CLINICA IN DERMATOLOGIA
MICROCIRCOLAZIONE: CASO CLINICO
Patologia vascolare e cute, relazione pericolosa: un caso clinico La manifestazione clinica cutanea rappresenta un elemento di particolare utilità ai fini diagnostici perché, se correttamente interpretata, può indirizzare verso una corretta diagnosi
Massimo Lucchi Massimo Lucchi*, Salvino Bilancini*, Sandro Tucci*, Pierluigi E. Mollo** * Centro studi malattie vascolari JF Merlen, Frosinone **Specialista in Angiologia medica, specialista in Geriatra e Gerontologia - Ini divisione Città Bianca, Veroli (FR) Clinica Privata Acc. Villa Gioia Sora (FR)
donna di 22 anni che, in costanza di estremità fredde e con persistente colorazione cianotica e frequente associata iperidrosi (sia a carico degli arti superiori sia inferiori), in occasione di brusco passaggio in ambienti riscaldati (segnatamente nelle stagioni fredde), avvertiva improvvisa sensazione di dolore urente negli stessi distretti acrali che andavano rapidamente incontro a comparsa di intenso arrossamento della cute. La paziente, affetta da ricorrente cefalea emicranica, riferiva la comparsa di crisi emicranica in occasione delle descritte manifestazioni parossistiche acrali in coincidenza dei passaggi dal freddo al caldo.
Le acrosindromi vascolari sono affezioni che possono presentarsi sia con manifestazioni parossistiche sia permanenti, talora con aspetti intricati e,in alcuni casi con andamento stagionale, in cui la microcircolazione risulta alterata ma, nella gran parte dei casi, la struttura tessutale organica non mostra significative modificazioni rilevabili con le comuni metodologie diagnostiche disponibili. La definizione di “acrosindromi vascolari” richiama il complesso dei sintomi e dei segni prevalentemente clinici (cianosi acrale, pallore, eritrosi, iperidrosi ecc.) che interessano le regioni acrali delle estremità del corpo (prevalentemente mani e piedi) e più raramente altre strutture (naso, padiglioni auricolari, pomelli, ecc.). Esistono dei quadri di “confine” di incerto inquadramento eziologico, patogenetico e nosografico, uno dei quali è rappresentato dalla sindrome illustrata in occasione del presente caso clinico.
Clinica All’esame clinico la paziente presentava una cianosi permanente e indolore prevalente alle estremità, con colorazione tipicamente violacea con sfumature rossastre, non modificabile con il sollevamento dell’arto e con positività del segno di Laignel-Lavastine o feno-
Caso clinico
Gli autori descrivono il caso clinico di una giovane
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