E-Bike Magazine 010 Test Thok Mig

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Testo e Prova: Roberto Diani Foto e Video: Š Giuseppe Repetto Dopo lo “Short Testâ€? realizzato a Sestri Levante siamo, ora, in grado di completare la prova di questa interessantissima e-mtb che suscita sempre ed ovunque un grande interesse da parte degli e-Biker che dimostrano di apprezzare le soluzioni adottate dal neonato marchio italiano, dedicato esclusivamente alla produzione di ebike.




Il telaio può contare su un design originale e, al contempo, gradevole e funzionale; fondamentale il ruolo del tubo obliquo, sulla parte anteriore del quale è fissata la batteria, in posizione abbassata e arretrata. Tale soluzione permette, inoltre, di lasciare lo spazio vitale per la borraccia o per un eventuale ammortizzatore dotato di serbatoio separato. La D.U. Shimano ha dimensioni contenute con ricadute molto positive sulle quote di carro posteriore e fattore “Q”. Il carro posteriore a quattro punti d’infulcro, Horst Link compreso, assicura 140 mm di escursione alla ruota. La curva di compressione è progressiva. La sospensione è completata dall’ammortizzatore Rock Shox Deluxe R che dispone della sola regolazione esterna del rebound. Anteriormente troviamo una Yari RC Boost con escursione pari a 150 mm. Le ruote da 27,5+ sono gommate Maxxis DHR all’anteriore e Rekon al posteriore, entrambe con sezioni di 2,8”.



Marca e modello

Thok Mig

Prezzo bici in test “a Giugno 2017”

€ 3.990,00

Peso

23.220 kg

D.U

Shimano

Accumulatore

Shimano 500 Wh

Computer

Shimano

Telaio

Lega Leggera 6061 T4 T6

Forcella

Yari RC 150 mm

Ammortizzatore

Rock Shox Deluxe R 210x55 mm

Trasmissione

34 x 11/42

Cambio e comandi

Sram NX

Freni

Deore

Ruote

Novatec Boost

Pneumatici

Maxxis DHR ant Rekon post 27,5x2,8”

Reggisella

Thok telescopico 150 mm

Manubrio

Thok oversize

Attacco

Thok CNC

Sella

Thok fit


La geometria della nostra Mig è semplicemente perfetta: grazie all’utilizzo del motore Shimano la quota di carro posteriore è contenuta in soli 452 mm; il triangolo principale mette in campo una quota di reach pari a 450 mm (taglia L), un’altezza del movimento centrale contenuta in 340 mm e, per finire, l’angolo di sterzo è inclinato di 66°. Si tratta di valori che allargano il range di utilizzo della MIG in direzione enduro.

Geometria

Misure rilevate

Taglie

S, M, L (test) e XL

Tubo Verticale

470 mm

Tubo di sterzo

130 mm

Angolo di sterzo

66°

Carro posteriore

452 mm

Interasse

1239 mm

Altezza movimento centrale

340 mm

Reach

450 mm

Lunghezza attacco manubrio

50 mm

Larghezza manubrio

780 mm









Come ampiamente specificato nel precedente “Short Test” (che abbiamo inserito di seguito), in sella alla MIG si ha la gradevole percezione di pedalare una “muscolare”: il fattore “Q” contenuto, il display poco ingombrante che si posiziona tra manubrio e attacco e il comando remoto del livello di assistenza che funziona, ne più ne meno, come un normale comando del deragliatore, permettono di trovare, da subito, il perfetto feeling anche da parte dei Biker al primo approccio con una mtb a trazione ibrida. I 150/140 mm di escursione disponibili farebbero pensare ad un range di utilizzo limitato al trai/all mountain, ma dopo poche uscite con la nostra MIG si scoprono attitudini che vanno ben oltre, grazie alla sinergia tra geometria, dislocazione del baricentro e funzionalità della sospensione posteriore che la proiettano in ambiti prettamente enduro. Queste caratteristiche, unite alla funzionalità del motore Shimano Step 8000 e alla trasmissione con dentature pari a 34x11/42, rendono piacevoli anche le escursioni alla scoperta del territorio, dove l’ansia di prestazione lascia il posto ad una guida divertita e socializzante e, anche quando si incontrano passaggi impegnativi, permettono di districarsi nel pieno controllo del mezzo. Ultima annotazione, non secondaria, tutto ciò è disponibile al prezzo davvero invitante di 3.990€!




In occasione della prima gara di E-Enduro svoltasi a Sestri Levante, Stefano Migliorini ci ha consegnato la sua Mig per un primo assaggio, breve ma intenso, che si è svolto sull’impegnativo percorso di gara dedicata esclusivamente alle e-MTB. Il nostro anticipo di test è stato realizzato sulla versione base che ha il pregio di proporre componenti affidabili al prezzo invitante di 3.999€: le sospensioni sono Rock Shox Yari RC con escursione pari a 150 mm e Deluxe R metrico con interasse di 210 mm e corsa pari a 55 mm che determina un’escursione alla ruota di 140 mm; la trasmissione utilizza dentature 34×11/42 con comandi e cambio Sram NX; i freni sono Shimano Deore con diametri di 203 mm; le ruote Novatec sono gommate Maxxis 27,5×2,8” DHR all’anteriore e Rekon al posteriore. Motore, batteria da 500 Wh e display sono Shimano STEPS E8000. Seduti in sella alla nostra Mig si ha la netta percezione di pedalare una normale mountainbike: il cockpit, grazie al display poco ingombrante e posizionato in modo corretto tra manubrio e attacco e al comando remoto dell’assistenza che riproduce le modalità di utilizzo tipiche del comando del deragliatore, e, praticamente, identico a quello di una “muscolare”. Anche il fattore “Q” contenuto asseconda questa percezione. Il telaio in lega leggera, dalle forme molto originali e gradevoli, è costruito intorno al motore Shimano che ha un ruolo fondamentale sia nella realizzazione di una geometria che si basa su una quota di carro posteriore contenuta in soli 450 mm, sia su una dislocazione molto funzionale della batteria. I valori geometrici messi in campo dalla Mig rappresentano il punto di forza di questa moderna e-mtb che, pur essendo dedicata ad ambiti di utilizzi che comprendono il trail e l’all mountain, ha dimostrato, sulle P.S. di Sestri Levante, di possedere insospettabili doti corsaiole. Ottime le sensazioni offerte dal motore Shimano con il quale abbiamo instaurato, da subito, un ottimo feeling: il livello di assistenza “Eco” risponde sempre in modo perfettamente prevedibile permettendo di pennellare con la massima precisione le traiettorie impostate dal driver, l’esuberanza del livello “Boost” non va, comunque, a detrimento del controllo della nostra e-mtb. La sospensione posteriore, a quattro punti d’infulcro, Horst Link compreso, è sufficientemente progressiva per assicurare tutta la sensibilità necessaria nella prima fase della curva di compressione senza creare problemi di fondocorsa in caso di assorbimenti di ostacoli importanti. L’ottima dislocazione del baricentro e la geometria che può contare su una quota di reach ben dimensionata facilitano il compito della sospensione anteriore che si districa senza affanni anche nelle situazioni più esasperate. A conclusione di questo primo approccio con la Mig possiamo, senza incertezze, dichiarare la nostra soddisfazione per le prestazioni assicurate da questa e-mtb che, già a partire dalla versione base, ha tutti i numeri per soddisfare anche i palati più esigenti.





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