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Farmacie, presidio sul territorio contro il virus
A fianco : la Farmacia Comunale presso il Centro Commerciale Punta di Ferro Sotto: Franco Sami, presidente di Forlifarma Pagina a fianco: l’emergenza mascherine e il rischio speculazioni
L’intero sistema delle Farmacie (pubbliche e private) sta svolgendo un ruolo prezioso per i cittadini a fronte dell’emergenza Coronavirus. Franco Sami illustra le iniziative del comparto e quelle specifiche messe in campo all’interno delle 9 strutture pubbliche che fanno riferimento a Forlifarma
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e farmacie, nell’ambito dell’emergenza Coronavirus, sono certamente un avamposto importante per i cittadini, smarritti e impauriti da questo nemico invisibile, quanto pericoloso. Il senso di responsabilità, a cui tutti si chiede di attenersi per il contenimento della diffusione del Covid 19, è un valore assoluto per l’azione quotidiana delle Farmacie - siano esse pubbliche o private - che si concretizza su vari aspetti a favore della collettività. “In primo luogo - afferma Franco Sami, presidente di Forlifarma, che associa 9 Farmacie Comunali - abbiamo attivato una forte relazione fra operatori del settore, tramite le nostre associazioni di categoria (Assofarm per le pubbliche e Federfarma per le private) e l’Ordine dei Farmacisti, al fine di fare squadra comune a fronte dell’emergenza. Non si tratta solo di una dichiarazione di buone prassi, ma vuole tradursi in azioni concrete a servizio della popolazione, il cui primo atto L
significativo sta nella consegna gratuita a domicilio di farmaci per le categorie più fragili (ammalati, anziani, persone con disturbi respiratori), frutto di un accordo fra le due citate associazioni di categoria e la Croce Rossa Italiana. Il cittadino che necessita di tale servizio può contattare, tramite il Numero Verde 800.065510, la stessa Croce Rossa, che grazie all’apporto dei propri volontari si occuperà del ritiro della ricetta, dell’approvvigionamento del prodotto presso una farmacia e della consegna a casa. Un’iniziativa, che, come Farmacie Comunali di Forlì, avevamo già attivato, all’avvio dell’emergenza, con l’ausilio di un corriere locale, che curava la consegna: con l’accordo nazionale il servizio è certamente più strutturato e può raggiungere più persone in difficoltà”. Un altro provvedimento di particolare interesse, a livello locale, è l’accordo con l’AUSL Romagna, in merito alla distribuzione diretta di farmaci che l’azienda sanitaria svolge direttamente. Vista la pressione a cui è sottoposta la struttura ospedaliera, le nostre farmacie e quelle private del territorio si sono impegnate per la gestione di questo servizio di distribuzione in forma gratuita: un fatto che accorcia le distanze con il cittadino e libera di un’incombenza l’AUSL, impegnata fortemente su tanti fronti. “Nello specifico degli interventi delle Farmacie Comunali - continua Sami - desidero sottolineare il ruolo che stiamo svolgendo come sportello informativo: presso ognuno dei nostri 9 presidi un farmacista è impegnato prevalentemente a rispondere al telefono alle continue richieste di informazioni che provengono dai cittadini, con il compito di venire incontro alle esigenze e, specialmente, di tranquillizzare le persone, pur senza dimenticare che stiamo vivendo una fase di emergenza che non ha eguali, te
Farmacie Comunali di Forlì, ci sta a cuore il tuo benessere
In Farmacia trovi anche: • Prenotazione CUP (visite specialistiche ed esami) • Distribuzione farmaci per conto dell’AUSL • Misurazione pressione, controllo peso • Elettrocardiogramma • Materiale informativo e di approfondimento • Noleggio apparecchiature elettromedicali • Foratura lobi orecchi e check-up capello e pelle
stimoniata anche dal fatto che l’accesso medio giornaliero alle nostre farmacie ha subìto un incremento nell’ultimo mese e si assesta sulle 2.500 unità/giorno. E’ un dato significativo, in quanto testimonia che, a fronte del carico di lavoro dei medici di base, delle restrizioni di movimento e della necessità di non avere assembramenti nelle sale d’attesa, le farmacie hanno assunto il ruolo di primo presidio sanitario sul territorio. Questa situazione d’emergenza impone una forte riflessione sulla sicurezza del personale delle farmacie, che ringrazio di cuore per il senso di responsabilità e la professionalità messe in campo in un contesto che non esagero nel definire di “trincea”: tutti i nostri farmacisti sono dotati dei presidi necessari (mascherine, guanti in lattice e schermi protettivi in plexiglass) e gli ambienti vengono continuamente disinfettati con prodotti idonei”. Una delle criticità nell’emergenza è senza dubbio la reperibilità di presidi sanitari (mascherine in primis) su cui c’è grandissima richiesta, spesso non soddisfatta per la mancanza del prodotto. “E’ un problema delicato - ribadisce Sami - abbiamo fatto ingenti ordini da fornitori abituali e anche di nuova conoscenza (fra cui un’azienda locale che ha riconvertito la propria produzione tessile), in certi casi pagando il corrispettivo prima dell’arrivo della merce, proprio per soddisfare questa impellente richiesta. Purtroppo il mercato è interessato anche da speculazioni nella definizione dei costi dei materiali. Noi desideriamo tutelare, oltre che sulla qualità del prodotto, anche economicamente i cittadini, le istituzioni e le imprese che ci richiedono tali forniture, con condizioni economiche di mercato. Il prezzo equo per una mascherina modello FFP2 e FFP3 al pubblico può oscillare fra i 6 e gli 8 euro, mentre quelle monouso fra 0,8 e 1,5 euro”. L’impegno di Forlifarma, anche per fare fronte alle mutate esigenze e per migliorare la qualità del servizio, punta anche all’utilizzo delle tecnologie per favorire la comunicazione online: tutte le farmacie sono dotate di un numero telefonico da utilizzare tramite Wathapp per la
richiesta di disponibilità di farmaci, anche accludendo l’immagine degli stessi e, a breve, sarà disponibile l’APP Farmacie Comunali per gli ordini online. “Un ultimo concetto - conclude Sami - mi preme ribadire: questo virus ci sta cambiando la vita, ci azzera le relazioni sociali, ma non dobbiamo cadere nell’esasperazione del dramma, forse alimentato anche dalla continua pressione a cui siamo sottoposti dai media. Se ci lasciamo prendere dallo stress, il crescendo di adrenalina può realmente abbassare le nostre difese immunitarie e lasciare più spazio al virus. Il primo “vaccino” contro il Coronavirus, unitamente al rigoroso rispetto delle disposizioni governative, è la riscoperta delle relazioni famigliari, della musica, della cultura, della lettura e di tutto ciò che ci gratifica e che spesso mettiamo in secondo piano, condizionati dalla frenesia della vita quotidiana”.