MonzaSprint Nr 117

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Periodico di motori, sport, cultura e attualità

Settembre 2015 anno XXXiV - n° 117

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www.amiciautodromo.it

aSSoCiazione aMiCi Dell’ autoDroMo e Del ParCo

unione SoCietÀ SPortiVe MonzeSi

Monza: il Gran Premio di Roberto Summer

L’inizio di settembre, finite le vacanze per quasi tutti, è sempre esaltante per noi e i soci della nostra Associazione, e in genere per tutti i monzesi, i brianzoli e per tutti gli italiani appassionati di Formula Uno, perché porta con sé l’attesa e lo svolgimento dell’evento più prestigioso per il nostro Autodromo, il Gran Premio d’Italia, che si terrà il prossimo 6 settembre. Il circo della F1 sta trasferendosi fra gli alberi del Parco per mettere in scena lo spettacolo della velocità e del coraggio, e Monza è pronta ad accoglierlo nella migliore maniera. Purtroppo i risultati del Gp del Belgio a Spa Francorchamp, come anche i risultati in genere del campionato 2015 (eccetto qualche bella o splendida gara, come il Gran Premio d’Ungheria), hanno dimostrato che la Ferrari non è ancora vicina alla vetta, non solo alle Mercedes stellate e stellari, ma anche talvolta alle Williams, alle Red Bull e stavolta anche alle Lotus, vista l’arrembante gara di Romain Grosjean che, indipendentemente dallo scoppio della gomma di Vettel, stava puntando il ferrarista e probabilmente lo avrebbe superato. Ma c’è un altro importante motivo per cui tutti noi attendiamo questo evento: il futuro dell’Autodromo passa per il rinnovo del contratto con Ecclestone per la disputa del Gran Premio d’Italia a Monza dal 2017 in poi. Questo rinnovo è una battaglia che si gioca sul piano economico (le richieste di Ecclestone sono attorno ai 20 milioni di euro per ogni edizione contro i 10 pagati finora e fino al 2016) e, date le cifre in questione, bisogna che si mobilitino tutte le forze economiche e politiche del territorio. Non dimentichiamo che il Gran Premio è la linfa vitale che alimenta l’attività dell’Autodromo, ma anche tutto quell’indotto economico milionario che vive su questo appuntamento e che porta ingenti cifre nelle casse dello Stato e degli Enti locali sotto forma di tasse e imposte, e, quindi, risorse che potrebbero essere investite non solo sull’Autodromo, ma anche sul Parco di Monza. Regione Lombardia, dopo l’esito favorevole del provvedimento di defiscalizzazione approvato in Parlamento, può acquisire una quota di proprietà del Parco con un investimento di 20 milioni. Monza non ha mai ricevuto un euro di finanziamento pubblico in tutti gli anni della sua vita, ma queste forme di aiuto sono meglio comprese all’estero: la pista di Spa, ad esempio, beneficia di un intervento del governo regionale. La nuova e di-

delle emozioni

namica governance dell’AC Milano e di SIAS (Ivan Capelli, ex pilota e attualmente commentatore delle gare di F1 sulla Rai, conoscitore del mondo del motorsport, alla guida dell’Automobile Club milanese, e Andrea Dell’Orto, presidente dell’Associazione Industriali di Monza e Brianza, imprenditore alla guida di un’azienda storica del motorismo italiano e

mondiale, al vertice della SIAS) deve cogliere la palla al balzo e stringere la trattativa con Ecclestone al più presto, per assicurare a Monza il futuro che merita. L’Associazione Sportiva Amici dell’Autodromo e del Parco ribadisce con vigore che Autodromo, Parco e Villa Reale costituiscono una terna di eccellenze e un insieme unico, un esempio della

nostra operosità e della capacità di portare i nostri valori in giro per il mondo: quindi, tutti coloro che hanno il compito di amministrare il bene comune e tutti coloro che possono mobilitare le risorse necessarie per assicurare un degno futuro a queste splendide realtà operino al più presto per arrivare alla positiva riuscita della vicenda!


Lintervista

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I numeri uno di AC Milano e Sias rispondono alle domande di Monzasprint

Capelli e Dell’Orto Due pres a confronto LE DOMANDE DI MONZASPRINT AI PRESIDENTI 1) Presidente qual è bilancio del suo primo anno di presidenza?

sopraelevate. Quali sono le sue idee in merito?

2) Cosa è stato fatto e cosa intende fare per riportare l’Autodromo al posto che merita?

6) Con la nostra associazione, che da 38 anni è attiva nella difesa dell’Autodromo, quali rapporti si possono stabilire e quali iniziative comuni si possono prendere a vantaggio del nostro Autodromo?

3) Il futuro del Gp d’Italia a Monza dopo il 2016 non è ancora definito: a che punto è la trattativa con Ecclestone?

NOME: IVAN CAPELLI ETA’: 52 ANNI PROFESSIONE: GIA’ PILOTA DI F1, COMMENTATORE SPORTIVO INCARICO: PRESIDENTE DI AC MILANO 1) È stato un anno molto intenso: la nostra attività primaria è stata quella di riorganizzare l’AC Milano, cercare nuovi spunti e nuove dinamiche perché fosse più attivo sul territorio. Di grande importanza è stato l’arrivo del direttore, Alberto Ansaldi, che viene da Trento ed è uno dei direttori più attivi e preparati di tutto l’Automobile Club d’Italia. Da parte mia e di tutto il Consiglio Direttivo si è cercato di gestire le quattro società partecipate, tra cui SIAS che riveste grande importanza. AC Milano è molto attento e coinvolto in tutte le attività dell’Autodromo e sta facendo un lavoro molto proficuo per il calendario 2016 e per nuovi eventi, con un impegno eccezionale e una nuova fase di certezze. 2) Sono convinto che Monza abbia una grande storia e che non si debba reinventare nulla, ma piuttosto aggiungere eventi, come la 12 Ore di Cycling, che è stata un successo. O come un torneo di Polo, che stiamo preparando. Ma il primo pensiero è la 1000 km di Monza, una gara che ha fatto la storia dell’Autodromo: è uno dei nostri obiettivi principali. Poi il presidente SIAS, Andrea Dell’Orto, si è impegnato per riportare le gare motociclistiche a Monza, che hanno un punto di riferimento nel nostro circuito. 3) Si sta sviluppando una trattativa per arrivare a breve a un accordo: non è semplice, perché le richieste economiche di Ecclestone impattano su tutta l’attività di Monza. L’impegno nostro è continuo per assicurare un futuro al nostro Gran Premio, che non è solo di Monza ma di tutta Italia, ma siamo in competizione con altri Paesi che largheggiano in risorse. Parallelamente trattiamo con i Comuni di Monza e Milano, con Regione Lombardia e col Governo. La defiscalizzazione sull’intervento da 20 milioni di euro di Regione Lombardia è un primo passo importante 4) Stiamo aprendo nuove prospettive: quest’anno c’è stata l’apertura del Museo e dell’info point in Autodromo, un punto di riferimento per tutti gli appassionati frequentatori; stiamo aprendo un info point a Monza, per creare un collegamento con tutti i cittadini e perché l’Autodromo non sia loro estraneo e precluso. Altri progetti sono in corso e stiamo lavorando su più fronti. 5) I lavori già svolti sono di contenimento del degrado e di

4) L’Autodromo è e deve essere un impianto polisportivo e polifunzionale: cosa è stato fatto e cosa intende fare per implementare questa sua caratteristica 365 giorni all’anno? 5) Secondo la convenzione col Comune di Monza, SIAS è tenuta al ripristino delle curve

“lifting”: ovviamente devono essere integrati con nuovi progetti; bisogna senza dubbio fare di più, ma bisogna anche fare bene per non compiere scelte di cui poi pentirsi, quindi occorre tempo per vagliare tutte le possibilità 6) Sono sinergie che vanno incrementate. Sia noi che la vostra Associazione possono studiare e realizzare azioni comuni; noi siamo aperti al dialogo per sviluppare nuove idee. 7) Nel 2022, l’Autodromo raggiungerà un traguardo importante, i 100 anni: non è nato ieri e la sua presenza sul territorio è nota a tutti. Le gare rientrano nella normativa dei giorni stabiliti, mentre la F1 ha un impatto anche sulla viabilità delle zone intorno al circuito: tutti aspetti di cui tener conto. Comunque penso che il futuro dell’automobile si stia evolvendo verso la tecnologia ibrida ed elettrica e quindi il problema del rumore si risolverà in tal senso. 8) Ha meno interesse perché le sue regole sono troppo stringenti, conservative e ferree sia dal punto di vista tecnico sia da quello sportivo e ciò incide sulla possibilità di battagliare tra i piloti. Occorrono nuove norme capaci di incrementare la fantasia nella tecnica e nello svolgimento delle gare.

7) Il problema del rumore è sempre stato una spina nel fianco per l’Autodromo: oggi le F1 sono meno rumorose, ma le altre corse possono dare fastidio a chi abita vicino al circuito. Come si può fare? 8) La Formula Uno attraversa un momento di flessione nell’interesse del pubblico: cosa si può fare per darle nuovo fascino?

1) È un bilancio sicuramente positivo, anche se il vero lavoro è iniziato a marzo con l’insediamento del CDA e la mia nomina anche ad amministratore delegato. Il piano industriale che abbiamo presentato a marzo si sta realizzando, il calendario delle manifestazioni motoristiche è positivo, stiamo lavorando ad altri eventi motoristici, progettando modifiche alla pista per ragioni di sicurezza; ma anche eventi culturali, come il concerto di Manu Chao, e promozionali. Abbiamo reso vive quelle parti dell’Autodromo che non lo erano, col Museo e con l’info point; per il bilancio economico vedremo a fine anno. 2)Stiamo lavorando per allargare il calendario delle gare motoristiche, oggi finalizzato soprattutto su Formula 1 e Rally, sia nell’auto con gli sport prototipi sia per le moto, ma anche per altri eventi come la 12 ore di Cycling. 3)Abbiamo avuto un importante incontro con Ecclestone a Londra a inizio luglio su risorse e sinergie, c’è ancora un gap, ma contiamo di avere un incontro a Monza. Siamo in piena trattativa, stiamo facendo di tutto per trovare nuove possibilità: è senza dubbio positiva la disponibilità di Regione Lombardia.

NOME: ANDREA DELL’ORTO ETA’: 45 ANNI PROFESSIONE: IMPRENDITORE INCARICO: PRESIDENTE SIAS E PRESIDENTE CONFINDUSTRIA MB 4) L’Autodromo, di là della sua connaturata vocazione motoristica, è e dovrà essere sempre più un impianto polifunzionale: qualcosa si sta facendo in questo senso, ma molto più si potrebbe fare. Stiamo operando in tal senso per ospitare non solo eventi motoristici: ad esempio il ranking, o la gara di Polo prevista per il 23 settembre. Monza ha una naturale vocazione mutlisportiva. 5) Sicuramente è un punto da implementare: stiamo valutando cosa si potrà fare per farle diventare un Museo permanente e stiamo valutando nuove idee. 6) Un rapporto assolutamente di continuità e a lungo termine: dobbiamo cercare di migliorarlo, sviluppando nuovi progetti insieme. 7) Mi sembra che siano stati fatti progressi: cerchiamo di rispettare sempre le regole e di non andare oltre, abbiamo fatto tanto e si può fare ancora qualcosa. Due domande ancora per il presidente Dell’Orto... Si è parlato di un ritorno a Monza delle moto, Superbike o MotoGP, ma non ci sono stati esiti concreti: qual è il punto della situazione? Abbiamo avuto molti contatti con Dorna, sia tecnici sia commerciali; per le modifiche al circuito necessarie per queste gare, siamo alla fase finale del progetto esecutivo, che intendiamo completare entro inizio 2016 in modo da vare le gare già da quell’anno o al più tardi nel 2017. Spesso, in passato, l’Autodromo di Monza è apparso un corpo estraneo, staccato e avulso dal suo territorio e soprattutto dalla città di cui porta il nome: quali rapporti fecondi si possono stabilire? È un punto che sappiamo debole per quanto riguarda il passato: ora stiamo cercando di avvicinare l’Autodromo alle famiglie con una serie di iniziative che passano da uno spazio dedicato per i bambini, l’info point (ne abbiamo aperto un altro nel centro storico di Monza), con la possibilità di visite guidate, vendita dei biglietti per le manifestazioni sportive e non e ancora numerose altre attività. Importante, infine, Monza GP,, tradizionale kermesse dedicata a motori e spettacolo, che avvicina ogni anno l’impianto alla città.


Formula Uno

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In Belgio le Mercedes registrano la settima doppietta su undici gare disputate

Le Frecce d’ argento dominano il Mondiale I NUMERI DELLA FERRARI 901 Gare 223 Gran premi vinti 207 Pole position 16 Mondiali costruttori 688 Podi

Mercedes in fuga nella classifica mondiale di Formula 1 targata 2015. Aspettando Monza, le “frecce d'argento” tedesche non hanno rivali. In Belgio è arrivata infatti la loro settima doppietta stagionale su undici gare. La Ferrari, che sicuramente farà battere il cuore dei tifosi sulla pista di casa, è sotto di 184 punti nel mondiale costruttori. Domenica 23 agosto, Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio del Belgio per la seconda volta in carriera. Per il primo e il secondo posto di fatto non c'è stata gara. Le due Mercedes

sono sempre state davanti e sono state di gran lunga le più veloci dei rivali. Il giro più veloce è stato quello di Nico Rosberg che è sceso sotto l'1:53. Al terzo posto si è piazzato Romain Grosjean con la sua Lotus, tornata sul podio dopo due anni di assenza. Il francese ha "beneficiato" dell'esplosione di una gomma di Sebastian Vettel che fino a un giro e mezzo dalla fine era terzo con la sua Ferrari e stava difendendo la posizione con le unghie e con i denti dagli attacchi degli avversari.

Il ferrarista ha applicato la strategia di una sola sosta e stava pagando fino a praticamente solo 11 km dalla fine. Tanta rabbia ovviamente per il tedesco che ha dovuto rinunciare al podio. Ottima prova, nonostante tutto, anche per la rossa di Kimi Raikkonen che ha chiuso al settimo posto. Daniil Kvyat con la Red Bull si è classificato al quarto posto, poi la Force India di Sergio Perez, che aveva addirittura insidiato la prima posizione di Hamilton alla partenza, ma dopo è pian piano scivolata nelle posizioni di rincalzo.

Felipe Massa con la sua Williams sesto. Gran divertimento ha offerto il 17enne Max Verstappen, autore di sorpassi ai limiti del consentito, ha chiuso all'ottavo posto non riuscendo a superare Raikkonen nel finale. L'altra Williams, quella di Valtteri Bottas, è nona. Ha chiuso la top-ten Marcus Ericsson con la Sauber. Con la vittoria in Belgio, Hamilton ha allungato il passo nel mondiale piloti arrivando a quota 227. Trentanovesimo primo posto e sesta vittoria da inizio stagione.

COSTRUTTORI LEWIS HAMILTON (MERCEDES) 227 pt

DANIIL KVYAR (RED BULL RACING) 57 pt

FELIPE NASR (SAUBER) 16 pt

NICO ROSBERG (MERCEDES) 199 pt

DANIEL RICCIARDO (REDU BULL RACING) 51 pt

PASTOR MALDONADO (LOTUS) 12 pt

SEBASTIAN VETTEL (FERRARI) 160 pt

ROMAIN GROJEAN (LOTUS) 38 pt

FERNANDO ALOSO (MCLAREN) 11 pt

KIMI RAIKKONEN (FERRARI) 82 pt

MAX VERSTAPPEN (TORO ROSSO) 26 pt

CARLOS SAINZ (TORO ROSSO) 9 pt

FELIPE MASSA (WILLIAMS) 82 pt

SERGIO PEREZ (FORCE INDIA) 25 pt

MARCUS ERICCSON (SAUBER) 7 pt

VALTERI BOTTAS (WILLIAMS) 79 pt

NIKO HULKENBERG (FORCE INDIA) 24 pt

JENSON BUTTON (MCLAREN) 6 pt

MERCEDES GP 426 pt FERRARI 242 pt WILLIAMS 161 pt RED BULL 108 pt LOTUS 51 pt FORCE INDIA 49 pt TORO ROSSO 34 pt SAUBER 23 pt MCLAREN 17 pt


Superbike

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Il binomio Kawasaki - Rea ha registrato 15 manches vincenti su 20 disputate

Le “verdone” vincenti Dopo lo svolgimento del round malese, mancano solo 3 tappe alla conclusione del Mondiale 2015. Una stagione costellata dal dominio assoluto della Kawasaki, capace di aggiudicarsi 15 manches su 20 disputate, e dal prepotente ritorno della Ducati capace di vincere 4 volte (era dal 2012 che la Ducati non si aggiudicava più vittorie). Si pensava che tutto l’impegno della Ducati fosse rivolto a raggiungere la prima vittoria in MotoGP, invece le soddisfazioni sono arrivate dal mondiale delle derivate di serie. Un capitolo a parte merita il ridimensionamento di Aprilia, dovuto non solo a un regolamento rivisto che ha depotenziato la RVS4 ma anche a strategie sbagliate derivanti dalla scelta di piloti nuovi e da un cambio Jonathan di strategia all’ultimo Rea ha momento, decidendo di dominato mantenere lo status di squadra ufficiale dopo che in il mondiale un primo momento sembrava che la squadra avrebbe corso come team privato. Honda e Suzuki hanno sofferto raccogliendo solo 3 terzi posti, mentre la MV Agusta f4 1000 è ancora acerba e la EBR dal suono roboante che ricordava le bicilindriche di una volta ha dovuto alzare bandiera bianca per motivi economici. La Bmw Motorrad Italia ha raccolto le più belle soddisfazioni come squadra privata capace di entrare più volte aspettativa Jonathan Rea, riportando alla nelle prime 10 posizioni. Le varie case, memoria la stagione sofferta del 2009 con mentre aspettano il ritorno della Yamaha la Yamaha quando c’era un certo Ben capace di costruire una nuova 4 cilindri Spies. In Ducati è scoppiata la stella del con motore a scoppi irregolari totalmente gallese Davies, un mastino da gara capace diversa dal modello precedente, stanno di riportare la Ducati almeno alla trattando l’entrata in vigore del nuovo competitività della stagione 2012 con 4 regolamento per il 2016; Aprilia ha vittorie e magari con la prossima stagione minacciato di uscire ufficialmente dal di riportarla all’alloro iridato, che manca Mondiale se non verrà stilato un dalla fantastica stagione 2011 di Carlos regolamento che la penalizzi meno in Checa capace di aggiudicarsi ben 15 termini di prestazioni. La marca veneta vittorie. Una nota a parte merita il giudizio potrebbe stare tentando questo braccio di sul nostro gladiatore Davide Giugliano, che ferro con l’organizzazione per riuscire a ha iniziato la stagione con 4 round di ottenere un mondiale più equilibrato. ritardo dovuti a un incidente nei test E ora parliamo un po’ dei protagonisti di pregara di Philip Island e la finirà con 4 questo Mondiale, i piloti che fanno battere round di anticipo dopo un altro infortunio il cuore a tutti i veri appassionati di grave dovuto alla caduta di Laguna Seca. questo campionato, unico nel suo genere. La sua stagione è stata costellata dalla Jonathan Rea è stato il mattatore assoluto sfortuna, ma nei round dove ha corso ha della stagione con 20 podi conditi da 12 esaltato i tifosi. A Imola, dopo 3 mesi di vittorie, 6 secondi e 2 terzi posti e inattività, ha conquistato una strabiliante conquisterà il suo primo Mondiale nella pole condita da un terzo posto in gara1 e tappa spagnola di Jerez. L’asso inglese ha da un quarto posto in gara 2 che non collezionato 27 vittorie in carriera (le doveva neanche correre, mentre a Misano prime 15 con la Honda) e dopo ogni gara dopo un quarto posto in gara 1 è arrivato a durante le interviste esprime la sua un soffio dalla prima vittoria in gara 2, il soddisfazione con un sorriso sereno e con tutto dopo aver rischiato di non prendere lo sguardo che testimonia proprio la parte alle gare dopo una caduta al passione con la quale guida la sua venerdì delle prove libere. Ma ad “verdona”. Accanto a lui il suo compagno accendere la passione rossa del cuore di squadra Tom Sykes, campione del mondo 2013 e vicecampione nelle stagioni 2012 e 2014, non ha certo vissuto una grande stagione perché nei primi 4 round non aveva ancora trovato l’assetto giusto della sua moto, dopo le modifiche apportate, e poi ha sofferto oltre ogni

dei ducatisti ci ha pensato il 3 volte campione del mondo Troy Bayliss che a 46 anni si è reso disponibile per correre 2 round. La leggenda della Superbike primi anni 2000 ha dimostrato di saper essere ancora veloce sul giro secco, come ha dimostrato in prova in Thailandia, e di sapere combattere come ha dimostrato in casa sua in Australia, quando battagliava col campione in carica Silvain Guintoli, e di tentare un’impresa in gara 2 rientrando ai box per il cambio per fare registrare il giro più veloce della gara. In Aprilia, dopo i primi risultati confortanti di Haslam con 1 vittoria e 3 secondi posti, la stagione è continuata con una serie di quarti e quinti posti inframmezzati dal terzo posto del debuttante Torres a Imola. Ci voleva il ritorno di Max Biaggi per riportare un po’ di speranza e serenità all’ambiente della casa veneta. Dopo una buona

competitività a Misano, a Sepang il pilota romano è entrato nella storia cogliendo il podio come pilota più longevo della Superbike a 44 anni suonati. In gara 2 è uscito dopo una toccata ricevuta da Sykes, segno che i piloti hanno ancora timore reverenziale nei confronti del 6 volte campione del mondo. Biaggi ha insegnato alla gente che non bisogna mai perdere la speranza lottando per risolvere i problemi quotidiani della vita per sognare un futuro migliore. Il pilota romano continuerà a collaborare con Aprilia come collaudatore Superbike e Motogp. Una nota di merito ai tre duellanti della Supersport, con Sofoglu leader del mondiale che, nonostante la morte del figlioletto, combatte ancora per conquistare il suo quarto alloro iridato contro il focoso francese di casa Mv Agusta, Jules Cluzel, che tenta di riportare la marca varesina ai fasti di una volta. Ultimo duellante è lo statunitense di casa Honda, PJ Jacobsen che, vincendo il round malese di Sepang, ha conquistato finalmente la sua prima vittoria dopo una serie di ottimi podi. Luca Riva


MotoGp

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Il tricolore sventola sull’Inghiterra: Rossi, Petrucci e Dovizioso fanno l’en plein

A Silverstone è tris Italia domina il podio Dovizioso e Petrucci. LA SVOLTA - Con la caduta di Marquez al 12°giro, i due piloti con la Ducati si sono messi a lottare tra loro, per poi iniziare a dare la caccia a Rossi ormai in fuga. Dei due, Petrucci è stato il migliore anche se in sella alla vecchia Ducati GP14, conquistando il secondo posto. Al traguardo, Jorge Lorenzo, è passato quarto, davanti a Pedrosa e Redding (entrambi su Honda). Per Rossi, la vittoria di Silverstone, insperata fino alle prove ufficiali di sabato, vale la quarta vittoria in stagione, la 111esima della carriera e la leadership della classifica iridata. LA CLASSIFICA Valentino ora guida con 236 punti, con Jorge Lorenzo staccato di 12 punti a quota 224. Terzo è Marc Marquez fermo a 159 punti.

Silverstone, tripletta italiana nel MotoGp. La pioggia non ha fermato Valentino Rossi (Yamaha) che ha vinto il Gran premio d'Inghilterra. Secondo posto per la Ducati Pramac di Danilo Petrucci, terza la Ducati di Andrea Dovizioso. Quarto Jorge Lorenzo (Yamaha). Il dottore di Tavullia con questa vittoria torna a guidare da solo la classifica del mondiale piloti. LA GARA - Valentino Rossi ha dominato sin dall’inizio una gara molto “rognosa” caratterizzata da un inseguirsi di colpi di scena a catena. La pioggia che ha cominciato a cadere fitta durante il giro di ricognizione, ha costretto i piloti a rientrare in massa ai box per cambiare moto, costringendo la direzione di gara a

esporre la bandiera rossa per una nuova procedura di partenza. Con il nuovo start, il migliore a scattare da fermo è stato Jorge Lorenzo (Yamaha) seguito da Marc Marquez (Honda) e terzo Valentino. Con il passare dei giri, Lorenzo veniva ripreso da Rossi che riusciva a passare anche Marquez, iniziando una lotta corpo a corpo con il compagno di squadra. La superiorità di Rossi è emersa quasi subito con Lorenzo che oltre a cedere il

passo al pilota di Tavullia ha dovuto dare spazio anche a Marquez e alle Ducati di

MOTO 2 - Quinta vittoria per Zarco. Il pilota francese Johann Zarco (Kalex) ha vinto la sua quinta gara dell'anno tagliando per primo il traguardo del GP d'Inghilterra. La gara sul circuito di Silverstone della Moto2 è stata caratterizzata dall'incertezza del meteo, che ha obbligato i piloti a scendere in pista con le gomme rain. Solo dopo pochi giri di bagarre dal via, Zarco è riuscito a prendere la testa della corsa imprimendo il suo ritmo ai suoi avversari, che comunque sono passati sotto la bandiera a scacchi con diversi secondi di ritardo. Sul podio con Zarco salgono gli spagnoli Alex Rins e Tito Rabat (entrambi su Kalex), mentre quarto ha chiuso Alex Marquez (Kalex). Sfortuna per i piloti italiani. Sia Lorenzo Baldassarri sia Simone Corsi, sono caduti al decimo giro, mentre Federico Caricasulo ha chiuso 26esimo (tutti su Kalex). Con questa vittoria, Zarco stacca nettamente i suoi avversari e consolida la sua leadership in campionato con 249 punti contro i 164 di Alex Rins. Più staccato, in terza posizione, il campione in carica Tito Rabat, che è a quota 161.


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Autodromo

La mappa del Gp: per n


Autodromo

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non perdere la bussola


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Autodromo

L’ appuntamento con il concorso degli Amici dell’Autodromo è arrivato a quota 29

Concorso fotografico: Sono ormai quasi 30 anni anni che la nostra Associazione organizza il Concorso fotografico “L’Autodromo di Monza, nei suoi aspetti sportivi, spettacolari, ambientali, folcloristici e di costume” e, più recentemente, “Il Parco di Monza” che ha riscosso il gradimento di molti partecipanti. Anche quest’anno, come di consueto, il livello delle opere pervenute si è mantenuto alto, sia in termini numerici sia per la loro qualità, e ben aderenti ai temi del concorso. La giuria, composta dal giornalista Enrico Mapelli, da Cesare Maggioni e dai componenti del Direttivo dell’Associazione Enrico Radaelli, Luigi Monguzzi, Andrea Corbetta e dal sottoscritto, ha dovuto “faticare” parecchio per scegliere, tra le tante opere qualificate, dopo interessanti e appassionanti discussioni, quelle vincitrici delle diverse sezioni. Gli amici legati alla fotografia sono accorsi numerosi, anche se un po’ meno delle edizioni precedenti (purtroppo Poste Italiane ha dato il peggio di sé: le lettere ai partecipanti sono state inviate per posta prioritaria quasi due

settimane prima del 22 marzo, ma a questa data meno della metà erano state recapitate. Per questo, dalla prossima edizione manderemo solo e mail o telefonate), a testimonianza che ormai il concorso è entrato ”nella pelle” degli amici ed è diventato “un’istituzione” nella nostra attività e nel gradimento di quanti ci seguono. Questo ci sprona ad operare sempre meglio e sempre con nuove motivazioni e iniziative: non è certo facile, dopo tanti anni, ma ogni volta ci confermiamo... Il prossimo anno è poi il trentesimo del Concorso, e vogliamo organizzare qualcosa di speciale…La premiazione del Concorso, domenica 22 marzo, ha visto, nella sala civica “Carlo Cattaneo”, gentilmente concessaci dal Comune di Biassono, concorrenti ed appassionati ammirare i pannelli che hanno ospitato le foto selezionate; poi la festa della premiazione, con i numerosi riconoscimenti messi a disposizione dalla nostra Associazione. Roberto Summer

Sezione Parco

1° Categoria Parco: Andrea Morganti - “Come piccole macchie”

3° Categoria Parco: Giuliano Casati “Ghiaccio”

Menzione Categoria Parco:Nice Fiorentini - “La poesia della tua luna”

PER PARTECIPARE AL CONCORSO FOTOGRAFICO 30° CONCORSO FOTOGRAFICO "L’AUTODROMO E IL PARCO DI MONZA" Regolamento: 1. L'Associazione Sportiva Amici dell'Autodromo di Monza organizza un concorso fotografico aperto a tutti, soci e non soci, sui temi: "L’AUTODROMO DI MONZA, nei suoi aspetti sportivi, spettacolari, ambientali, folcloristici e di costume.” “IL PARCO DI MONZA , un patrimonio da valorizzare.” 2. Il concorso è articolato nelle seguenti sezioni: A) L’Autodromo di Monza B) Il Parco di Monza C) Sezione speciale a tema. “Il cielo e le nuvole sopra l’Autodromo 365 giorni all’anno”. 3. Ogni concorrente può partecipare con un massimo tassativo (pena l’esclusione) di 5 opere inedite per ogni sezione (sequenza e racconto fotografico valgono come 1 opera), anche con immagini riferite ad avvenimenti anteriori al 2015. 4. Termine di presentazione delle opere: 31 dicembre 2015 5. Le stampe, non montate, dovranno avere il lato maggiore di 30 cm (il formato consigliato è 20x30). Sul retro di ogni stampa dovranno essere indicate le generalità dell'autore con indirizzo, telefono e e-mail, il titolo dell'opera, il riferimento alla manifestazione cui si riferiscono e sezione alla quale si desidera partecipare. 6. Ogni autore è responsabile di quanto è oggetto delle opere presentate. 7. L'ammissione delle opere e l'assegnazione dei premi sono a giudizio della giuria. 8. Saranno premiate le migliori 3 opere per la sezione “L’Autodromo di Monza” , le migliori 3 per la sezione “Il Parco di Monza”, la migliore opera per la sezione speciale.

2° Categoria Parco: Stefano Casati - “Bianche chiome”

Menzione: Andrea Morganti - “Come piccole macchie”

Ulteriori premi potranno essere assegnati a discrezione della giuria. 9. La Giuria sarà composta da esperti del settore sportivo e fotografico, esponenti dell'ASAAP, Comune di Monza e limitrofi, dell'Autodromo di Monza. 10. La partecipazione al concorso è gratuita. Ogni foto dovrà essere accompagnata dal cedolino allegato (anche in fotocopia). 11. Le opere non verranno restituite e diventeranno di proprietà dell'A.S.A.A.P. che si riserva i diritti di utilizzazione dell'immagine. Una foto potrà essere scelta come soggetto di un manufatto in ceramica per il Muretto dei Campioni a Biassono. 12. Le opere devono pervenire a: - ASSOCIAZIONE SPORTIVA AMICI DELL'AUTODROMO: via Vittorio Emanuele 1 Monza (venerdì ore 21-23.30) o presso la sede del tram in Autodromo il pomeriggio del sabato e domenica. - PRO MONZA: portici comunali (ore 9-12,30; 15-18; sabato 9-12), telefono: 039323222 Per coloro che effettueranno l'invio a mezzo posta si raccomanda l'uso di un involucro adatto, se si effettua la spedizione per raccomandata l’indirizzo è: ASAAP c/o PRO MONZA - PORTICI COMUNALI - 20900 MONZA 13. Le opere premiate, segnalate e ammesse verranno esposte presso sedi di rappresentanza, alla presenza della giuria e delle Autorità. 14. Gli autori premiati verranno avvertiti per mail o telefonicamente. 15. L'inaugurazione e la premiazione avverranno, in data che sarà comunicata sul sito web dell’Associazione.(www.amiciautodromo.it) 16. Ulteriori informazioni: ROBERTO SUMMER tel. 039.6888097 - 348.7460912 Sede Monza ASAAP tel. 0392315138- oppure info@amiciautodromo.it 17. La partecipazione al concorso implica l'accettazione del presente regolamento.


Autodromo

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Tutte le foto dei premiati 2015 e il regolamento per scoprire come partecipare

gli scatti di un gioiello Auto dromo

1° Categoria Il cielo sopra l’Autodromo: Giada Viganò - “Il cielo sopra il campione”

Sezione Colore

1° Categoria Colore: Alberto Meani - “Fantasmi al Rally”

3° Categoria Colore: Fabio Michielon - Senza titolo

2° Categoria Colore: Daniele Spagnuolo - “Veloce come la luce”

Menzione: Alessandro Meani - “Nuova parabolica”

Menzione: Emanuele Cereda - “Tuffo nel passato”

Partecipa alla 30esima edizione del Concorso Ti aspettiamo per festeggiare con noi!



USSM

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Importante traguardo per il tradizionale appuntamento dedicato allo sport

Ed il Festival fa...40! La 40esima edizione del Monza Sport Festival si era annunciata, nel gradevole mattino di sabato 13 giugno, con l’affluenza di centosettanta ciclisti che, percorrendo 25 volte il circuito dell’Autodromo, ambivano alla vittoria dell’83° Medaglia d’Oro Città di Monza – 38° Trofeo Angelo Schiatti. Avrebbe tagliato il traguardo, dopo poco più di tre ore, il veronese Riccardo Minali davanti al compagno di squadra Simone Consonni e a Michele Zanon; alla premiazione erano stati invitati anche il nostro presidente Pietro Mazzo e il consigliere USSMB delegato allo sport Silvano Appiani. Sull’anello d’asfalto ci sarebbe poi stata la gara a cronometro, sempre per ciclisti, della Velo Virtus e i raduni delle Ferrari, delle Motom, delle indimenticabili Bianchina e l’ormai tradizionale pattinata della Roller Cup. Applaudita la riscoperta di giochi che si pensavano archiviati in qualche angolo della memoria: il Subbuteo e il Ciclotappo, vale a dire le gare con i tappi delle bottiglie su cui si mettevano i volti dei ciclisti, presente con una pista di 83 metri. Molto seguito il collegamento video con i sub in immersione a Santa Margherita Ligure disposto dal Sea Diving Muggiò: si avvertiva davvero la voglia di andare in vacanza. Di grande successo le due giornate del torneo “Bulli & Pupe” di scherma organizzato dal Brianza Scherma con atleti provenienti da ogni parte d’Italia. Tra le oltre cento partecipazioni al Monza Sport Festival ce ne siamo trovata un’altra che però non era stata invitata: la pioggia. Come la strega cattiva ha voluto vendicarsi dimostrando tutta la propria irruenza nella seconda parte di domenica scoraggiando il permanere di quasi tutte le attività all’aperto, soprattutto arti marziali, fitness, pattinaggio e le centinaia di motociclisti convenuti per i raduni. Hanno invece retto quelle al coperto con numerosi visitatori ai box della Motom, della nostra Associazione, che proponeva il concorso “Indovina il pilota”, e degli Amici del treno che esponevano plastici e ricostruzioni di linee ferroviarie davvero suggestive. Fino a quando il tempo era stato di buona compagnia c’era stata una buona affluenza un po’ ovunque, dimostrando che tutte le discipline in programma erano degne d’interesse e partecipazione. Da quasi vent’anni è ospite l’Unicef, le fa da punto di riferimento il minigolf che, attirando neofiti e appassionati, avvicina alla benemerita attività di questo Ente. Ecco, questo è ciò che rivela il Festival ad ogni sua edizione; l’hanno colto pienamente gli esponenti del Cda di SIAS, come il suo presidente Andrea dell’Orto e i consiglieri Massimo Ciceri ed Enrico Radaelli, altrettanto il procuratore generale Francesco Ferri che, con famigliari o amici, hanno voluto visitarlo. Affiancati dalla sempre lodevole collaborazione delle maestranze dell’Autodromo, la Presidenza e i Consiglieri dell’USSMB avevano dimostrato impegno e capacità organizzativa di prim’ordine; lo dicono pochi, ma significativi numeri: per il grande evento erano stati allestiti 200 tavoli, 400 panche, 92 gazebo e aperta una sessantina di box. La direzione logistica era, come di consueto, nella casetta Beta, pregevole hospitality che, per l’occasione, era stata allestita in modo davvero straordinario con pannelli su cui si potevano leggere frasi di Nelson Mandela e Usain Bolt: un grande omaggio dell’azienda di Sovico all’Unione al Festival. La sera di domenica 14, alla consueta riconsegna delle chiavi, si registravano già in una sessantina le prenotazioni per l’edizione numero 41. Perché la storia del Festival continua. “Ciao, ci si vede. Arrivederci all’anno prossimo”. Sono quasi le sette di sera e c’è ancora chi passa dalla casetta Beta

atmosferiche perché il fine era ed è superiore” “Ritiene sussistano ancora i presupposti?”. “Assolutamente, oggi più che mai! Il significato dello sport lo continuiamo a manifestare e sostenere. La pioggia di queste giornate ha avuto fasi alterne, non ha infatti impedito il realizzarsi di varie attività, di avviare e concludere dimostrazioni e Alcune immagini della 40esima edizione del Festival gare. Guarda qui, è un Sotto: Stefano Arosio, Pietro Mazzo, Silvano Appiani continuo avvicendarsi di e Antonio Casati saluti, di arrivederci: sanno quello che facciamo per loro e che rappresentiamo.” per riconsegnare le chiavi del box che ha “Sorprendente, si ha subito voglia di occupato durante il Festival; saluta e se pensare al dopo”. ne va, come ogni anno. Il presidente “Sì, perchè c’è la voglia di fare Mazzo ricambia con un sorriso e torna a nuovi programmi, di rimettersi guardare al di là del viale bagnato. in gioco. La motivazione è tanta; Davanti a noi stanno smontando una sembra quasi che la pioggia immensa struttura, un palco che avrebbe abbia dato nuovi stimoli, indotto dovuto accogliere un concerto molto a nuovi propositi. E’ gente che atteso: per la pioggia è stato annullato. sta apprezzando il nostro Commenta: “Un vero peccato, un impegno impegno, che ha colto organizzativo notevole”. pienamente il senso del nostro “Certo, Presidente, che un temporale come esistere, il nostro promuovere e quello di oggi ha scombussolato anche i sostenere lo Sport come elemento programmi del Festival…”. sociale, la nostra capacità di “Quando, quarant’anni fa, pensammo aggregare, il nostro essere all’USSM e a questa manifestazione, si sempre …Unione” escluse di mettere in conto le avversità Gian Maria Italia

Il grande libro del Festival I quarant’anni del Monza Sport Festival, ma soprattutto di quella grande missione per lo Sport intrapresa nel 1976 dall’USSM, raccolti e illustrati in un libro di pregevole fattura: 104 pagine e 110 foto che esprimono un’accurata impostazione redazionale e testi che descrivono magistralmente, nella vita sociale e sportiva, gli otto quinquenni trascorsi. Si può ordinare scrivendo all’USSMB via Passerini 6, 20900 Monza o sul sito www.ussm-mb.it.

Anniversario Al Monumentale si può visitare la tomba

Ascari: novant’anni dall’addio Quest'anno ricorre il 90esimo anniversario dalla scomparsa di Antonio Ascari ed il 60esimo anniversario dalla scomparsa di Alberto Ascari. Padre e figlio sono deceduti a distanza di trenta anni in tragiche circostanze legate al mondo delle quattro ruote; entrambi hanno partecipato al Gran Premio d'Italia di Monza ed entrambi hanno assaporato la vittoria sul circuito, il primo nel 1924 ed il secondo negli anni 1949 - 51 52. L’Autodromo rimane un punto di riferimento per tutti gli sportivi italiani appassionati di automobilismo: chi non vorrebbe da italiano vincere una gara sul circuito nazionale guidando una Ferrari? Chiunque...Alberto Ascari ci è riuscito per tre volte guidando una Ferrari. Il destino del campione milanese ha voluto che la sua tragica scomparsa fosse legata alla sua terra ed al suo circuito. La famiglia Ascari riposa al Cimitero Monumentale di Milano, lo scultore Michele Vedani ha eretto un monumento in memoria dei due piloti. Il Monumentale ospita i cittadini più famosi e benemeriti di Milano e non solo. Tra questi vi sono molti sportivi come Felice Bonetto e Mario Alborghetti, il direttore della Gazzetta dello Sport Candido Cannavò e la famiglia Pirelli. L’Associazione Amici del Monumentale di Milano si occupa da due anni dell'info point presente all'interno del cimitero e nasce per promuovere la conoscenza del luogo, definito “Museo a cielo aperto” per la ricchezza di opere d'arte racchiusa in questo splendido giardino. Il sodalizio si propone inoltre di fare da punto d'incontro tra i cittadini e le Istituzioni per il mantenimento ed il restauro delle opere. Questa associazione ha organizzato un percorso guidato per onorare i nostri piloti e gli sportivi che hanno dato la vita per la loro passione e ha creato visite guidate attraverso uno scenario storico, artistico e sacro. È l'opportunità per deporre una corona sulla tomba degli Ascari, cognome che è molto legato alla nostra Associazione con la tribuna, alla curva a lui dedicata, che ospita centinaia di ragazzi disabili nei giorni della Formula Uno. Gli Amici dell’Autodromo hanno accolto

con interesse questa proposta e intendono metterla in atto a breve: al momento di andare in stampa non abbiamo ancora definito la data, e pertanto chi fosse interessato a partecipare alla visita tenga d’occhio il nostro sito o quello degli Amici del Monumentale. Per informazioni: www.amiciautodromo.it www.amicidelmonumentale.org



Il ricordo

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Luigi Sabbadini, presidente onorario dell’Associazione, fu una figura storica

Il Sergente d’Africa che amava le moto BMW degli alleati tedeschi. attraversando con coraggio e Poi, quando il discorso scivolava sugli determinazione le avversità poste sul suo amici caduti in battaglia dagli attacchi cammino sorretto da una famiglia unita e continui degli aerei inglesi e gli occhi si con un rapporto con il figlio Antonio, a inumidivano, ecco che spostavo la cui ha trasmesso la sua passione e conversazione facendomi raccontare competenza motoristica, esemplare. ancora di quando nel dopoguerra Adesso il signor Luigi è in viaggio, non si conobbe Tazio Nuvolari, di cui conservava domanda più dove porta la strada, la una preziosa dedica, e come da meccanico segue e cammina soltanto dentro una ufficiale Moto Guzzi conobbe i campioni soave musica che scandisce sottovoce... centauri del mondiale motociclistico che Strano come il rombo degli aerei transitavano in officina per visionare le moto prima di scendere in pista a Monza. da caccia un tempo, stonasse con il ritmo delle piante Inevitabile poi la decisione di mettersi in al sole sui balconi... proprio come imprenditore privato ed e poi silenzio... e poi, lontano aprire un negozio nella sua città di Monza e contemporaneamente cimentarsi il tuono dei cannoni; a freddo... e dalle radio dei segnali in codice. in pista su moto fortemente preparate e Un giorno in cielo, fuochi di Bengala... modificate da lui stesso. “Sergent magiù ghe rivarem a baita?” Il livello di pilotaggio raggiunto lo portò a Ia Pace ritornò (Sergente maggiore torneremo a casa?). ma il Re del Mondo, gareggiare con risultati lusinghieri sulle Questo chiedeva Giuanin, un soldato del ci tiene prigioniero il Cuore. piste di tutta Italia, ma la sua forte corpo degli Alpini, al sergente Mario passione per la meccanica e la famiglia Rigoni Stern nel suo libro autobiografico Il silenzio e la quiete sono tornate a lo convinsero a dedicarsi a tempio pieno “Il sergente nella neve”. al lavoro di officina, diventando un punto regnare sulla strada, nel cielo blu cobalto Libro grandioso e commovente, che di Tobruk , i caccia inglesi nemici, gli di riferimento di tutti gli appassionati racconta la tragica epopea dei nostri Hawker Hurricane e i temibili motard, aiutato dal figlio Antonio. soldati mandati a morire nella Seconda Supermarine Spitfire, sono Il suo impegno nel sociale nella sua Guerra Mondiale in uno stato di totale amata città di Monza ed lo sconfinato puntini che stanno sparendo inadeguatezza tecnica e militare. amore per il motor sport lo porta all’orizzonte. Contrariamente a Le cose che ho letto sono le tutte le altre volte tutti i a essere fra i fondatori della stesse che ho potuto sentire commilitoni del sig. Luigi Associazione Sportiva Amici testimoniare per esperienza In pista escono dai rifugi tra le rocce e dell’Autodromo e del Parco. diretta dal nostro Presidente si riuniscono festanti. Tutti i onorario Luigi Sabbadini, scendeva Da quasi 40 anni nel Bersaglieri sono presenti e Consiglio direttivo e da 10 sergente dei Bersaglieri con moto nominato fanno festa abbracciandosi, presidente nella campagna d’Africa del da lui onorario, Luigi Sabbadini ha sanno che il pericolo è passato 1940. per sempre. Anche suo figlio I due personaggi si preparate vissuto il periodo d’oro del Paolo si è rialzato dal nostro Autodromo del assomigliano per la loro marciapiede e si unisce a loro dopoguerra, quello della grande umanità e disponibilità ed insieme riprendono il ricostruzione, ed è stato per tutti noi verso gli altri, ed ecco che il Signor la enciclopedia motoristica dove attingere cammino. Adesso davvero Luigi diventava un punto di riferimento, finalmente si torna a casa. e confrontare le cose lette da quelle testimone della storia studiata a scuola Attraversando il Bardo vissute da lui come testimone del tempo. sui libri. appena prima del ponticello Mi piace ricordare questo grande uomo Indimenticabili sono state per me le finale, ha solo un attimo di quando, a passeggio con lui fra le giornate trascorse al tram in sua bancarelle espositive delle manifestazioni esitazione e rivolgendosi compagnia, dove i suoi ricordi di pilota alla persona accanto gli di auto e moto storiche, ci occorrevano motociclistico e poi di affermato sussurra: “Dovrei avere ore per percorrere poche centinaia di preparatore meccanico finivano paura di qualcosa?”. inesorabilmente sopravanzati e sommersi metri: ad ogni passo un incontro con Joe Black gli posa dalle reminiscenze di reduce della guerra. clienti e fornitori che entusiastici lo amichevolmente la mano salutavano con affetto e per tutti una Mi ha raccontato cento volte le medesime sulla spalla “Non un uomo parola di incoraggiamento ed una storia cose ma ogni volta le sentivo con come Lei sig. Luigi, non un da raccontare su quel motore sbiellato o maggiore coinvolgimento, una esperienza uomo come Lei“. di quella valvola che bucava il pistone. di vita che lo ha segnato indelebilmente, Luigi Monguzzi Profondamente religioso, dava esempio di ed ho percepito di quanto debito di una vita spesa nella serenità riconoscenza dobbiamo avere con persone di questa generazione che hanno contribuito con le loro sofferenze e sacrifici a creare la democrazia in questa nostra tanto bistrattata Italia. Nelle foto: in alto Luigi Sabbadini all’Autodromo Il ricordo mai sopito dei commilitoni di Monza nel 1949; in basso in sella ad una Gilera 500 caduti del proprio reparto, le tipo L durante la campagna d’Africa nel 1941 sofferenze ma anche i momenti di serenità ed allegria seduti sul suo camion officina con il quale Luigi Sabbadini eseguiva la manutenzione dei mezzi motorizzati nel deserto della Libia, la volta che il Feldmaresciallo Erwin Rommel, comandante l’esercito alleato tedesco in nord Africa, ispezionò il suo reparto manifestando interesse per le loro moto Moto Guzzi Alce e Gilera 500L. Le quali, avendo il cilindro verticale, non affondavano facilmente nella sabbia come le


Dalla “curva”

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C’è chi accusa il campionato di non offrire più sorprese. Forse non è cosi...

F1 in crisi di emozioni? Le gare di Formula Uno stanno diventando troppo spesso noiose, soprattutto per quanto riguarda le posizioni di testa, e qualche duello per le posizioni che assegnano il terzo gradino del podio o i punti mondiali non basta a salvare lo spettacolo e ad esaltare gli spettatori (e soprattutto i telespettatori, visto che ormai vengono tenute più in conto le esigenze televisive che quelle del pubblico presente sui circuiti): questo è quello che si sente dire frequentemente dagli appassionati o da semplici spettatori, ma è del tutto vero? A mio parere è vero fino ad un certo punto: è naturale che quando una squadra esercita un dominio pressoché assoluto, come la Mercedes negli ultimi due campionati (o la Red Bull nei quattro precedenti o la Ferrari ai tempi di Schumacher), lo spettacolo diventi meno avvincente. Non c’è niente di meno appassionante di un esito pressoché scontato, con l’unico dubbio se vincerà Hamilton o Rosberg, e quest’anno il dubbio è sempre meno tale, vista la grande superiorità del primo: è come assistere a un film thriller o leggere un libro giallo di cui si conosce già il finale.Ma la gara di Budapest ha pensato a scombinare le carte: la fulminante partenza delle due Ferrari, su un circuito più consono alle loro caratteristiche, ha completamente capovolto il copione, con le due rosse a dominare la gara formando una coppia di testa sempre più irraggiungibile (peccato che poi Raikkonen, dopo una gara finalmente da protagonista, si sia dovuto ritirare per un guasto al motore elettrico) e le Mercedes ad inseguire vanamente; inoltre Hamilton ha commesso gravi errori, dimostrando che è molto più facile dominare la gara stando sempre in testa che inseguire la vittoria da posizioni di rincalzo e anche che la sua lucidità non è quella del campionissimo, che non può e non deve perdere la freddezza e la capacità di “vedere” la gara nel suo sviluppo. Questo dimostra che la superiorità della Mercedes c’è ancora, ma che approfittando di circostanze favorevoli (e soprattutto non dandosi mai per vinti ma continuando a lavorare per colmare il gap) la Ferrari può (e deve) metterla in grande difficoltà, facendo perdere alla rivale la capacità di studiare le giuste strategie (e la Mercedes ha dimostrato che quando è in svantaggio ne risente fortemente e perde la necessaria lucidità, come il suo pilota di punta). E che la spettacolarità delle gare può finalmente tornare, magari con qualche sforzo di fantasia e qualche ritocco regolamentare, anche se nessun regolamento potrà mai impedire al migliore di dominare. Senza però sacrificare l’impostazione tecnica attuale: è giusto cha la Formula Uno, massima espressione della tecnologia motoristica, sperimenti soluzioni, come l’abbinamento

LA VOCE DEGLI APPASSIONATI

Senza Monza? Impossibile... Una Monza senza Formula Uno sarebbe come una gara senza Ferrari. Monza ed il Gran Premio d’Italia: una lunga storia fatta di tradizione, amore e passione, iniziata nel lontano 1922 e continuata senza quasi nessuna interruzione. La Formula Uno deve correre a Monza, non esiste in Italia un circuito migliore di quello brianzolo, la tradizione deve continuare per la comunità e per tutti coloro che da più di novant’anni si dedicano e si sono dedicati all’Autodromo. Non si tratta solo di indotto economico, ma di passione, una passione che la Brianza ha sempre incoraggiato e sostenuto per il Gran Premio, approntando il

miglior circuito italiano, dedicandosi ai parecchi visitatori nel migliore dei modi, creando intrattenimento e comfort per i numerosissimi appassionati che ogni anno si riversano nel cuore della Brianza. Non meno rilevanti certamente gli utili che gli ospiti apportano alla cittadina, nella fattispecie l’indotto legato al turismo, alla cultura ed all’economia, senza contare l’unione che la gara crea tra classe politica ed imprenditoriale. Il nonagenario Autodromo funziona, la tradizione merita di continuare anche dopo il 2016. Pietro Esposito espibo@alice.it

Fuori Gp: inizia il divertimento Anche quest’anno un ricco programma di eventi in Brianza

di motore a scoppio ed elettrico, che possono rappresentare il futuro dell’automobilismo per noi tutti comuni mortali e un minore impatto sull’ambiente dell’uso quotidiano dell’automobile. E senza tenere conto delle stucchevoli polemiche sul rumore: la bellezza della Formula Uno, la capacità di concepire la sua tecnologia e di portarla alla massima espressione non sono certo legate ai decibel che emettono gli scarichi. Anzi, io trovo più gradevoli questi motori e i loro suoni, e considero che il problema del rumore sarà sempre più una spada di Damocle non solo per Monza ma per tanti altri circuiti. Roberto Summer

La Formula 1 è uno degli eventi più attesi in Brianza, non solo per gli appassionati di motori ma per tutti i cittadini del monzese. È un momento che coinvolge tutti: passeggiando per le affollate strade della cittadina longobarda si percepisce un fervore che soltanto un evento come questo può portare. Più in generale, sono numerosi gli eventi promossi dai Comuni nell’area con Fuori GP: spettacoli, mostre, feste con animazione, stand, musica e sfilate per intrattenere appassionati e non solo. Un’occasione unica per vivere i giorni del tanto atteso Gran Premio d’Italia di Formula Uno grazie a ca-

lendari ricchi di intrattenimento per grandi e piccini; commercianti e Comuni lavorano in sintonia per rallegrare gli ospiti con l'obiettivo di valorizzare un territorio speciale, antico e moderno, degno ed orgoglioso di ospitare la prestigiosa gara automobilistica. “Anche quest'anno le aspettative sono alte”, ha spiegato il sig. sindaco Angelo Malegori di Biassono: “ La Formula Uno non è solo motori ma offre la possibilità di far conoscere i meravigliosi luoghi della Brianza. Sfilate di moda, concerti e tanto altro animano le strade in un'allegria quasi surreale.” Davide Esposito

Un team di giovanissime ha distribuito 5.000 volantini

Gli Amici hanno le loro girls Le più belle della Brianza per l'Associazione degli Amici dell'Autodromo e del Parco. Lo scorso giugno, un gruppo di giovani monzesi e brianzole ha animato via Vittorio Emanuele, a Monza, distribuendo oltre 5.000 volantini. Le ragazze, scelte da Davide Esposito, si sono gentilmente prestate per promuovere le attività della famosa associazione monzese. Le stesse "girls" saranno attivissime, del resto, durante gli attesi giorni del Gran Premio, e non sol,o per promuovere numerose iniziative legate al mondo dei motori. Un'attività finalizzata a sensibilizzare i cittadini

e soprattutto i politici al fine di preservare l'Autodromo ed il Parco.La Formula Uno è, infatti, la linfa vitale dell'Autodromo, un evento importante non solo per gli appassionati di motori, ma anche per l'economia locale e l'indotto regionale che crea. Le forze politiche devono impegnarsi affinché si possano trovare le risorse per affrontare i costi del canone annuale per il Gran Premio che dal 2017 raddoppieranno, rischiando di far tremare un impianto che da oltre 90 anni regala emozioni a grandi e piccini. D.E.


L’evento

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Per il primo anno la storica competizione è transitata per l’Autodromo

Mille miglia, è passione La Mille Miglia passa per Monza e non solo, entra per la prima volta all’interno dell’Autodromo Nazionale di Monza. Lo scorso 17 maggio, il tempio della velocità italiano ha ospitato una tappa della “Gara più bella del mondo”. Proprio in occasione dell’appuntamento monzese, l'AC Milano è stata protagonista, ideando un trofeo intitolato ad Alberto Ascari. Il premio è stato assegnato così per la prima volta alla coppia formata da Ezio Martino Salviato e Maria Caterina Moglia che con la loro Bugatti T40 del 1928 hanno fatto registrare la migliore prestazione durante le tre prove speciali disputate sul nostro territorio. Le vetture, durante l’evento, hanno percorso sia il tracciato stradale, sia le mitiche sopraelevate, il “gioiello” in attesa di un vero grande rilancio, entusiasmando nell’occasione il numeroso pubblico giunto appositamente e composto non soltanto da appassionati, ma anche da tanta gente comune. Per quanto ci riguarda, e visto anche il successo ottenuto, non possiamo che augurarci che il passaggio della Mille Miglia a Monza diventi un appuntamento fisso. Andrea Corbetta

editore Associazione Sportiva Amici dell’ Autodromo e del Parco Unione Società Sportive Monzesi

roBerto SUMMer Direttore responsabile Vicedirettore Pietro esposito Responsabile servizi fotografici Andrea Corbetta Comitato di redazione Fabrizio Ciceri Luigi Monguzzi Pietro Mazzo

RINGRAZIAMENTO Ringraziamo l’Ipermercato di Monza “Iper la grande I”, che sorge lungo viale Stucchi, per la cortese collaborazione, con la fornitura di bevande, per la perfetta riuscita delle iniziative della nostra Associazione in Autodromo in occasione del Gran Premio d’Italia. È una giusta sinergia tra un’importante realtà commerciale attiva a Monza (ma anche in tutto il resto d’Italia) e le nostre attività, nel segno di una sempre maggiore legame tra l’Autodromo e il suo territorio.

ReDazione Via Vittorio emanuele, 1 20052 Monza (Mi) Fax 039/2329594 Telefono 039/2315138 e-mail info@amiciautodromo.it STampa rdS Web Printings via Belvedere, 42 20043 Arcore (MB) Autorizzazione tribunale di Milano n°155 del 2/5/1981



La storia

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Il 4 settembre a Biassono uno spettacolo racconterà la sua avvicente esistenza

Ferrari, storia italiana Le passioni, le corse, il mito. È il nome italiano più conosciuto nel mondo: con le sue automobili e con le sue vittorie, Enzo Ferrari, ha creato un mito. Ma dentro e dietro la leggenda di quest’uomo e del “Cavallino rampante” c’è una storia appassionata tra pubblici trionfi e intime sconfitte, tra motori e drammi familiari, tra amori ed eventi che hanno segnato la storia d’Italia. Verrà raccontata in uno spettacolo teatrale, attraverso i diari, le lettere e le interviste l’avventura pubblica e privata de “l’ingegnere” svelandone i sogni e i tormenti: le speranze della giovinezza, le prime gare automobilistiche, la nascita della scuderia più famosa del mondo, i misteri di due amori sofferti, il travagliato matrimonio con Laura Garello e la clandestina relazione, poi divenuta serena convivenza, con Lina Lardi, la tragedia di un figlio perso troppo presto, Dino Ferrari, il segreto di un erede amatissimo, Piero Lardi Ferrari, i successi sui circuiti di tutto il mondo, l’Autodromo di Monza, il prediletto, i rapporti, spesso in aperto contrasto con i potenti del suo tempo da Mussolini a Togliatti, da Moro a Pertini, le sue amicizie con Giovanni Guareschi, Indro Montanelli, Federico Fellini e Nino Rota. E ancora le intense interviste con Enzo Biagi, l’ammirazione e l’affetto per i suoi piloti, Achille Varzi e Tazio Nuvolari, Alberto Ascari e Juan Manuel Fangio, Niki Lauda e Gilles Villeneuve, i suoi “cavalieri del

Enzo Ferrari era stato soprannominato “il Drake” per la forza e la volontà incrollabile con cui portò a compimento il suo sogno

rischio” come Ferrari amava definirli, gli alfieri delle sue vittorie, che però spesso si mescolarono alle grandi tragedie delle piste. Dall’ascolto della lettura dei testi selezionati si evincono in Ferrari la lucidità dei propositi, la capacità di resistere alle avversità, l’appartenenza ad una comunità ed il senso autentico dell’interessarsi del bene comune del proprio Paese. Si scoprono, inoltre, un’umanità ed una ricchezza interiore profonde e straordinarie che permettono di conoscere l’indole e l’animo di Ferrari. Con questa iniziativa si vuole, oltre che riportare alla memoria e alla conoscenza dei più giovani una personalità così importante, raccontare un pezzo di storia del Paese, le aspirazioni di un uomo, Enzo Ferrari, che ha saputo regalare un sogno a milioni di appassionati, che, ancora oggi, ammirano le automobili da corsa uscite dalla sua scuderia. Tutti i nostri soci e gli appassionati sono invitati a partecipare a questa appassionante serata teatrale. Voci recitanti Laura Negretti e Ivan Ottaviani Soprano Elena D’Angelo accompagnata dal maestro Claudia Mariano Ricerca e stesura testi a cura di Ettore Radice Venerdi’ 4 settembre 2015, ore 21 Piazza San Francesco - Biassono

Correva il 1965 e Monza era al top Volontà e genialità, questo il connubio che fece nascere la Mille Chilometri Anno 1965, sta scoppiando la rivoluzione culturale in Cina. La Francia entra nel vortice del terrorismo algerino. Che Guevara lascia Cuba e parte per la rivoluzione in Bolivia. In Italia non accadeva nulla di particolare sulla scena politica, salvo, tanto per non smentirsi, i contrasti interni del PCI fra le due correnti di Amendola ed Ingrao. Il governo di centrosinistra di Aldo Moro emana decreti a raffica sull’economia per evitare tracolli finanziari, mentre nasce a Roma la prima discoteca, il Piper, la scintilla che accende anche tutte le altre città italiane. Il 1965, invece, fu un grande e memorabile anno per l’Autodromo di Monza: venne disputata la prima edizione della 1000 chilometri per vetture sport-prototipi e la prima edizione della 4 ore con cui ebbe inizio il Campionato Europeo Turismo. La 1000 km di Monza nasce da una geniale intuizione del presidente Ac Milano e Sias Luigi Bertett, con la collaborazione dell’ingegner Giuseppe Bacciagaluppi e del vulcanico Romolo Tavoni, per fare avere all’Italia Sportiva una seconda prova mondiale valevole per vetture Sport e Gran Turismo, gara che nel tempo è entrata nei cuori dei tifosi al punto che l’affluenza di pubblico superava anche gli spettatori della F1. Un'altra innovazione di quel fantastico 1965 fu la mostra di vetture sportive ed accessori, e la creazione del Museo dell'Autodromo. Monza, oltre al Gran Premio, poteva così

contare su un calendario che comprendeva corse mondiali, europee, nazionali, e sopratutto la svolta epocale di creare una scuola di formazione per i giovani piloti: la Formula Monza. La Formula Monza nacque anch’essa dal genio del presidente Bertett, che trasmise le sue richieste a Tavoni, ex direttore sportivo della Ferrari e dell'ATS. Tavoni, che nel 1964 era approdato all'ufficio sportivo dell'Automobile Club di Milano, raccolse l'idea e si mise al lavoro per tradurla in pratica. Alla progettazione del primo telaio pensò l'ingegnere Massimino, come racconta Romolo Tavoni: “La visione strategica del presidente Bertett era quella di far diventare Monza una scuola permanente di formazione ed addestramento, non solo per i piloti, ma anche per i meccanici, costruttori, preparatori e per tutti coloro che a vario titolo erano coinvolti nell'attività sportiva: quindi, anche per gli organizzatori (che dovevano imparare a gestire le competizioni ed a fare quadrare i bilanci) e per i commissari di percorso, che fino ad allora erano quasi tutti ex piloti. Alla base di questo programma - che costituiva una vera innovazione per tutto l'automobilismo nazionale ed internazionale - ci doveva essere una vettura addestrativa, economica, sicura e facile da gestire, in modo da mettere i piloti nelle condizioni di poter correre provvedendo da soli al minimo di manutenzione necessaria”. Il progetto e disegno tecnico della Formula Monza dell’ingegnere Massimino non fu mai firmato, né depositato e

neanche brevettato. Il presidente Bertett voleva che chiunque ne fosse in grado potesse realizzare in proprio la vettura. Cinquant’anni sono trascorsi e si deve studiare il passato se si vuole prevedere il futuro ed i vari: Bertett , Bacciagaluppi, Tavoni sono la dimostrazione che sono gli uomini a fare la storia e non viceversa: “Proponiamoci grandi esempi da imitare, piuttosto che vani sistemi da eseguire”. Luigi Monguzzi

RINGRAZIAMENTO L’Associazione ringrazia Pinuccio Castelnuovo per la collaborazione prestata alla manutenzione del nostro tram, con la fornitura gratuita delle vernici.



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