TREKKING&Outdoor 271

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CLEMENTI EDITORE

www.trekking.it

R I V I S TA

DEL

TREKKING

LA RIVISTA DEL

Euro 4 - Aprile / maggio 2014 - Anno XXXI - Bimestrale Nr. 2 Clementi Editore s.r.l. - 43100 Parma Sped. in a. p. - 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano

LA 271

ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA

&OUTDOOR 271

Camminare nella Natura Le escursioni pi첫 belle per vivere al meglio la tua primavera outdoor

CLEMENTI EDITORE


FederTrek

LA FESTA DELL’ALTRANEVE

La natura imbiancata dell’Appennino ha portato tantissimi camminatori a Civitella Alfedena, nel Parco Nazionale d’Abruzzo per la Festa dell’AltraNeve organizzata da FederTrek.

VISITA IL SITO FEDERTREK

www.federtrek.org


tività opzionali in convenzione ha completato il quadro: lezioni di sci da fondo – lezioni di sci alpinismo e telemark, sci escursionismo, escursioni a cavallo. Tutto nell’ottica del totale rispetto dell’ambiente. Non è mancata un’esercitazione dimostrativa del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, presente insieme al Corpo Forestale dello Stato nei tre giorni della manifestazione, per informare il pubblico sui rischi della montagna, che si possono in gran parte evitare con la giusta dose di prudenza e accortezza e per far conoscere a tutti gli appassionati il modo migliore per vivere le proprie escursioni sulle cime innevate in tutta sicurezza. Un evento perfettamente in sintonia con l’ambiente naturale e con la filosofia del camminare a passo lento, come testimoniato dal contributo del Presidente Paolo Piacentini e del Vicepresidente Italo Clementi al convegno introduttivo di venerdì 7 marzo a cui sono anche intervenuti.

L’evento si è rivelato non soltanto un momento di divertimento, ma anche un’occasione per dimostrare che il turismo invernale può vivere una nuova stagione di successi puntando alle attività escursionistiche per tutti. Escursionisti e appassionati proveniente da varie parti d’Italia, grazie a viaggi organizzati in pullman da Napoli e Roma, hanno potuto vivere e scoprire le bellezze della natura e degli sport invernali “a passo lento”, per meglio godere dei panorami e delle tante opportunità outdoor offerte da queste terre. Tante le iniziative e le escursioni gratuite, adatte a tutti i gusti e a tutti i camminatori: ciaspole, sci di fondo, nordic walking di diversa difficoltà, ma sempre col punto comune del manto ovattato della neve sulle cime appenniniche. Oltre alle escursioni gratuite una grande offerta di at-


Punto di vista DI ITALO CLEMENTI

L’ALTRA

NEVE

Venerdi 9 marzo si è svolto a Civitella Alfedena, splendido borgo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, un interessante convegno organizzato da FederTrek, che aveva come tema “L’Altra neve”. FederTrek con il convegno ha voluto lanciare un messaggio e evidenziare l’attenzione che la nostra associazione ha verso un turismo realmente sostenibile, consapevole, rispettoso dell’ambiente e delle popolazioni che in questi luoghi vivono tutto l’anno, anche d’inverno, questo in netta contrapposizione alla logica della montagna villaggio vacanze e della montagna incatenata in una ragnatela di funi. 20 - TREKKING&Outdoor - aprile / maggio 2014

La domanda è: c’è un modo diverso da Gardaland per far rivivere la montagna? Certo che c’è, rispondo io! Le potenzialità del turismo invernale senza cavi e senza motori, quello che si potrebbe definire turismo leggero, intendendo in particolare leggero come impatto ambientale, sociale, culturale, stanno crescendo in modo importante e significativo di anno in anno, in perfetta linea con le trasformazioni culturali che si vanno sempre più affermando come alternativa alle grandi stazioni sciistiche, che hanno trasformato territori e paesi snaturandoli e svuotandoli per molti mesi all’anno, per aprirli come un ban-


comat nel periodo invernale e abbandonarli nuovamente al loro triste “deserto” subito dopo. È necessario anche tenere conto dei costi astronomici, a partire dall’energia per creare la neve quando ormai sempre più spesso non c’è e per far girare gli impianti, gli esorbitanti costi generali per mantenere in vita queste megastazioni invernali che ormai, come è ampiamente noto, sono assolutamente insostenibili e che fanno sì che una località montana impostata sullo sci alpino e di conseguenza sugli impianti di risalita, debba per forza dipendere sempre più dai sovvenzionamenti pubblici e quindi dalle tasche dei

cittadini, anche di quelli che non sciano! Ma una tendenza sempre più forte al cambiamento in atto all’interno della cultura del turismo invernale, dove la sensibilità verso una montagna autentica che torni alle sue origini culturali e naturalistiche, il superamento del turismo consumistico di massa con i suoi eccessi, una forte attenzione all’ambiente montano, la consapevolezza che chi frequenta la montagna e chi ci vive possono e devono instaurare con essa un rapporto armonioso e di scambio, che significa creare integrazione tra attività fisica, cultura, ambiente in modo autentico e costruttivo è ormai più che evidente. TREKKING&Outdoor - aprile / maggio 2014 - 21


Camminare nella natura


Nei mesi primaverili ogni angolo d'Italia regala sorprese inaspettate... i colori e i profumi della natura che si risveglia ci offrono il palcoscenico ideale per riprendere le nostre escursioni, sia sulle montagne che lungo le coste, alla scoperta di borghi storici e realtà rurali. Questo numero è dedicato a quelli che vogliono esplorare gli angoli piÚ belli del nostro Paese senza fretta, seguendo il ritmo lento dei propri passi.


PIEMONTE

All’ombra del

MONVISO

TESTO MICHELE DALLA PALMA / FOTO DI FOTO DI LIVIO RUATTA, STEFANIA SPADONI, DAVIDE DUTTO, MARK HOFMAIER, ARCHIVIO ENTE TURISMO ALBA, BRA, LANCHE, ROERO

U

na scommessa che gli enti di promozione turistica della zona hanno fatto con se stessi: offrire al turismo “lento”, che cammina, scopre, assapora atmosfere e suggestioni riconoscendole nelle culture profondamente radicate nel territorio e nella storia, una visione completa e coinvolgente delle mille anime di questo territorio, che va dai quasi 4000 metri del Monviso alle perfette sinuosità delle Langhe e del Roero, uno degli epicentri della tradizione enologica e agricola d’Italia.

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“WONDERFUL OUTDOOR WEEK”... UNA SETTIMANA, PER SCOPRIRE UNO DEI TERRITORI PIÙ INTERESSANTI E VARIEGATI DELLE ALPI PER LE SUE CARATTERISTICHE AMBIENTALI E ANTICHE TRADIZIONI


VALLE D’AOSTA

ASINARLE

Trekking con MA COSA CI FANNO UN GRUPPO DI ASINI AI PIEDI DEL MONTE BIANCO, IN UN CALDO GIORNO D’AGOSTO? MA SOPRATTUTTO... COSA CI FANNO UN GRUPPO DI UMILI QUADRUPEDI TRA LE VIE PEDONALI DELLA VANITOSA COURMAYEUR, TRA VETRINE ALLA MODA E ALBERGHI LUSSUOSI E DI SICURO PRESTIGIO? SEMPLICE, È L’INIZIO DI ASINARLEALPI, LA TRAVERSATA DELL’ARCO ALPINO CON GLI ASINI. IN QUESTO NUMERO SCOPRIAMO SENSAZIONI ED ESPERIENZE NATE LUNGO LE TAPPE DA COURMAYEUR ALLA VALLE DI SAINT BARTHÉLEMY


ALPI

1a parte

gli asini dal Bianco al Rosa TEST0 E FOTO DI CESARE RE

È

lunedì 12 agosto 2013, ore 10. Siamo a Courmayeur, ai piedi di un Monte Bianco in gran spolvero, imponente, libero, senza una nuvola. AsinarLeAlpi ha inizio! Simbolicamente partiamo, dalle falde del “Monarca delle Montagne” di Lord Byron, tra gli sguardi incuriositi di turisti e vacanzieri che passeggiano nel centro pedonale di Courmayeur. TREKKING&Outdoor - aprile / maggio 2014 - 33


LIGURIA

Luoghi della

SOLITUDINE TESTO E FOTO DI ENRICO BOTTINO

LONTANO DALLA CITTÀ POSSIAMO RISCOPRIRE LE RADICI DELLA NOSTRA STORIA! MURI SBRECCIATI, ARCHITETTURE CHE APPARTENGONO AL NOSTRO PASSATO, PAESI CHE HANNO MOTIVI DIVERSI PER ESSERSI TRASFORMATI DA LOCALITÀ PIENE DI VITA A LUOGHI DELLA SOLITUDINE. SONO VILLAGGI ABBANDONATI. DA NON DIMENTICARE PERCHÉ QUESTI ANGOLI DI LIGURIA COSTITUISCONO ANCHE UNO SPACCATO DI STORIA DEL NOSTRO PAESE

L

a montagna ligure, punto di contatto tra il sistema alpino e quello appenninico, conserva verità di gente anonima vissuta attorno al maniero feudale o lungo magre fasce di terra.


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AUSTRIA

ZILLERTAL

TESTO DI IVO CESTARI / FOTO DI ANNE GABL

Un trekking “himalayano” a due passi dall’Italia


PETER HABELER, UNA LEGGENDA DELL’ALPINISMO, HA TRACCIATO SULLE MONTAGNE DI CASA SUA UN MAGNIFICO ITINERARIO PER ESCURSIONISTI AVVENTUROSI

P

eter è una leggenda vivente: c’era lui con Reinhold Messner sulla vetta dell’Everest al termine della prima salita senza ossigeno. Medici e scienziati la ritenevano un’impresa impossibile, ma vennero smentiti da due nomi, entrati nell’Olimpo dei più grandi alpinisti di tutti i tempi. TREKKING&Outdoor - aprile / maggio 2014 - 49


PUGLIA

TERRE DI M TESTO DI ALFONSO LUCIFREDI / FOTO GAL TERRE DI MURGIA

Le vie della memoria AVVENTURIAMOCI ALLA SCOPERTA DEGLI STRETTI VICOLI E DELLE CASE BIANCHE DEI CENTRI STORICI DI ALTAMURA E SANTERAMO IN COLLE: SE CHIUDIAMO GLI OCCHI E AFFINIAMO IL NOSTRO UDITO, POSSIAMO ASCOLTARE GLI ECHI DELLA STORIA MILLENARIA DELLE MURGE, CHE CONTINUA ANCORA OGGI A RACCONTARSI ATTRAVERSO LA SOLIDA PIETRA DEI SUOI BORGHI


A

rmiamoci di zaino in spalla, scarpe comode e lasciamoci raccontare le mille vicissitudini di quest’angolo di Puglia, dove le vite e le storie di grandi uomini sono legate indissolubilmente a una terra schietta, solare e carica di amore per la tradizione, per l’arte, per il buon cibo. Siamo nelle Terre di Murgia: a darci il benvenuto, un sole che scalda la via e il cuore, due borghi eleganti e accoglienti, il profumo dei taralli e del pane buono appena sfornato.

URGIA Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale L’Europa investe nelle zone Rurali

Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali

Regione Puglia

Programma di Sviluppo Rurale della Puglia

GAL - Gruppo di Azione Locale Terre di Murgia

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TOSCANA

PIANOSA

Carcere di massima sicurezza

N

el blu del mar Tirreno, tra la costa della Toscana e la Corsica, si trova adagiata come un foglio liscio l’isoletta di Pianosa. La leggenda vuole che con le sue sorelle dell’Arcipelago Toscano debba la sua origine alle perle del monile di Venere cadute in acqua. È davvero un gioiello naturalistico, Pianosa. La presenza del carcere ha determinato un isolamento dalle attività e presenze umane altrimenti difficile se non impossibile. Per diverso tempo la natura ha lavorato, quasi indisturbata, attorno alla zona abitata e ci restituisce oggi un ambiente incontaminato e soggetto alla tutela del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Le visite all’interno dell’isola sono possibili, infatti, solo con l’accompagnamento di una guida e prevedono regole precise per salvaguardare l’ambiente.


o paradiso mediterraneo? TESTO DI SANDRA TUBARO / FOTO DI IVO PECILE

LA STORIA ANTICA E RECENTE DI UN PICCOLO LEMBO DI TERRA EMERSA, CONTESO IN OGNI EPOCA, CI NARRA DI UN LUOGO PARTICOLARE, POPOLATO E ABBANDONATO A PIÙ RIPRESE. DALLA PREISTORIA AI NOSTRI GIORNI, DAL MEDIOEVO AGLI ANNI DEL TERRORISMO, LE VICENDE DI PIRATI, CONTADINI E DETENUTI SI SONO CURIOSAMENTE INTRECCIATE SULLO SFONDO DI UNA NATURA MERAVIGLIOSA CHE STA LENTAMENTE RICONQUISTANDO I PROPRI SPAZI

Sulla doppia pagina: la Cala dei Turchi. Sopra: orchidea del genere Ophrys; l’antico carcere; cisti rosa sulla costa di Pianosa.

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ABRUZZO

LA VIA DI M TESTO DI PIETRANTONIO COSTRINI, CARLOTTA NEGRO / FOTO DI ANDREA AGATES, CESIDIO SILLA, FABIO CELLITTI, FRANCESCA FINAMORE

NEL CUORE DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE, DAL 13 AL 15 GIUGNO, AVRÀ LUOGO LA TERZA EDIZIONE DE LA VIA DI MEZZO, FRUTTO DI UNA INTENSA COLLABORAZIONE TRA GIOVANI DEL TERRITORIO E REALTÀ ASSOCIATIVE DEL MONDO ESCURSIONISTICO COME LA FEDERTREK


L

o scopo dell’evento La Via di Mezzo è interpretare il territorio secondo i canoni dello sviluppo sostenibile, preservando le risorse e mantenendo inalterati gli equilibri ambientali. Gli obiettivi da raggiungere vanno dalla promozione territoriale intelligente ed ecocompatibile alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale che fa da cornice alle tradizioni popolari di questi luoghi.

EZZO

La manifestazione vuole inoltre essere uno strumento di rivalutazione in chiave turistica della tradizione della transumanza, che affonda le radici nella storia dei popoli appenninici. Il Parco Nazionale, sin dai tempi antichi, è stato infatti teatro di migrazione di innumerevoli greggi che venivano trasferite da e verso il territorio pugliese, per fruire dei pascoli montani in estate e delle praterie del tavoliere in inverno. La transumanza ha influenzato per molti aspetti gli stili di vita delle persone, consegnando alle generazioni attuali tracce di un sapere antico da riscoprire. In tale contesto la via di mezzo vuole essere, oltre che un luogo di incontro per gli amanti della montagna, uno strumento da cui partire per rilanciare in modo responsabile il territorio. Il rispetto dell’ambiente e la comprensione delle tradizioni sono le prerogative poste alla base dell’evento. La manifestazione prevede tre giornate di incontri che vanno dal venerdì alla domenica. L’intento è quello di attraversare, accompagnati da guide esperte del territorio, un’area più o meno vasta ma certamente rappresentativa del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. In particolare gli itinerari previsti sono cinque: Scanno Pescasseroli-Opi, Ortona dei marsi-Pescasseroli-Opi, S.Donato-Pescasseroli-Opi, Pizzone Civitella Alfedena-Opi, Alfedena-Civitella Alfedena-Opi. Lungo il percorso sarà possibile partecipare a degustazioni di piatti e prodotti tipici offerti dalle numerose realtà associative dei centri attraversati. CENNI STORICI SULLA TRANSUMANZA In alcuni dei paesi attraversati dalla terza edizione della Via di Mezzo ancora oggi si possono apprezzare le viuzze di stampo medievale che si aprono in piazze e slarghi, con edifici civili e religiosi a testimonianza di un’antica ricchezza. Un esempio su tutti è Scanno, che deve la sua ricchezza all’industria armentizia (nel XVII secolo si arrivavano a contare oltre 130.000 pecore su una popolazione di poco più di 2.000 persone, con partite di oltre 10.000 capi) e a quelle dei pannilana, della concia delle pelli e casearia. Fino all’inizio del XX secolo la vita a Scanno era cadenzata dai ritmi della transumanza: in autunno i pastori scendevano dai pascoli per trascorrere gli ultimi giorni in famiglia, i giovani visitavano assiduamente le loro “promesse”, gli anziani s’intrattenevano con i nipotini, mentre le donne sistemavano gli indumenti, TREKKING&Outdoor - aprile / maggio 2014 - 69


SICILIA

MADONIE TESTO E FOTO DI VINCENZO ANSELMO

Giardino del Mediterraneo

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ell’immaginario collettivo la Sicilia è terra di belle calette, lunghe spiagge lambite da acque cristalline, vaste colline arse e assolate dal sole. Niente di più vero! Ma accanto a questi paesaggi se ne trovano altri, formati da ampi e articolati complessi montuosi, che lasciano increduli i più. La Sicilia, infatti, è una delle regioni con più zone montuose d’Italia. Anche se più modeste rispetto ad altre montagne d’Italia, queste cime rivestono notevole interesse dal punto di vista botanico e paesaggistico.


LE MADONIE SI TROVANO AL CENTRO DELLA LUNGA CATENA MONTUOSA CHE SI ESTENDE DA MESSINA A TRAPANI. NEL PUNTO PIÙ ALTO SFIORANO I 2000 METRI E IN ALCUNI TRATTI, TRA POLLINA E CEFALÙ, SI GETTANO A MARE CON PARETI A STRAPIOMBO. UNA NOTEVOLE VARIETÀ DI AMBIENTI E PARTICOLARI CONDIZIONI CLIMATICHE HANNO CREATO QUI LE CONDIZIONI PER FAR CONVIVERE UNA ACCANTO ALL’ALTRA PIANTE TIPICHE DI TRE CONTINENTI TREKKING&Outdoor - aprile / maggio 2014 - 73


MARCHE

MEDIOEVAL


TRAIL

3aa parte

TESTO E FOTO DI ATTILA DALLA PALMA

ATTILA DALLA PALMA HA INTRAPRESO UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DI QUELLI CHE SONO CONSIDERATI I PIÙ BEI BORGHI MEDIOEVALI D’ITALIA, LUOGHI PREZIOSI E SPESSO NASCOSTI, A VOLTE ADDIRITTURA IGNORATI DALLE GRANDI VIE DI COMUNICAZIONE

I

n quaranta giorni Attila Dalla Palma ha attraversato da nord a sud il territorio toscano, scendendo lungo la Via Cassia attraverso la meravigliosa Val d’Orcia, per poi piegare verso est in territorio umbro sulle tracce del cammino di San Francesco, risalendo quindi verso nord nell’entroterra marchigiano, in quelli che fino allʼunità dʼItalia erano possedimenti pontifici. Nella terza e ultima parte di Medioeval Trail, Attila racconta l’ultima parte del suo viaggio attraverso borghi e paesaggi tra i più suggestivi al mondo, ricchi di un passato che rischia di essere dimenticato. TREKKING&Outdoor - aprile / maggio 2014 - 79


CAMPANIA

VALLO DI DIANO IN BICI TESTI E FOTO DI ANDREA PERCIATO E MARIA RITA LILIANO

alla scoperta di orizzonti INTERMINABILI ORIZZONTI SI PERDONO A VISTA D’OCCHIO, LUNGO I REGOLARI DISEGNI DEI CAMPI CHE CARATTERIZZANO UN AMBIENTE RURALE TRA I PIÙ FERTILI DEL MEZZOGIORNO ITALICO, UNO DEGLI STORICI GRANAI DELL’IMPERO ROMANO. QUESTI VARIOPINTI FAZZOLETTI DI TERRA DISEGNANO LA VERDE CONCA DEL DIANUM, ANTICO NOME DEL VALLO; IN PASSATO COLTIVATI A GRANO, LINO, CANAPA E TABACCO, OGGI PRODUCONO ESSENZIALMENTE ORTICOLTURA DA SERRA 86 - TREKKING&Outdoor - aprile /maggio 2014


infinti

L

unghi filari di pioppi confermano la ricchezza di falde acquifere nel sottosuolo. Ai margini del Vallo, o lungo i canali, qualche acquitrino ospita singolari specie di piante acquatiche, mentre nei rari canneti si nascondono numerosi uccelli di palude, come folaghe e ciuffolotti. Uno spazio che custodisce preziosi e inestimabili tesori d’arte, con panorami che offrono paesaggi tra i piÚ belli del Sud Italia.


SPECIALE

L’altra via di TESTO E FOTO DI FRANCESCO PERINI

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MARCO

uattro nazioni toccate, migliaia di chilometri da percorrere e infiniti ambienti naturali da vivere: così Francesco Perini, 26 anni da Jesi, per 4 mesi, da luglio a novembre ha affrontato un viaggio fantastico attraverso alcuni dei luoghi più belli e selvaggi di tutte le terre asiatiche: da Mosca a Novosibirsk, dalle sponde del lago Baikal fino agli aridi panorami del deserto del Gobi, dalla maestosità di Pechino fino alle terre cariche di spiritualità del Tibet, dalle pendici dell’Everest fino ad arrivare a Kathmandu, tappa conclusiva di questa splendida avventura.

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POLO FOTOGRAFIE DA UN VIAGGIO. ALCUNI FERMO IMMAGINE, ALCUNI MOMENTI LUNGO I 25.000 CHILOMETRI PERCORSI IN 4 MESI DA MOSCA A KATHMANDU PASSANDO PER RUSSIA, MONGOLIA, CINA, TIBET E NEPAL. TRA TAIGA INFINITA E STEPPA SCONFINATA, LAGHI CRISTALLINI E FIUMI POSSENTI, DESERTI INOSPITALI E MONTAGNE MAESTOSE, METROPOLI MODERNE E CITTÀ ANTICHE, MONASTERI GRANDIOSI E TEMPLI MISTERIOSI, SENTIERI LEGGENDARI E GIUNGLA MORMORANTE


Cogli l’attimo A CURA DI MICHELE DALLA PALMA

UN

OGGETTO ALIENO... DA MARTE? NO, DA NIKON

I

mmaginate una fotocamera a obiettivi intercambiabili, con un’escursione focale da 10x; immaginate, con la stessa, e senza alcun accorgimento particolare, di immergervi fino a 15 metri sott’acqua (ammesso che ne siate capaci, ma questo non è un problema della macchina!); poi, con “nonchalance” la lasciate precipitare da un’altezza di 2 metri senza che subisca neanche un graffio, perché è conforme ai protocolli di resistenza estremi stabiliti dall’esercito americano. Non contenti, la mettete nella neve a -10° o la seppellite nella sabbia del deserto e questa continua imperterrita a funzionare… ma qualche difetto deve avercelo per forza, e allora la testate nella ripresa video, sia fuori che dentro l’acqua, e questa, in full HD, riprende tutto quello che vede (sott’acqua la “modalità subacquea” corregge automaticamente le dominanti per restituirvi colori straordinariamente reali) concedendosi anche, per stupirvi, una velocità di ripresa di 1200fsp. Ovviamente non esiste nulla del genere, neppure nelle fantasie più sfrenate del Capitano Kirk, comandante dell’Enterprise nella sua ricerca di mondi lontani… eppure ce l’ho in mano, in questo marzo 2014 e non nella fantascienza; dice di chiamarsi AW1 e un po’ mi inquieta, non sarà mica per caso radioattiva?

NIKON 1 AW1, IL MOSTRO 4X4 CHE NON ESISTEVA Si presenta come la prima fotocamera ad obiettivi intercambiabili subacquea, antiurto, antigelo e antipolvere, ma anche queste caratteristiche estreme passano, per assur-

do, in secondo piano rispetto alle specifiche tecniche che afferma di possedere. Innanzitutto è corredata da due obiettivi dedicati, che rispettano gli stessi parametri di resistenza a tutto, e utilizza un sensore CMOS da 14,2 Megapixel in formato CX con una gamma ISO da 160 a 6400, che garantisce scatti e riprese in condizioni di scarsa luminosità. Una velocità di scatto in sequenza fino a 60fps e la capacità di ripresa in Full HD la rendono un autentico 4x4 dell’immagine, ideale per dare il meglio in qualsiasi situazione estrema. Il corpo in acciaio inox è protetto da una serie di guarnizioni in gomma posizionate nei punti critici e da un O-Ring che proteg-

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ge l’area di innesto dell’obiettivo; le porte dei vani portabatteria e schede e per i collegamenti USB/HDMI, impermeabilizzate, hanno un doppio blocco che impedisce aperture accidentali. Le dotazioni di serie comprendono un flash a scomparsa, impermeabile e utilizzabile anche sott’acqua, e una serie di utili strumenti elettronici: il sistema GPS e GLONASS consente di memorizzare le informazioni sull’esatta posizione in cui si effettua lo scatto o la ripresa; l’altimetro e il profondimetro forniscono dati utili sulla posizione; la bussola elettronica controlla l’orientamento e registra la posizione in cui punta la fotocamera quando si riprende, mentre l’Orizzonte virtuale permette di tenere sempre la scena nel corretto allineamento.


CONTROLLO TOTALE DELLO SCATTO E DELLA RIPRESA Il doppio processore di elaborazione EXPEED 3A si avvale di un sistema autofocus ibrido avanzato che si caratterizza per la “rilevazione di fase” in grado di cogliere i momenti più veloci, e la “rilevazione di contrasto” che cattura i dettagli più piccoli. Il controllo dinamico agevola le operazioni di ripresa, anche se si indossano i guanti: premendo il pulsante di controllo, si può cambiare programma, regolare le impostazioni, vedere le foto o i filmati, semplicemente inclinando la fotocamera a destra o a sinistra, e anche attivare o disattivare il modo di visualizzazione Outdoor che rende i menù della fotocamera più luminosi e leggibili in condizioni estreme – buio, luce intensa, sott’acqua, etc. Con il modo Filmato Avanzato, è possibile impostare manualmente tempo di posa e diaframma, o ottenere video in slow-motion. La fotocamera, utilizzando la funzione “Cattura immagine migliore”, registra fino a 20 immagini in sequenza e seleziona le migliori 5. La libertà creativa è garantita dai modi Program/Sport/Auto/Manuale caratteristici delle reflex evolute, mentre l’opzione Modalità Subacquea riproduce fedelmente i colori naturali sott’acqua. OBIETTIVI DEDICATI Ovviamente, come nella migliore tradizione Nikon, la AW1 è compatibile, tramite adattatore a baionetta FT1, con tutta la gamma di ottiche Nikkor, mentre monta di serie le ottiche 1 Nikkor e possiede due ottiche impermeabili dedicate, un 11/27,5mm f3.5/5.6 e un grandangolo 10mm f2.8. Per il test, io ho utilizzato lo straordinario 10x 10/100mm 4/5.6 della serie 1 Nikkor dotato di stabilizzatore VR.

ACCESSORI PER L’AVVENTURA Completano la dotazione della AW1 l’impugnatura da polso AH-N6000, in neoprene impermeabile, ideale per utilizzo in condizioni estreme (si può usare la fotocamera con una sola mano e con l’atra rimanere attaccati alla sagola di un catamarano o al pattino di un elicottero in volo…) e una custodia in silicone che protegge corpo macchina e obiettivo. Il flash subacqueo Nikon SB-N10 è progettato per illuminare anche gli angoli sottomarini più bui.

LA PROVA SUL CAMPO La tengo in mano. Piccola, leggera, eppure “sa” di ferro, di solido, e anche lo zoom – ho montato il 10/100 della serie 1, ha il “freddo” dell’acciaio. Nulla a che vedere con la plastica delle compatte di uguale dimensione. È la prima, e al momento unica al mondo, mirrorless a obiettivi intercambiabili waterproof e shockproof; il primo impatto, a tenerla in mano, è proprio accattivante. Date le dimensioni e le caratteristiche, non ne faccio una tragedia del fatto che non abbia mirino; nelle condizioni per cui è stata progettata non è così essenziale. Per inveterata abitudine, controllo il lasco dell’obiettivo: nulla. Sembra solidarizzato con il corpo macchina, è un buon inizio.

I pulsanti sono tutti intuitivi e ben posizionati, nessuna confusione anche senza leggere il libretto di istruzioni. Il menù è completo, molto simile a quello di una reflex di gamma media: trovo subito i familiari modi di ripresa e seleziono il P/ Program Ponderato, che utilizzo abitualmente su tutte le macchine perché mi consente di avere sempre il bilanciamento centrale dei parametri e da lì salire o scendere con tempi e diaframmi. Anche i settaggi sono completi: qualità immagine RAW+Jpeg (Fine-NormalBasic), dimensione immagine da 4608x3072 (14,2Mega) a 2304x1536 (3,5Mega), misurazione esposimetrica Matrix/Ponderata centrale/Spot, Spazio Colore (di default scelgo Adobe RGB), e tutte le altre caratteristiche meno “importanti”: NR su pose lunghe, Priorità al volto, etc che caratterizzano le compatte. Le impostazioni si modificano facilmente con la ghiera esterna del joystick a fianco del monitor, ben definito e luminoso. GLI SCATTI Prima uscita: neve e sole pieno. La maneggevolezza della AW1 è lusinghiera; scatto due immagini: focale 10, Silvia è in piena luce a meno di tre metri da me, i colori vengono resi con eccellente brillantezza, forse il pregio più appariscente, buona l’incisione e l’effetto grandangolare senza distorsioni ai lati. Quello che lascia sbalorditi è la seconda immagine, fatta alla massima focale, 100. La dimensione dell’ingrandimento si può vedere nella prima immagine, è il rettangolo coi punti rossi; con un unico obiettivo è realmente possibile coprire il 99% delle necessità di scatto. Anche in questo caso, colori e incisione ottimi.

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Laboratori del Camminare A CURA DI ITALO CLEMENTI

GLI

SPECIALISTI DELL’OUTDOOR PER VIVERE INSIEME NATURA E AMBIENTE

NEW ENTRY Laboratorio del Camminare SUDTREK Diamo il benvenuto a Sud Trek, un nuovo Laboratorio del Camminare che ci condurrà tra gli angoli più belli della Calabria outdoor. guidato da Lino Cangemi, SudTrek si impegna ad avvicinare, conoscere, rispettare e difendere la natura, rivalutando quelle capacità di percezione e di relazione dell’uomo che le abitudini di vita moderne hanno assopito. Molto in natura si può imparare ripercorrendo antichi sentieri che una volta avevano un significato ben diverso da quello attuale: vie importanti di comunicazione e di economia frequentate per scambi e relazioni. Una microstoria che non possiamo dimenticare e che SudTrek si prefigge di raccontare. E il racconto nasce viaggiando a piedi, percorrendo, con i soci, i sentieri dell’amato Aspromonte e del mondo. Questa è la formula che accompagna i gruppi e che riesce a creare un bagaglio di emozioni, incoraggiare la curiosità e il desiderio di conoscere e di incontrarsi. La prima

merosi pellegrini devoti a San Nicodemo che a piedi raggiungono il Santuario. Per informazioni Cell. 331.1532971 (Lino Cangemi) info@sudtrek.com www.sudtrek.com LE PROPOSTE DEL MESE

uscita in compagnia del nuovo Laboratorio è prevista per il 13 aprile e condurrà al Sentiero Dei Greci, nel Parco Nazionale dell'Aspromonte, sui Piani della Limina, ubicati al centro della catena Appenninica, che fanno da trait d’union tra il gruppo delle Serre e l’Aspromonte. Insieme allo Sciarapotamo, questo sentiero è stato per millenni l’arteria di comunicazione per le popolazioni della Magna Grecia della Piana di Gioia Tauro con quelli della Locride. Ancora oggi è una meta per tanti trekkers e i nu-

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Laboratorio del Camminare ANTICHI CAMMINI Torniamo sui sentieri più belli della Sardegna in compagnia di Matteo Casula e del suo Laboratorio del Camminare. Il programma prevede il ritorno di un vecchio classico, ossia “Il Selvaggio Blu”, itinerario su più tappe lungo il golfo di Orosei che, a distanza di tanti anni dalla sua pubblicazione e descrizione, rimane un percorso “mito” per tantissimi appassionati. Le difficoltà effettive della sua percorrenza, le difficoltà tecniche lungo il tracciato e non ultima la disponibilità di tempo per il suo svolgimento spesso fanno demordere gli escursionisti dalla sua frequentazione. Antichi Cammini propone cinque


escursioni in cui percorrere il più possibile questo bellissimo itinerario con l'aggiunta inevitabile di alcune delle sue vie di fuga, che diventeranno nel nostro caso parte integrante delle escursioni. Le cinque uscite sono così suddivise: 6 Aprile Pedra Longa – De Us Piggius, il 13 Aprile Giradili – Portu Pedrosu – Portu Quao, il 27 Aprile Portu Quao – Punta Salinas, il 4 Maggio Mudaloru – Grotta Dell’Acqua, e infine, il 27 maggio, Ololbizzi – Bacu Padente – Sa Nurca. Tutte le escursioni non prevedono l'utilizzo di attrezzature alpinistiche. Tutte le uscite sono impegnative dal punto di vista fisico per cui sono destinate a escursionisti mediamente allenati e abituati a muoversi su terreni accidentati. Per informazioni Cell. 340.6768153 (Matteo Casula) info@antichi-cammini.com Laboratorio del Camminare ASPROMONTEWILD La selvaggia natura dell’Aspromonte ci aspetta per essere esplorata in tutta sicurezza in compagnia di Demi D’Arrigo e soci del Laboratorio del Camminare Aspromontewild. La prima uscita è prevista per il 13 aprile a Pietra Pennata, il paese più vicino all’Aspromonte meridionale, oggetto d’attenzione da parte dall’inglese

Edward Lear che decantò i meravigliosi panorami e la “roccia alata” che lo sovrasta. Il 27 aprile si parte da Gambarie, punto di arrivo un piccolo spiazzo panoramico con vista su Montalto, e buona parte delle zone limitrofe, chiamate Nino Martino, che altri non era che un temuto bandito del ‘600. Alcuni grossi massi caratterizzano il luogo, infatti la leggenda vuole che i viandanti dell’epoca lasciassero cadere una pietra nel punto dove cadde il bandito. L’11 maggio si va al lago Costantino, l’escursione principe tra le mete di interesse della zona, non solo per la bellezza paesaggistica o faunistica, ma anche per quella morfologica ambientale: il lago si creò nel gennaio del 1973, quando una frana, ancora visibile, ostruì il passaggio del torrente Bonamico creando un invaso di notevoli dimensioni. Il 25 maggio il programma prevede un’escursione lungo le sponde di un altro invaso, il lago sul Menta. La diga riesce a contenere circa 18 milioni di metri cubi di acqua e il paesaggio sembra destinato a diventare una grande attrazione per escursionisti e amanti della natura. Infine, il 7 giugno si va a scoprire una delle attività outdoor più belle da fare lungo gli stretti e impetuosi corsi d’acqua dell’Aspromonte, con un’uscita di canyoning nel torrente Furria.

Per informazioni Cell. 347.6476347 (Demi D’Arrigo) info@aspromontewild.it Laboratorio del Camminare AVANGUARDIE Ci avviamo a gustare le bellezze naturali del Salento, abbellite dai colori primaverili, in compagnia di Emanuela Rossi e Salvatore Inguscio. Il programma di Avanguardie prevede, per il 13 aprile, un trekking ad anello nel Parco Regionale Naturale “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase”: partendo dal mare saliremo a ritroso un fiume oggi asciutto su cui si affacciano ripide pareti. Il 21 aprile ci avventureremo in un trekking ad anello nel Parco Regionale Naturale “Portoselvaggio e Palude del Capitano”: le fioriture delle orchidee spontanee impreziosiscono i paesaggi di Portoselvaggio e rappresentano il coronamento di un parco nato su una riforestazione e cresciuto anno dopo anno. Il 27 aprile si va nella “Terra delle gravine”, per affacciarci sulla gravina di Colombato, tra le più interessanti per gli aspetti paesaggistici, ambientali e naturalistici; vi si trovano grotte e cripte, tra cui uno degli esempi più antichi di architettura rupestre in agro di Massafra. Il primo maggio si va sul litorale di Ugento, dove l’odore di sal-

TREKKING&Outdoor - aprile / maggio 2014 - 109


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