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La Formula Junior è una categoria di monoposto. Nata come Formula 875 Monza, esiste dal 1965. Dal 2011 ha un proprio campionato il Trofeo Formula Junior – Trofeo Sandro Corsini, organizzato dall’Associazione Formula Junior.
Il sito www.formulajunior.it è dedicato alla categoria
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Sommario Editoriale........................................................7 Adria – Prove libere e Qualifiche – 13/10/2012 ....................................................9 Adria – Gara #1 – 14/10/2012 ....................11 Adria – Gara #2 – 14/10/2012 ....................13 LE CLASSIFICHE .............................................17 IL CAMPIONATO ..........................................21 PARCO CHIUSO n°4 ......................................29
Dopo la (lunga) pausa estiva il 2° Trofeo Formula Junior ha ripreso il suo cammino con le doppie gare di Magione ed Adria. Arrigosi e Scialpi hanno vinto nell’autodromo umbro mentre Giordano ha dominato entrambe le gare corse ad Adria. La combinazione di una serie di eventi ha fatto si che il finale della seconda gara di Adria avesse un epilogo non previsto e molto pericoloso. Fortunatamente, a parte i danni alle vetture di Giordano e De Castro, nessuno si è fatto male. Speriamo che gli animi si calmino e che le ultime due tappe, previste a Franciacorta e Varano, regalino solo lo splendido, abituale spettacolo che la Formula Junior sa dare. Gianluca Mazzullo
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Magione 16/9/2012
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Editoriale Questo numero di “Formula Junior Magazine” esce dopo le due prove di Magione ed Adria e proprio a ridosso della gara di Franciacorta. Dopo la pausa estiva il leader del Trofeo, Sabino De Castro ha avuto un po’ più di difficoltà rispetto alla prima parte del campionato ma è stato sufficientemente “opportunista” da centrare i risultati utili e conservare il comando della classifica. Il suo principale avversario, Maurizio Giordano è passato dallo scoramento delle due sfortunate gare di Magione, che lo avevano indotto a dichiarare la volontà di ritirarsi dalle corse, all’euforia della doppia vittoria di Adria. Sicuramente in questa fase è lui il pilota (assieme alla vettura ottimamente gestita da Fadini corse) più in forma. L’ottimo livello del team Fadini è confermato dalla grande competitività di Matteo Arrigosi che ha centrato la prima vittoria a Magione, risultando estremamente competitivo anche ad Adria. Luca Marietti si conferma come l’esordiente dell’anno e farà di tutto per ottenere la sua prima vittoria. Paolo Scialpi paga la sua solita sfortuna e nonostante il suo indubbio valore ha perso le opportunità di vittoria per il titolo, resta comunque un osso duro per tutti. Le ultime quattro gare hanno mostrato l’estrema validità della categoria, con piloti come Zecchetti, Capella e Braschi autori di grandi prestazioni. C’è stato il ritorno del campione in carica Riccardo Calegari, assieme ad un altro rientro di “peso” : Davide Mangeri. Entrambi hanno mostrato tutto il loro valore e sarebbe bello poterli rivedere anche nelle prossime gare. Arduino Giretti, vittima di troppe rotture cercherà di ottenere i risultati che merita, così come proseguirà l’apprendistato dei fratelli Riponi che sono un esempio di entusiasmo e passione veramente unico. La gara di Magione, complice forse la distanza dai principali teams, ha segnato il numero più basso d’iscritti, in compenso ad Adria si sono visti ben 13 piloti e avrebbero potuto essere anche 14, un numero questo che, di questi tempi, è assolutamente positivo. L’episodio dell’incidente tra Giordano e De Castro, dovuto da una sfortunata concomitanza di eventi, ha ulteriormente elevato la tensione tra i due contendenti al titolo. Ci auguriamo che nelle ultime quattro gare la lotta resti nei limiti della correttezza senza travalicare e che lo spettacolo resti confinato all’agonismo in pista. De Castro dovrà decidere se correre le ultime gare pensando alla classifica generale, limitando le proprie ambizioni nell’ottica del risultato finale o accettare di lottare ruota a ruota con i tanti avversari di valore per concludere il Trofeo da dominatore conseguendo altre vittorie. Sicuramente i suoi avversari diretti non potranno fare altro che puntare alla vittoria per poter sperare in una rimonta che, alla luce della classifica, è estremamente difficile.
Gianluca Mazzullo
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Adria – Prove libere e Qualifiche – 13/10/2012 Dopo il giro di boa di Magione che ha visto pochi iscritti e rotture a catena ma anche la prima vittoria di un promettente Arrigosi ed un inatteso successo di Scialpi, il campionato F. Junior cerca di ritrovare la sua forma migliore nel moderno impianto di Adria. Le libere partono all’insegna della pista viscida, con i piloti intenti a prendere le misure soprattutto in frenata, con qualche lungo inevitabile ed alcune incognite da risolvere. Giordano, Arrigosi, Marietti ed il ritrovato Mangeri sembrano subito quelli più a loro agio, con Scialpi e De Castro un po’ più discontinui nell’azione. Il campione in carica Ricky Calegari intanto cerca confidenza al rientro con una Reggiani della Sarchio Racing per lui del tutto nuova, mentre altri come Lombardo, Galli, Giretti e Zecchetti sono afflitti da piccoli e grandi problemi e girano a singhiozzo. La Covir di Giretti in particolare soffre di intermittenti problemi di alimentazione che vengono studiati per tutta mattina nell’ampio piazzale di fronte al paddock, come ai vecchi tempi… Arrivano le qualifiche e come al solito c’è chi gira per conto suo alla ricerca del giro perfetto senza traffico e chi cerca di sfruttare la scia di un “treno” giusto per limare qualche centesimo. Giordano girando da solo spara un 1’28’’.255 che gli vale la pole position, mentre Mangeri stacca il secondo tempo a due decimi scarsi e poi bada soprattutto a non offrire scie valide: l’ultimo quarto d’ora vede infatti De Castro, Scialpi, Calegari e lo stesso Mangeri in continuo scambio di posizioni in un trenino non destinato a portare alcun miglioramento, visto il rischio di far fare il tempo agli avversari. Ne approfittano Arrigosi e Marietti che girando assieme si arrampicano al terzo e quarto posto ad un soffio da Mangeri, con Scialpi, De Castro, Calegari, Zecchetti e Braschi a seguire: dei tredici piloti partecipanti, nove sono racchiusi in un secondo! Purtroppo Marietti romperà il cambio anzitempo con un fragoroso terza-quarta fuori dalla “Ramata” Dopo le qualifiche vengono effettuati controlli sulla conformità delle benzine, ma tutti i concorrenti risultano in regola ed il prestigioso premio “Piccolo chimico” non viene assegnato: meglio cosi…
Guido Volano
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Adria – Gara #1 – 14/10/2012 Gara 1 parte con un ritiro ancora prima del via: lo sfortunato Lombardo rompe il semiasse della sua Cavallini durante il giro di ricognizione. Al pronti via Mangeri sorprende Giordano sulla sinistra mentre De Castro e Scialpi cercano di approfittare dell’ennesima esitazione di Arrigosi in partenza, con Marietti anche lui nel mucchio. Giretti rompe invece la coppia conica, parcheggiando a lato pista la sua Covir. Alla “Ramata” Mangeri svolta primo ma deve far scorrere la macchina all’esterno aspettando di poter dare gas e Giordano ne approfitta per incrociare la traiettoria e riportarsi al comando in uscita ed alla seconda staccata è Giordano a svoltare per primo con Mangeri alle spalle. In quel mentre Arrigosi stacca all’interno di Marietti ma alla “Cavanella” in due non si entra: i due si toccano e si girano all’esterno nell’asfalto della via di fuga, con tutto il gruppo che li sfila a partire da De Castro e Scialpi, poi Calegari, Zecchetti e Braschi e via via gli altri. Le posizioni restano le stesse per i primi tre giri, poi la Reggiani di Mangeri inizia a perdere velocità sui dritti ed a fumare, venendo riassorbita nel gruppone fino al ritiro con le temperature del motore alle stelle. Giordano allunga leggermente e De Castro e Scialpi lo inseguono cercando di colmare il gap senza infastidirsi, mentre Zecchetti riesce ad avere ragione di un Calegari in evidente debito di potenza sui rettilinei. Nel frattempo dal fondo incomincia la rimonta di Arrigosi e Marietti che riescono a risalire posizione su posizione, con il pilota della Fadini Corse che sigla giro più veloce della gara. Nelle posizioni di rincalzo Braschi intanto sorpassa Calegari. Le posizioni si stabilizzano in testa alla gara, con Giordano che sembra poter gestire il margine sui suoi inseguitori, con Marietti ed Arrigosi che riescono invece a sorpassare Braschi e Calegari. Scialpi sembra studiare un attacco su De Castro per il secondo posto, ma il suo progetto naufraga con l’esplosione della frizione che lo lascia a piedi: Giordano ritrova finalmente una meritata vittoria dopo troppe prove sfortunate, De Castro chiude secondo limitando al minimo le perdite di punti in ottica campionato e Giuliano Zecchetti con il suo terzo posto conquista il primo podio nella sua carriera ed in quella della Zemire’s dopo una gara davvero consistente, da pilota d’esperienza. Quarto e quinto rispettivamente per Marietti ed Arrigosi dopo la rimonta dal fondo, poi Braschi che regola Calegari, poi Galli ed a chiudere Riponi con la Dywa.
Guido Volano
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Adria – Gara #2 – 14/10/2012 Al verde di Gara 2 Arrigosi imbrocca finalmente una partenza degna della pole position che occupa, prende l’interno ed è il primo a voltare alla “Ramata”, seguito da Giordano, De Castro, Scialpi, Marietti e Mangeri, con gli altri a seguire. Lombardo e Galli fanno invece pochi metri, causa trasmissioni sbriciolate: per loro un weekend da dimenticare. Arrigosi subisce il pressing spietato di Giordano, che sembra averne di più, ma ci mette diverse pezze con manovre difensive davvero sorprendenti per un ragazzo con così poca esperienza di gara. Marietti invece è molto aggressivo e riesce a passare Scialpi con una gran staccata al limite al “Tornantino” e si porta dietro a De Castro. Braschi intanto sembra avere un buon passo e riesce ad aver ragione di Calegari e Zecchetti, ponendosi all’inseguimento di Mangeri nel gruppo degli inseguitori. Giordano riesce all’inizio del terzo giro ad aver ragione di Arrigosi e si stacca in breve di qualche metro iniziando una cavalcata solitaria (almeno fino al traguardo…). Un ennesimo tentativo di sorpasso al “Tornantino”, questa volta ai danni di De Castro vede Marietti arrivare leggermente lungo e costretto ad inserire la sua Silva all’esterno: lo sporco fuori traiettoria non perdona ed il testacoda inevitabile rovina una gara potenzialmente da podio. La Reggiani di Mangeri inizia a soffrire dello stesso male che la affliggeva in Gara 1, perdendo posizioni fino al ritiro al quinto giro, nel quale deve abbandonare la lotta per il podio anche Paolo Scialpi: la sua monoposto è ferma sul cordolo interno della “Variante Po” dopo un testacoda probabilmente dovuto ad una perdita di liquidi, visto il fumo che si solleva dalla sua Essepi. Entra così la Safety Car, che rimarrà per un tre giri alla fine dei quali si ritira anche Zecchetti con la Reggiani della Zemire’s. Alla ripartenza Giordano riprende la sua fuga, mentre De Castro cerca di studiare Arrigosi che si difende chiudendo tutti i varchi, fino a quando a quattro giri dalla fine la Covir verde del leader del campionato riesce a trovare un pertugio nella “guardia” del pilota di Oggiono, per un colpo che sembra da ko. Al “Tornantino” Arrigosi però incrocia la traiettoria in uscita, fiondando la sua Fadini alla destra di De Castro in un disperato contrattacco nel rettilineo verso la “Variante Po” , alla quale arrivano perfettamente appaiati. Si vedono le macchine da dietro in lontananza avvicinarsi e sono momenti di pathos per il pubblico che trattiene il fiato, perché quella è una curva dove di monoposto ne passa una alla volta, e nel brivido di questa staccata c’è tutta l’essenza della F. Junior. A spuntarla è Arrigosi, che salta allegramente sul cordolo di destra e si infila di un nulla
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nella “Quadra 1” davanti a un De Castro che si guarda bene dal cercare di resistere all’eccesso, vista la posta di punti in gioco. Marietti intanto sta pressando Braschi per il quarto posto dopo una rimonta indiavolata, Calegari e Giretti sesto e settimo girano staccati e lontani dai rispettivi potenziali mentre Riponi chiude il gruppo e viene doppiato. L’ultimo giro è insieme sublime, assurdo, drammatico, imprevedibile e…indimenticabile. Giordano ormai amministra ed ha una curva di vantaggio sui suoi inseguitori che invece sono in piena bagarre per i restanti gradini del podio, in una pista dove spesso chi si difende ha buon gioco se resta calmo. E calmo resta Arrigosi che rintuzza un primo attacco all’esterno di De Castro alla “Dogado”, restando interno senza abboccare alla provocazione del suo avversario che ci prova, con meno convinzione, all’ultima curva. Arrigosi si mantiene a centro pista e, mentre De Castro resta piantato, è lui ad aprire per primo il gas facendo scorrere la sua Fadini all’esterno verso il rettilineo d’arrivo che lo vede precedere De Castro di due decimi di secondo. E’ finita, dovrebbe essere finita, ma nelle corse spesso accade quel che non ti aspetti: per esempio che Giordano decida di procedere sulla destra del percorso a passo d’uomo, mimando festose revolverate tipo Far West all’indirizzo del pubblico in tribuna, proprio mentre Arrigosi e De Castro non essendo visibile la bandiera a scacchi e non essendo sicuri del traguardo anticipato, proseguono la volata fin sulla linea di partenza, dove Arrigosi esulta. Nessuna delle due azioni è in realtà scevra da errori di valutazione ed il risultato è che mentre Arrigosi riesce a sfilare Giordano sulla sinistra, De Castro non può fare altrettanto, centrandolo violentemente sulla posteriore destra con il rischio per entrambi di farsi davvero male. Ne segue un allegorico cinematografo verbo-gestuale tipicamente italico, come sempre utile solo a perdere del fiato ma comprensibile dato il grande spavento e l’adrenalina della corsa appena finita. Resta qualche scazzuccio innocente tra piloti amici, genitori e meccanici, il canonico cazziatone del direttore di gara, un paio di faccine tese sul podio ed una terza a cui scappa quasi da ridere. Ne deriva una situazione di campionato pressoché immutata, il che fa comodo a De Castro che resiste in vetta a 157 punti e potrebbe chiudere la partita già dal prossimo appuntamento. Giordano resta in lizza però a 104 punti con ancora 80 punti da aggiudicare: non è impresa facile perché il pilota della Covir può gestire il divario piazzandosi ma il suo rivale esce motivato da questa doppia vittoria e se possibile ancora più deciso a dimostrare chi sia il più forte in pista… Ormai non può tirarsi indietro! Da questa lotta non è escluso Arrigosi, che ha solo 6 punti in meno di Giordano e sarà pronto ad approfittare di qualsiasi battuta a vuoto degli avversari sperando in
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un colpo di scena che sarebbe senza precedenti. Se la matematica a dire il vero non esclude dalla vittoria finale nemmeno Marietti, il buon senso ci dice che troppe sono le condizioni che si devono verificare contemporaneamente perché ciò avvenga. Il doppio ritiro spegne infine definitivamente le chance di Paolo Scialpi per la conquista di un titolo che sulla carta lo vedeva tra i favoriti: resterà in gioco come variabile impazzita per sparigliare le carte ai tre pretendenti. Il penultimo round andrà in scena 4 Novembre all’Autodromo di Franciacorta con gara doppia: si prospetta un autunno insolitamente rovente!
Guido Volano
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LE CLASSIFICHE
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IL CAMPIONATO
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Magione 16/9/2012
Magione 16/9/2012
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Magione 16/9/2012
Magione 16/9/2012
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Adria 14/10/2012
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PARCO CHIUSO n°4 Il weekend di Adria è stato lungo e denso di eventi: quello che succede in due giorni di questa meravigliosa categoria è impensabile per intensità e varietà delle emozioni. Si passa dalla gioia per una vittoria alla rabbia per un incidente in meno di dieci secondi, dalla gioia per un risultato inatteso in Gara 1 alla delusione per un’ennesima rottura in Gara 2. Diversamente da molte categorie, più asettiche e filtrate nell’esperienza sensoriale da organizzazioni iperprofessionali o presunte tali, con le hospitality come unico momento di aggregazione, qui nascono e finiscono amicizie, ci si confronta su questioni tecniche pur mantenendo convinzioni e segreti personali, ci si sfida e si compete con alterna fortuna ma sempre a stretto contatto, in una specie di paddock dentro al paddock. E’ tutto “a vista”: macchine e motori con i tecnici a lavoro, piloti nella loro concentrazione pre-gara come nella disamina più o meno soddisfatta della competizione appena svolta. Non tutti amici, certo, ma volenti o nolenti intimi tra loro per limitata disponibilità di spazio: anche questo è motorsport. La stretta di mano tra Giordano e De Castro dopo il fattaccio seguente la fine di Gara 2 va contestualizzata ovviamente in questa premessa: chiaramente ognuno resta convinto del suo, e di essere nel giusto nella circostanza in questione ma è necessario mettere un punto fermo a quel che avviene in pista e nell’immediato dopo gara. O almeno così dovrebbe essere… In realtà i due pretendenti principali al Campionato 2012 sono andati avanti a punzecchiarsi anche nel “paddock virtuale” dei social network (già, perché esiste anche quello ormai…), tra un filmato ed un commento velenoso, che fa capire che l’agonismo è alto tra i due “galletti” e forse lo è anche più del rispetto reciproco. Ben venga il contrasto anche duro finchè nessuno si fa male (il motor sport non è una gara di solletico ed i buonisti è meglio che girino alla larga dagli autodromi) ma bisogna ricordarsi che si vince e si perde in pista e quando la bandiera a scacchi è calata e le macchine dormono nel parco chiuso la tenzone è finita. Polemizzare o recriminare per quanto occorso in questa od altre gare precedenti alza solo polvere: meglio dunque conservare energie e misurarsi col volante e non il mouse in mano, dove lo spettacolo conseguente darà sicuramente più lustro alla categoria. Episodio dell’arrivo a parte, il weekend di Adria è da ricordare per le due nette vittorie di Maurizio Giordano, che dopo le gare sfortunate con ritiri in sequenza per noie meccaniche, qualche errore quando era in lotta con De Castro ed una serie lunghissima di giri in testa senza raccogliere quanto meritava, arriva finalmente ad un risultato pieno. La superiorità prestazionale del pacchetto Giordano/Reggiani/Fadini corse non è stata mai messa in discussione per tutto il weekend di gare, con il napoletano che dopo i propositi di ritiro torna alla sua maniera: davanti dal primo turno di libere, pole e doppia vittoria per distacco: l’incidente dopo il traguardo e le polemiche conseguenti non possono e non devono mettere ombra su un simile risultato. Ci aspettiamo dunque un Giordano motivatissimo a Franciacorta, perché se è vero che i punti di distacco da De Castro sono ancora tanti è vero anche che il pilota attualmente più in forma dal punto di vista della prestazione pura è proprio il napoletano. Giordano non solo deve sfruttare la leggera fase di calo della Covir e di De Castro per cercare di recuperare punti in ottica Campionato, ma non potendo gestire un vantaggio deve soprattutto mettere pressione all’avversario dimostrando in pista chi sia il pilota
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più forte della F. Junior 2012. Se Giordano riuscirà in questo intento, esprimendo la velocità e la solidità mostrata ad Adria, e De Castro non manterrà la calma, il titolo sarà suo: difficile ma non impossibile. Tutti i piloti però vorrebbero fare a cambio con Sabino de Castro che è ancora saldamente in testa e può gestire un ampio margine di punti, tale da poter chiudere la partita anche a Franciacorta in caso di battute a vuoto di Giordano ed Arrigosi. Psicologicamente non sarà facile per lui gestire le gare, con l’imperativo di non buttar via punti dovendo continuamente optare tra il rischio dell’attacco per una posizione ed il rischio di perdere punti in difesa e rinviare tutto all’ultima gara di Varano con nuove incognite ad attendere. Se la monoposto verde preparata dalla Covir sembra aver perso lo smalto prestazionale delle prime gare, è anche vero che non si è mai fermata, riuscendo a portare il suo pilota a podio o nei punti anche durante la crisi tecnica patita a Magione. Probabilmente a questo punto potrebbe essere controproducente cercare di colmare il gap prestazionale, meglio puntare sull’affidabilità e sulla proverbiale freddezza di De Castro per approfittare di ogni regalo degli avversari diretti. La classifica è “corta” recuperare punti non dovrebbe essere difficile a patto di veder sempre la bandiera e basta un passo falso degli avversari più che una zampata di De Castro per risolvere la questione a favore del pilota di Rho. Non sarà un animale nobile, ma in natura la iena spesso ha ragione sul più veloce ghepardo... Matteo Arrigosi non è per nulla fuori dai giochi: ad Adria ha buttato via qualche punto in Gara1 nella battaglia con Marietti ma in Gara2 è riuscito a mettere dietro nientemeno che il leader De Castro dimostrando gran coraggio in staccata ed una capacità di resistenza in difesa che già si era fatta notare. Per i due appuntamenti finali si presenta come l’outsider che non ha nulla da perdere e da dimostrare e questo gli consente di poter rischiare qualcosa in più nelle bagarre dei primi giri. Il pacchetto tecnico è valido ed il pilota di Oggiono sta cominciando a sfruttarlo appieno: in Gara2 per esempio partendo dalla pole position ha finalmente azzeccato il delicato passaggio secondaterza marcia, portandosi in testa alla prima curva e conducendo per qualche giro dopo aver risolto un suo punto debole. Nessuno ovviamente si aspetta una sua vittoria per il Campionato ed è comprensibile, ma quanti si aspettavano una sua vittoria, questa costanza di competitività e tanta maturità in bagarre ad inizio della stagione? La sua speranza è che la lotta tra De Castro e Giordano si faccia talmente accesa da trascendere i confini del sensato, con il classico terzo incomodo ad approfittare di errori o sfortune altrui. Mettiamo il caso che a Franciacorta succeda il fattaccio ed Arrigosi si trovi all’ultimo appuntamento in lizza davvero: sai che ridere? E se dopo un “veterano” come Calegari il testimone passasse ad un “rookie”? Sarebbe un finale da commedia greca… Luca Marietti è ancora matematicamente in corsa per il titolo ma non ha speranze realistiche: troppo il distacco dalla vetta e troppe le condizioni che si devono creare contemporaneamente (sue vittorie in sequenza quando non ne ha messe a segno ancora e ritiri a catena per gli altri). L’obiettivo per il resto della stagione può essere quello puramente psicologico di giovane rivelazione dell’anno (da contendere ad Arrigosi) o comunque di coronare una stagione già ottima riuscendo a primeggiare almeno in un’occasione con una pole in qualifica o una vittoria di manche: il potenziale del giovane pilota è alto e, ricordiamoci, guida la vettura che ha vinto il titolo 2011.
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Con i due ritiri e due pesanti “zero” nell’appuntamento di Adria, Paolo Scialpi deve dire addio matematicamente alle possibilità di vittoria per un titolo che per lui sembra davvero stregato, nonostante da più di vent’anni dimostri prestazioni al top. Il suo ruolo da qui alla fine del Campionato sarà quello della “variabile impazzita”: Franciacorta e Varano sono piste dove con la sua Essepi ha vinto e può vincere, sottraendo punti preziosi a chi ne ha bisogno come l’aria. Quando sarà in bagarre non avrà alcuna classifica a cui pensare e vorrà dimostrare una volta di più di avere un gran piede prima che una proverbiale sfortuna. Insomma, di carne al fuoco ce n’è sempre di più ed anche questa volta si potrebbe arrivare a decidere tutto all’ultima gara. Gli animi si sono un po’ esacerbati ma confidiamo in una sfida corretta in pista e fuori. Ormai la volata finale tra De Castro, Giordano ed Arrigosi è lanciata: peggio dell’ultima non può andare di certo!
Guido Volano
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“HANNO DETTO” (intercettazioni telefoniche, internautiche e vocali di protagonisti più o meno consapevoli)
“E’ diversissima dalla Silva: prendi un cordolo e salta via…” (dopo le qualifiche) “Non va proprio, c’è qualche problema…esco di curva e son fermo!” (dopo Gara1) Il campione uscente Ricky Calegari al suo ritorno trova una Reggiani particolarmente isterica nel telaio ed un motore particolarmente assonnato.
“Ma è vero che danno da mangiare all’hospitality della Kia??? Ma a che ora?????” Branchi di nomadi della F. Junior orbitano in un famelico passaparola attorno alle patinate e opulente strutture dei vicini di paddock, che corrono con lente ed inutilmente rumorose utilitarie a gas, ma sono dotati di invidiabili organizzazioni gastronomiche.
“Ma che cxxxo fai? Ma porcnnedidkmd…ma non ci si può fermare così!!!…Ma ghhfan sckfnfmsllsflaplfmrgpòamasdppfap” Sabino De Castro, a visiera rigorosamente abbassata, dice la sua sulla manovra di Giordano dopo il traguardo: sfortunatamente molto di quel discorso rimane così chiuso nel casco. Dai gesti però sembrava un discorso piuttosto articolato e ricco di concetti…
“Visto che casino? Mi sa che è meglio che scenda giù che qui vien fuori un macello…” Francesco Terra ridacchiando dalla tribuna dopo aver visto una puntata del “Maurizio Giordano Show”, a conti fatti molto meno noioso di quello per anni condotto dall’altro Maurizio.
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