Eddy Rock di Philip Osbourne

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EDDY

ROCK



P HI L IP O S B OU R NE

EDDY

K C O R

! i r o t I n e g I e i m i a d i qualCuno mi salV


DEDICA Alla mia famiglia, che è rock!

2018 © Philip Osbourne Copyright dell’edizione italiana: 2018 © Gremese International s.r.l.s. – Roma Disegni: Roberta Procacci Foto: Freepik Progetto: Almond Project – Plume Studio Stampa: FP Design – Pavona (Rm)

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo volume può essere registrata, riprodotta o trasmessa, in alcun modo e con qualsiasi mezzo, senza il preventivo consenso formale dell’Editore. ISBN 978-88-6442-343-2


inerà ch in s’ a r er gu a l e ch n “Un giorno a a”. r r a it ch a n u i d o n o su al JIM MORRISON



E N O I Z U D INTRO DElL’autoRe

A tredici anni passavo molto tempo nella mia cameretta e, oltre a leggere fumetti della Marvel e della DC Comics, divoravo un quantitativo enorme di libri, in particolare quelli di Rod Sterling, Stephen King, Philip K. Dick e Richard Matheson, mentre ascoltavo di continuo la musica di Led Zeppelin, Pink Floyd, Dire Straits e Police. La mia infanzia sarebbe stata diversa se non avessi sognato con le note che componevano REM, Queen, David Bowie, AC/DC, Guns N’ Roses, Joy Division, Smiths, New Order, Cure e Nirvana. Insomma, il rock mi ha cambiato la vita e il PHILIP OSBOURNE modo di pensare. Come avrei fatto senza? Sarebbe stato più facile camminare all’indietro per una settimana, piuttosto che sopravvivere un mese senza le NON CONOSCI “STAIRWAY TO HEAVEN” DEI LED ZEPPELIN? DEVI ASCOLTALA (OVVIAMENTE DOPO AVER LETTO IL MIO STRAORDINARIO LIBRO).


EDDY ROCK canzoni dei miei idoli. La musica per me è stata sempre la sveglia, ma anche la ninna-nanna. Da sempre è quello che mi porta in mondi fantastici nella maniera più rapida e facile. Ho imparato subito che la forza del rock risiede soprattutto nelle sue parole. Da ragazzino fui travolto dal testo profondo che cantavano gli U2 in “Sunday Bloody Sunday”: «How long, how long must we sing this song? How long, how long? ‘Cos tonight we can be as one, tonight» («Per quanto tempo, per quanto tempo dovremo cantare questa canzone? Per quanto, Per quanto? Perché stanotte possiamo essere una cosa sola, stanotte»). In verità, non capii subito il significato di quel testo. Così mi informai e scoprii che la domenica di sangue di cui parla la canzone era il 30 gennaio 1972, quando 14 persone erano state uccise nella città irlandese di Derry dall’esercito del Regno Unito. Un episodio tragico che aveva segnato profondamente il leader della band, Bono, appena undicenne all’epoca dei fatti. Da allora la frase «How long, how long must we sing this song?» è diventata un vero e proprio inno contro ogni tipo di violenza…

Lo ammetto, sono stato pagato da philip osbourne per scrivere questo cartello!

quesTo e’ un libRo rock per ragAzzi rock.


INTRODUZIONE È anche questa la magia del rock. Un’altra canzone rock per la quale ho perso la testa è stata “Wish You Were Here” dei Pink Floyd. «How I wish, how I wish you were here. We’re just two lost souls swimming in a fish bowl, year after year, running over the same old ground. What have we found? The same old fears, wish you were here» («Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui! Siamo solo due anime perse che nuotano in una boccia per pesci, anno dopo anno, correndo sulla stessa vecchia terra. E cosa abbiamo trovato? Le solite vecchie paure, vorrei tu fossi qui»), cantavano Roger Waters e la sua mitica band. Quella canzone era fantastica, i giorno, si n g o o n e m l “A e delicata e profonda come una tare qualch l o c s a e bb e r dov poesia ma con in più una melodia ggere una e l , e n o z n a c avvolgente. Ecco perché mi sono , vedere un a i s e o p a ll e b innamorato del rock. Grazie ossibile, p e s , e o r d a u q l be a canzoni come quelle che vi e parola dire qualch ho citato, ho capito che c’era ”. ragionevole un angolo di paradiso in cui E H GOET mi sarebbe piaciuto bazzicare sempre più spesso. Diventato adulto, qualche volta ho

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EDDY ROCK avuto delle brutte giornate – non sempre le cose vanno come uno spera – ma a tirarmi su ci ha pensato anche “Anthem”, una canzone di Leonard Cohen. Il pezzo diceva: «There is a crack in everything. That’s how the light gets in» («C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce»). Mi fa sempre bene ascoltarlo, e grazie a quel brano ho imparato a guardare il lato buono delle cose anche quando non è facile. Potrei andare avanti per altre 100 pagine a raccontarvi tutte le canzoni che hanno reso speciale la mia vita, come quella di milioni di persone. eramente “Non puoi v ck’n’roll suonare il ro da adulto”.

THE EDGE

o cKer te o r Un mEn Eva e c i L semp o che vol di bRo Cun qual su un li e e? finiR sbouRn O

ma perche’ non riesco a prendere l’accordo giusto? Ah, vero! questa e’ la mia prima10 lezione!


INTRODUZIONE Ora sapete perché amo il rock e perché ho deciso di scrivere un libro con protagonista un giovane rocker. Il rock è energia, vita, cultura, gioia, riflessione. Come dice il grande musicista Pete Townshend: «Il rock forse non eliminerà i tuoi problemi. Ma ti permetterà di ballarci sopra». Buona lettura a ritmo di rock!


I PERSONAGGI

EDDY ROCK


EDDY

ROCK

CORTANA


EDDY

ROCK

MEG, LA MAMMA


EDDY

ROCK

Danny, il papA’


EDDY

ROCK

HANK BUKOwSKY


EDDY

K C O R

! i r o t I n e g I e i m i a d i qualCuno mi salV


La plaYlist CONSIGLIATA K

ic ROC s s a l c i d ’ o p n U

” y D o s p a H r n a i queeN: “boheM

” s r e T t a m E s l e g n metaLlica: “nothI ” E r e h E r e w u o y pink floYd: “wISH


CAPITOLO PRIMO I R O T I N E G I E I M I


B

EDDY ROCK

envenuto al mio compleanno. Ho festeggiato da poco i miei tredici anni e quel giorno non ero per niente curioso del regalo che mi avrebbero fatto i miei genitori. Il motivo è perché conosco bene i loro gusti. La mia percentuale di errore è bassissima quando si tratta di indovinare come si comporteranno con me. Ma andiamo con ordine.

CHI SONO? Chiedetelo a mia madre e a mio padre. Loro lo sanno. Sanno tutto di me. Perfino quello che dovrò fare da grande. Danny e Meg sono i miei genitori, ma anche i miei “progettisti”. Non sai cosa sono i “genitori progettisti”? Non ci stai capendo nulla? Ok, facciamo un passo indietro. Un grande passo indietro, a prima che nascessi. Tredici anni fa, Danny aveva trentadue anni e Meg ventinove, non 20


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