D IAMANTE Anno 19 n°
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& TECNOLOGIA
Pubblicazione trimestrale Dicembre 2013 - Poste
Italiane S.p.A.
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353/2003 (conver tito
in Legge 27/02/2 004 n°46) art.
1, comma 1, LO/MI
APPLICAZ IONI
Immagine di Co pertina / Cover Image “Polyelemen t Pre-Alloyed Metal Powde r” by Exin Diamond
Primo Piano / In the Spotlight
Pubblicazione Trimestrale 75a Edizione - Dicembre 2013
ISSN 1824-5765 10 Premio Internazionale Architetture di Pietra, XIII Edizione International Award Architecture in Stone 2013 18 La rivoluzione dello spessore vibrocompresso The revolution of vibration-compressed spacers
Utensili Diamantati / Diamond Tools 23 Lo sviluppo applicativo di polveri metalliche a più componenti pre-legate per utensili diamantati in Cina The application development of Chinese multi-element pre-alloyed metal powders in diamond tools 33 Quando il filo diamantato si consuma in modo anomalo The risk of irregular diamond wire beads wear
Sinterizzazione / Sintering 43 Influenza dei parametri di pressatura a caldo e di sinterizzazione sottovuoto sulle reazioni interfacciali nei compositi diamante-metallo Influence of hot pressing and vacuum sintering parameters on interfacial reactions in diamond-metal composites 51 Effetto di differenti trattamenti termici sottovuoto sulla microstruttura di un acciaio sinterizzato basso legato Effect of different vacuum heat treatments on the microstructure of a low alloyed sintered steel
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Pietra / Stone
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57 Influenza delle caratteristiche petrografiche sulla lucidatura industriale di lastre di granito Influence of the petrographic characteristics on the industrial polishing of ornamental granites slabs 68 Per i marmi italiani l’export ha segno positivo For Italian marble exports show a positive sign
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Demolizione / Concrete Cutting 74 La soluzione allo stress per le grandi dighe Stress relief for big dams
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Schede tecniche Vademecum Schede tecniche Vademecum
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COP. COP. COP. COP.
EXIN DIAMOND ZHONGNAN DIAMOND POLIGEM DELLAS
Dedicated to the “Renewal of Deconstruction” by Mario Cavazzoni, CEO Cuts Diamant S.r.l. n 30 years of activity, Cuts Diamant has acquired extensive knowledge in building diamond tools and asserted itself, among the first firms in Italy during early ‘90s, with conviction and maturity in promoting the theme concerning the “Domain of Technology in Deconstructing reinforced concrete”. Since its foundation, the compan y has been involved in developing technologies for working industrial diamond and w as one of the first Italian firms to install a laser welding plant for diamond tools. It’s worth mentioning the words of Architect Pierguido Bay which were recalled during the Convention on the application of these technologies, held in 1995 by Cuts Diamant, at Saie Exhibition in Bologna: “The progress of each society is the result of a cultur al product and its development process”. Culture, which embodies any type of know-how in any field and discipline. Experience, meaning the series of needs inferred from use and observ ation. Culture and experience are therefore dynamic elements in constant development. Not only, Creativity and Rationality are the driving forces for attaining new goals, where
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tradition is taken over by evolution, as required by the innovative process. The operational logics applied in the mechanical, metallurgical, plastic, IT and telecommunication industries are not implemented in construction sites in Italy and worldwide. Therefore, we shall hand down the know -how attained in the past to constantly research and experiment new technical-building options. “Who is not capable to learn from what ’s at hand, stops unfortunately the cultur al process which leads to progress”, the words of the nineteenth-century German philosopher Adorno are still of topical interest now adays. The skills and professionalism of the Company is made available to the civil engineering experts in a sector which constantly requires to elaborate new systems and new applications. Cuts Diamant, with dedication and strong commitment to customize the properties of the diamond for R enewal purposes, is currently proposing as it did 30 y ears ago, safe and reliable solutions to work in construction sites.
Premio Internazionale Architetture di Pietra XIII Edizione Marmomacc 2013 ha ospitato la XIII edizione del prestigioso Premio a cadenza biennale che celebra le migliori produzioni architettoniche realizzate mediante l'uso della pietra
DALLA SUA ISTITUZIONE NEL 1987, IL PREMIO COSTITUISCE UNA FONDAMENTALE FONTE DI ORIENTAMENTO PER IL MONDO DELL’ARCHITETTURA E DEL DESIGN IMPEGNATO NELLA RICERCA DI NUOVI INDIRIZZI ED ESPERIENZE IN CUI L’USO DEI MATERIALI LITICI CONIUGA LA COERENZA DISCIPLINARE CON L’INNOVAZIONE.
’International Award Architecture in Stone rappresenta un’approfondita indagine che l’osservatorio Marmomacc svolge nel vasto panorama internazionale dell’architettura litica, alla ricerca di proposte originali e inno vative che sappiano interpretare con tecniche e linguaggi nuo vi il mondo lapideo. Le opere selezionate spaziano da esempi eccellenti di architettura urbana, come edifici cittadini e spazi pubblici, a progetti di recupero realizzati nel rispetto
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dell’ambiente sociale e culturale in cui sono inseriti, a opere significative realizzate in contesti difficili e marginali, senza trascurare quelle opere without architects scaturite dall’ingegno della tr adizione costruttiva locale. La Giuria, composta da autorev oli storici, critici e docenti di architettura quali Klaus Theo Brenner (Facoltà di Architettura Potsdam), Alberto Ferlenga (Dipartimento di Architettura, Università Iuav, Venezia), Luis Fernández Galiano (Direttore di Arquitectura Viva), Fulvio Irace (Dipartimento di Architettura, Politecnico di Milano), Vincenzo Pavan (Dipartimento di Architettura, Università di Ferrara), si è riunita e ha analizzato 29 opere architettoniche realizzate negli ultimi due-tre anni in undici div ersi Paesi.
INTERNATIONAL AWARD ARCHITECTURE IN STONE 2013 Marmomacc 2013 welcomed the XIII edition of the prestigious International Award Architecture in Stone, the biennial prize celebrating the best architectural projects involving the use of stone materials
THE AWARD, EVER SINCE IT WAS CREATED IN 1987, HAS BEEN A FUNDAMENTAL GUIDE IN THE WORLD OF ARCHITECTURE AND DESIGN THAT SEARCHES FOR NEW DIRECTIONS AND EXPERIENCES IN USE OF LITHIC MATERIALS, MARRYING
PROFESSIONAL EXPERTISE WITH INNOVATION.
he award boasts a prestigious Jury comprising by renowned historians, critics and professors of architecture: Klaus Theo Brenner (Faculty of Architecture, Potsdam), Alberto Ferlenga (Department of Architecture, IUAV University, Venice), Luis Fernรกndez Galiano (Director of Arquitectura Viva), Fulvio Irace (Department of Architecture, Milan Polytechnic University), Vincenzo Pavan (Department of Architecture, University of Ferrara). The Jury, chaired by Vincenzo Pavan, met in March and analysed 29 architectural works implemented in the last two-three
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years in eleven different countries. After thorough analysis and extensive discussion, the Jury chose works for their architectural quality and expressive use of stone materials, considering them represent a significant panorama of the best achievements on an international scale. The International Award Architecture in Stone is an in-depth survey that the Observatory Marmomacc conducts in the vast panorama of international stone architecture looking for original and innovative projects capable of interpreting the world of stone through new techniques and languages. The selected works range from excellent examples of urban architecture, such as buildings and public spaces, renovation projects implemented in harmony with the social and cultural environment in which
DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia
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dal 1977
progettare e lavorare la grafite
Produzione di particolari in grafite di alta qualitĂ per la sinterizzazione di segmenti diamantati Production of high quality graphite parts for diamond segment sintering
Azienda Certificata UNI EN ISO 9001:2008
ATAL srl Via Libero Grassi, 3/5/7 I - 20056 Trezzo sull’Adda (Mi) Tel. ++39.02.90.96.41.16 Fax ++39.02.90.96.40.96
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La rivoluzione dello spessore vibrocompresso La storia ci insegna che dalle idee più semplici spesso nascono grandi innovazioni. Dellas Spa e Ferrari BK Spa, assieme ad alcuni operatori del comparto lapideo, hanno avuto un’intuizione semplicissima che sta rivoluzionando il processo industriale del taglio dei blocchi di marmo e granito Testo e immagini a cura di Ufficio Stampa Dellas Spa ellas Spa, azienda veronese con 40 anni di storia, che si colloca oggi tr a le cinque realtà più importanti a livello mondiale nel settore degli utensili diamantati, e F errari BK Spa, azienda anch’essa di Verona, nata negli anni ’60 come produttrice di manufatti in cemento e blocchi per murature, specializzatasi poi anche nella produzione di pavimentazioni da esterno autobloccanti, hanno avuto un’intuizione semplicissima, assieme ad alcuni operatori del comparto lapideo, che sta rivoluzionando il processo industriale del taglio dei blocchi di marmo e granito. Una novità, introdotta da poco più di un anno sul mercato, all’apparenza banale, costituita da un blocchetto di cemento, chiamato in gergo anche “spessore”, che viene posizionato in due file par allele di lunghezza variabile sul carrello porta blocco , le quali costituiscono le basi di sostegno dur ante la fase di taglio con la macchina multifilo . “Si tratta di un blocchetto di calcestruzz o vibrocompresso e fibrorinforzato con fibre struttur ali pure in poliolefine, del peso di circa 17 chilogr ammi”, spiega Alessandro Benedetti, Responsabile tecnico di Ferrari BK. “La lunghezza è di 42,5 cm, l’altezza di 15 cm
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The revolution of vibration-compressed spacers History tells us that simple ideas often give rise to innovation. Dellas Spa and Ferrari BK Spa, together with other companies of the stone processing field, have had a very simple intuition that is revolutionising the industrial process of marble and granite slab cutting Text and photos by Dellas Spa Press Office
ellas Spa, a Verona company with 40 years of history and one of the world’ s top five companies in the field of diamond tools, and Ferrari BK Spa, another company in Verona founded in the 60’s as manufacturer of cement products and building blocks and which later specialised in the production of self-locking
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e la profondità di 12. V edremo poi che altezza e profondità si invertono, poiché il blocchetto viene utilizzato sia su un lato che sull’altro” . “È noto che il calcestruzz o non armato ha una buona resistenza a compressione, mentre risulta piuttosto scadente il suo comportamento agli sforzi di tr azione diretta o di trazione per flessione”, prosegue Benedetti. “I nostri studi hanno permesso di ottenere un prodotto con valori di resistenza a compressione molto elevati ma, soprattutto, con una impressionante resistenza alla trazione per flessione con v alore ben oltre i 6 MPa. È questa la v era forza dello spessore vibrocompresso: la sua resistenza è tale da permettere di sopportare sforzi concentrati di trazione/taglio, dati dalle lastre di gr anito, anche quando il blocchetto è tagliato dalla multifilo”. “Durante la fase di prepar azione del carrello, l’operatore posiziona in pochissimi minuti due file distinte di blocchetti: una, quella anteriore, con altezza 12 cm e l’altra, quella posteriore, con altezza 15 cm, in modo da avere il blocco inclinato di quel 3-4% sufficiente a favorire il taglio con il filo diamantato” , aggiunge Marco Coato, Product Specialist Filo di Dellas. “Un’idea che è andata a sostituire una modalità
outdoors pavement material, have had a very simple intuition, together with other companies of the stone processing field. An intuition that is revolutionising the industrial process of marble and granite slab cutting. This apparently ordinary cement block, also called “spacer”, has been in the market for a little over a year . The spacer is positioned in two parallel rows of variable length on the slab-holding carriage and become the support base during the cutting phase with the multi-wire machine. “It is a vibration-compressed block of cement reinforced with pure polyolefin structural fibres, weighing about 17 kilos”, explains Alessandro Benedetti, Technical Manager of Ferrari BK. “It is 42.5 cm long, 15 cm high and 12 cm deep. Height and depth eventually switch places because the block is used on both sides”. “Non-reinforced concrete is resistant to compression but not to direct or bending traction”, continues Benedetti. “Our studies have helped us obtain a product that is highly resistant to compression, but in particular highly resistant to bending traction, with values well over 6 MPa. This is the actual strength of the vibration-compressed
Lo sviluppo applicativo di polveri metalliche a più componenti pre-legate per utensili diamantati in Cina di He Nanbin e Guo Dianyue, Exin Diamond Material Co., Ltd
ABSTRACT Le polveri metalliche cinesi a più componenti pre-legate hanno ottenuto una buona diffusione nella produzione di utensili diamantati, grazie alla particolare composizione chimica, alla forte inossidabilità e alle eccellenti prestazioni durante la sinterizzazione. Questo la voro cerca di descrivere la gestione della qualità, le car atteristiche prestazionali e alcuni casi applicativi, al fine di porre un fondamento concreto per lo sviluppo delle polv eri pre-legate. Parole chiave: utensili diamantati, polvere pre-legata, sviluppo applicativo.
INTRODUZIONE Negli ultimi anni, il r apido sviluppo dell’industria lapidea e ceramica ha favorito, da un lato, l’utilizzo degli utensili diamantati, dall’altro, è stato motivo di sfida per migliorarne le prestazioni [1]. L’ampia varietà di materiali
lapidei richiede un alto gr ado di adattabilità delle matrici metalliche. In questa situazione, partendo dalle analisi sui lapidei di diverse aree del mondo e dai dati forniti da società produttrici di utensili diamantati con div ersi anni di esperienza nell’esportazione, è div entato estremamente importante sviluppare una propria formulazione per le polveri pre-legate, in modo da avere la soluzione più adatta alle div erse esigenze.
1. IL PROGRESSO NELL’APPLICAZIONE DI POLVERI METALLICHE CINESI A PIÙ COMPONENTI PRE-LEGATE PER UTENSILI DIAMANTATI La tradizionale produzione di matrici metalliche per utensili diamantati si basa sulla miscelazione meccanica di polveri metalliche allo stato elementare. Questo tipo di miscela presenta una gr anularità grossolana, scarse prestazioni di sinterizzazione e la superficie può facilmente contenere ossigeno. Inoltre, la matrice realizzata con questo metodo richied e
The application development of Chinese multi-element pre-alloyed metal powders in diamond tools by He Nanbin and Guo Dianyue, Exin Diamond Material Co., Ltd
ABSTRACT
Chinese multi-element pre-alloyed metal powder has gained broad acceptance in production of diamond tools by the diversity of alloy composition, strong inoxidizability and superior sintering performance. This thesis tries to describe the quality management, performance feature and application case, in order to lay a concrete foundation for the development of pre-alloyed powder. Keywords: diamond tools, pre-alloyed powder, applying development.
INTRODUCTION In recent years, the rapid development of stone and ceramic industry, on one hand, promotes the development of diamond tools, on the other hand, gives a challenge to
the performance of diamond tools [1]. The diversity of stones in dif ferent places also demands higher and higher degree of adaptability of matrix materials. In this situation, based on the investigation of stones aiming at different places and the data provided by diamond tools company with many years of exporting experience, it is becoming extremely important to develop our own unique formula of pre-alloyed powder and provide the most suitable solution for dif ferent places.
1. THE APPLICATION PROGRESS OF CHINESE MULTI-ELEMENT PRE-ALLOYED POWDER FOR DIAMOND TOOLS
The traditional production of matrix materials for diamond tools is based on mechanical mixing of homojunction
Quando il filo diamantato si consuma in modo anomalo di O. Cai1, N. Careddu2 produzione utensili diamantati 2 Ricercatore DICAAR, Università degli Studi di Cagliari 1 Esperto
l filo, come tutti gli altri utensili diamantati, è soggetto ad usura durante il suo impiego ed è naturale che, dopo un certo tempo , sia completamente esaurito, ossia, che la boccola sinterizzata in cui si trovano i granelli di diamante sia del tutto consumata. Questo consumo può essere “regolare” quando lungo tutta la lunghezza del filo le perline diamantate sono consumate in modo omogeneo e, per l’appunto, regolare (Fig.1). Il consumo può essere “irregolare”, ovvero non radialmente omogeneo, e presentare tutte le perline consumate da una parte (in gergo pr atico “ovalizzate”, Fig.2). Questo consumo irregolare (è risaputo da tutti gli addetti) è do vuto alla non rotazione del filo attorno al suo asse longitudinale. Come si può vedere nella Fig.3, le perline arriv erebbero in contatto con il blocco sempre con la stessa parte (quella verde) e, quindi, la consumerebbero del tutto, lasciando quella opposta (rossa) quasi nuova. Benché quello di Fig.3 sia un consumo irrego-
I
Fig.1
Fig.2
The risk of irregular diamond wire beads wear by O. Cai1, N. Careddu2 1 Diamond
tools production consultant Department of Civil and Environmental Engineering and Architecture (DICAAR), University of Cagliari, Italy 2 Researcher,
he diamond wire, like all the other diamond tools, is subject to wear during its service life and it is natural that, after a certain period of time, is completely worn out, namely, that the sintered beads, covered by diamond grains, lose their cutting efficiency. This wear can be “regular” when the diamond beads wear out in a homogeneous way all along the length of the cable (Fig.1). It can be “irregular” or not radially homogeneous when all the beads wear out on one side only , “ovalization phenomenon” (Fig.2). This irregular wear (well known by all technicians) is due to a non-rotation of the wire around its longitudinal axis. As can be seen in Fig.3, the beads come in contact with the block always on the same side (green one) thus
Fig.3
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Fig.4
wearing out it and leaving the opposite one (red) almost new. The irregular wear shown in Fig.3 is very “logical” and it is easy to find out what is causing the problem solving it by applying to the diamond wire a certain number of
Euro PM 2013 Congress & Exhibition - Gothenburg, Sweden Hard Materials & Diamond Tooling
Influenza dei parametri di pressatura a caldo e di sinterizzazione sottovuoto sulle reazioni interfacciali nei compositi diamante-metallo 1
di W. Tillmann1, M. Tolan2, M. Ferreira1, S. Thutewohl1, A. Steffen2 Istituto di Ingegneria dei Materiali, TU Università di Dortmund, Germania 2 Facoltà di Fisica/DELTA, TU Università di Dortmund, Germania
ABSTRACT Nel settore delle costruzioni, in particolare nella la vorazione della pietra naturale e del calcestruzzo, nonché nella demolizione di strutture in cemento armato , è richiesta un’elevata resistenza ad usura dei compositi diamante-metallo fissati su seghe da taglio e punte per carotaggio. Le principali caratteristiche di questi segmenti per utensili diamantati quali, ad esempio , la durezza, la porosità e il comportamento ad usur a sono influenzati principalmente dal processo di formazione del legame tra i diamanti inclusi e la matrice metallica. In generale, i metalli che reagiscono formando carburi assicurano un forte legame chimico , mentre i metalli cataliticamente attivi portano ad una gr afitizzazione della superficie del diamante, che indebolisce il legame tra diamanti e matrice. Ricerche precedenti hanno mostrato gli effetti che div ersi materiali di matrice metallica generano sui diamanti inclusi dur ante il pro-
cesso di sinterizzazione. Sulla base di questi risultati, il presente studio si concentrerà sull’influenza di par ametri quali il tempo e la temper atura durante i processi di pressatura a caldo e di sinterizzazione sotto vuoto.
1. INTRODUZIONE I compositi diamante-metallo realizzati con il processo di metallurgia delle polveri e fissati a lame, seghe circolari e punte di carotaggio sono utilizzati principalmente nelle applicazioni di molatura e taglio di materiali minerali altamente abrasivi, come pietra naturale o calcestruzzo. Il processo produttivo prevede, tra le altre fasi, la premiscelazione delle polveri di diamante-metallo, la compattazione mediante pressatura meccanica uniassiale ed, infine, la sinterizzazione in un forno sotto vuoto, oppure la pressatura a caldo [1]. Il processo di sinterizzazione sotto vuoto e quello di pressatura a caldo seguono percorsi di la vorazione
Influence of hot pressing and vacuum sintering parameters on interfacial reactions in diamond-metal composites by W. Tillmann1, M. Tolan2, M. Ferreira1, S. Thutewohl1, A. Steffen2 of Materials Engineering, TU-Dortmund University, Germany 2 Fakultät Physik/DELTA, TU-Dortmund University, Germany
1 Institute
ABSTRACT
The construction industry, especially the machining of natural stone and concrete, as well as the demolition of reinforced concrete structures, places high demands on the wear resistance of the used diamond-metal composite materials, which are attached to wire saws and drill bits. Material characteristics such as the hardness, porosity and the wear behavior of these diamond tools are mainly influenced by the bonding of the diamonds embedded in the metal matrix. In this case, carbide forming metals enforce a strong chemical bonding while catalytically active metals lead to a graphitization on the diamond surface, which weakens the bonding between the
diamonds and the matrix. Previous research has revealed the effects of different metal matrix components on the embedded diamonds during the sintering process. Based on these results, this paper will focus on the parameterdependencies such as the sintering time and temperature in hot-pressing as well as vacuum-sintering processes.
1. INTRODUCTION PM-fabricated diamond-metal composite materials attached to circular saws, wire saws, and drill bits are mainly used for grinding and cutting applications of high abrasive mineral materials such as natural stone or concrete. The manufacturing processes include, among other
MATERIALS SCIENCE FORUM, vol. 672 (2011), pp. 293-296. ISSN 0255-5476 - Web of Science: 2 - Scopus: 2
Effetto di differenti trattamenti termici sottovuoto sulla microstruttura di un acciaio sinterizzato basso legato di Róbert Bidulsky, Marco Actis Grande, Zbigniew Brytan e Mario Rosso Politecnico Torino-Alessandria Campus, Alessandria
ABSTRACT L’obiettivo principale del presente articolo è di mostr are come le diverse condizioni di trattamento termico influenzino la microstruttura di una polvere a base ferro Fe - [1,5Cr - 0,2Mo] - 0,6 C. Nei forni sotto vuoto, la velocità di raffreddamento è generalmente determinata dalla pressione del gas (fondamentalmente N 2) introdotto nella camera. Sono state applicate div erse pressioni del gas, da 0 a 6 bar. La velocità media di raffreddamento è stata calcolata nell’interv allo fra 1180°C e 400°C ed è variata da 0,1 a 6°C/s, in funzione della pressione del gas. Considerando la velocità di raffreddamento, l’aumento della pressione dell’az oto ha comportato un incremento della microstruttur a bainite/martensite. I costituenti microstrutturali sono variati dal 97% di perlite + 3% di ferrite, nel sistema tr attato a 0 bar, all’82% di martensite + 18% di bainite (con una piccola quantità di martensite temprata) nel sistema raffreddato applicando N 2 a 6 bar.
Le proprietà meccaniche sono state v alutate in termini di tenacità, TRS (resistenza al v erde dei compatti) e durezza in tutte le condizioni di la vorazione; l’analisi delle proprietà ha consentito di tr acciare dei grafici correlando le diverse proprietà in funzione delle differenti microstrutture. Parole chiave: trattamento termico sottovuoto, acciaio sinterizzato, microstruttura.
INTRODUZIONE Attualmente, il mercato della metallurgia delle polv eri (PM) richiede sia una riduzione dei costi che un sensibile incremento delle proprietà. Il miglior amento di queste ultime potrebbe influenzare la progettazione, così come le richieste del cliente, ma può essere ottenuto solo attraverso una forte propensione all’inno vazione tecnologica e/o all’applicazione di soluzioni nuo ve o modificate [1-5]. Uno dei processi più promettenti è il tr attamento termi-
Effect of different vacuum heat treatments on the microstructure of a low alloyed sintered steel by Róbert Bidulsky, Marco Actis Grande, Zbigniew Brytan and Mario Rosso Politecnico Torino-Alessandria Campus, Alessandria, Italy
ABSTRACT
The main aim of the present contribution is to show how different heat treatment conditions influence the microstructure of a Fe - [1.5Cr - 0.2Mo] - 0.6C powder system. In vacuum furnaces, the cooling rate is generally determined by the pressure of the gas (basically N 2) introduced into the chamber. Different gas pressures have been applied, from 0 to 6 bars. The average cooling rates were calculated in the range of 1180°C to 400°C and were varying from 0.1 to 6°C/s, according to the gas pressure. Considering the cooling rates, increasing the nitrogen pressure resulted in an increased amount of bainite/martensite microstructure. The microstructure constituents ranged from 97% pearlite + 3% ferrite in the
system treated at 0 bar to 82% martensite + 18% bainite (with small amount of tempered martensite) in the system cooled applying N 2 at 6 bars. Mechanical properties have been evaluated in terms of toughness, TRS and hardness for all processing conditions; the analysis of the properties allowed to plot graphs correlating the dif ferent properties as function of the characteristic microstructures. Keywords: vacuum heat treatment, sintered steel, microstructure.
INTRODUCTION In the present time, powder metallurgy (PM) market demands for either a reduction of costs or a sensible increase in properties. The increase of properties could
Influenza delle caratteristiche petrografiche sulla lucidatura industriale di lastre di granito di L. Silveira1, J.E. Rodrigues2, R. Ribeiro2 Centro de Tecnologia Mineral - CETEM, Cachoeiro de Itapemirim, Brasile 2 Departmento de Geotecnia, Escola de Engenharia de São Carlos, Universidade e São Paulo, São Carlos - Brasile 1
ABSTRACT La lucidatura dei graniti ornamentali è caratterizzata dall’abrasione tra la superficie del materiale lapideo e un utensile abrasivo che costituisce l’elemento tagliente, spesso composto di carburo di silicio (SiC). Le interazioni fra fasi minerali e caratteristiche di tessitura della roccia con le proprietà abr asive (durezza, forma, dimensione, ecc.), unitamente alle v ariabili operative della lucidatrice (forza di carico , velocità di taglio, ecc.), costituiscono un sistema denominato , nell’ingegneria meccanica, “Sistema Tribologico”. Questa memoria presenta un’analisi della rugosità superficiale di tre graniti brasiliani, sottoposti allo stesso processo di trattamento industriale della superficie. Dopo aver analizzato i dati ottenuti, sono stati definiti due tipi principali di rugosità: il primo è una rugosità di bassa ampiezza, connessa alla rugosità della superficie del minerale (“Mineral Roughness - MR”), mentre il secondo tipo, di ampiezza maggiore, riv ela i contatti
tra i minerali o le fessure sulla superficie del miner ale, in accordo principalmente con la direzione dei piani di clivaggio in cui, probabilmente, si sviluppano depressioni più accentuate (“Contact R oughness - CR”). In tutte le fasi di lucidatur a delle tre rocce, il v alore di MR è quello che ha mostr ato una diminuzione, mentre CR presentava una piccola differenza. Il valore di CR è strettamente correlato al gr ado di anisotropia della roccia. La v erifica che le diverse caratteristiche petrografiche rispondono in modo peculiare allo stesso carico di un determinato processo industriale dimostra che la roccia ha un ruolo attiv o nella sua interazione con le proprietà abr asive e le variabili operative della lucidatrice (Fig.1). Tale approccio apre un campo di ricerca che utilizza i concetti della Tribologia per capire meglio il processo di lucidatura delle pietre ornamentali. Parole chiave: lucidatura, granito, superficie, rugosità.
Influence of the petrographic characteristics on the industrial polishing of ornamental granites slabs by L. Silveira1, J.E. Rodrigues2, R. Ribeiro2 Centro de Tecnologia Mineral - CETEM, Cachoeiro de Itapemirim, Brasil 2 Departmento de Geotecnia, Escola de Engenharia de São Carlos, Universidade e São Paulo, São Carlos - Brasil 1
ABSTRACT
The polishing of ornamental granites is characterized by the abrasion between the rocky surface and an abrasive tool, which is the cutting element that is often composed of Silicon Carbide (SiC). The interactions between the mineral phases and textural characteristics of the rock with the abrasive properties (hardness, forms, size, etc.), together with the operational variables of the polishing machine (load stress, sawing speed, etc.) make up a system denominated by Mechanical Engineering as the Tribologic System. This paper presents an analysis of the surface roughness of three Brazilian granites subjected to
the same industrial surface treatment process. After analyzing the data obtained, two main types of roughness were defined: the first is a low amplitude roughness related to the roughness of the mineral surface (denominated “Mineral Roughness - MR”) while the second, with larger amplitudes, exhibits the contacts between minerals or cracks at the surface of the mineral, mainly according to the direction of the cleavage plans in which more accentuated depressions will probably develop (denominated as “Contact Roughness - CR”). Throughout the polishing stages of the three rocks, the MR value was that which displayed a decrease, with CR
Mai più occhiali Per i lettori di Diamante, Clinica Baviera offre i propri servizi a tariffe convenzionate: } Valutazione di idoneità al trattamento laser 35 € } Visita oculistica completa 60 € Struttura convenzionata con le maggiori assicurazioni sanitarie.
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Con un intervento di poci minuti, effettuato in day hospital, indolore e con semplice uso di anestesia topica (gocce di collirio), chiunque sia affetto da miopia, astigmatismo, ipermetropia o presbiopia, può riacquistare la vista e tornare alla propria vita appena poche ore dopo l'intervento. Sembra un miracolo, in realtà è pura scienza applicata all'oftalmologia. Nello specifico, si tratta di un'operazione con il laser, una tecnica chiamata Lasik. Punto di riferimento in questo settore è Clinica Baviera, istituto oftalmologico leader in Europa e presente in Italia a Milano e Torino. Clinica Baviera conta oltre 70 cliniche in Europa (Spagna, Germania, Olanda, Italia ed Austria), oltre 150 oftalmologi e un know-how acquisito in oltre 30 anni di esperienza. Centinaia di migliaia di interventi ogni anno hanno fatto di Clinica Baviera il punto di riferimento nel campo della chirurgia refrattiva a livello europeo. In Italia, dal 2008, anno dell'apertura della prima clinica in Italia, ad oggi sono stati operati circa 3000 pazienti. La tecnica maggiormente pratica-
ta sui pazienti è il Lasik perchè è indolore e permette al paziente di vedere dopo sole poche ore dal trattamento. Esistono anche altre tecniche come la Prk o la Lasek, altrettanto efficaci ma con tempi di recupero più lunghi. E' l'oculista ad indicare il tipo di trattamento ideale per il paziente tramite una dettagliata visita oculistica. Questa visita è fondamentale per il successo dell'intervento. Clinica Baviera vanta inoltre numerose convenzioni stipulate con le maggiori assicurazioni sanitarie, fondi integrativi, aziende, enti, associazioni, club sportivi ed altro, grazie alle quali i soggetti convenzionati usufruiscono di tariffe più vantaggiose rispetto a quelle private. Riserva tariffe speciali anche ai lettori di Diamante. La Clinica si trova a Milano in Via Albricci 5 e in via Trenno 12, e a Torino è in piazza Solferino 7/i. Per maggiori informazioni si può contattare il numero verde 800228833 o consultare il sito www.clinicabaviera.it
Per i marmi italiani l’export ha segno positivo Nel periodo gennaio-settembre 2013 le esportazioni sono cresciute in valore (+7,2%) e in quantità (+3,2%); la voce più importante è ancora quella del marmo lavorato con il record di 648 milioni di euro (+10%). Stati Uniti e Nord Africa segnano le performances più interessanti a cura di IMM Carrara Spa
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n una congiuntura economica che non riesce ad
invertire la tendenza, l’export del lapideo italiano (nella voce si comprendono marmi bianchi e colorati, graniti, travertini ed altre pietre sia grezzi che lavorati) fa registrare nei primi nove mesi del 2013 un trend positivo che consolida quanto emerso nella prima parte dell’anno. Nel periodo gennaio-settembre 2013, infatti, le aziende italiane hanno esportato 3.214.718 tonnellate di materiali lapidei per un valore complessivo di 1.414.551.649 euro con un aumento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del +3,2% in quantità e +7,2% in valore (vedi Tavola 1). Lo rende noto l’Internazionale Marmi e Macchine Carrara, diffondendo le elaborazioni statistiche periodiche del suo Ufficio Studi ed evidenziando una crescita in quantità e valore con una performance molto importante dell’export di lavorati. La voce più rilevante è quella del marmo lavorato con un export di 675 mila tonnellate (+4,6%) per un valore di 648,3 milioni di euro (+10,1%) rispetto al 2012. Seguono le esportazioni di lavorati in granito con 441 mila tonnellate per 415,4 milioni di euro che evidenziano un modesto calo nei quantitativi (-1%) ma un aumento del +3,3% nei valori. “È un trend che consolida i primi mesi dell’anno e, soprattutto, è in controtendenza con l’andamento generale dell’economia – dice il presidente di IMM Fabio Felici - e testimonia l’apprezzamento internazionale della pietra Made in Italy, l’importanza del settore che crea occupazione e valore aggiunto e si dimostra, sempre di più, una delle eccellenze della nostra economia grazie all’immagine che si è costruito nel tempo, costantemente rafforzata dalla qualità del prodotto e dall’innovazione che le nostre aziende riescono ad introdurre nei processi produttivi”. Continua a crescere anche l’export di marmo in blocchi e lastre con un export di 1.047.265 tonnellate per un valore di oltre 239 milioni di euro, con una crescita nei quantitativi di quasi +6% e nei valori del +10,3%. Il valore medio unitario del marmo in blocchi e lastre passa così da 219 euro per tonnellata a 228 euro, anche grazie a una crescita del 6,5% dell’incidenza del
lastrame sui valori complessivi della voce. Oggi, il valore dell’export di marmo in blocchi e lastre è costituito per un 46% da lastrame nel quale è inclusa, comunque, una quota di valore aggiunto per la trasformazione, mentre il restante 54% è costituito da marmo grezzo o sgrossato. L’Italia ha esportato verso i Paesi della Comunità Europea per 563 milioni di euro, pari al 40% del valore complessivo, ma con un saldo negativo rispetto al 2012 quando rappresentava quasi il 43% dei valori: le aziende italiane si orientano, dunque, sempre più verso Paesi extra europei come mercati finali. Calano, infatti, le esportazioni verso la Germania che (con gli Stati Uniti) è, da sempre, il principale mercato di sbocco con un export di 170 mila tonnellate di materiali di pregio per 113 milioni di euro, con un calo tendenziale del -10% sia nelle quantità che nei valori. Interessante il trend di altri Paesi europei come Francia, Svizzera e Russia, verso i quali aumenta l’export in misura rilevante sia in quantità che in valore (Tavola 2). Questi tre Paesi cumulano attualmente oltre un terzo del valore dell’export italiano in Europa e, sommando il valore dell’export verso la Germania, si tocca il 53% del totale. Fra i Paesi emergenti è ancora in crescita l’export verso Azerbaijan e Ucraina che ha importato, nei primi nove mesi dell’anno, 4.347 tonnellate di materiali di pregio, in particolare lavorati in marmo, per un valore di 6,1 milioni di euro, in aumento del +5% in quantità e +15% in valore. Verso l’Azerbaijan l’export è stato di 3.306 tonnellate di materiali di pregio, prevalentemente lavorati in marmo per quasi 8 milioni di euro, con una crescita dei valori rispetto al 2012 del +11%. Proprio per questo, in occasione di CarraraMarmotec 2014 - dal 21 al 24 maggio - saranno organizzate delegazioni di operatori e buyers, selezionati da entrambi i Paesi, per incrementare scambi e conoscenza reciproca. Restando in Europa è opportuno sottolineare l’incremento del valore dell’export verso la Turchia, vicino a 11 milioni di euro, con una crescita del +59% rispetto al 2012.
For Italian marble exports show a positive sign From January to September 2013, exports grew in value (7.2%) and quantity (3.2%), the most important item is still finished marble at a record 648 million Euros (+10%). United States and North Africa mark the most interesting performance by IMM Carrara Spa
n an economic climate that is failing to reverse the trend, in the first nine months of 2013, exports of Italian stone (which include white and coloured marble varieties, granite, travertine and other natural stone, both raw and processed) recorded a positive trend that reinforces what emerged in the first part of the year. In the period January-September 2013, Italian companies exported 3,214,718 tons of stone materials for a total value of 1,414,551,649 Euros. This shows an increase compared to the same period last year of 3.2% in quantity and 7.2% in value (see Table 1). This was announced by the Internazionale Marmi e Macchine Carrara, revealing the data processed at regular intervals by its research office. What emerges is growth in volume and value, with a striking performance of exports of processed materials. The most significant item is finished marble with exports of 675,000 tons (+4.6%) for a total value of 648.3 million Euros (+10.1%) compared to 2012. Following finished marble are finished granite exports with 441,000 tons for a value of 415.4 million Euros. This shows a modest decline in the quantity (-1%) but an increase of 3.3% in value. “It is a trend that reinforces the first few months of the year and, more importantly, it is in contrast with the general trend of the economy - says the IMM Chairman Fabio Felici - and testifies to the international appreciation of Italian stone and the importance of the industry that creates employment and added value. Moreover, it increasingly proves to be an excellent industry for our economy thanks to the image that it has built over time, constantly reinforced by the product quality and innovation that our companies are able to introduce in the production process.� The exports of marble blocks and slabs continued to grow too, with exports of 1,047,265 tons for a value of more than 239 million Euros. This shows a growth of almost 6% in quantity and 10.3% in value. The average unit value of marble blocks and slabs increased from 219 Euros to 228 Euros per ton thanks to a 6.5% increase in the weight of slabs on the overall value of the item. Today, marble blocks and slabs account for 46% of exports.
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This does include, however, a percentage of added value for the processing, while the remaining 54% is raw or rough-hewn marble. Italy exported to European Community countries for 563 million Euros or 40% of the total value, but with a negative balance compared to 2012 when it accounted for almost 43% of value. Italian companies are therefore turning more and more to countries outside Europe. Exports in fact fell to Germany that (along with the U.S.) has always been the main market with exports of 170,000 tons of high quality materials for a value of 113 million Euros, with a decreasing trend of -10% both in quantity and in value. An interesting trend is seen in other European countries such as France, Switzerland and Russia to which exports significantly increased both in quantity and in value (Table 2). These three countries currently absorb over one third of the value of Italian exports in Europe and, by adding this to the value of exports to Germany, these countries now account for 53% of the total. Among the emerging countries, exports are still growing to Azerbaijan and Ukraine that imported 4,347 tons of high quality materials in the first nine months of the year, in particular finished marble products, for a value of 6.1 million Euros, showing an increase of 5% in quantity and 15% in value. Exports to Azerbaijan totalled 3,306 tons of high quality materials, mainly finished marble products for a value of almost 8 million Euros, i.e. an increase in value of +11% compared to 2012. Precisely for this reason, CarraraMarmotec 2014 (from 21 to 24 May) will be hosting delegations of operators and selected buyers from both countries in order to promote relations and mutual understanding. Staying in Europe, the increase in the value of exports to Turkey is worthy of note. In the first nine months of 2013 exports valued close to 11 million Euros, an increase of 59% compared to 2012. Exports to the USA require special consideration since this is still the leading market for Italian stone. In the first nine months of 2013, the USA imported about 170,000 tons of high quality materials for a value of over 263 million Euros. This shows a +24.4% increase in quantity and a +29.6% increase in value (see Table 3).
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La centrale elettrica di Mactaquac, New Brunswick, Canada Mactaquac Generating Station, New Brunswick, Canada Alcune parti della centrale elettrica di Mactaquac sono state colpite da reazione alcali-aggregato / Parts of the Mactaquac Generating Station were affected by Alkali Aggregate Reaction
Un taglio in profondità di 22,3 metri è stato realizzato utilizzando una sega a filo diamantato A 22.3-meter (73-foot) plunge cut was made using the wire saw
STRESS RELIEF FOR BIG DAMS WIRE SAWING RELIEVES CONCRETE STRESS CAUSED BY AAR
GENERATING STATION CALLED FOR SWIFT ACTION TO MAINTAIN
EVIDENCE
SAFE WORKING OPERATIONS. I NVESTIGATIONS DETERMINED
THIS GEL EXPANSION DISRUPTS THE PASTE /AGGREGATE BOND AND CRACKS SURROUNDING PASTE. CONCRETE AFFLICTED BY AAR RESULTS IN EXPANSION,
THAT THE END PIER OF THE DAM SPILLWAY WAS CRACKED
CAUSING INCREASED INTERNAL STRESSES THAT EVENTUALLY
OF DISTRESS IN A CONCRETE DAM AT A
CANADIAN
IN VOLUME.
INTERNALLY AND THE CAUSE OF THE PROBLEM WAS IDENTIFIED
RESULT IN CRACKING.
AS
THROUGHOUT THE WORLD SUFFER FROM
ALKALI AGGREGATE REACTION (AAR). A CONTRACTOR
WAS NEEDED THAT COULD CREATE LARGE VERTICAL SLOTS
THROUGH THE CONCRETE STRUCTURE QUICKLY AND CLEANLY.
AAR
IS A DELETERIOUS CHEMICAL REACTION IN HARDENED
CONCRETE.
THE
REACTION OCCURS BETWEEN REACTIVE
AGGREGATES AND ALKALIS IN SURROUNDING HYDRATED CEMENTITIOUS PASTE.
THE REACTION PRODUCES AN EXPANSIVE
GEL FORMED AT OR NEAR THE PASTE/AGGREGATE INTERFACE.
WITH CONCRETE AT AN INTERNAL RELATIVE HUMIDITY OF 85% 68° FAHRENHEIT, THE GEL ABSORBS WATER AND INCREASES
AT
MANY CONCRETE DAMS AND STRUCTURES AAR.
CONSTANT MONITORING AND
CONTINUED REMEDIAL ACTIONS
ARE REQUIRED AT THESE STRUCTURES TO JUDGE THE MAGNITUDE OF EXPANSIONS AND COUNTERACT THIS EXPANSION AND
PREVENT DAMAGE TO JOINTS OR IMPAIR GATE OPERATION.
ONE SUCH COUNTERACTION EMPLOYED BY MACTAQUAC GENERATING STATION, CLOSE TO FREDERICTON IN NEW BRUNSWICK, CANADA, IS SLOT CUTTING CONCRETE WITH
DIAMOND WIRE TO RELIEVE THE INTERNAL STRESSES CAUSED BY THIS EXPANSIVE REACTION.
Reprinted courtesy of Concrete Sawing & Drilling Association Concrete Openings | VOL. 21 | NUM. 4 | DECEMBER 2012
La soluzione allo stress per le grandi dighe IL TAGLIO CON IL FILO DIAMANTATO UTILIZZATO PER RISOLVERE IL DEGRADO DEL CALCESTRUZZO PER EFFETTO DELLA REAZIONE ALCALI-AGGREGATO (AAR) L’AGGRAVARSI
DELLO STATO DI SOFFERENZA DELLA DIGA IN
RELATIVA INTERNA DELL’85% A
20°,
IL GEL SI IMBEVE DI
CALCESTRUZZO DI UNA CENTRALE CANADESE PER LA PRODUZIONE
ACQUA ED AUMENTA DI VOLUME ROMPENDO IL LEGAME PASTA
SALVAGUARDARE LE ATTIVITÀ OPERATIVE.
TENDE AD ESPANDERSI E L’AUMENTO DELLA PRESSIONE PUÒ DAR
DI ENERGIA ELETTRICA HA RICHIESTO UN’AZIONE RAPIDA PER
LE
INDAGINI HANNO DETERMINATO CHE UNA PILA LATERALE
/AGGREGATO. I L
CALCESTRUZZO COLPITO DA REAZIONE
LUOGO A RIGONFIAMENTI E FESSURAZIONI.
DELLO SCARICO DI SUPERFICIE ERA FESSURATA INTERNAMENTE E
SONO
LA CAUSA DEL PROBLEMA ERA DA RICERCARSI IN UNA REAZIONE
TUTTO IL MONDO A SOFFRIRE DI
ALCALI-AGGREGATO
ERA
NECESSARIO
(AAR, A LKALI AGGREGATE REACTION). L’INTERVENTO DI UN’IMPRESA CHE POTESSE
EFFETTUARE PROFONDI TAGLI VERTICALI NELLA STRUTTURA IN CALCESTRUZZO IN MODO RAPIDO E SENZA POLVERI.
LA AAR
È UNA REAZIONE CHIMICA DANNOSA CHE AVVIENE NEL
CALCESTRUZZO IN FASE DI INDURIMENTO.
Q UESTA
SI INNESCA
TRA AGGREGATI REATTIVI E ALCALI INTORNO ALLA PASTA DI CEMENTO IN AMBIENTE UMIDO.
C OME
RISULTATO SI FORMA
ALL’INTERFACCIA PASTA/AGGREGATO UN GEL CHE TENDE AD
ESPANDERSI.
C ON
UN CALCESTRUZZO AVENTE UN’UMIDITÀ
AAR
PER
MOLTE LE DIGHE E LE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO IN
AAR.
QUESTE STRUTTURE È NECESSARIO UN MONITORAGGIO
COSTANTE E CONTINUE AZIONI CORRETTIVE, IN MODO DA
VALUTARE LA SERIETÀ DEI FENOMENI ESPANSIVI E CONTRASTARLI PER PREVENIRE IL DANNEGGIAMENTO DEI GIUNTI O PROBLEMI NEL FUNZIONAMENTO DELLE PARATOIE.
UN’AZIONE
DI QUESTO TIPO È STATA MESSA IN ATTO PRESSO LA
CENTRALE ELETTRICA DI NEL
NEW BRUNSWICK,
MACTAQUAC, VICINO A FREDERICTON CANADA, DOVE IL TAGLIO CON FILO
IN
DIAMANTATO È STATO IMPIEGATO PER RIDURRE LE TENSIONI STRUTTURALI CAUSATE DA QUESTA REAZIONE ESPANSIVA.
Il contractor ha progettato un sistema di pulegge personalizzato per le operazioni di taglio The contractor engineered a custom downhole pulley system for the work
he Mactaquac Generating Station, owned and operated by New Brunswick Power, is located on the Saint John river approximately 20 kilometers (12.4 miles) upstream from Fredericton. The station is the largest hydroelectric generating facility in the Maritime Provinces. Constructed in stages between 1964 and 1980, the facility has an installed capacity of 672 megawatts produced by six turbines. The facility consists of the intake structure, two concrete spillways, a diversion sluiceway and the intake spillway. Each structure contains five, 14-meter-wide, 16-meter-high (45.9-foot-wide, 52.5-foot-high) spillways. Distress in the concrete structures at Mactaquac was first noticed in the mid-1970s with the increasing opening of a longitudinal joint in the powerhouse substructure. By the early 1980s, leakage through horizontal joints in the spillway, intake and diversion sluiceway structures was evident. At this point, New Brunswick power decided to install instrumentation in the foundation
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Ecobuild 2014, il maggior evento al mondo dedicato al futuro dell’edilizia ecosostenibile, al design ed alle energie rinnovabili
C
ome di consueto, la Camera di Commercio e Industria per il Regno Unito ha il piacere di prendere parte a Ecobuild 2014, il piú grande evento al mondo nel settore del design, dell’architettura, dell’edilizia ecosostenibile e delle energie rinnovabili che avrá luogo dal 4 al 6 marzo 2014 al centro espositivo ExCeL di Londra. Ecobuild è un evento globale che unisce design sostenibile e professionisti delle costruzioni, per aiutarli a creare nuovi contatti e scoprire
Ecobuild 2014, the world’s leading event for sustainable design, construction, energy and the built environment s always, The Italian Chamber of Commerce for the UK has the pleasure to take part in Ecobuild 2014, the world’s largest event for sustainable design, architecture, construction and built environment, which will be held from the 4th to the 6th of March 2014, at the Excel exhibition center in London.
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nuovi idee e prodotti innovativi. La mission comune a tutti i partecipanti dell’evento è la creazione di un settore edile più pulito, più verde, più efficiente e sostenibile. La Fiera, organizzata da UBM, la più grande multinazionale di comunicazione e media, ha visto nella sua scorsa edizione la partecipazione di oltre 90 aziende italiane su uno spazio espositivo di oltre 1000 metri quadrati ed è stata visitata da più di 40 mila persone provenienti da oltre 120 paesi. L’appuntamento di Londra è senza dubbio il più importante al mondo, tenendo conto ● della visibilitá che offre; ● del numero di buyers presenti e provenienti da tutto il mondo;
Ecobuild 2014 is a unique global event based on the challenges related to sustainable development within the construction and energy industry. It is considered as a global platform, which connects new ideas and stakeholders from all around the world, attracting 1.000 exhibitors and 40.000 from 120 countries around the world. Ecobuild’s global audience has a common purpose: to create a cleaner, greener, efficient and more sustainable built environment.
● della crescente evoluzione ed espansione del mercato delle costruzioni; ● dello status di leadership economico che differenzia Londra dalle altre città europee e del resto del mondo. Quello che rende Ecobuild un evento unico nel suo genere è la possibilità di creare un potente network: un eccezionale programma di informazione con più di 6000 relatori coinvolgerà politici e eccellenze e leader del settore da tutto il mondo. Ecobuild si presenta quindi come una grande opportunità, diretta a tutte le aziende italiane più intraprendenti che desiderano ampliare il proprio business e sfruttare nuove opportunità di commercio. A tal fine, il mercato inglese sembra essere perfetto non solo in quanto è uno dei pochi che è ancora in grado di riconoscere e premiare la qualità, il design e il know-how italiano, ma anche per
Ecobuild also features an unrivalled information programme, attracting over 600 speakers. Free to attend, it champions the business case for more sustainable buildings and helps visitors respond to complex and demanding sustainable legislation. At the heart of the programme are debate, learning and information exchange delivered by leading global academics, politicians, industry leaders and celebrity speakers. In addition, in anticipation of the next Asiatic editions, Ecobuild in London represents the most valuable link between the East and the W est. However, the most valuable opportunities for Italian companies are represented by the Italian Pavilion, which has been entirely organized by the Italian Chamber of Commerce. The pavilion, hosting exclusively Italian companies, aims to present abroad, the excellence of Italian production. Consequently, taking part in the Italian Pavilion at Ecobuild could represent a unique opportunity in terms of image and visibility. In particular, the Pavillon will host the model of “V eneto City”, the project implemented by the famous Italian
ché l’economia inglese sembra davvero non conoscere crisi. Ecobuild Londra, aprendo le porte ad altre tre edizioni che si terrano in Cina, India e Sud Est Asiatico, rappresenta una vera e propria finestra sul mercato non solo Europeo ma anche Asiatico. Le aziende italiane possono godere di un ulteriore valore aggiunto: la possibilità di esibire i loro prodotti e servizi all’interno di un padiglione completamente italiano. L’“Italian Pavillon”, organizzato interamente dalla Camera di Commercio di Londra, vuole essere il principale strumento per presentare l’eccellenza italiana all’estero e di conseguenza, tutte le imprese che ne faranno parte potranno avere grandi benefici in termini di immagine. Il padiglione ospiterà un modello proposto dall’architetto Cuccinella in merito al progetto “Veneto City”, seminari, presentazioni delle aziende italiane a Ecobuild, networking e incontri B2B, organizzati in collaborazione con UBM per dare l’opportunitá ai nostri migliori exhibitors di entrare in diretto contatto con gli organizzatori di ecobuild, partecipanti e potenziali buyers. In altre parole, “The Italian Pavillon” costituisce un’occasione unica non solo per esporre i propri servizi e prodotti insieme ad altre aziende italiane e godere di una più intensa campagna di marketing, ma anche quella di costruire una sorta di “Italian brend awareness” che viene meno quando le aziende si presentano individualmente.
architect Cuccinella. In addition, conferences, seminars, B2B events and company presentations will represent the opportunity to create direct contact with many experts and potential buyers. In other words, “The Italian Pavillon” represents a relevant chance not only to show and promote your services, but especially to build and improve a sort of “Italian Brand Awareness”, which could not be achieved when companies attend events alone. DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia
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Distributore per la UE della Xertech Ltd. Sud Africa