Raccolta di racconti brevi

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RACCOLTA DI RACCONTI BREVI di Giulia Eleonora Zeno


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Introduzione

Caro lettore, prima di leggere questi piccoli scritti è importante che tu sappia che sono stati tutti ispirati dalla realtà che mi circondava all’epoca dei fatti.

Questi testi, scritti tra il 2015 e il 2016, raccontano quello che ho visto nei posti dove mi sono trovata a vivere esperienze brevi o lunghe: treni, strade, supermercati, uffici, teatro, case. A volte mi sono fatta prendere un po’ dalla Fantasia come è capitato nel Racconto #03 nato da un interminabile viaggio in treno e da una coppia di anonimi viaggiatori che si mangiava con gli occhi. Altre volte, invece, ho scritto solo ciò che ho visto come nel Racconto #06 a cui sono, peraltro, tanto affezionata! E a proposito di sentimenti, il Racconto #07 ha un posto speciale tra i miei ricordi perché scaturito da un luogo a me molto caro, perciò ti chiedo di prestarvi parecchia attenzione.

Può capitare poi che alcune parole ti facciano battere il cuore e che tu possa immedesimarti nei protagonisti, non preoccuparti non è una malattia. Si chiama empatia ed è bellissimo sentirsi vicino a qualcuno anche se sconosciuto, non è vero?

In altre occasioni ho raccontato pezzettini di vita di persone che ho incontrato anche per pochissimi minuti, come nel caso del Racconto #01. Devi sapere però che tutti i nomi sono inventati e che nessuno dei soggetti di cui ho scritto sa di avermi ispirato. Inoltre è passato del tempo prima che questi incontri si trasformassero in parole.

Ogni Racconto ha avuto il suo tempo; alcuni li ho scritti immediatamente altri, invece, hanno subìto un iter burocratico più lungo. Altri ancora sono fuoriusciti senza che me ne accorgessi. Questa è la magia della scrittura.

Non posso aggiungere altro, ti auguro pertanto una curiosa lettura.

Giulia


RACCONTO #01 Aida si alza presto Aida si alza tutte le mattine alle quattro e mezzo. Prepara la colazione per i figli e la lascia sul tavolo di legno in cucina. Alle 6 è già a lavorare in fabbrica, fa l’operaia per un grande marchio che vende ortofrutta. Ha un contratto part-time tramite agenzia interinale, ma le altre ore le fa in nero. É sottopagata e sfruttata. Se il capo è incazzato ne subisce le conseguenze. Aida è stanca, vorrebbe cambiare lavoro. É ragioniera, ma quando ha iniziato ad avere bisogno di lavorare non ha trovato nulla che potesse permetterle di dare sfoggio della sua bravura con i numeri. La sera torna a casa distrutta, dopo aver trasportato casse su casse di frutta e verdura. Prepara la cena per tutti, e non le manca mai un sorriso. Neppure se ha trascorso una giornata di merda. Aida fa tutto per amore, per amore della famiglia. Per i suoi due bambini, perché a loro vuole dare quello che a lei la vita non ha dato. O meglio lo spera. Aida è speciale e, anche se nessuno glielo dice, lei sa di esserlo.


RACCONTO #02 Anna Anna ha 80 anni. Ogni giorno scrive il suo diario. Racconta la sua giornata monotona, e quello che avrebbe fatto se fosse stata un po’ più giovane. Non ha smesso di sognare Anna, nonostante l’età. E allora si confida con un foglio di carta, tenendo ben stretta la penna. La domenica prepara leccornie e varie prelibatezze per i suoi nipotini. É il suo modo di amarli, un amore di una tenerezza infinita che traspare dalla luce dei suoi occhi.


RACCONTO #03 Gli Amanti Si erano visti soltanto due volte. Una volta al country club di Firenze. La seconda su un treno. Hanno fatto l’amore in bagno. Senza neppure conoscere i nomi reciproci. Erano amanti in cerca d’amore. Vero. Passionale. Eterno.


RACCONTO #04 Vecchi mestieri Margaret è il suo nome d’arte. Regala se stessa per pochi soldi. A volte per piacere. Per tutti è la puttana del quartiere. Per chi sa osservare è la donna che porta negli occhi i segni del dolore. Un dolore lontano, sepolto sottopelle eppure ancora vivo.


RACCONTO #05 Pazienza Zelda è una persona scorbutica. É sempre arrabbiata con tutti. Sembra voler fare a cazzotti con il mondo intero. Eppure io lo so, che in fondo, ma proprio in fondo, c’è qualcosa che la rende felice. Non sarebbe compito mio scoprirlo, ma ne va dell’intero buonumore dell’ufficio… se nessuno accetta questa sfida. Forse sarebbe meglio se mi facessi i cazzi miei! E poi, sarebbe una gran delusione scoprire che non c’è soluzione.


RACCONTO #06 Dimora Rosa ha 48 anni. È una barbona, la sua casa è un cartone sul marciapiede; il suo tetto il cielo. Vive fuori da un supermercato. Con gli spiccioli che racimola compra le liquirizie gommose, per far passare l’appetito, in attesa, forse, del pasto unico serale donato da qualche associazione. Eppure, a fine serata, le cose che gettano i supermercati sono tante. Rosa lo sa che la vita è ingiusta. Chissà cosa faceva prima, quando non viveva per strada. Chissà se ha una famiglia. Se ha qualcuno che le vuole bene. Vede ogni giorno mille facce, sa tutto della gente, legge le loro espressioni. Se ne sta nel suo angolo ad osservare. Rosa probabilmente pensa di essere invisibile, ma non è così. Qualcuno ogni tanto si accorge di lei. Per fortuna.


RACCONTO #07 Ugo e Francesca Ugo e Francesca sono dei ragni portafortuna. Di giorno tessono la loro tela invisibile. Di notte giocano a chi finisce prima il percorso. Quando sono stanchi riposano. Vegliano l’uno sull’altra. Hanno paura di mani e piedi umani, e quando sentono il pericolo alle spalle corrono a nascondersi nel buco più vicino. Quando vogliono osservare il mondo, salgono il più in alto possibile, dove nessuna scopa può arrivare, e sono capaci di restare lì fermi, immobili, per ore, o anche mesi. Poi improvvisamente scompaiono. Ugo e Francesca cambiano spesso dimora. Sono attenti osservatori. Agili e veloci esploratori, vivono gli spazi in silenzio poetico.


RACCONTO #08 Segreti Quando il vento soffia forte raccoglie i segreti degli alberi, delle foglie, e dell’erba. Li porta alle orecchie degli uccellini che li intonano con un canto melodioso. I sassi allora danzano, rotolandosi sul terriccio umido le formiche giocano a nascondino i gatti randagi guardano tutto e fanno gli agguati ai topi. Qualche segreto si perde per strada rincorrendo un passante distratto che v’inciampa senza accorgersene. Intanto le luci delle case si spengono la notte buia scende di nuovo a cullare i sogni del mondo.


RACCONTO #09 Silenzi parlanti Eugenio è un vecchio direttore d’orchestra, ormai dimenticato da tutti. Trascorre i suoi giorni a lavorare il legno ascoltando musica classica. Non esce mai, fuorché l’ultima domenica del mese di maggio per comprare i fiori e portarli sulla tomba della sua amata. La spesa a casa gliela porta un ragazzino marocchino che lavora dal fruttivendolo a pochi metri da casa. Sono due sconosciuti i cui silenzi parlano da due anni. Eppure ci vorrebbe solo un po’ d’amore.


RACCONTO #10 Rossetto rosso mela Assunta ha 73 anni, capelli bianchi occhiali da vista maculati e indossa un rossetto rosso mela. Ogni pomeriggio porta il suo cane a spasso nella speranza di incrociare un sorriso sui volti di chi incontra.



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