Giro Inverno 2016-2017

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Anno XII - Numero 4 - edizione inverno 2016/17 - free press

Eventi & Turismo

in Friuli Venezia Giulia e dintorni

Speciale / Special

Giro Presepi Tour of Nativities

Tourism & Things to Do in Friuli Venezia Giulia and surrounding areas


Forniture Alberghiere Prodotti ad hoc per soddisfare le esigenze di tutti

INGROSSO CARTA - PLASTICHE - DETERSIVI - ARTICOLI PER PULIZIE VETRERIA - PORCELLANE - POSATE - TOVAGLIATO - STOVIGLIE - PENTOLAME CARRELLI DA SALA - VASELLAME - OMBRELLONI - ARREDO ESTERNO MACCHINARI DA BANCO E CUCINA - ARTICOLI SPECIALI PER GELATERIE

Via Sicilia, 2 - 34073 - GRADO - Tel. 0431.80772 - Fax 0431.80773



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GIRO INVERNO - WINTER 2016-17


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First Words Prima

Whenever I return home from a trip, whether it is a long-term holiday or a Sunday trip out and about to unwind from a busy week, I enjoy a feeling of happy excitement that lasts for a couple of days. Travelling for pleasure makes us happy, more active and open to all the beautiful things the world has to offer. It is a bit like eating chocolate. And this is not only an impression! Indeed, science has proved that travelling can be a key to the gate of happiness, and has uncovered some good reasons for us to take some time off – even if it is just for a weekend – to explore new places. There are several recent studies, published in authoritative scientific journals, that fully support the reasons why travelling is good for our mind, body and soul, and believe it or not, also for our career. Travelling helps prevent prejudice and intolerance, creating a positive attitude towards people. We learn that the others are not as bad as we had imagined, and that there are many possible friends out there. Travelling is a humbling experience and helps understand and appreciate the great variety of cultures there are in the world. Because travellers experience different cultures and ways of life, they become better at solving problems, as they know that there can be more than one solution, and are ready to experiment. The great emotions of travelling also have positive effects on ones work performance: people who travel are more productive and are more likely to advance in their careers. Studies explain that meeting new people, seeing new places, and in general new experiences, help people increase their “cognitive flexibility”. Another positive effect of travelling is that it helps reduce stress and improves our mood and social skills. As soon as we start organising our trip we tend to get into a positive, proactive mood. Travelling helps us distance ourselves physically and metaphorically from our daily routines as well as our usual work and family patterns. It is a good occasion to reflect on our life, and sometimes, even change the course of our existence. Travelling can even boost our sex appeal: on a first date people ask about our hobbies and then our travels. So, foreign experiences and trips help us keep a conversation going. Finally, travelling helps us live longer, because it changes our perception of time. Indeed, when you are out and about time seems to stretch. In a nutshell, travelling is a true recipe for an elixir of long life.

Ogni volta che torno da un viaggio, sia esso una vacanza o una domenica in cui stacco la spina e mi faccio un giro a poche decine di chilometri da casa, mi porto dietro per qualche tempo una sorta di allegro fremito. Viaggiare ci rende sorridenti, attivi, aperti ad accogliere tutto il bello che il mondo può offrire. È un po’ come mangiare cioccolato. E non è solo un’impressione: la scienza, nel suo indagare, ha dimostrato che il viaggio è una chiave per aprire la porta della felicità e ha messo in luce validi motivi che dovrebbero indurci a mollare tutto, anche solo ogni tanto, per un giorno o un weekend, e scoprire posti nuovi. Ecco alcune ragioni, spiegate da altrettanti studi recentemente pubblicati su autorevoli riviste scientifiche, per le quali viaggiare fa bene alla mente, al cuore, al corpo e persino alla carriera. I viaggi riducono i pregiudizi razziali e, viceversa, amplificano la fiducia nel prossimo dimostrando che non tutti sono così cattivi come sembrano e che, anzi, nel mondo c’è tanta gente buona da scoprire. Chi viaggia è più umile rispetto a chi non lo fa, poiché si rende conto della grandiosità del mondo. Anche la soluzione dei problemi è più facile per i viaggiatori: stando a contatto con realtà e culture diverse dalla propria imparano che un quesito o un esercizio possono avere più di una sola soluzione, e sperimentano. I benefici del viaggiare si riflettono anche nel campo del lavoro: chi lo fa è più produttivo ed è facilitato negli avanzamenti di carriera. I viaggi influenzano positivamente la creatività e l’apertura mentale perché conoscendo paesi e culture nuove e creando nuove abitudini mettiamo in moto quella che gli scienziati chiamano “flessibilità cognitiva”. I viaggi fanno bene anche all’umore e alla nostra vita sociale. Mettono in moto il buonumore - a cominciare già dalla fase organizzativa - e aiutano a reinventarci, ponendo una distanza sia fisica che metaforica tra noi e la solita routine di lavoro, famiglia, amicizie; il viaggio ci aiuta a riflettere profondamente sulla nostra vita e, se necessario, a cambiare rotta. Inaspettatamente, viaggiare ci fa essere più sexy: dopo gli hobby, l’argomento che si affronta normalmente al primo appuntamento sono i viaggi. Insomma, viaggiare è anche un ottimo modo per non rischiare di restare a corto di temi. E, come se non bastasse, viaggiare allunga la vita poiché rallenta la percezione del tempo, facendo sembrare un giorno più lungo. E, di viaggio in viaggio, è come un elisir di lunga vita.

Prima Have a nice Giro! Giusy Mancini

Buon Giro! Giusy Mancini

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Il turismo del futuro? Parte dai residenti, dalla loro qualità della vita, dalla capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano. I turisti arriveranno di conseguenza. Tourism of the future? It starts from the locals, their quality of life, the way they care for the land they live in and how they strive for happiness. Tourists will be allured as a consequence.

Carlo Petrini - Slowfood

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Winter

Inverno 2016-17 Winter

Winter

Editore: Giro Direttore editoriale: Franco Fabbri Direttore responsabile: Giuseppina Mancini Registrazione:Tribunale di Trieste n. 1105 del 11.04.2005 - Iscrizione ROC n. 18304 Redazione: Via Galilei, 55 - Terzo di Aquileia (Ud) tel. 0431/35708 - e_mail: news@girofvg.com - www.girofvg.com Progetto e realizzazione grafica: GAM Grafica di Andrea Macelloni, Terzo di Aquileia (Ud) tel. 347.0821078 - gamgrafica74@gmail.com Stampa: Poligrafiche San Marco - Cormons (Go) Info sito Internet: www.girofvg.com - e_mail: giro@girofvg.com Pubblicità: +39 329 4321888 e_mail: giro@girofvg.com Hanno collaborato: Cineteca del Friuli e Lorenzo Codelli, Maria Stella Cinque, Maurizio Clicech, Sebastiano Clicech, Cineteca del Friuli, Dida, Franco Fabbri, Mariolina Favero, Davide Macor, Elena Mancini, Giusy Mancini. Traduzioni: Maura Tomasi – maura.tomasi@gmail.com Foto: Archivio Giro, Archivio PromoTurismo FVG - POR FESR 2007-2013 [A.A.T.FVG], Archivio SAF, fotografi citati • foto di copertina: Extreme Photographer

Sommario 02 Prima 06 Romeo e Giulietta. Ovvero Luigi e Lucina 12 Di Più. Muoversi. Conoscere. Fare Esperienze. 13 Un inverno di gare sugli sci 14 Winx Magic Ski 16 L’inverno in città 22 Ricordo e Memoria 26 Avvento e mercatini, la magia si rinnova con SAF 28 Sacile, il giardino della Serenissima 30 A Sacile, Aspettando il Natale 33 * Speciale Giro Presepi 36 * Villa Manin di Passariano 37 * Sesto al Reghena 38 * Porcia 39 * Sutrio 39 * Lago di Cornino 40 * Chiarisacco 41 * Qualso 42 * Castelmonte 42 * Torsa 43 * Corgnolo 44 * All’Anfora – Terzo di Aquileia 45 * Tapogliano 46 * Turriaco 46 * Muggia 47 * Trieste – Presepe parlante 50 Lorenzo Mattotti. Sconfini 52 Le voci della neve 58 La Carnia vista da Dante Spinotti

Contents 02 Prima 06 Romeo and Juliet. In this case, Luigi and Lucina 12 Di Più. Move. Know. Experience. 13 A whole winter season of ski races 14 Winx Magic Ski 16 Winter in town 22 Memorial and Remembrance 26 The Magic of the Advent Markets returns with SAF 28 Sacile, the gardens of the Serenissima 30 Getting into the Christmas spirit in Sacile 17 * Special: Tour of Nativities 36 * Villa Manin di Passariano 37 * Sesto al Reghena 38 * Porcia 39 * Sutrio 39 * Lago di Cornino 40 * Chiarisacco 41 * Qualso 42 * Castelmonte 42 * Torsa 43 * Corgnolo 44 * All’Anfora – Terzo di Aquileia 45 * Tapogliano 46 * Turriaco 46 * Muggia 47 * Trieste – Presepe parlante 50 Lorenzo Mattotti. Sconfini 52 Le voci della neve 58 Carnia seen by Dante Spinotti

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ROMEO E GIULIETTA. OVVERO LUIGI E LUCINA - ROMEO AND JULIET. IN THIS CASE, LUIGI AND LUCINA

Udine, piazza Matteotti, o San Giacomo

Una grande storia d’amore

Romeo e Giulietta. Ovvero Luigi e Lucina

Mentre San Valentino si avvicina, ecco una grande storia d’amore, tra realtà e novella di Maria Stella Cinque

Poco dopo mezzogiorno, il 20 giugno 1511 la punta di una lancia ferisce al collo Luigi Da Porto durante uno scontro sulla riva del fiume Natisone, a Manzano, tra soldati fedeli a Venezia e quelli fedeli all’Austria. Da Porto era allora capitano dei cavalleggeri della Serenissima Repubblica, ed era in Friuli per mantenere la linea contro le truppe imperiali provenienti dall’Austria. La ferita, seppur poco profonda, paralizza il fianco sinistro di Da Porto, costretto a tornare in Veneto. È la fine di una storia d’amore. E al contempo l’inizio della storia d’amore più celebre di tutti i tempi: quella di Romeo e Giulietta. Se queste parole vi paiono poco chiare, niente paura: seguiteci e avventuratevi con noi in un viaggio tra le fonti friulane che hanno ispirato la storia d’amore e morte per antonomasia, quella dei veronesi Giulietta e Romeo, resi immortali dalla tragedia di William Shakespeare. Conosciamo allora Luigi Da Porto, una figura che sarà centrale nel nostro viaggio. È egli un giovane capitano d’armi e uomo di lettere di origine vicentina. Dal marzo 1510 è di stanza in Friuli, prima a Cividale e poi a Gradisca, alla guida di una condotta di cinquanta cavalleggeri. Venezia lo aveva

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Romeo and Juliet. In this case, Luigi and Lucina

To get into the mood of Valentine’s Day, learn about this grand love story, which is partly true, partly imagined and yet plausible. by Maria Stella Cinque

A little after noon, on 20 of June 1511, Luigi Da Porto is wounded by an arrow thrust during a battle on the banks of River Natisone near Manzano, between the soldiers of the Serenissima and those loyal to the Austrian Empire. Da Porto, a captain of the Cavalry of the Serenissima Republic, was stationed in Friuli to maintain the front line against the Imperial troops descending from Austria. The wound, though not mortal, left poor Da Porto paralysed down one side of his body and forced him return to Veneto. This is how a love story tragically ends. It is also the inspiration for the most famous love story of all times: Romeo and Juliet. If these words do not ring a bell, just continue reading: follow us on our quest of the Friulan sources that inspired the love and tragic death of the star-crossed lovers of Verona, Romeo and Juliet, made immortal by William Shakespeare. Let’s learn something more about Luigi Da Porto the main protagonist of our quest. Born in Vicenza, he became a young master of arms and man of letters. In March 1510 he was stationed in Friuli – initially in Cividale del Friuli, then in Gradisca d’Isonzo – where he commanded fifty cavalry-


Francesco Hayez, Il bacio

ROMEO E GIULIETTA. OVVERO LUIGI E LUCINA - ROMEO AND JULIET. IN THIS CASE, LUIGI AND LUCINA

inviato in Friuli per difendere i confini nel corso della guerra che dal 1508 imperversava tra la Serenissima Repubblica di Venezia e l’armata dell’imperatore asburgico Massimiliano I d’Austria e che aveva determinato la spartizione del Friuli tra le due potenze. Sebbene nato a Vicenza, Luigi Da Porto appartiene alla nobiltà friulana: è infatti figlio di Elisabetta Savorgnan e quello dei Savorgnan è il casato più potente di Udine, anzi di tutto il Friuli, appoggia Venezia e per questo i suoi componenti sono investiti di importanti cariche di rappresentanza e militari. La sera del 26 febbraio 1511 la vita di Luigi cambia per sempre: si reca a Udine per partecipare a un ballo in maschera nel palazzo di una sua lontana zia, Maria Savorgnan, dove incontra Lucina, figlia della padrona di casa, al suo debutto in società. Luigi si innamora perdutamente e a prima vista della bellissima e leggiadrissima quindicenne, che lo ricambia. Ma l’amore tra i due è destinato ad affrontare grandi difficoltà. La prima è di carattere familiare: sebbene parenti e membri del casato dei Savorgnan, Luigi e Lucina appartengono a due rami della famiglia aspramente in conflitto tra loro: quello di Luigi, i Savorgnan Del Torre di Zuino, e quello di Lucina, i Savorgnan Del Monte Osoppo. Altri e più crudeli ostacoli all’amore di Luigi e Lucina li avrebbe aggiunti, di lì a poco, la storia. Sullo sfondo della guerra, in tutto il Friuli le tensioni sociali erano fortissime e vedevano opporsi il partito dei filoveneziani Zambarlani, a cui aderivano la nuova nobiltà, il popolo minuto e i contadini, e quello degli Strumieri o Torriani, attorno al quale si concentravano la vecchia aristocrazia castellana del Friuli e le antiche famiglie nobiliari di Udine simpatizzanti per l’Impero Asburgico. All’indomani del ballo in cui sboccia l’a-

men. Since 1508 a war had been raging between the Venetian Serenissima Republic and the army of the Habsburg Emperor Maximilian I of Austria for the domination of the lands of Friuli, and Da Porto was sent to defend the Venetian borders. Despite being born in Vicenza, Luigi Da Porto belonged to the Friulan aristocracy. He, in fact, was the son of Elisabetta Savorgnan, member of one of the most important noble families of Udine, or better, of the whole of Friuli. The Savorgnan family supported Venice and this is the reason why many of its members were appointed to high civil and military positions. In the evening of 26 February 1511 Luigi’s life changes forever: he attends a ball in Udine given by his distant aunt, Maria Savorgnan, and meets Lucina, the host’s daughter, as she makes her debut in society. Luigi falls madly in love with the beautiful and graceful fifteen-year old, and she too has feelings for him. But their love is star-crossed from the very beginning. Even if they both descend from the Savorgnan lineage, Luigi and Lucina belong to different branches of the family which are in perpetual feud: the Savorgnan Del Torre di Zuino on Luigi’s side, and the Savorgnan Del Monte Osoppo family Lucina belongs to. Other harsher obstacles will also rock the foundations of their love. Against the background of the war, the whole of Friuli is profoundly affected by social unrest. The Pro-Venetian faction known as the “Zambarlani”, which includes the new aristocracy, the peasants and lower classes are up against the so called “Strumieri” or “Torriani” which on the other hand are supported by the old aristocracy of Friuli and the noble families of Udine who have sympathies for the Hasburg Empire. Soon after the ball where Luigi GIRO INVERNO - WINTER 2016-17

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Udine, salita al castello_ph Fabrice Gallina – A. PromoTurismoFVG

Heilee Steinfeld and Douglad Booth in Romeo and Juliet – Carlei, 2013

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more tra Luigi e Lucina, le tensioni sociali sfoceranno in quella che è probabilmente la più vasta rivolta popolare avvenuta in epoca rinascimentale all’interno dell’attuale territorio italiano: la rivolta della Joibe Grasse (o Zobia Grassa, cioè il Giovedì Grasso). Il 27 febbraio 1511, appunto Giovedì Grasso, nella città di Udine affollata per il Carnevale scoppia una spaventosa insurrezione in cui il popolo dà sfogo alla propria rabbia braccando e uccidendo ferocemente i nobili, con stragi, assaltati, saccheggi e roghi a palazzi e castelli, a Udine prima e nelle campagne poi. Da questa devastazione allo scoppio di una terribile epidemia di peste il passo sarà breve. E come se non bastasse, dopo le crudeli rivolte e la peste, mentre la faida tra i due rami Savorgnan si acutizza tra tradimenti, assassini e fughe all’estero, il 26 marzo un terremoto di devastante violenza si abbatte sull’Alto Friuli e su Udine. In uno scenario di distruzione totale e nonostante l’ostilità delle rispettive famiglie, nei mesi successivi a quel 26 febbraio, Luigi e Lucina si frequentano, ma devono tenere

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and Lucina’s love blossoms, the social tensions lead to perhaps the biggest popular uprising seen in sixteenth-century Italy: the riots which go down in history as the Joibe Grasse (or Zobia Grassa, Thursday Gras). On the 27 of February 1511, during Thursday Gras, Udine is filled with people celebrating Carnival when a violent mass uprising breaks out, and the peasants assault and kill many nobles and ransack and burn down the mansions and castles in Udine first, and in the countryside later. Such devastation inevitably leads to a terrible outbreak of plague. And as if all this is not yet enough, after the cruel riots and the outbreak of plague, and while the feud between the two branches of the Savorgnans is becoming more deadly, on the 25 of March a devastating earthquake hits the northern edge of Friuli and Udine. Despite, this scenario of destruction and the hostility between the two families, in the weeks following the 26 of February, Luigi and Lucina manage to secretly meet and nurture their feelings of love for each other, and make a promise of marriage. And then, on the fatale 20 of June, everything goes horribly wrong for them. Hit by an arrow which strikes his spine, Luigi is left paralysed down one side of his body, and in a fraction of a second all is lost: his health, a brilliant military carrier, but above all a future with his sweetheart Lucina. Da Porto is forced to leave Friuli and returns to his family home in Veneto. Years later, with the intention of resolving the long bitter feud that divides the two branches of the Savorgnan family, the Serenissima suggests a state marriage. In 1517, Lucina Savorgnan Del Monte is to marry Francesco Savorgnan Del Torre.


Heilee Steinfeld - Romeo and Juliet – Carlei, 2013

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nascosto il loro amore e in segreto si scambiano la promessa di matrimonio. Poi tutto precipita in quel funesto 20 giugno. Ferito al midollo spinale e paralizzato sul lato sinistro del corpo, in un sol colpo tutto è perduto per Luigi: salute, carriera militare e, soprattutto, un futuro d’amore con Lucina. Da Porto lascia il Friuli e torna dalla sua famiglia in Veneto. Negli anni seguenti Venezia decide di sanare la faida che divide i due rami della famiglia Savorgnan e propone un matrimonio di stato. La prescelta è Lucina Savorgnan Del Monte, che nel 1517 andrà in sposa a Francesco Savorgnan Del Torre. La notizia delle nozze di Lucina con Francesco giunge a Da Porto. È straziato dall’amore finito, dal tradimento di Lucina e dall’infermità fisica che ritiene abbia indotto la sua amata a non mantenere fede alla promessa di matrimonio. Eppure Luigi trova la forza per trasporre in veste letteraria la sua storia, scrivendo una novella dedicata alla propria amata: Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti. Per ragioni di prudenza Da Porto ambienta la vicenda a Verona nel Trecento, ai tempi di Bartolomeo della Scala, e cambia i nomi dei personaggi. Secondo alcuni studiosi il nome di Giulietta, scelto per personificare Lucina, deriverebbe da Forum Julii, l’antico nome di Cividale, mentre il nome di Romeo starebbe ad indicare il romeo, il pellegrino, il forestiero quale era Luigi Da Porto in Friuli. La trama riprende in parte la novella “Mariotto e Giannozza” e racconta la storia, presentata come un fatto storicamente accaduto, dell’amore contrastato fra Romeo Montecchi e Giulietta Cappelletti. I due giovani si incontrano a un ballo in maschera ed è amore a prima vista, ma la relazione è osteggiata dalla violenta rivalità delle famiglie. Tra parole appassionate scambiate dal balcone, promesse di

The shocking news of the wedding between Lucina and Francesco reaches Da Porto. Luigi is devastated for Lucina’s betrayal of their relationship and for his own infirmity, the very cause of their unfortunate love. Luigi, however, finds the strength to put his story down on paper, writing a novella dedicated to his sweetheart: Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti. Da Porto prudently sets the story in fourteenth-century Verona, in the age of Bartolomeo della Scala, and changes the names of the characters. According to some scholars the name Juliet, which embodies his beloved Lucina, derives from Forum Julii, the ancient name of Cividale del Friuli, while Romeo stands for foreign pilgrim as Luigi Da Porto sees himself. The plot of the story recalls that of the novella titled “Mariotto e Giannozza”, and tells the story presenting it as a fact that happened in history: the star crossed love between Romeo Montecchi and Giulietta Cappelletti. The two young people meet at a masquerade ball and fall in love at first sight, but their romance is opposed by their rival families.

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Cividale del Friuli_ ph Carinthian

Gradisca d’Isonzo

matrimonio, scontri armati, matrimoni combinati e morti apparenti, la novella si conclude drammaticamente con la morte dei protagonisti. La storia verrà rielaborata da altri uomini di lettere e dopo circa settanta anni verrà letta da William Shakespeare che, riprendendo la trama, l’ambientazione e i personaggi decritti da Da Porto, porterà alla ribalta il dramma “Romeo and Juliet” e creerà l’archetipo dell’amore perfetto e avversato dalla società. Alla luce di questi eventi, se anche voi volete ripercorrere alcuni dei luoghi che hanno visto sbocciare e fiorire la storia d’amore tra Luigi Da Porto e Lucina Savorgnan in Friuli, ecco un sintetico zibaldone di viaggio. Cividale del Friuli, la porta detta “Arsenale Veneto” (già Porta di Borgo San Pietro): è qui che alloggiò la guarnigione dei Cavalleggeri capitanata da Luigi Da Porto da marzo 1510 a marzo 1511.

Following the passionate talk of love from the balcony, a promise of marriage, duels and armed clashes, a prearranged wedding and apparent deaths, the story ends tragically with the death of the two main characters. This story will be revised and changed by several men of letters, and some seventy years later read by William Shakespeare, who reuses the plot, the settings and the characters described by Da Porto, and gives new life to the “Romeo and Juliet” tragedy, creating the archetypal perfect love opposed by a hostile society. If you want to visit some of the places in Friuli where the romance between Luigi Da Porto and Lucina Savorgnan blossomed, here is a brief collection of the sites involved. Cividale del Friuli - city gate known as “Arsenale Veneto” (once Porta di Borgo San Pietro): the garrison of Cavalrymen led by Luigi Da Porto was stationed here between March 1510 and March 1511.

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Leslie Howard e Norma Shearer in Romeo e Giulietta – George Cukor, 1936

Udine: in quella che è oggi Piazza Venerio sorgeva palazzo Savorgnan (oggi scomparso), dove scoccò la scintilla dell’amore tra Lucina e Luigi. Osoppo, rocca fortificata della famiglia Savorgnan: in questo posto sicuro, Lucina Savorgnan probabilmente incontrò Luigi Da Porto dopo il fatidico incontro d’amore. Gradisca: nella parte meridionale della fortezza veneziana si insediarono Luigi Da Porto e i suoi cavalleggeri, da marzo a giugno 1511. Manzano: nella piana a ridosso della vecchia strada dei mulini (oggi via Fornasarig), non distante dal ponte sul Natisone, Luigi Da Porto venne ferito. Ricevette le primissime cure nella vicina chiesa cimiteriale di San Martino. Per chi ne vuole sapere di più, consigliamo “Giulietta e Romeo. L’origine friulana del mito” di Albino Comelli e Francesca Tesei edito da L’Autore Libri Firenze e una visita al sito dell’Associazione Giulietta e Romeo in Friuli: www.associazionegiuliettaeromeoinfriuli.it

Il forte di Osoppo_ph G. Menis - A. PromoTurismoFVG

Udine: today’s Piazza Venerio was where Palazzo Savorgnan once stood, and where the love between Lucina and Luigi blossomed. Osoppo - the fortified castle of the Savorgnan family: it was in this safe place that Lucina Savorgnan, probably encountered Luigi Da Porto during their brief romance. Gradisca d’Isonzo: Luigi Da Porto and his men were stationed in the southern end of the Venetian fortress between March and June 1511. Manzano: where Luigi Da Porto was wounded exactly in the plain next to the old road that led to the mills -today’s via Fornasarig- not far from the bridge over the River Natisone. He was given first aid in the nearby cemetery church of San Martino. For further reading we suggest “Giulietta e Romeo. L’origine friulana del mito” by Albino Comelli and Francesca Tesei published by L’Autore Libri Firenze, as well as the website of Associazione Giulietta e Romeo in Friuli: www.associazionegiuliettaeromeoinfriuli.it

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DI PIÙ

Il 1° novembre nasce www.dipiu.space “Muoversi. Conoscere. Fare Esperienze.”, una nuova idea imprenditoriale per la promozione del Friuli-Venezia Giulia attraverso un ampio ventaglio di servizi. Turismo, cultura, enogastronomia, outdoor, networking, nuove tecnologie.

Born on November 1st, www.dipiu.space “Move. Know. Experience.” is a new business idea for the promotion of the Friuli-Venezia Giulia through a wide range of services. Tourism, culture, food and wine, outdoor activities, networking, and new technologies.

I nostri Wine Tours Esperienze enogastronomiche per vivere i paesaggi mozzafiato del Friuli e gustare le sue eccellenze vinicole. Il tour è in italiano o in inglese, minimo 2 partecipanti e include trasporto, 2 degustazioni, pranzo, ingressi, tour leader e assicurazione.

Our Wine Tours Live the breathtaking landscapes of Friuli and enjoy the amazing local wines. The tours are offered in Italian and English, min. 2 persons, and include transportation, 2 wine tastings, lunch, admission fees, tour leader and insurance.

Su e giù per Cividale Un tour intorno alla capitale longobarda del Friuli, patrimonio dell’UNESCO. Degusta i vini de Puppi e Perusini. Una giornata all’insegna dell’eccellenza e della suggestione. €98/PERS. - GIORNALIERO 10:00 AM

Up and Down Cividale A tour around the ancient Lombard capital, a UNESCO World Heritage Site. Inspiring tastings at local wineries Villa de Puppi and Perusini. Experience a day of excellence and charm. €98/PERS. - 10:00 AM DAILY

Il bello e il buono del Collio Dal Collio alla Brda. Tra una cantina e l’altra visiterai San Martino, Castel Dobra e l’Abbazia di Rosazzo. Tour di sapori ed aromi con la Ribolla Gialla, il Friulano e il Refosco. €98/PERS. - GIORNALIERO 10:00 AM - ESCLUSI MERC. E DOM. Il Carso e la Grande Guerra I luoghi della Grande Guerra danno vita a vini autoctoni Terrano, Vitovska e Malvasia. Occasione unica per visitare il Castello di Rubbia, la sua cantina e le cannoniere. €108/PERS. - VEN. E SAB. 09:45 AM

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GIRO INVERNO - WINTER 2016-17

The Beauty and the Flavor of Collio From Collio to Brda. Between one winery and another, also a visit to San Martino, Castel Dobra and Abbazia di Rosazzo. A tour of flavors and aromas with Ribolla Gialla, Tocai Friulano and Refosco. €98/PERS. - 10:00 AM DAILY - EXCLUDED WED. & SUN. The Karst Plateau and the Great War The Great War sites are also home to native grapes - Terrano, Vitovska and Malvasia. A unique opportunity to visit the Castello di Rubbia, its winery and the nearby underground firing embrasures. €108/PERS. - FRI. & SAT. 09:45 AM


UN INVERNO DI GARE SUGLI SCI - A WHOLE WINTER SEASON OF SKI RACES

ph Pentaphoto - A. PromoTurismoFVG

L’inverno sugli sci

Un inverno di gare sugli sci by Mariolina Favero

Le montagne innevate del Friuli Venezia Giulia saranno lo sfondo di una stagione invernale, quella 2016-2017, ricca di importanti eventi sportivi di caratura nazionale e internazionale. Tra gli eventi di punta, segnaliamo il Campionato del Mondo di sci paralimpico che si disputerà, per la prima volta in Friuli Venezia Giulia, a Tarvisio dal 22 al 31 gennaio. Il programma prevede, oltre alle gare nelle 5 discipline di sci alpino durante 9 giorni di campionato, le cerimonie di gala di apertura e chiusura, concerti ed eventi. L’hashtag ufficiale del campionato mondiale, coordinato dall’associazione Sport X All (Sport per tutti) è #Icandoit, io posso farlo. Questa stagione invernale avrà come protagonisti i giovani sciatori. Il 19 febbraio Tarvisio ospiterà il campionato italiano di salto under 12, abbinato alle gare nazionali under 14. Per lo sci alpino, i giovani e i pulcini si affronteranno a Sella Nevea il 2 e 3 marzo nel Gran Prix Italia (il circuito internazionale i cui migliori classificati accedono alle squadre nazionali), mentre le categorie Baby e Cuccioli gareggeranno il 4 e 5 febbraio a Forni di Sopra per il Trofeo internazionale Biberon, che quest’anno si allarga e accoglie

A whole winter season of ski races by Mariolina Favero

The snowy mountains of Friuli Venezia Giulia will be the 2016-2017 winter location for many important national and international sports events. All those who are into winter sports cannot miss the races and competitions of alpine skiing, ski touring and cross-country skiing that will take place in the various regional ski-resorts of the region, in the next months. Among many others, here we have chosen to highlight the Paralympic Skiing World Championship that will be held in Tarvisio, Friuli Venezia Giulia, for the first time, from the 22 to 31 January. The program includes races in all five disciplines of alpine skiing. The nine days of the championship will be opened and closed with spectacular ceremonies and livened by many fringe events. On Twitter #Icandoit, is the official hashtag of the world championship, coordinated by Sport X All. Also young skiers will be the protagonists of this winter’s competitions. On 19 February Tarvisio will be the venue of the Italian Championship of Ski Jump for under 12s, paired with the national competition for under 14s. The young and very young skiers will then compete in the Gran Prix

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A WHOLE WINTER SEASON OF SKI RACES

Monte Florianca, Tarvisio

anche lo sci di fondo. Sci di fondo protagonista il 19 febbraio anche a Sappada per la gara internazionale giovanile Ski for Fun. Sarà invece Piancavallo a catalizzare l’attenzione degli amanti delle tavole: nella terza settimana di marzo, spericolati e affascinanti atleti si affronteranno per le gare internazionali di snowboard e ski cross. Il 28 e 29 gennaio Forni Avoltri sarà invece la cornice delle gare di biathlon con i Campionati italiani giovanili individuali e di staffetta, abbinati alla Coppa Italia Seniores assoluti. Infine, per lo scialpinismo segnaliamo la Scialpinistica del Canin, con partenza da Sella Nevea il 9 aprile. La più classica delle gare di risalita della regione, a coppie ed individuale, richiama sempre un grande numero di atleti partecipanti e di pubblico.

Italia, in Sella Nevea on the 2 and 3 March, while the little children will compete for the International Biberon Trophy on the 4 and 5 February, in Forni di Sopra. This year the competition will include cross-country skiing. Cross-country skiing will be the focus of the Ski for Fun international youth competition, in Sappada on the 19 February. Piancavallo will be the venue to attract those who are keen on snowboarding. During the third week of March, the daring athletes of these disciplines will compete in the international snowboarding and ski cross competitions. Between the 28 and 29 January, Forni Avoltri will be the backdrop of the biathlon challenges at the Italian Youth Championship – divided into the individuals and the relay – paired with the Italian Cup Seniors. Finally, for Nordic alpine skiing there will be the Scialpinistica del Canin competition, which kicks of in Sella Nevea on the 9 April. This classic Nordic uphill individuals and couples competition has increasingly attracted a huge number of athletes and public.

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WINX MAGIC SKI 24 Febbraio / February - Tolmezzo 25 Febbraio / February - Forni Avoltri e Sappada 26 Febbraio / February - Forni di Sopra 27 Febbraio / February - Zoncolan 28 Febbraio / February - Tarvisio-Sella Nevea e Pontebba 1° Marzo / March - Piancavallo Il programma completo su: The complete programme can be found at: www.maestriscifvg.it


DAL 24 FEBBRAIO 2017 AL 1 MARZO 2017

UN INVERNO DI MAGIE SULLA NEVE IN FRIULI VENEZIA GIULIA!

Winx Magic Ski

Arriva il Winx Winter Tour

Ritorna la magia sulla neve, ritorna il Winx Winter Tour con un Carnevale straordinario all’insegna della magia in Friuli Venezia Giulia. Per la stagione invernale 2017, le celebri fatine frutto dell’estro creativo di Iginio Straffi, sono pronte a partire per una nuova avventura sulle piste da sci. Il nuovo Winx Winter Tour si colora di magia con Winx Magic Ski, un “fataloso” carnevale sulla neve con un tour itinerante dal 24 febbraio al 1 marzo nelle principali località sciistiche del Friuli Venezia Giulia (più Sappada): Tolmezzo, Forni Avoltri, Sappada, Forni di Sopra, Zoncolan, Sella Nevea, Pontebba, Paluzza, Prato Carnico, Tarvisio e Piancavallo sono infatti le location protagoniste di Winx Magic Ski. Questa magica esperienza sulla neve avverrà nella cornice incantata del Winx Snow Village direttamente sulle piste da sci, con laboratori creativi a tema ghiaccio, giochi e tante attività magiche, ancora una volta all’insegna dello Sci Sicuro. L’evento, in stretta connessione con Amsi FVG e con le gare del Gran Premio Giovanissimi, sarà caratterizzato da una settimana di intense e divertenti attività: avventure ghiacciate, piste rosa, spettacoli apres ski in piazza e tantissime attività formato famiglia. Senza dimenticare gli incontri magici, dal vivo, con le Winx e il Winx Show! Inoltre, la proposta family friendly della montagna friulana si arricchisce con proposte su misura, ospitalità tematizzata, pacchetti di soggiorno Magici e lo skipass gratuito per tutti i bambini fino a 10 anni. Non resta che preparare stivali, guanti e cappellino e seguire il programma di Winx Magic Ski!

Winx Magic Ski

The Winx Winter Tour is Back!

Magic is back on the snow with the Winx Winter Tour, a spectacular explosion of magic, colours and games. The beloved fairies – born from the creative flair of Iginio Straffi – are ready and waiting for the new winter adventure to begin on the ski slopes. This year’s Winx Winter Tour will be filled with the magic of the Winx Magic Ski fairy team, and will be held in the main ski resorts of Friuli Venezia Giulia (and Sappada) from 24 February to 1 March: Tolmezzo, Forni Avoltri, Sappada, Forni di Sopra, Zoncolan, Sella Nevea, Pontebba, Paluzza, Prato Carnico, Tarvisio and Piancavallo. The magical snow experience will take place at the Winx Snow Village right on the ski slopes, where children will be able to participate in snow-themed workshops, games, magic performances and loads of fun, with a nod to Safe Skiing. Promoted by the Italian Professional Ski Instructors Association of Friuli Venezia Giulia and the Children’s Grand Prix, the week-long event will be packed with fun and games including: snow themed adventures, pink skiing slopes and lots of apres ski shows and family activities. Last but not least, the great opportunity to meet the Winx fairies and enjoy the Winx Show! Moreover, the family friendly special offers in the Friulan ski resorts include tailored family packets, Magic themed packets and free ski passes for children up to the age of 10. Now, all you need to do is get your snow gear ready, find your gloves and hats, and check out the Winx Magic Ski programme!

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L’INVERNO IN CITTÀ - WINTER IN TOWN

CALZATURE

Winter in town by Maurizio Clicech

Trieste is an alchemy of peoples from all over Europe that tied their destiny and fortunes to this city. A variety of different traditions and habits have become part of the urban fabric of the city. The different people, in the city for work and sharing their lives, have in little more than a century, turned their traditions in shared family traditions and therefore typical of the city. Though globalization is slowly levelling the expectations of people, introducing “alien” uses and costumes, the local original tracts are still rooted and quite recognisable, even if they are undergoing a slow evolution. Winter in Trieste actually starts with the Saint Nicholas feast on the 6th December. By tradition, the Saint gave sweets and cookies to the good children and charcoal (now represented by a coal-looking aniseed sweet) to the naughty kids. He would roam the streets of the city accompanied by the Krampuses, the bad little devils, responsible for enforcing “punishments”. This is a pan-European tradition,

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Trieste, piazza Unità d’Italia_ph Seba

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L’INVERNO IN CITTÀ - WINTER IN TOWN

Trieste

L’inverno in città di Maurizio Clicech

Trieste è un’alchimia di genti provenienti da tutta Europa che a questa terra hanno voluto legare i propri destini e le proprie fortune. Sono entrati così nel tessuto cittadino tradizioni ed usi diversissimi amalgamati dalla necessità contingente del lavoro e della vita in comune, divenendo nel giro di un secolo o poco più, tradizioni familiari condivise, e quindi cittadine. Anche se la globalizzazione sta un po’ uniformando le aspettative della gente, introducendo usi e costumi “alieni”, i tratti originari sono ancora radicati e riconoscibili, anche se, lentamente si stanno evolvendo. L’inverno triestino comincia effettivamente con la festa di San Nicolò il 6 dicembre. In origine il Santo donava dolci ai bimbi buoni e carbone da ardere (ora sostituito da un dolcetto all’anice) ai birbanti. Girava per le strade accompagnato dai Krampus, cattivissimi diavoletti, incaricati delle “punizioni”. Questa è una tradizione pan europea, da cui ha tratto origine Santa Klaus, il Babbo Natale moderno,

che a Trieste si è sovrapposto senza però sostituire l’antico santo di Myra, divenuto protettore di Bari. In quest’occasione si tiene la tradizionale Fiera di San Nicolò, in viale XX settembre, istituita solo dopo l’annessione di Trieste all’Italia nel 1918. E proprio dal 6 dicembre in poi, inizia tradizionalmente la vera metamorfosi dell’inverno triestino. Nelle pasticcerie cominciano a comparire dolcetti legati alle festività natalizie, tronchetti, dolci di ascendenza mitteleuropea, presniz, frittole, putizze, cui si affiancano gli immancabili maialetti portafortuna in marzapane. Nei tanti buffet cittadini gli antichi sapori rivivono dalle caldaie in cui porcina, cotechini e salsicce di varia natura trovano la giusta cottura prima di venir serviti assieme a “capuzzi garbi” (crauti acidi stufati) o a “patate in tecia” (stufato di patate alla triestina). I caffè dall’antico fascino viennese catalizzano l’attenzione di molti ospiti con le loro atmosfere ovattate, mentre nelle

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L’INVERNO IN CITTÀ - WINTER IN TOWN

Trieste, il Molo Audace_ph Anja Cop - A. PromoTurismoFVG

vie luminarie e decorazioni vanno a creare l’inconfondibile atmosfera natalizia. Le serate di spettacolo si fanno più intense nei molti teatri cittadini, in cui all’offerta culturale di respiro nazionale si affianca un nutrito calendario locale dialettale e non. Ma le festività natalizie rappresentano ancora per molti un momento di vita familiare, da condividere con i propri cari nell’intimità del proprio focolare, nel rispetto delle tradizioni tramandate da generazione in generazione. Per cui per molte persone ogni vigilia, e quella di Natale non fa eccezione, è sinonimo di cenoni a base di pesce, in cui è il brodetto la portata principale. Attorno al Canale, le casette di legno dei mercatini natalizi animano i pomeriggi cittadini, assieme a presepi ed alberi di Natale pubblici. Una curiosità del giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre, è la particolare Messa Subacquea, durante la quale il celebrante legge l’omelia a otto metri di profondità, dentro ad una campana pressurizzata.

Trieste, il Molo Audace_ph Anja Cop - A. PromoTurismoFVG

Teatro Verdi, Trieste

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from which Santa Klaus, our modern Father Christmas derives, and that in Trieste cohabitate without substituting the ancient saint from Myra, who also became the patron saint of Bari. On the occasion of the Saint’s day, Trieste holds the “Fiera di San Nicolò” (Saint Nicholas Feast) along Viale XX Settembre, a tradition that started only after the city was annexed to Italy in 1918. It is from the 6th December onward that traditionally the true winter metamorphosis takes place in Trieste. All the confectioners’ start displaying the cakes and cookies of the Christmas season, Christmas logs, the Mitteleuropean traditional seasonal cakes, presniz, frittole and putizze along with the lucky charm marzipan piglets. In the many ancient “buffet” restaurants of the city special steamed pork dishes come out from an ever puffing boiler: the classic porcina (pork shoulder), cotechino sausages and various other pork sausages served with “capuzzi garbi” (sauerkraut) or “patate in tecia” (Trieste style skillet potatoes). The cafés with their ancient Viennese charm draw the attention of many locals and visitors, thanks to their warm welcoming ambiance, while the Christmas lights and street decorations create a unique Christmas atmosphere. There are more concerts, plays and shows on at the many theatres around the city, where the range of choice spans from national and international to local dialect plays. For many, the Christmas season still represents a precious moment to spend with family in the warmth of their homes, in compliance with the tradition handed down from generation to generation. For many families, Christmas Eve is synonym of large fish based suppers where Brodetto (Fish Stew) is the main dish. Along the Canal, many chalet-shaped stalls form the Christmas markets that liven up the afternoons in


L’INVERNO IN CITTÀ - WINTER IN TOWN

Le feste di Capodanno, ormai sempre più pubbliche, arricchite da concerti in vari punti della città animano la nottata di San Silvestro. E il primo giorno dell’anno, in alternativa ai tradizionali concerti, c’è chi si tuffa nelle gelide acque di Barcola incurante delle condizioni meteo, in segno di buon auspicio per l’anno a venire. L’Epifania, anche qui chiamata comunemente festa della Befana, un tempo vedeva gruppetti di ragazzini impersonanti i re magi, bussare di porta in porta chiedendo dei doni

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Messa subacquea

the city centre together with the many Nativity scenes and Christmas trees scattered around the town. One of the peculiarities of the city is the Underwater Mass celebrated on Saint Steven’s day, on the 26th December, during which the Celebrant preaches his Homily at eight metres under water in a pressurised chamber. New Year’s festivity has become ever more a public event, where there are many concerts in different corners of the city that liven up the night of Saint Silvestre. As an alternative to the New Year’s traditional concerts, some courageous people plunge into the freezing cold water at Barcola, mindless of the weather conditions, as a means to gain good luck for the coming year. Epiphany, is often also referred to as the Festa della Befana (in folklore, the ugly old woman who brings children gifts at Epiphany), during which, in the past, groups of kids would dress up as the Three Kings, knock at the houses to receive little gifts after having sung the Three Kings rhyme. As this tradition is practically lost, the “befane” however, continue their tradition of bringing the children gifts but in the

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Carnevale a Muggia_ph Sergio Verzier

Carnevale a Trieste

Carnevale a Muggia

dopo aver intonato la filastrocca dei tre re, pratica ormai desueta, mentre altre “befane” scelgono la via della speleologia, portando doni nella Grotta Gigante. Tredici giorni dopo, in occasione dell’Epifania greco ortodossa davanti alla Chiesa di San Nicola, a venir lanciato tra i flutti sarà un crocefisso, recuperato immediatamente da un coraggioso fedele e restituito al Celebrante. Riposti tradizionalmente decori e presepi, dopo l’Epifania, che secondo la tradizione “tute le feste la se le porta via”, si entra nel tempo di carnevale, che culminerà con la settimana grassa, e tra sfilate di carri allegorici e corsi mascherati, col successivo rogo del “re carnevale” il mercoledì delle ceneri, ci si avvierà lentamente, verso la successiva primavera. Il carnevale trova la sua massima rappresentazione nel carnevale Muggesano, una tradizione che trova le sue radici nel lontano 1420, e viene ancora perpetuata dalle compagnie, vere e proprie compagini di cittadini, che si organizzano per realizzare i carri allegorici ed il loro seguito di spettacoli di strada, balli, bande musicali e figuranti, che si sfideranno nel grande corso mascherato. Anche a Trieste e ad Opicina vengono organizzati corsi mascherati con carri allegorici e figuranti, e nel pieno rispetto dell’antico adagio che sembra voler dettare le “non regole” carnevalesche – A Carnevale ogni scherzo vale – ogni anno è diverso dal precedente, e l’unica costante resta il divertimento allo stato puro. Naturalmente anche in questi frangenti, la tradizione ha consegnato ai posteri i suoi piatti tipici, e i suoi dolci, per cui, tra “pasta e fasoi co le crodighe”, jota, calandraca, abbondantemente annaffiate da vino, birra e quant’altro, ci si può sempre addolcire con crostoli, fritole e buzolaj.

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Grotta Gigante caves. Thirteen days later, in the occasion of the Greek Orthodox Epiphany, just outside the Church of Saint Nicholas, a crucifix is plunged into the freezing cold waves, to immediately be recuperated by a courageous person of faith and given back to the Celebrant. According to tradition on the day after the Epiphany “which sheds away all festivities”, the Christmas decorations and nativity scenes are to be replaced in their boxes, and a new period starts: that of Carnival, which will culminate with the week of abundance, “settimana grassa”. During this week there are masquerades, parades and finally the burning on the stake of “King Carnival”, on Ash Wednesday that slowly will lead to a new spring season. The most representative carnival festival is that of Muggia, a tradition the roots back to 1420 and is still today followed by the different neighbourhood groups of citizens that build and organise their enormous allegorical carnival carts, street dances, local musical bands and enactors that challenge each other. Also in Trieste and Opicina there are carnival parades with allegoric carts and actors, and in compliance with the ancient assertion that at Carnival any trick can be played in an atmosphere of “no rules” - each year is different from the year before; the only thing that remains unchanged is fun at its purest. Naturally, also during these occasions, tradition dictates the typical dishes and cakes to be served. So, you can choose among “pasta e fasoi co le crodighe“ (a soup with past and beans with pork rinds), jota (sauerkraut, beans and potato soup), calandraca (meat and potato stew), all washed down with abundant good wine and beer. And to satisfy a sweet tooth there are the traditional carnival cookies crostoli, fritole and buzolaj.


ROMEO E GIULIETTA. OVVERO LUIGI E LUCINA - ROMEO AND JULIET. IN THIS CASE, LUIGI AND LUCINA

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RICORDO E MEMORIA - MEMORIAL AND REMEMBRANCE

Ricordo e Memoria 27 gennaio e 10 febbraio

Ricordo e Memoria di Davide Macor

Il Giorno della Memoria (27 gennaio), una giornata istituita per commemorare le vittime dell’olocausto e il Giorno del Ricordo (10 febbraio), voluto per non perdere la memoria degli italiani vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, dalmati e fiumani, sono dei momenti dell’anno che mi toccano sempre molto da vicino. Da friulano, poi, entrambe le giornate le vivo ancor più personalmente, avendo a pochi passi da casa due delle espressioni dell’uomo maggiormente controverse e brutali: il Friuli Venezia Giulia, infatti, racchiude in sé il peggio dei due estremismi, quello fascista e quello comunista. Da una parte troviamo a Trieste la Risiera di San Sabba, un campo di smistamento, diventato un vero e proprio campo di concentramento con annesso forno crematorio, e dall’altra la foiba di Basovizza, un inghiottitoio carsico luogo di torture ed esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili “non affini al regime o semplicemente scomode”, che poi venivano fatte cadere nel pozzo, molte ancora in vita al momento della caduta.

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Memorial and Remembrance by Davide Macor

Memorial Day (27 January), commemorates the victims of the holocaust and the Day of Remembrance (10 February), is an Italian celebration for the memory of the victims of the Foibe massacre and the Istrian-Dalmatian exodus. These two dates are very close to my heart. Being from Friuli and living close to the places where evidence of the most brutal and controversial expressions of fascism and communism still can be seen, I experience these two celebrations with personal involvement. These places are the Risiera di San Sabba in Trieste – initially a sorting centre then turned concentration camp with a cremation furnace – and the Foibe in Basovizza, on the Karst where prisoners, soldiers, police officers and civilians who did not “conform to the regime, or were simply an annoyance” disappeared “swallowed”, often alive, by the sinkholes. The facts of local history have always been part of my family’s heritage – as a child I learnt from their stories how humans and extremisms can do terrible things. Growing


La mia famiglia mi ha cresciuto dando molto peso alla storia - e a questa storia in particolare, cercando di spiegarmi quello che l’uomo e certi estremismi erano riusciti a creare. E più passavano gli anni e più cresceva in me la voglia di approfondire e capire i perché. Il perché dell’olocausto e delle deportazioni di massa, dei forni crematori e delle torture ai bambini e a etnie considerate indegne e prive di valore. Il perché delle foibe, degli eccidi di massa e della totale perdita di coscienza del valore della vita umana. Da bambino ho visitato assieme alla mia famiglia prima la foiba di Basovizza, vicino a Trieste e poi con la scuola la Risiera di San Sabba. A quei tempi ho capito che nel mondo esisteva il male, un qualcosa di essenziale, purtroppo, e di “uso” normale da parte degli uomini. A distanza di oltre vent’anni ho deciso di riaffrontare questi due luoghi, per viverli con la consapevolezza di un adulto, padre e marito. L’esperienza, come temevo, è stata durissima. La Risiera di San Sabba era come la ricordavo: silenziosa, triste e piena di sofferenza. Recentemente è stata rinnovata nell’allestimento e ora ci si può fare un quadro ancora più chiaro di quello che realmente accadde tra quelle mura, grazie ai percorsi audio e video che permettono di

Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale, Comune di Trieste

Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale, Comune di Trieste

Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale, Comune di Trieste

RICORDO E MEMORIA - MEMORIAL AND REMEMBRANCE

up I became even more interested in understanding the reasons behind such brutality, the reasons behind the holocaust and mass deportation, why children were tortured and people ended up in the furnaces. Why certain ethnic groups where simply considered unworthy. And still, the reasons behind the Foibe massacres, and the loss of conscience and the value of human life. When I was a child, my parents brought to me to the Foibe di Basovizza, on the Karst behind Trieste and I visited the Risiera di San Sabba on a school trip. It was then that I learnt that evil does exist, and it is quite common for us humans. Twenty years after my first visit, I decided to go back and see those places with the eyes of an adult, father and husband. The experience, as I expected, was harsh. The Risiera di San Sabba is enveloped in silence and you can still sense profound sadness and suffering. The museum layout has recently been renovated and its approach is very clear, offering visitors a real picture of what was experienced among those walls. A particular itinerary presents videos in which some survivors tell their stories. GIRO INVERNO - WINTER 2016-17

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Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale, Comune di Trieste

Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale, Comune di Trieste

RICORDO E MEMORIA - MEMORIAL AND REMEMBRANCE

vedere i superstiti e di ascoltare i loro racconti in prima persona. Respirare l’aria di quei luoghi, farmi sopraffare dai silenzi e dai rumori, ascoltare le voci dei superstiti, leggere le lettere dei defunti e degli scomparsi è stata una delle esperienze più dure che ho affrontato in età adulta. La cosa più faticosa da sopportare alla Risiera sono stati i silenzi, quelli che ho affrontato passo dopo passo, e gli sguardi dispiaciuti di ogni persona che ho incontrato all’interno. La visita mi ha fatto molto più male della prima esperienza scolastica. A San Sabba ho percepito fino a che punto può arrivare la follia dell’uomo e ritrovarmi in quei luoghi mi ha riempito il cuore di tristezza e sofferenza. Da uomo adulto ho vissuto quell’ora e mezza di visita come una lunghissima pausa dalla bellezza del mondo che comunque mi circonda. E, a tutt’oggi, il perché di tanta violenza gratuita rimane per me una grande incognita. Lo stesso viaggio nel passato, poi, ho voluto farlo alla Foiba di Basovizza, perché il male viene da ogni tipo di estremismo. Nero e rosso. Il non voler guardare e far conoscere le foibe è doloroso per chi invece vuole capire la vera storia recente. Per troppi anni si è fatto finta di niente. Sull’altipiano carsico che cinge Trieste, a Basovizza, tanti italiani e non solo sono stati trucidati in nome di un’altra ideologia politica, anche a guerra finita. La cosa che colpisce di più nelle zone delle foibe, tuttavia, è come la natura, nonostante tutto, riesca sempre a mascherare in maniera impeccabile le nefandezze dell’uomo. Qui si respira sempre un’aria frizzantina e allo stesso tempo umida, ma densa di dolore, morte e tanto, tanto silenzio. Silenzio prima, durante e, nostro malgrado, dopo il compimento degli eccidi. Silenzio che forse le toccanti testimonianze

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The feeling of sadness, the silence, listening to the stories of those who managed to survive and reading the letters of those who did not make it, has been one of the most touching experiences ever. The silence that prevails at the Risiera di San Sabba is hard to forget, as are the sombre expressions of the people visiting this particular place. The feelings I had visiting this complex as a child were nothing compared to the emotional suffering I felt as an adult. Here at the Risiera di San Sabba, you become aware of the extent of human insanity. The hour and a half spent here, has been a sort of long break from the beauty and good things of my life. I still do not understand the meaning of such violence!

Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale, Comune di Trieste


RICORDO E MEMORIA - MEMORIAL AND REMEMBRANCE

Foiba di Basovizza - A. PromoTurismoFVG

Sacrario della Foiba di Basovizza_ph Lega Nazionale

Centro di Documentazione della Foiba di Basovizza_ph Lega Nazionale

raccolte presso il Centro di Documentazione annesso alla Foiba di Basovizza potranno rompere. Con piacere riporto le parole di mia madre che, mentre le raccontavo di queste due visite fatte a Trieste, osservava mio figlio - suo nipote: “Chiaramente spero di esserci e di portarlo assieme a voi a visitare questi luoghi. Tuttavia ricordati che se sei cresciuto lo devi anche al fatto che fin da piccolo abbiamo affrontato assieme questi eventi storici, sicuramente più grandi di te in principio, ma fondamentali per capire come va il mondo e dove tu devi stare nel mondo. Ragion per cui far conoscere il passato ad Edoardo sarà fondamentale: deve crescere consapevole di quello che è successo in regione, vicino a noi, e nel mondo e, soprattutto, imparare a non girare la testa dall’altra parte”.

Sacrario della Foiba di Basovizza – Monumento Nazionale, Trieste

I also wanted to visit the Foibe in Basovizza, as I believe pain and sufferance comes from all types of extremisms. Black and red, the colours associated with political extremisms. To overlook, or not talk about the Foibe massacre still today causes great sufferance for those who want to learn about the true facts of history. For too many years, these terrible facts have simply been ignored. In Basovizza on the Karst plateau overlooking Trieste, many Italians, and not only, were slaughtered in the name of a political ideology different from theirs, and this even when the war was over. Visiting the area, what hits me is the beauty of the nature, and how it always manages to cover the horrid atrocities humans are capable of. The air here is light though a little humid, the winter vegetation reminds me of the sufferance and death experienced in this area. And once again, the silence. Silence, deafening silence, before, during and, alas, after the massacre. Silence that can perhaps be broken by the touching accounts collected at the Documentation centre next to the Foibe di Basovizza. This is what my mother commented when I told her about my visit to these two difficult locations near Trieste: “I hope, we can visit these places again, with my grandson too. Don’t forget that you were educated to these facts when you had no idea of what they meant, nevertheless, they have been fundamental for you, to understand how the things of the world work and your position in life. This is the reason why you need to tell Edoardo, and all my grandchildren, about the facts of the past: the new generation must grow up being aware of the terrible events that took place in this region, in the world, and learn to never turn away from things”. GIRO INVERNO - WINTER 2016-17

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ROMEO E GIULIETTA. OVVERO LUIGI E LUCINA - ROMEO AND JULIET. IN THIS CASE, LUIGI AND LUCINA

Avvento e mercatini, la magia si rinnova

The Magic of the Advent Markets Returns

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Dalle grandi vetrate del pullman sembra di poter toccare le montagne già imbiancate dalla prima neve, mentre in questa mattina nuvolosa, in città le luminarie e i lampioni rischiarano le strade, avvolgendole di luci calde e allegre. Abbiamo attraversato piccoli e grandi paesi dai quali fanno capolino case, palazzi e negozi decorati con corone e singolari addobbi. Arriviamo a destinazione: scendiamo dal pullman a Bolzano e in pochi istanti raggiungiamo il centro della città, dove ci accoglie il Mercatino di Natale, una festa per tutti i sensi. Le ore scorrono piacevoli tra le strade affollate e i banchetti in cui troviamo originali regali e decori per la casa, circondati dai profumi di spezie, biscotti, strudel, ciocco-

lata calda e brulè che ci invitano all’assaggio. La musica ci avvolge nel piacevole passeggio fra uno stand e l’altro, mentre incrociamo cori, partecipiamo agli incontri con gli autori e ci facciamo accompagnare nella visita alla città. È vero, il periodo dell’Avvento porta con sé un ritmo di vita diverso, un’atmosfera rassicurante legata a tradizioni antiche e speciali. E visitare i mercatini è un’ottima scusa per uscire dalla quotidianità. A sera, il caldo pullman ci aspetta per il rientro a casa. I Mercatini originali dell’Alto Adige si fregiano della certificazione di “Green Event”, ossia di evento verde. È per questo che, accogliendo l’invito degli organizzatori, anche noi abbiamo voluto contribuire all’aspetto ecologico, non

Gazing out of the coach window you have the impression you can almost touch the snow-sprinkled mountains, while in the cloudy morning light the streets of the town centre are brightened up by the joyful Christmas lights. As we wind our way through towns and villages we enjoy spotting the pretty festive decorations that adorn the houses, buildings and shop windows. Finally, we reach our destination: Bolzano. Once off the coach, it takes a very short walk into the old town centre where we are welcomed by the sights, smells, and sounds of the Christmas Market. It is a true feast for the senses! The time spent browsing the many stalls goes by very pleasantly as we shop for some unusual, unique presents and Christmas decorations for the house. The air is filled with

the aroma of spices, gingerbread, strudel, hot chocolate and vin brulé – as mulled wine is called locally. The festive atmosphere is enhanced by groups of carol singers, and it is the right occasion to join in on a guided walking tour of the town centre or stop and enjoy a book signing and talk from bestselling authors. Indeed, Advent brings a period of festive anticipation and the heart-warming atmosphere of the old-day traditions. Visiting a Christmas market is a great excuse to take a break from the usual daily routine. At the end of the day outdoors, a nice warm coach trip takes us back home. The Advent Markets of Alto Adige have been granted the certification of “Green Event”, for their effort to reduce the environmental, social and financial costs. Following the same principles of sustainability, we too have decided to do

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ROMEO E GIULIETTA. OVVERO LUIGI E LUCINA - ROMEO AND JULIET. IN THIS CASE, LUIGI AND LUCINA

usando la macchina per andarci e scegliendo invece il pullman di SAF. Come ogni anno l’ufficio turismo di SAF Autoservizi (tel. +39 0432 608112 - www.saf.ud.it) mette a disposizione i propri autobus, dotati di ogni moderno comfort, per raggiungere i mercatini di Natale. L’essere liberi dall’incombenza della guida regala scorci impagabili, con il panorama in cui fanno capolino i monti con la loro livrea invernale, e la piena immersione nell’atmosfera natalizia e nelle tradizioni locali. I viaggi sono organizzati dalle agenzie di viaggio e le mete sono sia italiane - come Bolzano, Trento, Merano, Brunico – che estere - come Lubiana, Zagabria, Salisburgo, Lago di Costanza. Cambiano i temi dei mercatini, i dolci e le musiche tipiche, ma non la magia!

atale N o n e r e s n per u ovo i u r n u g o n u n a a i t e Tan e un felic IL RELAX de La Subida: le case nel bosco, per svegliarsi e accorgersi di non sognare. Un’originale e raffinata proposta per provare a godere dello stare in un bosco. Qui, un fienile: un posto per stare caldi, dell’acqua; un luogo dove sognare. Per trovare ricordi di chi la notte guardava le stelle e di un mondo che quasi non c’è più.

Mercatino di Natale a Bolzano

our part by leaving our cars at home and travelling by SAF coaches instead. Every year, SAF Coach Services (tel. +39 0432 608112 - www.saf.ud.it) has a fleet of modern comfortable coaches ready for trips to the traditional Advent markets. Not having to concentrate on the driving, you can enjoy the magnificent views of the mountains in their winter coats, and a stress-free trip helps get into the Christmas mood and better soak up the festive atmosphere. These particular trips are organised by the best travel agencies in town, and the possible destinations are Bolzano, Trento, Merano, Brunico in Italy, and Ljubljana, Zagreb, Salzburg and Lake Constance, abroad. What may change in the various markets are the specialities, the treats and the music, but never ever the magic!

LA SUBIDA vi ospita alla Trattoria al Cacciatore per offrirvi oggi i sapori di ieri e all’Osteria della Subida per trovarsi, per chiacchierare e per uno stuzzichino. Per il vostro relax, alla Subida posti dove sognare e godere rustici borghi contadini, la natura, i prati, le vigne e i boschi del Collio. Per il vostro gusto, i prodotti dell’Emporio del Territorio, l’aceto di Sirk, il formaggio di Fossa e l’olio del Collio. Per voi, l’Ospitalità.

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Sacile, Canale della Pietà visto da ponte della Vittoria_ph Mauro Vitolo

Sacile

Il Giardino della Serenissima

Quella che si respira a Sacile è un’atmosfera veneziana. Tra l’acqua e l’architettura, il richiamo a Venezia è forte. Se a Venezia sono i canali e le isole lagunari a segnare la città, a Sacile il centro storico sorge su un’isola del fiume Livenza - suddivisa poi da un canale artificiale - e i due isolotti sono collegati, tra loro e con le sponde, da ponti e passerelle. Come a Venezia, anche a Sacile si possono ammirare splendidi palazzi dai duplici ingressi (da terra e da fiume) che si specchiano in acqua, in questo caso fluviale, trasparente e placida. Troviamo sia palazzi eleganti nobiliari in stile lagunare, con decori rinascimentali e barocchi, sia palazzifondaco porticati, dove i mercanti immagazzinavano le

Sacile

The Gardens of the Serenissima

Sacile feels quintessentially Venetian. The pretty waterways and the architecture of the town strongly remind you of Venice. But while Venice is built on little islands in a lagoon, which are connected by bridges, the old town of Sacile sits on an island on the river Livenza. The island, itself, is carved in two by a canal crossed by picturesque bridges and footbridges. Like Venice, Sacile is characterised by splendid doublefronted buildings – featuring elegant street and waterfront entrances – that mirror in the clear, placid water of the canal. Along the waterway there are elegant aristocratic Venetian style palazzos, with Renaissance and Baroque decorations, as well as large porticoed trading buildings and warehouses, where once the merchants ran their businesses and often dwelled. The fine architecture in Ve-

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IL GIARDINO DELLA SERENISSIMA - THE GARDENS OF THE SERENISSIMA

Sacile proprie merci, esercitavano i traffici e dimoravano. Le eleganti architetture veneziane hanno valso a Sacile il titolo di Giardino della Serenissima. Sorta verosimilmente intorno al VII-VIII secolo, in breve tempo Sacile divenne un florido centro commerciale e, nel 1190, fu la prima città del Friuli ad ottenere uno statuto comunale. Su un’isola sorgeva il castello e sull’altra il mercato con il centro abitato. Di questo borgo chiuso, stretto tra mura merlate, restano oggi tracce nel Foro Boario, nelle mura e nei torrioni difensivi. La cittadina subì una radicale trasformazione urbanistica e architettonica a partire dal XV secolo: con il passaggio alla Repubblica di Venezia nel 1419, il castello venne sostituito da una serie di bastioni difensivi e vennero costruiti palazzi eleganti e mercantili di ispirazione veneziana.

Con la filiazione alla Serenissima, Sacile godette di prosperità legata al commercio fluviale: qui arrivavano le merci destinate al Nord Europa e da qui fluitava il legname destinato all’arsenale di Venezia. Una passeggiata nel centro storico fa scoprire la grazia cinque-seicentesca degli edifici religiosi e dei palazzi nobiliari, tra i quali spicca Palazzo Ragazzoni. In Piazza Duomo si possono ammirare il Duomo di San Nicolò, Palazzo Ovio Gobbi, sede del Centro di Studi Biblici, che raccoglie circa 15.000 volumi di argomento biblico ed è luogo di convegni ed incontri internazionali, Palazzo Carli con la Galleria Pino Casarini e la Chiesetta della Pietà. Piazza del popolo era invece l’area residenziale e sede del ceto nobiliare. È qui che la loggia municipale e la linea di palazzi-fondaco porticati testimoniano il passato di florido porto commerciale di Sacile.

netian style has indeed earned Sacile the title of Garden of the Serenissima. Sacile developed, presumably, between the seventh and eighth centuries, and eventually became a thriving trade centre becoming, in 1190, the first town in Friuli to be granted the status of Commune. The castle rose on one of the islands, while the marketplace and the citadel lay on the other and were connected by bridges. To this day, substantial portions of the walls, the defensive towers and the Foro Boario (cattle market), remain as evidence of the old citadel enclosed within crenellated walls. Starting from the fifteenth century the town underwent a radical urban and architectural transformation. Indeed, when Sacile became part of the Republic of Venice in 1419, the castle was replaced by a set of new bastions, and many elegant Venetian style palazzos and mercantile buildings were erected in the town centre. Under the Serenissima, Sacile enjoyed growth and prosperity thanks to thriving river trading: the goods destined

for the markets of Northern Europe as well as the timber for the Venetian dockyards, all transited in Sacile. Strolling around the old town centre you can admire the graceful architecture of the churches and several aristocratic palazzos of the sixteenth and seventeenth centuries, among which perhaps the most notable is Palazzo Ragazzoni. Piazza Duomo is dominated by the Duomo di San Nicolò, Palazzo Ovio Gobbi – the Centre for Biblical Studies, which boasts a collection of some 15 thousand books on various Biblical subjects, and is the venue of many conferences and international events – Palazzo Carli home to the Pino Casarini Gallery, and finally, the Chiesetta della Pietà. The area around Piazza del Popolo was the fashionable residential quarter where the aristocracy resided. Here, the grand loggia of the town hall and the porticoed trade buildings that line the streets are evidence of the prosperous history of Sacile and its trading port. GIRO INVERNO - WINTER 2016-17

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A SACILE ASPETTANDO IL NATALE - GETTING INTO THE CHRISTMAS SPIRIT IN SACILE

Sacile

Aspettando il Natale

A Sacile aspettando il Natale

Con l’accensione dell’albero e delle luminarie e con l’apertura del mercatino di Natale, venerdì 25 novembre prende il via “A Sacile aspettando il Natale”, il ricchissimo calendario di appuntamenti che si terranno nel Giardino della Serenissima e che ci accompagnerà verso le festività natalizie, ci traghetterà verso il nuovo anno e poi fino all’Epifania che ci svelerà, secondo l’antico rituale del fuoco, i presagi per il 2017. Il Natale è uno dei momenti più ravvivati e ricchi di atmosfera di tutto l’anno e per l’occasione Sacile “si veste di Natale” con spettacoli itineranti, musica e animazioni nel centro storico della città. Un grande cartellone di eventi legati alla celebrazione del Natale con momenti di svago, di divertimento e di cultura, tutti gratuiti, voluti o patrocinati dall’amministrazione comunale per cittadini e turisti. Il cuore della festa si sviluppa nella cornice incantata del centro cittadino, dove trovano spazio il grande albero di Natale, il presepe, il trenino e i mercatini. Riaffiorano le fiabe e le tradizioni, come quella degli antichi mercati animati dagli zampognari, il folklore dei nostri monti con le donne in costume carnico, gli antichi mestieri, i prodotti della loro terra e gli intagliatori della valle di Paularo, e arrivano dal Belgio con un concerto eccezionale le cornamuse di The Griff Trio - bagpipe, whistles, vocals - che ci trasporteranno in un viaggio musicale nei miti e nelle leggende nordiche. E tra le casette in legno, i concerti e le leccornie tipiche scoccano i momenti di socializzazione e di festa collettiva.

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Getting into the Christmas Spirit in Sacile

On 25 November, with the annual tree lighting ceremony, the Christmas lights switch-on and the arrival of the Christmas Markets, Sacile starts getting into the festive spirit. The “Aspettando Natale” festive events programme, held at the Giardino della Serenissima, is filled with seasonal things to do in the period leading up to Christmas and New Year, and finally to the feast of Epiphany when, according to ancient tradition, good or bad omens for the following year are drawn from the bonfires. Christmas is definitely one of the most joyful periods of the year, and for Sacile it is the occasion to celebrate the season with a rich programme of activities for the whole family; from concerts to shows and games. Loads of free Christmas fun and culture events organised by the city council for the locals and tourists to enjoy. The main venue of the events and festive activities is all around the old town centre where the grand Christmas tree, the Nativity, the Christmas market are set, and where the mini express train runs up and down the streets for the joy of the little


A SACILE ASPETTANDO IL NATALE - GETTING INTO THE CHRISTMAS SPIRIT IN SACILE

Una variegata quantità di attrazioni sono gli appuntamenti dedicati ai bambini: dalla fattoria in giro con gli asinelli, alla passeggiata in carrozza di Cenerentola con pariglia di cavalli bianchi con cocchiere e lacchè, le esibizioni teatrali, i laboratori, gli intrattenimenti, le voci bianche. E ancora gli attesissimi ed emozionanti arrivi di San Nicolò, di Babbo Natale e della Befana, con pomeriggi indimenticabili. Non solo eventi dedicati ai più piccoli: “A Sacile aspettando il Natale” schiude tanti spettacoli per tutte le età, appuntamenti musicali, concerti e mostre. Sarà festa anche per il palato, con il 2° Festival del Cioccolato. Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno in piazza, ci saranno le migliori musiche swing italiane anni 40-50-60 e le grandi disco hit 70-80-90. É possibile seguire le iniziative e consultare il programma completo con l’hashtag #nataleSacile sui profili www.facebook.com/SacileAltolivenzaTurismo Il cartellone “A Sacile aspettando il Natale” è promosso dal Comune Città di Sacile - Assessorato alla pianificazione sviluppo commerciale e turistico in compartecipazione con l’Associazione Sviluppo e territorio e in collaborazione con la Proloco di Sacile.

ones. The atmosphere is that of old folklore with lively street markets and bagpipe players filling the air with music and merriment, ladies dressed in traditional costumes, and artisans from the Paularo valley presenting their wood crafted items, and still, from Belgium, the exceptional Griff Trio and their performance on bagpipes and whistles, which takes us on a musical journey into the atmosphere of Nordic myths and legends. In the joyful festive atmosphere of the Christmas market filled with music and treats it is easy to enjoy the company of friends and get into the holiday mood. There are lots of events and fun packed activities for the children: donkey rides, princess rides in Cinderella’s horseridden coach accompanied by a fine coachman and footmen, shows, workshops and children’s choir performances. And then, the afternoons spent in excited anticipation for the arrivals of Saint Nicholas, Father Christmas and the old lady, the Befana, all three bringing presents and goodies. The programme does not end with events for the little ones: fun and entertainment is guaranteed for all ages during the “ A Sacile aspettando Natale” festive events, ranging from concerts to exhibitions and shows. The second edition of the Chocolate Festival will be a true feast for your taste buds! Finally, the grand party in the main square of Sacile will celebrate the New Year with a swinging programme of Italian favourites of the 40s, 50s, and 60s, and the beat of the disco music of the 70s, 80, and 90s. Check out the programme of festive events on Twitter #nataleSacile and on facebook SacileAltolivenzaTurismo The events of “A Sacile aspettando il Natale” are promoted by Sacile City Council - Department for Economic and Tourism Development, with the collaboration of the local associations, Sviluppo e Territorio and Proloco Sacile. GIRO INVERNO - WINTER 2016-17

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Sacra rappresentazione del Presepe Vivente di Sesto al Reghena

GIRO PRESEPI IN FRIULI VENEZIA GIULIA

7 DICEMBRE 2016 - 8 GENNAIO 2017

TOUR OF NATIVITIES

IN FRIULI VENEZIA GIULIA 7th DECEMBER 2016 8th JANUARY 2017


Giro Presepi

in Friuli Venezia Giulia

Giro epi Pres 17

2016 - 20

Il Presepe è una tradizione di origine medievale che ha solcato secoli di storia giungendo, con immutato fascino, fino all’epoca attuale. Il valore più intrinseco del presepe, quello di una pace che è universale, al di là di prescritti confini culturali o religiosi, è il valore che unisce idee e creatività di centinaia di appassionati che ogni anno regalano alla nostra Regione delle vere e proprie opere d’arte: presepi di piccole e grandi dimensioni, tradizionali e rivisitati, statici e viventi, modesti per la semplicità dei materiali impiegati ma preziosi per l’infinito lavoro che vi è alle spalle. Ogni comunità si dedica con devozione alla realizzazione del Presepe, simbolo d’eccellenza della ricorrenza del Natale, con il coinvolgimento di grandi e piccini, scolaresche, famiglie e appassionati. Ed ecco che l’intero territorio regionale si trasforma in un grande itinerario che mette in luce più di tremila opere presepiali, dislocate in oltre 150 località, un complesso di percorsi che si snodano tra siti storici, aree naturalistiche e borghi rurali di inconsueta bellezza. Il Comitato Regionale della Regione Friuli Venezia Giulia dell’UNPLI Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia censisce, per il tredicesimo anno consecutivo, queste Natività. La guida Giro Presepi in Friuli Venezia Giulia raccoglie i dati di questo censimento e permette di scegliere tra numerosi itinerari di visita, suddivisi per provincia e segnalati in base alla tipologia delle opere, uno strumento pratico che porta il visitatore alla scoperta di luoghi incantevoli e lavori di pregio, all’insegna della più radicata tradizione e nel clima di umano calore che contraddistingue il periodo natalizio. Da quest’anno tutte le informazioni saranno consultabili anche sul sito www.presepifvg.it, hashtag #presepifvg. Tornano poi anche quest’anno la rassegna Presepi in Villa. Rassegna dell’arte presepiale in Friuli Venezia Giulia (che lo scorso anno ha avuto ben 20mila visitatori), il Concorso presepi nelle scuole primarie e dell’infanzia, l’esposizione di una rappresentanza di presepi presso le sale del Consiglio Regionale a Trieste e il concorso artistico fotografico che premierà gli scatti presepiali più suggestivi. Nelle prossime pagine vi segnaliamo alcuni presepi del Friuli Venezia Giulia.

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Tour of the Nativities in Friuli Venezia Giulia

Setting up a nativity Scene is a tradition that dates back to the Middle Ages, which has been handed down over the centuries and still today retains all of its fascination. The intrinsic value of the nativity scene is its message of universal peace, even beyond cultural and religious boundaries. This is the value that the many enthusiasts share through their ideas and creativity whose results are the true works of art our Region can show: from tiny to very large, from traditional to reinterpreted, still and live scenes; simple and humble for the poor materials often used though precious for the amount of inventiveness and work dedicated to this passion. Each community devotes itself to putting up a Nativity scene, the symbol par excellence of Christmas, involving adults and children, schools and families, and all those who are keen on this ancient tradition. So, the whole region becomes the location of a grand tour itinerary that includes and highlights over three thousand Nativity scenes, scattered in some 150 localities; an intricate network that includes heritage sites, nature conservation areas and rural villages of exquisite beauty. For the thirteenth year in a row, the National Union of the Italian Pro Loco Regional Committee has laid down a map of the Nativity scenes worth visiting in Friuli Venezia Giulia. The Giro Presepi in Friuli Venezia Giulia – Tour of Nativities in Friuli Venezia Giulia – guidebook contains all the information regarding the various scenes, divided by location and type, allowing visitors to choose among several itineraries. Following the guidebook is the best way to discover true works of art located in places of rare beauty, in respect of a well rooted tradition which is all about the warm and friendly atmosphere that the Christmas holidays bring. From this year all the information can be found at www.presepifvg.it and #presepifvg. The Presepi in Villa – Nativity Review once again returns and showcases the resourcefulness and creativity present in Friuli Venezia Giulia. The great show of Nativity Scene Art (which last year attracted 27,000 visitors) includes a Nativity Competition for primary school children, an exhibition of the most representative works of art in the halls of the Regional Council Building in Trieste and a photographic competition to celebrate the photos that best capture the essence of the Nativity. Here is a selection of the Nativities in Friuli Venezia Giulia worth visiting.

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VILLA MANIN DI PASSARIANO

da atrick Sturm e t s e f e n o u B enis, Oscar e P D

Agricoltura biologica. Profondo rispetto dei cicli naturali, pratiche sostenibili, grandi attenzioni in vigneto e in cantina per creare vini ricchi di mineralità e freschezza, espressione di questo terroir e dei suoi profumi. Vini eleganti, per natura. Organic farming. Utmost respect for the cycles of nature, sustainable practices, meticulous attention in the vineyard and the winery all to craft fresh, mineral wines, true expression of this terroir and its scents. Elegant wines, by nature. I VINI Andritz

Bianchi

Rossi

Andritz Bianco

Sauvignon

Merlot

Andritz Rosso

Pinot Grigio

Cabernet Sauvignon

Chardonnay Andritz

Pinot Bianco

Cabernet Franc

Friulano

Refosco dal Ped. Rosso

Ribolla Gialla

Azienda Agricola Strum Loc. Zegla, 1 - 34071 Cormòns (GO) - Italia Tel. / Fax: +39 0481 60720 sturm@sturm.it

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Ottavo anno della mostra Presepi in Villa - Rassegna dell’Arte Presepiale in Friuli Venezia Giulia che vede esposte circa un centinaio di creazioni nella suggestiva cornice dell’Esedra di Levante di Villa Manin, che diventa la culla della tradizione cristiana attraverso un articolato percorso che si snoda tra le diverse rappresentazioni della Sacra Famiglia. Un appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire e apprezzare l’ingegno e le doti artistiche dei presepisti partecipanti, da artisti a semplici appassionati, dai bambini delle scuole primarie alle associazioni, provenienti da tutta la regione e non solo.

-This is the eighth year of the Presepi in Villa - Nativity Art Show in Friuli Venezia Giulia where, about one hundred creations are displayed in the suggestive landscape of the Esedra di Levante of Villa Manin, which becomes the hub of this Christian tradition with its articulate itinerary of representations of the Holy Family. This is a must for those who wish to discover and appreciate the creativity and artistic talent of Nativity scene artists, along side enthusiasts and the children of the elementary schools and youth associations from Friuli Venezia Giulia, and not only. Dove / Venues Esedra di Levante Villa Manin di Passariano - Codroipo (UD) Quando / When 07.12.2016 ◀▶ 08.01.2017 ▶ lunedì -> venerdì: 10-13 e 15-18; sabato, domenica e festivi: 10-18; 31 dicembre: 10-14; 25 dicembre: chiuso; 31 dicembre: 10-17; 1 gennaio: 14.00-18.00. Ingresso gratuito. ----------------------------------------------------------------------- ▶ Monday -> Friday: 10am-1pm and 3pm-6pm; Saturdays, Sundays and Holidays: 10am-6pm; 25th December: closed; 31st December: 10am-2pm; 1st January: 2pm-6pm. Free admission. Info Comitato Regionale FVG UNPLI - Tel. +39.0432.900908


SESTO AL REGHENA Sentinella, quanto resta della notte?

La sacra rappresentazione del Presepe Vivente di Sesto al Reghena è alla sua 21ª edizione: coinvolge 250 figuranti per diversi quadri scenici di vita dell’antico monastero di Santa Maria in Silvis, e si svolge nell’ambito del complesso abbaziale. Il fulcro è la narrazione che, nuova ad ogni edizione, questa volta ha per titolo “Sentinella, quanto resta della notte?” e racconta un particolare momento storico del monastero sestense, quando, partiti i monaci, è retto da abati commendatari non residenti, con l’antica chiesa abbaziale affidata a frati spesso in fuga dai propri conventi. Uno di questi frati, in preparazione al Natale dell’anno 1516, esprime l’imbarazzo del credente di fronte ai mali che la società, e anche Sesto, ha subito negli ultimi decenni: invasioni turche della fine del Quattrocento, assassinio dell’abate commendatario Giovanni Michiel a Roma, sanguinose rivolte contadine legate alla “crudel zobia grassa” del 1511, terremoto di marzo dello stesso anno, con diecimila vittime, e malumori in Germania, che porteranno alla Riforma. Leggendo Isaia, quel frate si chiede: “Quanto resta della notte?”, col dubbio, che quella notte non finirà più. Per convincersi poi, che è più saggio non chiedersi e non fare calcoli, ma, come a Betlemme, stare pronti al momento in cui la luce irromperà nel pieno della notte e cambierà la storia. Dove / Venue Sesto al Reghena (PN) Spazi esterni e interni del complesso abbaziale Abbey complex Quando / When ▶ Sabato 24.12.2016 dalle 22.00 all’1.00: narrazione ore 23.30. Lunedì 26.12.2016 dalle 15.00 alle 20.00: narrazioni a partire dalle 17.00 e 19.30. ----------------------------------------------------------------------- ▶ Saturday 24.12.2016 from 10pm to 1am: re-enactment at 11.30pm Monday 26.12.2016 from 3pm to 8pm: re-enactment from 5pm and 7:30pm

Sentinel, what remains of the night? The sacred live representation of the Nativity of Sesto al Reghena, has reached its 21st edition. It is set within the abbey wall and involves 250 enactors posing for the various scenes of daily life in the ancient Santa Maria in Silvis Monastery. The centre of the representation in this new edition, is the “Sentinel, what remains of the night?” scenewhich narrates a particular moment in the history of the monastery – when it was held by titular abbots and actually run by monks who had escaped their convent of origin. In 1516, during the days before Christmas, one of the monks expressed the discouraged and despaired feeling caused by the evil in the world and in Sesto: the Turk invasions at the end of the fifteenth century, the murder of the Abbot Giovanni Michiel in Rome, the bloody riots of 1511 known as the “crudel zobia grassa”, the terrible earthquake that claimed ten thousand lives and the malcontent of the church in Germany, which will lead to the Reform. Reading Isaia, the monk underlines the question: “What remains of the night? ”, and expresses the feeling of doubt that the night may never end. But then tells suggests that it is wiser not to ask similar questions and make conjectures, but have an open heart, ready to accept the light of the Saviour who comes in Bethlehem and who will change the course of history. Info: Parrocchia “Santa Maria” – Abbazia Benedettina: tel.+39.0434.699014 - abbaziasestopn@libero.it web: www.abbaziasestoalreghena.it Barbara Gottardello: 338/2297437 Facebook: Abbazia Sesto al Reghena

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PORCIA La mostra di presepi di Porcia è visitabile presso il Casello di Guardia, il nobile edificio Cinquecentesco di proprietà comunale e recentemente restaurato. Tra i circa cento presepi realizzati a mano da artigiani e hobbisti, un’originale sezione della mostra è dedicata ai presepi “etnici”. Importante anche la parte della mostra dedicata agli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie. Dal 2014 la ProPorcia collabora con altre realtà presepiali, tra cui Moggio Udinese e Qualso di Reana del Rojale. Quest’anno alcune opere già esposte a Porcia saranno presenti alla mostra nella città austriaca di Spittal an der Drau, con cui Porcia è gemellata e che, a sua volta, ospiterà alcuni presepi carinziani. Altra novità del 2016: l’area esterna già sede di un presepe, sarà ulteriormente interessata dalla presenza di altre opere, rendendo più viva ed interessante questa zona del Casello di Guardia. Presepi a Porcia è anche un invito a visitare la città di Porcia: per questo, dopo aver ammirato la mostra dei presepi, è possibile conoscere anche il centro storico, ricco di angoli caratteristici e pieni di fascino. I volontari della pro loco sono a disposizione per visite guidate gratuite, negli orari di apertura dei presepi, anche per piccoli gruppi, telefonando al n. +39.333.2102350. Dove / Venue Porcia - Pordenone, Via De Pellegrini Sala espositiva presso “Casello di Guardia” Exhibition hall at “Casello di Guardia” building Quando / When 04.12.2016 ◀▶ 08.01.2017 ▶ venerdì: 15-18, sabato, domenica e festivi: 10-12 e 15.00-18; Natale e Capodanno: 15.00-18; dal 27.12 al 30.12.2016 e dal 02.01 al 05.01.2017: 15-18. Su richiesta di gruppi anche piccoli, anche in altri orari da concordare. ------------------------------------------------------------------------- ▶ Friday: 3pm-6pm; Saturday, Sunday and holidays: 10am-noon and 3pm-6pm; Christmas Day and New Year’s Day: 3pm-6pm; from 27.12.2016 to 30.12.2016 and from 02.01.2017 to 05.01.2017: 3pm-6pm. Extra opening times for groups: please book in advance. Info: Pro Loco Proporcia Tel. +39.0434.591008, +39.333.2102350 - info@proporcia.it

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In Porcia, Nativity scenes are on display at Casello di Guardia, a wonderfully restored sixteenth century aristocratic mansion. Among about a hundred skilfully crafted works, there is a section devoted to “ethnic style” Nativity Scenes. A significant portion of the exhibition includes the works made of the local preschool and elementary school children. Since 2014 the local tourist board, ProPorcia, has set up a collaboration project with similar organisations of Moggio Udinese and Qualso di Reana del Rojale. This year some of the works displayed in Porcia in the previous editions will be sent to Spittal an del Drau, Austria – twinning city of Porcia – while some Carinthian Nativity scenes will be enjoyed in Friuli. Another novelty of this edition is that the venue, Casello di Guardia, will be enriched with new scenes and works, making even more interesting. The Presepi a Porcia event is also the perfect occasion to visit the city. So, after enjoying a tour of the Nativity scenes, continue your walk and discover all sorts of hidden corners and beautiful little places in the old town centre. The volunteer guides approved by the ProPorcia will be happy to show you around during the Christmas events. Book your tour (also for small groups) by calling tel. +39.333.2102350.


SUTRIO Borghi e Presepi

LAGO DI CORNINO

A Sutrio, tra le cime innevate della montagna carnica, dal 18 dicembre all’8 gennaio si può ammirare una straordinaria rassegna di presepi, allestita nei cortili e all’interno delle antiche case del paese eccezionalmente aperte al pubblico. Cuore di Borghi e Presepi è il grande Presepio di Teno, un’opera eseguita nel corso di ben 30 anni di lavoro da Gaudenzio Straulino (1905-1988), maestro artigiano di Sutrio. Questo presepio è uno straordinario spaccato etnografico sulla montagna carnica e riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese, che vengono animati grazie ad una serie di perfetti ingranaggi meccanici.

Il Natale Subacqueo del Lago di Cornino giunge quest’anno alla sua 43. edizione, ma sembra ieri, quando nel 1973 un gruppo di amici dell’associazione Friulana Subacquei ebbe l’idea di celebrare il giorno di Natale con una originale quanto suggestiva immersione nelle limpide acque del laghetto. Oggi in tanti accorrono la sera del 24 dicembre alle 20.30 sulle sponde del lago di Cornino nel Comune di Forgaria nel Friuli (UD) per assistere alla Santa Messa seguita dalla magica emersione delle statue del Presepe che, come in una danza, si muovono leggere nell’acqua cristallina fino a raggiungere il centro del lago dove, come d’incanto, si illumina la stella con il Bambin Gesù. Un evento unico in Regione, che unisce magia e tradizione.

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Villages and Nativities

In Sutrio – nestled in the snow-covered mountains of Carnia – from 18 December to 8 January, a particularly interesting collection of nativities is on display in the little corners, courtyards and old houses of the village. The main attraction of the Borghi e Presepi event is the grand Nativity Scene started 30 years ago by Gaudenzio Straulino (1905-1988), an appreciated master artisan of Sutrio. This nativity offers an extraordinary gaze into the life in the mountains of Carnia, and through elaborate technical features, shows the customs and traditions of the village. Dove / Venue : Sutrio (UD) Quando / When 18.12.2016 ◀▶ 08.01.2017 ▶ inaugurazione domenica 18 dicembre ore 16.30 apertura giornaliera 10.00-19.00 Natale e 01 gennaio: solo pomeriggio 14.00–19.00. Per i gruppi: su prenotazione possibilità di visite guidate fino a fine gennaio ----------------------------------------------------------------------- ▶ Inauguration of the event - Sunday 18 December at 4.30pm Daily opening times - 10am-7pm Christmas Day and 1 January: only afternoons 2pm-7pm. For groups: guided walking tours are available until the end of January, upon prior booking Info: Pro Loco Sutrio - Tel. +39.0433.778921 - prolocosutrio@libero.it

The Underwater Nativity Scene of the Cornino Lake this year celebrates its 43rd edition. It was in 1973, though it seems just yesterday, that a group of divers of the Friulana Subaquei Association had the idea of celebrating Christmas with an immersion in the clear waters of the small lake. Now, crowds of people gather on the banks of the Cornino Lake (Forgaria in Friuli - Udine) in the evening of 24th December to participate in the Holy Mass followed by the immersion of the statues of the Nativity scene. The figurines delicately sink down the crystal clear water to finally reach the bottom of the lake, where as if by magic a great star with Baby Jesus illuminates the water. This is a unique event in Friuli Venezia Giulia, which combines tradition and fascination. Dove / Venue Lago di Cornino - Forgaria nel Friuli (UD) Centro visite della Riserva di Cornino Visitors Centre of the Cornino Reserve Cornino Lake

Comune di Forgaria del Friuli

Quando / When 24.12.2016 ▶ 20.30 Info Ufficio IAT Forgaria nel Friuli Tourist Office Forgaria nel Friuli Tel. +39.0427.809091 - info@monteprat.it

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Il presepe realizzato sul laghetto di Chiarisacco a San Giorgio di Nogaro è sempre una sorpresa, con la costante rielaborazione e rilettura dell’idea classica del presepio. Allestito sul laghetto di Chiarisacco, nel suggestivo contesto del parco del Fiume Corno, quest’anno il presepe affronta un tema di scottante attualità, quello della migrazione quotidiana di migliaia di persone, che si declina in quello dell’ospitalità, se pensiamo alla vana ricerca di un ricovero da parte di Giuseppe e Maria in procinto di partorire. Suggestivo, soprattutto con il buio, è visibile anche ai visitatori “di passaggio”, che viaggiano in automobile sulla statale o sulla provinciale SP 80.

-Piazza Graribaldi, 5 - Aquileia info@hotelaquilanera.com Tel. e Fax +39 0431 91045

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The Nativity scene realized on water, on the lake of Chiarisacco in San Giorgio di Nogaro is always surprising, thanks to the creative revision of the traditional idea of nativity. Set on the water of the lake of Chiarisacco and surrounded by the evocative atmosphere of the Fiume Corno park. This year the nativity represents the dramatic face of migration. Thousands of people who are refused hospitality; an experience shared by Joseph and Mary on their way to Bethlehem. The scene is very suggestive in the evening, and is also visible to the “passersby” of the SP 80 provincial road. Dove / Venue Chiarisacco di San Giorgio di Nogaro (UD) Laghetto comunale lungo la SS 14 VE/TS Lake along the SS 14 VE/TS main road Quando / When 24.12.2016◀▶ 15.01.2017 ▶ sempre visitabile / always visible Info Circolo Culturale Chiarisacco - Tel. +39. 334.3034956


QUALSO La rassegna Presepi a Qualso, organizzata all’ Associazione “Amici del presepio di Qualso” (Reana del Rojale - Udine) e giunta alla 21ª edizione, si presenta con veste rinnovata, pur mantenendo lo schema ormai collaudato nel tempo. Le opere di dimensioni medio-piccole, eseguite con tecniche e materiali diversi, quest’anno trovano collocazione nella chiesa parrocchiale, assieme ai presepi realizzati in ‘scus’ (le brattee del granoturco), tradizionale lavorazione del Rojale. Dalla piazza - in cui campeggia un presepe a grandezza naturale e di grande atmosfera, realizzato con la tecnica della land art - parte la strada dei presepi che si snoda lungo le vie centrali dell’abitato e propone una trentina di Natività a dimensione reale in cui tradizione e modernità si alternano. Questo percorso consente di scoprire singolari scorci paesaggistici e apprezzabili architetture rurali. La sera è illuminato da centinaia di piccoli lumini bianchi che trasformano Qualso in un grande presepe e creano una magica atmosfera. I presepi esterni sono indicati in loco da apposita segnaletica e un depliant con l’itinerario è presente nel punto promozionale in piazza. Inoltre una guida, gratuita, è sempre a disposizione per accompagnare i visitatori e, in particolare, i gruppi di cui è gradita la prenotazione. La rassegna, gemellata con gli “Amici del presepio di Moggio Udinese” e patrocinata dal Comune di Reana del Rojale, è visitabile dal 23 dicembre al 21 gennaio. I presepi esterni sono sempre visibili, quelli in chiesa solo il sabato ed i giorni festivi dalle 14.00 alle 18.30.

The Presepi a Qualso review, organised by the “Amici del presepio di Qualso” association of Reana of the Rojale has reached its 21st edition and presents many novelties. The works of medium-small dimensions, crafted using different techniques, will be on display in the local Parish church, next to the original “presepi in scus” – the Nativity Scenes made using corn husks typical of Rojale. The town square is dominated by the life-size Nativity Scene, which was created using the land art technique. This grand exhibition continues along the streets of the town centre on the Strada dei presepi where some thirty large traditional and modern Nativity scenes are on display. Following this itinerary, visitors can also discover some pretty views of the town and appreciate some interesting rural architecture. When the sun goes down, the town centre of Qualso is lighted by hundreds of twinkle lights that immediately create a magical atmosphere. Signs and markings indicate the way to the various Nativity Scenes and maps of the venues are available in the main square. Moreover, free guided-walks of the exhibition will be available, though larger groups are required to book their visit. This show, which twins with the one organised by the “Amici del presepio di Moggio Udinese” under the patronage of the Municipality of Reana del Rojale, can be visited from the 23 December to 21 January. The outdoors Nativity Scenes can be viewed all day long while the works displayed in the church can be visited on Saturday and during the holidays, between 2pm and 6.30pm.

Dove / Venue Qualso di Rena del Rojale (UD) Quando / When ▶ 23.12.2016 ◀▶ 21.01.2017 ▶ all’esterno: sempre visitabili in chiesa: sabato e festivi: 14.00-18.30 ------------------------------------------------------------ ▶ along the streets: throughout the whole Presepi a Qualso event. exhibition in the church: Saturdays abd holidays: 2pm-6.30pm Info: Associazione Amici del presepio di Qualso Tel. +39.345.3459254 • +39.0432.853231 - mansiqualso@alice.it

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CASTELMONTE Il Santuario della Beata Vergine di Castelmonte, noto anche come Madone di Mont e Stara Gora (antico monte) sorge nell’antico omonimo borgo situato a ridosso delle Alpi Giulie, a circa 7 km da Cividale del Friuli. L’intero paese mantiene inalterato il suo stile di roccaforte. Il Presepio che si può visitare nella Cripta del Santuario è nato con l’arrivo dei Cappuccini nel settembre del 1913. La caratteristica di questo presepe è di essere ambientato nell’ambiente naturale delle Valli del Natisone.

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The Blessed Virgin Sanctuary of Castelmonte, locally known as Madone di Mont and Stara Gora (the ancient mountain), lies in the homonymous hamlet just in front of the Julian Alps, about 7 km from Cividale del Friuli. The whole hamlet maintains its characteristic stronghold style. The Nativity, created by the Capuchin friars in September 1913, is open to the public, in the Crypt of the Sanctuary. One of the characteristics of this nativity scene is that it is set in the natural environment of the Natisone River valleys. Dove / Venue Santuario della Beata Vergine di Castelmonte - Prepotto (UD) Quando / When 18.12.2016 ◀▶ 05.02.2017 ▶ 7.30-12.00 - 14.30-18.00 / 7.30am-12 noon and 2.30pm-6pm Info Santuario della Beate Vergine di Castelmonte Tel. +39.0432.731094

TORSA Si rinnova il consueto appuntamento con il presepe monumentale di Torsa, costituito da singole figure bidimensionali a grandezza naturale costruite attraverso la sovrapposizione di legno di recupero, con alcuni interventi di colore. La Sacra Famiglia è posizionata nei pressi della piccola stalla di un’abitazione rurale disabitata, nel centro del paese, a sottolineare il versetto biblico “…venne ad abitare in mezzo a noi”. Quest’anno l’opera si arricchisce di nuovi personaggi, aprendosi allo spazio del cortile con il lavatoio, mentre l’aia si popola di donne e pastori. Ad accompagnare il visitatore al cospetto di Gesù, una folla di bambini festanti…

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The traditional appointment with the monumental Nativity scene in Torso cannot be missed. The scene includes bi-dimensional life-size figurines made out of recycled wood, with strategic touches of colour. The Holy Family is set next to a small abandoned cowshed right in the centre of the village, to emphasize the Biblical verse “… and made his dwelling among us”. This year the Nativity Scene presents newly added figurines, women and shepherds, that are set out in the courtyard and the washhouse. Along the itinerary that leads to Baby Jesus, a crowd of joyful children... Dove / Venue Torsa – Pocenia (UD) - Via Venezia, 9 Quando / When 11.12.2016 ◀▶ 08.01.2017 ▶ sempre visitabile / always open to the public Info Signor / Mr.: Giancarlo Brotto – Tel. +39.336.277835

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CORGNOLO PORPETTO

Il presepe di Corgnolo è allestito in via Cavour nei pressi della Chiesa Parrocchiale dell’antico borgo di Corgnolo, a soli 2 chilometri dall’uscita autostradale di Porpetto -San Giorgio di Nogaro. Il presepe di Corgnolo è uno tra i più grandi presepi d’Europa e si estende per circa 15.000 mq. fra i tre rami della roggia Corgnolizza, collegati fra loro da ponticelli costruiti per l’occasione e inserito fra antichi edifici oramai disabitati che conferiscono all’allestimento presepiale il fascino di altri tempi. Visibile dal 24 dicembre al 15 gennaio, ospita molti animali vivi come oche, anatre, galline, pecore, asini, capre e maiali, ed è popolato da circa 300 statue tutte a grandezza naturale; i costumi sono confezionati interamente a mano dalle donne del paese e variano di anno in anno. Seguendo il sentiero indicato, si ripercorre il viaggio di Maria e Giuseppe partiti da Nazareth per presentarsi a Betlemme. Inoltre è presente un punto di ristoro dove poter gustare vin brulè e tè caldo dopo aver percorso gli splendidi sentieri di questo magico presepe.

The Nativity in Corgnolo is set near the Parish Church of the ancient hamlet of Corgnolo, just about 2 kilometres from the Porpetto-San Giorgio di Nogaro motorway exit. It is one of the largest Nativity scenes in Europe and covers an area of approximately 15,000 Sqm. It stretches out between the three branches of the Corgnolizza canal, connected by wooden bridges specially set up for the occasion, amidst ancient abandoned dwellings that give the scene an extra allure of ancient originality. It can be visited from 24th December to 15th January, and includes many living animals such as geese, ducks, hens, sheep, donkeys, goats and pigs, and boasts approximately 300 lifesize statues; the traditional clothes on the statues are entirely made by the skillful women of the village and change every year. Following the itinerary, visitors retrace Mary and Joseph’s trip from Nazareth to Bethlehem. There is also a refreshments stall where visitors can stop and enjoy some nice warm vin brulè (Mulled Wine) and tea after having walked along the paths of this enchanting Nativity scene.

Dove / Venues Corgnolo - Porpetto (UD) - Via Cavour nei pressi della Chiesa Parrocchiale / near the Parish Church Quando / When 24.12.2016 ◀▶ 15.01.2017 ▶ 9.00 - 22.00 Info Pro Loco Corgnolo - Tel +39.348.3957732 - +39.340.0001740 www.prolocodicorgnolo.it

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TERZO DI AQUILEIA atale N o n e r e s r un ti noi! e t p u t i r a u d g u o v a Tanti anno nuo e c i l e f n u e Venite a gustare le nostre specialità e a godere della nuova scenografia del presepe. Vi aspettiamo con la cortesia e la professionalità che ci contraddistinguono! Come enjoy our specialities and see the new scenography of the Nativity Scene. Our friendly and professional staff will make sure you have a great experience!

Ristorante Pizzeria All’ANFORA Via Julia Augusta 3 Terzo di Aquileia (UD) t. +39 0431 31188 www.allanfora.it Chiuso · Closed: Mercoledì - Wednesday

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Si rinnova anche quest’anno il presepio del ristorante pizzeria “All’Anfora”, nato diversi anni fa dalla passione dei gestori, aiutati dall’intero staff e da artigiani locali. L’opera occupa circa 12 metri quadri ed è composta principalmente da costruzioni in legno e statue dell’artigianato napoletano, molte delle quali dotate di movimento ed effetti scenici. Inoltre quest’anno il presepe si è arricchito di una scenografia tutta in corteccia di legno e nuovi personaggi.

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The Nativity set up at the pizzeria restaurant “All’Anfora” is worth visiting. It was created several years ago thanks to passion of the owners of the restaurant, and the work of the whole staff and local craftsmen. The scene, which covers an area of approximately 12 sqm, includes many wooden houses and props, as well as the typical statues made by craftsmen from Naples and great mechanisms that create scenic effects. This year, the beauty of the nativity scene is enhanced by a scenography made of bark, and some new statues. Dove / Venue Terzo di Aquileia (UD) - Via Julia Augusta, 3 Quando / When 27.11.2016 ◀▶ 28.12.2016; ▶ Ogni giorno in orari di apertura; chiuso il mercoledì Every day during the opening times of the restaurant; closed the Wednesday Info Ristorante Pizzeria All’Anfora – Tel. +39.0431.31188 www.allanfora.it


TAPOGLIANO Nell’incantevole cornice della chiesetta votiva eretta a Tapogliano nel 1767 e dedicata a Santa Margherita da Cortona viene allestito per il quindicesimo anno consecutivo il presepe nato da un’idea dell’artista Carla Peras, in cui tutti i personaggi e gli animali raffigurati sono dipinti in stile “naif” sui sassi. La materia pietrosa viene scelta con scrupolosa perizia e maestria dall’artista che riesce a immaginare e poi dipingere una specifica figura, affinché si possa dare una distinta identità da inserire in perfetta armonia nel contesto della rappresentazione iconografica della Natività. Le novità di quest’anno sono la natività posta su un’isola in mezzo al lago, la chiesetta sul cucuzzolo della montagna, e il bivacco dei pastori, il cui bivacco nasconde una sorpresa Questo originale ed affascinante presepe, emozionante e suggestivo, viene realizzato con la preziosa collaborazione della Squadra Comunale della Protezione Civile e dell’altrettanto straordinario contributo di altri volontari che già dal mese di ottobre, con impegno, professionalità e sacrificio, iniziano i preparativi per arrivare puntuali all’inaugurazione. Come sempre, le offerte raccolte durante l’apertura del presepe saranno interamente devolute alla Via di Natale di Aviano. Carla Peras esprime nella sua pittura una visione realistica e poetica della realtà e racconta in forma fiabesca scene di vita quotidiana, con un ricco e perfetto accostamento di colori. Le sue opere sono state esposte a Torino, Milano, Treviso e Trieste, riscuotendo notevoli consensi da pubblico e critica, e aggiudicandosi importanti riconoscimenti.

In the enchanting setting of the little church dedicated to Saint Margaret from Cortona built in Tapogliano in 1767, for the fifteenth year in a row, a Nativity scene imagined and created by local artist Carla Peras will be on display. All the figurines and animals are “naïve” style painted stones. Each stone is carefully and skillfully chosen by the artist who imagines a specific design for each figurine to perfectly fit in the iconic representation of the Nativity. The Nativity in Tapogliano presents a couple of novelties: the manger is set on an island in the middle of a lake, a little church has been added on the top of the mountain as well as a shepherds shelter, which includes a pleasant surprise. This original and very fascinating Nativity scene is laid out thanks also to the precious work of the Local Civil Protection Squad and the equally extraordinary help of some volunteers who already from October work hard and commit their free time to enable the punctual opening of the display. As always, the money collected during the exhibition will be entirely donated to Cancer Research - Via di Natale di Aviano. Carla Peras expresses a true, though poetic vision of reality. She depicts every day life in her own particular fairy-tale style using wonderful matches of colours. Her works have been exhibited in Turin, Milan, Treviso and Trieste, receiving considerable consensus from the critics and the audience and has gained several awards.

Dove / Venue Tapogliano - Campolongo Tapogliano (UD) Piazzale Esercito Quando / When 18.12.2016 ◀▶ 08.01.2017 ▶ festivi 11.00-13.00 e 15.00-19.00; feriali 15.00-19.00 Visite guidate in italiano e sloveno previa prenotazione telefonica ----------------------------------------------------------------------- ▶ weekends and holidays 11am-1pm and 3pm-7pm; week days 3pm-7pm Guided visits in Italian and Slovene can be organised upon prior booking. Info: Sig.ra Carla Peras - Tel +39.328.1920822 – maca1986@libero.it

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TURRIACO

MUGGIA

Il presepe realizzato sul sagrato di Piazza Libertà a Turriaco è composto da una serie di statue di legno pressato e sagomato a grandezza naturale. Con i suoi 80 metri quadri circa di estensione, occupa l’intero sagrato della piazza ed è suggestivamente illuminato, per una piacevole visita anche dopo il tramonto. Il presepe tradizionale allestito nella Chiesa Parrocchiale di San Rocco è realizzato interamente a mano con la riproduzione di personaggi in ceramica (attraverso la cottura in forno dell’argilla) e l’utilizzo di diversi materiali naturali quali legno, muschio e corteccia.

Il presepe allestito nel Duomo di Muggia è un presepe che muta nel corso della sua esposizione, creando un paesaggio incantato. La rappresentazione della Natività stupisce per l’accuratezza dei dettagli e gli effetti di luce e suoni. Le scene cambiano nell’ambientazione generale in base alla lettura del Vangelo (Madonna incinta, Natività, fuga in Egitto, censimento di Quirino, Epifania ecc…). I personaggi di notevole pregio sono in parte statuine risalenti all’800 accuratamente restaurate, altre costruite nella bottega di Giuseppe Ferrigno, presepista napoletano di fama internazionale.

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The Nativity Scene on display on the parvis in Piazza Libertà, in Turriaco is composed by several life-size figurines skilfully cut out of pressed-wood. The scene covers a surface of some 80 sqm which occupies the whole parvis in front of the church. Subtle lighting effects create a very pleasant atmosphere, especially after sunset. The Nativity scene displayed within the Parish Church dedicated to Saint Roch is entirely handmade and boasts ceramic figurines as well artifacts made of wood, bark and moss.

In Nativity Scene set up in the Cathedral of Muggia, the scenes change completely with the progression of the representation, creating a truly enchanting landscape. The representation of the Nativity is astounding for its carefully crafted details and the games of lights and sounds. The various scenes change completely according to the page of the Gospel that is being read (Mary pregnant with Jesus, the Nativity, fleeing to Egypt, Quirinius’ census, Epiphany, etc. …). The figures that inhabit the Nativity partly date back to the nineteenth century - accurately restored - others, come from the workshop of Giuseppe Ferrigno, a world recognised master of the art of Nativity of Naples.

Dove / Venue Piazza Libertà - Turriaco (GO) Quando / When Sul sagrato: 12.12.2016 ◀▶ 08.01.2017 ◀ ▶ sempre visitabile In chiesa: 08.12.2016 ◀▶ 08.01.2017 ◀ ▶ 8.00-17.00 -----------------------------------------------------------------------On the parvis in front of the church: 12.12.2016 ◀▶ 08.01.2017 ◀ ▶ always visible In the church: 08.12.2016 ◀▶ 08.01.2017 ◀ ▶ 8am-5pm< Info Circolo Culturale e Ricreativo “Don Eugenio Brandl” Tel. +39.0481.470549

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Dove / Venue Piazza Marconi - Muggia (TS) Duomo / Cathedral dei SS. Giovanni e Paolo Quando / When 8.12.2016 ◀▶ 13.01.2017 • ▶ 8.00-19.00 Info Parrocchia / Parish, Mons. Latin - Tel. +39.040.271104


TRIESTE

Repubblica dei Ragazzi Presepio Parlante Il Presepio Parlante non è il classico Presepe che si guarda passando e via, ma è la Rievocazione della Natività, narrata con giochi di luce e meravigliose melodie. I visitatori sono accolti in una sala e, come in teatro, fatti sedere su comode poltroncine. Inizia quindi il racconto del Natale di Nostro Signore. La rappresentazione dura circa 15 minuti, ed in questo tempo nessuno entra in sala, per non turbare la meditazione che si crea tra gli ospiti. Il Presepio Parlante è stato rappresentato per la prima volta nel lontano 1955, ed è continuato ininterrottamente sino ad oggi, modificandosi e migliorando negli anni; è stato visitato da molte personalità, Sindaci di Trieste, tutti i Vescovi che si sono succeduti in Diocesi, campioni sportivi. Il Santo Padre Paolo VI, al quale fu inviato un filmato, premiò la realizzazione con la Sua medaglia Pontificia. Venite a provare queste bellissime sensazioni, assistendo alla nascita del Salvatore. Dove / Venue Palazzo Vivante, largo Papa Giovanni XXIII, 7 - Trieste Quando / When ▶ Rappresentazioni nei giorni 18, 26, 27 dicembre e 6, 7, 8 gennaio 2017 dalle ore 15,30 alle 18,30. Per gruppi e scolaresche, anche in altre date ed orari, su prenotazione. ----------------------------------------------------------------------- ▶ Shows are on the 18th, 26th, 27th December and the 6rd and 7th, 8th January 2017 from 15.30 pm to 18.30pm. Every show lasts about 15 minutes. School children classes and groups can view the show on other dates upon booking Info Repubblica dei Ragazzi Opera Figli del Popolo di don Marzari - tel. 040 302612 mail:repubblicadeiragazzi@ofpts.it

Repubblica dei Ragazzi The Talking Nativity The Talking Nativity is not the typical scene you can just pass by; it is a true re-enactment of the Nativity, created with wonderful games of light and dark, and evocative melodies. Visitors are welcomed in a large hall, as if in a theatre, and invited to sit and enjoy the show. The story of the Nativity of Baby Jesus is then told. The show creates a very intimate atmosphere suitable for reflection and lasts 15 minutes. The Speaking Nativity was first presented back in 1955, and since then it has been repeated every year with little improvements and novelties. Many public figures like the Mayors of Trieste, Bishops and even star athletes have visited this original Nativity Scene. Pope Paul VI, who received footage of the Nativity Scene, awarded it with a Pontifical Medal. Come and experience the wonderful atmosphere of the Nativity of the Saviour.

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Lorenzo Mattotti_ph Anne Daubree

Manifesto del Festival di Cannes, 2000_L. Mattotti

Un capo di Vivienne Westwood, 1993, Copertina del The New Yorker - Matita colorata e pastello su carta_L. Mattotti

LORENZO MATTOTTI - SCONFINI

Villa Manin di Passariano ospita fino al 19 marzo 2017 una grande mostra dedicata a Lorenzo Mattotti: Sconfini. Dopo il successo della prima tappa a Landerneau, che l’ha resa la prima esposizione francese non parigina per afflusso di pubblico, la mostra arriva in Friuli Venezia Giulia, rivisitata appositamente dall’artista e arricchita di ulteriori pezzi. Pittore, illustratore, autore, viaggiatore, Lorenzo Mattotti (Brescia 1954) è un artista eclettico, che passa con agilità dagli albi a fumetti – tradotti in tutto il mondo – alle illustrazioni per i classici della letteratura, dalla creazione di manifesti per importanti festival come Cannes, agli interventi per quotidiani e riviste internazionali – tra cui Le Monde, The New Yorker, Süddeutsche Zeitung, La Repubblica – oltre alle collaborazioni con numerosi artisti quali Lou Reed, Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni. Circa 400 opere – tra quaderni, disegni, progetti per manifesti, illustrazioni, tavole originali, tele e filmati d’animazione – compongono il percorso espositivo della mostra, un grande viaggio introspettivo nel lavoro dell’artista, segnato dall’intensità dell’immaginario, dall’arte della composizione e dal potere espressivo del colore. Sconfini, a cura di David Rosenberg e con la collaborazione di Giovanna Durì, è organizzata dall’Ente Regionale Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Fondation Hélène & Édouard Leclerc e con la partecipazione della Fondazione CRUP.

Lorenzo Mattotti Sconfini

Villa Manin di Passariano is hosting Sconfini – a retrospective of the works by Lorenzo Mattotti. The exhibition will run until 19 March 2017. Following the huge success from Landerneau – first nonParisian show to have attracted a huge number of visitors – the exhibition has arrived in Friuli Venezia Giulia, revisited by the artist himself, and enriched with other works. Lorenzo Mattotti (Brescia 1954), painter, illustrator, author and traveller, is indeed an eclectic artist who moves nimbly from creating comic books – translated into countless languages – to drawing the illustrations for classical novels; from designing the posters of important events such as the Cannes Film Festival, to creating illustrations for international newspapers and magazines, Le Monde, The New Yorker, Süddeutsche Zeitung, La Repubblica to name a few and finally, from prestigious collaborations with film directors Wong Kar-wai, Michelangelo Antonioni and Steven Soderbergh, to working with famous musicians, like Lou Reed. A collection of some 400 works, among sketchbooks, drawings, designs for posters, illustrations, graphic novels, paintings and animation films, which offers visitors an introspective gaze into the artist’s work which is marked by an intense imaginary, a powerful composition and an expressive use of colour. Sconfini, curated by David Rosenberg in collaboration with Giovanna Durì, is organised by the Regional Cultural Heritage Agency of Friuli Venezia Giulia with the Helene & Edouard Leclerc Foundation, and the support of Fondazione CRUP.

www.villamanin.it

DOVE / VENUE: Villa Manin di Passariano - Piazza Manin 10, Codroipo (Udine) PRENOTAZIONI / BOOKINGS: T: +39 0432821256 - prenotazione@villamanin.it

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ORARI Dal martedì alla domenica: dalle 10.00 alle 19.00 Lunedì chiuso Chiuso il 25 dicembre

APERTURE STRAORDINARIE Lunedì 26 dicembre 31 dicembre chiude alle 14 1 gennaio 2017 apre alle 14

BIGLIETTI Intero 10€ Ridotto 8€ Ridotto gruppi e scuole 5€

OMAGGI Scolari fino alla 5° elementare, giornalisti accreditati, accompagnatori di disabili

VISITE GUIDATE Per gruppi: 80€ Per studenti: 60€ Laboratori didattici per scuole dell’infanzia e scuole primarie: 4,50€ a persona

OPENING TIMES Tuesday to Sunday: from 10am to 7pm Monday closed Closed 25 December

EXTRA OPENING TIMES Monday 26 December 31 December closes at 2pm 1 January 2017 opens at 2pm

TICKETS Adult 10€ Concessions 8€ Large groups and school groups 5€

FREE ADMITTANCE Primary school children accredited journalists, carers accompanying disabled visitors

GUIDED TOURS For groups: 80€ For school groups: 60€ Workshops for preschool and primary school children: 4.50€ per person

GIRO INVERNO - WINTER 2016-17


LORENZO MATTOTTI - SCONFINI

In collaborazione con

Con la partecipazione

info 0432 821256 w w w.villamanin.it

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LE VOCI DELLA NEVE

Le voci della neve -

Un viaggio tra le montagne

Si dice che gli eschimesi abbiano a disposizione un vastissimo repertorio di parole per indicare la neve nelle sue diverse forme. Il linguista K. David Harrison ha osservato che nelle lingue artiche il numero di termini per neve è vasto, ricco e complesso in modo impressionante. Eppure anche qui da noi, in una piccola regione di confine dove si sono incontrate le culture latina, slava e germanica, e dove sono ben 4 le lingue ufficiali - italiano, sloveno, tedesco e friulano (a cui si aggiungono le loro varianti locali), i termini per indicare la neve non sono proprio pochi.

Sauris, Monte Bivera_ph Ninopino

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A documentary and an insight into the life in the mountains

It is often said that the Inuit have a wide range of words to describe snow in all its forms and shapes. Indeed, linguist K. David Harrison pointed out that in the Arctic languages the range of terms for snow is impressively vast and complex. However, also in this little region on the eastern edge of Italy, where Latin, Slavic and Germanic cultures blend, and where four are the languages that are officially recognised – Italian, Slovene, German and Friulan


Piancavallo_ph L. Gaudenzio- A. PromoTurismoFVG (POR FESR 2007-2013)

LE VOCI DELLA NEVE

A questo penso mentre vedo scorrere gli ultimi fotogrammi del documentario “Le voci della neve” e davanti ai miei occhi compaiono, come fiocchi evanescenti, alcune delle tante parole con cui le lingue del Friuli Venezia Giulia identificano la neve (sneg in sloveno, Schnee in tedesco, nêf in friulano): quella dai fiocchi grossi (zelo velike snežinke in sloveno, fuadre in sloveno di Ugovizza) e il nevischio (nevuscle, zise, brosate, bluzima in friulano, Ringlischnea in saurano), la neve farinosa (Pulverschnee in tedesco o Trockenderscnhea in saurano) e quella a pallini (nêf a balins in friulano), quella ghiacchiata (Nassschee in tedesco e zamraznca in sloveno di Ugovizza) e quella bagnata (Nasserschea in saurano, kuač sloveno di Ugovizza, Feuchtschnee in tedesco)…

(not including all the local varieties), the words to describe snow are quite a few. This is the thought I have as I watch the end of the documentary “Le voci della neve”, and like evanescent snowflakes lightly falling in front of my eyes, I can see the many terms with which snow is defined in the languages of the Friuli Venezia Giulia(sneg in Slovene, Schnee in German, nêf in Friulan): when you indicate large compact flakes(zeal velike snežinke in Slovene, fuadre in the Slovene spoken only in Ugovizza) and sleet is nevuscle, zise, brosate, bluzima in Friulan, and Ringlischnea in the Friulan of Sauris, fine dry snow (Pulverschnee in German or Trockenderscnhea in the Friulan of Sauris) and iced snowflakes (nêf a balins in Friulano), and iced snow (Nassschnee in German and zam-

ph Claudio_Beltrame - A. PromoTurismoFVG GIRO INVERNO - WINTER 2016-17

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Tarvisio_ph Marco Colombin

LE VOCI DELLA NEVE

Backstage del documentario Le Voci della Neve_ph Bartolomeo Rossi

Backstage del documentario Le Voci della Neve_ph Bartolomeo Rossi

È seguendo la neve, la protagonista del documentario, che il video ci accompagna prima a conoscere questo fenomeno atmosferico e poi in un affascinante viaggio alla scoperta della montagna del Friuli Venezia Giulia raccontata dalla viva voce di chi la montagna la vive, tra scienza, turismo, ecologia, tradizioni e antichi saperi. Nella parte iniziale, più scientifica e didattica, il video approfondisce l’aspetto meteorologico e climatico della neve. Con interviste a climatologi e previsori meteo ARPA FVG OSMER e belle animazioni, spiega cos’è la neve e come si forma; come e con quali difficoltà si prevede e quanta ne arriva di solito nelle varie zone della regione. Scopriamo così che il Friuli Venezia Giulia è la zona delle Alpi in cui si registrano più nevicate e anche le più abbondanti e alle quote più elevate, intorno ai 1500/2000 metri di quota, normalmente ci sono ben 130 giorni all’anno con neve al suolo. E la neve che cade nell’arco di una stagione può raggiungere anche livelli da record: accumulando tutte le nevicate dell’inverno 2013-14, nei pressi del rifugio Gilberti su Monte Canin si sono registrati ben 14 metri e 76 cm di neve! Il documentario ci porta poi a conoscere le personalità che lavorano nel campo dello studio del manto nevoso, della prevenzione e della sicurezza, in particolare per quel che riguarda le valanghe. La neve ha anche profondamente influenzato l’architettura rurale. Ce ne possiamo fare un’idea viaggiando per le nostre montagne e osservando le nostre valli, dove le strutture degli edifici sono assai diverse. Troviamo ad esempio le abitazioni di Sauris e Forni di Sopra, in pietra e legno e con ballatoi che ricordano quelli tirolesi, quelle in pietra della Val Pesarina e le tipiche case a torre di Erto e Casso. I tetti

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raznca in the Slovene spoken in Ugovizza), wet snow (Nasserschea in the Friulan of Sauris, kuač in the Slovene of Ugovizza, Feuchtschnee in German)… Following the snow, which is the main protagonist of the documentary, the footage helps us discover this extremely fascinating weather phenomenon and together, the beauty of the mountains of Friuli Venezia Giulia. An environment presented to us by the people who experience it every day, and understand its science, its nature, its tourists, its old traditions and ancient customs. The first part of the documentary is more scientific and didactic, as it recounts the climatic and the meteorological aspect of snow. And then the interviews with the expert climatologists and weather forecasters of the ARPA FVG OSMER who, aided by very clear visuals, explain how snow forms; how forecasts are made on the quantity of snow expected in the various areas of the region, and how difficult it is to be accurate. We discover that Friuli Venezia Giulia is the Alpine region where the largest amount of snow falls, especially high up in the mountains. At around 1500/2000 metres of altitude there are normally 130 days with snow on the ground. The amount of snow in a season can easily reach record depths: in the winter of 2013-14, near Rifugio Gilberti on Mount Canin there was a record amount of snow of 14 metres and 76 centimetres! The documentary introduces us to the people who work in snow science and in the field of avalanche forecasting and safety. The amount of snow falling in a certain locality also determines the architecture of the buildings. You can get an idea of such architecture as you travel into the mountainous ar-


Ciaspolate in Carnia, Zoncolan_ph U. Da Pozzo - A. PromoTurismoFVG

LE VOCI DELLA NEVE

Copertura con pianelle

Tetto coperto con scandole

si fanno più inclinati con l’aumentare dell’altitudine e quindi delle nevicate; in Valcanale e nel Tarvisiano gli edifici sono influenzati dall’architettura nordica e hanno i tetti a forma di padiglione, mentre in Val Resia hanno due falde. E sui tetti cambiano anche le coperture tradizionali, che dovevano essere sufficientemente resistenti per proteggere durante i periodi invernali, permettere lo scivolamento della neve per ridurre il carico di peso sulle strutture ed essere durature negli anni. Una tradizionale copertura dei tetti comune a tutta la montagna del Friuli Venezia Giulia sono le scandole in legno, tavole di legno molto resistenti spaccate a mano dalla parte più resistente del tronco e fissate alle assi del tetto. Tra le coperture emergono le pianelle in cotto, particolari coppi piatti con un dente nella parte inferiore che permette di ancorarle direttamente ai listelli del tetto. Prodotte principalmente nelle fornaci della Carnia, dove un tempo lavoravano anche i bambini, sono tradizionalmente anche colorate: in Val Degano hanno colori vivaci (verde, smeraldo, rosso) e compongono disegni geometrici; mentre in Val Pesarina si trovano quelle smaltate in verde. Le interviste a uno dei pochi mastri scandolari rimasti e a un fornaciaio che sin da bambino ha lavorato nella fornace di famiglia ci fanno conoscere questi due mestieri, andati ormai perduti. Vivere la neve significa anche sport. Oltre a quelli tradizionali e ben conosciuti, come lo sci da discesa e da fondo, la nostra montagna offre un’ampia gamma di attività da fare sulla neve che stanno prendendo sempre più piede e che soddisfano interessi e gusti più diversi, come lo scialpinismo, le camminate e il nordic walking con le ciaspole, o lo sleddog musher, le corse con i cani da slitta.

eas of the region and observe how the roofs of the buildings change. Indeed, the roofs of the buildings in Sauris and Forni di Sopra, are made of stone and wood, and the balconies of the houses are very similar to those you find in Tyrol, and still, the typical stone roofs of the houses of the Val Pesarina and the tower-like buildings of Erto and Casso. As you reach higher altitudes, the roofs become steeper because of the larger amount of snowfalls. In Valcanale and in the area around Tarvisio the buildings recall the Nordic way of building houses, featuring pavilion-like roofs, while in Val Resia the roofs of the houses are gabled. Not only the form of the roofs changes but also the type of material they are made out of. They need to be resistant and allow the snow to slide off in the winter season. The most common material used to cover the roofs in the mountainous areas of Friuli Venezia Giulia is wood, in the form of shingles, or as they are locally called scandole. Another type of roof material are the pianelle particular terracotta tiles that have a sort of tooth-like projection on the edge to anchor them on wooden splints of the roof. These tiles are mainly produced locally in the tile kilns of Carnia, where once also children worked. The tiles are produced in different colours ranging from green to red and are artfully set on the roofs to form geometric patterns in Val Degano, while in Val Pesarina they normally use green tiles only. During an interview with a master shingle maker and with the owner of a tile kiln, we learn that these kinds of jobs are becoming rare and are slowly disappearing. Experiencing the snow also translates into winter sports. Besides the traditional alpine skiing disciplines, on the mountains of Friuli you can practice a variety of sports and snow related activities, which are becoming more and GIRO INVERNO - WINTER 2016-17

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LE VOCI DELLA NEVE

Slitta trainata da cavalli a Sauris_ph Ermes

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E a proposito di slitte, il documentario ci ricorda che proprio la slitta è stata per secoli lo strumento tradizionale di lavoro negli ambienti montani, non solo in inverno. Questo mezzo di trasporto era usato soprattutto dalle donne che, mentre gli uomini di casa erano all’estero, si occupavano di governare la casa, ma anche i campi, i prati e pascoli in quota. Con fatica tremenda queste eroiche donne trascinavano a mano (!!!) le slitte lungo pendenze anche molto elevate per portare negli stavoli o in paese quelli che sono i prodotti della terra (fieno, legna, fogliame e, non ultimo, letame); e parliamo di slitte caricate con circa un centinaio di chili di materiale! Diverse tipologie di slitte sono visibili oggi presso il Museo Carnico di arti e tradizioni popolari a Tolmezzo, che ne ha documentati i vari tipi. E sempre in tema di tradizioni, “Le voci della neve” ci porta a fare un immaginario viaggio da un punto all’altro dell’arco alpino del Friuli Venezia Giulia – da Sappada, sita in Veneto ma storicamente e culturalmente legata alla nostra regione - a Sauris, fino alla Val Resia e a sentire le voci e le lingue parlate dagli abitanti di questi luoghi. A Sauris e Sappada si parlano due antichi dialetti tedeschi, propri dei popoli germanici che secoli orsono sono arrivati in queste valli, in Val Resia invece si parla un dialetto slavo dai tratti molto peculiari, originariamente arrivato in questa valle con i popoli slavi che nell’alto medioevo sono giunti nelle Alpi e Prealpi Giulie. E le tre località di Sauris, Sappada e della Val Resia, oltre a lingue alloglotte, conservano ognuna il proprio carnevale, unico e originale.

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more popular. Why not try Nordic alpine skiing, Nordic walking, hiking on the snow using snowshoes, sled dog mushing or sled dog racing. And speaking of sleds, the documentary also reminds us that using a sled for work on the slopes was a typical thing in the mountains, and not only in winter. It was an essential means of transport mainly used by women, as they would do all the work in the house, the work in the fields and up on the high pastures, while the men found work abroad. With tremendous hard work these heroic women dragged (!!!) the sleds up the steep slopes to reach the Alpine stables or to transport their produce (fodder, wood, and even manure). Sleds that when loaded weighed over a hundred kilograms! Different types of sleds are on display at the Museo Carnico di Arti e Tradizioni Popolari in Tolmezzo. In terms of traditions, the documentary “Le voci della neve” brings us on a trip from one end to the other of the Alpine region of Friuli Venezia Giulia, from Sappada – in Veneto though historically and culturally connected to Friuli – to Sauris, and up to Val Resia where you can hear the different tongues spoken in these places. In Sauris and Sappada, for example, the locals speak two different ancient German dialects, which were likely passed down by the Germanic people that settled in these valleys centuries ago. In Val Resia you will hear a dialect that is similar to Slovene, and indeed Slavic peoples reached the Alps and Julian Prealps in the early Middle Ages. In Sauris, Sappada and Val Resia, besides using their own local language, spoken only by the inhabitants, the locals have their own particular carnival.


A Sappada il carnevale – Vosenòcht - dura tre settimane e ci si traveste usando maschere intagliate nel legno. Il Rollat è la maschera simbolo del paese, che apre e chiude i cortei carnevaleschi. È una maschera molto grande, con una folta pelliccia, due grosse campane che ne fanno udire l’arrivo da lontano e una maschera in legno. Grazie agli scarponi chiodati può rincorrere sulla neve e sul ghiaccio i bambini. Anche der voschankh, il carnevale di Sauris, ha maschere intagliate nel legno ed è governato da due figure emblematiche, il Rölar e il Kheirar. Il primo scaccia gli spiriti nocivi con i campanelli legati attorno alla vita e il secondo, armato di una scopa, spazza via il vecchio e il brutto, per far posto al nuovo, al bello, e al ritorno della primavera. Il sabato che precede le Ceneri, al calar del sole Rölar e Kheirar radunano le maschere, ospiti e turisti a Sauris di Sopra e formano una sorta di suggestivo corteo che, al lume delle lanterne, scende fino a Sauris di Sotto attraversando un incantevole sentiero nel bosco innevato. La festa prosegue poi con musica e balli. Chi vuole saperne di più sulle maschere lignee di Sauris, e di tutta la Carnia, può visitare il Museo carnico delle arti popolari di Tolmezzo, che ne conserva una ricca collezione. Anche nel carnevale di Resia, il Püst, le originali maschere danzano. Lo fanno sulle note della resiana, un’antica musica ipnotica, quasi incantatoria, che si perde nella notte dei tempi e che coinvolge nelle danze anche i turisti più restii alla partecipazione attiva. Questo antico carnevale si conclude il mercoledì delle Ceneri con un rito scaramantico e propiziatorio che segna il passaggio dal vecchio al

Carnevale resiano

Slitta carnica_ph Circolo Culturale La Dalbide

Carnevale a Sappada

LE VOCI DELLA NEVE

In Sappada carnival, or as it is locally called Vosenòcht – lasts three weeks and the locals hide their faces behind masks carved in wood. The Rollat is the symbolic mask of the village; the character that opens and closes the carnival rally. The mask is very large and covered in goats hair, with two large cowbells, one on each side, that announce the arrival of the character from afar. Because the character wears boots that have spikes, he can chase the children on the iced snow. The der voschankh, the carnival celebrated in Sauris, involves characters wearing wooden masks, and here too there are two main figures, the Rölar and the Kheirar. The former drives out the evil spirits from the village jingling the bells he wears around his waist, the latter carries a broom and sweeps away what is old and ugly to make space for the new and nice expected in spring. In the evening of the Saturday before Ash Wednesday, Rölar and Kheirar call all the masks together, they then rally the streets of Sauris di Sopra and reach Sauris di Sotto creating a suggestive luminous snake through the woods. The celebrations continue with music and dances. If you want to know something more about the traditional wooden masks of Sauris and of Carnia, you can visit the Museo Carnico delle Arti Popolari di Tolmezzzo (the Folk Arts Museum in Tomezzo) which houses quite a large collection of masks. Original characters wearing large masks dance and liven the atmosphere of the carnival in Resia, known as Püst. They dance to an ancient hypnotic music, known as the resiana, involving both the locals and the shyest of tourists. GIRO INVERNO - WINTER 2016-17

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LE VOCI DELLA NEVE

nuovo anno e la rinascita delle terra dopo la morte apparente dell’inverno. Ecco che il Babac, un grande fantoccio simbolo del vecchio e di tutto il brutto capitato alla comunità nell’anno appena trascorso, viene prima processato dai paesani, e poi bruciato in piazza con grandi festeggiamenti. “Le voci della neve” è un progetto video dell’ARPA Friuli Venezia Giulia, realizzato dall’Osservatorio Meteorologico Regionale (OSMER) e dal Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale (LaREA), in collaborazione con Cinemazero di Pordenone, per la regia di Tommaso Lessio, con riprese e montaggio a cura dello stesso Tommaso Lessio e di Bartolomeo Rossi. Il documentario, uscito a febbraio dopo quasi due anni di lavoro, è parte di un più ampio progetto di ARPA volto a realizzare dei supporti divulgativi ed educativi su temi tecnico-scientifici (meteorologia, climatologia, cultura, tradizioni, approfondimenti su tematiche ambientali). È un importante supporto didattico, ma è destinato ad un pubblico molto ampio, come ad esempio appassionati di meteorologia, sport invernali o cultura locale. Le interviste inoltre valorizzano la grande variabilità linguistica del Friuli Venezia Giulia, sono infatti realizzate nella lingua madre dei parlanti (italiano, friulano, sloveno, tedesco e loro varianti). Il video è prodotto in 4 lingue: italiano, friulano, sloveno e tedesco grazie al contributo regionale della L. 482. Il video è scaricabile su www.mediatecambiente.it È possibile contattare LaREA e programmare una proiezione con interventi di tecnici dell’Arpa. Info e contatti: Contatto: www.ea.fvg.it

“Le voci della neve” is a documentary produced by the ARPA Friuli Venezia Giulia, made by the Regional Meteorological Observatory (OSMER) and by Regional Laboratory of Environmental Education (LaREA), in collaboration with Cinemazero of Pordenone, directed by Tommaso Lessio, shooting and editing by Tommaso Lessio and Bartolomeo Rossi. The documentary, released last February after two years of work, is part of a large project implemented by ARPA as an educational and scientific tool (meteorology, climatology, culture, traditions, and environmental issues). It is an important didactic tool to be used by a wide general audience and by anyone interested in meteorology, winter sports and local culture. The interviews showcase the language diversity of Friuli Venezia Giulia, ranging from Italian, Friulan, Slovene, German and their dialects. The documentary is made in four languages: Italian, Friulan, Slovene and German thanks to the support of the Regional Government, under the Regional Law n. 482. The documentary can be downloaded from www.mediatecambiente.it You can also contact LaREA to organise a public viewing of the documentary and conversations with the professionals of the Arpa. Information and contacts: www.ea.fvg.it

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Carnia_ph M. Verin - A. PromoTurismoFVG

This traditional carnival ends on Ash Wednesday with a ritual to ward off bad luck and propitiatory rituals that mark the passage from the old year to the new. Here the Babac, the large stuffed live size doll, symbolising the old and bad things the community experienced during year, undergoes a trial and is condemned by the locals to burn in flames.


LA CARNIA VISTA DA DANTE SPINOTTI - CARNIA SEEN BY DANTE SPINOTTI

La Carnia di Spinotti

La Carnia vista da Dante Spinotti

In DVD e Blu-ray il lavoro di un grande maestro del cinema di Lorenzo Codelli

È instancabile il nostro illustre corregionale Dante Spinotti. Spinotti, cinematographer - grande regista e direttore della fotografia – è in continuo andirivieni tra Europa e America, e ben tre dei suoi film made in USA sono di imminente uscita sui nostri schermi: I Saw the Light, biopic musicale diretta da Marc Abraham, Freak Show, dramma psicologico per la regia di Trudie Styler, e Stranded, un thriller realizzato da Deon Taylor. C’è anche un pezzo di Friuli tra le recenti fatiche di Dante Spinotti. È appena uscito l’attesissimo cofanetto che contiene il suo doppio lavoro sulla Carnia: La Carnia tace (1980) e Inchiesta in Carnia (2014): www.cinetecadelfriuli.org Edito dalla Cineteca del Friuli, il cofanetto propone i due film sia in DVD che in Blu-ray in un’edizione curata nei minimi dettagli dall’autore, assieme a un “extra” intitolato Inchiesta su inchiesta, girato nel 2016 con l’intento di riflettere sulle vaste discussioni e sulle polemiche che il reportage ha suscitato in tutto il Friuli Venezia Giulia da due anni a questa parte. Include inoltre un quaderno illustrato, curato da Lorenzo Codelli, dedicato alla brillante carriera internazionale, cinematografica e televisiva, del poliedrico direttore della fotografia e regista, intitolato “I Saw the Light”: Dante Spinotti dalla Carnia a Hollywood”.

Carnia Seen by Dante Spinotti

The work of a great master of cinema on DVD and Blue-ray by Lorenzo Codelli

Dante Spinotti, an indefatigable cinematographer from Friuli. Spinotti, cinematographer – great film director and director of photography – tirelessly travels between Europe and America, and has three of his US made movies coming out soon: I Saw the Light, a music biopic directed by Marc Abraham, Freak Show, a psychological drama directed by Trudie Styler, and Stranded, a thriller by Deon Taylor. Among Dante Spinotti’s recent works there is also a little something dedicated to Friuli. A much anticipated boxed set containing two of his works on Carnia: La Carnia Tace (1980) and Inchiesta in Carnia (2014): www.cinetecadelfriuli.org Published by Cineteca del Friuli, the boxed set comes in DVD or Blu-ray discs and is finished in all details according to the author’s specifications. The box contains an “extra” titled Inchiesta su inchiesta, filmed in 2016 with the intent of becoming food for thought regarding the discussions and controversies the reportage has provoked in Friuli Venezia Giulia in the last two years. Also included in the package is a review, curated by Lorenzo Codelli, which presents the brilliant international career in the film and television industry, as a director of photography and director, titled “I Saw the Light”: Dante Spinotti dalla Carnia a Hollywood”. For the first time the audience can easily, and in the comGIRO INVERNO - WINTER 2016-17

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Dante Spinotti durante le riprese_ph Paolo Jacob

LA CARNIA VISTA DA DANTE SPINOTTI - CARNIA SEEN BY DANTE SPINOTTI

Per la prima volta il pubblico è in grado di mettere a confronto a casa propria gli affascinanti, personalissimi excursus storico-politici girati dal celebre cineasta attraverso i meandri della propria terra d’origine. L’ha immortalata infatti in due ere geologiche assai diverse. Dal momento del declino demografico e del “mutismo” glaciale della Carnia anni Ottanta (La Carnia tace), all’auspicio di rinascita e rivitalizzazione corale del presente e del futuro (Inchiesta in Carnia). Militante idealista con la macchina da presa in mano come arma, alla pari del suo illustre predecessore russo Dziga Vertov, Spinotti dimostra in questo dittico una straordinaria capacità di provocare gli interlocutori. L’intento di Spinotti è stato quello di valorizzare il territorio carnico. L’autore ha catturato la straordinaria bellezza del paesaggio naturale, ripreso in tutte le quattro stagioni, e

Inchiesta in Carnia

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fort of their own homes, compare the fascinating, very personal historical-political digressions through the meanders of his homeland, presented by the famous film-maker. He represents the region in two very different historical moments. The demographic decline and “the withdrawal into total silence” experienced in Carnia in the Eighties of the last century (Carnia tace), and the auspice of a rebirth and general revitalisation for the present and future (Inchiesta in Carnia). An idealist and activist, by using his camera – as did his Russian predecessor Dziga Vertov – Spinotti displays an extraordinary ability to provoke his viewers. Spinotti’s idea was to enhance the attractiveness of the Carnia area. The director has captured the stunning beauty of the natural landscapes, in all four seasons, and the layered architecture, evidence of the various cultures that

Dante Spinotti durante le riprese_ph Paolo Jacob


dell’architettura carnica, testimonianza di comunità e culture che lì si sono insediate e stratificate nel corso di secoli. Alla bellezza dello scenario fa da contraltare il problema - comune ad altre zone alpine - dell’abbandono, soprattutto da parte dei giovani, e il conseguente costante calo della popolazione. Raccogliendo le voci di industriali che hanno scelto di localizzare la produzione in Carnia, di agricoltori, commercianti, professionisti, amministratori e di gente comune, il documentario disegna una realtà a volte difficile ma segnala anche possibilità interessanti. La sfida lanciata è per un recupero della montagna che passi attraverso politiche adeguate - finora assenti o insufficienti - e scelte di vita personali in controtendenza rispetto ai modelli correnti. In un momento di crisi come quello che sta vivendo la nostra società, luoghi come la Carnia, ricchi di aria buona, acqua, legname e spazi verdi possono rappre-

Lauco, Trava

Dante Spinotti durante le riprese_ph Paolo Jacob

LA CARNIA VISTA DA DANTE SPINOTTI - CARNIA SEEN BY DANTE SPINOTTI

settled in Carnia in the course of the centuries. The wild beauty of the scenery has a flip side of the coin, which is, that the people, especially of the younger generations, are abandoning the mountains – a problem of all the alpine areas – resulting in a significant decrease in population. By collecting the stories of some brave manufacturers who have chosen to localise production in Carnia, of farmers, shop owners, professionals, politicians and the ordinary people, the documentary presents a situation that is difficult at times but can also offer interesting possibilities of development. The challenge is to bring life back to the mountainous areas by implementing suitable policies – and by making offbeat life choices. In times of economical crisis like the ones we are experiencing now, places such as Carnia, with its wealth of land, clean air, water and timber, could become an opportunity for a more human lifestyle. Carnia, Malghe_ph L. Gaudenzio - A. PromoTurismoFVG (POR FESR 2007-2013)

Enemonzo, Festa del formaggio

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LA CARNIA VISTA DA DANTE SPINOTTI - CARNIA SEEN BY DANTE SPINOTTI

Inchiesta in Carnia was produced with the support of: CO.S.IN.T., Fondazione CRUP, Comunità Montana della Carnia Carnia, the Chamber of Commerce of Udine and Eurotech S.P.A. During the months of December and January, Spinotti will present the boxed set in various cities of the regions, from Gemona del Friuli, Tolmezzo, Ovaro and Udine, to Pordenone and Trieste.

sentare un’opportunità e un modello esistenziale più a misura d’uomo. Inchiesta in Carnia è stato realizzato con il sostegno di: CO.S.IN.T., Fondazione CRUP, Comunità Montana della Carnia, Camera di Commercio di Udine, Eurotech S.p.A. Tra dicembre e gennaio, Dante Spinotti introdurrà il cofanetto in alcune città della regione, da Gemona del Friuli, Tolmezzo, Ovaro, Udine, Pordenone, Trieste.

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Johnny Depp

Robert De Niro Dante Spinotti una carriera tra le stelle Dante Spinotti, nativo di Tolmezzo e oggi residente tra Santa Monica in California e Muina di Ovaro in Carnia, ha lavorato come reporter e documentarista prima di affermarsi nella “golden age” della Rai Tv a Milano, collaborando come direttore della fotografia con i massimi autori e attori dei popolari sceneggiati a puntate. Trasferitosi a Roma, è entrato nel mondo del cinema collaborando sia con noti cineasti italiani che con grandi produzioni angloamericane girate nel nostro Paese. Chiamato in America dal tycoon napoletano Dino De Laurentiis, ha iniziato una nuova carriera nella Mecca del Cinema. Tra i film più famosi che gli hanno valso due nomination agli Oscar e numerosi premi internazionali: LA Confidential, L’ultimo dei mohicani, Heat-La sfida, Red Dragon, Nemico pubblico, Le cronache di Narnia. Tra i registi, scrittori, produttori e attori con i quali Spinotti ha collaborato: Alberto Sironi, Umberto Eco, Gabriele Salvatores, Sergio Citti, Fabio Carpi, Ugo Tognazzi, Lina Wertmüller, Giuseppe Tornatore, Ermanno Olmi, Sergio Castellitto, Roberto Benigni, Paolo Villaggio, Jerzy Skolimowski, Peter Bogdanovich, Michael Apted, Robert De Niro, Al Pacino, Jodie Foster, Michael Mann, Morgan Freeman, Sam Raimi, Sharon Stone, Barbra Streisand, Salma Hayek, Michael Douglas, Russell Crowe, Anthony Hopkins, Leonardo Di Caprio, Johnny Depp. Nel 2002 la Cineteca del Friuli ha istituito un fondo archivistico che raccoglie tutti i film e i prodotti televisivi di Spinotti e documenti attinenti alla sua attività. Il 7 e l’8 dicembre all’Auditorium Candoni di Tolmezzo Dante Spinotti sarà impegnato in qualità di ideatore e coordinatore, assieme ad Adriana Stroili, della rassegna Cortomontagna 2016. www.leggimontagna.it

Sharon Stone

Dante Spinotti speaks about his “Inchiesta in Carnia” “I focused my attention on the humanity of the people; in my interviews I tried to capture the essence of who the people are, even before presenting their opinions. The documentary is not laid out to logically develop a thesis; it rather presents the experience of a passer-by who observes a situation, becomes curious regarding particular issues, and asks questions.” “To produce the documentary, I wanted to collaborate with professionals from Carnia; the results were exceptional. […] I would feel confident in making a Hollywood feature film working with professionals from Carnia.”

Dante Spinotti parla di “Inchiesta in Carnia” “Ho posto in primo piano l’umanità della gente, nelle interviste ho cercato di raccontare chi erano le persone anche prima delle loro opinioni. Il documentario non vuole essere un discorso logico con una tesi che si sviluppa; è piuttosto l’esperienza di un viandante che osserva, si incuriosisce di alcuni temi, fa delle domande.” “Per la lavorazione di quest’Inchiesta ho cercato collaborazioni strettamente carniche, con risultati straordinari. […] Mi sentirei di fare un lungometraggio hollywoodiano con maestranze di origine carnica.”

Dante Sinotti, a Career with the Stars Dante Spinotti, born in Tolmezzo, now spends his time between Santa Monica in California and Muina di Ovaro in Carnia. Before making a name for himself in the “golden age” of the RAI TV in Milan, and collaborating with the major directors and actors of many important television films, he worked as a reporter and documentary filmmaker. He moved to Rome, and started working in the film industry collaborating both with famous Italian filmmakers and in great Anglo-American productions filmed in Italy. Summoned to the United States by tycoon Dino De Laurentiis, he started a new career in the film-industry mecca. He has received two Oscar nominations and various international awards for: LA Confidential, The Last of the Mohicans, Heat, Red Dragon, Public Enemy, The Chronicles of Narnia He has worked with many directors, screenwriters, producers and actors: Alberto Sironi, Umberto Eco, Gabriele Salvatores, Sergio Citti, Fabio Carpi, Ugo Tognazzi, Lina Wertmüller, Giuseppe Tornatore, Ermanno Olmi, Sergio Castellitto, Roberto Benigni, Paolo Villaggio, Jerzy Skolimowski, Peter Bogdanovich, Michael Apted, Robert De Niro, Al Pacino, Jodie Foster, Michael Mann, Morgan Freeman, Sam Raimi, Sharon Stone, Barbra Streisand, Salma Hayek, Michael Douglas, Russell Crowe, Anthony Hopkins, Leonardo Di Caprio, Johnny Depp. In 2002 Cineteca del Friuli set up an archive that includes all the films and tv footages shot by Spinotti as well as documentaries that present his work. On the 7 and 8 December, at the Auditorium Candoni in Tolmezzo, Dante Spinotti will be present as the author and coordinator, together with Adriana Stroili, of the film festival Cortomontagna 2016. www.leggimontagna.it



ROMEO E GIULIETTA. OVVERO LUIGI E LUCINA - ROMEO AND JULIET. IN THIS CASE, LUIGI AND LUCINA

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GIRO INVERNO - WINTER 2016-17




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