Formula Junior - Annuario 2013

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SOMMARIO

3° TROFEO FORMULA JUNIOR Varano – Test Pre Campionato 30/3/201 3 Varano – Qualifiche – 1 4/04/201 3 Varano – Gara #1 – 1 4/04/201 3 Varano – Gara #2 – 1 4/04/201 3 Adria – Qualifiche – 25/05/201 3 Adria – Gara #1 – 26/05/201 3 Adria – Gara #2 – 26/05/201 3 Monza – Qualifiche – 30/06/201 3 Monza – Gara #1 – 30/06/201 3 Monza – Gara #2 – 30/06/201 3 Varano – Qualifiche – 6/1 0/201 3 Varano – Gara #1 – 6/1 0/201 3 Varano – Gara #2 – 6/1 0/201 3 Franciacorta – Qualifiche – 27/1 0/201 3 Franciacorta – Gara #1 – 27/1 0/201 3 Franciacorta – Gara #2 – 27/1 0/201 3 Varano – Qualifiche – 9/11 /201 3 Varano – Gara #1 – 1 0/11 /201 3 Varano – Gara #2 – 1 0/11 /201 3 Il Campionato Premiazione

5 9 11 13 15 19 21 22 25 27 29 33 35 37 39 41 44 47 49 51 57 59

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3° TROFEO FORMULA JUNIOR E anche la terza stagione è andata in archivio … ormai la Formula Junior, gestita dall’Associa­ zione che raggruppa i costruttori ed i teams della categoria, non è più una scommessa ma una solida realtà dell’automobilismo italiano. La sfida con la formula nata per sostituirla può dirsi vinta ed il confronto diretto, in occasione del ritorno a Monza a giugno, ne è stata la conferma. 16 vetture contro 4, con risultati in pista che hanno dimostrato la supremazia della “vecchia” ju­ nior nonostante, sulla carta il divario dovesse essere notevole e tutto a vantaggio della nuova categoria. Sei appuntamenti con dodici gare (avrebbero dovuto essere 7 con 14 gare ma la prova di Ma­ gione è stata annullata per un numero insufficiente di iscritti e questo è stato il momento peggiore della stagione) 14 vetture alla prima gara (Varano), solo 8 alla seconda (Adria), ben 16monoposto a Monza, 10 vetture alla quarta tappa (Varano), 11 vetture per la quinta gara (Franciacorta) e, infine 9 vetture per la tappa finale a Varano a novembre inoltrato … sono nu­ meri non esaltanti ma che indicano, comunque un buono stato di salute della categoria. Certo le 80 o anche le 50 vetture dei tempi d’oro del Trofeo Cadetti sono solo un ricordo ma nel 2013 non si è disputato il campionato di F3 ed il trofeo F. Abarth, supportato direttamente dalla CSAI, ha visto numeri estremamente ridotti, così come in tutte le altre categorie ad esclusione dei campionati Renault. Lo stato dell’automobilismo italiano (e non solo) è quello che è, quindi bi­ sogna constatare che i numeri della Formula Junior sono assolutamente validi. La volontà di contenere i costi ha fatto si che non venissero introdotte modifiche regolamentari, tendenza che si vuole mantenere anche per il futuro in modo da consentire a chiunque di ci­ mentarsi nella categoria, anche recuperando vetture attualmente ferme. Il caso dell’AP Mo­ torsport è esemplare. Per la prova di Monza hanno schierato due monoposto Mandelli (una delle quali aveva preso parte alla prova inaugurale del 1° Trofeo nel 2011). Una buona prepa­ razione ed il “manico” di Paolo Coppi hanno consentito di lottare per la vittoria … Sempre in merito alla possibilità di recuperare monoposto dal grande bacino di vetture non utilizzate esi­ stente, va segnalato il ritorno in pista di una Corsini per merito di Franco Beolchi che, dopo es­ sersi innamorato della F. Junior “moderna (abitualmente Beolchi compete con le Formula Junior storiche con una meravigliosa Apache a motore anteriore), correndo a Monza con una Covir, ha affidato al team di Rosate la preparazione della sua Corsini che ha esordito nell’ulti­ ma gara della stagione a Varano. Questi esempi dimostrano che è possibile acquistare una monoposto usata, aggiornarla facilmente alle regole attuali e portarla in pista con costi conte­ nuti. L’opportunità di competere con due piloti in una stessa gara (opportunità sfruttata dallo stesso Beolchi a Monza, dove ha condiviso la Covir con Isacco Co) rende possibile un ulteriore notevole risparmio. In sintesi in Formula Junior è ancora possibile correre per divertirsi spendendo il minimo necessario … La stagione 2013 è stata totalmente dominata da Marco Visconti vincitore di tutte le gare, ad eccezione di gara 2 della prima prova, dove ha subito l’unico ritiro della stagione. In quell’occa­ sione la vittoria è andata a Sabino De Castro, campione 2012, nella sua unica apparizione sta­ gionale prima di dedicarsi alla F. Abarth. De Castro a Varano ha ottenuto un 2° ed un primo posto, dimostrando di essere uno dei pochi, se non l’unico in grado di contrastare lo strapotere del pilota della Stilo corse. Nonostante il dominio di Visconti la stagione non è stata monotona ed ha messo in luce il talento dei “giovani” Arrigosi e Marietti, oltre alla ben nota consistenza di alcuni “vecchi marpioni” come Paolo Scialpi, Riccardo Calegari e Paolo Collivadino.

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Annuario Formula Junior 2013 Da segnalare anche la crescita, in termini di prestazioni, di Arduino Giretti e le buone performances di Giuliano Zecchetti. Come detto nell’unica gara disputata Paolo Coppi ha mo­ strato un notevole potenziale, così come Maurizio Giordano, tornato in pista unicamente nella prova Brianzola. Stagione da dimenticare per Massimo Galli, partito con l’intenzione di ben figurare ma bersa­ gliato dalla sfortuna e da guai meccanici di ogni tipo. Maurizio Riponi ha proseguito il suo apprendistato mentre va segnalato l’esordio di Giorgio Berto con un proprio team (assistito da Stilo corse) che ha dovuto pagare il prezzo del noviziato ma, nonostante questo ha potuto chiudere il campionato in 8^ posizione. Troppo sporadiche le apparizioni di Andrea Capella così come troppo breve è stata la stagione di Valerio Braschi che ha salutato la compagnia dopo la seconda gara dopo avere ottenuto otti­ mi risultati. In complesso 20 piloti hanno partecipato al trofeo anche se mai tutti contemporaneamente, que­ sto però indica che le potenzialità per uno schieramento di qualità è assolutamente reale. Le vetture sono belle ed impegnative, le gare sempre spettacolari, anche in presenza di un domi­ natore. L’arrivo in volata di gara 1 a Monza ha fatto rivivere le emozioni del Cadetti ed ha dimo­ strato a tutti che la Formula Junior è sempre bella ed appassionante. Ora bisogna guardare al futuro e, per il 2014 la domanda è chi può battere Visconti. Sicura­ mente il pilota di Concorezzo è un vero asso ma, proprio per questo diventa ancora più stimo­ lante vedere se qualcuno è in grado di combattere al suo livello. Questo sarà il tema della prossima stagione … la parola alla pista.

Gianluca Mazzullo

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Varano – Test Pre Campionato 30/3/201 3 Sabato 30 marzo la Formula Junior è scesa in pista, all’Autodromo Riccardo Paletti di Varano, per la tradizionale giornata di test in preparazione della stagione agonistica. Sfortunatamente il maltempo ha imperversato, rovinando il lavoro in pista dei vari teams che hanno, comunque cercato di sfruttare la giornata con numerosi turni di prova. Sono stati 1 3 i piloti scesi in pista per questi test, purtroppo la pioggia ha convinto parecchi possibili protagonisti a disertare la giornata. In ogni caso BMG racing, Covir, Diesse corse, Fadini corse, Riponi corse, Sarchio racing e Stilo corse hanno fatto provare i propri piloti che, pur nelle difficili condizioni del tracciato, hanno dato, come sempre il massimo. Da segnalare il ritorno in pista, oltre che di Visconti, anche di Paolo Collivadino, Angelo Valentino e Riccardo Calegari. Esordio assoluto per Giorgio Berto e Massimo Losi. Nessuno ha preso parte al primo turno mentre il secondo è risultato, alla fine, il più veloce, così che il miglior tempo finale è stato fatto segnare dal rientrante Marco Visconti, alla guida della Reggiani della Stilo corse. Il miglior tempo gli è valsa l’iscrizione gratuita alla prima prova del Trofeo. Il giro più veloce è stato di 1 ’31 ”283, vale a dire circa 1 5” più lento della pole del 201 2 ma con la pista allagata fare meglio era impossibile. I migliori tempi degli altri turni sono stati addirittura 1 ’38” nel 3° turno e 1 ’36” nel 4° turno. Nel 5° turno ha girato solamente Paolo Collivadino che non ha potuto fare meglio di 1 ”46 prima di rinunciare a proseguire. Il 6° turno non è stato disputato. Guido Volano

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La stagione 201 3 inizia ufficialmente con le qualifiche sulla pista di Varano de Melegari, ormai sede elettiva della prima prova del campionato di monoposto più genuino e spettacolare dell’italico stivale. Le libere del sabato e prima ancora i piovosi test invernali hanno dato precise indicazioni sulle forze in campo: Marco Visconti e la Reggiani (ex Giordano) gestita da Stilo Corse torna a far paura come qualche anno fa, con il campione italiano Prototipi 201 2 che torna all’ovile con chiare intenzioni da capobranco, girando subito su tempi stratosferici. In qualifica la storia non cambia ed 1 ’1 3.843 è la pole del pilota di Concorezzo, un tempone frutto di un passo costante e sicuro fatto di guida pulita e redditizia a sfruttare un mezzo davvero performante, con l’unico brivido di una correzione al limite al “Ferro di cavallo” nella ricerca di qualcosa in più. Il campione uscente De Castro gira al massimo delle sue possibilità ma la sua vettura scivola in appoggio sul posteriore a causa di un assetto viscido dovuto forse a gomme un po’ datate. Il pilota di Rho con 1 ’1 5.075 è secondo, anche se il distacco di 1 .232 non lascerebbe molte speranze se Visconti al via dovesse mantenere la leadership. De Castro inoltre deve guardarsi le spalle: guida infatti un gruppo di sei piloti racchiusi in un secondo. Scialpi innanzitutto, sempre consistente nonostante non sembri del tutto soddisfatto dell’assetto, poi Braschi sempre più vicino ai piloti top via via acquistando esperienza, poi i giovani Marietti ed Arrigosi in cerca di conferme ed uno Zecchetti che in prova si conferma spesso nelle zone alte specie su piste guidate. Sfortunato Collivadino, solo ottavo al rientro con la Reggiani di Sarchio, che precede Giretti, il giovane debuttante Berto, Galli e Capella. Noie anche per Angelo Valentino che gira poco e niente con la solita Reggiani di Stilo su tempi lontani dai suoi abituali. Chiude Riponi che cerca un cambio di passo dopo le tante piccole e grandi modifiche fatte in inverno alla sua Dywa.

Guido Volano

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Varano – Gara #2 – 1 4/04/201 3

Anche Gara 2 segna subito una defezione, ed è un gran peccato che l’incidente che ha coinvolto Giuliano Zecchetti in Gara 1 gli impedisca di schierarsi per una nuova sfida: tanto il pilota quanto la vettura sembravano davvero in palla in questo appuntamento, e pronti per giocarsi il podio. Al verde De Castro ha un riflesso migliore e riesce a precedere Visconti nella prima chicane, alla cui uscita Angelo Valentino rompe il cavo dell’acceleratore con la sua Reggiani che si pianta proprio davanti al gruppetto di coda: Giretti lo schiva in extremis, tamponandolo leggermente col muso della sua Covir senza ulteriori complicazioni, mentre per lo sfortunato pilota della Stilo Corse è il ritiro. Subito appare chiaro che Visconti ha un passo differente e vuole passare per fare la differenza e stare fuori dai guai con la lotta che impazza alle sue spalle, anche se De Castro fa buona guardia per tutto il primo giro. Nonostante tutti gli sforzi difensivi messi in campo dal campione in carica, al secondo giro Visconti passa perentoriamente alla “Parabolica” mettendo subito margine: De Castro evita resistenze inutili cercando solo di guidare al massimo e di andare via con lui. Il distacco dopo qualche giro si livella sui due secondi con il pilota di Concorezzo che sembra gestire, anche se con meno facilità rispetto a Gara 1 , ed il passo dei due è tale da fare un’altra volta il vuoto dietro di loro. Galli intanto si ritira, ponendo fine ad un weekend davvero da dimenticare. Dietro ai due di testa intanto il sempre più sorprendente Braschi e inseguito da Scialpi e da Collivadino, che si sono liberati di Marietti ed Arrigosi. Il pilota di Fadini però non sembra poter tenere il ritmo e viene via via distanziato. La gara procede a posizioni praticamente congelate, con De Castro che sembra avvicinarsi leggermente: Visconti reagisce abbassando il giro più veloce nel tredicesimo passaggio in 1 ’1 4.572 ma qualche centinaio di metri più avanti la sua gara ha uno stop inatteso. La Reggiani giallo-blu si inserisce nella “esse” dopo il traguardo apparentemente come ogni altro giro ma, dopo il consueto decollo sopra il cordolo di destra preso con nonchalance, l’atterraggio vede la vettura intraversarsi in modo secco e definitivo: è gara finita e Visconti può solo scendere a guardare la sospensione posteriore destra con il montante che ha reso l’anima. De Castro si trova la vittoria consegnata sul più classico dei vassoi d’argento ed inizia precauzionalmente a pascolare per la pista, cercando di portare a casa una vittoria insperata davvero, mentre la lotta per i restanti gradini del podio sembra affare di Braschi e di Scialpi. Il pilota della Essepi si è avvicinato all’avversario e ne studia le mosse da qualche passaggio, cominciando a mettere pressione fino a quando il pilota romagnolo incappa in un’esitazione alla prima esse opposta al rettilineo di partenza: Scialpi passa e si infila davanti alla seconda esse con Braschi che si accoda dando inizio alle schermaglie. Le due vetture spariscono dietro la sagoma del ponte della partenza per un paio di secondi che sembrano eterni sbucando poco prima della Icxx, con Scialpi che allunga la frenata e Braschi che attiva la modalità “banzai”, buttandosi all’interno come una furia. Le due monoposto spariscono nuovamente nel misto e ne escono inaspettatamente senza contatti e con Scialpi ancora davanti: seguono numerosi altri tentativi di attacco da parte di un Braschi davvero indomito ma anche conscio di avere il suo primo podio comunque a portata. Scialpi non ci sta e risponde colpo su colpo, con Pag. 1 5


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cattiveria ed esperienza: più di una volta gli spettatori sussultano ma il confronto è tra due agonisti duri ma correttissimi e mentre De Castro va a vincere in splendida solitudine è Scialpi ad avere la meglio su un Braschi che ha rinunciato ad attacchi disperati dimostrando lucidità. Buon quarto arriva Collivadino, che difende la sua posizione dall’avvicinarsi della Silva di Marietti, sesto Arrigosi, poi Capella, Berto, Giretti con la trasmissione danneggiata da metà gara e Riponi a chiudere con la Dywa. La classifica dopo il primo appuntamento vede quindi il campione uscente De Castro provvisoriamente in testa con 36 punti frutto di un secondo ed un primo posto, poi Scialpi che marca 27 punti con due splendidi podi, poi i due alfieri della Stilo Corse Visconti e Braschi appaiati a quota 22 punti, Marietti, Collivadino ed Arrigosi seguono più staccati. Chiude la classifica Riponi che prende 1 punto in Gara 2. Il campionato verdrà la prossima tappa sull’autodromo di Adria, con Sabino De Castro che non potrà difendere la sua leadership poiché impegnato nella concomitante prova del Challenge F. Fiat Abarth. Qualcuno fermerà Visconti? Non c’è che un modo per scoprirloL Guido Volano

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Adria – Qualifiche – 25/05/201 3

Il weekend di gare inizia con qualche incertezza legata al tempo instabile e con una granitica certezza: Marco Visconti è il pilota da battere anche nel catino di Adria. Le libere confermano infatti lo straordinario stato di forma in cui versa l’accoppiata Visconti/Reggiani-Stilo Corse, con tempi da subito irraggiungibili per tutti: per dare un’idea, il secondo tempo del pur veloce Ricky Calegari su Reggiani della Sarchio Racing è distante ben due secondi dal primato. C’è un che di marziano ed inesorabile nel passo di Visconti, almeno sull’asciutto, ma ci sono validi motivi per seguire questo secondo evento 201 3 della F. Junior: Scialpi, Arrigosi, Braschi, Zecchetti e Marietti sono infatti tutti racchiusi in un solo secondo dal tempo di Calegari e questo preannuncia una competizione più che accesa. Le qualifiche partono dopo uno scroscio di pioggia e con pista decisamente umida, e se è vero che Visconti stacca subito un buon tempo è vero anche che Arrigosi gli dichiara guerra in modo asfissiante, abbassando per diversi giri le pole provvisorie del pilota di Concorezzo. La pista inizia ad asciugare ed i tempi scendono, con Arrigosi che abbassa ulteriormente ma poi esagera alla Ramata e si esibisce in un testacoda innocuo, mentre anche Calegari, Scialpi e Braschi dopo un avvio più guardingo iniziano ad avvicinarsi alla vetta. Quasi tutti i piloti ottengono prevedibilmente la loro miglior prestazione all’ultimo gito e Visconti riesce a spuntare un 1 ’39.993 che vale la pole position, con Scialpi bravissimo a sfruttare un “treno” buono per dare il suo meglio limitando il distacco dalla vetta a soli sette decimi. Terzo è Arrigosi che nei due giri finali pasticcia un po’ e perde l’occasione per una zampata finale, quarto Braschi piuttosto a suo agio sul viscido, poi Calegari e Marietti un po’ in affanno. A chiudere, Zecchetti che patisce qualche problema di troppo e Berto che paga necessariamente la mancanza di esperienza in condizioni climatiche non facili. Guido Volano

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Adria – Gara #1 – 26/05/201 3 La prima manche parte con l’asciutto ed al verde il gruppetto delle F. Junior si avventa verso la “Ramata”, dove Visconti arriva già in testa dopo una partenza pulita e senza esitazioni uscendone indenne e già proiettato ad una fuga solitaria ed inevitabile. Scialpi si mette subito al comando degli inseguitori ma il motore della sua Essepi sembra pagare qualcosa nelle accelerazioni e già al “Tornantino” Calegari lo infila con una perentoria staccata. Dietro di loro inizia una lotta feroce tra i soliti Marietti ed Arrigosi, con Braschi pronto ad approfittare del parapiglia, poi Zecchetti e Berto. Mentre Visconti si invola indisturbato, il suo compagno di squadra Braschi inizia a soffrire di problemi di accensione o alimentazione che lo penalizzano non poco sui rettilinei, mentre esplode il confronto agonistico tra Arrigosi e Marietti che percorrono diversi giri letteralmente appaiati per gran parte del tracciato: per quanto appagante a livello epico e cavalleresco questa tenzone ha la controindicazione di consentire a Calegari e Scialpi di mettere un piccolo ma significativo vantaggio sui due scalmanati giovanotti. Braschi intanto perde contatto con il motore che nei dritti “buca” in modo ormai percepibile anche ad orecchio e Zecchetti appare in difficoltà ancora maggiore, su una pista che l’anno scorso gli regalò il primo podio in carriera. A metà gara ormai il vantaggio di Visconti è siderale ma il suo passo continua ad essere decisamente superiore alla concorrenza, pur senza sbavature di guida, mentre iniziano i doppiaggi. Calegari compie un errore e Scialpi gli si fa sotto, mentre Arrigosi sembra aver preso qualche metro su Marietti e la lotta sembra aver trovato una tregua anche se passeggera: a pochi giri dalla fine la gara si riaccende per le posizioni inferiori del podio. Marietti riesce a trovare il ritmo per tornare su Arrigosi ed i due ricominciano la “rumba” mettendo in serio rischio le coronarie dei rispettivi uomini al muretto con le ruote che si sfiorano alla “Ramata” ed al “Tornantino”. Un primo colpo di scena arriva da Scialpi, che non riuscendo a farsi sotto più di tanto sul dritto è costretto a esagerare sul veloce: il testacoda alla “Quadra” lo costringe al quinto posto appena dietro Arrigosi e Marietti ormai ai ferri corti. Con Calegari ormai al sicuro, l’unico posto in discussione è il terzo e quando sta per iniziare l’ultimo giro Arrigosi cerca di avvicinarsi per impostare l’attacco finale: il progetto naufraga quando la rossa Fadini si scompone alla “Quadra” ed il pilota di Oggiono si ritrova sesto e staccato. Marietti riesce a rintuzzare le ultime velleità di Scialpi nell’ultimo giro e la gara finisce con Visconti che stravince siglando il giro più veloce con quasi due secondi di margine sui migliori avversari, Calegari con il secondo posto dimostra nonostante le tante primavere e l’impegno “a gettone” nelle ultime due stagioni di avere ancora il mix giusto di velocità, lucidità e visione della gara, coadiuvato anche dalla splendida forma della vettura preparata dalla Sarchio Racing. Marietti torna sul podio e vince una battaglia tra le più dure da lui affrontate in pista, Scialpi chiude quarto con un mezzo non veloce come al solito per via di un motore forse un po’ stanco che lo ha costretto a sfidare (questa volta perdendo) le leggi della fisica, quinto Arrigosi al quale va il merito di provarci sempre anche se non spesso spettacolo e concretezza viaggiano sugli stessi binari. Settimo ed ottavo posto per Braschi e Zecchetti che hanno passato la gara a litigare con le rispettive Reggiani, ultimo Berto a caccia di esperienza e costanza nel passo gara. Guido Volano

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Adria – Gara #2 – 26/05/201 3 Al verde di Gara 2 Visconti gira ancora primo e deciso ad un’altra gara solitaria. Dietro di lui un gruppo di assatanati del volante, con Arrigosi, Braschi, Marietti e Scialpi che iniziano subito una furiosa serie di sorpassi, con diverse staccate a ventaglio alla “Ramata”, come se ogni giro fosse l’ultimo. Calegari in particolare passa Scialpi si accoda a Marietti e mentre dietro di loro Arrigosi getta un po’ di scompiglio con un paio di entrate all’interno ad un millimetro dal disastro, i due si staccano quel che basta per non infastidirsi e cercare una piccola fuga buona per tirare un po’ il fiato. All’ottavo giro Calegari passa Marietti e si configura nuovamente un risultato analogo a quello di Gara 1 che evidentemente non è casuale. Scialpi prova a colmare il distacco portandosi dietro Braschi con Arrigosi che perde un po’ il passo dopo un inizio con il coltello tra i denti. L’ultimo sussulto si ha a metà gara, quando Valerio Braschi si gira nel lento sinistra della “Dogado” e perde due posizioni a favore di Arrigosi e Zecchetti e dando addio al gruppo in lotta per il podio. Scialpi nel fine gara cerca di avvicinarsi a Marietti ma nessuno compie errori e tutto resta com’è fino alla fine. Visconti vince senza alcun contrasto e con un nuovo giro più veloce anche se questa volta solo di un secondo più rapido della concorrenza, Calegari bissa il secondo posto e riporta la Sarchio Racing stabilmente nelle posizioni che merita. Terzo di nuovo Marietti con il Team Silva che chiude una giornata di grande soddisfazione e con nuova confidenza nel livello prestazionale dopo prove tormentate. Quarto Scialpi che non può fare altro che ricaricare energie in vista della prova di Monza dove alla sua esperienza e cattiveria agonistica dovrà probabilmente affiancare un motore più fresco per ambire ad una vittoria che inizia a mancare da qualche gara di troppo. Quinto Arrigosi che ha pagato una condotta di gara arrembante al limite del controproducente, figlia della grande passione ed attitudine per la guida al limite e di una malizia ancora da affinare. Sesto Zecchetti, mai davvero in gara, e settimo Braschi che ha lottato con grande cuore anche senza una vettura impeccabile come era quella vista a Varano. Berto chiude ultimo e staccato ma con tempi in costante miglioramento. La classifica cambia comprensibilmente leader vista l’assenza di De Castro: Visconti vola a quota 65 facendo un impressionate “Grand Chelem” (pole, doppia vittoria, doppio giro più veloce e gare condotte dal primo all’ultimo giro), segue Scialpi a 47, poi Marietti che sale terzo a 40, poi De Castro ormai trasparente a 36, Braschi a 34, Calegari a 30 frutto della sola gara di Adria, ed Arrigosi a 24. Gli altri da Collivadino in poi sono più staccati e non sembrano per ora avere potenziale per exploit in classifica. Il campionato riprenderà con il tanto sospirato “ritorno a casa” della F. Junior sul veloce tracciato di Monza, in una gara dove oltre a scie, grupponi e staccate a ventaglio, potremo confrontare una volta di più le prestazioni delle gloriose monoposto tradizionali con una monoposto tecnologicamente più avanzata e complessa come è la Mirage del nuova Formula Monza, patrocinata tra mille difficoltà dall’Autodromo Nazionale di Monza. Di carne al fuoco ce n’è, gli iscritti saranno più del solito come prevedibile e l’ingresso è gratuito: una volta di più . chi la ama la segue !!!! Guido Volano

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Monza – Qualifiche – 30/06/201 3

L’appuntamento monzese si preannuncia denso di spunti e di argomenti “caldi” quando ancora le vetture devono accendere i motori. Oltre al confronto tra il dominatore della stagione Marco Visconti ed gli altri pretendenti al campionato si preannuncia il primo confronto diretto tra la F. Junior, monoposto che su questo Autodromo è nata ed ha scritto pagine memorabili di automobilismo addestrativo, e la Formula Junior Monza: una monoposto che partendo da basi tecniche e concettuali molto differenti dovrà cercare di dimostrare altrettanta validità. Nel primo turno di libere immediatamente accade tutto quello che gli addetti ai lavori sapevano: Marco Visconti inizia subito ad essere il riferimento che tutti conosciamo, ma complice la pista meno tormentata, il gioco delle scie ed altre mille variabili umane e tecniche il divario è molto meno accentuato. Nonostante il grande impegno profuso da subito dal pilota di Concorezzo, gli altri sono lì ad un nulla o quasi, soprattutto i più esperti come Coppi (che ritorna sulla Mandelli della AP Motorsport), Collivadino e Giordano al rientro con la rossa Fadini. Per quanto concerne questo primo turno, i piloti della Junior sono divisi in diverse categorie con i più veloci che ritrovano subito automatismi mai del tutto dimenticati. Altri come Arrigosi, Giretti (sulla Covir ex-De Castro) e Riponi cercano innanzitutto di imparare traiettorie e tattiche, ciascuno con il suo passo, badando innanzitutto a non esagerare. Paolo Scialpi porta al debutto in queste libere il propulsore preparato da Mascheroni, al rientro nel “circus” della Junior dopo qualche anno di assenza: il motore sembra aver bisogno di ulteriore sviluppo e soffre qualche problema di gioventù. Marietti non riesce a girare nel primo turno ma nel secondo migliora il suo passo con metodo e costanza. Le Mirage della F. Junior Monza navigano decisamente e sorprendentemente distanti, con il solo Guerriero ad inserirsi quarto ma staccato di oltre un secondo e mezzo dalla migliore delle vecchie Junior 1 200. Visconti dopo un primo turno che lo ha visto stabilizzarsi sul passo del 2’1 5”, nonostante il visibile impegno nella guida, grazie ad una Reggiani ora più equilibrata nell’assetto riesce a stampare un sensazionale 2’1 3’’.349, miglior tempo mai realizzato da una F. Junior sullo Stradale brianzolo. La prima delle moderne Mirage, quella di Nigliato, è seconda ad un distacco di 1 ’’.61 0. Subito dietro, Arrigosi e Coppi si confermano tra i più in forma mentre il rientrante Giordano sembra in affanno, così come non migliora Scialpi che decide prudentemente il ritorno per qualifiche e gara al consueto propulsore di propria preparazione. Particolarmente in difficoltà appaiono invece Galli, ormai da qualche tempo lontano dai migliori, e Berto che tra problemi tecnici di varia natura non sembra a suo agio, un po’ meglio va a Maccanti al debutto sulla seconda Mandelli della AP, nonostante noie al propulsore. Si rivede sulla Covir anche Franco Beolchi, che di F. Junior ha esperienza soprattutto nelle Autostoriche: purtroppo durante un “lungo” il motore della sua Covir arancione cede alla fine del primo turno lasciando il suo “coequipièr” Isacco Cò a piedi nel secondo turno, impiegato per la sostituzione del motore. Pag. 25


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Nelle qualifiche Marco Visconti non riesce a migliorarsi, fermando il cronometro su di un 2’1 3’’.709 che gli vale la seconda posizione, con Nigliato che va ad aggiudicarsi la pole con la Mirage della F. Monza per soli due decimi. La seconda Mirage è solo nona, con Collivadino, Coppi, Giordano, Arrigosi, Calegari e Scialpi davanti, poi Capella, un Marietti che non è riuscito a trovare il guizzo necessario ad esprimersi appieno il suo potenziale e Zecchetti con un motore che non sembra al meglio della forma. La direzione decide alla fine delle qualifiche che le Mirage della F. Monza partiranno tutte davanti, a prescindere dal tempo ottenuto in qualifica, suscitando perplessità circa la situazione che si sarebbe delineata in gara con un gruppo così eterogeneo: come si arriverà alla prima curva? Quanto ci metterà Visconti a sopravanzare le Mirage? E gli altri riusciranno ad imitarlo ed a fare la loro gara? Per qualche ora questi interrogativi restano senza risposta sotto le tende dei team.

Guido Volano

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Monza – Gara #1 – 30/06/201 3

Al via Visconti è lesto ma lo è anche Paolo Coppi, che subito si mette nella sua scia seguito da Collivadino e da Giordano con le Mirage subito aggredite tra la Prima Variante e la Roggia, ed all’Ascari Visconti, Coppi e Collivadino sono già davanti a tutti tra lo stupore generale: le vecchie Junior che venivano date per spacciate sulla carta sembrano più a loro agio delle loro cugine al carbonio, grazie anche alle mani dei loro piloti più smaliziati che accendono subito una battaglia al calor rosso. Da questa lotta esce subito Maurizio Giordano, con il motore che suona fuori fase, mentre si sgomita dietro per un posto nei punti: Capella è partito a razzo come consueto e guida su Marietti, Arrigosi e Calegari. Capella però al giro successivo viene sorpassato dai suoi inseguitori e subito dopo anche da uno Scialpi in rimonta, mentre davanti Coppi riesce in un paio di occasioni a sopravanzare Visconti, salvo puntuale risposta del pilota di Concorezzo, che sul traguardo passa sempre davanti a tutti. A metà gara si delinea la situazione: i primi tre sono fuggiti e Coppi è stato sopravanzato da Collivadino, che però non riesce ad attaccare con successo un Visconti veloce questa volta in modo umano. Dietro Arrigosi e Calegari si toccano fuori dalla Prima Variante a causa dell’ammutolimento improvviso del motore della Fadini del pilota di Oggiono che non lascia scampo al suo sfortunato inseguitore: con questi due fuori scena avanzano Marietti e Scialpi che condurranno gara solitaria, anche perché Zecchetti e poi Giretti perdono la loro scia dai primi giri restando dietro ad una Mirage per l’eternitàLcon il bresciano della Zemire’s che non può far altro che sfogare la sua frustrazione ad ogni passaggio nell’Ascari mostrando un pugno proteso avanti come il miglior Superman. Nelle retrovie Galli, Maccanti e Beolchi girano su altri ritmi ma con regolarità mentre Icio Riponi affronta la prima bagarre della sua vita agonistica con Giorgio Berto, fino al ritiro di quest’ultimo. A pochi giri dalla fine si ritira Capella, mentre davanti si fanno prove di volata, con Coppi che si candida per un remake di una sua storica vittoria monzese proprio con la Mandelli dell’AP Motorsport ottenuta all’ultima curva: il progetto è ambizioso ma possibile per l’indomito pilota bresciano che vanta grande esperienza. L’ultimo giro è di quelli che ti fanno capire perché questa formula è nata per girare su questa pista miticaL Collivadino attacca Coppi alla Prima Variante, ma esagera e va in testacoda perdendo contatto. Coppi resta abbastanza vicino alla Roggia, guadagna a Lesmo e si fionda al Serraglio con Visconti che ha capito che ormai si gioca tutto all’ultima curva e che ci sarà da sudare. All’Ascari entrano in fila indiana: Coppi issa il “jolly rogers” dei pirati e sguaina la sciabola preparandosi all’assalto finale ma Visconti para il colpo di misura alla ParabolicaLall’uscita Coppi sembra averne di più ed esce all’esternoLè un film già visto eppure è sempre come la prima volta. 0,038 sancisce il cronometro. Un niente, forse una ruotaLtanto è bastato perché la lepre scappasse al suo cacciatore. Marco Visconti ha vinto ancora alla fine di una guerra di nervi e cattiveria agonistica contro un avversario davvero in palla. Coppi secondo sorride sornione e medita un nuovo assalto in Gara 2, confermando la sua grande affinità con le piste veloci. Terzo Collivadino che riscatta un po’ la sfortuna delle prove precedenti: gli resta la soddisfazione del giro più veloce ed un po’ di amarezza per quel testacoda nel momento cruciale. Quarto Marietti, bravo nel suo esordio Monzese a stare fuori dai guai e dai “tappi” di vetture più lente ed a regolare Scialpi a distanza. Scialpi porta casa un quinto che limita i danni di un weekend partito storto. Nigliato e Ciccarelli sesto e settimo con distacchi sensibili dalla vetta portano al traguardo le loro Mirage davanti a due esasperati Giretti e Zecchetti. Galli, Maccanti, Beolchi, Capella e Riponi chiudono il gruppo, qualcuno deluso dalla prestazione sottotono, qualcuno contento per aver dato il proprio meglio su una pista finora vista dalle tribune quando non da casa in tv. Guido Volano

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Monza – Gara #2 – 30/06/201 3

Al verde di Gara 2 Visconti piomba subito addosso alle prime Mirage ed alla Prima Variante Coppi si butta all’interno per non perdere contatto e così fa Giordano mentre Collivadino allunga la frenata evitando il tamponamento di tutto il gruppo di un niente: una delle Mirage però nel tentativo di resistere all’attacco si gira bloccandosi sul cordolo interno, Visconti per evitarla scarta a sinistra dove già c’è Coppi al suo fianco, piccolo contatto che consente anche a Giordano di sfilare il pilota di Brescia costretto poi al ritiro qualche centinaio di metri dopo causa rottura della trasmissione. Visconti, Giordano e Collivadino escono così indenni dal trappolone, con Scialpi e Calegari che all’uscita della Prima Variante scartano bruscamente per evitare una Mirage in evidente difficoltà, seguiti da Arrigosi e Marietti. Mentre i primi tre si involano quasi subito, Marietti riesce a saltare davanti alla Mirage di Ciccarelli: la stessa cosa non riesce a Calegari, Scialpi ed Arrigosi che si trovano più veloci nelle curve ed in fondo ai dritti, ma vengono spesso superati nelle accelerazioni causa ovvia differenza di potenza. Ne esce una gara un po’ viziata, spezzata com’è in due tronconi e con pochissimo da dire a livello agonistico: davanti le posizioni si congelano ed i distacchi aumentano. Galli nel frattempo esce di scena, scoraggiato da una crisi tecnica lunga quanto apparentemente senza uscita. Mentre i primi tre navigano controllandosi a vista ed il gruppo degli inseguitori se la vede con le Mirage, si segnala un Maccanti su tempi dignitosissimi per un debuttante all’inseguimento di Giretti e l’onesta prova di Isacco Cò che sostituisce Beolchi partendo dal fondo dopo aver girato poco e niente nelle libere e nelle qualifiche. Berto e Riponi intanto ingaggiano un loro personale duello in coda al gruppo che durerà fino alla fine della gara. Nulla di notevole succede fino all’ultimo giro che vede accadere qualcosa di spiacevole ma prevedibile: nella lotta per le posizioni di rincalzo Arrigosi cerca di guadagnare la quarta posizione ai danni di Marietti ma sa di avere Scialpi dietro a se quando il gruppo infila la Parabolica per iniziare l’ultima tornata ma non sa che anche Ciccarelli con la prima delle Mirage è nel gruppo. Sul rettilineo la Mirage tra scie e motore guadagna terreno e quando Arrigosi si sposta per cercare di disturbare Marietti le auto si sfiorano forse di quel che basta perché Ciccarelli finisca a muro in piena velocità, con la scocca in carbonio pietra di storiche diatribe tecniche inviata ad un indesiderato secondo crash test, peraltro superato brillantemente (che poi è quel che più importa). Visconti vince ancora, forse solo Coppi contro di lui oggi avrebbe potuto qualcosa. Secondo Giordano che porta a casa un bel podio fatto di consistenza e terzo Collivadino che porta fieno in casa Sarchio Racing in ottica campionato. Quarto Marietti, quinto Arrigosi che però viene squalificato per la manovra sul rettilineo giudicata pericolosa se non scorretta ai danni di Ciccarelli: decisione forse eccessiva, che aggiunge polemica in un paddock già nervoso. Quinto diventa così Calegari, poi Scialpi, Zecchetti, Capella, nona e decima le prime due delle tre Mirage superstiti, poi Giretti e Maccanti, poi una Mirage, poi a chiudere Cò, Berto e Riponi. La classifica vede Visconti sale a quota 1 07 e sembra ormai imprendibile salvo glaciazione del sedile della Reggiani od altra catastrofe natural-sportiva, Scialpi resiste secondo ma staccato a 61 punti, uno in più di Marietti che fa della costanza la sua arma migliore, Collivadino riemerge dal baratro a 41 , poi Calegari, De Castro e Braschi con quest’ultimo che paga un’asPag. 29


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senza spiacevolissima, Arrigosi piomba poi al nono posto a causa del doppio “zero” collezionato in una gara di casa da film horror. Tra mille polemiche e qualche siparietto al parco chiuso si va in vacanza con la conferma che Monza è sempre Monza, Visconti è sempre Visconti ma che in fondo aveva ragione quel matto del dott. Frankenstein a chi parlava di sfide impossibili: “SIII PUOOO’ FAAAREEEE!!!!”. Guido Volano

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Varano – Qualifiche – 6/1 0/201 3 Dopo due sessioni libere allagate, i dieci piloti presenti all’appuntamento sulla pista parmense cercano una tregua con Giove Pluvio almeno per le qualifiche. Le lamentele devono giungere a destinazione perché il sabato mattina la pista è asciutta quanto basta perché Marco Visconti si aggiudichi la pole con un perentorio 1 ’1 4’’.91 5 staccando di sei decimi abbondanti un Arrigosi finalmente tornato ai livelli delle ultime gare del 201 2. Più alti gli altri tempi, con Scialpi terzo a quasi due secondi da Visconti, poi Marietti, Giretti e Galli. Berto, Beolchi e Riponi chiudono la lista dei tempi, se si eccettua il run di Zecchetti che dura solo un giro a causa di noie meccaniche. Da notare la condizione fisica tutt’altro che ottimale di Icio Riponi che rimedia una dolorosa contrattura alla schiena appena sceso dal furgone: per lui la giornata si preannuncia davvero in salita. Guido Volano

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Varano – Gara #1 – 6/1 0/201 3

La pista è bagnata da una pioggerella fine ed insistente con tutte le premesse per una gara ad eliminazione, vista la difficoltà di interpretare condizioni intermedie tra bagnato ed asciutto con gomme ognitempo e monoposto prive di aiuti aerodinamici: in queste condizoni sbagliare è facile e solo chi non commette errori resta davanti. Al via Arrigosi imbrocca una partenza insolitamente perfetta e brucia il “poleman” Visconti, resistendo alla prima staccata al ritorno di quest’ultimo, mentre dietro scattano bene Scialpi, Marietti e Giretti. Alla “Parabolica” Visconti prova a forzare il sorpasso ma Arrigosi riesce ad uscire più veloce e resta davanti, mentre dietro Berto ha passato Giretti ma esagera all’uscita della curva inscenando con la sua nera Reggiani una serie di indesiderati giri di valzer tra asfalto ed erba. Visconti entra nella esse veloce avvicinandosi ad Arrigosi, fintando il sorpasso alla “Ickx” e tirando una gran staccata all’interno della Fadini rossa al “Ferro di cavallo”: Arrigosi invece di accodarsi diligentemente come un bravo scolaretto veste per due curve i panni di Pierino la Peste, resistendo testardamente all’esterno con Visconti che allargaL allargaL fino a farlo rasentare la via di fuga ghiaiosa. E’ una manovra da pilota spietato e consumato quella di Visconti, dura quanto basta, senza mai valicare i limiti della correttezza: i due escono appaiati dopo una curva che a guardarla da fuori pare durata una gara intera, poi la Fadini del pilota di Oggiono si trova in posizione favorevole per affrontare il “Tornantino” e la corda è ancora lui ad agguantarla per primo. Dopo il traguardo però Visconti si stufa di giocare al gatto con il topo, passa perentorio in frenata e dopo due curve ha già messo distanza rivelando il solito passo inavvicinabile ed involandosi verso l’ennesima cavalcata solitaria, martellando giri veloci come avesse dietro un avversario fantasma appena più lento di lui. Zecchetti nel frattempo deve abbandonare la carovana e rinunciare ai suoi propositi di rimonta a causa di problemi di assetto che rendono ingovernabile la sua Regiani. Arrigosi cerca di tenere un ritmo veloce ma resta invariabilmente secondo, Scialpi terzo e già staccato, mentre Marietti all’inizio del quarto giro saluta la compagnia: il suo cambio cede in scalata alla prima curva e non può fare altro che parcheggiare la sua Silva nella via di fuga, come nello stesso giro esce di scena anche la Reggiani gialla di Massimo Galli. La gara non da molti altri spunti nelle posizioni del podio, con valori in campo molto distinti a confermare giro dopo giro le posizioni di Visconti, Arrigosi e Scialpi ma nelle retrovie ci pensa Giretti ad iniziare una serie di “giri di valzer” esibendosi in un testacoda innocuo al Ferro di Cavallo che però gli fa definitivamente perdere contatto con la zona podio, mentre Berto lo incalza nuovamente. Beolchi nel frattempo è protagonista di una serie di piroette ad alta velocità all’uscita della esse veloce consentendo a Riponi di superarlo. A metà gara iniziano i doppiaggi: la differenza di passo tra il primo e la coda del gruppo è impressionante ma con grande correttezza i piloti più lenti riescono a farsi da parte pur continuando a fare la propria gara. Giretti va nuovamente in testacoda alla Ickx ma Berto è troppo lontano e le posizioni restano invariate, mentre Beolchi è riuscito a riportarsi su Riponi e lo passa perentoriamente, anche se fatica ad andarsene lasciando accese le speranze del pilota di Melegnano che non demorde e lo segue a distanza. La pioggia non accenna a diminuire, e dopo un paio di giri è di nuovo Beolchi ad essere tradito dal viscido della esse veloce, con Riponi che lo passa e riesce a mettere qualche decina di Pag. 35


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metri tra lui e la Covir dell’esperto gentleman. Visconti aumenta addirittura l’andatura in una gara tutta sua, tenendo alto il ritmo per non far scendere la concentrazione e cercando di migliorare la prestazione appena la pioggia sembra diminuire: al penultimo giro ritocca il suo giro migliore e tira i remi in barca portando la Reggiani di Stilo ad una nuova schiacciante vittoria. Secondo è Arrigosi che finalmente porta a casa qualche punto pesante e soprattutto ha trovato una buona partenza e l’intensità agonistica per contendere a Visconti almeno la leadership delle prime due tornate. Scialpi chiude terzo senza avere altro obiettivo alla portata in queste condizioni ma massimizzando come sempre le prestazioni che il suo pacchetto tecnico gli consentono senza andare in cerca di guai per niente. Giretti chiude quarto ma non soddisfatto causa troppi errori, Berto quinto in cerca di sicurezza nel passo di gara, poi a chiudere Riponi che con la sua Dywa/Riponi vince il suo divertente duello con Beolchi nonostante le condizioni fisiche avverse. Guido Volano

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Varano – Gara #2 – 6/1 0/201 3 Riponi deve abbandonare la carovana poiché il dolore alla schiena è comprensibilmente aumentato dopo Gara 1 ed è una decisione presa con serenità anche in nome della sicurezza: giusto non rischiare se non si è in condizione adeguata. Al pronti-via di Gara 2 Visconti trova il guizzo giusto per infilare il giallo musetto della Reggiani per primo alla “Nuova esse”, seguito da Arrigosi, Marietti, Berto, Giretti, Galli, Scialpi partito male, Zecchetti e via gli altri. Alla “Parabolica” Giorgio Berto vanifica quanto di buono fatto allo start, esagerando in uscita di curva e girandosi davanti a Giretti e Galli che lo sfilano di un nulla. Scialpi pressa Zecchetti e riesce a passarlo nel terzo giro iniziando una rimonta delicata in vista dei punti in gioco. Dopo qualche giro la lotta per il terzo posto si riaccende: nel misto Giretti comincia a pressare Marietti che riesce però a tenere la posizione riguadagnando nella prima parte della pista mentre Scialpi comincia a macinare metri a Galli. Il sorpasso per il quarto posto è maturo al quarto passaggio alla “Parabolica”, con il pilota varesino che nulla può fare. Segue una fase di stasi che dura tre giri, fino a poco più di metà gara, con la pista sempre più allagata: in questo scenario affondano le speranze di Galli, la cui Reggiani va in testacoda piombando nelle retrovie a lottare con Beolchi mentre Berto si cimenta in una serie di piroette sul fondo allagato della esse veloce. Al decimo passaggio Marietti fa un errore che lo porta a sfilare in quinta posizione e per due passaggi Giretti si trova ad essere a podio con la Covir ex-De Castro di nuovo nelle posizioni che contano: l’emozione unita al pressing forsennato di Scialpi fanno si che la magia che avvolge Giretti debba svanire in una frenata allungata all’esterno del “Ferro di cavallo” per forzare un sorpasso sul doppiato Berto, con lento ed inesorabile testacoda a tutto vantaggio di Scialpi e Marietti. Beolchi si gira nuovamente alla esse veloce, che sembra oggi essere la sua principale avversaria, mentre Galli abbandona definitivamente la gara. Verso fine gara avviene l’ultimo sussulto con Giretti che sembra tornare sotto Marietti: il laziale è più veloce nel misto dalla “Ickx” al “Tornantino” ma il pilota della Silva riesce ad allungare nel veloce prendendo qualche metro. I tempi sembrano maturi per l’attacco e Giretti prova a forzare ulteriormente nel misto ma una frenata eccessivamente brusca lo manda in testacoda una seconda volta al “Tornantino”: sfortunatamente per il pilota di Colleferro, Berto è troppo vicino a lui e non riesce ad evitare l’impatto con la sua vettura ferma. Mentre Berto riesce a ripartire quasi subito, Giretti ripartirà attardato ed a passo lento percorrerà i giri che lo separano dalla fine della gara. Visconti va a vincere indisturbato con il brivido per gli spettatori di una sbandata controllata all’ultimo passaggio al “Ferro di cavallo” che, se non voluta, mostra comunque quanto la Reggiani 45J sia ormai perfettamente in mano al pilota di Concorezzo. Secondo è Arrigosi, unico a tentare anche se per poco di arginare lo strapotere di Visconti. Terzo Paolo Scialpi che ormai ha come unico obiettivo la sfida classifica proprio con Arrigosi. Quarto Marietti ancora in lizza per il secondo posto di classifica generale, poi Zecchetti e Berto e lo sfortunatissimo Giretti che sembra però aumentare la velocità del suo passo anche se vede sfuggire il podio. Chiude Franco Beolchi con la seconda Covir. Guido Volano

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Matteo Arrigosi (Fadini corse)


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Franciacorta – Qualifiche – 27/1 0/201 3

Marco Visconti inizia il weekend sulla pista bresciana sapendo di avere in tasca le prime due “palle match” per rendere ufficiale una vittoria da tempo annunciata nel Trofeo F. Junior: tra lui e l’obiettivo ormai restano pochi punti da catturare. Le libere sembrano essere figlie di un copione già scritto, con la Reggiani giallo-blu della Stilo Corse a menare le danze forando di un niente la barriera del minuto e venti secondi, limite decisamente inarrivabile per i suoi avversari. Dietro la lepre Visconti un quartetto di mastini racchiusi nell’ 1 ’21 ’’: Arrigosi, Scialpi, Collivadino e Calegari. Più staccati Giretti e Zecchetti, poi Galli, Generale e Berto. Marietti completa un solo giro causa rottura meccanica e rinvia la sua ricerca di un buon crono alla qualifica. In qualifica Visconti non riesce a ripetere il tempone delle libere, trovando un po’ di difficoltà ad esprimersi ai soliti marziani livelli: ne approfitta un motivatissimo Matteo Arrigosi che si migliora sensibilmente e riesce a soffiare di un nulla una pole ottima per il morale: 1 ’20.479 il suo tempo, con Visconti staccato di 0’’.071 . Scialpi e Collivadino scatteranno sornioni alle loro spalle, nemmeno troppo staccati nel crono. Buon quinto tempo per Giretti, che riesce a precedere Zecchetti, Calegari e Marietti (tutti e quattro in un decimo di secondo!!!). Galli, Berto ed il rientrante Generale su Fadini chiuderanno la griglia. Guido Volano

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Franciacorta – Gara #1 – 27/1 0/201 3

Al verde Visconti scatta bene dalla seconda piazza, mentre Arrigosi commette un ormai consueto errore nel passaggio seconda-terza vanificando la partenza al palo. Scialpi fa ancora meglio, con uno scatto fulmineo che lo mantiene davanti a Collivadino e lo fa saltare davanti ad Arrigosi ed alprimo passaggio Visconti precede Scialpi, Collivadino, Arrigosi , poi Calegari che tra partenza e prima curva è già tornato nelle posizioni che contano, Zecchetti, Marietti, Giretti che nel primo giro ha visto andare all’aria quanto di buono fatto in qualifica. La gara di Franciacorta in un toboga stretto e pieno di frenate e ripartenze è però soprattutto una gara in cui l’errore è frequente e le classifiche sempre incerte fino alla bandiera a scacchi. Di questo fatto non sembra curarsi più di tanto Arrigosi che passato il traguardo per la prima volta attacca con successo Collivadino alla prima staccata per poi subito forzare il sorpasso sulla Essepi di Scialpi all’interno della frenata alla seconda esse: di questa spettacolare bagarre approfitta ovviamente Visconti che inizia subito una delle sue proverbiali fughe. Calegari intanto passa il suo compagno di squadra Collivadino salendo al quarto posto ed al giro successivo è proprio Collivadino a commettere un errore andando in testacoda al tornantino piombando nelle retrovie. Il terzo giro vede inoltre l’uscita di scena di Generale, che picchia duro con le ruote di destra della sua Fadini uscendo all’uscita della prima esse: fa la sua comparsa la safety car , anche se la monoposto viene rimossa rapidamente e senza danni fisici per il suo conduttore. La classifica congelata vede così Visconti condurre davanti ad Arrigosi, Scialpi, Calegari, Zecchetti e Marietti, poi Giretti, Galli, Collivadino e Berto. Dopo tre interminabili giri Visconti è lestissimo al restart mentre dal fondo Collivadino si sbarazza presto di Galli e poi anche di Marietti, iniziando una forsennata rimonta, mentre al giro seguente è Giretti con la Covir verde a compiere un errore, finendo in testacoda nella lenta curva sinistra a metà della pista. Arrigosi cerca di difendere il suo secondo posto pressato com’è da Scialpi e Calegari, ma un improvviso cedimento della sospensione lo fa uscire di strada nello stesso punto del suo compagno di squadra: l’uscita è meno rovinosa ma la gara del pilota di Oggiono finisce qui. La safety car non viene ritenuta necessaria e la gara prosegue con l’interessante rimonta di uno scatenato Paolo Collivadino, che ormai è arrivato su Zecchetti: la staccata che il pilota della Sarchio Racing mette sul piatto alla prima curva è perentoria ed al pilota di casa non resta che seguire la rossa Reggiani nella caccia al podio. Ad una manciata di giri dalla fine Galli abbandona per l’ennesima rottura: è l’albero del cambio questa volta a tradire il pilota comasco, a cui davvero quest’anno non ne va una dritta. Mentre Visconti fa suo l’ennesimo giro più veloce in un 1 ’20’’.1 44 “da qualifica” si accende la bagarre per il secondo posto con Calegari che prova ad attaccare Scialpi: i due piloti più esperti sulla piazza sono proprio loro e se Calegari attacca in punta di fioretto Scialpi si difende Pag. 41


schivando ed applicando probabilmente precetti marziali dei monaci tibetani all’arte del guidare. Non accade niente ma è un gran bel vedere, perché stanno arrivando di buon passo anche Collivadino e Zecchetti e si prevede un finale interessanteLin realtà non succede nulla di tutto questo perché una bandiera rossa apparentemente inspiegabile mette fine alla tenzone. Passano secondi di incredulità ed a parte il fatto che il podio reciti Visconti-Scialpi-Calegari ci sono poche altre certezze circa quanto stia accadendo: forse un incidente non visibile dalle tribune nella sezione finale della pista? I piloti sembrano esserci tuttiL Scopriremo non senza un certo rammarico che la gara è stata interrotta d’ufficio per aver superato la finestra temporale prevista nel programma: pare che incomba una diretta tv nazionale per l’imminente gara dell’italiano Superstars con ben cinque vetture al viaLubi maiorL Guido Volano

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Franciacorta – Gara #2 – 27/1 0/201 3 La seconda frazione vede lo scatto del solito Visconti che riesce a svoltare per primo nella doppia destra, mentre Arrigosi sbaglia di nuovo lo spunto iniziale facendosi passare da Scialpi e Giretti, dietro Zecchetti e Collivadino insidiati subito da Calegari e Marietti che è scattato bene dalle retrovie, poi Galli e Generale, mentre Berto si deve fermare subito per noie meccaniche. Durante il primo giro Arrigosi passa di forza Giretti alla seconda esse e nel tentativo di resistere il pilota della Covir compie un testacoda al Tornantino, piombando nelle retrovie. Nel secondo giro Arrigosi completa la sua rimonta con una staccata perentoria su Scialpi alla prima curva dopo il traguardo, mentre Collivadino si gira e sfila ultimo. Visconti prende prevedibilmente il largo, senza alcun disturbo, lanciato in una gara tutta sua. Calegari sembra avere trovato un buon ritmo nell’inseguire Arrigosi e Scialpi mentre dietro di lui si scatena una bella lotta tra Zecchetti e Marietti con il bresciano che si porta davanti all’inizio del terzo giro in frenata, per poi difendersi nei giri successivi all’attacco del giovane pilota della Diesse Corse, molto aggressivo nella parte veloce della pista. Zecchetti e Marietti arrivano ad insidiare Calegari e lo sopravanzano nel corso del sesto giro: l’esperto pilota della Sarchio deve cedere prima a Zecchetti alla prima curva e poi a Marietti nel tornantino. Nel settimo giro si ritira Galli, andando in testacoda alla prima esse: decisamente una stagione che non vuole saperne di raddrizzarsi per il comasco. Marietti continua la sua azione di pressing su Zecchetti e dopo un paio di giri di studio matura un attacco inaspettato alla seconda esse all’esterno, il bresciano resiste ma ormai la traiettoria verso il tornantino di ritorno favorisce la Silva del caparbio Marietti, mentre Zecchetti va in testacoda nel tentativo di resistere, con Calegari che ne approfitta guadagnando una posizione. Davanti Visconti macina tempi inarrivabili in apparente scioltezza, con solo una manciata di giri a separarlo da un titolo tanto ovvio quanto meritatissimo. Arrigosi e Scialpi restano staccati tra loro, con l’obiettivo ormai chiaro di massimizzare i punti in ottica campionato per giocarsi un secondo posto. Ad animare le fasi finali della gara ci pensa Paolo Collivadino, al volante della Reggiani della Sarchio Racing, che dopo l’errore dell’inizio gara ha iniziato una rimonta buona più per il morale che per la classifica assoluta: quando mancano quattro giri alla fine si scatena con una staccata all’esterno della prima curva su Giretti che fa saltare in piedi più di uno spettatore sulla tribuna, per poi mettersi a caccia di Zecchetti. Dopo due giri il gap sul pilota di casa è azzerato e mentre tutti pensano ad una fase di studio, Collivadino forza subito un sorpasso inaspettato alla seconda esse, con il pilota della Zemire’s che allunga la frenata ed inserisce il muso della Reggiani cercando la corda. La posteriore sinistra di Zecchetti si aggancia sull’anteriore destra di Collivadino, con il primo dei due ad avere la peggio: la bianca Reggiani si intraversa, si punta sulle ruote di destra complice il Pag. 44


cordolo ed inizia una serie di sgraziati tonneau. L’atterraggio finale è fortunatamente sulle quattro ruote ed il telaio pur uscendo un po’ malconcio ha retto magistralmente agli urti, ma in certe fasi del ribaltamento le braccia di Zecchetti sono state pericolosamente esposte ed è un sollievo anche vedere il bresciano lanciare il volante stizzito in direzione di Collivadino. La gara finisce comprensibilmente con la bandiera rossa, e la classifica recita Visconti, Arrigosi, Scialpi, Marietti, Calegari, Giretti, Zecchetti resta classificato davanti a Collivadino nonostante tutto, e Generale che viene classificato nonostante abbia abbandonato il giro precedente per una rottura. Visconti si aggiudica anche il giro più veloce, in un weekend che lo vede prevedibilmente campione ma che lo ha visto girare davvero a ritmi insostenibili per tutti, su una pista che notoriamente non ama. Arrigosi, e Scialpi si giocheranno il secondo posto in classifica all’ultima prova di Varano, anche se lo “zero” patito da Arrigosi in Gara 1 potrebbe dare a Scialpi un certo margine di sicurezza. Sorpassi, contatti, adrenalina ed il ritorno al vertice di un Visconti non più solo enfant prodige, ma pilota ormai all’apice della maturità agonistica: questa è una gara di cui ci ricorderemo per un po’... Guido Volano

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Varano – Qualifiche – 9/11 /201 3

Le qualifiche iniziano sotto un cielo coperto che minaccia pioggia L Per l' ultima prova stagionale sono solo 9 le vetture in pista, fortunatamente c'è da segnalare un nuovo arrivo : Franco Beolchi con la Corsini preparata dal Team Covir. Problemi tecnici fermano il dominatore della stagione Marco Visconti che non può segnare un tempo valido e deve accontentarsi della 7^ posizione. Le prove vengono brevemente interrotte con una bandiera rossa per un uscita di pista di Maurizio Riponi. La pole position va così al bravissimo Matteo Arrigosi con la sua Fadini che precede Paolo Scialpi e Paolo Scialpi. Quarto tempo per Luca Marietti davanti a Giorgio Berto, Arduino Giretti e, come detto prima, Marco Visconti che precede Maurizio Riponi e Franco Beolchi all'esordio con la sua, splendida bianca Corsini.

Gianluca Mazzullo

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Varano – Gara #1 – 1 0/11 /201 3

Gara1 si disputa con pista asciutta anche se il cielo minaccia pioggia. All’accendersi del semaforo verde lo scatto migliore è di Paolo Scialpi ma già alla prima curva é Matteo Arrigosi a portarsi in prima posizione. Marco Visconti si produce fin da subito in una grande rimonta. Il primo giro vede primo Arrigosi davanti a Paolo Scialpi, Collivadino e Marco Visconti. In fondo al gruppo c'è una bella battaglia tra Maurizio Riponi e Franco Beolchi. In breve tempo Visconti ha ragione prima di Paolo Collivadino quindi di Paolo Scialpi nel frattempo Arrigosi cerca di mettere più distanza possibile con gli inseguitori ma Visconti, una volta passato Scialpi inizia velocemente a recuperare. Arrigosi guida veramente bene ma il passo di Visconti è implacabile L Dopo pochi giri il pilota di Concorezzo è alle spalle di Arrigosi. Un primo tentativo di sorpasso avviene alla prima staccata con il pilota della Fadini che riesce a resistere agli attacchi che proseguono per tutto il giro successivo. Al 9° giro Visconti tenta ancora un attacco in fondo al rettifilo principale quindi nuovamente in prima variante riuscendo a sopravanzare Arrigosi prima dell'ingresso nella seconda variante. Il pilota di Fadini cerca di non perdere terreno da Visconti e per qualche giro riesce a rimanergli in scia ma progressivamente è costretto a perdere terreno. Dietro al duo di testa prosegue la splendida gara di Paolo Scialpi inseguito da Collivadino. Giro dopo giro Visconti aumenta il vantaggio su Arrigosi. Sul finale di gara Collivadino forza il ritmo cercando di andare a prendere Scialpi. Gli ultimi giri vivono sul duello per il terzo posto. Nel corso del 1 7° giro Scialpi deve ritirarsi ed il giro successivo è la volta di Arrigosi alle prese con problemi meccanici che lo costringono al ritiro. La classifica finale vede così I Marco Visconti primo davanti a Collivadino, Marietti, Berto, Giretti, Riponi, Arrigosi, Beolchi e Scialpi.

Gianluca Mazzullo

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Annuario Formula Junior 2013

Varano – Gara #2 – 1 0/11 /201 3

Prima ancora del via la gara deve registrare un ritiro con Franco Beolchi che, dopo il bel duello in gara 1 con Riponi, deve rinunciare a prendere il via per problemi al motore. Al via della gara Paolo Scialpi è il più lesto e si porta subito al comando. All'uscita della prima variante Collivadino si gira e va ad urtare il guard rail terminando così la sua gara. All'ingresso della prima variante Arrigosi passa Scialpi portandosi al comando mentre Visconti è già in terza posizione, in scia alla Essepi che riesce a passare prima della fine del giro quando, per via dell’incidente di Collivadino, entra in pista la safety car che fa girare ad andatura ridotta tutte le vetture. Dopo un paio di giri la gara riprende con Visconti che supera Arrigosi alla prima staccata per venire poi immediatamente ripassato dal fortissimo pilota del team Fadini, purtroppo per lui poco dopo è costretto al ritiro lasciando così Visconti indisturbato. In breve tempo Visconti allunga su Paolo Scialpi a sua volta seguito da Giretti e Marietti che si danno battaglia. Il passo di Visconti è inarrivabile per tutti gli altri e in breve conquista un ampio margine. Dietro di lui Scialpi ha a sua volta un buon vantaggio su Marietti che è in bagarre con Giretti, la battaglia termina uando un testacoda del pilota Covir o costringe a desistere. Visconti va così a vincere anche l'ultima gara della stagione (e sono ben 11 su 1 2 !!) precedendo Paolo Scialpi, Luca Marietti, Arduino Giretti. La classifica si completa con Maurizio Riponi e Giorgio Berto. Ritirati Arrigosi e Collivadino. Come detto Franco Beolchi non ha nemmeno preso il via. La stagione 201 3 va così in archivio sotto il segno di Visconti...

Gianluca Mazzullo

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Il Campionato

CLASSIFICA PILOTI

CLASSIFICA TEAMS

CLASSIFICA COSTRUTTORI

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Premiazione

Sabato 1 4 dicembre, presso l'Autodromo di Franciacorta si sono tenute la cena e la premiazione del 3° Trofeo Formula Junior - Trofeo Sandro Corsini. Francesco Terra eLauro Pellegrini hanno condotto la serata. Marco Visconti, Paolo Scialpi e Luca Marietti hanno ricevuto i trofei per i loro risultati conseguiti nel corso della stagione. Premiazione anche per Stilo, titolare del team dominator. Sempre Stilo ha ritirato la coppa destinata alla Nova Reggiani, costruttore della monoposto vincitrice. Il Trofeo intitolato a Ciro Barletta Ê stato assegnato ex-aequo ad Arduino Giretti per le ottime prestazioni offerte in pista e al team BMG corse di Giorgio Berto, esordiente nel 201 3.

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