Innovazione sociale significa cambiare il modo di soddisfare i bisogni attraverso un progetto creativo collettivo. Avere un approccio innovativo alla progettazione, significa quindi concentrarsi molto sulla domanda, invece che definire aprioristicamente un’offerta che poi rischia di non trovare una rispondenza con il territorio. Lo insegna anche il mercato: se nel Secolo scorso si pensava che fosse l’offerta a generare la domanda (con relative crisi da sovrapproduzione e di eccesso di beni sul mercato), oggi è la domanda che genera l’offerta. Un dato: il bando nazionale “Fermenti” ha visto oltre 1000 progettualità, il 50% delle quali provenienti da gruppi informali di giovani. 2. Lo Youth Work Le caretteristiche degli interventi di youth work (animazione socio educativa) sono che: 1) sono i giovani a scegliere di partecipare; 2) le attività si svolgono nei contesti ove i giovani interagiscono tra di loro; 3) giovani e youth worker (operatori) sono considerati partner in un comune processo di apprendimento; 4) le organizzazioni giovanili hanno un potenziale enorme nello sviluppo delle competenze dei giovani; 5) le politiche giovanili sono intersettoriali (v. Fig. 1) e richiedono capacità di networking. Per animazione socioeducativa si intende quindi un ampio ventaglio di attività (sociali, culturali, educative, sportive, imprenditive, progettuali, politiche, ecc.) svolte con, da e per i giovani, ricorrendo all’apprendimento non formale ed informale (quindi al di fuori dell’istruzione formale), con lo scopo di aiutare i giovani a sfruttare appieno le loro potenzialità, favorire lo sviluppo personale, l’autonomia e il senso d’iniziativa dei giovani e la partecipazione alla società. Fig. 1: Politiche giovanili