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La differenza che dà valore

Lory Sullivan (Olg) evidenzia come i gruppi eterogenei abbiano performance migliori e ritiene necessaria una cultura dell’integrità in materia di gioco

Come molte altre donne ho dovuto lottare per trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata, ma ora con piacere vedo sempre più sensibilità in azienda”. È l’esperienza di Lory Sullivan, ex membro del Glms executive Committee e, ora, chief land-based gaming and business development officer dell’Ontario Lottery and Gaming Corporation. Un’esperienza raccontata con entusiasmo, nella convinzione che le donne possano essere un valore aggiunto all’interno delle aziende, ma che vadano aiutate, anche dalle altre donne. Iniziamo subito col chiederle: come si trova a lavorare in un settore a prevalenza maschile? “Il gioco storicamente ha questa reputazione di essere dominato dagli uomini e questo è ancora vero in alcune parti dell’industria. Oggi però molti aspetti sono diversi rispetto al passato. In Olg io sono una delle quattro donne membri del nostro senior leadership team, composto da otto persone oltre al nostro Ceo. Uno dei nostri punti fermi è la celebrazione delle nostre differenze. Siamo più forti e otteniamo prestazioni migliori quando includiamo prospettive e idee provenienti da un gruppo eterogeneo. Credo di poter dire che anche Glms abbia questo obiettivo, essendo un’organizzazione che ha membri da tutto il mondo”. Da donna che ha saputo arrivare ai vertici di importanti realtà industriali quale pensa che sia la chiave per “giocare alla pari” con gli uomini? “Io sono stata molto fortunata nella mia carriera. Ho potuto seguire le orme di molte donne che sono state leader di spessore, in ambito legale e nel business. Ho iniziato la mia carriera come avvocato e sono diventata partner di un importante studio legale canadese. Ho trovato l’ambiente legale molto progressista con molte donne che salgono di grado diventando partner senior. Posso dire che la mia esperienza in Olg è molto simile. Ciò non significa che sia facile. Come molte altre ho lottato molto per trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata, specialmente durante i primi anni dei bambini. In questo le donne portano ancora un onere maggiore, ma con piacere vedo sempre più aziende che offrono il congedo parentale, e molti uomini che lo scelgono. Mi piacerebbe vedere più leader maschili fare questo, per cancellare ulteriormente lo stigma associato alla scelta delle priorità familiari e rendere più facile questa decisione”. Quale suggerimento si sente di dare alle donne, soprattutto alle più giovani, che magari si affacciano ora a un ambiente di lavoro? “Non abbiate paura di entrare nel campo che vi interessa e di cercare il contatto con altre donne che hanno intrapreso un percorso simile. Costruire una rete di mentori femminili forti che hanno esperienza nell’affrontare le sfide della costruzione di una carriera di successo è un punto di contatto importante per raccogliere conoscenze e consigli. L’ho fatto, e incoraggerei le dirigenti donne a fare lo stesso, lasciando una solida eredità per le generazioni future”. Venendo al settore del gioco, quali sono a suo parere le sfide che l’industria dovrà affrontare in questo periodo nel quale la pandemia sembra ormai ridimensionata? “L’industria del gioco sta attraversando un profondo cambiamento. Il gioco digitale va forte in tutto il Nord America e sta sconvolgendo alcune delle forme tradizionali di gioco. Anche i canali di gioco più tradizionali, come i casinò, stanno affrontando un periodo di ripresa, ma hanno bisogno di riconnettersi di nuovo con i clienti. Vedo segnali di speranza: alcuni stati degli Stati Uniti stanno registrando entrate record e gli operatori di casinò stanno trovando modi per integrare le offerte digitali nella loro attività terrestre offrendo ai clienti un’esperienza omnicanale unica. In Canada vediamo clienti desiderosi di ritrovare l’esperienza sociale che i nostri casinò possono offrire, combinata con un più comodo accesso al gioco da casa. Essere in grado di entrare in contatto con i clienti nei molteplici modi in cui ora interagiscono con il gioco sarà una chiave per il successo futuro. Un’altra chiave del successo per l’intera industria sarà creare queste connessioni in modo responsabile. Senza una forte cultura dell’integrità nella nostra industria, il gioco non sarà accolto dalle nostre comunità. Ecco perché sono così orgogliosa di far parte di Glms, un’associazione mondiale che lavora per garantire che l’industria delle scommesse sportive sia salvaguardata dalla manipolazione e mantenga l’integrità”. (Dd)

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