Ritratti - Specchio del Tempo

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ritratti Specchio del Tempo



RITRATTI: SPECCHIO DEL TEMPO Un confronto tra epoche e piani

L’allestimento “Ritratti: Specchio del tempo” si offre come trait d’union e voce di confronto, dal rinascimento all’età moderna, sul mondo visibile creato dal soggetto in un contesto sociale, fisico e talvolta psichico. Al di là del soggetto, è la presenza del contesto e della tecnica propria dell’artista che fa di ogni opera un caso unico, e per lo stesso motivo presentato come affine ad altri momenti nella storia dell’Arte moderna. Una sensibilità messa in opera da mani differenti in secoli diversi, va oltre a una rappresentazione corporale; apre un confronto che in qualche modo rappresenta l’epoca, l’importanza del soggetto e la sua funzione sociale. Se a volte l’artista vela l’interpretazione, è il contesto che svela il suo senso d’essere. La struttura espositiva rispecchia l’intento di proporre una analisi socio-stilistica di secoli cardine per la cultura contemporanea, mostrando alcuni capolavori appartenenti a un ristretto numero di artisti. L’impianto della mostra si sviluppa in quattro stanze tematiche dedicate che si diramano dal centro e sono dotate di finestre per offrire una visuale sulle stanze adiacenti, consentendo l’incontro e il confronto fra epoche e piani diversi.



INDICE

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Un confronto tra epoche e piani

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Il valore del ritratto e la scelta degli artisti

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La struttura espositiva Le opere

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Berruguete e Gand

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Leonardo

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Freud

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Warhol


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Un confronto tra epoche e piani

Nei contenuti artistici, il ritratto ha ricoperto un ruolo piuttosto variegato nell’arco dei secoli.Il lustro dato agli uomini di potere e di culturanell’epoca classica, diventa un “merito” attribuibile solo a personalità sacre nell’epoca medievale. Solo agli albori del XIV secolo, sull’onda di un ritrovato spirito umanistico-classicita, il ritratto torna agli uomini terreni. La sua funzione cambia, a seconda della del contesto della committenza e dei propositi della stessa.Tra i numerosi ritrattisti che popolano il panorama rinascimentale, e, in misura minore, quello dell’arte moderna e contemporanea ne abbiamo scelti cinque: Pietro Berruguete, Giusto di Gand, Leonardo da Vinci, Andy Warhol e Lucian Freud. Sebbene con stili e tecniche differenti, dal ‘400 a oggi, il loro modo di porsi rispetto al soggetto costituisce uno straordinario documento e spunto di riflessione su come l’uomo vede se stesso e la società in cui vive. In qualche modo, il soggetto non è più la persona in sé:diventa personaggio, simbolo e media del senso.

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La struttura espositiva

Lo spazio è un open che non presenta alcuna restrizione rispetto all’ordine di visita delle quattro sale espositive. A rafforzare questo senso di percorso individuale vi è la struttura a quattro ingressi indipendenti.

Al centro vi è una zona franca circolare che mette in relazione gli spazi espositivi, ospitando postazioni multimediali e pannelli esplicativi sul tema di ogni sala e sugli artisti presentati. Le quattro sale tematiche ospitano le opere della mostra: nonostante le differenti coordinate storiche e stilistiche si interpongano tra gli artisti, è notevole come l’interdipendenza possa fare di questi autori un continuum, dove il soggetto è l’anima o la mancanza di essa. La quadri-partizione dello spazio, è costruita sulle due diagonali: da una parte si va dalla chiusura intra-personale alla rilevanza sociale, e dall’altra da una forte presenza dell’anima a una altrettanto forte non-presenza. Agli estremi, si va dalla caratterizzazione personificata nei soggetti di Lucian Freud, al ruolo mistificato dei personaggi dello studiolo di Federico da Montefeltro. Dai soggetti persona-natura di Leonardo da Vinci ai soggetti personaggi-industria di Andy Warhol. La dialettica fra questi estremi viene sottolineata dalle aperture e dalle trasparenze dell’allestimento, lasciando però allo spettatore il modo, il tempo e il metodo per condurre il proprio percorso all’interno della mostra.

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Giusto di Gand Pedro Berruguete


GIUSTO DI GAND (Gand 1430 - 1480) Di origine fiamminga, si trasferisce in Italia prima a Roma e poi da Federico di Montefeltro. L’autore tentò di sintetizzare la grandiosità delle concezioni spaziali di Piero della Francesca. Le influenze italiane portano a volte alla difficoltà di distinguere le sue opere da Berruguete. Gand costituisce il più notevole punto d’incontro nel XV secolo tra la pittura fiamminga e quella italiana.

PEDRO BERRUGUETE (Paredes de Nava, 1450 - Avila, 1504) Spagnolo e di ispirazione fiamminga, legata soprattutto a Jan van Eyck, nel 1474 si trasferisce in Italia, dove lavora per Federico da Montefeltro a Urbino. Qui collabora con Giusto di Gand alla decorazione del Palazzo Ducale e ai ritratti posti nello studiolo del Duca. A lui si deve un pungente realismo che caratterizza le sue opere.


Profeta Ezquiel | 102x92

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Aristotele | 1476 | 104x68


Euclide | 107 x 53

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Tolomeo |


Petrarca |

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Cardinale Bessarion | 56 x 115


Dante | 64 x 111

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Leonardo da Vinci


LEONARDO (Vinci 1452 - Amboise 1519) Leonardo da vinci è stato artista, scienziato e pittore italiano. Con il suo eclettico ingegno, ha incarnato pienamente lo spirito rinascimentale nei più disparati campi dell’arte e della conoscenza. Ha vissuto principalmente a Firenze, a Milano per gli Sforza e in Francia per il Re.Nelle sue opere pittoriche ha saputo traspettere i moti dell’animo, mediante tecniche come il chiaroscuro e l’integrazione di soggetto e natura.


Ritratto di musico | 1485-1487 | 43 x 31

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La dama con l’ermellino | 1488-1490 | 40 x 54


Ritratto di dama | 1490-1495 | 43 x 65

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La Gioconda | 1503-1515 | 53 x 77


San Giovanni Battista | 1508-1513 | 57 x 69

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Lucian Freud


LUCIAN FREUD (Berlino 1922) Lucian Freud è pittore britannico, nipote del psicanalista Sigmund. A causa del regime nazista, sin da piccolo si trasferisce con la famiglia a Londra, dove intraprende la carriera artistica. Le prime prove pittoriche tendono a una espressività intensa, data da uno straordinario spirito di osservazione del reale e una forte adesione concettuale ad esso. Mentre nelle sue opere più mature il suo sguardo si volge anche all’interno dell’essere umano, mostrando una personale consapevolezza autoriflessiva.


Donegal man

| 2007 | 56 x 46


John Minton | 1952 | 40 x 25.4


Woman with a Daffodil | 1945 | 20 x 15

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Girl by the sea | 1956 | 25 x 24


Girl with a white dog | 1951-52 | 76.2 x 101.6

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High Bowery | 1990 | 51 x 40


Guy and Speck | 1981 | 60 x 76

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Andy Warhol


ANDY WARHOL (Pittsburgh 1928 - New York 1987)

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Andy Warhol è il nome d’arte di Andrew Warhola. E’ stato un pittore, scultore, regista e produttore statunitense, al centro del movimento pop art americano. Dopo aver dimostrato il suo talento nel mondo della pubblicità, decide di riversare gli stessi strumenti come fare artistico. Ha usato la ripetizione dell’oggetto fino a rimuoverlo di ogni significato, se non quello di consumo massificato, senza alcuna scelta e identità.


Marilyn Monroe | 1967 | 90 x 60

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Lenin | 1987 | 74 x 100


Triple Elvis | 1963 | 66 x 91

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Michael Jackson | 1987


Brigitte Bardot | 1975 |120 x 120

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Mao | 1973 | 84 x 75


Giorgio Armani | 1981

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Proposta di allestimento inerente il corso di “Storia dell’Arte Moderna” tenuto dalla Prof.ssa Laura Corti presso la facoltà di Design e Arti, IUAV. Il tema del programma 2009/2010 riguarda il ritratto, dagli albori del Rinascimento a riferimenti del precedente secolo.

Francesco Belloli Giuseppe Burdo Alessandro Filippi


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