premio per Zoo di Cristina Comencini. «Ero con mio padre ed era molto orgoglioso di me», ci dice. O forse è da quando ha deciso di abbandonare il mestiere di attrice (anche qui a Giffoni lo ribadisce senza se e senza ma)


qualcosa è cambiato. «A una certa età (40 anni a settembre, ndr) bisogna capire che cosa si deve fare e non che cosa si può fare. Amo e rispetto troppo il cinema per fare l’attrice con la mano sinistra – rivela – con due figli sceglievo i film con una lavorazione breve e non per la qualità. Ero diventata una mestierante. Non ero felice negli ultimi dieci anni, per questo ho smesso. Ora sono serena». E non ritornerebbe al lavoro nemmeno se le offrissero il ruolo del secolo. «Non sono un’attrice ambiziosa, né di talento – confessa - ero una persona con una forte personalità, per questo mi chiamavano a interpretare ruoli estremi. Diciamo che mi ero costruita un personaggio che si era mangiato la vera Asia. Oggi non c’è il ruolo giusto per me, non mi va più di fingere». Asia vuole fare solo la regista e la mamma. «È da un anno che sta bollendo qualcosa in pentola, ma non voglio ancora dire nulla. Prima voglio fare, poi comunicare», dichiara. In realtà la figlia d’arte sin da piccola voleva fare la scrittrice, poi ha iniziato a fare l’attrice «perché da volevo ricevere attenzione», racconta ai ragazzi. «omunque fare la regista per me racchiude un po’ tutto quello che amo: la musica, la fotografia, il racconto: è un pasto completo che mi sazia e riempie di gioia».


22/07/2015 http://www.youmovies.it/

Felton, il perfido Malfoy si commuove al Giffoni e confessa: “Io avrei ucciso Harry Potter”

Quando i cattivi si commuovono. E’ accaduto al Giffoni Film Festival oggi quando Tom Felton, ospite internazionale della giornata, ha incontrato i ragazzi della giuria e non è riuscito a trattenere le lacrime per l’emozione di essere ‘in un festival incredibile. “Non sono mai stato in un posto così, non ne esiste uno simile, credetemi”, dice l’interprete di Draco Malfoy, il perfido nemico di Harry Potter. “Il personaggio di Draco ha avuto una grande evoluzione nel corso degli anni -spiega- si è visto che all’origine della sua negatività c’era il padre, che era una persona malvagia, ma Draco non è una persona buona in un corpo malvagio. Verso la fine della serie c’è un po’ di redenzione ma Draco non divernta buono. Su questo J.K.Rowling, l’autrice di Harry Potter, è stata chiarissima”. E in effetti più volte la Rowling ha condannato l’idolatria che circondava Draco dicendo che il ragazzo non è certo una brava persona. Anche se, a giudicare dall’accoglienza a Giffoni,


Draco/Felton è il vero beniamino della serie, amato e osannato da fan che non sono riusciti a trattenere le lacrime durante l’incontro. “Hogwarts non esiste nella realtà e neanche Harry Potter ma il fatto che siano così vivi dentro di noi è la dimostrazione che se ci crediamo abbastanza i sogni possono diventare realtà”. Un giurato gli chiede cosa cambierebbe di Harry Potter: “Non cambierei la morte di Dobby (l’elfo domestico della famiglia Malfoy liberato da Potter, ndr) non lo sopportavo e sono stato contento quando è morto -dice- nel finale avrei ucciso Harry Potter e sarei scappato con Ron”. Poi una confessione: “Sul set di Potter ci impedivano di portarci a casa qualsiasi oggetto, bacchette, scope, non volevano che portassimo via niente -dice- ma sappiate che ho rubato degli anelli dal set. Non ditelo alla Warner”.


22/07/2015 http://www.wired.it/ Il Giffoni Innovation Hub e DeRev, le idee dei giovani creativi diventano realtà Il Giffoni Film Festival non è soltanto un festival di cinema e un evento di intrattenimento, ma anche un’occasione per aiutare le giovani generazioni a farsi conoscere e realizzare i propri sogni. Il futuro dell’arte e della cultura è nelle mani dei nuovi talenti che hanno molte idee, ma non i mezzi per concretizzarle e presentarle al mondo. All’interno del programma della 45° edizione del festival diretto da Claudio Gubitosi, si è svolto il 21 luglio ilCrowdfunding Day, una giornata dedicata alle nuove opportunità di produzione e finanziamento per artisti, creativi e industrie culturali, “la raccolta di fondi dal basso” come lo ha definitoRoberto Esposito, fondatore e amministratore di DeRev, piattaforma italiana di crowdfunding.

“Nata due anni fa grazie a un investimento di un milione e mezzo di euro da una piccola start up, DeRev è diventata un’azienda. Abbiamo assunto subito venti persone, abbiamo aperto a Milano e a Napoli e adesso stiamo per aprire in tutta Europa”, ci ha spiegato Esposito presente a Salerno in occasione del Giffoni Film Festival. DeRev e il più grande festival di cinema per ragazzi del mondo collaborano per una selezione speciale di una serie di validi progetti che potranno essere sviluppati grazie ad una campagna di crowdfunding accelerata, il Giffoni Innovation Hub. “L’anno scorso siamo entrati in contatto con il Giffoni e io sono diventato anche socio. Quindi abbiamo deciso di


unire le due cose perché Giffoni è il leader indiscusso per la creatività e l’arte per i giovani e i teenager. Tutti i ragazzi che vengono al Giffoni hanno un sogno: chi vuole fare fumetti, chi il regista, chi il musicista, però molto spesso è difficile trovare finanziamenti per realizzare i propri sogni e il crowdfunding può essere la soluzione migliore, perché è uno strumento molto potente se utilizzato nel modo giusto. Permette anche a chi non ha molte possibilità di realizzare un progetto, usando la rete come amplificatore” ha aggiunto prima di introdurre le modalità per utilizzare questa piattaforma innovativa sulla scia del portale Eppela.

“Con il Giffoni selezioneremo una serie di progetti nel senso che chi si registra per il Giffoni, oltre ad avviare una campagna normale, può essere incluso in una campagna di accelerazione. Il Giffoni mette un bollino di qualità e lo aiuta con i suoi canali nell’organizzazione e sviluppo del progetto e nella distribuzione. Il Giffoni Innovation Hub è quindi l’acceleratore dei progetti: con DeRev seleziona tutti i progetti che arrivano, li supporta nella creazione dell’idea e nella costruzione della campagna. Con una promozione e dei fondi li aiuta a realizzare il prodotto e anche a venderlo”. La pratica del crowdfunding sta diventando sempre più fondamentale per dare voce al talento e alla creatività di privati e associazioni che hanno in mente un progetto interessante e utile a livello sociale o culturale, ma non riescono a svilupparlo per mancanza di finanziamenti. DeRev conta una media di 118mila campagne realizzate ogni anno, tra cui molte legate alla cultura, alla creatività e a tutte le forme d’arte, dal cinema al teatro, oltre a progetti musicali. La novità più recente che sarà lanciata il prossimo settembre è, tuttavia, il crowdfunding civico per cui anche la pubblica amministrazione, i comuni, le regioni e le province, potranno lanciare campagne per finanziare opere in città con il supporto dei cittadini: la ristrutturazione di un monumento, l’aggiunta del wi-fi in un quartiere, la pulizia di un parco, e molto altro.

Avviare una campagna è semplice. Gli utenti si iscrivono al sito ed impostano il loro progetto, che sarà poi valutato dall’azienda per l’attivazione finale. Quest’ultima si impegna ad aiutare l’utente nella creazione di una campagna convincente ed efficace e i clienti possono fare la loro donazione attraverso diversi tipi di pagamento con carte di credito, bonifico, Paypal e sms, finanziando un


progetto in cambio di ricompense. “Noi interveniamo prima della campagna per aiutare a costruirla in modo efficace. Durante la campagna perché aiutiamo nella promozione dando una mano come ufficio stampa, marketing e social media avendo un pubblico molto vasto. Poi abbiamo molti partner che fanno scouting e ci è capitato che abbiano trovato progetti interessanti che hanno finanziato direttamente loro da un giorno all’altro. Dopo la campagna l’utente raccoglie i soldi e deve realizzare il suo progetto. È un grosso incentivo per tutti che si continui a raccontare come si evolve il progetto”, ha spiegato inoltre Esposito. Quindi per i ragazzi il Giffoni Innovation Hub è una grande opportunità non solo per realizzare il proprio progetto, ma per lanciarlo e distribuirlo su canali di alto livello per sperare in un futuro professionale creativo ed importante.


22/07/2015 http://www.bestmovie.it/ Giffoni Film Festival 2015, l’ex Draco Malfoy Tom Felton: «Avrei dovuto uccidere io Voldemort» Ecco quale sarebbe dovuto essere – secondo il giovane attore – il finale alternativo più giusto per il suo personaggio

Tom Felton è sbarcato ieri a Giffoni, tuffandosi in un mare di fan in trepidazione che aspettavano l’ex Draco Malfoy della saga. Movie for Kids sta seguendo per noi l’evento e ha intervistato l’attore ventottenne, chiedendogli sia della saga magica e del significato che ha avuto nella sua vita sia dei suoi nuovi progetti. Ecco uno stralcio dell’intervista realizzata da Karin Ebnet (abbiamo selezionato le domande che ci interessavano di più), in cui svela il finale alternativo che aveva in mente per il suo personaggio, e in effetti siamo abbastanza d’accordo con lui. «Tom Felton è arrivato al Giffoni Film Festival per rubare il cuore dei ragazzi. Inglese come Martin Freeman, ospite del festival i giorni scorsi ma molto più gentile e caloroso, ha conservato la spontaneità e l’altruismo delle persone comuni nonostante calchi le scene da quando aveva 10 anni, quando esordì accanto a Jodie Foster ne Anna and the King. Nella rovente sala Sordi, dove 900 tra ragazzi e ragazze di tutte le età aspettavano trepidanti il Draco Malfoydella saga di Harry Potter per il Meet & Greet, l’aria era irrespirabile per il caldo. Felton ha dimostrato di essere ben diverso dal suo personaggio della saga di Harry Potter. Generoso e altruista, si è preoccupato per l’alta temperatura tanto da chiedere che il ventilatore messo all’ultimo momento per dare a lui un po’ di refrigerio venisse girato verso il pubblico, ha ringraziato per le ottime domande e ha chiesto alla platea di fare un selfie insieme. Ma soprattutto ha tenuto a dare ai ragazzi un consiglio: «Ho iniziato a girare Harry Potter che avevo soltanto 11 anni. Da piccolo recitare era più che altro un gioco, è diventato un lavoro serio soltanto più avanti, crescendo. Non inseguite sogni di gloria ma le vostre passioni. E non lasciatevi influenzare dagli altri, non ascoltate chi vuole ostacolarvi ma continuate dritti per a vostra strada». Draco Malfoy è un personaggio snob e razzista, che ne pensi dei pregiudizi? «Come per Draco Malfoy, i pregiudizi e il razzismo nascono dalla società e purtroppo ci vuole


tempo per cambiarli. È un argomento che mi sta molto a cuore però siamo però già cambiati tanto e sono sicuro che le cose andaranno sempre meglio. Sono un ottimista». Sei contento della fine del tuo personaggio in Harry Potter o avresti cambiato qualcosa? «J.K. Rowling è stata incredibile, ha scritto tutto perfettamente. Forse però sarei dovuto essere io a uccidere Voldemort. Ma la perfezione non si cambia». Stai girando Risen di Kevin Reynolds, un film che parla della vita di Cristo. Cosa puoi raccontarci? «Il film parla della resurrezione e della vita diCristo. Non è un’opera di fantasia ma il resoconto di un fatto storico visto attraverso un legionario romano. Racconta, come fosse una sorta di detective story della vera storia dietro al Nuovo testamento. All’epoca c’erano tantissimi falsi messia che avevano centinaia di seguaci. Tra di loro c’era anche Cristo, ma di lui parliamo ancora oggi a distanza di duemila anni».


22/07/2015 http://www.ilsussidiario.net/ GIFFONI FILM FESTIVAL 2015 / News ed eventi: tutti ifilm in concorso, programma e orari. Da You Tube arriva Greta Menchi! (22 luglio 2015) Redazione mercoledì 22 luglio 2015 Giffoni film festival 2015 news ed eventi: Greta Menchi arriva da You Tube (Oggi, 22 luglio 2015) – Al Giffoni film festival, direttamente da You Tube, è sbarcata Greta Menchi. 20 anni, due canali Uoy Tube all’arrivo e pronta a sbarcare al cinema. Dal 19 agosto, la voce di Greta Menchi sarà presente nelle sale cinematografiche italiane nel film “L’asso nella manica”, la pellicola che racconta il cyberbullismo, un pericoloso fenome sempre più in crescita. Accolta da una folla entusiasta, Greta Menchi si è presentata così al Giffoni Film Festival. Cliccate qui per vedere la foto. Giffoni film festival 2015 news ed eventi: l’emozione di Tom Felton, la foto (22 luglio 2015) – Atmosfera magica al Giffoni Film Festival 2015 con la presenza di Tom Felton, il 28enne attore inglese, diventato famoso in tutto il mondo per aver interpretato Draco Malfoy nella famosa saga di Harry Potter. Umile e semplice, l’attore ha ripercorso le tappe della sua carriera ricordando anche l’esperienza vissuta sul set del film dedicato al famoso mago. A colpire tutti è stata l’emozione con cui Tom Felten ha incontrato la stampa e i suoi giovani fans. Su Twitter, infatti, una fans scrive: “Si vede tutta la sua umiltà. Un uomo che dopo tutta la fama, riesce ad emozionarsi ancora”. Cliccate qui per vedere la foto. Giffoni film festival 2015 news ed eventi: ospiti Baricco e Valentina Corti (22 luglio 2015) Un'altra giornata ricca di incontri quella di oggi 22 luglio al Giffoni Film Festival 2015. Oggi ci saranno due ospiti molto diversi fra loro che sicuramente incuriosiranno il pubblico di ragazzi presenti all'evento. Il primo ad arrivare sarà lo scrittore Alessandro Baricco. Nato a Torino nel 1958, Baricco è noto per averi scritto i romanzi Oceano Mare, Seta e City fra gli altri. Il suo ultimo lavoro si intitola La sposa giovane. Inoltre lo scrittore ha creato anche la scuola di scrittura Holden che ospita giovani talenti che vogliono diventare romanzieri o sceneggiatori. Un incontro interessante per tutti i partecipanti al Giffoni film Festival. Dopo di lui ecco l'attrice Valentina Corti che in passato ha recitato sia in tv (Rex, Don Matteo, Un medico in famiglia) sia al cinema (Fango e gloria, A Napoli non piove mai) e che per questo risponderà alle curiosità del giovane pubblico sulle difficoltà della recitazione. Un'altra giornata da non perdere a Giffoni fra libri e film, per la gioia del pubblico della kermesse. Giffoni film festival 2015: tutti i film in concorso, info e orari (22 luglio 2015) Nella giornata del 22 luglio saranno presentati molti film in concorso e non. Ecco il programma ufficiale: nella sala Lumiere alle ore 10 ci sarà Gabriel e alle 15.30 How to steal a dog. Alle 17 nella sala Sordi My mother's blue sky, tutti e tre questi film sono in concorso. Fuori concorso si potranno vedere nella sala Lumiere i cortometraggi Dinola, Dinosaur, Happy Meal, Il senso del mattino, Inside e Game over a partire dalle 19.15. Fra le anteprime da segnalare il film The Duff, in programma nella sala Truffaut alle ore 20.


22/07/2015 http://www.optimaitalia.com/ Greta Menchi al Giffoni 2015: “Youtube è il mio diario personale”.E L’A.S.S.O. nella manica? Una delle poche ragazze in Italia a competere coi youtubers dei record: ecco la notra intervista a Greta Menchi, ospite al Giffoni Film Festival 2015 per l'anteprima de L'A.S.S.O. nella manica

C’è chi la definisce youtuber, chi vlogger, chi probabilmente la conoscerà per la prima volta grazie a The Duff – L’A.S.S.O. nella manica: Greta Menchi è approdata al Giffoni Film Festival 2015 per presentare in anteprima nazionale la commedia diretta da Ari Sandel, di cui è doppiatrice nella versione italiana. Il film presentato mercoledì 22 luglio alla Cittadella del cinema per ragazzi di Giffoni sarà nelle sale cinematografiche italiane dal 19 agosto: distribuito da Eagle Pictures e Leone Film Group in 220 sale, ha già ottenuto un incredibile riscontro di pubblico e critica oltreoceano. Basato sul romanzo Quanto ti ho odiato di Kody Keplinger, il film è il ritratto di uno spaccato adolescenziale per cui i giovani protagonisti del Giffoni Film Festival rappresentano un primo test ideale. L’A.S.S.O. nella manica racconta la storia di Bianca, liceale che scopre di essere l’Amica Sfigata Strategicamente Oscena, quella che passa inosservata e che le amiche utilizzano per sembrare più attraenti: il tentativo di levarsi di dosso quest’etichetta è il modo in cui il film affronta un tema molto delicato e attuale come quello del cyberbullismo.


22/07/2015 http://larampadinapoli.com/ Giffoni. La vlogger Greta Menchi: “Ragazzi, attenti a quel che postate” Al Festival per presentare il film L’A.S.S.O. nella Manica “Lo dico sempre ai ragazzi: quel che si posta su Internet non si può cancellare più. State attenti. E se siete oggetto dei cyberbulli, denunciate“: questa l’esortazione di Greta Menchi, amatissima vlogger che ha conquistato il web con il suo diario quotidiano e le sue divertenti clip, ai ragazzi del Giffoni Film Festival, dove è giunta oggi, mercoledì 22 luglio, per accompagnare L’A.S.S.O. nella Manica (The Duff), di Ari Sandel, proiettato in anteprima nella sala Truffaut alle 20.00. “E’ una commedia che affronta un tema difficile per i ragazzi, quello delle etichette affibbiate ingiustamente dai coetanei e dure da scrollarsi di dosso. Il tono leggero è quindi una sorta di cavallo di troia per veicolare un messaggio importante rivolto al mondo dei giovanissimi” ha dichiarato Riccardo Proia, della Eagle Pictures, da sempre attenta al cinema per ragazzi e che ha deciso di puntare sulla forza di questa storia con la Leone Film Group. “Non a caso abbiamo deciso di puntare su una vlogger che rappresentasse valori positivi e di grande appeal per il web. Siamo davvero contenti di avere Greta a bordo. Non potevamo fare scelta migliore” ha aggiunto Proia, che ha peraltro annunciato l’apertura, domani 23 luglio, della prevendita per il film, in uscita in 220 copie il 19 agosto. Una formula di vendita tipica dei concerti, ma innovativa per il cinema, che connota ancora di più lo spirito ‘teen’ del progetto. Dal canto suo Greta sembra essere davvero perfetta per parlare con i teen. Lei, che vive il web come un diario quotidiano, confessa di essersi sentita l'”Amica Sfigata Strategicamente Oscena” che dà il titolo alla versione italiana del film: “Di etichette me ne hanno date tante, ma l’importante è continuare a fare quello che ti piace fare. Bisogna imparare a guardarsi con i propri occhi, non lasciarsi condizionare dal parere degli altri” . “Talvolta per sentirsi parte di qualcosa, per cercare attenzione, si mettono online video e foto fuori luogo, senza rendersi conto dei rischi che si possono correre e delle conseguenze che possono avere sugli altri. Internet è un mondo spietato, dove si interviene senza filtri, ma anche una grande opportunità per raccontarsi e realizzare i propri sogni” continua Greta che coltiva quello di fare un musical. Per ora affida le sue emozioni alla rete, condividendole con quello stesso pubblico che stasera riempirà la sala Truffaut.


22/07/2015 http://urbanpost.it/ Giffoni Film Festival 2015: Tom Felton, il cattivo di Harry Potter confessa “Ero agnostico, ma ora ho cambiato idea” Fan in delirio nel piazzale della Cittadella per Tom Felton che, durante la conferenza stampa del Giffoni Film Festival, ha ripercorso tutte le tappe della sua carriera, partendo da Harry Potter.

Quinta giornata per il Giffoni Film Festival, altro ospite d’eccezione. Stavolta è il giorno dedicato a Tom Felton, il cattivo di Harry Potter che tutti voi ricorderanno per aver interpretato il personaggio di Draco Malfoy. Ad attenderlo nel piazzale della Cittadella c’è un nutrito gruppo di fan arrivati da ogni parte d’Italia. E stanno lì, immobili, dietro le transenne, resistendo al caldo infernale, solo per un autoscatto o un autografo, nulla di più. Alla conferenza stampa organizzata con i giornalisti Tom racconta di Risen, il prossimo film, che uscirà nel gennaio 2016. La pellicola biblica racconta la Resurrezione di Cristo e Tom interpreta il ruolo del tribuno insieme a Joseph Fiennes. I due, istruiti da Ponzio Pilato, dovranno far sì che i cristiani non diano vita alla leggenda della resurrezione. Un film che avrà un forte impatto sull’opinione pubblica. “Non sono un esperto del Nuovo Testamento – ha detto Felton durante


l’incontro – ma il regista ha fatto tutto il possibile perché il film fosse fedele alla storia. Da piccolo i miei genitori mi hanno abituato ad andare in chiesa e alla religione anglicana ma crescendo sono diventato un ateo convinto, profondamente agnostico e scientifico nei miei ragionamenti. Ma girando questo film ho cambiato idea su molte cose, ho ripensato a molti aspetti della vita”. Inutile non parlare di Harry Potter, la saga che lo ha sostanzialmente reso famoso, ma Felton nega che il film gli sia servito per divenire popolare a scuola. “Sono stato molto fortunato a interpretare quei film, peraltro, a differenza di Daniel Radcliffe, io avevo la possibilità di fare due settimane di riprese e due a scuola, quindi continuavo una vita normale. Non è vero che però Draco Malfoy mi abbia reso molto popolare a scuola: provate a presentarvi in classe con capelli e sopracciglie biondissimi e vedete cosa vi dicono…Io sono diventato famoso giovanissimo ma quello che è importante è non avere l’obiettivo di diventare famosi o ricchi ma di recitare e di diventare dei bravi”.


22/07/2015

http://www.fashiontimes.it/ Tom Felton commosso al Giffoni Film Festival E' un Tom Felton commosso quello che ritroviamo al Giffoni Film Festival. L'attore rimane senza parole per il sostegno dei fans italiani!

Molti di voi lo conoscono come Draco Malfoy, il biondino cattivo di Harry Potter. L’attore inglese Tom Felton ormai ha 27 anni e si è costruito una carriera dopo la saga del maghetto con gli occhiali. Durante la proiezione del video di benvenuto l’attore si è emozionato al punto da doversi interrompere più volte, dicendo di essere “Sopraffatto da quest’accoglienza. Mi sembra tutto bizzarro e bellissimo allo stesso tempo. Non mi considero famoso, ma essere qui a Giffoni,


manifestazione che ha fatto un lavoro eccezionale, è per me un onore indescrivibile. Vi avverto, se continuate a piangere inizio anch’io“. Detto fatto: occhi lucidi, voce rotta, battito accelerato, Felton ha dovuto riprendere fiato più volte. “Non sono solo io l’unico fortunato in questa sala. Tutti i ragazzi del Festival sono stati benedetti da quest’esperienza fuori dal comune“. Trasferitosi negli Stati Uniti con la ragazza, Tom è volato in Europa per prendere parte al Giffoni Film Festival, dove nei giorni scorsi era stato protagonista Mark Ruffalo, per presentare il suo nuovo film “Risen”. La pellicola, un film drammatico, è diretta da Kevin Reynolds e conta nel cast anche Joseph Fiennes e Cliff Curtis.

Tom racconta il film e spiega: “E’ una storia di testimonianza sulla vita di Gesù, non sulle leggende che ruotano attorno a lui. La storia è vista attraverso gli occhi di un legionario romano. E’ un thriller, una detective story di 2000 anni fa. In Israele c’erano falsi messia ogni settimana, personaggi che avevano migliaia di discepoli e il potere si muoveva per eliminarli. Con Gesù fu un po’ più difficile”. Intanto Tom si gode un po’ il sole del Sud, visto che sta girando un film tra Roma e la Puglia, “Stratton”, per la regia di Simon West.


22/07/2015 http://www.myreviews.it/ TOM FELTON OSPITE AL GIFFONI FILM FESTIVAL SI COMMUOVE: “UN FESTIVAL INCREDIBILE” Tom Felton, ospite ieri del Giffoni Film Festival, ha incontrato i ragazzi della giuria e non è riuscito a trattenere le lacrime per l’emozione di essere “in un festival incredibile....

Tom Felton, ospite ieri del Giffoni Film Festival, ha incontrato i ragazzi della giuria e non è riuscito a trattenere le lacrime per l’emozione di essere “in un festival incredibile. Non sono mai stato in un posto così, non ne esiste uno simile, credetemi” dice l’interprete di Draco Malfoy, il perfido nemico di Harry Potter. “Il personaggio di Draco ha avuto una grande evoluzione nel corso degli anni -spiega- si è visto che all’origine della sua negatività c’era il padre, che era una persona malvagia, ma Draco non è una persona buona in un corpo malvagio. Verso la fine della serie c’è un po’ di redenzione ma Draco non divernta buono. Su questo J.K.Rowling, l’autrice di Harry Potter, è stata chiarissima”. E in effetti più volte la Rowling ha condannato l’idolatria che circondava Draco dicendo che il ragazzo non è certo una brava persona. Anche se, a giudicare dall’accoglienza a Giffoni, Draco/Felton è il vero beniamino della serie, amato e osannato da fan che non sono riusciti a trattenere le lacrime durante l’incontro. “Hogwarts non esiste nella realtà e neanche Harry Potter ma il fatto che siano così vivi dentro di noi è la dimostrazione che se ci crediamo abbastanza i sogni possono diventare realtà”. Un giurato


gli chiede cosa cambierebbe di Harry Potter: “Non cambierei la morte di Dobby (l’elfo domestico della famiglia Malfoy liberato da Potter, ndr) non lo sopportavo e sono stato contento quando è morto -dice- Nel finale avrei ucciso Harry Potter e sarei scappato con Ron”. Poi una confessione:“Sul set di Potter ci impedivano di portarci a casa qualsiasi oggetto, bacchette, scope, non volevano che portassimo via niente -dice- ma sappiate che ho rubato degli anelli dal set. Non ditelo alla Warner”.


22/07/2015 http://www.rbcasting.com/ Giffoni 2015: il coraggio di un bambino iraniano nel film “My Mother’s Blue Sky”

22 Luglio 2015 La lotta di un bambino per la propria libertà in Iran è l’argomento del film presentato oggi in concorso nella sezione +10 alla 45esima edizione del Giffoni Film Festival, il più importante evento per ragazzi del mondo. “My Mother’s Blue Sky”, questo il titolo del film diretto dal 50enne Ali Ghavitan, racconta la storia di Amir, 8 anni, che ha perso il padre e vive con la madre su una collina lontana dal loro villaggio. Madre e figlio possiedono una piccola miniera di carbone e si battono per essere completamente indipendenti contro un grande proprietario desideroso di controllare tutta la montagna. Alla morte della madre, Amir dovrà lottare per difendere la sua libertà. “Per realizzare questo film – spiega il regista – sono scappato dal disordine della città e sono entrato in contatto con le persone invisibili, lontano dalla corruzione. Ho visto che erano delle macchie verdi nel mezzo di un campo rosso, cercavano la vita sulla terra. Poi ho acquisito consapevolezza e sono stato abbracciato dalla tristezza, ho pianto per me stesso. Il film è il mio momento di consapevolezza”. Per maggiori informazioni: www.giffonifilmfestival.it


22/07/2015 http://www.megamodo.com/ Giffoni: “My mother’s blue sky”, la lotta di un bambino iraniano per la libertà Presentato oggi in concorso nella sezione +10 alla 45esima edizione del Giffoni Film Festival ‘My mother’s blue sky’, il film sulla lotta di un bambino per la propria liberta’ in Iran. Diretto dal 50enne Ali Ghavitan racconta la storia di Amir, 8 anni, che ha perso il padre e vive con la madre su una collina lontana dal loro villaggio. Madre e figlio possiedono una piccola miniera di carbone e si battono per essere completamente indipendenti contro un grande proprietario desideroso di controllare tutta la montagna. Alla morte della madre, Amir dovra’ lottare per difendere la sua liberta’.

“Per realizzare questo film -spiega il regista- sono scappato dal disordine della citta’ e sono entrato in contatto con le persone invisibili, lontano dalla corruzione. Ho visto che erano delle macchie verdi nel mezzo di un campo rosso, cercavano la vita sulla terra. Poi ho acquisito consapevolezza e sono stato abbracciato dalla tristezza, ho pianto per me stesso. Il film e’ il mio momento di consapevolezza”.


22/07/2015 http://www.gonews.it/ Federico Scavo al Giffoni Film Festival. In anteprima il singolo ‘Stay’ di Francesca Monte

Federico Scavo fa ballare anche i protagonisti del cinema italiano. Domenica 26 luglio sarà, infatti, special guest al Giffoni Film Festival per animare con la sua musica la serata conclusiva della 45esima edizione della prestigiosa rassegna cinematografica. Il top deejay e produttore toscano ha in serbo una sorpresa: insieme ad una delle star di X Factor 8, Francesca Monte, presenterà in anteprima il nuovissimo singolo Stay. Il brano è stato realizzato con il dj Alex Kenji e verrà pubblicato a settembre con l’etichetta Area 94 Records di Federico Scavo. Una collaborazione, quella con la Monte, destinata a protrarsi nel tempo e a crescere con nuove produzioni. Scavo, insieme alla Monte, incarna bene lo spirito del carpe diem che è il tema d’ispirazione oraziana dell’edizione 2015 del Giffoni. Un invito a non lasciarsi sfuggire le opportunità della vita e a non perdere quei treni che passano una volta sola. Francesca ha saputo afferrare il suo treno della musica, prima partecipando al talent di Sky e poi decidendo di collaborare con uno dei deejay più energici sul panorama internazionale della nightlife. Nel frattempo Scavo continua il suo #paroleparoleworldtour che sta riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo, con una serie


di deejay set nei locali più esclusivi del pianeta fino al Wall Lounge di Miami Beach il 26 settembre. Spagna, Turchia, Grecia e Stati Uniti. L’estate firmata Scavo continua a sorprendere. NEXT TOUR DATES SAT 25 JUL Music on The Rocks, Positano, Italy SUN 26 JUL Giffoni Film Festival , Giffoni, Italy THU 30 JUL Minerva Beach, Forte Dei Marmi, Italy TUE 04 AUG Paradise Club, Mykonos, Greece FRI 07 AUG Summer Dream , Paestum (SA), Italy SAT 08 AUG Voga Club, Schiavonea Marina (CS), Italy SUN 09 AUG Bahia Del Sol, Porto Cesareo, Italy WED 12 AUG Federico Scavo & Friends, Pineta, Milano Marittima, Italy THU 13 AUG Bamboo, Mazara del Vallo (TP), Italy FRI 14 AUG Buddha beach, Praja A Mare, Italy SAT 15 AUG Maracuja, Caulonia Marina (RC), Italy WED 19 AUG Federico Scavo & Friends, Pineta, Milano Marittima, Italy SUN 23 AUG Praja, Gallipoli, Italy FRI 28 AUG Marmaris Palace Beach, Marmaris, Turkey THU 10 SEP Time Of Love, Brescia, Italy THU 24 SEP Toro Toro, Washington DC, United States SAT 26 SEP Wall, Miami, United States


22/07/2015 http://www.gazzetta.it Da bad girl a regista, Asia Argento al Giffoni: "Ecco perché non recito più" "Non ero un'attrice ambiziosa, né di talento. Recitare è stata una terapia", così la figlia del re del brivido Dario, ex moglie di Morgan ma anche una donna di cinema che, delle frasi di circostanza, ha sempre fatto a meno

"Ho smesso di recitare da due anni perché tengo troppo al cinema per farlo con la mano sinistra. Sento che nessun ruolo sia più adatto a me". C'è anche Asia Argento al Giffoni Film Festival e non regala frasi di circostanza. "Ormai ero diventata una mestierante. Ero arrivata a fare film solo per soldi o per stare con i miei figli, in sostanza ero diventata una mestierante. Non mi mancano le proposte, semplicemente non mi va più di fingere". La figlia di Dario Argento è ancora molto bella: a Giffoni si è mostrata con capelli corti e ipertatuata, parlando molto di se stessa: "Non ero un'attrice ambiziosa, né di talento. Il personaggio che mi ero cucita addosso aveva mangiato il mio vero me. Recitare è stata una terapia". Adesso Asia immagina per sé un futuro da regista: "Sto lavorando da un anno ad un nuovo progetto, ma delle cose non si parla: si fanno". E a proposito della sua vita privata, confida: "Da piccola ho subito invidie dovute all'ignoranza. Da fuori il mondo dello spettacolo poteva apparire bellissimo: in realtà nella vita quotidiana non c'è show".


22/07/2015 www.iodonna.it Asia Argento: «Mi inventavo un’altra me per timidezza. Ora basta» «Sceglievo i copioni perché pagavano bene, ma ero diventata una mestierante» Alla soglia dei 40 si confessa e rivela che farà solo la regista: recitare è un vestito stretto di Andrea Giordano

Bacchetta subito sui suoi tatuaggi, «Sono geometrie sacre, state attenti!», ma poi Asia Argento si confida con lucidità e schiettezza, quasi come se fino ad oggi non avesse trovato il momento giusto. Merito forse del contesto, quello del Giffoni Film Festival, in cui riesce a raccontarsi serenamente, senza filtri, guardando al suo futuro da regista e di madre. (In)compresa per molto tempo, ma artista trasversale tra le migliori in circolazione, oggi appare come una donna nuova, che alla soglia dei suoi primi 40 anni azzarda un bilancio. Una stagione importante per te, forse anche di cambiamenti, conIncompresa, il tuo ultimo lavoro, che continua a girare il mondo. Ora cosa ci dobbiamo aspettare? Da due anni ho deciso di smettere di recitare, era un vestito che mi stava troppo stretto. Calco le scene da una vita, forse ho sempre vissuto il mestiere del cinema come una mestierante. Però lo amo troppo e ne ho grande rispetto per accontentarmi di lavorare male. Ho due figli, responsabilità diverse, e questa è una delle mie priorità. Prima sceglievo i copioni perché mi


pagavano, non tanto per la qualità, devo dire che gli ultimi 10 anni non sono stati felici. Ma ora mi sento più serena, forse più libera. Quindi non ti vedremo più come protagonista, se non dietro la macchina da presa. Non mancano le occasioni, ma a me semplicemente non interessa, anche se mi arrivasse la parte perfetta, se mai esiste. Non ho mai sognato, non sono ambiziosa, forse neanche di talento, ma ho una personalità forte, ed è per questo che spesso sono stata chiamata dai registi. I ruoli non sono come le camicie, che puoi usare e dismettere, sono qualcosa di più profondo, di estremo, alla fine il limite tra la vita e quello che interpreti diventa labile. Essere attori è uno strumento, la regia è qualcosa invece di più interessante e che sto gradualmente sperimentando. Sto scrivendo un nuovo soggetto, ci sto lavorando da un anno, ma se ci penso era quello che volevo fare da piccola, la scrittrice, poi dirigere film racchiude in se quello che amo, la musica, la fotografia, la moda, ma come autrice ho bisogno di più elaborazione. Che bambina sei stata? Una che quando ha visto Freaks per la prima volta e si è illuminata, che consumava cinema di ogni genere, film muti, in bianco e nero, che amava Truffaut. Mi sentivo così diversa, ma ho capito che non c’era bisogno di essere accettati da tutti, ne per essere uguali, ne per distinguersi.

A questo punto della tua carriera cosa vorresti che uscisse fuori di te? Non so se voglio, non devo dimostrare nulla, ora non sento quel bisogno. Se uscirà qualcosa da quello che scrivo e creo, arriverà direttamente al pubblico, non sarò io la prima a mettermi


l’etichetta. Per molto tempo mi sono creata un personaggio per sopravvivere alla timidezza, la mia vera me non veniva mai fuori ed è stata una fatica enorme. Ora non mi va più di fingere. A Giffoni hai ricevuto l’Experience Award, in una manifestazione che ti aveva già premiato per Zoo quando avevi 13 anni. Com’è il cambiato il tuo rapporto con i ragazzi? I miei più grandi maestri sono stati proprio i bambini, ho fatto anche per un periodo l’insegnante di recitazione per ragazzi dai 7 ai 14 anni. Lavorare con loro mi ha insegnato a dirigere i più grandi senza sovrastrutture, ed è con loro che sono arrivate le emozioni vere. Sono i target di oggi e per il futuro, i nuovi compratori, ma per sognare bisognare essere svegli, capire il proprio talento e sapere subito cosa voler fare, e non farsi addormentare dai poteri oscuri che a tutti i costi vogliono imporre cosa è meglio scegliere. A proposito di giovani, tua figlia Anna Lou è ormai adolescente. Che rapporto hai con lei? Sai, la mia famiglia è qualcosa di intimo di cui parlare, non voglio “buttare” mia figlia ai giornali, così senza un motivo. Ho troppo pudore, cerco di preservare lei e Nicola Giovanni, perché io stessa sono stata figlia d’arte, e per quanto fiera dei miei genitori, non vengo a raccontare l’idea della famiglia perfetta. Da ragazzina ho vissuto dei pregiudizi da parte dei miei coetanei, invidie, sentimenti ignoranti, ma in realtà la mia è sempre stata una vita normale, è la gente che tende a proiettare sul mondo dello spettacolo idee sbagliate. Sono gli stessi che spesso ti hanno criticata? Le critiche cattive non bisogna ascoltarle, tanto come quelle buone, o ti gonfiano l’ego, o ti portano rancori. Mi sono ritrovata a intraprendere questo mestiere perché volevo attenzione, e che le persone mi amassero, ma non per quello che ero, ma forse per cercare un falso ideale. Oggi è diverso, io sono cambiata. Certe volte parlo con le mie colleghe registe che si lamentano sempre, perché non lavorano come gli uomini. Ma io non disperderei energie in questo senso nel vederci a tutti i costi in mille ghetti, per sesso, razza, età, sta a noi donne non sentirci parte di questa visione, e creare è l’unica vera arma che resta. Se parti con un ri-sentimento, sei bloccata a non vedere quello che ti circonda.


22/07/205 http://tvzap.kataweb.it/ FaviJ al Giffoni: “La vita reale ha un valore maggiore rispetto a quella virtuale”

di Valentina Ariete Gli youtuber FaviJ, Clapis, Decarli e Zoda hanno presentato Game Therapy al Giffoni Film Festival. Il film – prodotto da Lucky Red, di cui sono protagonisti – avvicina il mondo dei videogiochi a quello del cinema Su YouTube ha quasi 2 milioni di iscritti al suo canale, FaviJTV, gli è stata dedicata una versione personalizzata di Wikipedia, FaviJ Wiki, ed èprotagonista di un album di figurine: FaviJ, nome d’arte di Lorenzo Ostuni, è forse lo youtuber italiano più famoso e di successo, almeno guardano il numero delle sue visualizzazioni: una media di mezzo milione a video. Amato dai giovanissimi e criticato dai più grandi, che lo accusano di essere una mera imitazione italiana dello svedese PewDiePie (proprietario del canale YouTube con il maggior numero di visualizzazioni al mondo) FaviJ appartiene alla categoria dei gameplayer, youtuber che riprendono le loro reazioni mentre giocano ai videogiochi. Con il suo stile da cartone animato FaviJ ha conquistato i giovanissimi, che lo idolatrano come un vero e proprio guru dei videogiochi, ed è diventato il nome di riferimento di una intera generazione di gameplayer, di cui fanno parte anche Clapis, Decarli e Zoda, nomi d’arte di Federico Clapis, Leonardo Decarli e Daniele Sodano. I moschettieri del gameplay italiano hanno unito le loro forze – e le visualizzazioni – partecipando aGame Therapy, film, prodotto da Lucky Red, che vede i ragazzi protagonisti in carne e ossa dei loro videogiochi preferiti, in un prodotto che unisce il cinema al mondo virtuale. I quattro YouTuber sono ospiti in questi giorni del Giffoni Film Festival, dove hanno presentato il loro primo film: sono stati accolti con un calore riservato alle grandi star del cinema e della musica, un entusiasmo di cui FaviJ è particolarmente consapevole: “Mi rendo conto che i ragazzi ci imitano e fanno tutto quello che facciamo noi, per questo cerco di non trasmettere messaggi


negativi” ha detto Lorenzo durante l’incontro con il giovane pubblico, continuando: “Con Game Therapy cerchiamo di far capire che la vita reale ha maggior valore rispetto a quella virtuale”. Il rapporto con i fan è fondamentale per i quattro ragazzi, come ha sottolineato Zoda: “Ognuno di noi interagisce direttamente con i fan tramite il proprio canale: ogni giorno siamo in contatto con la nostra fanbase tramite i messaggi e i commenti lasciati sotto ai video. Facciamo anche raduni per conoscerli di persona e superare così la barriera dello schermo. La cosa che mi sta più a cuore è farmi conoscere per quello che sono”. Nel film Game Therapy FaviJ e gli altri sono dei ragazzi appassionati di videogiochi che si ritrovano imprigionati nei loro giochi preferiti e devono usare tutta la loro abilità per salvarsi: “È stata un’esperienza soprannaturale” ha detto Decarli, che ha continuato: “Girare un film è un’esperienza completamente diversa da quello che ho fatto fino a ora. Ma ci piace osare e lo facciamo tutti i giorni, fin da quando all’inizio i nostri video li vedevano solo mamma e nonna”. “Io ho affrontato tutto come un gioco” ha detto FaviJ, che ha ammesso: “Quando registro i video non sono di fronte a 5 milioni di persone, ma sono da solo come un pirla. Ho adottato lo stesso metodo con il film: l’ho affrontato con uno spirito giocoso ma rimanendo sempre professionale, ci dovevamo pure alzare all’alba per girare! E soprattutto abbiamo imparato a lavorare in gruppo”. Sulla stessa linea Zoda: “La differenza tra fare i video da soli e ritrovarsi su un set è enorme: quando sono da solo nella mia camera a girare i video so come muovermi, so usare il mezzo, come montare, invece su un set cinematografico bisogna seguire delle regole e ti osservano molte persone, ci sono tante videocamere, le luci, è molto più stressante ma anche più divertente e adrenalinico”. Molto orgoglioso del film Clapis: “Esordendo nel mercato italiano forse da noi ci si aspettava una commedia, invece abbiamo partecipato a un progetto dal sapore internazionale e innovativo: in Game Therapy ci sono avventura, azione, fantascienza e tantissimi effetti speciali”. Il film, diretto da Ryan Travis, uscirà in sala il 22 ottobre 2015 ma FaviJ assicura che, nonostante il passaggio al grande schermo, non smetterà di fare video per YouTube: “Abbiamo girato film prima della lavorazione del film, durante e dopo: non abbiamo nessuna intenzione di smettere”.


22/07/2015 http://www.lastampa.it/ Troppi selfie e sms: un incidente su 5 è colpa dello smartphone I messaggi alla guida moltiplicano per 23 il rischio di tamponamenti

GIACOMO GALEAZZI ROMA Gli sms moltiplicano per 23 il rischio di incidenti. È il paradosso della tecnologia e delle cattive abitudini. Le macchine più sicure e i controlli delle forze dell’ordine (2milioni all’anno solo da parte della polizia) diminuiscono il numero complessivo di morti sulle strade, ma al tempo stesso gli strumenti «hi tech» fanno crescere un nuovo settore dell’infortunistica stradale: gli incidenti dovuti alla tecno-distrazione. Una piaga. Attività di sfondo Gli sms sono la prima causa di decessi al volante. Nel giorno in cui viene presentato al Giffoni Film Festival il documentario sui pericoli alla guida, il direttore centrale della Polizia stradale, Roberto Sgalla analizza dati e cause. «Negli studi comportamentali gli psicologi dimostrano che oggi la guida è diventata “un’attività” di guida- spiega-. Spesso chi è al volante fa altro: con la vettura in movimento installa il navigatore, guarda la tv sull’ipad, legge ibook, gioca col computer, carica il lettore mp3, riceve e manda sms, parla al cellulare». Ciò abbassa il livello di attenzione e moltiplica


i pericoli. La guida è considerata un’attività ripetitiva, appresa una volta per tutte così i sistemi che interagiscono col conducente diventano una costante minaccia alla sicurezza. «Velocità eccessiva, alcol, droga possono essere controllati con il tutor e i test, la distrazione provocata dalla tecnologia no». Secondo i dati Aci e Istat relativi all’ultimo anno, il 20,1% degli scontri è provocato da distrazioni dovute all’uso dello smartphone. I guidatori più imprudenti sono quelli del Nord: qui il 42% dei conducenti guida con un occhio sullo smartphone, contro il 29,3% del Centro e il 28,5% di del Sud. La maggior parte degli incidenti stradali è causata dalla distrazione alla guida. Ad auto lanciata, i due secondi necessari a leggere un messaggio ricevuto sul telefonino equivalgono a una trentina di metri senza guardare la strada, con rischio di tamponare un’altra vettura o di investire un pedone. E se per mandare un messaggio ci vogliono circa 10 secondi, il conducente perde di vista la strada per un tratto di 300 metri, in cui può succedere di tutto. Controlli a a distanza «Per reprimere il fenomeno, servono nuovi mezzi, tipo i varchi per accertare a distanza se il cellulare di chi guida si aggancia a una cella- precisa Sgalla-.Oggi siamo a 3400 morti all’anno sulle strada e in base agli obiettivi europei dobbiamo scendere a duemila nel l 2020». Il 12,4% dei guidatori è stato sorpreso mentre guidava con il telefonino in mano, mentre un giovane su 4 ammette di scattarsi selfie, chattare e navigare al volante. 181 mila incidenti nel 2014: la prima causa di morte e di invalidità permanente sotto i 40 anni. Costo sociale pari al 2% cento del Pil. Effetto di «mala education» al volante.


22/07/2015 http://www.wired.it/ The Pills al Giffoni: “Vogliamo unire web e cinema” Luca, Luigi e Matteo hanno raccontato come YouTube e internet siano cambiati in questi anni, e della loro prima volta al cinema

I The Pills non sono youtuber: sono creativi, videomaker, scrittori, autori e registi. YouTube e il web sono per loro due mezzi alternaivi su cui caricare video e contenuti non adatti per altri media, come la tv o il cinema. In questa diversità, hanno puntato tutto e continuano – ancora oggi, nonostante le pieghe che ha preso il loro percorso – a crederci. I The Pills sono Luca Vecchi, Matteo Corradini e Luigi Di Capua. Hanno da poco finito le riprese del loro primo film, Mezzogiorno meno un quarto, scritto a otto mani insieme a Luca Ravenna e diretto da Vecchi. La loro carriera – dalle pillole web alla tv, dove è stata mandata in onda la seconda stagione della loro serie; e dal piccolo schermo, infine, al grande schermo – è una rappresentazione piuttosto chiara e significativa di quello che, a oggi, vuol dire sperimentare.


Hanno cominciato da YouTube perché YouTube, almeno nei suoi primi anni di vita, non chiedeva altro se non passione, una buona dose di talento e voglia di fare. Hanno lavorato sugli sketch; hanno fatto del bianco-e-nero il loro marchio di fabbrica (e pensare che all’inizio si trattava semplicemente di fare economia sulla color e la fotografia). Hanno preso un personaggio come Magalli e hanno saputo traghettarlo nel terzo millennio, rendendolo un idolo dei più giovani. Si sono ispirati a tanti, come i Monty Python. E sono comunque rimasti fedeli a se stessi. In questi giorni, i the Pills sono stati ospiti del Giffoni Film Festival, dove hanno tenuto una masterclass. Li abbiamo intervistati in due momenti diversi: subito dopo il blue carpet, e solo poche ore fa per parlare delle ultime notizie e di alcunieclatanti lanci di agenzia. Molti siti di informazione, tra cui l’Ansa, hanno riportato una vostra dichiarazione secondo cui non credete più in YouTube. Ma cosa volevate dire effettivamente? “In realtà volevamo dire altro; volevamo dire cioè che YouTube, semplicemente per la sua natura, favorisce gamers e videoblogger che non hanno produzioni importanti alle spalle. “Le opere di fiction che coinvolgono molte persone, che hanno dei costi monetari, di manodopera e di tempo, invece, non vengono supportate. Quindi, e questa era ed è la nostra domanda, perché youtube prova ad aiutare anche, non solo, questo tipo di prodotti? “È piuttosto evidente che youtube abbia capito qual è il trend migliore per profittare senza investire puntando su video, semplici, immediati, a basso costo. “Tempo fa si parlava dell’idea che YouTube potesse diventare un broadcast che producesse contenuti video di fiction o che perlomeno li valorizzasse (tipo Netflix). Questo non è mai avvenuto. I soldi che si riescono a guadagnare con youtube riescono a malapena a coprire i costi di produzione, motivo per cui abbiamo deciso di togliere in tronco la pubblicità e di non guadagnare nemmeno un euro. “Dopodiché, davvero, non è ‘fanculo youtube, facciamo cinema‘. Anzi, noi vogliamo che YouTube diventi un punto di forza con l’uscita del film. Noi vogliamo unire questi due mezzi, youtube e grande schermo. Li vogliamo avvicinare”. Pensate che con il tempo anche internet sia diventato obsoleto? Un po’ come la tv o, perché no, un certo tipo di cinema. “Internet non è obsoleto. La sua forza sta proprio in questo, nel suo essere terra di nessuno. Forse ultimamente è diventato piùmoderato: una volta era ancora più libero perché si potevano postare più tipi di contenuti, con tanti tipi di linguaggio, talvolta anche eccessivi. “Adesso YouTube Italia è sicuramente più controllato, sotto questo punto di vista. Ma la sua caratteristica più importante resta la stessa: la sua compatibilità con qualsiasi tipo di dispositivo. È una cosa che tutti hanno provato a fare, tv, cinema, tutti; ma che non è riuscito a nessuno. Tranne, appunto, a YouTube”.


Se non internet, allora obsolete lo sono diventate le web series: ogni prodotto più o meno episodico, adesso, viene chiamato così. “Ci si è abituati a chiamare qualsiasi cosa web serie anche se web serie non è. Youtube permette di spaziare. Se internet venisse disciplinato – inteso come contenuti, non come moderazione di linguaggi – di più, sarebbe una forza della natura. Potrebbe soppiantare qualunque media in qualunque momento. È una cosa che basta a se stessa, che si alimenta da sola. “A ogni modo le web series sono state una bolla, tipo la new economy. A un certo punto tutti si sono messi a fare web series, solo che come detto sopra, non si è stati in grado di creare un sistema produttivo sostenibile e alla fine tutto si è ridimensionato. “La web serie non è un format. Ha tematiche e durate variabili, per questo non può esserlo. Ma una cosa è certa: scrivere una serie è molto più difficile di scrivere un film. E secondo me, nonostante tutto, anche questo rimarrà sempre innovativo. Sia nel bene che nel male, come prima”. Parlando del vostro film. Finalmente abbiamo un titolo,Mezzogiorno meno un quarto. Ma cosa ci potete dire della trama? “Non ti possiamo anticipare niente. Vogliamo che il film resti una sorpresa finché non uscirà al cinema. Abbiamo unito diversi generi, dal comico, al thriller, al film rosa. E sarà una sperimentazione proprio come The Pills – la serie è stata una sperimentazione di sketch. Il film però non sarà a sketch eh, sia chiaro”. Questa è stata la vostra prima volta su un set importante. Com’è andata? “È stato fuori di testa. È stato atroce. Se me lo raccontassero non ci crederei. È una macchina molto più grande e pesante rispetto a quella del web. “Ciò nonostante abbiamo provato a mantenere quella struttura. Eatmovie e Groenlandia hanno saputo cogliere tutti i nostri spunti. Io ho provato a portare con noi tutti i ragazzi con cui abbiamo collaborato in passato. “Sul set c’era un clima amicale, rilassato; o almeno, noi abbiamo provato a ricreare un clima simile. È stato molto bello. Non c’era tempo per cazzeggiare – di solito ce l’hai quando la troupe è composta da due, tre persone al massimo. “Però quando c’era la possibilità di improvvisare, improvvisavamo. Anche perché la forza dei the Pills sta in questo: nell’improvvisazione”.


E della seconda stagione di Zio Gianni, invece? Cosa ci puoi anticipare? “Abbiamo solo scritto soggetti e sceneggiature. Il progetto, ora, è passato in mano a terzi, a Daniele Grassetti che è il regista. Quindi la realizzazione sarà prevalentemente sua. Noi abbiamo provato a rendere Zio Gianni più spregiudicato. Abbiamo cercato di tirare un po’ più la corda. “Nella prima stagione c’erano cose che si sono viste raramente su Rai2, a quell’ora. Con la seconda stagione abbiamo provato ad alzare ancora di più la posta in gioco”. Tornando a parlare di YouTube. Credete che il meccanismo meritocratico che l’ha reso così famoso e importante all’inizio si sia, alla fine, consumato? “Non crediamo che la meritocrazia si sia estinta. Il sistema meritocratico è la base di YouTube. Forse la questione è se la meritocrazia è sempre sinonimo di qualità. Forse non è così. Se avessero messo House of Cards su YouTube quante visualizzazioni avrebbe ricevuto? Forse meno di Favij. “Ci vuole qualcuno che disciplini, che responsabilizzi le persone su quello che stanno comunicando – Claudio Di Biagio, a proposito, ha detto una cosa molto giusta. “Molte persone, soprattutto i più giovani, non sanno che cosa hanno tra le mani. Nelle scuole andrebbe insegnato come usare i social e youtube. Perché internet non è tenero. Non ha peli sulla lingua. Se può ti devasta. Ci vuole semplicemente più giudizio, più disciplina. Che il materiale immesso nella rete venga regolato”. Questa non è la prima volta che siete ospiti del Giffoni Film Festival. Che cosa pensate di questa esperienza e della possibilità, soprattutto, di incontrare fan così giovani? “Abbiamo veramente stima per una realtà come il Giffoni. Nonostante non abbia una cornice importante – perché non stiamo parlando di una capitale o di una meta turistica – riesce a


raccogliere tantissimo pubblico e ad organizzare una varietà di iniziative e di eventi veramente fuori di testa”. Qual è lo youtuber, o la web star, che vi sentite di consigliare? Un must see assolutamente da non perdere. “All’estero ci sono degli youtuber che hanno fatto delle cose assurde a nostr avviso creando un nuovo tipo di linguaggio comico tipo How to Basic. Poi ci sono altri tipo Broad City o Key & Peele a cui poi è stato prodotto uno show per Comedy Central che stimiamo moltissimo perché sono rimasti coerenti con loro stessi”. Quali sono i vostri progetti futuri? “Vorremmo semplicemente ristabilire quell’atmosfera di cazzeggio che c’era all’inizio. Il film ci ha tolto un anno e mezzo di vita, è stato fuori di testa. Perché è un altro media e ha un altro linguaggio. Noi torneremmo volentieri alle origini. A cercare di fare dell’internet quello che era all’inizio: una valvola di sfogo. Poi si vedrà. Si può sempre sperimentare”.


22/07/2015 http://www.wired.it/ Un incidente su 5 è colpa dello smartphone

(Foto: Corbis)

Prima c’era il famigerato esodo. Adesso gli allarmi della Polizia stradale e delle associazioni su quanto lo smartphone stia diventando un’inesauribile – e pericolosissima – fonte di distrazione alla guida. Il 12,4% dei guidatori è stato per esempio sorpreso mentre guidava con il telefonino in mano. Non a caso,appena un anno fa parlavamo del fatto che un italiano su cinque si scatta le – perché su Wired sono rigorosamente al femminile –selfie alla guida. Adesso i nuovi numeri diffusi al Giffoni Film Festival da Roberto Sgalla, direttore centrale della Polstrada, tornano a sollevare la preoccupazione: “Velocità eccessiva, alcol, droga possono essere controllati con il tutor e i test, la distrazione provocata dalla tecnologia no”. Tombola In effetti il punto di partenza delle autorità e degli esperti è sacrosanto. E in modo particolare per gli italiani, abituati a ingorghi e velocità medie medievali, lo è da sempre: la guida è (quasi) uno


spazio da riempire con altre attività. Non ce la facciamo proprio a dedicarlo a ciò che dovremmo limitarci a fare: attenzione, precisione, al massimo un po’ di musica, e guardare bene dritto davanti a noi, resistendo ai richiami della Sirena tecnologica. Anzi, spesso di una (neanche troppo) nuova forma di dipendenza. Risultato? Secondo Aci e Istat nel 2014 il 20,1% degliincidenti è stato provocato da distrazioni dovute all’uso dello smartphone. “Negli studi comportamentali gli psicologi dimostrano che oggi la guida è diventata ‘un’attività’ di guida – ha spiegato Sgalla –spesso chi è al volante fa altro: con la vettura in movimento installa il navigatore, guarda la tv sull’iPad, legge ebook, gioca col computer, carica il lettore mp3, riceve e manda sms, parla al cellulare”. E whatsappa a più non posso, controlla instancabilmente i profili social sullo smartphone, o si scatta foto. Da solo o – specialmente in questo periodo di viaggi e vacanze – con gli amici e la famiglia. La telefonata è diventata l’ultimo dei problemi. Bene, è utile ricordare – proprio in questo momento – che si tratta di un’attività a somma zero. I vostri selfie dagli abitacoli, fra l’altro, sono brutti e banali. Non siete (non siamo) in un film hollywoodiano. Sulle disastrate strade italiane cinque secondi di distrazione (anzi, di solito se ne impiegano in media 14 per una foto) possono significare qualsiasi cosa: “La guida è considerataun’attività ripetitiva, appresa una volta per tutte così i sistemi che interagiscono col conducente diventano una costante minaccia alla sicurezza”. Senz’altro arriveremo a un momento in cui l’automobile, che sta diventando un concentrato d’innovazione e sulla quale stanno salendo da anni i principali player dell’hi-tech, dovrà per forza di cose essere dotata di una qualche funzione d’isolamento. Non bastano più vivavoce e comandi vocali o sul volante: serviranno vetture equipaggiate di firewall in grado di abilitare il solo traffico vocale, di scegliere fra le applicazioni accessibili mentre si è in movimento (le mappe) e bloccarne delle altre. Oppure, come immagina Sgalla, verranno fuori dei nuovi varchi per “accertare a distanza se il cellulare di chi guida si aggancia a una cella“. Ma sarà sempre una lotta contro le nostre scelte e i nostri atteggiamenti. Siamo dei maghi, quando vogliamo ingannarci da soli. Personalmente, conducendo una vita piuttosto connessa, esclusa la navigazione sfrutto i trasferimenti in automobile come uno deirari momenti in cui inabissarmi. Se il percorso è mediobreve, evito perfino cuffie o auricolari: semplicemente non risponderò e non toccherò il display. Il


mondo può fare a meno di noi per mezz’ora senza sprofondare. Il discorso cambia su tratte più lunghe ma l’approccio (e il consiglio) è sempre lo stesso: tornare a dare al viaggio in auto il sapore polveroso di una volta. Se si è in compagnia, sfruttarlo per parlare, riflettere, cantare a squarciagola come in un film di Nanni Moretti. Sempre con gli occhi ben fissi sulla strada. Se si è da soli limitarsi a radio o musica. Oppure spegnere tutto, ascoltare il rumore del motore lanciando un rapido sguardo a quel paesaggio che stiamo facendo diventare, sempre di più, uno sfondo senza connotati.


22/07/2015

http://spettacoli.tiscali.it/ Asia Argento, più felice senza recitare

di Ansa (ANSA) - GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO), 22 LUG - "Ho smesso di recitare perché non ero più felice da almeno 10 anni. Ero diventata una mestierante, non sceglievo più per la qualità. Poi, come attrice, non sono mai stata ambiziosa e penso neanche di talento. Credo mi scegliessero solo per la forte personalità". Due anni dopo aver rinunciato a fare l'attrice, Asia Argento si è raccontata così ai ragazzi del Giffoni Film Festival, dove è stata premiata con l'Experience Award.


22/07/2015 http://www.sorrisi.com/ Tom Felto al festival di Giffoni “Seguite la vostra passione” Come si diventa attore? “Non fatelo per diventare famosi, né per gli applausi, seguite la vostra passione”. Così Tom Felton, attore britannico noto per l’interpretazione di Draco Malfoy, il “cattivo” di Harry Potter, ha risposto a un giovanissimo giurato del Giffoni Film Festival, che oggi lo vede protagonista. Accolto da centinaia di fan dei libri (e dei film) di J. K. Rowling, Tom Felton ha molto da raccontare ai giovanissimi, visto che ha iniziato a lavorare nel cinema da quando aveva solo 7 anni (20 di carriera visto che oggi ne ha 27) e non si è sottratto. Nell’incontro con i giornalisti ha molto insistito sul suo ultimo film, Risen di Kevin Reynolds, che uscirà almeno negli Usa il prossimo gennaio e che ha per protagonista Joseph Fiennes, e vede Felton nel ruolo di un legionario che indaga sulla morte di Cristo. “Una detective story su Gesù”, lo ha infatti definito, che lo ha “cambiato, ho iniziato a pensare all'influenza delle Sacre scritture sulla vita delle persone". Molte le domande sul suo ruolo nella saga di Harry Potter, che “contrariamente a quanto si pensi”, ha rivelato, non lo ha reso “una celebrità a scuola” dove “per quei capelli e quelle sopracciglia così chiare venivo molto preso in giro”. Ma comunque “il lato oscuro dei personaggi è sicuramente il più divertente. Più un personaggio è lontano da me, più lo trovo interessante". Tom Felton è in Italia anche per le riprese di un nuovo film: lo “spy action” Stratton: First into action di Simon West, “un film con cui realizzo il mio sogno da bambino, recitare nei panni di un agente segreto”.


22/07/2015 http://video.ilsole24ore.com/ Asia Argento al Giffoni: "Ai giovani dico svegliatevi dai sogni" Roma, (askanews) - Ha smesso di recitare due anni fa perché, dice, nessun ruolo è più adatto a lei. Ma per scaramanzia non parla dei suoi progetti futuri, che potrebbero riguardare il mondo della regia. Asia Argento si racconta ai ragazzi del Giffoni Film Festival, dove è stata premiata con l'Experience Award. \"Sono di quelle persone che fanno le cose e poi ne parlano. Penso che sennò poi le cose non accadono\".Sfoggia il suo megatatuaggio sul petto e ricorda quando, a 12 anni, fu premiata proprio al Giffoni. \"Fu un'emozione grandissima perché c'era mio papà con me, era fiero di me. Non me l'aspettavo, come tutti i premi vinti in seguito. È sempre scioccante vincere un premio, sento sempre di non meritarlo\".A chi gli domanda quale è il fascino del Giffoni Film Festival, Asia Argento risponde così: \"Di rivolgersi ai ragazzi, non trattarli come dei compratori. Oggi è il target sono i ragazzi e di rivolgersi a loro non come un'illusione. Entrare con loro anche per noi adulti è un atto di ritrovata innocenza\".Da Asia Argento i consigli per i giovani emergenti sono di guardarsi dentro e lavorare sui propri talenti: \"I sogni sono un'illusione, qualcosa che non esiste. È più importante concentrarsi sui propri talenti, esplorare cosa ci può piacere e cosa ci riesce meglio. Il mondo materialista ci vuole tutti addormentati, invece si tratta di svegliarsi\".


22/07/2015 http://www.dagospia.com/ ASIA ARGENTO: “DA QUANDO NON RECITO MI SENTO FELICE” (A CHI LO DICI! E' BELLO DORMIRE SENZA INCUBI) “ERO DIVENTATA UNA MESTIERANTE. COME ATTRICE NON SONO MAI STATA AMBIZIOSA E PENSO NEANCHE DI TALENTO” (SIAMO PIENAMENTE D'ACCORDO) In vista del suo 40esimo compleanno in arrivo a settembre, arriva il bilancio di Asia Argento: “Avrò recitato in tutta la mia carriera cinquanta prostitute, ho fatto questo ruolo in tutte le variazioni ma ora sento che nessun ruolo è più adatto a me. A una certa età non mi va più di fingere”...


22/07/2015 http://www.quotidiano.net/ Pivetti presenta al Giffoni la sua opera prima da regista: "Né Giulietta né Romeo" Si tratta di una commedia sull'omofobia che sarà proiettata anche nelle scuole con il patrocinio di Amnesty International Giffoni, 22 luglio 2015 - Debutta alla regia, Veronica Pivetti, e si presenta nelle nuove vesti al Giffoni Film festival con una grande anteprima di"Né Giulietta, Né Romeo", una commedia sull'omofobia che oltre a dirigere interpreta anche. E in tempi di discussioni sulle coppie di fatto, ancora lontane in Italia, la Pivetti presenta una storia vera che, dice, "mi tocca nelle vene, ci tenevo a raccontarla perché mi è molto molto vicina. Nel nostro Paese alcuni pensano che l'omofobia si sia attenuata, non è affatto vero, come dimostra anche il richiamo che ci ha fatto l'Europa sulle coppie di fatto". Il film, che nelle sale arriverà la prossima stagione, sarà proiettato anche nelle scuole con il patrocinio di Amnesty International Italia. "È la prima volta che viene dato a una commedia e ne sono molto fiera", ha detto l'attrice-regista. Come vive il suo debutto da regista, Veronica Pivetti? "E' stata forse a livello professionale, l'esperienza più intensa e sconvolgente della mia vita, se potessi farei solo questo ha sottolineato -. Lo considero un nuovo punto di partenza". LA STORIA - Protagonista della storia è il 16enne Rocco, che fatica ad accettare e rivelare la sua omosessualità, anche perché è costantemente preso di mira da un bullo a scuola. Un incidente capitato a un compagno, che si era appartato con lui nei bagni del liceo, porta il ragazzo a parlarne con i suoi genitori. Che non la prendono bene, e considerano il coming-out "solo una fase". La situazione si aggrava quando Rocco decide di andare con gli amici al concerto di una popstar gay vittima di un attacco omofobo. Toccherà alla madre (Veronica Pivetti) e alla nonna andare in cerca del ragazzo.... "L'omosessualità viene bollata come diversità e tutto quello che è fuori dalla norma fa paura - ha spiegato Veronica Pivetti - Noi abbiamo cercato di affrontare seriamente il tema ma utilizzando un tono differente dal solito, per parlare di questa che è una forma di razzismo". Nel pubblico vari consensi per il film ma anche qualche critica, come quella di aver utilizzato a tratti lo stile della


commedia disimpegnata: "Spero non ci sia il pregiudizio di pensare, che quando si ride il film diventi meno serio nell'approccio a un tema. Anzi, quelle sono le parti dove succedono pi첫 cose" ha risposto ferma la Pivetti.


22/07/2015 http://www.vita.it/ Le cure palliative pediatriche al Giffoni Film Festival Venerdì anteprima nazionale per il corto "Il mantello di carta", in collaborazione con Fondazione Maruzza Lefebvre D'Ovidio. Un progetto sulla conoscenza delle cure palliative pediatriche, il grande tabù dei nostri giorni

“Il Mantello di Carta” sbarca al Giffoni Film Festival. La prestigiosa rassegna del cinema per ragazzi ospita l’anteprima nazionale del cortometraggio di animazione tratto dall’omonimo libro di Carlo Lucarelli, per raccontare il difficile tema dei bambini con patologie inguaribili, che hanno bisogno di cure palliative. Il progetto nasce in collaborazione e a sostegno della Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio, per sensibilizzare l’opinione pubblica e diffondere sempre di più la conoscenza di queste cure. Il libro, presentato lo scorso anno, affronta il tema attraverso le illustrazioni di fumettisti e disegnatori di fama internazionale, tra i quali Manara, Mattotti, Mordillo, Milazzo, Bozzetto, Giardino Silver,


Boucq, Cosey, Marini e Nine. Il mantello di San Martino (pallium), simbolo delle cure palliative stesse, diventa così il mantello di un mago, in una fiaba poetica commovente e al tempo stesso gioiosa. Dopo il successo del libro, ecco il corto che ha come protagonista Sara D’Amario affiancata dalla piccola Giovanna Zambon Bertoja, nel ruolo della bambina. che sarà proiettato nella sezione fuori concorso della kermesse cinematografica, ha come protagonista Sara D’Amario, apprezzata interprete al cinema e in televisione, affiancata dalla piccola Giovanna Zambon Bertoja nel ruolo della bambina e con preziosi cammei dei PAPU e di Carla Manzon e Erica Alberti. La regia e la sceneggiatura è firmata a sei mani dal noto fumettista pordenonese Giulio De Vita con Pasqualino Suppa e Omar Leone, Presidente dell’Associazione Maruzza Friuli Venezia Giulia e il film è prodotto dalla casa di produzione indipendente Eufrasia di Pordenone. Le riprese del film sono state effettuate a Pordenone presso l’Anffas Pordenone, che ha messo a disposizione la sua struttura, e al Parco San Valentino, sempre a Pordenone. «In una società moderna e avanzata come la nostra è difficile pensare che esistano bambini talmente gravi che la medicina non riesce in alcun modo a guarire», spiega Omar Leone della Fondazione Maruzza. «Fare qualcosa per loro non è sempre facile. Proprio dal desiderio di aiutare questi bambini è nata anche la versione cinematografica de “Il Mantello di Carta”, un’intensa storia per immagini volta a sensibilizzare sulle patologie rare e inguaribili che colpiscono in Italia ogni anno da 12.000 a 30.000 bambini». Il titolo del GFF quest’anno è una cornice perfetta: Carpe Diem. Il corto sarà proiettato venerdì 24 luglio prima della proiezione di THE YOUNG AND PRODIGIOUS T.S. SPIVET (ore 22, Parco Hollywood). In foto, il pubblico del GFF (foto Stefania D'Alessandro/Getty Images for Giffoni Film Festival)


22/07/2015 http://www.globalist.it/ Asia Argento: ho smesso di recitare, perché non ero felice L'attrice ha ritirato ieri, 21 luglio 2015, al festival per ragazzi l'Experience Awards.

"Ho smesso di recitare ormai da due anni perché sento che nessun ruolo è più adatto a me", così Asia Argento ha spiegato ieri, 21 luglio 2015, al Festival di Giffoni il motivo per cui non si vede più sul grande schermo: "Non ero più felice da 10 anni". Asia Argento, parlando della sua carriera, ha spiegato: "Quando si matura, bisogna capire cosa si vuole fare, io ero diventata una mestierante. Oggi non mi va più di fingere". L'attrice ha parlato rivolgendosi ai giovani giurati anche del rapporto con il suo lavoro: "Non sono mai stata un'attrice ambiziosa né di talento, avevo soltanto una forte personalità. Il ruolo che mi ero cucita addosso per sopravvivere alla timidezza aveva mangiato il mio vero me. Recitare è stata una terapia, sceglievo appositamente ruoli molto diversi da me. Un giorno poi ti guardi allo specchio e capisci che le cose sono andate forse troppo oltre. Non sarò più io a crearmi un'etichetta". Sul futuro, Asia Argento ha aggiunto: "Spero che la mia carriera viri verso la regia. Sto lavorando da


un anno ad un nuovo progetto, ma è ancora presto per parlarne". Asia Argento ha partecipato al Festival di Giffoni, dove ha ritirato l'Experience Award. L'attrice si è anche commossa, dopo aver visto il video di saluto realizzato per lei dal giovanissimo pubblico.


22/07/2015 http://www.gossipblog.it/ Asia Argento: "Pudore nel parlare dei miei figli. Da piccola ho subito molte invidie dovute all'ignoranza" Asia Argento mamma pudica e figlia d'arte vittima di pregiudizi Asia Argento, ieri, al Giffoni Film Festival ha parlato della sua carriera: Ho smesso di recitare ormai da due anni perché sento che nessun ruolo è più adatto a me. Ad una certa età bisogna capire cosa vuoi fare e non cosa devi fare. Amo troppo il cinema per farlo con la mano sinistra. Ero arrivata a scegliere ruoli per soldi o per stare con i miei figli, in sostanza ero diventata una mestierante. Oggi non mi mancano i ruoli ma semplicemente non mi va più di fingere. La poliedrica artista si è poi soffermata sul suo percorso artistico: Non ero un'attrice ambizione, né di talento, avevo solo una forte personalità. Il personaggio che mi ero cucita addosso per sopravvivere alla timidezza aveva mangiato il mio vero me. Recitare è stata una terapia, sceglievo appositamente ruoli molto diversi da me. Un giorno poi ti guardi allo specchio e capisci che le cose sono andate forse ‘over the top’. Un tempo volevo dimostrare a tutti che ero diversa, importante, ora non mi interessa. Non sarò più io a crearmi un'etichettaE sul futuro lavorativo ha aggiunto: Spero che la mia carriera viri verso la regia. Sto lavorando da un anno ad un nuovo progetto, ma è ancora presto per parlarne. Infine si è concentrata sulla sua vita personale: Come figlia d'arte provo un certo pudore a parlare dei miei figli. Penso che non dovrei essere io a raccontare di loro. Da piccola ho subito molte invidie dovute all'ignoranza, nel senso di gente che non conosce la realtà. Molti non immaginavano neanche che nella vita quotidiana non c'è spettacolo.


22/07/2015 http://www.blitzquotidiano.it/ VIDEO – Asia Argento: “Basta fingere, nessun ruolo è più adatto a me”

GIFFONI (SALERNO) – Da due anni ha rinunciato a fare l’attrice ma Asia Argento riesce ancora a stupire per le sue scelte e la sua personalità. E si presenta al Giffoni Film Festival più serena e sorridente che mai per ritirare l’Experience Award. “Ho smesso di recitare perché sento che nessun ruolo è più adatto a me. Ad una certa età bisogna capire cosa vuoi fare e non cosa devi fare. Ero diventata una mestierante. Oggi non mi mancano i ruoli ma semplicemente non mi va più di fingere”. L’artista si è poi soffermata sul suo percorso: “Non ero un’attrice ambiziosa, né di talento, avevo solo una forte personalità. Il personaggio che mi ero cucita addosso per sopravvivere alla timidezza aveva mangiato il mio vero me”. Ora Asia vorrebbe continuare a raccontare storie “da regista, se ci riesco”.


22/07/2015 http://35mm.it/ Videointervista a Martin Freeman

Questa settimana abbiamo avuto la fortuna di incontrare “Mr.Bilbo Baggins” Martin Freeman,durante la 45° edizione del Giffoni Film Festival. Sopraffatto dai mille impegni e reclamato a gran voce da migliaia di ragazzi, il buon Martin ha risposto alle molte domande dei giornalisti, concedendo anche un piccolo scoop sul suo ruolo inCaptain American: Civil War: “Il mio è un personaggio interessante, molto ambiguo. Lavoro per il Governo degli Stati Uniti e si occupa di tenere a bada le attività dei vari supereroi. Non saprei dire se sia dalla parte dei buoni o dei cattivi“. Oltre a questo però, l’attore inglese ci ha concesso qualche attimo del suo tempo in cui gli abbiamo chiesto di parlarci a quattr’occhi dell’attesissimo special natalizio di Sherlock che andrà in onda a Dicembre e che farà da “antipasto” alla terza stagione dello show.


22/07/2015 http://serial.everyeye.it/ SHERLOCK: MARTIN FREEMAN SMENTISCE SULLE RIPRESE A VENEZIA DELLO SPECIALE NATALIZIO

Siamo sicuri che c'è molta delusione tra i fan dopo aver saputo che lo speciale di Sherlock, la serie televisiva britannica più amata dai telespettatori di tutto il mondo che racconta le gesta del noto investigatore della letteratura, non sarà girato a Venezia. A confermare la notizia è stato Martin Freeman durante la sua presenza come ospite al Giffoni Film Festival 2015, la manifestazione internazionale dedicata alla cinematografia per ragazzi. Freeman, interprete del personaggio diJohn Watson, assistente ed amico di Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch) ha affermato che la notizia delle riprese a Venezia era solo una battuta, e si è meravigliato che molti dei fan ci abbiano creduto. Freeman ha comunque proseguito nel parlare dello speciale natalizio della serie, che tornerà sugli schermi inglesi nel 2017, ed ha confermato che i due protagonisti saranno catapultati in un'epoca in cui smartphone e computer non c'erano ancora.


22/07/2015 http://cinema.everyeye.it/ PIXELS: UN PAC-MAN GIGANTE AL GIFFONI FILM FESTIVAL

UN PAC-MAN GIGANTE ISPIRATO A PIXELS RACCOGLIERÀ AL FESTIVAL DI GIFFONI I MESSAGGI, RIVOLTI AL FUTURO, DEI GIOVANISSIMI MEMBRI DELLA SUA GIURIA. LA SCULTURA VERRÀ ALLESTITA IL GIORNO DELLA PREMIÈRE DEL FILM E COPERTA DI MIGLIAIA DI POST-IT GIALLI: OGNI TESTIMONIANZA DIVENTERÀ UN PIXEL. IL 24 LUGLIO VERRÀ PRESENTATO IN ANTEPRIMA AL GIFFONI FILM FESTIVAL PIXELS, DIRETTO DA CHRIS COLUMBUS E DISTRIBUITO IN ITALIA DA WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA IN 2D E 3D DAL PROSSIMO 29 LUGLIO. NEL FILM LA NASA INVIA NELLO SPAZIO UNA CAPSULA DEL TEMPO CONTENENTE IMMAGINI E FILMATI, A TESTIMONIANZA DELLA VITA SULLA TERRA IN CASO DI INCONTRO CON FORME DI VITA ALIENA. FRA QUESTI, UNA SELEZIONE DEI VIDEOGIOCHI DELL’EPOCA, TRA CUI NATURALMENTE IL FAMOSO PAC-MAN. ISPIRANDOSI A QUESTO TEMA E IN OCCASIONE DELLA PREMIÈRE, NEI GIORNI DEL FESTIVAL VERRÀ CHIESTO AI GIOVANISSIMI PARTECIPANTI DI RIPORTARE SU APPOSITI POST-IT CIÒ CHE SALVEREBBERO DEL MONDO ATTUALE PER TRASMETTERLO AL FUTURO. NEL GIORNO DELL’ANTEPRIMA DEL FILM, TUTTI I POST-IT RACCOLTI CON LE PROPOSTE DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI ANDRANNO A COMPORRE UNA SCULTURA GIGANTE DI PAC-MAN CHE SARÀ ESPOSTA PRESSO LA CITTADELLA DEL CINEMA DEL FESTIVAL DI GIFFONI. L’ANTEPRIMA SARÀ PRECEDUTA DALL’ARRIVO SUL BLUE CARPET DI UNA DELEGAZIONE DELLA GIOVANISSIMA GIURIA DEL FESTIVAL. PRIMA DELLA PROIEZIONE, VERRANNO LETTI IN SALA I DIECI MESSAGGI PIÙ SIGNIFICATIVI FRA QUELLI RACCOLTI PER LA CREAZIONE DELLA SCULTURA.


22/07/2015 WWW.VOCENUOVA.TV TOM FELTON SI RACCONTA AL GIFFONI FILM FESTIVAL: ''MI MANCA IL BULLO MALFOY'' GIFFONI. TOM FELTON, IL VENTOTTENNE ATTORE INGLESE CHE PER DIECI ANNI È STATO IL NEMICO DI HARRY POTTER, È A GIFFONI PER INCONTRARE I RAGAZZI E PARLARE DELLA SUA ESPERIENZA NELLA SAGA DI MAGGIOR SUCCESSO DI TUTTI I TEMPI. « MELFOY È UN PERSONAGGIO CHE MI HA INSEGNATO UNA LEZIONE IMPORTANTE. È UN BUON ESEMPIO DEL FATTO CHE SPESSO I BULLI IN REALTÀ SONO DIVENTATI COSÌ PERCHÉ SONO STATI “BULLIZZATI” A LORO VOLTA E COSÌ È STATO PER LUI, SCHIACCIATO DALLA FIGURA DEI GENITORI. IO, PERSONALMENTE, HO CERCATO DI CRESCERE ANDANDO ESATTAMENTE NELLA DIREZIONE CONTRARIA RISPETTO A MALFOY. SONO STATO MOLTO CONTENTO DEL FATTO CHE NEL CORSO DELLA SAGA HA AVUTO LA POSSIBILITÀ DI MOSTRARE UN ALTRO ASPETTO DI SÉ E IN FONDO L’ESEMPIO CHE LUI DÀ È UN ESEMPIO POSITIVO: UN INVITO A SEGUIRE IL PROPRIO ISTINTO, IL PROPRIO CUORE SENZA FARSI CONDIZIONARE DAGLI ALTRI».


22/07/2015 WWW.MONDOTIVU.INFO/ FELTON, DA DRACO MALFOY A FILM SU GESÙ MONDO TIVU UN EMOZIONATO TOM FELTON HA INCONTRATO I RAGAZZI DEL GIFFONI FILM FESTIVAL 2015 NELLA QUINTA GIORNATA DELLA KERMESSE, MARTEDÌ 21 LUGLIO. " HA DETTO TOM FELTON A GIFFONI 2015 (COME POTETE VEDERE NEL VIDEO!) "NON ERA NEL COPIONE". "NON MI CONSIDERO FAMOSO, MA ESSERE QUI A GIFFONI, MANIFESTAZIONE CHE HA FATTO UN LAVORO ECCEZIONALE, È PER ME UN ONORE INDESCRIVIBILE" HA DETTO FELTON. TOM HA DEDICATO 45 MINUTI AI FAN DI HARRY POTTER CHE AVEVANO MOLTISSIME DOMANDE SUL SUO PERSONAGGIO E IL SUO LATO OSCURO. MI HA INSEGNATO AD AMARE IL MIO LAVORO, AD AMARE IL CINEMA: QUANDO HO INIZIATO A LAVORARE IN HARRY POTTER AVEVO 10 ANNI, ERO PICCOLO. "NON SONO SOLO IO L'UNICO FORTUNATO IN QUESTA SALA". ". ATTUALMENTE TOM FELTON STA GIRANDO UN FILM A ROMA, INSIEME A TYLER HOECHLIN CHE NELLA SERIE TELEVISIVA TEEN WOLF INTERPRETA DEREK HALE". PROSSIMAMENTE IL PUBBLICO AMERICANO POTRÀ RIVEDERE TOM SUL GRANDE SCHERMO: IL 22 GENNAIO 2016 USCIRÀ RISEN, UN FILM DI TAGLIO BIBLICO CHE PARLERÀ DELLA RESURREZIONE DI CRISTO E DELLE SETTIMANE CHE NE SEGUIRONO. IL TUTTO VISTO ATTRAVERSO GLI OCCHI DI CLAVIUS (FIENNES), MILITARE ROMANO DI ALTO RANGO CHE INSIEME A LUCIUS (FELTON) VIENE ISTRUITO DA PONZIO PILATO AFFINCHÉ I SEGUACI DI CRISTO NON ALIMENTINO LA 'LEGGENDA' DELLA RESURREZIONE. DOPO TOM FELTON SARÀ IL MOMENTO DI ORLANDO BLOOM, MAX PEZZALI, NINA ZILLI E LORENZO FRAGOLA


22/07/2015 WWW.TODAY.IT Asia Argento: "Non recito più, basta fingere" „Ospite al Giffoni Film Festival, l'attrice ha spiegato i motivi del suo addio alla recitazione“

"Ho smesso di recitare ormai da due anni perché sento che nessun ruolo è più adatto a me". Così Asia Argento al Giffoni Film Festival ha parlato della sua carriera da attrice ormai alle spalle. "Quando si matura bisogna capire cosa si vuole fare, io ero diventata una mestierante - ha spiegato ancora - Oggi non mi va più di fingere. Non sono mai stata un'attrice ambiziosa né di talento, avevo soltanto una forte personalità. Il ruolo che mi ero cucita addosso per sopravvivere alla timidezza aveva mangiato il mio vero me. Recitare è stata una terapia, sceglievo appositamente ruoli molto diversi da me. Un giorno poi ti guardi allo specchio e capisci che le cose sono andate forse troppo oltre. Non sarò più io a crearmi un'etichetta". Il suo però non è un addio al mondo del cinema. Asia Argento infatti sogna un futuro dietro la macchina da presa, come il papà: "Spero che la mia carriera viri verso la regia. Sto lavorando da un anno ad un nuovo progetto, ma è ancora presto per parlarne".


22/07/2015 http://www.ladige.it/ Uso dei cellulari alla guida Nel 2014 boom di incidenti

Sono stati 28.521, lo scorso anno, gli incidenti causati dall'utilizzo dei cellulari alla guida. È il dato fornito dalla Polizia Stradale a margine delle iniziative per la prevenzione in corso al Giffoni Film Festival, durante le quali è stato sottolineato come siano in aumento i sinistri provocati dall'abitudine di scattarsi selfie mentre si è al volante. "Assistiamo - aggiunge Eugenia Sepe, vice questore aggiunto Polizia Stradale, ospite al Giffoni Film Festival - ad un aumento degli incidenti soprattutto per l'uso degli smartphone. Dai dati Istat sul 2014 sappiamo che gli incidenti per distrazione sono oltre il 20%. Consigliamo sempre di usare auricolari o utilizzare il bluetooth mentre si guida, anche se non dobbiamo dimenticare che parlare al telefono, seppure con le cuffie, rallenta la concentrazione". "Ormai, però, il telefono si usa anche, e soprattutto, per controllare la mail, scrivere messaggi continua Sepe - o scattare foto e selfie. E ,lasciando il volante, anche la capacità di controllo del mezzo diminuisce drasticamente, mettendo in serio pericolo la propria vita e quella degli altri".


22/07/2015 http://movieplayer.it/ TOM FELTON A GIFFONI "QUELL'ABBRACCIO DI VOLDEMORT MI HA FATTO DAVVERO PAURA" Draco Malfoy ci rivela che Ralph Fiennes, quando vuole, può essere davvero spaventoso. Questo e altri segreti dal set di Harry Potter svelati a Giffoni. Se avete ancora impressa in mente l'immagine di Tom Felton nelle vesti del biondo, livoroso ed esangue Draco Malfoy, cancellatela immediatamente. Gli anni sono passati, la saga di Harry Potter si è conclusa e il britannico Felton si è trasformato in un ragazzone gioviale e abbronzato che sembra tenere molto ai suoi fan. Fan che si sono accampati nel corso della nottata davanti al blue carpet di Giffoni per accaparrararsi la posizione migliore e strappare a Tom una foto o un autografo. Lui ha ricambiato riversando affetto e improvvisando gag con le giovani ammiratrici. L'impressione è che un'infanzia trascorsa davanti alla macchina da presa non gli abbia fatto montare la testa, ma lo abbia piuttosto aiutato a comprendere a fondo i meccanismi dell'industria e l'importanza dei vari ruoli. Così, di fronte ai complimenti, Felton si schernisce spiegando che il merito di una buona performance non è tutto dell'interprete, ma anche di coloro che lavorano dietro le quinte per prepararlo adeguatamente. L'interesse verso il pubblico della saga di Harry Potter che lo ha reso una star è tale che, di recente, l'attore ha realizzato con BBC un documentario in cui indaga sulla passione di alcuni superfan del franchise. "Nei numerosi meet and greet a cui ho partecipato avevo solo pochi minuti a disposizione per conoscere i fan e volevo fare qualcosa per entrare in contatto con loro" ci confessa. "Così ho fatto un documentario sull'importanza di essere un fan di Harry Potter. Questo per ricordarmi che, se sono qui, è grazie a voi".


Giovani attori crescono... con Harry Potter Come i suoi colleghi del franchise potteriano, Tom Felton è stato una baby star con tutti i problemi che questo status comporta. L'attore racconta: "Ho cominciato a recitare in Harry Potter quando avevo 11 anni. E' stato un viaggio incredibile. Quando sei piccolo ti piacciono i travestimenti, ti piace fingerti adulto. Anche per me il set è stato un bel gioco, ma a volte mi sentivo sacrificato. Avrei voluto stare di più con i miei coetanei, avrei voluto partecipare alle gite scolastiche, ma non potevo perché spesso ero sul set. Ricordo una settimana bianca che attendevo da tempo alla quale dovetti rinunciare perché dovevo girare alcune scene. Ci sono rimasto molto male. In più noi attori non potevamo usare lo skateboard, le macchine telecomandate, non potevamo fare giochi pericolosi, ma io sono sempre riuscito ad aggirare i divieti, ero tremendo". Interpretare un cattivo come Draco Malfoy, però, non è stato poi così male: "Dar vita a personaggi negativi, per un attore, è sempre stimolante. Io ho avuto la fortuna di calarmi nei panni di un tipo completamente diverso da me. L'unica cosa che abbiamo in comune sono gli occhi azzurri. Rivedendo i film, ho capito che era un personaggio molto complesso. In realtà avevo fatto le audizioni per altri ruoli, ma la produzione ha scelto di farmi diventare Draco. Allora ho cercato di capire il motivo per cui fosse veramente così cattivo. Sono giunto alla conclusione che la colpa è stata dei genitori". Tom Felton e Daniel Radcliffe in una scena del film Harry Potter e la Pietra Filosofale A proposito di cattivi, interroghiamo Felton su un rumor che circola in rete, rumor che riguarda la celebre scena di Harry Potter e i doni della morte - parte 2 in cui Voldemort stringe Draco Malfoy in un abbraccio. A quanto pare la scena in questione non era nella sceneggiatura. "Posso confermare, l'abbraccio non era nel copione" ci confessa Tom. "L'abbiamo ripetuto per trenta/quaranta ciak. In quel contesto Ralph Fiennes era davvero spaventoso, perciò mentre mi avvicinavo a lui non ero molto tranquillo. La scena è credibile perché la paura nei miei occhi era vera". Sarà per stigmatizzare questa paura che, quando gli chiediamo cosa cambierebbe nella saga di J.K. Rowling, lui risponde: "Avrei voluto essere io a uccidere Voldemort. Ma sarebbe come cambiare Jack e il fagiolo magico o un'altra famosa fiaba. E' difficile cambiare qualcosa di così perfetto". Chi ha fatto sparire Gesù? Dopo aver ricordati i lavori passati, la discussione si sposta sui progetti futuri. Tra le pellicole girate da Felton in arrivo al cinema vi sono Stratton: First Into Action e Risen. Stratton "lo stiamo girando a Roma in questi giorni. Questa è la prima volta che sono Italia per girare un film, ma non posso dire molto sulla trama. Posso solo svelare che interpreto un superagente segreto". Meno canonico Risen, che vede alla regia l'autore di Fandango e Waterworld Kevin Reynolds, nome noto soprattutto negli anni '80 - '90. Risen affronta il tema della Resurrezione di Cristo come un giallo storico. E' una detective story ambientata durante l'Impero Romano in cui due tribuni romani cercano di scoprire cosa sia accaduto a Gesù. "Kevin Reynolds si è documentato a lungo per creare un'opera vicina alla verità storica. E' un film che mi ha fatto molto riflettere sull'importanza della figura di Gesù. Non sono un esperto di Nuovo Testamento. Quando ho girato il film ero un agnostico convinto, ma su alcune cose ho cambiato idea anche se ho sempre un approccio molto razionalistico". Pensando ai registi con cui vorrebbe lavorare, Tom Felton cita due figure essenziali del suo passato: Chris Columbus e David Slade. "I miei gusti cambiano in continuazione, ma questi autori sono stati un punto di riferimento essenziale, sono l'inizio e la fine del cammino di Harry Potter".


C'era una volta una scuola di magia Anche se ormai la carriera 'adulta' di Tom Felton sembra decollata grazie a una varietà di progetti diversi e intriganti, l'attore britannico non dimentica le sue origini e ripensa all'eredità lasciatagli da Harry Potter: "Sul set ho imparato tantissimo, ho imparato a riconoscere il bene e il male, l'amore e l'odio. Solo negli ultimi film ho capito quanto ero fortunato, ho capito che fare l'attore era ciò che volevo nella vita. Spesso mi chiedono come si fa a diventare famosi e non come si fa a diventare un attore. Il segreto è fare ciò che si ama. Non fate arte per avere gli applausi, ma fatela perché vi piace". Vista l'accoglienza a Giffoni, gli applausi a Tom Felton non mancano di certo. "A differenza di Daniel, Rupert e Emma, io recitavo di meno ed ero meno famoso. Ero fortunato perché potevo andare a scuola con i miei compagni, non mi ritenevo certo un divo. Poi a 19 anni sono arrivato in Giappone e c'era gente che mi aspettava all'aeroporto. Mi sembrò assurdo. Anche l'accoglienza a Giffoni mi sciocca ancora e vi sono grato". Oltre alla recitazione, un video che scorre in loop fuori della Cittadella del Cinema di Giffoni ci ha svelato l'altra passione di Tom Felton, la musica. "Suono sempre e ho un chitarra che mi porto dietro ovunque. La musica per me è una forma di meditazione, è come una sceneggiatura. Gli accordi sono come le battute che puoi ripetere in 30 modi diversi". Quando gli viene comunicato che a Giffoni ha cantato anche Meryl Streep, Tom Felton si illumina: "Davvero? Se l'avessi saputo avrei portato qui la mia chitarra! Se me la andate a prendere vi canto qualcosa anch'io!"


22/07/2015 www.nanopress.it

AsiaArgento,l’attricealGiffoniFilmFestival:‘Nonrecitopiùperchénessunruoloèadattoame’

‘Non sarò più io a crearmi un’etichetta’

Asia Argento, partecipando al Giffoni Film Festival, ha avuto occasione di parlare della sua carriera di attrice. Ha detto di aver smesso di recitare ormai da due anni, perché sente che nessun ruolo è più adatto a lei. Asia Argento appare determinata, come è tipico del suocarattere, anche se dichiara di essersi cucito addosso un personaggio per sopravvivere alla sua timidezza. Il problema è stato che, ad un certo punto, questo personaggio che si è costruito aveva sopraffatto se stessa. Allo stesso tempo l’attrice afferma di essersi resa conto che non le va più di fingere. “Ero diventata una mestierante”. Ad un certo punto della sua carriera, Asia Argento si accorge di essere arrivata a scegliere ruoli soltanto per soldi, ma adesso ha deciso che il suo percorso di crescita professionale debba seguire un’altra strada. In fin dei conti tutto ciò si collega alla concezione che Asia ha del recitare. Dichiara esplicitamente che recitare per lei è stata una terapia e per questo era portata a scegliere ruoli molto diversi da se stessa. Il suo atteggiamento che l’ha spinta a ritornare indietro sui suoi passi è dovuto all’essere arrivata alla consapevolezza che un tempo voleva dimostrare a tutti di essere diversa, di essere


importante. Adesso è arrivato il cambio di direzione, per questo lei stessa dice espressamente: “Non sarò più io a crearmi un’etichetta”. Questo non vuol dire che Asia Argento abbia intenzione di abbandonare completamente il mondo del cinema, infatti ha avuto occasione di parlare anche dei suoi progetti per il futuro. Su uno in particolare non ha voluto dare tanti dettagli, ha detto soltanto che vi sta lavorando da un anno, ma ritiene che sia ancora troppo presto per parlarne. Personalmente spera che la sua carriera possa concentrarsi sulla regia, altra attività che le sta molto a cuore. Quella che ci arriva attraverso il racconto di se stessa è un’attrice che pensa alla vita in maniera molto più soddisfacente, anche dal punto di vista dell’esistenza personale. Asia Argento, però, vuole che il privato rimanga tale, infatti non si dilunga molto a parlare degli aspetti più intimi della sua vita, dicendo semplicemente: “Come figlia d’arte provo un certo pudore a parlare dei miei figli”.


22/07/2015 http://www.tgcom24.mediaset.it/

Asia Argento: "Ho smesso di fare l'attrice perché non ero felice" L'artista racconta ai ragazzi del Giffoni Film Festival la nuova avventura da regista 19:28 - Non recita più Asia Argento e ora che è passata dall'altra parte della macchina da presa e fa la regista racconta ai ragazzi del Giffoni Film Festival la nuova esperienza. L'artista, dopo aver ricevuto il premio Experience Award, si è commossa e ha confessato: "Ho smesso di fare l'attrice perché non ero più felice da almeno dieci anni. Ero diventata una mestierante, non sceglievo più per la qualità". "Come attrice non sono mai stata ambiziosa - ha detto Asia - e penso neanche di talento. Credo mi scegliessero solo per la forte personalità. I ruoli però non sono camicie che ti togli facilmente. Il personaggio che mi ero attaccato addosso si era mangiato la vera io. Ora non mi farò più mettere etichette". Asia ha quindi sorriso ricordando di aver vestito i panni, almeno una cinquantina di volte, di una prostituta: "Ho interpretato questo ruolo in tutte le variazioni. Ma ora non interpreterei neanche Madre Teresa. Facevo l'attrice soprattutto perché volevo dimostrare di essere diversa, di essere qualcuno, ma ho capito che un attore non è un artista, ma uno strumento. E ho smesso di cercare di piacere a tutti". Adesso si dedica soprattutto alla regia, e dopo il film "Incompresa" sta ladorando d aun anno a un nuovo progetto: "Ma non voglio dire di più. Preferisco parlare delle cose quando riesco a realizzarle". A proposito delle difficoltà per sua figlia adolescente nell'avere due genitori artisti, la Argento ha risposto: "Non ne voglio parlare, provo un certo pudore a parlare dei miei figli. Io ho vissuto con difficoltà l'essere figlia d'arte per quanto fossi fiera dei miei genitori. Ho affrontato pregiudizi dai miei coetanei, perché la gente proietta sul rutilante mondo dello spettacolo qualcosa che non c'è"


22/07/2015 www.badtaste.it Giffoni 2015: Lauren Kate ci parla dell’adattamento di Fallen

Oggi a Giffoni Experience 2015 è stata la giornata di Lauren Kate, acclamata autrice della saga di romanzi young-adult fantasy Fallen. Francesco Alò l’ha incontrata a margine della conferenza stampa e le ha chiesto di parlarci del film di Scott Hicks, che verrà distribuito in Italia da M2 Pictures, con protagonisti Addison Timlin, Jeremy Irvine e Harrison Gilbertson. Potete vedere la nostra breve intervista qui sotto! Scritto da Kathryn Price e Nicole Millard, e poi rimaneggiato da Michael Ross, il film non ha ancora una data di uscita. A seguire, la sinossi del romanzo: In seguito a un tragico e misterioso incidente, Lucinda è stata rinchiusa a SwordEtCross, un istituto a metà fra il collegio e il riformatorio. Nell’incidente un suo amico è morto. Lei non ricorda molto di quella terribile notte, ma la sua ricostruzione dei fatti non convince la polizia. La vita nella nuova scuola è difficile: il senso di colpa non le lascia respiro, proprio come le telecamere che registrano ogni singolo istante della sua giornata. E tutti gli altri ragazzi, con cui è più facile litigare che fare amicizia, sembrano avere alle spalle un passato spiacevole, se non spaventoso. Tutto cambia quando Luce incontra Daniel. Misterioso e altero, prima sembra far di tutto per tenerla a distanza, ma poi è lui a correre in suo aiuto, e a salvarle la vita, quando le ombre scure che Luce vede in seguito all’incidente le si stringono intorno. Luce, attratta da Daniel come una falena dalla fiamma


di una candela, scava nel suo passato e scopre che standogli vicino, proprio come una falena, rischia di rimanere uccisa: perchĂŠ Daniel è un angelo caduto, condannato a innamorarsi di lei ogni diciassette anni, solo per vederla morire ogni volta‌ Insieme, i due ragazzi sfideranno i demoni che tormentano Luce, e cercheranno la redenzione.


22/07/2015 www.badtaste.it Giffoni 2015: Greta Menchi ci parla del doppiaggio di L’A.S.S.O. nella manica

A Giffoni Experience 2015 oggi è stata anche la giornata di L’A.S.S.O. nella manica, la commedia diretta da Ari Sandel (nota in originale con il titolo The Duff e tratta dal romanzo “Quanto ti ho odiato” di Kody Keplinger) in uscita il 19 agosto su distribuzione di Eagle Pictures. A presentare il film Greta Menchi, vlogger molto popolare che si cimenta per la prima volta con il doppiaggio: sua la voce di una delle protagoniste, Casey, interpretata dall’attrice Bianca Santos. Francesco Alò l’ha intervistata per noi: potete vedere il video qui sotto! Questa la sinossi ufficiale del sito: Bianca, una liceale prossima al diploma, scopre per caso di essere conosciuta dal corpo studentesco come “L’A.S.S.O. nella manica” (Amica Sfigata Strategicamente Oscena) ovvero la tipica bruttina che le altre utilizzano per sembrare attraenti. Questa rivelazione cambierà la vita della mite Bianca che, con l’aiuto del più bello del liceo, riuscirà a strapparsi di dosso questa etichetta “infame” e diventare a sorpresa la più popolare di tutte. Naturalmente il film in USA è rapidamente diventato un Campione di IncA.S.S.O.


22/07/2015 http://www.filmforlife.org/

Tom Felton: l’attore incontra i fan al Giffoni 2015 GRANDE ATTESA PER L’INCONTRO CON TOM FELTON AL GIFFONI 2015

Sembra sia valsa la pena attenderlo per una notte intera in un sacco a pelo perché Tom Felton, ospite internazionale della 5^ giornata del Giffoni Film Festival, oggi nel suo incontro con i ragazzi non è riuscito a trattenere le lacrime per l’emozione di essere “In un festival incredibile”.


L’attore famoso per aver interpretato Draco Malfoy, perfido nemico di Harry Potter si è dimostrato molto diverso da suo alter ego cinematografico ed estremamente sensibile e a suo agio nel bel mezzo di un giovanissimo pubblico. Come era ovvio l’incontro è stato incentrato soprattutto su Draco, controverso personaggio dell’harrypotteriano mondo in cui molti ragazzi ancora oggi amano rifugiarsi grazie ai libri e ai film. “Il personaggio di Draco ha avuto una grande evoluzione nel corso degli anni si è visto che all’origine della sua negatività c’era il padre, che era una persona malvagia, ma Draco non è una persona buona in un corpo malvagio. Verso la fine della serie c’è un po’ di redenzione ma Draco non diventa buono. Su questo J.K.Rowling, l’autrice di Harry Potter, è stata chiarissima” ha detto Felton. Nonostante la malvagità del personaggio l’accoglienza a Giffoni fa percepire che in realtà Draco/Felton è tra i veri beniamini della saga, amato e osannato da fan che non sono riusciti a trattenere le lacrime durante l’incontro. “Hogwarts non esiste nella realtà e neanche Harry Potter ma il fatto che siano così vivi dentro di noi è la dimostrazione che se ci crediamo abbastanza i sogni possono diventare realtà” ha ammesso un ragazzo riassumendo il motivo per il quale i libri della Rowling sono ancora così amati generazione dopo generazione. Felton alla domanda di un giornalista bambino che chiedeva cosa cambierebbe di Harry Potter ha risposto: “Non cambierei la morte di Dobby (l’elfo domestico della famiglia Malfoy liberato da Potter, ndr) non lo sopportavo e sono stato contento quandoè morto. Nel finale avrei ucciso Harry Potter e sarei scappato con Ron”. Poi, prima dei saluti, Tom ha regalato ai suoi una confessione: “Sul set di Potter ci impedivano di portarci a casa qualsiasi oggetto, bacchette, scope, non volevano che portassimo via niente – dice – ma sappiate che ho rubato degli anelli dal set. Non ditelo alla Warner”.


22/07/2015 http://www.filmforlife.org/

World Wide Fest: Giffoni vs Locarno GIFFONI CON LA SUA “EXPERIENCE” E L’IMMINENTE ARRIVO DI STAR A LOCARNO


La sfida è ovviamente un pretesto, ma gran parte delle news di questa settimana sono relative al festival campano attualmente in corso, e a quello di Locarno, che ha già promesso la presenza di Mr Edward Norton mesi fa. Nonostante le notizie siano ottime resta sempre quel velo di tristezza causato dalla scarsa spinta che riceve dall’alto la promozione della cultura e del cinema. E’ quanto sostiene il direttore artistico del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi, che, nonostante gli evidenti progressi che la cultura ha fatto, sfidando crisi economica e di idee, ammette con rammarico lo scarso sostegno da parte dello stato, aggiungendo anche che all’estero c’è molta più apertura e comprensione, ma questa non è una novità, cosa che ha cercato di segnalare anche nella sua Giffoni Experience. Sempre rimanendo in tema Giffoni, come tiene a specificare Gubitosi “L’unico festival approvato da Truffaut in quanto considerato necessario”, ci confrontiamo con il grandissimo numero di ospiti di questa edizione. Dopo Mark Ruffalo e Tom Felton, tra quelli più attesi, avremo il piacere di assistere durante la giornata di chiusura all’arrivo di Orlando Bloom. Tra le altre novità la Multimedia Valley, uno spazio enorme ancora in cantiere, con 400 posti letto, che si trasformerà durante l’anno in un’acceleratore di impresa e di arte per i giovani che vogliono dar vita a film, corti e web series, un piccolo grande mondo dedicato all’innovazione e alla speranza in ambito cinematografico e non solo. Abbandonato il territorio campano ci trasferiamo in Svizzera, dove fra poche settimane partirà il Festival di Cinema di Locarno, giunto ormai alla sua 68° edizione. Dopo la comunicazione ufficiale dell’arrivo di Edward Norton, indimenticabile interprete di alcune tra le pietre miliari cinematografiche degli ultimi 20 anni, si unisce alla ricca kermesse Andy Garcia, che sfilerà sul red carpet tra il 5 ed il 15 Agosto, per quanto riguarda l’Italia invece confermati Martone e Bellocchio. Oltre agli ospiti internazionali si può affermare anche che gran parte di Locarno sarà invasa da Rai Cinema. Ben 5 i prodotti selezionati tra documentari e lungometraggi, appartenenti a mamma Rai, tra cui Bella e Perduta, I sogni del lago salato, Genitori,L’infinita fabbrica del divano, Asino vola (presentato il 16 Agosto in un evento speciale). Le sezioni del festival saranno 6, nello specifico: Concorso Internazionale, Concorso Cineasti del Presente, Pardi di Domani, Signs of Life, Fuori Concorso e a chiudere Piazza Grande. Aprirà la manifestazione la proiezione di Ricki and The Flash con una scatenatissima Meryl Streep, rocker in cerca di redenzione all’interno del proprio nucleo familiare. Scegliete voi quale festival vi ha soddisfatto di più o semplicemente leggete questo articolo. Noi intanto vi aspettiamo la prossima settimana con tante newssss…..!


22/07/2015 http://frenckcinema.altervista.org/

Giffoni Experience 2015 - Il 24 luglio l'anteprima di Pixels con tanto di contest per i giovani giurati

Tra le anteprime esclusive del Giffoni Film Festival 2015 quest'oggi vi parliamo di Pixels, il nuovo sci-fi targato Sony Pictures atteso nelle sale il prossimo 29 luglio 2015. Il film sarà presentato ufficialmente al Giffoni nella giornata del 24 luglio, ma per l'occasione gli organizzatori hanno messo su un interessante contest che vedrà protagonisti assoluti i giovanissimi giurati del festival. Nel particolare durante i primi giorni del festival è stato chiesto ai giurati di scrivere su appositi post-it ciò che vorrebbero salvare del nostro mondo, un po come fatto nel film, quando la Nasa spedisce nello spazio alcuni elementi della nostra cultura in cerca di risposte aliene. Nel giorno della premiere tutti i post-it saranno raccolti ed uniti insieme per formare un'enorme scultura della forma di Pac-Man (uno dei protagonisti della pellicola) la quale sarà apposta


all'interno della cittadella del Giffoni, ma non è tutto perchè prima della proiezione saranno letti in sala i 10 messaggi più significativi. Un'occasione unica per testare l'intelletto e la genialità dei giovani giurati dell'edizione 2015 del Giffoni Film Festival! Pixels sarà diretto da Chris Columbus su di una sceneggiatura firmata da Timothy Dowling, Tim Herllhy e Adam Sandler, quest'ultimo apparirà anche nel cast in compagnia di Kevin James, Josh Gad, Peter Dinklage, Michelle Monaghan e Brian Cox. Una razza aliena scambia le immagini dei vecchi videogames per una dichiarazione di guerra e attacca la terra usando i giochi stessi come modelli per i loro assalti. Il Presidente degli Stati Uniti chiama allora il suo amico d’infanzia Sam Brenner (Adam Sandler), un campione di videogames negli anni ’80, per difendere la terra. Il destino del nostro pianeta è nelle mani di un improbabile team di nostalgici giocatori.


22/07/2015 www.optimaitalia.com

“Gabriel” in concorso al Giffoni 2015: c’è un altro talento in casa Culkin Rory, il fratello più giovane di Macaulay Culkin è il protagonista del film dell’esordiente Lou Howe. La storia di un ragazzo disturbato, con un passato che non riesce mettere da parte. Ma Gabriel ha un progetto che è convinto gli cambierà la vita. E si mette in viaggio per realizzarlo.

Un grosso albero rinsecchito si staglia contro un orizzonte brumoso, recando con sé un senso d’ineluttabile minaccia. Comincia così Gabriel, il film d’esordio di Lou Howe già passato al Tribeca Film Festival e ora visto al Giffoni Experience, nella categoria adulta dei Generator +18. Gabriel (Rory Culkin) è un ragazzo difficile segnato dal suicidio paterno, avvenuto quando era molto piccolo. È appena uscito dal centro d’igiene mentale e ha maturato un progetto: cercare la fidanzata di cinque anni prima, Alice (Emily Meade), e chiederle di sposarlo. Naturalmente non sa più dove abiti la ragazza: e nel suo peregrinare incrocia anche la propria famiglia, madre e fratello maggiore che l’attendono. Loro vorrebbero aiutarlo, ma l’impresa non è semplice: sia per la tendenza all’autolesionismo di Gabriel (che non ama essere chiamato col suo nome), sia perché i familiari, senza volerlo, gli rilanciano addosso tutta l’ansia dubbiosa che hanno verso la capacità del ragazzo di badare a se stesso.


22/07/2015 www.newscinema.it TOM FELTON INCONTRA I FAN AL GIFFONI 2015, SPECIALE VIDEO Quando i cattivi si commuovono. E’ accaduto al Giffoni Film Festival oggi quando Tom Felton, ospite internazionale della giornata, ha incontrato i ragazzi della giuria e non è riuscito a trattenere le lacrime per l’emozione. “Non sono mai stato in un posto così, non ne esiste uno simile, credetemi” ha detto l’interprete di Draco Malfoy, il perfido nemico di Harry Potter. E in effetti più volte la Rowling ha condannato l’idolatria che circondava Draco dicendo che il ragazzo non è certo una brava persona. Anche se, a giudicare dall’accoglienza a Giffoni, Draco/Felton è il vero beniamino della serie, amato e osannato da fan che non sono riusciti a trattenere le lacrime durante l’incontro.


22/07/2015 www.newscinema.it TOM FELTON SI COMMUOVE AL GIFFONI: “SEGUITE IL VOSTRO CUORE E FATE SOLO CIÒ CHE AMATE” La 45° edizione del Giffoni Film Festival si arricchisce di un pizzico di magia in più con l’arrivo di Tom Felton, il celebre attore inglese che tutti ricordiamo per il ruolo del Serpeverde Draco Malfoy nella saga di Harry Potter. Ma la carriera di Felton inizia ben quattro anni prima dello storico capitolo di Chris Columbus tratto dal libro di J. K. Rowling. Prima di divenire il villain di Harry Potter, Felton esordisce nel film per ragazzi I rubacchiotti di Peter Hewitt e nel classico Anna and the King di Andy Tennant, dove recita al fianco di grandi star come Jodie Foster eChow Yun-Fat. In seguito ottiene il ruolo di Draco Malfoy nella saga di Harry Potter che lo impegna dal 2001 al 2011. Ma smessi i panni del maghetto Serpeverde Felton appare ne L’alba del pianeta delle scimmie di Rupert Wyatt, in The Apparition di Todd Lincoln e ne La ragazza del Dipinto di Amma Asante. Nel frattempo avvia una brillante carriera musicale pubblicando 4 EP e due singoli ufficiali ed appare in serie televisive come Labyrinth eMurder in the First. E non è tutto. Perché Tom Felton sarà con Joseph Fiennes tra i protagonisti del nuovo film diKevin Reynolds, Risen, che affronterà il difficile tema della Resurrezione di Cristo. Potete trovare qui le dichiarazioni di Tom Felton durante la conferenza stampa e l’incontro con i giurati.

Come è stato prendere parte ad una saga come Harry Potter?


Ho iniziato a girare i film di Harry Potter all’età di 13 anni. Quello che posso dire è che se qualcuno mi avesse detto che un giorno sarei stato qui non ci avrei creduto. Ho avuto la fortuna di interpretare un personaggio molto diverso da me, l’unica cosa che abbiamo in comune io e Draco sono gli occhi azzurri. Negli anni mi sono divertito a cercare di capire perché fosse così cattivo e penso che la causa principale sia la sua famiglia. Quale è il suo rapporto con la musica? Continuo a scrivere canzoni ma non penso di trasformare questa passione in una professione. Il mio obiettivo è solo divertirmi con gli amici. La musica è qualcosa che mi aiuta tantissimo a rilassarmi, meditare ed affrontare i problemi di tutti i giorni. Le canzoni sono un po’ come uno script. Ad esempio I Beatles hanno scritto tantissime canzoni con tre accordi suonati in sequenza diversa ed anche la recitazione è così. Puoi dire la stessa battuta in tanti modi diversi e creare così sensazioni diverse. J.K. Rowling ha dichiarato che le sarebbe piaciuto concludere diversamente la saga di Harry Potter. Che cosa pensa al riguardo? Penso che J.K. Rowling abbia fatto le cose in modo perfetto. Certo, mi sarebbe piaciuto se fosse stato Draco Malfoy ad uccidere Voldemort. Scherzo, la saga è perfetta così. Non cambierei nulla. Cambiare Harry Potter sarebbe come cambiare la fiaba di Cenerentola.

Che cosa può rivelarci del suo prossimo progetto?


Non sono molto esperto del tema trattato nel film. Quello che posso dire è che il regista ha fatto di tutto per rendere il film il più realistico possibile. Quando ho iniziato a girare ero un ateo convinto ma questo film mi ha fatto cambiare idea su molte cose. È una storia che tocca e colpisce. Quale è il suo rapporto con la religione? Devo stare attento a quello che dico. Scherzo. Sono nato cristiano. Mia madre crede molto negli insegnamenti di Cristo e da piccolo andavo in chiesa. Ma nell’adolescenza la religione non ha avuto un ruolo nella mia vita. Sono sempre stato un tipo più scientifico. Quale è il suo consiglio per i ragazzi di oggi? Tanti ragazzi mi chiedono come diventare ricchi e famosi. È una domanda a cui non mi piace rispondere perché penso sia molto più importante fare ciò che si ama. Ad esempio quando ero piccolo passavo ore e ore davanti lo specchio ad imitare Jim Carrey. La motivazione che ci spinge ad intraprendere una carriera deve essere sempre la passione. La fama ha influenzato il suo modo di crescere? Avevo tredici anni quando ho iniziato le riprese del primo Harry Potter e a differenza di Daniel, Rupert ed Emma facevo avanti e indietro tra set e vita reale. Quando tornavo a scuola molti mi prendevano in giro per i capelli e le sopracciglia biondissime. Non ci rendevamo neanche conto di essere popolari. Una volta ad esempio siamo andati in Giappone per la promozione di un Harry Potter e la gente è come impazzita. Ma anche qui a Giffoni l’accoglienza è stata incredibile. Mi sento molto fortunato…


22/07/2015 http://cinema.popcorntv.it/

Asia Argento ha deciso di dedicarsi completamente alla carriera da regista La carriera da attrice? Ormai per Asia Argento è un lontano ricordo ed è passata dietro allamacchina da presa. L'artista, dopo aver ricevuto il premio Experience Award, ha deciso di raccontare ai ragazzi del Giffoni Film Festivalquesta sua nuova esperienza: "Ho smesso di fare l'attrice perché non ero più felice da almeno dieci anni. Ero diventata una mestierante, non sceglievo più per la qualità. Come attrice non sono mai stata ambiziosa e penso neanche di talento. Credo mi scegliessero solo per la forte personalità. I ruoli però non sono camicie che ti togli facilmente. Il personaggio che mi ero attaccato addosso si era mangiato la vera io. Ora non mi farò più mettere etichette". Non comparire più su piccoli e grandi schermi è stata una scelta della stessa attrice quindi. Dopo aver vestito i panni di una prostituta almeno una cinquantina di volte, Asia Argento preferisce decidere cosa far fare. Adesso si dedica soprattutto alla regia, e dopo il film "Incompresa" sta ladorando d aun anno a un nuovo progetto.


22/07/2015 http://cinema.popcorntv.it/

L'attore Tom Felton, ospite al Giffoni film festival smette i panni di Draco Malfoy di Harry Potter per un film su Gesù Esistono moltissimi casi nel mondo del cinema di ruoli che riuscono a regalare fama e notorietà, ma che, dopo molti anni, ti rimangono cuciti addosso. A volte finiscono proprio per divenatre d'intralcio alla carriera dell'attore o dell'attrice. Ne sa qualcosa anche TomFelton, che im molti conoscono soprattutto per il personaggio diDraco Malfoy nella saga decennale di Harry Potter. Il 27enne attore inglese, proprio in questi giorni ospite al Giffoni Film Festival, sembra però – come del resto hanno già tentato di fare i suoi colleghi maghi – più convinto che mai a tentare di voltare pagina con il mondo incantato che ha preso vita dalle pagine di J. K. Rowling. Potrebbe forse riuscirci – chi lo sa? – con il suo prossimo film in uscita, Risen di Kevin Reynolds, previsto negli Stati Uniti per gennaio 2016. Pellicola che, per usare le parole dello stesso Tom Felton, «è una detective story su Gesù». Nel film, che vede nei panni di protagonista Joseph Fiennes, l'ex Draco Malfoy interpreterà un legionario che indaga sulla morte di Cristo. Tra non molto dovremmo vedere Felton sempre in Italia, visto che si troverà nel nostro Paese il set per le riprese dello spy action Stratton: First into action di Simon West. Insomma Tom Felton ha decisamente e definitivamente appeso la bacchetta al chiodo. Il punto è: riuscirà a replicare il successo di quando era il "cattivo" di Harry Potter?


22/07/2015 http://tuttoggi.info

Teatro, Anna Foglietta a Spoleto per intepretare Alda Merini La nota attrice tv e cinematografica torna alla sua vecchia passione | Debutto a novembre per la regia di Alessandro Gassman “Mi piacerebbe interpretare il ruolo della matrigna per scrollarmi di dosso l’immagine di mamma alla Mulino Bianco”. Bellissima nel suo lungo vestito rosso, l’attrice Anna Foglietta si è raccontata ieri al Giffoni Film Festival. “Sono una mamma di tre bambini di 4, 2 anni e 9 mesi. E’ molto faticoso ma ce la si può fare. Ai giovani giurati spero di trasmettere un messaggio di positività di donna che riesce a fare la mamma e al contempo a lavorare, raggiungendo i traguardi che si prefigge”. E sui figli ha aggiunto: “Per ora non guardano molta tv se non qualche classico Disney. Preferisco raccontargli io un sacco di storie. Spero che i film se li facciano con la propria testa”. Una donna fuori dalla mondanità Anna Foglietta: “Per me la mondanità è mangiare un gelatone alle otto di sera con i miei bambini”. Sui prossimi progetti lavorativi, invece, dice: “Torno alla mia passione: il teatro, l’arte che mi ha folgorata sin da subito. Interpreterò Alda Merini in ‘La pazza della porta accanto’ di Claudio Fava per la regia di Alessandro Gassman. Il debutto a Spoleto il 15


novembre. Si tratta di un ruolo impegnativo su una grande artista del nostro tempo. Mi emoziona cimentarmi in questa sfida�.


22/07/2015 http://www.megamodo.com/ Giffoni: Greta Menchi da youtube al cinema con “The Duff – L’A.S.S.O. nella manica” Ospite del Giffoni Film Festival Greta Menchi, nel cast di “The Duff – L’A.S.S.O. nella manica”, dove doppia la protagonista Bianca, un’adolescente acqua e sapone, amica di due ragazze belle e celebri a scuola. Vent’anni, vlogger da migliaia di contatti, Greta Menchi è una delle poche youtuber di sesso femminile di successo. “Mi riconoscono molto nella protagonista, anche io mi sentivo un po’ sfigata e ho iniziato a postare dei video perché ero sola in casa e cercavo qualcuno con cui parlare” ha affermato Greta “All’inizio tutti mi hanno detto che ero strana, che ero impazzita, che parlavo da sola, in realtà volevo solo raccontare ciò che mi succedeva nel quotidiano”. Distribuito in Italia dalla Eagle Pictures, il film in anteprima nazionale oggi a Giffoni, racconta la vita di Bianca, diciassettenne bruttina con due amiche molto belle.

Qualcosa in lei cambia quando, ad una festa, incontra Wesley, un ragazzo che le fa notare, e pesare, il suo ruolo da ‘ruota di scorta’, meno attraente e talentuosa delle sue pseudo amiche del cuore. Aperti gli occhi e cosciente della sua posizione all’interno del gruppo di amiche, Bianca cercherà, in tutti i modi, di cambiare per diventare una leader, una ragazza indipendente e far così breccia nel cuore del bel Wesley. Il titolo originale The Duff, che sta per “Designated Ugly Fat


Friend”, ovvero “La brutta grassa amica designata” è stato reso in italiano con l’acronimo A.S.S.O. ovvero “Amica, Sfigata, Strategicamente, Oscena”. “Cercavamo un personaggio che potesse rappresentare il mondo dei teenager attraverso valori positivi e avesse come cassa di risonanza grandi numeri, così Greta ci è sembrata perfetta, non potevamo scegliere di meglio” ha affermato Roberto Proia, direttore della divisione theatrical di Eagle Pictures “Il film verrà distribuito nelle sale italiane il 19 agosto in 220 copie e per la prima volta in Italia un film verrà trattato proprio come un concerto: faremo infatti partire le prevendite in anticipo. Già da domani sarà possibile acquistare il biglietto. Siamo felici di coinvolgere il web, il futuro corre sulla banda larga, è un mezzo per non far disaffezionare i giovani al cinema”. “Il web mi sta dando grandi opportunità, come questa, ma vorrei coltivare i miei sogni che sono indirizzati verso il musical. Amo il cinema e mi piacerebbe scrivere delle canzoni per dire cose che altrimenti in maniera diretta non riuscirei mai a dire – ha proseguito Greta – Non abbandonerò però Youtube, per me è come un diario personale dove trasmettere le mie emozioni. Invece di scriverle, racconto le mie giornate in video”. La Menchi ha infine toccato di uno dei problemi principali legati al web: “Ai ragazzi dico, state attenti a ciò che pubblicate su internet perchè ne lasciate una traccia indelebile, e lancio un appello per denunciare video e foto che non dovrebbero essere postati. Molte volte si pubblicano cose solo per sentirsi parte di qualcosa e per avere attenzioni, questo però è pericoloso”, ha concluso la Menchi.


22/07/2015 www.salernotoday.it Lauren Kate, Valentina Corti e Alessandro Baricco tra l’entusiasmo dei giurati del Gff Sono stati diversi e importanti gli ospiti di questa sesta giornata di festival del cinema e i ragazzi sono stati molto presi dal loro ruolo di giurati anche dalle pellicole in concorso

E’ stato il giorno di “Fallen” e della sua autrice, Lauren Kate, venuta appositamente dagli Stati Uniti dopo il suo intervento al recente Comic-Con di San Diego per incontrare i suoi fans italiani e raccontare dell’adattamento cinematografico del suo romanzo fantasy. La Kate, scrittrice 34enne diventata famosa per la saga di racconti fantasy, non si è sbilanciata sul lungometraggio diretto da Scott Hicks e che vedrà protagonisti Addison Timlin, Jeremy Irvine e Harrison Gilbertson, e i fans non stanno più nella pelle di sapere quando il film, che in Italia sarà distribuito da M2 Pictures, arriverà nelle nostre sale cinematografiche. Intanto a novembre uscirà l’ultimo libro della Kate, “Unforgiven” che avrà come protagonista il demone Cameron Briel. Decisamente più diretta, simpatica e spigliata coi ragazzi si è rivelata la nostrana Valentina Corti, che si è detta emozionata al pensiero di incontrare i giurati del festival “Anzi terrorizzata – ha ammesso - visto che tutti i miei colleghi mi hanno detto che i ragazzi sono preparatissimi". La Corti sarà al cinema dal 1 ottobre con “A Napoli non piove mai”, opera prima di Sergio Assisi: "Interpreto il ruolo di una ragazza che soffre della sindrome di Stendhal ma lavora come restauratrice e si ritrova proiettata da Milano al cuore di Napoli. Una commedia divertente, con un cast tutto partenopeo. E' stato un modo meraviglioso per conoscere la città, che non avevo mai visto prima" ha dichiarato l'attrice, che oggi è stata premiata con l’Explosive Talent Award. E un altro Award è stato conquistato anche dallo scrittore Alessandro Baricco: "Ho accettato con entusiasmo di partecipare a una kermesse sana e viva come il Giffoni Film Festival. Mi affascinava l’idea di potermi raffrontare con tanti giovani in età scolare, con una certa attesa di intensità dalla


vita, con un’idea ben precisa di ‘Bellezza’, a cui poter raccontare quanto la scuola li stia derubando di ogni forma di stupore – ha dichiarato Baricco - Si continuano a sovvenzionare e a tenere in vita progetti di cultura elitari, un certo teatro borghese a capo fila, e non si dirottano mai abbastanza fondi per l’istruzione. Alla politica, se potessi, domanderai solo di non lasciare andar via dalle aule tutti i ragazzi, senza aver insegnato loro la cultura, l’arte e la musica". L’autore di eterni capolavori letterari che ogni generazione di lettori ha imparato ad apprezzare e amare, non solo è stato protagonista dell’incontro in Sala Truffaut con i giurati ma anche di una Masterclass in cui ha saputo ripercorrere sapientemente la sua carriera professionale aiutato anche dai giovani presenti: “Mi piace partire da un assunto: non credo esistano libri che vadano obbligatoriamente letti da ognuno di noi – ha confessato Baricco - Molto più semplicemente potrei raccontarvi quali opere hanno costituito le pietre miliari su cui ho edificato la mia coscienza. Probabilmente non sarei l’uomo di oggi se non avessi letto Flaubert, Proust e Salinger. Da questi tre, ho appreso rispettivamente la grandezza della parola, la fantasia costruttiva del pensiero e l’imprescindibile semplicità di resa. Tre letterati assolutamente distanti tra loro, che però mi hanno anche confermato un’altra semplice verità: la letteratura non potrà mai essere totalmente insegnata, perché sarà impossibile che si afferri nella sua totalità e irripetibilità il lampo di genio che ha dato corpo alla genesi di un’altra storia".


22/07/2015 www.movietele.it Pixels arriva a Giffoni Nel giorno dell'anteprima del film, i post-it raccolti con le proposte dei ragazzi di cosa salverebbero del mondo attuale comporranno una scultura gigante di Pac-Man.

Il 24 luglio verrà presentato in anteprima al Giffoni Film Festival il film Pixels, diretto da Chris Columbus e distribuito in Italia da Warner Bros. Entertainment Italia in 2D e 3D dal prossimo 29 Luglio. Nel film la NASA invia nello spazio una capsula del tempo contenente immagini e filmati, a testimonianza della vita sulla terra, in caso di incontro con forme di vita aliena. Fra questi, una selezione dei videogiochi dell'epoca, tra cui naturalmente il più famoso Pac-Man. Ispirandosi a questo tema e in occasione della Première, nei giorni del Festival verrà chiesto ai giovanissimi partecipanti di riportare su appositi post-it ciò che salverebbero del mondo attuale per trasmetterlo al futuro. Nel giorno dell'anteprima del film, tutti i post-it raccolti con le proposte dei bambini e dei ragazzi andranno a comporre una scultura gigante di Pac-Man che sarà esposta presso la Cittadella del Cinema del Festival di Giffoni.


L'anteprima sarĂ preceduta dall'arrivo sul blue carpet di una delegazione della giovanissima Giuria del Festival. Prima della proiezione, verranno letti in sala i dieci messaggi piĂš significativi fra quelli raccolti per la creazione della scultura.


22/07/2015 www.movietele.it Quando c'era Marnie, ultimo film Studio Ghibli al cinema ad Agosto Dopo essere stato presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, il nuovo film diretto da Hiromasa Yonebashi arriva nelle sale italiane il 24, 25 e 26 agosto.

Potrebbe essere l'ultimo film dello Studio Ghibli: Quando c'era Marnie. Dopo essere stato presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, il nuovo film diretto da Hiromasa Yonebashi, 42enne regista giapponese e allievo prediletto di Miyazaki, sarĂ distribuito nelle sale italiane dalla Lucky Red il 24, 25 e 26 agosto prossimi. Il film racconta la storia di Anna, dodicenne orfana, timida e introversa, che, a causa di motivi di salute, va a trascorrere un periodo di vacanza presso una coppia di parenti. In una villa apparentemente disabitata la piccola incontra Marnie, una misteriosa ragazza dai capelli lunghi e biondi. L'amicizia tra le due preluderĂ a sorprese che riveleranno ad Anna molti aspetti sconcertanti di Marnie. Proprio "Marnie" potrebbe rappresentare l'ultimo capitolo della storia dello Studio Ghibli che ha annunciato una chiusura, per il momento temporanea, dopo aver fatto conoscere in tutto il mondo l'animazione giapponese. La decisione potrebbe essere stata presa dopo il flop del film di Isao Takahata La principessa splendente ma, in particolare, in seguito il ritiro dalle attivitĂ cinematografiche di Hayao Miyazaki.


Fondato nel 1985 da Miyazaki e dal suo socio e mentoreTakahata, lo studio Ghibli ha creato e prodotto anime conosciuti e apprezzati in tutto il mondo che hanno contribuito alla diffusione del genere a livello internazionale. Uscito quattro anni dopo il precedente Arrietty-Il mondo segreto sotto il pavimento, il filmQuando c'era Marnie è tratto da un libro per ragazzi scritto dall'inglese Joan G.Robinson. "Due anni fa Suzuki mi aveva dato un libro intitolato Quando c'era Marnie." racconta il regista Hiromasa Yonebayashi. "È un classico inglese della letteratura per l'infanzia presente anche nella lista dei libri consigliati da Miyazaki. Suzuki mi aveva suggerito di adattarlo in un film. Come opera letteraria mi era piaciuto molto e mi aveva commosso, ma la storia sembrava difficile da rendere in animazione. Il libro ruota soprattutto attorno ai dialoghi tra Anna e Marnie. È attraverso le loro conversazioni che emergono le sottili variazioni dei sentimenti, e quello è l'aspetto più affascinante del racconto" . Ma come si fa a renderlo con l'animazione? Il regista prosegue: "Non mi sentivo per niente in grado di riuscirci in modo convincente. Eppure un'immagine continuava ad affacciarsi nella mia mente, anche molto tempo dopo aver letto il libro: Anna e Marnie, una accanto all'altra, mano nella mano, nel giardino di una casa di pietra di fronte ad una meravigliosa laguna. Avrebbero potuto danzare un valzer alla luce della luna? I due cuori si sarebbero uniti, sempre accompagnati dalla bellezza della natura, una brezza gentile e un vecchio motivo familiare. Dopo aver buttato giù diversi schizzi, ho capito di voler fare un tentativo." "Quando c'era Marnie", pubblicato nel 1967, è considerato uno dei maggiori capolavori della letteratura inglese per l'infanzia, oltre ad essere uno dei libri preferiti di Hayao Miyazaki. Nell'adattare la storia per lo schermo, Yonebayashi è stato particolarmente attento a collocare geograficamente le paludi dove Anna e Marnie si incontrano. Nel trasferire la storia dall'Inghilterra a Hokkaido, in Giappone, ha esplorato Kushiro, Nemuro e Akkeshi, alla ricerca dello sfondo migliore. A partire da quella ricerca, lui e il suo team hanno creato il villaggio vicino al mare, mescolando realtà e fantasia. Le acque limpide della laguna e il modo in cui lo scenario si trasforma passando dall'alta alla bassa marea riflettono i piccoli cambiamenti che avvengono nell'animo delle due ragazzine. Le paludi di Hokkaido sono diventate così un ambiente per fantasie oniriche, tipiche dei film dello Studio Ghibli. L'appuntamento con Quando c'era Marnie è nelle sale italiane il 24, 25 e 26 agosto prossimi.


22/07/2015 www.movietele.it Giffoni 2015, recap Giorno 6, Mercoledì 22 Luglio La sesta giornata di Giffoni Experience 2015, Mercoledì 22 Luglio, ha visto ospiti Alessandro Baricco, Valentina Corti, e la scrittrice americana Lauren Kate.

La sesta giornata di Giffoni Experience 2015, Mercoledì 22 Luglio, ha visto ospiti Alessandro Baricco, Valentina Corti, e la scrittrice americana Lauren Kate. Torinese di nascita e cittadino dei due mondi per adozione, l'autore Alessandro Baricco, fra i più noti esponenti della narrativa italiana contemporanea, ha incontrato una sala gremita di giurati e ha ripercorso il suo percorso professionale insieme ai giovani protagonisti della Masterclass. "Mi piace spesso partire da un assunto: non credo esistano libri che vadano obbligatoriamente letti da ognuno di noi. Molto più semplicisticamente potrei raccontarvi quali opere hanno costituito le pietre miliari su cui ho edificato la mia coscienza", ha premesso l'autore di libri come Oceano mare, Castelli di Rabbia e Novecento. "Probabilmente non sarei l'uomo che osservate oggi, se non avessi letto Flaubert, Proust e Salinger. Da questi tre, in maniera specifica, ho appreso rispettivamente la grandezza della parola, la fantasia costruttiva del pensiero e l'imprescindibile semplicità di resa. Tre letterati assolutamente distanti tra loro, che però mi hanno anche confermato un'altra semplice verità: la letteratura non potrà mai essere totalmente insegnata, perché sarà impossibile che si afferri nella sua totalità e irripetibilità il lampo di genio che ha dato corpo alla genesi di un'altra storia".


Baricco ha detto di aver accettato di essere ospite quest'anno al Giffoni Film Festival perchè "Mi affascinava l'idea di potermi raffrontare con tanti giovani in età scolare, con una certa attesa di intensità dalla vita, con un'idea ben precisa di Bellezza, a cui poter raccontare quanto la scuola li stia derubando di ogni forma di stupore. Si continuano a sovvenzionare e a tenere in vita progetti di cultura elitari, un certo teatro borghese a capo fila, e non si dirottano mai abbastanza fondi per l'istruzione. Alla politica, se potessi, domanderai solo di non lasciare andar via dalle aule tutti i ragazzi, senza aver insegnato loro la cultura, l'arte e la musica".

La sesta giornata di Giffoni Experience 2015 ha visto ospite anche Valentina Corti, per la prima volta sul Blu Carpet del Giffoni Film Festival, a pochi giorni dal suo ritorno sul set di Un Medico in Famiglia, di cui sta per girare la decima edizione. Valentina sarà nei cinema dal 1 ottobre 2015 con A Napoli non piove mai, opera prima del collega Sergio Assisi, dove interpreta il ruolo di una ragazza che soffre della sindrome di Stendhal ma lavora come restauratrice e si ritrova proiettata da Milano al cuore di Napoli. Si tratta di "Una commedia divertente, con un cast tutto partenopeo. E' stato un modo meraviglioso per conoscere la città, che non avevo mai visto prima" ha detto a Giffoni l'attrice. Sul tema di quest'anno di Giffoni, 'carpe diem', Valentina dice di non essere impulsiva, anzi consiglia ai ragazzi di "vivere sempre il momento, ma con leggerezza", senza l'ansia di 'cogliere l'attimo' per paura che scompaia. Valentina Corti ha lasciato poi la Cittadella non prima di aver ricevuto dai giurati il prmio l'Explosive Talent Award.


L'ospite internazionale di oggi è stata la scrittrice americana Lauren Kate, che ha presentato in anteprima assoluta il backstage del film Fallen, tratto dal primo romanzo dell'omonima saga letteraria e in arrivo su grande schermo ad inizio 2016 per M2 Pictures. Il film è ambientato nei gotici corridoi di un riformatorio molto particolare, dove un'eroina tormentata e il suo bellissimo angelo caduto stanno per riscrivere la Storia. L'amatissimo romanzo d'esordio di Lauren Kate, da cui il film è tratto, viene definito una "scintilla indimenticabile di una saga romantica che strega e appassiona". Protagonisti della versione per il cinema sono un trio di giovani promesse di Hollywood: Addison Timlin (Lucinda), Jeremy Irvine (Daniel) e Harrison Gilbertson (Cam). In Italia il nuovo libro della saga, Angels in the dark, arriverà a ottobre per Rizzoli e raccoglie sette storie che ampliano l'universo di angeli caduti che affollano questo scenario di paranormal romance. Infine, ospite oggi a Giffoni anche Greta Menchi, vlogger che ha conquistato il web con il suo diario quotidiano e le sue divertenti clip. Ai ragazzi del Giffoni Film Festival, dove è giunta per accompagnare L'A.S.S.O. nella Manica (The Duff), di Ari Sandel, proiettato in anteprima nella sala Truffaut, dice: "Lo dico sempre ai ragazzi: quel che si posta su Internet non si può cancellare più. State attenti. E se siete oggetto dei cyberbulli, denunciate". L' A.S.S.O. nella manica racconta la vita di Bianca, un'adolescente acqua e sapone, amica di due ragazze belle, intelligenti e, pertanto, invidiate e in voga in tutta la scuola. Qualcosa cambierà in Bianca quando, ad una festa, incontrerà Wesley, un ragazzo che le farà notare, e pesare, il suo ruolo da 'ruota di scorta', meno attraente e talentuosa delle sue pseudo amiche del cuore. Aperti gli occhi e cosciente della sua posizione all'interno del gruppo di amiche, Bianca cercherà, in tutti i modi, di cambiare per diventare una leader, una ragazza indipendente e far così breccia nel cuore del bel Wesley. Diretto da Ari Sandel, il film vede protagonisti Mae Whitman, Robbie Amell, Bella Thorne, Bianca A. Santos, Skyler Samuels, Romany Malco.


22/07/2015 www.myreviews.it OGGI IN CONCORSO AL GIFFONI FILM FESTIVAL, MY MOTHER’S BLUE SKY, IL CORAGGIO DI UN BAMBINO IRANIANO PER LA LIBERTÀ La lotta di un bambino per la propria liberta’ in Iran e’ l’argomento del film presentato oggi in concorso nella sezione +10 alla 45esima edizione del Giffoni Film Festival,...

La lotta di un bambino per la propria liberta’ in Iran e’ l’argomento del film presentato oggi in concorso nella sezione +10 alla 45esima edizione delGiffoni Film Festival, il più’ importante evento per ragazzi del mondo. ‘My mother’s blue sky‘, questo il titolo del film diretto dal 50enne Ali Ghavitan, racconta la storia di Amir, 8 anni, che ha perso il padre e vive con la madre su una collina lontana dal loro villaggio. Madre e figlio possiedono una piccola miniera di carbone e si battono per essere completamente indipendenti contro un grande proprietario desideroso di controllare tutta la montagna. Alla morte della madre, Amir dovra’ lottare per difendere la sua liberta’. “Per realizzare questo film -spiega il regista- sono scappato dal disordine della citta’ e sono entrato in contatto con le persone invisibili, lontano dalla corruzione. Ho visto che erano delle macchie


verdi nel mezzo di un campo rosso, cercavano la vita sulla terra. Poi ho acquisito consapevolezza e sono stato abbracciato dalla tristezza, ho pianto per me stesso. Il film e’ il mio momento di consapevolezza�.


22/07/2015 www.cinemaitaliano.info Giffoni Film Festival: Attesa per Fortunato Cerlino della serie "Gomorra"

Fortunato Cerlino Arriva domani al Festival di Giffoni Fortunato Cerlino che in questi giorni e' impegnato a Napoli sul set della serie SKY "Gomorra 2". Cerlino, celebre per il personaggio di Don Pietro Savastano, sara' anche protagonista della terza serie USA di "Hannibal", nel ruolo dell’ispettore di polizia Rinaldo Pazzi che dà la caccia al temibile cannibale Hannibal Lecter: un ruolo di co-protagonista della serie prodotta da NBC che dovrebbe andare in onda verso la fine dell’anno e affianchera' l’attore Palma d’Oro a Cannes, Mad Mikkelsen, oltre a Laurence Fishburne e Gillian Anderson.


22/07/2015 www.cinemaitaliano.info Giffoni Film Festival: "My mother's blue sky", il coraggio di un bambino iraniano per la libertĂ

La lotta di un bambino per la propria liberta' in Iran e' l'argomento del film presentato oggi in concorso nella sezione +10 alla 45esima edizione del Giffoni Film Festival, il piĂš' importante evento per ragazzi del mondo. "My mother's blue sky", questo il titolo del film diretto dal 50enne Ali Ghavitan, racconta la storia di Amir, 8 anni, che ha perso il padre e vive con la madre su una collina lontana dal loro villaggio. Madre e figlio possiedono una piccola miniera di carbone e si battono per essere completamente indipendenti contro un grande proprietario desideroso di controllare tutta la montagna. Alla morte della madre, Amir dovra' lottare per difendere la sua liberta'. "Per realizzare questo film" - spiega il regista - "sono scappato dal disordine della citta' e sono entrato in contatto con le persone invisibili, lontano dalla corruzione. Ho visto che erano delle macchie verdi nel mezzo di un campo rosso, cercavano la vita sulla terra. Poi ho acquisito consapevolezza e sono stato abbracciato dalla tristezza, ho pianto per me stesso. Il film e' il mio momento di consapevolezza".


22/07/2015 www.cinemaitaliano.info "Pixels" in anteprima al Giffoni Film Festival

Il 24 luglio 2015 verrà presentato in anteprima al Giffoni Film Festival il film "Pixels", diretto da Chris Columbus e distribuito in Italia da Warner Bros. Entertainment Italia in 2D e 3D dal prossimo 29 Luglio. Nel film la NASA invia nello spazio una capsula del tempo contenente immagini e filmati, a testimonianza della vita sulla terra, in caso di incontro con forme di vita aliena. Fra questi, una selezione dei videogiochi dell’epoca, tra cui naturalmente il più famoso Pac-Man. Ispirandosi a questo tema e in occasione della Première, nei giorni del Festival verrà chiesto ai giovanissimi partecipanti di riportare su appositi post-it ciò che salverebbero del mondo attuale per trasmetterlo al futuro. Nel giorno dell’anteprima del film, tutti i post-it raccolti con le proposte dei bambini e dei ragazzi andranno a comporre una scultura gigante di Pac-Man che sarà esposta presso la Cittadella del Cinema del Festival di Giffoni. L’anteprima sarà preceduta dall’arrivo sul blue carpet di una delegazione della giovanissima Giuria del Festival. Prima della proiezione, verranno letti in sala i dieci messaggi più significativi fra quelli raccolti per la creazione della scultura.


22/07/2015 www.cinemaitaliano.info Giffoni Film Festival: Tom Felton si commuove e confessa: "Io avrei ucciso Harry Potter

Quando i cattivi si commuovono. E' accaduto al Giffoni Film Festival quando Tom Felton, ospite internazionale della manifestazione, ha incontrato i ragazzi della giuria e non è riuscito a trattenere le lacrime per l'emozione di essere 'in un festival incredibile. "Non sono mai stato in un posto così, non ne esiste uno simile, credetemi'" dice l'interprete di Draco Malfoy, il perfido nemico di Harry Potter. "Il personaggio di Draco ha avuto una grande evoluzione nel corso degli anni" spiega - "si è visto che all'origine della sua negatività c'era il padre, che era una persona malvagia, ma Draco non è una persona buona in un corpo malvagio. Verso la fine della serie c'è un po' di redenzione ma Draco non divernta buono. Su questo J.K.Rowling, l'autrice di Harry Potter, è stata chiarissima". E in effetti più volte la Rowling ha condannato l'idolatria che circondava Draco dicendo che il ragazzo non è certo una brava persona. Anche se, a giudicare dall'accoglienza a Giffoni, Draco/Felton è il vero beniamino della serie, amato e osannato da fan che non sono riusciti a trattenere le lacrime durante l'incontro. "Hogwarts non esiste nella realtà e neanche Harry Potter ma il fatto che siano così vivi dentro di noi è la dimostrazione che se ci crediamo abbastanza i sogni possono diventare realtà". Un giurato gli chiede cosa cambierebbe di Harry Potter: "Non cambierei la morte di Dobby (l'elfo domestico della famiglia Malfoy liberato da Potter, ndr) non lo sopportavo e sono stato contento quando è morto" - dice - "Nel finale avrei ucciso Harry Potter e sarei scappato con Ron". Poi una confessione: "Sul set di Potter ci impedivano di portarci a casa qualsiasi oggetto, bacchette, scope, non volevano che portassimo via niente" dice - "ma sappiate che ho rubato degli anelli dal set. Non ditelo alla Warner".


22/07/2015 www.youmovies.it “Pixels” al Giffoni Film Festival

Il 24 luglio verrà presentato in anteprima al Giffoni Film Festival il film Pixels, diretto da Chris Columbus e distribuito in Italia da Warner Bros. Entertainment Italia in 2D e 3D dal prossimo 29 Luglio. Nel film la NASA invia nello spazio una capsula del tempo contenente immagini e filmati, a testimonianza della vita sulla terra, in caso di incontro con forme di vita aliena. Fra questi, una selezione dei videogiochi dell’epoca, tra cui naturalmente il più famoso Pac-Man.


Ispirandosi a questo tema e in occasione della première, nei giorni del Festival verrà chiesto ai giovanissimi partecipanti di riportare su appositi post-it ciò che salverebbero del mondo attuale per trasmetterlo al futuro. Nel giorno dell’anteprima del film, tutti i post-it raccolti con le proposte dei bambini e dei ragazzi andranno a comporre una scultura gigante di Pac-Man che sarà esposta presso la Cittadella del Cinema del Festival di Giffoni. L’anteprima sarà preceduta dall’arrivo sul blue carpet di una delegazione della giovanissima Giuria del Festival. Prima della proiezione, verranno letti in sala i dieci messaggi più significativi fra quelli raccolti per la creazione della scultura.


22/07/2015 http://www.imagazine.it/ Esordio al Giffoni per il corto made in FVG Il mantello di carta Realizzato a Pordenone, il progetto mira a sensibilizzare sulle patologie rare e incurabili che colpiscono ogni anno i minori. "Il mantello di Carta" è il progetto di sensibilizzazione sulle patologie rare e incurabili che colpiscono ogni anno da 12.000 a 30.000 minori, nato su ideazione della Fondazione Maruzza Lefebvre D'Ovidio Onlus - da oltre 15 anni impegnata nelle cure palliative pediatriche in Italia - con l'Associazione Maruzza del Friuli Venezia Giulia, presentato nell'ultima edizione di Pordenonelegge. Testimonial del progetto al festival è stato Carlo Lucarelli con un racconto inedito accompagnato da illustrazioni di maestri del fumetto contemporaneo (da Lorenzo Mattotti, a Silver, Milo Manara, Vittorio Giardino, fino a Bruno Bozzetto, Leo Ortolani e Giulio De Vita) tutti impegnati per la difesa dei bambini gravemente malati e la diffusione dell'importanza delle cure palliative a loro dedicate. Dopo il successo del libro, ospitato da Pordenonelegge in anteprima assoluta lo scorso settembre, Il mantello di carta è divenuto un cortometraggio che sarà presentato in anteprima assoluta al GIFFONI FILM FESTIVAL: i promotori della Fondazione Maruzza - coordinata in Friuli Venezia Giulia da Omar Leone - hanno voluto restituire anche per immagini lo spessore e la bellezza del racconto di Lucarelli, cosÌ da renderlo fruibile ad un numero ancora più ampio di persone. La produzione, la regia e la sceneggiatura (tratta dal libro di Lucarelli ) è firmata a sei mani dal noto fumettista pordenonese Giulio De Vita,, con Pasqualino Suppa, e dallo stesso Omar Leone della Fondazione Maruzza. Il film è prodotto dalla casa di produzione indipendente Eufrasia di Pordenone Protagonista del cortometraggio l'attrice di teatro, cinema e televisione, oltre che scrittrice, Sara D'Amario. Nel cast figurano anche cammei dei Papu e di Carla Manzon e Erica Alberti.


22/07/2015 www.cinefilos.it

Giffoni Experience 2015, Tom Felton: “Non mi stancherò mai di Draco!” Per il secondo anno consecutivo, il Giffoni Experience 2015 chiama a raccolta tutti i fan di Harry Potterper realizzare il loro sogno di incontrare un personaggio della saga: è la volta di Tom Felton, il malvagio compagno di Hogwarts del maghetto più famoso del mondo! L’attore inglese è arrivato carico all’incontro, commuovendosi davanti all’accoglienza calorosa delle giurie, dalla folla che lo aspettava sul blue carpet e dal Welcome video, un video con messaggi di benvenuto e spezzoni di performance che precede ogni incontro a Giffoni (uno dei momenti più amati da ospiti e pubblico), “Faccio il lavoro più bello del mondo e non avrei mai creduto che un giorno mi sarei trovato davanti a voi! Questo festival è un occasione bellissima sia per me che per voi! Non so dove sarei oggi se i miei genitori non mi avessero portato all’audizione di Harry Potter: lo so che è stato merito della mia faccia se sono stato preso, ma ora sono qui solo grazie al vostro supporto!” “Non mi stancherò mai del ruolo di Draco Malfoy!” commenta Tom Felton, che è conosciuto da tutti principalmente per questa sua interpretazione anche se nel suo curriculum vanta tanti film tra cui L’Alba del Pianeta delle Scimmie e Against The Sun e tanti progetti in uscita, come la detective story Risen, accanto a Joseph Feinnes, “I giornalisti mi chiedono sempre cosa vorrei fare per scollarmi di dosso questo ruolo, ma io non voglio! Sono stato davvero fortunato di far parte


della saga di Harry Potter e, lo dico anche a nome degli altri attori, vi ringrazio per tutto il successo che ci avete dato! Chiamatemi Draco quando volete!” .

Recitando il ruolo del bullo della scuola di magia dai 12 ai 21 anni, Tom Felton è cresciuto insieme al suo personaggio ed è normale che tutto l’incontro si è incentrato soprattutto sulla conoscenza di esso: “La cosa bella è che al terzo/quarto film il regista veniva da me e mi chiedeva consigli su come dovesse agire Draco: ci siamo influenzati a vicenda e sapevo come poteva pensare in certe situazioni. Ma quello che ho amato di Draco è che ha avuto un evoluzione incredibile dal primo all’ultimo film. Molti erano dalla sua parte ed io non lo condanno, ma non era un personaggio da seguire. Purtroppo era cresciuto in un ambiente che lo ha influenzato negativamente, idolatrando il padre malvagio. Mettiamo le cose in chiaro: Draco non è un santo vestito da lupo. È un lupo docile, ma sempre lupo! Con il passare degli anni il suo carattere è migliorato, ha iniziato a vedere più positivamente la madre e nel finale c’è una sorta di redenzione ad esempio quando salva Harry, anche se effettivamente non lo aveva riconosciuto. Ma J.K. Rowling lo ha sottolineato molto spesso: Draco non era uno dei buoni!”. Le giurie sono molto curiose di sapere cosa avrebbe cambiato della saga, se ne avesse avuto il potere.“Non sono stato mai un grande fan di Dobby, era un personaggio strano e curioso. Ma al cinema tutti piangevano e anche se sono caduti tanti soldati in questi anni, probabilmente salverei lui dalla fine che ha fatto!” una risposta che forse Draco non avrebbe dato ma ammette di essere stato anche lui ogni tanto un cattivo ragazzo,“Sul set erano molto severi, ma devo ammettere che mi sono portato a casa un’anello dei Serpeverde…ma non lo dite alla Warner Bros!”. E mentre alla stampa confessa che nel finale avrebbe voluto lui uccidere Lord Voldemort, ai ragazzi racconta un’altra storia…ben più divertente! “Del finale non avrei cambiato molto! Semplicemente avrei ucciso Harry e sarei scappato via con Ron!”


Tema ricorrente dell’incontro con Tom Felton è stata la fortuna, una cosa che l’attore di 27 anni non da per scontato: “Harry Potter per me è stata una grande palestra. Ho avuto l’opportunità di recitare accanto ad un cast eccezionale come Alan Rickman e Joseph Fiennes sin da quando ero piccolo. Non se ne accorgevano loro e nemmeno io, ma dopo alcune scene io mi accorgevo di aver imparato qualcosa, di aver carpito qualche loro segreto. Sono davvero grato di averne avuto la possibilità!” e aggiunge “Non ricordo grandi ostacoli nel mio percorso. Forse imparare gli accenti, come quello americano, richiede impegno. A volte mi manca casa quando sono dall’altra parte del mondo a girare in film…ma sinceramente mi sto lamentando del nulla! Faccio un lavoro stupendo, che io però chiamo passione, perché non mi posso proprio lamentare!” “Spero di continuare a recitare ma devo ammettere che è una cosa che ho capito recentemente di voler fare seriamente. Pensate che dopo il primo film di Harry Potter volevo fare il pescatore…e fortunatamente non ci sono riuscito! Mi ci sono voluti 10 anni per capire che lavoro fantastico avevo avuto la possibilità di fare e quanto ero stato fortunato!”. Tom Felton rimarrà in Italia per qualche altra settimana, tra la Puglia e Roma, per girare il film di Stratton per la regia di Simon West.


22/07/2015 http://corriereinnovazione.corriere.it/ Da Giffoni parte il crowdfunding culturale che punta all’Europa La sfida di DeRev: «A settembre la nuova piattaforma con donazioni anche via Sms di Paola Cacace «Lo stato italiano deve fare quello che fa Giffoni Innovation Hub: investire sull’innovazione e la cultura per favorire l’accesso al mercato delle startup, che oggi fanno cose straordinarie. Oggi lo fa Giffoni, domani spero lo faccia l’Italia». A parlare è Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati intervenuto al «Crowdfunding Day» all’Antica Ramiera a Giffoni Valle Piana, nel salernitano, durante la rassegna di eventi «Next Generation» organizzata dal Giffoni Innovation Hub, costola innovatrice di quello che un tempo era il Festival del Cinema per ragazzi e che oggi è la Giffoni Experience, maxi evento diffuso che focalizza l’attenzione sulla cultura a dimensione di giovanissimi. «Sono a Giffoni – ha continuato Di Maio - per scoprire questa evoluzione necessaria del festival che continua ad investire sul futuro dei giovani attraverso la cultura orientata adesso verso l’innovazione grazie all’Hub». La giornata sul Crowdfunding è passata concentrandosi sulle nuove opportunità di produzione e finanziamento per artisti, startup creative e industrie culturali. Il tutto in modalità crowdfunding, potente strumento di finanziamento dal basso che grazie al web riesce a portare il supporto, anche economico, della gente ai progetti più validi ma che spesso non hanno accesso al credito più «convenzionale».

Il crowdfunding civico «Ogni anno sono oltre 35mila i donatori che partecipano alle campagne di crowdfunding lanciate su DeRev, la piattaforma da me creata ormai qualche anno fa, per un ammontare complessivo di


oltre 3 milioni di euro raccolti – sottolinea Roberto Esposito che è anche tra i fondatori di Giffoni Innovation Hub – Sulla nostra piattaforma è stata inoltre lanciata la più grande campagna di crowdfunding mai realizzata in Italia, che ha raccolto 1,6 milioni di euro per la ricostruzione di Città della Scienza dopo l’incendio doloso del 2013. DeRev è la prima piattaforma italiana a proporre una soluzione strutturata per il civic crowdfunding, ovvero il nuovo modello di raccolta fondi utilizzato da enti pubblici e cittadini per finanziare opere pubbliche, servizi urbani, beni culturali e progetti legati al territorio con il diretto supporto della comunità, della pubblica amministrazione e degli stakeholder (aziende, associazioni, media, ecc.) legati al territorio – specifica Esposito -. A tal fine, nella seconda metà di settembre DeRev lancerà la sua nuova piattaforma che punterà ad esportare il modello del civic, creative and cultural crowdfunding anche nei principali paesi europei e che avrà novità anche tecniche tra cui le donazioni via sms». Giffoni e Derev E l’obiettivo della giornata di discussione era anche questo. Il focus dell’incubatore firmato «Giffoni» si è incentrato in particolare sull’incidenza che il crowdfunding ha, ed avrà in futuro, nel sistema creativo, culturale e imprenditoriale italiano. Un’opportunità alternativa di produzione e finanziamento che consente ad artisti emergenti, associazioni ed enti pubblici di dar vita a progetti dal basso grazie al sostegno diretto degli utenti. E non a caso il binomio DeRev e Giffoni è nato proprio per questo. Perché nel crowdfunding è stato individuato il principale asset economico di qualsiasi progetto realmente innovativo. «Lavoriamo già da un anno con Giffoni Innovation Hub – continua Esposito – una collaborazione a doppio senso, perché DeRev aiuta con il crowdfunding i progetti incubati dall’Hub e a sua volta Giffoni tiene d’occhio i progetti culturali su DeRev scegliendo i migliori e premiandoli prima di tutto permettendogli di fregiarsi del brand Giffoni, che per un artista è sempre una gran cosa e facendoli entrare nel loro programma di accelerazione, accompagnandoli fino alla produzione e la distribuzione della loro creazione».


22/07/2015 www.terzapagina.it Giffoni, Malfoy avrebbe ucciso Harry Potter

Quando i cattivi si commuovono. E’ accaduto al Giffoni Film Festival quando Tom Felton, ospite internazionale della giornata, ha incontrato i ragazzi della giuria e non è riuscito a trattenere le lacrime per l’emozione di essere ‘in un festival incredibile.

Non sono mai stato in un posto così, non ne esiste uno simile, credetemi’ dice l’interprete di Draco Malfoy, il perfido nemico di Harry Potter. “Il personaggio di Draco ha avuto una grande evoluzione nel corso degli anni -spiega- si è visto che all’origine della sua negatività c’era il padre, che era una persona malvagia, ma Draco non è una persona buona in un corpo malvagio. Verso la fine della


serie c’è un po’ di redenzione ma Draco non diventa buono. Su questo J.K.Rowling, l’autrice di Harry Potter, è stata chiarissima”. E in effetti più volte la Rowling ha condannato l’idolatria che circondava Draco dicendo che il ragazzo non è certo una brava persona. Anche se, a giudicare dall’accoglienza a Giffoni, Draco/Felton è il vero beniamino della serie, amato e osannato da fan che non sono riusciti a trattenere le lacrime durante l’incontro. “Hogwarts non esiste nella realtà e neanche Harry Potter ma il fatto che siano così vivi dentro di noi è la dimostrazione che se ci crediamo abbastanza i sogni possono diventare realtà”. Un giurato gli chiede cosa cambierebbe di Harry Potter: “Non cambierei la morte di Dobby (l’elfo domestico della famiglia Malfoy liberato da Potter, ndr) non lo sopportavo e sono stato contento quando è morto -dice- Nel finale avrei ucciso Harry Potter e sarei scappato con Ron”. Poi una confessione: “Sul set di Potter ci impedivano di portarci a casa qualsiasi oggetto, bacchette, scope, non volevano che portassimo via niente -dice- ma sappiate che ho rubato degli anelli dal set. Non ditelo alla Warner”.

Al Festival di Giffoni è atteso anche Fortunato Cerlino che in questi giorni è impegnato a Napoli sul set della serie SKY Gomorra 2. Cerlino, celebre per il personaggio di Don Pietro Savastano, sarà anche protagonista della terza serie USA di Hannibal, nel ruolo dell’ispettore di polizia Rinaldo Pazzi che dà la caccia al temibile cannibale Hannibal Lecter: un ruolo di co-protagonista della serie prodotta da NBC che dovrebbe andare in onda verso la fine dell’anno e affiancherà l’attore Palma d’Oro a Cannes, Mad Mikkelsen, oltre a Laurence Fishburne e Gillian Anderson. Tra gli ospiti attesi a Giffoni anche Walter Veltroni in veste di regista che incontrerà i giovani giurati di Giffoni per il suo “I bambini sanno”. Tra gli eventi il teaser preview Hotel Transylvania 2, il sequel che vede il ritorno di “Drac” e i suoi mostruosi compagni d’avventura. Per il Trio Medusa – Late Show attesa per Nina Zilli e gli Zero Assoluto che si esibiranno per il pubblico di Giffoni.


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