Test e Prova: Roberto Diani con il supporto di Giulio Guadalupi Foto e Video: © Giuseppe Repetto Il marchio francese, giunto al suo sesto anno di vita, ha sfoderato questo nuovo modello che può vantare soluzioni estetiche originali che risolvono in modo esemplare l’integrazione di batteria e motore. I 160 millimetri di escursione su entrambe le ruote e i valori geometrici la posizionano in un range di utilizzo centrato sull’e-enduro.
I tecnici francesi hanno lavorato sodo per risolvere al meglio l’integrazione della batteria senza introdurre complicazioni a livello funzionale: il grosso tubo obliquo contiene l’accumulatore che è nascosto da un coperchio in materiale plastico facilmente rimovibile. In questo modo la batteria è facilmente asportabile e può essere ricaricata nella modalità preferita.
A nostro avviso la Samedì Race è, senza ombra di dubbio, la e-mtb dotata di motore Bosch meglio riuscita del 2017 ! Il triangolo principale evidenzia un tubo orizzontale molto inclinato ed un tubo verticale che, nella parte inferiore, si sdoppia lasciando lo spazio vitale al passaggio dell’ammortizzatore. Il carro posteriore, solidamente ancorato al triangolo principale, è caratterizzato dalla presenza dell’Horst Link e da un bilanciere che comprime l’ammortizzatore dotato di interasse e corsa rispettivamente uguali a 200 e 57 millimetri. Il rapporto medio di leva pari a 1:2,8 moltiplicato per la corsa dell’ammortizzatore determina un’escursione alla ruota pari a 160 mm. 160 sono, anche, i millimetri di escursione della forcella, a proposito della quale va sottolineato come le prestazioni assicurate dalla SR Suntour Aion siano nettamente inferiori a quelle offerte dalla “36” montata sulla Samedì 27 Race Carbon 9. A proposito della versione top del nostro test va chiarito che è stata customizzata dal suo fortunato proprietario, sia per quanto concerne alcune soluzioni grafiche sia per l’utilizzo di componenti diversi da quelli di serie, a partire dagli pneumatici molto aggressivi e performanti sui terreni con scarsa aderenza.
Marca e modello
Moustache Samedì27 Race 6
Prezzo bici in test al 6/2017
€ 4.799,00
Peso
23,480 kg
D.U
Bosch performance CX
Accumulatore
Bosch 500 Wh
Computer
Intuvia
Telaio
Lega Leggera 6061 T4 T6
Forcella
SR Suntour Aion 160 mm
Ammortizzatore
Moustache 200 x 57 mm
Trasmissione
Sram XN 14x11/46
Cambio e comandi
Sram XN
Freni
Magura MT 5 203 ant MT4 180 post
Ruote
Moustache 27,5 plus
Pneumatici
Maxxis Rekon 27,5x2,80”
Reggisella
Tranz X 120 mm
Manubrio
Lega leggera 760 mm
Attacco
60 mm
Sella
Velo Ergonomic
I valori geometrici messi in campo dalle nostre Samedì 27 Race, pur rientrando a pieno diritto in ambiti enduro, non sono tra i più spinti, a partire dalla quota di carro posteriore pari a 463 mm che, in considerazione dell’utilizzo di una D.U. Bosch, riteniamo sia un risultato più che soddisfacente. Lo stesso dicasi per l’angolo di sterzo inclinato di 66,5° che, in sinergia con una quota di reach pari a 436 mm è in grado di assicurare un compromesso efficace tra stabilità e agilità.
Geometria
Misure rilevate
Taglie
S, M (test) e L
Tubo Verticale
440 mm
Tubo di sterzo
110 mm
Angolo di sterzo
66.5°
Carro posteriore
463 mm
Interasse
1203 mm
Altezza movimento centrale
345 mm
Reach
436 mm
Lunghezza attacco manubrio
60 mm
Larghezza manubrio
760 mm
Il test è stato realizzato principalmente sulla versione base ed è stato completato con la prova della versione top che, gentilmente, ci è stata messa a disposizione da Giulio Guadalupi di Mystic Freeride.
La taratura della sospensione posteriore è facilitata dalla presenza, sulla parte inferiore del tubo verticale, di una linea che corrisponde a un Sag del 30%. Il feeling con la Samedì non tarda ad arrivare: regolati gli appoggi e tarati correttamente sospensioni e pneumatici, bastano poche ore per trovare gli automatismi che permettono di sfruttare al meglio le potenzialità di questa e-enduro. La geometria, la dislocazione della batteria, la funzionalità della sospensione posteriore e la rigidità del telaio regalano una grande facilità di guida nelle variegate situazioni proposte anche da utilizzi gravosi. La trasmissione è efficiente tanto da non richiedere di smanettare sulla levetta del lockout dell’ammortizzatore per ottenere prestazioni adeguate. Sempre a proposito della sospensione posteriore, va sottolineato come la dislocazione degli snodi, in particolare dell’Horst Link, favorisca la riduzione del Break Lockout, che, tradotto in soldoni, significa poter disporre dell’intera escursione nominale della ruota posteriore anche in fase di frenata. Le gomme di serie funzionano discretamente solo su terreni asciutti, ma denunciano seri limiti sui terreni scivolosi, in particolare sulla ruota anteriore diventa fondamentale l’utilizzo di uno pneumatico più aggressivo e dotato di una mescola più soffice. La curva di compressione moderatamente progressiva è perfetta per utilizzi all mountain ma richiede una taratura con un Sag inferiore al 30% in caso di utilizzi prossimi all’enduro specialmente quando la velocità aumenta e il percorso propone salti e terreni molto accidentati. A conclusione del test possiamo stilare un giudizio complessivamente positivo per la nostra versione base che ha, però, il suo punto debole proprio nella forcella che non si è dimostrata all’altezza della Samedì 27 Race.
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