MI PRESENTO ‌ Marco Ogliari Psicologo, Counselor e Body Counselor della Gestalt, operatore Shiatsu ASK di Milano, operatore di Training Autogeno, esperto in tecniche meditative e corporee
Un noto proverbio dice “L’ ABITO NON FA IL MONACO” per dire che non bisogna soffermarsi sull’apparenza per scoprire la persona che si ha di fronte.
La REALTA’ però è un’altra. Il nostro cervello, che lo si voglia o no, impiega circa 10 secondi per valutare una persona nuova e GIUDICARLA. COME SI VESTE, come si presenta, le sue espressioni … in generale la sua comunicazione non verbale …
L'ABITO NON FA IL MONACO
Questa sera tratteremo temi come : immagine corporea schema corporeo vissuto corporeo percezione corporea corpo-mente immagine idealizzata consapevolezza corporea con l’obiettivo di cogliere qualcosa in più di noi.
ALLO SPECCHIO …
Quando ci guardiamo allo specchio, cosa vediamo? Quando vediamo la nostra immagine riflessa in una vetrina, qual è la prima parte del corpo sul quale ci soffermiamo? Siamo fieri di ciò che è riflesso o pensiamo che se fossimo più magri o più muscolosi\tonici tutto sarebbe più facile?
ALLO SPECCHIO …
IMMAGINE CORPOREA
«In psicologia» afferma Lhermitte «per immagini si intende la riviviscenza di una percezione, di un ricordo. Ora ciò che si intende per immagine corporea, appare chiaramente come percezione, vale a dire una immagine attuale legata alle varie afferenze sensoriali cioè una immaginericordo (imagesouvenir).
IMMAGINE CORPOREA
E' ciò che si intende per immagine corporea comprende ad un tempo una percezione ed una rappresentazione» (Lhermitte M. J., 1942). Questa immagine inoltre non è data una volta per tutte, ma si costruisce nel tempo. Dato fondamentale è però che questa immagine si struttura e si mantiene sotto il primato della vista: tutte le altre sensibilità sono sintetizzate e gerarchizzate dalla vista.
IMMAGINE CORPOREA
P. Schilder (1924) propone una visione pi첫 globale ed interdisciplinare, cercando di superare la scissione somapsiche. Schilder ritiene che lo schema corporeo si costituisce infatti non solo sulla base delle sensazioni (cenestesiche, tattili, ecc.), ma soprattutto mediante l'integrazione di queste sensazioni con i vissuti esistenziali ed emotivi del singolo soggetto.
IMMAGINE CORPOREA
Possiamo quindi affermare che l’immagine corporea è un costrutto multidimensionale tra cognizione e affetti : comprende la percezione della forma del proprio corpo così come l’atteggiamento della persona verso i differenti aspetti e le diverse parti di esso.
IMMAGINE CORPOREA
Osservando l’aspetto inerente agli atteggiamenti, possiamo ulteriormente distinguere tra l’affetto, inteso come le emozioni che la valutazione del proprio aspetto fisico può generare, anche in relazione a specifici contesti di vita, e l’investimento, riferito sia all’importanza che assume il proprio aspetto fisico nelle relazioni sociali e intime, sia alle strategie comportamentali e agli sforzi cognitivi attuati per mantenere il proprio corpo.
IMMAGINE CORPOREA
Se pensiamo all'importanza dei fattori sociali nella costruzione dell'immagine corporea dell'adolescente, come i genitori reagiscono ai mutamenti a livello corporeo e come il ragazzo interpreta queste reazioni ?
IMMAGINE CORPOREA
Fin dall'infanzia la madre comunica al bambino le sue attitudini nei confronti del corpo di lui attraverso il modo di stringerlo, di nutrirlo, di toccarlo; piÚ tardi la sua approvazione o disapprovazione può essere espressa verbalmente. Il bambino costruisce, dunque, fin dai primi mesi di vita, l'immagine del proprio corpo facendo rientrare in essa la valutazione di quelli che si prendono cura di lui.
IMMAGINE CORPOREA
Come afferma F. Cassese (1973) “l’atteggiamento familiare esercita un ruolo determinante sulla formazione dell’immagine positiva o negativa del bambino. La formazione dell’immagine di sé avviene nel bambino mediante l’interiorizzazione delle valutazioni dei genitori su di lui e l’assunzione di un ruolo interrelato con gli altri nella costellazione familiare.
IMMAGINE CORPOREA
Atteggiamenti di approvazione, di affetto, di comprensione delle esigenze del figlio, suscitano nel bambino il senso di essere amato e di essere accettato come individuo. La sicurezza, la stima in sé, l’identità che così sorgono rappresentano la base per il costituirsi di una immagine di sé positiva”.
IMMAGINE CORPOREA
L'adolescente costruisce una immagine ideale « ... osservando il proprio corpo con quello dei pari, identificandosi con persone che egli fisicamente ammira, recuperando le indicazioni che il suo ambiente culturale dà sulla bellezza e la prestanza fisica» (Martinelli R., 1975).
IMMAGINE CORPOREA
Da questi accenni molto sintetici, risulta chiaramente come il concetto di schema o immagine corporea si sia progressivamente evoluto attraverso una concettualizzazione che ha integrato fattori biologici, psichici e sociali Bisogna quindi tener conto di tutta una serie complessa di parametri per cercare di delineare questo concetto cosĂŹ complesso.
IL VISSUTO CORPOREO
I concetti di schema corporeo e di immagine corporea comportano numerosi quesiti che riguardano non solo come ed in che modo noi percepiamo il nostro corpo, ma anche come ed in che modo gli altri ci percepiscono e quindi quale e quanta importanza abbiano, in questa costruzione, i fattori psicologici e sociali: si pone pertanto complessivamente il problema del vissuto corporeo.
IL VISSUTO CORPOREO
James sostiene: «ogniqualvolta due persone si incontrano ci sono in realtà sei persone presenti.
Per ogni uomo ce n'è • uno per come egli stesso si crede; • uno per come lo vede l'altro; • uno infine per come egli è realmente» (James W., 1890).
IL VISSUTO CORPOREO
Il corpo può essere vissuto dall’individuo come possibilità di conoscere, di agire, come incontrare l'altro, come sessualità che implica l'acquisizione di una specifica identità, ma anche come ingombro, come malato, come intralcio nel rapporto con gli altri.
LA PERCEZIONE CORPOREA
Nell'uomo oltre all’immagine corporea esiste un altro vissuto relativo al corpo: la percezione corporea.
La percezione è la funzione psicologica che, grazie agli organi di senso, ci permette di ricevere ed interpretare le informazioni provenienti dal mondo esterno.
LA PERCEZIONE CORPOREA
LA PERCEZIONE CORPOREA
LA PERCEZIONE CORPOREA
La percezione corporea, che include sia le sensazioni e le emozioni legate al corpo (immagine corporea), sia la mappa mentale del nostro corpo nel cervello (schema corporeo), è infatti elastica e continuamente sottoposta ed influenzata dagli stimoli ambientali.
ESPERIENZA PRATICA
IL CORPO OGGI
"Io sono il mio corpo” (MerleauPonty,1945, p.197), questa è una delle affermazioni chiave contenuta in “Fenomenologia della Percezione” di Merleau-Ponty, che vuole sottolineare l’inscindibile legame mente/corpo, il ruolo fondamentale che il corpo riveste nel processo di acquisizione/costruzione dell’identità.
L’identità passa dal corpo. Ma oggi cos’è il corpo? Che valore ha e che ruolo riveste nell’essere persona? Si creano domande intorno a un corpo che diventa altro rispetto al semplice essere biologico arricchito nel suo ruolo dall’importanza che riveste nella costituzione dell’identità del soggetto.
CORPO/MENTE
Le modificazioni fatte a livello corporeo comportano infatti una rielaborazione interna della propria immagine, una sorta di assestamento che permette di adattare il cambiamento a sé e di integrare ciò che è accaduto per rafforzare la propria identità.
CORPO/MENTE
C’è un legame forte tra corporeità e stati mentali: in generale i cambiamenti che si verificano a livello del vissuto corporeo comportano una modificazione degli stati mentali e del senso di identità del soggetto (Di Chiara, 1999, pp.110ss.) proprio perché è a partire dall’esperienza corporea e percettiva che il soggetto si costruisce (Merleau-Ponty, 1945).
CORPO/MENTE
Io so chi sono, so che esisto, perchĂŠ vedo e sento, perchĂŠ posso toccare e muovermi, perchĂŠ i miei sensi raccolgono le informazioni dal mondo esterno e mi trasmettono un senso di esistenza nel mondo.
CORPO/MENTE
Il corpo è identità, è la mia definizione e distinzione in mezzo agli altri, quindi manipolarlo e cambiarlo non è semplice soddisfazione di uno stato mentale, ma il desiderio di una insoddisfazione profonda a livello psichico che in realtà porta a non accettarsi non come corpo ma come persona.
IL SUPERAMENTO DEL CORPO
Si realizza un superamento del corpo, ma anche a un dissolvimento dei confini del corpo in due sensi: ďƒź lo sviluppo delle biotecnologie permette di superare i limiti imposti dalla natura. Nella definizione di biotecnologie si fanno rientrare tutte le attuali tecniche che prevedono un intervento della medicina e dell’uomo nel corpo del paziente.
IL SUPERAMENTO DEL CORPO
E’ un tema ricco di contraddizioni e di interrogativi perché superare un limite posto dalla natura, e quindi un “handicap” del corpo, può portare certo benessere e miglioramento nella qualità di vita del paziente. Non si tratta tanto di discutere se è giusto o sbagliato, ma piuttosto intorno al nuovo significato di “corpo” che introducono e agli effetti psichici che ne seguono.
IL SUPERAMENTO DEL CORPO
il progressivo avanzamento e inserimento di Internet nella quotidianità, pone il problema del “virtuale” che supera il “reale” e rimette in discussione la stessa identità di un soggetto cancellando i parametri di spazio e tempo, coordinate in cui il corpo si inserisce e in cui trova la sua definizione.
IMMAGINE IDEALIZZATA
Negli adolescenti, quando l'immagine corporea tende a definirsi, il disagio psichico è molto spesso collegato al proprio corpo vissuto come non adeguato, ingombrante, pieno di difetti, comunque non corrispondente a ciò che si vorrebbe. Questo vissuto non costituisce necessariamente una patologia, ma può rappresentare solo una crisi momentanea.
IMMAGINE IDEALIZZATA
E per comprendere questa crisi adolescenziale dobbiamo inserire un terzo elemento che è l'immagine corporea idealizzata. Ovverosia oltre la percezione corporea che è collegata alla vitalità e l'immagine corporea che è collegata alla integrazione delle relazioni oggettuali (rispecchiamento empatico), esiste anche una immagine corporea interna che potremmo definire ideale o idealizzata e
IMMAGINE IDEALIZZATA
che è legata fondamentalmente a valori sociali e culturali: struttura questa più labile e meno importante delle prime due. La crisi adolescenziale fisiologica spesso è incentrata su di un vissuto negativo ed insoddisfacente della propria immagine corporea che ci fa comprendere che la conflittualità avviene tra l'immagine corporea e quella ideale che viene acquisita tramite il gruppo di appartenenza.
IMMAGINE IDEALIZZATA
Martinelli in una ricerca sull’immagine corporea in adolescenza, afferma che “il corpo può diventare un fattore importante di adattamento e di integrazione nel gruppo, o di mancata integrazione se certe caratteristiche fisiche, disarmonie momentanee, assumono un significato affettivo e sociale tale da essere vissute come causa di insuccesso e di isolamento”(R. Martinelli,1975).
CONSAPEVOLEZZA CORPOREA
Il nostro corpo è sempre con noi, fedele compagno di esperienze quotidiane. Siamo abituati alla sua presenza: scontata o piacevole quando fila tutto “liscio”, spiacevole non appena ne perdiamo il “controllo”. Spesso, è solo in questi momenti che richiama la nostra attenzione risvegliando in noi l’ansia che suscita l’incontro con uno sconosciuto.
CONSAPEVOLEZZA CORPOREA
Il corpo non è un dato di fatto a cui sottoporsi ma un dato da cui partire per poter vivere in modo completo e per rendere piena la nostra esperienza.
CONSAPEVOLEZZA CORPOREA
La dimensione corporea e quella mentale si rispecchiano e risuonano costantemente l'una nell'altra: le tensioni muscolari, alcuni movimenti e posture ormai divenuti abituali, sono spesso l’espressione di un atteggiamento della nostra psiche. Lo stato di sofferenza non si localizza unicamente a livello fisico, ma coinvolge anche la psiche creando quella condizione particolare che definiamo stress
CONSAPEVOLEZZA CORPOREA
Da un punto di vista somatico esprimiamo questa condizione assumendo posture goffe, irrigidendo o curvando la schiena oppure impedendo o limitando la piena realizzazione di un movimento: intuitivamente cerchiamo di alleviare questi disturbi "riposando" ma spesso non è sufficiente, le tensioni torneranno presto.
CONSAPEVOLEZZA CORPOREA
Ogni azione che coinvolga il corpo parla di noi, delle nostre ansie, delle nostre paure, delle nostre emozioni, esse si esprimono e definiscono i nostri movimenti durante la vita quotidiana.
CONSAPEVOLEZZA CORPOREA
E’ necessario essere consapevoli che ogni azione provoca oltre a processi cognitivi, anche e soprattutto processi emozionali come ad esempio la sensazione di essere all’altezza della situazione, la frustrazione, il senso di inferiorità, interesse, gioia, scoraggiamento e così via…