Tavole 05,06
Il progetto del sentiero margine: Paseo Quebradas, dall’immateriale al costruito. Fasi di processo Attori e buone pratiche Comunicazione Ridisegno urbano
Tavole 01,02
L’analisi del contesto attraverso la chiave di lettura ambientale e sociodemografica Piantagione forestale Reserva de La Biosfera Campamentos Quebradas
Tavole 07,08,09 Tavole 03,04
L’analisi dell’area studio tra presente e progettato. Le strategie per la rigenerazione del paesaggio. Analisi SWOT Sentiero margine Comunità di quebradas
Suggestioni e proposte per i progetti pilota del Paseo: l’azione dei micro-servizi
PAESAGGI SVELATI
Un sentiero ritrovato per disegnare il confine tra urbano e rurale a Valparaíso
spazi pubblici fattorie urbane punti di riciclaggio vivai e serre soste e miradores centri comunitari
Gli accessi
Abstract Nella parte alta di Valparaíso, a partire dai 100 mslm, il confine tra urbano e rurale sfuma nel cosiddetto “patio trasero”, il “cortile sul retro” dove si accumula tutto ciò che non si vuol vedere. Si tratta di un settore cittadino non consolidato, caratterizzato da VULNERABILITÀ SOCIALE e minacce ambientali, queste ultime causate sia dall’intervento antropico che dal cambiamento climatico.
Obiettivo della tesi è principalmente quello di MIGLIORARE LA PERCEZIONE delle quebradas, epurandole dai concetti di degrado e rischio ad esse associate e di promuovere la gestione delle risorse ambientali, accettando la presenza antropica insediata in quartieri a bassa densità e con funzione di PRESIDIO DEL TERRITORIO.
In questa porzione di territorio, l’AUTOCOSTRUZIONE e il paesaggio naturale si compenetrano e sono entrambi elementi a cui l’amministrazione cittadina ha storicamente voltato le spalle. La conurbazione di Valparaíso e Viña del Mar possiede la maggior quantità, su scala nazionale, di “campamentos”, forme di occupazione diretta della terra prive di urbanizzazione e servizi basici.
Attraverso la pratica del camminare e la CONOSCENZA DIRETTA dell’area studio, il progetto individua alcune aree sensibili dove inserire interventi di cosiddetta “agopuntura urbana”. Si propone di realizzare una RETE DI MICRO-SERVIZI, a sostegno degli insediamenti esistenti e finalizzati al loro migliore funzionamento, ma anche di promuovere la conoscenza di questi luoghi che costituiscono il “volto verde” della città nota. Valparaíso è infatti nota soprattutto per la sua parte storica di epoca coloniale, sito UNESCO dal 2003, e per il suo porto in continua e aggressiva espansione.
Il progetto si concentra dove questo limite indefinito è più vicino alla città, un’area colpita dal Grande INCENDIO del 2014 che si è esteso per 1.090 ettari, distruggendone 148 in ambito urbano. Nonostante i finanziamenti governativi del Plan de Reconstrucción, almeno la metà delle case distrutte sono state ripristinate dagli stessi abitanti in situazioni di grave precarietà e di rischio ambientale. Non si tratta solo di incendi forestali, ma anche di alluvioni invernali e relativi slittamenti di terreno. Questo è visibile soprattutto nelle QUEBRADAS che separano tra loro le colline (“cerros”), producendo una combinazione di degrado antropico, PRATICHE RURALI e risorse ambientali sottostimate. Si tratta di strette valli urbane che racchiudono la stessa VEGETAZIONE NATIVA protetta nella riserva della biosfera (UNESCO dal 1984) appena fuori città, la Reserva Lago Peñuelas. Nell’area di progetto si trovano i due maggiori bacini idrici cittadini che assicurano il flusso annuale d’acqua nelle quebradas, che però sono discariche a cielo aperto. Nonostante la bassa crescita demografica, gli sfitti numerosi, il patrimonio edilizio da recuperare e la necessità di pianificare l’esistente, i nuovi strumenti urbanistici hanno raddoppiato l’area urbana per accogliere l’ESPANSIONE di Santiago.
PAISAJES REVELADOS | Paesaggi svelati. Un sentiero ‘ritrovato’ per disegnare il confine tra urbano e rurale a Valparaíso
Malesani
La localizzazione delle tappe di questo sentiero è basata su alcuni principi base: (1) migliorare l’accessibilità esistente tenendo conto delle previsioni di nuove infrastrutture da parte degli strumenti di gestione del territorio (Plan Regulador Comunal), (2) utilizzo di proprietà sottoutilizzate prediligendo quelle già destinate a verde pubblico o attrezzature di uso pubblico, (3) intervenire sul patrimonio ambientale nel tentativo di risanare e tutelare le RISORSE NATURALI, (4) definire la qualità di spazi pubblici di origine informale e non consolidati. Si lavora su “WASTED LANDS”, zone di solo transito che sono discariche urbane ma possiedono alto potenziale paesaggistico (K. Lynch). Il fine è quello di ridare un SENSO AI LUOGHI (placemaking, J. Jacobs), promuovendo nuove attività che siano a servizio dei bisogni essenziali delle piccole comunità, così come di svago. Un sentiero “ritrovato” per svelare paesaggi dimenticati e ripensarli secondo principi di SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SOCIALE.
| Università degli studi di Ferrara | Corso di laurea magistrale in Architettura | Tesi di laurea | A.A.2015/2016 | relatrice: Francesca Leder, correlatori: Andrea Pino Vásquez, Romeo Farinella | laureanda: Giulia
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