Sessualità : Adolescenza Adolescenza: periodo di transizione tra l’infanzia e la vita adulta. L’adolescenza è una fase caratterizzata da grandi cambiamenti che attraversano l’esistenza.
Attualmente in termini cronologici l’inizio dell’adolescenza è collocato tra i 10 e 12 anni nelle femmine, gli 11 e i 13 anni per i maschi, mentre la conclusione coincide per entrambi con i 18 anni
IDENTITA’ SESSUALE : Il ritorno dell’Edipo Il gioco delle identificazioni Lo sbocco eterosessuale
I GENITORI, IL FIGLIO E …… l’ALTRO/A
SESSUALITA’ : 10 – 16 ANNI
TRASFORMAZI ONI CORPOREE
LE PRIME ESPERIENZE SESSUALI
Sessualità : trasformazioni corporee LA PUBERTA’: cambiamenti rapidi del corpo, nei maschi e nelle femmine
In particolare : aumento altezza e peso maturazione caratteri sessuali Maschi : testicoli, pene, pelosità pubica, pelosità ascellare, barba e baffi, voce Femmine : seno, bacino, apparato genitale, pelosità pubica, pelosità ascellare, primo ciclo mestruale (menarca)
Sessualità : trasformazioni corporee Le metamorfosi fisiche che annunciano l’avvicinarsi della pubertà suscitano spesso un senso di estraniamento dal proprio corpo e dalle caratteristiche sessuali che va assumendo. Fino a provocare una reazione di rifiuto della nuova immagine di sé e alimentare fantasie di deformità. Durante il periodo precedente (la latenza) c’era una grande voglia di crescere, di diventare grandi; anzi il bambino si immaginava già grande , senza prevedere alcuna fase intermedia di trasformazione. I primi segnali di cambiamento provocano un certo sgomento, un certo timore, anche perchè la metamorfosi in atto non lascia prevedere l’esito finale.
Sessualità : trasformazioni corporee In questa fase di incertezza, di sospensione, le modificazioni del proprio aspetto sono spesso vissute in modo distorto. Ma non è strano che con l’avvicinarsi della pubertà il proprio corpo appaia deforme : sta infatti perdendo la forma infantile, senza averne ancora assunta una più compiuta, definitiva. Gli attributi sessuali, non ancora inseriti nel quadro di uno schema corporeo unitario, vengono percepiti come appendici assurde e grottesche. Questi turbamenti si concentrano non sull’immagine esteriore del corpo ma sull’immagine interiore, psichica : un’immagine fatta di ricordi, affetti, emozioni, sensazioni che appartengono al passato e che non ritrova più nel
Sessualità : trasformazioni corporee corpo che si va trasformando sotto i suoi occhi. La paura della deformità fisica è alimentata anche dall’inconscio che colloca gli eventi in una dimensione senza tempo, né limiti o misure, inducendo i ragazzi a immaginare una crescita senza fine. Sono “incubi” che nella maggior parte dei casi svaniscono con il tempo, fino a scomparire dalla memoria. Man mano che il corpo ritrova una nuova armonia, sarà più facile per i ragazzi non riflettersi più in uno specchio deformante . All’elaborazione interiore di un’immagine di sé più realistica contribuisce anche la crescita intellettuale: il pensiero logico-razionale si svincola da quello immaginario e fantastico.
Sessualità : trasformazioni corporee Naturalmente, anche lo sguardo degli altri gioca un ruolo importante nella costruzione dell’immagine di sé. E a questa età gli altri sono soprattutto i coetanei. Lo sguardo e il giudizio dei genitori, in particolare della madre, servono meno da specchio : legati come sono all’infanzia, l’immagine che inviano sembra ormai legata al passato più che al presente, al bambino più che all’adolescente. La trasformazione fisica del figlio spesso coglie di sorpresa anche i genitori che stentano a riconoscere nella sua nuova immagine quella del bambino che hanno amato. Per la prima volta i genitori si confrontano con un individuo che è davvero altro da sé , con un corpo dotato di una vitalità autonoma e separata che sfugge al loro
Sessualità : trasformazioni corporee controllo. Ed è soprattutto la madre a vivere la perdità della corporeità infantile del proprio figlio come un lutto. Finchè era bambino aveva potuto mantenere, sia pure in modo sempre più sfumato, sempre meno intimo e pervasivo, forme di contatto fisico che si andavano via via allentando, senza però spezzare del tutto l’originaria unità corporea fra madre e figlio. Ora è lo stesso ex bambino a porre una barriera al corpo a corpo materno : se prima si lasciava fare la doccia, lavare, vestire ora comincia a chiudersi in bagno e a gradire sempre meno anche i momenti di intimità e di gioco, le coccole , i baci.
Sessualità : trasformazioni corporee E’ quindi arrivato il momento di abbandonare quelle forme di contatto fisico tra genitori e figli che già erano andate via via attenuandosi nel corso dell’infanzia. E sostituire sempre più il linguaggio del corpo con quello verbale : impresa non facile, perché è proprio ora che i figli cominciano ad avere i loro segreti, le loro zone d’ombra di cui sono estremamente gelosi. Si oppongono così al desiderio di trasparenza dei genitori rifiutando le loro incursioni nel territorio privato delle nuove esperienze, le fantasie, i sogni, le delusioni e le paure che stanno vivendo trincerandosi spesso nel silenzio. Chiedono che venga rispettata non solo la distanza corporea ma anche quella psichica e affettiva.
IDENTITA’ SESSUALE : Il ritorno dell’Edipo Il gioco delle identificazioni Lo sbocco eterosessuale
SESSUALITA’ : 10 – 16 ANNI
TRASFORMAZI ONI CORPOREE
Sessualità : il ritorno dell’Edipo Dove c’è un figlio, ci sono un padre e una madre: e non solo biologici – a volte sconosciuti come avviene in alcune forme di fecondazione artificiale, o abbandonati per sempre nel caso dell’adozione – ma quelli che ogni figlio si costruisce nella mente: l’uomo e la donna che rappresentano nel suo mondo interiore una figura materna e paterna. Tale scenario universale, che è sempre esistito nei popoli e nelle culture più primitive, sembra destinato a sopravvivere in ogni tipo di famiglia: unita, divisa, ricomposta, adottiva o tecnologica. E’ proprio il ritorno alle origini, ai primi amori che delinea l’educazione sentimentale di ciascuno di noi
Sessualità : il ritorno dell’Edipo trasformando la sessualità umana in rapporto d’amore: un’esperienza scandita in due tempi, che si comincia a prefigurare nella prima infanzia, per essere vissuta poi nella piena adolescenza, quando le pulsioni sessuali infantili non sono più confinate nella sfera del gioco, della fantasia e delle attività autoerotiche, ma possono trovare un loro sbocco nei primi rapporti d’amore. Dal punto di vista sessuale l’adolescente sa di essere sullo stesso piano dei genitori: con un corpo oramai in grado di generare, i desideri sessuali possono essere messi in atto, realizzando così l’antico sogno di prendere il posto del padre o della madre all’interno del loro legame segreto.
Sessualità : il ritorno dell’Edipo Succede così che mentre sul piano dei comportamenti più visibili che emergono nella vita quotidiana l’adolescente prende sempre di più le distanze dai genitori, ingaggiando a volte contro di loro una lotta senza quartiere, a livello inconscio è impegnato in una lotta molto più intima, segreta : risolvere i conflitti edipici ancora aperti, e vivere i propri sentimenti e i propri desideri non più nel chiuso della famiglia, ma all’esterno, dirottandoli su qualcuno che sostituisca i suoi primi oggetti d’amore. Lo scenario affettivo e sessuale che si ripropone nelle fantasie e nei sogni dell’adolescente è un mondo immaginario popolato di ombre, di fantasmi, in
Sessualità : il ritorno dell’Edipo cui la realtà della vita e i suoi protagonisti appaiono trasfigurati dagli effetti speciali operati dall’inconscio. E’ questo intreccio di elementi reali e fantastici, razionali e inconsci, a influenzare l’orientamento sessuale e le nuove relazioni d’amore. Il ritorno dell’Edipo e il superamento dei suoi conflitti segnano il culmine dello sviluppo nella piena adolescenza: la sfida su cui si gioca non solo l’acquisizione dell’identità sessuale, ma la capacità di amare e di essere amati, ritrovando all’esterno della famiglia un nuovo oggetto del desiderio.
Sessualità : il gioco dell’identificazione E’ l’anatomia che marca il nostro destino biologico, assegnandoci fin dalla nascita un’identità anagrafica, maschile o femminile. Ma il percorso che porta ciascuno di noi alla formazione dell’identità sessuale più profonda, quella interiore, psicologica, è molto più lungo e complesso. E si intreccia con lo sviluppo affettivo e mentale del bambino all’interno della famiglia e del suo legame coi genitori. Sono loro infatti i primi modelli di uomo e di donna che il bambino può fare propri o rifiutare, identificandosi o meno con il padre o con la madre.
Sessualità : il gioco dell’identificazione E in molti casi non sono tanto i genitori reali che contano, quanto le figure che il bambino costruisce dentro di sé ed elabora attraverso le sue fantasie. Tuttavia il gioco delle identificazioni non segue un percorso a senso unico, maschile o femminile : anche quando si identifica in modo predominante nel padre, il maschio tende quasi sempre a integrare nella sua personalità anche aspetti femminili, presi dalla madre, mentre la bambina può riconoscersi in alcune caratteristiche del padre che corrispondono al suo ideale dell’IO.
Sessualità : il gioco dell’identificazione In questa alternanza di identificazioni entra in gioco anche l’ambivalenza dei sentimenti, dei desideri e delle pulsioni che ciascuno di noi ha vissuto nel triangolo familiare. L’amore appassionato ed esclusivo per uno dei genitori non è mai del tutto privo di forti pulsioni aggressive, suscitate non solo dalla gelosia, ma dalla paura del rifiuto e dell’abbandono, mentre i sentimenti di ostilità e di invidia per il rivale sono spesso temperati dall’ammirazione e dal desiderio di emulazione. Quindi nell’identità sessuale di ciascuno di noi confluiscono elementi sia maschili che femminili che riflettono non solo il gioco delle identificazioni incrociate
Sessualità : il gioco dell’identificazione con i genitori, ma anche una predisposizione dell’essere umano alla bisessualità, sia psichica che costituzionale. All’origine della bisessualità le cause organiche si intrecciano con quelle psichiche: sia la mente che il corpo contribuiscono così allo sviluppo di forme più o meno accentuate di ambivalenza psicologica e sessuale sempre presente, in modo palese o latente nell’essere umano. (G. Groddeck : anche nell’uomo più virile e nella donna più femminile vi è una doppia sessualità).
Sessualità : sbocco eterosessuale Come si sa, è nell’attrazione verso l’altro che il desiderio d’amore trova il suo sbocco più naturale e completo. Un amore eterosessuale (eteros: altro, diverso) in cui la soddisfazione dei desideri affettivi coincide con l’impulso biologico alla procreazione. E consente all’uomo e alla donna di rinunciare per sempre al senso di onnipotenza infantile, riconoscendo il proprio bisogno dell’altro: la differenza sessuale viene così vissuta nel segno di una reciproca mancanza che si completa e si integra a vicenda nell’amore. Questo riconoscimento rappresenta la fase conclusiva dello sviluppo psichico e sessuale dell’individuo.
IDENTITA’ SESSUALE : Il ritorno dell’Edipo Il gioco delle identificazioni Lo sbocco eterosessuale
I GENITORI, IL FIGLIO E …… l’ALTRO/A
SESSUALITA’ : 10 – 16 ANNI
TRASFORMAZI ONI CORPOREE
Sessualità : l’opposizione dei genitori Come succedeva nella prima adolescenza nei confronti dell’amica o dell’amico del cuore, anche nelle prime relazioni d’amore non mancano i casi in cui i genitori provano una profonda avversione per il tipo di partner scelto dai figli: fino al punto di osteggiarli apertamente. Nonostante i motivi pratici, razionali con cui i genitori giustificano la loro opposizione, spesso la loro avversione tradisce una profonda paura della diversità, in cui aleggia un inconscio atteggiamento reazionario persino nei genitori più aperti, più progressisti: una diversità che può essere sociale, culturale, religiosa, etnica e a volte anche estetica.
Sessualità : l’opposizione dei genitori La paura della diversità, che induce molti genitori a contrastare l’amore dei figli, è tra l’altro la paura che questo amore così diverso li porti troppo lontano, in una zona segreta che sfugge completamente al loro controllo. Come nell’infanzia, anche nell’adolescenza la separazione si accompagna ad una senso di perdita e di dolore sia per i figli, sia per i genitori ed in particolare per la madre. Di qui il bisogno di contrastare, trattenere, non lasciare andare: ma come si sa l’opposizione ha spesso un effetto controproducente rinforzando l’ideale di una passione romantica e rendendo più forti i sentimenti che la animano.
Sessualità : l’opposizione dei genitori I genitori non debbono dimenticare che anche l’innamoramento fa parte della fase di transizione che gli adolescenti stanno vivendo, una esperienza che li aiuta a crescere e che segnerà la loro vita ma che raramente riescono a traghettare nell’età adulta. L’innamoramento è sempre una zona segreta, in cui i genitori non hanno accesso anche quando hanno l’impressione di tenere tutto sotto controllo, come avviene quando l’amore scoppia tra adolescenti molto simili tra loro che evoca più una relazione amicale, fraterna che non la magica atmosfera dell’innamoramento.
Sessualità : l’opposizione dei genitori Quando la coppia partecipa alla vita di famiglia e la famiglia partecipa alla vita della coppia come se non ci fosse nessuna zona segreta da proteggere dalle intrusioni esterne, la relazione somiglia di più ai compromessi coniugali di adulti che hanno rinunciato ad amare. Queste coppie dall’aria già così giudiziosa, rassegnata, abitudinaria sono proprio quelle che molti genitori prediligono : ma questo tipo di amore adolescenziale senza passione senza sconvolgimenti interiori, senza trasformazioni non sempre è sinonimo di equilibrio e di maturità, come pensano i genitori. Spesso rivela la paura di confrontarsi con i conflitti Edipici infantili, attraverso
Sessualità : l’opposizione dei genitori la tempesta emotiva dell’innamoramento. Evitando l’innamoramento, questo tipo di coppia, evita anche una delle esperienze più trasformative dell’adolescenza, che sospinge i ragazzi a svincolarsi dall’infanzia e dalle figura dei genitori, e a superare i vecchi conflitti rivivendo in modo originale e creativo i sogni e le fantasie infantili.
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SESSUALITA’ : 10 – 16 ANNI
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LE PRIME ESPERIENZE SESSUALI
Sessualità : le prime esperienze sessuali Il primo rapporto sessuale è un rito di iniziazione che non sempre coincide con una relazione d’amore. Spesso si tratta di un salto nel buio, un passaggio dall’autoerotismo alla sessualità condivisa: un mondo fino allora proibito al quale si accede sulla spinta non solo delle proprie pulsioni erotiche ma della curiosità, del desiderio di conoscenza. Naturalmente non manca quasi mai un forte coinvolgimento emotivo : l’attrazione reciproca, la percezione del proprio desiderio che si rispecchia in quello dell’altro, il bisogno di fare contatto fino a fondersi insieme, con l’illusione di vivere una esperienza non solo di sesso, ma di amore.
Sessualità : le prime esperienze sessuali Ma in molti casi si tratta di un sentimento rivolto più a se stessi che all’altro, in un rispecchiamento reciproco di sé, della propria capacità di desiderare e di essere desiderati. Il rapporto sessuale rappresenta una prova generale della propria identità femminile e maschile : è dire a sé stessi e al mondo sono una donna , sono un uomo. L’iniziazione sessuale coinvolge allo stesso modo sia il ragazzo che la ragazza in una esperienza che spesso entrambi vivono da principianti assoluti uniti dalla stessa complicità nel varcare la soglia di un mondo ancora sconosciuto. L’amore verrà dopo, attraverso nuove esperienze che coinvolgono i sentimenti più profondi.
Sessualità : le prime esperienze sessuali Naturalmente non mancano i casi in cui la prima volta coincide con l’innamoramento : una esperienza molto più sconvolgente a livello emotivo del primo rapporto sessuale, un rito ormai in gran parte svuotato dai significati più trasgressivi ed esaltanti che aveva in passato. La scomparsa del tabù della verginità e la liberazione sessuale rendono certo meno drammatiche, ma anche meno coinvolgenti e passionali queste prime esperienze, che rappresentano tuttavia, soprattutto per le ragazze, una evoluzione positiva nel modo di vivere la propria sessualità. La maggiore scioltezza con cui affrontano i primi rapporti sessuali rivela meno inibizione e meno paura dei propri impulsi e un maggior coraggio
Sessualità : le prime esperienze sessuali nel riconoscere il proprio desiderio e nell’esprimerlo. Oltre a rappresentare un rito di passaggio all’età adulta, l’atto sessuale ha diverse funzioni evolutive : verifica della propria identità sessuale bisogno di essere come gli altri di non sentirsi emarginati da un’esperienza che i coetanei hanno già avuto. Inoltre risponde al desiderio di contatto e di fusione per colmare il senso di vuoto che deriva dalla nostalgia del passato e dalle reazioni depressive al lutto dell’infanzia perduta e allentare le tensioni, oppure il desiderio di verificare la propria capacità di seduzione e di avere la certezza di piacere.
Sessualità : le prime esperienze sessuali Infine il debutto sessuale può avere il significato inconscio di una sfida segreta rivolta ai genitori, nel segno dell’indipendenza. Ma per i ragazzi, la cosa più vera è che si sono incontrati, si sono conosciuti e dopo i primi timidi approcci hanno desiderato fare l’amore: e l’hanno fatto. E’ raro che l’adolescente viva il sesso come l’elemento predominante del rapporto : non solo perché rappresenta una meta fin troppo facile, un bene di consumo quasi d’obbligo, ma perché l’adolescenza è ancora oggi la fase più romantica della vita. Se l’amore non ha età, l’adolescenza è certamente l’ età dell’amore.
SessualitĂ :
SessualitĂ : il complesso di Edipo Il complesso di Edipo nasce con Freud e identifica il desiderio sessuale nei confronti del genitore di sesso opposto che arriva fino al desiderio di possesso. Freud lo indica come una tappa fondamentale nello sviluppo sessuale e nel processo di identificazione sessuale del bambino. La definizione classica del complesso edipico si riferisce allo sviluppo psicosessuale del bambino maschio e si manifesta con comportamenti di lotta e competizione verso la figura paterna per l'amore della mamma. L'origine della terminologia si deve alla tragedia greca, L'Edipo Re, in cui Edipo viene a scoprire in etĂ matura di aver sposato sua madre dopo aver ucciso, senza saperlo, il vero padre.
Sessualità : il complesso di Edipo Il percorso che Freud assegna alle bambine è piuttosto differente: in loro l'attrazione per il padre e il disinvestimento affettivo della madre sono dettati da un'invidia latente per qualcosa che il padre ha e la mamma no e che è fonte immediata di gratificazione, ossia l'organo riproduttivo maschile. L'invidia del pene sarebbe l'aspetto caratteristico del complesso edipico della bambina.