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CILITA LA VI ALE CHE TI FA
IL SETTIMAN
SÌ, ANCHE I BAMBINI GIOCANO D’AZZARDO DONNA MODERNA INDAGA
puoi essere tu DONNEVERE. DONNAMODERNA. COM
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viso
la prossima in copertina
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Greta Rossin, 20 anni, studentessa, di Gaglianico (Biella).
16 idee per un ovale che “tiene” i trattamenti antimacchie che funzionano davvero
“ il sesso che
delusione
VIAGGI INSOLITI
5 SAFARI SENZA USCIRE DALL’ITALIA l forme
moderne
l tessuti
INTERVISTA ALLA SCRITTRICE CULT ERICA JONG
preziosi
il montone diventa super chic a
1,50
”
occasionale
Poste Italiane spa - Sped. in A.P. D.L. 353/03 art. 1, comma 1, DCB Verona AUSTRIA B 4,00 - BELGIO B 3,70 - CANADA CAD 7,50 - CANTON TICINO CHF B 4,30 FRANCIA B 3,90 - GERMANIA B 4,50 - LUSSEMBURGO B 4,00 - PORTOGALLO (CONT.) B 4,00 SPAGNA B 4,00 - SVIZZERA CHF 4,40 - UK GBP 3,40 - USA $ 6,90
una nuova zuppa per l’inverno?
prova
il ramen
APPUNTI DI ANNALISA MONFREDA
parla con me
Puoi seguirmi su Twitter @A_Monfreda, @ scrivermi una email annalisa.monfreda@mondadori.it e leggere i miei post sul blog giornimoderni.donnamoderna.com
«Il diritto di lavorare e il diritto della maternità:
la donna deve essere aiutata in questo doppio lavoro». No, non lo ha detto Susanna Camusso, ma papa Francesco. Con il candore di chi dà fiato a verità risapute. Ma anche con la consapevolezza che, pronunciate da lui, certe parole peseranno come macigni. Sì, se n’è accorta pure la Chiesa: essere madri e lavoratrici nel 2015 è ancora una condizione scomoda. Ed è quello che sta emergendo dalla nostra inchiesta Donne e Lavoro, a cui hanno risposto oltre 5.000 persone e di cui vi daremo i risultati nei prossimi numeri. A questo proposito, il disegno di legge sullo smart working, di cui parliamo a pagina 50, è la più bella notizia degli ultimi anni. Lo dice una che è passata attraverso le tipologie più creative di contrattualizzazione (e non) per approdare a una forma embrionale e autogestita di lavoro agile. Ossia: concentrare al massimo le ore trascorse in ufficio, dedicandole a tutto ciò che è condivisione con il gruppo, per poi completare il resto da casa, o dalla palestra dove si allenano le mie figlie, o da un treno diretto chissà dove. Certo, i compromessi sono tanti. Ve ne cito due. L’assottigliarsi del confine tra vita privata e lavorativa, che per quanto etereo e abbozzato, non va mai perso di vista. E il dover gestire l’assenza: siamo abituate alla lontananza da casa, ma non a quella dal lavoro. Negli uffici l’assenza è più densa di avvenimenti della presenza: è una triste verità con cui imparare a convivere. Eppure la posta in palio è troppo alta. È la possibilità stessa di esistere in quanto madre e lavoratrice. Ecco perché non cambierei l’opportunità di avere un lavoro agile con nulla al mondo. Detto ciò, una legge non basta. Lo smart working si basa su un patto di fiducia tra lavoratore e datore di lavoro. Si chiama smart perché presuppone l’intelligenza di entrambe le parti che stipulano il patto. Tutte le paure che sento formularein merito,si sgonfiano in presenza di una relazioneprofessionaleimprontata alla correttezza e alla responsabilità. Per cui, fatta la legge, andrà fatta la cultura del lavoro. E non sarà una sfida facile.
IN QUESTO NUMERO
10 NOVEMBRE 2015
IN COPERTINA 52 Sì, anche i bambini giocano d’azzardo. Donna moderna indaga 104 e 136 Speciale viso. 16 idee per un ovale che “tiene”. I trattamenti antimacchie che funzionano davvero 159 Viaggi insoliti. 5 safari senza uscire dall’Italia 92 Forme moderne, tessuti preziosi. Il montone diventa super chic 42 “Che delusione il sesso occasionale” Intervista alla scrittrice cult Erica Jong 146 Una nuova zuppa per l’inverno? Prova il ramen
66
A 51 anni Monica Bellucci seduce James Bond nel nuovo film Spectre. E dice: «Chiamatemi Bond Lady»
NUOVA YPSILON. I CINQUE POSTI PIÙ BELLI DELLA CITTÀ.
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IN QUESTO NUMERO 2015 10 NOVEMBRE 46 Anno XXVIII N. ERNA.COM WWW.DONNAMOD
ITA LA VITA
ALE CHE TI FACIL
IL SETTIMAN
SÌ, ANCHE I BAMBINI GIOCANO D’AZZARDO
ATTUALITÀ 35 LE VOGLIO 7 cose che ti facilitano 36 COME NOI Coccolano un cagnolino 38 FLASH Emozioni della settimana 40 PARLIAMONE È giusto dare la
ZAPPING 71 TUTTO CIÒ CHE AMERAI QUESTA SETTIMANA Libri, cinema, musica, tv
MODA 80 TENDENZE Chic in pantaloni 89 SUCCEDE CHE... News di moda 91 3 TREND di novembre 92 ISTRUZIONI PER L’USO Il montone 97 PERSONAL STYLIST Lo stile che rende credibili 101 CURVY CLUB La rubrica per le plus size
BELLEZZA 103 IL LOOK DELLA SETTIMANA la
coda ha stoffa 104 VISO 16 idee a effetto V-shape 111 SUCCEDE CHE... Beauty news 112 TENDENZA Parigi 114 MAKE UP Mascara super, prezzo mini
la prossima in copertina
viso
puoi essere tu DONNEVERE. DONNAMODERNA. COM
▼
mancia? 42 DONNE MODERNE Erica Jong 45 FATTI La Chiesa di Francesco sta cambiando davvero? Realizziamo i desideri dei piccoli malati. Tre cose vintage per essere moderni 50 DOMANDE Il lavoro agile ci aiuterà? 52 INCHIESTA Sì, anche i bambini giocano d’azzardo 55 TENDENZE Il primo tatuaggio? Dopo i 40 59 BUONI ESEMPI Professione: salvare dai debiti 61 CULTURA Questo bacio è come un rock 63 IDEE Veronesi: non curate solo la malattia, ma la persona 65 STORIE Abbiamo visto il film su Malala. Con suo padre 66 INCONTRI Monica Bellucci
DONNA MODERNA INDAGA
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Greta Rossin, 20 anni, studentessa, di Gaglianico (Biella).
16 idee per un ovale che “tiene” i trattamenti antimacchie che funzionano davvero
“ il sesso che
delusione
VIAGGI INSOLITI
5 SAFARI SENZA USCIRE DALL’ITALIA
Greta Rossin, 20 anni, studentessa, di Gaglianico (Biella).
l forme
moderne
l tessuti
preziosi
il montone
diventa super chic a
”
occasionale
INTERVISTA ALLA SCRITTRICE CULT ERICA JONG
una nuova zuppa per l’inverno?
prova
il ramen
1,50
Poste Italiane spa - Sped. in A.P. D.L. 353/03 art. 1, comma 1, DCB Verona AUSTRIA B 4,00 - BELGIO B 3,70 - CANADA CAD 7,50 - CANTON TICINO CHF B 4,30 FRANCIA B 3,90 - GERMANIA B 4,50 - LUSSEMBURGO B 4,00 - PORTOGALLO (CONT.) B 4,00 SPAGNA B 4,00 - SVIZZERA CHF 4,40 - UK GBP 3,40 - USA $ 6,90
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LA NOSTRA MODELLA PER UN GIORNO L’hai riconosciuta? È la protagonista del servizio di pagina 80.
29/10/15 19:18
Studia Psicologia e vorrebbe diventare criminologa. Ha una grande passione per la musica, suona chitarra e piano e ama il pop-rock degli anni ’70 e ’80. E per quanto riguarda la moda? Ci ha svelato di andare matta per le borse. In copertina indossa un cappotto Christian Pellizzari, blusa Cutie London, pantaloni Malìparmi, anello Swarovski, bracciale Sence Copenhagen. Styling di Cristina Nava, foto di Jan Rickers.
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IN QUESTO NUMERO
162
Alla scoperta di Singapore, la città più cosmopolita del sud est asiatico.
LEGGICI SUL TABLET
103
Se sei abbonata alla versione cartacea, inserisci il tuo codice abbonato e leggi la rivista gratis. Se sei una nuova lettrice, vai sull’App store: la copia singola costa 0,99 euro; per un mese 2,99 euro, per tre mesi 6,99 euro e per un anno 27,99 euro.
146
Un raccolto facile e di grandissimo effetto: la doppia coda avvolta con il cordoncino.
La zuppa giapponese scalda l’inverno. E si prepara anche a casa, con l’aiuto di un bravo chef.
92
Torna di moda il montone, anche per gli accessori.
IN PRIVATO 121 SELF HELP Regalati un ispiration
125 RELAZIONI Tutti mi chiedono: perché non vuoi un figlio? 128 UOMINI Se cala il desiderio è tecnostress
149 IDEE A TAVOLA 6 caffè buoni come un dolcetto 150 DESIGN Un tocco di arancione 153 ARREDAMENTO Sotto le stelle 154 CONSIGLI DAGLI CHEF Umbria. Sapori antichi, nuove ricette 156 ANIMALI 10 curiosità sui gatti
IN FORMA 131 BENESSERE Rimedi global anti
IN LIBERTÀ 159 ITINERARI CURIOSI Voglia di
day
dolore
133 SALUTE Buone notizie contro il tumore al colon 136 MEDICINA ESTETICA Un viso senza macchie 139 FITNESS Ma le devo proprio buttare? 140 GUARDA COSA MANGI A CASA 145 CUCINA Così riconosci il vero
pepe
146 TENDENZE Fai il ramen con lo chef
safari? Resta in Italia 162 CITTÀ Benvenuti a Singapore 165 DA SAPERE I trucchi salva vacanze 166 IN VIAGGIO
IN PRATICA 169 HITECH Una password a prova di
hacker
170 ECOLOGIA Pulisci la casa con le
erbe aromatiche 173 SOLDI 9 consigli per scegiere la badante
IN TUTTI I NUMERI 12 STAFF 14 EDICOLA 16 QUESTA SETTIMANA SU DONNAMODERNA.COM
20 DI’ LA TUA Le vostre lettere 23 OCCASIONI Le offerte della settimana
25 DALLA TUA PARTE Fai valere i tuoi diritti con il nostro aiuto
26 SPORTELLO DEI SOGNI velliciusae velitibust
177 ASTROCOACH L’oroscopo che fa
lavorare le stelle per te 179 POSTA DEL CUORE Chiara Gamberale risponde alle vostre lettere 180 INDIRIZZI 182 ULTIMA PAGINA
LA REDAZIONE
che cosa abbiamo scoperto lavorando a questo numero ALBERTA: «Aiuto, ho
scoperto che la mia password preferita è la più digitata al mondo! Ora però so come crearne una nuova a prova di hacker». PAG. 169
direttore responsabile Annalisa Monfreda annalisa.monfreda@mondadori.it vicedirettori Susanna Barbaglia (moda e bellezza) susanna.barbaglia@mondadori.it Monica Triglia monica.triglia@mondadori.it art director Roberto Porta roberto.porta@mondadori.it capiredattori ufficio centrale Liliana di Donato (attualità e zapping) liliana.didonato@mondadori.it Marina D’Incerti (moda, bellezza) marina.dincerti@mondadori.it Donatella Gianforma (in privato, in forma, a casa, in libertà, in pratica) donatella.gianforma@mondadori.it
attualità e zapping Sara Peggion vicecaporedattore sara.peggion@mondadori.it Myriam Defilippi caposervizio myriam.defilippi@mondadori.it Isabella Fava caposervizio isabella.fava@mondadori.it Giusy Cascio vicecaposervizio giusy.cascio@mondadori.it Elisa Venco elisa.venco@mondadori.it moda Orsina Baroldi caporedattore orsina.baroldi@mondadori.it Cristina Nava caposervizio cristina.nava@mondadori.it Viviana Olivieri vicecaposervizio viviana.olivieri@mondadori.it Bruno Dall’Arche redattore esperto bruno.dallarche@mondadori.it Miriam Colnaghi casting e produzione miriam.colnaghi@mondadori.it Silvio jr. Suppa silvio.suppa@mondadori.it bellezza Alberta Pianon vicecaporedattore alberta.pianon@mondadori.it Marta Bonini caposervizio marta.bonini@mondadori.it in privato, in forma, in pratica, a casa, in libertà, il bambino Alessandra Cipelli caporedattore alessandra.cipelli@mondadori.it Anna Scarano vicecaporedattore anna.scarano@mondadori.it Stefania Carlevaro caposervizio stefania.carlevaro@mondadori.it Alessia Cogliati vicecaposervizio alessia.cogliati@mondadori.it Annaleni Pozzoli vicecaposervizio annaleni.pozzoli@mondadori.it Silvia Calvi silvia.calvi@mondadori.it Paola Nardi paola.nardi@mondadori.it Barbara Rachetti barbara.rachetti@mondadori.it Chiara Sessa chiara.sessa@mondadori.it
FABRIZIO: «Ho lasciato
buone mance nei locali di New York, per altro previste nello scontrino. Ora scopro che una catena di ristoranti le ha appena abolite». PAG. 40
ufficio grafico Valeria Vaselli caporedattore valeria.vaselli@mondadori.it Fabrizio Grassi caposervizio fabrizio.grassi@mondadori.it Maria Grazia Spinelli caposervizio grazia.spinelli@mondadori.it Monica Carpanelli monica.carpanelli@mondadori.it Roberta Diliddo roberta.diliddo@mondadori.it Federica Esti federica.esti@mondadori.it Isabella Gargiuolo isabella.gargiuolo@mondadori.it Valentina Scarduelli valentina.scarduelli@mondadori.it Claudia Valeriani claudia.valeriani@mondadori.it
FEDERICA: «Che bello,
finalmente una ricetta completa e dettagliata su come cucinare il ramen, la zuppa giapponese». PAG. 146
SARAH: «Sono attratta da Singapore, un mix unico di grattacieli, quartieri etnici, foreste di mangrovie e alberi artificiali». PAG. 162
ufficio fotografico Roberta Lancia photoeditor roberta.lancia@mondadori.it Laura Maresti laura.maresti@mondadori.it Mara Minoia mara.minoia@mondadori.it Samantha Pascotto samantha.pascotto@mondadori.it segreteria di redazione Sarah Bombelli sarah.bombelli@mondadori.it Raffaella Magazzino raffaella.magazzino@mondadori.it Gaia Recalcati gaia.recalcati@mondadori.it collaboratori
Emanuela E. Abbadessa, Ilaria Amato, Laura Bevione, Samantha Biale, Francesco Bonami, Annarita Briganti, Mattia Carzaniga, Flora Casalinuovo, Elisabetta Colangelo, Isabella Colombo, Paola Corazza, Irma D’Aria, Catia Donini, Laura D’Orsi, Stefania Fornoni, Marta Ghelma, Natascia Gargano, Camilla Ghirardato, Isa Grassano, Gaia Grassi, Adriano Lovera, Francesco Magnani, Daniela Malavasi, Michele Mereu, Francesca Romana Mezzadri, Elisa Musso, Lorenzo Ormando, Annalisa Piersigilli, Eva Pini, Anna Pugliese, Cristina Sarto, Sara Scheggia, Donatella Sgroj, Simone Spetia, Andrea Spinelli, Nadia Tadioli, Cinzia Testa, Margherita Tizzi, Jessica Ventrella
PER COMUNICARE CON DONNA MODERNA POSTA Donna Moderna, Mondadori, 20090 Segrate (Milano), specificando sulla busta la rubrica che vi interessa REDAZIONE Telefono: 0275423022; fax: 0275423118. INFORMAZIONI sui concorsi e sui prodotti in vendita con Donna Moderna (borse, indossati, libri, Dvd, Cd) telefono: 199111999. ABBONAMENTI Telefono: 199.111.999 (lun-ven dalle 9.00 alle 19.00; costo massimo della telefonata 0.12 + IVA al minuto senza scatto alla risposta, per cellulari costi in funzione dell’operatore); per chiamate dall’estero: +39.041.509.90.49; fax 030.7772387; e-mail: abbonamenti@mondadori.it; internet: www.abbonamenti.it ARRETRATI Telefono: 045.888.44.00; fax: 045.888.43.78; e-mail: collez@mondadori.it PUBBLICITÀ Mediamond SpA, telefono: 0275421; fax: 0275422302.
BRUNO: «A righe, a
sbuffo, con motivi geometrici. La parola d’ordine con i pantaloni è una sola: osare». PAG. 80 12 WWW.DONNAMODERNA.COM
© 2015 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Milano. Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati. ISSN 1120-5024. Questo periodico è iscritto alla Federazione Italiana Editori Giornali.
Numero del certificato: 7778; data del rilascio: 18.12.2013 Stampa: ELCOGRAF S.p.A., via Mondadori, 15, - Verona Pubblicazione registrata Trib. di Milano, n. 849 del 18.12.1987. Distribuzione a cura di Press - di S.r.l.
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FA L L W IN T ER 2 01 5
QUESTA SETTIMANA SU
.com CASTING CUORE DI CUCCIOLO
Hai un amico a quattro zampe? Mandaci la sua foto o il video. casting. donnamoderna. com
VIVERE MEGLIO IMPARA A RILASSARTI
I consigli per ritagliarti i tuoi spazi. donnamoderna. com/viveremeglio
Seguici su Twitter Il contenuto più ritwittato dai nostri 373.000 follower la scorsa settimana? 6 idee per mantenerti in forma in base all’età. twitter.com/DonnaModerna
LIFESTYLE LA TECNOLOGIA CHE TI AIUTA
WEB SERIE LE VIDEORICETTE
Social network, privacy, app, foto, video: i trucchi per diventare una tech esperta. donnamoderna.com/lifestyle
I tutorial per imparare a cucinare dolci golosi. donnamoderna.tv
IL BLOG DI DONNA MODERNA
Questa settimana ti consigliamo di leggere il post Mary vince la maratona di New York: «Sono i figli la mia forza» ●
16 WWW.DONNAMODERNA.COM
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l’ospite DONNE
Guest book
di CRISTINA SARTO Si parla di SPORT • MAMME
«Dopo aver tagliato il traguardo ha sussurrato: «Corro per i miei due figli, perché voglio assicurargli un futuro degno di questo nome. E per dire alle donne di non lasciarsi spaventare dagli impegni di madri e mogli».
Corbis (3)
GIORNIMODERNI
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Nel nostro Paese tanti lottano contro malcostume e corruzione SARA
LO SFASCIO DI ROMA NON È QUELLO DELL’ITALIA
Ho letto l’intervista a Claudio Amendola sul n. 44 e non sono affatto d’accordo con quanto afferma l’attore a proposito dello sfascio di Roma, che, secondo lui, rispecchierebbe la realtà del Paese. Penso che chiunque oggi in Italia non si riconosca in questa affermazione. Sono anni che si fanno sforzi per sopravvivere alla crisi e riemergere dai problemi economici... C’è chi si è trovato senza lavoro e si è dovuto reinventare una vita, ci sono realtà che lottano contro malcostume e corruzione. Il “marciume” di Roma, in questo momento, è la parte dell’Italia che vorremmo non ci rappresentasse. SARA Cara Sara, è vero, la polemica attorno a Roma non ci fa onore. Anche noi siamo convinti che il nostro sia un Paese che si rimbocca le maniche e che sta sviluppando gli anticorpi contro la corruzione e il malaffare.
TINDER, LA APP CHE NON SOSTITUISCE L’AMORE
LA DOMANDA
A un colloquio di lavoro ti hanno mai chiesto se hai figli?
sì 70%
Cara Annalisa, ho letto i tuoi Appunti sulla app per cercare un partner (n. 44) dove sostieni che l’amore e il sesso hanno bisogno di una conoscenza profonda e di affinità, non di una app. E che per questo ti senti all’antica. Voglio dirti che più che all’antica sei umana. A volte è difficile capire chi ci sta davanti, figuriamoci chi sta nel tablet, bello e in posa per una foto. E poi vuoi mettere un sorriso finto per un selfie con uno spontaneo che nasce, per esempio, dal solletico? VALENTINA Risponde il direttore Annalisa Monfreda: «Ben detto, Valentina. E viva il solletico!».
CHI MANGIA VEGANO LO FA PER LA SALUTE
Cara Donna Moderna, vorrei dire la mia sull’articolo Mangiare vegano è glam (n. 44). L’uso della parola “glam” è molto fastidioso. L’alimentazione dovrebbe essere legata più al concetto di salute che alla moda.
Studio H2o
donnamoderna.com
donnamoderna.com
Togliere carne, latte e uova è già un passo in avanti, ma renderà la nostra salute migliore se mangeremo un grano chimico, verdure piene di pesticidi, riso proveniente da monocultura, sale e zucchero raffinati? Noi consumatori dovremmo esigere maggiori informazioni dai produttori, anche se dichiarano che il prodotto è “bio”, attraverso l’utilizzo di un’etichetta. FLAVIA Risponde Flora Casalinuovo, autrice dell’articolo: «Cara Flavia, nel mio articolo ho usato la parola glam per riprendere un interessante editoriale del New York Times che racconta come oggi i vegani siano diventati glamour. Sono passati dall’essere un gruppo chiuso e rigido a una “tribù” numerosa che piace anche perché è attenta all’ecologia e al futuro del Pianeta. Ho analizzato il fenomeno da un punto di vista del costume e non da quello medico. Condivido comunque le sue perplessità: è vero che oggi mangiare sano è diventata un’impresa e, come dice lei, informarsi è l’unica arma che abbiamo».
Ops!
Nella rubrica Sportello dei sogni sull’omeopatia (n. 45) per una svista abbiamo consigliato alle lettrici di leggere un libro curato dal farmacologo Silvio Garattini che boccia senza possibilità di appello le terapie omeopatiche. Per chi volesse saperne di più su queste cure dolci, è invece appena uscito Elogio dell’omeopatia (Cairo) e presto verrà pubblicato 100 anni di ricerca in omeopatia scritto da Christian Boiron.
#donnamodernainviaggio
#DONNAMODERNA IN VIAGGIO Un luogo molto romantico: la Bastide d’Armagnac, in Francia. @ALEFINF
prima di scriverci, leggi l’informativa sulla privacy a pag. 14 l
I MIGLIORI COMMENTI SU
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CHI SONO E DOVE VANNO GLI ITALIANI ALL’ESTERO @Annunciata Sono italiani che hanno coraggio. Ma se sono veramente bravi saranno ampiamente ripagati. In Italia ormai è un’utopia.
@Rei Fanno benissimo
@Laura Vorrei partire per
il Portogallo. Con la mia pensione e quella di mio marito vivremmo benissimo: assistenza medica, clima secco e caldo tutto l’anno.
ad andare via dall’Italia. Qui non c’è più niente.
@Cristina Sono d’accordo: cosa ci farebbe un ingegnere aerospaziale in un paesucolo come il nostro? Via, via!
@Tiziana Amo l’Italia, è bellissima, ma è lei che non mi vuole più.
@Lorelina Ma di questo
Spagna da 13 anni.
passo andremo tutti via. Già le nostre regioni sono abitate solo da vecchi, perché i nostri figli sono partiti.
@Viviana Io sono già in
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OCCASIONI
LE OFFERTE DELLA SETTIMANA IN ESCLUSIVA PER LE LETTRICI
l IL MEDAGLIERE DELLE CAMPIONESSE
Sei una runner e vai fortissima? Hai mai pensato di esporre i ricordi delle gare su un medagliere? Le lettrici di Donna Moderna che acquistano quello di Medal in frame, entro il 13 dicembre, risparmiano il 10%, con il codice DOMO su medalinframe.com.
l LA FUGA FIORENTINA
Il b&b La locanda dell’accademia offre ospitalità a Firenze, a pochi passi dagli Uffizi, al prezzo speciale di 50 euro a notte (in doppia con bagno privato) e 60 (in appartamento). Prenota entro febbraio, a info@bb-locandaaccademia.it, specificando che leggi Donna Moderna. Info: bb-locandaaccademia.it.
l LA STAMPA ONLINE
l IL TEATRO SCONTATO
Regalati una prima a teatro. Il 19 novembre al Caboto di Milano va in scena Amorica, della compagnia Lyra, che narra le vicende del presidente Usa Roosevelt. Risparmi il 20% se ti presenti con questa pagina. Info: teatrocaboto.com.
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Fino al 12 novembre, chi compra un pacchetto di chips Lay’s può aggiudicarsi biglietti, viaggio e soggiorno per assistere a una partita della fase a gironi di Uefa Champions League della propria squadra. Per partecipare al concorso, registrati su lays.it e inserisci i dati dello scontrino.
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La degustazione è in omaggio
Ferrero Rocher, Mon Chéri, Pocket Coffee, Raffaello o Ferrero Collection regalano degustazioni di salumi e formaggio, olio, vino e altre specialità gourmet. Dopo aver acquistato una confezione collegati, scontrino alla mano, a premiocerto.it: con pochi clic avrai il tuo voucher gratuito.
Tenta la fortuna online
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DALLA TUA PARTE
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«I carabinieri hanno ritrovato l’auto che era stata rubata a mio figlio distrutta: mancano anche i documenti. Senza certificato di proprietà, però, non gliela rottamano e non può comprarne un’altra. Oltre al danno, la beffa».
illustrazione di Daniel James Zender
MARIELLA RUSSO, TRAPANI
Nel tuo caso, cara Mariella, ti hanno male informata: per chiedere la cosiddetta “cessazione della circolazione per demolizione” non hai bisogno del certificato di proprietà. Basta una copia della denuncia di furto che tuo figlio ha fatto ai carabinieri. Ma c’è una bella notizia anche per i circa 300 mila italiani che, secondo le stime dell’Aci, ogni anno perdono o subiscono il furto di questo documento. E per avere il duplicato spendono complessivamente oltre 4 milioni di euro. Dallo scorso 5 ottobre, il certificato è diventato solo digitale. Quindi non potrà più essere smarrito, rovinato o rubato. D’ora in poi ogni volta che viene immatricolato un nuovo veicolo il Pubblico registro automobilistico (Pra) rilascerà solo una ricevuta con il cosiddetto codice di accesso personalizzato, una password che serve per visualizzare online il certificato di proprietà dal sito dell’Aci all’indirizzo https://iservizi.aci.it/ consultacdpd. Chi dovesse perdere la ricevuta con il
Dallo scorso 5 ottobre il certificato di proprietà dell’auto è solo digitale. E il Pubblico registro rilascia una password per visualizzarlo.
codice d’accesso può chiedere una ristampa gratuita tramite lo Sportello telematico dell’automobilista disponibile presso la propria agenzia di pratiche auto, alla Motorizzazione o in un ufficio dell’Aci. Per saperne di più, www.aci.it.
SE LA MERCE CONSEGNATA NON CORRISPONDE A QUELLA ACQUISTATA LE SPESE SONO DEL VENDITORE
«Ho comprato un intero impianto tv completo di amplificatori e decoder, specificando che mi serviva con la funzione “hd” per poterlo usare con la carta della mia pay tv. Il commesso me ne ha consigliato uno, che ho
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TI HANNO RUBATO IL CERTIFICATO DI PROPRIETÀ DELL’AUTO? PER FARLA DEMOLIRE NON SERVE IL DUPLICATO
scrivi a dallatuaparte@mondadori.it
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acquistato chiedendo di farmelo spedire a casa. Dopo aver installato il decoder, però, mi sono accorta che non era il modello che mi avevano mostrato. E che è incompatibile con la smart card. In negozio dicono che possono sostituirmelo, ma dovrò pagare una penale per il trasporto. È giusto?» VERONICA NERI, MONTEPULCIANO (SI)
Non spetta a te farti carico delle spese di trasporto per la sostituzione, cara Veronica. Quando la merce consegnata non è conforme a quella scelta in negozio, si ha diritto alla sostituzione immediata e senza alcuna spesa: lo prevede l’articolo 130 del Codice del consumo. Nel tuo caso, l’errore è stato del negozio, che ha scambiato il tuo ordine con quello di un altro cliente. A quest’ora ti avranno già consegnato gratuitamente il decoder ad alta definizione: per scusarsi, ti prolungheranno di 2 anni la garanzia dell’intero impianto tv.
QUANDO CI SI ACCORGE DI UN ERRORE IN BOLLETTA OCCORRE CHIAMARE SUBITO E DARE IL CODICE CLIENTE «Abbiamo sempre pagato il gas ad Acea con l’addebito automatico sul conto corrente. Qualche settimana fa è
arrivata una fattura per un credito in sospeso. Ma allora perché affidarsi alla banca?». ANTONIETTA LEVORATO, TIVOLI (RM)
Abbiamo scoperto cosa è successo, cara Antonietta: la fattura è arrivata perché, quando hai scelto di portare il conto in un nuovo istituto, sono stati cambiati anche i tuoi codici bancari. Però, dalla filiale, non sono stati comunicati ad Acea. Ora è tutto risolto e puoi stare tranquilla. Approfittiamo della tua lettera per dare un’informazione utile a tutti. Ogni contratto con società che gestiscono servizi come quello del gas è associato a un codice cliente personale che, poi, viene sempre indicato in bolletta. Si tratta di un numero importante, da usare tutte le volte che si ha la necessità di chiamare la società, per un reclamo o un controllo. Se, per esempio, c’è un errore nell’addebito, l’utente ha otto settimane di tempo dalla data di invio della bolletta per chiedere alla banca una rettifica. l prima di scriverci, leggi l’informativa sulla privacy a pag. 14
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scrivi a dmdirittidigitali@mondadori.it
3 modi per pagare il viaggio online Gentile redazione, vorrei acquistare un viaggio per Capodanno ma ho notato che i siti danno molte opzioni di pagamento. Quale procedura mi consiglia? PETRA BIFFI, SASSARI
DIRITTI DIGITALI
GIOVANNI ZICCARDI docente di Informatica giuridica
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Cara lettrice, ci sono in genere tre opzioni per acquistare un pacchetto viaggio (hotel + volo, per esempio) su Internet. Ciascuna ha dei pro e dei contro. Vediamoli insieme. Prima di tutto c’è la formula che prevede il pagamento direttamente in hotel, con in più l’eventuale tassa di soggiorno, ha il vantaggio di non imporle subito l’addebito della spesa: al massimo dovrà dare il
numero della carta di credito in garanzia. In genere questa scelta le consente di annullare tutto da 3 a 5 giorni prima della data di partenza (controlli però l’ammontare della penale). Può invece decidere di pagare tutto subito. Così si risparmia, ma non c’è la possibilità di annullare o modificare le date. Infine, esiste l’opzione del pagamento immediato con possibilità di cambiare o annullare tutto. L’importo sarà leggermente più alto della formula precedente ma, specie se la partenza è a più di un mese di distanza, questa le permette di affrontare senza costi eccessivi gli eventuali imprevisti.
SPORTELLO DEI SOGNI REALIZZA CON NOI I TUOI DESIDERI
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VORREI SAPERE COME NASCONO
LE CARTE COLLEZIONABILI ««Cara Donna Moderna, mio figlio Jacopo ha 8 anni e sogna di incontrare chi crea le famose carte da gioco collezionabili Magic di Wizards of the Coast (ne possiede più di un migliaio). Aiutami a farlo felice!» YLENIA SALVATORI
Donna Moderna ci è riuscita così
Cara Ylenia, raccomanda a Jacopo di scegliere il suo mazzo più forte per prepararsi all’azione: presto vivrà una nuova ed emozionante avventura. Non gli servirà andare a Renton, nello Stato di Washington, dove si trova la sede operativa di Wizards of the Coast, l’editore americano di giochi fantasy che a metà degli anni Novanta ha ideato Magic The Gathering, il primo gioco di carte collezionabili (magic.wizards.com/it). Vi basterà recarvi negli uffici milanesi di Hasbro, la multinazionale di giocattoli di cui Wizards è entrata a far parte. Qui Jacopo incontrerà i creativi che ogni giorno lavorano al suo gioco preferito e ogni curiosità sarà soddisfatta, tra misteri, incantesimi e creature fantastiche.
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Segna sul calendario queste date: il 2 e 3 aprile 2016, a Modena ci sarà il festival Play; una delle sezioni più attese è dedicata proprio a Magic, Yu-gi-oh e Force of Will (play-modena.it). Fai spazio nella tua libreria al Dizionario dei giochi, dove le carte rivestono un ruolo importante. È curato da Andrea Angiolino e Beniamino Sidoti, tra i più noti esperti italiani sull’argomento (Zanichelli, 33 euro). Se hai un’idea per un nuovo gioco entro il 31 maggio 2016 puoi proporla al Premio Archimede di Studiogiochi e sperare di entrare tra i finalisti per vederla realizzata (studiogiochi.com).
2 lo sportello dei sogni ha realizzato i desideri di 766 lettrici
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a cura di ANNALISA PIERSIGILLI l prima di scriverci, leggi l’informativa sulla privacy a pag. 14
© 2015 Wizards of the Coast LLC in the USA & other countries. Illustration by Peter Mohrbacher / Eric Deschamps / Jason Chan
Se anche tu sei una “giocatrice”
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MINI70 la fotocamera istantanea che “cattura” tutto il tuo mondo! Scatta, sviluppa e divertiti con la nuova MINI 70 by Fujifilm, la sorprendente fotocamera istantanea che fissa i momenti “top” della tua vita. Dotata di funzionalità creative e dell’innovativa modalità “selfie”, MINI 70 darà forma alle tue emozioni più belle in un clic.
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DM LE VOGLIO 1
LA BORSA HI-TECH
Sembra una semplice tracolla, in realtà è molto di più. Anniversary di De Wan (95 euro) ha 2 utilissimi accessori: il portachiavi incorporato e il caricabatteria per il telefonino.
7 COSE CHE TI FACILITANO LA VITA
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LA PIASTRA CHE SCONGELA
Sei tornata tardi dal lavoro e non hai preparato in anticipo la cena? Ti aiuta ThawThat (49,95 euro): una piastra che scongela pesce, carne e verdure 4 volte più velocemente rispetto alla famosa “temperatura ambiente”.
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LA TASTIERA PER IL CELLULARE
IL COLLANT D’EMERGENZA
Per gli “allergici” agli schermi touch di tablet e smartphone arriva la tastiera di Techly (34,89 euro). Si collega via Bluetooth, per scrivere messaggi e mail come se fossi al computer di casa.
Le calze, si sa, si smagliano sempre nel momento sbagliato. E spesso non ne abbiamo in borsa un altro paio. Ora non dobbiamo andare a caccia di un negozio di lingerie: Pocket Collant (1,99 euro) si compra al bar, in edicola e dal tabaccaio.
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GLI STIVALI ANTI-PIOGGIA
Chi dice che i rainboot di gomma debbano essere solo pratici? Questi di Colors of California (99 euro) sono anche belli. Puoi indossarli al lavoro, senza doverti portare dietro un altro paio di scarpe.
a cura di LILIANA DI DONATO scrivile a liliana.didonato@mondadori.it
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IL MASCARA SUPER
Se vuoi un look elegante, non ti serve un make up completo: basta un tocco di mascara. Big&False Lash di Avon (11,95 euro) ha l’applicatore a forma di mandorla che raggiunge facilmente la radice delle ciglia. E tu lo metti in un attimo.
DM COME NOI
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coccolano UN CAGNOLINO 6
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a cura di GIUSY CASCIO
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I migliori amici delle ragazze? Altro che diamanti a 4 carati... Sono i cuccioli a 4 zampe! Anche le star ne sono convinte, a partire dalle super top model. Christy Turlington (2), testimonial di Maybelline New York, accarezza un bastardino nel quartiere di Tribeca, nella Grande Mela; mentre la brasiliana Izabel Goulart (3) riempie Instagram dei suoi selfie con l’amato volpino Harlow. Si chiama Neal, invece, il cocker spaniel coccolatissimo dall’attrice Liv Tyler (5). I diritti degli animali sono importanti per la protagonista della serie tv statunitense 30 Rock Katrina Bowden (4). Eccola che abbraccia un cagnolino abbandonato per sostenere l’Aspca, associazione statunitense che si batte contro gli abusi sui pet. Vestita come carta da regalo all’uscita di un ristorante, Lady Gaga (6) sorride a un barboncino. Intanto la sua collega popstar Hilary Duff (1) si consola dal flop ai botteghini Usa del film Jem and the Holograms, di cui interpreta la colonna sonora, facendo il solletico al suo border collie in quel di Central Park.
Scarpe per IGINALE. Essere OR
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DM FLASH
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e EMOZIONI DELLA SETTIMANA
5 SPERANZA
1 CHE COSA SUCCEDERÀ IN TURCHIA? L’Akp,
1 ANSIA
il partito islamico conservatore del presidente Recep Tayyip Erdogan, ha stravinto le elezioni di domenica scorsa. E mentre nelle piazze infuria la protesta della minoranza curda, che ha causato incidenti e scontri con la polizia, ora tutti si chiedono se la Turchia diventerà un Paese ancora più autoritario e antidemocratico. 2 CIAO, EXPO «Abbiamo abbracciato il mondo». Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commentato il successo dell’Esposizione universale di Milano, durante la cerimonia di chiusura. La bandiera dell’Expo adesso passa a Dubai, che ospiterà l’evento nel 2020. 3 HOLLYWOOD CHIAMA ITALIA Che ci fa Riccardo Scamarcio sul red carpet tra Bradley Cooper e Sienna Miller? Presenta Il sapore del successo, il film di John Wells al cinema dal 26 novembre, che racconta la storia di uno chef parigino. Lui avrà un piccolo ruolo, ma guardarlo sarà senz’altro “gustoso”... 4 CINQUANTA SFUMATURE DI ROSA No, non è un nuovo romanzo di E.L. James, ma uno spettacolo della natura. Dipende da El Niño, il fenomeno climatico che in genere causa inondazioni, siccità e perturbazioni nell’Oceano Pacifico centrale. Stavolta, però, ha regalato un’eccezionale fioritura al deserto di Atacama, in Cile. 5 IL FUTURO DI ROMA La Fontana di Trevi riapre dopo 516 giorni di restauri, costati 2,2 milioni di euro. L’acqua che torna a scorrere è il simbolo del desiderio di “pulizia” che hanno i cittadini in un momento molto difficile per la città.Quando, al sindaco uscente Ignazio Marino, subentra il commissario Francesco Paolo Tronca. a cura di GIUSY CASCIO
4 INCANTO
3 SORPRESA
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Ansa (4) / La presse
2 ORGOGLIO
DM PARLIAMONE Danny Meyer, proprietario di 14 tra i più celebri ristoranti di New York, ha abolito la mancia obbligatoria nei suoi locali. I camerieri avranno uno stipendio più alto.
È GIUSTO
DARE LA MANCIA? Una catena di ristoranti di New York l’ha appena abolita. In Italia, invece, l’abitudine di lasciare del denaro ai camerieri è sempre più diffusa. Per alcuni è un premio da offrire, per altri un’offesa di ADRIANO LOVERA scrivigli a attualita@mondadori.it
LAURA PRANZETTI LOMBARDINI autrice di Dizionario contemporaneo di buone maniere (Feltrinelli)
DANIELE ARCHIBUGI professore di Economia al Cnr di Roma e all’università di Londra
«Dare un riconoscimento a un cameriere che ci ha servito con attenzione e garbo è il minimo. È un gesto che difende la libertà del cliente di premiare il lavoratore. Perciò sono contraria all’iniziativa di quei ristoranti americani che hanno deciso di vietare questa possibilità». È un riconoscimento alla professionalità «Ammetto che non mi piace leggere certe guide di viaggio che per alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, indicano una mancia del 15% come fosse obbligatoria. Nel caso in cui il servizio sia insufficiente o sgarbato, è giusto astenersi. Però è altrettanto giusto premiare sia la bravura sia la gentilezza. Se i piatti tardano ad arrivare, ma il cameriere viene al tavolo per scusarsi e spiegare l’accaduto, merita una ricompensa. Senza ostentare grandi cifre, ma senza lasciare le briciole».
«La mancia è offensiva, non tanto per i camerieri che la ricevono, quanto per tutte le altre categorie di lavoratori che non la prendono. Quindi l’iniziativa dei ristoratori americani che vogliono vietarla è sacrosanta, soprattutto se ai dipendenti verrà aumentato lo stipendio». Incoraggia l’evasione fiscale «Le monete o le banconote lasciate sul tavolo rappresentano a fine anno una voce di reddito al pari delle altre: non c’è motivo per cui non debbano rientrare in busta paga. Le mance andrebbero dichiarate al fisco. Eppure anche negli Usa, dove le tasse vengono evase molto meno che da noi, pochissimi osservano la regola. E poi, se nessuno dà la mancia allo psicanalista o al docente universitario a fine prestazione, perché tutti dovremmo lasciarla a un cameriere?».
sì
no
dibattiti.donnamoderna.com
80%
SÌ PERCHÉ... @elena «In alcuni Paesi le mance sono tutto. I camerieri hanno uno stipendio così basso che senza questi soldi farebbero la fame». @jo «La mancia è un ringraziamento per un servizio ricevuto». @leonilde «Lasciate la mancia, salutate i camerieri e ringraziateli. Non fate finta che non esistano!». 40 WWW.DONNAMODERNA.COM
20%
NO PERCHÉ... @alessandra «Dico no alla mancia: mi sono trovata in posti, per esempio in crociera, dove la mancia stabilita per tutti era 100 euro a testa». @luana «Se una persona prende lo stipendio, perché darle pure la mancia?» @monica «La mancia deve essere una scelta del cliente, non un’imposizione».
Ap - Ansa
la parola ai lettori
DONNE MODERNE
che delusione il sesso occasionale di GIUSY CASCIO scrivile a attualita@mondadori.it
Quando nel 1973 uscì Paura di volare, il romanzo che l’ha resa famosa, io non ero ancora nata. Tra i libri sul comodino di mia madre quel bestseller planetario sul femminismo non c’era: mamma si è sposata nel 1971, troppo presto per la rivoluzione sessuale. Eppure di Erica Jong abbiamo sentito parlare entrambe. E ci sono amiche nostre, 20enni degli anni ’70, ’80 e ’90, che la considerano un mito della liberazione delle donne. Ho avuto l’occasione di incontrare l’autrice per l’uscita di Donna felicemente sposata cerca uomo felicemente sposato (Bompiani, in alto a destra la copertina). È la storia di Vanessa Wonderman, una signora 60enne che ha una figlia incinta da accompagnare dal ginecologo e un marito, Asher, più vecchio di lei e incapace di soddisfare il suo desiderio sessuale, ancora vivo. E per questo si iscrive a un sito di incontri online... Il nuovo romanzo è il sequel ideale di Paura di volare e di Paura dei cinquanta, altro cult di Erica Jong. Non a caso il titolo originale del libro ammicca alla trilogia, perché in inglese è Fear of Dying, Paura di morire. «In questo
romanzo ho voluto affrontare l’ultimo dei tabù: la parola morte non si può pronunciare. Era ora di chiamarla per nome» mi spiega Erica, una signora di 73 anni, bionda come solo le americane sanno essere. Ha l’aria di non aver mai bruciato un reggiseno in piazza: occhi turchesi come la collana, vestito leggero a fiori, scarpe con il mezzo tacco e un lifting (orgogliosamente 42 WWW.DONNAMODERNA.COM
dichiarato), che le dona molto.Ho scoperto che si dice Erica “giong”, non “iong”. «Si chiamava così il mio secondo marito, uno psicanalista di origini cinesi. Il mio cognome da ragazza è Mann. Mi sono tenuta Jong dopo aver pubblicato Paura di volare (oltre 27 milioni di copie vendute nel mondo, ndr). Ma anche perché, già quando andavo a scuola, non volevo essere confusa con Erika Mann, la figlia dello scrittore Thomas Mann, parecchio più vecchia di me» racconta Erica. Lei e la Vanessa del romanzo hanno molto in comune. Anche la protagonista, ex attrice di successo, si trova ad affrontare la malattia dei genitori anziani. «Mio padre e mia
madre sono morti rispettivamente a 93 e a 101 anni. Vederli diventare sempre più deboli è stato un momento difficile, di cambiamento cruciale» dice Erica. «Papà era
un musicista, mamma una pittrice. Mi hanno trasmesso l’amore per l’arte. Come molte donne, avevo paura di usare il talento. Ma in questa battaglia loro mi sono stati vicini. Mi spronavano: “Prenditi ciò che ti spetta, datti da fare”». A un certo punto della conversazione, Erica va in bagno per 10 minuti. Torna trafelata, litiga con il suo smartphone, un modello celeste Tiffany. «Questo coso ci ha complicato o ci ha semplificato la vita?» sbotta. Io nel frattempo fremo, perché non abbiamo ancora parlato di sesso. Vorrei saperne di più della celebre zipless fuck, la “scopata senza cerniera”, liberatoria e senza pensieri, di Paura di volare. Le chiedo cosa è cambiato in 40 anni, se nell’ultimo libro ha sentito il bisogno di descrivere un sito di appuntamenti, che ha chiamato Zipless. com, dove si va a cercare Eros, il piacere, per non pensare a Thanatos, la morte. Ed è qui che Erica Jong mi sorprende davvero. «La delusione degli incontri occasionali è eclatante. Per fare
sesso alla grande con qualcuno, devi fidarti. Il sesso è importante perché è contatto. Pensiamo a un bimbo appena nato: senza carezze diventa pazzo. Il contatto è vita» sospira. E, mentre lo fa, cita Ultimo Marito (il quarto, a cui ha dedicato il libro), l’avvocato divorzista Kenneth Burrows, sposato nel 1989. «La mia vita è piena di Ken» scherza. «C’è mio
Christian Als
La scrittrice Erica Jong, paladina della liberazione delle donne negli anni ’70, fa dietrofront. Dice addio alle “scopate senza cerniera” del libro cult Paura di volare. E nel nuovo romanzo elogia l’eros consapevole: «È quello che ci rende felici»
La scrittrice americana Erica Jong, 73 anni. Il suo libro cult Paura di volare diventerà un film, diretto da Gabriele Muccino.
marito Ken e poi il mio grande amico Ken Follett, lo scrittore. Per riposarmi dopo questo tour mondiale del libro partirò per l’Antartide con lui e la moglie Barbara. Quando non scrivo, amo andare in barca a vela. Comunque, non sono mai stata capace di rilassarmi». In che senso? «Non potrei vivere senza yoga. Ultimamente, però, secondo mia figlia dobbiamo farlo a 35 gradi di temperatura. A New York è una moda, ma io muoio di caldo» ride. Ecco un’altra cosa che Erica ha in comune con la Vanessa del romanzo: un rapporto complicato con la figlia. Nel libro Erica, attraverso Vanessa, descrive l’esperienza di disintossicazione dalla droga che ha “guarito” la sua Molly (36 anni, avuta dal terzo marito, lo scrittore Jonathan Fast). Sono pagine terribili, in cui si piange. «Oggi sono felice di passare
tante ore con i miei 3 nipoti. Volevo fare la nonna, non solo esserlo» confessa l’autrice. Mentre mi guarda, capisce che ho
la testa alla mia famiglia: «Quanti anni ha sua figlia?». «Cinque» rispondo. «Ma 5 è il paradiso! Anche 6, 7, 8. Poi cambia» fa lei. E mi regala il più saggio dei consigli:
«Essere madre consiste soprattutto nel tenere la bocca chiusa. Amare è ascoltare». La mezz’ora
per l’intervista, intanto, è quasi finita. Un cenno alla politica (Jong vorrebbe Hillary Clinton come presidente degli Stati Uniti) e c’è tempo solo per un’ultima domanda: perché la parola “femminista” è diventata un insulto? «Tutte le parole che hanno a che fare con le donne prima o poi lo diventano. Un uomo “libero”? È un playboy. Una donna “libera”? Una prostituta. Ma, proprio con il potere delle parole, possiamo cambiare il mondo. È una bella sfida. Magari ci scriverò su il mio prossimo libro: Paura di cambiare».
Un uomo “libero”? Un playboy. Una donna “libera”? Una prostituta. La parità passa anche dalle parole
Autorizzazione del Min. Sal. del 28/05/2015
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LA CHIESA DI FRANCESCO
STA CAMBIANDO DAVVERO? In principio fu quel «Buonasera» dal balcone di San Pietro. Adesso dal Papa arriva anche il buongiorno: si intitola Wake Up! (Svegliatevi!) il cd in uscita il 13 novembre, in cui omelie e preghiere di Francesco sono “messe in musica”. E il 3 dicembre sarà nelle sale il film a lui dedicato, Chiamatemi Francesco. In meno di 3 anni Papa Bergoglio ha compiuto una rivoluzione nel modo in cui il Pontefice si rivolge al mondo. Ma la Chiesa al suo interno sta cambiando davvero? PARLA CON UN LINGUAGGIO AL PASSO COI TEMPI Il Sinodo sulla famiglia si è concluso con le aperture ai separati e l’invito ai vescovi a discernere caso per caso in fatto di comunione ai risposati. Francesco l’ha detto chiaramente: restare cristiani ma al passo con i tempi. Dario Edoardo Viganò, teologo e direttore della tv vaticana, ha titolato non a caso il suo nuovo libro sulle “svolte” di Francesco Fedeltà è cambiamento. «Il Papa ha un atteggiamento riformatore marcato nello stile di comunicare» spiega Gianluca Potestà, docente di Storia del cristianesimo all’università Cattolica di Milano. NON TOCCA I PRINCIPI DELLA DOTTRINA Non sarà Francesco a introdurre il sacerdozio femminile. «In campo dottrinario resta un difensore dei principi delle origini» nota Potestà. Allora come vanno lette la recente offerta di perdono alle donne che abortiscono e la mano tesa verso i divorziati? «Il Pontefice mostra una sensibilità addolcita rispetto a situazioni drammatiche proprie del nostro tempo» osserva l’esperto. «Ma con lui la difesa del valore della famiglia tradizionale e della vita resteranno nel Dna della Chiesa cattolica».
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VUOLE UNA GERARCHIA “POVERA” «Con le nomine di parroci di frontiera alla guida delle diocesi di Bologna e di Palermo, Francesco ridà speranza a chi vive la Chiesa dal basso» dice Potestà. «Ha anche imposto una rigida spending review al governatorato del Vaticano». I nemici del Papa, di cui tanto si è parlato dopo la notizia sulla sua presunta malattia, potrebbero essersi raccolti proprio qui: attorno a una resistenza interna alla gerarchia a questa spinta “francescana” per una Chiesa povera per i poveri. FRANCESCO MAGNANI scrivigli a attualita@mondadori.it
Il Papa è protagonista di libri, dischi e film. Da sinistra: il saggio di Dario Edoardo Viganò Fedeltà è cambiamento (RaiEri), il cd Wake up! e la locandina di Chiamatemi Francesco.
scrivile a vistodamichela@mondadori.it
la Cina scopre il valore delle bambine
VISTO DA MICHELA MICHELA MURGIA
Sui giornali nostrani è passata quasi come una notizia lontana, di fatti esteri, ma la decisione del governo cinese di interrompere almeno in parte l’atroce politica del figlio unico è una di quelle destinate a cambiare la storia dei diritti umani. In Europa, dove tutti gli Stati hanno forti accordi commerciali con la Cina, si è sempre parlato malvolentieri della folle ricerca del figlio unico maschio che ha portato alla morte di milioni di bambine cinesi,
uccise neonate dagli stessi genitori o per aborto forzato anche a stadi avanzatissimi di gravidanza. Questo genocidio femminile è stato raccontato qualche anno fa dalla scrittrice dissidente Xinran in un libro intitolato Le figlie perdute della Cina (Longanesi). Vale la pena di rileggerselo, per capire fino a che punto può arrivare una società intera se dà davvero retta al pensiero che le donne non siano economicamente convenienti. WWW.DONNAMODERNA.COM 45
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DM FATTI
REALIZZIAMO I DESIDERI DEI PICCOLI MALATI Cosa sognano i bambini che lottano contro gravissime malattie? Un viaggio con mamma e papà, un’altalena in giardino, l’autografo del cantante preferito. Desideri che per molti di loro stanno diventando realtà. Il merito è di Make a Wish, onlus internazionale che realizza i sogni di minori con patologie spesso inguaribili e che dal 2004 è attiva anche in Italia (www. makeawish.it). «Accontentiamo 200 desideri all’anno
grazie a 250 volontari e al sostegno economico di tanti privati» spiega Sune Frontani, amministratore delegato
di Make a Wish Italia. Sune ha fondato a Genova la sezione italiana col marito, dopo aver perso la figlia Carlotta per una grave malattia. In questi mesi la onlus ha lanciato il progetto “La casa dei desideri” grazie a un accordo con la multinazionale Procter & Gamble. L’obiettivo, oltre a sensibilizzare i consumatori e invogliarli a sostenere Make a Wish, è esaudire 10 desideri tra i tanti in “lista d’attesa”. «Alcuni sono già stati accontentati» racconta Sune. «Maddalena, 9 anni, ha avuto il parco giochi che sognava in giardino. È affetta da atrofia spinale: comunica solo con gli occhi e deve spostarsi con la sedia a rotelle. Le abbiamo regalato
un’altalena speciale, che si adatta alla carrozzina e le permette di “volare”. Il suo sguardo di felicità è valso più di mille parole». Un’altra storia commovente è quella di
Yeva, bambina ucraina di 5 anni in cura in Italia per un tumore. Dopo l’asportazione di un rene pensava di essere guarita, ma ha dovuto riprendere la chemio. «Ha chiesto di andare a Disneyland Paris con i genitori: ha vissuto 4 giorni incredibili, tra giochi e foto con i personaggi che ama di più» dice l’ad di Make a Wish. «Poi c’è Igli, un bambino di 8 anni con la leucemia. Desiderava uno smartphone per restare in contatto con gli amici durante i periodi in ospedale. Glielo abbiamo regalato dopo una gita in battello nel porto di Genova: è entrato persino nella cabina di pilotaggio ed era raggiante. Per questi bimbi un desiderio che
si realizza non è solo un semplice regalo, ma li aiuta a recuperare forze e fiducia per combattere la malattia».
SARA SCHEGGIA scrivile a attualita@mondadori.it
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L’amministratore delegato di Make a Wish Italia Sune Frontani.
Yeva, 5 anni, con la mamma a Disenyland Paris. Visitare il parco di divertimenti francese era uno dei suoi sogni: Make a Wish l’ha aiutata a realizzarlo.
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È l’hashtag del primo social tour italiano organizzato da Peugeot per lanciare la nuova 208. L’auto, che ha fatto tappa in 10 città italiane, è stata poi donata all’associazione Dottor Sorriso dell’ospedale Niguarda di Milano. All’iniziativa, conclusa il 28 ottobre, si poteva partecipare postando contenuti sui social network. Ecco alcuni record: 5.000 like e share ai post pubblicati su Facebook, 400 foto caricate su Twitter, 865.000 persone raggiunte su Instagram 2.080,8 km percorsi.
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Tanti sono i bambini con malattie inguaribili in Italia che necessitano di un aiuto medico e psicologico. Il 10 novembre a Roma la Fondazione Maruzza Lefebvre organizza un workshop alla Pontificia Accademia Pro Vita. L’obiettivo è far luce sui bisogni di famiglie e minori che affrontano terapie del dolore con prospettive di vita spesso limitate. «Un bambino inguaribile non è un paziente incurabile: diffondere le cure palliative pediatriche è fondamentale» spiega Silvia Lefebvre della Fondazione Maruzza. Durante l’incontro si parlerà anche di diritti dei bambini e spiritualità: sono invitati i rappresentanti delle maggiori religioni mondiali, dal cattolicesimo all’Islam (www.maruzza.org). S.S.
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DM FATTI A sinistra, una immagine del Festival del cinema vintage che si tiene a Roma il 7 e 8 novembre. Sotto, il trio delle cantanti swing Ladyvette.
3 COSE VINTAGE
PER ESSERE MODERNI Ipertecnologici, ma con lo sguardo rivolto al passato. Spotify nelle cuffie, ma con gli scaffali di casa zeppi di vinili. Il vintage è oggi di tendenza e ci emoziona. Non solo non conosce crisi: l’estetica legata a questo “stato d’animo” piace al mercato e ai consumatori. Perché? «Rispetto alla moda che cambia ogni stagione, il vintage presuppone una scelta, ha alla base la voglia di differenziarsi» spiega Mauro Ferraresi, docente di Sociologia del consumo allo Iulm di Milano. «L’attenzione per il passato è sempre esistita: basti pensare a un film come American Graffiti che già nel 1973 celebrava gli anni ’50. Ma solo oggi ci si è impegnati a definirla sociologicamente, perché il suo impatto culturale ed economico è diventato più forte». In diversi modi. IL CINEMA D’ALTRI TEMPI Nella sala Trevi di Roma il 7 e 8 novembre si celebra il Festival del cinema vintage “Il gusto della memoria”. Due giorni all’insegna di film d’altri tempi: da un inedito ritrovato di Carlo Ludovico Bragaglia a un documentario di Gianni Amelio sulla scuola italiana. Un evento unico realizzato grazie a Nos Archives, il primo archivio mondiale di video e immagini amatoriali, che custodisce 25.000 filmati realizzati tra il 1922 ed il 1984, tra dagherrotipi, diapositive, polaroid e Super8. Perché
ripercorrere le nostre radici è un concetto “moderno”. LA MUSICA SWING Con i loro boccoli e il vitino di vespa, le Ladyvette (Teresa, Valentina e Vera) sono appena tornate da un tour a New York. Lì hanno portato le loro atmosfere anni ’50 proponendo con ironia pezzi inediti, intermezzi teatrali e classici della musica pop anni ’80 e ’90 reinterpretati in versione swing: non c’è da stupirsi se cantano brani di Max Pezzali o Marco Masini in chiave be bop. Ladyvette, che spopolano tra i fan del vintage, sono anche attrici e parteciperanno alla fiction Il paradiso delle signore, in onda il prossimo inverno su RaiUno. IL CORSO DI STYLING A farsi la riga nera sull’occhio e indossare l’abito e gli accessori giusti si impara, e sono sempre più numerosi i corsi che insegnano a riconoscere, valutare e abbinare i capi d’epoca. Come le lezioni di “vintage styling” tenute da Rossella Migliaccio ed Elisa Motterle a Milano e Roma (www.rm-style.com), che ripercorrono anche i mutamenti del gusto durante il ’900. Chi sono gli studenti-tipo? Elisa, fashion blogger, racconta che «sono soprattutto giovani, smart e “digitalizzati”. Si va dai wedding planner agli organizzatori di eventi, che hanno sempre più richieste di feste dal sapore rétro, ma anche titolari di boutique, stylist e semplici appassionate». CATIA DONINI scrivile a attualita@mondadori.it
Roberto Salomone / Mondadori Portfolio
UN PREMIO AL CORAGGIO
Marilù Mastrogiovanni, 45 anni. A fianco, il libro di cui è co-autrice con altri 7 giornalisti che hanno subito minacce.
Marilù Mastrogiovanni, giornalista e direttrice del web-magazine Il tacco d’Italia, ha subito minacce dopo la pubblicazione di alcuni reportage (tra cui l’istant book Xylella report) sui rapporti tra politica e criminalità nel Salento. Per questo noi l’abbiamo intervistata come “donna moderna” nel numero 18. Ora Marilù è tra gli autori del libro inchiesta Io non taccio. L’Italia dell’informazione che dà fastidio (edizioni CentoAutori) e il 7 novembre le verrà conferito il premio Paolo Borsellino. Complimenti, Marilù! I.F. WWW.DONNAMODERNA.COM 49
DM DOMANDE
IL LAVORO AGILE
CI AIUTERÀ? Ho bisogno di assistere la mamma anziana. La prossima settimana ci sono i colloqui con i professori di mio figlio. Mi piacerebbe fare un weekend lungo con gli amici lavorando dalla casa in montagna. Spesso vorremmo essere altrove e ▲ sentiamo l’ufficio come una prigione. Per quanto siamo DI SIMONE SPETIA concentrati e ammantati di GIORNALISTA DI RADIO24 senso del dovere, tutto ciò ci fa CONDUTTORE DI stare, e lavorare, peggio. È a “EFFETTO GIORNO – LE queste esigenze che vorrebbe NOTIZIE IN 60 MINUTI” scrivi a attualita@mondadori.it venire incontro il disegno di legge del governo sul cosiddetto lavoro agile o smart working.
L’ANALISI
COS’È IL LAVORO AGILE? Per smart working non si intende il telelavoro, che prevede una postazione fissa a casa, ma la possibilità di lavorare dovunque con un tablet, uno smartphone o un pc portatile connessi a Internet. Da una panchina al parco, nel proprio appartamento, in uno spazio di coworking e, ovvio, in ufficio. COME CAMBIERÀ LA NOSTRA VITA? Il disegno di legge intende arrivare all’equiparazione tra lavoro agile e lavoro d’ufficio classico. La premessa è un accordo tra il dipendente e l’azienda, nel quale si definiscono alcuni parametri: rispetto dei tempi di riposo, strumenti usati, modalità di esecuzione dei compiti assegnati, controllo da parte dell’azienda. Lo stipendio e i diritti restano gli stessi. Sul fronte della sicurezza sono tutelati gli infortuni solo se connessi al lavoro che si sta svolgendo.
produttive quando sono da sole, ma sono più creative e collaborative quando sono insieme». Se l’assenza dall’ufficio ci porta a comprimere i tempi di lavoro e ci consente maggiore concentrazione, ci fa anche mancare una serie di stimoli, per primo il confronto con i colleghi. Il giusto mix è la miglior soluzione: in molte aziende nelle quali lo smart working è una realtà, i dipendenti tendono a lavorare fuori solo quando ne hanno bisogno.
C’È IL RISCHIO DI LAVORARE DI PIÙ? Il pericolo di non staccare mai esiste, per quanto il disegno di legge preveda rispetto di orari e tempi di riposo. Dovremmo però aprire un capitolo su quanto tempo dedichiamo al lavoro fuori dall’ufficio già oggi, in assenza di regole sullo smart working. Secondo una ricerca realizzata negli Stati Uniti, l’80% degli americani lavora anche da casa e, tra controllare le email la mattina a letto (lo fa il 50%) e la sera prima di addormentarsi (il 69%), totalizza la bellezza di 7 ore a settimana di lavoro in più, che equivalgono a una quindicina di giorni l’anno. LO SMART WORKING DIVENTERÀ REALTÀ? Se fosse approvata così com’è, la legge sarebbe ottima. Ma alle norme bisognerà affiancare un lavoro sulla cultura predominante, quella che vede nella presenza fisica in ufficio l’unica misura possibile dell’impegno del dipendente. Una cultura che tende ad attraversare tutto il mondo produttivo: imprenditori, manager, dirigenti, rappresentanti sindacali. E gli stessi lavoratori, che l’hanno subita per anni e oggi l’hanno fatta propria.
È UN BENE PER I DIPENDENTI? Due anni fa Marissa Mayer, amministratrice delegata di Yahoo!, costrinse gli impiegati a rinunciare al lavoro da casa. « Le persone» disse «sono più 50 WWW.DONNAMODERNA.COM
Oggi con pc e smartphone si può lavorare dovunque. Come succede nello spazio di coworking alla libreria Open di Milano.
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SI POTRÀ CONCILIARE FAMIGLIA E PROFESSIONE? L’idea di fondo è proprio quella di consentire una maggiore conciliazione tra vita privata e vita lavorativa, un obiettivo che è stato letto troppo spesso e pregiudizialmente come una rivendicazione solo delle donne, sulle quali in Italia ricade gran parte della cura di anziani e bambini. In realtà proprio la possibilità di lavorare ovunque potrebbe essere l’occasione da un lato per incrementare l’occupazione femminile, dall’altro per spingere più uomini ad avere un ruolo attivo in famiglia.
SÌ, ANCHE I BAMBINI GIOCANO D’AZZARDO
Oggi si inizia a scommettere a 13 anni, attirati da slot, ruote della fortuna e vincite facili. Sotto accusa le macchinette “ticket redemption”, che al posto dei soldi regalano premi: in Italia ne esistono 12.000. Ecco perché sono un pericolo per i nostri figli di FLORA CASALINUOVO scrivile a attualita@mondadori.it
In alto e qui a fianco, il servizio-denuncia di Nadia Toffa andato in onda a Le Iene su Italia 1, che ha fatto luce sul problema delle slot per i minori diffuse nelle sale giochi.
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DM INCHIESTA
Si chiamano “corner dell’azzardo” e la Legge di stabilità, in approvazione in Parlamento, dovrebbe prevedere un bando per aprirne 5.000 in più in tutta Italia. Perché slot e macchinette, si sa, fanno cassa. Quello che non si sa è che oggi la questione riguarda anche gli adolescenti. Il 49% dei ragazzini tra i 15 e i 19 anni ha provato questa esperienza almeno una volta nell’ultimo anno, il 7% è un giocatore “problematico”, il 3% patologico. Lo dice la Relazione 2015 sullo stato delle tossicodipendenze in Italia. La Società di pediatria, invece, sottolinea che il battesimo in questo mondo avviene prima dei 13 anni. Già, perché nel nostro Paese aprono senza sosta i corner dedicati alle “ticket redemption”, macchinette che possono essere usate anche dagli under 15.
LE TRAPPOLE DELLE MINI LAS VEGAS Dove una volta c’erano biliardini e videogames della Formula Uno ora dominano slot machine, roulette e ruote della fortuna colorate e scintillanti. Ecco le “ticket redemption”, le sale prese d’assalto da bambini che frequentano le elementari o, al massimo, sfrecciano sul motorino. Il rito va in scena ogni fine settimana in un centro commerciale alle porte di Milano, ma potrebbe accadere ovunque. Mamme e papà vengono per una pizza o un film e i figli si fermano a sfidare la fortuna. Il meccanismo è semplice: le macchinette
Zuma - Mondadori Portfolio
assomigliano a quelle classiche per adulti, ogni giocata costa in media 1 euro, non si vincono soldi ma bigliettini. Che si collezionano per avere in cambio diversi premi, dal buono per il cinema al tablet. Il sabato sera la sala è zeppa, ma anche durante la settimana è ben frequentata. I “clienti” più assidui? I maschi, dagli 8 anni in su, che in 10 minuti si bruciano almeno 15 euro, cullati dal tintinnio delle monete e dalla musica che fa da sottofondo alle slot.
I RISCHI DELLA DIPENDENZA Il fenomeno è poco monitorato, l’unica certezza si racchiude in quel 3% di giocatori patologici fotografati dalla Relazione sulle tossicodipendenze. Fanno impressione, però, le storie di questi ragazzini che alla roulette perdono l’adolescenza. Come Marco, 16 anni, che nell’ultimo mese ha già saltato la scuola 4 volte per andare alle slot. Lì spende la paghetta e cerca di conquistare le coetanee. O Manuel, che frequenta la seconda media, si addormenta sul banco e non vuole più andare alle lezioni di nuoto perché giocare, anche la sera tardi davanti al pc, è molto più interessante. «Questi sono casi estremi che hanno bisogno del sostegno di uno psicologo. Però non dobbiamo sottovalutare l’impatto del mondo “redemption” sui nostri figli» avverte Fulvia Prever, psicoterapeuta, segretario direttivo dell’Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio. «Quando li lasciamo davanti alle macchinette diamo loro un messaggio sbagliato, ovvero che nella vita non servono talento e impegno ma solo fortuna. Le slot, inoltre, creano
una specie di trance, di dipendenza, si usano da soli senza socializzare. Il gioco significa regole, spirito di squadra, creatività, fantasia, sudore. Qui non c’è nulla di tutto ciò». E non mancano i rischi anche sul fronte educativo. «Si instaura un rapporto distorto con il denaro» spiega Massimo Lussignoli, pedagogista a Brescia ed esperto del problema. «Dovremmo insegnare ai ragazzi che dietro ai soldi ci sono lavoro e fatica ed esistono regole per meritarseli. Invece con l’azzardo se ne sprecano parecchi in pochi secondi. Questi giochi, poi, agiscono
su zone del cervello deputate al piacere e danno adrenalina: stimoli troppo forti per bambini di 11 anni. È come mettere Davide di fronte a Golia».
LE SCAPPATOIE DELLA LEGGE L’azzardo è vietato ai minorenni, eppure le sale proliferano indisturbate. Come è possibile? «Il Codice penale confina il gioco nei casinò. Nel 2003 il Testo unico della legge di pubblica sicurezza ha dato il via libera a videolottery e simili nei bar e nei locali» spiega Marco
Dotti, portavoce del Movimento No Slot, autore del saggio Slot city. Milano-Brianza e ritorno (RoundRobin). «A livello legislativo l’azzardo implica sempre una vincita in denaro, invece con le “ticket redemption” non si portano a casa soldi: è la scappatoia che permette il loro dilagare. In Italia se ne contano almeno 12.000, un quinto di tutto il mercato europeo. Insomma, stiamo crescendo una generazione di futuri giocatori».
LE NUOVE APP
Il 43% dei preadolescenti compra i Gratta e Vinci, il 60% scommette online. I dati arrivano da uno studio delle università di Torino, Padova e Siena. «Sembrano gesti innocui, ma sono pericolosi perché abituano i ragazzi a considerare l’azzardo una normalità» nota Simone Feder, psicologo della Casa del Giovane di Pavia e giudice del Tribunale dei Minorenni di Milano. «Se digitiamo la parola “slot” su Google, troviamo 30.000 giochi, spesso gratis, a disposizione dei nostri figli senza filtri. In commercio ci sono più di 60 app
con baby roulette e quando li scarichi compare la scritta “adatto ai bimbi da 4 a 8 anni”. È assurdo. E che dire delle macchinette
che campeggiano nei bar o negli Autogrill, spesso di fianco ai baby parking? Lì si vedono papà che passano la mattina con i figli in braccio. È ora di aprire gli occhi e fermare il fenomeno. Anche se l’azzardo è un business da 84 miliardi di euro l’anno non possiamo lucrare sui piccoli».
DM TENDENZE
Sotto, la scrittrice catanese Emanuela E. Abbadessa, autrice dell’articolo di queste pagine.
L’International Tattoo Convention di Genova: si tiene ogni anno a ottobre e attira artisti da tutto il mondo.
IL PRIMO TATUAGGIO? DOPO I 40
Mentre in tv spopolano i reality dedicati alla mania dei tattoo, molte donne decidono di disegnarsi la pelle raggiunti gli “anta”. Lo fanno per sedurre, piacersi, raccontarsi. Come confessa una scrittrice Avevo quasi 50 anni quando pensai di tatuarmi. Sì, perché per una donna che abbia superato gli “anta” la scelta non è semplice, non si rincorre la farfallina di Belén senza averci riflettuto. Nel mio caso la decisione è stata ponderata per tutta la vita. La prima volta che vidi un uomo tatuato ero ad Abano Terme (Pd), avevo 4 anni. Mentre mia madre faceva i fanghi, a turno osservavo gli ospiti dell’hotel. Il mio preferito era il Capitano. Ricordo il corpo maturo disegnato con quei tratti verdastri e sbiaditi da vecchio marinaio. Ero rapita non solo dalla novità ma dal fatto che per ogni segno lui avesse una storia da raccontare: nomi di porti, donne, tempeste, balene, piovre e delfini. Tutte cose che, molto tempo dopo, avrei amato nella pagine di Moby Dick. Se fino a pochi anni fa la pelle scritta era appannaggio di omoni borchiati in pantaloni di pelle nera, oggi il dilagare della moda dei tattoo ha moltiplicato gli artisti, pubblicizzato gli studi e riempito le spiagge di corpi disegnati. Il tatuaggio, anche in Italia, è approdato persino in televisione: Sky Uno gli ha riservato la prima serata con i reality Ink Master e Best Ink, in cui 12 artisti si sfidano a colpi d’ago e inchiostro, e a seguire il programma Tatuaggi da incubo, una selezione dei capolavori peggiori.
La differenza tra i tatuati e gli altri? I primi non hanno paura dei secondi. Lo vedo scritto su una
maglietta dedicata agli amanti del genere. Non è sbagliato parlare di paura dato che, come sostiene Riccardo Piaggio, ideatore dell’International Tattoo Convention che si è tenuta lo scorso ottobre a Genova, chi si tatua ha vinto il terrore del “per sempre”. Marco Firinu, tra i più noti artisti italiani, a Genova ha molte clienti over 40 e non ama parlare di mode: «Ci sono tante tendenze quante sono le donne, ciascuna ha una motivazione e non tutte chiedono nomi di figli e mariti o fiori, molte scelgono immagini forti per svelare la loro parte più selvaggia». Il milanese Graziano Amati, detto Zippo, allo Studio 41 ha una clientela per lo più femminile con le idee chiare e la voglia di azzardare con soggetti impegnativi. Alcune, rivela, desiderano coprire brutte cicatrici di vecchi interventi estetici, molte però considerano i tattoo un’arma di seduzione. Lo ammettono anche Irene Vannucci, che a Pistoia gestisce Oriental Tattoo, e Debora Isidori di Skinmania, che a Sorrento decora schiene, caviglie e coccigi capaci di calamitare gli sguardi degli uomini.
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Silvia Buccino
di EMANUELA E. ABBADESSA scrivile a attualita@mondadori.it
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DM TENDENZE 3 1
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Presa la decisione e trovato il tatuatore, si è solo all’inizio e arrivano i dubbi: cosa mi disegno?
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Le star over 40 tatuate. 1. Anastacia ha due ali d’angelo sulla schiena e un sole egizio. 2. Angelina Jolie ha 23 tatuaggi. Il più vistoso è quello sulla scapola sinistra con le coordinate dei luoghi dove ha adottato i suoi figli. 3. Ci sono volute 25 ore di lavoro per realizzare la collana che Asia Argento sfoggia sul décolleté. 4. Fino alla scorsa estate Victoria Beckham andava fiera della scritta in ebraico sotto al collo (“io sono il mio amore e il mio amore è mio”). Oggi l’ha cancellata.
I conduttori del programma Ink Master, un format americano ora in onda su Sky Uno: è una gara tra tatuatori.
Nero o colore? Visibile o nascosto? Per me la decisione fu obbligata. C’era un verso dell’epigrafe di Serepta Mason nell’Antologia di Spoon River che mi era rimasto dentro fin dall’adolescenza, quando leggevo Edgar Lee Masters. Lo scelsi per il braccio sapendo che sarebbe stato solo il primo dei miei tatuaggi. Non pensai che sarei stata più seducente, mi spinse piuttosto l’idea di avere addosso qualcosa che mi appartenesse e piacesse anzitutto a me. Per la psicologa Vera Slepoj le ragioni che portano una donna a tatuarsi sono chiare: «Specie dopo una certa età rifiutiamo l’idea di invecchiare: un tatuaggio è un gesto di modernità trasgressivo e coraggioso per affermare la voglia di sedurre ancora». Passeggiando tra gli stand della Tattoo Convention genovese ho incontrato Stefania, mamma over 50, con la figlia Serena. «È tutto cambiato da quando cominciai a tatuarmi io 20 anni fa. Le donne erano poche, adesso vedo signore griffate e famiglie con i bambini tra gli stand. È fantastico volersi rendere più belle a qualsiasi età» dice mostrandomi un trionfo di colori sul braccio. Sbircio intanto Serena e dalla minigonna le spunta fuori il disegno di una giarrettiera di pizzo nero così realistica che viene voglia di toccarla.
Il mio compagno inorridì quando vide il mio tattoo. Ma a 50 anni, avendo sempre sognato un corpo
capace di raccontarmi, ciò che voglio viene prima di quello che pensano gli altri. E quando saremo vecchie e la pelle sarà raggrinzita, ci chiedono in tanti, non ci sentiremo ridicole? «Saremo ancora più belle!» risponde la 28enne Giulia che ha un cuore trafitto sul petto . «I tattoo fanno parte di me, cambiano con me. Anzi, distoglieranno l’attenzione dalla mia vecchiaia». Quanto a me, “scrittrice tatuata” come qualcuno mi apostrofa nell’incapacità di trovare un collegamento tra le mie pagine e il mio aspetto, per quanto possa narrarmi con la pelle, come Serepta Mason, me ne andrò senza che nessuno abbia mai visto “il mio lato in fiore”, proprio come recita il mio primo tattoo: “My flowering side you never saw”.
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DM BUONI ESEMPI
PROFESSIONE: SALVARE DAI
Artigiani in difficoltà, dipendenti licenziati, piccoli commercianti. Sono sempre più gli italiani che non riescono a pagare le rate dei prestiti. Un’associazione di avvocati e consulenti dà loro sostegno legale e finanziario di SARA SCHEGGIA scrivile a attualita@mondadori.it
Ipa
«Ho dovuto chiudere il negozio perché i clienti scarseggiavano, il mio socio aveva fatto scelte azzardate e in poco tempo i debiti si sono moltiplicati. Ho trascorso tante notti insonni cercando una soluzione: non potevo smettere di lottare». Anna è un’ex commerciante che ha conosciuto l’incubo dei debiti e, da mamma single, ha avuto paura di non farcela. È riuscita a rialzarsi grazie a Riemergo, un’associazione fondata nel 2014 da avvocati e consulenti finanziari che a prezzi solidali dà consigli e supporto a privati, famiglie e piccoli imprenditori. Come? Sfruttando leggi esistenti: per esempio, quella che consente a chi non riesce più a pagare l’auto di farsi accordare una rateizzazione o, addirittura, uno stralcio del debito. GLI ESPERTI TRASMETTONO FIDUCIA Secondo l’Osservatorio Cerved, dal 2008 a oggi in Italia sono fallite 82.000 imprese, tra ditte individuali e aziende. Tradotto: si è perso in 7 anni oltre 1 milione di posti di lavoro. «Colpa della crisi, che poi ricade sulle spalle di tutta la famiglia. Ci sono artigiani in difficoltà o dipendenti licenziati che non riescono più a pagare il mutuo e finiscono col far pignorare lo stipendio al coniuge. E si tratta spesso di persone che prima avevano la seconda casa al mare, quindi benestanti» spiega Alessandra Paci, avvocato, tra i fondatori di Riemergo. L’associazione è nata a Milano, subito ha aperto sportelli a Lodi e Novara e sta per partire anche a Roma. Al momento segue un centinaio di persone e una decina di queste è già “fuori” dalla crisi, come Anna. «Mi sono imbattuta in Riemergo sul sito del Comune di Milano, che ne parlava. Ho preso appuntamento e ho trovato persone competenti che sono riuscite a infondermi fiducia. Abbiamo promosso azioni legali e fatto accordi con i creditori. Adesso non ho più debiti e ho in programma di lanciare una start up» racconta l’ex commerciante, finalmente serena. In situazioni come la sua, per “salvarsi” una piccola impresa può chiedere a un liquidatore di vendere beni come i macchinari. Se il ricavato non copre il totale dei debiti, la legge in alcuni casi permette anche di cancellare la differenza.
PROPONGONO VIE DI USCITA CONCRETE «A contattarci sono in maggioranza uomini, tra i 40 e 50 anni. Molti hanno attività commerciali: parrucchieri, artigiani, imprenditori edili. Poi ci sono tantissimi liberi professionisti con partita Iva» prosegue Alessandra Paci. Ma come si finisce sommersi dai debiti? «Non riuscendo più a ripagare i prestiti, dal mutuo della casa alle rate dell’auto, che si sono contratti con banche e finanziarie e sui quali si moltiplicano gli interessi». Al primo contatto, gli esperti di Riemergo studiano il caso gratis. Poi propongono al cliente delle vie d’uscita. Se si decide di farsi aiutare, la parcella sarà contenuta: ogni situazione è diversa, ma per casi di media entità può aggirarsi sui 500 euro. «Facciamo qualcosa di concreto per aiutare chi è in difficoltà. E questo mi ripaga degli sforzi» confida Alessandra. INSEGNANO UN DIVERSO APPROCCIO AI SOLDI Riemergo potenzierà anche il supporto psicologico per chi va in bancarotta e sta progettando col Comune di Milano l’apertura di sportelli per fare educazione finanziaria. Perché le “trappole” sono tante. Non tutti sanno, per esempio, che basta una carta di credito revolving per rovinarsi. Sono quelle che fanno credito a rate, e a un certo tasso d’interesse, più flessibili perché gli addebiti non vengono scalati ogni mese ma diluiti nel tempo. «Il problema è che sono dei veri prestiti: i costi sono alti e ci si indebita in fretta spesso senza rendersene conto» conclude l’avvocato di Riemergo. «Il primo consiglio che diamo è di non chiedere altri finanziamenti per tappare i buchi. Vivendo assediati dai creditori non si potranno più fare nuovi acquisti o avviare attività: ogni guadagno sarà aggredito. Per tornare a galla spesso occorre un grosso sacrificio, come vendere la casa e saldare così i debiti. Molti non vogliono farlo nemmeno se messi alle strette: per noi italiani è un bene a cui non si rinuncia, soprattutto se per comprarla si sono fatti sforzi. Ma in molti casi la salvezza parte proprio da lì». Per chiedere aiuto si può scrivere a info@riemergo.it oppure consultare il sito www.riemergo.org. WWW.DONNAMODERNA.COM 59
DM CULTURA
QUESTO BACIO È
COME UN ROCK
Parola del critico Francesco Bonami. Che qui ti accompagna alla scoperta della mostra dedicata a Francesco Hayez. Dove sono esposte, per la prima volta insieme, le 3 versioni del suo capolavoro di FRANCESCO BONAMI scrivigli a attualita@mondadori.it
Le 3 versioni de Il Bacio esposte nella mostra Hayez, dal 7 novembre al 21 febbraio a Milano (gallerieditalia.com). La rassegna raccoglie 120 opere, tra dipinti e affreschi, dell’artista veneziano.
Il Bacio di Francesco Hayez è uno dei baci più famosi della storia dell’arte, e sicuramente il più realista. Il protagonista maschile, con quel cappello con la piuma, assomiglia a Robin Hood e l’abbraccio con la sua dama sembra una foto scattata da un paparazzo dello sceriffo di Nottingham. Il successo di questa opera del 1859 ha determinato quello di tutte le altre che Hayez ha realizzato nella sua carriera: ottime, certo, ma meno belle. Il Bacio è per Hayez, veneziano di nascita nel 1791 e milanese di morte nel 1882, come l’impermeabile del tenente Colombo per l’attore Peter Falck: una volta che se l’è messo, non è riuscito più a levarselo di dosso. Ma, per la passione che avvolge i 2 amanti, la tela fa venire in mente anche la canzone di Adriano Celentano Il tuo bacio è come un rock. Il capolavoro è la prima cosa che si vede visitando la mostra Hayez , dal 7 novembre alle Gallerie d’Italia a Milano. In realtà, si trovano addirittura 3 versioni degli amanti che pomiciano. E il divertente è scoprire le differenze, come la mantellina buttata lì sulle scale o la calzamaglia rosso acceso del nostro Robin Hood.
IL PITTORE VENEZIANO ERA UN ROMANTICO Non solo perché riuscire a creare con pennelli e colori il sentimento di un vero amore non è impresa da poco. Ma anche perché faceva parte del movimento del Romanticismo che spopolava in tutte le arti nel 1800. Oltre alle coppie, Hayez dipingeva molto bene le persone da sole.
Tra le 120 opere esposte sono belli i ritratti, specie quello di Alessandro Manzoni, l’autore de I promessi sposi. Mentre appaiono un po’ pesanti le grandi tele a soggetto storico come L’ultimo abboccamento di Jacopo Foscari alla famiglia. La cosa che in assoluto veniva meglio ad Hayez, comunque, erano le stoffe, tanto dei vestiti quanto delle tende.
DAVANTI AI QUADRI ESPOSTI SI POTREBBE DIRE: «SEMBRANO FOTO!»
Non sarebbe una castroneria. Pare, infatti, che Hayez fosse affascinato dalla tecnica fotografica, nuova ai suoi tempi, e la utilizzasse come modello per dipingere i propri soggetti. Gli piacevano molto anche le donne nude ma, siccome era bravo a dipingere le pieghe dei tessuti, qualche straccetto addosso finiva sempre per metterlo alle sue modelle. Se non avesse dipinto Il Bacio, comunque, oggi forse non avremmo i famosi cioccolatini con la nocciola intera. Si dice che la Perugina per i propri Baci si sia ispirata ai 2 amanti di Hayez. Non sarebbe male, sotto l’incarto di stagnola, trovare un messaggino con la frase: «Dare un bacio è semplice, dipingerlo no».
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DM IDEE
VERONESI: NON CURATE SOLO LA MALATTIA
MA LA PERSONA Soprattutto quando la malattia in questione è il cancro. In un saggio appena uscito, il celebre oncologo spiega che il nuovo compito dei medici è guarire, oltre al corpo, la mente di NATASCIA GARGANO scrivile a attualita@mondadori.it
Umberto Veronesi e Gabriella Pravettoni ritratti sulla copertina del loro libro Senza paura (Mondadori).
Parliamo con Umberto Veronesi il giorno dopo che la massima autorità internazionale in tema di cancro, lo Iarc, ha messo per la prima volta nero su bianco che la carne può causare tumori. Molti oncologi hanno smorzato l’allarme e il professor Veronesi dell’Istituto europeo di oncologia e presidente della Fondazione Veronesi, convinto vegetariano, dice la sua: «Ormai ci sono pochi dubbi che un regime alimentare povero di carne e ricco di vegetali sia più adatto a mantenerci in salute». Ma Veronesi non si occupa solo di promozione di corretti stili alimentari e di ricerca oncologica. Da anni si impegna per quella che lui ha battezzato “medicina della persona”: umanizzare gli ospedali per curare corpo e mente. Ne parla nel suo ultimo saggio Senza paura, appena uscito per Mondadori e scritto a quattro mani con Gabriella
CHE COSA SERVE PER SUPERARE IL TUMORE
«Le sofferenze e le gioie dei pazienti mi hanno reso una persona migliore». Gabriella Pravettoni, che ha scritto con Umberto Veronesi Senza paura, sostiene le persone malate di tumore e i loro familiari. «Quello che accade dopo la diagnosi è uno tsunami, è un’angoscia dilagante, è “la fine”» spiega. «Nonostante del carcinoma al seno si guarisca nel 95% dei casi, la parola cancro evoca ancora la morte. Ma, dopo la depressione e la rabbia, si può risalire facendo perno sulle nostre risorse interiori. Costruendo un recinto attorno alla malattia: il tumore è un problema, io non sono il mio tumore. E poi imparando a usarlo come una cicatrice a cui attingere per aumentare la nostra resistenza alle difficoltà. I giapponesi, quando rompono un vaso, ne ricompongono i pezzi con l’oro. Ecco, il tumore può diventare così prezioso per la nostra vita».
Pravettoni, docente di Psicologia delle decisioni all’università Statale di Milano e a capo della divisione di Psicologia dello Ieo. Lo stesso Veronesi spiega qui il messaggio che vuole lanciare con questo nuovo libro. Cos’è la “medicina della persona”? «È una medicina nuova, che ci pone di fronte a una “persona” e non a un “paziente”. Solo mettendoci nei suoi panni, avendo empatia con lui, possiamo curarlo bene. L’università, invece, non insegna come dialogare. A un medico di fretta nel corridoio, bloccato da un malato che vuole chiedergli qualcosa, io dico: devi fermarti e dare una risposta, non importa se arrivi in ritardo alla riunione. La persona è il cuore dell’attività ospedaliera». Quando ha capito l’importanza di curare anima e corpo?
«Ci ho impiegato un po’ di tempo. Negli anni ’60, all’inizio della mia carriera, era persino difficile parlare di cancro. Di questa malattia si moriva e basta. Oggi che si sono allargate di molto le possibilità di cura, ho capito che al tumore non basta sopravvivere, bisogna elaborarlo nella mente e renderlo un’esperienza non infruttuosa, per quanto difficile. Chi supera bene un cancro è una persona più evoluta, completa, che contribuisce allo sviluppo intellettuale della società e affronta meglio il senso della vita». Perché la mente può fare la differenza? «Il grande progresso nella cura deriva dal progresso della ricerca: nuovi farmaci, tecniche e conoscenze. Ma guarire dalla malattia nel corpo non è sufficiente. Bisogna guarire anche nella testa. Se la malattia si annida in qualche angolo del cervello, ci resta tutta la vita. Oggi è facile togliere un nodulo dal seno di una donna, è più difficile toglierlo dalla sua mente. Anche dopo anni può tormentarla, creare paure, angosce e quindi infelicità. Come diceva Platone, il corpo e l’anima vanno insieme. Curare solo il primo non basta». WWW.DONNAMODERNA.COM 63
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Malala Yousafzai con il padre Ziauddin in una scena del documentario Malala, ora al cinema. In basso, la locandina.
DM STORIE
Abbiamo visto il film su Malala. Con suo padre Arriva al cinema il documentario sulla ragazza pakistana simbolo della lotta per il diritto allo studio. E rivela chi è davvero la più giovane vincitrice del Nobel per la pace di LORENZO ORMANDO scrivigli a attualita@mondadori.it
Malala, il documentario appena uscito sulla giovane pakistana divenuta il simbolo della lotta per il diritto all’istruzione delle donne nel mondo, si apre con una sequenza animata che racconta della leggendaria eroina Malalai di Maiwand. «Era una ragazza che, nel 1880, combatté accanto al suo popolo durante la seconda guerra anglo-afghana. Quando ho scelto il nome per mia figlia mi sono ispirato al suo coraggio e ai suoi ideali di libertà» racconta Ziauddin Yousafzai, il papà di Malala, all’anteprima londinese della pellicola diretta dal premio Oscar Davis Guggenheim. Per girarla, il regista è stato per un anno e mezzo a casa della famiglia Yousafzai a Birmingham, in Inghilterra.
voti. Non l’ho mai vista così felice, neppure il giorno in cui vinto il Nobel per la pace a 17 anni, la più giovane della storia».
IL SOGNO «Malala vuole entrare alla Stanford University negli Stati Uniti, per studiare politica e filosofia» rivela il padre. «Spera che la gente non la consideri solo per il dramma che ha vissuto, ma per i risultati che riuscirà a raggiungere con le proprie forze. Io e mia moglie non potremmo essere più fieri».
Anche la mamma di Malala si è lasciata ispirare dalla figlia. «Ha lasciato la scuola da bambina, oggi è tornata sui libri e sta imparando a leggere e scrivere. A casa Malala la rimprovera se scopre che non ha fatto i compiti» dice Ziauddin. Quando parliamo di quel 9 ottobre 2012, giorno in cui un gruppo di talebani ha sparato a sua figlia mentre tornava da scuola in autobus, il suo sguardo si fa cupo: «Ho rimesso in discussione tutto, incluso il mio essere un buon padre. Durante le notti in ospedale mi sono chiesto spesso se non avessi sbagliato a incoraggiarla a difendere le sue idee».
LA PASSIONE Il film è il ritratto di un’adolescente carismatica che, quando non è impegnata a studiare come i coetanei, conduce una vita straordinaria, tra battaglie civili e incontri con i leader del mondo. Ma le scene che
documentario emerge lo spirito vivace di Malala e lui annuisce: «Riesce sempre a vedere il lato positivo delle cose. Mi aiuta a guardare alla vita in un modo nuovo». A chi somiglia di più? «Dalla madre ha
capelli». Racconta Ziauddin: «A fine agosto è tornata a casa saltando per la gioia. Quando le ho chiesto perché, mi ha detto che aveva superato tutti gli esami scolastici col massimo dei
coi giovani perché rappresentano il futuro dell’umanità. A volte mi chiedono cosa abbia fatto per renderla la ragazza speciale che è: io rispondo che non ho meriti. Non conta ciò che ho fatto, ma soprattutto ciò che non ho fatto. Non le ho tarpato le ali, le ho permesso di esplorare le sue potenzialità. I nostri figli guideranno il mondo di domani, lasciamo che crescano liberi».
colpiscono di più sono quelle della sua vita “normale”: Malala che insegna al padre a usare Twitter, che scherza con i fratelli minori, che cerca su Google le foto del campione di tennis Roger Federer e si giustifica ridendo: «Mi piace il suo taglio di
IL CARATTERE Gli dico che dal
ereditato la saggezza e la grande ironia. Da me l’amore per lo studio. Sono insegnante, mi piace lavorare
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DM INCONTRI
Monica Bellucci, 51 anni, ha 2 figlie: Deva, 11, e Léonie, 5, avute dal collega Vincent Cassel, dal quale ha divorziato 2 anni fa.
chiamatemi Bond Lady A 51 anni Monica Bellucci seduce il mitico 007 in Spectre. E non è per nulla spaventata dal tempo che passa: «Da ragazza ero più bella, ma mi sentivo incompleta. Adesso sto bene con me stessa» di LORENZO ORMANDO scrivigli a attualita@mondadori.it
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Appena prende posto di fronte a me, si toglie gli occhiali da sole e mi mette in guardia con un sorriso: «Non chiamatemi Bond Girl». A 51 anni, Monica Bellucci è più bella e affascinante che mai. Deve averlo pensato anche il regista Sam Mendes, che l’ha scelta per la nuova avventura di James Bond, Spectre, in cui l’attrice interpreta il ruolo della vedova Lucia Sciarra e seduce 007. Nel vero senso della parola: si mormora che sul set tra lei e Daniel Craig ci sia stata un’attrazione fatale. Incontro Monica a Londra per l’anteprima del film. Parliamo della sua carriera e del ruolo più importante di tutti: quello di madre di Deva e Léonie, le bambine avute dall’ex marito Vincent Cassel, dal quale si è separata 2 anni fa dopo un matrimonio durato 14. Invece di Bond Girl come vuoi essere chiamata? «Penso che Bond Lady sia più adatto, vista la mia età. Non capita tutti i giorni di essere scelta a 50 anni per una serie così iconica! Ma, se ci penso, molte cose sono arrivate tardi nella mia vita: ho avuto Deva a 40, Léonie a 45 e adesso recito in questo film. Dev’essere perché sono italiana, faccio le cose con calma» (ride).
John Nollet - H&K - Karma Press Photo / Web photo
Come hai reagito quando ti hanno proposto il ruolo?
«Appena ho ricevuto la telefonata del mio agente mi sono messa a ridere. Ero stupita. Poi sono volata a Londra per pranzare col regista Sam Mendes, che mi ha parlato del mio personaggio. Sono felice, perché è un segnale positivo: le cose stanno cambiando a Hollywood». Cosa intendi? «Fino a ieri le attrici, una volta superati i 40, venivano considerate troppo vecchie, nonostante il talento. Mi sembra un bell’esempio il fatto che una donna non giovanissima lavori in una pellicola così, perché contribuisce a rafforzare l’idea che possiamo essere desiderabili anche se non siamo più delle ragazzine». In Francia, dove vivi, è diverso? «Sì. Lì ci sono attrici straordinarie come Isabelle Huppert, Catherine Deneuve o Charlotte Rampling che continuano a interpretare personaggi forti e complessi. Vorrei che fosse così anche nel resto del mondo». Com’è stato baciare Daniel Craig? «A volte gli attori devono entrare in intimità con persone che non conoscono e può essere molto difficile. Per fortuna lui è stato un tale gentiluomo, così sexy e protettivo, che mi sono subito lasciata andare». Avete provato la scena più volte prima del ciak finale? «We don’t talk about sex, baby!
Sopra, Monica Bellucci con Daniel Craig in una scena di Spectre, il nuovo film della serie 007. A destra, l’attrice è con Aliocha Schneider. nel film Ville-Marie di Guy Édoin, appena presentato alla Festa del Cinema di Roma.
con i figli, non la quantità”. Non sono d’accordo, serve la quotidianità. Non importa che le mie bambine mi vedano a tutte le ore, ma c’è bisogno anche dei piccoli momenti, come quando entro in camera loro e chiedo se vogliono fare merenda». Deva, la più grande, è quasi adolescente. «Pensa che è già alta quasi quanto me. È una ragazza bellissima, farà strage di cuori! (ride, ndr). Ma sono felice di vederla diventare grande e indipendente». Hai iniziato a lavorare come modella a 24 anni. Sei sempre stata consapevole della tua bellezza? «Sì,
anche se da ragazza ero molto timida e insicura. La bellezza è un dono, non una cosa di cui andare fieri. Si ringrazia per averla ricevuta, ma non è frutto di un lavoro personale. Penso che, crescendo, succeda qualcosa che ci rende ancora più affascinanti. Si impara a essere felici e in pace con se stessi». Torneresti indietro? «No. A 20 anni mi sentivo incompleta, nonostante fossi carina e piena di energie. Quando guardo le ragazze di quell’età non penso a me, ma a mia figlia e a cosa le riserva la vita. Vuoi sapere una cosa? Mi piacerebbe invecchiare fino ad arrivare a 100 anni. Possibilmente in salute, s’intende».
Daniel Craig è un gentiluomo: nella scena del bacio mi sono lasciata andare
Non parliamo di sesso» (canticchia la canzone dei Salt-n-Pepa, ndr). Le tue figlie sono contente di avere una mamma Bond Lady? «Mah! Loro mi vorrebbero sempre a casa, non
gliene importa nulla che reciti accanto a James Bond. “Sono 3 settimane che non torni!” mi dicono. Per me è un dolore stare lontana. Ho tanti amici figli di attori che mi raccontanto che hanno sofferto molto durante l’infanzia. Spero di non fare gli stessi errori dei loro genitori». Che tipo di madre sei? «Piena di sensi di colpa. Dopo essere stata a lungo sul set, cerco di passare 4 o 5 mesi in famiglia. Qualcuno mi ha detto: “La qualità è ciò che conta nel rapporto
Se potessi dare un consiglio alla Monica di 30 anni fa? «Da giovane
pensavo ai 40 come alla fine di tutto, al momento in cui si invecchia. Invece proprio a quell’età ho avuto la mia prima figlia. Ricordo ancora quando me l’hanno messa in braccio, in ospedale, dopo il parto. È stato il momento più bello della mia vita. Se dovessi tornare indietro, guarderei la me stessa di 30 anni fa e le direi: “Monica, per quanto ti sembri strano, un giorno arriverai ai 50 e vivrai delle esperienze straordinarie che ora non immagini nemmeno. La vita è una cosa meravigliosa”».
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l’album
Si chiama Simili il nuovo album di Laura Pausini, che arriva 4 anni dopo Inedito. Il titolo, ha scritto la cantante sulla sua pagina Facebook, è dedicato ai fan: «Simili, perché è quello che siamo. Esprime esattamente quello che sento quando penso a noi». Il singolo Lato destro del cuore, che lo ha anticipato, è firmato da Biagio Antonacci: «Uno che sa leggermi dentro come nessun altro» dice Laura.
musica 4 COSE DA SAPERE SUL NUOVO CD (E NON SOLO)
IL RITORNO DI LAURA PAUSINI
gli amici
Al disco hanno collaborato altri celebri cantanti italiani, che hanno con Laura un rapporto speciale. Jovanotti è autore del brano tutto da ballare Innamorata; Giuliano Sangiorgi dei Negramaro firma Sono solo nuvole; L’Aura ha scritto Lo sapevi tu. La Pausini ha già annunciato anche il Simili european tour, che partirà dallo stadio San Siro di Milano il 4 giugno 2016.
il look
Laura, sempre elegantissima sul palco, ama la moda al punto da aver creato una collezione di borse e T-shirt. La linea si trova sul sito Laura4u.com e ha come “simbolo” il disegno di un cuore scarabocchiato. Lo stesso che si vede sul giubbino indossato dalla Pausini nel video di Lato destro del cuore, dove la cantante cammina mano nella mano con Jacopo Carta, figlio del suo compagno Paolo Carta, chitarrista.
la tv
Dopo aver fatto il giudice in 3 talent show stranieri, Laura potrebbe “darsi alla tv” anche in Italia. L’occasione, si vocifera, gliela darebbe Carlo Conti che la ospiterebbe come conduttrice-cantante durante una serata del prossimo Festival di Sanremo. E così anche a lei toccherà cimentarsi con il tacco 12 e le famose scale dell’Ariston...
La presse
ANDREA SPINELLI
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ZAPPING
Una scena di Mustang, adesso al cinema, applauditissimo al Festival di Cannes.
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RAGAZZE NELLA TURCHIA DI OGGI
Mentre per le strade di Ankara e Istanbul sfilano migliaia di ragazzi che manifestano contro il presidente Recep Tayyip Erdogan, al cinema arriva un emozionante ritratto delle giovani generazioni turche. Si intitola Mustang ed è il candidato della Francia (che lo co-produce) all’Oscar come miglior film straniero. Ecco perché non puoi perderlo. È un racconto femminile «Volevo parlare di cosa significhi essere una ragazza nella Turchia di oggi» spiega la regista Deniz Gamze Ergüven. «Nel mio Paese la donna è ancora considerata solo in virtù della sua componente sessuale: può diventare moglie e madre, ma fa ancora fatica a emanciparsi da questo modello tradizionale e scegliere ciò che vuole davvero essere». Da qui l’idea di narrare la parabola di 5 sorelle che si ribellano ai canoni imposti dalla famiglia. Dopo essere state chiuse in casa dalla
nonna per aver giocato con i loro compagni di scuola maschi, fanno di tutto per sfuggire alla legge islamica. «Sul set mi sentivo fragile come le protagoniste» continua la regista. «Ero incinta, vivevo ogni emozione in modo amplificato». Ha un messaggio di speranza «Mustang è il nome dei cavalli selvaggi che nessuno può domare» spiega Ergüven. «Dunque è il simbolo perfetto di queste 5 eroine: anche i loro capelli arruffati sembrano delle criniere». C’è un futuro di speranza per le donne turche? «I tempi stanno cambiando. Da adolescente, ero la prima ad abbassare lo sguardo di fronte ai rimproveri: è successo che mi sgridassero proprio perché parlavo con dei maschi. Oggi la società si interroga sulla difesa di diritti elementari come l’educazione delle ragazze. È una strada lunga, ma ho fiMATTIA CARZANIGA ducia nel domani del mio Paese».
premi LA VITA PERFETTA DI WILLIAM SIDIS È
IL LIBRO CHE PIACE AI GIOVANI
Un bambino prodigio nato a New York alla fine dell’Ottocento e morto a Boston nel 1944. Una vita da fenomeno triste: insegnante universitario a 8 anni, esibito come una scimmietta dai genitori, senza amici, disadattato. È il protagonista del libro La vita perfetta di William Sidis (Iperborea), che ha vinto la sezione “Il Germoglio” dedicata alle opere uscite nell’ultimo anno del Premio Bottari Lattes Grinzane 2015. L’autore è Morten Brask, 45enne danese con la faccia da ragazzo, laurea in Cinema, giornalista autore di moltissimi reportage di viaggio. A votarlo sono stati gli studenti di 12 istituti superiori italiani e di una scuola di Praga. Una bellissima iniziativa per avvicinare i più giovani alla lettura. La sezione “La Quercia”, che premia un autore affermato, ha visto vincitore lo spagnolo Javier Marías, di cui è I 5 finalisti della sezione “Il Germoglio” del Premio Bottari Lattes MONICA TRIGLIA Grinzane. Il secondo da sinistra è il vincitore Morten Brask. appena uscito in Italia Così ha inizio il male (Einaudi). WWW.DONNAMODERNA.COM 73
ZAPPING
teatro 2 SPETTACOLI CULT
ISPIRATI A STORIE VERE
Calendar Girls è il primo adattamento teatrale ita-
liano del film cult del 2003, a sua volta tratto da una storia realmente accaduta. Angela Finocchiaro è Chris, una fiorista inglese che, in seguito alla morte per leucemia del marito di Annie, convince lei e le altre loro amiche a posare nude (nonostante l’età avanzata) per un calendario di beneficenza. Raccoglieranno oltre 1 milione di sterline da destinare alla ricerca sul cancro. Perché vederlo «Con coraggio e ironia, le Calendar Girls si offrono allo sguardo del pubblico per dirci che le stagioni della vita ci sorprendono sempre» nota la regista Cristina Pezzoli. Newsies è la versione italiana di un mitico musical di Broadway: 34 interpreti, accompagnati da un’orchestra di 11 elementi, rievoca lo sciopero degli strilloni nella New York di fine ’800. Il protagonista è Jack Kelly, leader di un gruppo di giovanissimi venditori di giornali: un sognatore pronto a tutto per difendere i diritti dei più deboli. Nonostante ricatti e umiliazioni, e una manifestazione un po’ sgangherata, riuscirà ad avere la meglio sui giganti dell’editoria. E coronerà anche il suo sogno d’amore… Perché vederlo «È uno show energico, contemporaneo e colorato anche se ambientato a cavallo tra l’800 e il ’900» dice il regista Federico Bellone. LAURA BEVIONE
Il cast di Calendar Girls (al centro, Angela Finocchiaro), dal 12 novembre al Teatro Manzoni di Milano e poi in tournée in tutta Italia (teatromanzoni.it).
romanzi QUANTE EMOZIONI DANNO
LE DONNE, L’AMORE E... I DOLCI LA CUSTODE DEL MIELE E DELLE API DI CRISTINA CABONI (GARZANTI) Angelica è un’apicultrice itinerante che ha chiuso il cuore a chiave. Quando torna nella sua Sardegna, rivede Nicola, un antico amore, e decide di fare i conti con il passato. «Sciogliere i nodi che abbiamo dentro è l’unico modo per innamorarsi di nuovo» suggerisce l’autrice, che sta ripetendo il successo del primo libro Il sentiero dei profumi. Cristina vive con il marito e i 3 figli vicino a Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. «Il mio miele preferito è al rosmarino» confida. «Mi dà forza e mi rallegra».
Il cast di Newsies, fino al 27 dicembre al Teatro Nazionale di Milano (teatronazionale.it).
LA PARABOLA DELLE STELLE CADENTI DI CHIARA PASSILONGO (MONDADORI) Tutti siamo cresciuti con le merendine, ma a Chiara Passilongo, autrice debuttante classe ’81, è venuto in mente di metterle al centro di un romanzo. Una saga sull’ascesa e il declino di una dinastia di produttori dolciari, attraverso gli ultimi 40 anni di storia italiana. «Il mio motto è: “Domani è un altro giorno”, come diceva Rossella O’Hara» rivela la scrittrice, che vive nella città del pandoro, Verona. «Il bello è che non mi piacciono i dolci, tranne la torta di pere e cioccolato citata nel libro». ANNARITA BRIGANTI
ZAPPING
tv/1 IL DOCU-REALITY BELLA PIÙ DI PRIMA MOSTRA LA VOGLIA DI
RIMETTERSI IN GIOCO
Il cast di Bella più di prima. Da sinistra, in senso orario: l’hair stylist Monica Coppola, l’odontoiatra Valentina De Giorgi, la dermatologa Valentina Pizzetti e il chirurgo estetico Antonio Spagnolo.
Storie autentiche, tante emozioni e un team di esperti beauty: sono gli ingredienti della nuova edizione del docu-reality Bella più di prima, in onda il lunedì alle 23 su La5. Le protagoniste sono donne vere. C’è chi è costretta a crescere un figlio a distanza e chi ha combattuto una grave malattia: tutte hanno in comune la voglia di rimettersi in gioco. Con l’aiuto dell’hair stylist, della dermatologa e del chirurgo estetico, imparano a prendersi cura di sé per affrontare al meglio le difficoltà. Il programma mixa il racconto di delicate vicende personali, l’impegno per vincere le proprie debolezze e la gioia del riscatto. E il servizio fotografico finale testimonia la “rinascita”. V.C.
tv/2 DALLE SCOPERTE DELLA SCIENZA AI MITI DELLA MUSICA: ECCO
I DOCUMENTARI D’AUTORE
Breakthrough
«La verità è molto più interessante della fiction» sostiene il regista Ron Howard (sopra, a sinistra). Dopo aver realizzato diversi film basati su fatti realmente accaduti, a partire da Apollo 13, ha ideato e prodotto questa serie di documentari dedicati alle ultime scoperte della scienza. I 6 episodi sono diretti da altrettante star di Hollywood. Tra loro c’è lo stesso Howard, che indaga i segreti della longevità con il biologo cellulare Brian Kennedy; poi Angela Basset, che si occupa di siccità con l’aiuto di un architetto italiano che lavora in Etiopia, Arturo Vittori; Paul Giamatti, che fa il punto sulle tecnologie applicate alla disabilità. Su National Geographic Channel il lunedì alle 21.55. 76 WWW.DONNAMODERNA.COM
No Direction Home
«Sono stato un fan di Bob Dylan per anni, prima di poter avere il privilegio di filmarlo. Credo non esista un altro artista che abbia influenzato il suo tempo e la sua cultura in modo tanto profondo». Così Martin Scorsese, nel 2005, presentava il documentario in cui raccontava la vita del mitico cantautore (sopra, a sinistra), dal 1961 al temporaneo ritiro dalle scene nel 1966. Realizzato con materiale raro, proveniente dagli archivi dello stesso Dylan, tra cui il suo provino per la Factory di Andy Warhol, il doc mostra anche l’unica intervista video rilasciata dall’artista in 20 anni. Ora va in onda in tv lo stesso giorno del concerto di Dylan a Milano. Su Sky Arte il 22 novembre alle 21.10.
Boats
«In genere mi trovo dall’altra parte, tra i video-maker: ora mi tocca presentarli. Mi sento un po’ come un critico cinematografico: ce l’avrò l’autorità?» Scherza Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif (nella foto), a cui è toccato il compito di introdurre i 5 docu-racconti inediti del nuovo ciclo Boats. Il titolo è l’acronimo di “based on a true story”: basato su una storia vera, appunto. Il primo doc in onda, Liberi tutti di Luca Rea, appena presentato alla Festa del Cinema di Roma, racconta la storia delle prime tv private in Italia. L’ultimo, Searching for Padre Pio, è dedicato al santo di Pietrelcina e porta la prestigiosa firma di Abel Ferrara. Su DeeJay Tv dal 9 novembre alle 23.15. E.C.
MODA
chic in pantaloni
IL CAPO PIÙ PRATICO DIVENTA ELEGANTISSIMO SE GIOCHI CON FORME, TESSUTI E ACCOSTAMENTI A SORPRESA
servizio di CRISTINA NAVA ha collaborato EVA PINI foto di JAN RICKERS testi di MARINA D’INCERTI
A VITA ALTA RIGATI Adatti a chi ha il punto vita ben evidente. Per valorizzarli, sempre la camicia dentro.
n Cappotto di lana e lino a due bottoni (Pomandere, 463 euro, tg. S-L), camicia di cotone (NaraCamicie, 85 euro, tg. I-VII), pantaloni di lana a rigoni (Sansovino 6, 365 euro, tg S-L), orecchini e bracciale Lolaandgrace.
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PALAZZO DI VELLUTO Per chi è alta e robusta sono il modello perfetto. Da completare con una giacca avvolgente.
Greta Rossin, 20 anni, studentessa, di Gaglianico (Biella).
n Cappotto maschile in tessuto fantasia (Christian Pellizzari, prezzo su richiesta), blusa a manica corta di paillettes (Cutie London, 45 euro, tg. S-L), pantaloni palazzo di velluto fucsia (MalĂŹparmi, 257 euro, tg. S-L), anello Swarovski, bracciale Sence Copenhagen.
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SALOPETTE DI LAMÉ Un’alternativa originale per la sera. Se la porti con i tacchi alti e una blusa di seta diventa sexy.
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PIGIAMA DI SETA Ideale per chi ha qualche curva da nascondere. Attenzione, però: vietato portarlo con sciatteria e abbinarlo a capi casual.
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OVERSIZE DI TAPPEZZERIA Per far risaltare la forma a sbuffo, il “sopra” deve essere corto e attillato. n Giacca doppiopetto di misto lana (Silvian Heach, 190 euro, tg. XXS-L), blusa damascata (Frankie Morello, prezzo su richiesta), pantaloni di tessuto tappezzeria (No.Nu, 298 euro, tg. S-L), collana Lisa C, scarpe René Caovilla.
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SLIM DAMASCATI Tessuto prezioso + lana maschile + camicia bon ton: la moda di adesso punta tutto sui mix imprevedibili.
n Giacca di tweed con colletto e tasche di pelle (New England, 149 euro, tg. S-L), pantaloni damascati (CafĂŠNoir, 109 euro, tg. S-L), camicia di cotone con cristalli sul colletto (Pennyblack, 109 euro, tg. 38-48), bracciale Polly T.
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SHORTS RICAMATI Rendili eleganti indossandoli con una giacca lunga fino a metĂ gamba. Preferisci un bolero solo se sei di statura mignon. n Cappotto pied de poule con automatici (United Colors of Benetton, 119 euro, tg. 38-50), pullover con decori di perle (Motivi, 59,95 euro, tg. 38-48), shorts con ricami di perline (Asos, 48,99 euro, tg. S-L), orecchini Swarovski, cilindro Panizza.
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CAPRI A STRISCE Per i pantaloni, la lunghezza del momento è da appena sotto il ginocchio a una spanna sopra la caviglia: sbizzarrisciti con calze fantasia.
n Cappotto di panno con fiori ricamati (Femme by Michele Rossi, 530 euro, tg. 38-48), camicia dipinta (Anuk5465, 150 euro, tg. XS-L), pantaloni a righe (Pence, prezzo su richiesta), scarpe CastaĂąer, collana Swarowski, borsa Asos, calze Alto Milano. trucco e pettinature di Francy using Kerastase Materialiste
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SEDUCE
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MODA
SUCCEDE CHE...
IL GIAPPONE AMA LA CORSA
Il marchio sportivo nipponico Asics ambienta la sua campagna stampa nei luoghi più suggestivi del Giappone. Sopra, un runner a Tokyo.
LO STILE È OPTICAL ART
La nuova collezione Vanité di Stroili si ispira all’Optical Art. Le linee lucide e smaltate glitter creano giochi di luce e illusioni tridimensionali ispirate all’astrattismo geometrico. Come in questi orecchini (54,90 euro).
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il poncho è accogliente
Nel romanzo L’atlante degli abiti smessi (Einaudi) Elvira Seminara racconta la vita della protagonista attraverso il carattere dei suoi vestiti. E compila un divertente catalogo. Tra abiti sexy, opportunisti e forsennati, ci sono anche i vestiti accoglienti, quelli in cui ritorni sempre. Una tipologia che ben si adatta al poncho, capo comodo e passepartout, che abbraccia e protegge. Il modello di Motivi (39 euro) in tessuto ikat (una tintura tipica indonesiana) è perfetto per dare un tocco etnico a una giacca da biker o a un tailleur pantalone.
a cura di ORSINA BAROLDI scrivile a orsina.baroldi@mondadori.it
LA MAGLIERIA NON HA ETÀ
Per celebrare i 50 anni United Colors of Benetton lancia A Collection Of Us, quattro nuove capsule di maglieria. La prima, in vendita ora negli store, si chiama Archive e ripercorre le cinque tappe fondamentali della creatività del marchio. A ognuno di questi temi (dagli anni Sessanta ai Duemila) è dedicata una linea in cachemire e una in merinos. La campagna stampa (foto a sinistra) che presenta il lancio di questa capsule raffigura cinque generazioni di donne che indossano le corrispondenti linee di knitwear United Colors of Benetton. WWW.DONNAMODERNA.COM 89
MODA
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Olivia Palermo
trend di novembre
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servizio di DONATELLA SGROJ testi di MARINA D’INCERTI
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MILITARE
Giles
Se per te la praticità viene prima di tutto, adotta il look da soldato: le possibilità di abbinamento del grigio-verde sono pressoché infinite e così ridurrai a zero il tempo perso a decidere cosa sta bene con cosa. Se poi vuoi rafforzare lo stile divisa, metti gli stivaloni. Manca una nota femminile? Agiungi un collo di pelliccia, come suggerisce Olivia Palermo. 2 8
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ANELLI
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GRAFISMI
Si tratta di fantasie in bianco e nero fatte di puntini, quadratini, righe e altre geometrie. Abbinare un singolo pezzo al nero è facile. Ma la vera sfida consiste nel tappezzarsi da capo a piedi. Gilles offre una soluzione sicura e anni Cinquanta: abito e soprabito della stessa stampa. Avvicinare disegni diversi, invece, è una proposta spericolata e attuale. Un trucco? Accosta pattern di dimensioni diverse.
1. Maglia misto lana (Piazza Italia, 29,95 euro, tg. S-XL). 2. Borsa a cartella di poliuretano ricoperta di tessuto (Pijama, 75 euro). 3. Shorts di jersey misto lana (Kiabi, 15 euro, tg. S-L). 4. Tronchetto di pelle (Ixos, 260 euro). 5. Cappotto trench di panno di lana (Rifle, 202,90 euro, tg. 38-48). 6. Stivali di pelle con cinturini (Mercante di Fiori, 129 euro). 7. Shopping bag con pochette interna di paillettes (Cromia, 159 euro). 8. Anello per due dita in oro con pietre preziose (Delfina Delettrez, prezzo su richiesta). 9. Anello a barra con motivo di arabesco placcato oro con cristalli Swarovski (Lolaandgrace, 29,90 euro). 10. Anello per due dita a “S” di metallo dorato con perla e strass (TopShop, 10 euro).
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Getty
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Sottili ma dalle forme particolari, si infilano su due dita, si allargano in orizzontale o in verticale, vogliono sembrare piccole opere d’arte e pezzi unici persino quando sono low cost. Indossali con un look monocromatico. Per intenderci, non con i grafismi qui a sinistra!
montone istruzioni per l’uso Hai in mente il solito giaccone? Invece, c’è molto altro. Dal casual al look per la sera, ecco tutti i modi per reinterpretare un grande classico servizio di JESSICA VENTRELLA testi di SILVIO JR. SUPPA scrivigli a silvio.suppa@mondadori.it
Chiodo con tasche frontali (Twenty Easy, 240 euro, tg. XS-L).
Cappotto reversibile con alamari (Massimo Dutti, 995 euro, tg. XS-L).
Cuissardes scamosciate con plateau (Charlotte Olympia, prezzo su richiesta).
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Tronchetto in pelle con tacco medio e risvolto alla caviglia (NeroGiardini, 129.50 euro).
copia la passerella aggiungi
Occhiali da sole in acetato con montatura design (Asos, 27,99 euro).
Porsche Design
gioca con i volumi
Quest’anno gli inconfondibili inserti di pelo sono ovunque: anche sui capi con una vestibilità aderente, come i giubbotti imbottiti. ABBINALI A UNA MAXI GONNA AMPIA IN BASSO. Ti sentirai super-comoda e slanciata, specie con un paio di stivali alti. 92 WWW.DONNAMODERNA.COM
Paul Smith
aggiungi
Borsa a tracolla semirigda tondeggiante (Ecco, 299,95 euro).
crea un insieme antifreddo
Il cappotto con le cuciture a vista è l’ideale con un classico maglione a collo alto, magari in colore a contrasto. AGGIUNGI ALCUNI ACCESSORI IN CUOIO e una gonna alla caviglia: crei un mix a prova d’inverno.
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MODA
ispirati alle star
Poppy Delevingne
osa le fantasie
Olycom (2) - Getty (3)
Facilissimo da portare, il look tutto in nero è l’ideale quando vuoi avere un’aria rilassata, ma anche ordinata. Però SPEZZA
L’UNIFORMITÀ CON UNA SQUILLANTE BORSA “DA SIGNORA”.
Con un jeans strappato e un maglioncino casual, il gilet dalle abbondanti finiture di pelliccia TI REGALA UNO STILE TRASANDATO-CHIC. Perfetto se ti piacciono gli anni Settanta.
Rihanna
Charlotte Wiggins
punta sul total black...
Stivale scamosciato antiscivolo con fibbie (Birkenstock, 283 euro).
diventa un po’ hippy
Chi ha detto che montone significhi sempre beige o bruciato? Se lo scegli in una tonalità luminosa, PUOI COSTRUIRE UNA MISE MOLTO PIÙ VIVACE: righe, disegni e colori pieni d’energia!
Cappotto con zip asimmetrica (Reiko, 372 euro, tg. 38-46).
Gilet con profili in mongolia (Parosh, 800 euro, tg. 38-46).
Giacca senza chiusure con maniche in maglia (Zara, 59,95 euro, tg. 38-46).
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scegli il top
rbida con un solo Borsa a mano mo to, 650 euro). lla ne (Za o nic ma
...o sul contrasto
Se i revers sono molto ampi e hanno un colore diverso dal resto, la giacca diventa molto più giovane e frizzante. E per essere pronta in un attimo, TI BASTA AGGIUNGERE UN CAPO IN DENIM.
Babuccia con profilo in maglia (Ugg Australia, 104 euro).
t
Giacchino bianco con finto pelo (Takko, 49,99 euro, tg. XS-XL).
Diane Kruger
Giaccone doppiopetto con banda di pelo (Coach, 2.450 euro, tg. XS-L).
MODA Orecchini a cerchio in argento con zirconi (Jack&Co, 69 euro).
8 tips
a 20 anni aggressivo
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Stivaletto biker a punta tonda con bottoni laterali (Giò di Grünland, 129 euro).
Gilet in pelle senza chiusure (I Blues, 149 euro, tg. 38-50).
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Gli accessori? Collanine shabby e fascia fra i capelli per un gilet etnico, borsa borchiata e anello a teschio con un pezzo grunge, ma anche décolletées e girocollo in oro sulle giacche eleganti.
Jeans stretch con strappi (Upim, 19,99 euro, tg. 38-50).
indossalo a tutte le età
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a 30 anni sofisticato Collana chiusa da un nastro con perle e strass (Sodini, euro 127).
+ Cappotto con maniche corte (Bogner, prezzo su richiesta, tg. 42-54).
Giaccone in pelle con cintura in vita (Marina Rinaldi, 2.400 euro, tg. dalla 17).
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Pochette ricoperta di piume decoro (Cinti, 59 euro).
Tronchetto in pelle con plateau interno (Cafènoir, 169 euro).
Per proteggere il collo, perfette le sciarpe di lana a trama grossa, ma anche quelle “ricce” in mongolia.
~
Le maniche a tre quarti dei cappotti in montone hanno un taglio davvero ampio: accostale a un pull oversize, per dare più volume alle braccia.
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Vuoi nascondere qualche piccola rotondità? Questo materiale è perfetto, perché non fascia ma non ti rende “infagottata”. Borsa con stampa geo (Alviero Martini 1ˆ Classe, 295 euro). Gonna a ruota (United Colors of Benetton, 39,95 euro, tg. 38-50).
Décolletée scamosciata bicolore (Deichmann, 22,90 euro). 94 WWW.DONNAMODERNA.COM
Quando acquisti un giubbotto, occhio ai revers: se sono troppo grandi e tu hai un fisico minuto, l’effetto non risulterà trendy, bensì poco equilibrato. Il capello molto mosso è ok per le più giovani, crea un effetto selvaggio.
a 40 anni professionale
+
Se scegli un capo color biscotto, puoi abbinarlo a tantissime tinte: dal viola al bianco, all’arancione. Quest’ultimo è il più indicato per “accendere” una carnagione chiara.
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Se ami essere alla moda senza esagerare, punta su un singolo accessorio “di pelo”: quest’anno è facile trovare borse o stivali così.
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Tutto il talento di un architetto…
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Sfidare il tempo con fermezza
Création SYMBIOSE - Photo : P. Strube.
Rughe evidenti, solchi profondi, perdita di tonicità, mancanza di luminosità: con il passare del tempo, l’architettura del viso si modifica. PHYSIOLIFT offre una gamma inedita e completa di trattamenti “architetto” anti-età, affine alla fisiologia cutanea, per contrastare il tempo con fermezza. Il suo trio di principi attivi esclusivi aiuta a ricaricare* la pelle in collagene, acido ialuronico e vitamina A, elementi costitutivi fondamentali della sua struttura. PHYSIOLIFT si distingue anche per le sue texture uniche e sensoriali che inondano di piacere tutti i tipi di pelle, anche quelle sensibili.
MODA 1
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stylist
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STEFANIA FORNONI consulente d’immagine certificata AICI FLC (lookbeautiful.it) racconta il cambio di stile di una donna vera
lo stile che rende credibili
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BRAVA, MA NON ABBASTANZA APPREZZATA IN UFFICIO, UNA LETTRICE HA CHIESTO AIUTO ALLA NOSTRA ESPERTA. CHE LE HA CONSIGLIATO 3 LOOK MODERNI PER CONTARE DI PIÙ SUL LAVORO styling di ROSSELLA MAZZALI
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prima CHI È/COSA FA
Anna è una giovane donna, sui 35 anni, avvocato in un grande studio legale a Milano. Nel pieno della sua vita professionale, ha quotidiani rapporti con clienti, colleghi e magistrati.
COME È FATTA/COME SI SENTE
IL CHIODO INASPETTATO
1. Giubbotto in pelle con zip argentate (Marella, 399 euro, tg. 38-50). 2. Tubino in tessuto tecnico con stampa floreale (Darling, 147 euro, tg. XS-XL). 3. Borsa a doppi manici in pelle nelle sfumature del rosa (Cromia, 205 euro). 4. Tronchetti in pelle con elastico laterale (Geox Respira, 135 euro).
Molto sicura di sé sul lato personale, carina di viso e proporzionata nel fisico, è un po’ in difficoltà in ambito lavorativo, perché avverte che spesso “non viene presa troppo sul serio” e si sente a disagio se parla in pubblico. Insomma, vuole capire cosa cambiare del suo aspetto per sentirsi meglio con i colleghi e apparire più professionale.
IL TRUCCO CHE SERVE ANCHE A TE
I tessuti stretch dall’effetto fasciato sono adatti a look serali, mentre quelli leggermente elasticizzati seguono la silhouette senza strizzarla e si prestano molto di più all’ufficio.
n Gonna a matita con nervature orizzontali in vita e tasche a profilo (Twenty Easy, 66 euro, tg. S-L).
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MODA 2 4
3 LA BORSA A MOTIVI GRAFICI
1
LE SFIDE/GLI OBIETTIVI
Capisco subito, guardando i suoi capi e le foto del suoi look, che lo stile di Anna verte sempre su scelte piuttosto provocanti. Ma pare che lei non se ne renda veramente conto. Non sono rare le donne che, avendo un continuo bisogno di conferme maschili, si creano questa gabbia stilistica fatta di tacchi e gonne corte: ricevere attenzione procura loro una certa gratificazione. Però, alla mia cliente sfugge che questo abbigliamento trasmette un messaggio in grado di minare la sua credibilità professionale. Pertanto è stato fondamentale fare un bel distinguo tra come vestirsi nelle sue occasioni sociali, dove esprimere gioco e sensualità è assolutamente lecito, e la sua vita da avvocato.
dopo IL NUOVO GUARDAROBA/ I RISULTATI
Ci siamo ovviamente concentrate sul suo look business. Abbiamo lavorato su lunghezze, scolli, orli e proporzioni, in modo da individuare capi che valorizzassero la sua figura, ma nello stesso tempo non fossero troppo provocanti. Le ho consigliato di indossare giacche e pantaloni con micro-fantasie, camicette in colori brillanti, gonne con orli sopra il ginocchio, abitini da portare con giacchini in nappa morbida: capi che la rendono affidabile, ma fresca e attuale. Al posto delle scarpe con plateau, sono stati inseriti in guardaroba gli stivaletti. Anche il make up è cambiato e si è alleggerito (troppo trucco invecchia e fa apparire stanche!). Per esempio, al posto della matita nera Anna ora usa un eyeliner scuro ma dall’effetto più morbido. Abbiamo inoltre giocato su un hairstyle versatile, che può diventare più esuberante per il tempo libero e più “composto” al lavoro. A distanza di tempo dal cambio look, il suo capo le ha finalmente affidato la responsabilità di un cliente molto importante. indirizzi a pag. 180
1. Maglia in misto lana con collo risvoltabile (United Colors of Benetton, 49,95 euro, tag. XS-XL). 2. Gonna a portafoglio con spacco centrale (Max&Co., 109 euro, tg. 38-48). 3. Borsa a doppi manici in ecopelle con disegno geometrico (Le Pandorine, 110 euro). 4. Scarpa di camoscio con zeppa (The Flexx, 95 euro).
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IL COMPLETO SOBRIO
1. Giacca sciancrata in tessuto finestrato (Marella, 199 euro, tg. 38-50). 2. Pantaloni slim nello stesso tessuto della giacca (Marella, 99 euro, tg. 38-50). 3. Blusa con arricciatura sul davanti (Stradivarius, 15,95 euro, tg. S-XL). 4. Tronchetto con cerniera decoro e imbottitura sulla caviglia (Stonefly, 129,90 euro).
RADIO UFFICIALE
radioitalia.it
CURVY
LA BLUSA Le righe vanno di moda anche per l’inverno. Scegli quelle sottili, regolari e nei colori classici.
MODA
CLUB
L’ATTRICE DEL MESE
Chi è Amy Schumer, 34 anni di New York, è la protagonista di Un disastro di ragazza, il nuovo film di Judd Apatow, nelle sale ora. ● La sua frase Al critico che la definiva «troppo cicciottella per essere attraente» ha risposto con un selfie senza veli su Instagram, con questa didascalia: «Sono così e non ho nessuna intenzione di cambiare. Gli altri si adeguino». ● Il suo stile Sexy e sfacciato. Ama gli abiti rossi e quelli di pelle. ●
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IL PONCHO È
l’alternativa più chic al cappotto. Puoi lasciarlo aperto se il punto vita non è il tuo forte, ma se non hai rotolini da nascondere stringilo sotto il seno con una cintura di pelle.
LE BALLERINE Quelle del momento hanno la punta leggermente affusolata. E sono perfette per snellire un piede un po’ paffuto.
quando il peso non conta
Corbis
Siamo abituati a vedere foto di fisici scultorei che fanno yoga. Ma questa disciplina non ha età, sesso né, tantomeno, taglia. Lo dimostra Jessamyn Stanley. Lontanissima dal prototipo dell’istruttrice di yoga, questa ragazza 27enne ha 70mila fan che su Instagram (@mynameisjessamyn) seguono le sue lezioni. Jessamyn non pratica per perdere peso ma per aumentare la flessibilità e sconfiggere il mal di schiena
COPIA IL LOOK
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1. Pull a righe con applicazioni in pizzo (I Blues 119 euro, tg. S-XL). 2. Pantaloni in doppio crêpe con zip alla caviglia (Per Te by Krizia, 129 euro, tg. 44-58) 3. Cappello di feltro (Banana Republic, 39,95 euro). 4. Ballerine di pelle con punta affusolata (Geox Respira, 115 euro).
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SHOPPING ON LINE Gli stivali over-fit li trovi qui
Se quelli di Maxì Donna (maxidonna.it/stivali-per-polpaccigrossi.html) sono i preferiti delle ragazze e blogger curvy, un motivo ci sarà. Anzi, più di uno. Ecco quali.
✔ Arrivano fino a 52 centimetri di circonferenza di polpaccio e al 43 di numero di piede. ✔ Cliccando sul modello puoi vedere tutti i dettagli e la circonferenza per cui sono consigliati. ✔ Puoi scegliere tra tante diverse paia. ✔ Sono fatti da artigiani italiani. ✔ Sono di pelle morbidissima. di MARTA BONINI scrivile a marta.bonini@mondadori.it ha collaborato ROSSELLA MAZZALI
BELLEZZA
il look DELLA SETTIMANA la coda ha stoffa
Il raccolto è l’acconciatura preferita di Rooney Mara che raramente lascia i capelli sciolti, soprattutto sul red carpet e nelle occasioni più importanti. Anche alla prima del suo ultimo film Carol, l’attrice americana, sfoggia una coda sofisticata e molto romantica, come l’abito. Per realizzarla, dividi la capigliatura in due parti e fai due pony tail tiratissime. Poi, piega all’insù quella più bassa e, con una coda di topo in raso colorato, unisci i raccolti e rivesti interamente quello principale.
Olycom
Per fare una coda così, ti serve un prodotto di styling come Nuova Cera Fix di Bilba (3,79 euro) che fissa in modo elastico. Se vuoi essere sicura che l’acconciatura resista, scegli un cordoncino di raso con piccole zigrinature così non scivola.
di MARTA BONINI scrivile a dmbellezza@mondadori.it
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BELLEZZA LA MASCHERA CHE SOLLEVA
Per “alzare” gli zigomi e dare all’ovale una perfetta forma a “V”, i centri estetici Comfort Zone propongono Sublime Skin (80 euro), un trattamento liftante in due fasi. Si inizia con l’applicazione di una maschera peel-off (da rimuovere come una pellicola), a base di vitamina PP, estratti di alghe brune e un mix di peptidi botox like che distende i tratti e leviga la pelle. Quindi si passa al massaggio Active Lift, una sequenza di gesti che sollevano i tessuti.
16 idee a effetto
v-shape Dai trattamenti all’avanguardia alle soluzioni urto. Dal trucco sculpting alle dritte rubate alle celeb. Strategie vincenti per un ovale perfetto di MICHELE MEREU e ALBERTA PIANON scrivi a dmbellezza@mondadori.it
I FILI CHE SOSTENGONO
Sono l’ultima beauty mania in fatto di ritocchini. Sottilissimi come un capello sono realizzati in polidiossanone, una sostanza riassorbibile anallergica e vengono inseriti sottocute a mo’ di reticolato in modo da sostenere la pelle rendendola subito più tonica e compatta. Quanti usarne dipende dalla parte da trattare, in genere per apportare freschezza alle guance ne bastano una dozzina (6 per parte). Le zone in cui svolgono al meglio la loro funzione sono zigomi, parte inferiore del viso e sottomento. Il costo è di 20 euro circa a filo. I SIERI CHE RINGIOVANISCONO
1. Con polifenoli estratti dal mirto e dall’olivo, Defence Elixage Huile Serum di Bionike ripara, ridensifica, rinnova la pelle (75 euro, in farmacia). 2. Neovadiol Siero Concentrato Riattivatore Fondamentale di Vichy (44 euro, in farmacia) rilancia la produzione di collagene I e III, responsabili della compattezza e della densità dell’epidermide. 3. Gli ingredienti racchiusi in Liftissime Siero Liftante Intensivo di Lierac (77 euro, in farmacia) evitano che i tessuti scivolino verso il basso. 4. B-derm Acido Ialuronico Puro (36 euro, in farmacia) restituisce elasticità e compattezza. 5. Lavora contro la perdità di tonicità e volume Resveratrol (lift) Sérum Fermeté di Caudalie (49 euro, in farmacia). 4 3 1
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LE CAPSULE PLUMPING
Se le punturine non fanno per te puoi pensare a un integratore. L’acido ialuronico, forse non lo sai, è efficace anche in pillole. L’unico inconveniente? Per vedere i risultati del trattamento devi aspettare almeno un mese. Ialuronic Formula di Solgar (62 euro) contiene un mix di acido ialuronico, collagene idrolizzato, e vitamina C che aiuta la pelle a ritrovare turgore e vitalità.
BELLEZZA LE PUNTURINE DA PAUSA PRANZO
Se stai pensando a un piccolo ritocchino che aggiunga subito turgore al viso e non sia impegnativo come un lifting, puoi provare la biorivitalizzazione. Il medico estetico effettua sotto pelle iniezioni a base di sostanze rigeneranti tra cui acido ialuronico aminoacidi, antiossidanti e vitamine che regalano maggior vitalità all’epidermide. Allo stesso tempo l’ago provoca uno stress alla pelle che reagisce stimolando la produzione di nuovo collagene ed elastina. L’ideale è effettuare un ciclo di 5 trattamenti ai cambi di stagione o nei periodo di stress.
I TIPS DELLE STAR
LA MINI LIPO PER IL DOPPIO MENTO «Viene praticata quando è presente un accumulo di tessuto adiposo nella zona delle guance, del contorno mandibolare e del mento» spiega Giuseppe Sito, medico e chirurgo estetico a Napoli. «È un intervento che viene effettuato in anestesia locale, eseguendo delle incisioni millimetriche, in punti nascosti del viso, da cui delle micro cannule aspirano il grasso in eccesso, rimodellando la parte bassa del viso. I tempi di recupero sono rapidi, circa una settimana».
IL MASSAGGIO HI-TECH Il famoso sistema di massaggio meccanico Lpg Endermologie® lancia ora un nuovo trattamento viso. Si chiama Rigenerazione Cellulare ed è stato messo a punto per chi ha problemi di tonicità. Anche qui, come per il corpo, si utilizza un manipolo che effettua una doppia stimolazione: orrizzontale con il movimento delle alette e verticale grazie al sistema vacuum che “aspira” i tessuti. Così, si riattivano i fibroblasti, le cellule responsabili della formazione di collagene, elastina e acido ialuronico, ovvero l’impalcatura di sostegno della pelle. Non è tutto, questa gym stimola anche i punti dei meridiani per favorire la circolazione dei flussi energetici con un effetto detox immediato. Il trattamento dura 1 ora e 15 minuti e viene abbinato a maschera e siero lifting (160 euro). A sinistra, il manipolo con cui l’estetista effettua il trattamento Endermologie® Rigenerazione Cellulare.
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Olycom (2) / Corbis / Yulia Gorbachenko -TLP / Shutterstock
Vi siete mai chieste come faccia l’attrice Halle Berry ad avere un ovale del viso cosi perfetto a 49 anni? Alla base c’è una beauty routine scrupolosa che dà lo sprint all’attività cellulare. L’attrice tratta tutti i giorni la pelle con prodotti esfolianti a base di tripli acidi di frutta, poi, applica un concentrato in gocce a base di vitamina C pura, che dona compattezza all’epidermide restituendo freschezza.
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BELLEZZA LE CREME ANTIGRAVITÀ 1. PhysioLift Crème Lissante di Eau Thermale Avène
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(37 euro, in farmacia) rilancia la sintesi di collagene, così l’ovale si rassoda. 2. Agisce sulla rete delle fibre di collagene rinforzandola Rénergie Multi-Lift Crème di Lancôme (115,50 euro), una textura ricca e setosa ad alto comfort che lascia la pelle morbidissima. 3. Rassoda e tiene le zone lucide sotto controllo Revitalift Pelli Normali-Miste di L’Oréal Paris (12,30 euro). 4. Agisce anche a livello della matrice extracellulare Hyaluron Repair & Fill di Eubos (46 euro), una crema intensiva giornonotte che rende la pelle più compatta. 5. Nella formula di Verattiva Trattamento Antirughe di Specchiasol (34 euro, in farmacia) le cellule staminali estratte dalla mele svizzere promuovono la rigenerazione cellulare contrastando gli effetti del tempo. 2
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Dolce&Gabbana
IL SELFIE INTELLIGENTE
«Nel caso di un viso non più tonico, l’ideale è giocare con la tecnica del chiaroscuro» suggerisce Barbara del Sarto, make up artist. «Oltre al fondotinta e al correttore tieni sempre a portata di mano una terra leggermente “abbronzata” (ma mai arancione) da utilizzare per creare zone d’ombra: sfumala bene soprattutto attorno all’ovale proprio dove c’è lo stacco tra viso e collo, così correggi la parte appesantita. Poi passa all’illuminante. «Il prodotto shine va steso solo sulle parti del viso che sporgono di più, cioè zigomi, naso e fronte in modo da aggiungere tridimensionalità».
LO YOGA AD HOC
Si chiama Yotox ed è il nuovo termine per descrivere lo yoga che agisce su tono e bellezza del viso. Lo sa bene Urwicz Catherine autrice del libro Yoga per il viso (Red Edizioni 9,90 euro) che, ispirandosi all’antica filosofia indiana, ha creato una guida di esercizi fisici e meditativi, pensati non solo per agire su i sintomi fisici, ovvero i cedimenti, ma anche sulle cause più profonde, riequilibrando psiche e corpo.
L’ATTREZZO LEVIGANTE
Se prima di applicare la crema effettui un massaggio al viso favorisci l’ossigenazione dei tessuti e il drenaggio linfatico. Meglio ancora se utilizzi uno strumento apposito. All’interno della Crema Maschera Divine di L’Occitane (105 euro), per esempio, trovi l’attrezzo perfetto per stimolare al massimo i tessuti. Dalla parte liscia distende le rughe e rassoda, dall’altra, a bolle, risveglia la microcircolazione.
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Mondadori Photo - Shatterstock
IL MAKE UP CHE SFINA
Viviamo nell’era dei selfie e niente come una foto sbagliata può mettere in evidenza uno dei difetti più odiati dalle donne: il doppio mento. Se vuoi evitarlo segui i consigli degli esperti. «Tieni sempre la fotocamera in alto e alza il viso il più possibile» suggerisce Valerio de Bernardinis fotografo e autore del libro Smart Photo (De Agostini 9,90 euro). «In questo modo riesci a distendere i lineamenti e a rendere l’ovale subito più slanciato».
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BELLEZZA
IL TAPING A BERSAGLIO
Il nuovo trattamento Lift Couture di Becos si ispira alla tecnica del taping, ovvero l’applicazione dei cerotti colorati usati nello sport per porre rimedio ai piccoli strappi muscolari. Pensato apposta per rimodellare i contorni del viso, prevede la creazione di nastri adesivi personalizzati che, posizionati in punti strategici, mettono in trazione la pelle. Questo particolare stretching effettua una sorta di scollamento dei tessuti che stimola in profondità la produzione di nuovo collagene, la sostanza indispensabile per dare compatezza e tonicità (80 euro).
Freschi e possibilmente preparati con ingredienti di origini biologica, gli smoothie sono la nuova arma dalle dive di Hollywood per combattere i segni della forza di gravità sul volto. Prova la ricetta drenante che sgonfia l’ovale preferita da Salma Hayek: versa nel frullatore 1 mela verde, alcune foglia di bietola, qualche lampone e qualche mora, 2/3 cimette di cavolfiori e mezzo melograno sgranato aggiungi un po’ d’acqua o ghiaccio e frulla il tutto.
per eliminare trucco e impurità prima del classico detergente utilizzano anche un olio per il viso. Scegli tu se di oliva, di mandorla dolce o di cocco, l’importante è abbinarlo a un massaggio come fanno loro, così oltre a pulire la pelle stimoli anche i muscoli. Per saperne di più puoi leggere Sette riti di bellezza Giapponese (Elodie-Joy Jaubert, ed. Sonzogno, 13 euro).
IL COSMETICO PUSH UP LA SMORFIA CHE TI FA BELLA
«La face gym lavora sui muscoli ed è perfetta per mantenere il viso sempre giovane» dice Lucia Colaiacovo, insegnante di Pilates e Hata Yoga. «Il Ventaglio è l’esercizio perfetto per avere sempre zigomi alti. Pronuncia una “o” molto aperta. Quindi fai aderire il palmo delle mani a ventaglio agli angoli della bocca e tira la pelle verso l’alto. Mantieni per circa 20 secondi». 108 WWW.DONNAMODERNA.COM
I sieri di ultima generazione hanno formule che lavora in 3D come New Dimension Shape+Filler Expert Serum di Estée Lauder (90 euro), un concentrato di attivi che ha effetti antiage su dimensione, densità e definizione del volto. Racchiude acido ialuronico e filaggrina per ridensificare l’ovale e un complesso pro-collagenico che rinforza il sostegno di guance e sottomento.
Marie Claire - Solomon - Ipa / Mondadori Photo/Getty
LA BEVANDA CHE DRENA
LA TECNICA GIAPPONESE Le donne del Sol Levante
BELLEZZA
SUCCEDE CHE...
LO SMALTO SI TINGE DI GRIGIO
Stai già pensando al look sparkling delle feste? Ti interessa di più una scelta sobria per l’ufficio? Fra le sette nuove tonalità “fumose” di Morgan Taylor Nail Lacquer troverai di sicuro quella giusta. E la formula del prodotto ti garantisce una finitura professionale (13 euro la boccetta).
L’OMBRETTO SI ISPIRA ALLA GIUNGLA
a Siena apre un nuovo salone
L’animalier che spopola in passerella regala nuove sfumature anche al make up. Il cofanetto Clash & White Edition della linea Couture Palette Collector di Yves Saint Laurent Beauté ha un coperchio zebrato che nasconde cinque tonalità ispirate al camouflage, dal nero profondo al verde e al sabbia. In edizione limitata (69 euro).
Se quando ti prendi cura dei tuoi capelli ti viene voglia di coccolarti a 360 gradi, devi provare il concetto di bellezza totale dei centri La Bioesthétique. Oggi puoi farlo presso un indirizzo inedito: nella città del Palio è stato appena inaugurato Salon Beauté, che offre molto di più di un’ampia area dedicata all’hair styling. A far la differenza sono un centro estetico con docce solari e zona manicure e una postazione per il make up. Così uscirai trasformata. Info: salonbeautesiena.com.
Mondadori Photo
IL PROFUMO SI VESTE D’ORO
Bianco, rosa e giallo: le fragranze The Gold Collection di Michael Kors si declinano nei tre classici colori del metallo prezioso. White Luminous (a sinistra) è l’essenza più esotica: fonde pero, gelsomino e ambra. Rose Radiant (al centro) si rivela inteso e fruttato, ipnotico. 24 Brilliant (a destra) è agrumato e legnoso, con tocchi floreali. Tutti costano da 50 euro. a cura di ALBERTA PIANON scrivile a dmbellezza@mondadori.it
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parigi
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La parigina è il prototipo della donna chic, ma ha l’aria di chi non fa il minimo sforzo per esserlo. Scopri come ottenere il “je ne sais quoi”, quel-non-so-che ora tanto di moda di PAOLA CORAZZA
nel beautycase
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1. Rossetto Rouge Allure Passion di Chanel (32 euro) ha un colore intenso. 2. Specchietto tondo con profilo in metallo e fantasia al centro apertura a scatto (Bijoux Brigitte, 4,95 euro). 3. Fards à Joues Rose di Ladurée (da 39 euro) colora delicatamente le guance. 4. Paris Premières Roses di Yves Saint Laurent è un inno alla rosa (68 euro). 5. La Spazzola stampa Paris ha denti larghi e flessibili: ideale per capelli lunghi (Claire’s 6,99 euro). 6. Set unghie decorate Paris (Claire’s, 5 euro).
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french dai piedi... Roger Vivier
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Lo diceva Coco Chanel: «Prima di uscire, guardati allo specchio e togli qualcosa». È questo il segreto della parisienne che ha uno charme innato. Inimitabile? Non è detto. Come scrive Caroline de Maigret, testimonial di Lancôme, nel best seller Come essere una parigina. Ovunque tu sia (Mondadori, 25 euro) «Le parigine vi faranno credere che sono nate con una pelle perfetta e con i capelli deliziosamente arruffati. Vi stanno mentendo». Questo libro segue una tendenza editoriale (vedi box sotto) ma non solo. Anche nel beauty infatti tornano i colori classici e polverosi, le texture mat, gli abbinamenti eleganti ma sobri. Per imitare questo charme prendi spunto dalle icone francesi del momento come la giovane it-girl e modella Jeanne Damas, capelli lunghi un po’ stropicciati, frangia sexy, trucco occhi minimal e labbra appena colorate e imbronciate. O ispirati al look più grintoso e chic di Charlotte Gainsbourg e Lou Doillon, entrambe figlie di Jane Birkin. IL TRUCCO C’È MA NON SI VEDE «La vera parisienne ne usa poco e con discrezione, ma non esce mai di casa senza make up. Penso a una giovane Sophie Marceau che si faceva notare con il volto acqua e sapone e un velo di maquillage: niente glitter, ombreggiature metal e fard fucsia» dice Mario De Luigi, beauty designer. Ieri come oggi, più che nascondere il viso con i trucchi, la french girl cura la pelle e fa emergere la sua bellezza naturale. Caroline de
Chanel Blugirl
... alla testa
Claudia fessler/TLP/Mondadori Photo (2)/Getty(5)
Charlotte Gainsbourg
i libri Vuoi conoscere i segreti di stile delle parigine? Leggi Sophie la Parigina di Nathalie Peigney (Youcanprint, 22 euro), un dizionario che racconta le piccole manie delle ragazze francesi e Love Style Life (Spiegel & Grau) in cui la famosa blogger Garance Doré dà suggerimenti di look, trucco e moda.
Maigret per esempio non ama il fondotinta e opta per una BB cream leggera, Jeanne Damas usa solo una penna illuminante. «Il primo alleato per un look alla francese è proprio un correttore shine che dà freschezza al viso, cancella le ombre sotto gli occhi, soprattutto se porti la frangia XL» consiglia De Luigi. «Per uniformare l’incarnato, usa comunque un velo di fondotinta liquido, coprente ma leggero». Per il giorno, non mettere il rossetto ma un “baume à lèvres” colorato e tanto mascara per un effetto a ventaglio. E per la sera? «La parigina aggiunge matita o eyeliner, ombretto grigio o marrone e rossetti rossi vellutati o nei toni violacei» spiega il beauty designer. Per applicarlo fai come Jeanne Damas, che applica il colore con le dita, per un risultato dai contorni un po’ imprecisi. Completa il trucco con un tocco di fard neutro. I CAPELLI SONO (S)PETTINATI AD ARTE Niente eccessi nemmeno in testa: no a messe in piega ingessate, sì a uno styling naturale e “stropicciato”. «Se hai i capelli lunghi, lisci o mossi, fai così. Asciugali ma non completamente» spiega Simone Maio, hairstylist di Ertè Spa & Beauty Salon di Genova. «Applica sulle lunghezze un siero texturizzante e arrotola i fusti su loro stessi creando quattro torchon, due ai lati e due dietro. Fissali e poi passa il phon». Quindi, scioglili e scompiglia i capelli a testa in giù... et voilà, l’effetto stropicciato è garantito. «Un taglio molto francese, se ti piacciono i capelli corti e hai un viso regolare, è quello alla garçonne di Audrey Tautou» spiega l’esperto. «Crea un effetto spettinato ma morbido con la cera, oppure usa un gel a tenuta strong per uno stile rock».
la palette Musa di Lancôme dal 2014, Caroline de Maigret ha collaborato con la maison francese per la collezione autunnoinverno di cui la palette, Mes Incontournables de Parisienne (70 euro, in esclusiva presso La Rinascente e Coin), è il pezzo forte. All’interno trovi tutto il necessario per un trucco naturale ed elegante.
Lou Doillon
Jeanne Damas
Caroline de Maigret
BELLEZZA Per definire Separa bene le ciglia
ed è ideale per chi porta le lenti a contatto (Beautiful Color Maximum Volume di Elizabeth Arden, 9,90 euro).
Per colorare Puoi
MASCARA SUPER prezzo mini euro 15 Strepitosi e possibili. Durano a lungo, non fanno grumi, valorizzano lo sguardo e non pesano sul budget
Per volumizzare Grazie a un maxi scovolino, regala il 300 per cento in più di volume alle ciglia ed è resistente all’acqua (2000 Calorie Waterproof Volume di Max Factor, 11,90 euro).
di MARGHERITA TIZZI scrivile a dmbellezza@mondadori.it
Per allungare Dona spessore e flessibilità anche alle ciglia più piccole e sottili (Mascara Extra Volume di Mediterranea, 14 euro).
l’effetto di un piegaciglia. Risultato? Sguardo aperto e ciglia inarcate fino a 90 gradi (Supercurler Mascara 24H di Rimmel London, 12,20 euro).
1. Prima del mascara usa il piegaciglia. Appoggialo sulla palpebra mobile abbracciando le radici e muovilo dall’interno verso l’esterno per ottenere una curvatura uniforme. 2. Stendi il primer per le ciglia: il colore dura di più. 3. Applica il mascara con movimenti a zig-zag, spostandolo scovolino dalle radici alle punte. 4. Cambia il mascara ogni 2 mesi. di Michele Magnani, global senior artist Mac Cosmetics
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Per ritoccare È
un mini mascara da borsetta che, grazie alla formula glossy a lunga tenuta, non cola, non sbava e non si secca (They’re Real di Benefit, 10,90 euro).
Per moltiplicare
Per ispessire
In un unico cosmetico trovi due prodotti: da un lato c’è il primer bianco volumizzante che pettina ogni ciglia, dall’altro il mascara nero intenso che allunga e incurva (Superstar Ciglia Finte di L’Oréal Paris, 14,50 euro).
La forma è a clessidra, la sezione quadrata: questo applicatore ti permette di raggiungere anche le ciglia più corte e laterali con un effetto ventaglio (Extra Sculpt Mascara di Kiko Milano, 8,90 euro).
Shutterstock
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Per incurvare Ha
Per intensificare È un prodotto che carica al massimo il colore. Usalo se ami uno sguardo magnetico (Dramatic Mascara di & Other Stories, 15 euro).
SEGRETI PER APPLICARLO
applicarlo più volte nell’arco della giornata senza creare grumi. È disponibile in tre tonalità: marrone, blu e verde (24Ore Absolute Volume di Deborah, 12,99 euro).
C’È UN TESORO CHE ASPETTA SOLO TE! TANTISSIMI REGALI OGNI SETTIMANA E UN SUPERPREMIO FINALE… CHE NE VALE 6: QUESTE LE SORPRESE CHE PUOI TROVARE SE GIOCHI CON NOI Eccoci al terzo appuntamento con lo speciale Concorso di Donna Moderna. Se sei già un’esperta “cacciatrice di tesori”, inizia subito la tua ricerca della combinazione vincente. E non dimenticarti di andare anche sul nostro sito per continuare a giocare. Se, invece, non hai ancora provato Caccia al Tris, leggi qui a destra come fare per iscriverti: hai questa e la prossima settimana per mettere alla prova la tua fortuna e vincere uno dei bellissimi premi settimanali in palio. O, magari, per trovare il tris che ti permetterà di partecipare all’estrazione del superpremio finale!
TROVANE 3 UGUALI SETTEMARI e ti divertirai, in compagnia di chi vuoi, trascorrendo una settimana di vacanza sull’isola di Rodi, in Grecia. MY JEWELS e sarai superchic indossando il bracciale in argento e sagola marina dal design moderno e allegro. ATONDERMA e potrai coccolare la tua pelle con tanti prodotti per il viso e per il corpo tutti all’insegna della delicatezza. QVC e ti scatenerai nello shopping più divertente, da fare stando seduta davanti alla tv, grazie alla preziosa card da 100 euro. CANDY e parteciperai all’estrazione del superpremio finale, i fantastici elettrodomestici per la tua cucina simply-Fi.
Un premio, per essere davvero super, deve avere qualcosa di eccezionale. Come questo che ti propone Donna Moderna. Sei gli elementi che lo compongono, tutti con una marcia in più, tutti firmati Candy simplyFi, tutti studiati per
LE MOSSE PER GIOCARE 1_Iscriviti al nostro
gioco inviando un SMS con scritto cacciaaltris al numero 366.78.17.410 oppure andando sul sito cacciaaltris.donnamoderna. com e compilando il modulo di domanda. Riceverai subito, via SMS o via mail, la prima cartolina di gioco. La richiesta va fatta una sola volta: le cartoline delle settimane successive ti saranno inviate in automatico.
semplificare la tua vita. C’è il forno che puoi accendere anche se sei fuori casa. Il frigorifero che ti avvisa se i surgelati rischiano di sciogliersi. La cappa che segnala la presenza di gas. E ancora, ci sono la lavatrice, la lavastoviglie e il piano a induzione che puoi mettere in funzione e controllare ovunque tu sia. Tutto questo (ma le funzioni sono tantissime) grazie alla App Candy simply-Fi da scaricare sul tuo smartphone o tablet. Difficile desiderare di più. www.candy.it
Si gioca!
2_Ogni cartolina contiene
25 coordinate formate ciascuna da una lettera e da un numero. Inserisci le tue coordinate nella griglia che vedi qui a destra e controlla i simboli che hai trovato in ogni casella: se 3 simboli sono uguali hai vinto il premio corrispondente. Se i 3 simboli sono lavatrici stilizzate potrai partecipare all’estrazione del superpremio finale.
COMBINAZIONI DELLA SETTIMANA
3_Se hai vinto un
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premio settimanale, danne conferma entro il 17 novembre telefonando al numero 800.943.844 (da numeri fissi) o 06.808.27.91 (da telefoni mobili). Se hai trovato 3 lavatrici stilizzate, invece, vai sul sito cacciaaltris. donnamoderna.com e segui le istruzioni. Se non hai fatto tris, vai sul sito cacciaaltris. donnamoderna.com: troverai, ogni settimana, una seconda griglia con cui giocare.
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Leggi il regolamento completo su www.cherrypicker.it/cacciaaltris Informativa sulla Privacy a pag.14
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IL FANTASTICO IL SUPER PREMIO
APRI LO SCRIGNO DEL TESORO E SCOPRI TUTTI I PREMI BASTA TROVARE LA COMBINAZIONE GIUSTA PER CONQUISTARE UNO DEI TANTISSIMI REGALI CHE DONNA MODERNA METTE IN PALIO OGNI SETTIMANA CON IL CONCORSO CACCIA AL TRIS. SONO ELEGANTI, UTILI, RICCHI, DIVERTENTI: IN QUESTE PAGINE TE LI RACCONTIAMO NEI DETTAGLI
QVC Tutto lo shopping che vuoi comodamente da casa. Con QVC, il retailer multimediale che sta cambiando il modo di fare shopping, puoi divertirti a scegliere tra un’offerta ricchissima di prodotti che spazia dai gioielli, alla moda & accessori, bellezza, cucina, casa e tecnologia: oltre 500 brand e 24 ore al giorno per acquistarli. Un Servizio Clienti attivo 24 ore su 24, consegna rapida a domicilio – entro 3/5 giorni lavorativi - e la possibilità di restituire il prodotto entro 30 giorni. Scopri il mondo QVC sintonizzandoti sul canale 32 del Digitale Terrestre e tivùsat, sul 475 di Sky o sul sito www.qvc.it. Hai già trovato i prodotti che desideri? Con Donna Moderna puoi vincere una shopping card da 100€!
IDEA SHOPPING Sembra di avere tanto tempo, ma non è così: il Natale è già praticamente alle porte. Allora, perché non scegliere i tuoi regali su QVC? Per prima cosa, vai sul sito www.qvc.it e seleziona la Guida TV, dove sono indicati tutti gli orari dei diversi appuntamenti, e prendi nota di quando vanno in onda le trasmissioni Regali V.I.P. e Buon Natale da QCV: troverai tantissime idee moda, beauty e oggetti un po’ particolari per la casa e il tempo libero. Non solo: ci sono anche le offerte del giorno a prezzi speciali.
Il bello della vacanza è fare quello che vuoi! Proprio come accade nello splendido SettemariClub Rodos Princess sull’isola di Rodi, in Grecia, che ti propone Donna Moderna. Ami prendere il sole e fare i bagni? La spiaggia dell’hotel è di sabbia mista e piccoli ciottoli e l’acqua è trasparente. Ti piace lo sport? Dal tennis alla canoa al calcetto, hai solo l’imbarazzo della scelta. Sei una buongustaia? Ci sono il ristorante a buffet, le taverne self service e i bar sulla spiaggia e alla piscine. Vuoi solo rilassarti? Dalla tua camera puoi ammirare uno dei panorami più belli del Mediterraneo. www.settemari.it
MY JEWELS Dal bordeaux al rubino, il rosso quest’inverno è di moda in tutte le sue sfumature. Ma non serve strafare: per essere trendy ti basta anche un piccolo accessorio di questo colore. Per esempio, il delizioso bracciale My Jewels che vedi in questa foto e che può essere tuo se trovi la combinazione giusta. La parte centrale è formata da un elemento in argento che rappresenta l’infinito: un simbolo di lunga vita, di amore eterno, di libertà. Due anellini lo collegano al laccio rosso fuoco, una sagola marina annodata in modo decorativo ma anche pratico, perché permette di regolarne la misura. Due palline, sempre d’argento, impediscono ai nodi di disfarsi. www.myjewels.it
ATONDERMA Il benessere inizia dalla pelle. Perché stressarla, allora, con cosmetici non adatti? Meglio scegliere quelli che ti propone Donna Moderna: firmati Atonderma, la casa cosmetica orgogliosamente made in Italy, sono ideali per ogni tipo di epidermide perché formulati per le cuti fragili e sensibili. Sette le specialità per viso e corpo che potrai vincere con un tris fortunato: per il viso Latte delicato e Tonico all’acqua di rose, Crema Viso Day by Day, che contrasta rughe e photoaging, Siero Antirughe Contorno Occhi e Labbra e Siero Collo e Décolleté; per il corpo il prezioso Detergente Eudermico B5 e Crema Mani Barriera. I prodotti Atonderma si possono acquistare nelle migliori Farmacie e Parafarmacie e nello Shop on Line www.atonderma.com
CACCIA AL TRIS
SETTEMARI
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Disegni Anna Godeassi
INSPIRATION DAY È un giorno da dedicare tutto a te stessa. Per lanciarti in qualcosa di nuovo e tornare alla solita routine con più energia di ILARIA AMATO
In questo periodo dell’anno, tra corsi e workshop le offerte si moltiplicano: hai voglia di lanciarti in qualcosa di nuovo? Per capire quello che fa per te, può servirti un inspiration day, cioè una parentesi dalla routine quotidiana per provare qualcosa che potrebbe piacerti.
«È come “assaggiare” un pezzetto di dolce, vedere che sapore ha e se vale la pena fare il bis» spiega Mariavittoria
Giusti, psicoterapeuta. E allora, proprio come uno scienziato in laboratorio, concediti una giornata cuscinetto per fare “esperimenti”. Non pensare che sia una perdita di tempo. Anzi. Vediamo quali sono i suoi vantaggi.
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È UN DONO CHE FAI A TE STESSA per capire cosa ti piace davvero. «Talmente prese dagli impegni di tutti i giorni, noi donne tendiamo a mettere in secondo piano i nostri interessi» spiega Mariavittoria Giusti, psicoterapeuta. «Per questo diventa importante, se decidiamo di iscriverci a un corso, ridurre il rischio di scegliere un’attività sbagliata. Se succede, è facile che ci sia poi un effetto boomerang: visto che non ha funzionato, rinunciamo a provarci una seconda volta per paura di fare un altro buco nell’acqua». Hai presente l’abbonamento alla palestra e il senso di colpa che segue se smetti di andarci?
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NON È TEMPO PERSO perché una full immersion di un giorno in un’attività che ti attrae serve a non continuare a illudersi. Da sempre invidi chi sa suonare uno strumento? Fai una prova: prenota una lezione e dopo trai le tue conclusioni. «Potresti entusiasmarti oppure accorgerti che quello che immaginavi non è poi così appagante come credevi» sottolinea Mariavittoria Giusti. «O che andava fatto allora, quando per la prima volta hai pensato di dedicarti alla musica. In ogni caso eviti di sprecare energia preziosa in una direzione sbagliata» sottolinea Sara Bertolotti, mental coach.
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TI PERMETTE DI STACCARE DA TUTTO E DA TUTTI per concentrarti solo sulle tue passioni. Hai sempre la mente troppo piena di doveri e responsabilità e diventa difficile mettere a fuoco cosa ti fa sentire bene. Per questo ti serve allontanarti dal quotidiano e iniziare a mettere te stessa al centro dell’obiettivo: «Immagina di chiuderti in una
scatolina dove c’è spazio solo per te. Hai bisogno di non avere nessun altro vicino, perché la vera ispirazione
è come un flash, una luce che si accende all’improvviso: per coglierla, la tua visuale deve essere sgombra da ostacoli» spiega Sara Bertolotti.
E questo vale anche se si decide di “spendere” l’inspiration day a casa, magari andando a ripescare quello che ritagliamo e mettiamo da parte, come articoli e depliant, e che ci ripromettiamo prima o poi di riguardare per prenotare un weekend o trovare un’idea per la casa.
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CONCILIA ISTINTO E RAZIONALITÀ perché la giornata va organizzata con la testa di una donna e il cuore di una bambina. «È importante che l’inspiration day non sia improvvisato, ma pianificato con cura in modo da avere tutto ciò che ti serve sotto mano per metterlo in pratica: libri, attrezzatura, anche qualcosa da bere e da mangiare a portata di mano, se rimani in casa, in modo da non dover interrompere il flusso di idee, gesti, pensieri quando entri in azione» suggerisce la mental coach Sara Bertolotti. «A quel punto sarai libera di affidarti al piacere di seguire il tuo istinto: osa e sporcati le mani, un po’ come facevi quando giocavi da piccola».
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PROVA A SPERIMENTARLO DA SOLA se non hai un’amica disponibile a condividere l’esperienza con te. «È più facile dare il massimo se non si ha qualcuno a fianco e far fruttare davvero le ore che ci si è regalate» precisa Sara Bertolotti. «Gli altri influenzano le tue scelte, con i loro giudizi o semplicemente dicendo: “Ma sei proprio sicura di volerlo fare?” oppure insinuando il dubbio “Ma non è meglio invece...?”. L’deale, è che tu sia l’unica invitata all’inspiration day».
QUALCHE IDEA A CUI ISPIRARTI ● IL CINEMA È LA TUA PASSIONE e da sempre sogni di girare un video. Fai una prova a costo zero con la videocamera del cellulare. Puoi riprendere una festa in casa, una gita in montagna, un volo di uccelli. Oggi, per montare le riprese, ci sono programmi come iMovie facili da usare e che danno buoni risultati. ● TI SEI APPASSIONATA ALLA VITTORIA DI FLAVIA PENNETTA AGLI US OPEN e ti è venuta voglia di giocare a tennis. Prenota un maestro per un paio d’ore. Questo sport non richiede come altri un’attrezzatura costosa. E, per l’abbigliamento, puoi usare qualcosa di comodo che hai già nell’armadio.
● HAI APPENA VISTO LA MOSTRA PIÙ QUOTATA DELL’ANNO e ti è venuta voglia di dipingere. Frequenta un pomeriggio una lezione da chi organizza corsi di disegno. Molte “botteghe” lo fanno e tu puoi metterti alla prova, trovando a tua disposizione tele e pennelli.
● ADORI GLI ANIMALI e da un po’ di tempo hai pensato di diventare vegetariana, ma non ti decidi. Va in libreria e compra uno o tutti e due questi libri: Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? (Guanda) di Jonathan Safrar Foer o Il dilemma dell’onnivoro di Michael Pollan (Adelphi). Ti illumineranno.
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tutti mi chiedono
perché non vuoi un figlio? di CRISTINA SARTO scrivile a dminprivato@mondadori.it
Ci hai provato a lungo, ma non è arrivato. O forse un figlio non lo hai mai voluto. Intanto però il tempo stringe e tu, che in alcuni momenti hai pensato che fosse un capitolo chiuso, ti ritrovi in preda ai dubbi: «Avrò fatto tutto quello che potevo?», «E se in futuro il desiderio di maternità dovesse affiorare quando non c’è più tempo?». Di sicuro non ti fa piacere sentirti chiedere quando ti deciderai a fare un figlio.
«Fa più male a chi ha un passato di tentativi falliti rispetto alle donne che, invece, di bambini hanno deciso di non averne» dice Nicoletta Suppa, psicologa e psicoterapeuta. «Ma è una domanda che mette in difficoltà tutte, perché fa emergere un dilemma complesso e, spesso, ancora irrisolto, che può coinvolgere anche le dinamiche di coppia. Per esempio, una donna ha deciso che un figlio non lo vuole, ma si sente in colpa nei confronti del partner a cui non dispiacerebbe allargare la famiglia... Un’eventuale
Questa foto, come quelle nella pagina successiva, è tratta dal documentario di Alessandra Bruno, Stato interessante, un viaggio nella maternità andato in onda su Rai Tre.
infertilità, poi, mina nel profondo l’autostima femminile». È normale che la reazione più diffusa sia quella di chiudersi a riccio, cercando di parare il colpo con delle mezze spiegazioni. «Invece bisogna tagliare corto, dicendo solo che per ora il bambino non è arrivato» consiglia l’esperta. «Mai
giustificarsi, perché oltre a sdoganare l’invadenza altrui, equivale ad ammettere di essere in difetto:
è un messaggio sbagliato nei confronti di se stesse e c’è il rischio di uscirne indebolite». Ecco le storie di tre donne che devono convivere con questa domanda. E un consiglio per chi non riesce a tenere a bada la lingua: prima di farsi prendere dalla curiosità, meglio contare fino a dieci.
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Questa domanda può ferire e non andrebbe mai fatta. Leggi qui la storia di tre donne. E di come rispondono a chi invade il loro privato
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PAOLA CERIMELE, attrice, 41 anni Io e il mio partner abbiamo una compagnia di teatro: ogni spettacolo per noi è come se fosse un piccolo parto. Una gravidanza vera? Se arrivasse, la vivrei
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Quattro momenti tratti dal documentario Stato interessante. Secondo uno studio dell’inglese Open University, chi non ha figli è molto più soddisfatto del rapporto di coppia. 126 WWW.DONNAMODERNA.COM
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ILARIA BELTRAMMI, scrittrice, 43 anni Con mio marito abbiamo cercato un figlio, invano, per 11 anni. Eravamo così presi da noi stessi che non abbiamo mai indagato i motivi dei nostri insuccessi.
Spesso, poi, il desiderio di una famiglia non coincideva: se io lo volevo, lui preferiva rimandare. Fino a che mi sono sentita esasperata e ho pensato: «È colpa sua». Ci siamo lasciati, ma dopo un periodo di riflessione sono tornata con lui. Ho capito che anch’io avevo delle responsabilità e che diventare madre è solo una parte di ciò che vorrei essere. Ora gli esami dicono che è tutto a posto, ma non sono più giovanissima e la fecondazione assistita non fa per me. Certo, quando mi fanno la fatidica domanda, soffro. Soprattutto se alludono a una forma di egoismo, come se non desiderassimo un bambino per continuare a goderci la vita. Allora faccio la superficiale e rispondo: «Non mi interessa». COSA DICE LA PSICOLOGA «Ilaria reagisce così per difesa, perché la sua è una ferita ancora aperta» spiega Nicoletta Suppa, psicoterapeuta. «Non c’è niente di strano. Mentre un uomo può realizzarsi in diversi modi, per esempio attraverso la professione, quasi sempre una donna sente il bisogno di una gravidanza per affermare la sua identità femminile». Naturalmente non è così. Ma ci vuole tempo, e spesso anche un lavoro su stessa, per esserne consapevoli».
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perché sapevo di dover ricominciare tutto daccapo. Avevo deciso che in futuro avrei fatto un figlio a qualsiasi costo, anche da sola, pur di sentirmi risarcita per quel bambino che non avevo potuto tenere. Ma questa esperienza mi ha fatta crescere. Con il tempo, ho capito che una gravidanza è il frutto delle circostanze di quel momento. Mi sono perdonata. E adesso che ho una relazione stabile, se rimanessi incinta sarei felice, nonostante il lavoro mi impegni molto. Nel caso il figlio non arrivasse, invece, non credo che proverei troppo dolore. Per questo, quando qualcuno cerca di intrufolarsi nella mia vita, penso: «Se solo tu sapessi cosa ho passato io...». Poi, con il sorriso sulle labbra, alla domanda del perché non sono ancora mamma rispondo: «Prima di pensare alla maternità devo fare carriera». COSA DICE LA PSICOLOGA «Anna Maria si è liberata dai sensi di colpa e da quel bisogno, diffusissimo tra le donne che hanno abortito, di “riparare” con un figlio il danno provocato dalla decisione precedente» dice Nicoletta Suppa. «Si sente così forte al punto da rispondere con leggerezza a una domanda spinosa, perché ha capito che la sua scelta era giusta in quelle circostanze. È questo il pensiero che dovrebbero avere tutte le donne che non hanno figli quando guardano al loro passato».
con gioia. Ma sono così innamorata del mio mestiere che non ho vuoti da colmare: insomma, non desidero un figlio. Forse anche perché mi sento, e mi vedo, molto più giovane di quello che sono. A volte, però, mi prende un senso d’inadeguatezza: come mai tutte sognano di diventare madri e io no? A chi mi chiede perché non sia ancora accaduto dico che non è detta l’ultima parola. Oggi lo faccio con grande serenità, ma come risponderò tra qualche anno, quando potrebbe essere troppo tardi? COSA DICE LA PSICOLOGA «Questa storia dimostra che anche una donna sicura di sé a un certo punto può essere colta da dubbi e incertezze» fa notare Nicoletta Suppa. «Paola avverte che il tempo scorre, portando via ogni possibile ripensamento. E un domani sarà più difficile fare i conti con se stessa, oltre che con la sfacciataggine altrui. Ma non è detto che sia un ritrovato spirito materno a mandarla in crisi e a farla sentire diversa dalle altre. Magari a pesare sono le aspettative della società, e le ripetute domande indiscrete di chi dà per scontato che una donna debba per forza essere madre. Fa bene a guardarsi dentro con onestà, per capire se c’è un desiderio autentico. E se non è così, a vivere la sua decisione con serenità».
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ANNA MARIA COSTA, avvocato, 39 anni Io sono rimasta incinta quattro anni fa ma avevo un compagno che non desiderava dei figli. Così, ho abortito e poi l’ho lasciato. Ero disillusa e angosciata,
DM IN PRIVATO NELLA TESTA DI LUI
se cala il desiderio, è tecnostress di Roberto Moliterni, sceneggiatore
Giornata tipo. Drin-drin, mi telefonano, rispondo, nel frattempo - papapà - arriva un messaggio su whatsapp, allora metto le cuffie e continuo a parlare al telefono, mentre - papapà - leggo e rispondo al messaggio, che nel frattempo sono diventati due, nei quali mi chiedono di vedere un’email - dadan -, allora mi siedo al computer e, mentre parlo al telefono, leggo anche l’email e giacché ci sono - tanto ormai il cervello è splittato a metà, con una vedo, con l’altra sento - navigo pure su Facebook. Nel frattempo, mi sono intorcinato come un salame con il filo delle cuffie e sono diventato tecnostressato. Cos’è il
uomo sulla faccia della terra: il calo della libido! Per la serie: «Niente sesso, sono tecnostressato». Guai che si aggiungono alle già stranianti abitudini che stiamo prendendo in fatto di rapporti di coppia e tecnologia: secondo uno studio commissionato da Jumio, una società di e-payment, il 20%
dei ragazzi fra i 18 e i 34 anni e il 9% degli adulti oltre i 34 anni ha dichiarato di usare lo smartphone mentre fanno l’amore. Chi lo avrebbe mai detto che saremmo finiti come Verdone in Viaggi di nozze, quando, 20 anni fa, ci faceva ridere rispondendo al telefono persino durante la prima notte di nozze («No, non mi disturba affatto... Sto facendo le scale»)? Forse dovremmo riguardarci quel film per ricordarci com’era quando, fra moglie e marito, non mettevamo... il telefonino.
tecnostress? Un disturbo causato dall’uso eccessivo e simultaneo di informazioni digitali che, dal 2007, è stato riconosciuto come malattia professionale.
Secondo un dossier della Onlus Netdipendenza, il tecnostress potrebbe causare, tra le altre cose, ansia, insonnia e disturbi gastrointestinali. Ma, soprattutto, interferisce nei rapporti fra noi uomini e voi donne. Come? Provocando isolamento relazionale. E materializzando lo spettro più temuto da ogni Neppure Michelle Pfeiffer, nel film Le verità nascoste, riesce a distrarre Harrison Ford dal computer.
scrivi a diariodipapà@mondadori.it
a chi tocca l’educazione sessuale DIARIO DI PAPÀ
PAOLO FEDERICI giornalista 128 WWW.DONNAMODERNA.COM
«Ad Amsterdam siamo stati al Nemo, un museo per ragazzini, con l’ultimo piano vietato ai minori di 12 anni: tutto dedicato agli adolescenti, a come cambia il loro corpo, la testa, gli ormoni! Dovevi vedere come erano assorti i ragazzini davanti alle installazioni sul sesso: un capolavoro scientifico!» racconta mia moglie a Matilde che ci ha invitato a pranzo. «Un museo di educazione sessuale?» ruggisce Ignazio, suo marito. «Ci mancherebbe: sono cose di cui si deve occupare la famiglia». Lascio
perdere, siamo a casa loro: io, lui, i figli e il padre seduti a tavola, le donne che sparecchiano. «Mia mamma mi diceva solo “Basta una volta”, e io non capivo: intendeva che basta un solo errore e...». «Che c’entra?» sbotta lui. Sono attonito. «Siamo tra i pochi Paesi in cui l’Aids ha ripreso a crescere» mormoro. Guardo Francesco, e ho paura: spero tanto che, quando sarà il momento, incontri qualcuno ai cui genitori non abbiano insegnato a mettere la testa sotto la sabbia.
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Rimedi global ANTI DOLORE Nei loro Paesi d’origine sono usati da secoli e ora alcuni studi recenti hanno provato la loro efficacia. Se ancora non le conosci, prova queste tre “medicine” naturali contro acciacchi di stagione e problemi cronici. Dalla Polinesia il succo di Nori PER IL MAL DI TESTA Una ricerca dell’Università di Amburgo ha dimostrato che il succo della Morinda Citrifolia, nome scientifico di questo frutto originario del sudest asiatico, è efficace contro l’artrite, il mal di testa, i dolori muscolari e mestruali. Inoltre, è antiossidante e contiene oltre 170 vitamine e minerali. Come consumarlo Gli esperti consigliano di assumere un bicchiere di succo al giorno per almeno due mesi e a digiuno. In commercio trovi anche le capsule. Dall’Austria il sambuco PER L’INFLUENZA Considerato l’aspirina vegetale per il suo effetto sudorifero, è usato per combattere il raffreddore, i sintomi influenzali e i reumatismi. Come consumarlo Con foglie e petali prepara un infuso da bere durante la giornata o da usare sotto forma di impacco per lenire dolori e gonfiori a gambe e articolazioni. Dall’India la curcuma PER L’ARTRITE REUMATOIDE Secondo uno studio dell’Arizona Center for Integrative Medicine, il suo potere antinfiammatorio allevia i problemi di questa malattia cronica. Come consumarla La trovi al mercato o nei negozi etnici sia sotto forma di radice sia in polvere. Almeno tre volte la settimana prepara un centrifugato con curcuma, succo d’arancia e papaya oppure grattugiala sulle IRMA D’ARIA patate arrosto o sul risotto.
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SAMBUCO
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CURCUMA
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DM IN FORMA
buone notizie contro
il tumore al colon
Gli ultimi studi sono sorprendenti. I ricercatori hanno scoperto che andare a correre protegge l’intestino. E se al movimento si associa una dieta sana, con tante fibre e un po’ di frutta secca, le probabilità di ammalarsi si riducono. Drasticamente di CINZIA TESTA scrivile a dminforma@mondadori.it
alla larga la malattia è proprio il running. Sono stati condotti diversi studi che hanno coinvolto in totale 500 mila persone. «E il risultato è che la corsa ha un effetto preventivo straordinario» spiega Fortunato Ciardiello, professore ordinario di Oncologia medica della Seconda Università degli Studi di Napoli. «Se poi si segue anche un’alimentazione ad hoc, si ottiene un vero e proprio cappello protettivo». Una buona notizia
soprattutto per le donne. Poche lo sanno, ma tra le italiane il tumore del colon è il secondo per incidenza dopo quello del seno. «Il rischio aumenta
dopo i 50 anni» dice l’esperto. «Ma per fortuna in nove casi su dieci si guarisce bene. L’importante è scoprire il cancro in fase iniziale. E basta un semplice test delle feci» Iniziamo a correre allora. E a seguire i consigli dei nostri esperti.
chiamate, non a caso, pro-cancro perché incrementano lo stato infiammatorio dell’organismo e hanno un ruolo determinante nella formazione del tumore del colon. In più, correndo si favorisce la produzione di sostanze benefiche che proteggono l’apparato digerente». Il running fa bene anche a chi ha già subito un intervento all’intestino. Perché il meccanismo di protezione si attiva sempre e tiene lontano il pericolo di recidiva.
LA DIETA AD HOC
Le ultime polemiche sulla carne rossa a rischio cancro hanno riacceso i riflettori sul legame tra malattia e alimentazione. Ma gli oncologi non raccomandano
solo un consumo moderato di bistecche e hamburger. Il consiglio è di lasciar perdere innanzitutto il junk food. Come ha dimostrato uno
studio pubblicato sulla rivista Nature, altera il microbiota,
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C’è una corsa che, tappa dopo tappa, da Milano è arrivata a Napoli e ora sta raggiungendo il Sud. Si chiama irun2 ed è nata per parlare della prevenzione del tumore al colon. Sì, perché una delle armi più efficaci per tenere
TUTTI IN MARCIA
Gli studi epidemiologici dicono che il tumore del colon retto è in aumento tra le donne e identificano un responsabile: la sedentarietà. Eppure basta poco per limitare il rischio di ammalarsi. Vanno benissimo sia la corsa
sia la marcia a passo spedito. E sono sufficienti solamente 15 minuti al giorno. L’importante è non
sgarrare mai. Ma ne vale la pena: così si riduce del 30-40 per cento il rischio di ammalarsi. «Il meccanismo non è ancora chiaro» dice l’esperto. «Si è capito che il movimento, e in particolare la corsa, agisce riducendo le molecole Se vuoi correre ma non ti piace andare da sola, cerca amici su www.podistidimarte.it. Oppure sulla pagina facebook irun2, dove trovi anche info sul tumore al colon. WWW.DONNAMODERNA.COM 133
DM IN FORMA cioè la grande famiglia dei batteri intestinali. E per vedere i primi effetti negativi basta una settimana di hot dog, bibite e patatine. «Alimenti come questi devono essere l’eccezione di un pasto e non la regola» avverte l’esperto. «E, anche quella volta, bisogna aggiungere un alimento ricco di fibra: induce la crescita di batteri buoni, migliorando la funzionalità della flora batterica intestinale». In più, secondo uno studio americano, dal metabolismo delle fibre si produce il butirato, una sostanza che sembra avere un effetto anti-neoplastico. Mangia allora tutti i giorni cibi integrali. FINOCCHI Consumane uno al giorno come snack a metà mattina: contiene una percentuale molto alta di fibra che migliora l’attività del microbiota. Se hai mangiato junk-food, usalo come digestivo a fine pasto: agisce da spazzino. MELOGRANO Approfitta di questa stagione per mangiarlo fresco, la mattina a colazione. Contiene acido ellagico che, secondo ricerche recenti, ha un effetto
antitumorale. E non scartare la pellicina bianca: è lì che si concentra in particolare la sostanza benefica. FRUTTA SECCA Forse sei già abituata a consumarla perché protegge il cuore. Ma ora c’è una ragione in più. Uno studio pubblicato su Nutrition and cancer ha dimostrato che mangiare una porzione di frutta secca almeno tre volte alla settimana riduce del 26 per cento la probabilità di ammalarsi. La dose giusta? Circa 30 grammi, senza guscio, della qualità che preferisci.
IL TEST PER GLI OVER 50
Se hai già compiuto 50 anni, avrai ricevuto di sicuro la lettera della Asl che ti invita a sottoporti allo screening del tumore del colon retto con l’esame delle feci. Oggi, però, solo quattro persone su dieci lo eseguono. Eppure è un test indolore che puoi fare comodamente a casa. A seconda della Regione, devi ritirare in farmacia, oppure al consultorio di zona, una provetta. E riportarla l’indomani con un campione delle tue feci. L’analisi serve per scoprire la presenza di sangue occulto, cioè non visibile a occhio nudo.
«Nel 2-3 per cento dei casi il risultato è positivo, ma questo non vuol dire che ci sia un tumore. In genere si tratta di un polipo. Che va comunque asportato» avverte il professor Ciardiello «Oggi sappiamo che, se non si toglie, è molto alto il rischio che negli anni si trasformi in cancro». Il test delle feci va ripetuto ogni due anni tra i 50 e i 69 anni ed è gratuito se lo fai attraverso lo screening. Altrimenti devi avere la richiesta del tuo medico di famiglia e il ticket ha un costo di circa tre euro.
l IL MESE DELLA PREVENZIONE
Donna Moderna dedica novembre alla prevenzione del tumore al colon in collaborazione con l’équipe del servizio di oncologia medica e ematologia dell’Azienda ospedaliera universitaria della Seconda Università degli Studi di Napoli diretto dal professor Fortunato Ciardiello. Gli esperti rispondono il lunedì, martedì e mercoledì, dalle 13 alle 16, al 3277677917. Oppure puoi mandare un’email all’indirizzo: prevenzione.colonretto@gmail.com
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La prevenzione del tumore del colon passa anche da una sana colazione. L’ideale è una tazza di latte con cereali integrali e mandorle. E un frutto. In questo modo eviti le impennate di zuccheri nel sangue che alla lunga possono provocare uno stato di infiammazione nell’organismo e aumentare il rischio di ammalarsi.
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UN VISO SENZA MACCHIE È il momento di cancellare le chiazze scure. Meglio le creme, il laser o il peeling? Lo abbiamo chiesto agli esperti
di LAURA D’ORSI scrivile a dminforma@mondadori.it
Colpiscono una donna su tre dopo i 40 anni ma non risparmiano a volte nemmeno le più giovani. Sono le macchie scure del viso, che affiorano o peggiorano con l’esposizione al sole durante i mesi estivi. La brutta notizia è che non se ne vanno spontaneamente: per eliminarle bisogna intervenire con cure mirate. Quella bella è che oggi ci sono a disposizione molti trattamenti che, se seguiti con costanza, permettono di restituire alla pelle luminosità e un colorito omogeneo. Questa è la stagione giusta per intervenire, perché i raggi Uv sono meno intensi e i melanociti, le cellule che producono il pigmento scuro responsabile delle macchie, la melanina, sono meno stimolati. Abbiamo chiesto a due esperti tutto quello che c’è da sapere su questo inestetismo e quali sono le cure più indicate per sbarazzarsene. PERCHÉ VENGONO Le macchie scure sono la risposta a un danno subito dalla pelle. «Le più comuni sono quelle legate al foto-invecchiamento, cioè all’esposizione negli anni della pelle al sole, e quelle legate a sbalzi ormonali che alterano la produzione di melanina: succede, per esempio, in gravidanza, in menopausa o se si prende la pillola anticoncezionale» spiega Rossana Capezzera, fotodermatologa. «Le prime, chiamate lentigo
solari, in genere hanno forma tondeggiante e possono interessare altre zone oltre al viso, come le mani. Le altre, conosciute anche come
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Mangiare agrumi aiuta a schiarire le macchie. Merito della vitamina C che inibisce la formazione delle chiazze. La frutta però deve essere colta da poco, altrimenti la vitamina C si degrada. Punta sull’arancia rossa di Sicilia, che non può essere fatta maturare artificialmente.
Gallery Stock - Getty
melasma, si formano su fronte, zigomi e sopra il labbro superiore e hanno contorni irregolari». Talvolta i melanociti “impazziscono” e producono
Cosa le migliora ● La dieta: funziona fare
troppa melanina anche dopo un’infiammazione, per esempio dovuta all’acne, o a causa dell’uso di creme e cosmetici che abbiano reso la pelle sensibile alla luce. LE CREME CON I FILTRI GIUSTI Se le macchie sono comparse da poco, in genere è più facile eliminarle. La prima cosa da fare è usare tutti i giorni un filtro solare alto, anche se è nuvoloso. «Gli schermi fisici, a base di
biossido di titanio o ossido di zinco, sono la soluzione migliore. Riflettono le radiazioni e sono efficaci appena applicati» spiega Marco Guidetti-Hoffman, ricercatore dermocosmetico e skincare therapist delle star. «Inoltre, a differenza dei filtri chimici, che agiscono dopo 20 minuti e durano due ore, questi a base di minerali proteggono fin da subito e rimangono a lungo sulla pelle. Meglio ancora se contengono anche una sostanza biologica, la melanina frazionata, capace di agire come schermo contro le lunghezze d’onda della luce visibile(cioè le radiazioni percepibili dall’occhio umano) che, si è visto, peggiora le macchie». LE CURE A CASA Il passo successivo è cambiare la tua beauty routine. Al mattino, prima dello schermo solare, puoi applicare un siero a base di più antiossidanti. «Gli studi hanno dimostrato che i mix di sostanze come l’acido ferulico, la floretina e la vitamina C sono in grado di riparare e ostacolare i danni provocati dal fotoinvecchiamento» spiega Rossana Capezzera. La sera invece è il momento migliore per schiarire. «Le sostanze depigmentati sono diverse. E molte sono di origine
il pieno di antiossidanti, presenti in frutta e verdura di stagione. Il resveratrolo, per esempio, contenuto nella buccia dell’uva rossa, è indicato contro i radicali liberi accumulati sulla pelle. ● La costanza: ci vogliono 120 giorni per rinnovare una pelle danneggiata, contro i 28 di una sana. Se metti la crema, per vedere i primi risultati devi aspettare almeno tre mesi. ● L’idratazione: per riparare i danni, le cellule cutanee hanno bisogno di acqua. Ricordati di bere molto.
Cosa le peggiora ● ll fumo: la nicotina altera l’attività regolare dei melanociti e rallenta la capacità di auto-ripararsi della pelle. ● Lo stress prolungato: crea degli squilibri ormonali che alterano l’attività dei melanociti. ● La depilazione: può accentuare il melasma, perché crea irritazione. Quindi è meglio evitare sulle zone interessate i metodi aggressivi come la ceretta, soprattutto se hai la pelle delicata.
naturale, come gli estratti di liquirizia, l’uva ursina, i petali di margherita e la buccia di limone» spiega GuidettiHoffmann. «Ma funzionano anche l’acido cogico, l’ellagico e la vitamina C. Ognuno di questi ingredienti agisce in
un punto diverso del processo di formazione della melanina: alcuni ne inibiscono la formazione, altri la schiariscono quando si è già depositata sulla pelle». Per questo è importante che il siero o la crema contenga un cocktail di principi attivi: così ti assicuri un’azione a 360 gradi. Per un risultato migliore, si può alternare il prodotto schiarente con uno esfoliante, a base di retinolo, che stimola la produzione di nuove cellule e ripara il danno subito dalla pelle.
LE TERAPIE DAL DERMATOLOGO A volte il trattamento con i soli cosmetici non dà i risultati sperati. Succede per esempio se le macchie sono molto profonde o di vecchia data. Se poi hai la pelle scura, non sei avvantaggiata, perché il pigmento è più persistente, mentre le carnagioni chiare rispondono meglio alle cure. Quali sono quelle più efficaci?
«Per le macchie legate al foto-invecchiamento, il laser Q switched Nd–Yag è quello più indicato. Il suo fascio di luce colpisce direttamente il pigmento scuro evitando i tessuti circostanti. In
genere sono sufficienti due sedute a distanza di 20-30 giorni l’una dall’altra» risponde l’esperta. Il costo di una seduta parte da 150 euro. Per schiarire il melasma, invece,
gli ultimi studi hanno dimostrato che il sistema migliore è il peeling, per esempio a base di acido tricloracetico. Possono servire anche tre trattamenti a
Il trattamento più amato dalle star per combattere le macchie è il cabernet peel, a base del noto vino rosso. I suoi enzimi e antiossidanti regalano un incarnato più luminoso e omogeneo. Va fatto due volte all’anno (info: anaturaldifference.it).
distanza di un mese (costo sui 300 euro l’una). Va abbinato a una crema schiarente con vitamina B3 e idrochinone da usare tutti i giorni. In ogni caso il trattamento non deve essere troppo aggressivo: il rischio è che la pelle si infiammi e reagisca producendo altra melanina. WWW.DONNAMODERNA.COM 137
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MA LE DEVO PROPRIO BUTTARE? Non è facile separarsi dalle vecchie e comode scarpe da running. Quando sono troppo consumate, però, possono provocare danni alle ginocchia e alle caviglie. Un esperto ci aiuta a capire se è ora di comprarne un nuovo paio di ANNA PUGLIESE scrivile a dminforma@mondadori.it
Le calzature da running sono come gli pneumatici dell’automobile: hanno una durata limitata e, per evitare gli infortuni, devi cambiarle al momento giusto. Ma come si fa a capire quando diventano realmente dannose? L’abbiamo chiesto a Giorgio Garello, technical shoes advisor di Asics, appassionato di running ed ex ultramaratoneta. Cambiale dopo 600 km «Fino a sei anni fa scarpe dello stesso modello pesavano circa 30 grammi in più rispetto a oggi. La maggior leggerezza rende meno faticoso l’allenamento, ma significa anche cuciture più sottili e suole meno robuste» spiega Garello. Oggi una persona del
peso medio di 70 chili che corre con la postura corretta può utilizzare le scarpe da running per circa 600 chilometri. «Dopo, perdono il 25-30% della
loro capacità di ammortizzare l’impatto del piede sul terreno» aggiunge l’esperto. Quindi i rischi di affaticare di più le articolazioni e di creare dei microtraumi aumentano. Se non vuoi gettarle, usale per andare a fare la spesa o per portare fuori il cane. Fai il check up alla suola «Controlla sempre il suo stato» consiglia Garello. «Se noti dei buchi la
sneaker è da buttare perché sarà danneggiata anche l’intersuola, cioè la fascia di gomma che vedi sotto la tomaia». Se la suola è liscia, invece, non ti garantisce una buona presa sul terreno e rischi di cadere, quindi anche in questo caso è meglio acquistarne un altro paio. «Verifica periodicamente anche l’intersuola. Se è deformata, l’appoggio sul terreno non sarà più omogeneo e rischi danni a ginocchia e caviglie» spiega l’esperto. Vedi rughe profonde nella zona del tallone? Significa che la calzatura ha perso elasticità e l’ammortizzazione è ormai compromessa. Usale anche se c’è qualche “smagliatura” Non preoccuparti troppo, invece, se trovi danni nella parte superiore. «Eventuali buchi nella zona del calcagno
Corbis
possono essere dovuti alla misura sbagliata della scarpa o a una deformazione ossea chiamata sperone calcaneare» dice il runner. In questi casi la scarpa
Per mantenere suole e intersuole sempre pulite, soprattutto se bianche, strofinale con una spazzola con setole non troppo dure o con un vecchio spazzolino da denti.
si può utilizzare tranquillamente. Nessun problema anche per i fori sulla parte anteriore della tomaia: i nuovi materiali leggeri tendono a rovinarsi nelle zone di maggior flessione. Non tenerle in auto Attenzione a dove le riponi. «Lasciare le sneaker in macchina, a portata di mano per una corsa strappata ai mille impegni della giornata, non è l’ideale perché le sottoponi a sbalzi termici molto forti e, soprattutto, con il caldo le gomme tendono a perdere flessibilità» aggiunge l’esperto. Lavale a mano Occhio anche alla pulizia. «Evita
la lavatrice, deleteria sia per la temperatura dell’acqua sia per i rimbalzi nel cestello: rischi che le colle perdano efficacia e che suole e intersuole si irrigidiscano». Meglio procedere a mano, in acqua
fredda, senza detergenti o con un detersivo specifico, utile soprattutto per neutralizzare i cattivi odori. Poi mettile ad asciugare all’aria, lontano da fonti di calore.
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CECI IN SCATOLA 100 G = 100 CALORIE
E ADESSO? SONO INGRASSATA DI COLPO PUÒ ESSERE LA TIROIDE? MARGHERITA, BARI
Risponde il professor Roberto Castello, direttore di Medicina generale dell’Azienda ospedaliera Borgo Trento di Verona
guarda cosa mangi
Sì, è possibile che un aumento di peso improvviso possa dipendere da uno squilibrio tiroideo. Soprattutto se è ingiustificato e non ha cambiato niente nel suo stile di vita. La tiroide, infatti, quando funziona male, può provocare un rallentamento del metabolismo, stipsi, senso di freddo e, per l’appunto, aumento di peso. Il sospetto diventa ancora più concreto se da qualche mese lei, senza una ragione, è sempre molto stanca. Il mio suggerimento è di sottoporsi innanzitutto al controllo del solo TSH. Questo ormone è una vera e propria spia della funzionalità della ghiandola. Se fosse alterato, non si deve preoccupare. I valori si possono riportare nella norma con farmaci ad hoc. Che potrebbero migliorare il peso e gli eventuali disturbi associati già nell’arco di qualche mese.
FAGIOLI CANNELLINI 100 G = 76 CALORIE Se vuoi un piatto unico ed equilibrato l’ideale è aggiungere a verdura e cereali i legumi: vanno benissimo sia i cannellini sia i ceci. Sul fronte calorie i primi sono leggermente più light perché hanno pochissimi grassi (0,6 g). I ceci ne contengono un po’ di più (2,3 g), ma apportano una maggiore quota di fibra: per questo sono più sazianti. SAMANTHA BIALE, nutrizionista
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E TU BRUXI? Digrignare i denti è un problema diffuso ma ancora sottovalutato. Novembre è il mese della prevenzione del bruxismo, con visite odontoiatriche gratuite in studi selezionati, sconti speciali per l’acquisto dei bite Dr Brux e, in omaggio, il bite diurno Rilax. Info: www.drbrux.com. INFLUENZA ALLA LARGA È partita la campagna di informazione sulll’influenza. Tra le iniziative, il monitoraggio dei picchi influenzali da parte dell’Osservatorio (previenila.it) e il numero 800385014 per chiedere consulenze gratuite ai medici dell’Amiot, l’Associazione medica italiana di omotossicologia, l’omeopatia 2.0. MANGIARE SANO Appuntamento a Rimini Fiera, dal 14 al 17 novembre, per Gluten free Expo, il salone dedicato ai prodotti senza glutine (glutenfreeexpo.it). Di alimentazione sana, vegetariana e vegana si parlerà anche al Modena benessere festival, il 14 e 15 novembre (modenabenessere.it). MENOPAUSA SERENA MonnaLisa Touch (il trattamento laser che “ringiovanisce” le parti intime), per tutto novembre promuove un filo diretto con un esperto per parlare dei problemi tipici delle over50. Basta scrivere a info@mesemenopausa.it.
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fai il ramen
con lo chef
Hai assaggiato la tipica zuppa giapponese al ristorante e ti piacerebbe prepararla da sola? Abbiamo chiesto a un maestro della cucina orientale di guidarti passo a passo. Con i suoi consigli non puoi sbagliare di MARTA GHELMA scrivile a dmacasa@mondadori.it
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Il nostro chef Luca Catalfamo, 38 anni, giramondo, ha portato a Milano il ramen. Puoi gustare la zuppa giapponese nel suo ristorante Casa ramen (casa-ramen.it, tel. 0239444560, non accetta prenotazioni). 146 WWW.DONNAMODERNA.COM
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DM A CASA RAMEN VEGETARIANO
Ingredienti per 4 Per il brodo: 2 lt e 1/2 di acqua, 4 funghi shiitake secchi, 3 pomodori secchi, 30 g di alga kombu. Per il topping: 200 g di zucca, 30 g di zucchero, 20 g di salsa di soia, 20 g di olio d’oliva, 20 g di aceto balsamico, 4 uova, 1 cipollotto, 1 mazzetto di spinaci novelli. Per la ciotola: 28 g di miso rosso, un cucchiaino di zenzero tritato. Per i noodles: 150 g di farina “0”, 50 g di farina di grano duro, 85 g d’acqua, un pizzico di sale.
Ogni località del Giappone vanta la propria variante di ramen, tanto che nel Paese orientale questa specialità è diventata un’icona culturale. La città di Shin-Yokohama ospita addirittura un Museo del Ramen. E proprio a Shin-Yokohama lo chef Luca Catalfamo ha da poco inaugurato il ristorante Casa Luca Milano. Lui, che del ramen conosce tutti i segreti e che ha fatto conoscere questo piatto così speciale ai milanesi nel suo locale del quartiere Isola, ci guida nella preparazione della versione veg.
Parti con il brodo
Immergi in acqua fredda i pomodori secchi, l’alga kombu
e i funghi shiitake e fai andare a fuoco medio. Quando l’acqua inizia a bollire, togli l’alga kombu e continua a cuocere il brodo per 30 minuti. A fuoco spento, tira fuori anche i pomodori secchi e i funghi shiitake (conserva quest’ultimi per la guarnizione finale). Filtra il brodo.
Franco Pizzocchero
Assembla il topping (la guarnizione della zuppa)
Taglia la zucca a dadini con la buccia e condiscila con aceto balsamico, zucchero, olio d’oliva e salsa di soia. Falla caramellare nel forno preriscaldato a 180° per 20 minuti, fino a quando l’esterno diventerà dorato e compatto. Poi, toglila dal forno e lasciala riposare. Immergi le uova in acqua già in ebollizione per 6 minuti e 5 secondi, poi estraile e mettile in acqua e ghiaccio per interrompere la cottura. Devono restare sode all’esterno, morbide e cremose all’interno. Una volta fredde, sgusciale e conservarle a temperatura ambiente. Affetta finemente i
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Stasera ceni alla giapponese? Oltre al ramen prepara un’insalatina fredda composta da alghe wakame, germogli di cavolo rosso, semi di sesamo bianco tostati, cipollotto, cetrioli (da affettare prima e mettere sotto sale e zucchero per 2 ore). Condisci tutto con vinagrette di soia, bambù, olio di sesamo, aceto di riso e zucchero. Accompagnala con birra bianca “made in japan”.
funghi shiitake (che hai precedentemente messo da parte mentre preparavi il brodo) e condiscili con la salsa di soia. Lava gli spinaci novelli e taglia finemente la parte verde del cipollotto (la più balsamica e leggermente piccante che di solito non si usa è perfetta per guarnire il ramen).
Fai i noodles
Mescola la farina, l’acqua e il sale, impasta e fai riposare per 30 minuti. Tira la pasta, che risulterà leggermente dura, e taglia i noodles nella misura dei capelli d’angelo.
Unisci gli ingredienti
Porta a bollore il brodo, ma stai attenta a non farlo restringere. Cuoci i noodles per 30 secondi in acqua senza sale, scolali e mettili da parte. Disponi una dose di miso (pasta fermentata a base di soia e altri ingredienti, lo trovi negli alimentari orientali) e una grattata di zenzero alla base di ogni ciotola, quindi versa il brodo amalgamando con una frusta. Immergi equamente i noodles nelle ciotole, muovendoli con le bacchette. Taglia le uova a metà. Unisci al brodo la zucca, i funghi shiitake, gli spinaci novelli, il cipollotto e le uova (1 per ciotola). Servi subito. Gustala così Il ramen si beve direttamente dalla ciotola. La sollevi con due mani e poi la sorreggi con la sinistra, così con la destra puoi usare le bacchette per prendere i condimenti. 5 5 tips per principianti 1. L’alga kombu va tolta prima che l’acqua prenda bollore per non rendere il brodo troppo amaro. 2. Per tagliare alla perfezione le uova usa un filo di nylon. 3. Se non hai tempo di fare i noodles, compra quelli essiccati nei negozi di specialità orientali. 4. Scegli sempre lo zenzero fresco (lo trovi al supermercato). 5. La giusta dose di miso per una ciotola è una pallina poco più grande di un cucchiaio.
LunedĂŹ, ore 20.30
Da me e da Almaverde bio la tua cena sana, leggera e gustosa, ovviamente tutta bio. Come piace a te. I you!
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volersi bene
Seguici su
DM A CASA
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! a e d i e h C
CAFFÈ BUONI COME UN DOLCETTO Un po’ di panna, un goccio di liquore, un pizzico di cannella. Queste facili alternative al solito espresso sono più gustose di un dessert a cura di STEFANIA CARLEVARO scrivile a carleva@mondadori.it
ALL’AMARETTO
Mescola un caffè forte con 2 cucchiai di liquore all’amaretto, caldo. Unisci lo zucchero, mescola bene e completa con il latte e la sua schiuma fino a riempire la tazzina. Guarnisci con mandorle a lamelle. Servi con biscottini speziati alle mandorle.
Nondadori Portfolio (6)
IRISH COFFEE
Mescola nella tazzina riscaldata lo zucchero con 2 cucchiai di whiskey irlandese. Aggiungi un caffè lungo bollente e mescola bene. Ricopri con la panna montata, anche solo leggermente, decora con caffè in chicchi e in polvere e servi.
ALLA FRANCESE
Aggiungi a un caffè lungo già zuccherato 1 bicchierino di Grand Marnier o di un altro liquore all’arancia, caldi. Unisci pochissimo latte con molta schiuma e servi, guarnendo se ti piace con una rondella di arancia candita.
VIENNESE CON PANNA
Zucchera a piacere un caffè lungo caldissimo; cospargi di panna montata fino al bordo, spolvera con cacao, oppure con cioccolato fondente grattugiato e servi. Nella versione light, sostituisci la panna montata con schiuma di latte molto densa.
ALLA MODA DEL NORD
Scalda 2 cucchiai di cognac con 1 di curaçao, 1 zolletta di zucchero e 1 pezzetto di cannella. Fai riposare per mezzo minuto, filtra e mescola a un caffè lungo. Completa con panna leggermente montata e un pizzico di cannella in polvere e servi.
AL CIOCCOLATO
Mescola un caffè forte con un’identica quantità di cioccolata calda amara piuttosto densa. Se lo preferisci molto dolce, unisci ancora un po’ di zucchero. Copri il tutto con panna montata, decora con piccole scaglie di cioccolato fondente e servi subito. WWW.DONNAMODERNA.COM 149
un tocco di
arancione
Per rendere più accogliente lo stile minimal basta aggiungere una pennellata calda e solare a ogni ambiente di GAIA GRASSI scrivile a dmacasa@mondadori.it
Questo lo imito In soggiorno la zona
conversazione è delimitata da un tappeto grigio perla ed è illuminata dalla lampada Arco, progettata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos nel 1962. LA NOTA DI COLORE È affidata alla Plastic Rar Chair di Vitra (497 euro, www.vitra.com) che contrasta con il nero del divano in pelle e acciaio. L’IDEA IN PIÙ Se cerchi un’alternativa di design per l’illuminazione, scegli Fog di Morosini (foto sopra, 1.222 euro), in nichel satinato con paralume in tessuto (www.morosinisrl.com).
DM A CASA Questo lo copio
Questo lo cerco
La cucina in perfetto stile industriale accosta il bianco delle piastrelle anni ’50 all’acciaio della cappa e del frigo a due ante. LA NOTA DI COLORE Per un look vintage-vitaminico, scegli le sedie Multipl’s, riedizione del modello impilabile in metallo disegnato dall’ingegner Joseph Mathieu negli anni ’20. Da Maisons du Monde, a partire da 99,99 euro (www.maisonsdumonde. com). L’IDEA IN PIÙ Molto funzionale il piano d’appoggio in legno su due livelli, con una zona più alta per preparare il cibo e una ribassata che serve come tavolo da pranzo.
Per risparmiare spazio, gli armadi della camera sono posizionati a ponte sopra il letto e la testiera è stata incastonata nella nicchia. LA NOTA DI COLORE Un copriletto double face in tinta con le federe accende l’ambiente. La collezione Bicolor di Caleffi propone una vasta gamma di abbinamenti cromatici per trapunte e copripiumini (82,50 euro). L’IDEA IN PIÙ La lampada E2 di Muuto, costituita solo da bulbo e cavo elettrico, crea un contrasto piacevole con il motivo decorativo del soffitto (in commercio trovi pannelli in polistirolo che imitano lo stucco).
Questo mi ispira La zona relax rialzata è
Time Inc / Ipa (5)
delimitata da una pedana che nasconde utili vani chiusi da ante a pressione. LE NOTE DI COLORE Un’avvolgente poltrona in pelle (simile a quella fotografata è la Egg Chair di Arne Jacobsen che trovi su www.mobiliedesign.it a 590 euro) e lo sgabello La Bohème di Stark per Kartell (129 euro, www. kartell.it) spiccano sul tappeto dal tono neutro. L’IDEA IN PIÙ Al posto di tanti cuscini, scegline uno solo di dimensioni macro: è più originale e più comodo. Quello dell’immagine è rivestito con un tessuto di Marimekko (www.marimekko.com).
Questo lo compro In bagno le stesse piastrelle della cucina sono usate a tutta altezza per ampliare la percezione dello spazio. LA NOTA DI COLORE Davanti al lavabo di sapore industriale, è ideale il tappeto shaggy della collezione Brezza (su www.webtappeti.it, a partire da 55,90 euro). L’IDEA IN PIÙ Se cerchi una soluzione più economica rispetto alla Rar Chair, scegli il modello Pétunia (foto sopra) di Maisons du Monde in rattan naturale, che stacca completamente con lo stile dell’ambiente senza stonare (www.maisonsdumonde.com; prezzo: 79,99 euro). indirizzi a pag. 180
DM A CASA
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Sotto le
stelle
Astri sul tappeto, nuvole sulle pareti, pianeti sui piatti. Tante ispirazioni per portare il cielo in una stanza di ELISA MUSSO scrivile a dmacasa@mondadori.it
1 Il telescopio Si chiama Telegali e lo puoi utilizzare
per divertirti con tuo figlio a riconoscere le costellazioni (su www.yoox.com, 350 euro). 2 La carta da parati Per cambiare look alla cameretta dei bambini puoi rivestire una parete con Cloud (Ferm Living, 75 euro il rotolo). 3 La passatoia Viggo Star sta bene in corridoio, in soggiorno, in veranda e persino all’esterno perché è in plastica e non si rovina (Pappelina da JVstore, 187 euro). 4 Il cuscino Decora la culla con Cuddy Cloud: è realizzato a mano in pura lana (www.donnawilson.com, da 51 euro). 5 Gli stampini per biscotti A forma di stella cometa, albero di Natale, campane e conigli: la linea Delicia ne ha per tutti i gusti e per tutte le occasioni (Tescoma, 4,90 euro il set da 6 pezzi). 6 Il quaderno Si ispira al cielo la copertina del Caderno Estrelado. In edizione limitata, ha le pagine cosparse di astri (www.shop-rikiki.de, 8 euro). 7 ll timbrino Con Star i più piccoli si divertiranno a decorare i pacchetti regalo per i loro amici (www.luckandluck.co.uk, 3,75 euro). 8 La lampada Marquee Lights porta le luci di Hollywood a casa tua; puoi anche fartene realizzare una su misura (su twogirlsandacontainer.com.au, 213 euro). 9 I piatti Da Marte alla luna fino a Saturno, ogni pezzo della collezione Cosmic Diner riproduce u elemento del sistema solare. (Diesel Living with Seletti, da 22 euro). 10 Il letto Per arredare con un occhio al rispetto dell’ambiente, scegli Arcachon, il letto singolo in legno riciclato (Maisons du Monde, 389,90 euro). 11 L’addobbo Da appendere al muro o alla porta, 2meter Star è un’originale decorazione realizzata con un metro pieghevole (su www.designobject.it, 21,50 euro).
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chef Yoji Tokuyoshi (Giappone)
UMBRIA
SAPORI ANTICHI, NUOVE RICETTE Quattro cuochi che arrivano da tutto il mondo si mettono ai fornelli con gli ingredienti tipici del cuore d’Italia. Il risultato è un menu sfizioso e originale. Con cui scaldare le cene d’autunno
chef Yu Jiao (Cina)
di FRANCESCA ROMANA MEZZADRI scrivile a dmacasa@mondadori.it
CROCCHETTE DI TARO CON LENTICCHIE DI CASTELLUCCIO E MAIALE
Cuoci a vapore il taro, pelato e tagliato a fettine sottili, per 10 minuti, poi riducilo in purè. Unisci fecola e farina di riso, 1 cucchiaino di sale e acqua quanto basta per ottenere un impasto morbido. Per il ripieno, taglia la carne a pezzettini, caramellali in una padella con lo zucchero e un filo di olio di sesamo e aggiungi le lenticchie. Forma con il purè tante palline (circa 20), farciscile con il ripieno e friggile in olio di semi. 154 WWW.DONNAMODERNA.COM
Credit creit credit
Ingredienti per 4 persone 300 g di taro (un tubero simile alla patata, lo trovi nei negozi etnici), 50 g di fecola, 50 g di farina di riso, 80 g di carne di maiale, 50 g di lenticchie di Castelluccio lessate, olio di sesamo, 1 cucchiaino di zucchero, olio di semi di arachidi, sale, pepe.
DM A CASA INSALATA CON TROTA AFFUMICATA
Ingredienti per 4 persone 120 g di trota affumicata a fettine, 1 zucchina, 1 cetriolo, 1/2 melone invernale, 1/2 papaia grande, 1 manciata di semi di zucca tostati, 1 cucchiaio di capperi dissalati, erbe spontanee (achillea, acetosella, centocchio) o germogli, 2 lime, 2 limoni, 1 gambo di sedano, 1/2 cipolla, 1 mazzetto di basilico, olio extravergine d’oliva, zucchero, sale, pepe.
Fai seccare i capperi in forno a 180°, poi frullali per ottenere una polvere. Sbuccia il cetriolo, pulisci papaia e melone e riducili a nastri insieme alla zucchina. Sala cetriolo e zucchina, fai riposare 10 minuti, sciacquali e asciugali. Pulisci e frulla sedano, cipolla, basilico, il succo di lime e limoni, sale, un pizzico di zucchero e un filo d’olio. Componi l’insalata alternando verdure, frutta e trota. Completa con i semi di zucca, la polvere di capperi, la salsa e le erbe (o i germogli).
PALLINE DI FEGATO CON TARTUFO NERO E POLENTA
Ingredienti per 4 persone 500 g di fegatini di pollo, 1 tartufo nero, 100 g di farina di mais per polenta, 1 uovo, 1 bustina di nero di seppia, latte, zucchero di canna, vino passito, gelatina di ananas, burro, sale, pepe bianco.
Fai marinare i fegatini con poco latte e vino passito, un pizzico di zucchero, sale e pepe. Prepara la polenta con la farina di mais e 4 dl di acqua, aggiungi una noce di burro e 1 cucchiaio di zucchero. Fai intiepidire, unisci l’uovo, dividi il composto in due parti e colorane una con il nero di seppia. Stendile su 2 placche, falle raffreddare, sbriciolale e falle asciugare in forno a 160° per 15 minuti. Sgocciola i fegatini, rosolali in padella con poco burro, fai raffreddare e frulla con metà del tartufo. Forma le palline, rotolale nelle briciole di polenta e servi con la gelatina di ananas e il tartufo rimasto a dadini.
chef Kisung Park (Corea)
Food e moda vanno in vetrina Negli scorsi mesi, complice Expo 2015, la stilista Fabiana Filippi ha messo in vetrina le eccellenze dell’Umbria, nel suo store a Milano (in via della Spiga 42) e organizzato show cooking con noti chef stranieri. A novembre, l’installazione è dedicata a sedano nero e cipolla così come li usa la cuoca svedese Rebecca Varjomaa. Info: fabianafilippi.com.
chef Mike Filosa (Usa)
GELATO ALL’OLIO DI OLIVA E PANE DI FARRO
Ingredienti per 8 persone 7 dl di latte, 175 g di zucchero, 1,5 dl di panna fresca, 1,1 dl di olio extravergine d’oliva, 4 g di sale, 1 panino di farro.
Fai scioglere zucchero e sale in metà del latte. Aggiungi l’altra metà, la panna e fai raffreddare. Metti a filo l’olio d’oliva, mescolando con una frusta a mano. Versa il composto nella gelatiera e fai il gelato. Per la guarnizione, priva della crosta il panino di farro, sbriciola la mollica e rosola in una padella antiaderente con un filo d’olio, un pizzico di zucchero e pochissimo sale. Dividi le briciole nei piatti e completa con il gelato a palline.
DM A CASA
10 CURIOSITÀ SUI GATTI Fa il prezioso davanti alla ciotola, preferisce le piante d’appartamento alla lettiera, sembra indifferente a ogni sgridata. Sei sicura di capire il tuo micio? Ecco le risposte che cerchi di NADIA TADIOLI scrivile a animali@mondadori.it
Nonostante vivano con noi da millenni, per molti versi i gatti restano un mistero. Se li ami e vuoi scoprirne i segreti, fai un giro al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Fino al 29 novembre c’è la mostra Il gatto e l’uomo. Per capirli meglio è fresco di stampa Il mio gatto lo sa di Helga Hofmann (Sperling&Kupfer editore, 18,90 euro). L’autrice ha studiato con noi dieci quiz. Prova a rispondere e poi leggi come stanno veramente le cose. Imparerai tanti trucchi per una convivenza felice.
1. PERCHÉ PRIMA DI MANGIARE MI
CAMMINA TRA LE GAMBE? Lo fanno i
cuccioli quando la mamma arriva con il cibo. Le si strusciano addosso e le tagliano la strada per attirare l’attenzione. Cosa puoi fare tu Non innervosirti e, soprattutto, non scacciarlo. Se assecondi questo suo comportamento si sentirà protetto.
2. PERCHÉ
QUANDO LO SGRIDO MI VOLTA LA
SCHIENA? Si sente minacciato,
mettendosi di spalle evita il tuo sguardo e allevia la tensione. Cosa puoi fare tu Non usare toni aspri se ha combinato un guaio, tanto non funzionano con i gatti. Ottieni molto di più con le maniere dolci.
3. PERCHÉ
GRAFFIA DIVANO?
Vuole “marchiarlo”. Sotto i cuscinetti delle zampe ha ghiandole che emanano un odore con cui definisce il territorio. Cosa puoi fare tu Non coprire il divano con un telo profumato e lascia che si strusci: anche dietro alle guance ha ghiandole secretorie. Così non sentirà il bisogno di ricorrere alle unghie.
4. PERCHÉ FA I BISOGNI NEL FICUS? La terra
smossa è il luogo più naturale per lui. È normale che la preferisca alla lettiera, specie se il vaso è grande. Cosa puoi fare tu Copri la parte superiore con sassi grossi o con bucce di limone, un repellente per il gatto.
5. PERCHÉ NON SVUOTA MAI LA CIOTOLA? In 156 WWW.DONNAMODERNA.COM
natura dovrebbe cacciare 10-15 topolini al giorno. Il suo stomaco è programmato per fare piccoli pranzetti. Cosa puoi fare tu Lasciagli i croccantini che avanza, ma ricordati di riempire la ciotola alla stessa ora: la routine lo rassicura.
6. PERCHÉ RIFIUTA IL CIBO TOLTO DAL FRIGO
ANCHE SE È AFFAMATO? I gatti sono stimolati dal
profumo della pappa e quella fredda è quasi inodore. Cosa puoi fare tu Non lo forzare, il suo stomaco non è adatto agli alimenti freddi: il rischio che la vomiti è alto.
7. PERCHÉ MANGIUCCHIA LE MIE PIANTE? Foglie
ed erba gli servono per rigettare le palle di pelo che ingerisce o qualcosa che gli è rimasto sullo stomaco. Cosa puoi fare tu Procuragli un vaso di erba gatta e mettilo in un angolo della casa, lontano dagli altri. Quando la mangia accarezzalo e allontanalo se si avvicina alle altre piante.
8. PERCHÉ
“CINGUETTA” QUANDO VEDE UN UCCELLINO DALLA FINESTRA?
Non cinguetta, sta riproducendo il movimento e il suono del morso. Anche se la preda è irraggiungibile, l’istinto predatorio è forte. Cosa puoi fare tu Distrailo con un gioco per farlo sfogare.
9. PERCHÉ TUTTI
DICONO CHE È UN ANIMALE SOLITARIO?
Si tratta di un falso mito, lo è molto meno di quanto si pensi, come testimoniano le numerose colonie feline. E nei gatti domestici la socialità è ancora più spiccata. Cosa puoi fare tu Se rimane solo molte ore al giorno prendi un altro gatto.
10. PERCHÉ “TUBA”, INVECE DI MIAGOLARE?
È il verso d’affetto che fa mamma gatta, quando ha qualcosa da mangiare. Così ti esprime il suo amore. Non a caso lo senti soprattutto quando ti porta in casa una piccola preda. Cosa puoi fare tu Se ti regala un topino o un uccellino morto, prima di sgridarlo pensaci.
Nella bella fattoria mia mia ooohhhhhh
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Arrivano tanti morbidi cuccioli da collezionare! dal 17 novembre con Per maggiori informazioni visita www.imieicuccioli.it oppure www.mondadoriperte.it
DM IN LIBERTÀ VOGLIA DI SAFARI? Resta in Italia Seguici in questo tour fra le oasi verdi dove la savana viene sostituita dalla macchia mediterranea e il lupo prende il posto del leone di ISA GRASSANO
Ti piacciono gli animali e hai sempre sognato un safari? Non devi per forza programmare un viaggio lontano: in Italia ci sono parchi e aree verdi dove, anche nei mesi più freddi, puoi vedere da vicino camosci, scoiattoli neri e picchi rossi.
Piace a chi programma una vacanza a due Vista da lontano la Giara, un altopiano basaltico di origine vulcanica nella parte centro meridionale della Sardegna, sembra una piramide tronca e ricorda i paesaggi africani. È l’ideale per fare un safari in una “savana” alberata tra boschi di querce e macchia mediterranea. Qui la luce sembra avere qualcosa di magico: al mattino tende all’argento mentre di pomeriggio vira sul ramato. Con questo panorama sullo sfondo
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In Sardegna vedi correre i cavallini selvaggi della Giara
Parco della Giara
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DM IN LIBERTÀ puoi guardare gli ultimi cavalli selvaggi d’Europa galoppare in libertà. Alti al garrese 130 centimetri, hanno il manto scuro e un vistoso ciuffo come criniera. I sardi li chiamano cuaddedus (ce ne sono 600 esemplari), calpestano il terreno quasi danzassero e l’eco dei loro zoccoli risuona a lungo nelle orecchie (parcodellagiara.it).
In Calabria trovi il lupo e lo scoiattolo nero
Piace alle famiglie che viaggiano con i bambini Con i suoi 74.000 ettari e i 66 sentieri, il Parco nazionale della Sila, in Calabria, è tra i più grandi d’Italia, meta ideale per trascorrere una giornata con i bambini. Lasciati incantare dai boschi di pino laricio e dalle faggete che, in questo periodo, sono un’esplosione di colori: dal giallo al rosso ruggine. Qui puoi vedere il lupo dell’Appennino e lo scoiattolo nero che si arrampica sugli alberi e non è difficile da scovare, perché non va in letargo e si fa notare per la tipica macchia bianca sul collo. La curiosità? Ha una lunga coda che nelle giornate fredde avvolge sul corpo come una sciarpa (parcosila.it).
In Basilicata incontri il picchio rosso e la lepre
Piace a chi ama la fotografia naturalistica Boschi, foreste e praterie, dove puoi vivere un contatto diretto
Parco del Delta del Po
con la natura più incontaminata: è il parco naturale di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti lucane, il polmone verde della Basilicata. Ritroverai il piacere della lentezza percorrendo mulattiere che si perdono fra boschi di castagno trafitti da raggi di polvere d’oro. Se sei appassionata di fotografia, questo luogo fa per te. Solo qui ammiri il picchio rosso mezzano con sfumature rosa-rosso sul ventre e nel sottocoda. Ma anche il picchio verde, i falchi pellegrini e la capinera che nidifica nei cespugli bassi. Tra uno scatto fotografico e l’altro, puoi veder spuntare la silhouette di un capriolo o della lepre italica, presente nell’Italia centro-meridionale (parcogallipolicognato.it).
In Emilia Romagna ammiri il piovanello
Piace agli appassionati di birdwatching Se osservare i volatili è la tua passione, visita la Salina di Cervia, porta sud del parco del Delta del Po, un gigantesco e affascinante specchio d’acqua e sale. Gli scenari sono ipnotici e vale la pena girare ogni angolo senza fretta. Ti piacerà perché è un concentrato di oltre 70 tipi differenti di volatili e numerose specie protette. Segui il percorso a piedi lungo “la via dei nidi”: in un’ora e mezzo, puoi vedere i pulli (i piccoli nati) e gli altri uccelli volare e portare il cibo ai nidi. Con un po’ di attenzione avvisti il raro Piovanello pancianera (ha una macchia scura sulla pancia) o la Volpoca, un uccello che ha l’abitudine di riprodursi utilizzando le profonde cavità del terreno scavate dalle volpi. Ha un inconfondibile piumaggio bianco, nero, verde scuro e una cintura rosso ruggine sul petto (salinadicervia.it).
In Abruzzo vai alla ricerca dei camosci
Parco nazionale della Sila 160 WWW.DONNAMODERNA.COM
Luz / Angelo Gandolfi
Parco di Gallipoli Cognato
Piace a chi cerca l’avventura Il parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è l’ideale per chi ama le emozioni forti. Scarponi da trekking, binocolo e torce elettriche ti servono per fare un tuffo nel regno dei camosci. Il 21 e 22 novembre vengono organizzate escursioni guidate, tra faggete secolari e praterie d’alta quota, per vedere da vicino questi animali. L’autunno è il periodo dell’estro, quando i maschi, che vivono isolati durante l’anno, raggiungono i branchi delle femmine per il corteggiamento. I tour guidati arrivano fino all’anfiteatro naturale della Camosciara, magnifico santuario della natura (parcoabruzzo. it, tel. 0864890135; 85 euro a persona per 2 giorni).
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Grattacieli di vetro e villaggi tradizionali. Giardini botanici e parchi con alberi artificiali. Vecchie botteghe e boutique hotel. Con l’aiuto di 4 guide speciali scopri la città più cosmopolita e ricca di contraddizioni del sud est asiatico di MARTA GHELMA scrivile a dminliberta@mondadori.it
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Le pantofole tradizionali Peranakan sono fatte a mano e tempestate di perline colorate (costano 130 euro).
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e ospitale, una metropoli che ti permette di godere la vita all’aria aperta nei suoi enormi spazi verdi. Parti dai Gardens by the bay (18 Marina Gardens drive), dove ogni sera si ripete lo spettacolo dei cosiddetti superalberi. Tra i suoni e le luci di questo bosco artificiale, che funziona a energia solare ed è alto come i grattacieli della città, ti sembrerà di vivere nel sequel del film Avatar. Un altro aspetto che apprezzo di Singapore è il suo multiculturalismo e i tanti quartieri etnici. A Little India, se ti lasci inebriare dai colori e dagli odori delle spezie, ti sembrerà di essere a Mumbai o a Nuova Delhi (ma qui è tutto un po’ più ordinato). Il quartiere malese di Kampog Glam è il massimo per gli acquisti. Le strade dei designer più interessanti sono Arab street, dove c’è la bellissima Moschea del Sultano, e Haji lane, la preferita dai giovani. Dopo il lavoro, io mi rilasso gustando i cocktail del South Bridge Bar (80 Boat Quay). La vista sull’infintio skyline e sull’hotel Marina Bay Sands (il più fotografato in città) sono la migliore conclusione della giornata».
DM IN LIBERTÀ Andrea Bonardi, 43 anni, manager
I giardini botanici sono divisi in varie aree: il lago dei cigni, la valle delle palme, la foresta pluviale.
«Il mio luogo del cuore in città è la riserva naturale di Sungei Buloh (nparks.gov.sg). Qui, camminando nella foresta di mangrovie grazie alle comode passerelle di legno, puoi avvistare uccelli migratori e varani. Tra gli spot più segreti di Singapore, ti consiglio di non perdere il cimitero cinese di Bukit Brown (bukitbrown.com). Le sue tombe, romanticamente inghiottite dalla vegetazione, ricordano il fascino dei maestosi templi cambogiani di Angkor Wat. Se ti piace il genere nostalgico anche Kampong Buangkok, l’ultimo villaggio tradizionale sopravvissuto allo sviluppo urbano, merita una visita. Tra le sue casette basse, i bambini che girano in bicicletta e la vita che scorre lenta lungo il canale, respiri un’atmosfera anni Cinquanta. Un altro aspetto curioso della città è la presenza dei Peranakan, i discendenti degli immigrati cinesi che, dal XVI secolo, si stabilirono a Singapore. Per scoprire di più sulla loro cultura c’è l’interessante Peranakan Museum (39 Armenian street)».
Contrasto / Getty / Ipa (2)
Francesco Armino, 35 anni, head hunter
«Amo questa città perché sa sempre come stupirmi. Nel tempo libero passeggio tra le tante varietà di orchidee del Giardino Botanico (sbg.org.sg) o esploro la maestosa riserva naturale MacRitchie (nparks.gov.sg). Qui la mattina, quando l’aria è ancora fresca, noleggio un kayak e mi godo il silenzio del lago o mi inoltro nella foresta per avvistare i macachi. Per rilassarmi scelgo il Tanjong Beach Club (tanjong beachclub.com), il lido più alla moda dell’isola di Sentosa. Raggiungibile dalla città in metropolitana o in funivia, questa spiaggia è famosa per la sabbia fine e il brunch del weekend. Se ti piace il cibo etnico, Singapore offre una incredibile varietà di cucine: dalla thailandese alla malese. Quando ho voglia di una cena informale scelgo i satay, gli spiedini di carne cucinati nelle bancarelle del vecchio mercato di Lau Pa Sat. Per le occasioni più eleganti preferisco il Marina di Keppel Bay (2 Keppel Bay Vista): da lassù, la vista sul porto e i grattacieli di David Libeskind è davvero mozzafiato».
Tham Foon Choy, 56 anni, guida turistica «Lavoro da tanti anni con i
viaggiatori italiani: scommettiamo che riesco a farti innamorare della mia città? Ecco gli indirizzi giusti. Se hai appetito, punta allo Yum Cha (20 Trengganu street) che prepara i dim sum più saporiti di tutta Singapore. La moda del momento, molto amata dalle mie concittadine, è prendere il tè delle cinque al The Clifford Pier (80 Collyer Quay), il bar del lussuoso The Fullerton Bay Hotel. Di domenica, dalle 14 alle 17, puoi goderti le performance live delle migliori jazz band. Per lo shopping, a Kampong Glam trovi il delizioso Little Children Museum (42 Bussorah Street), un negozio-museo di giocattoli vintage asiatici, e la Little Shophouse (43 Bussorah Street), una vecchia bottega dove comprare le pantofole decorate con perline. Infine, il boutique hotel che ti raccomando, per il design e la posizione nel cuore di Chinatown, è il New Majestic (31-37 Bukit Pasoh road). Little India è uno dei quartieri più colorati dove comprare spezie e braccialetti di vetro. Per organizzare la vacanza, digita yoursingapore.com.
DM IN LIBERTÀ Prima di partire è utilissimo salvare sullo smartphone il numero del parcheggio all’aereoporto, la ricevuta per le valigie, l’indirizzo dell’hotel.
I TRUCCHI SALVA VACANZA
Dall’avere ciò che serve per i bambini allo spuntare il cambio valuta migliore. Con i nostri consigli metti uno stop agli imprevisti di ISABELLA COLOMBO scrivile a dminliberta@mondadori.it
Dimenticare l’indirizzo dell’hotel, portarsi dietro cose inutili e pesanti, esaurire la memoria del telefonino e scoprire tardi che il cambio valuta è salato. Sono cose che capitano anche a chi viaggia spesso, ma che si possono evitare prima. Ecco qualche consiglio per organizzarsi.
Prepara prima l’itinerario Studiare la mappa della città da visitare ogni mattina è una perdita di tempo. Fissa il percorso e le tappe prima di partire, appunta gli orari di apertura dei musei e gli indirizzi dei negozi e dei ristoranti (ci sono anche app ad hoc come tripomatic.com).
Stai attenta al portafoglio
Risparmia le batterie
uffici di cambio spesso prevedono commissioni molto alte e oscillanti. Appena arrivata, ti conviene prelevare al bancomat che in genere applica una tassa fissa e ragionevole. Porta una prepagata Trovarsi con la carta di credito bloccata in viaggio è un grande intoppo. E i bancomat a volte fanno le bizze. La carta prepagata risolve entrambi i problemi e ti aiuta a restare nel budget che ti sei prefissata. Scegli la valuta locale Se, quando compri all’estero, hai la possibilità di pagare in euro o in moneta locale, tira fuori la calcolatrice. Scegliere l’euro è istintivo ma nella maggioranza dei casi conviene l’altra opzione.
Sposta le app mangia energia Social, giochi, applicazioni: spesso li apri per abitudine o perché li sfiori inavvertitamente. Ti conviene creare una cartella ad hoc sullo smartphone e metterli lì, così da avere il telefono sempre carico. Usa Google Maps offline È l’applicazione più usata da chi viaggia ma non tutti sanno che funziona anche quando non sei connesso. Basta cliccare “Salva mappa offline” nel menu e seguire le istruzioni. Accorpa le informazioni utili L’orario del volo, l’indirizzo dell’albergo, i codici di prenotazione: aprire le mail per cercarli ti fa sprecare tempo e batteria. Meglio stampare o incollare tutto in una pagina dell’app Notes.
Ottimizza spazio e tempo
● COSÌ PREPARI
In tutte le principali città italiane ed europee ci sono servizi di noleggio di passeggini, seggiolini, culle. Se prenoti in tempo (babyguest.com e babybrum.com) li trovi già in aeroporto o in hotel. Non dimenticare che per i lunghi viaggi aerei le compagnie mettono a disposizione la bassinet, la culla a bordo per i neonati. Trova in albergo quello che ti serve Pannolini, omogeneizzati, salviette, latte in polvere: invece di riempire un’intera valigia, chiedi alla reception dell’hotel o al gestore del b&b di farti la spesa. Se la vacanza è in Italia puoi occupartene tu online prima di partire e farti recapitare ciò che serve dove vuoi (con esselungaacasa.it e cliccaeritira.it).
La crema Quando il tubetto, messo alla rinfusa, viene schiacciato, la crema può fuoriuscire. Ma non se fai così: svita il tappo, metti uno strato di pellicola da cucina e poi riavvita. L’ombretto Succede anche alla cipria compatta: con gli scossoni si crepa e diventa inutilizzabile. La soluzione? Metti del cotone tra lo strato di trucco e il coperchio del contenitore. Così ammortizzi tutti gli urti. I bijoux Perdi tempo a sciogliere collane e braccialetti intrecciati? Infilali dentro una cannuccia (ne esistono anche di larghe) facendo uscire le due estremità e agganciandole.
Preleva in aeroporto Viaggi in zone extra euro? Gli
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UN BEAUTY A PROVA DI GUAI
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DM IN LIBERTÀ
IN VIAGGIO C’È MONET IN DANIMARCA
Sono i più amati dal pubblico e attirano le folle. Parliamo di Monet e degli impressionisti che il museo ARoS di Aarhus, in Danimarca, espone nella mostra Lost in translation. Lo scopo dell’allestimento è far capire quanto rivoluzionaria sia stata questa corrente artistica che oggi vediamo riprodotta su ogni tipo di gadget (visitdenmark.it).
102 DOCUMENTARI ANIMANO FIRENZE
Arriva a Firenze il 56esimo Festival dei Popoli. Dal 27 novembre al 4 dicembre sugli schermi dell’Odeon, dello Spazio Alfieri e dell’Istituto Francese verranno proiettati 102 documentari. Tra questi anche Mr Dynamite: the rise of James Brown. Girato dal regista premio Oscar Alex Gibney e prodotto da Mick Jagger (che è tra i protagonisti), il film ripercorre la carriera del cantante di I feel good (festivaldeipopoli.org).
Swing e jazz a bordo
I nostalgici dell’America anni ’40 possono comprare un biglietto per la rotta Civitavecchia Barcellona sulla nave Cruise Roma di Grimaldi Lines. A bordo, dal 5 all’8 dicembre, musicisti e ballerini riempiranno i corridoi di swing e jazz. E ci si potrà iscrivere ai workshop di lindy hop e charleston. Costa da 199 euro a testa per viaggio a/r, 3 colazioni, 2 pranzi, 2 cene e lezioni di danza primi passi (grimaldi-lines.com).
a cura di ALESSIA COGLIATI scrivile a dminliberta@mondadori.it
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scrivi a dminliberta@mondadori.it
ho trovato l’Africa in America QUELLA VOLTA CHE ISABELLA COLOMBO
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Il mio itinerario nel Massachusetts, lungo le tappe dell’indipendenza americana, prevede una sosta a Clinton, un piccolo centro a un’ora da Boston famoso per avere il più grande museo privato di icone al di fuori della Russia. Secondo me, però, questa cittadina merita un altro primato: ha la galleria d’arte africana più divertente del mondo (galleryofafrican art.org). Varco la porta di ingresso e sono rapita da alcune strane sculture fantoccio che fanno capolino dalla vetrina. Subito vengo risucchiata da un inconfondibile tam tam di tamburi.
Per raggiungerlo, attraverso corridoi pieni di maschere e gioielli, affascinanti strumenti di legno, conchiglie e misteriosi amuleti da sciamano. In fondo, in piena jam session, vedo il rasta di terza generazione e la casalinga di mezza età, l’impiegato con la cravatta allentata e la liceale con l’amica. Tutti fanno tam tam sui tamburi più belli e colorati che io abbia mai visto. Si divertono un mondo e mi sorridono. Così finisce che faccio tam tam pure io. E mi ritrovo a scoprire un meraviglioso pezzo d’Africa in pieno territorio yankee.
© 2015 Skydance Productions and Paramount Pictures Corporation. All Rights Reserved.
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DM IN PRATICA
Una password A PROVA DI HACKER
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Una sequenza di numeri per accendere lo smartphone, il nome del gatto per aprire la mail, la data di nascita per il conto online. Le password da tenere a mente sono tante, così le scegli semplici e le ripeti spesso. Sbagliato! È il modo migliore per dare la chiave d’accesso ai tuoi dati e ai tuoi soldi agli hacker. Stefano Zanero, esperto di sicurezza informatica al Politecnico di Milano, ti spiega come difenderti. Cambiala ogni 6 mesi Alcuni siti ti forzano a farlo periodicamente ma, se non succede,
pensaci tu almeno un paio di volte all’anno. La tua password potrebbe già essere nelle mani sbagliate, quelle di un hacker o magari del tuo ex, pronti a usarla quando meno te lo aspetti. Scegli una frase Le chiavi d’accesso lunghe e complesse sono le più sicure. Cerca una citazione, la battuta di un film, il titolo di una serie tv (meglio se contiene numeri). Ma non prendere Game of Thrones se sulla tua pagina Facebook è evidente che sei una fan accanita. Se l’informazione è facile da indovinare, scartala. Usa la tecnologia Sugli account di Google e Facebook e sui siti delle banche è facile impostare la “verifica in due passaggi”: dopo aver inserito la password, ti arriva un sms sul cellulare con un codice. Comodo ed efficace. Ultimo tip? Non scegliere 12345, qwerty, password: sono quelle più digitate al mondo. ALESSIA COGLIATI
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PULISCI LA CASA
con le erbetiche aroma Le piantine coltivate sul balcone si possono trasformare facilmente in detersivi ecologici. Una giovane designer con la passione per i rimedi naturali ci propone otto ricette. Sono pronte in dieci minuti e molto profumate di CHIARA SESSA scrivile a chiara.sessa@mondadori.it
La lavanda e il basilico
Il tiglio
contro gli acari
COME SI PREPARA Mescola 100 g
per tenere lontani i topi
COME SI PREPARA Mescola menta e tiglio in quantità uguali. In questo caso è meglio utilizzare le foglie fresche perché l’aroma è più intenso (soprattutto quello del tiglio è sgradito ai roditori). COME SI USANO Cospargi il pavimento, gli angoli e le zone interessate con il mix odoroso e lascia agire per un paio di giorni. L’applicazione va ripetuta almeno 2 o 3 volte perché faccia effetto. 170 WWW.DONNAMODERNA.COM
La menta
per pentole senza macchie
COME SI PREPARA Unisci un cucchiaio
di menta e uno di bicarbonato in mezza tazza di acqua calda e mescola fino a ottenere una crema. COME SI USA Stendi il preparato con un panno morbido su lavelli, caffettiere e pentole, poi risciacqua delicatamente.
di lavanda (potente disinfettante) con 100 g di basilico e aggiungi una tazza di bicarbonato. COME SI USA Cospargi il tappeto con la miscela; lascia agire per almeno mezz’ora, quindi elimina il preparato con l’aspirapolvere.
DM IN PRATICA
PREPARATE PER NOI ALESSANDRA BALDERESCHI ha creato Grondmother Tips, collezione che comprende 17 ricette naturali presentate in divertenti confezioni di cartone (7 euro l’una, www.alessandra baldereschi.com). Qui te ne presentiamo quattro che puoi preparare facilmente anche da sola. In più, in esclusiva per Donna Moderna, Alessandra ha selezionato altre quattro miscele che usa abitualmente (quelle qui a destra). Per tutte si possono usare sia erbe fresche sia essiccate; una volte pronte si conservano per due o tre giorni in frigo.
IL TIMO per igienizzare il bagno Come si prepara Metti cinque rametti di timo
in due tazze di acqua, porta a ebollizione, lascia in infusione per 30 minuti, quindi filtra. Come si usa Distribuisci con uno spruzzatore sul lavandino e sulla vasca, strofina con una spugnetta e risciacqua.
IL ROSMARINO per i pavimenti Come si prepara Fai bollire per 20 minuti
mezzo litro d’acqua e una manciata di rosmarino, lascia raffreddare e filtra. Come si usa Aggiungi il preparato all’acqua calda di lavaggio insieme a due cucchiai di bicarbonato.
L’ORTICA per sgrassare plastica, laminato e vetro Come si prepara Fai bollire 100 g di ortica fresca in mezzo litro d’acqua per un’ora. Aggiungi qualche fogliolina di menta per profumare. Come si usa Una volta raffreddato, travasa il detersivo naturale in uno spruzzino e vaporizzalo su tavoli, sedie e piani di lavoro.
La melissa e la salvia
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per disinfettare i pensili
COME SI PREPARA Fai bollire 1 cucchiaino di ciascuna erba in mezzo litro d’acqua per 10 minuti; lascia raffreddare e aggiungi due cucchiaini di bicarbonato. La melissa ha proprietà antivirali e un gradevole aroma di limone che neutralizza in modo efficace l’odore di cibo. La salvia è un disinfettante. COME SI USA Filtra il preparato e versalo in uno spruzzino. Non è necessario il risciacquo.
LA CANNELLA per la lavastovistoviglie Come si usa un cucchiaino di questo potente
antisettico naturale aggiunto all’acqua in cui lavi le stoviglie o direttamente nella lavapiatti (insieme al detersivo) ha lo stesso effetto dei disinfettanti chimici.
LA BADANTE Cerchi qualcuno che si prenda cura con amore dei tuoi anziani? Lo troverai se oltre al curriculum ti affidi all’istinto. E a questi consigli di ILARIA AMATO scrivile a dminpratica@mondadori.it
La vita si allunga. Cresce il numero degli anziani e cresce anche il bisogno di qualcuno che li accudisca, tanto che, secondo il sito di annunci on line Kijiji.it, “badante” risulta la parola più cercata con 63.000 richieste al giorno. «Individuare la persona giusta a volte non basta:
spesso la difficoltà maggiore sta nel trovarsi del tutto impreparati a far da datore di lavoro. E nel
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Valeria Abis
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doversi orientare tra diritti e doveri di quella che è a tutti gli effetti una dipendente» spiega la psicogerontologa Giovanna Perucci, autrice di Una badante in famiglia. Guida pratica per una buona convivenza (Erickson). Con l’aiuto
dell’esperta abbiamo messo a punto nove consigli per imparare a gestire la situazione al meglio e senza stress. CHE REQUISITI DEVO CERCARE? Metti a fuoco le esigenze dell’anziano: gli serve solo compagnia? Allora trova qualcuno che parli bene italiano; ha bisogno di un aiuto per fare il bagno? Assicurati che la candidata abbia braccia forti. Se, invece, il tuo genitore ha necessità particolari perché, per esempio, è reduce da un ictus, affiancagli una persona con esperienza in questo tipo di assistenza, o con una qualifica specifica come quella di operatore socio sanitario. COSA POSSO CHIEDERE E COSA NO? La badante è una figura a tutto tondo: fa da cuoca, dama di compagnia e si occupa della cura della persona. Anche se si è ben integrata in famiglia non dimenticare che è una lavoratrice e ha delle mansioni ben precise. Ricorda che non è un’infermiera: può misurare la pressione e controllare che vengano prese le medicine, ma non affidarle la responsabilità di operazioni che richiedono competenze specifiche come medicare le piaghe da decubito; per quelle c’è il Servizio domiciliare della Asl. QUALI DOMANDE FACCIO AL COLLOQUIO? Tieni presente il fatto che stai cercando qualcuno che passerà molto tempo con tua madre o tuo padre, quindi è importante che sia una persona gradevole, curata e affabile. Più che farle l’interrogatorio, fidati delle sensazioni che ti trasmette. Potrebbe bastarti una sola domanda: «Mi racconta un po’
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CONSIGLI PER SCEGLIERE
DM IN PRATICA
A Milano il Comune ha lanciato il progetto Badante di condominio, per cui una sola assistente familiare viene condivisa da più persone nello stesso stabile con il vantaggio di ridurre i costi e assicurare una presenza costante e qualificata. Per info: vai sul sito www.curami.net, chiama lo 02.40297643.
A CHI CHIEDERE INFORMAZIONI
Per trovare una badante puoi rivolgerti ai servizi sociali del Comune o a un’agenzia privata. Se ti servono informazioni e supporto nella gestione amministrativa puoi rivolgerti al servizio Badanti informate, famiglie protette creato da Adiconsum e Movimento difesa del cittadino chiamando il numero verde 800864754. O scrivendo a questi due indirizzi: badanti-informate@adiconsum.it o badanti-informate@madc.it
DM IN PRATICA della sua ultima esperienza di lavoro?». Il modo in cui ne parla ti dice molto di lei dal punto di vista sia professionale sia personale: presenta solo i lati positivi? O evidenzia anche qualche momento critico? Ascolta anche le domande che lei pone a te: se chiede informazioni sullo stipendio prima ancora di sapere cosa farà è un pessimo segno. COME FACCIO AD ASSUMERLA? Per essere messa in regola la badante deve avere un documento d’identità valido, codice fiscale e tessera sanitaria e, se extracomunitaria, il permesso di soggiorno. Stabilisci orari, retribuzione e ferie, sempre facendo riferimento al Contratto collettivo e, infine, comunica all’Inps l’assunzione (online o chiamando il numero 803164). Se temi di trovarti in difficoltà tra moduli e formalità affidati a un Patronato che svolgerà le pratiche. Evita di far lavorare l’assistente familiare in nero, non solo per non incorrere in una denuncia ma anche perché il contratto fissa nero su bianco diritti e doveri per entrambe le parti: in questo modo non si presenteranno rivendicazioni infondate. E SE L’ANZIANO NON LA VUOLE? Aspettati che succeda: è del tutto normale. L’ostilità nasce dal fatto che avere un aiuto in casa per la persona anziana significa perdere autonomia e potere decisionale. Per questo è importante farla partecipare alla selezione: dopo una scrematura iniziale, presentale un paio di candidate e lasciale scegliere quella che preferisce. Vivrà meno la sua presenza come un’imposizione. COME È MEGLIO ORGANIZZARSI I PRIMI GIORNI? La badante deve entrare in punta di piedi nella vita dell’anziano, che non deve sentirsi invaso e destabilizzato da una presenza estranea. Per questo è utile procedere
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gradualmente facendo una sorta di inserimento come si fa con i nostri figli quando iniziano ad andare a scuola: all’inizio chiedi alla badante di venire solo qualche ora, poi, man mano che il rapporto si consolida, aumenta a mezza giornata, tutto il giorno e se serve la notte. LE SPETTA VITTO E ALLOGGIO? Sì, per contratto sei tenuta a garantirle una sistemazione confortevole e dignitosa. E la cosa va a vantaggio non solo suo ma anche dell’anziano: quello della badante è un compito impegnativo che richiede molte energie, fisiche e mentali. Quindi fai in modo che possa mangiare in modo sano e nutriente e che possa riposare bene, anche se dorme sul divano-letto. COME CONTROLLO CHE TUTTO FUNZIONI SE NON VIVO CON LEI? Per capire se l’assistente familiare sta lavorando bene guarda l’anziano: è curato e ben vestito? O lo vedi trasandato e più nervoso del solito? Assaggia i piatti che vengono preparati e apri gli armadi. E quando non ci sei puoi monitorare la situazione grazie a una app, Badaplus, che ti permette di tenere un filo diretto con badante e genitore. E SE MI RENDO CONTO DI AVER SCELTO LA PERSONA SBAGLIATA? Se siete ancora nel periodo di prova, che varia dagli 8 ai 30 giorni, a seconda dell’inquadramento previsto dal contratto, puoi interrompere il rapporto in qualsiasi momento. Altrimenti sei tenuta a dare un preavviso.
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LA PROFESSIONE IN PILLOLE
COSA FA Con il termine “assistente familiare”, quella che tutti chiamiamo comunemente badante, si indicano diverse mansioni: si va dalla persona che ha il compito di trascorrere solo poche ore con l’anziano per fargli semplicemente compagnia a quella che convive con l’assistito non autosufficiente e si prende cura di lui e della casa. Gli inquadramenti possibili previsti dal contratto sono addirittura nove e per ognuno esistono compensi e diritti differenti. Le mansioni vengono stabilite e messe per iscritto al momento dell’assunzione.
QUANTO COSTA La paga varia in base al livello di inquadramento. Ad esempio, una badante che non vive con l’anziano per contratto non può essere pagata meno di 4,50 euro l’ora, mentre l’assistente che è fissa in casa giorno e notte ha uno stipendio minimo che, a seconda delle sue qualifiche e delle condizioni dell’assistito, varia dagli 850 ai 1180 euro circa. I SUOI DIRITTI Le spettano 26 giorni di ferie e due riposi settimanali, di 24 e 12 ore l’uno indipendentemente dalla durata e dalla distribuzione dell’orario di lavoro. Il consiglio: organizzati da subito per trovare una sostituta.
Un grande progetto voluto da Abel Ferrara per raccontare il profilo di un grande poeta, artista, cineasta come Pier Paolo Pasolini, osannato eppure perseguitato dalla censura. Il film narra in modo lucido e intenso gli ultimi momenti della sua vita e la sua fine, la notte tra il 1° e il 2 novembre 1975. Una grande ricostruzione storica e un’eccellente prova interpretativa per il protagonista, Willem Dafoe, ma anche per Ninetto Davoli e Riccardo Scamarcio.
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21/3 l 20/4
Questa settimana si aggiungono molti appuntamenti in calendario: è Marte, che ti stimola verso l’azione e ti aiuta a non indugiare. È anche un buon momento per un check-up di salute. Sul lavoro sei molto ispirata e sai trovare le parole giuste per comunicare il tuo valore. Il tuo senso dell’umorismo e la capacità di sorridere dei contrattempi ti salvano da ogni situazione difficile.
CANCRO
22/6 l 22/7
Arrivano messaggi importanti: Luna, Venere e Marte portano novità, sorprese e incontri fortunati. Il mondo è piccolo e potresti accorgerti che le distanze si accorciano come per magia. Sul lavoro non è più il momento di indugiare: dissolvi i tuoi dubbi e passa all’azione. In coppia non cercare di fare tutto tu. Lasciati aiutare (anche pagando, se serve). Trova il tempo per la piscina.
BILANCIA
23/9 l 22/10
Il tuo grande desiderio è di avere un po’ di tempo per stare tranquilla. Peccato che ci sia così tanto da fare e così tante persone che contano su di te! Non lamentarti: piuttosto fai le cose in modo diverso, più creativo. Con Luna e Venere nel segno puoi abbellire l’ufficio, rendendolo più armonioso. In amore si affacciano delle tentazioni: non andare fuori strada.
CAPRICORNO 22/12 l 20/1
È il momento di affrontare le paure: con Plutone dalla tua parte devi solo dire loro di farti spazio: sei tu alla guida! È anche la settimana giusta per trovare nuove opportunità online. E per festeggiare i tuoi successi. Individua un’amica fidata, capace di stare al tuo fianco e di fare il tifo per te. Hai molta voglia di aiutare gli altri: prova con la beneficenza o il volontariato.
TORO
21/4 l 21/5
Il focus questa settimana è sul lavoro: con Venere e Marte positivi riesci finalmente a portare a termine compiti che ti trascinavi dietro da un po’. Adesso seleziona con cura i prossimi e non esagerare con gli impegni. Dire no, a volte, è una salvezza. E nel privato? La tua allegria illumina la coppia: sei tu il motore. Tratta con amore te stessa e proteggi la gola con una calda sciarpa di lana.
LEONE
23/7 l 22/8
Finalmente Giove viene in tuo aiuto e ti permette di sistemare una questione economica che ti preoccupa. Sei molto creativa, ma per trovare l’ispirazione devi allontanarti da computer e scrivania. Il lavoro in team è favorito. Anche nella coppia conta la collaborazione. I dolcetti sono una tentazione irresistibile? Iscriviti a un corso di ballo per bruciare più calorie e fare qualcosa di divertente.
GEMELLI
22/5 l 21/6
VERGINE
23/8 l 22/9
In ufficio ti aspetta una settimana impegnativa, ma anche molto gratificante. Non ci sono scorciatoie: ti tocca darti da fare e mettere in conto qualche straordinario. Nettuno amplifica la tua capacità di fiutare le tendenze future e di assorbire nuove idee. In amore vige una sola regola: permetti al partner di fare le sue scelte in autonomia. Per la salute: fai il pieno di frutta di stagione.
Con tre pianeti nel tuo segno puoi permetterti di scegliere su cosa concentrare gli sforzi. In ufficio metti da parte il perfezionismo che ti rallenta e procedi spedita. In amore puoi anche evitare di parlare: ti basta dare spazio al tuo lato emotivo. Non hai bisogno di molto, anzi: questo è un buon momento per liberarti del superfluo. Ma tieni da parte un po’ di glitter, fa allegria!
SCORPIONE 23/10 l 21/11
SAGITTARIO 22/11 l 21/12
ACQUARIO
PESCI
Arriva quel cambiamento che sentivi nell’aria già da mesi? Accade ora. Plutone, il tuo pianeta guida, preme per una trasformazione radicale. A volte, bastano un giorno o una decisione per cambiare tutto. Tu sei pronta. Gli altri forse un po’ meno. Metti davanti a tutto il tuo benessere e nei rapporti personali proteggiti, evitando che qualcuno approfitti della tua vulnerabilità.
21/1 l 19/2
Hai tanto, davvero tanto, da fare e anche da apprezzare nella tua vita. Troppo? Dipende. A volte tendi a complicarti le cose desiderando proprio quello che non puoi avere. Con Il Sole che stimola la voglia di indipendenza sul lavoro, è ora di indossare un nuovo abito professionale. Non temere che ti rubino un’idea: condividila! E sii impeccabile nelle gestione delle finanze.
Sii aperta, disponibile e ricettiva: solo così puoi cogliere una buona occasione. La tua fortuna è essere la persona giusta al posto giusto e, soprattutto, al momento giusto. Ma se proietti i tuoi successi nel futuro, invece che nel presente, rischi di non ottenere nulla. Giove e Sole in armonia portano serenità in famiglia e ricompongono una vecchia tensione. Allarga i tuoi orizzonti.
20/2 l 20/3
Se la vita è come un viaggio, tu stai per partire verso una nuova meta. È Nettuno, pianeta dell’irrequietudine, che ti chiede di cambiare scenario. Per assecondare questa esigenza, segui le tue inclinazioni profonde, non le aspettative altrui. L’amore è la tua àncora: c’è uno scambio molto proficuo con il partner. Sei sopra le mode: nell’abbigliamento scegli i colori e i simboli che ami.
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POSTA DEL CUORE
E DELLA TESTA E DELLA PANCIA
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DOPO TRE MESI È SPARITO MA IL SUO RICORDO È ANCORA VIVO
Cara Chiara, a partire dalle storie delle donne che finora ti hanno scritto, ho iniziato a fare luce sulla mia. Quest’anno ho avuto una relazione tanto intensa quanto contraddittoria con un mio compagno di classe. Del tutto scapestrato ma sorprendentemente bravo a scuola, per oltre 3 anni ha alleggerito le pesanti ore di studio raccontandomi le sue passioni: da quella per l’arte a quella per la seduzione che da sempre esercita sulle ragazze. Nonostante ci sia sempre stato un feeling particolare tra noi, non mi sarei mai aspettata che la nostra amicizia si sarebbe trasformata in qualcosa di più. Sono stata colta di sorpresa, folgorata. Così sono passati il primo, il secondo e pure il terzo mese di questa “storia”: un limbo in cui non erano chiare le intenzioni, ma svanivano i rimpianti. Lui ha parlato di miraggio ininterrotto. Ora capisco come mai ha usato queste parole. Perché è così che mi sento quando penso a lui, a mesi di distanza dall’ultima volta che l’ho visto: qualcosa che rimane nell’aria, un’illusione che mai si realizza, ma che resta dentro me. Mi chiedo se questo sia amore o una condanna o entrambe le cose. Ma probabilmente lo rivorrei ancora. COSTANZA
Carissima Costanza, quanto sento familiari le meraviglie e le insidie di questa storia-non-storia… Destinata a essere sempre migliore della realtà, ma proprio perché non ci si confronta. Hai mai letto Peter e Wendy, di quel genio di J.M. Barrie? Diamo troppo spesso per scontato il mito di Peter Pan e ci dimentichiamo che, in origine, fu un romanzo bellissimo, doloroso e luminoso, che condanna e festeggia proprio i miraggi ininterrotti. Una storia dove la vera protagonista è Wendy Darling: perché, come Peter Pan, lei sa volare. Ma, a differenza di Peter Pan, sente anche il richiamo di un posto da chiamare
casa, che l’Isola Che Non C’è non può darle. Chissà che quelle pagine funzionino su di te come una medicina omeopatica, che cura perché ha in sé gli stessi principi della “malattia”.
INCONTRARLO È STATO UN DONO ANCHE SE PER UN GIORNO SOLTANTO
Ciao Chiara, mi domando perché la vita ci metta di fronte a volte a incontri così inaspettati, così salvifici. Sono stata fuori città questo weekend per un corso di formazione. Non conoscevo nessuno e mi domandavo con chi avrei trascorso il tempo libero tra le lezioni. Poi, d’improvviso, ecco lui. La persona che non mi sarei mai aspettata, che ti rapisce con la semplicità dello sguardo e l’intelligenza delle parole. Lui, molto più giovane di me, ma con una consapevolezza e una sicurezza che pochi adulti possono vantare. Non so cosa sia successo e quale molla mi abbia spinto a fidarmi. Per lui è stata solo un’avventura di un giorno, me ne rendo conto. Per me incontrarlo è stato un dono. Stringere il suo volto tra le mie mani, sentire il suo respiro e le sue labbra sulle mie, vedere i suoi occhi così da vicino. Sono stati momenti che mi si sono cuciti nell’anima. Come quel paesaggio notturno che abbiamo visto insieme, come quelle paure sul futuro che ci siamo confessati mentre la notte calava, e la stanchezza e il vino abbassavano le barriere. Ora sono tornata alla vita di tutti i giorni, alla monotonia del lavoro, alle relazioni insignificanti. Ma so che da qualche parte in questo mondo c’è una persona che vorrei stringere con tutto il cuore. Che non mi desidera come faccio io e che avrà una vita piena di gratificazioni e di relazioni lontano da me. E questa consapevolezza, questa tenerezza infinita che provo e che mi fa piangere pensando a lui, non l’avevo mai provata. Spero che la vita gli riservi il meglio, spero sia felice. È tutto così struggente, e bello. ELENA
l Dobbiamo imparare a godere dei regali matti che la vita ci fa
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CHIARA GAMBERALE scrittrice
scrivi a lapostadelcuore@mondadori.it
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INDIRIZZI Vuoi sapere dove trovare i capi, gli accessori e gli oggetti presentati in questo numero di Donna Moderna? Consulta gli indirizzi pubblicati qui sotto: ti daranno i recapiti dei negozi più vicini a casa tua. Elena! Sei tu che sei struggente, sei tu che sei bella! Insegni a tutti noi a godere dei regali matti che la fantasia sfrenata della vita ci riserva, anche se durano una notte o forse proprio perché durano una notte... E che nella loro perfezione ci consentono di accarezzare un ricordo incontaminato da tenere dentro di noi come una bombola d’ossigeno e da usare all’occorrenza, quando la vita preme così forte da togliere anche il fiato. Abbraccio anche io te e auguro il meglio alla tua anima ricca e delicata.
VORREI DA LUI UN GESTO D’AFFETTO È PRETENDERE TROPPO?
Carissima Chiara, ho una domanda da porti: secondo te è sbagliato cercare, chiedere affetto alla persona che amiamo? Un piccolo gesto come una carezza, un bacio, cose simili. Far vedere che si tiene all’altra persona è sbagliato? Dobbiamo rassegnarci alle cose non dette e all’affetto mancato della persona che abbiamo accanto? Io ne avverto il bisogno: ho bisogno di quei baci e quelle carezze, di sentirmi importante, ma non so come farglielo capire... Forse sono io che pretendo troppo? MISS BREAKHEART
Cara Miss Breakheart, ma scherzi? Se non sei tu la prima ad autorizzare il tuo bisogno d’amore, come potrai comunicarlo a un’altra persona? Il non detto è una dimensione nella quale possono venire comunicate cose enormi che i gesti e le parole non potranno mai esprimere fino in fondo. Ma dalla tua lettera mi pare che ti manchi proprio la sensazione di uno scambio profondo. Non vergognarti di trasmettere a chi hai accanto i tuoi desideri... E se lui non stesse aspettando altro, per poterti trasmettere i suoi? C’è la possibilità che vi siate incartati in un reciproco imbarazzo. Se invece non è così, sarà comunque meglio esserti data la possibilità di capire che cosa prova quella persona e se i suoi sentimenti corrispondono alla delicatezza dei tuoi. Coraggio.
l In amore non bisogna mai vergognarsi di parlare dei propri desideri
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Elpidio (AP), tel. 0734997077. - Jack & Co, Time Creation Watches, via Pietro Mascagni 15, Milano, tel. 0276394678 www.jackandco.it. - Jucca, Market Industrie, via Scarlatti 20, Soliera (MO), tel. 0595690900 www.jucca.it. - JV Store, Jannelli & Volpi, via Melzo 7, Milano, tel. 02205231 www.jannellievolpi.it. - Kiabi, per informazioni, www. kiabi.it. - L’F Shoes, per informazioni, tel. 0289096012 www.lfshoes.it. - Le Pandorine, Magic, viale Sarca 336/F, Milano, tel. 0236555350 www.lepandorine.it. - Lisa C, via Brindisi 83/84, Napoli, tel. 0815539142 www.lisacbijoux.it. - Lolaandgrace, per informazioni, www.lolandgrace.com. - Malìparmi, per informazioni, tel. 049655922 www.maliparmi.it. - Marella, via Giulia Maramotti 4, Reggio Emilia, tel. 0522927411 www.marella.it. - Marina Rinaldi, via Mazzacurati 4, Reggio Emilia, tel. 05223591 www.marinarinaldi.com. - Max & Co., via Mazzacurati 6, Reggio Emilia, tel. 0522537711 www.maxandco.com. - Mercante di Fiori, nei migliori negozi di calzature, www.mercantedifiori.it. - Motivi, Miroglio Fashion, via Santa Barbara 11, Alba (CN), tel. 0173299111 numero verde 800/016608. - Muuto, per informazioni, www.muuto. com. - Nara Camicie, tel. 02314107 www.nara-camicie.it. - Nero Giardini, via dell’Industria 11, Monte San Pietrangeli (FM), www.nerogiardini.it. - New England, Maglificio Ape, via Marconi 33, Segusino (TV), tel. 0423979122-979402. - no.nu, Showroom, via Davanzati 33, Milano, tel. 0292802729 www.no-nu.com. - Panizza Cappelli, via Pietro Mascagni 22, Milano, tel. 3457912127 www.panizza1879.com www.cappellificiofalcus.it. - Parosh, P. 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Matteotti snc, Barberino del Mugello (FI), tel. 0558475817. - Sansovino 6, via Numa Pompilio 4 Milano, tel. 0239401148 www. sansovino6.it. - Sence Copenhagen, per informazioni, www.sencefashionjewelry.com. - Shirtaporter, Showroom 1st Floor, via Marcona 3, Milano, tel. 025515446 www. shirtaporter.com. - Silvian Heach, tel. 0223345300 www.silvianheach.it. - Sodini Bijoux, via dei Bocchi 108, Lammari-Capannori (LU), tel. 0583927839 www.sodinibijoux.com. - Stonefly, via San Gaetano 200, Montebelluna (TV), tel. 04235231 www. stonefly.it. - Stradivarius, Inditex-Zara Italia, tel. 028180081 www.e-stradivarius.com. - Stroili, viale Valli di Carnia 5, Amaro (Ud), tel. 0433481811 www.stroilioro.com. Swarovski, per informazioni, www.swarovski.com. - Takko, per informazioni, www. takko-fashion.com. - Tescoma, traversa Caduti del Lavoro 3, Cazzago S. 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MAX PEZZALI +
In occasione del MaxTourLive 2015 ripercorri l’entusiasmante carriera musicale di Max Pezzali dagli esordi, con le memorabili hit con gli 883, al clamoroso successo degli album da solista! CD 1 / 01. ECCOTI (NEW 2005) 02. NORD SUD OVEST EST 03. HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO 04. LO STRANO PERCORSO 05. COME MAI 06. SEI UN MITO 07. BELLA VERA 08. COME DEVE ANDARE 09. LA REGOLA DELL’AMICO 10. GLI ANNI 11. ROTTA x CASA DI DIO 12. NESSUN RIMPIANTO 13. SE TORNERAI 14. UN GIORNO COSÌ 15. SENZA AVERTI QUI 16. IO CI SARÒ 17. IL MONDO INSIEME A TE 18. UNO IN PIÙ
CD 2
/ 01. GRAZIE MILLE (REMIX 2000) 02. CI SONO ANCH’IO 03. LA REGINA DEL CELEBRITÀ 04. UNA CANZONE D’AMORE 05. TI SENTO VIVERE 06. LA DURA LEGGE DEL GOL 07. CON UN DECA 08. NON ME LA MENARE 09. NELLA NOTTE 10. NIENT’ALTRO CHE NOI 11. TIENI IL TEMPO 12. S’INKAZZA (Questa casa non è un albergo) 13. FAI COME TI PARE 14. QUELLO CHE CAPITA 15. ME LA CAVERÒ 16. VIAGGIO AL CENTRO DEL MONDO 17. JOLLY BLUE 18. LA LUNGA ESTATE CALDISSIMA
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il galateo del dating on line LATO G GEPPI CUCCIARI
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La rivoluzione è giunta: si chiama dating on line, ovvero appuntamenti in Rete. Gli utenti italiani dei siti che promettono di cercare insieme a te l’anima gemella sono arrivati a quasi 7 milioni in soli 15 anni. Incontrarsi nella vita reale sembra sempre più difficile, chini come siamo appunto sul telefono. E con gli occhi bassi per la calamitica attenzione necessaria a leggere i messaggi, gestire la chat, rispondere al gruppo “palestra”, comunicare le novità a quello “sedute di gruppo”, aggiornare status, mandare poke, mettere un like a una foto. Come puoi notare chi ti sta davanti se non lo guardi? Questo è il lecito interrogativo da porsi, per noi generazione di mezzo: tecnologici in divenire ma ancora
con il ricordo dei telefoni in bachelite e dei gettoni per le interurbane. Per chi opta per i siti di dating esiste un galateo da rispettare. Occhio alla grammatica: viene notato il grado di preparazione lessicale e le doppie mancate o abusate scoraggiano l’abbrivio iniziale. La scheda va compilata senza perdere di vista la realtà: non scegliere foto in cui sembri tua sorella minore ed evita di postare scatti con letti sfatti sullo sfondo. Al primo appuntamento vai con la serenità e la leggerezza di chi sa che le possibilità si tratti dell’uomo giusto sono poche, ma è bene evitare di appannarle dicendo parole di troppo, o non dicendone affatto. E niente bugie, se non sul numero di ex: su quello si può mentire.