LA RIVISTA DEL
Bimestrale Nr.3 - Anno XXXII - Verde Network s.r.l. - 16121 Genova - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1, LO/MI
ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA
I BACINI IMBRIFERI MONTANI DELLE ALPI ORIENTALI SENTIERO LIGURIA LUNGO LA RIVIERA DI PONENTE
&OUTDOOR 290
CAMMINARE PIÙ SICURI LE APP PER ORIENTARSI E I CONSIGLI PER AFFRONTARE LE ESCURSIONI A TAPPE
I BENEFICI DEL CAMMINARE
Euro 4,00 Giugno / Luglio 2017
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VERDE NETWORK
SOMMARIO
ARTICOLI
24 30
Brenta, il cuore dell'outdoor
36
Piave e Alta Valcellina
40
40
46 52 62
carlo rocca
enrico bottino
Garda Veneto Outdoor marco carlone
Il benessere del camminare massimo clementi
Sentiero Liguria – Riviera di Ponente marco carlone
Grigna: le voci della Natura enrico bottino / tecla bertarini
68
Il Trail dei Monti Simbruini
72
Le App per non perdersi
80
52
Camminando la vita giulia d’angeli
92 96 104
marco carlone
enrico bottino
Cenge, fascino irresistibile vittorino mason
Obiettivo Terra
redazione trekking&outdoor
Into the wild serafino ripamonti
Otto giorni ai piedi della Cordillera giancarlo sardini / guide don bosco
IN COPERTINA UN'ESTATE DA CAMMINARE FOTO FUNIVIA MALCESINE MONTE BALDO
RUBRICHE
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Focus Senza lasciare traccia Obiettivo Outdoor Cogli l’Attimo Federtrek Ambiente e dintorni Laboratori del Camminare
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PROGETTO VALORE PAESE GLI IMMOBILI PUBBLICI PER L’ACCOGLIENZA LUNGO I CAMMINI
Recuperare gli immobili pubblici lungo i cammini e i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano tutta l’Italia, per trasformarli in ostelli, piccoli hotel, punti ristoro, ciclofficine, punti di servizio e assistenza per tutti i pellegrini, turisti, camminatori e ciclisti che ogni anno percorrono questi tracciati. Questo l’obiettivo di “Valore Paese - CAMMINI e PERCORSI”, il nuovo progetto “a rete” dell’Agenzia del Demanio, promosso da MiBACT e MIT con il supporto del Touring Club, che si inquadra nell’ambito del Piano Strategico del Turismo 2017-2022 e del 10 · TREKKING&Outdoor
Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche / Piano Straordinario della Mobilità turistica. La prima fase del progetto ha preso il via all’inizio di maggio con il lancio della consultazione pubblica online sul portale Agenziademanio.it, che porterà al bando di gara per la concessione gratuita, agli under 40, di strutture situate lungo la Via Appia, la Via Francigena, il Cammino di Francesco e il Cammino di San Benedetto, lungo le ciclovie VEnTO, SOLE e Acqua (Acquedotto Pugliese), e lungo altri itinerari riconosciuti a livello locale. L’iniziativa mira ad avviare azioni congiunte volte
alla salvaguardia e al riuso sia del patrimonio tipico della tradizione locale – masserie, rifugi, piccole stazioni, case cantoniere, caselli idraulici – sia delle architetture di pregio e valore storico come monasteri, castelli e ville. Il tema dei Cammini e dei tracciati storico - religiosi è al centro delle agende di molte istituzioni e dell’opinione pubblica perché trasversale: coinvolge la popolazione dei camminatori, dei pellegrini e dei bikers, ma anche le Regioni, i Comuni e tutti gli enti territoriali periferici e centrali. Per questo l’Agenzia del Demanio, con il supporto del Touring Club Italiano, ha
OBIETTIVO OUTDOOR
GLI ALBERI E IL PANNING VERTICALE QUANDO IL MOVIMENTO CONTA
Con lo sviluppo e la diffusione della fotografia digitale, sicuramente, i fotografi hanno usufruito di molti benefici. Difficile fare classifiche sulle doti della fotografia moderna e sulle possibilità che offre. Possiamo parlare della visione immediata delle immagini, del lavoro di post produzione, della maggior latitudine di posa dei sensori (meglio sarebbe dire dell’insieme sensore + firmware), della facoltà di scattare ad altissimi iso, e così via. Per imparare a fotografare, uno degli elementi determinanti, però, rimane la possibilità di verificare subito il risultato e di poter controllare i dati di ripresa in maniera agevole e veloce. Da considerare, però, che anche guardare, con ossessione, l’immagine appena ottenuta può essere fuorviante. Il vero editing, ovvero la scelta delle foto, è un procedimento lento, da fare con calma, davanti al computer e su un monitor adeguato. Comunque sia, oggi, è più semplice e più veloce imparare a scattare immagini particolari, come quelle di “panning verticale” agli alberi, perché si può verificare in tempo reale il risultato. Sono immagini un po’ empiriche, ottenute tenendo conto, principalmente, di due fattori: il tempo di posa lungo e il movimento della mano in “caduta”. Si sceglie il soggetto, un filare di alberi, un campo alberato o un pioppeto. Si inquadra verso l’alto (verso il cielo) e si imposta un tempo di posa lungo, circa 1/15 o 1/8 di secondo o anche di più. Nel momento in cui si scatta, si muove la fotocamera portando l’inquadratura dal cielo verso il basso, verso gli alberi, oppure dalla cima degli alberi, verso 12 · TREKKING&Outdoor
A cura di Cesare Re
la base degli stessi. Il tipo di scatto è particolare e richiede un po’ di prove sul campo. Dipende anche dalla velocità del movimento che il fotografo imprime alla macchina fotografica. Lo definirei un genere di fotografia empirico, che richiede alcune prove, per “tarare” il connubio tra la velocità di movimento della mano e la lunghezza del tempo di posa.
L’INTERVISTA Testo di Giulia D’Angeli
“CAMMINANDO” Pietro Scidurlo:
LA VITA
C’È SEMPRE UNA CHIAVE PER OGNI GABBIA E UNA VIA D’USCITA. MA PER USCIRE BISOGNA ENTRARE. DA RAGAZZO ARRABBIATO AD AMBASCIATORE ITINERANTE.
e la LUCE
24 · TREKKING&Outdoor
TREKKING&Outdoor · 25
BACINI IMBRIFERI MONTANI Testo di Marco Carlone Ph Funivia Malcesine Monte Baldo
GARDA VENETO
OUTDOOR DALLE RIVE ALLE VETTE
40 · TREKKING&Outdoor
TRA SPIAGGETTE E AMPI PASCOLI, PICCOLI PORTI DI PESCATORI E VECCHIE MALGHE DI PIETRA, I COMUNI DEL GARDA VENETO RAPPRESENTANO UN MONDO VARIOPINTO E MULTI SFACCETTATO. DALLE RIVE DEL LAGO ALLE CIME DEI MONTI, I TRATTI CHE RENDONO IL PAESAGGIO MUTEVOLE E CANGIANTE CAMBIANO DIMENSIONE E SI SVILUPPANO IN VERTICALE.
S
ono veramente infiniti gli scorci che rendono il Garda uno degli angoli più suggestivi dell’Italia settentrionale. Stretto nell’abbraccio delle Alpi lombarde, trentine e venete, il bacino più grande d’Italia raccoglie le acque che provengono dalle cime circostanti dando vita ad un ambiente naturale vario e scenografico. Ed è proprio l’acqua la vera protagonista di questi luoghi: una lunga matassa di fili blu che si srotola tra le valli legando i paesi di montagna con i borghi affacciati sul lago. Il Bacino Imbrifero Montano Sarca Mincio Garda unisce questi piccoli comuni, per cui l’acqua è elemento prezioso e fondamentale per lo sviluppo economico e sociale. Garantendo l’accesso ai diritti del Sovracanone per lo sfruttamento delle acque usate per produrre energia elettrica, il BIM nasce per garantire la salvaguardia e la difesa degli ambienti montani e lacustri organizzando o prendendo parte ad iniziative, progetti, e stipulando accordi con altri enti pubblici o privati. Là dove le ultime propaggini della provincia di Verona vanno definitivamente ad incunearsi tra le montagne del TREKKING&Outdoor · 41
CONSIGLI DI TREKKING
SALUTE E BENESSERE
CAMMINARE UNA CURA SENZA CONTROINDICAZIONI
46 · TREKKING&Outdoor
Testo di Massimo Clementi
CAMMINARE OGNI GIORNO, SENZA ESAGERARE MA CON COSTANZA, PUÒ MIGLIORARE LA SALUTE FISICA E QUELLA MENTALE DELLE PERSONE. UN’ATTIVITÀ CHE È ALLA BASE DELLA NOSTRA EVOLUZIONE.
T
ra le prime cause di decesso e invalidità in Europa troviamo un insospettabile nemico, la sedentarietà. La mancanza di movimento fisico provoca in Europa circa 600 mila decessi all’anno. Questi sono i dati diffusi dal Centre for Economics and Business Research che, ad una prima vista, potrebbero lasciare increduli per la loro grandezza.
SEDENTARIETÀ: IL NEMICO PUBBLICO NUMERO 1! La situazione si fa più chiara facendo un breve elenco delle patologie direttamente collegate alla sedentarietà, stiamo parlando di alcune tra le più diffuse malattie contemporanee: diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro, osteoporosi. Sono patologie croniche che colpiscono in massa gran parte delle popolazioni occidentali, compresi gli Italiani, e che sono legate per lo più a stili di vita sbagliati. Concentrandoci sul nostro paese, secondo dati Istat, tra gli italiani sono circa 3,9 milioni i diabetici, 2 milioni e 250 mila vivono con una diagnosi di tumore. L’incidenza delle patologie cardiovascolari è ancora più alta, per esempio la sola ipertensione provoca circa 240 mila morti l’anno ed è responsabile del 47% delle cardiopatie ischemiche e del 54% degli ictus cerebrali (Dati della Società Italiana Ipertensione Arteriosa). Questi numeri danno l’idea delle dimensioni del problema e spiegano perché la sedentarietà vada considerata un vero e proprio killer silenzioso e insospettabile. La comunità scientifica nei paesi occidentali è concorde nel ritenere il camminare un ottimo strumento
per prevenire e, parzialmente, curare queste patologie. Un gesto naturale, insito nella stessa natura dell’uomo che, negli ultimi decenni con lo sviluppo dei mezzi di trasporto, ha perso sempre più terreno nei confronti di uno stile di vita poco attivo.
CAMMINARE OGNI GIORNO: I VANTAGGI Non servono impianti sportivi, non serve essere iper allenati e non occorrono attrezzature costose e tecnologiche, per camminare basta avere un po’ di tempo e buona volontà, ed è possibile farlo ogni giorno un po’. È un esercizio semplice in grado di donarci grandi benefici, rafforza la muscolatura delle gambe, aiuta ad eliminare i chili di troppo, contrasta l’insorgere del diabete, mantiene il cuore in salute ed è un ottimo metodo per scaricare la tensione delle giornate lavorative. Per questo diversi paesi occidentali stanno sperimentando politiche sanitarie e sociali che (ri)mettono il camminare e la bicicletta al centro della mobilità urbana. Nel nord Europa questi sono modelli di sviluppo già consolidati, in Italia le cose stanno iniziando a cambiare ora. La sedentarietà sta diventando un costo sempre più alto per i bilanci statali, il sistema sanitario eroga ogni anno migliaia di prestazioni verso pazienti che presentano patologie direttamente connesse all’inattività. Importanti sono anche i costi indiretti, dovuti all’aumento dei congedi per malattia, delle inabilità al lavoro e delle morti precoci. Una stima effettuata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermando che per una popolazione di dieci TREKKING&Outdoor · 47
LIGURIA Testo di Marco Carlone
Liguria SENTIERO
52 · TREKKING&Outdoor
ne n o P i d Ri v i e r a
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te DA UN LATO IL BLU DEL MARE, DALL’ALTRO IL VERDE DEI BOSCHI. UNA STRISCIA DI TERRA BATTUTA CHE CELA NEL SUO ABITO ESSENZIALE E SPARTANO UN FILO D’ARIANNA LUNGO 650 CHILOMETRI, PER PERDERSI CON ANIMA E CORPO TRA LE BELLEZZE DI LUOGHI SPECIALI. È IL SENTIERO LIGURIA, UN PERCORSO CHE ATTRAVERSA LA REGIONE DA PARTE A PARTE, DA VENTIMIGLIA A BOCCA DI MAGRA, IMMERGENDOSI TRA BORGHI SECOLARI E UNA NATURA SEMPRE PRONTA A SORPRENDERE. TREKKING&Outdoor · 53
LOMBARDIA Testi di Enrico Bottino e Tecla Bertarini Foto Archivio Parco Regionale della Grigna Settentrionale
LE VOCI DELLA
NATURA
L’
eccezionale diversità di clima e ambienti è dovuta alla complessità geologica e orografica dell’area protetta, oltre alla varietà altimetrica nel passaggio dal Lago di Como alle cime più alte. Anche per questo il Parco Regionale conta una peculiare biodiversità e un grande interesse geologico e paleontologico, nonostante la sua superficie limitata. Questa grande varietà rende ancora più responsabili e attenti il Parco Regionale della Grigna Settentrionale e la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, impegnati al mantenimento dello stato di conservazione e tutela di questo “capitale naturale” dell’arco prealpino. Non solo: camminando lungo l’ampia rete sentieristica dell’area protetta, l’escursionista potrà comprendere quanto l’uomo nei secoli trascorsi abbia inciso al meglio sul territorio coniugando armoniosamente attività produttive e tutela delle risorse ambientali. Ad un passo dalla silhouette delle cime occidentali delle Orobie, emerge il doppio profilo imponente della Grigna Meridionale (2.177 m) e della Grigna Settentrionale, la più alta (2.409 m). Il fianco sud-occidentale, più severo e riservato agli alpinisti ed escursionisti esperti, degrada rapidamente verso la sponda orientale del Lario, mentre il versante est, più invitante e rasserenante – dove sono protagonisti boschi di faggio e pascoli – scende dolcemente verso la Valsassina. A nord, invece, uno dei più noti gruppi montuosi della Lombardia è formato da una grande
PASSO DOPO PASSO, IL DESIDERIO È QUELLO DI ANDARE INCONTRO AI RIFUGI, LUOGHI OSPITALI CHE CONSENTONO DI APPREZZARE LA MONTAGNA PIÙ VERA E MERAVIGLIARSI DELLA MOLTEPLICITÀ DI FORME VIVENTI CHE RENDONO IL PARCO REGIONALE DELLA GRIGNA SETTENTRIONALE UN ECOSISTEMA NOTEVOLE, CON UNA GRAN VARIETÀ DI SPECIE ENDEMICHE, AMBIENTI ESCLUSIVI, PAESAGGI CARATTERISTICI. TREKKING&Outdoor · 63
CONSIGLI DI TREKKING
LE APP PER NON PERDERSI
72 · TREKKING&Outdoor
LE APP DELL’OUTDOOR
Testo e foto di Enrico Bottino
IL MONDO TOUCH AVANZA, È COMODO E INTUITIVO, C’È POCO DA FARE! COMPUTER, TABLET E SMARTPHONE HANNO CAMBIATO LA NOSTRA VITA IN TUTTI I CAMPI, ANCHE IN QUELLO OUTDOOR. VEDIAMO COME.
Q
uando meno te lo aspetti gli applicativi possono venirti in soccorso, in particolare quelli per le previsioni meteo e le App per l’orientamento e i percorsi outdoor. In questo articolo prendiamo in esame alcune delle App che consentono agli escursionisti di mettere in comune le proprie esperienze outdoor e di camminare più sicuri. La rivoluzione informatica ha aperto la strada a un mondo basato sulla reciprocità e scambio di conoscenze tra infinite comunità, anche quella outdoor. Grazie alla rete internet possiamo ridurre il rischio d’imprevisti, documentarci sulle attrazioni naturalistiche e storico-culturali del territorio, prendere visione dell’itinerario che ci apprestiamo a fare, recuperarne perfino i dati tecnici per noi fondamentali: difficoltà, tempo di percorrenza e dislivello del percorso. Gli amanti della fotografia possono addirittura prevedere l’orario migliore per immortalare un panorama o la facciata di una chiesa grazie ad alcune funzioni di Google Earth. Ormai siamo entrati nell’era digitale, anche l’hiking si è informatizzato, tante indicazioni le possiamo reperire in data-base specializzati che possono essere implementati dal mondo outdoor touch grazie ad una esperienza utente condivisa. Per accedere a queste risorse dobbiamo collegarci a internet, il più potente mezzo di raccolta e diffusione dell’informazione su scala globale, e per farlo possiamo utilizzare computer, tablet e smartphone, dispositivi che hanno contribuito a modificare le nostre abitudini. I numeri sono dalla nostra parte: eccetto pochi italiani anacronistici che squadrano lo smartphone come se fosse una navicella spaziale, tutti escono
di casa con questo “telefono intelligente”, indispensabile per comunicare a voce (99,3%) e per andare in rete e cercare informazioni (97,8%). Dalle percentuali si comprende che questo dispositivo mobile è diventato uno strumento indispensabile della nostra quotidianità per il 75,7% degli italiani (Rapporto Italia dell’Eurispes). Lo smartphone presenta le potenzialità di un piccolo computer, può essere personalizzato installandovi gli applicativi che si preferiscono e facendo leva sulle sue potenzialità GPS e sulle mappe digitali a uso escursionistico, può guidarci lungo i sentieri della natura e farci condividere i percorsi con la grande community del mondo outdoor.
IL MONDO TOUCH AVANZA Ormai lo abbiamo capito: calcolatori, algoritmi ed elaboratori elettronici vengono incontro agli escursionisti per pianificare, gestire e documentare le loro camminate. Bussola, barometro e carte topografiche sono stati soppiantati dai navigatori satellitari, oggetti tecnologici a loro volta insediati dai più comuni dispositivi mobili che ci accompagnano in ogni momento della giornata. Nove volte su dieci lo smartphone è in grado di comunicare con precisione la nostra posizione geografica e permette di mappare i nostri spostamenti, fornendo ulteriori indicazioni (quota, lunghezza del percorso, dislivello, ecc.). Prima di addentrarci nel vasto panorama delle applicazioni escursionistiche è necessaria una premessa: le App si pongono come intermediarie tra l’utente che utilizza lo smartphone e il sito internet dove consultare le descrizioni dettagliate di itinerari, mappe, foto e dati tecnici. I dispositivi mobili TREKKING&Outdoor · 73
DOLOMITI ORIENTALI Testo e foto Foto di di Vittorino Cesare ReMason
IL FASCINO IRRESISTIBILE ALPI, il PAESAGGIO DELLE CENGE e la LUCE
80 · TREKKING&Outdoor
LE CENGE, LINEE AEREE ORIZZONTALI, A VOLTE CONTINUE, CHE CINGONO E FASCIANO UNA MONTAGNA COME UN SOLCO DELLA FRONTE, ALTRE DISCONTINUE CHE VANNO AD INTERROMPERSI NEL VUOTO, MAGARI IN PIENA PARETE. CENGE SOTTILI, STRETTE, INCERTE, ALTRE BELLE COMODE, LARGHE TANTO DA PASSARCI CON UN CARRO; ARDITE CORSIE SOSPESE TRA PARETI CHE DA LONTANO O DAL BASSO, SEMBRANO INSORMONTABILI E CHE POI, CON UN PO’ DI MESTIERE, CORAGGIO ED ESPERIENZA, TROVI SPESSO FACILMENTE PERCORRIBILI.
L
a cengia è una originale struttura naturale. Segna la fronte dei monti e nel suo andamento orizzontale sembra niente più di un motivo ornamentale, ma quando l’uomo colonizzò la montagna scoprì ben presto nelle cenge i numeri di una combinazione che apriva tutte le porte, il mezzo per eludere le barriere della verticalità. Nelle vecchie imprese alpinistiche la cengia ebbe ancora questa funzione, poi perse progressivamente importanza, per divenire solo un punto di sosta lungo le arrampicate del filo a piombo, nelle quali gli ostacoli non si evitano più. La cengia continua ha anche un’altra vita, quella scritta nella storia delle genti che la praticavano non per svago, ma per sopravvivenza. Cacciatori sulle tracce di camosci, soldati impegnati nelle tragiche guerre, TREKKING&Outdoor · 81
OBIETTIVO TERRA Dodici immagini per raccontare il fascino della natura e del territorio del Bel Paese
“Dall’Alpe a Sicilia” le immagini vincitrici dell’edizione 2017 del concorso “Obiettivo Terra” testimoniano l’inestimabile patrimonio custodito dai parchi italiani. Anche quest’anno le fotografie premiate da Fondazione Univerde e Società Geografica Italiana il 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, ci restituiscono il senso di paesaggi unici al mondo, fatti di ambiente naturale, storia e tradizioni umane. Il concorso “Obiettivo Terra”, cui la rivista TREKKING&Outdoor ha dato sin dall’inizio il proprio
LA FOTO VINCITRICE
contributo come media partner, vuole contribuire alla diffusione di un modello di turismo responsabile e alla conservazione delle tradizioni locali agricole, artigianali e storico culturali. In queste pagine diamo la parola alle immagini, lasciando che a condurci in questo straordinario viaggio fra le bellezze italiane siano gli scatti di Tania De Pascalis (vincitrice dell’edizione 2017) e degli altri fotografi che si sono aggiudicati le diverse Menzioni previste dal regolamento.
Giovanissima, con una foto che ritrae una pattinata sul lago ghiacciato di Braies, nella provincia autonoma di Bolzano, Tania De Pascalis si è aggiudicata il primo premio della 8a edizione del concorso fotografico “Obiettivo Terra”. La giuria ha decretato per la prima volta la vittoria di una donna e del Parco Naturale Regionale Fanes-Senes-Braies (Trentino-Alto Adige). 92 · TREKKING&Outdoor
MENZIONE ANIMALI
Uno splendido esemplare dell’elusivo Lupo appenninico (Canis lupus italicus) nel territorio del comune di Pescasseroli, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Foto: Giancarlo Mancori
MENZIONE ALBERI E FORESTE
Le armonie di forma e luce del Bosco dei Faggi Torti che colora le alture di Rocca Santa Maria, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Foto: Francesco Ferruzzi
MENZIONE AREA COSTIERA
Le onde dell’Adriatico si infrangono sulle rocce dello Scoglio della Seggiola del Papa, sulle coste marchigiane del Parco Regionale del Conero. Foto: Loris Cintio. TREKKING&Outdoor · 93
CONSIGLI DI TREKKING
TREKKING DI PIÙ GIORNI
INTO THE WILD! ATTREZZATURE E CONSIGLI PER CHI VUOLE AFFRONTARE UN TREKKING DI PIÙ GIORNI IN COMPLETA AUTONOMIA
96 · TREKKING&Outdoor
Testo di Serafino Ripamonti
TENDA, SACCO A PELO, MATERASSINO, FORNELLO, CIBO, ACQUA… SI FA PRESTO A METTER SU CHILI! IL PROBLEMA DI CHI VUOLE TRACORRERE UNA NOTTE DI BIVACCO È PROPRIO QUESTO: CHE TUTTO PESA SULLE SUE SPALLE.
P
er ragionare su cosa serve, cosa è indispensabile e cosa no, bisogna partire da lì, dalla dura realtà delle leggi della fisica e della fisiologia umana. Probabilmente non andiamo tanto fuori strada immaginando che il bivacco dei sogni per la maggior parte degli escursionisti prevede cena al tavolo con primi, secondi di carne e pesce, dolce al cucchiaio, vino, caffè e ammazzacaffè, pernottamento in tenda personale modello “dome”, materasso in lattice di almeno 20 cm di spessore, lenzuola, piumone, ambiente climatizzato, colazione in “camera” con cornetto caldo, cappuccio con cacao e succo di frutta…. Sogni, appunto. La realtà è ben altra cosa e può capitare anche che tutto si risolva in una barretta energetica al gusto di segatura, biscotti sbriciolati, sorso d’acqua (piccolo che c’è n’è poca!), materassino millimetrico, sistemazione più o meno agile nel sacco e… buona notte! Non è propensione al masochismo, è che la logistica ha le sue esigenze e, di volta in volta, per poter chiudere lo zaino e caricarcelo sulla schiena senza collassare, occorre decidere quali, fra le tante preziosissime e comodissime attrezzature a nostra disposizione, debbono rimanere a casa e quali, invece, saranno utili/indispensabili. Fare questa scelta è una questione di gusti, farla bene è una questione di esperienza, materia prima rarissima, che nessuno ci può regalare e che si può accumulare solo col tempo e con qualche nottata non proprio riposante… Tutta questa premessa serve a chiarire che i consigli che vi stiamo per dare non sono “comandamenti” e
vanno di volta in volta valutati e adeguati alle caratteristiche tecniche e alla logistica dell’escursione che vi apprestate a fare.
L’ABBIGLIAMENTO L’abbigliamento necessario per un’escursione con bivacco non è poi tanto differente da quello di una normale gita giornaliera e, ovviamente, va selezionato in base alla durata dell’escursione e alle condizioni climatiche e meteorologiche della stagione e del luogo meta della nostra gita. Tenete sempre conto dello sbalzo termico fra giorno e notte, quindi, se necessario, equipaggiatevi con abbigliamento pesante: una giacca in piuma aggiunge pochi grammi e poco volume allo zaino e consente di godere di una serata all’aperto senza surgelare. Portatevi il cambio di biancheria intima e magari una calzamaglia leggera da indossare stando nel sacco, più che altro per evitare il contatto diretto della pelle con il materiale sintetico, che alcuni trovano poco gradevole. Un paio di sandali leggeri possono essere una comodità che si fa parecchio apprezzare dopo una giornata trascorsa con gli scarponi ai piedi…
LA CUCINA Vivere, o meglio sopravvivere, con le sole barrette si può, almeno per qualche giorno. Quindi, volendo, è possibile effettuare un’escursione in autosufficienza anche senza prendere in considerazione la cucina dei cibi. D’altra parte c’è anche chi è vissuto nel deserto per anni nutrendosi di locuste… Se però non avete la vocazione dell’asceta, la prima cosa cui pensare è TREKKING&Outdoor · 97
PERÚ Testo e foto di Giancarlo Sardini e Guide Don Bosco In senso orario Ai piedi del Huascaran, Verso il Nevado Pisco, Rifugio Don Bosco Huascaran
RIFUGI
ANDINI
otto giorni ai piedi della
Cordillera
TREKKING&Outdoor · 105
È ONLINE IL TREKKING BOOK STORE! Abbiamo sempre lavorato ad ogni numero della rivista come fosse un pezzo unico, una pubblicazione da collezionare e conservare, magari da rileggere nel tempo. Ogni rivista è il racconto degli aspetti più caratteristici e intimi di un luogo, un territorio o una città da scoprire col passo lento e attento del camminatore. Le nostre storie, numero dopo numero, hanno narrato le tradizioni e le culture di popoli e terre vicine e lontane. Abbiamo creato un luogo adatto a contenere molti di questi racconti e storie, per farle scoprire o riscoprire ad ogni nostro lettore. Si chiama TREKKING BOOK STORE e lo trovate online!
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