GIVI MAGAZINE EICMA 2017
LE NOSTRE NOVITÀ
OUR NEWS TURISMO
EPICO ENTROTERRA AN EPIC INLAND ADVENTURE
STYLE
FRANZANDESIGN
TECH
BORSE MORBIDE BANZAI! SOFT BAGS BANZAI!
GIVI Magazine Novembre 2017 www.givimoto.com - info@givi.it VERSIONE ITALIANA + ENGLISH VERSION
MAGAZINE
SOMMARIO GIVI Magazine Novembre 2017 www.givimoto.com
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EDITORIALE STRATEGIE PER IL 2018 EDITORIAL 2018 STRATEGIES
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EICMA 2017 LE NOSTRE NOVITA’ EICMA 2017 OUR NEWS
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TURISMO ITALIA EPICO ENTROTERRA ITALY ON THE ROAD AN EPIC INLAND ADVENTURE
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CHI PARLA DI NOI GIVI S410 TROLLEY - VIAGGIO COMODO WHO TALKS ABOUT US GIVI S410 TROLLEY – TRAVEL IN COMFORT
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INSIDE GIVI IL PUZZLE E’ COMPLETO! INSIDE GIVI THE PUZZLE IS COMPLETE!
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STYLE FRANZANDESIGN
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TECNICA BORSE MORBIDE BANZAI! TECH SOFT BAGS BANZA
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GIVI NEWS NOVITA’ – ATTIVITA’ – CURIOSITA’ GIVI NEWS NEWS - FACT - CURIOSITIES
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sommario
ENGLISH TEXT
EDITORIALE STRATEGIE PER IL 2018
U
n’azienda come GIVI, presente in tutto il mondo, non può permettersi di seguire una singola strategia. Il mercato motociclistico ha connotazioni distinte in ogni continente e all’interno di esso ogni paese o quasi mostra significative differenze sui numeri legati alle immatricolazioni, sulle cilindrate e sulle categorie di veicoli a due ruote maggiormente apprezzate. In questo scenario, per ragioni storiche, il vecchio continente gioca ancora un ruolo trainante: qui nascono trend che trovano estimatori tra i motociclisti di tutto il mondo e sempre qui guardano ancora con grande interesse le case produttrici. Non avendo lo spazio per parlare di strategie planetarie, vorrei restringere la mia analisi all’Europa e parlarvi di borse morbide. L’argomento non è banale e ha bisogno di un’ ulteriore preambolo. Nel mese di settembre l’Italia ha segnato un + 13,00% nelle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo 2016, in forte contrasto con altri paesi della CEE, che vedono indicative contrazioni nelle vendite: Germania -6,38%, UK -15,38%, Spagna – 8,03 %... (fonte IDN); di conseguenza possiamo dire di essere il mercato trainante. E probabilmente lo siamo anche per quanto riguarda le tendenze legate all’abbigliamento e all’accessoristica tecnica. Al di là dell’andamento c’è un legante che accomuna i mercati con i quali confiniamo: l’interesse per le moto da turismo. La voglia di avventura torna a essere protagonista e con essa il segmento touring, con medie e maxi enduro stradali, crossover, sport tourer. A queste categorie “dedicate” si aggiungono im-
GIVI MAGAZINE Autorizzazione rilasciata dal Tribunale di Brescia N.17 del 27/02/2009 GIVI srl Via S. Quasimodo, 45 25020 Flero (Brescia) www.givi.it
portanti segmenti “trasversali”, come quello che comprende le naked (prime per vendite a settembre con un bel + 16,4%), gli scooter da 300 a 500cc, anch’essi interpreti di un’ottima performance, le enduro “pure” di piccola e media cilindrata e infine le cosiddette new classic, scrambler, cafè racer, retro bikes… Tutti questi “outsider”, allestiti correttamente, possono essere promossi a mezzi adatti al turismo a corto e medio raggio. La breve analisi tratteggiata mi riporta alle borse morbide. Siamo finalmente arrivati al punto. A EICMA si chiude il cerchio di un lavoro iniziato due anni fa (l’esperienza ci ha fatto lungimiranti…) e fortemente accelerato quest’anno, che ci ha portato a realizzare ben 7 linee di borse, differenziate ad hoc, con volumi, forme e materiali scelti per specifici utilizzi, fissabili attraverso sistemi ideati esclusivamente per essere talmente versatili da non avere concorrenti sul mercato. Riteniamo che nel 2018 le borse morbide e preformate di GIVI, finora sfruttate soprattutto come completamento ai set di valigie rigide, possano finalmente diventare alternative a quest’ultime, soprattutto per quelle tipologie di moto sulle quali le valigie rigide non trovano “affiatamento”. Quanto le collezioni di borse morbide stiano diventando protagoniste è ribadito anche nelle pagine TECH del nostro magazine, che dedica un interessante report/tutorial alle differenti famiglie e al loro corretto utilizzo. Buona lettura Hendrika Visenzi
Direttore Responsabile: Giampaolo Meda Hanno collaborato: Mario Frati Sara Rossi Pietro Ambrosioni Alessandro Piersigilli Manuel Franzan Niccolò Bignardi Alessandro Botturi Mitja Gustincic Anna Koj
EDITORIAL 2018 STRATEGIES A worldwide Company like GIVI, cannot follow a single strategy. The motorcycle market has its distinctive connotation in each Continent, and almost every single Country reveals significant differences between the registration numbers, based on the most appreciated categories, and displacement. For historical reasons, the Old Continent plays a leading role in this scenario: trends that emerge here find estimators worldwide, and it is also the area that all the manufacturers monitor with the highest interest. The limited space does not allow to analyze global strategies, so I will limit my observations to the European market, and soft bags. The topic is not simple and needs further introduction. In September Italy scored a +13% registrations compared to the same period in 2016, in stark contrast to the other European Countries, which had a significant reduction in sales: Germany -6,38%, UK -15,38%, Spain -8,03%… (IDN source); due to this data, we can confirm Italy as the leading European market. That is probably also true for apparel and technical parts. Numbers aside, bordering markets are linked by the same trend: the ever-growing interest for motorcycle touring. The desire for adventure is back, revitalizing the touring segment with middleweight and maxi street Enduros, crossovers, and sport touring motorcycles. To this very specialized segment, we need to add other important trends, like “Naked bikes” (leading sales in September with a +16,4%), scooters from 300 to 500cc (also posting a great performance), small and medium displacement Enduro bikes, and finally those smaller niches like “Classic”, “Scramblers”, “Café Racers” and “Retro style”. All these outsiders, when properly customized, can be used as touring bikes for medium and long-distance travels. This short analysis brings me back to the soft bags, the main topic. Two years ago, we began a process that resulted in the creation of 7 different lines, with volumes, shapes and materials selected for specifics uses, with exclusively engineered mounting systems, and so versatile that we virtually have no competitors on the market. The 2018 EICMA will be where this process becomes full circle. We believe GIVI soft bags and pre-formed bags, used so far as a complement for hard-luggage setups, in 2018 will finally become a viable alternative. In particular for those motorcycles categories where hard-cases cannot be fitted properly. The TECH section of our magazine demonstrates how soft bags are becoming instrumental if not pivotal to the new trend, and features an interesting report/tutorial on the different ranges and their usage. Enjoy your reading.
Hendrika Visenzi
GIVI Magazine Novembre 2017 - editoriale
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EICMA 75SIMA EDIZIONE
Di Giampaolo Meda foto archivio GIVI
LE NOVITĂ€ GIVI PER IL 2018 Presso lo stand di GIVI, al Salone di Milano, i prodotti ultimamente entrati in gamma affiancano le anteprime che vedremo dai rivenditori nei prossimi mesi. Una panoramica unica, che mette in primo piano le scelte aziendali, molte delle quali destinate ad influenzare il mercato.
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NovitĂ Eicma
A
EICMA l’azienda fa debuttare il TanklockED, che aggiunge la chiave al noto sistema di aggancio per le borse da serbatoio, introduce un numero altissimo di nuove “morbide”, presenta i accessori destinati alla collezione “smart” e mostra le new entry e gli up-grade destinati a caschi e valigie. Non mancano i concept…
SOFT BAG
UT805
EASY-T. A guadagnarsi la palma che premia il maggior numero di nuove proposte: ben sei! Tre borse da serbatoio di buona capienza, di cui una specifica per Honda NC 750X siglata EA116; una borsa a rullo EA114 da 30 litri in due versione colore e 2 borsoni (EA115 ed EA119) da 40 litri, contraddistinta da inserti in colore, e da 60 litri in colore nero.
EA114BY
GRAVEL-T. La gamma specifica per le enduro, mette in campo la coppia di borse laterali CANYON GRT709 dotata di sistema di un nuovo sistema di aggancio universale, serratura Security Lock, sacca interna impermeabile e possibilità di fissaggio accessori e tasche esterne tramite il sistema M.O.L.L.E. Nuovo anche il marsupio multi tasca GRT710, con portacellulare impermeabile e removibile. ULTIMA-T. Rappresenta il raffinato range stradale contraddistinto dalla struttura preformata; presenta la capiente borsa da sella UT805, da 35 litri, e due proposte “da serbatoio”, dotate di attacco a sgancio rapido TanklockED (la versione con serratura). Le sigle sono UT809 e UT810. SPORT-T. In questa linea entra la compatta borsa da serbatoio ST605, sempre dotata di sistema di fissaggio TanklockED. Super compatta (5 litri), ha la struttura preformata, è predisposta ad accogliere il Power Hub di GIVI (per la ricarica di più devices contemporaneamente) e internamente offre di serie un vassoio dove riporre gli occhiali. Ancora da segnalare, il porta smartphone impermeabile, applicabile superiormente (comodo ad esempio da portare in spiaggia). EXTRA CARGO. Vi figurano la borsa interna T514 per la valigia Trekker Dolomiti, due borselli universali, il T516 da manubrio e il T517 da gamba, impermeabili. Chiude la rassegna il contenitore pieghevole per attrezzi T515. Ulteriori novità potrebbero arrivare al pubblico entro fine anno.
GRT709
UT810 EA116
ST605
GRT710 T515
GIVI Magazine Novembre 2017 - Novità Eicma
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PICCOLI E GRANDI ACCESSORI Citiamo i più importanti partendo dalla piastra Trolley S410, regina indiscussa delle proposte smart, si aggancia a tutte le valigie Monokey ed è dotata di rotelle e di maniglia estensibile in alluminio. A essa si aggiungono, arrivati sul mercato a fine estate anticipando il Salone di Milano. Nuovi sono anche i faretti S321 con tecnologia a led di ultima generazione, omologati fendinebbia e dal consumo ridottissimo (solo 8 Watt); geniali le pinze porta smartphone S920 M/L, universali e capaci di “aggrapparsi a tubolari di diametro tra gli 8 e i 35 mm, comprese le sezioni non perfettamente tonde. New entry anche il parafango a sbalzo RM02, prodotto in Nylon e fibra di vetro, che si pone a barriera di pioggia e polvere raccolti dalla ruota posteriore. Già in vendita con successo ma oggetto di tanta attenzione da parte degli utenti è la cassetta porta attrezzi Toolbox S250 da fissare tra telaio e valigia laterale. GLI SCREEN Un solo nuovo modello si aggiunge alla linea di parabrezza/spoiler/ cupolini GIVI. Si chiama 140A/S e propone un design adatto allo stile di naked e new classic dotate di faro anteriore tondo. Si monta con kit di attacco dedicati.
DLM46 DLM36 DLM30
LE VALIGIE RIGIDE In anteprima al Salone di Milano tutti i litraggi della DOLOMITI in versione nera (DLM46, DLM36, DLM30). In arrivo anche il B26, un nuovo topcase Monolock di piccole dimensioni. I CASCHI In anteprima il nuovo jet in fibra 20.9 Fiber-Jet Gliese, con calotta avvolgente e visiera lunga, e finalmente disponibile il nuovo modulare X21 Challenger, da scegliere tra le nuove colorazioni dell’integrale 50.5, tra cui la versione donna Decò, del demi-jet 10.7 (Icarus) e del jet 12.3 (Flux). Optional il nuovo interfono bluetooth I303S, applicabile a tutti i caschi della gamma GIVI. CONCEPT In bella vista, in un’area dello stand, “due idee” al momento in forma di Concept. Un contributo che apre al pubblico la porta del reparto R&D di GIVI, mostrando una delle fasi di sviluppo che segue ogni nuovo progetto. I prototipi riguardano due kit destinati ai bauletti. Il primo punta al miglioramento della sicurezza attiva del motociclista, utilizzando lo spazio ricavato nei catadiottri del top case per ospitare una fonte luminosa innovativa, l’elettroluminescenza, che non teme umidità o temperature estreme (da -20° a +80°), da lasciare sempre accesa, anche di giorno. La seconda idea punta a rendere più pratiche e sicure (per il bagaglio) le operazioni di apertura e chiusura del bauletto. il concetto qui sviluppato - originato dal mondo automotive - appare più avanzato a livello di interazione rispetto al classico “telecomando”. Tra il motociclista e il suo bauletto si interpone lo smartphone; l’associazione avviene tramite una APP da lasciare in backgroung, che interverrà in modo manuale o automatico ogni qualvolta ci si avvicina (la distanza è regolabile) o ci si allontana al veicolo, sbloccando o bloccando la serratura.
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Novità Eicma
S410 S321 RM02
GIVI NEWS FOR 2018 At the GIVI booth, at the Milan EICMA Show, along the latest range of new products we now feature a preview of a few products that retailers will receive in the coming months. A unique overview, that focuses on the Company’s choices, many of which are designed to have a big impact on the market.
SPORT-T The new additions will surely get the attention of “speed addicts”. The new ST604 Side Bags definitely stand out: they are the evolution of the original ST601 bags, with a modified design and new materials. They use the same Multilock system mounting hardware. Also new in the Sport-T line is the small tank bag ST605, using the TanklockED quick release mount.
140S
EXTRA CARGO This range now includes the new T514 inner bag for the Trekker Dolomiti side case and two universal and waterproof small bags: the T516 to be mounted on the handlebar and the T517, to be worn around the leg. To complete the range there is also the new T515 tool roll, but more new products could be released before the end of the year.
S250
20.9 10.7
50.5
I303S
Written by Giampaolo Meda Photo GIVI archives
At the EICMA GIVI debuts the TanklockED, which adds a lock to the well-known Tanklock mounting system for tank bags. The Italian Company also introduces a large number of new soft bags, new accessories in the “smart” line and displays new and upgraded helmets and cases. And there will be some “concept” prototypes, too… SOFT BAGS The EASY-T range gets the price
for the most debuts: six new bags! Three large capacity tank bags, one of which is specific for the Honda NC 750X, designated as EA116; the 30 liter AE14 roll bag in two color versions; and finally, two cargo bags (EA115 and EA119) of 40 and 60 liters, with bright color inserts. GRAVEL-T. The Enduro oriented range sees the addition of the new GRT709 CANYON side bags, featuring a
new universal mounting system, Security Lock, waterproof liner and M.O.L.L.E. system to add extra accessories. Also new is the GRT710 multi pocket waist bag, with removable waterproof smartphone sleeve. ULTIMA-T This range is the top of the GIVI street oriented lineup, with its signature pre-formed construction. New additions are the large 35 liter UT805 seat bag and two tank
SMALL AND LARGE ACCESSORIES We are naming the most important ones, starting from the S410 Trolley Base, the undisputed king of our “smart” range. It fits any Monokey topcase and is equipped with casters and an extensible aluminium handle. In addition, there are a few more products that became available towards the end of the Summer, well before the EICMA. They are the S321 fog lights, upgraded with new generation LED technology, and low power consumption (only 8 watts); also, very interesting are the S920 M / L smartphone clamps, universal and capable of gripping tubes from 8 to 35 mm diameter, including sections that are not perfectly round. Another new entry is the RM02 offset rear mud flap, made of ABS with a metal core. It acts as a barrier against the dirt and rain raised by the rear tire. Finally, the S250 Toolbox, that has been successfully available on the market since last Summer, getting a lot of interest from users. It is mounted in the gap between the back of the side case and the body or the frame of the motorcycle. SCREENS Only one application will be added to the GIVI windshield
and screens lineup. It is the 140A / S and it is designed to enhance the look of naked and classic motorcycles that come with a round headlight. It is mounted with bike specific kits. HARD CASES The Milan Show will see the unveiling of the black edition DOLOMITI cases (DLM46, DLM36 and DLM30). Also new, the compact B26 Monolock topcase.
ENGLISH TEXT
bags, featuring the new ”keyed” TanklockED quick release system. Their part numbers are respectively UT809 and UT810.
HELMETS The new entry is the 20.9 Fiber open face helmet, with a more encompassing shell and long shield, but good news come from the new X21 Challenger Modular helmet, that is now fully available. New colors and graphics are available for the 50.5 full face (including the Decò lady edition) for the 10.7 open face (Icarus) and the 12.3 open face (Flux). For all the helmets of the GIVI range the new I303S Bluetooth intercom is now available. CONCEPTS Two new ideas will be displayed in a dedicated corner of the GIVI booth, but they are at the moment only in their prototype/ concept stage. In a way, this is the opportunity for the public to peep behind the doors of our R&D Department, witnessing an intermediate step of the development of these new ideas. Both concepts are dedicated to our top boxes. The first aims at improving active safety by using the gap between rear lenses and lid, and inserting an innovative light source: electroluminescence. A technology that is not hampered by humidity or extreme temperatures (works from -20ºC up to +80ºC) and it’s always on, even at daytime. The second idea wants to make the opening and closing of the case safer for its content. The concept developed here, stemming from the automotive world, it is way more advanced than a simple remote control entry. The smartphone is now the connection between rider and his/her topcase, and the communication is provided by an APP that always runs in the background and will lock or unlock the case (automatically or manually) within a specific, adjustable range.
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TURISMO
TESTO E FOTO di Alessandro Piersigilli
EPICO ENTROTERRA Un viaggio che inizia dalle alte Marche, territorio che come la vicina Romagna è conosciuto come patria di piloti e motori, per poi toccare Toscana e Umbria. Attraverso strade panoramiche, valichi e tornanti, scopriremo insieme luoghi affascinanti, capaci di regalare emozioni senza sosta.
S
iamo nel cuore dell’autunno: preparatevi ai colori unici che solo questa stagione sa regalare. Soprattutto in zone come queste, dov’è possibile gustare una deliziosa colazione vista mare, per poi ritrovarsi immersi, dopo pochi chilometri di sella, nella natura più selvaggia. Il percorso che vi presentiamo parte dalla costa pesarese e dal suo entroterra, un mix di strade panoramiche a perdita d’occhio, borghi storici, natura incontaminata, buona cucina e arte. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Negli ultimi anni Pesaro ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Da
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“Città della musica”, grazie al celebre compositore Gioachino Rossini nato proprio qui, a “Città della bicicletta”, per i numerosi percorsi ciclabili che l’attraversano. Ma quello che interessa a noi appassionati delle due ruote è l’elezione a “Città dei motori”, per la tradizione motociclistica di lunga data (ricordiamo Molaroni – MotoBi – Benelli – TM – Morbidelli). L’intento di mantenere viva la passione e il passato motoristico di queste zone ha fatto nascere il progetto “Terra di piloti e motori”, frutto della collaborazione tra il Comune di Tavullia, il Comune di Pesaro e la Regione Marche.
1) FOTO NOTTURNA SCATTATA SULLA CIMA DEL MONTE PETRANO. A LATO, LA KTM 990 ADVENTURE IN POSA DAVANTI AD UNA SCALINATA DEL CENTRO STORICO DI SANSEPOLCRO.
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2) SOSTA A FRONTINO, TRA LE COLLINE MARCHIGIANE. IL PAESE È CONSIDERATO UNO DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA. LE SUE PIAZZETTE VENGONO DESCRITTE COME “SALOTTINI ELEGANTI”.
PARTENZA DA PESARO… ARRIVO A PIOBBICO (266 KM) Pesaro è cullata tra due promontori naturali: L’Ardizio a sud, la Riserva Naturale del Monte San Bartolo a nord. Dopo una ricca colazione a base di Rossini (pizzetta rossa dedicata al noto compositore, arricchita con uova sode e maionese), salgo in sella al mio KTM 990 Adventure accessoriato GIVI e parto in direzione del San Bartolo, il debutto di un tour che mi vedrà attraversare quattro regioni e svariate province. La Strada Panoramica che attraversa tutto il parco naturale si chiama SP44) ma è meglio conosciuta come “La Pano”, uno dei luoghi più amati dai localbikers. Non potrebbe esserci partenza migliore per un bel giro in moto: la strada che collega Pesaro a Gabicce Mare è infatti un susseguirsi di curve di vario genere, di scorci mozzafiato a picco sul mare, distese di vitigni e bellissimi borghi. Tra questi meritano una sosta Fiorenzuola, Castel di Mezzo e Baia Vallugola, ma sentitevi liberi di esplorare ogni angolo del parco. Un consiglio: Inoltratevi a piedi nei sentieri che conducono sino alla spiaggia che costeggia la favolosa falesia. Ultimato questo primo tratto mi dirigo verso Gradara, piccolo borgo medievale, visitabile a piedi in poco tempo, famoso per la sua storica Rocca malatestiana. Da qui, lungo la S.P. 39, si arriva a Tavullia, conosciuta dai più per essere la città natale di Valentino Rossi, per poi proseguire
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lungo un percorso collinare. Da qua inizia un percorso collinare e ben scorrevole attraverso le valli del Montefeltro storico, un tempo punto di collegamento dell’Europa del Nord con Roma. Dopo aver passato gli abitati di Montegridolfo, Mondaino e Tavoleto dovete seguire le indicazioni per Sassocorvaro. Qui non perdetevi il “birrificio-brasserie” La Cotta, a Mercatale di Sassocorvaro, che vi allieterà sia la vista, per la sua posizione collinare, che il palato, grazie all’ottimo cibo (provate le bruschette sui tipici taglieri “chilometrici”). Proseguendo lungo l’arteria principale si arriverà, passando anche per Frontino (uno dei borghi più belli di Italia con la sua torre trecentesca ricoperta di foglie), alle porte del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello (www.parcosimone. it). Aria tonificante e vista superlativa sulle province di Pesaro-Urbino e Rimini. Proseguendo lungo la strada che scorre all’interno del parco, mi allungo in terra romagnola per una sosta presso il borgo di Pennabilli, in Alta Valmarecchia, posizionato al centro di un maestoso anfiteatro naturale. Dal 1997, nel suo centro storico, si svolge, tra maggio e giugno, il Festival Internazionale d’arte di Strada: tutti i suoi vicoli si colorano di magia e spettacolo. Perdetevi in questi luoghi del tempo, immersi nell’Appennino tosco-romagnolo, e una volta pronti risalite in sella e percorrete la S.P. 258, statale che costeggia il fiume Marecchia alla
SCORCIO DELL’ANTICA STRADA CHE PASSA SOPRA L’IMPETUOSO TORRENTE AURO E CHE COLLEGA BORGO PACE A PARCHIULE, PAESINO RURALE POSTO AI PIEDI DELL’ALPE DELLA LUNA. GIVI Magazine Novembre 2017 - Turismo
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3) NELLA FOTO GRANDE E SOPRA A DESTRA DUE SCORCI DEL CENTRO STORICO DI GUBBIO. SULLO SFONDO DELLA FOTO A SINISTRA LO SPETTACOLARE PALAZZO DUCALE DI URBINO, OGGI SEDE DELLA GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE.
sua destra, e che permette di “scaldare le gomme” in vista del passo di Viamaggio, a cavallo del confine che separa Emilia Romagna e Toscana. Un lungo tratto, davvero godibile: la strada è scorrevole, le curve mai troppo impiccate, gli scorci rilassano l’anima. Superata la galleria di Badia Tedalda, e passata la svolta del podere, in una dozzina di chilometri si arriva a Viamaggio e da lì a San Sepolcro, la nota città di Piero della Francesca. A fargli da cornice, l’Alpe della Luna, Massa Trabaria, le vicine colline umbre e i monti dell’Aretino e dell’Alpe di Catenaia. Il centro storico (zona ZTL) è chiuso all’interno di una cinta muraria all’interno della quale vi è un susseguirsi di palazzi medievali, chiese di ogni genere e torrioni. Se non vi siete fermati prima per il pranzo, provate i piatti del ristorante Al Coccio (www.alcoccio.com): si trova al civico 85 di via Niccolò Aggiunti- San Sepolcro, si arriva tranquillamente in moto. Al Coccio io ho assaggiato un cappellaccio taleggio e funghi, accompagnato da un buon bicchiere di Ciliegiolo (vino rosso pigiato a mano). Il tour prosegue fino alle porte del passo di Bocca Trabaria, che, per un po’, mi ricondurrà in terra marchigiana. Le strade di questi valichi hanno regalato emozioni ad una infinità di motociclisti.
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A san Giustino si prende la Bocca Trabaria, strada che unisce l’Umbria alle Marche costeggiando l’Alpe della Luna, e in un batter d’occhio ci si trova immersi in un susseguirsi di curve con un asfalto che regala gioie, e si arriverà a quota 1.049 m. di altezza (valico di B. Trabaria). Proseguendo lungo la SS73Bis si transiterà lungo la frazione di Lamoli, per poi arrivare a Borgo Pace. Entrando in questo piccolo borgo montano, si può raggiungere Parchiule, punto di nascita del Torrente Auro dove fermarsi ad ammirare le piscine naturali della Madonnina. Per le vostre soste mangerecce o pernottamenti, ci tengo a consigliare due agriturismi della zona davvero caratteristici dove poter trascorrere del tempo prezioso: Jostaria (www.agriturismo-jostaria.com) a Parchiule, e La grotta dei folletti, con camere e piccolo centro benessere (www. lagrottadeifolletti.it) di Borgo Pace. Il percorso prosegue lungo la S.S. 73 bis, arteria fondamentale di collegamento tra vari paesi, a volte trafficata. In successione si passano Mercatello sul Metauro, Sant’Angelo in Vado (nel mese di ottobre vi si svolge il Motoraduno Internazionale del Tartufo che richiama tanti bikers da tutta Italia. E-mail: motoclub.santangelog@gmail.com) e Ur-
LE MANIFESTAZIONI SUL TERRITORIO All’interno di un’area ricca di storia e di buon cibo come quella attraversato, gli eventi dedicati che si svolgono durante l’anno sono tantissimi. Ve ne segnaliamo alcuni, in modo da poter organizzare il tour anche in funzione di un palio, una sagra, un festival. Palio della Balestra – Sansepolcro (2° domenica di settembre) www.balestrierisansepolcro.it/index.php evento tramandato senza pause dal XV secolo dove si affrontano i balestrieri della città di Sansepolcro contro gli amici-rivali della città di
Gubbio, nell’affascinante scenario della Piazza Torre di Berta. Palio dei Ceri – Gubbio (15 maggio 2018) www.ceri.it una delle più antiche manifestazioni folcloristiche italiane, che si ripete ogni anno dal 1160. Si svolge lungo le vie del centro medievale ed è caratterizzato da tre ceri a forma di prisma e del peso di 4 quintali sormontati dalle statue di S. Ubaldo, S. Giorgio e S. Antonio e portati a spalla dai ceraioli. Palio dell’oca – Cagli (mese di
agosto) www.giochistoricidicagli.it I quattro quartieri storici di Cagli indossano i colori che li rappresentano per dare il via al Palio dell’oca, che risale al 1400. Il palio si svolge come il classico gioco dell’oca, con 54 caselle che rappresentano arti, mestieri e personaggi del Rinascimento di Cagli. Fiera del Tartufo di Acqualagna (29 ottobre / 12 novembre ): www.acqualagna.com/50fiera-nazionale/ Il paese è sede di raccolta dei due terzi dell’intera produzione nazionale di tartufo. Sono
5000 i metri quadrati dedicati alla fiera, durante la quale sono organizzati esposizioni, mostre e presentazione di prodotti. Sagra della castagna di Lunano (3° weekend di ottobre) www.festadellacastagnalunano.it Giunta alla 46sima edizione, è considerata la festa della castagna più importante della provincia di Pesaro e Urbino, che valorizza la produzione locale di prelibatezze come marmellate, dolci e ovviamente le classiche caldarroste.
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SUL PROMONTORIO SI INTRAVEDE IL PICCOLO BORGO DI FIORENZUOLA, ALL’INTERNO DELLA RISERVA NATURALE DEL MONTE SAN BARTOLO, DIRETTAMENTE AFFACCIATO SUL MARE ADRIATICO.
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4) PANORAMA DALLA SOMMITÀ DEL MONTE CATRIA CON VEDUTA DELLA CROCE ERETTA NEL 1901. IN BASSO NELL’ALTRA PAGINA, LA BELLA STRADA CHE PORTA ALLA CIMA DEL MONTE NERONE.
bania. Proprio in questo ultimo borgo, baciato dal fiume Metauro, c’è un altro posticino molto affascinante: Casa Tintoria, un ristorante in riva al fiume subito sotto le mura del paese, dove un antico casale risalente alla metà del XVI secolo, da ex laboratorio di tinteggiatura e fissaggio, è stato trasformato in un luogo di buona cucina, arte ed eventi (www. casatintoria.com). Da Urbania, il nostro itinerario prosegue lungo la S.S. 73 in direzione di Urbino. Questo tratto è conosciuto come le Capute, ed è la strada dove il grande Eugenio Lazzarini (vincitore di 3 titoli mondiali negli anni ’75 – ’78 – ’79) si andava ad allenare in vista delle competizioni. Queste curve portano a Urbino, città di immensa ricchezza storica e artistica. Il suo centro storico, con le mura a bastioni interamente costruite con mattoni cotti, è patrimonio dell’UNESCO. Un luogo dove si snodano stradine, vicoletti e lunghe scalinate, che si alternano a punti di vista affascinanti. La capitale del Montefeltro, nonché la città di Raffaello, è un pezzo di storia e arte che ogni anno richiama miriadi di turisti da ogni parte del globo quindi, se avete tempo a disposizione, vi consiglio vivamente di parcheggiare la moto e perdervi nel suo centro storico, magari andando a gustarvi una tipica crescia di Urbino al Ragno d’Oro (www.facebook. com/ragno.oro). Lasciata questa splendida cittadina, tornate sulla S.S. 73 bis e proseguite in direzione Fermignano. Da qui si punta verso il cuore dell’Appennino Umbro-Marchigiano, alla scoperta del Monte Nerone, tra
cascate, grotte e… ancora birra. Arrivarci non è facile: percorrete la S.P. 4 e, passata la frazione di Cà L’Agostina, cercate la deviazione direzione di Frontino e da qui la S.P. 257 che costeggia il fiume Candigliano fino a Piobbico, destinazione ideale per l’eventuale pernottamento. Chi arriva prima del crepuscolo può salire in cima al monte a godersi il tramonto. La strada sale a curve, impiccate e non, fino a quota 1.525 m. Se siete degli appassionati di trekking vi consiglio, nell’area del Monte Nerone, la Grotta del Borghetto, la Gola dell’Infernaccio, la Balza Forata e la Grotta dei Prosciutti (ma documentatevi prima sul grado di difficoltà). Tornando alla cena e al pernottamento, in località Bacciardi, uborghetto di sei anime che fa parte del comune di Piobbico, nascosto in mezzo a una rigogliosa e mistica vegetazione c’è la Slowcanda (http://win. slowcanda.it/index.asp), un luogo che mi piace definire fiabesco, dove trovare l’assoluta pace e relax,. La locanda è stata ricavata da una casa in pietra di fine ‘800 dove avrete la sensazione che il tempo si sia fermato. DA BACCIARDI… AL RITORNO SULLA COSTA ADRIATICA (Km. 262) Giusto il tempo di riallestire la mia KTM e, nell’aria pungente del primo mattino, mi dirigo verso la S.P. 257 che prendo in direzione di Apecchio. Il borgo fa parte dell’Associazione Nazionale Città della Birra e ospita a giugno un importante festival dedicato alla birra artigianale abbinata ai prodotti del terriotorio ( www.festivalalogastronomia.it). Da qui la GIVI Magazine Novembre 2017 - Turismo
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5) IL PUNTO DELL’ANTICA VIA FLAMINIA CHE COSTEGGIA IL FIUME CANDIGLIANO E ATTRAVERSA LA GOLA DEL FURLO. IN ALTO A DESTRA VISTA DALL’ALTO DELLE MARMITTE DEI GIGANTI (FOSSOMBRONE). A LATO, LE CASCATE NATURALI DEL FIUME BOSSO.
statale conduce ad un altro passo molto frequentato dai motociclisti, quello di Bocca Seriola. A Palombara, frazione di Apecchio, è visitabile il Mappamondo della pace, costruito in legno e inserito ne Guinness dei primati (può contenere 600 persone). Il passo citato è situato nell’Appennino centrale, oggi ritrovo di appassionati e in passato banco di prova dei collaudatori di Benelli, Bimota e MV Augusta. Un nastro di asfalto che conduce verso Città di Castello, un susseguirsi di curve ad ampio raggio da terza o seconda, intervallate ogni tanto da qualche curva più impiccata da percorrere in prima. Giunti in cima al valico (700 m) dall’area di sosta ci si affaccia verso la terra umbra. 18 km di curve e tornanti, lungo la S.R. 257, vi separano da Città di Castello, il principale centro dell’alta valle del Tevere. Qui avete due alternative per raggiungerre Gubbio, il borgo medioevale più bello d’Italia. La soluzione più scorrevole ma meno panoramica, prevede di prendere la S.S.73 bis fino all’uscita Gubbio-Umbertide. Quella che ho adottato per questo tour è l’altra; ho costeggiato il torrente Soara lungo la S.P. 106, fino a Pietralunga. Si tratta di una arteria stradale secondaria ma molto carina e panoramica che, a parer mio, è molto più godibile di una Superstrada. Dipende tutto
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dal tempo a disposizione. Una volta a Gubbio, vi apparirà davanti agli occhi il suo bellissimo centro storico arroccato sulle pendici del monte Ingino. Se non ci siete mai stati, vi consiglio di farvi una passeggiata e di arrivare fino a Piazza Grande. Come per Urbino, siamo in una città d’arte dal valore inestimabile storico e artistico, quindi perdetevi nelle sue vie, fermatevi a gustare un buon bicchiere di vino (solo se non dovete più guidare) in una delle tante osterie presenti. Io mi sono gustato degli squisiti passatelli al tartufo alla trattoria San Martino. Dopo Gubbio vi attende l’ennesimo passo, quello di Scheggia e Pascelupo, che regala un transito all’interno do una stretta gola molto suggestiva. Superata la cima si prosegue in direzione Scheggia. Se avete tempo salite al Monte Cucco, frequentato da appassionati di parapendio e deltaplano e ricco di grotte straordinarie. La strada di collegamento Scheggia - Serra S. Abbondio ha una carreggiata ridottissima ma, ragazzi, è super scenica! Regala passaggi favolosi, dove si transita in mezzo a delle gole di roccia a picco sulla strada. Occhio ai tornantini ciechi e non elemosinate con il clacson. Una volta giunti a Serra S. Abbondio avrete davanti un’altra tappa pen-
sata per gli appassionati delle due ruote, proseguite fino alla frazione di Buonconsiglio e da qui seguite le indicazioni per il Monte Catria. Lo si raggiunge lungo una strada da percorrere a bassa velocità (non è un valico), sia per le carreggiate strette che per il manto stradale non bellissimo. Il massiccio del Monte Catria è il più alto della provincia di Pesaro e del tratto appenninico che va dai Sibillini alle montagne del bolognese. Due le aree di spicco naturalistico e culturale da segnalare: Bosco di Tecchie, per la ricca varietà di flora e fauna, e il monastero di Fonte Avellana che sorge in una meravigliosa conca tra rocce e bosco. Dante Alighieri rese celebre questo monte in un canto della Divina Commedia dove cita: “Tra due liti d’Italia surgon sassi, e non molto distanti a la tua patria, tanto ché troni assai suonan più bassi, e fanno un gibbo che si chiama Catria, di sotto al quale è consecrato un ermo, che suole esser disposto a sola latria”. Giunti in prossimità della cima si prosegue in direzione di ChiasernaCantiano e si inizia la discesa, con nuovi scorci e prospettive verso la vallata. Giunti ai piedi del monte la S.P. 50 vi porta a Cantiano, conosciuta per il buonissimo “pane di Chiaserna” impastato con freschissima acqua di sorgente e senza sale. Da qui si percorre la storica via Flaminia, in direzione Cagli, antica cittadina bizantina che si raggiunge costeggiano il fiume Burano, che crea delle piscine e cascatelle naturali molto sugge-
stive (Le Pozze di Cagli). Questa zona è attraversata da numerosi fiume e torrenti e sono tanti i tratti di interesse, come ad esempio la strada costeggiata dal fiume Bosso che da Cagli porta a Pianello (S.P. 29). Da qui si risale in quota per raggiungere la cima dell’altopiano del Monte Petrano, a 1.100 m, noto per la spettacolare fioritura che avviene nei mesi primaverili con i famosi narcisi, orchidee, violette e nontiscordardimé. Se state guidando una moto con ruote tassellata prendete la scenografica strada bianca che sale dalla località Palcano. Riprendendo la via Flaminia incontrerete il comune di Acqualagna, la capitale del tartufo, e poi la Gola del Furlo, di grande impatto visivo. Siamo quasi al termine di questo – speriamo - entusiasmante moto-giro ma, prima di far ritorno verso l’aria salmastra della costa adriatica, si può optare per una breve sosta a San Lazzaro (frazione di Fossombrone) per ammirare le Marmitte dei Giganti, una forra attraversata dal fiume Metauro. Ora non vi resta che imboccare la S.S. 73 bis in direzione di Fano, città che nella storia fu un importante centro romano, e che si affaccia, come la vicina Pesaro, sul mare Adriatico. Il tour completo può essere completato in un weekend ma sono tanti i posti lungo il percorso a meritarsi soste di qualche ora. Se potete, prendetevi un paio di giorni in più.
I MUSEI DELLE DUE RUOTE La città di Pesaro vanta due musei che per storia e peculiarità mertiano una visita. Il Museo Benelli e il Museo Morbidelli, due fiori all’occhiello per tutti gli appassionati di motociclismo e non. Museo Benelli ricavato nei locali della ex fabbrica del marchio. 1.000 mq di spazio espositivo su due piani e 150
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motociclette Benelli e MotoBi da ammirare. Oltre alla prima moto transitata a Pesaro nel 1897 (un triciclo di De Dion Bouton), sono esposte svariati modelli Benelli costruititi prima del Secondo conflitto mondiale, e tutti i modelli Leoncino. Ma la ciliegina sulla torta è nel piano rialzato, tutto in legno, dove sono in esposizione i modelli Motobi, ciclomo-
tori Benelli, e delle moto da corsa costruite a Pesaro tra gli Anni 60 e 80. (www.officinebenelli.it/officine/italiano/ il-museo)
Museo Morbidelli spazio espositivo di 3.000 mq dove, grazie a Giancarlo Morbidelli, si posso ammirare 350 motociclette tutte funzionanti
(50 unici), costruite a partire dal primo decennio fino agli Anni 80 – 90. Grazie alle qualità tecniche e innovative le Morbidelli trionfarono su tutte le piste del mondo portando a casa 4 titoli mondiali nel corso degli Anni 70. Tutte le moto presenti sono state restaurate personalmente da Giancarlo Morbidelli. (www.museomorbidelli.it)
L’ALLESTIMENTO DELLA MOTO Ho percorso questo itinerario con la mia inseparabile KTM 990 Adventure, per l’occasione allestita con le valige rigide Trekker Dolomiti da 36 litri (DLM36). La scocca completamente in alluminio regala un ulteriore tocco “adventure” e le dimensioni permettono di portare con sé tutto il necessario per affrontare un viaggio di medio raggio, anche in due. Simpatica e utile la presenza di una borraccia termica (STF500S), assicurata a una delle due valigie tramite il supportino E162. Nonostante il cupolino di serie sia abbastanza protettivo, l’aggiunta del piccolo deflettore GIVI S180T ha reso ancor più piacevole la guida. L’estensione della base d’appoggio del cavalletto laterale ES7703 mi ha reso la vita facile durante le soste “fotografiche” con fondi di appoggio morbidi. La reflex l’ho alloggiata nella comoda borsa da serbatoio GRT706. Un accenno anche al porta smartphone universale S920L, che mi ha permesso di tenere sottocontrollo il percorso senza distrarmi dalla strada.
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AN EPIC INLAND ADVENTURE
Story and Images: Alessandro Piersigilli
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A JOURNEY THAT BEGINS FROM THE REGION OF MARCHE, AN AREA THAT LIKE ITS NEIGHBOURING REGION OF ROMAGNA, IS RENOWNED AS THE HOME OF MOTORCYCLES AND THEIR RIDERS AND THE ITINERARY ALSO INCLUDES THE PICTURESQUE AREAS OF TUSCANY AND UMBRIA. VIA PANORAMIC ROADS, WHITE-WATER PATHS AND JOYFUL BENDS….. TOGETHER WE WILL DISCOVER FASCINATING PLACES THAT WILL GENERATE AN ENDLESS STREAM OF EMOTIONS!
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e are in the middle of autumn so prepare yourself for the rich, unique colours that only this season can bestow. Especially in locations where you can enjoy a delicious breakfast overlooking the sea and then, after spending just a few miles in the saddle, finding yourself immersed in natural wilderness. The proposed route departs from the coast of Pesaro and its surroundings, a heady mix of picturesque roads, historic villages, unspoilt nature, fantastic cuisine and beautiful art. In short, there is something for everyone to enjoy and in recent years Pesaro has received numerous awards. From the “City of Music”, thanks to the famous composer Gioachino Rossini who was born here, to the “City of Bicycles”, due to the numerous cycle routes available. But what interests us most is the label of “Motorcycle City” due to the long-standing tradition of motorcycles, remember; Molaroni, MotoBi, Benelli, TM and Morbidelli. The intention is to support the passion and significance of the motorcycling past of these areas from which the project “land of riders and motorcycles” originated, the result of a collaboration between the Municipality of Tavullia, the Municipality of Pesaro and the region of Marche. DEPARTURE FROM PESARO . ARRIVING AT PIOBBICO (266 KM) Pesaro is cradled between two natural headlands: the Ardizio to the south and Monte San Bartolo Nature Reserve to the north. Following a splendid breakfast with Rossini (a small, red pizza dedicated to the wellknown composer and enriched with boiled eggs and mayonnaise), I jump on my KTM 990 Adventure equipped by GIVI and head in the direction of San Bartolo. This is the start of a tour that will see me cross four regions and several provinces. The Panorama Route across the entire natural park is the SP44 but it is most commonly known as “La Pano”, a favourite route for local motor-
cyclists. There could be no better starting point for a pleasant ride: the road connecting Pesaro to Gabicce Mare which is, in fact, a succession of diverse curves and bends and breathtaking views over the sea, vineyards and beautiful villages. Among them is Fiorenzuola, Castel di Mezzo and Baia Vallugola which are all worthy of a visit, but feel free to explore every corner of the park. Top Tip: Take a stroll on the paths that run along the fabulous cliff that lead down to the beach. When I finish the initial stretch I head towards Gradara, a small medieval village famous for its historic Malatesta Fortress. The village can be covered on foot in no time. From here, I travel along the SP39 and arrive at Tavullia, best known for being the hometown of Valentino Rossi and I then continue along a hilly path. From here I take an undulating path through the valleys of the historic Montefeltro which was once a point connecting Northern Europe with Rome. After passing the villages of Montegridolfo, Mondaino and Tavoleto you need to follow the signs for Sassocorvaro. Once here, it is important not to miss the “La Caccia” brasserie at Mercatale di Sassocorvaro, which will delight not only your palate but also your eye as it is located high in the hills and produces excellent food and views! Try the bruschetta served on a typical “endless” chopping board. Continuing along the main road you will pass Frontino, one of the most beautiful Italian villages with its 14th Century tower covered with foliage and you will eventually arrive at the entrance to the Natural Park of Sasso Simone and Simoncello (www.parcosimone.it) with its energising air and superb views over the provinces of Pesaro-Urbino and Rimini. Continuing along the road that runs through the park, I continue to Romagna for a stop at the village of Pennabilli, located in Upper Valmarecchia and positioned in the centre of a natural majestic amphitheatre. Since
1997, between the months of May and June, its historic centre has been the venue for the annual International Street Art Festival and all the alleyways in the village play host to magic and entertainment. Discover these aged locations, immersed in the Tosco-Romagna Apennine and once ready to get back into the saddle, take the SP258 State Road along the Marecchia River. This will enable you to “warm your tyres” in preparation for the Viamaggio, across the border that separates Emilia Romagna from Tuscany. A really enjoyable long stretch of smooth road where the bends are never too challenging and the views relax the soul. After the Badia Tedalda tunnel and a dozen or so kilometres you arrive at Viamaggio and from there to San Sepolcro, the famous city of Piero della Francesca. Framing it, is the Alpe della Luna, Massa Trabaria, the nearby Umbrian hills and the mountains of Aretino and the Alpe di Catenaia. The historic centre, which is a limited traffic zone, is enclosed within the city walls and contains a succession of medieval palaces, as well as all kinds of churches and towers. If you did not stop for lunch, then try the food served at the Al Coccio restaurant (www.alcoccio.com) located at 85 Via Niccolò Aggiunti-San Sepolcro, which can be safely reached by motorcycle. At Al Coccio I sampled their Taleggio and Mushroom Cappellaccio, accompanied by an excellent glass of Ciliegiolo (red wine). The tour continues to the mouth of Bocca Trabaria, which, for a while, will bring me back to the region of Marche. Over the years, the roads around these bays have generated emotions for a countless number of motorcyclists . At San Giustino take the Trabaria, a road that connects Umbria to the Marche, crossing the Alpe della Luna and in the blink of an eye you will be immersed in a series of joyous asphalt bends and you will reach a height of 1,049m. (B. Trabaria’s valley). Continuing along the
SS73B you will pass along the hamlet of Lamoli, arriving at Borgo Pace. Entering this small mountain village, you can visit Parcule, the birthplace of the Auro stream where you can stop and admire the Madonna’s natural pools. For your stopovers or overnight stays, I would recommend two farmhouses in the area where you can spend some valuable time: Jostaria (www.agriturismojostaria.com) at Parchiule, and the Cave of the Goblins at Borgo Pace, with rooms and a small wellness centre (www.lagrottadeifolletti.it). The route continues along the SS73 BIS, the main artery connecting various counties and sometimes it can be busy. I pass through Urbania and Mercatello on the Metauro Sant’Angelo in Vado, (which in October holds the International Truffle Motoraduno which claims bikers from all over Italy. Email: motoclub.santangelog@gmail.com ). Urbania, which is caressed by the Metauro River, is home to another charming little place: Casa Tintoria, a restaurant on the river banks located just below the walls of the village, where an old farmhouse dating from the middle of the 16th century and a former laboratory for dying and fixing, has been transformed into a local venue for excellent local cuisine, art and events (www. casatintoria.com). From Urbania, our itinerary continues along the SS 73 in the direction of Urbino. This stretch is known as the Caputi and is the road where the great Eugenio Lazzarini, winner of 3 world titles in 1975, 1978 and 1979 trained for competition. The bends lead to Urbino, a city of immense historical and artistic wealth. Its historic centre, with its rampart walls is built entirely of brick and is a UNESCO World Heritage Site. A place where winding streets, alleyways and long staircases alternate with fascinating views. The capital of Montefeltro as well as the city of Raffaello, is a piece of history and art that every year draws myriads of tourists from all over the globe so, if you have
EVENTS IN THE REGION Within an area rich in history and good food like the one explored here, there are many dedicated events that take place throughout the year. We have pointed out just a few, so the tour could be organised as part of a festival or country fair. Palio della Balestra Sansepolcro (2nd Sunday of September) www.balestrierisansepolcro.it/index.php
An event from the 15th Century
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that has been passed down through generations where the Champions from the City of Sansepolcro face their rivals from the City of Gubbio, within the fascinating backdrop of the Tower Square of Berta. Palio dei Ceri Gubbio (May 15, 2018) www.ceri.it
One of the oldest folklore events in Italy which has been repeated every year since 1160. It takes place
along the streets of the medieval centre and is characterised by three candles in the form of a prism which weigh 4 quintals (400Kgs) and are surmounted by the statues of S. Ubaldo, S. Giorgio and S. Antonio and carried on the shoulders of candlemakers. Palio dell’oca Cagli (August) www.giochistoricidicagli.it
For the Palio of the Goose which dates back to 1400, the four hi-
storic districts of Cagli wear the colours that represent them. The palio takes place as the classic game of the goose with 54 boxes representing arts, crafts and characters of the Renaissance of Cagli. Acqualagna Truffle Fair (29 October / 12 November): www.acqualagna.com/50-fiera-national/
This area is responsible for twothirds of all national truffle production. There are 5000 square
meters dedicated to the fair incorporating exhibitions and sales. Chestnut Festival of Lunano (3rd weekend of October) www. festadellacastagnalunano.it
When it came to the 46th Edition, it was considered the most important Chestnut Festival in the province of Pesaro and Urbino, supporting the local produce of delicacies such as jams, desserts and of course the classic……hot chestnuts.
part of the National Beer City Association and in June it plays host to an important festival dedicated to independent beer and natural produce from the region (www. festivalalogastronomia.it). From here, the road leads to another passageway frequented by motorcyclists, that of Bocca Seriola. In Palombara, village of Apecchio, you can visit the peace map, built in wood with a capacity to hold 600 people. Located in the central Apennines. Whilst nowadays it gathers enthusiasts, in the past it was a testing ground for Benelli, Bimota and MV Augusta. A river of asphalt leads to Città di Castello, a succession of wideranging bends that can be taken in second or third, sometimes interrupted by bends that need to be taken in first gear. At the top of the valley (at 700m) is a rest area where there is a panoramic view of the Umbrian countryside. 18km of curves and bends along the SR257, separate you from Città di Castello, the main centre of the upper Tiber valley. From here, there are two choices to reach Gubbio, the most beautiful medieval village in Italy. The quickest but less scenic solution is to take the SS73 up to the Gubbio-Umbertide exit. For this tour I have taken the alternative route. I rode the Soara stream along the SP106, to Pietralunga. This is a secondary road but very pretty and scenic and in my opinion, is much more enjoyable than a motorway. It all depends on the time available as to which route you choose. Once in Gubbio, you will see its beautiful historic centre perched on the slopes of Mount Ingino. If you have never been there, I suggest you take a stroll to Piazza Grande. In Urbino, we are in a city of art of inestimable historical and artistic value, so go for a walk along its streets and stop to enjoy a glass of wine in one of the many inns (but only if you are finished riding for the day.
I enjoyed delicious truffle pastas at the San Martino trattoria. After Gubbio there is another stage waiting for you, that of Scheggia and Pascelupo, which provides a journey inside a stunning, narrow gorge. Once reaching the top, continue in the direction of Scheggia. If you have time, go up to Monte Cucco, frequented by paragliding and hang-gliding enthusiasts and full of extraordinary caves. The Scheggia - Serra S. Abbondio connecting road has a very small track but, let me tell you, it is super scenic! It offers fabulous routes with the road passing through the middle of the rock gorges. Be aware of the hairpins and be sure to use your horn.Once you reach Serra S. Abbondio there is another stop for two-wheel enthusiasts, make your way to the hamlet of Buonconsiglio and from there follow the signs for Monte Catria. You can get there along a road which you will need to follow at low speed (it’s not a pass), which is usual for narrow or very uneven roadways. Monte Catria is the highest point in the province of Pesaro and the Apennine tract from Sibillini to the mountains of Bologna. Two of the most prominent natural and cultural areas to be noted: Tecchie Wood, for the rich variety of flora and fauna and the Fonte Avellana monastery, which rises as a marvellous structure between rocks and woods. Dante Alighieri made this mountain famous in a passage of the Divine Comedy where he quotes: “Between two Italian litters, you cut stones, and not far away from your own country, as much as thrones are much lower, and they make a gibbo called Catria , beneath which it is consecrated, which can only be placed on the floor. ” Climbing to the summit continue in the direction of Chiaserna-Cantiano and the descent begins, with new glimpses and views of the valley. At the foot of the mountain, SP50
THE MOTORCYCLE EQUIPMENT USED I made this journey with my inseparable KTM 990 Adventure, mounted with the GIVI 36ltr Dolomiti Trekker side cases (DLM36). The full aluminium body provides an added touch of “adventure” and the dimensions enable you to carry everything that might be needed for a mid-length trip, even for two people. The thermal bottle (STF500S) is both welcoming and useful, secured to one of the two side cases using the E162 support. Although
the standard screen provides adequate protection, the addition of the GIVI S180T deflector made the ride even more enjoyable. The side stand extension (ES7703) with a soft support base, made life easy during photo stops. I placed small essentials inside the useful GRT706 tank bag. I also want to mention the universal S920L smartphone holder which enabled me to keep track of the route without distracting me from the road ahead.
TWO-WHEEL MUSEUMS The city of Pesaro boasts two museums that, for history and curiosities, are worth a visit. The Benelli Museum and the Morbidelli Museum, two jewels for all motorcycle enthusiasts. Museo Benelli is located in the premises of the former Benelli factory and covers 1,000 sq ft. The exhibition space is spread over two floors and there are 150 Benelli and MotoBi motorcycles to admire. In addition to the first vehicle that was given to Pesaro in 1897 (a De Dion Bouton
tricycle), several Benelli models date back to before the Second World War. The museum is also home to all Leoncino models. But the icing on the cake is located on the wooden mezzanine floor, which includes Motobi models, Benelli mopeds and racing motors built in Pesaro between the 60’s and 80’s. (Www.officinebenelli.it/officine/italiano / the-museum) Museum Morbidelli is an exhibition space of 3,000 square meters where,
thanks to Giancarlo Morbidelli, you can admire 350 functioning motorcycles (50 of which are unique), built from the first decade to the 80’s and 90’s. Thanks to technical and innovative qualities, the Morbidelli triumphed on tracks around the world and resulted in four World Titles during the 1970’s. All the motorcycles in the museum have been personally restored by Giancarlo Morbidelli. (Www. museomorbidelli.it)
brings you to Cantiano, known for the excellent “Chiaserna” bread, mixed with fresh spring water and no salt. From here take the historic Via Flaminia, in the direction of Cagli, an ancient Byzantine town that is reached by the river Burano, which creates suggestive natural pools and waterfalls (Le Pozze di Cagli). This area is crossed by numerous rivers and streams and there is an abundance of places of interest, such as the road crossed by the Bosso River that from Cagli leads to Pianello (SP29). From here you can get to the top of the plateau of Mount Petrano, at 1,100m, It is famous for the spectacular blooms that occur in the spring months with the famous narcissus, orchids, violets and forget-me-nots. If you are riding a motorcycle with dotted wheels, take the scenic white road that climbs from the resort of Palcano. Returning to Via Flaminia you will reach the town of Acqualagna, the Truffle Capital, and then the visually stunning Furlo Gorge. We are almost at the end of this, hopefully, exciting motorcycle ride, but before returning to the salty air of the Adriatic coast, you can opt for a short stop at San Lazzaro, and the hamlet of Fossombrone, to admire the Giants’ Marbles, a divide crossed by the river Metauro. All that is left is to take the SS73 BIS in the direction of Fano, a town that in history was an important Roman centre, overlooking nearby Pesaro, on the Adriatic Sea. The full tour can be completed over a weekend but there are so many places along the way that are worthy of a visit for a few hours so if you can, extend your stay by a
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time, I would highly recommend parking the motorcycle and discovering its historical centre, enjoying a typical Crescia of Urbino at the Golden Spider (www.facebook.com/ragno.oro). After leaving this beautiful town, return to the SS73 BIS and continue towards Fermignano. From here you will be heading towards the heart of the Umbrian-Marchigni Apennines and the discovery of Mount Nerone, between waterfalls, caves and ... still beer. Getting there is not easy: you should take SP4 and passing the hamlet of Cà L’Agostina, look for the exit sign for Frontino and from here take the SP257 which runs along the Candigliano River to Piobbico, the ideal destination for an overnight stay. Those arriving before dusk can climb to the top of the mountain to enjoy the sunset. The road rises to a height of 1,525m with a series of curves and bends, some difficult and some not so challenging. If you are a trekking enthusiast, I recommend the area of Mount Nerone, the Grotto of Borghetto, the Gorge of the Infernaccio, the Balza Forata and the Grotto of Hams (but it is important to do your homework and find out about difficulty levels beforehand). I return to dinner and an overnight stay in Bacciardi, a village of six souls that is part of the municipality of Piobbico. Hidden in the midst of lush and mystical vegetation is the Slowcanda (http://win.slowcanda.it/ index. asp), a place I like to call fairyland, where it is possible to find absolute peace and relaxation. The inn was built in a stone house dating back to the late 19th century and you will feel like time has stood still. FROM BACCIARDI ... RETURNING TO THE ADRIATIC COST (262 Km) Just the time to reassemble my KTM and in the pungent air of the early morning, I head towards the SP257 where I head in the direction of Apecchio. The village is
captions 1) NIGHT PHOTO TAKEN ON TOP OF MOUNT PETRANO. ON THE SIDE, THE KTM 990 ADVENTURE POSING FROM THE STAIRS OF THE HISTORICAL CENTRE OF SANSEPOLCRO. 2) PIT STOP AT FRONTINO, BETWEEN THE MARCHIGIAN HILLS, CONSIDERED TO BE ONE OF THE MOST BEAUTIFUL VILLAGES IN ITALY. ITS SQUARES ARE DESCRIBED AS “ELEGANT BOUDOIRS” VIEW OF THE ANCIENT ROAD THAT PASSES OVER THE BEAUTIFUL AURO CREEK, JOINING BORGO PACE TO PARACHIULE, A RURAL VILLAGE IN THE MOUNTAINS OF ALPE DELLA LUNA. 3) THE LARGE IMAGE AND THOSE ABOVE PROVIDE GLIMPSES OF THE HISTORICAL CENTRE OF GUBBIO. THE SPECTACULAR URBINO PALACE CAN BE SEEN IN THE BACKGROUND OF THE PHOTO ON THE LEFT. TODAY, IT IS THE HOME OF THE MARCHE NATIONAL GALLERY. 4) VIEW FROM THE TOP OF THE CATRIA MOUNTAIN WITH THE CROSS DATING BACK TO 1901. LOWER ON THE OTHER PAGE, THE BEAUTIFUL ROAD LEADING TO THE TOP OF MONTE NERONE. ON THE CAPE, IN THE SMALL VILLAGE OF FLORENZUOLA LOCATED IN THE NATURAL RESERVE OF MONTE SAN BARTOLO, DIRECTLY FACING THE ADRIATIC SEA. 5) THE POINT OF ANCIENT VIA FLAMINIA WHICH RUNS ALONG THE CANDIGLIANO RIVER AND THROUGH THE GOLA DEL FURLO. IN THE TOP RIGHT, A VIEW OF MARMITTE DEI GIGANTI (FOSSOMBRONE). AT THE SIDE, THE NATURAL FALLS OF THE BOSSO RIVER.
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CHI PARLA DI NOI
articolo dedicato all’S410 Trolley pubblicato sul numero di INMOTO di Novembre 2017
Speciale Givi S410 Trolley di Davide Calzolari
Con la base Trolley prodotta da Givi è possibile trasferire su ruote sia il piccolo bauletto dove riporre quotidianamente caschi e borse da lavoro sia le più ingombranti e pesanti valigie da viaggio.
VIAGGIO COMODO
L’azienda italiana lancia una piastra per bauletti che può diventare trolley, realizzando un desiderio dei motociclisti appassionati di turismo 120 InMoto
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Il test
L’
utilizzo della moto per lavoro o vacanza, se da un lato si caratterizza dalla possibilità di andare quasi ovunque, nasconde alcuni disagi spesso sottovalutati: tra i più importanti, i bauletti o le valigie. Accessori indispensabili per riporre gli oggetti ma scomodi se si devono staccare e portare a mano o svuotarne il contenuto non stivato in altri contenitori. La soluzione intelligente è proposta dalla Givi con la base Trolley universale, un accessorio dedicato a chi vuole usare la moto con bauletto al seguito per il lavoro, con gli stessi vantaggi di praticità del sottosella degli scooter. Grazie alla base Trolley non è più necessario stivare il contenuto del bauletto in custodie, basta staccare la piastra e allungare la maniglia estraibile e ci si ritrova tra le mani un capiente contenitore che si trasporta con facilità ovunque, e altrettanto facilmente si riaggancia alla piastra, pronto a ritornare alla sua funzione originale. La comodità non è soltanto lavorativa: chi fa abitualmente vacanze in moto ha provato il disagio di trasferire il carico. Una volta a destinazione, con l’abbigliamento addosso, il casco e i guanti ed eventualmente uno zainetto, anche percorrere alcuni metri diventa laborioso ma con il trolley al seguito anche l’eventuale compagna avrà un sorriso migliore.
La base Trolley non necessita solo di bauletti o valigie, si può comodamente usare con una qualsiasi borsa morbida grazie a sei punti di ancoraggio per i ganci di una rete elastica. La robustezza è stata presa in grande considerazione, come la praticità d’uso; per la costruzione è stata utilizzata resina rinforzata, con ruote montate su cuscinetti antirumore,
facilmente sostituibili se consumati, mentre la maniglia retraibile è in alluminio. La sensazione di un oggetto solido e ben fatto è evidenziata anche dall’assenza di giochi eccessivi tra le varie parti. La base Trolley universale si può utilizzare su moto, scooter o altri mezzi che siano dotati di piastra MONOKEY ed è compatibile con tutti i bauletti MONOKEY. Come dotazione di sicurezza una Serratura Security Lock impedisce la rimozione indesiderata, mentre a richiesta è possibile ottenere serrature apribili con una sola chiave per tutti i prodotti Givi montati, il prezzo della base Trolley è di 135 Euro. n InMoto 121
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TRAVEL IN COMFORT
THE SPECIAL GIVI S410 TROLLEY
by Davide Calzolari
The Italian brand launches a base which converts a top case into a trolley, fulfilling a dream for those motorcyclists passionate about touring.
O
n one hand, the use of a motorcycle for commuting or holidays is characterised by the ability to go almost anywhere, but it does have some underestimated disadvantages, the most important being the transportation of luggage. It can be not only inconvenient but also irritating to detach a case from a motorcycle and have to carry it by hand or empty its contents into other containers. The intelligent solution is provided by GIVI, with the invention of the Universal Trolley Base, an accessory dedicated to those who want to use a motorcycle top case with the same benefits and convenience of a suitcase on wheels! Thanks to the unique Trolley Base, it is no longer necessary to transfer the contents of a top case into an alternative case or bag for ease of transportation. Simply detach the plate, extend the retractable handle and hey presto, as if by magic, you have a large container that can be easily transported anywhere and on returning to the motorcycle, it can be rapidly re-attached to the fitting plate, ready to return to its original function. Comfort is not just a philosophy: those who regularly travel by motorcycle have experienced the discomfort and inconvenience of having to relocate cargo. On arrival at a destination, still wearing motorcycle
clothing, a helmet, gloves and possibly carrying a rucksack, even covering a few meters on foot can be an arduous task, but with the GIVI Trolley Base in tow, even the pillion will be smiling. The Trolley Base is not just made to carry a top case, it can be easily used with any GIVI soft bag thanks to the incorporated six anchor points that have been designed to be used with the hooks of an elasticated net. The Design Team has considered robustness as well as practicality and the trolley has been constructed from reinforced resin. The wheels are mounted onto silent bearings that can be easily replaced once worn and the retractable handle is made of aluminium. The feeling of a solid and well-made product is also evident by the lack of movement between the various component parts. The Universal Trolley Base can be used on motorcycles, scooters or any other means of transportation that is equipped with a MONOKEY plate and the Trolley Base is compatible with all MONOKEY cases. As a security feature, the addition of a Security Lock will deter thieves and the lock can be matched with those used in GIVI luggage. The price of the Trolley Base is 135 Euros.
captions 1) WITH THE TROLLEY BASE CREATED BY GIVI, IT IS NOW POSSIBLE TO CARRY BULKY, HEAVY CASES AS WELL AS SMALLER CASES USED FOR TRANSPORTING AND STORING HELMETS AND EVERYDAY ITEMS.
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Il test
TOP PERFORMER EXPLORE. ENJOY.
X-CARBON 40.5 The new full-face helmet with a carbon fiber shell. Lightweight, resistant and with a daring look. In terms of comfort, safety, aerodynamics and its advanced ventilation system, it offers optimum performance.
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• Carbon fiber shell • Anti-scratch visor with quick-release system • Three adjustable air intakes
• Removable and washable hypoallergenic inner lining • Equipped with a sun visor, nose guard and wind deflector
INSIDE GIVI
Testo Giampaolo Meda Foto Mario Frati
IL PUZZLE È COMPLETO! Sotto il riflettore c’è Niccolò Bignardi, attuale Direttore Commerciale Mondo del gruppo e appassionato di moto dalla nascita, in special modo di modelli da enduro che non disdegna di guidare anche a livello agonistico. In azienda riveste un ruolo non previsto in passato… Il classico “tassello” mancante!
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uongiorno Niccolò e grazie di aver accettato di sottoporti al “fuoco incrociato” delle nostre domande. In pratica vogliamo sapere tutto di te, dentro e fuori l’ambito lavorativo. Come facciamo di solito si parte da una scheda generale, allo scopo di focalizzarti come persona, per poi approfondire. Vogliamo sapere la tua età, il percorso scolastico/professionale, dove vivi, se sei sposato, se hai figli… e infine di cosa ti occupi in GIVI e quando hai iniziato a lavorare per il marchio. “Seguirò il vostro stile e sarò telegrafico. Ho 38 anni, sono laureato in Ingegneria Gestionale convivo ed ho un figlio di 6 anni. Lavoro nel gruppo GIVI da quasi un anno e mi occupo della direzione commerciale dei tre marchi a livello mondiale. Questo è un nuovo ruolo nato dall’esigenza di ottimizzare il coordinamento delle risorse e di sviluppare i mercati che sono profondamente diversi per esigenze e modalità distributive in una fase di importante crescita”. Competente e dotato di buona capacità di sintesi. Ottimo! Spostiamoci sulle passioni. Hai un legame personale con le due ruote al di fuori del mondo lavorativo? “La mia vita è legata alle moto praticamente da sempre. Ricordo un episodio risalente a quando avevo 6 anni: mi trovavo in vacanza in Sardegna e mio padre, che guidava a quel tempo una Kawasaki GPZ550, cedeva spesso alle mie richieste di fare un giro in moto. In sella trovavo posto tra lui e la mamma. Un’altra tappa importante si lega all’arrivo del motorino al compimento dei 14 anni. Giocavo a calcio in un campo che distava qualche chilometro da casa; all’epoca il ciclomotore più “gettonato” era il Ciao… e fu grande la sorpresa quando i miei scelsero per me un’Aprilia RX50 a 6 marce. Da allora le ruote tassellate non mi hanno più lasciato. Per me la moto è libertà e divertimento sempre; anche quando corro nelle gare di enduro”. Una passione che ti ha portato a toccare ambiti agonistici. Del resto la tua è una mansione lavorativa non si porta avanti senza
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Inside GIVI
possedere un certo spirito combattivo. L’essere un utente delle due ruote appassionato ed esperto ha giocato un ruolo importante ai fini dell’assunzione in GIVI? Continua a farlo nel quotidiano? “Sicuramente conoscere le moto in commercio, il loro posizionamento di mercato e chi sono i motociclisti che le guidano mi aiuta quotidianamente nel mio lavoro, sia nella fase di analisi dati che di confronto con i colleghi, molti dei quali possessori di moto come me. Quando visito i clienti in moltissimi casi mi trovo davanti interlocutori profondamente legati al nostro settore in quanto ex piloti o appassionati che hanno saputo conciliare la sfera lavorativa con quella passionale. In altre parole: la conversazione con un motociclista diventa subito più facile e sempre gradevole”. Conoscere direttamente e profondamente il “target di riferimento” ha un valore anche nelle scelte progettuali? “Intanto va detto che in tutti noi c’è la consapevolezza di quanto questo segmento, nei mercati “maturi” come Europa e America, sia legato più alle emozioni che alla pura esigenza di mobilità; a differenza di quanto succede in Estremo Oriente, dove la sfida in molti paesi è l’introduzione del concetto di bauletto, percorso che le nostre filiali locali stanno portando avanti con successo. Tornando alla domanda, sicuramente questo know-how personale rappresenta un valore aggiunto all’interno del team GIVI. Il confronto con i colleghi di cui parlavo prima si spinge spesso sul terreno delle scelte progettuali. In particolare per me è un onore confrontarmi con il “capo”, Giuseppe Visenzi, e vedere come spesso la sua capacità di guardare avanti diventa l’elemento capace di indirizzare le scelte dell’ufficio tecnico”. Vorresti un maggior impegno del marchio sulle ruote tassellate? “Intanto va detto che rispetto al passato oggi GIVI è presente come sponsor anche nel mondo offroad… Anche per merito tuo? “Le sponsorizzazioni nel fuoristrada erano attive prima del mio ingresso
1) LA GRAFICA CI AIUTA (NON CE NE VOGLIA NICCOLÒ) A MOSTRARE LA DOPPIA ANIMA DELL’ATTUALE DIRETTORE COMMERCIALE MONDO DEL GRUPPO GIVI. GIACCA E CRAVATTA IN AZIENDA, COMPLETO DA ENDURO NEL TEMPO LIBERO.
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2) NICCOLÒ BIGNARDI HA SAPUTO CONIUGARE PASSIONE E ATTIVITÀ LAVORATIVE. IL SUO RUOLO IN GIVI GLI PERMETTE UNO STRETTO E CONTINUO CONTATTO CON IL MONDO DELLE DUE RUOTE.
in azienda; sono convinto che aiutino ad allargare la conoscenza del marchio ad una utenza più giovane. Ad esempio la presenza di GIVI alla Parigi Dakar è strategica, fondamentale, per l’importanza che ricopre questo evento nei paesi sudamericani. Lo scorso anno abbiamo introdotto la gamma di borse morbide Gravel-T destinate a un utilizzo più estremo dal punto di vista off-road ed Eicma 2017 confermerà l’impegno con un allargamento di gamma.” Saperne di più sulla tua figura professionale ci incuriosce. Come si svolge il tuo lavoro nello specifico e con quali responsabilità? “Come Direttore Commerciale opero in due ambiti, quello aftermarket e l’OEM, che hanno peculiarità molto diverse tra loro. Nel primo caso il mio contributo quotidiano risiede nel coordinamento dei responsabili di filiale e area manager, mentre nel secondo si tratta di un lavoro più trasversale di contatto con case motociclistiche, ufficio tecnico e produzione. In tutti i casi collaboro con un team di professionisti con profonda conoscenza del settore e grandi capacità”.
Da come lo racconti sembra un impegno H24… considerando che per dialogare con una parte del mondo occorre tener conto dei differenti fusi orari… Se poi aggiungiamo le grane da risolvere (quelle non mancano mai), appare chiaro quanto sia importante possedere autocontrollo, concentrazione e capacità di pensare in multitasking. Cre-
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diamo che il correre in fuoristrada in qualche modo aiuti a sviluppare queste caratteristiche. Diciamola tutta: sei una macchina da guerra! Com’è il rapporto con la forza vendita e con i rivenditori? “Fin da subito ho cercato, viaggiando e ascoltando i clienti, di identificare le esigenze dei vari mercati. In quest’ambito ho avuto conferma della grande fiducia e attaccamento della rete commerciale e di quanto il nostro marchio sia concepito come leader e di quanto i prodotti qualitativamente eccellenti. Vi racconto questo per farvi capire quanto sia difficile migliorare una situazione già molto positiva. Riuscire ad alzare ulteriormente l’asticella rappresenta una grande sfida ma è proprio questo a renderla appassionante”. Tutti sono concordi con chi dice che la vendita “on-line” (Amazon in testa) rappresenti il futuro e che non c’è modo di fermarla? Al momento anche la grande distribuzione trema… Qual è la tua posizione? “Sicuramente la vendita on-line sta cambiando profondamente le modalità di contatto con il cliente finale e anche i rapporti di forza nella rete distributiva. Noi siamo convinti, tuttavia, che il rapporto umano sia ancora fondamentale nel nostro settore, in quanto il motociclista vuole essere consigliato, vedere e toccare i prodotti. Pertanto con la proprietà, in particolare con Hendrika Visenzi, abbiamo deciso di tutelare la nostra rete distributiva che ci ha dato fiducia in questi 40 anni con condizioni commerciali che favoriscono chi espone i prodotti nei punti vendita.”
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THE PUZZLE IS COMPLETE!
Written by Giampaolo Meda Photo Mario Frati
Under the spotlight is Niccolò Bignardi, current Group Sales Manager of the company and a motorcycle enthusiast. With a special interest for Enduro models, Niccolò likes to ride on a competitive level and within the company he plays an unprecedented role ... that of the classic missing piece!
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ood morning Niccolò. Thank you for being here and for taking the time to answer our “cross-fire” questions. Basically, we want to know everything about you, both inside and outside the workplace. As we usually do, we begin with a few general questions but then we will probe a little deeper. We would like to know your age, which school you attended, your professional experiences, where you live, if you are married, if you have children... and finally what kind of work you do in GIVI and when you started working for the brand. “I will follow your style and I will try to be concise. I am 38 years old, I graduated in Management Engineering and I have a 6-year-old son. I’ve been working for the GIVI group for almost a year. I deal with the direct trade of the three worldwide brands. Mine is a new role stemming from the need to optimize resource coordination and develop markets that are intensely diverse in respect of needs and distribution methods at an important stage of their growth”. Competent and equipped with excellent synthesis skills. Great! Let’s move on to your passions. Considering your life outside work, do you have a personal tie with the world of two wheels? “My life has been linked to motorcycles since... forever! I remember an episode when I was about 6 years old: I was on holiday in Sardinia and my father, who used to ride a Kawasaki GPZ550 at that time, often allowed me to join him for a ride. I remember being in the saddle between him and my mother. Another important step was the arrival of the scooter at age 14. I played football in a field that was a few miles from home; at that time the “must have” moped was the Ciao... and it was a fantastic surprise when my parents chose to buy me a 6-speed Aprilia RX50. Since then, knobbly tyres have never left me. For me a motorcycle is both freedom and fun; even when I am taking part in Enduro races.” A passion that has led you to achieve a great deal in competitive fields. Indeed, this is a role you cannot progress without having a certain combative spirit. Has being a passionate and experienced user of two wheels played an important role since being employed by GIVI? Do you still have this attitude in daily life? “There is no doubt that knowing the motorcycles on the market, their market positioning and the motorcyclists riding them helps me in my daily work, in the area of data analysis and also when re-
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how important it is to have self-control, concentration and the ability to multitask. We believe that off-road racing somehow helps to develop these skills. You are obviously a force to be reckoned with! How is the relationship with the sales force and dealers? “From the very outset, I’ve been traveling and listening to customers, in an effort to identify the needs of different markets. In this context, I’ve realized the great trust and support coming from the commercial network and I’ve also come to see how well our brand is conceived as a leader in the production of excellent quality products. It is important for me to convey how difficult it is to improve an image and situation that is already very positive. Being able to raise the brand’s profile even further is a great challenge but it is what makes my role both exciting and stimulating.”
lating to my colleagues, many of whom also own a motorcycle, like myself. In many cases, when visiting my customers, I find myself in front of individuals who are deeply involved in our industry as former ex-riders or enthusiasts who have been able to combine their area of work with their passion. In other words: conversation with a motorcyclist is easier and more enjoyable.” Does knowing your “target audience” both profoundly and directly have a role in design choices? “Firstly, we must say that we are all aware that this element, in “mature” markets such as Europe and America, is more linked to emotion than the pure need for mobility; unlike what is happening in the Far East, where the challenge in many countries is the introduction of the hard case concept, a path that is being successfully navigated by our local affiliates. Returning to the original question, personal know-how is definitely an advantage within the GIVI team. Discussion and interaction with colleagues, an element mentioned earlier, often deals with design choices. It is a particular honour to consult with the “chief”, Giuseppe Visenzi and to see how often his ability to look ahead becomes the element capable of directing the choices of the technical team. Would you like the brand to become more involved in the area of “knobbly” tyres? “Well, it has to be said that compared to the past, today GIVI is also present as a sponsor in the off-road world...
And what are the benefits? «Off-road sponsorships were active before my arrival in the company; I am convinced that they help to broaden brand awareness to younger users. For example, the presence of GIVI at the Paris Dakar is both strategic and fundamental for the importance of the event in the South American countries. Last year we introduced the range of hard-wearing Gravel-T soft bags for more extreme use from an off-road point of view and EICMA 2017 will confirm our commitment with the introduction of further products aimed at the world of off-road riding.” Discovering more about your professional persona fascinates us. What kind of work does your role involve and what are your responsibilities? “As a Sales Manager I work in two areas, aftermarket and OEM and each area has its own particularities. As Sales Manager, my daily role involves co-ordinating the responsibilities of both branch and area managers. Whilst in respect of OEM, my role is much more diverse as it involves contacting motorcycle companies and liaising with both Technical and Production. Generally, I collaborate with a team of professionals that collectively, not only have amazing abilities but also have profound knowledge of the industry.” From your story it sounds like a 24/7 commitment and when communicating with different parts of the world it is necessary to consider all the different time zones. If we then add problems to the equation, and problems always seem to be looming, it becomes clear
Anyone would agree with those who say that “on line” sales and the internet represent the future. There is no way to stop it and the distributors are quivering... What is your position? “The internet is profoundly changing the way of contacting the end customer and challenging relationships in the distribution network. However, we are convinced that human interaction is still crucial in our industry as the motorcyclist wants advice and also wants to see and touch the products. Therefore, with Hendrika Visenzi and the brand, we have decided to protect our distribution network that has given us confidence over the last 40 years with commercial conditions favouring those who exhibit GIVI products in their outlet.”
captions 1) THIS IMAGE ILLUSTRATES THE TWO VERY DIFFERENT SIDES OF THE CURRENT WORLD COMMERCIAL DIRECTOR OF THE GIVI GROUP; COLLAR AND TIE WHILST IN WORK AND AN ENDURO RACING OUTFIT WHILST OUTSIDE OF WORK. 2) NICCOLÒ BIGNARDI HAS BEEN ABLE TO SUCCESSFULLY COMBINE HIS PASSION WITH HIS WORK ACTIVITIES. HIS ROLE IN GIVI PROVIDES CLOSE AND CONTINUOUS CONTACT WITH THE WORLD OF TWO WHEELS.
I AM EXPLORER GIVIEXPLORER.COM
GIVI EXPLORER is the portal dedicated to all manner of biking adventures. To make you feel the journey you’ve always dreamed of. Follow us:
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Testo Mario Frati, Giampaolo Meda Foto Mario Frati
FRANZANDESIGN Abbiamo incontrato Manuel Franzan, designer noto tra gli addetti ai lavori del settore moto e da anni collaboratore di GIVI. Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua storia lavorativa e il suo punto di vista sul settore moto.
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Ciao Manuel, prima di iniziare l’intervista… sei un motociclista? “Assolutamente sì!” Puoi raccontarci brevemente come sei diventato designer e com’è attualmente strutturato il tuo studio? “Sono diventato designer potrei dire per errore; ho studiato grafica pubblicitaria e siccome abito nelle vicinanze della sede Dainese sono stato contattato per entrare a far parte dell’ufficio grafico e stile di questa azienda. Da qui ha avuto inizio il mio percorso”. Usi ancora carta e penna oppure tutto nasce all’interno di un computer? “Il computer è uno strumento eccezionale ma ha una profonda ignoranza”; credo che vada utilizzato per trasformare in dati le idee che si hanno in testa, idee che per quanto mi riguarda nascono prima con carta e matita e solo in seguito vengono affidate al computer”.
1) SOPRA, L’ANGOLO “ATELIER” DELLO STUDIO; SOTTO, ANALISI DELLE GRAFICHE DA PROPORRE SUGLI INTEGRALI GIVI.
Quali sono le leve che permettono di essere accreditati nel mondo dei motori? “È abbastanza difficile definire questo passaggio. Dopo 18 anni di lavoro in questo settore posso dire che la passione gioca un ruolo fondamentale. Il riconoscimento dei tuoi lavori è un altro strumento utile a farti ottenere credito. Le vittorie aiutano a vincere”. Hai iniziato nel reparto stile di Dainese e se la memoria non ci inganna hai anche occupato il ruolo di direttore commerciale in Mtech. Da quanto tempo collabori con il nostro gruppo? “Collaboro in maniera continuativa con il gruppo GIVI da sei anni”. Se non sbaglio la tua specializzazione riguarda l’abbigliamento e i caschi. Per il gruppo GIVI hai lavorato e continui a farlo con grande coinvolgimento sul marchio hevik. Come te la cavi con gli accessori? “Gli accessori sono una parte fondamentale del mondo delle due ruote, agevolano l’approccio del motociclista sia al viaggio che all’utilizzo quotidiano, quindi richiedono grande impegno ed attenzione per consentire di essere sempre al passo con i tempi e le richieste del mercato”. La domanda precedente si lega al fatto che questo articolo finirà sul GIVI MAGAZINE e di conseguenza, al di là dei caschi, ci piacerebbe sapere qualcosa in più sulle potenzialità del design di qualità su prodotti come valigie, top case, screen, borse… “GIVI ha sicuramente tutte le carte in regola per mantenere la posizione di leader mondiale nel suo settore di riferimento. Le due ruote sono in continuo movimento, tant’è che oggi si inizia a GIVI Magazine Novembre 2017 - Style
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2) MANUEL FRANZAN IMPEGNATO, CON LE SUE COLLABORATRICI, NELLA SCELTA DEI COLORI DESTINATI AD UNO DEI PROGETTI IN LAVORAZIONE.
parlare di “power unit” invece che di motore, ma anche se le moto del prossimo futuro godranno della propulsione ibrida o elettrica, l’accessorio avrà sempre una funzione estremamente importante, anche per quanto riguarda la caratterizzazione estetica del veicolo”. Nel corso della tua carriera sei stato premiato più volte. Quale di questi riconoscimenti ha lasciato il segno maggiore? “Senz’altro il primo riconoscimento che ho ricevuto: il premio all’innovazione assegnatomi dalla rivista Motociclismo nel 2009 per il progetto del primo paraschiena ripiegabile, certificato Livello 2, alloggiabile in un bauletto da scooter”. L’associazione per il Disegno Industriale, di cui fai parte, di cosa si occupa? “L’ADI si occupa di gestire e di accorpare tutte le maestranze del mondo del design in Italia oltre a tutelare il lavoro degli stessi che viene sempre più spesso abusato nei modi più disparati essendo vittime di plagi e imitazioni”. C’è qualche idea che ancora non sei riuscito a concretizzare? “Qui in studio abbiamo delle idee che vorremmo impiegare nelle collezioni 2019/2020 ma delle quali non posso anticipare niente, se le svelo poi dovrei eliminarvi…”
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Quali sono i prodotti che ti hanno dato maggiore soddisfazione e comunque quelli che ti stimolano maggiormente? “Se parliamo di prodotti extra settore moto, ho avuto molte soddisfazioni dai guanti da calcio studiati appositamente per alcuni dei maggiori portieri impegnati nelle prime categorie di vari Paesi”. Qual è il tuo modo di intendere la sicurezza? “La mia opinione è che dobbiamo partire da una concezione di sicurezza attiva e non passiva. Alla base dev’esserci un’educazione al vivere la strada, al rispetto di tutti gli altri utenti. Senza questa consapevolezza ogni forma di sicurezza passiva risulta inutile: affidarci ad elementi meccanici o tecnologici può risultare controproducente essendo in conflitto con certa stupidità umana”. Si dice che nel mondo delle moto e delle auto i designer italiani abbiamo una marcia in più? È così? Perché? “Ci sono moltissimi bravi professionisti in tutto il mondo nel nostro ambiente, cito ad esempio i coreani, o tutta l’area scandinava, ma gli italiani hanno sempre avuto quel plus derivante dal nostro background che non ha bisogno di approfondimenti; tenete presente che in Italia c’è la percentuale maggiore del patrimonio artistico mondiale, quindi abbiamo un senso estetico innato”.
FRANZAN-DESIGN
Written by Mario Frati, Giampaolo Meda Photo Mario Frati
We met Manuel Franzan, a designer renowned for his work in the motorcycle industry and who has been collaborating with GIVI for many years. We asked him to tell us about his work history and his point of view on the motorcycle industry. Hi Manuel, before we start the interview ... are you a biker? “Yes….Absolutely!”
Magazine in 2009 for the design of the first folding backpack, Level 2 certified, which can be accommodated in a scooter box.”
Can you briefly tell us how you become a designer and how is your studio currently structured? “I could say that I became a designer by chance; I had studied graphic design and then found myself living near the Dainese Headquarters. I was contacted and asked to become part of the Dainese Graphic and Style Department and from there, my journey began.”
What exactly does the Association for Industrial Design, of which you are part, deal with? “ADI deals with managing and bringing together all the designers in the design field in Italy, as well as protecting the originality of the work, which is increasingly abused in the most desperate ways by being plagiarised and imitated.”
Do you still use pen and paper or is everything born out of a computer? “The computer is an exceptional tool but has a profound “ ignorance”; I think that it is used to transform ideas that are in the head, ideas that, as far as I am concerned, are born first with paper and pencil and only later are entrusted to a computer. “
Is there an idea that you have not yet been able to realise? “Here in the studio we have ideas that we would like to use in the 2019/2020 collection but I cannot anticipate anything, if I revealed them to you I would have to kill you...”
What are the ways that allow you to be accredited in the world of two-wheels? “It is quite difficult to answer this question. After 18 years of working in this field, I can say that passion plays a crucial role. Recognition of your work is another useful tool to gain professional credit. Winning helps you win. “ You started in the Dainese Style Department and if I remember, you also had the role of Commercial Director at Mtech. How long have you been collaborating with our group? “I have been working collaboratively with the GIVI group for six years.” If I am not mistaken, your area of specialty involves clothing and helmets. For the GIVI group you have worked and continue to do so with great involvement on the HEVIK brand. How do you connect cables with accessories? “Accessories are a key part of the world of the two wheels, facilitating the biker’s approach to both travel and daily use, so they require great commitment and attention to keep pace with the times and demands of the market”. The previous question is tied to the fact that this article will feature in the GIVI MAGAZINE and consequently, beyond helmets, we would like to know more about the potential of quality design on products such as side cases, top cases, screens, bags etc “GIVI definitely has all it takes to maintain its position as world leader in its industry. The world of two-wheels is continuously changing, so today we have begun to talk about a “power unit” instead of an engine, but even if the motorcycle of the near future incorporates hybrid or electric propulsion, the accessory will always have an extremely important function, even with regard to the aesthetic characterisation of the vehicle. “ During your career you have received many awards. Which of these awards has left the greatest mark? “Certainly, the first acknowledgment I received: the award I received for innovation from Motorcycle
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What are the products that have given you the most satisfaction and which ones stimulate you the most? “If we are talking about products outside of the motorcycling field, I have been very pleased with the soccer gloves especially designed for some of the major goalkeepers involved in the premier leagues of various countries.” What is your way of understanding security? “My view is that we must start from an active and not from a passive security conception, that there must be a culture and education on how to live on the road, respecting all other users. Without this awareness, any form of passive security is useless: relying on mechanical or technological elements can be counterproductive when human stupidity persists. “ In the world of motorcycles and cars the Italian designers have an extra edge? Is that so? Why? “There are many professionals around the world in our field, for example, the Koreans and our Scandinavian colleagues, but Italians have always had that extra push from our background that does not require any further explanation; Bear in mind that in Italy, there is the highest percentage of the world’s artistic heritage, so we have a natural aesthetic sense.”
captions 1) ABOVE, THE “ATELIER” CORNER OF THE STUDIO; BELOW, ANALYSING THE PROPOSED GRAPHICS FOR A GIVI FULL-FACE HELMET. 2) MANUEL FRANZAN ENGAGED WITH HIS COLLEAGUES DISCUSSING THE COLOUR CHOICE FOR AN ONGOING PROJECT.
3) TRE COLLABORATRICI DELLO STAFF. IN ALTO, MIRIAM FRANZAN (DESIGNER); AL CENTRO, ROBERTA SCHITTONE (GRAFICA), SOTTO, SOFIA MUNARI (DESIGNER).
3) THREE STAFF MEMBERS. ABOVE MIRIAM FRANZAN (DESIGNER); IN THE CENTRE ROBERTA SCHITTONE (GRAPHIC DESIGNER) AND BELOW SOFIA MUNARI (DESIGNER).
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TESTO E FOTO di Mario Frati borse
BORSE MORBIDE BANZAI! Quando parliamo di “morbide” per moto, erroneamente pensiamo a una coppia di bisacce o ad una borsa da serbatoio. L’argomento è ben più articolato e… bisognoso di una guida. Una perfetta opportunità per il GIVI MAGAZINE, che ci permette di concretizzarla nelle sue pagine, entrando nel dettaglio e, se possibile, fornendo utili indicazioni nel caso in cui vi troviate a dover scegliere.
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ino ad alcuni anni orsono la struttura delle moto era abbastanza “standard”, nel senso che offriva un’ampia sella, due ammortizzatori laterali sui quali potevano appoggiare le borse e scarichi che correvano sul fianco nella parte bassa, posizionamento che scongiurava la possibilità di contatti con il fondo delle borse con il pericolo di bruciatura. Ora l’evoluzione stilistica delle due ruote ha profondamente mutato le caratteristiche indicate introducendo una tale quantità di variabili da rendere difficile fare come un tempo (comprare una coppia di borse universali, piazzarle in qualche modo a cavallo della sella e partire).
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Oggi abbiamo differenti tipologie di borse, che possiamo dividere tra: laterali (singole o coppia) da serbatoio in svariate misure, da sella o serbatoio che diventa zaino, da tunnel per gli scooter e ancora una serie di borse più piccole da montare sul manubrio sulla testa della forcella, sul portapacchi o sul paramotore. E come se non bastasse questo lungo elenco viene sviluppato in modo differente in funzione delle differenti tipologie di veicoli. Appare quindi chiaro quanto possa essere difficoltoso districarsi ed orientarsi nell’acquisto di ciò che meglio si avvicina alle nostre necessità. La cosa migliore è procedere per gradi ed analizzare ogni singola categoria, partendo ad esempio dal come si montano le…
BORSE DA SERBATOIO Le due principali distinzioni sono dettate dal materiale del serbatoio della vostra moto, quindi: serbatoio in metallo, borsa con magneti: serbatoio in materiale plastico, borsa con cinghie e clips. A queste si aggiunge il sistema proposto da GIVI, denominato Tanklock, che sfrutta le viti del tappo del serbatoio per fissare una flangia che crea un ancoraggio pratico e sicuro andando ad incastrarsi alle femmina del meccanismo, montata di default sul fondo della borsa. Questo sistema consente a un solo dito di azionare una levetta e sganciare la borsa e di agganciarla semplicemente appoggiandola. L’unica limitazione del sistema è data nel caso in cui la moto abbia un tappo del serbatoio
privo di viti, citiamo ad esempio alcune MV o Ducati. EICMA 2017 presenta l’evoluzione di questo sistema, il TanklockED, arricchito di una serratura che non permette lo sgancio semplicemente agendo sul comando, alzando il livello di sicurezza contro eventuali furti. Le flange sono compatibili con il sistema standard ed ED e sono contraddistinte dalla sigla BF_ _ _ Una aspetto che teniamo a sottolineare, e questo vale per tutte le borse morbide è l’impermeabilità… garantita esclusivamente dai modelli Waterproof. Gli altri modelli hanno quasi sempre in dotazione la copertina antipioggia, accessorio di serie che però non trasforma la borsa in una waterproof ma garantisce un primo riparo in caso di pioggia.
1) LE BORSE SERBATOIO OFFRONO DIFFERENTI MODALITÀ DI FISSAGGIO. IL PIÙ INNOVATIVO È IL TANKLOCKED: COME IL TANKLOCK STANDARD SI PROPONE IN ALTERNATIVA AI SISTEMI CLASSICI CON ALETTE MAGNETICHE E CINGHIE MA IN PIÙ AGGIUNGE UNA SERRATURA DI SICUREZZA.
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BORSE LATERALI Precisiamo subito che esse necessitano di telaietti distanziatori sempre specifici. Ossia ogni moto dovrebbe avere il proprio telaietto, usiamo il condizionale in quanto il numero dei differenti veicoli in circolazione è tale da non poter essere coperto interamente. Senza contare che a volte si evita di mettere in produzione supporti per borse morbide per maxienduro stradali o GranTourer in quanto sicuramente più adatte ad ospitare valigie rigide. GIVI propone i telaietti distanziatori della serie T, creati allo scopo di dare un appoggio alle borse, una stabilità in marcia ed evitare contatti con parti in movimento quali catena o ruota, oltre a mantenere la corretta distanza dai gas di scarico e dalle marmitte stesse.
Una versione più “strutturata” di questi telai si trova nella serie TE, nata per essere abbinata alle borse termoformate EasyLock (3D600) che avendo una struttura rigida, necessitavano di un sistema di aggancio con chiave. La tipologia delle “semirigide”, in pratica è la via di mezzo tra le borse morbide e le valigie rigide, ulteriormente accreditata da GIVI con la creazione delle linee Metro-T e Sport-T nelle quali la ricerca stilistica ha una parte preminente. Le Metro-T sono pensate per le Scrambler, Cafè Racer e new classic in genere e vanno abbinate ad un telaietto dedicato, denominato TMT. A sottolineare lo spirito di queste borse, la possibilità di acquistarne anche soltanto una.
2) LE BORSE MORBIDE LATERALI VANNO MONTATE CON L’AUSILIO DI UN TELAIETTO DISTANZIATORE. IL RACK PIÙ STRUTTURATO SI CHIAMA TE E SI UTILIZZA CON I MODELLI TERMOFORMATI.
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Le Sport-T sono invece rivolte alle grosse naked derivate dalle sportive, come la MT10 o la GSXS1000. Qui il telaietto ha una forma sagomata, la serie è TST. E i modelli di moto per i quali non sono disponibili i telaietti finora elencati? Beh per loro esiste l’alternativa degli attacchi per le valigie rigide, da scegliere tra PL – PLR – PLX – PLXR – PLCAM e PLRCAM. Anche queste soluzioni vanno bene per montare una cioppia di laterali morbide. In altre parole, se pensate di utilizzare questa tipologia di borse, per weekend e magari le vacanze estive, fatelo in modo corretto, utilizzando un telaietto di supporto oppure optate per un’altra tipologia di borsa.
BORSE DA SELLA Ne esistono di varie forme, materiali e dimensioni e vanno bene su moto e scooteroni. Il fissaggio è quello classico, in due varianti: cinghie ad asola con doppio anello oppure cinghie elastiche con ganci alle estremità. Partiamo dai 20 litri per arrivare ai 65 litri per la versione con i due lati che scendono sui fianchetti laterali. GIVI ha in catalogo modelli che seguono un pò la forma dei codini delle moto, quelli a rullo, e proposte che ricordano
i classici borsoni da palestra, impermeabili con la chiusura a rigiro denominata RollTop ed i maniglioni per il trasporto. Queste ultime sono le più pratiche sia nel fissaggio che nell’apertura per stivare il bagaglio. Le morbide da sella non hanno bisogno di nessun tipo di supporto aggiuntivo; ovviamente va verificato che il codino/sella/portapacchi del vostro veicolo, offrano una sufficiente base d’appoggio.
3) PORTAPACCHI E SELLA POSSONO DIVENTARE UN VALIDO SUPPORTO ANCHE PER SACCHE E BORSONI.
BORSE SPECIFICHE PER LE TASSELLATE Se la vostra moto non ha superfici adatte all’utilizzo di borse morbide laterali e posteriori sarete voi a fornire la base di appoggio per un comodo ma capiente zaino tecnico, con fissaggio
al busto pensato per la guida, al quale abbinare una borsa da serbatoio. In questo contesto rientrano ad esempio le enduro “vere” piccole e medie, come ad esempio una 250 cc e volendo aggiungere qualche sigla una CRF450 o una KTM 690R. Volete attraversare i Pirenei con un modello che rientra in questa categoria? C’è una linea di borse pensata ad hoc. Si chiama Gravel-T ed offre laterali da 15 lt da abbinare al paracalore in alluminio, (evitando il montaggio di telaietti) borse da serbatoio dimensionate in modo da lasciare tutta la libertà di movimento necessaria per la guida su sterrato e mulattiere, un capiente marsupio da parafango e ulteriori proposte che verranno presentate in anteprima al Salone di Milano. Il tutto rigorosamente waterproof perché “che percorso è se non si incontra qualche guado”? Insomma, amici motociclisti, come vedete c’è solo l’imbarazzo della scelta e questo vale anche per gli scooteristi, quasi tutti affezionati al bauletto, che possono avvalersi anche di una borsa da tunnel, e anche di borse laterali, solo in questo caso montabili senza l’ausilio di telaietti grazie alla base di appoggio costituita dalla carena.
CONSIGLI UTILI Li dedichiamo a chi sta pensando di acquistare una o più borse morbide non specifiche per la moto o scooter posseduti. - Provatele sul veicolo prima di acquistarle, non fidatevi dell’intuito, del “secondo me ci sta”. - Verificate attentamente che non ci siano interferenze con parti in movimento come la ruota, la catena ad esempio. - Evitate le cinghie svolazzanti. - Valutate la sicurezza generale anche in movimento, assicurandovi che le borse restino ben salde al loro posto (non devono pregiudicare la guidabilità). - lasciate almeno 10 cm tra il fondo delle borse e fonti di calore quali marmitte o traiettoria dei gas di scarico. In ultimo ricordate che quando una borsa viene definita universale, si intende che è compatibile con la gran parte dei veicoli in commercio. Spendete una telefonata in più, o scrivere all’area tecnica del nostro blog GIVIPEOPLE. Siamo qui per voi.
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BORSE MORBIDE
Alessandro Botturi
L’ENTUSIASTA A fine settembre Alessandro è passato in azienda per un saluto e noi del MAG lo abbiamo praticamente convinto a ripartire con un set di borse Gravel-T, chiedendogli di testarle nelle gare di fine stagione in Africa, nel corso dei trasferimenti di tappa. Alessandro ci ha inviato delle foto fantastiche, una delle quali finita in copertina. Il sorriso stampato in faccia ci ha fatto ben sperare. Il nostro otttimismo era fondato.. Allora Alessandro, hai avuto moto di montare le borse Gravel-T sulla tua WFR450 ufficiale? “Certamente; ho fatto diversi test”. Come sai sono state progettate per le piccole/medie enduro. Sono valide? Il montaggio ti sembra corretto?
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“Si, sono davvero delle ottime borse... con fissaggio rapido e molto congeniale. Le ho provate su piste sconnesse e sassose e rimangono sufficientemente al loro posto”. Il set da te utilizzato comprende borsa serbatoio, zaino, marsupio e portattrezzi da parafango posteriore. Che cosa hai apprezzato maggiormente? Ho trovato ottimo il marsupio, molto pratico soprattutto grazie alle due tasche a cerniera, che possono contenere tante piccole cose, e per l’impermeabilità, testata in gara, dove il cellulare è stato protetto alla perfezione. Con il kit completo un endurista che vuole farsi un giro/gita di qualche giorno, può portare il necessario compreso qualche capo per il tempo libero. La gamma delle borse Gravel-T ha subito un ulteriore upgrade e all’EICMA presenteremo anche una coppia di borse laterali e un secondo marsupio da fissare in vita. Abbiamo dimenticato qualcosa? L’endurista evoluto intenzionato ad uscire dai classici sentieri per qualche giorno trova tutto il necessario in questa gamma? “Direi proprio di sì. Sono molti gli enduristi che pianificano giri/ gite di più giorni e le soluzioni offerte dalle Gravel-T permettono di portare con sé il necessario, compreso qualche capo per il tempo libero” . Lasciamo da parte le borse. Ci racconti in breve questi impegni di fine stagione? “Ho partecipato a diverse gare molto impegnative come il Panafrica e OiLibya Rally, svoltesi entrambe in Marocco; purtroppo la fortuna non è stata della mia.... ma ho fatto ottime giornate di Tappa sempre con il gruppo di testa, gli stessi competitor che troverò alla Dakar. Il programma 2018 inizierà proprio con questa gara, la più importante per noi. In resto del programma non è stato ancora pianificato. Ci vediamo a EICMA: non posso perdermi un’evento così importante, e poi allo stand di GIVI mi sento a casa!”
Mitja Gustincic
LO SCETTICO Mitja è un giornalista sloveno esperto motociclista. Al suo attivo ha centinaia di articoli usciti sull’editoria di settore e anche un paio di libri/ guide per mototuristi. Per il trasporto dei bagagli, anche per brevi tragitti, il nostro collega utilizza valigie rigide e non ha mai nascosto la sua avversione per le borse morbide. Quale occasione migliore per cercare di fargli cambiare idea? Gli abbiamo spedito un set da viaggio pregandolo di fare uno strappo alla regola. Ecco com’è andata. Allora Mitja, com’è stato viaggiare senza le tue amate valigie rigide? “Rimango dell’idea che le valigie laterali, in materiale plastico o in alluminio, rappresentino la scelta migliore. È vero, allargano l’ingombro della moto ma quando penso alle protezione (anche alle intemperie) offerta al contenuto viaggio molto più tranquillo. Per essere onesto ho fatto anche un’altra riflessione: una “scatola rigida” è una “scatola rigida” e come tale non puoi spremere al suo interno più di quanto la forma accetti. E aggiungo che con il set che mi avete inviato, sulle strade meno sicure (fango, sterrati, pendii), ho trovato la guida decisamente meno pesante.” Nelle tue parole leggiamo una certa apertura… Dove hai provato le borse? Conoscendoti non crediamo che tu ti sia limitato a fare il giro dell’isolato. “Infatti. Ho studiato un pittoresco tour, che poi diventerà un articolo per il mio giornale, che dalla Slovenia mi ha portato in Albania, Grecia e Macedonia. Sono partito con una Suzuki V-Strom 650 che ho dotato delle borse laterali morbide GIVI UT808 con telaietti PL3112, della borsa da sella UT806 e della borsa da serbatoio Tanklock XS308.” Hai trovato difficoltà nel montaggio e nell’utilizzo? “Certamente bisogna fare le cose con attenzione. Tutto dev’essere ben posizionato e fissato con cura alla moto, facendo attenzione al terminale di scarico. Se fai bene i compiti sulla strada avrai zero problemi. Sono partito con la borsa da sella semivuota e nel corso del viaggio ci ho messo di tutto. Anche una cassetta di plastica piena di cipolle greche (eccellenti per fare insalate) e qualche melone...
sopra la mia tuta antiacqua e un paio di maglioni. Ho apprezzato anche il tipo di materiale con il quale sono costruite le borse, che elimina l’effetto “collettore solare” delle rigide…” Dopo questa esperienza immagino che tu abbia anche qualche critica/consigli da far arrivare all’azienda. È così? “Le borse da me testate sarebbero perfette con un paio di asole o punti di fissaggio utili ad “afferrare” il tubo superiore del telaietto. In questo modo si ha la sicurezza che la borsa non si muova verso il basso con il rischio di toccare con il fondo il terminale di scarico. Durante questo viaggio ho percorso circa 3.700 chilometri con temperature spesso superiori ai 30 gradi. In questi casi è importante poter stivare correttamente una bottiglia d’acqua in plastica (da 0,5 a 1 litro). Nelle borse utilizzate non è previsto uno spazio ad hoc ma sono stato informato che le nuove linee “morbide” che GIVI presenterà ad ECMA sono state progettate con il sistema M.O.L.L.E. per l’aggancio di accessori vari. Ho trovato utilissima la borsa da serbatoio e la sto ancora utilizzando per le esigenze quotidiane. Seguo la strada utilizzando ancora le mappe cartacee e avrei preferito una finestra trasparente più grande, per evitare di rovinarle. Si tratta di un’ esigenza soggettiva ovviamente. Chi utilizza un tablet si troverà benissimo.”
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SOFT BAGS BANZAI!
Text and photo by Mario Frati
WHEN WE TALK ABOUT “SOFT” BAGS FOR MOTORCYCLES, WE MISTAKENLY THINK OF A RUCKSACK OR A TANK BAG BUT IN REALITY, THE TOPIC IS VAST AND ... DEFINITELY REQUIRES SOME CLARIFICATION. GIVI MAGAZINE HAS PROVIDED A PERFECT OPPORTUNITY TO EXPLAIN ALL ABOUT THE WORLD OF SOFT BAGS, PROVIDING USEFUL AND HELPFUL INFORMATION AND DETAILS WHICH WILL HELP ANY MOTORCYCLE OR SCOOTER RIDER TO SELECT THE PERFECT PRODUCT.
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ntil a few years ago, the structure of the motorcycle was quite “standard”: it offered a large saddle, two lateral dampers on which to mount bags and exhaust pipes running to the underside, a position which ensured that there was no contact with the base of a bag and therefore presenting no danger. However, the stylistic evolution of the world of two wheels has profoundly changed characteristics and has led to the introduction of such a vast quantity of variables, completely changing the past behaviour of the rider who would purchase a pair of universal saddlebags, mounting them on the saddle somehow and then hitting the road.
the tanklock bag to be locked to the motorcycle using a security lock, substantially raising the level of anti-theft security. The flanges are compatible with the standard ed ED system and are distinguished by the part number “BF_ _ “.
of these solutions can also be used for mounting soft side bags. In other words, when using this type of bag, for the weekend or maybe a summer holiday, do it right by using a support frame or opt for a completely different type of storage.
affair between scooters and hard cases, even scooters can use a tunnel bag, or perhaps even soft side bags and they can be mounted to a scooter without the use of any frames, due to the support provided by the body.
One aspect we wish to highlight, which applies to all soft bags, is the waterproof factor ... which is exclusively guaranteed by those models that are marketed as being waterproof. Other models are almost always supplied with a rain cover, a standard accessory that will not make the bag waterproof but will guarantee protection in the case of a rain shower.
Today there are many different types of soft bags which can be broken down into; side bags (either as a single or a pair), tank bags produced in a variety of sizes and also saddle bags. Some bags that mount on the saddle or the fuel tank can be converted into a backpack. There are also tunnel bags for scooters plus a number of smaller soft bags that are made to be mounted on either the handlebar, the fork head, a rear rack or on an engine guard. If such a wide choice was not enough, this long list can vary as a result of the diversity of two-wheeled machines available. Indeed, it is clear how confusing it can be to decide on a product which is best suited to individual needs. The best solution is to do everything step by step and to analyse each and every category, starting with mounting.…...
SIDE BAGS It is important to immediately point out that soft side bags require specific mounting sub-frames. Each motorcycle should have its own sub-frame, but due to the number of different models available, we can only speak in general terms and frequently, manufacturers do not produce supports for soft side bags for Maxi-Enduro or Grand Tourer motorcycles, as these motorcycles are definitely more suited to rigid side cases. GIVI proposes T-spacer frames, designed to support bags, maintain stability and avoid contact with moving parts such as the chain or rear wheel, as well as maintaining the correct distance between the exhaust pipes and mufflers. A more “structured” version of these frames is found in the TE series, created to be coupled with the thermoformed EasyLock bags (3D600), which, having a semi-rigid structure, require a key-lock system. The type of “semi-rigid” bags which fall between soft bags and rigid cases, has been further expanded by GIVI with the creation of the Metro-T and Sport-T lines in which stylistic research has played a prominent role. The Metro-T range is designed for Scrambler, Café Racer and in general, the “new classic” style of motorcycles and would need to be mounted in conjunction with the dedicated “TMT_ _ _ _” sub-frames. The character of the Metro-T range is further enhanced by the ability to purchase just one side bag, as opposed to a pair.
SADDLE BAGS Saddle bags are available in a multitude of different shapes, sizes and materials and can be used on both motorcycles and scooters. The fastening is a classic one, in two variants: double ring loop straps or elasticated straps with hooks at the ends. Sizes start from a 20 litre capacity right up to 50 litre (in total). GIVI has a catalogue of models that follow the shape of the motorcycle tail and the roll bags are reminiscent of the classic duffel bags, waterproof with a roll-top zip closure and handles for easy transportation. The latter is the most practical for both the mounting and opening of the bag. Soft saddle bags do not require any additional support but it is essential to establish that the tail / saddle / luggage compartment of the individual motorcycle will provide sufficient support for the soft luggage being mounted.
TOP TIPS For those who are planning to buy one or more soft bags that are not specific to the motorcycle or scooter owned, we suggest….. - Try them on the vehicle before buying them. Do not trust intuition, or the “I think this is ok” mentality - There should be no interference with moving parts for example, the rear wheel or the chain. - Avoid flapping belts or straps - Evaluate the overall safety, even on the move, by making sure that the bags are firmly secure as they must not interfere with riding controls - Allow at least a 10cm clearance between the base of the bags and heat sources, such as mufflers or exhaust pipes Finally, remember that when a bag is described as being “universal”, it is understood that it is compatible with most commercial two-wheeled vehicles available on the market. Make one more phone call, or write to the Technical Area of our GIVIPEOPLE blog; we are here for you!
TANK BAGS The two main distinctions are dictated by the material used to fabricate the motorcycle fuel tank. With a metallic tank, a magnetic bag can be used. For a nonmetallic tank, it would be necessary to use a bag with straps and clips. Additionally, the system proposed by GIVI, known as the Tanklock system utilises the screws of the fuel filler cap to secure a flange that creates a practical and secure anchorage point that fits into a female mechanism mounted to the base of each tanklock bag. This system can be activated with just one finger which triggers a lever to unhook the bag. The bag is attached to the fitting by simply placing it in position and rotating the bag until it securely “clicks” into place on the flange. The only issue with the system arises when the motorcycle does not have screws in the filler cap, as in models produced by MV and Ducati. EICMA 2017 will see the introduction of the evolution of this system, the TanklockED, an enhanced version of the tanklock system which enables
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Alternatively, the Sport-T range is aimed at large, “naked” motorcycles, such as the MT10 or the GSXS1000. Here the sub-frame has a shape and the part number is “TST_ _ _ _”. What about the model of motorcycles for which sub-frames are not available? For those models, there is the alternative of rigid cases with a choice between PL - PLR - PLX - PLXR - PLCAM and PLRCAM sub-frames. A number
SPECIFIC BAGS FOR “NO TAIL” MOTORCYCLES In instances where a motorcycle does not have surfaces suitable for lateral soft bags, the rider will be the support for a comfortable but generous technical backpack, attached to the back and designed to be carried whilst riding. The backpack can be matched to a tank bag. In this category we find small and medium sized Enduro motorcycles such as 250cc and the CRF450 or the KTM 690R. For those riders thinking of crossing the Pyrenees with a model of motorcycle that falls into this category, there is a specifically designed range of soft bags; the GravelT which includes side bags with a capacity of 15 ltrs on each side, to be mounted with an aluminium heat shield and avoiding sub-frames. Tank bags are sized to allow the freedom of movement needed to ride on dirt roads and mud tracks. A generous mudguard pouch in addition to other new proposals will be introduced at the Salone di Milano during EICMA 2017 and all of which are completely waterproof because “what kind of road is it, if you do not encounter some splashes”? In short, it can be seen that there is an enormous choice available and this is also true for scooters. Considering the love
captions 1) TANK BAGS OFFER DIFFERENT MOUNTING SYSTEMS. THE “TANKLOCKED” IS THE MOST ADVANCED ONE: LIKE THE ORIGINAL TANKLOCK, IT IS AN ALTERNATIVE TO THE CLASSIC MAGNETS & STRAPS SYSTEMS, BUTI T NOW FEATURES A SAFETY LOCK. 2) SOFT SIDE BAGS ARE MOUNTED WITH THE SUPPORT OF FRAMES. THE STRONGER ONE IS THE “TE” MODEL AND IT IS USED IN CONNECTION WITH THE THERMOFORMED MODELS. 3) LUGGAGE RACKS AND THE SEAT ITSELF DOUBLE AS SUPPORTS FOR DUFFEL AND CARGO BAGS.
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Alessandro Botturi THE ENTHUSIAST At the end of September, Alessandro dropped by and staff from the MAG convinced him to leave with a stock of Gravel-T bags, asking him to test them during the transfer stages of his end-ofseason races in Africa. Alessandro sent us some fantastic photos, one of them has even ended up on the cover. The smile made us feel optimistic and the feeling of optimism was confirmed by the answers Alessandro gave to our questions. Alessandro, did you manage to mount the Gravel-T bags to your official WFR450? “Of course! I did several tests. “ They are designed for the small / medium sized Enduro. Are they compatible? Do you think that the attachment works well? “Yes, they are really great bags ... quick to fix and have a really good fit. I tried them on sloped and narrow tracks and they stayed in place.” The set you used included a tank bag, backpack, pouch and gear for the rear fender. What did you appreciate most? I found the pouch really good and extremely practical thanks to the two zippered pockets, which can be used to store small objects. The waterproofing was tested during a race and my cell phone was well protected. With the full Eunduro kit, whoever wants to go on a tour for a few days can take all the essentials, including some clothes for leisure time. The range of Gravel-T soft bags has undergone a further upgrade and at EICMA we are also introducing a pair of side bags and a second fastening bag. Have we forgotten something? Will the evolved Enduro rider who intends to travel away from the usual paths for a few days find everything they need in this range? “I would say yes. There are many Enduro riders who plan tours covering a few days and the solutions offered by the Gravel-T range allow you to bring along the necessary equipment, including some caps for leisure time.” Putting the subject of bags to one side, can you tell us about your end-of-season commitments? “I have participated in several very challenging races such as Panafrica and the Oilibya Rally, both held in Morocco. Unfortunately, I was unlucky .... but I always experienced great days with the leader of the pack and the same competitors I will encounter at Dakar. The 2018 programme will start with this race which is the most important for us. The rest of the programme has not yet been planned. I will see you at EICMA: I cannot miss such an important event and I feel totally at home on the GIVI stand! “
Mitja Gustincic THE SKEPTIC Mitja is an expert Slovenian journalist and biker. He has had hundreds of articles published in this sector, including a number of books / guides for motorists. For luggage transportation, even for short journeys, our colleague uses rigid luggage and has never hidden his aversion to soft bags. What better opportunity to try and change his mind? We sent him a travel set, begging him to break the rule and here’s what happened. Mitja, how did you travel without your beloved rigid suitcases? I find side cases, made of plastic or aluminium, the best choice. True, they widen the width of the motorcycle but when I think of the protection (even in bad weather) offered to the travelling equipment, they are better. To be honest after this I reflected further: a “rigid box” is a “rigid box” and as such you cannot squeeze inside more than the form allows. And I would add that with the set you sent me, I tried the least safe roads (mud, dirt, slopes) and I found riding was less “heavy”. In your own words we can see you are opening up ... Where did you try the bags? Knowing you, we do not believe that you simply “went around the block”. Indeed. I took a picturesque tour, which later became an article for my newspaper. From Slovenia it brought me to Albania, Greece and Macedonia. I started with a Suzuki V-Strom 650 with GIVI UT808 soft side bags mounted on PL3112 frames, the UT806 saddle bag and the XS308 tanklock tank bag. Did you experience any difficulties in assembly and use? Of course you need to do things carefully. Everything must
be well positioned and carefully secured to the motorcycle, paying attention to the exhaust terminal. If you do your homework well, you will not experience problems on the road. I started with a half-empty saddle bag and during the trip I put all sorts of things in it, including a plastic box full of Greek onions (excellent for making salads) and some melon! I also had my raincoat and a couple of sweaters. I appreciated the kind of material with which the bags are made as it eliminates the “solar collector” effect rigid cases often have. After this experience I guess you also have some criticism / advice for the company. Is that correct? My soft bags would be perfect with a couple of grooves or fixing points to “grab” the top tube of the subframe. This would ensure that the bag does not move downward with the risk of the base coming into contact with the discharge terminal. During this trip I travelled about 3,700km with temperatures often over 30 degrees. In these cases, it is important to be able to store a plastic water bottle (0.5 to 1 litre). There was no ad hoc space available in the bags but I was informed that the new “soft” lines GIVI is introducing at EICMA have been designed with the M.O.L.L.E. for hooking up various accessories. I found the tank bag useful and I’m still using it for everyday needs. I still follow the road using paper maps and I would prefer a larger transparent window to avoid ruining them. This is a subjective requirement of course. Whoever uses a tablet will love it.
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NEWS
a cura di Giampaolo Meda
GIVI ASIA & YUZY RACING TEAM Il mondo GIVI è davvero ampio e ricco di collaborazioni sportive spesso sconosciute al pubblico europeo. A tutti è noto l’impegno del marchio in MOTOGP ma pochi sanno che GIVI ASIA, con sede in Malaysia, da ben 5 anni “corre” con un’intera squadra in due importanti campionati.
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GIVI news
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I
l 2017 ha segnato il 5º anniversario della vincente collaborazione con il team fondato a fine carriera dal leggendario pilota malese Shahrol Yuzy (ha gareggiato nel Motomondiale 250 dal 1996 al 2002). Questo Paese ha fatto molta strada nel settore delle ruote, spinto dall’entusiasmo di essere protagonista della MOTOGP, che qui corre a Sepang dal 1999. Il primo pilota malese a ricevere una certa notorietà a livello internazionale è stato Shahrol Yuzy Ahmad Zaini, vero eroe per il fan locali, che nel corso della sua carriera ha gareggiato nel Motomondiale 250 dal 1996 al 2002. Dopo il suo ritiro dalle corse Shahrol ha dato vita allo YUZY RACING TEAM contribuendo a sviluppare una generazione di giovani piloti asiatici, facendoli competere nei campionati Petronas Malaysian Cub Prix e l’importante Aria Road Racing, che quest’anno ha toccato India, Malaysia, Thailandia, Indonesia e Giappone. Alcuni di questi rider sono stati promossi ai campionati mondiali. Citiamo Zulfahmi Khairuddin (Moto3 e Mondiale Supersport), Adam Norrodin (Moto3), Azlan Shah e Zaqhwan Zaidi, Hafizh Syahrin (Moto2), Khairul Idham Pawi (Moto3 e Moto2). Nel testo iniziale abbiamo scritto che “corriamo” con la squadra. Non è soltanto un modo dire. In questo caso l’attività di branding (con marchio presente sulla livrea delle moto e sulle tute in pelle) diventa tecnica: i piloti impegnati nei campionati indossano caschi integrali GIVI, sviluppati per utilizzo racing e in condizioni climatiche ad alta umidità, partendo dal know how acquisito nello sviluppo
del full face in carbonio HPS X40.5. Se non bastasse, GIVI è presente su ogni circuito del campionato con una showroom su ruote. Il team manager punta a competere, con il nostro supporto, nella categoria Moto3. L’obiettivo non sembra così lontano.
THE YUZY RACING TEAM The world of GIVI is broad and also rich in terms of sports partnerships, often unknown to the European public. Everyone knows the Brand’s commitment to MotoGP but few know about GIVI ASIA, based in Malaysia and which for the past five years has been “running” with an entire team in two major championships. 2017 marks the 5th anniversary of the winning collaboration with the team founded by the legendary Malaysian rider Shahrol Yuzy Ahmad Zaini at the end of his career. Malaysia has been leading the way in the two-wheel industry, driven by the enthusiasm which arose from being the protagonists of MotoGP, which has been held in Sepang since 1999. The first Malaysian rider to receive international recognition was Shahrol Yuzy Ahmad Zaini, a true hero for local fans who, during his career, competed in MotoGP 250 from 1996 to 2002. Following his retirement from racing, Shahrol founded the YUZY RACING TEAM and as a result he has been helping a generation of young Asian riders, pushing them to compete in championships such as the Petronas Malaysian
Cub Prix and the prominent Air Road Racing, which this year reached India, Malaysia, Thailand, Indonesia and Japan. Some of these riders have been promoted to World Championships. We would like to mention Zulfahmi Khairuddin (and Moto3 World Supersport), Adam Norrodin (Moto3), Azlan Shah and Zaqhwan Zaidi, Hafizh Syahrin (Moto2), Khairul Idham Pawi (Moto3 and Moto2). The start of this article mentions “running” with the team and it is not just a figure of speech. In this case the branding activity (with the GIVI mark on the livery of motorcycles and leather racing suits) becomes technical. The riders involved in the championships wear integral GIVI helmets, developed to be worn during racing in high humidity climatic conditions and it all began with the expertise acquired whilst developing the full-face HPS X40.5 carbon helmet. If that was not enough, GIVI is also present at every circuit in the championship with a mobile showroom. With our support, the Team Manager aims to compete in the Moto3 category and the goal really does not seem that far away!
GIVI SUPPORTA LA
SUPERCROSS CUP
Un mix di supercross, freestyle mx e mega party… giunto alla 5°edizione. Creato e organizzato magistralmente dai fratelli Luca e Angelo Pellegrini, l’evento si è tenuto lo scorso settembre a Bagnolo Mella, in provincia di Brescia. Noi c’eravano. La pioggia anche!
L’
edizione 2017 non è stata la più fortunata; la pioggia arrivata presto durante la serata non ne ha permesso il pieno svolgimento. Per fortuna la prima parte della manifestazione non ha fatto mancare lo spettacolo. Ad aprire la serata come di consueto i piloti hanno sfilato in sella alle loro moto seguiti dalle Jeep di Bossoni Group con a bordo le splendide ragazze Technomousse, per presentarsi al pubblico attorno al tracciato.
I cancelli per le qualifiche sono stati aperti alle 13:00 e il programma ha esordito portando a sfidarsi in pista i piloti della categoria minicross; la gara è stata vinta dal talentuoso Manuel Bersini. I ragazzi del Team Daboot, specialisti nel freestyle motocross, hanno regalato ai presenti momenti di grande spettacolo nel pomeriggio e nella prima parte di serata. Da segnalare la presenza del campione del mondo Step Up Massimo Bianconcini. Il programma del supercross si è aperto con la «superpole» un giro singolo cronometrato per i sei riders più veloci della giornata, vinta dall’idolo di casa Angelo Pellegrini (Suzuki – AL Motorsports) , premiato con una fotocamera Nikon da Aldo Winkler in persona, CEO di Nital. A seguire le due finali di categoria, con Filippo Zonta (Team Martin racing) che ha vinto la finale sx2 con alle spalle Lo-
renzo Camporese (MB Team) e l’Inglese Joe Clayton (Team DoubleF). Nella classe sx1 la battaglia si è protratta fino all’ultimo giro tra il forte Francese Cedric Soubeyras (JPM Team) e il padrone di casa Angelo Pellegrini, arrivato secondo davanti a un altro francese: Adrien Escoffier (Husqvarna). Anche quest’anno il pubblico è diventato protagonista, sfidandosi in una lunga corsa a piedi lungo il tracciato, per aggiudicarsi i premi offerti da GIVI
e da HEVIK. In serata, il forte maltempo non ha pregiudicato il proseguimento della SUPERCROSS CUP, tra la delusione dei presenti, in attesa del Party After Race, e quella degli organizzatori, che a questo evento hanno lavorato per molti mesi. I fratelli Pellegrini non si sono però persi d’animo e stanno già pensando a come rendere ancora più straordinaria l’edizione 2018. Il nostro rosso Track sarà lì ad aspettarvi.
1) IN ALTO, IL NOSTRO INCONFONDIBILE TRUCK. SOPRA, DUE IMMAGINI DI ANGELO PELLEGRINI. SUO IL SECONDO POSTO SUL PODIO DELLA SX1. SOTTO, UNA SPETTACOLARE SEQUENZA AEREA DI AXELL HODGES , PILOTA MONSTER, CALIFORNIANO, VERA STELLA DEL SUPERCROSS.
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GIVI SUPPORTS THE SUPERCROSS CUP
A combination of Supercross, Freestyle MX and a mega party… now at its 5th edition. Created and masterfully managed by the brothers Luca & Angelo Pellegrini, the event went live last Septemper in Bagnolo Mella, near the Italian city of Brescia. We were there… rain too! The 2017 edition wasn’t the luckiest one; the rain, arrived early in the evening, didn’t allowed the full completion of the event. Luckily for the first part of the day, the show was one to remember. During the opening ceremony, all riders introduced themselves to the fans, with the usual parade lap on their motorcycles, followed by the arrival of the Bossoni Group Jeep
and the gorgeous Technomousse girls. The gate dropped at 13:00 for the qualifying heats, and racing started with the Mini-cross riders fighting on the track. The qualifying race was won by the talented Manuel Bersini. During race brakes, the Daboot crew, Freestyle MX experts, thrilled to the crowd with their show in the afternoon and the first part of the night. Also, to be mentioned the presence of Step-Up World Champion Massimo Bianconcini. The actual Supercross schedule started with the «Superpole»: one single time lap for each of the six faster riders of the day, won by local hero Angelo Pellegrini (Suzuki - AL Motorsports), who was awarded with a Nikon camera by Nital CEO Aldo Winkler.
The schedule continued with the two Main Events. Filippo Zonta (Team Martin Racing) won the SX2 race, ahead of Lorenzo Camporese (MB Team), and the Englishman Joe Clayton (Team DoubleF). In the SX1 Main Event, the battle between fast Frenchman Cedric Soubeyras (JPM Team) and home rider Angelo Pellegrini, went on for the whole race until the last lap, with Soubeyras taking the win, Pellegrini in close second, and the French Adrien Escoffier (Husqvarna) in third. The crowd played a starring role this year, too, as a handful of fans participated in a running race along the track, fighting for prizes offered by Givi and Hevik. Unfortunately, due to the bad weather conditions, the Supercross Cup had to
be stopped, with much disappointment of the organizers, who worked for several months to prepare the event, and the fans, who were looking forward to the After Race Party. The Pellegrini brothers, however, are not easily discouraged, and they are already thinking about how to create an even more extraordinary 2018 edition. Rest assured, our GIVI red truck will be there waiting for you. 1) On top, our unmistakable truck. Above, two images of Angelo Pellegrini, 2nd on the SX1 podium. Bottom, a spectacular air sequence by the Californian Monster Energy rider Axell Hodges, a true Supercross Star.
GIVI Magazine Novembre 2017 - GIVI news
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THE GOLDEN TRIANGLE ADVENTURE TOUR 2017
THAILANDIA-CAMBOGIA-VIETNAM 12-20 NOVEMBRE 2017
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n tour motociclistico dal sapore epico nella culla del Buddismo, Le immagini che scorrono davanti agli occhi sono quelle di strade inesplorate, paesaggi incredibili, incantevoli villaggi, templi dall’atmosfera mistica e metropoli caotiche e piene di vita. Le tante sfaccettature della cultura asiatica rappresentano una forte attrattiva per i motociclisti di tutto il mondo e il viaggio “GIVI EXPLORER”, toccando Tailandia, Cambogia e Vietnam ne concentra l’essenza. Come ogni esperienza simile, anche “THE GOLDEN TRIANGLE ADVENTURE” metterà alla frusta allestimenti pensati per il traveller avventuroso. Un banco di prova che coinvolgerà tutte le famiglie dei prodotti GIVI e che permetterà di testarne sul campo affidabilità, robustezza, protezione e comfort. Seguite questa esperienza attraverso i reportage giornalieri realizzati dal portale GIVI EXPLORER nei quali verranno riportati emozioni, consigli pratici e link utili, test sugli accessori, ricche gallery foto e video. Nel frattempo vi anticipiamo il percorso, Partenza da Pattaya, in Tailandia. La prima tappa porterà il gruppo a Aranyapathet, punto di frontiera con la Cambogia, e successivamente a Siemreap (per un totale di 425 km). La cittadina è ubicata tra le rovine di Angkor (il più vasto sito religioso al mondo, dal 1992 patrimonio
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dell’Unesco) e il grande lago di Tonle Sap, nel nord-ovest del Paese. Qui è previsto un giorno di sosta per permettere la visita dei famosissimi templi Wat, Thom, Ta Prohm, Bayon… per citare i più importanti. Il tour proseguirà per Phnom Penh, capitale politica ed economica della Cambogia adagiata sul fiume Mekong (320 km) con sosta per il pranzo lungo la strada. La tappa successiva porterà il gruppo a Moc Bai, oltre il confine vietnamita. Questa località si trova sulla Trans-Asia Highway, strada che collega Phnom Penh a Ho Chi Minh City, punto di arrivo della giornata non prima di una visita al sito storico Cu Chi Tunnels, una vasta rete sotterranea di gallerie utilizzata negli Anni 40 del secolo scorso dai guerrieri Viet Minh durante la guerra contro le forze francesi e successivamente dai Viet Cong durante la Guerra del Vietnam. La sosta a Ho Chi Minh City (un tempo chiamata Saigon) segna il momento centrale del tour. La città, pulsante, caotica e importante per il commercio e la cultura, risulta importante in quanto area metropolitana dove ha sede GIVI VIETNAM. Doverosa la sosta allo stabilimento, alla quale si aggiungeranno un giro cittadino in scooter e la visita all’enorme “wholesale motorcycle market”. La meta successiva si chiama Can Tho e si trova a 170 km. E’ una delle 5 principali città del Paese ed è famosa per il suo mercato galleggiante sul fiume Mekong e per le specialità gastronomiche. A questo punto il percorso piega verso Ha Tien, (180 km), luogo famoso per le sue bellissime spiagge, per poi rientrare in Cambogia per una sosta al Preah Monivong Bokor National Park, sulla punta meridionale delle montagne “degli elefanti”: ben 982 miglia quadrate di foreste pluviali sempreverdi. L’ultimo giorno del tour vedrà il rientro del gruppo a Pattaya, per il gran gala finale.
THE GOLDEN TRIANGLE ADVENTURE TOUR 2017 THAILANDIA-CAMBOGIA-VIETNAM 12-20 NOVEMBER 2017 Givi will be part of two important events in November… and they are back to back. Just a few hours after the EICMA show in Milan will be over, a lucky group of riders on the other side of the World will start their engines and jump into a “full immersion” tour on two wheels of Southeast Asia, an area that also includes a good part of the Golden Triangle. Accessories, hard cases, soft bags, helmets and apparel will share the adventure with bikes and riders. A moto tour with an epic flavor in the cradle of Buddhism. Images that come to mind portrait unexplored roads, incredible landscapes, amazing villages, mystic temples, chaotic and full of life metropolis. The multiple faces of the Asian culture represent an irresistible attraction for motorcyclists around the World, and the “GIVI EXPLORER” tour, touching Thailandia, Cambodia and Vietnam, will capture their very essence. Like all previous experiences, “THE GOLDEN TRIANGLE ADVENTURE” will stress to the core all the equipment GIVI designed for the adventure traveler. A challenge that will involve all the GIVI product families, testing on the field their reliability, toughness, safety and comfort. Readers will be able to follow this experience through the daily posts on the GIVI EXPLORER page, describing emotions, giving tips and useful links, and reporting about accessory tests and enticing the followers through video and picture galleries. Meanwhile, we would like to preview the trip and its stages. Starting from Pattaya in Thailand, the first stop-over will bring the group to Aranyapathet, the border crossing to Cambogia, and eventually to Siemreap (425 km total). The city is situated in the Angkor ruins region (the largest religious site on the planet, UNESCO World Heritage Site since 1992) and sits by Tonle Sap lake, in the Northwest of the Country. Here the
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Novembre vede GIVI coinvolto in due eventi importanti… e consecutivi. A qualche ora dalla chiusura del Salone di Milano,dall’altra parte del mondo un gruppo di fortunati motociclisti accenderà i motori per intraprendere una “full immersion” su due ruote nell’area del sud est asiatico che comprende il famoso Triangolo D’oro. Accessori, valigie, borse, caschi, abbigliamento divideranno l’avventura con moto e protagonisti.
group will take a day off to visit the famous Wat, Them, Ta Prohm and Bayon temples… just to name a few of the most important. The Tour will continue to Phnom Penh (320 km total), the politic and economic capital of Cambodia, that sits along the Mekong river, after taking a brief lunch break on the road. The next leg will take the group to Mac Bai, across the Vietnam border. This site sits on the Tans-Asia Highway, the main road that connects Phnom Penn to Ho Chi Minh City. This is the destination for the day, but not before visiting the Cu Chi Tunnels historical site, a huge subterranean galleries network originally used in the 1940s by the Vet Ninh fighters, during the war against the French forces, and successively by the Vietcong during the Vietnam War. The stop in Ho Chi Minh City (that used to be called Saigon) will mark the Tour’s midway point. The city, lively, chaotic and also a cultural and commercial gateway, is also very important for us because it hosts the GIVI VIETNAM headquarters. A visit of the facility can’t be missed, as well as a tour of the city aboard small scooters and a stroll through the huge “Motorcycle Wholesale Market”. After HCMC, the following destination is Can Tho, about 170 km away. This is one of the 5 most important cities of the Country, and it is famous for both the floating market on the Mekong river and its culinary delicacies. From here, the tour heads to Ha Tien (180 Km), renowned for its gorgeous beaches, to successively come back to Cambogia and a stop at the Preah Monivong Book National Park, on the Southern ridge of the “Elephant Mountains”: 982 square miles of evergreen pluvial forests. The final day of the tour will see the group returning to Pattaya, Thailand, for the closing gala dinner.
GLI EVENTI AL NOSTRO STAND
Un ricco calendario di appuntamenti ideati per coinvolgere il pubblico del Salone di Milano. Nello spazio GIVI sarà possibile incontrare piloti, sentire racconti di grandi avventure motociclistiche dagli stessi protagonisti, farsi fotografare dallo staff in sella alla Honda da MotoGP del team LCR, con tanto di sfondo pistaiolo, approfondire aspetti tecnici legati ai prodotti esposti con gli esperti del reparto R&D….
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na vera kermesse, quella di GIVI, all’interno di EICMA, l’esposizione motociclistica più importante al mondo! Di seguito vi segnaliamo giorni e ore legate ai molteplici incontri in programma. Prendete nota.
EICMA 2017 ALL THE EVENTS AT THE GIVI BOOTH A rich calendar full of events created to entice and involve the fans at the Milan Show. Inside the GIVI area will be possible to meet factory riders, listen to travel stories as told directly from the protagonists, sit on the Team LCR MotoGP race bike and be photographed by the GIVI staff (with a realistic background, too), touch and see the new products and discuss their features with our R&D technician… A true GIVI showcase, within the EICMA event, the largest and most important motorcycle show in the World! Here are the dates and time for each appointment, take notes!
RIDERS Two (and maybe more) MotoGP stars, crowd favorite, Andrea Dovizioso of Team Ducati and Cal Crutchlow of Team LCR Honda, and two of the best Italian offroad racers, Giacomo Redondi and Alessandro Botturi… all available for autographs and maybe a quick photo. ANDREA DOVIZIOSO Tuesday, November 7th at 14:00 CAL CRUTCHLOW Wednesday, November 8th at 14:00 ALESSANDRO BOTTURI Friday, November 10th at 14:00 GIACOMO REDONDI Saturday, November 11th at 14:00 GIVI EXPLORER There will be several live interviews with established world travelers, with the opportunity for the people
in attendance to interact and ask questions to our guests. Main topics will be round the world traveling, ongoing projects, ideal setups with the support of images and videos. All segments will be streamed live on the GIVI Explorer portal. MAURIZIO DE BIASIO Friday, November 10th at 11.00 GIORGIO POLEGATO Saturday, November 11th at 11.00
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EICMA 2017
SEATING ON CRUTCHLOW’S HONDA A photographic set inside the GIVI booth will give fans the opportunity to play and feel like they are true “MotoGP riders”. Images will be taken by the GIVI staff and later sent via email. The photo booth will operate for the duration of the show.
PILOTI
Due stelle della MotoGP, beniamini del pubblico: Andrea Dovizioso del Ducati Team e Cal Crutchlow del Team LCR Honda, e due tra i migliori fuoristradisti italiani, Giacomo Redondi e Alessandro Botturi… tutti disponibili a rilasciare autografi e foto. ANDREA DOVIZIOSO Martedì 7 novembre - ore 14:00 CAL CRUTCHLOW Mercoledì 8 novembre - ore 14:00 ALESSANDRO BOTTURI Venerdì 10 novembre - ore 14:00 GIACOMO REDONDI Sabato 11 novembre - ore 14:00
GIVI EXPLORER
Interviste in diretta con traveller di provata esperienza, con la possibilità per i presenti di intervenire e fare domande agli ospiti. Si parlerà di grandi avventure intorno al mondo, di progetti allo studio, di allestimenti da viaggio con il supporto di immagini e video. Gli appuntamenti saranno resi disponibili via streaming dal portale GIVI EXPLORER. MAURIZIO DE BIASIO Venerdì 10 novembre ore 11 GIORGIO POLEGATO Sabato 11 novembre ore 11
IN SELLA ALLA HONDA DI CRUTCHLOW
Un set fotografico allestito in un’area dello stand GIVI, permetterà ai visitatori di giocare a sentirsi “piloti della MotoGP”. Le foto saranno inviate successivamente tramite e-mail. L’iniziativa sarà a disposizione dei visitatori per l’intera durata della fiera. GIVI Magazine Novembre 2017 - GIVI news
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EXPLORE. ENJOY.
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