Formula Junior Magazine 04 2012

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La Formula Junior è una categoria di monoposto. Nata come Formula 875 Monza, esiste dal 1965. Dal 2011 ha un proprio campionato il Trofeo Formula Junior – Trofeo Sandro Corsini, organizzato dall’Associazione Formula Junior.

Il sito www.formulajunior.it è dedicato alla categoria

Il blog http://formulajunior.altervista.org/ è uno spazio dedicato alla discussione sui temi della Formula Junior. Il gruppo su Facebook consente contatti e comunicazioni istantanee FormulaJunior Magazine è una fanzine on-line collegata al sito ed è dedicata ai temi di questa splendida formula.

Tutti questi canali sono gestiti da Gianluca Mazzullo senza alcun legame con l’Associazione Formula Junior, con il solo scopo di aumentare la visibilità di una delle più belle categorie dell’automobilismo.

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AVVERTENZA GENERALE Il presente documento è stato preparato, approvato e distribuito da Gianluca Mazzullo per comodità in seguito 'redattore'. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita dal redattore relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione dello stesso, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte del redattore, senza alcun obbligo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza reso disponibile o distribuito. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. Il redattore, né alcuno dei suoi collaboratori o rappresentanti si assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Il presente documento è pubblicato, reso disponibile o distribuito con cadenza occasionale Il precedente magazine è stato reso disponibile in data 15/04/2012 Il presente documento è reso disponibile sul sito internet http://www.formulajunior.it in formato elettronico. Il presente documento non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo espresso consenso per iscritto da parte del redattore. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni è di esclusiva pertinenza del redattore, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte del redattore.

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Sommario Editoriale........................................................6 Gara 1 a Imola – 23/6/2012..........................8 Gara 2 a Imola – 24/6/2012........................10 LE CLASSIFICHE .............................................13 IL CAMPIONATO ..........................................15 PARCO CHIUSO n°3 ......................................25 HANNO DETTO… ..........................................28

La Formula Junior ha trovato il suo dominatore ? dopo le prime sei gare, con cinque vittorie Sabino De Castro sembrerebbe dettare legge, eppure, a dispetto del grandissimo talento del pilota rhodense e della splendida forma del Team Covir, la classifica non tiene conto del reale equilibrio in campo. A imola, complice l’assenza di Scialpi ed i guai tecnici della Fadini corse De Castro ha segnato un gran risultato a suo vantaggio ma, sicuramente, dopo la lunga pausa estiva, i principali avversari di Sabino torneranno a dire la loro e, certamente, il campionato continuerà ad essere combattuto … Gianluca Mazzullo

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Editoriale Il 2° Trofeo Formula Junior – Trofeo Sandro Corsini è giunto al “giro di boa”,. Dopo le prime sei gare (su 13), con 5 vittorie Sabino De Castro ed il Team Covir sono in testa a tutte le classifiche. Con un simile palmares sembrerebbe che la lotta per il titolo sia bella che conclusa invece i numeri non dicono che la competitività è estremamente elevata e, pur riconoscendo la bravura di Sabino e del suo team le forze in campo sono estremamente equilibrate e solo una serie di circostanze ha creato questa situazione di apparente dominio. L’assenza di Paolo Scialpi e le incredibili “defaillances” meccaniche di Giordano hanno consentito a De Castro d’involarsi nella classifica ma sono certo che, alla ripresa del Trofeo a settembre, i due principali avversari, senza dimenticare i molti altri possibili protagonisti, faranno di tutto per rendere difficile la vita al forte pilota di Rho. Le prestazioni in pista sono molto equilibrate, almeno per quanto riguarda i principali attori, Arrigosi e Marietti continuano a crescere gara dopo gara e non si devono dimenticare personaggi del calibro di Paolo Coppi, Andrea Capella o Massimo Galli. Sicuramente le rotture meccaniche possono giocare un ruolo estremamente importante e ne sa qualcosa Fadini che utilizzerà certamente i prossimi mesi di “vacanza” per superare questa fase negativa che ha impedito ai suoi piloti di ottenere i risultati che meritano. Ancora una volta la Formula Junior ha potuto correre nell’ambito di un week-end F.I.A. e, ancora una volta, non ha sfigurato. Senza voler fare polemiche verso chi ha ritenuto finito il ciclo della nostra categoria, possiamo andare fieri del “prodotto” che portiamo sui circuiti. Il numero dei partecipanti non è elevato ma è più che dignitoso, il livello tecnico è ottimo e lo spettacolo in pista è di altissimo livello. Certamente non abbiamo bisogno di farci ospitare da altre categorie per poter portare in pista le nostre vetture. Nella maggior parte degli eventi la Formula Junior è la gara più interessante e valida … scusate se è poco !! (ovviamente non ad Imola !!) Ho sempre corso (forse nel mio caso è una parola grossa) da perfetto gentleman driver ed ho sempre pensato che la Formula Junior sia una categoria fantastica perché consente di prendervi parte sia con spirito amatoriale che con professionalità e questo vale per i piloti come per i teams … per questo bisogna sempre ricordare che tutti quelli che fanno parte del nostro mondo sono dei “protagonisti” sia che corrano per la vittoria sia che lo facciano per pura passione. Per questo motivo trovo che vadano valorizzati e ringraziati tutti coloro che compongono il nostro piccolo “circus”, quelli che salgono sul podio e anche quelli che arrivano ultimi, così come i tanti preparatori e meccanici che mettono in campo una passione incredibile, difficilmente riscontrabile in altre categorie … Un grazie, quindi anche a Domenico Lombardo, Valerio Braschi, Arduino Giretti, Massimiliano Clerici, Giuliano Zecchetti, Cristian Bonatti, Maurizio Riponi, Andrea Sorbello, Angelo Valentino, ai “maghi” del Sarchio Racing, Stilo corse, Zemire’s, Galli corse, Auto Dama, Riponi corse, ai commissari tecnici e a tutti i meccanici dei teams, oltre, ovviamente a Francesco Terra che, con l’aiuto di tutti, porta avanti questa categoria che, a dispetto dei suoi 47 anni di storia (!!!) è sempre vitale e appassionante …

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Gianluca Mazzullo

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Gara 1 a Imola – 23/6/2012 Il campionato di F. Junior va in scena per il terzo appuntamento sulla prestigiosa pista di Imola, già teatro lo scorso anno della prova pre-campionato che vide la doppia vittoria della Covir di De Castro e la leggendaria rimonta di Giordano in Gara 2 davanti al grande pubblico accorso per la Gp2. Le libere del venerdì vedono i piloti prendere finalmente le misure ad una pista veloce ma tecnica, che ben si adatta alle caratteristiche delle filanti e scorrevoli monoposto . Da segnalare il pessimo inizio per il leader di classifica De Castro che brucia la guarnizione della testa ad inizio turno e deve fermarsi per evitare danni, perdendo il turno. Coppi rompe un motore che gli stava dando ottime sensazioni. Si rivedono Galli, Capella e Bonatti, mentre debutta Valerio Braschi con la Reggiani di Stilo. Grande assente Paolo Scialpi che sceglie di non difendere il terzo posto in campionato. Mancano anche Riponi, Valentino e Sorbello Il sabato mattina nelle qualifiche la sorte gira ed è De Castro a viaggiare senza problemi staccando un discreto 2’09’’051, con un po’ di rammarico per un gran testacoda fatto in quello che pareva un giro ancora più veloce. Tanto basta per aggiudicarsi di misura la pole in quanto Giordano, già autore di un 2’09’’096, non può più migliorarsi: un banale problema elettrico mette ko la sua pompa della benzina ammutolendo la Reggiani lungo il percorso. Dietro di loro un vuoto colmato a poco più di un secondo e mezzo da Matteo Arrigosi che al debutto assoluto sul “veloce” di Imola dimostra una buona predisposizione, mettendosi nettamente alle spalle un pilota esperto come il bresciano Paolo Coppi che rimpiange il motore “buono” andato in fumo. Sul piede del 2’12’’ un manipolo di piloti costituiscono la “pancia” del gruppo: Lombardo in primis trova giovamento dal cambio telaio passando dalla consueta Abr alla più performante Cavallini, poi un buon Capella al rientro con la sua Barletta, l’ottimo debuttante Braschi sulla Reggiani di Stilo e Luca Marietti che conferma qualche difficoltà a trovare il giusto feeling in qualifica. Chiudono la classifica piuttosto staccati Giretti e Clerici piuttosto sottotono, Zecchetti con evidenti problemi di motore, Bonatti che rotto un cambio gira di conserva e Galli con una Reggiani che non vuole saperne di stare in strada. I dieci giri di Gara 1 partono in un clima rovente per il caldo, cosa che non fa ben sperare chi come Zecchetti sente di avere un propulsore pronto a rendere l’anima. Al verde è invece Galli ad abbandonare la comitiva, con la trasmissione ko. Davanti partono bene De Castro, Giordano ed Arrigosi, seguiti dal gruppetto di Coppi, Marietti, Lombardo e Braschi, poi Zecchetti, Giretti, Clerici e Bonatti. Il primo giro si chiude con Giordano che passa a condurre, con De Castro che lo segue incollato ed Arrigosi che cerca di non perdere contatto, dietro si danno fastidio ad ogni curva ed è Braschi che comanda le operazioni salvo cedere a Marietti e Coppi nel secondo giro con Lombardo dietro che aspetta l’occasione propizia. Davanti la coppia De Castro/Giordano continua a scambiare posizione secondo una logica che sembra fissata da una regola scritta: De Castro passa alla Variante Tamburello e viene ripreso alla Villeneuve, poi segue Giordano nel guidato fino alla Rivazza dove forza all’interno, Giordano lo lascia fare uscendo più forte e passando di scia prima dell’arrivo.

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In tutto questo i tempi scendono ed Arrigosi si stacca un po’ ma dietro fanno di tutto per non prenderlo: al terzo giro Marietti esagera alla prima della Rivazza e si gira, Coppi non può evitare il contatto e lo urta ruota con ruota girandosi, Braschi li sfila di un niente mentre Lombardo va per sabbia rientrando quinto, poi Marietti e Coppi ripartono davanti a Capella. Nel quarto giro Braschi rompe il leveraggio del cambio e saluta la comitiva, Lombardo passa quarto alle Acque Minerali ma nella foga si gira nuovamente vanificando tutto con Marietti, Coppi e Capella che lo sopravanzano. Coppi passa Marietti ed i due prendono qualche metro alla Barletta di Capella. Davanti continua il valzer solitario dei due protagonisti del campionato, mentre Arrigosi scende lentamente dalla discesa della Piratella seguito da una scia di fumo e parcheggia la sua Fadini in sicurezza: il suo propulsore ha ceduto di schianto. Coppi arriva di gran carriera alle Acque minerali ma esagera allargando nello sporco e si gira nel cemento della via di fuga, Marietti e Capella lo sfilano mentre il pilota bresciano riparte con gran pattinar di gomme, nella rabbia di un podio probabilmente perso, visto che mancano quattro giri. Due giri dopo Giordano, che è sempre passato in testa sul traguardo, viene tradito dalla frizione che si sbriciola lasciando a De Castro la testa solitaria della corsa. Dietro a lui una voragine di più di quindici secondi e poi Marietti e Capella, con Coppi che guida come un indemoniato, al limite ed oltre in ogni curva per cercare di prendere Capella ed il podio. Venti secondi dietro c’è Lombardo che ormai tira a concludere senza danni, poi Zecchetti e Clerici in lotta, Giretti col cambio che fa i capricci e Bonatti che soffre il poco motore ed i tanti chili di sovrappeso nelle salite. A questo punto succede quel che non ti aspetti: per un errore incredibile di incomprensione, la direzione gara ha previsto una gara sulla distanza di mezz’ora piuttosto che i 10 giri che tutti si aspettavano! Questo imprevisto, del tutto privo di senso logico visti i piccoli serbatoi in gioco, porta a Coppi a ricucire su Capella ed a riuscire nel sorpasso ma apre uno scenario agghiacciante sul finale di gara: è il panico…Quanti giri mancheranno? Ognuno dice la sua, commissari compresi. E se si resta a secco? Sai le polemiche?? Alla fine sono ben quattro i giri in più e De Castro vince, non senza qualche problema di pescaggio benzina nelle ultime curve. Secondo un incredulo Marietti che all’arrivo è convinto di essere terzo ed inoltre zoppica vistosamente, causa ginocchiata data al piantone di sterzo probabilmente nel contatto con Coppi. Terzo Coppi che ha fatto e disfatto ma resta un raro esempio di generosità al volante. Quarto Capella che nel dopo gara riconosce a Coppi un ritmo superiore ma continua a domandarsi cosa sarebbe stato con la gara a dieci giri. Seguono Lombardo, Zecchetti, Clerici, Giretti e Bonatti. Visto l’inatteso aumento della durata di gara, in verifica si evitano comprensibilmente le verifiche sulla benzina residua.

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Guido Volano Gara 2 a Imola – 24/6/2012 Gara 2 vede La Reggiani di Maurizio Giordano scattare dalla pole ottenuta grazie al giro più veloce realizzato in Gara 1. Il napoletano è in cerca di riscatto dopo la sfortuna patita nella manche precedente con il ritiro quando era al comando e non intende fare sconti ai suoi avversari, nella fattispecie Sabino De Castro che lo segue come un ombra, come sempre da inizio stagione. I due si involano praticamente subito e lasciano il gruppetto degli inseguitori composto da Arrigosi, Coppi, Marietti, Capella e Braschi impegnato in una lotta furibonda. Più staccati seguono Giretti, Clerici, Zecchetti, Lombardo, Galli e Bonatti. Davanti i due protagonisti assoluti iniziano a scambiarsi posizione più volte al giro e questo limita il distacco degli inseguitori rispetto a Gara 1: De Castro è sempre molto aggressivo in staccata, particolarmente alla Rivazza, con Giordano che lo lascia fare, ben sapendo che a resistere a tutti i costi c’è solo da toccarsi e buttar via la gara tanto più che con la scia si riporta sempre sotto e sul traguardo primo ci passa sempre lui. Al terzo giro Zecchetti si ritira, imitato il giro successivo da Marietti che non riuscirà a ripetere la gran prestazione di Gara 1. Restano Arrigosi, Coppi, Capella e Braschi a giocarsi un posto sul podio, con quest’ultimo che fatica a tenere il passo sulle salite dalla Tosa alla Variante Alta causa un peso non proprio da piuma che lo penalizza ed un motore forse un po’ stanco: così il divario aumenta senza che il pilota della Stilo Corse possa fare molto, in più Arduino Giretti sta rimontando forte dalle retrovie, finalmente a suo agio con la sua Covir e promette battaglia. Clerici intanto non riesce a trovare il ritmo giusto e veleggia da solo in ottava piazza, davanti a Bonatti staccato e solitario ed a Lombardo e Galli con problemi evidenti. La gara procede con questi gruppetti in lotta più o meno ravvicinata, fino all’ultimo giro dove spesso il destino vuole che le carte in tavola si spariglino. Coppi decide alla Variante Tamburello di giocare la sua carta migliore per attaccare Arrigosi per un posto sul podio: tira una frenata all’interno davvero al limite, arrivando leggermente lungo pur riuscendo ad inserire la sua rossa Reggiani. Arrigosi è costretto all’esterno e deve mollare allargando sul cordolo dove sfortunatamente la sua Fadini impatta di coda sul dissuasore montato per evitare i tagli di variante: il colpo è sufficiente a colpire l’asta del cambio che resta bloccata in quarta. Mentre succede tutto questo, poche centinaia di metri più avanti Giordano abbandona ogni chance di giocarsi per la seconda volta una meritata quanto inevitabile volata con De Castro ancora per il cedimento della frizione, che unita a quella rotta in Gara 2 a Varano da Arrigosi pone delle incognite nella testa del team Fadini circa il materiale in uso. Capella intanto riesce ad aver ragione di un Arrigosi svantaggiato nel lento dal cambio bloccato, guadagnando un insperata terza piazza. Vince ancora Sabino De Castro, aiutato questa volta dalla sorte oltre che da una Covir sempre a punto e decisamente affidabile. Secondo Coppi che sull’unica pista veloce della stagione ha ritrovato la consueta competitività ed il carattere aggressivo al limite del consentito, classico dei “veterani” della categoria. Terzo un emozionatissimo Andrea Capella, che conquista il primo podio

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in carriera su una pista prestigiosissima, bravo non solo a sfruttare le disgrazie altrui ma anche a migliorare sensibilmente i suoi tempi sul giro. Quarto Arrigosi che fa buon viso a Cattivo Gioco e pensa al campionato. Quinto è il debuttante Braschi che regola agevolmente la Covir di Giretti. Settimo ed ottavo posto per i solitari Clerici e Bonatti, nono e staccato di un giro viene classificato lo sfortunatissimo Giordano, così a chiudere Lombardo e Galli che chiude un weekend da dimenticare.

De Castro approfitta del doppo “zero” di Giordano e porta a casa quasi il pieno dei punti possibili dando uno strappo alla classifica che lo vede con 105 punti, quasi il doppio dei punti del suo avversario più accreditato che resta fermo a 56 in virtù del solo punto del giro più veloce di Gara 1. Terzo resta ancora Scialpi, assente a questa gara, con 50 punti. Marietti scalza di misura Arrigosi dal quarto posto in questa sfida nella sfida che riporta alla memoria il concetto di “Cadetto” tanto caro alla formula: 47 punti contro 42 con un risultato utile ciascuno in queste due gare. Sesto Capella con 38 punti e settimo Coppi con 37, entrambi ancora in lizza per le posizioni di rincalzo. Clerici, Giretti , Lombardo, Galli e via via tutti gli altri sono decisamente più staccati. Il campionato va in pausa per due lunghi e caldi mesi e la prossima sfida è programmata per il 16/09 con gara doppia: la trasferta più lunga dell’anno vedrà le “frecce senz’ali” della F. Junior sfidarsi nel tormentato circuito umbro di Magione.

Guido Volano

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LE CLASSIFICHE IMOLA 23/6/2012 : QUALIFICHE

IMOLA 23/6/2012 : GARA #1

IMOLA 24/6/2012 : GARA #2

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IL CAMPIONATO

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FOTO PAOLO AMBROSI

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FOTO PAOLO AMBROSI

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PARCO CHIUSO n°3 Il colpo è di quelli da KO, o quantomeno, l’arbitro sta contando i secondi ed uno dei due pugili se ne sta lì rintronato seduto scomposto a terra. Mentre l’arbitro conta “uno…due…tre..” con matematica monotonia, Maurizio Giordano è lì che sta fiatando con lo sguardo assente si domanda se rialzarsi e continuare a combattere con avversari fisici ma anche metafisici (leggere alla voce sfiga sinfonica) piuttosto che lasciarsi andare tanto anche tirare alla fine del match poi comunque la si perde ai punti. Giordano è un uomo risoluto e solo lui sa cosa sta pensando davvero dopo questo “uno-due sinistro e destro” sferrato da De Castro al momento meno opportuno e cosa sia giusto fare, tanto più che chi spende energie e prende i pugni è lui. Tanti sono gli interrogativi, anche tecnici a questo punto con un incognita affidabilità ma con quella certezza inconfutabile di essere all’altezza del match come talento di fighter: tutto sommato un bel pugno a Varano lo ha dato anche lui e De Castro lo ha incassato bene ma lo ha sentito di certo. All’angolo di Giordano ci sono quelli della Fadini Corse, con Andrea in testa a chiedersi cosa sia andato storto, visto che regolazioni e materiali sono quelli di sempre, che tante soddisfazioni hanno dato in trent’anni di “mestiere” con vittorie a sancire una meritata fiducia. Il round di Imola è finito e mi immagino che Giordano sia all’angolo, con Fadini che gli fa vento con l’asciugamano e gli parla motivandolo mentre il napoletano guarda il vuoto cercando dentro di se le risorse per andare avanti nonostante tutto in un’altra ripresa. Di tempo fortunatamente ce n’è perché si parla di un intervallo di due mesi, prima che la coniglietta in costume di paillette (è estate dopotutto) esponga sculettando il cartello del quarto round. All’altro angolo c’è De Castro, che finora ha approfittato degli scivoloni del suo avversario per picchiare senza tregua, salvo la reazione di Giordano in Gara 2 a Varano. Il pilota di Rho ha cominciato questo match forse non da favorito, anche se nei test ha mostrato una condizione invidiabile e gran sicurezza, ma ora sa di essere in vantaggio sul “personalissimo cartellino” dei giudici. Giordano ha lamentato un colpo basso in Gara 1 a Varano ma l’arbitro dato solo un richiamo verbale a tutti e due ed ha detto “boxe!” ed alla ripartenza De Castro ha ricominciato a menare senza sosta. Gli uomini della Covir lo tengono motivato dicendogli di insistere, che ha in mano l’incontro, e di non abbassare la guardia che il napoletano è un osso duro e se prendi un pugno male poi magari ne prendi un altro ed è un attimo ribaltare il vantaggio se ci si distrae. Io, come tutto il pubblico, spero solo che dall’angolo di Giordano non gettino la spugna perché comunque vada il match è equilibrato e pieno di spunti interessanti pur nelle differenze stilistiche dei contendenti e credo che arrendersi adesso sia prematuro e farebbe perdere di interesse al campionato da un punto di vista tecnico e spettacolare. E’ un ragionamento assolutamente egoistico, lo so bene (mica mi nascondo dietro un dito), tanto più che chi va sul ring ogni maledetta gara non sono io… Tuttavia è uno sport di pugni ed il pubblico vuol vedere il sangue! Ci sono state altre cose da ricordare in questo lungo e caldissimo weekend imolese: prima tra tutte la sfida a distanza tra Marietti ed Arrigosi, i due “rookie” di belle speranze del campionato. Alternano successi e disfatte in egual misura e mi piace pensare che dalla loro sfida a fine stagione uscirà quello che qualche anno fa avremmo chiamato “Cadetto dell’anno”. A livello di velocità Pag. 25


pura per ora sembra che Arrigosi abbia qualcosa in più, forse anche a quel minimo vantaggio di esperienza, riuscendo spesso ad avvicinare i tempi di De Castro, Giordano e Scialpi già dalle qualifiche: in effetti quando ha rotto in Gara 1 il vuoto che aveva fatto con il quarto era notevole. Marietti soffre ancora ad inizio weekend e spesso non riesce a partire davanti, ma si è rivelato un vero “animale da gara” specializzato in rimonte nelle quali mostra notevole calma, nonostante la poca esperienza. Coppi è rinato tutt’altro che inaspettatamente sulla pista veloce di Imola, dove ha subito mostrato quel carattere indomito e ben propenso alla ricerca del limite anche a costo dell’uscita di strada o del contatto. Non sarà un uomo da campionato, ma ha una guida spettacolare che porta le sue gare sempre in bilico tra creazione di un’impresa e distruzione di un risultato già acquisito. Andrea Capella è invece un pilota con un approccio diverso, molto razionale e concreto, poco propenso allo spreco di punti. Non sarà dotato di quella “velocità naturale” propria di quei piloti immediatamente competitivi anche senza esperienza, come Marietti od Arrigosi, ma si sta “costruendo” con gli anni: il suo passo-gara è notevolmente migliorato e l’esperienza maturata lo rende pronto per lottare sempre con obiettivo il gradino più basso del podio.

Il resto dei protagonisti è condizionato da diversi fattori, primo di tutti il problema delle assenze: molti sono i piloti che hanno marcato assenze per vari motivi come Scialpi, Capella, Galli e Coppi, per citare quelli messi meglio in classifica ed i punti persi in queste occasioni peseranno a fine

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campionato. Il campionato viene vissuto in modi molto diversi perché diverse sono le mentalità dei vari piloti rispetto al correre: c’è chi affronta un campionato pensando ad un risultato finale, chi corre gara per gara pensando solo al prestigio di risultati parziali e magari salta qualche prova per motivi logistici o di antipatia per un tracciato che non ama, chi corre semplicemente quando può o quando riesce. E’ un fenomeno tipico dei campionati amatoriali e nella F. Junior è comune, sebbene questo sia più visibile negli ultimi anni visti i pochi iscritti. Se questo falsa un po’ le classifiche di fine anno rispetto alle forze in gioco è anche vero che rimescola i valori in campo nelle singole gare con effetti positivi sullo spettacolo, come dimostrato ad esempio da Coppi ad Imola. Una nota negativa è venuta un certo diffuso nervosismo dei concorrenti ed insofferenza nei confronti degli aspetti burocratico organizzativi che è durato per gran parte del weekend ed è un peccato: ritengo che tutti gli addetti ai lavori e gli organizzatori stiano mostrando dedizione e dispendio di energie, dovendo spesso mettere d’accordo tante diverse esigenze e districandosi in gineprai organizzativi non sempre scontati, provare per credere. Correre in questo stato d’animo inoltre non fa certo abbassare i tempi sul giro, ne aiuta a risolvere le magagne tecniche. Spero che si sia trattato di episodi legati al gran caldo imolese che ha surriscaldato animi e cervelli: come si spiega altrimenti il desiderio espresso da qualcuno di replicare anche in Gara 2 la distanza insensata di 30’ ? Che fosse l’unico dotato di serbatoio supplementare o di un bocchettone per il rifornimento in corsa? Vai a capire… Ma sì, ridiamoci su, che la F. Junior è bella anche per questi dettagli di costume. Passerà il gran caldo e sperando in un Settembre più mite (in tutti i sensi) torneranno le belle sfide in pista e la gran goliardia e complicità tra le tende. Una volta col caldo ci facevamo i gavettoni….

Guido Volano

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HANNO DETTO… (intercettazioni telefoniche e vocali di un weekend massacrante)

“Ultimi? Mica siamo ultimi, uno ha rotto e non ha girato….” Christian Bonatti mostra un’invidiabile autoironia alla fine delle qualifiche.

“E’ davvero stupenda e non vado male, nulla a che vedere con Varano” Matteo Arrigosi entusiasta della prima uscita su una pista “da pelo”

“C’è stato un giro che stavo facendo ancora meglio, ne sono certo, ma ho esagerato ed ho fato un megatestacoda che non mi fermavo più!! Fortuna che son rimasto in strada.” De Castro ridendo dopo la pole ottenuta e l’ennesimo “jolly” giocato.

“Al massimo faccio solo tre giri, poi esco sennò lo rompo ed è un peccato perché non va mica male…” Giuliano Zecchetti e la sua preoccupazione (originariamente espressa in bresciano) circa le sorti del suo motore che perde liquidi dopo le qualifiche.

“Avrò fatto 10 metri…” Massimo Galli ha consumato meno benzina di tutti alla fine di Gara 1 causa frizione ko al via.

“Se mai facessero un controllo sulla benzina residua sai che vincerei io? Il mio serbatoio ha una specie di riserva che non pesca mai tutto e forse sono l’unico con i 3 litri…” “Fenomeno, guarda che hai dentro 0,7 litri a malapena…” Le sicurezze di Bonatti si infrangono dopo che il suo simpatico meccanico gli mostra Pag. 28


l’astina dei livelli carburante.

“Alla fine in curva avevo dei vuoti di motore…. forse non pescavo bene, pensavo di non riuscire ad arrivare, invece ho fatto anche il giro di rientro!” Sabino De Castro vittorioso nel delirante contagiri di Gara 1.

“Mai avuta una serie di rotture così in anni… Hanno ceduto materiali che uso da una vita senza mai un problema, non so davvero cosa pensare!” Andrea Fadini incredulo dopo la debacle tecnica di Gara 1.

“……eh….niente…..la frizione….” Maurizio Giordano dopo Gara 1, ci vorrebbe una foto per rendere l’espressione di scoramento. Ed era solo l’inizio del calvario…

“Coppi è entrato all’interno e credo davvero fosse lungo…ho allargato sennò ci saremmo toccati e son salito sul cordolo dove ho preso un colpo sull’asta del cambio che mi è rimasto in quarta: peccato perché non ho potuto difendermi più. Ho imparato un sacco in questa lotta, comunque…” Matteo Arrigosi dopo l’episodio che ha deciso il podio di Gara 2

“Tra Gara 1 di Giugno a Varano e queste due di Imola sono sempre passato primo sotto il traguardo per tutti i giri che ho fatto. E cos’ho raccolto? Un c@@@o!!” Amara constatazione “statistica vs. sfiga” di Maurizio Giordano dopo il weekend di Imola.

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