Lo Hobbit
CAPITOLO 10 UN’ACCOGLIENZA CALOROSA Il giorno diventava sempre più luminoso e caldo
man mano che la navigazione procedeva. Dopo un po’ il fiume aggirò un promontorio scosceso, sulla loro sinistra. Ai suoi piedi, rocciosi come quelli di una scogliera, la corrente più profonda si era incanalata ribollendo e spumeggiando. A un tratto la scogliera scomparve. Le sponde si abbassarono. Gli alberi finirono. Ed ecco il paesaggio che si offrì allo sguardo di Bilbo. Le terre si stendevano vaste davanti a lui, venate qua e là dalle acque del fiume, che si frantumava in centinaia di rivi serpeggianti, o si arrestava in acquitrini e pantani punteggiati di isolotti su ogni lato; ma un robusto corso d’acqua continuava a fluire costantemente al centro. E in lontananza, con la scura cima incappucciata da una nuvola lacera, ecco stagliarsi la Montagna! Non si vedevano né le vette più vicine a nord-est né la terra brulla che la collegava ad esse. 247