Anno XIII - Numero 3 - edizione autunno 2017 - free press
[ITA] [ENG]
Eventi & Turismo in Friuli Venezia Giulia e dintorni Tourism & Things to Do in Friuli Venezia Giulia and surrounding areas
Speciale / Special
Lungo le acque del Tagliamento Along the Waters of the Tagliamento
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AUTUNNO - AUTUMN 2017
First Words
Prima
[ENG] This summer I did not travel far away, but I did still enjoy some peaceful time off, attending conferences and concerts, enjoying delicious local food and visiting some stunning destinations, all within the borders - or pretty much so - of Friuli Venezia Giulia. On my wandering I did something I had not done for many years: I bought and wrote some postcards. I sent some of them to friends, others I delivered personally and a couple I kept for myself, using them as bookmarks and souvenirs of the summer. I indulged in the ritual that characterised any holiday, before it was overshadowed by the digital era. The custom of sending postcards has been somewhat supplanted by posting travel and holiday pictures on the social media sites. You need just to click one button and you share your pictures with your social network: this is the new form of communication. And yet, postcards still have their charm for both the person who receives them and for those who send them. Indeed, the postcard ritual allows us to take our time and visualise the sites we have visited. I experimented this pleasure. This is how it went. First of all I stopped by the postcard carousel and spent a few minutes browsing through the photographs. While a kaleidoscope of colours passed in front of me, I was comparing the pictures wondering which was the best for each friend. And finding myself undecided, and in order to not be mistaken, I picked one of each. The second strategical phase of the ritual was to find a café where I could comfortably sit at a table and unleash the expressions of my soul. I tried very hard to not write dull and unimaginative messages but a well thought-out, personal message to each of the recipients. As I was skipping between addresses on my address book and contacts on my phone - for I no longer remembered any by heart - I felt a pang of nostalgia for the time when I was a child and went to summer camp. My mum - a very practical and efficient lady - prepared sticky labels with the addresses of my grandparents, cousins and close friends written on them, so I just had to stick them on the postcards and send. Now you may wonder if I am done with the nostalgia-filled moment. I am not. Today, even post stamps have become a bit of a rarity so I had to hunt down where to buy them. Some I found at a newsagents, others at the local post office. After a quick stop at a café to stick the stamps on the postcards, I set out to find a post box to send them, and it was quite a treasure hunt! Back at home I received quite a few phone calls from friends thanking me for my postcard, and this only confirmed my idea that even in 2017 we love the feeling of excitement and joy when we open our postbox and find a card with a photograph and few lines of greeting.
[ITA] Quest’estate non ho viaggiato lontano: mi sono mossa in Friuli Venezia Giulia e poco oltre i confini della regione, regalandomi tempo, visite tranquille, conferenze, concerti e buon cibo. In questo girovagare lento ho compiuto un gesto che da diversi anni non facevo: ho comprato e scritto cartoline. Alcune le ho inviate, altre le ho consegnate a mano, altre ancora le ho tenute per me e utilizzate come segnalibri e ricordi dell’estate. Insomma, mi sono dedicata a quel rituale che fino a prima dell’avvento dell’era digitale caratterizzava le vacanze di ognuno. Oggi le foto e i video caricati sui social network o inviati via e-mail stanno soppiantando le cartoline; è inevitabile: le nuove forme di comunicazione avanzano, con il loro carico di tecnologia, e basta un click per mettere l’immagine a disposizione di tutti. Eppure le cartoline analogiche - quelle di carta, per capirci - continuano a conservare il proprio fascino, sia per chi le invia che per chi le riceve, e quando siamo in vacanza ci permettono di prenderci un po’ di tempo. L’ho constatato con piacere. Ecco come è andata. Per prima cosa mi sono avvicinata agli espositori e ho fatto scorrere le foto. Mentre quel caleidoscopio di colori girava, confrontavo le immagini chiedendomi quale fosse la più azzeccata per ogni destinatario. Nell’indecisione, tanto per non sbagliare, ne ho agguantata una per soggetto. La seconda fase - tattica - è stata di individuare un bar con tavolini e sedute comodi dove dare sfogo all’arte calligrafica. Al momento del componimento mi sono scervellata su cosa scrivere: non frasi banali o scontate; i messaggi andavano pensati e personalizzati. Mentre mi arrabattavo tra agende, contatti e internet per compilare gli indirizzi - che ho scoperto di non ricordare più - mi ha assalita la nostalgia al ricordo di quando, piccolina, ero in colonia (ai miei tempi i bambini andavano in colonia…) e mia madre - donna pragmatica - mi aveva preparato delle comodissime etichette con gli indirizzi di nonni, cugini, e amici più cari da attaccare direttamente sulle cartoline. Penserete che siamo giunti alla fine di questo amarcord, vero? E invece no. Perché i francobolli sono diventati merce rara: peregrinando ne ho recuperati alcuni al tabacchino e altri all’ufficio postale. Di nuovo tappa al bar per bollare le cartoline e poi via, alla ricerca di una cassetta in cui imbucarle (altra caccia al tesoro da non sottovalutare). Le telefonate di ringraziamento che ho ricevuto mi hanno confermato che anche nel 2017 aprire la cassetta della posta e trovare quel cartoncino illustrato con qualche riga di saluti fa proprio tanto, tanto piacere.
Have a nice Giro! Giusy Mancini
Buon Giro! Giusy Mancini
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STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
Our website’s new features! Look on the map and find on the web [ENG] We have added a couple of new practical features to the Giro website so you can find the best that Friuli Venezia Giulia has to offer. Besides lots of information and news to keep you up to date with the latest tourism events, the platform allows you to find bars, restaurants, accommodation, gourmet products and more. At Giro we have been publishing the magazine you are reading for some 13 years, as well as tourist maps of the cities and popular locations in Friuli-Venezia Giulia and its surroundings. The quintessential places and experiences that our beautiful region has to offer cannot all be included in a road map, that is why our special tourist maps show the most popular landmarks as well as some of the best businesses and attractions, which characterise the locality more than just buildings and heritage sites. Each Giro map highlights accommodation options, great places to eat and drink, premium shopping venues, and tourist services that make for a great travel experience, be it a holiday, a weekend getaway or a simple day trip.
OUR PICK A Restaurant or a Hotel? The right place for you … is a click away On our website www.girofvg.com try out the new section Giro Consiglia and see our pick of some of the best accommodation options, local restaurants, typical osterie, independent shops, bars and cafés, gourmet shopping, tasting experiences, tours and cruises. You can browse the list by type of activity or locality and get all the necessary information to find the best place to suit your taste.
FIND THE OSMIZA FOR YOU Click to find the typical Karst cuisine! Select by day! Another section we have added is Osmize e Agriturismo where you can find the osmize and agritourisms of the Karst area that are open on a given date, as well as the road indications and telephone numbers to book a table. What are you waiting for? For your holiday in Fiuli and for your free time come into the Giro website and see what we have to offer!
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STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
Novità sul sito di Giro! Dalla mappa al web [ITA] Da quest’anno il sito di Giro si è arricchito di nuove e utili funzioni per il tuo tempo libero: oltre a segnalare eventi e notizie di carattere turistico, nel portale sono stati ora integrati gli strumenti per vivere il territorio che da sempre trovi sulle nostre mappe. Da 13 anni infatti Giro, oltre a pubblicare la rivista che stai leggendo, produce mappe di città, località e territori turistici del Friuli Venezia Giulia e delle aree contermini. E siccome il territorio vero, quello da vivere, non si esaurisce nella mappa, le nostre cartine segnalano, oltre ai punti di interesse turistico, anche le attività che animano i territori e che lo caratterizzano, a volte più di strade ed edifici. Ecco così che ogni mappa di Giro indica dove mangiare, dormire, fare shopping o trovare quei servizi determinanti di ogni vacanza, che sia di una settimana, di un weekend o di una semplice scampagnata.
GIRO CONSIGLIA Cerchi un Ristorante, un albergo? Il locale che vuoi... è a portata di click! Dal sito www.girofvg.com puoi oggi accedere alla nuova sezione Giro Consiglia, dove troverai le le migliori attività presenti sul territorio: dai ristoranti agli alloggi, dalla vendita di prodotti tipici alle degustazioni di prelibatezze locali, dalle proposte per escursioni a quelle per lo shopping. A tua disposizione c’è il motore di ricerca per tipologia di attività o località, e ti verranno fornite tutte le informazioni utili sulle aziende selezionate.
CERCA LA TUA OSMIZA Clicca e gusta la cucina tipica del Carso! Giorno per giorno E poi la sezione Osmize e Agriturismo ti indica le osmize e gli agriturismi quotidianamente aperti sul territorio carsico, con tutti i recapiti per contattare e raggiungere le aziende agricole. E allora cosa aspetti? Per il tuo tempo libero e per la tua vacanza, fai un giro sul sito di Giro!
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Muggia
Il turismo del futuro? Parte dai residenti, dalla loro qualità della vita, dalla capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano. I turisti arriveranno di conseguenza. Tourism of the future? It starts from the locals, their quality of life, the way they care for the land they live in and how they strive for happiness. Tourists will be allured as a consequence.
Carlo Petrini - Slowfood
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San Dorligo
autumn Autunno 2017 Autunno autumn Editore: Giro Direttore editoriale: Franco Fabbri Direttore responsabile: Giuseppina Mancini Registrazione:Tribunale di Trieste n. 1105 del 11.04.2005 - Iscrizione ROC n. 18304 Redazione: Via Galilei, 55 - Terzo di Aquileia (Ud) tel. 0431/35708 - e_mail: news@girofvg.com - www.girofvg.com Progetto e realizzazione grafica: GAM Grafica di Andrea Macelloni, Terzo di Aquileia (Ud) tel. 347.0821078 - gamgrafica74@gmail.com Stampa: Poligrafiche San Marco - Cormons (Go) Info sito Internet: www.girofvg.com - e_mail: giro@girofvg.com Pubblicità: +39 329 4321888 e_mail: giro@girofvg.com
Sommario 02 Prima 05 Novità sul sito di Giro! 09 Maria Teresa. Uno sguardo su Trieste 12 Sapori del Carso 14 Strassoldo, i manieri e il borgo medievale 17 I castelli di Strassoldo eccezionalmente visitabili 18 La Festa della Zucca di San Martino 24 Boschi e foreste 30 Caporetto, cent’anni dalla grande disfatta italiana 33 37
* Speciale: Lungo le acque del Tagliamento Testimonianze del rapporto tra l’uomo e il fiume * Antichi traghettatori e ponti
51 Napoleone. Itinerario tra i luoghi del Trattato di Campoformido 60 Sorgenti e valli montane
Contents 02 04 09 12 14 17
First Words Our website’s new features! Maria Theresia. Trieste from Above Flavours of the Karst The Strassoldo Manors and Medieval Hamlet The Strassoldo Castles will exceptionally open their Doors 18 The San Martino Pumpkin Festival 24 Woods and Forests 30 Caporetto, One Hundred Years Since the Great Italian Defeat 33
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* Special: Along the Waters of the Tagliamento Evidences of the Relationship between Man and the River * Historical Bridges and Ferrymen
51 Napoleon. An itinerary of the sites of the Treaty of Campoformido 60 Springs and Mountain Valleys
Hanno collaborato: Maria Stella Cinque, Sebastiano Clicech, Dida, Franco Fabbri, Sara Forniz, Mariolina Favero, Stefania Gentili, Elena Mancini, Giusy Mancini, Marco Pascolino. Traduzioni: Maura Tomasi – maura.tomasi@gmail.com Foto: Archivio Giro, Archivio PromoTurismo FVG, fotografi citati • foto di copertina: Masson
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MARIA TERESA - SGUARDO SU TRIESTE
Maria Teresa Uno sguardo su Trieste
Il Castello di Miramare e la Barcolana 2013_ph St. Borlenghi
Maria Teresa
Maria Theresia
di Maria Stella Cinque
by Maria Stella Cinque
[ITA] Viste dal cielo, le alture dell’Altopiano Carsico e le rive di Trieste formano una grande arena. Sembrano gli spalti di un gigantesco stadio, rappresentato dal Golfo di Trieste, tra i cui flutti si disputa una delle più emozionanti gare di vela del Mediterraneo, la Barcolana. La città di Trieste e il suo lungomare sono il palco privilegiato non solo per la Barcolana, ma anche per un itinerario dedicato a Maria Teresa. Il 13 maggio di trecento anni fa nacque infatti Maria Teresa d’Asburgo, la sovrana che aprì il suo regno all’età contemporanea e trasformò Trieste da un piccolo borgo noto per le sue saline in quello che poi divenne il porto principale dell’Impero austroungarico e una vivace, cosmopolita e tollerante città. Figlia di Carlo VI, che aveva dato a Trieste la patente di porto franco nel 1719, in quarant’anni di guida alla Casa d’Austria, dal 1740 al 1780, Maria Teresa attuò lungimiranti, costanti e progressive riforme economiche e sociali che traghettarono progressivamente l’Austria fuori dal medioevo, la sincronizzarono con il “secolo dei lumi” e diedero un grande impulso allo sviluppo culturale del suo impero. Emblema di questo periodo è il Borgo Teresiano, nato sulle antiche saline, interrate per ospitare gli edifici della nuova città. Tra le strade perpendicolari e di egual larghezza, sul
[ENG] Seen from high above, the Karst highlands, the quay and the docks of Trieste resemble a large arena. They remind you of the tiers of an enormous stadium, represented by the Gulf of Trieste, where one of the most exciting sailing competitions of the Mediterranean takes place: the Barcolana. Trieste and its seafront are the perfect backdrop not only for the Barcolana, but also for a charming itinerary dedicated to Maria Theresia. Born on the 13 May of three hundred years ago, Maria Theresia of the House of Habsburg, whose reign would lead the dynasty into modernity, transformed Trieste, insignificant fishing village whose only noteworthy activity was salt harvesting, into the main port of the Austro-Hungarian Empire, creating a lively, cosmopolitan city of great tolerance and diversity. Daughter of Karl VI, who had granted Trieste the status of Free Port in 1719, in her forty years as head of the House of Austria, from 1740 to 1780, Maria Theresia progressively implemented farsighted social and economic reforms that led Austria out of the Middle Ages and into the Age of Enlightenment, contributing greatly to the cultural development of her Empire. The emblem of this lively period is definitely Borgo Teresiano, a quarter that developed replacing the old salt-har-
Sguardo su Trieste
Trieste from Above
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MARIA TERESA - SGUARDO SU TRIESTE
Trieste, Borgo Teresiano e la Barcolana_ph St. Borlenghi
[ITA] fronte mare troviamo il Magazzino delle Idee, che dal 7 ottobre al 18 febbraio ospita la mostra Maria Teresa e Trieste. Storia e culture della città e del suo porto, un percorso inedito tra storia, costume e società illustra lo straordinario ruolo che Maria Teresa d’Austria ebbe nello sviluppo urbano, sociale, politico e culturale di Trieste, anticipando il futuro con le sue riforme. Tra gli eleganti palazzi del Borgo Teresiano si apre il Canal Grande, realizzato affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le merci, e subito dietro ecco la piazza Ponterosso, realizzata con il materiale di risulta dell’escavazione del canale. Davanti alla maestosa Piazza Unità, il Molo San Carlo (oggi Molo Audace), si protende elegante nel golfo di Trieste. Costruito quasi per caso sull’omonimo relitto tra il 1743 e il 1751, è un luogo amato per una camminata rilassante e offre una spettacolare vista sulla piazza. A chiudere questa quinta marina, vigila la grande struttura portuale che cinge la baia del porto turistico Sacchetta, ovvero il molo che oggi chiamiamo Fratelli Bandiera (ma il cui nome storico è Molo Teresiano). La costruzione del poderoso e possente molo risale al 1744 e il faro che vediamo oggi sostituisce quello eretto nel 1776.
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[ENG] vesting plants with the buildings of the new city. On the seafront, opposite the wide perpendicular roads leading into the city, there is the Magazzino delle Idee cultural centre. It is the venue of an exhibition, running between the 7 October and 18 February 2018, titled Maria Theresia and Trieste. The history and culture of the city and its port. It offers an original insight into the history, traditions and society of Trieste and presents the extraordinary role Maria Theresia played in the urban, social, political and cultural development of the city, anticipating the future through her reforms. Set between two rows of elegant buildings of the Borgo Teresiano, the Canal Grande was built to enable the ships to load and unload their cargoes strategically right in the middle of the city. Right at the end of it is Piazza Ponterosso, created with the waste excavation material from the canal. Molo San Carlo, today known as Molo Audace, a rather elegant looking pier that jets out into the Gulf of Trieste, is just in front of the majestic Piazza Unità. Built between 1743 and 1751 the name commemorated the eponymous warship that had sunk there long before. Today it is a favourite spot for relaxing walks offering a wonderful view of the beautiful Piazza The vast port buildings enclose the bay of Bacino Sacchetta marina, or better, the quay known today as Molo Fratelli Bandiera, but whose original name was Molo Teresiano. The imposing quay was built in 1744 and the present lighthouse replaced the original one built in 1776.
ILLY SHOPLA TRIESTE SEGUI ROTTA DEL DEL GUSTO SEGUI LA ROTTA GUSTO STRASSOLDO FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES SEGUI DOVE LA ROTTA DEL- ILGUSTO IL LUOGO SCOPRIRE VIENI A TROVARCI TROVARCI IN VIENI A IN IL MONDO ILLY VIENI A TROVARCI IN
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a food festival re rso - Okusi Kras Ca l is de al ri iv st po fe Sa e e [ENG] Th mber 2017. Th tober to 5t h Nove the loca l turns from 14th Oc folk recipes and d ol , od fo l na tio l di de tra ri ises an un forgettorna Sapo a celebration of novembre 2017 lands which prom 5 gh al hi e t e rs br ch to Ka ne ot e io th 14 az [ITA] Da l produce of a manifest asa, la gustosissim perience. l is the 300th memor ia delle la , ne Carso – Okusi Kr table cu linar y ex zio th ed ition of the festiva di tra lla de ri 16 po e sa th i em of ve nt e eresia of Auso e nel co tutela e promuo The main them Empress Maria Th otti loca li del Cars of od h pr rt i bi e e li th na of zio y ries ta king part in cu linar ia. ricette tradi anniversar keries and patisse abile esperienza ba tic ts, ni en an an m 0 ur di ially de30 ’in sta i re o un e a po off re tria. Th and delights spec izione sarann ed us en 16 m ta g es in rv I qu . se di ia d’Austr eresia of Austria Il filo conduttore the event will be ice Mar ia Teresa reign of Maria Th tr e ra Th pe n. a im te. sio iv ll’ ca at de zi oc e ni enti al l’i d culture of Tries dalla nascita signed for th on the history an e pasticcer ie ader ct rie pa t, tte en a. im r ne m m la te pa lop a cu le ve te rti ri, de et pa ristorato made a d urban menù e ric t omical, social an tta ricor renza con gh pa on es ou ec im qu br t o s de ea nn rm an gr ra fo gr re es re un e celeb Besid the city, th tria ha avuto of us re d’A tu sa na oire e str Te om th ga ia d on d life an Il regno di Mar which change ressi in campo ec ced the cultural ieste. Oltre ai prog to il volto e Empress influen th ca chefs, ba kers ifi y, by t od da m ou to o to su lla città di Tr ab d nn An . ha ttura le, che e whole area ru th st an of to fra ns in za tio e en di porary cookle flu tra em cia in ic nt o co, so nom ratrice hann combine a co pe lly im rfu ll’ te de as e ri m m st rs or no ne which influrr itorio. I della città, le rif and confectione itteleuropean cuisi mica del nostro te M e no th ro st to n. ta d ga re no ne rp a te zio th in o saputo che la tradi ing style wi and the Karst regio e pasticcer i hann ditions of Trieste i olla tra er y al in tti o ar rg ne rd vi lin pa ua cu tra ri, e rig to ex th , di ristora enced cured meats s, con un occhio , se tà ee vi ch no s, te ia ne es oc ar wi qu e blends, ch ozione cu lin re con ingegno A wide range of permea la tradi with specia l coffe e er ch th ge ea ble to op y, ur ne ele ho ea, will be availa cucina mitt ive oil and ed in the Karst ar d uc e te m od a. ca co pr lo tin i, s ts es in ke in ol tri ca e rs po d carsica late an ico” sa les amente ca a o del prodotto tip al, na li loca li, rigoros e ol iv m st ng zio fe di “A sie e e as tra th th ti e, to at ot iel g y m od bu rin I pr to liva e s adhe i extravergine d’o s, cafés and shop e delidispovini, formag gi, ol in the restaurant saranno inoltre series will prepar i, m tis lu pa sa d e an i s um rie lci ke ed do li ba o, l ca at ca lo ol i lo cc ne e ca ffè, cio while th ico”, al lestito and ca kes. o del prodotto tip , the ca lendar traditiona l breads iccer ie preparest us pa nibili nell’“Angol cio le e i fic ni and wine: indeed pa od i fo tre ly ol ts on in t ti, no en the loca l produc eserci zi ader The festival is tours to discover ziona li. of di ts di tra ra lo si s tu ni rio de Na pa e Cu clu di in lci by ranno do of events di Curiosi organised nomia: le guide ed nature wa lk s tiid tro lis as gu ra d og tu an en na , lo ri ne so ra wi Non and nno itine ura.it). at ura.it) propor ra riosicur iosidinat (w ww.curiosidin Natura (w ww.cu at ww w. mici. cers and events ci ed enogastrono w. s, venues, produ
scoper Un viaggio alla ica della cucina cars
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ind iri azion i su menù , Magg ior i inform t .ne rso lca de w.u res.it. ti su: ww w.sapori . 040 67248, ww DGZ di Trieste, tel S-S RE l’U sso pre e erator i liz zata dagli op usi Krasa è rea no gospodarsko del Ca rso – Ok žel ri de po sko Sa va ven ati Slo L’in izi vena – Auale economica slo to da lla Regione bile da l contr ibu dell’Unione reg ion Z), ed è resa possi . DG nia S-S ve RE Slo (U t je iri zdru žen ll’Agen zia Sp nezia Giu lia e da tonoma Friuli Ve
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AUTUNNO - AUTUMN 2017
(0)40 67248, ww ation on the menu Trieste, tel. +39 Find more inform at UR ES -SDGZ in or t .ne rso lca de sapori ures.it . ers of UR ES you by the memb asa is broug ht to Kr gospodarsko i no us žel Ok de rso sko Ca – Sloven Sapori del nomica slovena nezia Giu lia , eco Ve ale uli ion Fri of reg ment SDGZ (Unione Regiona l Govern the by ed . sor nia on zdru ženje), sp e and Spirit Slove mmerce of Triest the Chamber of Co
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16° EDIZIONE: 7 1 0 2 e r b m e v o n 4 ottobre - 5
a I locali aderenti - Okusi Krasa Sapori del Carso rticipating s and shops pa The restaurant rasa l Carso - Okusi K in the Sapori de
TH E TR AT TORIE LE TR AT TORI E / RIA FERLUGA ANTICA TRATTO i - Trieste Conconello / Ferlug 12 ta, m Via Bellavis ferluga@gmail.co itri dim 3 13 96 Tel. +39.347.13 N TE KRIŽMA 15 HOTEL RISTORAN - Tel. +39.040.3271 pino / Repen (TS) .eu an Repen, 76 - Monru zm .eu - info@hotelkri www.hotelkrizman EL RN FO RISTORANTE EL 40.3220262 - Trieste - Tel. +39.0 Via dei Fornelli, 1 eltrieste.com orn elf o@ e.com - inf www.elforneltriest IN 9.040.229123 TRATTORIA GUŠT onik (TS) - Tel. +3 3/A - Sgonico / Zg om a.c ori Sgonico / Zgonik, att ntr sti ria.com - info@gu www.gustintratto MPARA LA TRATTORIA LA +39.040.220352 144 - Trieste - Tel. iž, Kr / ce Cro nta Sa ra@tiscali.it pa am lal ria tto t - tra www.la-lampara.ne NDA DEVETAK TRATTORIA LOKA Sv. Mihaela chele del Carso / Vrh Mi n Sa 22 Brežiči, ) (GO či So / Sovodnje ob devetak.com Savogna d’Isonzo evetak.com - info@ w.d ww 8 48 82 Tel. +39.0481.8 OČ TRATTORIA SARD ik, 1/B 0871 Precenico / Prečn ) - Tel. +39.040.20 vin Nabrežina (TS Duino Aurisina / De u c.e do o@sar www.sardoc.eu - inf LE GABROVIZZA CIA SO A RI TO TRAT onik (TS) , 24 - Sgonico / Zg vec bro Ga / ail.com Gabrovizza gm a@ 68 - dimitriferlug Tel. +39.040.2291 TRATTORIA VETO icina / Opčine seška ulica, 35 - Op Via di Prosecco / Pro biz@libero.it tja ka 29 16 .21 40 Trieste - Tel. +39.0 ES ES AN D PATIS SERI ICCER IE / BA KERI ST PA NIFICI E LE PA C ICCERIA BUKAVE 5220 PANIFICIO PAST e - Tel. +39.040.22 est Tri 0 16 , sek Prosecco / Pro gmail.com panificiobukavec@ ERIA ČOK ICC e PANIFICIO PAST 3 - Opicina / Opčin / Dunajska cesta, a nn Vie r pe a ad Str ncok.191.it pa o@ inf 45 36 40.21 Trieste - Tel. +39.0 ERIA OTA ICC ST PA IO FIC PANI / Boljunec, 66 dra san Ro lla de Bagnoli Dolina (TS) / lle Va lla de it San Dorligo o@ota.it www.ota. inf 53 82 Tel. +39.040.22 AN D CA FÉ S R / SHOPS, BA RS I NEGOZI E I BA (TS) SPAR KUKANJA / Devin Nabrežina ALIMENTARI – DE 6/B - Duino Aurisina 10 a, žin .it bre nja Na / ka Aurisina it - info@ku 72 - www.kukanja. Tel. +39.040.2001 O DI AU CL H RCHESIC IL FRUTTETO MA 9.040.360146 +3 l. Te e est Tri Largo Piave, 3 o.it cmarchesich@yaho CAFFÈ VATTA - Trieste - Opicina / Opčine Via Nazionale, 38 mail.com @g ura tla na 13 - do Tel. +39.040.2153
Con il contributo
di:
Un’iniziativa di:
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THE ART OF WINE. THE LAND CULTURE. L’ARTE DEL VINO. LA CULTURA DELLA TERRA.
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Strassoldo, veduta panoramica_ph GiroFly
Castelli di Strassoldo
socio
STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
Il fascino dei castelli The Charm of the Castles Strassoldo, i manieri e il borgo medievale
The Strassoldo Manors and Medieval Hamlet
[ITA] Lungo la strada che collega le due cittadine Patrimonio Unesco di Aquileia e Palmanova, sorge Strassoldo, una graziosa località che fa battere il cuore a chi ama i piccoli borghi storici. Questa frazione di Cervignano del Friuli è famosa principalmente per i suoi due castelli e il villaggio medievale sorto attorno ad essi. I due manieri furono costruiti attorno all’anno Mille a difesa della via Julia Augusta (la strada romana che univa Aquileia alla Carinzia) dalla nobile famiglia di origine tedesca che in quel periodo si insediò qui. Ma forse la nascita del borgo risale addirittura al tempo in cui in questa zona si fronteggiavano i longobardi e i bizantini: un documento del 565 parla di un castello detto dalle due torri, dal quale sarebbero nati alcuni secoli più tardi gli attuali manieri. A Strassoldo abitano ancora oggi i conti che diedero il nome alla località (o viceversa? non si sa...) e che sono proprietari dei castelli da quando la storia ci ha lasciato traccia. Questa continuità ha permesso al villaggio medievale di rimanere praticamente immutato, con i castelli che, persa ogni velleità difensiva, si sono ingentiliti nel tempo. Il borgo è accessibile da due porte: a sud dalla Pusterla, una curiosa porta in mattoni con coronamento cuspidato risalente a fine Cinquecento, e a nord dall’antica Porta Cistigna, al di fuori della quale si trova un antico mulino del Trecento che ha lavorato per oltre settecento anni. La porta settentrionale si apre sul Borgo Vecchio e il Castello di Sopra. Il maniero risale al 1322 e si sviluppa attorno alla
[ENG] Located along the way between Aquileia and Palmanova – both listed as UNESCO World Heritage cities – lies a site that will melt the heart of those who love small historical hamlets. Strassoldo, just outside Cervignano del Friuli, is renowned for its two castles and the medieval hamlet huddled around them. The two manors were built around the year one thousand by a noble family of Germanic origins, for purposes of defence as the property was on the Via Julia Augusta – the ancient Roman road that led from Carinthia to Aquileia. It is, however, probable that the hamlet came into existence as early as when the Lombards were fighting the Byzantines, and indeed, a document dating back to AD565 refers to a two-towered castle – later to be converted into the two manors. The Strassoldo noble family who gave the hamlet its name (or was it the other way round?) have held the castles since records go back and still live there. The continuity in ownership means that the medieval hamlet has basically remained unchanged, and the castles, having lost their defence purpose, have acquired a more gentle character. The entrance to the complex is through two gateways: one from the south through the Pusterla, a particular minor gateway in stone surmounted by a small spire dating back to the end of the sixteenth century, and one from the north through Porta Cistigna near a fourteenth century mill, which is still in working conditions after over seven hundred years.
di Mariolina Favero
by Mariolina Favero
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Strassoldo, Mulino
Strassoldo, Porta Pusterla
STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
[ITA] torre mozzata del VI secolo, con il palazzo signorile, vari fabbricati (un tempo con funzione agricola, artigiana e amministrativa) e la Chiesa di San Nicolò, dove nel 1798 il feldmaresciallo Radetzky convolò a nozze con Francesca Romana di Strassoldo. La chiesa è collegata al corpo principale del castello tramite un suggestivo cavalcavia che consentiva ai signori del borgo di andare alle funzioni senza affacciarsi all’esterno. Poco oltre la pileria del riso, un ponticello conduce al Castello di Sotto, di poco posteriore al maniero vicino (risale al 1360). Il castello si estende attorno a una massiccia torre e oggi ha l’aspetto di una villa settecentesca, alla quale è addossata la cinquecentesca chiesetta di San Marco. Gli interni dei castelli di Sopra e di Sotto sono ancora ricchi di mobili antichi e ritratti di antenati e l’atmosfera è quella di un luogo dove la storia non si è mai interrotta. I settecenteschi parchi dei due manieri sono dei veri gioielli. La zona di risorgive su cui sorgono mantiene costante la temperatura del terreno, attorno ai 13 gradi, che è ideale per far crescere piante esotiche e un tempo garantiva la coltivazione del riso. I parchi sono ricchi di elementi decorativi, pozzi, statue e piante secolari e rare. Oltre il fiume Taglio troviamo il duecentesco Borgo Nuovo. Poco fuori le mura settentrionali del borgo sorge invece la piccola chiesa di Santa Maria in Vineis (il cui nome deriva dal fatto che era circondata dalle vigne). Qui è conservato un ciclo di affreschi risalenti alla seconda metà del Trecento con storie di Maria tratte dai vangeli apocrifi che costituisce uno degli episodi più rilevanti e meno conosciuti della pittura friulana dell’epoca.
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[ENG] The northern gateway opens onto Borgo Vecchio, the historical centre of the hamlet, and Castello di Sopra. The manor dates back to 1322 and was built around the sixthcentury cropped tower. The complex features the main residence, several separate utility buildings and a church dedicated to Saint Nicholas, where in 1798, Field-Marshal Radetzky and Francesca Romana von Strassoldo were married. The church is connected to the main building by an enclosed overpass, which allowed the lords and ladies of the manor to attend Mass without having to go outside onto the street. Just past the rice-husking shed, a little bridge leads to Castello di Sotto, which was built in 1360 not long after the older manor. The manor based around a stocky tower today resembles an eighteenth-century villa and is set against the sixteenth-century church dedicated to Saint Mark. The interiors of the castles are furnished with valuable historic furniture and paintings, and the overall atmosphere exudes its rich ongoing history. The gardens surrounding the two manors are true jewels in their own right. The resurgence terrain on which the gardens are laid out presents a constant temperature – around 13°C – ideal for the wonderful exotic plants and for growing rice. The gardens boast a number of beautiful decorative statues, wells and rare age-old plants. Across the river there is the thirteenth century Borgo Nuovo old hamlet centre. Just outside the northern walls of the hamlet stands the little church known as Santa Maria in Vineis (Saint Mary among the Vines). The church houses a cycle of frescoes dating back to the mid fourteenth century portraying the events of the life of the Virgin Mary as recounted in the New Testament apocrypha. The frescoes are very little known despite being an important example of the Friulian art of the age.
STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
In autunno: frutti, acque e castelli I castelli di Strassoldo eccezionalmente visitabili [ITA] Gli antichi castelli di Strassoldo di Sopra e di Sotto, racchiusi in un borgo medievale immerso in parchi secolari, sabato 21 e domenica 22 ottobre spalancheranno i loro portoni e saranno eccezionalmente visitabili. Ritorna infatti la manifestazione “In autunno: frutti, acque e castelli”, un magico intreccio tra storia fantasia e ambiente naturale. Artigiani, antiquari, decoratori e artisti d’eccellenza, tra addobbi e musica antica, renderanno ancora maggiore la suggestione di questi luoghi. Sarà il momento ideale per fare acquisti natalizi originali, senza per questo spendere cifre esose. E nelle aree verdi del castello di Sopra ci saranno ottimi vivaisti con piante insolite, rose e antiche specie da frutto. Il week-end propone anche visite guidate al parco del castello di Sotto e al borgo castrense, musica antica, visite a siti limitrofi e curati angoli enogastronomici. L’evento si terrà anche in caso di pioggia in quanto organizzato negli interni. L’affascinante evento è nato per far conoscere due antichi manieri privati, cuore del romantico borgo di Strassoldo. L’entrata alla manifestazione è a pagamento poiché si tratta di un’iniziativa di “fundraising” volta alla conservazione di questo importante patrimonio storico.
In Autumn: Fruits, Waters and Castles The Strassoldo Castles will exceptionally open their doors
Castello di Sopra
[ENG] Enclosed in a medieval walled village, amidst century-old gardens, the ancient castle of Strassoldo di Sopra and that of Strassoldo di Sotto, will exceptionally open their doors to the public on Saturday 21st and Sunday 22nd October. The castles will be the venue for the prestigious “In Autumn: fruits, waters and castles”. Amidst a pristine natural setting and surrounded by ancient music, the works of craftspeople, antiquarians, decorators and exceptional artists will enhance the allure of this location. The lawns of Castello di Sopra will be the perfect stage for creative nursery gardeners to present unusual plants, roses and ancient fruit trees. The entertainment of the weekend will also include guided tours of the gardens of Castello di Sotto and the village surrounding the castles, ancient music, visits to nearby locations, talks on gardening, and tantalising food and wine corners. The event will take place rain or shine as it is organised indoors. This prestigious event was first organised to make the two privately owned castles nestled in the heart of Strassoldo known to a wider audience. Admission to the event is charged. Tickets will be the fundraising tools for the conservation of this important heritage site. Info, prezzi e programma completo / Information, tickets and programme: www.castellodistrassoldo.it – www.castellodistrassoldodisotto.it CASTELLI DI STRASSOLDO DI SOPRA E DI SOTTO: Cervignano del Friuli (Ud) - Strassoldo - Via dei Castelli - tel +39 0431 93217 AUTUNNO - AUTUMN 2017
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Zucche a San Martino Antichi mestieri
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LA FESTA DELLA ZUCCA DI SAN MARTINO - SAN MARTINO PUMPKIN FESTIVAL
Zucche e un tuffo nel medioevo
Pumpkins and a Taste of Medieval Lifestyle
[ITA] L’arrivo dell’autunno segna per il piccolo borgo di San Martino, incastonato nella pianura friulana, il momento in cui tornare indietro nel tempo. Il paesino si appresta infatti a trasformarsi in un grande mercato medievale costellato da tante botteghe che fanno rivivere gli antichi mestieri del tempo di mezzo.
[ENG] Autumn is the season when in San Martino, a small village set in the Friulian plain, the clock is turned back to medieval times. The whole village is transformed into a market with artisans, craftsmen and merchants going about their daily work, wonderfully evoking the richness of medieval life.
Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2017 si rinnova infatti l’appuntamento con la Festa della zucca a San Martino di Terzo di Aquileia. Ogni anno la rievocazione, curata con grande attenzione, sviluppa un tema diverso e quella di quest’anno sarà dedicata agli antichi mestieri. Durante i due giorni di festa verrà ricreata l’atmosfera medioevale e il borgo, addobbato a festa con tantissime zucche, sarà il palcoscenico in cui scoprire la magia del mercato e il lavoro degli artigiani che mostreranno ai visitatori come si viveva e come si fabbricavano ogget-
The Pumpkin Festival returns to San Martino di Terzo di Aquileia on Saturday 14th and Sunday 15th October 2017 to celebrate all things pumpkin. The festival features displays, and live-action re-enactment of life during the Middle Ages, and this year will focus on the ancient trades and crafts. For the two days of the festival a medieval atmosphere will come to life with banners and pumpkins decorating the streets and houses; a perfect backdrop to step back in time and discover the market buzzing with skilled craftsmen showing how everyday objects were made,
L’idea in più?
A smart idea?
Ecco la Festa della Zucca di San Martino
no lla zucca di San Marti Andare alla festa de in bicicletta in bicicletta. amente rag giungibile San Martino è comod tto che col leili può percorrere il tra Chi ama le piste ciclab zo di AquiTer a o uileia e Grado fin ga Pa lmanova con Aq in poco più , me fiu l su a si insinu leia e quando il tracciato i prefer isce ngere San Martino. Ch di un chilometro rag giu o borgo da col ece arr ivare nel pic le strade sterrate può inv nasir, o da For rgo Bo e per via Caiù Cervignano, passando . la località Ponte Rosso Aquileia attraversando
This is the San Martino Pumpkin Festival
stival Martino Pumpkin Fe Why not go to the San by bicycle? eit her choose San Martino. You can Its a nice, easy ride to lmanova to track that con nects Pa to fol low the cycling track runs the in Terzo di Aquileia Aquileia and Grado – reach San you in e etr about a kilom along the river and at can get fer off track cycling you Martino – or, if you pre ano del gn rvi Ce tival starting from to the venue of the fes m Aqfro or sir na For iù and Borgo Friuli – ride through Ca sso. uileia through Ponte Ro
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LA FESTA DELLA ZUCCA DI SAN MARTINO - SAN MARTINO PUMPKIN FESTIVAL
e alla mano! Macchine fotografich ici del Borgo, organiz-
e Am Quest ’anno l’associazion ne mosso, in collabora zio pro ha ta, fes la zatrice del agn rvi rale Espansione di Ce con l’associazione cu ltu ti. tut a o olt riv so fotografico no del Friuli, un concor ioneblog.wordpress.com ns spa i: e Info e iscrizion
[ITA] ti d’uso quotidiano e di decoro, come ci si lavorava il cibo e come si realizzavano indumenti. Tra i banchi troveremo i norcini, che in autunno e inverno lavorano alacremente per conservare le preziose carni macellate e trasformarle in salumi, e i fornai obbligati a panificare anche di domenica, senza un giorno libero in cui riposarsi, salvo le festività comandate. Riscopriremo la lavorazione e la filatura della ginestra (proprio quella ginestra che, tra maggio e giugno, con la sua esuberante fioritura rallegra di un giallo intenso le vallate, profumando pendii e pianori); girando tra i banchi dei vasai e dei mosaicisti ammireremo le antiche tecniche di produzione delle terrecotte e delle opere musive, mentre dai boscaioli impareremo a scegliere i migliori alberi da lavorare. Saranno momenti non solo di svago ma anche di didattica per i visitatori di tutte le età. In un clima di festa e magia, tra originali merci esposte sui banchi del mercato medievale, degustazioni nelle locande allestite per l’occasione, spettacoli itineranti, cortei e rievocazioni storiche in costume, animazione e spettacoli a tema si potrà gustare un’atmosfera tutta particolare, con l’opportunità di incontrare dame e cavalieri, arcieri, armigeri, saltimbanchi, artigiani, speziali e scrivani… Al calar del sole spazio alle fiaccole e allo spettacolo di fiamme e fuoco. E la zucca? La zucca sarà il fil rouge della festa: sarà protagonista negli addobbi dell’intero borgo e sui banchi del mercato che offriranno dolci e pane dal colore dorato e dal delicato, inconfondibile, gusto di zucca. E non mancheranno le visite guidate agli affreschi all’interno della chiesa medievale di San Martino, un piccolo gioiello del patrimonio artistico del Friuli.
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Programma della festa e info Programme of the festival and info: www.amicidelborgo.it
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LA FESTA
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[ENG] how the food was cooked, and how cloth was woven and clothes sewn. Among the stalls there are the pork butchers, working briskly because in autumn and winter they have to prepare the meat to make charcuterie and sausages. There are also the indefatigable bakers who make bread every single day, including Sundays, and only rest on the important religious festive days. Busy weavers will be happy to show you how to weave broom (the very broom shrub that in late May and beginning of June bursts into bloom with scores of fragrant, cheery yellow blooms, carpeting the gently rolling hillocks), and potters and mosaic makers proudly share their techniques and secrets to make beautiful artefacts, and finally the woodmen will teach you which trees are the best to be felled. All visitors, young and old alike, will definitely find something fun to do, and perhaps, learn something new. Wandering the stalls of the medieval market tasting the traditional food at the inns, specially set up for the occasion, taking part in workshops and watching the performances and historical parades you will be immersed in a special atmosphere, where meeting noble ladies, knights, archers, armiger, acrobats, artisans, apothecaries and scriveners is just part of the fun … At nightfall out come the fire performers and acrobats and put on a spectacular fire show. Pumpkins? Well yes, pumpkins are the stars of the festival, decorating the streets of the village and becoming the main ingredient in the specialities served at the stalls: deliciously tasty pumpkin cakes and breads with a gorgeous golden hue. You can also go on a guided tour of some true jewels of the artistic heritage of Friuli: the beautiful frescos in the medieval church of San Martino.
Ristorante Pizzeria ALL’ANFORA Via Julia Augusta 3 Terzo di Aquileia (UD) t. +39 0431 31188 www.allanfora.it Chiuso · Closed: Mercoledì - Wednesday
Fricheria Trattoria Bar AL CAVALLINO Via Taglio, 4 - Strassoldo (UD) tel. 0431.939413 www.fricheriaalcavallino.com info@fricheriaalcavallino.com
Fricheria Trattoria Bar
Al Cavallino CUCINA CASALINGA FRIULANA
Chiuso · Closed: Giovedì - Thursday
WINE Shop
dove trovare del buon vino? Fattoria CLEMENTIN Via Galileo Galilei, 5 Terzo di Aquileia (UD) Tel. +39 0431 32642 info@fattoriaclementin.it www.fattoriaclementin.it
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STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
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STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
Experience a sense of place through heritage, archaeology, events and authentic flavours. Discover all the special offers and things you can enjoy in Aquileia! Get your Welcome Card You are always welcome in Aquileia.
progetto realizzato dall’associazione imprenditori città di Aqvileia grazie al contributo della Provincia di Udine AUTUNNO - AUTUMN 2017
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BOSCHI E FORESTE - WOODS AND FORESTS
Boschi e foreste
Bosco di Muzzana_ph Marco Pascolino
di Marco Pascolino
[ITA] Abbiamo ancora negli occhi e nel naso la moltitudine di colori e di profumi dei mesi primaverili ed estivi appena trascorsi. Erbe da raccogliere, fiori di tutti i tipi, frutti belli da vedere e buoni da gustare: abbiamo avuto solo l’imbarazzo della scelta. Ora si abbassano le temperature, le giornate si accorciano, ma dire con superficialità che sta arrivando l’inverno sarebbe segno di grande ingratitudine nei confronti dell’Autunno, la stagione più discreta, romantica e sorprendente dell’anno. Protagonisti indiscussi dei mesi di ottobre e novembre sono senza ombra di dubbio gli alberi di boschi e foreste, che, nel prepararsi al sonno invernale che li attende, estraggono dal guardaroba gli sgargianti abiti della festa, regalandoci fiabesche vedute di variopinte vallate, indimenticabili passeggiate mentre la calda luce pomeridiana penetra tra le rade chiome. Quanta curiosità! Non ci resta che... andare a vedere con i nostri occhi! Il Friuli Venezia Giulia è custode di un importante patrimonio forestale: basti pensare che più di un terzo della sua superficie (ben il 36%) è coperto da boschi! Pianura, collina e montagna molto ravvicinati tra loro, valli alpine, montagne “morbide” o aspre: tutto ciò ci permette di incontrare ed esplorare con facilità ambienti molto suggestivi e tutt’altro che monotoni, in particolar modo durante il celebre foliage, la muta dell’abito forestale prima della caduta delle foglie.
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BOSCHI E FORESTE - WOODS AND FORESTS
Woods and Forests
Laghi di Fusine_ph © T. Lizzul
by Marco Pascolino
[ENG] Our senses are still buzzing from the variety of colours and scents we have experienced during our spring and summer excursions. Herbs to forage, flowers of all colours and scents, and such beautiful fruit to look at and eat: we have been spoilt for choice. Now the temperatures are steadily dropping and the days are becoming shorter, but to say “winter is coming” would be totally ungrateful to such a discreet, romantic and surprising season that is autumn. Forest and wood trees are undoubtedly the stars of October and November. As they prepare for their winter rest they put on a dazzling display of fiery colours, creating fairy tale landscapes, and offering us the pleasure of unforgettable walks in the nature to enjoy the warm afternoon sun rays penetrating through the brilliant foliage. How alluring! All you have to do ... is go see for yourself! Friuli Venezia Giulia has a rich forest heritage, with more than a third of its area (36%) covered in woodland! Plains, hills, and mountains are never too distant to reach, and the alpine valleys and gentle or rough mountain slopes allow us to easily explore breath-taking wilderness, especially during foliage season when the trees show off red, orange, yellow and purple shades before they shed their leaves. The destinies of humans and trees have always been bound together. Experience that is all about a tight alli-
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Foresta di Tarvisio, Sentiero degli alberi di risonanza
Dolomiti friulane_ph Marco Pascolino
[ITA] Le storie degli uomini e degli alberi si incrociano da sempre. Storie... che raccontano di un’alleanza da mantenere salda con i polmoni verdi della terra, per assicurare nel tempo, tra le tante, la legna per scaldarsi e legname da costruzione e da opera di buona qualità. A volte gli alberi sanno essere ancora più raffinati ed eleganti, ed offrono all’uomo l’occasione per cogliere la bellezza del mondo anche attraverso la musica. Eccoci dunque in Val Saisera, nella millenaria Foresta di Tarvisio, lungo il Sentiero degli Alberi di Risonanza (The Forest Sound Track), un facile itinerario nel cuore delle Alpi Giulie che ci permette di raggiungere magnifici abeti rossi. Esperti liutai li “tramutano” in pregiati violini, viole, violoncelli, pianoforti, chitarre e altri strumenti musicali, scelti e suonati da orchestre e musicisti da ogni parte del mondo. All’interno della foresta sempreverde della valle, i faggi con i loro appariscenti abiti rossi ci invitano ad andare alla ricerca dei colori promessi.
[ENG] ance to be kept with the green lungs of the earth, in order to have safe, among other things, the timber we use for our buildings and the wood we burn to keep our houses warm. Trees can also offer themselves to elegant and refined things, giving humans the occasion to appreciate the wonders of nature through music. We can experience such generosity in the heart of the Julian Alps, following the Forest Sound Track, a particular itinerary through the Tarvisio Forest in the Val Saisera, to reach magnificent Norway spruces. Skilled lutists “turn” them into fine violins, violas, cellos, pianos, guitars and other instruments, all sought after by orchestras and musicians worldwide. The red foliage of the beech trees in the evergreen woodlands in the valley allures us to seek further for the promised autumn shades. Travelling from valley to valley we reach the western woodlands of the region. Here, we are allured by the Val Cimoliana, a majestic glacial valley nestled among the silent peaks of the Friulian Dolomite mountains. Travelling up the slopes the fir trees roll out their red carpet for the larch tree wearing its fall gold. When the day is clear and sunny you are dazzled by its splendour! Writer, Mauro Corona calls it the older brother ... the tree that keeps watch over the peaceful nights of people: indeed, the beams and wooden ceilings of the old houses in these mountains are larch. The larch tree knows all about life and the lives of the people of the mountains! Further south, in the area fringing the border of Veneto, finally the beech trees dominate the scene. In the Cansiglio Forest, known as Bosco da reme di San Marco (St. Mark’s Great Forest of the Oars), beech trees prevail, backed by
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BOSCHI E FORESTE - WOODS AND FORESTS
Foresta del Cansiglio_ph Stefania Gentili
[ITA] Scivolando di valle in valle ci spostiamo rapidamente nelle terre occidentali della regione. Il nostro occhio cade sulla Val Cimoliana, maestosa valle glaciale racchiusa tra le silenziose guglie delle Dolomiti Friulane. Qui, risalendone i pendii, i faggi stendono il tappeto rosso al larice, avvolto nel suo meraviglioso vello autunnale di aghi dorati. In giornate terse è facile restare abbagliati dal suo splendore! Mauro Corona lo definisce il fratello maggiore... l’albero che veglia sul sonno degli uomini: travi e soffitti delle vecchie case dei paesi tra queste montagne sono proprio in legno di larice: lui si che ha visto tutto della vita e delle giornate della gente di quassù! Più a sud, al confine con il Veneto, è finalmente lui, il faggio, ad essere protagonista. Spalleggiato da abeti bianchi e rossi (che a dispetto del nome variopinto, sono conifere e mantengono la chioma verde tutto l’anno), il faggio spadroneggia in lungo e in largo regalando impressionanti distese “infuocate” nella Foresta del Cansiglio, l’antico Bosco da reme di San Marco. Venezia trovò infatti qui esemplari ideali per la produzione dei remi: alti, diritti e senza nodi, erano perfetti per costruire i remi delle imbarcazioni, dalle snelle gondole alle grandi galee. Rotoliamo sui versanti orientali, giù, giù, tra gialli aceri e bruni frassini della pedemontana, passando tra ruvidi roveri delle zone collinari. Il panorama si fa ora pianeggiante. Distese di campi. E i boschi... dove sono? Non si saranno mica nascosti tutti tra i monti? Inseguiamo fiduciosi lunghe file di salici e pioppi, amici fraterni dei corsi d’acqua, scendiamo con loro in direzione del mare. All’improvviso, alcune macchie variopinte si stagliano solenni sul piatto panorama della pianura, tra rogge e fiumi di risorgiva. Potenti querce dalle foglie brune e “caldi” carpini
[ENG] the evergreen Norway and silver firs, offering “fiery” landscapes of rare beauty. The forest was owned by the Republic of Venice, which harvested the tall straight trees, ideal for making the oars of their gondolas and grand galleys. Wandering down the eastern slopes, through the golden foliage of the maple trees and the brown leaves of the ash trees along the foothills, we reach the rugged oak trees of the region’s hilly area. The landscape is dominated by low rolling hills and plains, and ... extensive fields. What about the woods ... where are they? Are they only to be found in the mountains? Following long rows of willows and poplars that flank the riverbanks, we travel down towards the sea. All at once we are met by colourful patches of trees that dominate the landscape of the plain amidst rivers, irrigation channels and resurgence springs. Majestic oak trees and “warm” hornbeams watch over what remains of the
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BOSCHI E FORESTE - WOODS AND FORESTS
[ITA] bianchi sono i custodi di ciò che rimane dell’antica Silva Lupanica, la fitta e selvaggia foresta bagnata da paludi che i Romani incontrarono al loro arrivo nella Bassa pianura friulana. Dopo millenni di storia, fu infine l’uomo del Novecento a decretare la fine di questo straordinario ambiente bonificando i territori per ricavarne spazio da coltivare. Alcuni lembi si sono salvati e vengono preservati, tutelati e valorizzati: una passeggiata nei boschi di Muzzana o di Carlino ci permette di scoprire un ambiente salvo per miracolo da un’estinzione, e di conoscere una parte poco nota della nostra storia. Eccoci sulla riva della placida laguna! Abbiamo camminato tutto il giorno e visto proprio tutti i boschi possibili. All’orizzonte però si intravede una folta macchia verde! La curiosità si fa grande. In un batter d’occhio eccoci nel bosco che non ti aspetti: la Pineta di San Marco, nei pressi di Aquileia. Su questa antica duna sabbiosa, tra pini domestici e marittimi, si narra che approdò, dopo lungo viaggio tra le acque del Mediterraneo, l’evangelista Marco. Ci è facile pensare che, dopo una simile fatica, giungere in un luogo così idilliaco sia stato per lui una vera “manna dal cielo”. Dopo aver girato in lungo e in largo tra abeti, larici, faggi e querce è giunto anche per noi il momento di riposare qui all’ombra dei pini, pronti a ricaricare le pile prima di partire per la prossima avventura!
[ENG] ancient Silva Lupanica, the wet forest the Romans travelled through on their way to the lower portion of the Friulian plains. After thousands of years of history, the elimination of this extraordinary environment was determined by the humans of the twentieth century who reclaimed the land for agriculture purposes. Only a couple of patches still remain and are carefully preserved and enhanced: walking through the woods in Muzzana or of Carlino you can discover an environment, miraculously saved from extinction and that is little known. And here we are on the edge of the lagoon! We have wandered all day and explored all sorts of woodlands. On the horizon there is a dense patch of green vegetation! How curious! Unexpectedly there is a pinewood, the Pineta di San Marco, just outside Aquileia. As legend has it, Saint Mark the Evangelist landed on these sandy dunes amidst maritime pines and umbrella pines, after having travelled across the Mediterranean Sea. Reaching such a beautiful land after such a long and difficult sea voyage must have appeared to him as the “manna from heaven”. After having travelled far and wide across the region, amidst firs, larches, beeches and oaks it is time for a nice refreshing rest in shade of the pines before leaving on a new nature adventure!
Per godere appieno di questi e di altri suggerimenti e per escursioni accompagnati dalle guide professioniste dello Studio Naturalistico ForEst:
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Aquileia, Pineta di San Marco
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regno di Bacco NelNel regno di Bacco ed Enoturismo in Friuli Venezia Giulia VinoVino ed Enoturismo in Friuli Venezia Giulia
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100’ANNI CAPORETTO
100 anni
CAPORETTO
Caporetto
Caporetto
[ITA] La battaglia di Caporetto, o dodicesima battaglia dell’Isonzo, combattuta durante la prima guerra mondiale tra il Regio Esercito italiano e le forze austroungariche e tedesche, rappresenta la più grave disfatta nella storia dell’esercito italiano, tanto che ancora oggi il termine Caporetto viene utilizzato come sinonimo di sconfitta disastrosa. Della battaglia, che cominciò alle 2 di notte del 24 ottobre 1917, ricorre in questi giorni il centesimo anniversario. Per ripercorrerne i passi, vi suggeriamo un itinerario transfrontaliero sui luoghi più significativi di questa battaglia, ovvero Kobarid Caporetto (con il Museo e l’Ossario che custodisce le salme di 7014 soldati italiani), il Museo all’aperto del Monte Kolovrat nelle Valli del Natisone, con la terza linea difensiva della Valle dell’Isonzo, e Redipuglia, con il suo monumentale Sacrario che custodisce le salme di 100.000 caduti della Grande Guerra, il Colle Sant’Elia, il Cimitero austroungarico, che vede la presenza di 14.550 salme di soldati, e il Museo Multimediale della Grande Guerra. E Il 5 novembre il treno storico, oltre a portarvi sui luoghi della battaglia in compagnia dei rievocatori in uniforme d’epoca, vi farà assistere alla rievocazione storica allestita solo per l’evento.
[ENG] The Battle of Caporetto, also known as the Twelfth Battle of the Isonzo, took place during the First World War between the Royal Italian Army and the Austro-Hungarian forces, reinforced by German units. It represents the greatest defeat in the history of the Italian Army, so much so, that in Italian the word Caporetto is used as a synonym of disastrous defeat. This October marks the 100th anniversary of the battle which started at 2 o’clock at night on the 24 October 1917. To retrace the history of this important event, we suggest a cross-border itinerary that will take you to the most significant sites of the battle: Kobarid-Caporetto (the Museum and the Ossuary containing the remains of 7,014 Italian soldiers), the Open-air Museum on Mount Kolovrat in the Natisone Valley, with the third defensive line of the Isonzo Valley, and the Redipuglia War Memorial, home to the remains of 100,000 soldiers fallen during the First World War, and then Colle Sant’Elia, the Austro-Hungarian War Cemetery, which contains the remains of 14,550 soldiers, and the Multimedia Museum of the Great War. On the 5 November a heritage train will take visitors on the sites of the battle accompanied by uniformed re-enactors who will portray the events of the battle.
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TRENO STORICO
DOMENICA 5 NOVEMBRE 2017
Domenica 5 novembre Tradotta internazionale in treno storico a vapore con rievocatori in divisa d’epoca REDIPUGLIA - CAPORETTO KOBARID
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA Programma 7.45-8.15 Accoglienza alla Regia Stazione di Redipuglia 8.20 Partenza in pulman 9.20 Partenza treno storico a Vapore dalla stazione della transalpina 20.30 Rientro in pulman alla Regia Stazione di Redipuglia
Sabato 4 novembre Sacrario di Redipuglia Annuale cerimonia “Giornata delle Forze Armate” Inizio alle ore 9,30
11 novembre alle ore 11 e 11 minuti
Cimitero Internazionale dell’Austria Ungheria di Fogliano Accensione del lumicino Firma della fine della Guerra in Europa
I.A.T. Ufficio Informazioni Accoglienza Turistica Via Terza Armata, 54 Fogliano Redipuglia (GO) Tel.+39.0481.489139 • +39.346.1761913 info@prolocofoglianoredipuglia.it
STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
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Along the Waters of the Tagliamentoe Lungo le acque del Tagliamento
Lungo le acque del Tagliamento Along the Waters of the Tagliamento
SP
Evidences of the Relationship between Man and the River
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Testimonianze del rapporto tra l’uomo e il fiume
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le acque del Tagliamento PassoLungo della Mauria
Along the Waters of the Tagliamento
Forni di Sopra Villa Santina
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Lungo le acque del Tagliamento
Along the Waters of the Tagliamento
Testimonianze del rapporto tra l’uomo e il fiume
Evidences of the Relationship between Man and the River
di Sara Forniz
by Sara Forniz
[ITA] Il Tagliamento è il fiume più importante del Friuli Venezia Giulia e il suo pregio è stato riconosciuto anche a livello europeo, tanto da essere chiamato Re dei fiumi alpini. Si tratta dell’unico esempio di fiume alpino, e uno dei pochi in Europa, ad aver conservato buona parte del suo assetto morfologico originario data l’assenza di sbarramenti significativi che, assieme ad ulteriori interventi antropici, potevano deviarne il corso. Il fiume costituisce un’importante risorsa sotto il profilo naturalistico in quanto rappresenta un ecosistema unico nel suo genere caratterizzato da un’elevata biodiversità data la presenza di habitat sia terrestri che acquatici, spesso collegati tra loro, e vaste isole di vegetazione ad alto e basso fusto. I suoi rami intrecciati si trasformano di mese in mese ad ogni piena, per la naturale erosione e per l’apporto di ghiaia, rendendolo sempre diverso.
[ENG] The Tagliamento is the most important river in Friuli Venezia Giulia, and its valuable features have earned it such recognition at a European level as to be called the King of the alpine rivers. It is the only alpine river, and one of the few rivers in Europe, to still basically present the original morphological structure, due to the absence of major barriers which, added to anthropic alterations, could have modified its path. The river is indeed an important natural asset, having created a unique ecosystem with rich biodiversity in both terrestrial and aquatic habitats, with areas of land covered with grass, bushes and trees. The interconnected branches of the river change over the course of the year, each flooding naturally eroding the riverbanks and depositing sediment such as gravel and cobbles, hence changing the flow characteristics.
Il Tagliamento nei pressi di Ragogna_ph Mitch.Zul
Along the Waters of the Tagliamentoe Lungo le acque del Tagliamento
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Nicole Fedele in parapendio nei pressi di Gemona
Lungo le acque del Tagliamento Along the Waters of the Tagliamento
[ITA] Il Tagliamento sorge a 1298m di altitudine presso il Passo della Mauria, un valico alpino che unisce il Veneto al Friuli Venezia Giulia, e più precisamente il Cadore alla Carnia. Il fiume, attraversando l’intera regione per 178 chilometri, può essere diviso in 3 aree distinte: l’alto, il medio e il basso corso. L’alto bacino del Tagliamento inizia dalla fonte scorrendo attraverso la Carnia da Forni di Sopra a Venzone fino a Gemona e Forgaria nel Friuli. Il medio corso inizia in prossimità della pedemontana, presso Pinzano al Tagliamento e Ragogna arrivando fino a Dignano. A partire da quest’ultima località si sviluppa il basso corso del fiume in prossimità dei comuni di Valvasone e San Vito al Tagliamento continuando a scorrere verso sud lungo la pianura fino a Latisana per poi sfociare nel Mare Adriatico in corrispondenza di Lignano Riviera.
Il Tagliamento, Forni di Sopra
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[ENG] The River Tagliamento springs to life at an altitude of 1298m, in the proximity of the Mauria Pass, located on the border between the regions of Veneto and Friuli, connecting the areas of Cadore and Carnia. The 178-kilometre long river flows through the whole region, its course resulting in three distinct stages: upper, middle and lower course. The upper course of the Tagliamento starts at the source and flows through the Carnia area from Forni di Sopra to Venzone and down to Gemona and Forgaria nel Friuli. The middle course includes the foothill area from Pinzano al Tagliamento and Ragogna down to Dignano. For the lower course the river flows down south, from Dignano in the proximity of Valvasone and San Vito al Tagliamento, through the plains to Latisana, and finally debouches into the Adriatic Sea near Lignano Riviera.
Le truppe austriache attraversano il ponte sul Tagliamento parzialmente distrutto, fine 1917-inizio 1918
Along the Waters of the Tagliamentoe Lungo le acque del Tagliamento
Antichi traghettatori e ponti
Historical Bridges and Ferrymen
[ITA] Al Tagliamento è legata una forte identità regionale, in quanto racchiude una parte molto importante della cultura e della storia friulana, le cui tracce sono visibili ancora oggi, tra ponti e castelli. Ripercorrendo il corso del Tagliamento come gli antichi traghettatori, dalla fonte alla foce, possiamo scoprire il particolare rapporto dell’uomo con il fiume, attraverso un percorso che unisce il fascino del paesaggio a spunti di carattere etnografico.
[ENG] The strong identity of the region is associated with the Tagliamento; indeed, river life has forged the Friulian culture and history, and this heritage is still evident in the bridges and castles along its course. Following the journey of the historical ferrymen along the Tagliamento, from the source to the river mouth, amidst fascinating landscapes and ethnographic features, it is easy to grasp the particular relationship there is between man and the river.
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Lungo le acque del Tagliamento Along the Waters of the Tagliamento
[ITA] Il Tagliamento svolgeva un ruolo fondamentale all’interno del contesto rurale di un tempo, era un canale di comunicazione per il transito di merci, nella fattispecie di legname, che permetteva gli scambi commerciali anche con il mondo tedesco. Per trasportare i tronchi e controllarne gli spostamenti, venivano installati degli sbarramenti lungo il corso del fiume con una sorta di chiusa a valle in modo da concentrare quella che in friulano è chiamata menada, ovvero il legname destinato alla fluitazione. Appena svolta questa operazione era compito dei menàus traghettare il legname fino ai porti e nelle segherie. Il Tagliamento, attraversando la Carnia tra boschi, sentieri, malghe, lambisce il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, una delle risorse ambientali più preziose della regione. Il guado veniva praticato già in epoca romana e per questo la prima organizzazione della viabilità viene fatta risalire al 181 a.C. Lungo l’asta del Tagliamento vennero eretti torrioni di sorveglianza e di avvistamento, castelli e fortilizi, portando così alla formazione di centri abitati nelle loro immediate prossimità a supporto delle funzioni di controllo dell’alveo. Nonostante il logorio del tempo alcune fortificazioni sono ancora visitabili: il fortilizio di Portis, ad esempio, distante poco più di un chilometro da Venzone, eretto per difendere la strettoia fra il Tagliamento e il monte Plauris, o il Castello di Sacuidic, a Forni di Sopra, costruito per volontà del Patriarca di Aquileia per imporre dei pedaggi ai commercianti che guadavano il fiume. Anche le chiese divennero capisaldi di riferimento per famiglie ed istituzioni transalpine, in particolar modo le pievi, sorte nel V secolo e chiamate anche chiese matrici in quanto edifici-madre della fede: da un lato garantivano la conservazione dell’identità religiosa e dall’altro permettevano di controllare i guadi per far fronte ad eventuali attacchi esterni.
Forni di Sopra
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Tolmezzo, testa di ponte sul Tagliamento, anno 1905
[ENG] The Tagliamento played an important role in the development of the rural areas along its course. It was an important communication and transport route for goods – in particular timber – travelling to and from the German regions. Historically, timber was transported by floating the logs down the river. Several log booms and barriers were built on the river to contain the harvested tree trunks that were being prepared for the log drive, or menada as it was known in Friulano. Once the logs were ready for the drive it was the task of skilled log drivers, locally known as menàus, to guide the logs downstream to the sawmills and port. The River Tagliamento, meanders through the alpine meadows and forests of Carnia flowing by the Natural Park of the Friulian Dolomites, one of the most precious nature reserves in the region. The first organised road system in the area can be traced back to 181BC, when the Romans marked a ford across the river. The Tagliamento floodplain was dotted by watchtowers, castles and forts which then developed into villages and towns that gained control over the river.
Along the Waters of the Tagliamentoe Lungo le acque del Tagliamento
Tolmezzo, Museo Gortani
[ITA] I luoghi di culto della Carnia si possono scoprire grazie al Cammino delle Pievi, un itinerario a piedi all’insegna di pace e natura. Tra le chiese più antiche vi è il santuario di Madonna del Ponte a Invillino, frazione di Villa Santina. Edificata a metà del XIX secolo, la chiesetta venne eretta dove già esisteva un’ancona votiva nel tardo Cinquecento e si trova a strapiombo sulla sponda del Tagliamento: questa particolare ubicazione, davvero suggestiva, può essere ricondotta alle preghiere che i traghettatori indirizzavano alla Vergine affinché proteggesse i loro carichi. Dal santuario è ben visibile il ponte che oltrepassa il fiume. A circa 8 chilometri da Villa Santina si trova il Museo Carnico delle Arti Popolari Michele Gortani a Tolmezzo, uno tra i più ricchi musei etnografici d’Europa. All’interno del seicentesco Palazzo Campeis è possibile scoprire tutti gli aspetti della vita di un carnico tra XIV e XIX secolo, dalle camere dell’abitazione fino alle arti e i mestieri tipici. Proseguendo verso sud si giunge a Venzone , eletto Borgo più bello d’Italia 2017, che al momento dell’instaurazione del
[ENG] Though time has taken its toll on these ancient structures, some of the ruins can still be visited: the fortalice in Portis, just outside Venzone, which was erected to defend the bottleneck area between the Tagliamento and Mount Plauris, and the Castle of Sacuidic in Forni di Sopra, built by order of the Patriarch of Aquileia to control the trading route and impose tolls on the traders who forded the river. Churches, too, became the key pillars of the mountain region communities, particularly the Pievi –parish churches established in the V century and considered primatial churches for their role of maintaining the unity of the church. These religious centres also controlled the fords across the river against external attacks. These rural churches can be discovered on foot following the Carnic Pievi Trail, a peaceful walking trail amidst unspoilt nature. One of the oldest parish churches is Madonna del Ponte in Invillino, a hamlet of Villa Santina. Built in the mid eighteen hundreds replacing a previous votive chapel of the late sixteenth century, the church stands overhanging the Tagliamento. Its particular location is very picturesque, and the choice of position can be traced back to the ferrymen who offered up their prayers, asking the Virgin Mary to protect them and the goods they transported. The church is located right off the bridge that crosses the river. Located just about 8 kilometres from Villa Santina and right in the heart of Tolmezzo, is the Michele Gortani Carnic Museum of Popular Arts and Traditions. It boasts one of the largest collections of ethnographic exhibits in Europe. Walking through the rooms of seventeenth-century Palazzo Campeis, you get an idea of what life was for the people of Carnia between the fourteenth and the nineteenth centuries, from their typical occupations and artefacts, to how their homes were organised. Further south is Venzone, awarded “Borgo più bello d’Italia 2017 (Prettiest Village in Italy). The historical village gained
Villa Santina, Invillino, Chiesetta Madonna del Ponte
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Lungo le acque del Tagliamento Along the Waters of the Tagliamento
Forni di Sopra, Castello-Sacuidic
[ITA] Patriarcato di Aquileia nel 1077 ebbe un ruolo molto importante per il controllo commerciale. All’inizio del XIII secolo Gemona entrò in forte conflitto con Venzone per via di liti sui confini del Monte Sant’Agnese e sull’istituzione del mercato e dei dazi venzonesi a suo sfavore. Nel 1252, dopo una lunga serie di discordie, si arrivò al compromesso. Poco distante dal centro città è possibile visitare il Mulino Cocconi , sede operativa dell’Ecomuseo delle acque del Gemonese, a Borgo Molino (Ospedaletto di Gemona). Esso viene alimentato grazie alla corrente della roggia che veniva chiamata Plovia (pubblica) risalente al XIII secolo e proveniente dal Tagliamento. Si tratta dell’unico esempio di mulino ad acqua della zona ad essere sopravvissuto al terremoto del ‘76. Al piano terra dell’edificio si trova il Museo dell’Arte Molitoria, dove sono stati collocati tutti gli oggetti, gli strumenti e gli ingranaggi che consentivano lo svolgimento di questa attività. Il Tagliamento, scendendo a valle e oltrepassando Osoppo, conclude il suo alto corso lambendo la Riser-
Monte Plauris, stavoli
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[ENG] great importance as a trading post with the establishment of the Patriarchate of Aquileia in Friuli in 1077. At the beginning of the thirteenth century Gemona came into a dispute with Venzone over their borders on Mount Sant’Agnese, and over the establishment of a market and custom taxes. In 1252, after a long series of discords, a compromised solution was reached. Not far from the village centre you can visit the Mulino Cocconi watermill within the Ecomuseo delle Acque del Gemonese in Borgo Molino (Ospedaletto di Gemona). The wheel of the mill is turned by the water flowing down the Plovia, a thirteenth century canal branching off the River Tagliamento. This is the only watermill remaining in the district after the 1976 earthquake. The ground floor of the building houses a particular museum, the Museo dell’Arte Molitoria, where all the tools, gears and mechanical parts once used in stone milling are exhibited. Meandering down towards the plains, the upper course of the River Tagliamento passes near Osoppo and ends bordering the Cornino Lake Nature Reserve, where colonies of majestic griffons breed. The middle course of the river begins in Pinzano al Tagliamento where a historically important bridge connects the province of Udine with that of Pordenone. Where the river flows between narrow banks is the location where, up to the mid nineteenth century, the timber from Carnia was hauled out of the water to be transported, via land, to the Venetian Arsenal shipyards. One of the most affluent and powerful families in Friuli between 1352 and 1354 were the Savorgnans, who took control of Pinzano and managed the business with the Serenissima. The Savorgnan family imposed transit duties, and their inn was the regular station for the ferrymen and log drivers to find rest and refreshment. The bridge over the narrow part of the river was completed in 1906. It was severely damaged during the First World War
Ponte di Pinzano
Along the Waters of the Tagliamentoe Lungo le acque del Tagliamento
Pinzano, il vecchio ponte
[ENG] and the 1966 disastrous flooding, having to be completely rebuilt reopening in 1970. The bridge in Pinzano was particularly important for the locals because it allowed them to be connected with the population on the other side of river, or as the locals would say in Friulano, di cà e di là da l’aghe. Stunning views of the River Tagliamento can be enjoyed from the middle of the bridge. Continuing on the left bank, some 3 kilometres from Pinzano, in San Pietro (hamlet of Ragogna) you are greeted by the homonymous Castle and church, which are currently being restored. The fortress occupies a strategic position, which in the past allowed the control over both the ford crossing the narrow stretch of the river in Pinzano and the Via Germanica (also known as Julia or Concordiese). This road branched off from the consular Via Julia Augusta in Gemona and continued following the course of the River Tagliamento up to the ford in Pinzano. Here, it crossed over to the right bank continuing down to Concordia Sagittaria. The road
San Vito al Tagliamento_ph Elio e Stefano Ciol (POR FESR 2007-2013) - Archivio PromoTurismoFVG
[ITA] va Naturale del lago di Cornino, dove nidificano colonie di maestosi grifoni. All’inizio del medio corso del fiume si trova la località di Pinzano al Tagliamento, la cui identità è fortemente legata a queste acque per via dello storico ponte che unisce le due sponde. L’area della stretta costituiva uno degli approdi del legname proveniente dalla Carnia e diretto verso l’Arsenale di Venezia, tanto da diventare via preferenziale per il trasporto di merci fino alla metà del XIX secolo. Una delle famiglie più ricche e potenti del Friuli che tra il 1352 ed il 1354 assunse il pieno controllo di Pinzano e che coltivò i rapporti con la Serenissima fu quella dei Savorgnan. I Savorgnan obbligavano gli zatterai e i traghettatori a pagare un dazio e nell’osteria di loro proprietà i viaggiatori si concedevano del meritato riposo attorno al 1611. Il ponte sulla stretta, ultimato nel 1906, subì danni ingenti durante la Prima Guerra Mondiale; la piena del 1966 lo travolse e la nuova struttura venne inaugurata nel 1970. Il ponte sulla stretta fu molto importante per gli abitanti di Pinzano perché permetteva la comunicazione tra le popolazioni di cà e di là da l’aghe (Tradotto letteralmente dal friulano “di qua e di là dell’acqua”, è diventata un’espressione ricorrente, ancora in uso oggi, per indicare le popolazioni residenti sulla destra o sulla sinistra Tagliamento) che altrimenti sarebbero rimaste isolate. Se ci si posiziona al centro del ponte è possibile ammirare uno scorcio molto suggestivo sul Tagliamento. Passando sulla sponda sinistra, a 3 chilometri da Pinzano, in località San Pietro (frazione di Ragogna) è stato eretto l’omonimo Castello con la pieve, che attualmente è in fase di ristrutturazione. La fortezza occupa una posizione strategica che in passato permetteva di avere il controllo diretto, oltre che sul guado all’altezza della stretta di Pinzano, anche sulla via Germanica (detta anche Iulia o Concordiese). Que-
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Lungo le acque del Tagliamento Along the Waters of the Tagliamento
Venzone
Pieve di S. Pietro, visuale sul Tagliamento dal castello di Ragogna_ph Sara Forniz
[ITA] sta strada si separava da quella consolare Iulia Augusta nei pressi di Gemona e proseguiva lungo l’argine del Tagliamento fino all’altezza della stretta di Pinzano. Continuava poi sulla sponda destra fino a raggiungere Concordia Sagittaria. Si trattava di un percorso che permetteva di ottimizzare i tempi di percorrenza per raggiungere la Pianura Padana scendendo da nord senza dover passare per Aquileia. Dal Castello è possibile godere di una visuale mozzafiato di quasi tutta l’asta del Tagliamento, tanto che guardando verso sud possiamo scorgere chiaramente il corso del fiume verso la pianura. Proseguendo in direzione Villuzza per circa 2 chilometri, una volta superata una lunga discesa, si arriva direttamente sul greto, in località Tabine: questo luogo rappresentava in passato un punto di ristoro importante per tutti coloro che attraversavano il Tagliamento. Nel XVII secolo, infatti, si diffusero a macchia d’olio le locande posizionate lungo le sponde del fiume e il mestiere del barcaiolo, o passatore, veniva regolamentato dal Comune, il quale bandiva l’incarico con una gara d’appalto. Si trattava di un servizio pubblico
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Panorama da Ragogna
[ENG] was a convenient choice to reach the Po Plain from the north without having to go to Aquileia, hence required less travel time. The views of the Tagliamento from the castle in San Pietro are breathtaking, stretching over the whole middle course of the river towards the plain. Leaving Pinzano behind, in direction Villuzza, after about 2 kilometres and a long, gentle slope you reach the river shore in the hamlet of Tabine: this location was an important rest stop for travellers on their way over the Tagliamento. In the seventeenth century, many inns opened along the river banks, and the profession of ferryman was regulated by the town’s charter, which assigned the position through a tender. It therefore became a public service which remained in place until the beginning of the twentieth century. A great thing to do in the warm months is to go down to the river shore and enjoy sunbathing and diving into the deep water from the rocks, just as the locals do. Continuing along the middle course of the Tagliamento, after about five kilometres your reach San Daniele del Friuli, a locality internationally renowned for the production of its Pro-
Along the Waters of the Tagliamentoe Lungo le acque del Tagliamento
Gemona del Friuli_ph Fabrice Gallina - Archivio PromoTurismoFVG
San Daniele del Friuli_ph Fabrice Gallina - Archivio PromoTurismoFVG
[ITA] che permase fino all’inizio del XX secolo. Nei mesi più caldi è consigliato prendere il sole sul greto e tuffarsi dalle rocce dove l’acqua è più profonda e limpida proprio come fanno i locali. Proseguendo lungo il medio corso del Tagliamento per circa 5 chilometri si giunge a San Daniele del Friuli , particolarmente nota per la produzione del prosciutto DOP. Qui consigliamo la visita al Museo del Territorio nell’ex Ospedale di S. Antonio, per poter comprendere a pieno il contesto collinare di riferimento attraverso diverse sezioni: Etnografia (riferimento all’attività contadina e alle produzioni locali), C’era una volta (testimonianze fotografiche), Sezione ebraica (dedicata alla comunità ebraica di San Daniele), Personaggi illustri (omaggio alle personalità di spicco della comunità collinare), Arte sacra (collegata alle pievi) e Archeologia (dedicata alla ricostruzione, tramite i reperti, della vita nelle ville rustiche tra I e V secolo d.C.). La località di Dignano dista da San Daniele solo una decina di chilometri e la sua vita rurale è stata legata da sempre sia al Tagliamento sia alla pieve dei Santi Pietro e Paolo. La chie-
[ENG] sciutto DOP, where the acronym stands for Denominazione di Origine Protetta (literally “Protected Designation of Origin”). Whilst in San Daniele, the Museo del Territorio, local town museum is worth visiting. It is housed in the building of the former St. Antonio hospice and offers an insight into the culture and history of the district in several different sections: the Ethnography section shows the typical rural occupations and products, a gallery of old photographs make up the C’era una volta (Once upon a time) section, Personaggi illustri (Illustrious Figures), dedicated to the remarkable figures of the local community, Arte sacra (Religious Art) connected to the Pievi, and the Archaeology section, which exhibits finds that date back from the first to the fifth centuries AD. Dignano, which is just about 10 kilometres from San Daniele, is a picturesque hamlet whose rural life depended on the Tagliamento and on the Santi Pietro e Paolo Pieve rural parish. Thanks to its elevated position the church was never affected by the floods, which instead devastated the village below several times. The locality was often chosen by traders to perfect their contracts, one of which is particularly worth
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Lungo le acque del Tagliamento Along the Waters of the Tagliamento
[ITA] sa, data la sua posizione strategica, non venne mai toccata dalle piene che devastarono più volte l’abitato. Non era inconsueto che qui si stipulassero contratti d’affari e a questo proposito ricordiamo l’accordo tra i sacerdoti e i barcaioli di Dignano che regolava il trasporto del legname durante il periodo natalizio lungo il fiume secondo un atto del 1345. Come omaggio al Tagliamento è stato realizzato un murale nel 1994 ad opera dell’artista Plinio Missana, originario di Valeriano. La scena immortala l’attraversamento del fiume da parte di traghettatori, mercanti, pescatori per giungere alla riva sinistra. Durante la Prima Guerra Mondiale venne realizzato un primo ponte provvisorio che acquisì l’assetto definitivo nel 1923 e il 19 agosto di quell’anno si tenne la tanto attesa inaugurazione: finalmente gli abitanti di cà e di là da l’aghe potevano incontrarsi senza dover attraversare le acque del Tagliamento. Ed è proprio percorrendo il ponte, a circa 5 chilometri, che si giunge alla vicina Spilimbergo , conosciuta nel mondo come la città del mosaico. Qui si è tramandata per generazioni questa antica arte grazie alla Scuola Mosaicisti del Friuli , nata nel 1922 e fondata da Ezio Cantarutti, al tempo sindaco, e Lodovico Zanini, delegato della Società Umanitaria di Milano. Si trattava del primo istituto in Italia che si proponeva di insegnare mosaico, fornendo agli allievi tutte le competenze per l’avvio alla professione. All’inizio dell’anno scolastico gli studenti si recavano proprio sul greto del Tagliamento per selezionare le pietre che sarebbero diventate tessere musive per le loro creazioni. Merita una menzione il Santuario della Beata Vergine dell’Ancona che venne edificato nel 1597 con i massi provenienti da una chiesetta molto più antica, eretta sul letto del Tagliamento ma che venne distrutta dalle acque in piena. Il Santuario è ubicato alla fine del guado che permetteva di raggiungere la sponda spilimberghese risalendo verso il mercato in Piazza del Duomo. Il Santuario venne intitolato alla
Castello di Spilimbergo Spilimbergo, Scuola Mosaicisti del Friuli
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Il Tagliamento a Dignano
[ENG] remembering: an agreement, signed in 1345, between the clergy and the ferrymen of Dignano which regulated the transportation of timber during the Christmas period. As an homage to the River Tagliamento, Plinio Missana, an artist from nearby Valeriano, painted a mural depicting a scene at the river: a landscape of the river with traders, ferrymen and fishermen crossing the ford to the left bank. A first temporary bridge was built during the First World War to be made permanent in 1923, with an official inauguration held on the 19th August that same year. Finally the locals from both banks, di cà e di là da l’aghe, could meet without having to ford the Tagliamento. Crossing the bridge and driving another 5 kilometres, there is Spilimbergo, which is widely renowned as a point of reference for the art of mosaic making. The art of mosaic making has been handed down through the generations thanks to the Friuli School of Mosaic which was founded in 1922 by Ezio Cantarutti – at the time Mayor of the town – and Lodovico
Along the Waters of the Tagliamentoe Lungo le acque del Tagliamento
Casarsa, il ponte sul Tagliamento, anno 1951
Il Tagliamento a Latisana, Latisana_ ph Elio e Stefano Ciol (POR FESR 2007-2013) - Archivio PromoTurismoFVG
[ITA] Madonna della Mercede, la protettrice dei viandanti, e fino agli anni 20 del ‘900 il fiume vi scorreva ad un centinaio di metri. Proseguendo verso sud per 20 chilometri lungo l’asta del basso corso del Tagliamento, si giunge a Casarsa della Delizia . Per collegare la cittadina alla sponda sinistra, quindi con Codroipo, nel 1805 il governo austriaco approvò il primo ponte in legno. I barcaioli protestarono perché furono costretti a spostarsi al guado di Dignano che era meno trafficato. Anche i nobili di Valvasone dimostrarono il loro disappunto in quanto avevano perso l’entrata feudale sul diritto di passo. In questo modo la cittadina rimaneva isolata e Casarsa avrebbe beneficiato di tutti i vantaggi economici che una nuova arteria stradale garantisce. Nel 1920 il ponte di legno venne smantellato lasciando spazio a quello nuovo in calcestruzzo, il cui assetto attuale risale al 1990. Casarsa è il paese natale di Pier Paolo Pasolini, al quale è dedicato l’omonimo Centro Studi, dove è conservato un
[ENG] Zanini, a representative of the philanthropic institution Società Umanitaria di Milano. It was the first school in Italy to teach the art of mosaic making, offering students all the knowledge and skills to establish their trade as a profession. At the beginning of the school year the students would go down to the river shore to choose and collect the cobbles destined to become the tesserae of their creations. Also worth a mention is the church, known as Santuario della Beata Vergine dell’Ancona, erected in 1597 with the stones of a previous ancient chapel built on the bed of the Tagliamento and destroyed by the high water. The church is located close to the ford which once allowed the locals to reach Spilimbergo’s riverbank and the dirt road that led up to the market place in Piazza del Duomo. The church was dedicated to the Virgin Mother of Mercy, guardian of wayfarers, and up the 1920s the river flowed only a hundred metres from its walls. Continuing the ride southwards along the lower course of the Tagliamento, you reach Casarsa della Delizia. In 1805, to connect the town to Codroipo on the opposite riverbank, the Austro-Hungarian government endorsed the construction of the first wooden bridge. The ferrymen objected to this decision as it meant they had to move to the ford in Dignano, which was less busy. Also the nobles of Valvasone disapproved the project because they would loose the feudal income deriving from the right of passage. With the bridge, the village would be cut out completely, and Casarsa della Delizia would enjoy all the economic benefits deriving from the new road. In 1920 the wooden bridge was dismantled and a new, modern, concrete one took its place. In the course of the years the bridge underwent several restorations, the most recent dating back to 1990. Casarsa is the birthplace of film director, poet, writer and intellectual, Pier Paolo Pasolini. Today, the town is home to
Latisana_ph M. Crivellari (POR FESR 2007-2013) - Archivio PromoTurismoFVG
Bibione, il faro
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Lungo le acque del Tagliamento Along the Waters of the Tagliamento
Lignano, sullo sfondo le foci del Tagliamento_ph GiroFly
[ITA] ricco fondo archivistico relativo alla sua produzione durante il periodo friulano. A San Martino, poi, frazione di Codroipo, merita una visita il Museo Civico delle Carrozze d’epoca. Un altro centro di riferimento è Latisana , distante una trentina di chilometri. Qui nel 1873 venne inaugurato il primo ponte carrozzabile in legno che, a seguito dei crolli durante i due conflitti mondiali, assunse un nuovo aspetto in cemento armato nel 1949. Poco prima che il Tagliamento sfoci nel mare Adriatico presso Lignano Riviera, giungiamo all’ultima tappa dell’itinerario, presso la località di Bevazzana. Negli anni Cinquanta, a collegare la sponda veneta con quella friulana, c’erano prima un traghetto, utile anche sotto il profilo turistico e inaugurato nel 1957, e successivamente un ponte di barche, aperto nell’estate del 1965. Nelle vicinanze si trovano le chiuse di Bevazzana che fanno parte della Litoranea Veneta, l’idrovia che si estende dal Golfo di Venezia fino alla foce dell’Isonzo.
[ENG] the Pier Paolo Pasolini Study and Research Centre, which holds a collection of documents, photographs and films relative to the artist’s work in Friuli. The Museum of Period Carriages, located in the hamlet of San Martino just outside Codroipo, is definitely worth paying a visit. Latisana, some thirty kilometres away, is another main town to explore. The first carriageable wooden bridge in Latisana was inaugurated in 1873, and in 1949 it was rebuilt in concrete following the severe damages it had suffered during the two world wars. Just before the Tagliamento debouches into the Adriatic Sea in Lignano Riviera, the last leg of the itinerary along the course of the river takes you to Bevazzana. In the 1950s the riverbank edging Friuli and the opposite riverbank in the Veneto region were initially connected by a ferry service inaugurated in 1957; a service that was convenient for business and tourism purposes. In the summer of 1965 the ferry was replaced by a floating pontoon bridge. Right in the vicinities there is the Bevazzana Lock, which is part of the Litoranea Veneta, a net of canals and navigable stretches of river that covers the area between the Gulf of Venice and the mouth of the River Isonzo.
Le foci del Tagliamento a Bibione
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Along the Waters of the Tagliamentoe CROCIERE CON PRANZO/CENA nella laguna di Marano e Grado dedicati al pesce di stagione; ogni gita un pesce diverso. Deliziosi piatti di mare da gustare abbinati a crociere con partenze da Marano Lagunare e Aquileia.
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Lungo le acque del Tagliamento
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CANOCCIA DAY BISATO IN SPEO ORATE PRO VOBIS CANOCCIA DAY SCAMPI CHI PUÒ MOLLUSCHIMANIA
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Lungo le acque del Tagliamento Along the Waters of the Tagliamento
Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre non grazie alla sua forza ma alla sua perseveranza. In the confrontation between the stream and the rock, the stream always wins; not through strength, but through perseverance [cit. prob. Buddha]
Il Tagliamento a Venzone_ph RP
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NAPOLEONE
Napoleone Itinerario tra i luoghi del Trattato di Campoformido di Giusy Mancini
[ITA] Ricorrono ad ottobre i 220 anni dalla firma del Trattato di Campoformido. Ripercorriamo alcuni luoghi che nel 1797 hanno portato alla firma di un atto che avrebbe segnato significativamente la storia e la nostra regione. I rigori dell’inverno si erano affievoliti e la natura si preparava a sbocciare in tutto il suo splendore. Ma il risveglio delle campagne non interessava a quel giovane generale francese al comando dell’Armée d’Italie, l’esercito della repubblica francese destinato a combattere in Italia. Dagli occhi di ghiaccio e dal carattere cupo e spigoloso, il generale ventisettenne si era sposato l’anno prima con Marie Joséphine Rose Tascher de la Pagerie, una delle donne più affascinanti di Parigi, ma poco dopo le nozze era partito con la sua armata alla conquista dell’Italia.
Napoleon and the Sacrifice for the Homeland
An itinerary of the sites of the Treaty of Campoformido di Giusy Mancini
[ENG] In October, this year, is the 220th anniversary of the Treaty of Campoformido. Here is an itinerary of the sites involved in the events of 1797 that led up to the signing of the treaty; events that significantly influenced the history of Friuli Venezia Giulia. The rigour of winter was nearly over and nature was ready to burst into splendour. Such wonders of nature did not interest the young French general commander of the Armée d’Italie - the French army deployed for battle in Italy. The twenty-six year old general, who had eyes of ice and an irritable personality, had married Marie Joséphine Rose Tascher de la Pagerie - one of the most fascinating ladies of Paris - just a year earlier, and instead of enjoying a honeymoon he headed out with his army to conquer Italy.
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NAPOLEONE
Udine, Statua della Pace e Arco Bollani
[ITA] La storia ce lo presenta con indosso un bicorno, uno strano cappello a due punte, e come un uomo di bassa statura, ma era in realtà alto circa 1 metro e 68, quindi 3 centimetri più della media dei francesi del suo tempo (e 3 centimetri in più dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy). Nato in Corsica, di cognome faceva Buonaparte, ma si faceva chiamare Bonaparte per permettere ai francesi di pronunciare correttamente il nome di origine italiana. Di nome faceva Napoleone. E in quel marzo 1797, Napoleone Bonaparte avanza nell’Italia settentrionale alla testa del suo esercito verso Venezia e il Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di invadere i territori austriaci oltre la catena orientale delle Alpi. Dalla metà del Seicento e sino ad allora la divisione dei territori del Friuli Venezia Giulia tra Austria e Venezia si era stabilizzata: Udine, Pordenone, Cividale e gran parte del Friuli, così come la costa di Marano, Grado e Monfalcone, facevano parte della Serenissima, mentre Gorizia, Trieste, Aquileia, Cervignano e i territori a nord di Pontebba erano dominio della Casa d’Austria. Con l’arrivo di Napoleone il Friuli diventa un campo di battaglia percorso in lungo e in largo dall’esercito francese e da quello austriaco. Le armate violano la Repubblica di Venezia che, nella speranza di evitare le distruzioni della guerra, si era mantenuta neutrale: le truppe francesi entrano nel territorio della Serenissima da ovest, mentre quelle austriache scendono in Friuli e si impadroniscono delle fortezze veneziane di Osoppo e di Palmanova, dove Napoleone dirà di sé “Sono l’Attila della Serenissima”. E infatti di lì a un paio di mesi la Repubblica di San Marco cesserà di esistere e le divisioni francesi riceveranno l’ordine di abbattere tutte le raffigurazioni del Leone di San Marco, simbolo della deca-
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Udine, piazza Libertà
[ENG] He is normally depicted wearing a bi-cornered hat, and being rather short, though he was actually 1.68 metres tall, which is 3 centimetres taller than his French contemporaries (and also 3 centimetres taller than the former French Prime Minister, Nicolas Sarkosy). He was born in Corsica to a family named Buonaparte, but he changed his surname to Bonaparte so the French could pronounce the Italian name correctly. His name was Napoleon. It is March 1797, Napoleon Bonaparte advances in northern Italy, leading his army towards Venice and Friuli Venezia Giulia to conquer the Austrian territory on the other side of the eastern Alps. Since the mid seventeenth century and up to this date, the territories of Friuli Venezia Giulia have been quite permanently divided between Austria and the Republic of Venice: Udine, Pordenone, Cividale and most of the Friuli region, as well as the coastal areas of Marano, Grado and Monfalcone, were part of the Serenissima Republic, while Gorizia, Tri-
L’Invitto eroe Bonaparte accorda la pace agli umiliati Austriaci_Trattato di Campoformido, 1797_Bibliothèque nationale de France
NAPOLEONE
Campoformido, Statua della Pace
[ITA] duta repubblica. A Udine, in piazza libertà, alzando gli occhi verso la torre dell’orologio vediamo oggi uno dei rarissimi leoni marciani originali. È sopravvissuto all’occupazione francese grazie a un occultamento: venne ricoperto con mattoni e fu poi riportato alla luce. A metà del mese di marzo del 1797 l’esercito francese rifila una batosta all’Austria. È l’inizio dell’era Napoleone in Friuli, che durerà fino alla battaglia dei Camolli a Porcia ad aprile 1809, e poi fino agli assedi del 1813 e al Trattato di Versailles. Con l’arrivo dei francesi si istituiscono Municipalità democratiche (baluardi per le riforme della giustizia, la tassazione progressiva e l’abolizione dei titoli nobiliari), ma l’applicazione dei principi democratici e il motto di “Libertà e Uguaglianza” trova scarsa applicazione. Negli anni di Napoleone in Friuli il territorio regionale si trova in balia alternativamente dei francesi e degli austriaci: si firmano paci, si siglano accordi, si combatte, si spostano repentinamente i confini, si alternano i vessilli che garriscono al vento così
Udine, piazza Libertà, incidente di un autocarro austriaco, 1918
[ENG] este, Aquileia, Cervignano and the territories north of Pontebba belonged to the House of Austria. With the arrival of Napoleon, Friuli becomes a theatre of war between the French and the Austrian armies. The armies also involve the Republic of Venice, which has been neutral, hoping to avoid the destruction brought about by war: the French troops enter the Serenissima territory from the west, while the Austrians advance through Friuli and take the Venetian fortresses of Osoppo and Palmanova, - city where Napoleon declares “I am the Attila of the Serenissima”. Indeed, in just a couple of months the serene Republic of Saint Mark will cease to exist and the French divisions will receive the order to eliminate all the portrayals of the winged Lion of Saint Mark, symbol of the republic. Still today, in Piazza Libertà in Udine, looking up at the clock tower you can admire one of the very rare original winged lions. It was hidden under a layer of brick and so survived the French occupation. In mid March of 1797 the French army inflicts a major blow to the Austrians. This marks the beginning of the era of Napoleon in Friuli, which is to last until the Battle of the Camolli in Porcia in April 1809, and then the besiege battles of 1813 and the Treaty of Versailles. The French government establishes democratic Municipalities (strongholds for the reforms of justice, progressive taxation and the abolition of noble titles), where however, the democratic principles and the motto “Liberty and Equality” are rarely applied. During the years of Napoleon in Friuli, the region is at the mercy of the French and the Austrians alternately: peace treaties and agreements are signed and broken, battles are fought and borders are continually redesigned. The flags flying high change as do the public bodies and official languages, and AUTUNNO - AUTUMN 2017
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NAPOLEONE
[ITA] come le istituzioni statali e le lingue ufficiali, le riforme e la loro abolizione si rimpallano. Ma resta una costante: la distruzione portata dalle battaglie e dalle invasioni, con saccheggi, devastazioni e predazioni. Ma torniamo a 220 anni fa e al nostro generale corso. Spazzate le armate austriache e invaso tutto il territorio della regione, a fine marzo le divisioni francesi oltrepassano il tarvisiano e arrivano a minacciare Vienna, la capitale asburgica ma poi, firmati dei preliminari di pace di Leoben, rientrano in Italia e a maggio restituiscono Gorizia e Trieste all’Austria. Tra il 29 e il 30 aprile Napoleone si ferma a Trieste, ospite del Governatore a Palazzo Brigido, al civico 1 di via Pozzo del Mare. L’ormai ventottenne Comandante in capo dell’Armée d’Italie riceve in dono dalle autorità municipali un cavallo bianco lipizzano, ma la larga e possente schiena della pregiata razza equina non gli permette una dignitosa monta a causa della sua altezza. E così, dopo aver visitato le imponenti fortificazioni costiere fatte erigere da Maria Teresa d’Austria e il Molo San Carlo, Napoleone lascia Trieste portando con sé la cassa del Comune e un cavallo troppo grande per lui. La città colpisce i francesi con la sua vivacità, per il suo cosmopolita brulicare e per l’architettura, con caserme, ospedali e case ben costruiti, per le ampie vie, le fontane e una meravigliosa pavimentazione; e poi per il Teatro San Pietro che ospita anche allestimenti francesi, e verdi boschetti. Per intavolare le definitive trattative con l’Austria e giungere al trattato di pace si rende necessaria la presenza di Bonaparte in Friuli, vicino a Udine, allora sede del comando austriaco. E così il 27 agosto 1797 Napoleone e la sua corte militare prendono alloggio a Villa Manin di Passariano,
Palmanova
Trieste, targa su Palazzo Brigido
Trieste, Palazzo Brigido
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[ITA] una delle fastose residenze dell’ultimo doge di Venezia, Lodovico Manin, dove si fermeranno 57 giorni e dove giungerà, il 17 settembre, anche Joséphine, la moglie del Comandante. La villa è un complesso architettonico monumentale edificato a partire dalla metà del Seicento come sede di rappresentanza e tenuta agricola. Le stanze furono affrescate dal pittore francese Ludovico Dorigny e il grande parco fu realizzato secondo il gusto francese. Nella villa Napoleone riceve i plenipotenziari asburgici, le delegazioni dai paesi occupati e si tengono alcune delle conferenze per stipulare la pace. Anche un nobile palazzo udinese, Palazzo Florio, fa da sfondo agli incontri tra le opposte delegazioni. Oggi sede del rettorato dell’Università di Udine, era la residenza del conte Johann Ludwig von Cobenzl, il più abile diplomatico asburgico inviato da Vienna per concludere le trattative di pace con i francesi. E qui si svolge lo scontro tra Napoleone e il delegato austriaco spesso rappresentato nelle incisioni
NAPOLEONE
[ENG] reforms are abolished and enforces over and over again. A sole constant in this piece of history is the destruction bought about by the battles and invasions, together with looting, devastation and depredation. But let’s get back the general from Corsica. Once the French divisions have invaded the whole region and finished off the Austrian army, they cross the mountain pass in Tarvisio and manage to threaten Vienna, the very capital of the Habsburg Empire. However, after signing the preliminary Peace Treaty of Loeben, the French return to Italy and hand back Gorizia and Trieste to the Austrians. Between the 29 and 30 April Napoleon is in Trieste and enjoys the hospitality of the Governor, at Palazzo Brigido, at n. 1 of Via del Pozzo del Mare. The now twenty-eight year old Comander in Chief of the Armée d’Italie is gifted a magnificent Lipizzaner horse by the municipal authorities, but the muscular and broad withers of this prestigious breed do not allow him to mount the horse easily due to his insufficient height. So, after having visited the imposing coastal fortifications, ordered by Maria Theresia of Austria, and the Molo San Carlo, Napoleon leaves Trieste with the municipal coffers and a horse that is too big for him. The French are quite impressed by the liveliness and the cosmopolitan atmosphere of the city, as well as by the architecture, and well organised barracks, hospitals and housing buildings. They particularly like the broad avenues, the public fountains, the road pavings and the urban wooded parks, and also the Teatro San Pietro which stages French plays. In order to define the terms of the peace treaty with Austria, Napoleon needs to return to Friuli, in Udine the seat of the Austrian command. On the 27 August of 1797 Napoleon and
Cavallo lipizzano
[ENG] his military court take residence at Villa Manin di Passariano, one of the sumptuous villas of the last Doge of Venice, Lodovico Manin. They will remain there for 57 days and be joined by the Commander’s wife, Joséphine. The villa is a monumental architectural complex, built in the course of the mid-seventeenth-century, for purposes of diplomatic representation and as a rural retreat. The rooms of the villa are decorated by the French painter, Ludovico Dorigny, and the vast gardens are laid out in the French fashion. At the villa Napoleon receives the plenipotentiary representatives of the Habsburgs and delegations from the occupied countries, and holds talks regarding the peace treaty. Talks and meetings between the opposing delegations are also held at the prestigious Palazzo Florio in Udine. Today, it is the seat of the rector’s office of the University of Udine, once the residence of Count Johann Ludwig von Cobenz, a very skilled Austrian diplomat that Vienna appointed for
Napoleone attraversa le Alpi_Jacques-Louis David, 1800
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NAPOLEONE
Napoleone getta a terra, rompendolo, il vassoio del Conte Cobenzl_incisione
[ITA] ottocentesche, durante il quale il comandante francese getta a terra, rompendolo, un prezioso vassoio che era stato donato da Caterina II al conte, dicendo “Distruggerò la vostra monarchia come distruggo questa porcellana” e poi esce precipitosamente dal palazzo mentre i suoi collaboratori cercano di trattenerlo. Tra un incontro e l’altro con le delegazioni per trattare la pace, Napoleone ha modo di osservare con attenzione la struttura della fortezza veneziana di Palmanova, costruita nel 1593 con una pianta a forma di stella a nove punte, e ordina l’ampliamento della piazzaforte e la costruzione di una terza cerchia fortificata per garantire la gittata più lunga dei cannoni. Il lavoro si farà a partire dal 1806, durerà anni e impegnerà quattromila persone: i villaggi di Ronchis, Palmada e San Lorenzo verranno distrutti per far posto a una grande spianata, si costruiranno fortini e lunette, si innalzeranno parapetti e si scaveranno un fossato e varie gallerie.
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[ENG] the negotiations of the peace agreement with the French. It is in this building that the famous clash between Napoleon and the Austrian delegate takes place. The event is often depicted in nineteenth-century engravings: the French commander smashes a precious tray, given to the count by Catherine II, on the floor, shouting ”I will destroy your monarchy just as I have destroyed this porcelain tray”. He then briskly leaves the room as his collaborators try convince him to remain. Between one meeting and another, Napoleon manages to visit and closely study the structure and layout of the Venetian fortress of Palmanova, built in 1593 in the form of a star with nine points. He then orders the central stronghold to be enlarged and the construction of a third fortification wall to enhance the range of cannon. Works will begin in 1806, will take several years and employ four thousand people: a bunch of villages, namely Ronchis, Palmada, and San
L’originale del trattato
di Campoformio_ Archivi
Giuseppina Bonaparte_Baron François Gérard, 1807
Nazionali Francesi
NAPOLEONE
[ITA] Da subito invece, al centro della città lo stendardo di Venezia viene sostituito, come da prassi napoleonica, con l’albero della libertà e sui lati del basamento che lo sorregge vengono incise sei scritte inneggianti ai principi della rivoluzione francese. Nella villa dei Manin a Passariano, il 17 ottobre Napoleone firma il trattato di pace con l’Austria, con cui cede agli Asburgo i territori che erano stati della Serenissima in cambio della Lombardia e del riconoscimento della Repubblica cisalpina. Il trattato, seppur siglato a Passariano, è noto come Trattato di Campoformido (o di Campoformio), poiché doveva essere sottoscritto nell’osteria del piccolo paese tra Passariano e Udine, ma poi il precipitare degli eventi ha fatto apporre le firme nella nobile villa. Sull’osteria di Campoformido c’è ancora la lapide che ricorda i preliminari del trattato, e un’altra lapide posta sulla parte laterale della chiesa ricorda il parroco che prestò il suo calamaio per la firma.
[ENG] Lorenzo will be razed to the ground to make place for a grand clearing and a series of little forts, parapets, galleries will be added, and a moat dug out. Immediately the banner of the Serenissima is taken down and the Tree of Liberty erected in the in town centre. The base of the tree bears six inscriptions that hail the principles of the French revolution. At Villa Manin in Passariano, on the 17 October, Napoleon signs the Peace Treaty with Austria, with which he cedes the territories that once belonged to the Serenissima to the Habsburgs and in return receives Lombardy and the recognition of the Cisalpine republic. The treaty, though actually signed in Passariano is known as Treaty of Campoformido once Campoformio - because it was supposed to be signed at at an inn on the road between Passariano and Udine, but the events had the meeting moved to the noble villa. The osteria in Campoformido still exists today and bears a plaque re-
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NAPOLEONE
[ITA] Per celebrare la conclusione della pace, Palazzo Antonini-Belgrado a Udine ospita una grande festa da ballo, alla quale partecipano anche il generale Bonaparte e sua moglie Joséphine. Lo stesso palazzo era stato sede, nei mesi precedenti, di diversi incontri ufficiali tra le delegazioni francese ed asburgica, di feste e banchetti. E rimaniamo a Udine per gli ultimi - ma non meno importanti - luoghi che ci parlano del Trattato di Campoformido. Il centro del capoluogo friulano ospita la monumentale Piazza della Libertà, una delle più rappresentative piazze veneziane in terraferma, dove le memorie della Serenissima si trovano oggi unite a quelle dell’epoca napoleonica. Alzando gli occhi verso la torre dell’orologio, vediamo qui uno dei rarissimi leoni alati di San Marco originali. È sopravvissuto all’occupazione francese grazie ad un occultamento: venne ricoperto con mattoni e fu poi riportato alla luce. Gli altri due leoni marciani presenti nella piazza sono invece riproduzioni. In quella che un tempo si chiamava Piazza Contarena si erge, posta su un basamento scenico, la statua alla Pace di Campoformio, neoclassica opera scultorea di Giovan Battista Comolli. La statua, recentemente restaurata, celebra proprio la firma del trattato del 1797 e fu inizialmente installata a Campoformido nel 1813, poi da lì trasferita a Udine nel 1819 e infine collocata nell’attuale ubicazione. A Campoformido è stata invece collocata una copia della statua.
[ENG] membering the preliminary talks that would lead to the treaty, and another plaque is placed upon the church side because the parish priest lent his inkwell for the signiture. To celebrate the signing of peace, Palazzo Antonini-Belgrado in Udine hosts a grand ball attended by General Bonaparte and his wife Joséphine. The same palazzo has been the centre of several meetings between the French and Austrian delegated and has hosted many banquets during the same period. But, to remain in Udine to discover smaller sites, though no less important, that are involved in the Peace Treaty. The city centre features the monumental Piazza della Libertà, one of the most representative Venetian squares not in Venice itself, where traces of the Serenissima today mingle with those of the Napoleon years. Looking up at the clock tower you can admire one of the very rare original winged lions. It was hidden under a layer of brick and so survived the French occupation. The other winged lions present in the square are mere reproductions. Standing on a very scenic basement, in the square once known as Piazza Contarena is a neoclassic statue by Giovanni Battista Comolli, commemorating the Peace of Campoformio. The statue, which recently has been restored, celebrates the signing of the treaty in 1797, and was initially set in Campoformido in 1813, and moved to Udine in 1819. In Campoformido a copy of the original statue was placed set in its place.
Udine, piazza Liberà
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FAKE
STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
BEPPE GRILLO
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Sorgenti e valli montane
Sorgenti e valli montane
Springs and Mountain Valleys
[ITA] La nascita di un corso d’acqua nelle epoche passate appariva come qualcosa di miracoloso e di vitale ed il termine sorgente rende bene l’idea di questo straordinario fenomeno. Non a caso, alle acque e alle sorgive sono da sempre associati miti e leggende: nei racconti popolari regionali, le figure misteriose delle Agane (Lis Aganis) appaiono come splendide fanciulle o anziane donne, protettrici dei pescatori e custodi di preziose conoscenze e saperi, che era possibile scorgere nelle notti di luna piena quando si riunivano alle fonti e ai lavatoi per lavare le proprie vesti. Le sorgenti rappresentano un’emersione della falda freatica che fuoriesce a causa delle caratteristiche geologiche del terreno, ed è proprio la geologia locale a determinare il tipo di sorgente. Il Friuli Venezia Giulia, con i suoi variegati ambienti e le sue molteplici caratteristiche fisiche, ne ospita diversi esempi. Proseguiamo allora il nostro viaggio in compagnia delle guide dello Studio Naturalistico ForEst alla scoperta dei Paesaggi d’Acqua del Friuli Venezia Giulia andando a esplorare i luoghi da cui sgorgano i principali corsi fluviali.
[ENG] Water springing out of the rock must have appeared mystical and miraculous to early humans, so much so that the word spring became associated with the idea of origin, source. It is no wonder that a lot of myths and legends are associated with water and springs. In Friuli, many folktales feature the Agane or collectively, Lis Aganis, mythical figures described either as beautiful young nymph-like maidens or as ugly old women, who possessed knowledge and wisdom, and watched over the fishermen. They could be spotted in the light of the full moon washing their clothes or bathing in a stream. Springs are fed by the water table and can be of several different kinds depending on the geological setting. Because of the variety of natural settings and diverse physical geography, Friuli Venezia Giulia has some different types of springs. To fully appreciate the Landscapes of Water of Friuli-Venezia Giulia, and discover more about the sites where its rivers originate, tag along with a nature guide of the Studio Naturalistico ForEst.
Forse non tutti sanno che il Friuli è terra, se pur in minima parte, di sorgenti solforose e molti toponimi che richiamano l’odore poco gradevole ne sono testimonianza: per esempio il pianoro Pussa, in Alta Val Settimana (Dolomiti Friulane), oppure Puzza di Forni di Sotto. La presenza di tali sorgenti anche in altre zone della regione (la Fonte Pudia di Arta, Bagni di Lusnizza, Anduins, Barquet ecc..) è associata alla presenza, in strati profondi, di rocce caratterizzate da una notevole componente gessosa, per cui avviene che le acque di superficie si infiltrano in profondità, attraversano tali livelli e fuoriescono arricchite in sali minerali di varia natura.
ph_MarioVerin - Archivio PromoTurismoFVG
by Stefania Gentili
Sorgenti_ph Marco Pascolino
di Stefania Gentili
Perhaps not everybody knows that there are several sulphureous springs in Friuli, and the many toponyms that refer to their unpleasant smell reflect the fact: in the upper Settimana Valley (Friulian Dolomites) for example, there is a plateau named Pussa as well as a hamlet of Forni di Sotto called Puzza (the word puzza literally translates as stench). Many similar springs can be found in other areas of the region, namely Fonte Pudia in Arta, Bagni di Lusnizza, Anduins, Barquet, among others. This characteristic depends on the fact that the deeper strata contain considerable amounts of gypsum, and when the ground water filters through the layers of rock it absorbs the mineral. AUTUNNO - AUTUMN 2017
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SORGENTI E VALLI MONTANE - SPRINGS AND MOUNTAIN VALLEYS
Fontanone Goriuda
[ITA] Di altra natura ma assolutamente suggestiva è la sorgente del Gorgazzo, a Polcenigo, un affluente del fiume Livenza. Essa si presenta come uno specchio di acqua limpidissima e azzurra, alimentato dalle piogge che si raccolgono, come per effetto di un imbuto, nell’Altopiano del Cansiglio. Le sue profondità nascondono una voragine che è stata oggetto di spedizioni speleosubacquee fin dalla seconda metà degli anni ’60. Attualmente, il record di discesa raggiunto al suo interno è di -212 metri, da Luigi Casati nel 2008. Ma molto resta ancora inesplorato. Spostandoci ad oriente incontriamo le suggestive cascate che sgorgano dai principali massicci montuosi delle Alpi e Prealpi Giulie. Il Fontanone Barman scaturisce dalle pendici settentrionali della catena dei Musi e raccoglie le acque piovane del massiccio che si infiltrano tra le rocce calcaree attraverso numerose cavità carsiche. Il Fontanone di Goriuda, a sua volta, raccoglie le acque del gruppo del Canin e fuoriesce da una cavità che presenta oltre 400 metri di sviluppo orizzontale, con apertura sulla Val Raccolana. Per finire, non può mancare un accenno alle sorgenti dell’indiscusso Re dei fiumi alpini: il Tagliamento. Conosciuto e studiato in tutta Europa per la sua morfologia a canali intrecciati, mantenuta allo stato naturale senza regimazioni o arginature, esso nasce dal versante friulano del Passo della Mauria, ai piedi del Monte Cridola. Nel suo tratto più alto esso si presenta come uno splendido ruscello montano che ha modellato, nel corso delle ere geologiche, la conca alpestre di Forni di Sopra e la sua valle fluviale. Da qui partirà per il suo lungo corso di 170 chilometri che lo porterà a sfociare placido nel Mare Adriatico, tra Lignano e Bibione, segnando il confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto.
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[ENG] A different but not less fascinating spring is that in Polcenigo, at the source of the River Gorgazzo, tributary of the River Livenza. It consists of a mirror-like stretch of crystal clear water fed by rainwater funnelled down from the Cansiglio plateau. The depths of the pool have been the object of underwater cave exploration since the mid-1960s. The record depth reached by diver Luigi Casati in 2008, is 212 metres. To date, most of the abyss remains unexplored. Travelling further east there are two waterfalls emerging from the mountain massifs of the Julian Alps and Prealps that are worth exploring: the one known as Fontanone Barman, which emerges from the northern rock face of the Musi mountain chain, after having collected the rain water filtered through the limestone rocks in the many underground karst cavities; and the one named Fontanone di Goriuda that collects the water from Mount Canin and emerges from a cavity that is 400 metres wide, facing the Raccolana Valley. Finally, a mention must be made on the source of the most majestic of the alpine rivers: the Tagliamento. The river is known and studied by geologists for the particular morphology along its intricate natural network of arteries. It bursts into life on the Friulian side of the Mauria Pass at the foot of Mount Cridola. The upper course of the Tagliamento streams down the mountain slopes, tumbling over the rocks and boulders it has slowly, over the course of geological eras, modelled forming the hollow of Forni di Sopra, then widens as it flows down through the valley below. The 170-kilometre course of the river meanders through the region and finally debouches into the Adriatic Sea, between Lignano and Bibione, marking the border between Friuli Venezia Giulia and Veneto.
STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
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STRASSOLDO - IL FASCINO DEI CASTELLI / THE CHARM OF THE CASTLES
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