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D IAMANTE Anno 18 n°

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& TECNOLOGIA

Pubblicazion e trimestrale

- Giugno 2012

- Spedizione

in A.P. 45% -

Art. 2 comma

20/b Legge 662/96

- Filiale di Milano

APPLICAZ IONI

Copertin

Primo Piano / Feature 06 “Linee di Resinatura S.E.I.” Verso una nuova era di crescita per l’imprenditoria lapidea “S.E.I. Resin Lines” Towards a new era of growth for the stone processors

Eventi e Mercati / Events and Markets 12 Adolfo Wildt. L’anima e le forme tra Michelangelo e Klimt 18 Il marmo affascina Milano con One - INTO THE VOID Marble captivates Milan with One - INTO THE VOID 22 Carrara Marble Weeks, la tradizione artistica e culturale della città si fonde con Carrara Marmotec / Carrara Marble Weeks, the art and cultural traditions of the town will come together with Carrara Marmotec.

a / Cover Page S.E.I., impian ti e lavorazione de macchine per la i materiali lapi dei S.E.I., plants an d machinery for stone proc essing

Pubblicazione Trimestrale 69a Edizione - Giugno 2012

ISSN 1824-5765 In Copertina / On Cover page: S.E.I. Srl Viale Domenico Zaccagna, 6 54031 Avenza Carrara (Ms) - Italy Tel.: +39 0585 855580 Fax: +39 0585 855171 www.seicarrara.it info@seicarrara.it Editore / Publisher Editorial and Advertising Office G&M Associated Sas Via Caracciolo n° 26 20155 Milano - Italy Tel. & Fax +39 02 314460 www.gmassdiamante.com info@gmassdiamante.com Direttore Responsabile: Renata Marchi Progettazione, Grafica, Traduzioni a cura di: G&M Associated Sas

Diamante Industriale / Industrial Diamond 32 Nuova tecnologia Element Six di incapsulamento del diamante sintetico / New Element Six encapsulation technology 35 Studio sull’utilizzo di diamante sintetico incapsulato nel taglio del calcestruzzo / A study of the use of encapsulated synthetic diamond in the cutting of concrete 51 Particelle di diamante con superficie testurizzata: proprietà e applicazioni / Surface textured diamond particles: properties and applications

Hanno collaborato: I. Benea E. Brosnan P. Brux F. Degrain D. Egan L. Fitzgerald P. Marchandise S. Melody K.E. Öksüz B. Rosczyk F. Tagliabue e gli Autori citati. Stampa: Lazzati Industria Grafica S.r.l., Casorate Sempione (Va) Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 454 del 18 novembre 1993 Registro Operatori di Comunicazione n° 4373 del 21 novembre 2001 (ex Registro Nazionale della Stampa n° 454 del 18 ottobre 1993). Spedizione in abb. postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96

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Milano

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Utensili Diamantati / Diamond Tools 43 Monitoraggio delle prestazioni di una segatrice a catena in cava Monitoring of chain saw machines to follow their performances in quarries 65 Caratterizzazione di materiali compositi a matrice metallica Fe-CO e rinforzo B4C impregnati di diamante Characterization of Diamond Impregnated B4C / Fe-Co MMC

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Edilizia / Building 73 Lavori di ammodernamento del BC Place Stadium di Vancouver Raising the Roof at BC Place

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Schede tecniche Vademecum Schede tecniche Vademecum Schede tecniche Vademecum COP. COP. COP. COP.

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“Linee di Resinatura S.E.I.” Verso una nuova era di crescita per l’imprenditoria lapidea

È

innegabile che il mondo cambi continuamente e che con esso cambino le condizioni lavorative di tutti i rami dell’industria. Nel corso della sua storia, S.E.I. ha ben compreso che, per essere ritenuta valida, una tecnologia deve essere lo specchio dei tempi. E così, forte di questa convinzione, l’azienda ha sviluppato la quinta generazione delle sue Linee di Resinatura. I principali obiettivi che i progettisti Carraresi hanno perseguito nell’ideare i nuovi impianti sono: ❏ La riduzione dei consumi energetici entro i minimi termini. I consumi delle più recenti “Linee di Resinatura S.E.I.”, si attestano su livelli sorprendentemente bassi. Ciò è possibile grazie ad un avanzatissimo sistema per la termoregolazione dei forni e per il recupero del calore già immesso all’interno dei forni stessi. ❏ La limitazione dell’impiego di manodopera. L’elevato grado di automazione delle “Linee di Resinatura S.E.I.”, fa sì che l’intero ciclo produttivo possa essere gestito da appena uno o due operatori.

❏ La semplicità d’uso e la massima tutela della sicurezza del personale. Imparare a usare una “Linea di Resinatura S.E.I.” è così facile e immediato, che chiunque può diventare un tecnico discretamente abile nel giro di pochi giorni. Le varie postazioni di lavoro, sono disegnate secondo i moderni dettami dell’ergonomia, cosicché gli addetti si trovino a operare da una posizione comoda e sicura. ❏ La straordinaria versatilità d’impiego, intesa come: a) Possibilità di retinare e resinare tutti i tipi di marmo, granito, breccia, travertino, limestone, onice e pietra naturale. Le “Linee di Resinatura S.E.I.” sono adatte a riparare, rinforzare ed abbellire ogni sorta di materiale. b) Possibilità di processare lapidei di qualsivoglia formato e dimensione. Le “Linee di Resinatura S.E.I.” possono essere impiegate per il trattamento di lastre, spessori, filagne e mattonelle. c) Possibilità di ricorrere a tutte le resine artificiali esistenti. Le aziende che scelgono una “Linea di


“S.E.I. Resin Lines” Towards a new era of growth for the stone processors

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t is undeniable that the world changes constantly and, with it the working conditions of all branches of industry change. Throughout its history, S.E.I. has understood that to be considered valid, a technology must be the mirror of the times. Determined to best support the stone processors ready for the challenges that the second decade of the 21st Century holds, the Carrara-based company has created the 5th generation of its Resin Lines. The main aims and objectives of the S.E.I. designers can be summarised as follows: ❏ Minimization of the energy consumption. The ovens included in the latest “S.E.I. Resin Lines” are complete of heat recovery ventilation systems which

reduce the power consumption to a minimum. Minimizing the energy consumption is definitely one of the best ways to keep the production costs down. ❏ Reduction of manpower. The “S.E.I. Resin Lines” are highly automated plants which require one or two workers only. ❏ Great ease of use and absolute safety at work. Anybody can learn how to use a “S.E.I. Resin Line” and become a quite skilled technician in a few days. All the working stations of the 5th generation S.E.I. plants are designed according to ergonomics principles, so that the factory’s operators can work in a safe and comfortable position. DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia

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Resinatura S.E.I.” sono libere di adoperare tutte le resine esistenti, senza alcuna distinzione tra composti di genere “poliestere” e sistemi “epossidici”. Giova notare che l’odierna gamma delle “Linee di Resinatura S.E.I.” comprende oltre 50 modelli che differiscono in termini di configurazione, dimensioni d’ingombro, equipaggiamento, livello di automazione

e capacità produttiva. Esistono quindi impianti compatti che misurano meno di 12 metri in lunghezza e possono produrre 10 lastre retinate o resinate per ogni ora lavorativa e gigantesche versioni completamente automatiche, in grado di battere ogni record di produttività oraria, assicurando un output di 60 lastre sia retinate che resinate.

www.seicarrara.it ❏ Highest versatility revealed by: a) Possibility to net-reinforce and resin-treat all kinds of marble, granite, breccia, travertine, limestone and onyx. The “S.E.I. Resin Lines” allow to repair, reinforce and embellish all types of stone materials. b) Possibility to process materials of any size and format. The users of a “S.E.I. Resin Line” can net-reinforce and resin-treat slabs, thicknesses, strips and tiles indifferently. c) Possibility to use all the existing artificial resins. The companies who operate a “S.E.I. Resin Line” can use all the today’s existing resins for stone repair, reinforcement and embellishment, with no difference

between polyester and epoxy products. It is noteworthy to mention that the today’s range of the “S.E.I. Resin Lines” includes over 50 models which differ in layout configuration, overall dimensions, degree of automation and productive capacity. The entry-level versions are compact-sized Resin Lines which are just 12-metre long and can produce 10 net-reinforced or resin-treated slabs per hour, whilst the state-of-the-art plants are gigantic and fully automated models which are designed to break all production records, as they can process both the back and the surface of 60 slabs per hour on a continuous basis.




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Marble captivates Milan with One INTO THE VOID Interni Legacy was opened in the University of Milan’s courtyards and Carrara presented an installation designed by the prestigious Skydmore Owens & Merryll office made by Carrara Fiere in preparation for Carrara Marmotec 2012

Once again, Carrara Fiere was present at the annual event organised by the magazine “Interni” with an installation in marble which immediately caught the eye of visitors to Interni Legacy, an event which occupied the courtyards, arcades and gardens of the University of Milan (Ca’ Granda ex-ospedale Maggiore - Greater Hospital) with a series of works representing the best in international design. “One - INTO THE VOID” is the name of the installation created by Carrara Fiere designed by the Skydmore, Owings & Merryll office together with Paolo Armenise and Silvia Nerbi as the project coordinators which was presented to the press by Arch Yasemin Kologlu, an associate of the office. The project became reality thanks to the support of a group of important companies in the stone industry who were the project’s partners: Franchi Umberto Marmi,


Il marmo affascina Milano con One INTO THE VOID Nei cortili della Statale, Carrara presente ad Interni Legacy con un’installazione firmata da Skydmore Owens & Merryll e realizzata da Carrara Fiere in preparazione di Carrara Marmotec 2012

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arrara Fiere ha partecipato anche quest’anno ad Interni Legacy, evento annuale organizzato dalla prestigiosa rivista Interni, con un’installazione in marmo che ha immediatamente affascinato i visitatori che hanno affollato i cortili, i loggiati ed i giardini della Università Statale di Milano, ammirando una serie di works firmati dal gotha del design internazionale. “One - INTO THE VOID” è il nome dell’installazione realizzata da Carrara Fiere su progetto dello studio Skydmore

Owings & Merryll, con Paolo Armenise+Silvia Nerbi project coordinator, e presentato alla conferenza stampa di apertura dell’evento dall’arch. Yasemin Kologlu, associata dello Studio. Il progetto è stato realizzato grazie al supporto di un gruppo di importanti aziende del settore, partner del progetto: Franchi Umberto Marmi, Gemeg, Il Fiorino, Italmarble Pocai, Marmi Carrara, MT&S, Sagevan Marmi, Sam, Savema e UpGroup e la preziosa partecipazione di importanti marchi del design italiano quali Martinelli Luce,


cui è stata affidata per il secondo anno consecutivo la cura dell’illuminazione, Jove, Antonio Lupi, Sampietro 1927 e Bellé Forme. One - INTO THE VOID ha attirato l’attenzione di giornalisti e critici con Philippe Daverio, fra i primi che ha dichiarato: “si tratta di un esempio perfetto per far capire il valore e il peso del marmo. La gente passa al suo interno e capisce che il marmo si può calpestare e assapora consapevolmente il piacere di visitare una cava, transitando attraverso gli spazi creati dai blocchi”. La realizzazione è stata imponente anche in un contesto monumentale come il cortile dell’Università: ispirato dalle cave di marmo di Carrara, il progetto crea un dialogo fra le pareti di marmo monolitiche e il vuoto definito all’interno, mentre una panchina segna lo spazio esterno. Il progetto consiste nella sovrapposizione di spessori di 10 centimetri, che formano un unico blocco di marmo lungo 4.8 metri, largo 2.8 e alto 2.8 metri. La sottile variazione di colore e la tessitura creata dalla disposizione orizzontale degli spessori ricorda la

Gemeg, Il Fiorino, Italmarble Pocai, Marmi Carrara, MT&S, Sagevan Marmi, Sam, Savema e UpGroup and the precious contribution of important names in Italian design such as Martinelli Luce, who for the second year running was in charge of the lighting, Jove, AntonioLupi, Sampietro 1927 and Bellé Forme. One – INTO THE VOID attracted the attention of journalists and critics alike such as Philippe Daverio, one of the first to say: “it is a perfect example to show the value and importance of marble. People pass through it - said Daverio - and understand that marble can be walked on and can appreciate what it is like to visit a quarry by moving in and out of the spaces created by the blocks”. The work was impressive even in a monumental setting such as the University courtyard. Inspired by Carrara marble quarries, it creates a dialogue between the monolithic walls of marble and the void defined within, while a bench identifies the

tessitura naturale delle cave di Carrara; la forma finale è il risultato dell'alternarsi di una serie di geometrie lineari, che si riferiscono alla stratificazione artificiale generata dall'uomo nell'atto dell'estrazione del marmo. Durante la giornata, il vuoto fra le due parti cattura la luce e genera diverse chiavi di lettura con il variare dell'incidenza dell'angolo solare.

Attraversandolo, i visitatori percepiscono lo spazio creato all’interno e sono spinti a metterlo in relazione con la seduta scura esterna. L’effetto di ottanta tonnellate di Marmo bianco, che galleggiano su una pedana di legno su una superficie complessiva di oltre cento metri quadrati, ha reso One – INTO THE VOID uno dei pezzi più ammirati e vissuti.

outside space. The work consists of the overlapping of 10-cm-thick pieces which form one single block of marble 4.8 metres long, 2.8 metres wide and 2.8 metres high. The subtle variation in colour and texture created by the horizontal laying of the pieces recalls the

natural texture of the quarries in Carrara and the final shape is the result of a series of alternating geometric lines which refer to the artificial stratification created by man extracting the marble. During the day the void between the two parts captures the light and


“È il segno evidente che con questo lavoro siamo riusciti a riprodurre le suggestioni che ci ha offerto la visita alle cave” ha detto Yasemin Kologlu durante la conferenza stampa, svoltasi con la partecipazione dei grandi nomi del

lends itself to various interpretations as the angle of the sunlight changes. When crossing it visitors perceive the space created within and are led to relate it to the dark bench outside. The effect of eighty tons of white marble floating on a wooden platform over an overall surface area of over one hundred square metres was that One – INTO THE VOID was one of the most admired pieces.

design internazionale: da Michele de Lucchi a Zhang Ke, da Akihisha Irata a Jurgen Mayer che, assieme agli altri, hanno illustrato le caratteristiche delle opere realizzate. Alcune di queste saranno presentate anche a Carrara durante

“This is the obvious sign that with this work we have managed to reproduce the sensations that a visit to the quarry gave us” said Yasemin Kologlu during the press conference which was attended by great names in international design: from Michele de Lucchi to Zhang Ke, from Akihisha Irata to Jurgen Mayer who, together with others, illustrated the characteristics of the works created. Some of these will also be presented in Carrara during the Carrara Marble Weeks which is now on the doorstep.

Carrara Marble Weeks, ormai imminente. Il contesto è stato quello di una Milano che “con il Salone del Mobile e le iniziative collegate, come quella che si sono svolte all’interno dell’Università, ha ritrovato ed esaltato la sua capacità di ospitare il design nelle grandi scenografie urbane, attraverso le quali la città si racconta e riflette – ha detto l’assessore alla cultura Stefano Boeri – nel solco di una tradizione che la vede sempre protagonista”. Paris Mazzanti, Direttore di Carrara Fiere, soddisfatto dell’accoglienza ricevuta da One – INTO THE VOID, ha riproposto all’attenzione di architetti e designer il marmo, in preparazione di Carrara Marmotec, poiché “ancora una volta abbiamo avuto il supporto di aziende importanti che hanno compreso la validità di un progetto di promozione che ha portato il marmo, con un’installazione importante come questa, nel contesto che gli appartiene, i grandi eventi del design, ove può riproporsi con tutto il suo fascino senza tempo”.

The setting was Milan that “with the Furniture Show and the related events such as the one held within the University grounds, rediscovered and enhanced the city’s ability to host design in large urban settings through which it talks about itself and reflects – said the Culture Councillor of Milan Stefano Boeri – in accordance with its traditional leading role in this field”. Satisfied with how One - INTO THE VOID has been received, Paris Mazzanti, general manager of Carrara Fiere, who focussed the attention of architects and designers on marble in preparation for Carrara Marmotec, the International trade fair due to be held from 23 to 26 May, said: “once again we have had the support of important companies who have understood the value of the project as a promotions tool which brings marble, with such a significant installation as this, into a setting it belongs to: an important design event where it can show its timeless beauty”. DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia

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Carrara Marble Weeks


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al 23 maggio la tradizione artistica e culturale della cittĂ si fonde con Carrara Marmotec. Aziende e istituzioni unite per un evento che coinvolgerĂ tutte le eccellenze con tante novitĂ . From 23 May the art and cultural traditions of the town will come together with Carrara Marmotec. Companies and authorities together for an event with the accent on excellence and innovation.


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opo il grande successo della prima edizione di Carrara Marble Week, che nell'estate 2011 ha coinvolto il centro storico della città, la manifestazione organizzata da Carrara Fiere e pensata come naturale estensione di Carrara Marmotec, la Fiera internazionale di marmi, tecnologie e design, sarà riproposta, ancora più ricca di eventi e di presenze, con il coinvolgimento diretto del Comune di Carrara, Camera di Commercio, Fondazione Cassa di Risparmio e Accademia di Belle Arti, oltre che con il contributo della Regione Toscana e di Toscana Promozione. È stata una decisione nata dalle riflessioni e delle consapevolezze sorte dopo la prima edizione. L'evento, che sarà inaugurato il 23 maggio 2012, si arricchisce di una “s”, il plurale che sottolinea un prolungamento temporale dato che la manifestazione, che nel 2011 era stata progettata per durare solo una settimana, si è poi protratta per oltre un mese. L'edizione 2012, ideata con modalità di svolgimento, velocità e appuntamenti diversi, si concluderà in settembre con l'apertura di “Convivere” il festival annuale della cultura e del giornalismo. Avrà una dimensione molto più ampia perché, all'interno di un percorso che avrà il suo centro in via Roma, comprenderà l'intera città a partire dal rinnovato Centro internazionale delle arti Plastiche fino al San

Giacomo, passando per il centro storico, il Palazzo Binelli, l'Accademia di Belle Arti e corso Rosselli che, nella prima edizione, è stato l'epicentro del design. Carrara Marble Weeks partirà il 23 maggio e sarà un grande teatro nel quale saranno rappresentate le eccellenze del lapideo, coinvolgendo le aziende che partecipano a Carrara Marmotec. Le aziende, e non solo loro, saranno protagoniste di un percorso che, partendo dalla fiera, troverà il suo compimento in città – hanno detto fra l'altro Giorgio Bianchini e Paris Mazzanti, presidente e direttore di Carrara Fiere presentando l'evento - per proseguire un cammino che muove dalla consapevolezza di disporre di un patrimonio unico fatto di storia, qualità ed eccellenza, un patrimonio che le consente di riappropriarsi di un ruolo, quello di capitale mondiale del marmo, che non deve essere solo un titolo ma porti ad una testimo-

nianza collettiva della capacità nuova di stare sullo scenario nazionale e internazionale”. Hanno aderito al progetto Franchi Umberto Marmi, Gemeg, Il Fiorino, Italmarble Pocai, MT&S, SAM, Savema e Up Group, ma sono previste molte altre importanti partecipazioni. I temi sviluppati saranno ancora quelli dell'architettura che ha avuto una preview a Milano, durante la Design Week di aprile, con la partecipazione delle aziende del marmo ad Interni Legacy con un progetto firmato dal prestigioso Studio di Architettura SOM (Skidmore, Owings & Merrill). A Carrara si terrà anche la seconda edizione della conferenza “progettare con il marmo”, mentre con “switch on our heritage” sarà realizzato un progetto che prevede, assieme ad altre iniziative, di accendere una luce sui palazzi storici. Il Design avrà uno dei suoi epicentri nella galleria di via Roma dove, in collaborazione con ADI, la prestigiosa Associazione dei Designer Italiani, sarà allestita la


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ollowing the great success of the first year of Carrara Marble Week which took over the old town in the summer of 2011, the event organized by Carrara Fiere and conceived as a natural extension of Carrara Marmotec, the international exhibition of marble, technology and design will be staged again with an even wider programme and the direct involvement of Carrara Council, the Chamber of Commerce, Carrara Savings Bank Foundation and Carrara Fine Arts Academy as well as the contribution from the Tuscan Regional Government and Toscana Promozione. The decision was made after the evaluation of the first year and the event due to be opened on 23 May 2012 is now Carrara Marble Weeks and not “week” to emphasise the extension since the initial event was supposed to last a week and went

on for over a month. The new 2012 event will come to an end in September with the opening of “Convivere”, the annual festival of culture and journalism held in Carrara. Carrara Marble Weeks 2012 will be a much larger event, stretching over the entire town. Its centre will be in Via Roma and it will include the renovated International Centre of Plastic arts up to San Giacomo, the old town, Palazzo Binelli, the Fine Arts Academy and Corso Rosselli which was the centre of design in the first year. Carrara Marble Weeks will be opening on 23 May and will be a magnificent stage showing the best of natural stone and involving companies taking part in Carrara Marmotec. The companies, and not only they, will be the main characters in this journey from the exhibition centre to the town – said Giorgio Bianchini and Paris Mazzanti, chairman and general

manager of Carrara Fiere, when presenting the event – following a course based on the awareness that the town possesses a unique heritage made of history, quality and excellence, a heritage that enables it to repossess its role as the world capital of marble, that should not be merely a title but should lead to a collective demonstration of the new ability to stay on the national and international scene”. Franchi Umberto Marmi, GEMEG, Il Fiorino, Italmarble Pocai, MT&S, SAM, Savema and Up Group are already partners in the project and other important partners are expected to join. Architecture will once again be a central theme with a preview in Milan during the Design Week in April where marble companies took part in Interni Legacy with a project by the prestigious architectural office SOM (Skid, Owings & Merrill) which will then be shown in Carrara. In Carrara there will be the second DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia

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mostra del Compasso d'oro, che avrà come tema il “marmo come design” e racconterà il marmo attraverso gli arredi storici del Design Italiano. L'arte avrà il suo centro naturale nell'Accademia e interesserà ancora l'intero centro storico, coinvolgendo i laboratori di scultura che esporranno opere in alcune piazze; faranno parte del circuito anche Palazzo Binelli, Palazzo Forti e il complesso di San Giacomo dove sarà collocata un'installazione di Uovoquadrato. La seconda edizione di Carrara Marble Weeks si arricchisce di novità con l'introduzione dei temi del “fashion design” e del “food” che vedrà i locali della città protagonisti del progetto “assaggiami”, circuito pensato per guidare alla riscoperta dei sapori della città, a partire dalla colazione fino a tarda sera. Via Roma, la storica strada del commercio e della socialità, sarà la protagonista del fashion design, un progetto che va a riscoprire la via del passeggio cittadino: così marchi importanti come Peuterey, Mason's, Natural Winning woman bag, sotto la direzione artistica di Riccardo Coppola e Ilaria Biggi, saranno protagonisti di istallazioni ed eventi. I marchi protagonisti dell'evento, a sottolineare il loro impegno apriranno dei temporary shop, primo passo per indicare la volontà di avviare il ritorno della città agli antichi splendori. Al Centro internazionale delle arti Plastiche, la D'Avenza Fashion Icon sarà protagonista di una mostra che riproporrà la storia dell'azienda interprete dello stile e del gusto esponendo, tra i tanti pezzi firmati nel corso degli anni, anche il cappotto indossato da Marcello Mastroianni ne La dolce vita e quello di Marlon Brando in Ultimo Tango a Parigi, mentre l'Atelier Gazzillo aprirà ancora una volta le sue stanze al design. “Carrara Marble Weeks” avrà come protagoniste anche le aziende del design Italiano: ospiterà installazioni di Antonio Lupi, Martinelli Luce, Poltrona Frau, Officinanove, Edra, Jove e Vannucci Piante con la collaborazione di Nerbi arredamento, adesioni che sottolineano come anche grandi marchi del design italiano si riconoscono all'interno del sistema di valori e qualità che Carrara Marble Weeks testimonia. Anche per la seconda edizione la direzione artistica è affidata a Paolo Armenise e Silvia Nerbi.


year of the conference “designing with marble” and a project entitled “switch on our heritage” which involves, among other things, turning the lights on Carrara’s historical buildings. One of the main design areas will be in the shopping arcade in Via Rome where, in conjunction with ADI, the prestigious Association of Italian Designers, the Compasso d’Oro competition exhibition, the theme of which is “marble as design”, will be shown and will look at marble through traditional furnishings from Italian Design. Art will of course be based at the Academy and will unfold across the entire old town, including the sculpture workshops that will be exhibiting works in some of the squares. Other buildings that will be showing works are Palazzo Binelli, Palazzo Forti and the San Giacomo centre which will be hosting an installation by Uovoquadrato. The second year of Carrara Marble Weeks also has new features such as “fashion design” and “Food” which will involve the local restaurants and bars in the town in the project “assaggiami” (taste me) creating a tour to rediscover the traditional foods of the town from breakfast to late-night snacks. Via Roma, the traditional road for the town’s trade and social life, will be at the centre of “fashion design”, a project which aims to rediscover the road. Prominent names such as Peuterey, Mason’s and Natural Winning woman bag will be taking part in the event under the artistic guidance of Riccardo Coppola and Ilaria Biggi with installations and events. As a token of their commitment to the event the fashion names will be opening up temporary shops as their contribution to returning the town to its former splendour. At the International Centre of Plastic Arts D’Avenza Fashion Icon will be the focus of an exhibition on the company that has made history in style and taste. Of the many garments it has designed over the years, there will be the coat worn by Marcello Mastroianni in La Dolce Vita and the one worn by Marlon Brando in the Last Tango in Paris. The Atelier Gazzillo will also be opening its doors once again to design. Italian design companies will also be taking part in “Carrara Marble Weeks”. There will be installations by Antonio Lupi, Martinelli Luce, Poltrona Frau, Officinanove, Edra, Jove and Vannucci Pianti in conjunction with Nerbi Arredamento, showing how the leading names in Italian design see themselves as part of the system of values and quality that Carrara Marble Weeks advocates. DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia

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Nuova tecnologia Element Six di incapsulamento del diamante sintetico L’introduzione dell’incapsulamento consente la semplificazione dei processi produttivi e migliora significativamente le prestazioni degli utensili diamantati

L

'incapsulamento è una nuova tecnologia in cui ogni singola particella di diamante sintetico viene circondata da uno strato dello stesso materiale che costituisce la matrice metallica, formando un piccolo granulo o pellet: Element Six è in grado di regolare lo spessore (in relazione alla concentrazione di diamante) e la durezza della particella incapsulata in modo da ottimizzarne le caratteristiche e adattarle al sistema produttivo utilizzato dai diversi costruttori di utensili. L’incapsulamento offre un ampio potenziale di sviluppo per segmenti dal design innovativo.

UNA TECNOLOGIA UNICA La compattezza è un attributo fondamentale del sistema brevettato da Element Six di incapsulamento del diamante sintetico, in quanto questa tecnologia assicura uniformità di forma e dimensione dei pellet incapsulati, garantendo un’eccellente distribuzione del diamante, senza alcuna limitazione di grana, da fine a grossa. Questa stessa tecnologia consente di regolare la durezza dei pellet per programmare la loro resistenza ad usura durante la produzione. Inoltre, la tecnologia è studiata per inserire all'interno di ogni segmento un volume di diamante sintetico calcolato con precisione. In aggiunta, ogni pellet contiene una sola particella di diamante sintetico.

I VANTAGGI DELLE PARTICELLE INCAPSULATE L’incapsulamento fornisce una distribuzione ordinata delle particelle di diamante sintetico nel segmento per utensile, senza necessità di impiegare altre macchine. Una distribuzione uniforme di particelle abrasive in tutto l’utensile impregnato di diamante è fondamentale per avere un’usura uniforme e prestazioni costanti. L'incapsulamento permette anche una gestione più facile dei materiali metallici leganti, economica e pulita, evita sprechi e inefficienze dovute alla formazione di cluster di diamanti nei segmenti, facilita l'automazione dei processi e può allargare la gamma delle prestazioni delle macchine per il posizionamento del diamante. Mentre l'incapsulamento standard ha dimostrato di poter migliorare la durata dell'utensile (Fig.1), un ulteriore specifico trattamento delle particelle mediante la tecnologia Hard Zone porta a maggiori miglioramenti delle prestazioni.

INCAPSULAMENTO SOTTILE L'applicazione di un sottile strato di materiale di incapsulamento ad ogni particella di diamante sintetico è un'innovazione che riduce i costi di produzione dell’utensile, consentendo di utilizzare grane di diamante sintetico più fini di 50 Mesh, di qualità più bassa e di forma meno uniforme, nelle macchine per il posizionamento dei diamanti.

PROGETTAZIONE DI SEGMENTI INNOVATIVI Il diamante sintetico incapsulato consente di fabbricare in modo semplice nuovi tipi di segmenti, grazie alla natura dei pellet che si prestano a libere composizioni in strati, con conseguenti ulteriori

La forma e la dimensione uniforme permettono una distribuzione ordinata delle particelle di diamante nel segmento Consistent shape and size allows even distribution of diamond particles within a segment

La sezione trasversale mostra il cristallo di diamante al centro del pellet Cross-section reveals synthetic diamond crystal in centre of pellet


A further development in encapsulation is Hard Zone technology. This is where a bond material with a better wear resistance is incorporated as a first layer directly surrounding the synthetic diamond, with the potential to double tool life with just 10% increased power consuption, (see Fig.2).

Fig.1 The encapsulated blade showed a 15% improvement in tool life over standard (mixed) technology, with little difference in power used Test: cutting of flint concrete at 330 cm2/min using C40 blades, made with CuCoFe bond

Fig.2 The Hard Zone encapsulated blade showed a 110% improvement in life over standard encapsulation at 300 cm2/min

Fig.3 The layered blade showed almost double the life of the HZ blade while using 40% less power at this cut rate

Test: cutting of Balmoral Red Granite at 300 cm2/min using C22 blades, made with a HDR - Bronze bond

Test: cutting of Balmoral Red Granite at 900 cm2/min using C22 blades, made with NiFe bond

New Element Six encapsulation technology Incorporating encapsulation into tool manufacture enables streamlining of processes and significantly improves tool performance

E

ncapsulation is a technology that forms a spherical pellet of metal bond matrix material around each synthetic diamond particle. Element Six can adjust the thickness (related to synthetic diamond concentration) and the strength of the pellet, to optimise characteristics to suit the tool maker’s existing production system. Encapsulation also opens the potential to develop innovative segment designs.

ELEMENT SIX UNIQUE ENCAPSULATION TECHNOLOGY Consistency is a vital attribute of the patented Element Six encapsulated synthetic diamond. We introduced the technology that ensures uniformity of pellet shape and size for consistent distribution with no limit on size from fine to coarse. This same technology enables pellet

hardness to be fine-tuned to crush predictably during manufacture. In addition it is designed to produce a precisely calculated volume of synthetic diamond within a segment. What is more, every pellet contains just one synthetic diamond particle.

THE BENEFITS OF ENCAPSULATED PARTICLES Encapsulation delivers a regular distribution of synthetic diamond particles on tool segments without the use of placement machines. An even distribution of abrasive particles throughout a diamond impregnated tool is important for uniform wear and consistent tool performance. Encapsulation also permits easier, lower cost and cleaner handling of metal bond materials, avoids wasteful and inefficient synthetic diamond clustering in segments, DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia

33


vantaggi di prestazione. Dal punto di vista dell’efficienza e dell’economicità, l’incapsulamento può essere utilizzato per creare singoli strati di diamante sintetico in segmenti in grado di raggiungere una velocità di taglio superiore del 50%, con un consumo di energia inferiore di circa il 50%. In uno dei test sperimentali effettuati sono stati creati dei segmenti alternando strati di diamante sintetico incapsulato a strati di sole polveri leganti. Questa lama stratificata (Fig.3) ha avuto una durata doppia rispetto ad una lama incapsulata e Hard Zone, consumando un’energia inferiore del 40%, per alte velocità di taglio.

BASSO COSTO DI GESTIONE DEI DIAMANTI L’incapsulamento riproduce la distribuzione ordinata delle particelle ottenibile con una macchina per il posizionamento dei diamanti, senza la necessità di costosi investimenti di capitale. Inoltre, l'incapsulamento può essere ottimizzato in termini di durezza dei pellet che si possono adattare alle attrezzature esistenti. In aggiunta, per i produttori di utensili che già dispongono di macchine per il posizionamento dei diamanti, l’incapsulamento consente l'utilizzo di un diamante sintetico con granulometria più fine che, in precedenza, potrebbe anche non essere mai stato utilizzato. La tecnologia di incapsulamento può essere applicata utilizzando la maggior parte delle polveri raccomandate dai produttori.

TEST DELLE PRESTAZIONI I test di Element Six dimostrano come l’incapsulamento con Hard Zone e quello standard garantiscano una maggiore durata dell'utensile ed un ridotto consumo di energia.

facilitates the automation of processes and can extend the range of what a placement machine can do. Whilst standard encapsulation has been shown to improve tool life, (Fig.1), further tailoring of the encapsulated particle with Hard Zone technology leads to even greater performance improvements.

THIN ENCAPSULATION The application of a thin layer of encapsulation material to each synthetic diamond particle is an innovation that cuts tool manufacturing costs by enabling finer than c.50 Mesh grit and lower grade, less uniform shape synthetic diamond to be used in existing placement machines.

INNOVATIVE SEGMENT DESIGN Encapsulated synthetic diamond allows simple manufacture of novel segment designs due to the freeflowing nature of pellets, resulting in further performance advantages. From an efficiency and cost saving perspective, encapsulation can be used to create single layers of synthetic diamond in segments giving up to a 50% higher cutting rate with around 50% lower power consumption. One example test incorporated segments of alternating layers of encapsulated synthetic diamond and synthetic diamond free bond powder. This layered blade showed double the life of a Hard Zone encapsulated blade while using 40% less power at high cut rates (Fig.3).

SALUTE, SICUREZZA E BENEFICI AMBIENTALI Nel momento attuale, in cui ai produttori viene richiesto di effettuare investimenti significativi per migliorare l'ambiente di lavoro, l'incapsulamento può apportare un contributo rilevante, riducendo la quantità di polvere sul posto di lavoro. L'incapsulamento può ridurre anche la quantità di scarti nella produzione degli utensili.

L’OFFERTA ELEMENT SIX DI INCAPSULAMENTO Il lavoro viene svolto in stretta collaborazione con i clienti, utilizzando per l’incapsulamente solo i leganti richiesti dalla clientela. Tuttavia, Element Six possiede risorse a livello mondiale per poter sviluppare e sperimentare soluzioni di incapsulamento ed è in grado di mettere a disposizione una gamma di campioni per una prova immediata, utilizzando materiali standard o su misura.

L’ATTENZIONE PER IL DETTAGLIO ALLA BASE DELLO SVILUPPO DELL’INCAPSULAMENTO L’attenzione per il dettaglio è l’idea alla base dei programmi di Element per lo sviluppo di soluzioni affidabili. Si tratta di definire un equilibrio ideale tra la tecnologia di produzione dei clienti e la tecnologia Element Six di incapsulamento. Il risultato può modificare radicalmente la produzione di segmenti per utensili dal punto di vista economico. Per sostenere questo approccio, Element Six dispone di un team di tecnici di vendita a livello mondiale e di un centro globalizzato di supporto al mercato, a Shannon, in Irlanda.

SIMPLE LOW-COST GRIT HANDLING Encapsulation imitates the even-distribution achieved with a placing machine, without the need for expensive capital investment. Further, encapsulation can be optimised in terms of pellet hardness for use in existing equipment. In addition, for tool manufacturers already using placement machines, encapsulation permits the use of finer grit grades that could not have previously been used. Encapsulation technology can be applied using most manufacturer-specified bond powders.

HEALTH & SAFETY AND ENVIRONMENTAL BENEFITS Today, when manufacturers are required to make significant investments in improving the working environment, encapsulation can make an important contribution by reducing the amount of dust in the workplace. Encapsulation can also reduce the amount of waste in the tool manufacturing process.

HOW ELEMENT SIX DELIVERS ENCAPSULATION We work in close collaboration and in confidence with customers, and only use customer-specified bond materials for encapsulation. However, Element Six has world-class facilities for developing and testing encapsulation solutions, and we offer a range of samples available for immediate testing using standard off-the-shelf matrix materials.

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DIAMANTE APPLICAZIONI

“Diamond Estimators”

&TECNOLOGIA

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Developing the Powder Metallurgy Future

european powder metallurgy association

Exhibition Space Sold Out Technical Programme Available May

EURO PM2012 CONGRESS & EXHIBITION 16th - 19th September 2012 Congress Center Basel, Switzerland

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Studio sull’utilizzo di diamante sintetico incapsulato nel taglio del calcestruzzo di D. Egan, S. Melody, E. Brosnan Market Support Centre, Element Six, Shannon Airport, Co. Clare, Irlanda

ABSTRACT

L’incapsulamento dei grani di diamante sintetico è un processo in cui le polveri della matrice metallica, utilizzate per produrre i segmenti, sono aggregate per formare uno strato spesso che circonda le singole particelle di diamante. La capacità di controllare la composizione degli strati durante l’incapsulamento consente la formazione di una Zona Dura (Hard Zone). Sono stati precedentemente riportati i risultati di alcune prove di taglio sul granito con lame da sega realizzate con diamante sintetico incapsulato. Questi risultati hanno mostrato un miglioramento nella durata degli utensili pari al 40-70%. Il presente lavoro intende testare lame da sega con pari caratteristiche nel taglio del calcestruzzo per verificare se sia possibile ottenere risultati analoghi. Le lame sono state fabbricate usando le normali tecniche di miscelazione e diamante sintetico incapsulato sia standard che a doppio strato con incorporata una Hard Zone; in questo caso sono utilizzati dei rafforzanti del legante che migliorano l’usura e formano un primo strato, immediatamente circostante alla particella di diamante sintetico. La sperimentazione delle lame è stata eseguita su un calcestruzzo rinforzato con fibre di vetro a velocità

costante e sono state misurate la durata dell’utensile e l’energia consumata. In confronto alle tecniche tradizionali di miscelazione diamante sintetico / legante, i risultati di questi test hanno mostrato un aumento della durata del 17% e del 34%, rispettivamente per gli utensili con incapsulamento standard e per quelli con Hard Zone. Per conseguire questi miglioramenti non è stato necessario alcun significativo aumento di potenza. Parole chiave: incapsulamento, diamante sintetico, Hard Zone, lama da sega, calcestruzzo.

1. INTRODUZIONE Una buona distribuzione delle particelle abrasive in un utensile impregnato di diamante sintetico è fondamentale per garantire un’usura uniforme e prestazioni costanti. Sono state sperimentate in passato varie tecniche di miscelazione e di posizionamento del diamante per ottenere una distribuzione più uniforme rispetto a quello ottenibile con una normale miscelazione di diamante sintetico e polveri metalliche. Mediante una tecnologia brevettata da Element Six, i singoli cristalli di diamante sintetico sono stati incapsula-

A study of the use of encapsulated synthetic diamond in the cutting of concrete by D. Egan, S. Melody, E. Brosnan Market Support Centre, Element Six, Shannon Airport, Co. Clare, Ireland

ABSTRACT In the encapsulation of synthetic diamond grit, all the metal matrix material used in the manufacture of segments is built up as a thick layer surrounding the synthetic diamond particles. The ability to control the composition of layers within the encapsulation allows the incorporation of a Hard Zone. Results of tests on saw blades, manufactured using encapsulated synthetic diamond in the cutting of granite have been previously reported. These results showed tool life improvements of 40 – 70%. This current work concentrates on the testing of saw blades in concrete to investigate if similar results are possible. Saw blades were manufactured using standard mixing techniques and encapsulated synthetic

diamond pellets, including tools incorporating a Hard Zone; where bond wear improvers were added to the layer directly surrounding the synthetic diamond. Testing of the blades was performed in flint aggregate concrete at constant head speed, where the tool life and power were measured. In comparison to conventional synthetic diamond / bond mixing techniques, the results of these tests showed 17% & 34% increases in life, for standard and Hard Zone encapsulated tools respectively. No notable increase in power was required for these life improvements. Keywords: encapsulation, synthetic diamond, Hard Zone, saw blade, concrete.


DIAMOND SERVICE S.r.l. Via G. Ungaretti, 2/A 29012 Caorso (Piacenza) Italy Tel. +39 - 0523 821534 - 821898 - 822447 r.a. Fax +39 - 0523 822630 diamondservice@agonet.it www.diamondservice.it


Monitoraggio delle prestazioni di una segatrice a catena in cava di Dr Ir Fabrice Dagrain 1, Patrick Marchandise 2, Philippe Brux 3 di Ingegneria Civile, Facoltà di Ingegneria, Università di Mons, Mons, Belgio 2 PMDS sa, Nivelles, Belgio 3 MoDya sprl, Mons, Belgio

1 Dipartimento

INTRODUZIONE In generale, l’ottimizzazione delle tecniche di produzione, indipendentemente dal settore di appartenenza, richiede una profonda conoscenza delle caratteristiche operative delle macchine. Non è possibile ottenere una caratterizzazione senza un minimo di misurazione e molti settori industriali riconoscono sempre più che “misurare significa conoscere”. Il settore delle pietre ornamentali deve prendere coscienza dell'importanza delle misurazioni, qualunque sia l'applicazione o la fase produttiva. Nelle attività di coltivazione ed estrazione in cava o di trasformazione delle pietre naturali, raramente, sono impiegate macchine equipaggiate con sensori o sistemi di monitoraggio che siano in grado di misurare le prestazioni del processo, anche se sul mercato si stanno sempre più diffondendo modelli di nuova generazione, con dispositivi elettronici per il monitoraggio automatico. Nell'ambito dello studio sull’ottimizzazione dei processi di taglio, effettuato dall'Università di Mons in collaborazione con la società PMDS [1], è stato sviluppato dalla società MoDyVa un sistema di monitoraggio che può essere installato su una segatrice a catena al fine di rilevare, in ogni istante, i parametri di taglio e la rispo-

sta della macchina in base ai comandi imposti dall'operatore. Questo dispositivo aveva inizialmente diversi obiettivi, tra cui quello di monitorare le prestazioni delle macchine in base alle diverse configurazioni di taglio, in modo da determinarne le rispettive prestazioni. Inoltre, doveva fornire indicazioni sulle performance della nuova configurazione “concava” [2], così come sul processo operativo della macchina secondo i vari parametri tecnologici imposti sulla macchina in condizioni reali.

DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO Una segatrice a catena nella cava “Carrière du Clypot” (La Pierre Bleue Belge sa, in Belgio) è stata dotata del sistema di monitoraggio. Il dispositivo dispone di 24 canali analogici per i diversi tipi di trasduttori (tensione o intensità di corrente) e di 4 canali “a impulsi” per la misurazione della velocità. Il data logger (Fig.1) è alimentato da una batteria collegata ad un trasformatore posto sulla macchina (110V-12V). La batteria permette il collegamento al sistema anche quando la segatrice a catena non è alimentata. La configurazione del data logger può essere fatta utilizzando un modem per telefonia mobile ad esso collegato, oppure una connes-

Monitoring of chain saw machines to follow their performances in quarries 1 University

by Dr Ir Fabrice Dagrain 1, Patrick Marchandise 2, Philippe Brux 3 of Mons, Civil Engineering Department, Faculty of Engineering, Mons, Belgium 2 PMDS sa, Nivelles, Belgium 3 MoDyVa sprl, Mons, Belgium

INTRODUCTION The optimization of the techniques in general, whatever the sector in which they are located, requires understanding of the operating processes of the machines. This cannot be characterized without a minimum of measurements. Many industrial sectors more and more recognize that “to measure, it is to know”. The ornamental stone industry has to become aware of the importance of measurements whatever the application or the production phase. In the extraction of the ornamental stones in quarries, or in the its transformation in the marble industry, exceptional are the machines equipped with sensors or with monitoring systems which measures the process

performances, even if more and more of machines of new generation appear on the market equipped with electronic devices which can allow their automation. Within the framework of the study on the optimization of the cutting techniques carried out by the University of Mons in collaboration with the company PMDS sa [1], a monitoring system has been developed by MoDyVa sprl to be embarked on a chain saw machine to follow continuously the cutting parameters and the machine response to the operational instructions imposed by the operator. This development initially had several objectives and particularly to follow the performances of the machines equipped with various cutting configurations



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BELFORTGLASS Srl

Stabilimento e Laboratori Plant and Workshops Indirizzo / Address...............

Via Regione Fornale, 10 15070 Belforte Monferrato (AL) - Italy Tel. +39 0143 86244 / 81949 Fax +39 0143 823386 www.belfortglass.it commerciale@belfortglass.it

Resp. Comm. / Sales Manager Resp.Tecnico/Technical Manager

Sig. Mauro Bovone Sig. Franco Marenco

SETTORE MERCEOLOGICO DI APPARTENENZA Operativity Market branch ❏ Utensili diamantati per applicazioni nei settori: Diamond tools for application in the sectors: ◆ Vetro / Glass

LINEA PRINCIPALI PRODOTTI Main Product Lines

QUADERNO FORNITORI

Mole diamantate a legante metallico e resinoide per il vetro Diamond wheels at metallic and resinoid binders for glass costruite con / manufactured with: • LEGANTI METALLICI SINTERIZZATI / Sintered metal binders • LEGANTI RESINOIDI / Resinoid binders

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Particelle di diamante con superficie testurizzata: proprietà e applicazioni di Ion C. Benea, Benjamin R. Rosczyk e Laura M. Fitzgerald Engis Corporation, Wheeling, Illinois, USA

ABSTRACT

Sono state prodotte particelle di diamante monocristallino, con granulometria in mesh e in micron, con superficie testurizzata (ST) utilizzando un esclusivo processo di etching (incisione) mediante vapore acqueo ad alta temperatura (HTWV, High Temperature Water Vapor, Brevetto N° 12/982, 444). Le particelle di diamante con superficie testurizzata mostrano una forma meno spigolosa, una superficie più rugosa (maggiore area legante) e una maggiore resistenza a compressione. Inoltre, pur avendo un’analoga chimica delle superfici, le particelle di diamante con superficie trattata mostrano meno reazioni chimiche all’interfaccia (superficie più pulita) rispetto a quelle non trattate.

INTRODUZIONE Le polveri diamantate sono utilizzate principalmente in applicazioni abrasive, per cui le particelle di diamante sono legate e utilizzate in vari tipi di utensili adatti per processi di perforazione, segagione, molatura, taglio, oppure legate per formare un film di diamante o incorporate in paste e composti per lappatura e lucidatura. Le polveri diamantate vengono utilizzate anche in appli-

cazioni non abrasive come nel caso in cui le particelle di diamante vengono sinterizzate ad alta temperatura-alta pressione (HPHT) per formare un materiale composito (Polycrystalline Diamond Compact o PCD). La produzione di utensili diamantati ad alte prestazioni richiede che le particelle di diamante debbano essere saldamente trattenute nel materiale legante in cui sono incluse. Svariati sono i materiali leganti che possono essere utilizzati, quali ad esempio: metalli e leghe metalliche, vetro, ceramica e resine sintetiche. L’adesione tra le particelle di diamante e il materiale legante (matrice legante) può essere di tipo meccanico o chimico. Mentre il legame meccanico deriva da un vero e proprio avvolgimento delle particelle di diamante ad opera del legante, il legame chimico è il risultato di una reazione tra diamante e legante che determina la formazione di composti chimici all’interfaccia. Particelle di diamante monocristallino ben sviluppate presentano superfici lisce pronte per essere legate. È noto che la forza legante aumenta se le particelle di diamante presentano una certa rugosità superficiale, in quanto ciò si traduce in una maggiore area disponibile per l’adesione. Di conseguenza, quando vengono utilizzate per un utensile, le particelle di diamante con

Surface textured diamond particles: properties and applications by Ion C. Benea, Benjamin R. Rosczyk e Laura M. Fitzgerald Engis Corporation, Wheeling, Illinois, USA

ABSTRACT Mesh and micron size surface textured (ST) monocrystalline diamond particles with various degree of surface texture (etching) were produced using a proprietary High Temperature Water Vapor (HTWV) etching process (Patent Application N° 12/982, 444). Surface textured diamond particles exhibit less angular particle shape, rougher surface (increased surface area) and increased crushing strength. In addition, while sharing similar surface chemistry, the surface treated diamond particles exhibit lower levels of surface species (cleaner surface) compared to untreated diamond particles.

INTRODUCTION Diamond powders are mainly used in abrasive applications, in which diamond particles are bonded on a variety of tools for drilling, sawing, grinding, cutting and slicing appli-

cations, or bonded to form diamond films or incorporated into slurries and compounds for lapping and polishing applications. Diamond powders are also used in high pressure-high temperature (HPHT) sintering of diamond particles into an abrasive body/compact (polycrystalline diamond compact or PCD), which is a non abrasive application. The production of high performance diamond tools requires that diamond particles be firmly retained in the bonding material in which they are embedded. A variety of bonding materials are used for the manufacturing of diamond tools, including metals and metal alloys, glass, ceramics and synthetic resins. Bonding between diamond particles and bonding material (bonding matrix) can be mechanical or chemical. While mechanical bonding is a result of bonding material enveloping the diamond particles, chemical bonding is a result of diamond particles reacting with the bonding material to form chemical


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BOVONE DIAMOND TOOLS Srl

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Via Voltri, 78 15076 Ovada (AL) - Italy Tel. +39 0143 835796 - 89 Fax +39 0143 835797 www.bovonediamond.com sales@bovone.com

Resp. Comm. / Sales Manager Resp.Tecnico/Technical Manager

Sig.ra Patrizia Pastorino Dr. Renato Genocchio

SETTORE MERCEOLOGICO DI APPARTENENZA Operativity Market branch ❏ Utensili diamantati per applicazioni nei settori: Diamond tools for application in the sectors: ◆ Lapideo / Stone ◆ Vetro / Glass

QUADERNO FORNITORI

LINEA PRINCIPALI PRODOTTI Main Product Lines

Mole diamantate / mole periferiche per tutti i diametri e profili Mole lucidanti / feltri / foretti / ossido di cerio Diamond wheels - peripheral wheels for all diameters and profiles Polishing wheels - felts - drills - cerium oxide Diamond wheels at metallic and resinoid binders for glass costruiti con: / manufactured with : • LEGANTI METALLICI SINTERIZZATI / Sintered metal binders • LEGANTI RESINOIDI / Resinoid binders

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Euro PM Congress et Exhibition - Barcelona, Spain Hard Materials & Diamond Tools

Caratterizzazione di materiali compositi a matrice metallica Fe-CO e rinforzo B4C impregnati di diamante di Kerim Emre Öksüz1, Mehmet Simsir 1, Yusuf Sahin2 di Ingegneria Metallurgica e dei Materiali, Cumhuriyet University , Sivas, Turchia 2 Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Gazi University, Ankara, Turchia

1 Dipartimento

ABSTRACT

1. INTRODUZIONE

In questo studio sono stati realizzati utensili da taglio impregnati di diamante (compositi a matrice Fe-Co) con il metodo della metallurgia delle polveri, utilizzando il processo di stampaggio a caldo. In particolare, sono stati studiati gli effetti dell’aggiunta di Fe e B4C sulle proprietà di compositi impregnati di diamante con matrice cobalto. Campioni con e senza rinforzo di B4C e aventi tre diverse composizioni (diverso rapporto Fe/Co), sono stati pressati a 25 MPa e sinterizzati a 800°C di temperatura. Dopo la sinterizzazione sono state eseguite delle prove di durezza e di usura con configurazione “Pin on Disc”. I risultati mostrano che l'aggiunta di Fe ha causato una diminuzione della durezza della matrice, mentre l’utilizzo di un rinforzo B4C ha determinato una maggiore durezza. Si è osservato, inoltre, che la resistenza ad usura dei compositi a matrice metallica Fe-Co con rinforzo B4C è stata maggiore di quella dei compositi senza rinforzo (B4C) e dei prodotti commerciali. Tecniche SEM ed EDS sono state utilizzate per caratterizzare i materiali compositi.

I compositi diamantati a matrice metallica (MMC) vengono largamente impiegati per perforazione, molatura, lucidatura e taglio nei settori della pietra naturale e della ceramica grazie all’estrema durezza del diamante [1-3]. L’utilizzo di utensili diamantati da taglio comporta molti vantaggi come, ad esempio, una migliore finitura della superficie, maggiore produttività e costi ridotti. L’estrema durezza e resistenza ad usura del diamante, infatti, consentono di mantenere a lungo una buona qualità della superficie nel corso di lunghi cicli di produzione, un controllo costante delle dimensioni ed una maggiore vita utile dell’utensile. Questi tipi di compositi possono essere prodotti usando metodi differenti [4-5]. Essi includono pressatura a freddo e sinterizzazione, stampaggio a caldo e infiltrazione. La scelta di uno di questi processi di fabbricazione si basa principalmente sul raggiungimento delle caratteristiche fisiche richieste dal legante metallico, senza influenzare l’integrità fisica del contenuto di diamante [6]. I metalli (Co, W, Ni e Ti) con un’alta affinità chimica con il carbonio sono stati utilizzati per legare i diamanti

Characterization of Diamond Impregnated B4C / Fe-Co MMC by Kerim Emre Öksüz1, Mehmet Simsir 1, Yusuf Sahin2 of Metallurgical and Materials Engineering, Cumhuriyet University , Sivas, Turkey 2 Department of Mechanical Education, Gazi University, Ankara, Turkey

1 Department

ABSTRACT In this study, impregnated diamond cutting tools (Fe-Co matrix composite sockets) are processed by powder metallurgy method using hot pressing technique. The effects of Fe and B4C additions on the characteristic of diamond impregnated Co matrix composites have been investigated. Samples reinforced with and without B4C having three different compositions (different Fe / Co ratio) were produced under 25 MPa pressure and sintered at 800ºC temperature. After sintering, hardness tests were carried out and wear tests were performed by pin-on-disc. The results showed that addition of Fe caused slightly decrease in the hardness of the matrix. However, reinforcing with B4C increased the hardness of the matrix. It is observed that wear resistance of B4C reinforced

Fe-Co metal matrix composite was greater than that of composites without reinforcement (B4C) and commercial sockets. SEM and EDS techniques were used to characterize the composites.

1. INTRODUCTION Diamond impregnated metal matrix composites (MMC) have been widely used for drilling, grinding, polishing and cutting in the natural stone, ceramics industries because of extreme hardness of diamond [1-3]. There are some advantages of using diamond cutting tools, such as; improved surface quality, increased productivity, and reduced cost. Extreme hardness and wear resistance of the diamond cause good surface quality over long production runs, consistent control of dimensions for


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SORMA Spa

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Via Don F. Tosatto, 8 30174 Venezia-Mestre (VE) - Italy Tel. +39 041959616 Fax +39 0257760375 www.sorma.net info@sorma.net

Resp. Comm. / Sales Manager Resp.Tecnico/Technical Manager

Mr Riccardo Galluzzi

SETTORE MERCEOLOGICO DI APPARTENENZA Operativity Market Branch ❏ Utensili diamantati per applicazioni nei settori: Diamond tools for application in the sectors: ◆ Lapideo / Stone ◆ Vetro / Glass ◆ Meccanica / Mechanics ◆ Ceramica / Ceramics

QUADERNO FORNITORI

LINEA PRINCIPALI PRODOTTI Main Product Lines

Dischi sinterizzati, elettrodepositati, segmentati laser, silenziati Dischi per lucidatura a secco e ad umido, Mole a tazza sinterizzate, elettrodepositate e VB Mole lucidanti per costa piana e per coste toroidali Foretti diamantati e adattatori Frese elettrodepositate, sinterizzate e VB Sintered, electroplated, silent, segmented laser welded saw blade Dry and wet polishing pads Sintered, electroplated and VB cup wheels Polishing wheel for straight edge and bullnosing Diamond drill bits and adaptors Electroplated, sintered and VB mounted points

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Reprinted courtesy of Concrete Sawing & Drilling Association Concrete Openings | VOL. 20 | NUM.3 | SEPTEMBER 2011

Lavori di ammodernamento del BC Place Stadium di Vancouver LA SOSTITUZIONE DELLA COPERTURA DELLO STADIO REALIZZATA GRAZIE AL TAGLIO CON UTENSILI DIAMANTATI

LO

STADIO CON LA PIÙ GRANDE COPERTURA PNEUMATICA AL

MONDO È STATO OGGETTO DI UNA RISTRUTTURAZIONE DOPO CHE NEL

2007 SI È VERIFICATO UN CEDIMENTO A CAUSA DI NEL 2009 È STATO APPROVATO IL FINANZIAMEN-

UNO STRAPPO.

TO PER I LAVORI DI AMMODERNAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE DELLO STADIO, DEGLI IMPIANTI IDRAULICI ED ELETTRICI E PER L’INSTALLAZIONE DI UN NUOVO TETTO RETRATTILE. IL PROGETTO PREVEDEVA IL TAGLIO DEL CALCESTRUZZO IN VARIE PARTI DELLO STADIO CON L’USO DI UTENSILI DIAMANTATI E DI GEORADAR (GPR).

I

quantità di pioggia e neve, che poi dovevano essere aspirate. L'anno successivo, è stato annunciato che lo stadio sarebbe stato sottoposto ad importanti interventi di ristrutturazione tra cui la sostituzione del vecchio tetto pneumatico con un tetto retrattile costituito da una struttura in acciaio e funi di supporto. I lavori di taglio del calcestruzzo implicavano la modifica di 54 elementi strutturali esistenti per installare quelli nuovi, il taglio di oltre 150 m per l’inserimento di giunti di dilatazione, la scansione con GPR delle varie strutture in calcestruzzo ed, infine, il taglio e la

l BC Place è uno stadio polivalente con una capienza di 54.500 spettatori, situato a Vancouver, British Columbia, Canada. Inaugurato nel 1983 ospita le partite di casa dei BC Lions, squadra di football americano, e dei Vancouver Whitecaps squadra che milita nella MLS, il campionato di calcio statunitense. Il BC Place è stato anche stadio olimpico durante le Olimpiadi e le Paraolimpiadi invernali del 2010. Nel gennaio 2007 si è verificato uno strappo nella copertura che ha costretto gli addetti alla manutenzione ad effettuare uno “sgonfiamento” controllato. La rottura permetteva l’ingresso nello stadio di grandi

RAISING THE ROOF AT BC PLACE REPLACEMENT OF VANCOUVER STADIUM ROOF AIDED BY DIAMOND TOOL CUTTING A STADIUM

WITH THE WORLD’S LARGEST AIR-SUPPORTED

ROOF WAS IN NEED OF IMPROVEMENTS FOLLOWING A

“DEFLATING” INCIDENT IN 2007 CAUSED BY A TEAR. IN 2009, FUNDING WAS APPROVED TO UPGRADE THE VANCOUVER STADIUM’S INFRASTRUCTURE, PLUMBING, ELECTRICAL SYSTEMS AND INSTALL A NEW RETRACTABLE ROOF.

THE

UPGRADE WORK INCLUDED CONCRETE CUTTING

WITH DIAMOND TOOLS IN VARIOUS PARTS OF THE STADIUM AND SCANNING WITH GROUND PENETRATING RADAR

(GPR).

BC

Place is a 54,500-seat, multi-purpose stadium in Vancouver, British Columbia, Canada. The stadium opened in 1983 and is the home of the BC Lions CFL football team and Vancouver Whitecaps FC MLS soccer team. BC Place was also the Olympic stadium during the 2010 Winter Olympics and the 2010 Paralympics. In January 2007, a tear occurred in the roof that led maintenance teams to perform a controlled deflation of the roof.




Distributore per la UE della Xertech Ltd. Sud Africa



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