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Un cambio di passo dai governi

centri urbani dovranno concentrarsi sul mercato del tempo libero, così si creerà una grande opportunità per il nostro settore”. Parla in modo positivo di futuro e di opportunità Jason Dean Frost, presidente della federazione Euromat, voce dell’industria dell’intrattenimento di gioco terrestre in Europa, che abbiamo interpellato chiedendogli di fare il punto della situazione attuale di un comparto che esce da uno dei periodi più critici della sua storia. Un’analisi lucida, la sua, che non nasconde i problemi ma sottolinea piuttosto l’esistenza delle possibili soluzioni. Cominciamo con una panoramica del O settore, per comprenderne le dimensioni. Quante aziende sono attualmente attive nel settore in Europa e quante persone impiegano? “Il nostro settore impiega circa 200.000 persone in tutta Europa tra divertimenti per famiglie e gioco d’azzardo. Abbiamo una base di circa 1,5 milioni di macchine installate in tutto il continente”. Esistono già dati sugli effetti che la pandemia ha avuto sul settore? “È difficile dare un numero definitivo sull’intero impatto economico, ma non c’è dubbio che l’effetto sia sostanziale. Siamo un’azienda che si basa sull’interazione faccia a faccia, quindi periodi di lockdown e restrizioni hanno sicuramente avuto delle ripercussioni; tuttavia, penso che d’ora innanzi ci aspettino tempi migliori. L’esperienza recente mostra che una volta allentate le restrizioni i clienti sono tornati numerosi. Penso anche che i centri urbani, pensando a lungo termine, probabilmente si concentreranno di più sul mercato del tempo libero, con la vendita al dettaglio che così si è spostata ulteriormente online. Questa è una potenziale opportunità per noi”. Ci sono differenze nello sviluppo del settore tra i vari paesi europei? “La differenza più grande è la percezione culturale dell’offerta di divertimento nei diversi paesi europei: nel Nord Europa, Regno Unito compreso, c’è un’accettazione generale della natura del prodotto orientata alla famiglia. Al contrario, nell’Europa meridionale negli ultimi anni ci sono stati diversi casi di regolamentazione pesante, nata da un malinteso secondo cui le macchine da divertimento rappresentano un rischio di dipendenza, una paura che non si basa sull’evidenza o su un’attenta osservazione dell’industria”. Lei è molto sensibile alla responsabilità sociale, qual è la strada per ottenere i migliori risultati in questo campo? È meglio puntare sulla prevenzione o sul controllo? “La responsabilità sociale deve essere incorporata nella nostra offerta. Non sono sicuro che sia una distinzione binaria tra prevenzione e controllo, penso che si tratti più di protocolli e processi sensati, nonché di utilizzare la nostra più grande risorsa, che è costituita dal nostro personale. Sono loro che controllano le nostre sedi e

dobbiamo assicurarci che siano ben preparati per il lavoro che devono svolgere”. Ha dei dati sui giocatori problematici in Europa? C’è un Paese che può essere considerato un punto di riferimento per “I quanto fatto finora? “Ogni paese avrà i propri dati di prevalenza per la dipendenza da gioco e, anche se non voglio denigrare la gravità del problema, la realtà è che è complessivamente molto basso e dove esiste il rischio raramente è il nostro settore che probabilmente lo guida. Il mercato di strada per il gioco d’azzardo è generalmente altamente regolamentato e con poste e LA PUNTAT A LE DRITTEDE L M AESTRO LE DRITTEDEL M AESTRO premi bassi. Le nostre sedi sono seguite da personale qualificato. È un ambiente sicuro in cui trascorrere un po’ di tempo libero, e ci teniamo a mantenerlo tale”. Nel nuovo anno quali saranno le principali tendenze che caratterizzeranno il GIOCARECO N GI O G UST O mercato del divertimento in Europa? “Ci sono alcuni grandi atti legislativi europei che arriveranno a compimento il prossimo anno, relativi alla restrizione dell’accesso al gioco d’azzardo illegale e alle norme antiriciclaggio. Siamo impegnati in entrambi i temi rappresentando le opinioni del settore a Bruxelles. È difficile non menzionare il Covid, in quanto rimane una presenza reale, ma faremo PAROLA DICOLLOVAT I PAROLA DICOLLOVAT I in modo di essere all’avanguardia nel chiedere una politica sensata, un supporto, ove necessario, e un piano a lungo termine per garantire che il nostro settore si rafforzi in futuro, piuttosto che limitarsi soltanto a recuperare terreno. La maggior parte delle regole che dobbiamo rispettare come operatori sono state progettate per periodi non Covid. Dopo due anni di attività sotto il Covid, i governi devono riflettere se sia necessario un cambiamento fondamentale”.

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JASON FROST Il presidente di Euromat, Jason Frost, racconta di un settore che impiega 200mila persone in tutta Europa, regolato da norme emesse in un periodo senza Covid, che oggi hanno bisogno di una profonda revisione.

di Daniele Duso

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