Il lago che fluisce nella Grande Bellezza C’è
anche il lago di Bracciano nella Grande Bellezza da oscar di Sorrentino. L’acqua che scroscia nella prima scena arriva dal lago. E lì infatti al Fontanone del Gianicolo che termina l’acquedotto, voluto dal pontefice Paolo V per dare acqua ad una parte di Roma. Un intervento idrico che ricalcava quello voluto da Traiano nel 109 d.C.. Sulla mostra dell’Acqua Paola progettata da Giovanni Fontana e ultimata nel 1610 una iscrizione conferma: PAVLVS QVINTVS PONTIFEX MAXIMVS/ AQVAM IN AGRO BRACCIANENSIS/SALVBERRIMIS E FONTIBVS COLL E C TA M / V E T E R I B V S AQVAE ALSIETINAE DVCTIBVS RESTITVTIS/NOVISQVE ADDITIS/XXXV AB MILLIARIO DVXIT. Roma, oggi come allora, beve e si impreziosisce con l’acqua del lacus sabatinus. E mentre, omeopaticamente parlando, l’acqua ha memoria e Paolo V salutava la “saluberrima” fonte, oggi l’Acea tace, si compiace e non ringrazia.
di
Gente Bracciano Aprile 2014 numero 0*