
3 minute read
Sistema Gioco Italia uniti verso il futuro
L’unione fa la riforma
Non può che essere dedicato al riordino che verrà, si spera, nel 2022, il primo intervento di Gennaro Parlati in qualità di neo presidente di Sistema Gioco Italia. All’insegna della condivisione fra istituzioni e associazioni di categoria.
di Francesca Mancosu
GENNARO PARLATI Lafine del 2021 ha sancito un importante passaggio di consegne al timone di Sistema Gioco Italia, la federazione di filiera aderente a Confindustria servizi innovativi e tecnologici. L’assemblea ha infatti eletto all’unanimità Gennaro Parlati come presidente per il prossimo biennio, al posto di Stefano Zapponini, e Confindustria servizi innovativi e tecnologici gli ha affidato il coordinamento del Gruppo tecnico sulla riforma del settore. Tema al centro della sua prima intervista a GiocoNews in qualità di neo presidente di SgI. Quali saranno le principali linee di azione del suo mandato per il prossimo biennio? “L’agenda del prossimo biennio sarà in parte dettata dallo stato di crisi conseguente all’emergenza Covid. Le imprese di settore, come l’intero sistema Paese, sono ancora impegnate nel rimarginare le ferite provocate dal prolungato periodo di chiusura (340 giorni di fermo, meno 36,3 percento di raccolta erariale tra fine 2019 e fine 2020, più 53 percento di imprese a rischio chiusura con circa 45.000 posti di lavoro). Una crisi che richiederà tempo e impegno per essere rimarginata e, contestualmente, il settore sarà chiamato a portare il proprio contributo alla stesura del progetto di riforma che coinvolgerà la filiera del gioco lecito. I prossimi mesi rappresenteranno un momento fondamentale per l’industria italiana del gaming, dalla riforma sino alle gare per le nuove concessioni, in gioco ci sarà il futuro di aziende e lavoratori”. Il 2022 potrebbe portare con sé l’atteso riordino nazionale del gioco pubblico: quali sono gli interventi che dovrebbe contenere, per garantire la tenuta e anche il rilancio della filiera nelle sue diverse declinazioni? “L’obiettivo principale da centrare sarà quello di una razionalizzazione dell’impianto normativo che non potrà prescindere da una collaborazione e condivisione delle diverse rappresentanze della filiera di settore. In questi anni abbiamo sofferto a causa di un approccio regolamentare disomogeneo in particolare sul territorio con interventi espulsivi che, dati alla mano, hanno favorito la diffusione del gioco illegale. Come dimostrato nel periodo del lockdown, che ha visto transitare 22 miliardi di euro di raccolta dal gioco legale a quello illegale. Il rilancio del settore passa attraverso l’introduzione di norme condivise, omogenee e in grado di garantire continuità alle imprese”. Secondo lei quale forma dovrebbe avere il riordino? Si dovrebbe partire dall’Intesa del 2017 oppure no? “La forma sarà sicuramente trovata, quello su cui bisognerà essere d’accordo sarà la sostanza. L’intesa del 2017 può rappresentare un buon punto di partenza, anche se datata e quindi da rinnovare. Quello che è certo è che in considerazione dell’importanza dell’intervento, non si potrà prescindere dal coinvolgimento di tutti gli attori, da quelli istituzionali alle associazioni di categoria. Solo attraverso un confronto chiaro e diretto sarà possibile realizzare una riforma, a tutela del consumatore, corrispondente alle esigenze di tutti”. Quali sono i suoi auspici per il 2022? “L’auspicio è che rientri lo stato di crisi e che si torni a vivere nella normalità. Per quanto riguarda il settore, spero che la filiera possa lavorare ad un progetto di riforma unitario”.
LUI CHI È?!?
Classe 1961, nato a Napoli, Gennaro Parlati è esperto di comunicazione e relazioni istituzionali e nel corso degli anni ha collaborato come consulente con amministrazioni locali, Comuni e Regioni, occupandosi di sicurezza urbana. Nel 2001 crea Acmi, della quale attualmente è presidente, la prima associazione industriale del gioco nata per instaurare un dialogo con le principali istituzioni di riferimento e i media. Nel 2005 crea il primo salone internazionale del gioco, grazie al quale al settore sarà riconosciuto il ruolo di comparto industriale in Italia e all’estero. E nel 2007 contribuisce a promuovere il primo coordinamento nazionale di operatori del gioco lecito che nel 2013 darà vita a Sistema Gioco Italia, della quale è stato già vice presidente.
