Glamour Affair Review 02-2018

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PHOTOGRAPHY

ART & DESIGN

TO BE FAMOUS

FREE TIME

DIVA

TRASH FASHION

EVA AMOS

DONNE E CINEMA

Appena più in là di un sogno chiaro come un filo d’acqua

La sua passione: “creare vestiti di carta da materiale riciclato”.

Cresciuta a Samara, si è ritrovata nel Paese delle Meraviglie

“IL CIGNO NERO” di Darren Aronofsky

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02/2018 ART & PHOTOGRAPHY DIRECTOR Flavio Torre GRAPHIC & WEB REDACTION Alessio Gilardi Stefano Gilardi FASHION STORYTELLER Silvia de Saraca WEB www.glamouraffair.com FACEBOOK www.facebook.com/glamouraffairpage INSTAGRAM www.instagram.com/_glamouraffair_ CONTACT review@glamouraffair.com


ART & DESIGN 52

TRASH FASHION | Nina Syc Nel 2012, appena arrivata in Italia, Nina ha scoperto la sua nuova passione: “creare vestiti di carta e altro da materiale riciclato”.

65 PREZIOSA I gioielli Preziosa prendono origine da forme e idee

che traducono emozioni, visioni e sensazioni, non provengono mai semplicemente dalla bellezza

TO BE FAMOUS 72

EVA AMOS | Nel Paese delle Meraviglie Cresciuta a Samara in Russia, a quasi 32 anni, Eva si è ritrovata nel paese delle meraviglie, solo che Alice non sapeva quale destino le aspettava, lei invece si ...

81 VALENTINA CHERUBINI | GAmate_02 “...Diplomata alla royal academy di Londra, ho

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abbando nato la danza per concentrarmi sulla carriera da modella...”


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ISMAELE BULLA | Portfolio Ha formato il suo gusto estetico viaggiando in Italia e all’estero, a stretto contatto con il mondo della moda

16 DIVA Lo sguardo oltre le lenti scure, appena più in là di un

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sogno chiaro come un filo d’acqua

HORST P. HORST Nella fotografia di moda del 1900, nessuno ha lasciato un segno più duraturo ed artisti camente significativo di Horst Paul Albert Bohrman

40 L’ATTESA ... Non c’è velocità in questo tempo, ma lo spazio di un ricordo....

FREE TIME 89

“IL CIGNO NERO” di Darren Aronofsky

DONNE E CINEMA di Sara Tufoni

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Risotto alla crema di peperoni rossi, alici e burrata

LA FOTORICETTA di Luisa Ambrosini

97 #GADDICTED Hashtag di Glamour Affair: gallery Gennaio 2018

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ISMAELE BULLA PORTFOLIO

Nato a Bergamo nel 1985, Ismaele Bulla è un giovane fotografo con molte passioni: arte, film, musica e viaggi, fonti di ispirazione molto forti per la sua creatività. Ha formato il suo gusto estetico viaggiando in Italia e all’estero, a stretto contatto con il mondo della moda. Ha iniziato la sua carriera nel 2010 e ha subito sviluppato un grande amore per i ritratti, la fotografia editoriale e la pubblicità. Le sue immagini spiccano, con l’interpretazione delle ultime tendenze della moda, e l’attenzione per i dettagli, lascia il posto a una profonda espressione di sentimento ed emozione. Ismaele si occupa personalmente di tutto il processo creativo: dal concept alla post-produzio-

ne. Recentemente ha anche scoperto il mondo della cinematografia e la direzione della fotografia (parte di Kaspar Hauser Productions), dove ha sviluppato diversi progetti come pubblicità, cortometraggi e documentari. Ismaele ha iniziato a sviluppare una brillante reputazione negli ultimi anni per il suo stile personale, talento e capacità di ritocco. Incluso nel suo portafoglio, sono editoriali per riviste, per la moda, pubblicità e campagne per marchi internazionali. Attualmente è in viaggio e ha sviluppato solide collaborazioni in molti paesi diversi, creando collaborazioni con agenzie di moda in tutto il mondo. Attualmente con sede a Milano, Amsterdam e Los Angeles. 5


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DIVA Lo sguardo oltre le lenti scure, appena più in là di un sogno chiaro come un filo d’acqua. Voglio vivere come dentro una vecchia pellicola, quando abbagliava il faro dei registi. Come una stella sotto questa luce spenta ho un solo desiderio, accendere questo luogo perché parli ancora. Quante voci hanno rimbalzato su queste mura, ancora ansiose di celebrità Via Margutta, una stagione per tutto e nessuna per la Bellezza. Sorniona nel suo silenzio, antico ritratto di gente illustre. Sotto le tue piante respiro seduta sui tuoi gradini mi perdo, nell’idillio delle tue Vacanze Romane. A un passo dal caos tra rumore di carrozze e vociare confuso aspetto il tramonto di un giorno e un nuovo sole, per ritornare allo splendore delle tue dive.

VIA MARGUTTA Via Margutta è una strada tranquilla. Ci passa solo chi ci deve andare (cit. Carlo Cassola). È una parallela di via del Babuino che da Piazza del Popolo arriva a Piazza di Spagna. Nel cuore di Roma. Via dell’arte e degli artisti ha ospitato nel corso dei secoli gli studi di pittori e scultori (Artemisia Gentileschi, Canova, Picasso, Guttuso e Giorgio de Chirico) ed è stata frequentata da scrittori , musicisti e poeti italiani e stranieri. Federico Fellini e Giulietta Masina avevano qui la loro abitazione, così come Anna Magnani. A rendere più celebre questa via di quanto già non lo fosse fu William Wilder il regista che la scelse come set e girò negli anni 50 “Vacanze Romane“ l’indimenticabile film con Audrey Hepburn e Gregory Peck. Ricca di storia e fascino, Via Margutta ha continuato e continua ad essere ad essere un punto di riferimento e ispirazione per molti artisti. 16


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“Sotto le tue piante respiro”

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“Sorniona nel suo silenzio”

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“Mura ancora ansiose di celebrità ...”

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“Nell’idillio delle tue Vacanze Romane”

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“Tra rumore di carrozze”

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Flavio Torre Carlotta Mondelli MAKE-UP ARTIST: Sharon Funaro ART DIRECTOR: Silvia de Saraca SPECIAL THANKS: Facil Abbigliamento (Civitavecchia), BdB Luxury Rooms (Roma), Sig. Fabrizio portiere di via Margutta 51 LOCATION: Roma PHOTOGRAPHER: MODEL:

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HORST P. HORST (1906 - 1999)

Nella storia della fotografia di moda del 1900, nessuno ha lasciato un segno più duraturo ed artisticamente significativo di Horst P. Horst. Horst Paul Albert Bohrmann, conosciuto come Horst P. Horst, nasce il 14 agosto 1906 a Weiβenfels-an-der-Saale, Germania. Dopo aver studiato architettura ad Amburgo, si trasferisce a Parigi, dove fa l’assisente a Le Courbuisier. Durante questo periodo parigino, ebbe modo di conoscere il fotografo di Vogue George Hoyningen-Huene, di cui divenne assistente ed amante. Da quel momento abbandonò l’interesse per l’architettura e si dedicò alla fotografia. Il primo scatto che portò Horst alla ribalta fu pubblicato da Vogue nel dicembre del 1931. Nel 1937 conobbe a New York Coco Chanel, con la quale iniziò un sodalizio artistico durato per più di trent’anni. Allo scoppio della Seconda Guerra 30

Mondiale, chiese e gli venne concessa la cittadinanza americana. Arruolatosi nell’esercito, prestò servizio come fotografo militare. Fra gli altri incarichi che svolse, ci fu anche quello di fotografare il presidente americano Harry Truman. Dopo la guerra lavorò sia negli Stati uniti che in Europa, divididendosi fra fotografia di moda e ritratti di grandi personaggi, tra cui la cantante pop Madonna nel 1990. Nel video “Vogue”, girato dal regista David Fincher, riproduce una delle sue immagini piu’ iconiche indossando un corsetto sulla cui ispirazione non ci sono dubbi. Horst è senza dubbio uno dei fotografi che più ha influenzato la fotografia di moda. Le sue foto non ritraggono vestiti o modelle, ma raccontano un sogno di bellezza, eleganza e glamour. L’uso sapiente della luce sembra scolpire immagini in cui si rintracciano i riflessi del classicismo greco, del Bauhaus e del surrealismo.


“La moda è un’espressione dei tempi. L’eleganza è un’altra cosa” 31


Hands hands hands, 1941

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Lisa with harp, 1939

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Lisa with turban, 1940

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White sleeve, 1936

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Mainbocher Corset, 1939

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Round the Clock I, 1987

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Park Avenue Fashion, 1962

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Vogue Studio Mode, 1950

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L’ATTESA 40


Mi abbandono. Dolce e impertinente. Attimi. Non c’è velocità in questo tempo ma lo spazio di un ricordo. Di lontananze e arrivi attesi. Un faro come il sole a illuminare le pareti stanche dove posso sentire i bisbigli di antichi e sempreverdi amori di amanti clandestini e sguardi sfuggenti Gente di brevi viaggi di giornate accaldate quando il corpo evapora con le sue emozioni. In questo luogo mi abbandono e non ho timore di aspettarti ancora. È così Un’attesa di desiderio e speranza. Una consapevole passione. Un gioco. Un biglietto per tornare ancora. E tu non trattenerti Un soffio di luce e potrei non essere più qui.

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Flavio Torre Maria Miceli MAKE-UP ARTIST: Daniela Ficili POST PRODUCER: Olga Tkachenko TEXT: Silvia de Saraca GUEST: Alfredo Meregalli OUTFIT: Intimissimi LOCATION: Sondrio Railway Station PHOTOGRAPHER: MODEL:

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TRASH FASHION Nina Syc

Nina Syc (conosciuta anche come Ania Gastol), è nata a Cracovia (Polonia) nel 1977. Dal 2000 al 2005 ha vissuto, lavorato e studiato a Chicago. Dal 2005 ha vissuto per sei anni a Londra. Nel 2012 si è trasferita in Italia, a Calcata, uno splendido borgo medioevale vicino a Roma. Nina è una libera professionista, Make-up artist e Hairstylist, con certificato e diploma della Delamar Academy of Make-up, London College of Fashion, Airbase Airbrush UK, IMATS London e MAC Cosmetics Workshops a Chicago. Da dodici anni lavora con artisti dell’industria dei media e della moda, così come con clientela privata, per occasioni speciali. L’anno scorso è stata nominata l’unica rappresentante ufficiale di Airbase Airbrush UK in Italia, offrendo i corsi di perfezionamento e aiutando ad acquistare i prodotti online. Una grande quantità di giornali, coupon, fogli di plastica, forbici, colla, centinaia di punti metallici, spray coloranti e pezzi di tessuto. Ecco come tutto è iniziato! Nel 2012, appena arrivata in Italia, Nina ha scoperto la sua nuova passione: “creare vestiti di carta e altro materiale riciclato”.

Il suo primo progetto è stato un calendario, con le immagini di dodici abiti rappresentanti i mesi dell’anno. Nel 2014 ha pubblicamente mostrato questa sua prima collezione di abiti, più uno da sposa creato per l’occasione, durante la sfilata Trash Fashion Show, a Calcata. Nel 2016 Nina ha organizzato uno spettacolo con la sua seconda collezione di undici abiti che simbolicamente rappresentavano le Quattro Stagioni, i Quattro Elementi, La Luna, Il Sole e Il Tempo. La performance si è svolta due volte: La prima durante il festival dell’arte del riciclo RiArtEco a Cerveteri nel Lazio e la seconda in Polonia, a Lublin, durante il grande evento artistico e culturale “Noc Kultury”. Nel 2017 ha finito il primo anno di scuola di moda SAPU Fashion Design Krakow, iniziando a creare vestiti e costumi di stoffa, sempre disseminando l’idea del riutilizzo (RE-USE) e dell’ evitare gli sprechi (NO WASTE). La passione di Nina per la creatività la porta spesso a lavorare con altri artisti, sia come Makeup & Hairstyling, sia attraverso la creazione di abiti di carta per spettacoli, sfilate, servizi fotografici, mostre, video musicali e altri eventi.

www.ninasyc.com 52


Alessandro Zingone Arianna Ceci

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Elisa Imperi Martina Di Francesco, Sara De Santis, Ade Pinkalunka Mommosa, Clara Monaci, Giulia Morgia, Camilla Zanni Tenuta, Cecilia Pede, Sara Siddi PHOTOGRAPHER: MODELS:

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GIOIELLERIA DI ALTA QUALITÀ, MADE IN ITALY WHIT LOVE. Questa è la storia di un’avventura, che ha avuto inizio nel gennaio 2015 dall’immaginazione di una giovane ragazza e dal sostegno della sua famiglia. Silvia Preziosa nasce il 26 settembre 1991. Ha studiato al Liceo Classico Salesiano di Milano e, dopo il diploma, si iscrive alla facoltà di Design della Moda al Politecnico di Milano. Dopo la laurea, vola a Londra e New York, dove frequenta la Parsons School of Design ed è qui che la sua passione per i gioielli si afferma chiaramete. È dai suoi viaggi e dalle sue esperienze all’estero che nasce l’idea di creare “Preziosa”; le ispirazioni per le sue creazioni sono sempre generate da qualcosa che la sua mente creativa vede, ascolta o respira in tutto il mondo. Nel 2014 migliora la sua conoscenza del gioiello dedicandosi a corsi specifici, fino a quando, nel gennaio 2015, ha fondato il marchio “Preziosa”. La filosofia alla base di Preziosa è la creazione e la ricerca di un valore aggiunto in ognuno dei suoi

gioielli, in grado di rendere la sua essenza ancora più squisita. Questi valori si trovano nella storia di di ogni pezzo e nell’originalità e creatività della sua forma. Ogni pezzo è progettato e creato da Silvia passo dopo passo fino al prototipo finale, perché “sentire” il gioiello è sempre essenziale per un designer e questi sono i dettagli che fanno di Preziosa un vero gioiello, basato su una passione pura. I gioielli Preziosa prendono origine da forme e idee che traducono emozioni, visioni e sensazioni, non provengono mai semplicemente dalla bellezza. Partendo da queste ispirazioni, Preziosa crea gioielli unici attraverso il suo design. Il design di Preziosa Milano è il perfetto equilibrio estetico tra uno stile semplice ed elegante, caratterizzato da volumi morbidi e linee sinuose che trasmettono armonia alla forma e alla preziosità dei materiali. Ogni pezzo è progettato per essere diverso, unico e originale. 65


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ELEGANZA MADE IN ITALY I gioielli Preziosa sono riconoscibili per la loro raffinata estetica, unita al miglior artigianato italiano di qualità. Le superfici lucide e brillanti creano piccole sculture che si notano grazie ai loro volumi delicati e ai loro dettagli. Preziosa dedica grande attenzione alla vestibilità e alla leggerezza dei gioielli, che sono due elementi essenziali per garantire un prodotto di alta qualità. Argento puro 925, oro giallo 24 k e rosa 18 k definiscono la gamma cromatica della collezione, che punta ad essere una linea versatile e sofisticata per ogni occasione. I gioielli Preziosa sono interamente progettati e realizzati in Italia, seguendo le migliori tecniche e tradizioni del marchio “made in Italy”. La produzione e la manifattura sono eseguite nei distretti italiani di Valenza, Vicenza e Arezzo, che rivendicano la leadership nel settore della lavorazione dell’oro. I gioielli sono disegnati da Silvia Preziosa partendo dagli schizzi, per passare poi alla progettazione CAD fino al lavoro di laboratorio. Ogni parte della produzione è controllata e il miglior artigianato è garantito. L’argento è trattato con una soluzione antiossidazione, mentre l’oro rosa è realizzato con uno spessore importante per garantire alta qualità, durata e preziosità. Ogni pezzo è fatto a mano e valorizza il design e le tradizioni italiane. Ogni gioiello di GLOBER by Preziosa è unico e pieno di amore e passione.

LA “GLOBER COLLECTION” La collezione GLOBER è la linea di gioielli più famosa di Preziosa ed è dedicata alla geografia emozionale. La geografia emozionale è definita come un’unione di emozioni che sono più o meno direttamente correlate allo spazio. Per alcune persone queste emozioni provengono dal loro rapporto con le città o i luoghi in cui hanno vissuto. Mentre, per gli altri, l’emozione nasce dall’esperienza di viaggiare in se stessa. Gli umani comunicano con lo spazio in forme diverse. In molti casi si può dire che è un’interazione tra loro che a sua volta crea la sensazione di familiarità. Questa interazione è la ragione per cui a volte ci troviamo ad andare in un posto particolare o il motivo per cui ci sentiamo vivi quando ci stiamo dirigendo da qualche parte. Le città sono come le persone, hanno il loro carattere e si mostrano ai viaggiatori in modi distinti. Ci sono città che trasmettono energia, altre hanno un’aria amichevole per loro. In molti casi le città 67


sembrano potenti o, al contrario, luoghi rilassanti e stimolanti. Viaggiare ti apre la mente, rilassa la tua anima e fa vagare le idee. I viaggi contano per le emozioni che danno. Questa è la filosofia dietro la collezione Preziosa Glober.

#BEAGLOBER La collezione è nata nelle quattro capitali della moda, che sono anche considerate le città più eccitanti del mondo: New York, Londra, Parigi e Milano. Accanto a queste, troviamo il mappamondo, simbolo della terra raggiungibile, per celebrare la bellezza eterna del viaggio. La famiglia #BEAGLOBER è la parte più iconica del mondo di Preziosa Jewelry. Il primo è stato il braccialetto con il simbolo del mappamondo in argento 925 e filo sintetico. È nato per essere diffuso in tutto il mondo, per essere al polso di tutti gli avventurieri e appassionati di viaggi di tutto il mondo. Accanto alla versione argento c’è il cosiddetto #BEAGLOBER 24K, che è placcato in oro giallo 24k. Un anno dopo un nuovo membro si è unito alla famiglia. È il #BEAGLOBER WIND OF ROSE. È un simbolo magico e affascinante, quello della rosa dei venti con la citazione incisa “lascia che il vento soffi”, nato per completare la famiglia e aggiungere un nuovo significato profondo alla filosofia glober: lascia che sia. Lascia che il vento guidi le tue azioni e il tuo cuore e troverai la tua strada.

www.preziosajewelry.com

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EVA AMOS NEL PAESE DELLE MERVARIGLIE Intervista di Elise Nzuzi - www.elysiansee.com

“Cosa unisce me all’arte? La mia famiglia. Sono nata da una famiglia di artisti...” 72


Cresciuta a Samara in Russia, Eva Amos ha incontrato l’Italia ed è stato amore a prima vista: “L’Italia è la grande bellezza”. A quasi 32 anni, Eva si è ritrovata nel paese delle meraviglie. Solo che Alice non sapeva quale fosse il destino che l’ aspettava; lei invece sì, fin dalla più tenera età. Nella sua autobiografia racconta il legame con i colori: “Uso i colori perché li sento, escono dalla testa e dall’anima”. Incontriamo Eva a Milano, alle prese con l’organizzazione della sua mostra d’arte del 22 gennaio

allo Ars Art Space. Eva è una donna che ha il dono di far risaltare quel senso d’inferiorità che si prova nei confronti dell’arte. È dotata d’intuito, un’intelligenza artistica che l’ha portata a diventare organizzatrice di mostre d’arte e scoprire nuovi artisti. Con tutti i fashion influencer nel mondo, non credete che ci sia bisogno di una art influencer come lei? Descritta con entusiasmo da Vittorio Sgarbi, amante dei suoi quadri, che non ha perso tempo a elogiarla per il suo talento nei social media. 73


Glamour Affair: Com’è nata la passione per l’arte? Eva Amos: Ho iniziato a dipingere all’età di 3 anni, senza volerlo cominciai a dipingere sui margini bianchi dei giornali. Mia madre notò la passione che cresceva in me per la pittura e mi diede fogli bianchi dove sperimentare con i colori. Essendo due pittori i miei genitori non mi hanno mai costretta a studiare l’arte. Mio fratello fa tutt’altro come mestiere ma era destino per me seguire le loro orme. GA: Lei considera l’Italia la propria musa? EA: Potrebbe essere cosi, perchè quando mi sono trasferita in Italia in me è nato uno stile diverso dal solito, sono rinata. La natura, la cultura e l’arte di questo paese mi hanno spinta ad esplorare nuovi orizzonti. GA: Quale città le ha scaturito emozioni travolgenti? EA: La prima città che ho visto è stata Milano, direi proprio lei! Ho esplorato tantissime città italiane, ma Milano è così dinamica, allegra e molto viva! Essendo appassionata di arte e cultura mi trovo nel posto giusto, è il top in questo campo. GA: Nei sui dipinti non può mancare Vittorio Sgarbi, c’è un rapporto allievo insegnante o molto di più? EA: Una domanda un po’ particolare. Ho iniziato a dipingere Vittorio nel momento in cui L’ho conosciuto, seguendo le sue interviste sono rimasta molto affascinata da lui come persona. Nel modo in cui promuove l’italia, salva la bellezza e la cultura, un aspetto raro nei giorni nostri. Ci sono tantissimi italiani ciechi, non osservano attentamente la bellezza che li circonda, ogni muro, ogni strada è storia. Vittorio Sgarbi è il salvatore della bellezza, lo considero il mio Maestro, colui che ci illumina con la conoscenza. GA: Nei sui quadri spiccano i colori primari, rosso, giallo e blu, come mai questa scelta? EA: In realtà uso tutti colori. Ma direi il colore primario usato è il blu. Considero i miei colori molto accesi, devono esprimere qualcosa, urlare al pubblico! Uso i colori perché li sento. Se avessi un foglio bianco in questo momento la mia immaginazione prenderebbe il sopravvento, uscirebbe tutto dalla testa e dall’anima. GA: Osservando i personaggi dei suoi dipinti non mancano figure femminili, come dovrebbe essere visto agli occhi del pubblico? EA: Innanzitutto dipingo tutte le persone, prendo i personaggi che mi piacciono. Non posso dipingere un soggetto che non mi trasmette nessuna sensazione, ci sono dei ritratti molto significativi 74


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per me. Come Ornella Muti. sono una sua fan, poi Gianna Nannini, adoro la sua espressione del viso, trasmette emozioni forti nel mondo della musica. Rappresento donne forti, tenaci e piene di grinta! Ci sono anche tanti uomini, la maggior parte attori famosi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia. Un attore è un artista con tutte le sue sfumature! Infine non mancano gli amici che mi regalano gioie ogni giorno. GA: Eva nel paese delle Meraviglie, come si sente a realizzare la sua mostra d’arte? EA: Di mestiere sono un organizzatrice di mostre d’arte, da poco ho aperto il mio spazio espositivo e faccio prevalentemente le mostre collettive. Quindi grazie alla mia esperienza è stato abbastanza facile, anche se quando insegui un sogno niente è facile. Bisogna avere costanza e forza di volontà. Non sapendo come iniziare a muovermi, mi hanno aiutata i miei collaboratori, trasformandola con il tempo in un vero proprio lavoro. Direi che è una bella soddisfazione! Sono così convolata nel processo dell’organizzazione delle mostre che molto spesso dimentico che anche io sono un’artista e magari dovrei organizzare due volte all’anno una mia mostra personale. Il titolo proviene dall’idea che mi ritrovo nel paese delle meraviglie, per me l’Italia è il paradiso. Tra l’altro il titolo è legato anche con il libro di Vittorio, “Italia delle meraviglie“. Diciamo è un richiamo del suo libro GA: Cosa significa per lei esporre un quadro nonostante le critiche del pubblico? EA: Per me è una cosa normale, le persone devono criticare per forza! Se tutti mi facessero dei complimenti non sarebbe una soddisfazione, ci deve essere una persona che mi dica: “guarda la trovo orrenda“. Sono contenta perché vedo che c’è conversazione, quindi la critica è una cosa molto positiva, ti permette di confrontarti anche con te cercando di migliorare. GA: Secondo lei, perché fare l’artista è un lavoro mal visto? EA: Forse perché, organizzando mostre d’arte, vedo ogni persona che si crede un artista, magari in realtà dipinge solo per svago. Apprezzo le persone che dipingono, ma non tutti possono chiamarsi artisti. Per cui molte persone che vedono l’aspetto tecnico pensano “ah quindi fai il pittore“. Non vuol dire assolutamente niente, perché essendo in tanti non prendono con serietà questo mestiere. Secondo me, forse una cosa un po’ brusca da dire, l’artista deve essere una 77


persona che ti dice la verità, che deve sempre imparare, studiare le cose. Non puoi dire “sono un grande artista”, devono essere i critici a dirti queste cose. È brutto quando un pittore si definisce da solo un artista, devono essere le persone dietro di te a considerarti tale. GA: Come si sente quando una persona acquista il suo quadro? EA: Mi sento veramente felice! Vi racconto la storia dell’ultimo dipinto che ho venduto. Il quadro ho iniziato a realizzarlo durante l’estate del 2017. Veniva molto bene, azzardando molto con colori fluorescenti e accessi. Una volta finito ho pubblicato anche il processo di lavorazione, ricevendo commenti positivi. In poche parole piaceva a tutti! Verso settembre al teatro del Verme, ci fu un concerto di un musicista Russo. Per l’occasione, diedero a me ed altri quattro artisti Russi l’opportunità di esporre i nostri quadri. Il giorno dopo mi chiamò l’organizzatrice dell’evento, una mia amica, dicendomi: “Eva c’è una donna che ha visto il tuo quadro non può dormire perché è rimasta affascinata e lo vuole comprare“. Mi è piaciuto tantissimo che quella donna abbia fatto un sogno sul mio quadro e non poteva più vivere senza. Lo voleva assolutamente. Che le persone sognino i quadri che realizzo per me è una soddisfazione. Mi piace regalare emozioni, la mia arte! GA: Quali sono i suoi progetti per il futuro? EA: Mi piacerebbe tantissimo essere una gallerista, perché mi piacciono anche i lavori degli altri pittori. Apprezzo l’arte, vorrei avere il mio spazio . Forse uno, due e perché no, tre! Rimanere sempre nel mondo artistico, continuando a promuovere l’arte in Italia. Come disse Sorrentino “L’Italia è la grande bellezza”.

Eva Amos

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GAmate

è la modella che appare nella sezione TO BE FAMOUS come ragazza del mese di Glamour Affair Review. In questo numero vi presentiamo:

VALENTINA CHERUBINI

Valentina Cherubini, modella, nasce a Massa il 13 settembre del 1990. Nella su infanzia studia per diventare ballerina di danza classica, il suo sogno nel cassetto. Si diploma alla Royal Academy di Londra, per poi abbandonare la danza all’età di 18 anni e concentrarsi sulla carriera da modella. Si trasferisce a Roma per i suoi primi lavori come fotomodella di fotoromanzi per riviste. Dopo un anno a Roma si sposta a Milano, dove conosce il suo attuale manager Ivano Amelio. Inizia a fare casting e, come sempre all’inizio di ogni carriera, non si scoraggia tra alti e bassi. I risultati arrivano nel 2015 partecipando come testimonial per la promo Diana Sport con Filippo Magnini e partecipando come protagonista al video clip di Rocco Hunt “Vieni con me“, video che ottiene più di 17 milioni di visualizzazioni. Partecipa al calendario “Sex Symbol 2015” con il fotografo Flavio Torre, con cui collabora tutt’oggi, venduto per beneficenza all’ospedale Niguarda. Nello stesso anno partecipa alla campagna pubblicitaria per Ciemme parrucchieri con Laura Freddi e sfila

per la linea Diamond di Valeria Marini, per lo stilista Roberto Fragata e stilisti emergenti per le Woman Fashion Week. Nel 2016 scatta per la linea di orologi Queen Watch, e nello stesso anno le assegnano la copertina del mese di agosto della rivista Play Boy. Recentemente si avvicina al mondo della conduzione. Le esperienze in televisione iniziano con la partecipazione al programma TV “Undressed” nella prima stagione e conducendo il promo della seconda. In seguito ottiene una piccola parte per il film di e con Rocco Papaleo “Bob e Marley”, al cinema a marzo del 2017. Viene poi ingaggiata come presentatrice per i casting del programma “Singing in the car” girato in tutta Italia. Collabora con tantissimi fotografi come Flavio Torre, Alberto Buzzanca, Cristian Villacres per svariati progetti nel corso degli anni. Ora si sta concentrando sulla conduzione. Il suo obiettivo è diventare una presentatrice televisiva, studiando per un anno al CTA (scuola di recitazione). Dedica ogni giorno al perfezionamento, cercando di essere sempre autoironica. 81


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Valentina Cherubini

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DONNE E CINEMA di Sara Tufoni

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IL CIGNO NERO di Darren Aronofsky

Il cigno nero è un film del 2010 che racconta la storia di Nina Sayers, una ballerina del New York City Ballet che viene scelta per il ruolo principale della rappresentazione de “Il Lago dei Cigni”, la ballerina è rappresentata nel film dall’attrice Natalie Portman, ruolo per il quale ha vinto l’Oscar. Nina è una ragazza infelice ed insicura ha un morboso rapporto con la madre Erica, ex ballerina, invidiosa del talento della figlia cerca di reprimerla trattandola come una bambina e criticandola sempre.Nina è elegante e precisa nella danza, è quindi perfetta per il ruolo di Odette (il cigno bianco) ma troppo insicura e repressa per il ruolo di Odile (il cigno nero). Per questo motivo il suo coreografo Thomas Leroy (Vincent Cassel) inizia a pensare di assegnare il ruolo del cigno a Lily (Mila Kunis), ballerina imprecisa nella tecnica ma molto sensuale e seducente nei movimenti. Nina sente che il suo sogno di raggiungere la perfezione nella danza e dimostrare finalmente alla madre che può farcela da sola è minacciato. Il personaggio di Nina è molto complesso. Nella ragazza si scontrano due personalità, una sviluppata dalla sua ossessione di rag-

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giungere la perfezione nella sua tecnica, l’altra dalla sua insicurezza e paranoia di essere sostituita da un’altra ballerina. Queste due personalità rispecchiano la lotta tra i due cigni Odette e Odile. Nina cerca costantemente un suo posto nel mondo, un’indipendenza dalla madre, un riscatto nella sua carriera di ballerina, un’amicizia con Lily, un’integrazione ed un equilibrio tra i due cigni dentro di lei che si scontrano e combattono per affermarsi, ma che l’insicurezza non riesce a controllare. Nina Sayers interpreta due facce di una donna. Un aspetto puro, timido, perfetto insicuro e raffinato, in contrasto con un aspetto sensuale, seducente, intraprendente ed impulsivo che integrati, equilibrati, e non estremizzati, portano alla nascita di un unico cigno, né bianco, né nero. Alla nascita di una nuova donna capace di essere sé stessa, di ritrovare un riscatto da una vita infelice, debuttando in un nuovo percorso esistenziale, interpretando finalmente il ruolo per il quale si è preparata da una vita. “L’unico vero ostacolo al tuo successo sei tu, liberati da te stessa. Perditi, Nina”, cit. Thomas Leroy, Il Cigno Nero


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RISOTTO ALLA CREMA DI PEPERONI ROSSI, ALICI E BURRATA Ingredienti per 4 persone 350 g di Riso Carnaroli (o Vialone Nano) 3 peperoni rossi uno spicchio d’aglio Brodo vegetale q.b Sale e pepe q.b Acciughe q.b Parmigiano q.b Una noce di burro Una burrata Origano fresco Olio extra vergine di oliva q.b

Procedimento di preparazione Lavate e mondate i peperoni. Tagliate ciascun peperone rosso in 4 filetti e metteteli in forno a 180° per 40 minuti o fino a quando saranno belli abbrustoliti. Quando i peperoni saranno cotti, lasciateli raffreddare e poi frullateli con un poco di olio extra vergine di oliva, sale, pepe e un mestolo di brodo. In un ampio tegame mettete a scaldare due cucchiai di olio extravergine di oliva e uno spicchio d’aglio; versate il riso a pioggia. Sfumate con un goccio di vino bianco e aggiungete di tanto in tanto il brodo. Unite la crema di peperoni e amalgamate bene. Regolate di sale e di pepe e portate a cottura. Quando il risotto sarà pronto, spegnete la fiamma e unite una noce di burro e due cucchiai di parmigiano grattugiato. Lasciate mantecare per qualche minuto. Impiattate il vostro risotto e aggiungete la burrata e le acciughe tagliate a pezzettini. Decorate con qualche fogliolina di origano fresco.

Trovi le altre ricette di Luisa su glamouraffair.com e tacchiepentole.com 94


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#GAddicted: l’Hashtag di Glamour Affair Condividere un momento, un pensiero o soltanto un’immagine che descrive l’attimo. Una parola dà senso e forma compiuta ad un istante e lo veicola verso le persone. Un hashtag è uno strumento per diffondere non solo moda e tendenza, ma anche bellezza e idee. Glamour Affair ha lanciato #GAddicted per coinvolgere i propri followers di instagram e diffondere il suo mondo a 360°. Le foto condivise a Gennaio 2018 sul nostro profilo instagram sono state 80 e di queste sono 30 le selezionate dal Team di Glamour Affair per comparire nella galleria del mese. Vuoi diventare anche tu un GAddicted? Usa #GAddicted o tagga @_glamouraffair_ Buon click!

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Ph. : @ivan_moisio Model: @marina_saba_89

2. Ph. : @giulioirving Model : @gemma.lenoci 3.

Ph. : @torreflavio

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Ph. : @michelle_sciarra Model : @laaurett_9

5. Ph. : @schallschmidt_photographer_ Model : @alessichiara_

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6. Ph. : @oana_nica Model: @eugenia_nica 7. Ph. : @torreflavio 8. Ph. : @michele.vinciguerra 9. Ph. : @nicolaliberati Model : @malefyca 10. Ph. : @raccontoemozioni Model : @chiararani98

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11. Ph. : @chozo_ Model: @bolzon_marika 12. 13.

Ph. : @manosmonios Model: @die_jessie Ph. : @schallschmidt_photographer_ Model: @jessica_capano

14. Ph. : @giuliacampitelliph Model : @laaurett_9 15. Ph. : @lalucesoffusa Model : @_giuliafebbo_ 15 100


16. Ph. : @vita_da_fotografi Model: @melany_donadio 17. 18.

Ph. : @nicolaliberati Model: @centoramelucia Ph. : @scom_photography Model: @debora_mezzini

19. Ph. : @chozo_ Model : @valeria.laii 20. Ph. : @gianluca.serrago Model : @sadiegrayheart 16

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21. Ph. : @schallschmidt_photographer_ Model: @diletta.sperotto 22. Ph. : @ritrattidelicati Model: @marti_b 23. Ph. : @nicolaliberati Model: Lenka Ĺ melkovĂĄ 24. Ph. : @nicolaliberati Model : @marianafrattale 25. Ph. : @enzoraineri Model : @alessiaa.saragoni 23

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26. Ph. : @pjsse Model: @raja_von_art 27. 28.

Ph. : @gianluca_ciuccio Model: @carladand Ph. : @giuliotolliph Model: @floberta_

29. Ph. : @tonelli_photography Model : @ilariaboccioni 30. Ph. : @ellegifoto Model : @ste_deben 28 103


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