Comune di Vasto
Comune di Lanciano
Riserva Naturale di Punta Aderci
Polo Museale Santo Spirito
art in the dunes 2013 - IV edizione
thalassa a cura di michele montanaro
thalassa fotograďŹ per art in the dunes
13-21 luglio, spiaggia di punta penna 21 dicembre - 7 gennaio, polo museale santo spirito (a cura di Michele Montanaro e Enzo Testa)
L
a Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci ha una peculiarità che la distingue dalle tante riserve presenti sul territorio nazionale. La sua peculiarità non è solo la bellezza che è senz’altro visibile da chiunque l’abbia visitata e dalle molte riviste nazionali che l’hanno annoverata tra le 10 spiagge più belle d’Italia. Ciò che la contraddistingue è la socialità: chi la conosce, sia vastesi che turisti, finisce per frequentarla assiduamente, finisce per aspettare il ritorno di una nuova stagione per riassaporarne l’atmosfera che si genera, finisce per stringere amicizie intorno a questo angolo di paradiso, finisce per condividere battaglie per la tutela di questo di territorio e del mare contro le minacce della petrolizzazione in Adriatico. In questo contesto socio ambientale l’evento culturale Art in the Dunes, giunto alla sua quarta edizione, ha un effetto esplosivo. Attraverso le opere d’arte il paesaggio dunale e il mare con la sua biodiversità protetta e valorizzata da gestori esperti e appassionati, acquistano un estetica nuova, una vivacità intrigante. Vasto può andare fiera della magia di Punta Penna ma nulla avviene a caso ed è il frutto di un attenta politica di valorizzazione del territorio. Il doveroso ringraziamento quindi va alla Cogecstre che gestisce la riserva per conto del Comune, ai tanti volontari e, in questo caso, agli artisti che si sono lasciati contagiare dal fascino della spiaggia di Punta Penna. Marco Marra Assessore Aree Protette
Comune di Vasto
A
fferma Simone Weil, filosofa e scrittrice francese della prima metà del 1900: “È falso che non ci siano legami fra la perfetta bellezza, la perfetta verità, la perfetta giustizia; ci sono più che dei legami, c’è un’unità misteriosa perché il bene è uno”. Ed ancora, nel libro Giustizia e bellezza del 2007, scrive Luigi Zoja, scrittore ed analista di scuola junghiana: “I greci… Non avevano codici che definissero bellezza e rettitudine. Ma esisteva un consenso generale su entrambi, e anche sul fatto che erano intimamente legati. Erano due diverse facce della stessa qualità: la virtù, l’eccellenza”. Due citazioni, piacevolmente ed utilmente ritrovate fra le pieghe della mia memoria, per confermare, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che la questione ecologica (e tutto quel che ne consegue in termini di equità e di giustizia in campi solo apparentemente lontani da quelli ambientali) si gioca anche e soprattutto sulla perdita delle bellezza; la stessa vita, breve, dura e coraggiosa della Weil è piuttosto esemplificativa sull’argomento. Scrive ancora Zoja nello stesso libro, dal titolo che condensa bene la filosofia e l’approccio alla questione e nella sua narrazione del progressivo distacco nel tempo fra arte, bellezza, partecipazione e giustizia: “...l’arte si fa specialistica e la massa si abitua alla bruttezza come condizione normale”. Il catalogo della IV edizione di Art in The Dunes, dedicata all’ambiente marino, ci riporta piacevolmente, ma anche in modo brusco e giusto per alcuni temi trattati dagli artisti, su questo legame così cruciale per il periodo nel quale viviamo e, purtroppo, troppo poco approfondito. La scrittrice statunitense Rachel Carson affrontava alcuni di questi temi
cruciali già nel 1962 nel suo libro-manifesto Primavera silenziosa, dove il silenzio era riferito alla perdita del canto degli uccelli in rapporto all’uso dei fitofarmaci in agricoltura, ma tant’è… Quasi come se questi temi appartenessero ad una ristretta elite; coinvolgono invece tutti, perché i crimini contro la giustizia e l’equità iniziano quasi sempre dallo scempio del paesaggio, dalla perdita di (bio)diversità e della vivibilità dei luoghi di lavoro e di vita quotidiana. La bellezza e la quasi doverosa provocazione delle opere di Art in The Dunes si sono dispiegate, come nelle precedenti tre edizioni, all’interno della Riserva Naturale di Punta Aderci in Vasto e, in particolare, sul retro delle dune, nella magnifica spiaggia di Punta Penna. Ambienti dunali che sono, non a caso, fra gli ecosistemi più minacciati in Italia e nel mondo. Ora, sfogliare il catalogo, ci riporta piacevolmente ai ricordi ed alle immagini della scorsa estate e ci invita a frequentare le spiagge anche in Inverno quando il rapporto con l’ambiente naturale è, probabilmente e per chi scrive sicuramente, più autentico. Art in The Dunes e la Riserva di Punta Aderci: quale migliore binomio per dare fiato e motivazioni alle citazioni con le quali inizia questa presentazione del catalogo? Credo basti questo per augurare lunga (e BELLA) vita ad entrambe. Stefano Taglioli Birdwatcher ed attivista del WWF
Riserva Naturale di Punta Aderci
Thalassa, il mare e la bellezza
Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. Giovanni Pascoli C’è una gioia nei boschi inesplorati, C’è un’estasi sulla spiaggia solitaria, C’è vita dove nessuno arriva, vicino al mare profondo e c’è musica nel suo boato. Io non amo l’uomo di meno, ma la Natura di più. George Gordon Byron
N
ella Teogonia di Esiodo Afrodite nasce dalla mutilazione genitale che Kronos, uno dei Titani generati dalla sua unione con Gaia (Terra), infligge al padre Urano (cielo stellato). Una parte del membro virile viene gettata nelle acque del mare, e rilasciando una “schiuma bianca dalla quale nacque una fanciulla”, la quale non appena balzò sulla riva “un prato fiorì sotto i suoi piedi delicati”. Così viene narrata la nascita della bellezza assoluta. Ma il mare, Thalassa, è il luogo primordiale di infinite narrazioni e leggende che percorrono tutta la nostra cultura mediterranea, pregno di vita, di vissuto, di storia e di immaginario simbolico, ed è per questo che l’ho scelto come tema di questa edizione di Art in the Dunes svoltasi dal 13 al 21 luglio 2013, per quanto potesse apparire ovvia e banale. Mi sono interrogato spesso sul rapporto tra natura e arte. Da anni queste domande hanno trovato una parziale risposta in questa manifestazione cui tengo molto. Ma procediamo per gradi: che cos’è infatti Art in
the Dunes? Si tratta, prima di tutto, di un evento unico per una particolare circostanza, quella cioè di poter approfittare di un luogo che possiede nella sua bellezza intrinseca, assolutamente fortuita e, purtroppo, eccezionale (visto le condizioni in cui versano la gran parte delle coste dell’Adriatico e non solo) il suo punto di forza: ovvero il cordone dunale di notevole estensione che si è venuto a creare nei decenni grazie al molo del Porto di Punta Penna (realizzato nel dopoguerra): laddove altre coste venivano erose, qui le correnti hanno trasportato la sabbia marina che accumulandosi veniva a determinare la spiaggia con le sue dune, la sua flora e fauna tipiche, così come ci appare oggi. E in effetti si può dire tranquillamente che il caso e la Natura, in seguito alle modificazioni ad opera dell’uomo (in modo del tutto inconsapevole, poiché aveva evidentemente altri obiettivi immediati), qui abbiano creato qualcosa di eccezionale. E questo straordinario “caso” è uno di quelli che vanno conservati e tutelati, a dispetto dei tentativi costanti di una sottocultura speculatrice, divoratrice e senza scrupoli. Per porre ulteriore attenzione su questo luogo, così meraviglioso e alla stesso tempo fragile, tra le varie iniziative poste in atto dagli operatori che gestiscono la Riserva naturalistica di Punta Aderci, è nata l’idea di Art in the Dunes, ormai alla sua quarta estate consecutiva. Dunque il luogo, un camminamento di oltre 600 metri, a ridisegnare l’antico profilo della costa, il tema, Thalassa, il lavoro di 22 artisti che hanno collocato 19 installazioni artistiche e, in qualche misura il caso, hanno tentato una sorta di simbiosi tra opera umana e ambiente, e quindi anche un modo diverso di vivere e di “guardare” quel-
lo spazio (con una attenzione diversa), che era l’obiettivo che almeno io, in qualità di curatore, e certamente tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto negli anni, ci eravamo proposti di raggiungere. Uno sguardo, cioè, culturale oltre che ambientalista. Questo lo spirito di questa iniziativa. E molti, credo tutti, lo hanno compreso perfettamente. Qui inevitabilmente l’artista non si pone più in competizione con la Natura, né la imita o la esclude: quello che avviene qui, come sempre nelle operazioni di land art, è un tentativo, piuttosto, più o meno riuscito di volta in volta, di riconciliazione tra uomo e Natura. Qui ci si misura con Lei, con la sua straordinaria e sempiterna bellezza, ci si ridimensiona e si comprende di essere poca cosa, ricevendo in cambio un po’ di quel riverbero di bellezza e di magia che irradia, così che pure noi proviamo quel sentimento appagante che ci fa sentire, per un momento almeno, ancora parte di essa. Quest’anno per la prima volta si è ampliata l’iniziativa grazie all’operato di 19 fotografi, tra amatori e professionisti, che contattati hanno accettato con entusiasmo di documentare ognuno il lavoro di un artista, assegnatogli per estrazione. Il risultato di questo corpo aggiunto è quindi l’oggetto di questa mostra fotografica e di questo catalogo, che a distanza di mesi non solo vuole celebrare e ricordare la manifestazione, ma intende essere un evento a sé stante ed ulteriore. Colgo qui l’occasione per i doverosi ringraziamenti: prima di tutto agli artisti e ai fotografi, per l’impegno e le energie investite in questo progetto, in modo del tutto spassionato. Ringrazio la Cooperativa Cogecstre per il soste-
gno e la collaborazione dei suoi operatori Alessia Felizzi e Federica Finizio, come ringrazio Stefano Taglioli per i continui incoraggiamenti e consigli. Voglio ringraziare tutti gli sponsor, il cui contributo ha reso possibile molto di tutto questo, catalogo compreso. Desidero ringraziare di cuore inoltre coloro che con il loro impegno e a titolo gratuito hanno permesso la realizzazione dell’evento: ABC grafiche (per la grafica dell’immagine dell’evento), Paolo Iammarino (per l’impaginazione del catalogo), Serena Caserio per l’aiuto nell’ardua ricerca degli sponsor e non solo, ed Enzo Testa per aver curato con me la mostra fotografica. Ringrazio infine coloro che hanno reso più ricca la manifestazione: i musicisti che hanno allietato alcune delle serate (Lilia e gli Hexperos); Marco Pallini e gli altri sketcher che hanno passato un pomeriggio intero a disegnare dal vivo il paesaggio e le opere esposte, gli autori dei video e dei corti che abbiamo proiettato in una delle serate, Eva Laudace e Federica D’Amato per averci regalato un bel momento di poesia con il reading. Infine ringrazio le amministrazioni comunali di Vasto e Lanciano per il loro interesse all’iniziativa e l’ospitalità della prima nella Riserva Naturale di Punta Aderci, e della seconda negli eleganti spazi del Polo Museale Santo Spirito. E ringrazio, nello specifico, Antonella Scampoli e i suoi collaboratori per la straordinaria disponibilità. Ed ora tuffiamoci con questo viaggio fotografico in Art in the Dunes. Michele Montanaro
S-vista sul mare giuliano badaracco ph
piero geminelli
Giuliano Badaracco (Vasto, 1970). Vivo tra San Salvo e Bellaria dove esercito. Socio fondatore dell’associazione culturale Opificio AlterArs. Attraverso numerose collettive e mostre personali su territorio nazionale, lancio con la mia pittura, una furiosa dichiarazione di guerra all’idealismo, alla credenza secondo cui al termine dell’atto percettivo/intuitivo/creativo si raggiunga soltanto un’idea e non già la cosa stessa, nella sua carne e nel suo spessore. Nell’ ultimo anno ho esposto il mio ciclo pittorico “città invisibili”, supportato dalla pubblicazione della casa editrice Guaraldi Lab, nelle mostre personali di Rimini e Ravenna.
Piero Geminelli Sono nato, il 23 gennaio 1969, a Vasto, dove vivo e lavoro. Ho sempre avuto curiosità e passione per la fotografia fin da bambino, poi con gli studi ho avuto modo di approfondire storia e tecnica. Di certo è la mia professione di architetto e la passione per l’architettura, che mi hanno spinto verso la fotografia. Sentivo l’esigenza di portare con me un pezzo di quegli edifici che studiavo e visitavo. Mi piacciono le linee, le forme, le geometrie, la modularità e la plasticità e fotografando, riesco ad apprezzare questi elementi ancora meglio.
Navigare necesse est savino bucci ph
marco buccione
Savino Bucci Laureato in Sociologia alla Università “La Sapienza” di Roma nel 1980; insegnate di Economia Aziendale preso l’istituto Omnicomprensivo “G. Spataro” di Casalbordino. (Ch). Scrittore per diletto diversi anni di racconti brevi ha pubblicato sulla collana “racconti” casa editrice Pagine. Ha frequentato un corso biennale di perfezionamento in “Didattica Generale e Sperimentale” e “Comunicazione Multimediale e Didattica” presso l’Università agli studi di Ferrara In possesso del Diploma triennale di ”Esperto nella conduzione di laboratori di Arteterapia Plastico-Pittorica conseguito presso “l’Associazione Italiana studi sulle patologie dell’espressione e Arteterapia” Se essere artisti è mostrare ciò che i nostri occhi vedono, è mostrare l’emozione che rimbalza dentro al cuore, beh allora… ho cuore ed occhi che abitano la stessa casa. (Xavi)
Marco Buccione Nasco 33 anni fa a Lanciano. Appassionato di fotografia fin da piccolo, da alcuni anni ho iniziato a studiare questa disciplina in modo sistematico, seguendo corsi e seminari. Le mie preferenze in campo fotografico vanno alla fotografia “sul campo”: reportage, ma anche foto di architettura e industriali. L’importante è che ci sia una storia coinvolgente da raccontare: questo, infatti, è l’elemento che mi spinge a entrare in una situazione ed a scattare. Negli ultimi tre anni ho potuto esporre mie opere nell’ambito di eventi in varie parti d’Italia. Di sicuro, ci sarà sempre chi guarderà solo la tecnica e si chiederà “come”, mentre altri di natura più curiosa si chiederanno “perché”. (Man Ray)
Arione salvato dal delďŹ no silvio cascioli ph
daniele colizzi
Silvio Cascioli Nato a Giulianova (TE) il 16 gennaio 1983, residente a Bellante (TE). Incuriosito dalle meraviglie dell’ arte fin da piccolo, decide di frequentare prima il Liceo Artistico Statale a Teramo, per poi laurearsi in scultura nel 2010 all’ Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Durante i suoi anni di formazione ha vinto vari permi e concorsi come il premio nazionale “G. D’ Annunzio” a Pescara, un concorso di scultura internazionale ad Arcevia e ha partecipato a importanti manifestazioni come I dieci giorni della pietra a Lettomanoppello (PE) e molti altri. Ha partecipato anche a una collettiva artistica a Schwangau (Germania) e organizzato manifestazioni artistiche come Simbiosi, le vie della pietra, collaborando anche alla realizzazione di una sito archeologico artificiale nel museo palafitticolo di Celano (AQ). Continua a svolgere con passione il suo lavoro tra mostre, concorsi e commissioni.
Daniele Colizzi Nato a L’Aquila il 14 febbraio 1980. Residente a San Salvo (CH). Operaio metalmeccanico appassionato di cinema e fotografia.
Approdo all’inďŹ nito martina caserio ph
beatrice croce
Martina Caserio (VASTO 1983) Da piccola il mio giocattolo preferito erano le mani… tagliuzzavo, strappavo, raccoglievo, componevo, inventavo con ogni sorta materiale. Crescendo, ho continuato a dedicare tempo a quella parte di me che trovava irresistibile creare flotte di barchette con la carta del pane e colorare il sale per vedere onde sinuose attraverso il vetro di bottiglie riciclate. Oggi sono laureata in Architettura, mi piace fotografare, esplorare, danzare. La curiosità è parte di me, è il motore della creatività in qualsiasi attività.
Beatrice Croce Nata in quel di Chieti tempo fa. Devota alla buona musica e alle parole, perché sono importanti . La fotografia non è né una passione né un passatempo è una terapia che migliora la vita. E senza sapere a chi dovessi la vita in un manicomio io l’ho restituita: qui sulla collina dormo malvolentieri eppure c’è luce ormai nei miei pensieri. (Fabrizio De Andrè)
Throni Neptuni serena caserio ph
federica nico
Serena Caserio Nata a Termoli nel 1979. Ha studiato economia del Turismo all’Università di Rimini e lavorato nel settore del Turismo per diverso tempo sia in Italia che all’estero. Attualmente lavora nel settore Marketing e Comunicazione per le aziende del settore enogastronomico e per l’internazionalizzazione dei prodotti delle stesse. L’arte ed il design sono sempre stati una passione ed un hobby. Ha fondato un’associazione culturale sul design denominata “In Time Design” di cui è presidentessa. La sua opera intitolata “Throni Neptuni” vuole essere un omaggio al Dio del mare.
Federica Nico Nata 31 anni fa a Catania. Nomade per vocazione, si allontana dalla Sicilia, per trasferirsi a Pisa, successivamente a Milano, per poi fermarsi a Pescara, con la valigia sempre pronta. Dopo 10 anni trascorsi a calcare le scene come attrice, doppiatrice ed insegnante teatro ragazzi, scavalca la quarta parete e cambia punto di vista, per raccontare altre storie attraverso i suoi occhi. Amante della poesia, del paesaggio urbano e del decadente, in tutte le sue accezioni. Ambientalista e vegetariana.
La zattera davide cruciata ph
debora smith
Davide Cruciata (1971). Dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Cantù, si diploma nel 1993 presso l’Istituto Interior Design di Milano. In seguito ha svolto il suo praticantato in alcuni studi di architettura a Bolzano e Milano. Nel 1997 si trasferisce in Abruzzo dove comincia a occuparsi di restauro archeologico e architettonico. Designer, scultore e mosaicista, ha esposto in numerose mostre collettive a partire dal 2005. Vive e opera a Monteodorisio dove è presidente, fra l’altro, del Circolo Fermenti.
Debora Smith Dopo aver concluso gli studi presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata a Roma, inizia un percorso personale di ricerca e sperimentazione nell’ambito della fotografia artistica. I suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive a Roma, Brescia, Urbino e Lanciano, città natale.
Traboccombrina natalia d’avena | davide di fonzo ph
costanzo d’angelo
Natalia D’Avena, Davide Di Fonzo Davide di Fonzo si diploma in maturità artistica nella sezione accademia presso il Liceo Artistico “G. Misticoni” nel 2008, collaborando tutt’ora attivamente con i docenti e la direzione del Liceo Artistico “Misticoni Bellisario”. Dal 2009 collabora con la SOMS di Spoltore (PE). Natalia D’Avena si diploma presso l’Istituto Statale d’Arte “L. V. Pudente” di Vasto nel 2006. Ha all’attivo diverse mostre collettive e partecipazioni a numerosi concorsi nei territori dell’Abruzzo, Molise e Puglia, ottenendo sempre buoni risultati e grandi consensi da parte delle varie giurie specializzate nel settore. Attualmente studia presso l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” la facoltà di Architettura, continuando a lavorare con la pittura e approfondendo gli studi di scultura e fotografia. Insieme collaborano dal gennaio 2013, hanno all’atti-
vo progetti fotografici quali “REAPETED HISTORY” e “Mergers”. E inoltre: Montesilvano Scrive - Montesilvano Colle (PE) - esposizione dell’istallazione RISKIO! con il collettivo artistico Made8 Art in the dunes - Vasto (CH) - CreaAttivamente - Spoltore (PE) - progetto/ laboratorio per i bambini - settembre 2013 Collettiva d’Arte “S-Corporation” - c/o Ex Convento delle Clarisse - Caramanico Terme (PE) - 26 Dicembre 2013 / 2 Gennaio 2014 Costanzo D’Angelo (Basilea – Svizzera, 1968) Figlio d’arte, il padre dall’età di dieci anni lo avvia alla pratica della fotografia, che diventa così la sua passione. Dopo aver lavorato dall’età di quattordici anni nello studio del padre a Castelmauro, nel 1995 apre lo studio fotografico “Occhio Magico” a Vasto.
Canção do Mar paolo dongu ph ph
dmitry demsky
Paolo Dongu La sua arte è fatta di uomini e donne che portano impressi i segni di storie personali, intime, sussurrate da protagonisti reali o intuite dall’instancabile spirito di osservazione dell’artista, sensibile cantore di un’umanità provata eppure vivace. I colori lasciano trasparire l’intrico di disegni preparatori che sembrano quasi l’impronta dei pensieri sottesi all’emergere dell’immagine definitiva. Il risultato finale suscita quel delicato stupore che si prova di fronte ad una rivelazione a lungo custodita, o cullata tra percezione e riflessione. Le sue opere sono pagine di un diario della memoria, sospese tra viaggi meravigliosi all’interno di universi naturali , in particolar modo mediterranei, e letterari. All’occhio dell’osservatore ogni suo tocco appare vibrante ma quieto, sereno eppure problematico.
Dmitry Demsky 1965. Live and work in Moscow. Finished in 1989 Moscow`s theater art university as stage designer. From 1989 working as an artist in different media such as painting, object, photography, graphic art, drawings, installation, media art and clock design. The main interest, to find value in any human and nature being, to find a real proportion between opposite things. Organise some direction to start movement of things (ideas) and then watch how they are develope and change in progress, fixate points of that changings.
Cariddi cecilia falasca ph
ottavio perpetua
Cecilia Falasca Affronta una ricerca estetica tesa alla sperimentazione di nuove forme d’arte basate sull’interattività e sulla produzione di relazioni con l’Altro. Forme che assumono come tema centrale l’elaborazione collettiva del senso. Sviluppa, sin dal 1980, un linguaggio sublime e personale i cui attori principali sono la linea e la materia pittorica in rapporto con lo spazio circostante, come testimoniano le sue installazioni site-specific ed i suoi interventi di Land Art. A partire dal progetto Gioca con me nel 2006, il protagonista indiscusso di tutta la sua produzione artistica diviene palesemente lo spettatore, a cui l’artista offre tracce e suggestioni demandando una possibile interpretazione dell’opera che si rinnova ad ogni sguardo. Nel 2009 inizia l’avventura con le Sculture iXi (itineranti-interattive) che oggi viaggiano in tutto il mondo (Bruxelles, Lione, Melbourne, New York) come pixel dispersi ma sempre interconnessi. Dall’evento pescarese ModulART Forme in MOVIMENTO (a cura di Maddalena Rinaldi-Media Museum 2011), sono nati ModulART@HOME, progetto espositivo itinerante tra alcune aziende abruzzesi volto all’incontro tra arte ed impresa ( 1°evento Azienda Agricola di Prisca montani-2°evento presso la Concessionaria FIAT PE) e ModulART@RI la personale dell’artista svol-
tasi nel suggestivo scenario di Palazzo Dosi a Rieti dal 7 al 17 settembre 2011. Quanto di luce, Gioca con me e le Sculture iXi sono azioni che l’artista porta avanti negli anni separatamente ed in luoghi differenti, ma che in un futuro prossimo saranno riunite in un unico progetto complessivo, ciascuna con la sua memoria storica. (M.R.) Ottavio Perpetua Ora docente in pensione, inizia ad interessarsi di fotografia dal 1970; cura egli stesso il processo fotografico in tutte le sue fasi: chimico e digitale. Premiato in numerosi concorsi fotografici nazionali, ha illustrato cataloghi d’Arte. Sue fotografie sono pubblicate in numerose riviste di Cultura ed Arte. Docente di fotografia presso l’istituto superiore statale “Marconi” di Pescara ed il liceo Scientifico statale di Francavilla Al Mare per il premio Fondazione Aria (Territorio Abruzzo) in collaborazione con Achille Bonito Oliva ed Oliviero Toscani; ed ancora docente di fotografia presso l’IPSIA “U. Pomilio” di Chieti per “Territorio Abruzzo 1001 lavori”, progetto attuato su finanziamenti europei.
Cosa resta # primo movimento alessia ďŹ nori ph
leila artese
Alessia Finori Nasce a Isernia il 06/11/1974. Vive e lavora a Isernia. 2013 - XXVII Premio Internazionale Massenzio Arte, Roma. 2013 - Occhi Rossi Festival, festival indipendente di fotografia, Roma . 2010 - Kalenarte “sulle orme del poeta omaggio al femminile”, Casacalenda (CB). 2009 - Pagine bianche d’autore, menzione regione Molise 2008/2009. 2008 - Fuoriluogo 13 Aperto Molise, mostra arte contemporanea a cura di Gaia Cianfanelli e Caterina Iaquinta, Galleria Limiti Inchiusi, Campobasso. 2006 - Tra Oriente e Occidente. Le radici della violenza, creazione collettiva, The Living Theatre, Napoli.
Leila Artese È nata ad Atessa, ha studiato filosofia e cinema a Roma, presso l’accademia A.c.t. di Cinecittà. Oltre ad essere una regista e videomaker di cortometraggi e documentari cinematografici, partecipa come aiuto regista nel lungometraggio Parfums d’Alger, diretto da Rachid Benhadj, regista internazionale pluripremiato, con la cinematografia di Vittorio Storaro, tre premi oscar e con Monica Guerritore, attrice italiana di teatro, cinema e televisione, come protagonista. Inoltre Leila ha collaborato come regista, operatrice, montatrice e fonica presso la Uninettuno, televisione ed università telematica internazionale. La fotografia è una passione che nasce in lei come esigenza di descrizione della realtà e al tempo stesso come necessità creativa di traformazione. Leila sperimenta espressioni che vanno dal ripetere fedelmente la visione stessa dei contenuti fotografati, al loro completo stravolgimento, quasi ad usare il mondo come tela che rappresenta i moti interni.
Lumen brunella fratini ph
chiara francesca cirillo
Brunella Fratini A sei anni giocavo a leggere il telegiornale dietro un teatrino di cartapesta, a nove ho comprato con i miei risparmi la prima fotocamera, una Kodak giallo canarino molto più grande della mia mano. A sedici il primo ingranditore per sperimentare la magia dei sali d’argento. A venti ho iniziato a viaggiare da Parigi a Mosca a caccia di storie da raccontare. Poi la prima mostra, dal titolo “Animadversione” al Museo delle Genti d’Abruzzo. Oggi faccio più o meno le stesse cose: scrivo, fotografo e cerco idee originali per campagne pubblicitarie. Adoro il cambiamento, la sperimentazione, la ricerca di nuovi linguaggi espressivi.
Chiara Francesca Cirillo Nata a Vasto. Ottico di professione. Dai miei studi sociologici è nato il mio amore per la fotografia. Era per me necessario fermare quegli istanti che segnavano i continui mutamenti sociali degli anni universitari. Catturata dai racconti, dalle storie di vita e dalla molteplice prospettiva apertami dagli studi ho stretto sempre più un legame con la fotografia. Il desiderio di fermare un instante prezioso che possa parlare di tutti noi è una grande passione che mi accompagnerà sempre.
Gli ultimi della terra cercano un destino migliore manuelita iannetti ph
federica di berardino
Manuelita Iannetti È attiva da oltre 20 anni in un ampio campo artistico che abbraccia pittura, grafica, acquarello, sculture in ceramica, resine epossidiche, bronzo e rete zincata, installazioni e scenografie. Presentata a Pescara dal critico d’arte Leo Strozzieri, nel 1990, ha da allora percorso un cammino artistico intenso e senza pause, ottenendo numerosi riconoscimenti ed affermazioni. Hanno recensito le sue opere: Il Messaggero, Il Tempo, Il Centro, La Rivista, Il Segno, L’Area Metropolitana di Chieti, Il Giornale di Teramo ecc. Nel 1990 è stata invitata alla mostra Arte Rappresentativa di Francavilla al Mare, nella esposizione della Piccola Europa di Sassoferrato, alla Mostra Mercato a Palazzo Renzo (BO), nel 92 a Piacenza. Presente con installazioni dal 97 con il progetto “Oltre L’Involucro” in Piazza I Maggio Pescara, nel 2005 nel Centro D’Arte Torre Strozzi Parlesca (PG), per il progetto “Mille Mani Per La Pace” nel 2010 presso La Rotonda di S. Francesco a Sulmona, 2010 partecipa al Premio Terna, 2011 Progetto A.M.A.C.I. ecc. Lavora ed espone nel suo studio /laboratorio in Pescara Via Vespucci 20.
Federica Di Berardino Nata a Pescara. Passioni: fotografia, danza, musica, viaggi. Scopre la fotografia attraverso il bisogno di immortalare momenti di viaggio, di raccontare le storie dei posti… della gente… fissare sguardi, sensazioni, emozioni, odori, profumi, sonorità nel tempo di un’immagine. Successivamente approfondisce lo studio mediante corsi e workshop. Ama la fotografia di danza. Crede che la fotografia sia un potentissimo mezzo di espressione per l’individuo. È un’illusione che le foto si facciano con la macchina... si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa (Henrì Cartier Bresson).
Giri d’animo compagnia imago ph
pamela testa
Compagnia Imago Siamo un gruppo emergente che si è definito dopo anni di esperienza in camera oscura: fotografando, sviluppando, studiando e sperimentando. Abbiamo seguito un percorso a ritroso in controtendenza al progresso tecnologico del digitale.
Pamela Testa Classe 1980, di Lanciano. Ama ritrarre la realtà che la circonda nella sua spontaneità, motivo per cui dal 2007 si dedica all’uso della fotografia istantanea, trovando in essa il giusto compromesso tra mezzo analogico e digitale. Le mostre collettive di fotografia istantanea alle quali ha partecipato negli ultimi anni: Polaroiders@ Artefiera Off. Spazi espositivi dell’Accademia di Belle Arti, Bologna 28-31 gennaio 2011; Nanowriters meet Polaroiders. Scrivi una pola in 10 parole. Villa Usignolo, Sarezzo 20-21 febbraio 2011; 1° Mostra mercato foto dell’Appennino Modenese, Palaghiaccio, Fanano 28 agosto 2011; Living Lab, Varese 15 dicembre 2011-15 gennaio 2012; Lo sguardo degli altri. Gli altri siamo noi. Istituto Italiano di Cultura, Berlino 6 novembre 2012-16 dicembre 2012.
Il porto è la furia del mare omaggio a Carlo Michelstaedter michele montanaro ph
marco de archangelis
Michele Montanaro (1966) Diploma presso il I Liceo Artistico di Torino (1986). Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna (1992). Restauratore musivo e lapideo. Pittore e scultore, partecipa a numerose mostre, organizza e cura esposizioni collettive di pittura e scultura e pubblica alcune raccolte di poesie. Dal 2012 è docente di Restauro del mosaico all’Accademia di Brera. Dal 2004 vive e opera a Monteodorisio (Ch).
Marco De Archangelis Nato a Lanciano, programmatore informatico, specializzato in arti grafiche e disegno, continuando il suo percorso artistico con la fotografia...
Libera – un’anima tra le dune giuseppe muzii ph
enzo testa
Giuseppe Muzii Nato a Vasto nel 1950, A lungo residente a Bologna. Artista (pittore, scultore e fotografo) e poeta autodidatta. Ha partecipato a varie mostre dal 1996 al 2012 (Firenze, Bologna, Taormina, Pescara ,Vasto). Le sue opere sono in importanti collezioni private. Hanno scritto di lui Leo Stozzieri, Luigi Murolo, Alfredo Paglione, Giuseppe Catania. Menzione speciale al Premio D’Annunzio 2008 (Pescara) della giuria tecnica con la seguente motivazione: “per la coraggiosa sperimentazione riposta da Giuseppe Muzii nei suoi quadri. Osando, sempre e comunque, Muzii ha colpito i membri della severa giuria del premio grazie alle sue opere decisamente controcorrente ed anticonformiste che raffigurano sassi o altri elementi decisamente dirompenti rispetto ad una visione “classica della pittura.” È tra i fondatori dell’Opificio Alter Ars di cui è presidente onorario. Vive ed opera in Vasto (Ch).
Enzo Testa Enzo Francesco Testa nato a Lanciano, diplomato all’Accademia dell’Immagine dell’Aquila, vive e lavora a Roma come film maker per società di produzioni cinematografiche e televisive; in collaborazione continuativa con enti socioculturali, realizza proiezioni video per spettacoli teatrali, eventi, fiere e corsi di formazione professionali. Curioso, riflessivo e sognatore, da diversi anni si dedica con passione autentica, sincera e disincantata alla fotografia; severo e allo stesso tempo protettivo con le sue creazioni, si dedica costantemente e con sforzo a saziare il proprio sano appetito di nuove informazioni, idee originali eccentricamente semplici, ma ricche di contenuto e non necessariamente sorprendenti per catturare l’attenzione dell’osservatore fine a sé stessa. Sbircia, studia, analizza, confronta, relaziona... cerca continuamente qualcosa.... qualcosa di NUDO.
M2 [metamare] pamela piscicelli | paolo iammarino ph
nicola sammartino
Pamela Piscicelli Nasce ad Atessa (CH) nel 1978. Dopo gli studi giurdici all’Università La Sapienza di Roma, a trent’anni, s’imbatte nella fotografia. Nel 2011 termina il master triennale della Scuola Romana di Fotografia. Nei suoi lavori predilige quello scomodo territorio definito “ricerca personale”. Nel dicembre 2011 vince il concorso Brand New Talent della rivista RearViewMirror. Ha esposto in diverse mostre collettive. Attualmente collabora con la casa editrice fotografica Postcart. Paolo Iammarino Nasce a Roma nel 1970 e si diploma in Maturità d’Arte Applicata con la qualifica di disegnatore di architettura e arredamento nel 1989. Figlio d’arte, si appassiona presto alla simbiosi tra pixel e arti grafiche. Titolare di uno studio grafico dal 1999 al 2011, si occupa di animazione, web, web gaming, grafica, stampa, allestimenti e tutto ciò che è graficamente ingurgitabile. Nel 2013 inizia la collaborazione con la fotografa Pamela Piscicelli.
Nicola Sammartino Vasto, 1976. Riuscire ad essere invisibile agli occhi di chi viene fotografato è, probabilmente, il talento più grande che un fotografo possa avere. Nell’invisibilità la tecnica e l’esperienza passano in secondo piano lasciando spazio a quella che è la migliore compagna del racconto: la spontaneità. Io sono un voyeur. Penso che qualsiasi fotografo sia un voyeur: che faccia fotografie erotiche o altro penso che comunque sia un voyeur. Si passa la vita a guardare attraverso un buco della serratura. Se un fotografo dice di non essere un voyeur è un idiota. (Helmut Newton).
JellyďŹ sh emy rocchi ph
alessandra madonna
Emy Rocchi (Chieti 1983) Si diploma in lingue presso il Liceo Linguistico di Vasto, prosegue gli studi di Design a Firenze e si specializza come Progettista ed Arredatrice d’interni. Maturando esperienza nel settore del mobile e della ceramica. Pittrice autodidatta. Inizia a dipingere sin da bambina, proseguendo nello sperimentare i materiali ed il colore fino ad oggi. Attratta dal colore e dalla matericità. Ha esposto in Italia con collettive e personali e partecipato a concorsi nazionali.
Alessandra Madonna Nata a Vasto (Ch) il 04 marzo 1987. Diplomata al Liceo Classico L.V. Pudente di Vasto (Ch), per poi iscriversi alla Facoltà di Psicologia presso l’Università La Sapienza di Roma, conseguendo la laurea nel 2008. Prosegue gli studi specializzandosi in Psicologia del Marketing e della comunicazione presso lo stesso ateneo. La lettura di autori come Lev Tolstòj e Fëdor Dostoevskij, le è stata di ispirazione per la stesura di alcuni saggi (Il Principe Felice, 2005; Stelle, Pesci e Pirati, 2008) e di un romanzo (Notte, Polvere e Fate, 2009). Amante dell’arte in tutte le sue declinazioni visive, ha iniziato ad esplorare il mondo della Fotografia e ha vinto, nell’agosto 2013, il 1° premio al concorso fotografico “In Movimento”, con l’opera Bimbo con Liana.
L’attesa maurizio righetti ph
manuela pedone
Maurizio Righetti Vive e lavora a Santa Maria Imbaro (CH). Negli ultimi 15 anni ha esposto in personali e collettive in varie località abruzzesi (Chieti, Lanciano, Vasto, Pescara) e all’estero (Germania e Olanda). I suoi lavori sono in terracotta, legno e dipinti realizzati in tecnica mista su legno.
Manuela Pedone Sono recentemente passata alla fotografia per cercare una nuova strada espressiva e una nuova tecnica artistica, dopo essermi cimentata nella pittura, nell’arte musiva, nella recitazione teatrale, nella danza, nel creare in cucina e chissà cos’altro nemmeno lo ricordo più…
Mare nostro che sei nei mari, progetto continuo per una dismissione avio sciolè ph
giancarlo bomba
Flavio Sciolè (1970). Antiartista apolide opera nella ricerca antiteatrale (con Teatro Ateo), nella sperimentazione anticinematografica, nella performance estrema e nell’arte contemporanea (con installazioni, foto, infrazioni). Principalmente votato alla decostruzione artistica di qualunque arte classica, trova la propria ragione d’essere in atti di deframmentazione e distruzione. Iconoclasta per vocazione, non incline al compromesso fa dell’arte come istanza, dell’arte etica, la propria ragione di vita. Le sue opere video sono proiettate-premiate-segnalate in Festivals nazionali ed internazionali in Italia e nel mondo. Oltre 1000 le proiezioni in Italia (52a Esposizione Internazionale D’Arte La Biennale di Venezia, Romaeuropa, Macro) e nel mondo (Francia, Portogallo, Marocco, Grecia, Finlandia, Romania, Usa, Lituania, Macedonia, Argentina, Inghilterra, Germania, Russia, ecc). Riceve premi, retrospettive (Casablanca, Roma, Torino, Berlino, Londra, New York), scritti.
Giancarlo Bomba Sono un grafico Freelance, nel campo della grafica pubblicitaria da un decennio, da sempre appassionato di fotografia, negli ultimi anni ho seguito diversi corsi e workshop per assimilarne al meglio i linguaggi.
concerti Lilia Natali pescaresi nei tardi ’80, ma cuore transalpino da chanteuse intimista anni Venti, lei si chiama Lilia e presenta il suo disco d’esordio, “Il Pleut”. Così, mentre la pioggia ticchetta sui vetri, vi farete cullare da un lavoro d’esordio saldamente incastonato nella tradizione leggera di un pop che volteggia tra musica da camera, pillole soul e saltuarie grattugiate folk, un mondo piccolo e appartato, ovattato come il batuffolo con cui la mamma pulisce il ginocchio sbucciato del bimbo tornato dal cortile.”
Hexperos Nelle composizioni degli Hexperos percepiamo varie influenze: sonorità celtiche, etniche, barocche, medievali... Assistere ad un concerto degli Hexperos equivale a compiere un viaggio fantastico tra l’antico ed il moderno e ne sono esemplificativi gli affascinanti strumenti da loro adoperati: arpa bardica, salterio, bouzouki, traversa medievale, violoncello, violino, flauto traverso, sintetizzatori. Anche la voce femminile segue questo percorso adoperando differenti impostazioni. I brani degli Hexperos sono composti da Francesco Forgione insieme ad Alessandra Santovito, che ne scrive altresì i testi. La loro musica è strettamente legata all’arte ed alla letteratura, vengono citati o adoperati versi di Apuleio, Shakespeare, Alda Merini, Dante Gabriel Rossetti, Christina Rossetti, Rubén Darío… Grazie alle loro atmosfere ricercate, avvolte oscure, altre volte sognanti, i brani degli Hexperos sono stati spesso impiegati come colonne sonore per lungo e
corto metraggi. Gli Hexperos, con vari CD all’attivo distribuiti in tutto il mondo, si sono esibiti in diverse importanti rassegne e concerti in Italia e all’estero (www.hexperos.com).
reading
Tutto ciò che amo ha dentro il mare Eva Laudace (Vasto, 1983) crede nelle persone che hanno il coraggio di dare un nome alle cose e, per questa ragione, usa un quasi pseudonimo. Fotografa, si mette in mostra volentieri ed è poeticamente corrotta. Vincitrice nel 2013 della sezione poesia di «InediTO-Premio Colline di Torino» e finalista al «Premio Coop for Words 2013» per la poesia, pubblica il racconto E il cagnolino rise nell’omonima antologia (AA. VV. – Tespi Editore, 2009). Con La Vita Felice pubblica nel 2013 la raccolta poetica Tutto ciò che amo ha dentro il mare. Collabora con il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna. Il suo sito: www. evalaudace.com. Federica D’Amato (1984), Si occupa di giornalismo, critica letteraria e poesia. Collaboratrice della terza pagina del quotidiano Il Centro e di riviste letterarie, ha curato l’edizione italiana de Il libro dell’amico e dell’amato di Ramon Lull (Noubs Esizioni, 2012. Segnalato al Premio di traduzione Marazza), esemplata sull’ultima versione critica a cura del filologo catalano Albert Soler. Ha all’attivo diverse pubblicazioni, tra le quali per la poesia: La dolorosa (2009) e Poesie a Comitò (2012). Nel 2013 ha curato la traduzione dall’inglese e la prima edizione italiana di Dove diavolo sei stato? di Tom Carver, per la casa editrice Ianieri.
video & corti
Il mare è il luogo nel quale tutto ha inizio e a cui tutto ritorna. Le immagini indelebili si fissano sul fondo. Il tempo le ricopre, stratificando emozioni.
Inoisuf(noc) (performance di sand art - 2013) Erica Abelardo in arte Eka è un visual designer, un illustratore che affronta la comunicazione visiva dalle tecniche piu tradizionali del disegno come la più materica pittura fino a quella più moderna del digital painting. Eka si occupa anche di grafica, web, fotografia e progettazione di design relativa al mondo della moda; ha partecipato a mostre e collettive d’arte, ha ideato un personaggio di fumetto ed è dedita alle attività circensi di giocoleria infuocata. La “sand art” la ufficializza una tra i pochi artisti in Italia che opera con questa originale e suggestiva forma d’arte, affermando i suoi spettacoli anche all’estero. Il video è un esperimento, di interazione, la telecamera filma la mia improvvisazione sulle note dolci dell’hang drum. Tutto si crea e si distrugge mutando forma... Immagini suggerite dall’istinto.
Cosa resta (2012) Alessia Finori nasce a Isernia il 06/11/1974. Vive e lavora a Isernia. 2013 XXVII Premio Internazionale Massenzio Arte, Roma Occhi Rossi Festival, festival indipendente di fotografia, Roma; 2010 Kalenarte “sulle orme del poeta omaggio al femminile”, Casacalenda (CB); 2009 Pagine bianche d’autore, menzione regione Molise 2008/2009; 2008 Fuoriluogo 13 Aperto Molise, mostra arte contemporanea a cura di Gaia Cianfanelli e Caterina Iaquinta, Galleria Limiti Inchiusi, Campobasso; 2006 Tra Oriente e Occidente. Le radici della violenza, creazione collettiva, The Living Theatre, Napoli.
Nami (2013) Enzo Francesco Testa nato a Lanciano, diplomato all’Accademia dell’Immagine dell’Aquila, vive e lavora a Roma come film maker per società di produzioni cinematografiche e televisive; in collaborazione continuativa con enti socioculturali, realizza proiezioni video per spettacoli teatrali, eventi, fiere e corsi di formazione professionali. Curioso, riflessivo e sognatore, da diversi anni si dedica con passione autentica, sincera e disincantata alla fotografia; severo e allo stesso tempo protettivo con le sue creazioni, si dedica costantemente e con sforzo a saziare il proprio sano appetito di nuove informazioni, idee originali eccentricamente semplici, ma ricche di contenuto e non necessariamente sorprendenti per catturare l’attenzione dell’osservatore fine a sé stessa. Sbircia, studia, analizza, confronta, relaziona... cerca continuamente qualcosa.... qualcosa di NUDO. La parola giapponese nami significa onda. Il microcosmo uomo sta al macrocosmo universo come l’onda sta al mare; l’onda è una singola entità con una propria origine, un’evoluzione, una storia, si lascia cullare dal ritmo dell’oceano, accetta con apparente passività il suo destino in una sorta di attiva rassegnazione secondo l’antico precetto taoista WEI WU WEI: agire senza sforzo. Alla fine del percorso la sua potenza vitale torna a fluire nelle acque del mare di cui essa stessa è composta; la parte e il tutto sono eternamente legati, l’una si trasforma nell’altro, l’uno comprende l’altra in una danza armoniosa continua e senza fine.
Matermare (2008) Flavio Sciolè (1970). Antiartista apolide opera nella ricerca antiteatrale (con Teatro Ateo), nella sperimentazione anticinematografica, nella performance estrema e nell’arte contemporanea (con installazioni, foto, infrazioni). Principalmente votato alla decostruzione artistica di qualunque arte classica, trova la propria ragione d’essere in atti di deframmentazione e distruzione. Iconoclasta per vocazione, non incline al compromesso fa dell’arte come istanza, dell’arte etica, la propria ragione di vita. Le sue opere video sono proiettate-premiate-segnalate in Festivals nazionali ed internazionali in Italia e nel mondo. Oltre 1000 le proiezioni in Italia (52a Esposizione Internazionale D’Arte La Biennale di Venezia, Romaeuropa, Macro) e nel mondo (Francia, Portogallo, Marocco, Grecia, Finlandia, Romania, Usa, Lituania, Macedonia, Argentina, Inghilterra, Germania, Russia, ecc). Riceve premi, retrospettive (Casablanca, Roma, Torino, Berlino, Londra, New York), scritti. Il mare come madre eterna,come memoria ancestrale. Il ritorno non ritorno apolide ad un Mare Mater, senza nessuna bandiera, con una bandiera bianca. Attraversare il mare, tornare bambino, in un infinito liquido amniotico.
Five past ten Lara Celenza è una regista e fotografa italiana che vive a Berlino. Laurea in lingue e letterature straniere, Università di Bologna 2006. Master of Philosophy in Russian Studies, Università di Cambridge 2007, specializzata in cinema russo e sovietico. Diploma di regia, Raindance Film School London 2008. È la fondatrice della produzione indipendente Kalifilm Productions. Le sue opere da regista hanno ricevuto diversi premi e screening prestigiosi a livello interna-
zionale. Come fotografa è specializzata in moda e ritratti, ma si occupa anche di reportage. Il suo stile può essere descritto come una miscela di vintage, gotico e classico. In Five Past Ten di Nico Greco la Terra diventa una metafora del desiderio, una forza creativa come la musica, un viaggio avventuroso a tinte western.
Attesa Paolo Sacchetti. Visual designer specializzato in Demoetnoantropologia è nato a Lanciano ha studiato e lavorato a Perugia e a Torino. Da un anno è tornato in Abruzzo dove svolge la sua attività di freelance. I suoi interessi principali riguardano la progettazione nell’ambito dei new media. Realizza sistemi di identità attraverso metodologie di lavoro che tendono ad affrontare ogni problematica da un punto di vista globale e multidisciplinare partendo dalla ricerca storica e antropologica fino ai linguaggi della programmazione web e alle strutture matematiche e geometriche. Così succede che, quando faccio un viaggio, mi viene a mancare il piacere maggiore se non posso aspettare a lungo il treno in stazione; e parimenti si spiega come il far regali sia diventato per me una passione: infatti ciò che per l’altro costituisce una sorpresa, io donatore lo assaporo con largo anticipo. (Walter Benjamin in Infanzia berlinese). Attesa è un video pensato a ritroso. La cronologia delle immagini è invertita: le prime immagini sono il punto di arrivo, il “futuro” di due giornate di shooting video e fo-
tografico avvenute il 25 e 27 dicembre del 2010 partendo dall’ex stazione ferroviaria di S. Vito Chietino (CH). La differenza di luce scopre scenari diversi in un percorso silenzioso, dove l’uomo sembra essere assente dal punto di vista visivo. L’attesa di un segno profetico è stata lunga. Il video è volutamente tagliato e montato in ritmi densi e semplici tentando di restituire la complessità di un percorso di ricerca sui luoghi dove quello che deve ancora accadere sembra essere già passato.
Bed & No Breakfast Carlo Reposo. Regista e montatore torinese classe 1975, ha lavorato alla realizzazione di molti Dvd sui migliori comici del passato (Massimo Trosi, Dario Fo, Tognazzi e Vianello). Attualmente collabora con il Museo Nazionale del Cinema di Torino come operatore didattico nei laboratori per le scuole. Filmografia: 2009 - POLIZIOPOLIS, 2006 - CARAVAN OF DEATH - Il Camper del terrore, 2004 - BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI - Storie di poco conto, 2002 - DESTROY (cortometraggio). Bed & No breakfast è stato girato a Torino, Morbello (Al) e Vasto (Ch) a cavallo tra il 2011e il 2012 “con mezzi di fortuna” da Carlo Reposo e la crew di Robavideo, piccola casa di produzioni dal basso nata a Bologna intorno al 2003 per venire incontro al fabbisogno di contenuti delle tele-street bolognesi, in particolare Teleimmaggini che trasmetteva dal Centro Sociale XM24. Fin dalle prime produzioni Robavideo si è fatta promotrice di un tipo di intrattenimento che restituisse in modo deformato, parodistico e grottesco l’immagine della società attuale, minata da conflitti sociali e di classe, e dalla diffusione della mentalità superficiale e ipocrita dell’uomo consumista. Lo stile ironico e talvolta volutamente trascurato\trash intende appropriarsi
della leggerezza edulcorata di alcune forme di tv generalista, ma inserendo contenuti radicali inaccettabili dal perbenismo di una società ben pensante e al contempo aguzzina nei confronti dei più svantaggiati.
sketcher Marco Pallini Caracas (Venezuela) 1963. Da sempre attratto dalle arti figurative, dopo una breve parentesi come studente di architettura a Pescara, inizio la mia attività lavorativa come illustratore iperrealista per la pubblicità; dal 1990 al 2010 lavoro presso studi grafici e agenzie di comunicazione come graphic designer, attività che m impegna come libero professionista fino al 2012. Dopo quasi venti anni e dopo aver assistito alla nascita della computer grafica ho recuperato da qualche anno le tecniche “manuali” - come l’acquerello - che mi hanno permesso di riallacciare un rapporto “sopito” con l’ambiente, la natura e le bellezze culturali che contengono. Questa rinata passione mi ha portato alla realizzazione dei carnet di viaggio in Sud America, Abruzzo, Spagna e alla pubblicazione di un volume di acquerelli sui trabocchi. Ho partecipato nel 2011 a Rendez-Vous Carnet de Voyage in quel di Clermont-Ferrand in Francia.
Annamaria Basso Illustratrice, pittrice, grafica. Nata il 16 luglio del 1980 a Ortona (Ch). Ha partecipato a premi, mostre ed eventi culturali, tra le più recenti: 2008: Enviconcept/Natural Exhibition Museo Michetti - Francavilla al mare (Ch). 2009: Collaborazione come illustratrice per Carta Straccia, fanzine disimpegnata di cultura postuma. Cometas: Metti un pezzo di cielo dentro casa 2: performance di pittura su aquilone e involo - Castello Aragonese - Ortona. Collettiva fotografica (Con)fusioni - Foyer Fenaroli – Lanciano. 2010: Mostra itinerante - Vetrine del centro di Pescara/Galleria D’Adamo I Mercanti del Fantastico - Teste Creattive 2.0 (La Bottega delle Pozioni dell’Anima) - Pescara. Mostra personale fotografica – Interno 49 - Scontrone (Aq). 2012: Mostra collettiva Mainstreaming, first - Parco dei Priori - Fossacesia (Ch). 2013: TransumanzaArtistica mostra itinerante e performance pittorica - Villalfonsina (Ch)/Vasto (Ch)/Vittorito (Aq)/ Pennadomo (Ch)/Lanciano(Ch)). Urban Sketchers Movement – Lanciano/San Vito(Ch). Mostra Collettiva Zoo Art 8 – Ortona (Ch); Mostra collettiva Add your Art – Groove - Pescara. Contatti: annamariabasso.blogspot. it. E mail: basso_annamaria@fastwebnet.it.
Valentina Di Campli Fin dall’infanzia ho sempre amato l’arte, sono sempre stata un’appassionata di musei e gallerie d’arte dove ho ammirato i piu grandi capolavori di tutti i tempi. Ho frequentato l’istituto d’arte di Lanciano e, dopo il diploma, un corso di Fashion Design della durata di 3 anni. Dipingo quadri ad olio ed acrilico, in un continuum stilistico che va dal naif all’impressionismo. Prendo parte a mostre personali e collettive e partecipo costantemente a varie estemporanee, riscoprendo la bellezza dei borghi abruzzesi. Prediligo dipingere nella natura, da più di un anno mi sono accostata alle iniziative del maestro Marco Pallini, dipingendo con il gruppo degli Urban Sketcers in diverse città e contesti. Cerco di cogliere gli aspetti che più mi affascinano nei luoghi, nelle atmosfere, nei volti, nei monumenti, nelle tradizioni, nei rumori di una città (www.facebook.com/iquadridivalentinadcsv).