Firenze Made in Tuscany n. 3

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spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2, lettera b - legge 662/96 - filiale di Firenze - contiene IP - euro

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COVER STORY

Sting. Tuscany my love

NEW GLAMOUR The dress

ITINERARIES

Le isole su prenotazione The upon reservation islands

Top lifestyle guide

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Carré “Belles du Mexique” in twill di seta. Cache-cœur in vitello patinato. Bracciale in oro. Hermès. Piazza degli Antinori 6/r. Firenze. Tel. 055 23 81 004.


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C OV E R STORY 40 Sting

Tuscany my love by Ilaria Ciuti

P E OP L E

24 Pietro Del Vaglio

Il designer - The designer by Elena Moretti 26 Jamaica Salvato La creativa - The creative 28 Jennifer Tattanelli Mrs. Su Misura - Mrs. Made-to-Measure 30 Tommaso Grasso Il collezionista - The collector by Elena Moretti 32 Ann Marie Scichili La texana - The Texan lady by Nita Tucker 58 Colombo Estetica della discrezione The aesthetics of discretion by Gianni Mercatali 91 Sandro Fratini Vi presento l’Orologio May I introduce The Watch 96 Claudia Zanella L’indipendente - The indipendent by Teresa Favi 100 Andrea Della Valle Coup de foudre - Love at first sight by Andrea Della Valle

SUMMER 161 Fulvio Codecasa

Gente di Viareggio People of Viareggio by Antonio Fulvi

HERA LDRY

86 Frescobaldi e Carrassi Ginnasi Portinari La discendenza di Beatrice Portinari Beatrice Portinari’s descendant by Domenico Savini

FA SHION 104 Pitti Uomo

Firenze si riprende la moda

Florence gets fashion back by Eva Desiderio 110 Luxury for him Eleganza maschile - Men’s elegance 118 Fashion Designers (f/w 07-08) The glam and the dress by Marta Inncoenti Ciulli 128 Fashion Accessories Vertigo 131 Scouting at polimoda Nuovi talenti - New talented persons by Teresa Favi 136 Haute Jewellery Animalier by Marta Inncoenti Ciulli 141 Felice Limosani Scenari - Scenarios


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SUMMER

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174 Maremma

Opera à la carte by Paolo Pellegrini 75 Architecture Villa Apuana. La magia del ricordo Villa Apuana. Magic Memories by Massimo Listri 82 Painting Lo Studiolo di Francesco I Francesco I’s Studiolo by Fabrizio Moretti

46 Opera

I T I NE R A RI E S 52 Concierge Tips

Le piscine esclusive di Firenze Exclusive pools in Florence by Caludio Meli 62 Versilia Signore e signori: La Capannina Ladies and Gentlemen: La Capannina 154 Gorgona, Montecristo, Pianosa Le perle minori12 lustri di gloria The minor pearls by Nicky Swallow 166 Ferrari anniversary 12 lustri di glori Twelve lustrums of glory 168 Borgo della Baganaia L’Arcadia abita qui Arcadia is here by Guido Parigi

Di-vino

sapor di Maremma DiVine taste of Maremma by Gianni Mercatali 179 Renzo Piano 7500 mq di rivoluzione A revolution 7500 square meters wide 180 Villa Fontelunga Felicità contemporanea Contemporary joy of living by Olivia Strigoli

WHAT’S C OO L 113 PULLOVERS 115 JACKETS 117 SHOES 133 BAGS 135 BEAUTY 145 DESIGN

EVENTS 67 EMILIO PUCCI ANNIVERSARY 71 POMELLATO 151 SMILE/FONDAZIONE BACIOTTI 152 FIRMO

SHOT ON SIT E 68, 72, 185, 186, 189, 190, 193 GUIDE

195 new shops 199 Ristoranti e alberghi - Dining, and hotels by Claudio Meli


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trimestrale di moda, eventi e lifestyle

Publishers Gianluca Fontani, Luca Gori, Ori Kafri, Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini Editor in Chief Matteo Parigi Bini

MAGAZINE STORY Non è un caso che il cuore di Firenze, la sua campagna e le province toscane siano la terra di artisti, imprenditori, creativi e professionisti per i quali è un’ovvietà saltare su un aereo, sbrigare gli affari e tornare rapidi nel Chianti, in Versilia o ‘diladdarno’. Questo è lo stile di Sting, figlio adottivo del Valdarno da vent’anni, di Fulvio Codecasa, di Andrea Della Valle, Claudia Zanella, Linda Loppa, Ann Marie Scichili, alcuni protagonisti di questo numero. Ma la Toscana è anche il piacere di perdersi nelle sue vaghe bellezze. Specialmente se una guida ufficiosa sussurra all’orecchio percorsi trasversali e itinerari semisconosciuti. In Versilia il mood del momento è bazzicare i locali storici, La Capannina di Franceschi rimane ancora un luogo magico. Abbiamo puntato la rotta verso le isole ‘su prenotazione’: Gorgona, Montecristo, Pianosa. Rare, protette e preziose per la loro natura selvaggia e il mare incontaminato. E sulle languide colline della Maremma dove anche Renzo Piano ha realizzato una cantina dall’architettura avveniristica. L’ora dell’aperitivo a bordo vasca di una delle piscine sui tetti di Firenze. Poi all’opera lirica, ma solo festival all’aperto: in ville, giardini, sulla promenade di un lago. Ogni giorno, per strada l’eccezionale lievitazione del fenomeno moda è sotto gli occhi di tutti. Lo dice a gran voce anche Pitti Uomo, non più soltanto cult della moda, ma calamita di eventi, mostre, serbatoio di tendenze. Si rafforzano le attività e la qualità della scuola di fashion design Polimoda, che punta a coinvolgere la città in maniera sempre più stretta. Di moda ne parliamo abbondantemente in questo numero, con un linguaggio adeguato al momento: scatti on the road per gli abiti corti. Mentre gli accessori e i suggerimenti guardano in anteprima già al prossimo inverno. It is no accident that the heart of Florence, the Tuscan countryside and towns are home to artists, entrepreneurs, creatives and professionals who just jump on a plane, do business across the world and rush back to their houses in the Chianti and Versilia area or downtown Florence. That is what Sting, who has been living in the Valdarno area for the past twenty years, Fulvio Codecasa, Andrea Della Valle, Claudia Zanella, Linda Loppa and Ann Marie Scichili do. They are the protagonists of this issue. Tuscany means also getting lost among its beautiful sights. Especially if an unofficial guide whispers less obvious or even unknown itineraries in your ear. On the Versilian coast the trend is to go to historic clubs, above all, La Capannina. We head for the “upon-reservation” islands: Gorgona, Montecristo, Pianosa. Unique, protected and precious gems because of their wild nature life and limpid waters. A poolside drink on one of Florence’s roof terraces. And then we go to the opera, but only in the open: in villas, gardens, on the lake. Fashion has spread like a “pandemic”: it’s before everybody’s eyes. Pitti Uomo, a point of reference for fashionistas, trend-setters and art lovers, proves it. The Polimoda School is growing at rapid pace and aims at involving the city in its activities as much as possible. We talk a lot about fashion in this issue, through a language fit to reflect the times: on the road photos of short dresses, while accessories and fashion tips are projected into the coming winter.

Fashion Director Marta Innocenti Ciulli Co-editor Guido Parigi Bini Managing Editor Teresa Favi Contributors Ilaria Ciuti, Eva Desiderio, Andrea Della Valle, Sandro Fratini, Antonio Fulvi, Linsday Funston, Felice Limosani, Massimo Listri, Alessandra Lucarelli, Claudio Meli, Gianni Mercatali, Elena Moretti, Fabrizio Moretti, Paolo Pellegrini, Domenico Savini, Olivia Strigari, Nicky Swallow Photographers Lucia Baldini, Alessandro Bencini, Colombo, Michael Tammaro (cover) Giovanni Giannoni, Fabio Lenzini, Lauro Lenzoni, Massimo Listri, Ruggero Mengoni, New Press Photo Art Editors Chiara Bini, Manuela Giardi, Alessandro Patrizi Translations Tessa Conticelli Advertising Director Alex Vittorio Lana - adv@firenzemagazine.it Advertising Assistent Alessandra Nardelli Editorial office via dei Fossi, 14/c - 59100 Prato - Italy ph +39.0574.730203 fax +39.0574.730204 - redazione@firenzemagazine.it Branch piazza S.M. Novella 9/10 r – 50123 Firenze - Italy - ph +39.055.2645282 N. Bayshore Dr. #1101 - FL 33137 - Miami 2000 - Usa ph +1.305.213-9397 fax +1.305.573-3020 Società Editrice

gRUPPO e DITORIALE

via dei Fossi, 14/c - 59100 Prato - Italy ph +39.0574.730203 - fax +39.0574.730204 www.firenzemagazine.it - traffic@firenzemagazine.it Registrazione Tribunale di Prato - n° 9/2006 del 15.12.2006 Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2, lettera b – legge 662/96 – Filiale di Firenze - Contiene IP Stampa Baroni & Gori - Prato Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana


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C O N T R I B U T O R S Ilaria Ciuti, scrive su Repubblica dal 1988 (redazione di Firenze). Si occupa dai temi dell’ambiente a quelli del traffico, economia, cultura, fenomeni sociali e moda. Viaggia in bicicletta, ha una figlia di ventidue anni, ha sempre vissuto a Firenze. Ilaria Ciuti has been writing for Repubblica (Florentine staff). She deals with matters ranging from environment to traffic, economy, culture, social phenomena and fashion. She travels by bike, has a twenty-two year old daughter and has always been living in Florence. Andrea Della Valle. Amministratore unico in diverse società del gruppo Tod’s è Ad. e Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione della Società. E’ anche membro del Consiglio di Amministrazione di Altagamma e dal dicembre 2004, è Presidente di ACF Fiorentina. Andrea Della Valle. Director of various companies of the family-owned group. He is also managing director and vice-president of Tod’s spa’s board of directors and member of Altogamma’s board of directors. Since December 2004, he has been president of ACF Fiorentina. Eva Desiderio. Romana ma ormai fiorentinissima, caporedattore di Quotidiano Nazionale - La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno - da venti anni inviato di costume e moda nel mondo. Conosce molto bene Firenze e i suoi protagonisti. Eva Desiderio. Born in Rome, but now totally Florentine, is managing editor of Quotidiano Nazionale - La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno - she has been a fashion correspondent for the last twenty years. She knows Florence and its protagonists very well. Sandro Fratini. Avvocato. Dal 1977 nell’azienda di confezioni del padre Giulio e dello zio Fiorenzo, la Super Rifle spa. Dal 2000 è presidente ed unico socio della Super Rifle. Da anni ha diversificato gli investimenti nell’immobiliare e alberghiero. Sandro Fratini. Laywer. He has also been working in his family’s manufacturing company, Super Rifle Spa, since 1997. He has been president and sole partner of Super Rifle since 2000. In the past years he has diversified his investments in the real estate and hotel industry. Antonio Fulvi, livornese ma da vent’anni residente sull’isola di Capraia. Giornalista professionista dal 1963, è direttore della “Gazzetta Marittima”, de “Il tagliamare” e scrive per il gruppo QN (Nazione, Carlino e Giorno). E’ un fissato di vela e di gommoni. Antonio Fulvi was born in Leghorn and has been living on the island of Capraia for twenty years. A professional journalist since 1963, he is editor in chief of “La Gazzetta Marittima” and of “Il Tagliamare”. Fulvi also writes for the QN group. He loves sailboats and tenders. Marta Innocenti Ciulli, 34 anni di moda, di cui 20 passati come direttore di testate con un unico soggetto: moda e tendenze. Un lavoro-passione che le ha corrisposto profondamente. Ama i suoi figli, la casa e il lavoro, la fotografia, il cinema. Marta Innocenti Ciulli, 34 four years in the fashion business, of which twenty spent as editor in chief of magazines specialized in fashion and trends. A job and a passion just right for her. She loves her children, home, job, photography and movies. Felice Limosani, nato come Dj, ha percorso i fenomeni dell’intrattenimento e dei nuovi linguaggi espressivi. E’ direttore creativo di Luisaviaroma. Oggi lavora in Europa con una formula che associa arte, comunicazione e intrattenimento. Felice Limosani, who started off as a DJ, has explored the entertainment and new expressive languages world. He is art director of the Luisaviaroma store. At present, he has adopted a new formula combining art, communication and entertainment.


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C O N T R I B U T O R S

Wanda

Spilla in oro giallo brillanti e chiar di luna

Massimo Listri, fotografo, vive a Firenze, collabora con continuità alle riviste «AD» e «Fmr» e con frequenza a molti periodici stranieri, tra cui «Connaissance des Arts» e «L’Eœil». Ha pubblicato oltre 30 libri di arte e alta architettura. Massimo Listri, photographer, lives in Florence and collaborates with the magazines “AD” and “FMR” and frequently with many international magazines such as “Connaissance des Arts” and “L’Eoeil”. He has written over thirty art and architecture books. Gianni Mercatali, esperto di comunicazione, osservatore dei comportamenti sociali, giornalista pubblicista, coltiva un amore tenace per la Versilia dove ogni estate trasferisce la propria attività nella sua tenda – ufficio. Gianni Mercatali, communication expert, social behaviours observer, freelance journalist, loves passionately the Versilian coast where every summer he works... under his tent on the beach. Fabrizio Moretti, laureato in lettere, inizia a dirigere a soli 22 anni la Galleria Moretti, nel cuore di Firenze. Specializzata nei dipinti di alta epoca italiani, soprattutto toscani. Nel 2005 ha aperto una galleria in New Bond Street a Londra. Fabrizio Moretti, graduated in arts and letters and at the age of twenty-two opened the Moretti Gallery. Located in the heart of Florence, the Moretti Gallery is specialized in ancient Italian paintings, especially Tuscan. In 2005 Fabrizio opened a gallery in New Bond Street in London. Paolo Pellegrini lavora a “La Nazione”, dove si occupa di cultura, spettacoli ed enogastronomia. E’ nato e vive nel Chianti, e certamente deve al fascino di questa meravigliosa terra, l’amore per il bello, il buono e tutto quello che racconta la storia dell’uomo legato al proprio territorio. Paolo Pellegrini works for “La Nazione” where he writes about culture, shows, food and wine. He was born and lives in the Chianti area and he certainly owes to this wonderful land the passion for beauty, goodness. Domenico Savini, storico delle famiglie fiorentine, esperto di araldica e genealogia, collabora con importanti istituti e con riviste specializzate sulla materia. Tiene periodicamente conferenze sull’argomento. Vive e lavora a Firenze. Domenico Savini, historian and expert in heraldry and genealogy, collaborates with important institutes and specialized magazines. Domenico periodically holds conferences on the subject. He lives and works in Florence. Olivia Strigari, Italo-francese, con un incarico di vice caporedattrice della rivista Hotel&Lodge-Italia che la divide tra Parigi e Firenze. Gusto personale e curiosità giornalistica, è sempre a caccia di nuovi alberghi nel mondo intero. Olivia Strigari. Italian-French by birth, she divides her time between Paris and French because of her position as vice editor-in-chief of the magazine Hotel&Lodge-Italia. Personal taste and journalistic curiosity lead her in search of new hotels throughout the world.

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Nicky Swallow si è trasferita a Firenze nel 1981, ha scritto su Firenze e la Toscana per più di 10 anni. Collabora a numerose riviste che si occupano di turismo in Toscana, fra le quali Traveller di Condé Nast. E’specialista di cibo, ristoranti, alberghi. Nicky Swallow moved to Florence in 1981. She has been writing about Florence and Tuscany for more than 10 years. She writes for many magazines specialized in tourism in Tuscany such as Traveller by Condé Nast. She is a food, restaurant and hotel connoisseur.


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FLO P EOPL E text Elena Moretti

Il designer

Ascoltare l’immaginario degli altri Finding out people’s dreams Da Napoli a Firenze. Puoi raccontarci questo percorso? Napoli è una città forte, da tutti i punti di vista: colori, suoni, relazioni, architetture. Tutto a quel tempo mi pareva urlato: un contesto nel quale non trovavo una mia giusta collocazione, un esterno che discordava con il mio modo di essere. Firenze mi ha restituito la tranquillità interiore. In cosa consiste la tua filosofia dell’abitare? Ho sempre pensato che lo spazio abitativo fosse il nostro specchio più eloquente. Il mio metodo consiste nell’ascoltare l’immaginario del committente e tradurlo in termini di forme, luci, colori e materiali. C’è un incontro che ti ha cambiato la vita? L’incontro con Achille Bonito Oliva, nel 1994. Attraverso la sua presentazione della mia Grace (poltrona a forma di bocca con linguaccia a vista, prodotta oggi dalla ditta Mirabili) ho potuto prendere consapevolezza della svolta che avevo dato alla scultura, rendendola accessibile all’ambiente domestico, senza rinunciare ad un segno artistico forte. Lo spazio da te disegnato a cui ti senti più legato? Un boutique hotel interamente dedicato a Caterina de Medici, nel centro di Firenze. La richiesta più strana di un committente? Un cliente americano sognava di possedere una cascata che partisse dalla testiera del letto e terminasse in una piccola piscina ai piedi dello stesso. Luoghi di Firenze ad alto tasso di vibrazioni positive... Piazza Santa Croce: non finisce mai d’incantarmi. Il piatto che ti riesce meglio? Amo creare con il cibo: è sempre molto apprezzata la mia vellutata di semolino con gamberi in salsa piccante.

Pietro Del Vaglio. Interior e industrial designer, è di origini napoletane ma vive a Firenze da un ventennio. Le sue creazioni sono state esposte negli showroom delle più importanti città mondiali. Ha la passione della fotografia. An interior and industrial designer, Pietro del Vaglio is of Neapolitan origin but has been living in Florence for twenty years. His creations have been shown worldwide. He is passionately fond of photography.

24 MAGAZINE

From Naples to Florence. Why? Naples is a strong city from all points of view: colors, sounds, relationships, architecture. Everything seemed so loud to me: a place where I didn’t feel at ease, a world that contrasted with my way of being. Florence restored my peace of mind. What does your philosophy of interior design involve? I have always believed that domestic spaces are the mirror of our personality. My method consists in finding out the customer’s dreams and making them come true in terms of forms, lights, colors and materials. Who is the person that changed your life? Achille Bonito Oliva whom I met in 1994. He presented my Grace (a mouth-shaped armchair with its tongue out, produced today by Mirabili) and made me realize that I had transformed sculpture into an artistic piece of furniture. What is the project you are most fond of ? A boutique hotel entirely devoted to Caterina de Medici, downtown Florence. What is the strangest request you have ever had from a customer? An American customer dreamt of having a waterfall starting from the headboard and ending in a small pool at the foot of the bed. Which are the spots in Florence that make you feel good? Piazza Santa Croce: it never ceases to amaze me. What is your best dish? I love creating with food. My semolina cream with prawns and spicy sauce is always a hit.


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FLO P EOPL E text Elena Moretti

La creativa

Grande intuito e qualche rinuncia Insight and some sacrifices Il tuo lavoro è basato sulla creatività. Ci racconti come hai iniziato? Ho sempre avuto le idee piuttosto chiare, scegliendo all’Istituto d’Arte l’indirizzo di grafica pubblicitaria e poi frequentando l’Accademia Cappiello. Una grande passione che insieme a tanta determinazione, umiltà e un pizzico di fortuna mi hanno portato subito ad avviare una attività tutta mia. La pittura, il cioccolato, l’agenzia: come si legano queste tre attività e, soprattutto, come riesci a fare tutto? Con un mix di creatività, passione, intuito e qualche rinuncia. Se dovessi eleggere il “tuo” maestro? Non ho dubbi: sicuramente mia nonna. Una donna eccezionale e un punto di riferimento fondamentale: l’incontro di due mondi che fanno parte di me. L’obiettivo che ti prefiggi giorno dopo giorno? Essere serena, perché da qui passa la vera carica per riuscire a fare tutto. Come si svolge la tua giornata tipo? Inizia dolcemente con un... budino di riso! Poi di corsa in ufficio tra riunioni e appuntamenti e, per finire, cerco di staccare la spina con una pausa in palestra o mi rilasso dipingendo. A Firenze ti senti a casa se vai a cena... Dai miei meravigliosi genitori, o nei luoghi dove incontro amici veri. La citazione che faresti tua? “Vita e sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare” (Schopenhauer).

Jamaica Salvato. Imprenditrice, creativa, pittrice. Nata a Firenze, 34 anni, origine italo-eritrea, dirige con la sorella Pamela un’agenzia pubblicitaria. Recentemente ha creato una ricercata linea di cioccolata: “Ego Chocolat”. Jamaica Salvato. Entrepreneur, designer and painter. She born in Florence, 34 years old, of Italian-Eritrean origin, she runs, with her sister Pamela, the advertising agency Jam Communication. She has recently launched the line of chocolate products “Ego Chocolat”.

26 MAGAZINE

Your work is pure creativity. How did it all begin? I’ve always had clear ideas. I attended the graphic design course at the School of Art and then the Cappiello Academy. A great passion combined with determination, humility and a bit of luck led me to open an agency of my own. A very important experience that helped me grow personally and professionally. Thanks to my innate positive attitude and enthusiasm toward new projects. Painting, chocolate, the agency: what do these three activities have in common and how do you do it all? The secret is a mix of creativity, passion, insight and some sacrifices. If you were to choose your “maestro”, who would it be? I have no doubts: my grandmother. An extraordinary woman and an essential point of reference for me. She is the combination of two worlds which are part of me. What is the goal you set yourself day by day? To be serene, because serenity gives me the energy to do everything. Could you describe your working day? It starts sweetly with... rice pudding! Then I run to the office and, at the end of the day, I try to relax in the gym or paint. Which is the place in Florence where you feel at home? At my parents’ house or where I meet my true friends. What is your motto? “Life and dreams are pages of the same book: reading them in order is living; skimming through them is dreaming” (Schopenhauer).


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FLO P EOPL E text Elena Moretti

Mrs. Su misura

Fare del bespoken un distinguo When bespoke makes the difference Come nasce il mix di culture che interpreti? Mio padre Giorgio ha avviato l’attività producendo pelletteria, borse e valigie lavorate a mano. Alla fine degli anni ’60 ha incontrato Catherine Ewing da New York, mia madre. Il fascino della città e della sua cultura è stata anche la scintilla della passione tra i miei genitori. Quanto a me, ho lavorato a Nyc per alcuni anni come merchandiser per Calvin Klein, prima di tornare a Firenze. Cosa trovi incredibile del vivere e lavorare a Firenze? Il connubio quotidiano di cultura e tradizione da condividere con persone differenti per nazionalità, lingua e modi di essere. A cosa non rinunceresti mai delle abitudini americane? Al mio “Bcb” (Bacon Cheese Burger)! A Firenze ti senti a casa se vai a cena... Da I’Garga o da Celestino. Poi, per una serata jazz mi ritrovo sempre più spesso al Golden View Open Bar. La richiesta più strana che ti ha fatto un cliente? Un vestito da sposa in pelle. Un set di quattro giacche reversibili in “pieno fiore” per una coppia americana e per i loro due... carlini. Il motto in cui ti rispecchi? “Meglio essere testa di lucertola che coda di leone”. In azienda ho capito che avrei voluto creare qualcosa di unico. Qualcosa che potesse essere riconosciuto non solo per le sue caratteristiche artigianali ma soprattutto per l’effetto di benessere che genera su chi lo indossa.

Jennifer Tattanelli. Si applica fin da giovane alla tradizione pellettiera fiorentina ereditata dal padre. Di madre statunitense, classe 1972. Oggi è una fashion designer, nota all’estero non solo per l’azienda di famiglia ma anche per l’atelier che realizza un raffinato servizio su misura. She has been devoting herself to the Florentine leather-making tradition since she was a child. Born in 1972 from Florentin father and an American mother. Today she is a fashion designer well known thanks to the atelier that offers a sophisticated made-to-measure service.

28 MAGAZINE

Where does your cultural mix come from? My father Giorgio started our leather manufacturing company by making handmade leather bags and suitcases. At the end of the sixties, he met my mother, Catherine Ewing from New York, who was fascinated not only by my father but by Florence and its culture as well. As for me, I worked in New York for a few years as merchandiser for Calvin Klein, before coming back to Florence. What is so incredible about living and working in Florence? The daily blending of culture and tradition that can be shared with people from completely different countries. One of your American habits that you would never give up? My “BCB” (Bacon Cheese Burger) ! In Florence you feel at home when you go to.... Garga or Celestino restaurants. Then, for some jazz music, to the Golden View Open Bar. What is the strangest request your have ever had from a customer? A leather wedding dress. And four double-face jackets for an American couple and their two.... pugs. What is your motto? “Better to be a lizard’s head than a lion’s tail”. I have always wanted to create something unique. Something that distinguishes itself not only because it’s handmade, but most of all because it makes the person who wears it feel very comfortable.


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FLO P EOPL E text Elena Moretti

Il collezionista 10.000 bottiglie da ammirare 10.000 bottles on display

Dalla ristorazione alla passione per il vino: ci racconti questo percorso? Ho sempre percepito i due mondi come indissolubili, ed è probabile che approfondire l’uno mi abbia aiutato a comprendere meglio l’altro. Più nell’intimo mi sono scoperto collezionista. Il vino è stata la prima passione. Come è nata l’idea di costruire una cantina? Cercavo uno spazio dove conservare i vini nei quali stavo investendo. Trovato il fondo, ho pensato di realizzare una cantina “da vivere”, moderna nella progettazione ma locata in un antico fondo in via dei Bardi. Un perfetto connubio tra antico e moderno. A quali etichette sei più legato? Ad un’annata, quella del Sassicaia ’98, perché fu la prima cassa che comprai. Ma anche ad un Amarone Quintarelli del ’71 senza capsula, perfettamente conservato, o il Primo Barbaresco di Bruno Giocosa, del ’67. Cosa c’è alla base della tua formula di ristorazione? Oltre a una location incredibile, alla base del Golden View Open Bar c’è una idea di ristorazione a 360 gradi. Siamo un ristorante ma anche una pizzeria, un wine e cocktail bar, un wine shop, una galleria d’arte. E quattro sere alla settimana organizziamo concerti jazz. Ci sono altri progetti nell’aria? Dopo l’apertura del “Nobilis” e delle “Golden View Suites” – due mini appartamenti con vista mozzafiato sul Ponte Vecchio - l’attività si allargherà attraverso la realizzazione di una pasticceria comunicante con il ristorante. Sarà un vero e proprio salotto sull’Arno... Ci suggerisci il tuo abbinamento sublime tra cibo e vino? Fegato grasso e Tokay ungherese molto zuccherino e dalla forte acidità, direi un 5 puttonyos.

Tommaso Grasso. 27 anni, ristoratore Fiorentino. Possiede e cura personalmente una cantina che vanta oltre 10.000 bottiglie delle etichette più pregiate. Tommaso Grasso. 27 years old, he is the owner of tow elegant restaurants in Florence. But, above all, he owns and personally takes care of a wine collection consisting of 10.000 rare and precious bottles.

30 MAGAZINE

From restaurants to wine collecting: how did you pass from one world to another? I have always believed that food and wine are strictly connected with one another and entering one world allowed me to understand the other one. I discovered that I have a collector’s soul: wine was my first passion. How did you get the idea to build a unique wine cellar? I was looking for a place to keep the wines I was buying. Once I found the place, I thought about creating a “livable” wine cellar , a modern design in an ancient building in Via dei Bardi. A superb blending of ancient and modern design. What wine are you most fond of? Sassicaia 1998 because it is the first wine I bought. But also Amarone Quintarelli 1971 without capsule, perfectly preserved, or the Primo Barbaresco of Bruno Giocoso, vintage 1967. What is your formula for a successful restaurant? First of all a beautiful location but also being able to offer our customers whatever they want. Golden View Open Bar is not only a restaurant but also a pizzeria, a wine and cocktail bar, a wine shop and an art gallery. Four nights a week we also offer jazz concerts. What are your plans for the future? Following the opening of “Nobilis” and “Golden View Suites”- two miniapartments with a breathtaking view on the Ponte Vecchio - we will expand our activity by opening a pastry shop adjoining the restaurant. A true sitting room on the Arno river... What food and wine combination would you recommend? Fois gras and Hungarian Tokay wine, very sweet and acid. I would suggest a five-puttonyos Tokay.



FLO P EOPL E text Elena Moretti

La texana

Lavorare internazionale abitare toscano Travelling the world Living in Tuscany Ci può raccontare la sua “storia” toscana? Venni a Firenze la prima volta nel 1989. All’epoca ero vicepresidente di produzione di Banana Republic ed ero diretta a Firenze per dimostrare che gli asiatici si sbagliavano, che eravamo in grado di produrre tanto bene in Italia quanto in Asia. Ed il primo risultato fu che mi innamorai pazzamente dell’atmosfera locale, della bellezza dei luoghi e della magia di lavorare con la gente dei piccoli comuni. Durante uno dei primi weekend toscani, venni invitata a Tavarnelle Val di Pesa, in una vecchia casa di campagna, residenza di due dei miei fornitori, per andare a cavallo. La sera cenammo in un piccolo borgo abitato da persone che a malapena sanno cos’è un aeroplano. L’effetto su di me fu inimmaginabile. Per farla breve, decisi di venire a vivere a Firenze nel 1990; presi casa a Tavarnelle e, dopo aver lasciato Banana Republic, mi misi in proprio con un agente pratese, e cominciai a lavorare a Prato! Quattro anni dopo, ebbi l’occasione di lavorare come consulente per un geniale uomo americano costruttore di grandi centri outlet. Com’è iniziato il suo coinvolgimento nella beneficenza? Una sera a Londra, durante una cena, incontrai un vecchio amico di Elton John che mi parlò di un’idea di Elton di dar vita all’Elton John Aids Foundation Gala White Tie and Tiara Ball nella sua casa a Windsor. Scott Malkin, proprietario di Value Retail, quando gli suggerì che avremmo dovuto partecipare all’evento come azienda, disse subito di sì. Siamo, infatti, stati i primi a dare un contributo in denaro, senza contare il mio impegno totale al lancio dell’evento, essendomi sempre occupata di beneficenza. Fu raccolta una incredibile quantità di denaro grazie al nostro aiuto e

Ann Marie Scichili. Texana di nascita, cosmopolita per vocazione, Ann Marie vive in Toscana da quasi vent’anni. Ha alle spalle 25 anni di esperienza maturata nel merchandising, nella produzione e nello sviluppo retail per brand come Donna Karan International e Banana Republic. Oggi è attivamente impegnata nell’organizzazione di eventi culturali e di beneficenza e in qualità di consultant per progetti di levatura internazionale.

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Can you tell us your history with Tuscany? My first visit to Florence was in 1989. I was VP of Production for Banana Republic and had come to Florence to prove the Asians wrong. I was determined to prove we could manufacture in Italy as well as Asia. I fell madly in love with the atmosphere, the beauty and the incredible magic when working and living amongst the small towns and its people. Long story and lots of details later, I came to live in Florence in 1990 and settled in Tavarnelle. I opened my own business after leaving Banana Republic with a Prato textile agent and started to move my way around Prato! After I was here for about 4 years I went to work as a consultant with a very powerfully intelligent man from America, who was building outlet shopping malls. How come you started to organize charity events? I was at dinner one night in London and met an old boyfriend of Elton Johns who was telling me of the idea Elton had to start the Elton John AIDS Foundation Gala White Tie and Tiara Ball at his house in Windsor. Scott Malkin, owner of Value Retail, didn’t miss a beat when I recounted my meeting and how I thought we as a company should get involved. We were the first company to give them a contribution of money, not to mention my full commitment to helping get this off the ground. I am very interested and always had been involved in charity. And this seemed to be a real opportunity to really get involved from a personal and business aspect. We helped raise an incredible amount of money for the foundation and involved a lot of our brands in the gift bags: Burberry, Guess, Ferragamo, Zegna, Ralph Lauren, etc. It was a win win. We then opened the first “out the closet” store in London taking all of Elton and David’s donated clothes and setting up a temporary store using all the


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New York · Paris · London · Tokyo


FLO P EOPL E riuscimmo a coinvolgere molti dei nostri brand nella realizzazione delle cosiddette “gift bags”: Burberry, Guess, Ferragamo, Zegna, Ralph Lauren, ecc. Davvero un grande successo! Successivamente aprimmo il primo negozio “out the closet” a Londra con gli abiti donati da Elton e David e organizzammo un negozio temporaneo coinvolgendo tutte le divisioni di Value Retail, dall’immobiliare (usammo un grandissimo negozio in Bond Street a Londra) al marketing, visual, retail, accounting. Fu un enorme successo e raccogliemmo più di 400.000 sterline in quattro giorni. Ho un nipote affetto dalla sindrome di Down e so quello che le organizzazioni caritatevoli fanno per questi bambini. Mi considero molto fortunata per la vita speciale che ho vissuto e continuo a vivere. Lei è anche presidente di un’associazione piuttosto particolare... Sono presidente del Grulli Club di Panzano e anche l’ex fidanzata di Dario Cecchini. Dopo aver (Dario ed io) organizzato il funerale della bistecca grazie al quale raccogliemmo moltissimo denaro per l’ospedale Meyer, fondai appunto il Grulli Club. In nessuna parte del mondo si ritrova l’atmosfera e la gente di Panzano. Ho organizzato molti altri piccoli eventi a Firenze e in Toscana con il gruppo dei Grulli composto da macellai, chef, produttori di vino e tante altre persone semplici e schiette. Abbiamo anche organizzato eventi di beneficenza all’ambasciata americana e raccolto denaro per la causa dell’11 settembre. A cosa non rinuncerebbe mai come americana e che trasformazione è avvenuta in lei vivendo in Italia? Come americana non rinuncerei mai a credere che “tutto sia possibile”. Allo stesso tempo riconosco il valore della cultura italiana quando si tratta degli amici, la famiglia, le tradizioni rurali. Adoro tornare a casa e scambiare due parole con i contadini che mi parlano del tempo, dei polli e dei trattori. Mi piace che non abbiano alcuna idea di chi sono e cosa faccio. Mi ricordano i miei nonni italiani e irlandesi: brava gente, forte di spirito e con un cuore grande e un grande senso della famiglia. La famiglia è ciò che conta veramente! Il suo piatto toscano preferito? Il mio preferito in assoluto è la pasta aglio, olio e peperoncino (a dir la verità Dario è bravissimo nel prepararla).

Ann Marie Schichili. A Texan by birth and a genuine cosmopolite at heart, Ann Marie Scichili has been living in Tuscany for over seventeen years. She has twentyfive years experience in the merchandising, production and retail development sectors for brands such as Donna Karan International and Banana Republic. She is, at present, strongly involved in organizing cultural and charity events as well as being a consultant for international projects of outstanding calibre.

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departments at Value Retail, from Real Estate, (we used a very large store on Bond Street in London), Marketing, Visual, Retail, and Accounting. It was an enormous success, we raised over 400,000 pounds in four days. I have a down syndrome nephew, and I see what charity, and organizations do for these kids. You are also president of a singular association... I am president of the Grulli club from Panzano and I am also the exgirlfriend of Dario Cecchini. After we (Dario and I) organized the funeral for the beefsteak, where we raised a large amount of money for the Meyer Hospital, I started the Grulli club. The atmosphere and group you find in Panzano you find nowhere else in the world! I have done a lot of smaller events here in Florence and Tuscany with the Grulli group. The group is made up of butchers, chefs, winemakers, and all around great give a darn people. We have done charity events at the American embassy, and raised money for the September 11th cause. The one thing I would never give up as an American is believing that “anything is possible”. I would at the same time never underestimate the power the Italian culture has when it comes to friends, family, and the farmers. I love to go home and chat with the farmers whose issues are weather, the chickens, and tractors. They have no idea what I do, and I love that. They remind me daily of the experiences I had with both sets of grandparents, on Italian, and one Irish, they were good people with strong spirit, and loving and present way to participate in life, and a real caring for those around you. Family means everything! Your favorite tuscan dish? My very very favorite is pasta aglio, olio e peperoncino (honestly Dario made the best).


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C OV E R S TORY

text Ilaria Ciuti photo Michael Tammaro (Retna Ltd - ®Photomovie)

The Police: Sting, Copeland and Andy Summer. Tour 2007

Toscana my love Di nuovo in tour con i Police in attesa di tornare alla quiete del Palagio

Again on tour with The Police, awaiting to return home to the Palagio’s peace

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li uccellini cantano e le campane suonano. Rumori di pace campestre e di domeniche dimenticate si mescolano con il liuto delle canzoni rinascimentali di John Dowland, il musicista inglese che Sting ha ribattezzato come ‘il primo cantautore inglese’ e che ha celebrato nel suo ultimo album del 2006, ‘Songs from the Labyrinth’. Sono uccellini e campane che hanno fatto il giro del mondo, diventati altrettanto famosi della rivisitazione in stile rock del liutista rinascimentale cacciato dalla corte inglese perché convertito al cattolicesimo e portato nei teatri l’anno scorso dalla rockstar di Newcastle, in febbraio al Verdi di Firenze anche se avrebbe sognato, disse allora, palazzo Pitti. Sono ormai internazionali, ma continuano a cantare, gli uccellini, nei boschi del Valdarno e a suonare, le campane, nelle chiese di Figline e del vicino Ponte agli Stolli, la frazione a trenta chilometri a sud di Firenze dove Sting ha registrato l’album e dove vive la maggior parte dell’anno. Nella villa Il Palagio che dice di considerare, nonostante le proprietà in Usa e Inghilterra, come la sua vera casa, quella dove ama vivere con la moglie Trudie Styler, i sei figli, il cane, il cavallo, la mountain bike. In mezzo a ettari e ettari di ulivi, cipressi, querceti. “Per buona parte dell’anno sono orgoglioso residente della Toscana, molto consapevole dell’importanza di questa regione nella cultura mondiale, dagli etruschi al rinascimento fino a oggi”, disse tempo fa presentando insieme al presidente della Toscana, Claudio Martini, di cui è amico, il libro di quest’ultimo: “Un nuovo mondo globale da New York a San Rossore”. D’altra parte è proprio la quiete della campagna toscana che Sting ha spiegato essere la più adatta al suo spirito contemplativo, quella dove riesce a trovare l’ispirazione dopo lunghe passeggiate nei boschi o il bagno nei laghetti che trova sul cammino. “Nei boschi in Toscana ho ritrovato la poesia, d’altra parte non sono il primo inglese che s’innamora di questa campagna», ha spiegato la rockstar inglese splendidamente over i cinquanta, che nella sua villa sopra Figline e davanti alle dolci colline verdi del Valdarno sembra sempre più simile a un signore rinascimentale. E siccome Gordon Matthew Sumner, in arte Sting, tutto ha sempre fatto fuorché annoiare e non stupire gli altri e se stesso, ecco che adesso, dopo essersi cimentato con il liuto di Dowland e avere detto che mai e poi mai avrebbe ricostituito la band tra le più amate del mondo 40 MAGAZINE

Birds tweeting and bells ringing. Countryside sounds mingle with the Renaissance songs by John Dowland, the English musician renamed and celebrated by Sting as “the first English songwriter” in his 2006 album “Songs from the Labyrinth”. The above-mentioned birds and bells are, by now, as famous as the Renaissance lute-player banished from the English court because he became Catholic and whose works Sting sang at the Verdi Theatre in Florence, although, he said at that time, he would have preferred Palazzo Pitti. They are famous, but they go on tweeting, the birds, in the woods of the Valdarno area, and ringing, the bells in the churches of Figline and Ponte agli Stolli, the small village south of Florence where Sting recorded his album and where he lives most of the year. In the villa named Il Palagio that he considers, in spite of his properties in the US and England, his true home, where he loves living with his wife Trudie Style, their six children, a dog, a horse and a mountain bike. Surrounded by hectares and hectares of olive trees, cypresses and oak woods. “Most of the year I am a proud Tuscan resident, very aware of this region’s cultural importance in the world, from the Etruscans to the Renaissance age up to the present day”, he said some time ago while presenting the book written by Claudio Martini, President of Regione Toscana and a friend of his, “Un nuovo mondo globale da New York a San Rossore”. Sting explained that the peace of Tuscan countryside nourishes his contemplative spirit and he gets inspired while walking in the woods or swimming in the small lakes he finds along the way. “In the quiet of Tuscan woods I found poetry; I am not, however, the first Englishman to have fallen in love with this countryside” , says the still very handsome English rock star who, in his villa above Figline facing the sweet green Valdarno hills, looks more and more like a Renaissance figure. And since Gordon Matthew Sumner, known as Sting, has never ceased to surprise himself and the others, after singing the


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FLO I T I N ERARI E S Claudio Meli photo New Press Photo

Gordon Matthew Sumner, in arte Sting - Gordon Matthew Sumner, known as Sting

ma che pareva ormai irrimediabilmente sciolta 23 anni fa, ecco che ritrova Stewart Copeland e Andy Summers e rilancia i mai dimenticati Police. Il tour è iniziato il maggio scorso, entrerà nel vivo quest’estate e sbarcherà in Italia a ottobre. Ma dove hanno ricominciato a suonare insieme Roxanne o Message in a bottle, magari litigando per i suoni e gli arrangiamenti, i tre dei Police? Proprio al Palagio, la villa che si raggiunge in tre o quattro chilometri per la strada in salita che parte da Figline. Da fuori si vede la casa biancoavorio, di un colore invecchiato dal tempo, immersa nel grande parco, ristrutturata e arredata dall’architetto-amico Alan Mertens. Il recinto e le body guards, che sono sempre lì quando c’è Sting, non solo sbarrano il passo ma spesso fermano anche le persone che lavorano all’interno se non le riconoscono. Ma di fronte allo sguardo di chi riesce a varcare i cancelli, la casa in stile antica villa padronale toscana che Sting ha comprato dal duca Simone Velluti Zati, appare adagiata nel giardino all’italiana di bossi, rose e limoni, digradante via via verso il parco selvaggio e naturale curato dallo studio inglese Arabella Lennox Boyt e rifornito dal vivaio pistoiese Piante Mati. Ma il segreto della musica e la capacità di Sting di restare al centro del mondo pur dal suo solitario rifugio toscano, che lui difende con tutta la possibile britannica riservatezza, stanno sospesi per aria: nel ballatoio che dall’ultimo piano della villa porta alla fattoria a pochi metri e lì, alla super moderna e super tecnologica sala di registrazione che il cantante ha costruito nel fienile. Tutto accade e è accaduto in quel fienile trasformato in tempio della musica. Ultimamente lì hanno ritrovato il loro sodalizio i Police e da quelle colline toscane è partito il nuovo tour della band mai tramontata, appena iniziato ma già con i biglietti esauriti e i cuori dei vecchi e nuovi fans che battono forte. Lì sostanzialmente vive Sting, sulla sua poltrona con il leggio da musica incorporato nel bracciolo. La gente di Figline all’inizio lo guardava con curiosità, poi si è abituata alla sua gentile riservatezza e alla sua timidezza 42 MAGAZINE

works of Dowland and saying for years that he would have never re-formed one of the most beloved bands in the world which disbanded twenty-three years ago, he now reunites with Stewart Copeland and Andy Summers and relaunches the unforgettable Police. The tour started in May and comes to Italy in October. But where did the three Police start playing “Roxanne” or “Message in a bottle”, perhaps fighting over sounds and arrangements? At the Palagio, the villa two or three kilometres from Figline. From the outside you can see an ivory white house aged by time, restructured and furnished by the architect-friend Alan Mertens, immersed in the huge park. The fence and the body guards, who are always there when Sting is at home, block anybody’s way, even the household staff’s. But if you are able to go beyond the gates, you will see a typical Tuscan villa, that Sting bought from the duke Simone Velluti Zati, surrounded by an Italian-style garden planted with boxes, roses and lemon trees, sloping down to the wild and natural park tended by landscape designer Arabella Lennox Boyt and supplied with plants from nursery Piante Mati in Pistoia. However, the secret of Sting’s music and ability in remaining at the top while living in his secluded and very private Tuscan haven, hangs in mid-air: on the balcony that, from the villa’s last floor leads to the farm a few meters away and, from there, to the super modern and super technological recording studio built in the barn. Everything happened and happens there, in that barn transformed into the temple of music. Lately the Police got together again there and from those Tuscan hills the band’s new tour took off. There Sting lives, in his armchair with a built-in music stand. The locals were intrigued by him at first, then they got used to his



ph. Press Photo

C OV E R S TORY

Villa Il Palagio: la residenza toscana di Sting - Sting’s Tuscan home

‘Nei boschi in Toscana ho ritrovato la poesia, d’altra parte non sono il primo inglese che s’innamora di questa campagna’ “In the quiet of Tuscan woods I found poetry; I am not, however, the first Englishman to have fallen in love with this countryside” scompigliata, solo quando arrivò in paese l’estroverso Dustin Hoffman ospite in villa. Adesso i figlinesi lo considerano uno di loro, lo vedono andare su e giù per la campagna in mountain bike con gli amici o le guardie del corpo a rispettosa distanza. Lo incontrano nei boschi o ai laghetti che Sting, appassionato della naturalezza del vivere, preferisce alla sua bella piscina tra i prati e gli olivi. Qualche anno si erano anche abituati a vedere sui muri delle case centinaia di manifesti con la foto del cantante mentre dona il sangue e con sotto scritto: ‘Se lo dona Sting lo puoi donare anche tu’. Sting lo aveva fatto per aiutare i donatori di sangue «Fratres» di Figline, un’associazione tra le più numerose della zona. «Siamo orgogliosi – dice il sindaco di Figline Riccardo Nocentini – che Sting ricordi in ogni intervista i nostri boschi e le nostre colline. Spero di riuscire prossimamente a coinvolgerlo in un grande evento locale». Dalla stessa sala di registrazione toscana è partito il famoso dvd «All this time» che fu inciso al Palagio la sera dell’11 settembre 2001. La data era già stata fissata e doveva essere una festa per pochi eletti, nel giardino della villa. Diventò invece una serata molto triste, con i musicisti americani che non riuscivano a raggiungere per telefono le loro famiglie. Sting oltretutto aveva perso un amico nel crollo delle Twin Towers e non intese cedere al panico. «Sono arrabbiato, confuso, impaurito», disse, ma andò avanti con le lacrime negli occhi, dedicando alle vittime delle Torri ‘Fragile’: canzone emozionante e intensa come non mai aveva scritto. Dopo l’anno di tour con i Police, dalla campagna toscana partiranno, è probabile, anche le prossime novità del cantante che non scorda, nonostante gli impegni, la passione per l’agricoltura biologica. In Toscana, dove arriva atterrando a Peretola con il suo aereo personale da lui stesso guidato, produce olio, vino e marmellate. Ha anche comprato qualche anno fa per quasi sei milioni di euro, a poca distanza dalla sua villa arredata in uno stile misto toscanoprovenzale-britannico-etnico, un enorme appezzamento di terreno, 200 ettari messi in vendita dalla Asl locale e dotati di una decina di case coloniche che, con l’aiuto dell’architetto Mertens, Sting sta riadattando. Si dice che non le affitterà, che ci sistemerà gli amici quando vengono a trovarlo. E dalle parti di Ponte agli Stolli si è già visto Madonna chiedere le indicazioni della strada per arrivare al Palagio, Springsteen, George Clooney, Elton John, Tom Hanks. Solo per fare alcuni nomi. 44 MAGAZINE

kind reservedness and shyness, upset only when the expansive Dustin Hoffman arrived in town as his guest. Now the villagers consider him one “of the family” , they see him riding his mountain bike with his friends or body guards always keeping at a safe distance. They meet him in the woods or near small lakes which Sting, a natural lifestyle enthusiast, prefers to his beautiful pool surrounded by meadows and olive trees. Some years ago they even got used to the hundreds of posters hanging all over and showing the singer’s photo while he donates blood and the writing: “If Sting donates blood, you can too”. Sting wanted to help the local blood donors association “Fratres”. “We are proudsays the mayor of Figline Riccardo Nocentini- that Sting mentions our woods and hills in every interview. I hope to persuade him to take part in a big local event”. The famous DVD “All this time” was recorded at the Palagio on the evening of September 11 2001. The date had been chosen in advance, it should have been a party for a few friends in the villa’s garden. It turned out to be a very sad party: the American musicians were unable to contact their families, Sting had lost a friend in the Twin Towers attack but refused to get into a panic. “I am angry, confused, scared” he said, but he went on with his work, with tears in his eyes, dedicating his most intense and touching version of “Fragile” to the Twin Towers’ victims. After the Police tour, Sting will probably go back, flying his private jet, to his beloved Tuscan countryside where he also devotes much time and energy to organic agriculture. In Tuscany he produces olive oil, wine and jam. A few years ago, he spent six million euros to buy a huge plot of land at a short distance from his Tuscan-Provençal-British-ethnic style villa: hectares with about ten farmhouses that Sting is restructuring with architect Mertens’s help. They say that he will not rent them, he will use them as guesthouses for his friends. Madonna has already been spotted while asking for directions to reach the Palagio, as well as Springsteen, George Clooney, Elton John, Tom Hanks. Just to mention a few names.



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1. Veduta aerea dell’abbazia di San Galgano 2. Stefano Bollani 3. I Momix 4. La Bohème, Festival Pucciniano 5. Tosca Festival Pucciniano 6. Giardino di Boboli 1. Aerial view of San Galgano Abbey 2. Stefano Bollani 3. The Momix 4. La Bohème, Puccini Festival 5. Tosca, Puccini Festival 6. Boboli Garden

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PA SSIO N O PER A text Paolo Pellegrini

La Traviata

Opera à la carte

Andar per opere nei grandi festival all’aperto degustando specialità toscane Enjoying open-air music festivals while tasting Tuscan specialities

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icono che al sor Giacomo – Puccini, naturalmente – piacessero folaghe e pernici. Ma il suo piatto preferito era roba assai povera: niente ostriche e champagne. Una zuppa densa, anzi un passato: di fagioli, ricco di sapori mediterranei e completato da filanti taglierini. Ecco un bel gioco per questa estate. Lirica con idea culinaria abbinata. Mica facile. E non perché, come diceva Toscanini “all’aperto si può soltanto giocare a bocce”, ormai l’opera ha saputo arrivare alle masse proprio uscendo dal chiuso dei teatri e andando a cercarsela, la gente, in qualche luogo di charme. Di questi, la Toscana è piena. Proviamolo il gioco. Ci sarà utile per rammentarci i bei festival che ci aspettano. Tra le tante occasioni e iniziative, puntiamo l’obiettivo su due: l’Opera Festival, spettacoli di qualità, titoli di richiamo, ospiti importanti, e il Festival Pucciniano di Torre del lago, tradizione consolidata. Una ormai classica nel cuore di Firenze a Boboli, nel prato delle Colonne davanti alla fontana di Nettuno con un teatro capace di 3mila posti in una location incredibile. Ma le altre tre non sono certo da meno: il parco della villa di Cafaggiolo, a Barberino di Mugello, quella che fu la culla della famiglia de’ Medici; piazza Varchi a Montevarchi e, udite udite, l’abbazia cistercense di San Galgano, nel Senese, a Chiusdino. Proprio quella della spada nella roccia made in Italy; proprio quella dal tetto scoperchiato e dal pavimento di prato; proprio quella che rievoca la leggenda del flauto d’oro di Severino Gazzelloni. Questa estate vedrà morire Gilda e Tosca, farà risuonare le note

They say Sor Giacomo- Puccini of course - loved coots and patridges. However, his favourite was, without doubt, a poor dish: a thick bean soup, full of Mediterranean tastes, with fine noodles. Preferably homemade. No oysters and champagne. Here is a great idea for those who believe that opera and good food are the perfect duet: enjoying them both at the same time, in the same place. It might seem impossible at first. As Toscanini used to say: “Outdoors one can only play boules”. Opera, however, is no longer music for the elite in exclusive theatres, it has reached the masses in charming spots with which Tuscany abounds. Among the many events and initiatives planned for summer , we suggest two opera festivals: the Puccini Festival in Torre del Lago and the Opera Festival taking place in various beautiful locations. First of all, in Florence, in the Boboli garden, in an open-air theatre with a seating capacity of 3000, facing the fountain of Neptune. But the other two locations are second to none: the Villa di Cafaggiolo’s park, in Barberino di Mugello, that is believed to be the Medici family’s birthplace, and the Cistercian Abbey of San Galgano, in the Siena area, in Chiusdino to be precise: the famous church with no roof and a grass floor, protecting the Italian sword in the rock and recalling the legend of Severino Gazzelloni’s golden flute. This summer Gilda and Tosca will “die” there, the Tuscany Orchestra and the pianist Stefano Bollani will perform there, as well as the Carmina Burana recreating Ravel’s Bolero. And it is all prepared by MAGAZINE 47


PAS S I ON OPE RA

Da sx: Villa di Cafaggiolo (Barberino di Mugello - Fi). Il gran teatro all’aperto sede del Festival Pucciniano (Torre del Lago - Lu) From left: Villa di Cafaggiolo (Barberino di Mugello- Florence). The big open-air theatre hosting the Puccini Festival (Torre del Lago

dell’Orchestra della Toscana e quelle del pianoforte di Stefano Bollani, vivrà la suggestione orfica dei Carmina Burana e del trascinante Bolero di Ravel. Davvero una gran sorpresa, questa allestita dalla Multipromo di Massimiliano Vivoli, dal direttore artistico Mariano Furlani e dallo scenografo Guglielmo Visibelli. Il programma: al Giardino di Boboli la première con Tosca, il 12 giugno, repliche il 26 giugno poi l’11, il 17 e il 25 luglio; poi Rigoletto il 3 e 31 luglio e il 7 agosto, e infine anche La Traviata il 10 luglio e il 2 agosto, con una replica il 22 luglio in piazza Varchi a Montevarchi. Quindi, Carmina Burana il 18 luglio, e a chiudere luglio tre grandi eventi di danza: Passion con i leggendari Momix il 23 e 24, e il New York City Ballet con le più belle coreografie di Balanchine il 30. A Cafaggiolo: Tosca il 29 giugno, Carmina Burana e Bolero il 6 luglio, Rigoletto il 20 luglio. A San Galgano, tra le antiche colonne dell’abbazia sotto le stelle: Rigoletto il 19 e 22 giugno, l’Ort in concerto il 23 giugno, Carmina Burana e Bolero il 13 luglio, il pianoforte di Stefano Bollani il 25, Tosca il 28 e il 3 agosto. Cast eccellenti: per dirne qualcuna, le voci di Cristiana Scillo, di Patrizia Zanardi, di Giorgio Casciarri, di Luca Canonici, del cinese Xu Chang (che sarà Cavaradossi), le bacchette di Carlo Moreno Volpini e Bruno Rigacci. Già, e il cibo? Siamo in Toscana, d’estate. E l’idea dei luoghi medicei farà pensare a un gran cupolone di gelato. Quello di messer Buontalenti: tra Grom in via dell’Oche, Vivoli in via Isola delle Stinche, il Sorriso in via del Paradiso e la Gelateria dei Medici in via dello Statuto, la scelta è perfino imbarazzante. Quanto al Mugello, l’occasione sarà buona per i tortelli di patate, per le carni o l’ottimo farro della valle. Un luogo per tutti, il Ristorante degli Artisti a Borgo san Lorenzo. Per San Galgano: pici all’aglione, succulenti salumi, squisiti dolci fatti in casa, dal Cateni a o all’Aia di Gino a Monticiano. Il 22 luglio a Montevarchi La Traviata. E poi c’è Torre del Lago, con le quattro opere del cartellone. Apre con Madama Butterfly il 20 luglio, repliche il 29, il 3 e il 19 agosto: dirige Laurence Gilgore, protagonisti Elmira Veda e Misha Didyk. Po, Tosca, 21 e 28 luglio, 4, 9 e 18 agosto; sul podio Keri Lynn Wilson e Valerio Galli, scene di Igor Mitoraj, nel cast Antonia Cifrone, Marcello Giordani e Giorgio Surian. Terzo titolo, la Bohème alla Peynet, firmata da Maurizio Scaparro e dal compianto Jean-Michel Folon, sul podio Stewart Robinson, voci di Norma Fantini e Massimiliano Pisapia. Infine il ritorno di Alberto Veronesi a dirigere La Rondine, il 10 e il 16 agosto, con Svetla Vassileva. Piatti? Ci sono i taglierini del sor Giacomo. Allo Chalet sul lago spesso li mettono in carta, provare sotto festival non sarà poi tutto questo azzardo. 48 MAGAZINE

Massimiliano Vivoli’s Mulitpromo, artistic director Mariano Furlani and stage designer Gugliemo Visibelli. The programme is the following: at the Boboli Garden, Tosca, opens on June 12 and repeat performances on June 26 ,July 11 , 17 and 25 ; then Rigoletto on July 3 and 31 and August 7 ; Traviata on July 10 and August 2 and an extraordinary repeat performance on July 22 at Piazza Varchi in Montevarchi. Carmina Burana on July 18 and, following, three great ballet shows: Passion with the famous Momix on July 23 and 24 and the New York City Ballet with choreography by Balanchine on July 30 .At the Villa di Cafaggiolo: Tosca on June 29, Carmina Burana and Bolero on July 6, Rigoletto on July 20. At San Galgano, among the abbey’s ancient pillars out in the open: Rigoletto on June 19 and 22, the Tuscan orchestra performing on June 23, Carmina Burana and Bolero on July 13, Stefano Bollani on July 25, Tosca, on July 28 and August 3, with a great cast: Cristiana Scillo, Patrizia Zanardi, Giorgio Casciarri, Luca Canonici, Xu Chang (Cavaradossi), conductors Carlo Moreno Volpini and Bruno Rigacci. Fine, but what about the food? It’s summer, you are in Tuscany, so there is nothing better than Italian ice-cream. You will be spoilt for choice: Grom in via delle Oche, Vivoli in via Isola delle Stinche, Sorriso in via del Paradiso and Gelateria dei Medici in via dello Statuto. In the Mugello area, we recommend the famous potato tortelli , the delicious meat and emmer soup and the restaurant Ristorante degli Artisti in Borgo San Lorenzo. If you choose San Galgano, you have to taste the pici all’aglione, the excellent cold cuts and homemade pies, at the restaurants Cateni and All’aia di Gino in Monticiano. As for Torre del Lago and the Puccini Festival, the programme features four operas: Madama Butterfly on July 20 and repeat performances on July 29, August 3 and 19 , stage designer Ugo Nespolo, conductor Laurence Gilgore, leading roles Elmira Veda and Misha Didyk. Tosca on July 21 and 28 , August 4 , 9 and 18; conductors Keri Lynn Wilson and Valerio Galli, stage design by Igor Mitoraj, starring Antonia Cifrone, Marcello Giordani and Giorgio Surian. Boheme by Maurizio Scaparro and Jean-Michel Folon, conductor Stewart Robinson, singers Norma Fantini and Massimiliano Pisapia. La Rondine conducted by Alberto Veronesi, starring Svetla Vassileva, on August 10 and 16. The best local dishes? Sor Giacomo’s fine noodles to be enjoyed at the Chalet on the lake during the festival. Have a try! info: www.festivalopera.it - ph. 055 5978309 www.puccinifestival.it - ph. 0584 359322


Abbazia di San Galgano (Chiusdino - Siena) MAGAZINE 49



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C ON C I ER G E TI PS text Claudio Meli

La piscina del Grand Hotel Minerva - The Grand Hotel Minerva’s pool

Un tuffo a Firenze

Le più belle piscine del centro e del fuori-porta The most beautiful swimming pools, downtown and out-of-town

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irenze. Estate. Sole. Temperature over 25°. I “vestimenti leggeri” a volte non bastano ad affrontare le calde giornate estive fiorentine. Molti scelgono le vie del mare, i fan della campagna si precipitano all’ombra dei casali in pietra circondati di verde delle colline toscane. Ma esistono indirizzi inaspettati, che in pochi conoscono, nel cuore o a due passi della città, che possono cambiare il ritmo di una giornata calda senza la necessità di ricorrere a grandi manovre organizzative. In molti casi basta solo un telefono per prenotare e un costume. Sono le piscine esclusive di cui Firenze è sorprendentemente fornita. Indirizzi quasi segreti dove regnano charme, privacy, silenzio, relax e servizi ad hoc. Il più sorprendente è in piazza Santa Maria Novella al n. 16. E’ la splendida piscina del Grand Hotel Minerva (ph. 055.27230): un drink sul roof a bordo piscina per toccare il cielo fiorentino con un dito. In via il Prato, 42 sempre nel cuore di Firenze, per un aperitivo o una cena a bordo piscina, nascosta da occhi indiscresti c’è Villa Medici (ph. 055.277171). A Villa La Vedetta (ph. 055.681631), lungo il viale Michelangelo

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Florence. Summer. Sun. Temperature is over twenty-five degrees. Light clothing is not enough to cool down on those hot summer days in Florence. Many locals go to the seaside or to their stone farmhouses on the green hills in the countryside. However, there are some less obvious places in town or just a bit out of town where you can refresh yourself without too much fuss. In most cases, it only takes a phone call and a bathing suit. We are talking about the exclusive swimming pools Florence abounds with. Quite hidden places offering charm, privacy, silence, relaxation and high-level services. The most impressive one of all is in Piazza Santa Maria Novella 16. It is the Grand Hotel Minerva’s pool (ph. 055 27230): a poolside drink on the roof terrace will be like touching the Florentine sky with your fingertips. In Via Il Prato 42, in the heart of Florence, for a drink or dinner on the poolside, far from prying eyes, there is Villa Medici (ph. 055 277171). At Villa La Vedetta (ph. 055 681631), along Viale Michelangelo 78, one can take advantage of the “eat&pool” package (€ 49) including a delicious light lunch , the use of the swimming


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1 - Villa Medici 2 - Villa La Massa 3 - Villa Bordoni 4 - Villa Mangiacane 5 - Villa San Michele 6 - Villa Olmi

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C ON C I ER G E TI PS

Panorama mozzafiato dalla piscina esterna di Villa La Vedetta - Breathtaking view of Villa La Vedetta’s outdoor pool

al n. 78, usufruendo del pachetto “eat&pool” (49 euro) si può gustare un delizioso light lunch e tuffarsi in piscina per un fresco bagno con vista sulla città. Teli e ciabattine sono inclusi nel prezzo. Appena fuori-porta, a Fiesole, la romantica cornice dei giardini del lussuoso resort Villa San Michele (ph. 055.5678250) al numero 4 di via di Doccia valgono un aperitivo al tramonto o una cena nella panoramica terrazza. L’uso della piscina in questo caso è un’esclusività riservata agli ospiti dell’Hotel. Poi c’è la piscina di Villa La Massa (ph. 055.62611) - via della Massa 24 nel comune di Bagno a Ripoli – riscaldata e circondata da un prato all’inglese attrezzato con lettini. Pool bar per cocktail o light lunch. Gli ospiti esterni possono accedervi previa prenotazione. Sempre a Bagno a Ripoli, Villa Olmi Resort (ph.055.637710) in via degli Olmi 4/8, è dotata di un ampio parco secolare per sorseggiare un ottimo vino a bordo vasca. Suggestiva Villa Mangiacane (ph.055.8290123) in via Faltignano, 4 a San Casciano, meravigliosa dimora plasmata dal genio di Michelangelo: piscina immersa tra i vigneti con vista sulla cupola del Brunelleschi. Della vera sabbia e’ stata portata fin qui per ricreare una spiaggia nel Chianti fiorentino dove potersi abbronzare degustando i vini della fattoria. Ultima proposta – siamo nella campagna di Greve in Chianti ma non lontanissimi da Firenze – Villa Bordoni (ph. 055.8840004) via San Cresci, 31/32. Country House con piscina, per un ottimo pranzo immersi nella natura.

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pool with a breathtaking view of the city, towels and slippers. Just out of town, in Fiesole, the romantic gardens of Villa San Michele luxury resort (ph. 055 5678250), in Via di Doccia 4, are worth a drink at sunset or a dinner on the panoramic terrace. The swimming pool is reserved for the hotel’s guests . We also recommend the pool of Villa La Massa (ph. 055 62611)Via della Massa 24 in Bagno a Ripoli- which is heated and surrounded by a beautiful lawn full of sunbeds. It you are not staying in the hotel, admission to the pool is upon reservation. In Bagno a Ripoli there is also Villa Olmi Resort (ph. 055 637710) in Via degli Olmi 4/8, which has a century-old park where one can enjoy a poolside drink. Full of charm is also Villa Mangiacane (ph. 055 8290123) in Via Faltignano 4, in San Casciano. A beautiful villa showing the unmistakable mark of Michelangelo. The pool is surrounded by vineyards with view of the Duomo. True sand was brought here in the attempt to recreate a beach in the Florentine Chianti area where one can sunbathe and taste the estate’s wines at the same time. Last but not least, Villa Bordoni (ph. 055 8840004) in Greve in Chianti, not too far from Florence, in Via San Cresci 31/32. A country house with swimming pool where you can treat yourself to a fantastic lunch while being immersed in nature.



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FLO IT IN ER A RIES Claudio Meli

Vacanze on the road

La Toscana vista da strade fuori mano a bordo di veicoli speciali Visit Tuscany driving along countryside roads on special vehicles

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uidare per le magnifiche strade toscane. Passare dal mare alla montagna, da un borgo medievale alle colline sommerse da vigneti. Perdersi per le strade di campagna o inseguire le indicazioni che promettono l’apparire trasognato di un’abbazia antica. Ma anche attraversare località d’interesse naturalistico di cui la Toscana è ricca. Qui è una antologia continua di noti e sconosciuti (ma non meno affascinanti) tesori architettonici, culturali e naturali. Un repertorio quasi infinito di itinerari da percorrere, attraverso vere e proprie strade diventate un culto per il pilota esperto ma anche per chi ama semplicemente guidare e guardare. Non resta che decidere il mezzo da utilizzare. Gli appassionati del “cavallino rampante”, possono utilizzare i servizi di Red Travel per inoltrarsi nei paesaggi toscani a bordo della nuova Ferrari 599 GTB Fiorano F1. Gli amanti del vento fra i capelli possono optare per una grintosa Ferrari F430 F1 Spider. Flotta numerosa di rosse a disposizione, assistenza garantita di esperti che forniscono cure e controlli oltre a preziosi consigli di guida. Nel campo delle auto da sogno, Edo Service, dinamica compagnia di autonoleggio di lusso, offre Lamborghini Gallardo con cui spingersi verso la Versilia seguendo la lieve brezza marina o in alternativa, affascinanti Aston Martin V8 Vantage per sfrecciare tra oliveti e vigneti del Chianti nel susseguirsi di saliscendi tipici delle colline di questa meravigliosa parte di Toscana. Chi invece non riesce a fare a meno delle due ruote può noleggiare una Sportster o una Electra Glide all’Harley Davidson Speed Shop: gli ‘harlisti’ adorano le strade del Casentino. Da Firenze ci si arriva passando dal Passo della Consuma senza mancare una sosta per assaggiare la gustosa schiacciata con i funghi porcini calda, davanti al meraviglioso paesaggio con l’altipiano del Pratomagno sullo sfondo. Italy by Vespa offre invece la possibilità di organizzare itinerari di gruppo alla guida della nostalgica e gloriosa Vespa Piaggio toccando le località di San Gimignano, Monteriggioni e Siena. Ogni partecipante viene dotato di casco e non è raro talvolta che a fine tour qualcuno se lo porta a casa come ricordo di un’inedita giornata dal dolce sapore anni ‘40. Info: www.lifestyleconcierge.it

Driving along the enchanting Tuscan roads. Going from the seaside to the mountains, from a medieval hamlet to the hills covered with vineyards. Getting lost among countryside roads or following the directions for an ancient abbey. But also exploring naturalistic attractions Tuscany is so rich in. It is a succession of known and unknown (but nonetheless fascinating) architectural, cultural and natural treasures. An endless list of itineraries one can follow by driving along unforgettable roads. You just have to choose the right vehicle. Ferrari car fans can take advantage of Red Travel’s services to admire Tuscan landscapes in a new Ferrari 599 GTB Fiorano F1. The “wind in the hair” lovers can choose a Ferrari F430 F1 Spider. A fleet of Ferrari cars at the customer’s disposal, assistance provided by experts who give also precious driving tips. In the dream cars field, Edo Service, a dynamic luxury car rental, offers Lamborghini Gallardo cars that take you to the seaside or, if you prefer, a beautiful Aston Martin V8 Vantage to travel the Chianti roads amidst olive groves and vineyards, up and down the hills of this enchanting part of Tuscany, so perfect for driving on mixed tracks. Those you cannot do without two-wheel vehicles, can rent a Sportster or an Electra Glide at the Harley Davidson Speed Shop: Harley Davidson lovers adore the Casentino roads. From Florence you go through the Passo della Consuma with a stop to enjoy the tasty warm “schiacciata” with porcini mushrooms while admiring the beautiful view with the Pratomagno plateau in the background. Italy by Vespa offers group tours riding the legendary Piaggio Vespas through San Gimignano, Monteriggioni and Siena. Everyone is given a helmet and, at the end of tour, someone always keeps it as a souvenir of an unusual trip. Info - www.lifestyleconcierge.it MAGAZINE 57


PAS S I ON PH OTOGRAPH Y

ph. Lauro Lenzoni

text Gianni Mercatali photo Colombo

Colombo in un recente ritratto A recent photo of Colombo

Estetica della discrezione

L’amico-fotografo dei big della Versilia ci apre il suo scrigno di ricordi The friend-photographer of Versilian celebrities opens his memory box

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l suo nome è Colombo. Come tutti i personaggi, basta il nome di battesimo. Il cognome è un optional. Come Valentino, il grande creatore di moda. Lui la moda non la crea ma la registra, rigorosamente su pellicola. Non la moda come ‘fashion’ ma come stile di vita. Professione reporter. Come il film di Michelangelo Antonioni. Di giorno con la T-shirt bianca, di sera con eleganti completi di lino sempre bianchi, come i suoi capelli. A tracolla la sua inseparabile macchina fotografica, giusto per ‘raccontare’. Il motore della sua esistenza è la curiosità. Tanto curioso quanto riservato. Addirittura segreto. “Guardare, ascoltare e dimenticare” è il suo modo di comportarsi. “Ho imparato molto dalle esperienze degli altri”. La sua è stata una vita piena. Di incontri e di amicizie. Di amicizia ama parlare, degli amici meno. Una dignità, la sua, proposta con garbo. Gli piace piacere, anche se non lo dimostra. Ci conosciamo da una vita, ma continua a darmi del lei. Incontrarlo non è stato facile quando ha saputo che volevo intervistarlo. C’è voluta tutta la pazienza di Massimo Ferrari, direttore del Bagno Roma Levante di Forte dei Marmi, che è un po’ il suo ufficio on the beach, oltre al Bagno La Bussola di Focette. Ha la terza elementare ma, ogni giorno legge tre o quattro quotidiani. 58 MAGAZINE

His name is Colombo. As with all well-known personalities, the first name is enough. The last name is optional. Just like Valentino, the great fashion designer. But he doesn’t create fashion, he records it on film, and not fashion as clothing but as lifestyle. He is a photo reporter, like in the movie by Michelangelo Antonioni. It is written on his t-shirt, the white one he wears during the day, while in the evening he always sports linen suits, strictly white, like his hair. Slung over his shoulder, his inseparable camera. The driving force of his life has been curiosity. But he is curious as much as he is discreet. Nearly secretive. “Look, listen and forget” is his motto. “I’ve learnt a lot from other people’s experience”. He has had a full life. Full of relationships and friends. He loves talking about friendship but not so much about friends. He is very dignified and polite. He loves to be loved, but doesn’t show it. We have known each other for a lifetime, but we are still not on first-name terms. It has not been easy to meet him when he learnt that I wanted to interview him. It took all the patience Massimo Ferrari had, the director of the Roma Levante bathing establishment in Forte dei Marmi. That is his office on the beach, along with “La Bussola” in Focette. He only went to elementary school, but everyday he reads three or four newspapers.


La sfilata sul Ponte Vecchio del 2006. In basso: Naomi Campbell, Afef Tronchetti Provera insieme a Eva e Roberto Cavalli. Fashion show on Ponte Vecchio (2006). Belowe: Naomi Campbell, Afef Tronchetti Provera with Eva and Roberto Cavalli

Sopra: Vittorio Gassman al bagno La Bussola. Sotto Lelio Luttazzi con Walter Chiari alla Bussola Above: Vittorio Gassman atLa Bussola bathing establishment Below: Lelio Luttazzi and Walter Chiari at the Bussola


PAS S I ON PH OTOGRAPH Y

“Mina veniva a mangiare il coniglio fritto e cucinava gli spaghetti alla puttanesca” “Mina loved fried rabbit and she prepared spaghetti alla puttanesca”

“Ero un ragazzo di padule. La mia famiglia aveva delle risaie a Massarosa mentre il babbo lavorava alla Manifattura Tabacchi di Lucca.” Ma poi è diventato, un po’ per caso, ma soprattutto per sua volontà, uno ‘scugnizzo della fotografia’. Sa ascoltare e ti fa sentire ascoltato. Vive sul mare ma ogni sera rientra nella sua casa isolata nei boschi di Camaiore. “Il bosco – continua - ti aiuta a rispettare le persone”. Ha iniziato a fotografare nel 1947. “Il primo giorno scattai 15 rullini”. A distanza di 60 anni conserva ancora l’archivio fotografico della Versilia by night, e non solo. Con la sua macchina fotografica ha ‘segnato’ i cambiamenti, ha raccontato i personaggi e dipinto la dolce vita di queste sabbie nobili. In inverno all’Abetone e in estate al mare Colombo ha conosciuto tutti i personaggi che frequentavano prima il Principe di Piemonte a Viareggio, poi la Bussola di Focette e la Capannina di Forte dei Marmi. “Il Twiga non lo conosco perché non amo i vetrinisti. Non vado incontro ai personaggi, sono loro che vengono incontro a me”. In inverno sulla neve ‘faceva la Selletta’ con il conte Orsini e sciava con i conti de Michelis, i duchi Salviati, Bruno Mussolini e un giovanissimo duca Amedeo d’Aosta. Alla Capannina di Raffa, nella pineta di Viareggio, conobbe una giovanissima Mina Mazzini che con il fratello andava a ballare insieme a Gianni Dossena e a Jack la Cayenne. È quella stessa Mina che affascinerà poi Colombo sul palco della Bussola e con la quale nasce una grande amicizia. Gli unici ammessi nel suo camerino erano l’impresario Elio Gigante e il nostro Colombo. Tanto che la Tigre di Cremona è stata più volte a pranzo in campagna da sua mamma Bianca e da suo babbo Giuseppe. “Veniva a mangiare il coniglio fritto mentre lei stessa cucinava gli spaghetti alla puttanesca”. E alla Bussola Colombo si sentiva a casa propria per la sua grande amicizia con Sergio Bernardini. Quel Sergio Bernardini “che voleva – ci dice – essere il primo e lo era, come adesso lo è Gherardo Guidi”.Un racconto lungo quello di Colombo, attraverso i personaggi: “Armando Trovajoli preciso e sofisticato. Don Marino Barreto, una melodia. Bruno Martino, un maratoneta del pianoforte. Alberto Sordi, era romano! Gassmann si dava troppe arie. Walter Chiari, il migliore. Nevio Franceschi faceva razza a sé, era un fortemarmino”. Colombo oggi ha 78 anni, ma non li dimostra. “Non ho avuto tempo di sposarmi con una donna, anche se di donne ne ho frequentate molte, perché ero già ‘unito’ alla mia Leika. Comunque la famiglia non mi manca perchè ho 25 nipoti e 7 pronipoti. Vorrei fare un libro ma sono troppo contemporaneo. Valleroni l’ha fatto, ed è morto! Penso al futuro vivendo in pieno il presente. E per raccontare la Versilia di questo terzo millennio ho già individuato quello che può essere il mio erede: il giovane Lauro Lenzoni”.

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“I grew up in a swampy area. My family owned some rice-fields, but my father worked at the tobacco factory in Lucca”. He then became, a bit by chance but mostly by will, a “street urchin- photographer”. He is a good listener and makes you feel “heard”. While we talk, he looks me in the eyes and he is probably taking “mental photos” of me. He spends the day on the beach but every evening he goes back to his house in the wood of Camaiore. “The wood- he goes on- helps you respect people”. He started photographing in 1947. “The first time I took fifteen rolls of film”. Sixty years later, he has an archives preserving the photographic images of Versilia by night and not only that. With his camera, he described the changes, the personalities and the “dolce vita” of his time. In the winter at the Abetone ski resort, in the summer at the seaside, Colombo met all the important figures going to the Principe di Piemonte in Viareggio or the Bussola of Focette and La Capannina in Forte dei Marmi. “I’ve never been to the “Twiga”, because I don’t like show-offs. I don’t search for celebrities, they search for me”. In the wintertime, he used to take the ski lift with Count Orsini and skied with the Counts de Michelis, the Dukes Salviati, Bruno Mussolini and a very young Duke Amedeo d’Aosta. At the Capannina di Raffa, located in Viareggio’s pinewood, he met Mina Mazzini who went dancing there with her brother, Gianni Dossena and Jack la Cayenne. Over the years he became great friends with Mina. The only people she allowed in her dressing room at the Bussola were her manager Elio Gigante and Colombo. Colombo’s parents, Bianca and Giuseppe, often invited her for lunch in the countryside. “Mina loved fried rabbit and she prepared “spaghetti alla puttanesca”. Colombo was also great friends with Sergio Bernardini, owner of the Bussola, where he felt at home. “Sergio Bernardini – he says- wanted to be the Number One and he was it, just like Gherardo Guidi is now”. Colombo has his say about many other celebrities: “Armando Trovajoli was precise and sophisticated. Don Marino Barreto, such a musical voice. Bruno Martino, an indefatigable pianist. Alberto Sordi, a Roman! Gassman was too pretentious. Walter Chiari, the best. Nevio Franceschi was a race apart, he came from Forte dei Marmi.” Colombo is seventy-eight, but he doesn’t look it. “I haven’t had to time to marry, although I’ve dated many women, because I was “married” with my Leika. Anyway I do not miss having a family of my own as I have twenty-five nieces and nephews and seven great-nephews and nieces. I would like to write a book but I’m too contemporary. Valleroni wrote it and he died! I think about the future but I live the present and enjoy it. And I have already found my heir : the young Lauro Lenzoni”.


Dall’alto: Colombo da giovane a Viareggio davanti al Principe di Piemonte, 1954. Domenico Modugno, Adriano Celentano, Claudia Mori e Gianni Minà al bagno La Bussola, primi anni Sessanta. Chet Baker alla tromba e Romano Mussolini al piano in un concerto alla Bussola. Adriano Celentano e Sergio Bernardini in compagnia di un amico. I genitori di Colombo insieme a Mina durante una cena in famiglia From top: a young Colombo outside the Principe di Piemonte in Viareggio, 1954. Domenico Modugno, Adriano Celentano, Claudia Mori, Gianni Minà at La Bussola bathing establishment, in the 60s. Chet Baker playing the trumpet and Romano Mussolini at the piano during a concert at the Bussola. Adriano Celentano and Sergio Bernardini with a friend. Colombo’s parents with Mina during a family dinner


Josephine Baker alla Capannina - Josephine Baker at La Capannina

Signore e signori: La Capannina

Un autentico pezzo di storia del divertimento ancora su di giri A true piece of vintage entertainment in high spirits

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ITINER A RIES V ERSILIA text Gianni Mercatali

Una foto storica de La Capannina di Franceschi - A photo of the original La Capannina di Franceschi

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opo il Rosalend di New York, è il locale più antico del mondo, nato ben 4 anni prima del Maxim di Parigi. Non è una discoteca ma una grande maison, un museo che ha una lunga storia da raccontare. Bella nella sua semplice ma funzionale struttura architettonica e carica di un fascino intramontabile che non teme le mode. Parliamo della Capannina di Forte dei Marmi che quest’anno compie 78 anni anche se non li dimostra affatto. 78 anni durante i quali è stata scritta la storia del divertimento, dello stile, della musica, e sicuramente della Versilia by night. Nel 1929 Achille Franceschi, chiamato da tutti “Nevio”, compra da un falegname un capanno di legno sulla spiaggia usato come deposito per attrezzi. Ne inventò un luogo per giocare a carte con gli amici. E prorio un’amica, contessa, un giorno gli disse: “bello questo posto, sembra una capannina”, e così fu battezzata. Franceschi vi portò sedie da mare, tavoli e un grammofono. L’anno dopo il locale era già un punto di riferimento per i giovani. L’ora dell’aperitivo, prima del tramonto, era il ritrovo per gli intellettuali. Gli anni ‘30 videro la Capannina come il luogo cult dell’estate. Nel ‘39 John Kennedy, che aveva 22 anni, venne in Capannina con una fidanzata americana. Rinacque dopo la guerra, esttamente il 15 luglio del ‘45 e il successo fu ancora una volta strepitoso. Da allora su quel palco a mo’ di capannuccia col tetto di coppi, sono passati in molti. Gilbert Becaud, Ray “Sugar” Robinson, Paul Anka, Maurice Chevalier, Edith Piaf, Xavier Cougat e Abbe Lane. Nel ‘50 fu il locale versiliese a lanciare il cha-cha-cha. Poi è stata la volta dell’orchestra di Perez Prado, poi

La Capannina of Forte dei Marmi is seventy-eight years old, but doesn’t look it. Seventy-eight years during which the history of entertainment, style and music of the Versilia area was written. La Capannina is the second oldest night club in the world, after the Rosalend in New York. It was opened four years before Maxim in Paris. It is not a disco club, but a huge house, a museum with a long history. A beautiful yet simple and functional architectural structure with an evergreen charm, La Capannina stands the test of time and trends. In 1929 Achille Franceschi, known as “Nevio”, bought a toolshed on the beach from a carpenter. He went there to play cards with his friends. A friend of his, a countess, said: “It’s a nice place, it looks like a “capannina” (small hut)” and that is how it was named. Franceschi furnished it with deckchairs, tables and a gramophone. A year later, it was the young people’s meeting place “par excellence”, the place where members of the intelligentsia got together for a drink. In the 30s, La Capannina was considered the trendiest club of the summer season. In 1939 John Kennedy, at the age of twenty-two, was seen there with an American girlfriend. After World War II, on July 15th 1945, it came back to life and met with a roaring success. Since then, many stars have performed on that “small hut’s” stage: Gilbert Becaud, Ray “Sugar” Robinson, Paul Anka, Maurice Chevalier, Edith MAGAZINE 63


ITIN ER A R I ES VE RSI L I A

Anche se tutti parlano di happy hour, qui in Capannina rimane ancora ‘l’ora dell’aperitivo’ At La Capannina the “happy hour” is still known as the “cocktail hour”

Dall’alto: La Capannina oggi, Gherardo Guidi con Valeria Marini, Nevio Franceschi con Edith Piaf, Franceschi negli anni ‘50, Guidi con Gloria Gaynor, il bar al mare e Ornella Vanoni negli anni ‘60. From top: La Capannina today, Gherardo Guidi with Valeria Marini, Nevio Franceschi with Edith Piaf, Franceschi in 50s, Guidi with Gloria Gaynor, sea bar and Ornella Vanoni in the 60s La Capannina di Franceschi ph. 0584.80169 - Forte dei Marmi (Lu) 64 MAGAZINE

sono approdati i mitici Platters. Franceschi lasciò la sua creatura per stanchezza, in età avanzata - negli anni ‘70 - a un big dell’industria del tempo libero, Gherardo Guidi che con intelligenza lo ha trasformato in un locale per giovani nel rispetto della sua storia. “Non cambiai nulla negli arredi - dice Gherardo Guidi -. Il banco del bar, i tavoli, le poltroncine con i loro cuscini colorati sono sempre gli stessi”. E se anche adesso si parla di ‘happy hour’, in Capannina rimane ancora l’ora dell’aperitivo, il ‘very happy’. Con Guidi sono saliti in tanti sulla pedana: da Patty Pravo a Ray Charles, Peppino di Capri, Gloria Gaynor, Amy Stewart, Grace Jones, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Anna Oxa. Guidi ha voluto anche il teatro con Gigi Proietti, Beppe Grillo e Roberto Benigni. “Guardo al futuro senza dimenticare il passato. Oggi il pubblico è cambiato, come il modo di divertirsi e di ballare. Alle migliori orchestre alterno i big della musica e deejay internazionali”. Gherardo Guidi ci parla dalla sua plancia di comando, un piccolo ufficio al piano superiore del locale, tutto in legno, come la cabina di una nave, dove c’è ancora il divano letto di “Nevio” Franceschi e dove ha riposato anche Indro Montanelli e un giovanissimo Giovanni Agnelli che quando, a notte tarda, trovava il cancello della villa chiuso, tornava da Franceschi. Piaf, Xavier Cougat and Abbe Lane. In the fifties it launched the chacha-cha, Perez Prado’s orchestra and The Platters. In the 70s, when he was well on in years, Franceschi sold his “creature” to Gherardo Guidi, a successful entrepreneur in the entertainment business, who skilfully transformed the place into a club for young people while respecting its history. “I didn’t touch the furniture- says Gherardo Guidi-. The bar, the tables, the chairs with their colored cushions are all the same”. At La Capannina the “happy hour” is still known as the “cocktail hour”. Many artists have performed at La Capannina since Guidi took over: Mina, Patty Pravo, Ray Charles, Peppino di Capri, Gloria Gaynor, Amy Stewart, Grace Jones, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Anna Oxa, Gigi Proietti, Beppe Grillo and Roberto Benigni. “I look ahead without forgetting the past- goes on Gherardo Guidi. Today customers are different, and the way of having fun and dancing has changed greatly. Today, at La Capannina, the best orchestras alternate with pop stars and worldwide renowned deejays.


Ogni tradizione ha un suo inizio.

Le cose che si amano non si posseggono mai completamente.

Semplicemente si cu stodiscono. E s i t ra m a n d a n o .

Calatrava da uomo Ref. 6000 G di Patek Philippe.



shotonsite EMILIO PUCCI ANNIVERSARY

Giovanna Folonari - Beppe Modenese The duke of Kent - his wife

Delphine Arnault - Laudomia Pucci Mario Boselli

Zubin Metha

Liz Hurley

Ospiti giunti a Firenze da tutto il mondo e abiti rigorosamente firmati Pucci per i sontuosi festeggiamenti dei 60 anni della maison Guests from all over the world and strictly Pucci dresses for the maison’s sixtieth birthday party

The prince Giovannelli

Matthew Williamson - Kilye Minogue

Anna Piaggi

The princes Corsini

Arun Nayar - Liz Hurley MAGAZINE 67


shotonsite FIRENZE MAGAZINE PARTY

Azzura Devincenzi - Roberto Mantovano Alex Vittorio Lana - Ori Kafri - Matteo Parigi Bini - Luca Gori

Mario Mari - Giorgia Granata Perissi sisters and Leonardo Pieraccioni

Jamaica Salvato - Caterina Caldini

Niccolò Pini - Patricia Du Reau - Paolo Barzagli

Jonathan Kafri - Massimo Listri - Viviana and Claudia Federighi

Valeria Flaccomio Nardi Dei

Gli amici di Firenze Magazine al cocktail party organizzato in occasione dell’uscita della rivista nel salone del Grand Hotel Firenze Magazine’s friends at the launch party for the new issue in the Grand Hotel’s ballroom

Jacopo Federico Saccardi - Beatrice Franchini

Luigi Cipriani - Gherardo Flaccomio Nardi Dei

Francesca Cherubini - Ludovica Martelli Galati 68 MAGAZINE 68 MAGAZINE

Suria Bellandi Rosiello - Guido Parigi Bini

Jacopo de Ria - Cristina Jacomelli




shotonsite POMELLATO EVENT

Simone Lazzarini

Giovanni Galli and his wife Alberto and Lucia Bartolini Salimbeni

Veronica Becattini - Letizia Campana - Ilaria Berni

Luca and Ornella Pontello

Festeggiamenti deluxe per il lancio della nuova collezione di Pomellato nell’incantevole giardino di villa La Pietra De luxe celebrations for the launch of the new Pomellato collection in the charming garden of Villa La Pietra

Francesco Minoli - Giovanna Minoli - Paola Marletta - Cristina Maccianti

Linda Cantini - Elisabetta Zani

Bonaccorso Vitale Brovarone - Francesca Migone - Melissa Coli Bizzarrini MAGAZINE 71


shotonsite HERMÈS EVENT

Olimpia Poli

Annalisa Ferrara - Carlotta Bianco

Elisabetta Zani - Barbara Podestà

D’Ottaviano sisters Michele Bani

Miorica Bertolotti - Sabrina Migone

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Paulic Sweeney - Patel Shwetal Evento per la presentazione dei nuovi foulard della maison Hermès nel negozio di via Tornabuoni Event for the presentation of the new Hermès scarves in the Via Tornabuoni boutique Carla Giotti

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Grandi lampadari in seta nel salone al primo piano Big silk chandeliers in the first floor hall

La magia del ricordo

Forte dei Marmi culla nella sua pineta una diafana villa del primo Novecento A twentieth century villa hidden within the fresh pinewood of Forte dei Marmi

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ei primi anni del Novecento, a Forte dei Marmi, fu costruita Villa Apuana per desiderio dei signori Siemens, magnati tedeschi in cerca di quiete e di salute nelle corroboranti pinete profumate di salmastro. L’atmosfera era decadente ma anche dionisiaca, ne è prova il fatto che la signora Siemens si fece ritrarre nuda sulla spiaggia insieme ai suoi bambini dal pittore Hildebrand, suo ospite, allievo di Arnold Böcklin. Dopo alcuni anni i Siemens se ne andarono e la villa decadde, sia pur conservandosi integra nella struttura fino agli anni ’80, quando ne fu affidato il restauro e la cura dell’arredo all’architetto Alfredo Forti (1932-1995). Un intervento quasi miracoloso, durante il quale la ricerca di sintonia tipica dell’opera di Forti, ha toccato livelli che travalicano scienza e sapere per sfociare nella poesia. In questo caso, infatti, l’architetto poté attingere al suggestivo mondo della memoria, avendo trascorso a Forte dei Marmi molte estati con la madre, esperta di stoffe preziose e con lo zio, il noto compositore Mario Castelnuovo Tedesco. La struttura fu integralmente riportata alle origini, compresa l’imbiancatura esterna, e Villa Apuana, attraverso un’energica seppur rispettosa cura, riprese vita e naturalezza tanto da far

At the beginning of the twentieth century, in Forte dei Marmi, Villa Apuana was built upon the request of Mr. Siemens, a German magnate, and his wife who were in search of peace and healthy seaside air. The atmosphere was quite decadent yet licentious considering that Mrs. Siemens asked to be portrayed naked on the beach, alongside her children, by the painter Hildebrand, pupil of Arnold Böcklin and house guest. A few years later, the Siemens left and the villa was abandoned, although is structure remained intact till the 1980s when the architect Alfredo Forti (1932-1995) was given the task of restoring and furnishing the villa. A nearly miraculous intervention during which the research for harmony, typical of Forti’s work, went beyond the boundaries of science and knowledge and entered the world of poetry. In fact, the architect made use of his childhood memories as he had spent many summers in Forte dei Marmi with his mother, a sophisticated fabric connoisseur, and his uncle, the famous composer Mario Castelnuovo Tedesco. The villa was restored to its original look, including the exterior whitewashing, and Villa Apuana, through a strong yet respectful restructuring, was brought back to life and the years MAGAZINE 75


I molti tessuti usati negli interni della villa si sposano armonicamente con il tepore dei legni naturali The furnishing fabrics blend perfectly with the warm natural woods



P LA C E H O USE S

Dall’alto: il salone bianco, letti a baldacchino in una delle camere da letto, un particolare del salone bianco, la facciata, la sala da pranzo From top: the white room, four-poster beds in one of the bedrooms, a detail of the white room, the front, the dining room

Un filo segreto lega le atmosfere della villa a Brighton e alle spiagge inglesi ottocentesche An invisible thread thinks the villa, Brighton and nineteenth century English beaches dimenticare i traumi dell’ interruzione. Ma il senso più geniale dell’intervento di Forti prese vita nell’estro magico e innamorato con cui si occupò dell’arredamento. La scelta dei mobili – dalla fine del Settecento ai primi del Novecento – seguì la ricerca profonda e vera di un continuum nella vita delle cose e della casa con una sensibilità aperta alle contaminazioni culturali più svariate. Qui antico e moderno sono fusi senza contrasti e senza falsi con un filo segreto che lega Brighton, le spiagge inglesi ottocentesche e il tepore di notazioni in bianco-avorio di cecoviana memoria. In equilibrio tenero e acceso. 78 MAGAZINE

of neglect disappeared. However, the most fascinating aspect of Forti’s work on the villa is the passion and creativity with which he took care of the interior design. The selection of the furniture- eighteenth to twentieth century pieces- was inspired by his wish for continuity with the past but also by his sensitivity toward cultural contamination . The result is a superb blending of old and new, ancient and modern design as if an invisible thread were drawn linking Brighton, nineteenth century English beaches and a warm white-ivory Chekhovian atmosphere. In tender and bright harmony.



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Divagazioni sul tema

Accendere. Lasciare scorrere i pensieri. Leggera ipnosi. Profondo relax.

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FLO A R T

text Fabrizio Moretti

Lo studiolo di Francesco I

F

Una delle gemme più nascoste del Cinquecento fiorentino One of the Florentine Renaissance’s hidden treasures

irenze è una città che non finisce mai di stupire, per le sue opere d’arte, per il suo fascino, ma soprattutto per i suoi segreti. Uno di questi è sicuramente l’elegantissimo Studiolo di Francesco I de’ Medici a Palazzo Vecchio. Luogo conosciuto solo dagli addetti ai lavori, che tuttavia segna una tappa fondamentale nella storia del Cinquecento italiano. Francesco I de’ Medici, figlio di Cosimo I, fu il secondo Granduca di Toscana. A differenza del padre, che scorgeva nel mondo artistico un prodigioso mezzo per celebrare ed eternare le gesta umane per fini politici, ne coglieva soprattutto il valore culturale come strumento per trasmettere valori e significati filosofici. Lo Studiolo, costruito negli anni settanta del sec. XVI, era una piccola stanzetta adibita alla raccolta ed alla esposizione dei più raffinati prodotti della Fonderia di Francesco I. Il programma decorativo, destinato a caratterizzare il piccolo spazio e a renderlo carico di significati allegorici, fu frutto della mente erudita di Don Vincenzo Borghini e dei consigli del suo mecenate. Lo Studiolo si trova in luogo strategico, tra il Salone dei Cinquecento e quella che una volta era la camera privata di Francesco I. Lo Studiolo venne volutamente creato senza luce, quasi a voler cercare un’atmosfera di raccoglimento, che contrastasse l’immensità del Salone vicino, dove si poteva evadere nella contemplazione e nella speculazione estetica. Il criterio utilizzato dal Borghini si rifaceva all’antica partizione dei quattro elementi, Acqua, Aria, Terra, Fuoco, unita al binomio rinascimentale Natura-Arte. 82 MAGAZINE

Florence is a source of never-ending wonder for its masterpieces, its great charm and also for its secrets! Francesco de Medici’s extremely elegant little studio in Palazzo Vecchio is, undoubtedly, one of these. It is a well hidden little chamber known to the experts of the field only and yet it represents a stage of primary importance in the Italian Renaissance history of the sixteenth century. Francesco I de’ Medici, son of Cosimo I, was the second Grand Duke of Tuscany. Unlike his father, a fine politician who thought works of art to be a mean of consecrating , visually, human noble achievements to posterity, he cultivated art for its sake and as an instrument of philosophical significance. The “Studiolo”, built in the 70s of the sixteenth century, was a small chamber to be used for the collection and display of the most refined production from Francesco I’s foundry. The decoration of the room, with its sophisticated allegories, was the result of Don Vincenzo Borghini’s erudite mind and his noble patron’s advice. The “Studiolo” is situated in a very strategic position between the Salone del Cinquecento and what was once Francesco I’s private chamber. The small studio had no windows or external light in order to create an atmosphere of absolute concentration in contrast, perhaps, to the loud vastness of the nearby Salone. Borghini’s criteria were referred to the ancient partition of the four elements, Water, Air, Earth and Fire and the Renaissance binomial Nature-Art. The most captivating sight in Francesco I’s studiolo is the painted section, magnificently represented by the so-called “painters of the Studiolo” who painted, with great ingeniousness, the doors of the cupboards containing the


Lo Studiolo di Francesco I de’ Medici a Palazzo Vecchio (Firenze)


FLO A R T

Da sx: La pesca delle perle, Alessandro Allori (particolare) - Gli Alchimisti, Giovanni Stradano From left: “Pearl fishing” by Alessandro Allori (detail)- “The Alchemists” by Giovanni Stradano

Un vero e proprio manifesto delle inclinazioni artistiche, filosofiche e scientifiche di Francesco I A true statement of Francesco I’s artistic, philosophic and scientific taste La cosa più bella dello Studiolo di Francesco I è la pittura: viene rappresentata al meglio dai cosiddetti ”Pittori dello Studiolo” i quali decorano, con una geniale creatività, le porte degli armadi che custodivano le preziose opere d’arte della Fonderia Granducale, come per esempio il bronzetto raffigurante Apollo del Giambologna. Questi pittori fanno parte di una corrente manieristica post pontormesca e bronzinesca, e realizzano in questi pochi pannelli alcuni dei loro capolavori. In alcuni di essi il tema della fonderia è sempre presente, per rappresentare l’amore per la scienza del giovane Granduca: si veda la Vetreria del Butteri, dove appare raffigurato lo stesso Granduca in visita, Gli Alchimisti dello Stradano, Il laboratorio della polvere pirica del Coppi, la Fonderia dei bronzi del Poppi e il Laboratorio di oreficeria del Fei del Barbiere. Altri pannelli nello Studiolo stavano ad indicare la ricchezza che si celava all’interno dell’armadio: La pesca delle perle di Alessandro Allori o la Miniera di Diamanti di Maso da San Friano. A questi dipinti che avevano per soggetto tecniche ed attività umane se ne aggiungevano altri che narravano prodigi come Lavinia all’ara di Mirabello Cavalori. Una perfetta combinazione fra preziosismo fiabesco e richiamo naturalistico. Lo Studiolo è proprio una delle prime affermazioni del gusto e dell’autorità di Francesco I, nel quale poteva esprimere i suoi raffinatissimi richiami ideologici e filosofici legati all’arte e alla scienza che lo faranno diventare uno dei più grandi mecenati del Cinquecento fiorentino. 84 MAGAZINE

precious pieces from the Grand Duke’s foundry like the beautiful small bronze statue of the Apollo by Giambologna. These artists belonged to the mannerist current which might be defined as a post-Pontormo and post-Bronzino style and were capable of painting, on such few panels, some veritable masterpieces. The foundry theme is always present in order to represent the young Grand Duke’s love for science. A good example is the “Vetreria” (glazier’s shop) by Butteri, where the same GrandDuke is depicted while visiting the place, “Gli Alchimisti” (the alchemists) by Stradano, “Il laboratorio della polvere pirica (the gunpowder workshop) by Coppi, “La fonderia dei bronzi” (the bronzes foundry) by Poppi and “Il laboratorio di oreficeria” (the goldsmith’s shop) by Fei del Barbiere. Other panels in the Studiolo suggest the gems hidden within the cupboard: “La pesca delle perle” (pearl fishing) by Alessandro Allori or “La miniera di Diamanti” (the diamond mine) by Maso da San Friano. To these paintings, depicting techniques and human activities, were added others, narrating prodigious events, like “Lavinia all’ara” by Mirabello Cavalori. A perfect blending of fairytale and naturalism. The Studiolo is, undoubtedly, one of the first statements of Francesco I’s taste and authority. He could, thus, express his passionate ideological and philosophical thoughts bound so strongly to the worlds of art and science. A passion which entrusts him to the Olympus of the great patrons of the Florentine “Cinquecento”.



D IR E C T DE SCE N D AN TS text Domenico Savini

Le Frescobaldi, discendenti di Beatrice The women of the Frescobaldi family, Beatrice descendants

Beata Beatrice!

I discendenti della musa del Dolce Stil Novo, ancora a Firenze dopo otto secoli The descendants of Dante’s muse still live in Florence eight centuries later

D

opo aver indagato sulla discendenza di Monna Lisa del Giocondo, indicando negli Strozzi gli attuali eredi depositari delle carte di famiglia; dopo la risalita dell’albero genealogico di Dante che ci portato (il destino a volte è proprio ostinato) nelle terre scaligere dell’esilio dantesco dove oggi risiede Pier Alvise Serego Alighieri, non potevamo tralasciare lo studio della discendenza di un altro personaggio chiave della storia di Firenze, reso immortale proprio dalla poesia stessa dell’Alighieri: Beatrice. A questo proposito come il sangue della Gioconda scorre nelle vene degli Strozzi ma anche in quelle altrettanto cobalto dei Bartolini Salimbeni e dei Rucellai, di fronte alla questione Beatrice ci siamo imbattuti in almeno una decina di casate che hanno ascendenze Portinari o Bardi. Ci limiteremo dunque a trattare le famiglie che tradizionalmente si avvicinano di più a tale discendenza. Nel caso dei marchesi Frescobaldi, l’intreccio storico genealogico che ci riconduce all’epoca di Dante è di grande interesse. La stirpe fiorentina risalente al XII secolo, una delle più antiche della città ancora fiorenti, risulta avere tra i suoi nomi sia Beatrice Portinari, attraverso i Bardi, sia Gemma Donati che del divino poeta fu la moglie, attraverso i Donati stessi e gli Acciaioli, tutte stirpi confluite per matrimonio o estinte nei Frescobaldi nel XVIII secolo. Di Beatrice o Bice, figlia di Folco Portinari, moglie di messer Simone de’ Bardi, nel 1287 in realtà poco o quasi nulla sappiamo. Rarissimi i dati biografici che la riguardano sono giunti fino a noi se si escludono le innumerevoli citazioni che Alighieri fa di lei nella “Vita Nova” e nella “Divina Commedia”. Dagli alberi genealogici della sua famiglia emerge solo che la figlia dell’insigne fondatore dell’ospedale di Santa Maria Nuova e di monna Lilia de’ Caponsacchi sposò, come detto, Simone de’ Bardi, e morì giovanissima nel 1290. Nel corso dei secoli sono state avanzate ipotesi che escludevano, dato che 86 MAGAZINE

Following an in-depth study on Monna Lisa del Giocondo’s lineage and having ascertained that the Strozzi family was the rightful depositary of the family’s documents, the next step was a study of Dante’s family tree which brought us back to the land of his exile where, today, Pier Alvise Serego Alighieri lives. At this point it was, indeed, mandatory to study another famous Florentine and Dantesque personage such as Beatrice and her descendants. Knowing that the Gioconda’s blood flows in the Strozzis’ veins but also in the Bartolini Salimbeni and Rucellais’, as far as Beatrice is concerned, we run into at least ten families surnamed Portinari or Bardi. We decided, therefore, to restrict ourselves to the families linked most closely to Beatrice. In the Marquises Frescobaldi case, the historical and genealogical thread going back to Dante’s times is of the greatest interest. The Florentine stock, dating back to the twelfth century, one of the oldest in the town of Florence and still flourishing, counts both Beatrice Portinari through the Bardis and Gemma Donati, Dante’s wife, through both the Donati and the Accaioli families which were joined by marriage or ended with the Frescobaldi family in the eighteenth century. We know very little about Beatrice or Bice, daughter of Folco Portinari and wife to Master Simone de’Bardi in 1287. Few are the biographical data if we do not count Dante’s poetical citations about her in his “Vita Nova” and “Divina Commedia”. From Beatrice’s family tree we deduce only that the child of Santa Maria Nuova hospital’s founder and Monna Lilia de’Caponsacchi married, as mentioned above, Simone de’Bardi and died very young in 1290. At first and for many centuries, historians had reasonable doubts about Bice Portinari being Dante’s idealized


Beata Beatrix, Dante Gabriel Rossetti (1863)


D IR E C T DE SCE N D AN TS

Da sx: chiesa di Santa Margherita, detta anche “Chiesa di Dante e Beatrice”. Dante e Beatrice, Henry Holiday (1883) From left: Santa Margherita Church, also known as Dante and Beatrice’s church. Dante and Beatrice, Henry Holiday (1883)

Beatrice, o Bice, figlia di Folco Portinari, moglie di messer Simone de’ Bardi Beatrice or Bice, daughter of Folco Portinari and wife to Master Simone de’ Bardi storicamente di Beatrice si sapeva pochissimo, l’identificazione del personaggio cantato da Dante, con Bice Portinari. Ora invece, anche in base al grande albero genealogico dell’inizio del XVIII secolo compilato dal genealogista Pucci, possiamo dedurre con più certezza che la Beatrice di Dante era la stessa appartenente alla grande casata fiorentina. A margine dell’albero infatti lo studioso scrive che è stato compilato e copiato da uno antico di casa, di proprietà dei Portinari fin dai tempi più antichi, risalente a prima del XVII secolo. Tra i figli di Folco è nominata Bice, sposata al Bardi e testualmente citata come: “tanto celebrata da Dante”. Dai Bardi discendono direttamente i Frescobaldi attraverso le nozze di Caterina de’ Bardi con Lamberto Frescobaldi nel 1759. Mentre l’ultima Donati, Piccarda, appartenente alla famiglia di Gemma, moglie di Dante, portò il suo sangue in casa Acciaioli e destinò per testamento come suoi eredi i nipoti Giuseppe, Vincenzo e Lamberto, figli di sua figlia Ginevra Acciaioli, moglie di Matteo Frescobaldi. La discendenza di Beatrice si rinnova poi ancora in un’altra grande famiglia. L’ultima infatti della storica prosapia fiorentina è stata Adele Portinari sposata al conte Ginnasi. La nobildonna viveva nella bella villa dell’Olmo sulle colline sopra Fiesole e qui morì nel 1920; sulla sua tomba è scritto: “Ultima della stirpe Portinari”. Attualmente questo ramo è rappresentato dai nipoti figli della figlia Paola Ginnasi Portinari sposata al marchese Germano Carrassi. Il marchese Emanuele Carrassi con la moglie Ginevra Cavalletti, possiedono i ritratti e documentazione sulla famiglia. Così, mentre i Frescobaldi, attraverso i Bardi e gli Acciaioli, si possono dire collegati a Gemma Donati e alla stirpe in cui entrò in sposa Beatrice, i Carrassi Ginnasi Portinari, sono i più prossimi eredi della stirpe della fanciulla amata da Dante e anche se otto secoli e venti generazioni li separano, sono tornati a vivere sulle colline sopra Firenze; quel posto incantato che, anche se non è il Paradiso, è pur sempre il “loco ove tornare disio”. 88 MAGAZINE

muse. Today, thanks also to the eighteenth century family tree compiled by genealogist Pucci, we know, for sure, that Dante’s Beatrice was the one belonging to the great Florentine family. In the family tree’s margin, Pucci adds a note stating that the same is a copy of an older one belonging to the Portinaris at least from before the seventeenth century. Among Folco’s children we find Bice married to Simone de’Bardi and exactly cited as “so celebrated by Dante”. The Frescobaldis are the direct offspring of the Bardi family through the marriage of Caterina de’Bardi and Lamberto Frescobaldi in 1759. Piccarda, the last of the Donatis and belonging to the family of Gemma Donati, Dante’s wife, married into the family of the Acciaioli and named as rightful heirs her nephews Giuseppe, Vincenzo and Lamberto, sons of her daughter Ginevra Acciaioli, Matteo Frescobaldi’s wife. Beatrice’s lineage is renewed again into another great family, with Adele Portinari married to Count Ginnasi. This noble woman’s residence was the beautiful “villa dell’Olmo” on the hills above Fiesole where she lived and died in 1920. The inscription on her tomb reads: “The last of the Portinari family”. At present, this branch of the family is represented by her nephews, sons of her daughter Paola Ginnasi Portinari married to the Marquis Germano Carrassi. The Marquis Emaunele Carrassi and his wife Ginevra Cavalletti are in possession of portraits and documents about the family’s history. Therefore, while the Frescobaldi family, through the Bardis and Acciaiolis, is linked to Gemma Donati into whose family Beatrice was married, the members of the Carrassi Ginnasi Portinari family are the heirs closest to Beatrice’s lineage. In spite of the fact that eight centuries and twenty generations separate them, they went back to the sweet hills of Florence, the enchanted place that, if not Dante’s Paradise, is nevertheless “where I would fain return”.


il novecento a Firenze

Selezione e ricerca di oggetti e arredi del Novecento

Pandora DĂŠcor Via Ghibellina. 101/r - Florence Tel. +39 055 264033 Il Novecento di Pandora Via dei Fossi, 37/r - Florence Tel. +39 055 217393


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C OLLEC T O R WAT C H ES

text Sandro Fratini

Rarissimo ref. 1518, (1940) - Very rare ref. 1518, 1940s

Vi presento l’Orologio

Dalla mia collezione di segnatempo, alcuni cult firmati Patek Philippe From my watch collection, some cult timepieces by Patek Philippe

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icono che Patek Philippe sia la Rolls degli orologi. La verità è che la Casa ginevrina detiene un primato pressoché impossibile da eguagliare: un prestigio costruito nel tempo, senza interruzioni dal 1839 fino ad oggi e un’imperturbabilità olimpica nei confronti delle tendenze, alle quali non ha mai derogato. Nessun’altra casa orologiera ha realizzato tanti complicati e grandi complicati come Patek Philippe. Al posto d’onore è il mitico ref. 2499, il cronografo con calendario perpetuo considerato da tutti una sorta di antesignano dei complicati odierni da cui poi dopo deriverà il ref. 3970. Entrato in produzione con la referenza 1518 nel 1941, è in assoluto uno dei modelli più richiesti in ambito collezionistico, con quotazioni che partono dagli 80 mila euro del nuovo fino ai 2 milioni di euro dei più rari d’epoca. I 1518 universalmente più rari contesi sono i soli 4 modelli in acciaio esistenti nel mondo, per il resto esistono in circolazione poche centinaia di pezzi in oro giallo (molto richiesto in Europa e America negli anni ’40, ’50 e ‘60) e in oro rosa (poco richiesto, nella stessa epoca in occidente, - dov’era considerato di cattivo auspicio - ma largamente diffuso in Sud America). Il primo cronografo da polso Patek Philippe è del 1926, ma è nel ‘34 che viene presentato il modello 130 che diventerà l’archetipo del cronografo da polso. La cassa è essenziale e riprende le linee di un altro cavallo di battaglia di Patek, il modello “Calatrava” e quindi cassa a scatto a moneta di 33 mm. di diametro, in oro 18 k (si conoscono solo

They say that Patek Philippe is the Rolls Royce of watches. The truth is that the Geneva-based wristwatch brand holds an unrivalled record: the prestige of a name built over the years, uninterruptedly, from 1839 to this day and no concession whatsoever to fads. No other watch manufacturing company has made so many complicated and super complicated timepieces as Patek Philippe. The place of honour is reserved for the legendary ref. 2499, the chronograph wristwatch with perpetual calendar mechanism, considered the precursor of the modern complicated watches, from which the ref. 3970 drew inspiration. Gone into production with the reference number 1518 in 1941, it is by far the most popular model amongst watch collectors and its price ranges from 80 thousand euros for a new one to two million euros for a vintage piece. The rarest 1518 watches are the only four existing steel models. Anyway, there are, in all, only a few hundred pieces in circulation in yellow gold (very popular in Europe and US in the 40s, 50s, and 60s) and in rose gold (not so in demand in the same years in the West where it was considered unlucky to have onebut very popular in South America). The first Patek Philippe chronograph wristwatch dates back to 1926, but the first true chronograph is the model 130 created in 1934. The case is basic and inspired by another Patek Philippe’ s signature model, the “Calatrava” : 18 k yellow gold (there are only six pieces in steel and gold) snap back case , diameter 33 mm, long and thin lugs, flat MAGAZINE 91


PAS S I ON WATCH E S

Da sx: ref. 130 in acciaio, quadrante rosa, anni ‘30, ref. 1463 in oro giallo anni ‘50, ref. 130 in oro giallo anni ‘40 From left: ref. 130 steel model, rose dial, 1930s, ref. 1463 yellow gold 1950s, ref. 130 yellow gold 1940s

sei esemplari realizzati in acciaio e oro), anse lunghe e sottili, corona di carica piatta ma sovradimensionata per una ricarica più agevole, due pulsanti quadri per partenza e arresto. Per il collezionista di cronografi d’epoca che ambisca a possedere un Patek Philippe è poi una sorta di oggetto iniziatico perché, rimasto in produzione per parecchi anni, è senz’altro più reperibile delle altre referenze, 530,1463 (pulsanti tondi) e 1579 (anse a ragno), prodotte in piccolissime serie e con quotazioni che possono arrivare a superare abbondantemente i 200.000 euro a seconda della rarità dei quadranti. I modelli con cassa in acciaio sono rarissimi e quindi paradossalmente molto più costosi anche se le quotazioni più alte sono raggiunte dai rattrappanti (ref. 1436). Una seduzione tutta particolare emana però dagli Smalti, quasi un mondo parallelo composto da una produzione assai limitata, in oro giallo o in oro rosa, risalente pressoché agli anni ’40 e condivisa, ai livelli di altissima arte orafa, solo con il competitor Rolex. Si tratta di modelli solotempo con cassa tonda, e solo in pochi esemplari rettangolare, con quadrante policromo o monocromo smaltato secondo un range di ridotti soggetti iconografici: Faro, Arabo, Americhe, Eurasia, Jungle o Foreste, con pioggia o senza. Tutti, nessuno escluso, sono comunque orologi che entrano sempre tra i top lot delle aste internazionali, e negli ultimi anni hanno beneficiato di una costante ascesa delle loro quotazioni. Sia beninteso che la produzione di Patek non è mai stata di massa e anche il modello d’epoca più comune è pur sempre un orologio raro, e con un fascino che difficilmente Patek è riuscita ad eguagliare con le sue creazioni più recenti. 92 MAGAZINE

Protagonisti delle aste internazionali con quotazioni sempre in ascesa They are always among the top lots in international auction sales and reach record sales prices crown winding, two square buttons to stop and start a seconds-hand. This model was produced for many years and thus is more easily found than other models such as ref. 530 and 1463 (round buttons) or ref. 1579 (spider lugs) produced in very limited edition and worth even over 200.000 euros. The steel case models are the rarest ones and thus, absurd as it is, much more expensive, although the highest quotations have been reached by the split-seconds chronographs (ref. 1436). Particularly fascinating are the enamel models, very few pieces in yellow gold or rose gold, dating back to the 40s and reaching the highest levels of craftsmanship that only Rolex has been able to match. They feature round cases, rarely square, with a polychrome or monochrome enamel dial showing decorative motifs: Lighthouse, Map of Egypt, Eurasia, Jungle or Forests, with or without rain. All of them, none excepted, are always among the top lots in international auction sales and, in the past years, have always reached the highest quotations. Of course, Patek Philippe watches have never been mass-produced and even the most ordinary vintage piece is so rare and beautiful that Patek’s latest creations will never compare with them.



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L’indipendente

Claudia Zanella. Promessa del cinema impegnato racconta di sé One of the most promising talents of committed cinema, tells us about herself

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a Firenze nel dna e che nessuno gliela tolga, ma nel ’98, a 19 anni ha fatto i bagagli e l’ha lasciata. Che cosa cercava? Esperienze che la facessero crescere rapidamente, tanta era l’energia che si portava dentro da quando fin dai tempi delle elementari recitava in parrocchia con tale foga da sapere sempre a memoria le parti di tutti i personaggi. Milano l’ha tenuta per un anno. Faceva la modella e guadagnava bene. Ma non bastava. Così è stata la volta dell’accademia sperimentale d’arte drammatica di Roma. Fuochino. Il fuoco è arrivato nel 2005: una parte importante in Quo Vadis Baby di Salvatores. Marco Bellocchio ha riacceso il suo calore nel 2006 affidandole il ruolo di Chiara nel Regista di Matrimoni. Claudia Zanella, attrice della generazione junior italiana, è bella, giovane, colta. Parlarci, significa essere inondati con grazia da un fiume di parole, di significati e di prematura saggezza. Quante volte lasci Roma e torni a Firenze Claudia? Spessissimo. Almeno due volte al mese. Ho una famiglia come quelle del sud. Mio padre e mia madre che abitano all’Isolotto, e un esercito di zii, zie e cugini a cui sono morbosamente legata da un vincolo sancito da mia nonna Giovanna, il capotribù, che è morta da qualche anno, ma ci ha lasciato allacciati da un affetto inusuale per i canoni di oggi. Pensa, che con alcuni zii condivido ancora adesso le vacanze e i fine-settimana liberi. Se non avessi avuto una famiglia così, mi sarebbe schizzato via il cervello dopo il primo lavoro, perché quello del cinema e dello spettacolo in Italia è un mondo durissimo e fragile. Al mattino sei principessa e dopo pranzo ti ritrovi a lavare i piatti. Tre cose di Firenze che vorresti avere sempre con te? Gli Uffizi: sono una fan di Botticelli. Tutte le volte che mi piazzo davanti alla Primavera mi si arresta il fiato. Poi vorrei avere sempre con me la chiesa di Orsammichele che sembra un torrone intarsiato, nascosto dietro la severità di palazzo Vecchio. Ma soprattutto vorrei una miniatura di via degli Alfani, in pieno centro nel quartiere delle università storiche, a un passo dal Teatro della Pergola e dalla chiesa della Santissima Annunziata. E’ la via della mia infanzia, dove abitava mia nonna e dove la famiglia si riuniva a cena per due sacrosante volte, tutte le settimane. 96 MAGAZINE

Florence is in her DNA and nobody can take it away from her, but in 1998, at the age of nineteen, she packed her bags and left. What was she looking for? Experiences that would make her grow up fast, as she had been acting in school since she was a child and with such enthusiasm and dedication that she knew by heart all the parts. She stayed in Milan for a year. She worked as a model and made good money. But it was not enough. So she attended the experimental academy of dramatics in Rome. She got the chance she was dreaming of with a leading role in “Quo Vadis Baby” by Salvatores and then with the role of Chiara in the film “Regista di Matrimoni” by Marco Bellocchio. Claudia Zanella, one of the new acting generation’s most promising talents, is beautiful, young and educated. Talking with her is like being swept away in a torrent of words, ideas and premature wisdom . Claudia, how often do you leave Rome and come back to Florence? Very often. At least twice a month. I have a very big family consisting of my parents, who live in the Isolotto area, and a crowd of uncles, aunts, cousins I am very fond of and a grandmother, Giovanna, who died a few years ago. She was a sort of chieftain and taught us all how important family relationships are. I still spend my holidays and weekends with some of my uncles and aunts. If I had not had such a family, I would have lost my mind playing my first role, because the Italian motion-picture world is hard and frail at the same time. One day you are a princess, the next you are washing dishes. Which are the three things about Florence that you would like to carry with you? The Uffizi: I am a Botticelli lover. Every time I look at the “Primavera” I lose my breath. Secondly, the Orsammichele Church which looks like an inlaid tower, hidden behind the severe Palazzo Vecchio. But, most of all, I would like to have a miniature Via degli Alfani, downtown Florence, in the university district, a few steps from the Pergola Theatre and the Church of Santissima Annunziata. It is the street of my childhood, where my grandmother used to live and


MAGAZINE 97


abito/dress Ermanno Scervino f/w 2007-08


MO V IE IN T ERV IEW

‘In questo periodo sto anche scrivendo la storia di un corto ambientato a Firenze negli anni Cinquanta. Vorrei tanto girarlo in questa città che ha bisogno di cinema’ “I’m writing a story for a short film set in Florence in the 50s. I would like to shoot it in this city so badly ignored by the movie industry” Hai mai suggerito a qualcuno un modo diverso dal solito stile turistico di visitare Firenze? Quando vengono a trovarmi gli amici questo è il mio programma ufficiale: si parte dall’alto, dalla chiesa di San Miniato, si scende a piazzale Michelangelo per imboccare le rampe di San Niccolò che portano sulle rive dell’Arno. A questo punto passiamo in rassegna i più bei negozi di libri vecchi e di antiquariato della città. In via dei Ginori ci sono quelli che in assoluto preferisco, perché sono i più defilati, i prezzi sono migliori e si trova sempre qualcosa di strano. Il tour made by Claudia prevede anche una sosta al mercatino del modernariato in piazza de’ Ciompi e si conclude al Palagio di Parte Guelfa - uno dei palazzi più evocativi del Trecento fiorentino -, che è bellissimo, anche se io l’ho scoperto solo due anni fa quando mi hanno consegnato il premio Montagnani come migliore attrice emergente. Come consideri questa città in relazione al tuo lavoro? Firenze, a differenza di tante altre città italiane fittamente abitate, ha quel potenziale unico che è la sua location. E’ come un cuore, uno scrigno prezioso che non soffre dello smog come altrove. Ha molto verde, aria pulita e quando vuoi evadere dalla dimensione metropolitana bastano venti minuti appena per avere a portata di mano colline splendide che declinano rapidamente in panorami montuosi. Ma è anche una città che non riesce a completare un quadro di servizi culturali e mondani all’altezza della sua vocazione. Per esempio a Firenze, ospitiamo spettacoli teatrali meravigliosi ma dopo nessuno sa dove andare a mangiare. Non puoi immaginare quante volte, amici-attori di teatro che recitano a Firenze mi chiamano dopo lo spettacolo per farsi suggerire un posto carino dove andare a cena dopo la mezzanotte. Prospettive di cinema in riva all’Arno? Francamente non molte. Il problema della scarsa produttività cinematografica italiana si ripercuote su Firenze senza via di scampo, dove purtroppo non si riesce a supportare neanche il cinema giovane e indipendente. La città gode di un bel movimento di cultura critica del grande schermo, ma a livello di produzione non è preparata. Inoltre è una città raccontata pochissimo nella storia del cinema e questo mi è sempre sembrato una vera e propria ingiustizia per i suoi meravigliosi scenari, tanto che sto scrivendo proprio in questi giorni - perché una delle cose che mi piace di più è scrivere, oltre che recitare - la storia per un cortometraggio ambientato a Firenze negli anni Cinquanta che vorrei tanto girare in questa città. Molto presto comincerò a percorrere le stanze di Palazzo Vecchio a caccia di aiuti da parte delle istituzioni. Un sogno per il futuro? Vorrei che in tutte le scuole italiane, dalle elementari alle superiori, esistesse l’obbligo della pratica teatrale, così com’è per la ginnastica. Il teatro praticato sin da ragazzini aiuta moltissimo. E’ sfogo, è conoscenza del proprio corpo, è un modo per imparare a percepire l’altro in maniera diversa. Attraverso il teatro si impara a interagire con gli altri e a fidarsi di loro. Per me è stata una grande scuola: dal palcoscenico della parrocchia, alle ore sperimentali al liceo scientifico Leonardo da Vinci fino all’accademia di Roma, ho imparato in teatro cos’è la fiducia e il rispetto per gli altri.

where the whole family met twice a week for dinner. What is, in your opinion, the less touristy way to visit Florence? When friends of mine come to visit, this is my official tour: we start from the Church of San Miniato, up high, then we go down to Piazzale Michelangelo and take the “rampe” leading to the quarter of San Niccolò, along the Arno river. Then we visit book shops and antiques shops. The best are in Via dei Ginori, because they are still unknown to tourists, they offer the best prices and you can always find something special. The “made by Claudia” tour also includes a stop at the flea market at Piazza de’Ciompi and it ends at the “Palagio di Parte Guelfa”- one of the most beautiful thirteenth century palazzos in Florence. I myself discovered it only a few years ago when I was awarded the Montagnani prize as best up-andcoming young actress. What do you think about Florence as far as your current job is concerned? Florence, unlike many other densely populated cities in Italy, has a unique location. It is like a precious treasure box that is not affected by air pollution as other big cities. It has many green areas, clean air and it takes only a twenty-minutes drive to reach the beautiful surrounding hills and countryside with their breathtaking view. But Florence is also a city that offers very few cultural and fashionable events. For example, beautiful shows and plays are held in Florence but, after the shows, one never knows where to go for dinner. You can’t imagine how many times actors and actresses, friends of mine, performing in Florence, call me to know where they can go for dinner after the show and, incredible as it is, I don’t’ know what to say. Does Florence offer any job opportunities in the motion-picture world? Very few, actually. The Italian movie production world has a limited activity and in Florence it is not even able to support young and independent cinema. In Florence there are many good movie critics, but no movie producers. Florence is also badly ignored as far as screenplays are concerned and this, in my opinion, is very unfair because there are so many beautiful things to tell about this city. As a matter of fact, I’m writing a story for a short film (I love writing besides acting) set in Florence in the fifties that I would very much like to shoot in Florence. I will be soon asking the local government for help. What do you dream for the future? I would like Italian young people, from elementary to high school, to be able to study drama just like any other subject. It is very important for young people. Personally speaking, it helped me very much. It is a way to relieve your feelings, to get to know your body and see people from other points of view. Through drama, one learns to interact with other people and trust them. I learnt so much from drama. Studying drama and acting, from elementary school to high school, from the parish church to the academy in Rome, taught me one great lesson: what trusting and respecting other people means. MAGAZINE 99



P EOP LE S IG N AT URES text Andrea della Valle

Andrea della Valle con il figlio/with his son

Coup de foudre

Il patron della squadra viola racconta della sua passione per le due F The Florentine football club’s president tells about his passion for the two “Fs” Andrea Della Valle, 42 anni, fratello d’arte, ormai fiorentino d’adozione dal 2004. Entra giovanissimo in azienda, con un apprendistato in USA al coordinamento delle attività di penetrazione del mercato americano. Successivamente inizia a condividere con il fratello Diego responsabilità e supervisione dell’azienda. Oggi, amministratore unico in diverse società del gruppo, a.d. in Tod’s SpA e vicepresidente del consiglio di amministrazione della Società, è anche l’appassionato presidente di ACF Fiorentina, la squadra di calcio di Firenze rilevata dalla famiglia nell’agosto del 2002. elax e passione viola. Passeggiate in famiglia e riunioni travolgenti con la squadra e i miei principali collaboratori. La mia Firenze è la mia Fiorentina. Quei sabati e quelle domeniche che da tre anni trascorro in città da presidente sono diventati un appuntamento piacevolissimo, irrinunciabile. Fin dai primi giorni del mio impegno per la bandiera viola ho scelto di vivere in centro, in Oltrarno, in quei quartieri che ancora oggi conservano tanta vita. E mi sembra di respirare aria di paese quando faccio due passi con mia moglie Paola e i miei figli al mercatino di Santo Spirito, perdendomi tra libri vecchi, piccolo antiquariato e bric-à-brac. Un hobby piacevole che mi rilassa e mi dispone al pomeriggio allo stadio. E poi adoro San

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Andrea della Valle, 42 years old, brother to Diego, Florentine by adoption since 2004. He entered the family company very young, following a training period in the US. He then started sharing with his brother Diego the responsibility and management of the company. At present, he is sole director of various companies of the family-owned group, managing director and vice-president of Tod’s spa’s board of directors and also the enthusiastic president of ACF Fiorentina, the football club based in Florence taken over by the Della Valle family in August 2002. Relaxation and football. A walk with my family and exciting meetings with the football team and my closest collaborators. Florence means Fiorentina to me. Those weekends I’ve been spending in Florence for three years are something I always look forward to. I’ve been living downtown Florence, in Oltrarno, in the city’s most lively quarters, since I’ve become president of the local football club. It feels like being in a small town when, with my wife Paola and my children, I go to the flea market in Piazza Santo Spirito and I get lost among old books, small antiques and curios . A pleasant and relaxing pastime that prepares me for the afternoon at the stadium. MAGAZINE 101


P E OP L E SI GN ATURE S

Da sx: Claudio Cesare Prandelli (allenatore della Fiorentina) e Andrea della Valle. Andrea e Diego della Valle durante la partita Fiorentina-Brescia From left: Claudio Cesare Prandelli (Fiorentina coach) and Andrea Della Valle. Andrea and Diego Della Valle during the match Fiorentina-Brescia

‘Adoro l’eleganza di Borgo S. Jacopo. Qui mi capita spesso di fermarmi a parlare con la gente. Magari con qualche anziano che non si interessa di calcio e non sa nemmeno chi sono’ “I love the elegant Borgo S. Jacopo where I stop to talk with people. Perhaps with an old man who knows nothing about football or about me” Frediano con le sue botteghe artigiane ancora intatte, e l’eleganza di Borgo S. Jacopo. Qui mi capita spesso di fermarmi a parlare con la gente, tra la gente. Magari con qualche anziano che non si interessa di calcio e non sa nemmeno chi sono. Ecco: questo è bello, parlare e scambiarsi le idee tra persone di generazioni diverse. Appena ne ho il tempo, poi, m’incammino anche da solo per Costa San Giorgio e arrivo su su fino al Forte Belvedere: il paesaggio mi conquista, Firenze coi suoi colori e le sue atmosfere mi regala attimi incantati. E’ anche bello però immergersi nella quotidianità e nei rumori della strada, come quando mi fermo in piazzetta della Passera, magari quelle rare volte che riesco a farmi una pedalata in bicicletta. C’è un posto su tutti che mi fa sentire come a casa mia: è quando mi siedo al tavolo del ristorante Latini e incontro il mio grande amico Torello, una persona straordinaria che mi prepara quei piatti caratteristici e tanto famosi. Per il pesce c’è il Fuor d’acqua, i gamberi crudi sono la fine del mondo. E mi trovo bene anche tra i quattro tavoli della Buca dell’Orafo. Se avessi più tempo visiterei tutti i musei, i palazzi e le chiese. Per ora ho potuto fermarmi solo nei principali. Immancabile una sosta in via Tornabuoni, davanti alle vetrine di Tod’s e di Hogan, un aperitivo con prosecco e panini tartufati da Procacci, un bel caffè da Giacosa tra le cioccolate animalier di Roberto Cavalli. Se ci sono i bambini con me, è bello e divertente fermarsi alla giostrina di piazza delle Repubblica mentre accompagno con un po’ di invidia mia moglie a fare shopping di profumi e pot pourri all’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. I momenti più emozionanti, però, sono quelli che trascorro con la mia Fiorentina. Il sabato ci ritroviamo tutti al Relais Santa Croce, è il momento delle decisioni ma anche quello in cui si cementano stima e amicizia. 102

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I love the San Frediano quarter with its artisans’ workshops untouched by time and the elegant Borgo S. Jacopo where I stop to talk with people, among the people. Perhaps with an old man who knows nothing about football or about me. That’s what I like: speaking and exchanging opinions with people of all ages. When I have time, I take a walk along Costa San Giorgio up to Forte Belvedere. I am captivated by the view of Florence, its colors and atmosphere. However, I also enjoy being immersed in the everyday life and the street’s noises, like when I stop in Piazza della Passera, on those rare times when I ride my bike. There is a place where I feel at home: the Latini restaurant where I meet my great friend Torello, an extraordinary person who prepares those typical and delicious dishes he is so famous for. When I’m in a mood for fish, I choose Fuor d’acqua, the raw prawns are fantastic. I also like the intimate atmosphere of Buca dell’Orafo. If I had more time, I would visit all the museums, palazzos and churches. At present , I’ve been only able to see the major sights. I never miss a stop in Via Tornabuoni to take a look at Hogan and Tod’s windows, for a glass of prosecco and truffle sandwiches at Procacci or a cup of coffee at Giacosa, surrounded by Roberto Cavalli’s “animalier” chocolates. If I’m with the children, it’s fun to go for a ride on the merry-go-round in Piazza della Repubblica and then take my wife shopping at the Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella where we buy perfumes and potpourris. The most exciting moments, however, are the ones I spend with my Fiorentina. On Saturday we all get together at the Relais Santa Croce hotel. It is the time for decision-making but also for cementing friendship.


“…Amo l’argento, è come le donne. Più lo tocchi e più brilla. E poi è vivo, l’unico metallo vivo dopo il mercurio. Ha una componente femminile, come c’è in ognuno di noi, è notturno, caro a Diana. E ci sono ricordi di infanzia. Ricorda il calcio delle pistole dei cowboys, le stelle degli sceriffi, il calice di Re Artù, i cuori delle statue della Madonna…” Stefano Guscelli Brandimarte

L’Argento è BRANDIMARTE SHOW-ROOM Firenze Viale Ariosto 11C rosso tel. 055 23041 www.brandimarte.com


Stazione Leopolda


FLO FA SH IO N

text Eva Desiderio

From left: Dirk Bikkembergs. Bono Vox, Ali Hewson and Rogan Gregory. Matteo Cambi and Renzo Rosso

Firenze si riprende la moda

Pitti Uomo sempre più atteso e elettrizzante. Dove il vestire maschile è diventato sinonimo di eventi, tendenze e comunicazione Pitti Uomo, where menswear is synonymous with events, trends and communication, is eagerly awaited and electrifying

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na fiera sempre più fantasiosa, una fiera sempre più tecnologica. I due opposti, stavolta, si attraggono: ed è il «miracolo» Pitti Immagine Uomo che si ripete ancora una volta fino al 23 giugno con la presentazione delle collezioni per la primavera-estate 2008. Perchè all’immensa offerta di abbigliamento maschile di ogni tipologia e di alto target si affianca stavolta anche una piccola-grande rivoluzione che coinvolgerà in futuro l’essenza e l’immagine stessa della manifestazione: un rinnovamento interattivo, che nasce dall’esperienza che Pitti Immagine sta facendo da un anno insieme al Massachusetts Institute of Technology, che si concretizzerà in una Experience Room con badges interattivi e piattaforma on line per accrescere la connessione degli utenti col salone. Ma saranno come sempre gli eventi e i grandi protagonisti della moda la leva che fa di Pitti Immagine Uomo un palcoscenico internazionale senza uguali: a cominciare dall’ospite d’onore, Diesel, marchio che fa tutt’uno con la forza comunicativa del suo fondatore, Renzo Rosso, che invaderà l’ex Dogana di via Valfonda con una performance di moda, spettacolo, lifestyle che s’annuncia indimenticabile. «Non potevamo che pensare a una grande sorpresa, a una cosa creativa al massimo», spiega Renzo Rosso che approfitterà del salone fiorentino per lanciare un segnale forte e autorevole proprio sul prodotto: non più legato soltanto all’universo del jeans, ma sempre più orientato a un lusso contemporaneo e concreto che «sposerà» l’abbigliamento maschile con quello femminile. E che ci sia nell’aria di Pitti (e non solo) una gran voglia di sparigliare

An increasingly creative and high-tech fair at the same time. The opposites attract one another: and the “miracle” Pitti Immagine Uomo, the launch of spring-summer 2008 men’s collections till June 23rd , happens again. Because this time, the fair is not only a huge showcase for all sorts of men’s clothing. This time it promises to be a small-big revolution that will change forever the essence and image of the fair itself: an interactive revolution, resulting from the collaboration between Pitti Immagine and the Massachusetts Institute of Technology, which takes the shape of an Experience Room with interactive badges and an online platform to help users connect to the fair. However, what makes Pitti Immagine Uomo be what it is, an unequalled international stage, are the many parallel events and the fashion personalities attending them. Pitti Immagine Uomo 2008 makes no exception to the rule: starting from the guest of honour, Diesel and Renzo Rosso, the brand and its founder, that will “invade” the former customs building in Via Valfonda with a fashion show that promises to be unforgettable. “ We had to do something surprising , something incredibly creative”, explains Renzo Rosso who will take advantage of the fair to send out a strong and clear message about his brand: not only jeans anymore, but more and more luxury oriented and a mix of men’s and women’s clothing. The wish to change things and break the

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FLO FA SH IO N

Da sx: primo piano di Ermanno Scervino. La sua nuova azienda di Bagno a Ripoli (Fi) e Roberto Capucci From Left: close-up of Ermanno Scervino, his new company in Bagno a Ripoli (Florence), photo of Roberto Capucci

Ermanno Scervino sfila in anteprima per Pitti Uomo con la collezione estate 2008 Ermanno Scervino shows the preview summer 2008 collection during Pitti Uomo le carte, e gettare il sasso nello stagno della moda per rompere la consuetudine che vuole sfilate solo maschili o solo femminili, lo grida al mondo anche la scelta di Ermanno Scervino che sfila nella sua nuova sede alle porte di Firenze non solo la collezione uomo per l’estate 2008 ma anche la pre-collezione donna. In una corsa intelligente che mette al primo posto il mercato e i desideri della clientela. «Ormai i tempi sono maturi per cambiare anche i riti dell’eleganza», spiega Ermanno Scervino che si conferma non solo un «fenomeno» di stile e creatività ma anche un caso felicissimo di successo internazionale a 360°. «I tempi per mischiare due mondi all’apparenza lontani sono maturi, penso che compratori e stampa apprezzino la mia ricerca di armonia nella totalità delle mie collezioni», continua lo stilista che ha fatto della glamour-couture la sua cifra e continua a innalzare la qualità dei suoi abiti con la risorsa di un artigianato tutto made in Tuscany. «Aprendo questa nostra nuova azienda di 6.000 mq nella quale raduniamo tutto il nostro mondo e scegliendo di sfilare con l’anteprima di Pitti Uomo — racconta Toni Scervino, amministratore unico del marchio che ha chiuso il 2006 con un fatturato di 51 milioni di euro — vogliamo dare un segnale preciso della nostra voglia di farci conoscere in tutto il mondo. Ci aspettano sfide nuove: quella col mercato americano e quella con i mercati del resto del mondo, per bissare il successo ottenuto in Italia, in alcuni paesi d’Europa e soprattutto nelle ex repubbliche sovietiche». Intanto dopo i successi di Pitti partono nuovi progetti per la griffe: l’apertura del primo monomarca, in franchising, a Sofia in Romania, la terza boutique Ermanno Scervino a Mosca (sempre in partnership con Mickail Kusnirovich di Bosco dei Ciliegi), lo sbarco a San Pietroburgo e ancora il trionfo ottenuto con la vendita fulminea delle collezioni nel corner a Tokyo presso i grandi magazzini Takashimaya. «A settembre apriremo anche a Desenzano — concluce Scervino — perchè sul Lago di Garda scendono tanti nostri clienti russi». Se questi, Diesel e Scervino, sono i fuochi d’artificio della fiera (651 aziende, 820 marchi di cui 271 stranieri, una superficie che si dilata

custom of presenting men’s and women’s collections separately, is proved by Ermanno Scervino who will present his new summer 2008 men’s collection and his women’s pre-collection at the same time and place: in his new premises outside of Florence. Ermanno Scervino, who is not only a “living wonder” of creativity and style but also a good example of worldwide success, puts his clientele’s needs and desires first and explains: “Time has come to change the rituals of elegance, to combine two worlds seemingly apart. I think that buyers and journalists appreciate my pursuit of harmony within my collections as a whole”. Furthermore, Scervino goes on relying on top-quality and entirely “made in Tuscany” creations. “By moving to a bigger space, 6000 square meters wide , and choosing to show our pre-collection at Pitti Uomo - says Toni Scervino, sole director of the brand whose total sales reached € 51 million in 2006 - we want to prove our desire to make the brand known worldwide. We will have to take up new challenges: conquering the US market and other world markets and obtaining the same success achieved in Italy, in some European countries and in the former USSR countries”. Furthermore, Scervino has great plans for the near future: the opening of his first flagship store, conducted through franchising, in Sophia, Rumania; the third Ermanno Scervino boutique in Moscow (in partnership with Mickail Kusnirovich), an opening in San Pietroburgo. “In September we will be opening a store in Desenzano-concludes Scervino- because many of our Russian customers spend time on the Garda Lake. If Diesel and Scervino are the stars of the fair (attended by 651 companies, 820 brands of which 271 from abroad, covering an area of 59.000 square meters, ten sections, 21.000 estimated buyers and many names making their debut or coming back), other names of fashion design will not go unnoticed at Pitti MAGAZINE 107


L’Ex-dogana di via Valfonda - The former customs building in Via Valfonda

Renzo Rosso, con Diesel, invaderà l’ex Dogana di via Valfonda con una performance di moda, spettacolo, lifestyle che s’annuncia indimenticabile Renzo Rosso, with Diesel, will “invade” the former customs building in Via Valfonda with a fashion show that promises to be unforgettable su 59.000 metriquadrati, dieci sezioni collaudatissime e però sempre aggiornate, attesi oltre 21.000 compratori e tanti nomi importanti che debuttano o che rientrano), largo spazio viene preso da altri nomi come Dirk Bikkembergs e Guru. Il primo debutta al Pitti con l’attesa linea di intimo, il secondo ritorna con l’entusiasmo di Matteo Cambi per un evento musical-modaiolo. E ancora la sfilata di Messaggerie, il lancio della linea ecosolidale Edun che ha come ideatore-testimonial Bono Vox e a Firenze come madrina sua moglie Ali Hewson, la sfilata in stand da Mason’s che si conferma marchio da seguire (imitatissimo), i vari cocktail da Napapijri, da Dockers ID, da City Time, Caesar 1935 e Lebole con gli atletici e possenti campioni della Nazionale italiana di Rugby. E tutt’intorno alla fiera della vanità maschile un proliferare di appuntamenti festosi: l’apertura della boutique Bottega Veneta in via Strozzi, la parata di Alfa Romeo ruggenti lungo via Tornabuoni, per la presentazione dell’omonimo orologio disegnato da Giuliano Mazzuoli, l’asta di Bulgari, la presentazione del concorso per giovani stilisti promosso da Museo del Tessuto di Prato in vista della mostra dedicata a Thayath e all’invenzione della tuta, lo svelamento della Fondazione Roberto Capucci a Villa Bardini in un trionfo di fantastiche sete. Non meno importante però sarà la presenza di nuove e inattese realtà produttive a Pitti Immagine Rooms con luxury collection in edizione limitata, negli stands di New Beat(s) coi design emergenti nel nuovo fashion district al padiglione delle Nazioni con ben 180 collezioni di ricerca.

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Uomo such as Dirk Bikkembergs and Guru. The first makes his debut at Pitti with a line of underwear, the second brand is back with Matteo Cambi for a music-socialite event. And then the Messaggerie fashion show, the launch of Edun whose creator and face is Bono Vox and, in Florence, his wife Ali Hewson; the fashion show , held at its stand, of Mason’s, a very popular brand; the cocktail parties taking place at the stands of Napapijri, Dockers ID, City Time, Caesar 1935 and Lebole with the athletic members of the national rugby team. Not to mention all the parallel events taking place during Pitti Uomo: the opening of the Bottega Veneta boutique in Via Strozzi, the Alfa Romeo cars parade along Via Tornabuoni for the launch of the watch designed by Giuliano Mazzuoli for Alfa Romeo, Bulgari’s auction sale, the presentation of the contest for young designers sponsored by the Textile Museum of Prato where the exhibition on Thayath and the invention of dungarees is going to be held, the inauguration of the Roberto Capucci Foundation at Villa Bardini amidst a wealth of silks. However, let’s not forget the less known yet more innovative aspects of Pitti Immagine Uomo: Pitti Immagine Rooms and limited edition luxury collections, the New Beat(s)’ stands and the Nations pavilion where 180 research collections are on display.

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FA S H I O N TI M E

Giorgio Armani Fatto a mano su misura mod. Excellence

Marta Innocenti Ciulli

Zegna

Gucci

Prada

Gucci

D’ Avenza Brooks Brothers

Eleganza maschile

Il lusso ora è decidere cosa, come e perché Today luxury means deciding what, how and why 110

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FA SH IO N T IM E

Gucci

Loro Piana

Brioni Prada

Zegna

D’ Avenza

Brooks Brothers

Stefano Ricci Loro Piana

In tema di lusso, dove per lusso s’intende unico, creato e prodotto per noi, con il riguardo ai nostri desideri e alle nostre scelte, ecco apparire sul palcoscenico della moda per uomo il fatto a mano. Il su misura. Che si traduce in una sapiente artigianalità e alta qualità. Haute couture al maschile. Più silenziosa e meno eclatante, ma decisamente molto raffinata ed elegante. Si riscopre il piacere di esaminare i tessuti al tatto, i pellami delle nostre scarpe, scegliere i bottoni della giacca, avere l’ultima parola sulla fodera. I dettagli e le finiture diventano il nostro potere decisionale. Naturalmente a base di gusto.

When it comes to luxury meant as something unique, made according to our wishes and requirements, there is nothing better than tailor-made men’s clothing. The so-called “made-to-measure”, that is, the highest level of artisan skill and quality, veritable haute couture for men. Less noticeable and striking yet more sophisticated and elegant. Men rediscover the pleasure of touching fabrics and leathers for shoes or choosing jacket buttons and the perfect lining. Decision making applied to the selection of fashion details and finishes. Based on good taste, of course. MAGAZINE 111



WHAT’S C OO L PULLOVERS

Marta Innocenti Ciulli

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Un buon amico

Maglie di cachemire e non. Spesso leggerissime, quasi di peso piuma, ma che tengono molto caldo. Perfette per i primi freddi. Da tenere sempre nella borsa a portata di mano. Cashmere knits and not only. Very light, almost feather-weight, but very warm. Perfect for the first cold weather of the season. To be kept within reach in one’s bag. 1. Salvatore Ferragamo - € 740 - via Tornabuoni, 14/r - Firenze 2. Stone Island - € 158 - at Gerard loft - via dei Pecori, 36/r - Firenze 3-7. Hermès- prezzi su richiesta - p.zza Antinori, 6/r - Firenze 4-6. Gucci - prezzi su richiesta - via Tornabuoni, 73/r - Firenze 5. Bottega Veneta - prezzo su richiesta - via Strozzi, 6 - Firenze 8. Paul Smith - prezzo su richiesta - at Raspini, via Roma, 25/r - Firenze 9. Missoni - prezzo su richiesta - via Porta Rossa, 77-79/r - Firenze MAGAZINE 113


H A R L E Y - D A V I D S O N S P E E D S H O P Since 1995 we have been selling Harleys, repairing Harleys, preparing Harleys, driving Harleys, working and having fun with Harleys...be influenced by the passion; discover the world of Harley-Davidson and Buell, original accessories and clothing made in USA.

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WHAT’S C O O L JACKETS

Marta Innocenti Ciulli

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cult Collection

Hanno linee smilze, spesso sciancrate. Allacciature asimmetriche o zip veloci. Tasche eclissate, comunque mai grandi e capienti. Piccolo il collo e la manica a nascondere la mano. Sono i nuovi blusotti per lui. E amano la pelle. Close-fitting, often tight-waisted lines. Asymmetric lacing or zip fastening. Hidden pockets, never big. Small collar and long hand-covering sleeves. These are the new men’s jackets. And they love leather. 1-7. Hermès - prezzi su richiesta - p.zza Antinori, 6/r - Firenze 2. Stone Island - € 792 - at Gerard loft - via dei Pecori 36/r - Firenze 3. C. P. Company - € 1068 - at Raspini - via Roma, 25/r - Firenze 4-6-10. Bottega Veneta - prezzi su richiesta - via Strozzi, 6 - Firenze 5. Gucci - prezzo su richiesta- via Tornabuoni, 73/r - Firenze 8. Louis Vuitton - € 1400 - p.zza degli Strozzi, 1 - Firenze 9. Salvatore Ferragamo - € 2050- via Tornabuoni, 14/r - Firenze MAGAZINE 115



WHAT’S C O O L SHOES

Marta Innocenti Ciulli

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Free style

Parola d’ordine: eleganza. Anche per le sneackers che nonostante i colori dirompenti, e le allacciature pazienti, ridimensionano la loro irruenza. Ancora in pole position le puntinate e il double colour. Solo pellami nobili e trattati con cura. The key word is elegance. Even for sneakers that, although bright-colored and laced-up, are not so showy. The dotted and double color ones are all the rage. Only precious leathers and treated with care. 1-3. Louis Vuitton - prezzi su richiesta - p.zza degli Strozzi, 1 - Firenze 2-8. Car Shoe - € 260 e € 245- at Raspini - via Roma, 25/r - Firenze 4. Church’s - € 530 - at Eredi Chiarini, via Roma, 16/r - Firenze 5. Bottega Veneta - prezzo su richiesta - via Strozzi, 6 - Firenze 6. Hermès - prezzo su richiesta - p.zza Antinori, 6/r - Firenze 7-9. Sergio Rossi - € 350 e € 380 - via Tornabuoni, 35/37/r - Firenze 11. Puma Alexander McQueen - prezzo su richiesta - at Puma - via Calimala, 2/r - Firenze 12. Salvatore Ferragamo - € 390 - via Tornabuoni, 14/r - Firenze 13. Pollini - € 380 - via Calimala, 12/r - Firenze MAGAZINE 117


FA S H I O N DE SI GN E RS

Marta Innocenti Ciulli photo Alessandro Bencini Make up and hair Rossana Luzzi

The glam and the dress

Il ritorno dell’abito. PerchÊ fa chic e veste dalla mattina alla sera The dress is back. Because it is chic and can take you anywhere

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PRADA


JEAN PAUL GAULTIER Abito in velluto con scollo a V, vita alta e grande gonna. V-neck velvet dress with high waist and full skirt. Scarpe/shoes: Celine at Luisaviaroma Calzettoni/socks: Gallo Cardigan: Malo at Luisaviaroma


DIOR BY JOHN GALLIANO E’ marron glacé l’abito in seta con scollo asimmetrico. Marron glacé silk dress with asymmetric neckline. Calzettoni /socks: Gallo Scarpe/shoes: Dior by John Galliano Cintura/belt: Roberto Cavalli


EMILIO PUCCI La linea a sacco è fermata da una piccola martingala. Sack dress with half belt. Calzettoni/socks: Gallo Scarpe/shoes: Emilio Pucci


ERMANNO SCERVINO PRADA Fantasia perlal’abito Vita alta e linea svasata, mini. con piccola increspatura Camicia senza maniche.Culotte. vita alta. High-waist flaredsulla miniskirt. Patterned dress Sleeveless blouse. with panty. gathering at waistline. Culotte Sandali/sandals: Prada Scarpe/shoes: Turbante/turban: PradaDolcini SchÜll by Diego


GUCCI Abito fantasia con importante drappeggio sul fianco. Patterned dress with draping at side Calzettoni/Socks: Gallo Basco/hat: Borsalino Scarpe/shoes: Gucci Borsa/bag: Balenciaga at Luisaviaroma


SALVATORE FERRAGAMO Abito in pelle e velluto con gonna a ruota. Leather dress and velvet dress with flared skirt MAGAZINE 125


VERSACE Tubino in stretch pesante, impunturato lungo le cuciture. Sheath dress made from stretch fabric, with stitching details on seams. Cardigan: Balenciaga at Luisaviaroma Basco/hat: Borsalino Scarpe/shoes: Versace


PRADA Abito a sacco in colore degradĂŠ con gioco di origami. Faded sack dress with origami detail. Scarpe e calzettoni/shoes and socks: Prada Bijoux: Lanvin at Luisaviaroma

PRADA Vita alta e linea svasata, la mini. Camicia senza maniche.Culotte. High-waist flared miniskirt. Sleeveless blouse. Culotte panty. Sandali/sandals: Prada Turbante/turban: Prada


FA S H I O N A CCE SSORI E S Marta Innocenti Ciulli photo Lucia Baldini

Prada

Versace

Marc by Marc Jacobs

Vertigo

Hanno i laccetti. Sempre. E i tacchi. A seconda dell’umore They have laces. Always. And heels. According to the mood

Emilio Pucci

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Schöll by Diego Dolcini

Louis Vuitton


Giuseppe Zanotti Design

Sergio Rossi

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FA SH IO N S C O UT IN G

Teresa Favi

Federica Bruno

Carlotta Duranti

Federica Vaccaro

Aber Nasher Nasher

Yasmin Aytar

Eleonora Niccolai

Lucia Ramozzi

Federica Bruno

Kirstin Suhi Vanna Quattrini

Nuovi talenti

L’arrivo del ciclone Linda Loppa si sta già facendo sentire. Ecco i ‘nostri’ top ten della sfilata evento organizzata da Polimoda sotto la sua nuova direzione didattica “Hurricane” Linda Loppa is already having effect. ‘Our’ top ten of the fashion show organized by Polimoda under her new direction MAGAZINE 131



WHAT’S C O O L BAGS

Marta Innocenti Ciulli

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XXL

Ancora tu. Sempre più capiente. Per poterci trasportare la casa. Di pellame morbido, duttile e trasformabile. Il doppio manico e con qualche intromissione di metallo. O pelliccia. It’s you again. Larger and larger. Big enough to carry your house. In soft, ductile, changeable leather. Double handle and a touch of metal or fur. 1-8. Prada - € 1.495 - € 1.950 - via Tornabuoni, 53/r - Firenze 2. Alberta Ferretti- € 851 - at Spazio A - via Porta Rossa, 109/r - Firenze 3. Louis Vuitton - p.za degli Strozzi, 1 - Firenze 4. Dior by John Galliano - prezzo su richiesta - via Tornabuoni, 57/r - Firenze 5-9-10. Bottega Veneta - € 22.000 - € 2.280 - via Strozzi, 6 - Firenze 6. Car Shoe - € 890 - at Raspini - via Roma, 25/r - Firenze 7-12. Nannini - € 258 - € 238 - via Porta Rossa, 64/r - Firenze 11. Gucci - via Tornabuoni, 73/r- Firenze 13. Hermès - € 4.080 - p.za Antinori, 6/r - Firenze MAGAZINE 133



WHAT’S C O O L BEAUTY

Marta Innocenti Ciulli

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Haute sensibilité

Veri e propri interventi cosmetici da giorno e da notte. Complessi vitaminici altamente idratanti, elasticizzanti, rassodanti, preventivi anti-età. Formulati con materie rare, nobili e naturali. Ad azione non stop. Day and night cosmetic treatments. Highly moisturizing, nourishing, skin-toning, anti-ageing vitaminic creams. Made of precious and natural ingredients. Non-stop care for your skin. 1. Care by Stella McCartney 2. Sublimage Prècision - Chanel 3. Hydraction Visible Defense e Créme Mains Ultra Hydratante - Christian Dior 4. Perfectionist Peel 2 Step - Estèe Lauder 5. Reviving Night Bio Firm - Prada 6. Lisse Expert Esthetic - Yves Saint Laurent 7. White Lucency - Shiseido 8. Orchidée Impériale - Guerlain 9. No Surgetics - Plasti Sculpt - Givenchy MAGAZINE MAGAZINE 135


DIOR JOAILLERIE Anello dal design grintoso in oro giallo e lacca - Yellow gold and lacquer ring - Via de’ Tornabuoni, 57/r - Firenze 1. Bulgari - via de’ Tornabuoni, 61/r - Firenze 2. Paolo Piovan Gioielli - at Risaliti gioielleria, Ponte Vecchio 27/r - Firenze 3. Fratelli Piccini via Ponte Vecchio, 21/r 4. Damiani via de’ Tornabuoni, 30/r - Firenze 5. Torrini p.za Duomo 10/r - Firenze

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HA U T E J EW ELLER Y

Marta Innocenti Ciulli

HERMÈS Bracciale lavorazione stampa cocco su oro giallo - Yellow gold bracelet with printed crocodile pattern - p.za Antinori, 6/r - Firenze

Animalier

Un soggetto caro agli anni Cinquanta. Oggi di nuovo alla ribalta su pezzi di alta gioielleria. Quasi opere d’arte con lontani richiami all’Art Nouveau A throwback to the ‘50s. Today on pieces of high jewellery. Nearly works of art, pure sculpture, recalling the Art Nouveau style

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PAOLO PIOVAN GIOIELLI Bracciale con due teste di dragoni in diamanti - Bracelet with two diamond dragon heads at Risaliti gioielleria, Ponte Vecchio 27/r - Firenze


HA UT E J EW ELLERY

POMELLATO Anelli Sirene con rodoliti o pietre di luna e topazi - Siren rings with rodolite and topaz stones - via de’ Tornabuoni, 89/r - Firenze 1. Torrini - p.za Duomo, 10/r 2. Palladino Gioielli - at Salvini - P.za Garibaldi, 9 - Forte dei Marmi 3. Dior Joaillerie Via de’ Tornabuoni, 57/r - Firenze 4. Paolo Piovan Gioielli - at Risaliti gioielleria, Ponte Vecchio 27/r - Firenze 5. Pomellato via de’ Tornabuoni, 89/r - Firenze

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FLO C REAT IV IT Y text Teresa Favi

Felice Limosani and the Toys

Scenari

La comunicazione neo-umanistica parte da Firenze Neohumanistic communication starts in Florence

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elice Limosani è una figura insolita nel nostro mondo rigidamente specializzato. Visual artist e creative director di progetti di comunicazione per aziende come FIAT, Nokia, Puma, Emilio Pucci, Bulgari, Ferretti Yacht. A Firenze è la mente creativa di Luisaviaroma, luxury retail per eccellenza e punto di riferimento indiscusso della moda internazionale. Recentemente il suo nome si è legato alla maison Emilio Pucci che ha sontuosamente festeggiato il sessantesimo anniversario con un evento installazione presentato nell’ambito del “Genio Fiorentino”. Nella nostra epoca e nel nostro west set un po’ irrancidito, chi opera in modo trasversale e agisce in un mondo di competenze allargate, può anche non essere compreso fino in fondo. Lui, fa spallucce, e va per la sua strada dove il lavoro, la sicurezza del risultato e la professionalità sono il principio e la fine. Nel mezzo, un universo di creatività, nuovi linguaggi espressivi e una comunicazione modernissima: testa per aria e piedi per terra. Una parola chiave? Contaminazione! Una volta la contaminazione era sinonimo di acque contagiate e virus malefici, oggi è l’unica strada sensata da battere affinché gioco e creazione diventino lavoro e risultato. Qual è il senso del tuo lavoro? Da un punto di vista artistico è tornare a fare della comunicazione un’esperienza umana passando attraverso la tecnologia, contenuti ironici, positivi ed esteticamente coinvolgenti. Dal punto di vista professionale, quando il lavoro mi viene commissionato dalle aziende, il tema non è la presentazione di un nuovo prodotto ma raccontare l’identità, i valori e lo spirito del brand.

Felice Limosani is an uncommon person in our rigidly specialized world. He is a visual artist and creative director of communication projects for companies such as FIAT, Nokia, Puma, Emilio Pucci, Bulgari, Ferretti Yacht. In Florence he is the creative mind behind Luisaviaroma, the luxury retail store “par excellence” and a point of reference for international fashion designers. Recently his name has been tied to the fashion maison Emilio Pucci which sumptuously celebrated its sixtieth birthday by showing a video installation presented within the “Genio Fiorentino” event. In our time and static Western world, he who works in a transverse manner and has broadened competences, may not be completely understood. He shrugs his shoulders and goes his own way being sure of what he does and says. What is your key word? Contamination! Once contamination was a word applied to water and dangerous viruses, today it is the only way to transform having fun and creativity into work and successful results. What is your job target? From an artistic point of view, it is turning communication into a human experience, through the use of technology, with a positive, ironic content and fascinating appearance. From a professional point of view, when a company commissions me to do a project, the point is not presenting a new product but describing the brand’s spirit, values and identity. Can you give an example? When I collaborated with Nokia, I was asked to work not on MAGAZINE 141


FLO C R E ATI VI TY

Frames tratti dalla video installazione “Emilio Pucci Remix” - Studies for the video installation “Emilio Pucci Remix”

Un esempio? Non mi si chiede di lavorare sul marchio Nokia ma sullo slogan che lo rappresenta come “connecting people”. Recentemente ho realizzato con Brian Eno “Sensual by nature” un’opera di visual design semplice e sofisticata. Prova a cercare su youtube sensual by nature: il risultato è sotto gli occhi di tutti. Lo stesso è stato per Emilio Pucci? La vera contaminazione in questo caso è stata umana. Laudomia Pucci (direttore dell’immagine ndr) si è dimostrata una fonte di libertà artistica e di stimolo creativo senza paragoni. L’installazione “emiliopucci remix” ha reso percepibile lo stile e il glamour della maison in chiave moderna. Il sessantesimo anniversario è stato un apice di crossart, spaziando dal linguaggio della luce a quello della video arte. Per il futuro? Con Andrea Panconesi (Luisaviaroma ndr) sono totalmente immerso nella progettazione della nuova visione dello spazio fisico del negozio, che presto verrà rinnovato, e di quello on line che ormai è una realtà che attrae mediamente 350.000 visite al mese con picchi di 500.000. Viviamo l’entusiasmo del conto alla rovescia che presto porterà Luisaviaroma ad essere un centro di gravità della moda, della cultura contemporanea e dei nuovi linguaggi espressivi. Poi sarà la volta di un musical “La Divina Commedia” prodotta da Novars e patrocinata dalle più alte istituzioni italiane. Verrà presentato in settembre a Roma e successivamente toccherà le maggiori cittè italiane, l’America e il Giappone. Al musical sarà abbinata una mostra evento che curerò personalmente e che comunicherà il messaggio straordinario dell’opera letteraria più rappresentativa della cultura occidentale in chiave elettronica. 142

MAGAZINE

the brand but on the “connecting people” slogan. I’ve recently created, with Brian Eno, “Sensual by nature”, a visual design work, simple and sophisticated. Try to search for sensual by nature on youtube: the result is before everybody’s eyes. Was the same done for Emilio Pucci? In that case, the true contamination was a matter of human relationships. Laudomia Pucci (image manager) proved to be an unrivalled source of artistic freedom and creativity. The installation “emiliopucci remix” presented the maison’s style and glamour in a modern version. Its sixtieth birthday party was the triumph of crossart, ranging from the language of light to the language of video art. What are your plans for the future? At present, I am totally devoted, along with Andrea Panconesi (Luisaviaroma), to the design of the new store, that will soon be renovated, and of the online one which is visited, on average, by 350.000 to 500.000 visitors every month. We can’t wait to see the new Luisaviaroma store that will be a center of attraction for fashion, contemporary culture and new expressive languages. Then the musical show “La Divina Commedia” produced by Novars and sponsored by the highest Italian offices. It will be presented in September in Rome and held in the major Italian cities, in the US and Japan. Speaking of which, I am also personally preparing an exhibition-event aimed at conveying, electronically, the extraordinary message of the western culture’s most emblematic literary work.



p a r t i c o l a r i

via g.Inghirami, 19 59100 prato (po) tel. +39 0574 595645 www.overarredodesign.it info@overarredodesign.it

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WHAT’S C O O L DESIGN

Marta Innocenti Ciulli

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1000 chairs

Mai come adesso il design si è sbizzarrito su un elemento della nostra casa così popolare. Le sedie oggi sono volubili, trasformiste, essenziali, impilabili, colorate, ingarbugliate, ergonomiche. Davvero un cult. Designers have chosen the most popular piece of furniture to let their imagination run free. Today chairs are versatile, transformable, basic, stackable, colored, mixed up, ergonomic. A must-have. 1. Isis chair - Gebrüder Thonet Vienna - € 360 - www.thonet-vienna.com 2. 8. 12 - Liba, Melaina, Moore White - Driade - € 685, € 720, € 3550 - www.driade.it 3. 5 - Vitra - www.vitra.com 4. Showtime - da € 1370 - www.bdbarcelona.com 6. 10 - Vip group e Carbonchair - Moooi - www.moooi.com 7. Millibar - Lammhults - www.lammhults.com 11. Moroso - da € 2272 - www.moroso.it 9. Formico - Gufram - www.gufram.com MAGAZINE 145


...la storia a por tata di sguardo ...history wherever you look

Hotel Santa M aria Novella

piazza Santa Maria Novella 1 - 50123 Florence - Italy ph. +39 055 271840 - fax +39 055 27184199 info@hotelsantamarianovella.it - www.hotelsantamarianovella.it


WHAT’S C O O L DESIGN

Marta Innocenti Ciulli

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Hot light

Anche le luci seguono il trend. Il design si è impossessato della loro struttura e con veri colpi da maestro ne disegna i contorni imponendo nuove regole di luci ed ombre. Even lights are trendy. Interior design takes over their structure and dictates new light and shade rules 1. 2. 6. 9 - Bamboo grey, Cluster, Paper chandelier, Dandelion floor - Moooi - www.moooi.com 3. 7.8 - Pipe parete, Aqua Ell tavolo, Nur Su - Artemide - € 590 l’una, € 590, grigio antracite € 1400 - www.artemide.it 4. Toobe - Kartell - € 330 - Kartell - Borgo Ognissanti, 50-52/r - Firenze 5. Marcel Wanders - www.marcelwanders.com MAGAZINE 147





shotonsite CHARITY EVENTS

Carlotta vannoni - Leonardo Pieraccioni - Elisa Sergi

Marco Chieri - Samantha Montanari Paolo and Barbara Bacciotti with their children

Roberto Bertoni - Giulia Birindelli

Catlin Andrens - Enzo Rossi

David Halevim and Celeste Pisenti Lo spettacolo Smile di David Halevim, al teatro La Pergola, organizzato da Cinzia Donnini Melchionne in aiuto al Centro Terapeutico Europeo delle Cinque Vie. Cena della Fondazione Bacciotti con consegna dei fondi all’ospedale Meyer. The Smile show of David Halevim, at La Pergola Theatre, orgainzed by Cinzia Donnini Melchionne for the Centro Terapeutico Europeo delle Cinque vie. Dinner orgainzed by Bacciotti Foundation and funds donation to Meyer Hospital.

Flavia Mercatali - Maria Benelli

Giulia Montanarini

Nicola Moruso - Giulia Montanarini

Marco and Elisabetta Rogai

Paolo Becattini and his wife

Leonardo Pieraccioni - Paolo Bacciottini - Giancarlo Antognoni MAGAZINE 151


C H A R I T Y E VE N T text Teresa Favi

From left: Mario Becagli and his wife Maria Luisa Raddi, Serena and Antonio Caprarica, Maria Luisa Brandi

Un’orchidea per Raffaella F.I.R.M.O. un significativo appuntamento benefico An important charity event

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ntonio Caprarica, direttore di Giornale Radio, Maria Luisa Brandi, ordinario di Endocrinologia presso la facoltà di medicina dell’Università di Firenze, Giampaolo D’Andrea (sottosegretario al Ministero per i rapporti con il Parlamento), Ermete Realacci (presidente della VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici) e Serafino Zucchelli (sottosegretario al Ministero della Salute) si sono riuniti in maggio per presentare il progetto “Orchidea Raffaella” a favore di F.I.R.M.O. Fondazione Raffaella Becagli. La Fondazione, istituita in febbraio 2006 in memoria della giovane donna fiorentina prematuramente scomparsa, ha come obiettivo prioritario la prevenzione e la cura delle malattie dello scheletro, con la meta ambiziosa di debellare le malattie dell’osso. Il Progetto Orchidea, diventato il simbolo di questa battaglia, ha avuto il suo apice nella creazione di un nuovissimo tipo di orchidea ad opera del floricoltore olandese Gerrit Karremns, che ha preso il nome di Orchidea Raffaella, e con la vendita benefica del neonato fiore nei migliori negozi d’Italia.

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Antonio Caprarica, director of Giornale Radio, Maria Luisa Brandi, Professor of endocrinology at the Faculty of Medicine, University of Florence, Giampaolo D’Andrea (undersecretary at the Ministry of Relations with Parliament), Ermete Realacci (president of the eighth parliamentary committee for environment, territory and public works) and Serafino Zucchelli (undersecretary at the Ministry for Health) got together, in May 2007, to present the project “Orchidea Raffaella” for F.I.R.M.O Raffaella Becagli Foundation. The major objective of the Foundation, started in February 2006, in memory of the young Florentine woman who died prematurely, is the prevention and cure of bone diseases. The project’ s symbol is the orchid and the Dutch floriculturist Gerrit Karremns created a new orchid variety named after Raffaella which will be sold in the best Italian flower shops for the foundation.



ITIN ER A R I ES I SL AN D S text Nicky Swallow photo News Press Photo

Le perle minori

Gorgona, Montecristo and Pianosa. Le isole ‘su prenotazione’ dell’Arcipelago Toscano The “upon reservation” islands of the Tuscan Archipelago

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econdo la leggenda, Venere nuotava nelle limpide acque blu del Mediterraneo al largo della costa toscana quando perse sette perle dalla sua collana. Queste perle diventarono le sette isole dell’Arcipelago Toscano, rocce che affiorano dal mare conosciute sin dall’antichità. Elba, Giglio, Capraia e Giannutri sono assai frequentate dai vacanzieri, ma quanti turisti riescono a raggiungere Gorgona, Pianosa e Montecristo, le tre più piccole e remote isole del gruppo? La risposta è pochissimi perché il numero dei visitatori di questi affascinanti paradisi naturali, ora protetti in quanto parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (il più grande parco marino d’Europa), è rigorosamente controllato e per ottenere il permesso necessario occorre una buona dose di perseveranza. La relativa mancanza di presenza umana ha fatto sì che la flora e fauna marina delle isole, ognuna delle quali è unica, rimanessero pressoché intatte. Qui si può trovare uno dei più belli e popolati habitat marini del Mediterraneo le cui profondità rocciose offrono rifugio a spigole, aragoste, murene e polpi che si nascondono tra le spugne e i preziosi coralli e non è raro vedere banchi di delfini solcare il mare. E’ per preservare tutto questo che le barche private devono tenersi a distanza e fare immersioni o pescare è vietato vicino alla costa. Chi è così fortunato da approdare su una di queste perle incontaminate, sarà colpito da due cose. Prima di tutto, dal profondo silenzio interrotto solo dal rumore del mare, del vento e dai versi dei gabbiani e, in secondo luogo, dal profumo della macchia mediterranea, un inebriante mix di mirto, ginepro, rosmarino, ginestra, leccio e terra bruciata che sprigiona dalle isole e che è particolarmente forte sotto il sole estivo. GORGONA La più settentrionale (e più piccola) isola dell’arcipelago dista 37 km dalla costa di Livorno. Si spinge fino a 225 metri sul livello del mare e da lontano sembra una piramide schiacciata. E’un luogo bellissimo e selvaggio, il suo terreno roccioso è quasi interamente coperto di macchia mediterranea che offre riparo a conigli selvatici, uccelli marini e oltre 400 specie di flora e fauna. L’isola ha origini antiche ma è sempre stata scarsamente abitata dall’uomo. Gli etruschi e romani certamente vi passarono e, nel medioevo, monaci benedettini e cistercensi vi fondarono un monastero. I pisani vi costruirono la “Torre Vecchia”, situata in cima a una roccia a 200 metri sul livello del mare, nel XII secolo, e 154

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Legend has it that Venus was swimming in the limpid blue waters of the Mediterranean off the coast of Tuscany when she lost seven pearls from her necklace. These pearls became the seven islands of the Arcipelago Toscano, outcrops of rock which have been known since ancient times. Elba, Giglio, Capraia and Giannutri are well-trod by holiday makers, but how many tourists ever reach Gorgona, Pianosa and Montecristo, three of the smallest and most remote islands of the group? The answer is very few as visitor numbers to these fascinating natural paradises, now protected as part of the Parco Nazionale dell’ Archipelago Toscano (the largest marine park in Europe) , are strictly controlled for conservation purposes and obtaining the necessary permits requires a certain amount of perseverance. The relative lack of human interference means that the nature and marine life on and near the islands, each of which is unique, has remained remarkably intact. Here you will find one of the most beautiful and well-populated marine habitats of the Mediterranean whose rocky depths harbour bass, lobsters, moray eels and octopus who hide among colourful sponges and rare corals and it’s not unusual to see schools of dolphin ploughing the waters. It is to preserve this that private boats must keep their distance and no scuba diving or fishing is allowed anywhere near the coast. If you are lucky enough to go ashore on any of these undiscovered gems, you will be struck by two things. Firstly, the profound silence which is only broken by sounds of the sea, the wind and the seagull’s swooping cries and secondly, the evocative scent of the macchia (typical Mediterranean scrub vegetation), a heady mix of myrtle, juniper, rosemary, broom, ilex and sweet, baked earth which emanates from the islands and is particularly powerful under the mid-summer sun. GORGONA The northernmost (and smallest) island of the archipelago lies 37kms off the coast of Livorno. Rising to a height of 225metres above sea level, from a distance its silhouette resembles a flattened pyramid. It is a beautiful and wild place, its rocky terrain almost entirely covered by macchia which is a haven for wild rabbits, a range of seabirds and over 400 species of flora and fauna. The island has ancient origins but has had little permanent human presence. The Etruscans and Romans certainly passed through and, in the middle ages, Benedictine and Cisternian monks founded a


In alto: una spiaggia dell’isola di Pianosa In basso: una veduta dell’isola di Montecristo. Above: a beach on the island of Pianosa Below: a view of the island of Montecristo


ITIN ER A R I ES I SL AN D S

La relativa mancanza di presenza umana su queste isole ha fatto sì che la flora e la fauna marina rimanessero pressoché intatte The relative lack of human interference means that the nature and marine life, on and near the islands, has remained remarkably intact

nel 1600 il Granduca di Toscana ordinò la costruzione della Torre Nuova che fu successivamente usata come prigione. L’isola fu dichiarata colonia penale nel 1869. Oggi la popolazione di Gorgona è composta principalmente da detenuti che vivono in una prigione aperta e lavorano la terra sia per nutrirsi sia per mantenere l’isola nel suo stato originario. Visite a Gorgona sono organizzate dall’agenzia Atelier del Viaggio di Livorno (ph. 0586 884154 - www.atelierdelviaggio.it) e sono soggette all’autorizzazione delle autorità carcerarie. Attualmente le visite sono state sospese. Di norma, visite guidate (massimo 30 persone) partono da Livorno il giovedì. Occorre richiedere il permesso con almeno un mese d’anticipo. MONTECRISTO Grazie al romanzo di Alexandre Dumas “Il Conte di Montecristo”, il nome della più selvaggia e meridionale isola dell’arcipelago evoca avventura e vita romanzesca. Misteriosa, magica e bellissima, a 40 km a sud dell’Elba, Montecristo è costituita da un’imponente massa di granito coperta di lecci con il Monte Fortezza che si eleva a 645 metri. La costa frastagliata e rocciosa nasconde profonde insenature; a metà costa si trovano le rovine di un monastero benedettino dedicato a San Mamiliano che si rifugiò nell’isola per sfuggire ai suoi persecutori. Visse in una grotta (la grotta del Santo) dove, si dice, uccise un drago. Secondo la leggenda, nel XV secolo pirati vi nascosero il loro tesoro. Nessun tesoro è mai stato trovato, ma ispirò il famoso romanzo di Dumas. Nel 1852 George Watson Taylor, un ricco signore inglese, comprò l’isola e costruì a Cala Maestra una villa con lussureggiante giardino che fu poi usata come casino di caccia da Vittorio Emanuele III. Gli unici abitanti sono il guardiano e la sua famiglia. Oltre ad alcune guardie forestali che assicurano il rispetto dell’habitat e delle rigide norme di salvaguardia. Tra gli insoliti esemplari di flora e fauna dell’isola la famosa capra selvatica, uno splendido animale provvisto di corna simile allo stambecco che si ritiene sia stato portato da antichi naviganti greci. Vi sono anche vipere, conigli selvatici e una grande varietà di uccelli, inclusi i falchi pellegrini e pescatori. L’isola è circondata da profonde acque scure che ospitano un’incredibile vita marina; specie rare includono la foca monaca e il prezioso corallo rosso. Montecristo è circondato dal parco marino che protegge i fondali e la vita subacquea per 500 metri dalla costa. In barca, avvicinarsi, approdare o ancorarsi è vietato. 156

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monastery. The Pisans built the ‘Torre Vecchio’, perched precipitously on a rock 200 metres above the sea, in the 12th century and in 1600, the Tuscan Granduca ordered the construction of the Torre Nuova which was subsequently used as a jail. The island was declared a penal colony in 1869. Today, Gorgona’s population is made up mainly of convicts who live in an open prison and work the land both to feed themselves and maintain the island in its pristine natural state. Visits to Gorgona can be arranged through the Atelier del Viaggio travel agency in Livorno (ph 0586 884154 - www.atelierdeliaggio.it) and are subject to the discretion of the prison authorities. However, at the time of going to press, visits had been suspended. Normally, guided tours leave from Livorno on Thursdays. You must apply for the permit at least a month in advance. MONTECRISTO Thanks to Alexandre Dumas’ novel ‘Le Comte de Montecristo’, the name of the wildest and southernmost island in the archipelago is instantly evocative of adventure and romance. Mysterious, magical and beautiful and lying 40 kms south of Elba, Montecristo is formed of a dramatic, heavily-wooded granite mass, Monte Fortezza, which rises to a height of 645 m. Its rugged and craggy shoreline is made up of deep inlets slashed into the rock; at the top is a ruined Benedictine monastery founded in the 7th century and dedicated to St. Mamiliano who came to the island to escape his persecutors. He lived in a cave (the Grotta del Santo) where he is said to have slain a dragon. Legend has it that in the 15th century, pirates buried their treasure here; no treasure has ever been found, but it inspired Dumas’ famous novel. In 1852 George Watson Taylor, a wealthy Englishman, bought the island and built a villa with a luxuriant garden at Cala Maestra which was later to be used as a hunting lodge by Vittorio Emanuele III. The abundant and unusual examples of flora and fauna on the island include the famous capra selvatica or wild goat, a splendid horned beast similar to the ibex which is believed to have been introduced by the ancient Greeks and which is found nowhere else in Italy. There are also rare vipers, wild rabbits and a huge variety of birds including peregrine falcons and ospreys. The island is surrounded by deep, inky blue waters where an incredibly rich marine life thrives; rarities include the monk seal and precious red coral. Montecristo has its own marine park which protects the sea bed and underwater life for 500metres from the shoreline; swimming, diving, fishing and any


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Ph. Stefano Lippini

1.3 - Montecristo: una veduta della spiaggia e della vegetazione caratteristica dell’isola 2.6 - Gorgonala più piccola isola dell’Arcipelago Toscano 5. - Pianosa: il porto 1.3 Montecristo: a view of the island’s beach and typical vegetation 2.6 – Gorgona the archipelago’s smallest island 5. – Pianosa: the port

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ITIN ER A R I ES I SL AN D S

Da sx: veduta dall’alto dell’isola di Gorgona. Tipici esemplari di delfini del Mar Tirreno. Resti della Torre Vecchia di Gorgona From left: aerial view of the island of Gorgona. Typical Tyrrhenian sea dolphins. Remains of the Torre Vecchia of Gorgona

Visitarla è difficile. Sono permesse solo visite guidate a Montecristo tra aprile e settembre (eccetto agosto): il limite è di 1.000 visitatori all’anno, a gruppi di non più di 50 persone per volta. La priorità è data a coloro che vi si recano per motivi di studio, e le liste d’attesa durano anche anni. Le domande devono essere inviate per iscritto al Corpo Forestale dello Stato a Follonica (fax 0566.44616). I gruppi partono in barca dall’Elba o da Porto Santo Stefano. PIANOSA Il nome deriva dal latino “Planasia” e, senza dubbio, Pianosa è piatta come un tavolo da biliardo: solo 29 metri dal mare nel suo punto più alto. E’ ricoperta di macchia mediterranea interrotta solo da ulivi, cactus giganti e agave e circondata da acque cristalline. La sua lunga storia di luogo d’esilio le ha lasciato una reputazione piuttosto sinistra, ma oggi è accessibile al pubblico. Come Gorgona, la storia di Pianosa risale all’antichità. Fu un importante insediamento romano; Postumo Agrippa vi fu esiliato dal nonno l’Imperatore Augusto (i resti della villa sono visibili a Cala Giovanni sulla costa orientale) e importanti catacombe furono costruite tra il III e V secolo a.C. L’isola fu poi abitata dai pisani nel XIV secolo e Napoleone vi costruì il piccolo forte che si affaccia sul grazioso porticciolo. Nel 1858 vi fu fondata una colonia penale. Sandro Pertini (futuro Presidente della Repubblica ) fu imprigionato qui negli anni 30 e, durante la crisi mafiosa dei primi anni 90, l’isola fu trasformata in una prigione di massima sicurezza per mafiosi e terroristi. L’ultimo detenuto fu trasferito nel 1997 e Pianosa è tornata tra le mani di madre natura a cui appartiene. Oggi i visitatori rimarranno colpiti dal silenzio, i colori intensi, le curiose formazioni rocciose, i fiori selvatici, le limpide acque verdi e il sole cocente poiché a Pianosa vi è molta poca ombra naturale. Per contro, vi sono siti costruiti dall’uomo: l’inaccessibile ma sinistramente deserta prigione, l’alto muro costruito nel 1978 per separare il carcere dall’isola dei liberi, le rovine della villa di Agrippa e le catacombe. I traghetti Toremar (ph. 081.0171998 - www.toremar.it) effettuano collegamenti tra Piombino e Pianosa il martedì. Dall’Elba si può andare dalla mattina alla sera in gruppi autorizzati (Madrugada Travel - Marina di Campo . ph. 0565.977150). L’accesso massimo giornaliero è di 250 persone. Sull’isola è permesso nuotare solo a Cala Giovanna vicino al porto. L’isola può essere esplorata a piedi (esclusivamente nei sentieri tracciati) o con mountain bike. 158

MAGAZINE

kinds of boats (apart from the authorised few) are strictly forbidden. Guided visits to Montecristo are permitted between April and September (except for August). No more than 50 people are allowed on the island at once and there is a limit of 1,000 visitors a year. Priority is given to visits for study purposes and waiting lists can run into years. Applications must be made in writing to the Corpo Forrestale dello Stato at Follonica (fax 0566 44616). Visitors must arrange their own transport to the island. PIANOSA The name is derived from the Roman word ‘planasia’ and indeed, Pianosa is as flat as a billiard table, rising only 29 metres from the sea at its highest point. It is covered with low macchia broken only by olive trees, giant cactus and agave and surrounded by crystal clear waters. Its long history as a place of banishment has given the island a rather sinister reputation, but it is now open to visitors. Like Gorgona, Pianosa’s history goes back a long way. It was a significant Roman settlement; Postumo Agrippa was exiled there by his grandfather the Emperor Augustus (the remains of his villa can still be seen in Cala Giovanni on the east coast) and important catacombs were built between the 3rd and 5th centuries BC. The island was populated by the Pisans in the 14th century and later, Napoleon built the small fort that overlooks the pretty port. In 1858, the penal colony was founded. Sandro Pertini (future President of the Republic) was imprisoned here in the ‘30s and during the mafia crisis of the early ‘90s, it was transformed into a high security prison hosting mafiosi and terrorists. The last inmate was transferred in 1997 and Pianosa is now back in the hands of nature where it belongs. Visitors today will be impressed by the silence, the vivid colours, the bizarre rock formations, the wild flowers, the limpid green water and the beating sun for there is very little natural shade on Pianosa. By contrast, there are the man-made sights; the forbidding but now eerily deserted prison buildings, the high wall constructed in 1978 to separate the jail from the rest of the island, Agrippa’s ruined villa and the catacombs. Toremar (ph. 081 0171998, www.toremar.it) runs ferries between Piombino and Pianosa on Tuesdays for a maximum of 150 passengers; in high season it’s advisable to book ahead. Once on the island, swimming is only permitted at Cala Giovanna near the port. You can explore on foot (keeping strictly to laid out paths) or by mountain bike .



UNA NOTTE ITALIANA

BERGAMO - BOLOGNA - BRESCIA - CATANIA - FIRENZE - LODI - MILANO - NAPOLI - ROMA

www.unahotels.it


PA S S IO N YA C H T S

text Antonio Fulvi

Moneikos, yacht di 62 mt. consegnato nel 2006 a Leonardo Del Vecchio - Moneikos, 62-meter yacht delivered in 2006 to Leonardo Del Vecchio

Gente di Viareggio

Fulvio Codecasa, il sarto delle imbarcazioni di lusso Fulvio Codecasa, tailor-made luxury boats

A

giudicarlo dalle sue splendide, immense barche da sogno, dovrebbe essere una specie di Lorenzo il Magnifico. E vivere, ed agire, in una corte rinascimentale dove tutto è lusso e apparenza. Invece lui si dichiara uomo semplice di semplicissimi gusti. Erede di una tradizione di maestri d’ascia, ha ricevuto nel 1973 dal padre Ugo un cantiere navale appena uscito dalla delicata fase di passaggio dal legno all’acciaio e ne ha fatto un impero. Dove per fama e per clientela non tramonta mai il sole. L’ultima delle sue barche, un 65 metri di cui è appena cominciata la costruzione, andrà a Hong Kong. L’ha disegnata lui, seguendo il suo naturale istinto di artista delle costruzioni navali: e bisogna ammettere che ne è uscita una linea purissima, forse la più bella in assoluto. Quando il miliardario cinese dell’ex colonia britannica ha visto il rendering s’è precipato a Viareggio, come si dice con i soldi in

Judging by his beautiful dream boats, he should be a second Lorenzo the Magnificent living in a Renaissance court surrounded by luxury and sumptuousness. Instead, he claims he is a simple man with very simple tastes. Descending from a family of wooden craft builders, in 1973 he inherited from his father Ugo a shipyard which had just converted to steel vessels and he built an empire whose fame and prestige has never faded. His latest creation, a 65-meter boat under construction, will be shipped to Hong Kong. He designed it, following the instinct of a true master in the ship building field. There is no doubt that it is by far the most beautiful yacht he has ever built. When the owner, a Chinese millionaire from Hong Kong, saw the rendering, he rushed to Viareggio paying “cash MAGAZINE 161


PAS S I ON YACH TS

Interni del Moneykos The Moneikos’ interiors


PA S S IO N YA C H T S

Da sx: Fulvio Codecasa. Mariù, lo yacht di 50 mt di proprietà dello stilista Giorgio Armani - From Left: Fulvio Codecasa. Mariù, the 50-meter yacht owned by designer Giorgio Armani

Un grande uomo di impresa, un genio delle intuizioni, un artista della forma che sogna pastorali silenzi e soddisfazioni rubate alle piccole cose quotidiane A great entrepreneur, an artist having a genius for design but longing for silence and the small joys of everyday life bocca. L’avrà nel 2008, in contemporanea o quasi con Giorgio Armani che a sua volta s’è disegnato pressoché da solo le linee del suo secondo Codecasa, il Mariù II anch’esso di 65 metri ma completamente diverso dal galleggiamento in su. E’ un grande, Fulvio Codecasa: per la sua azienda, per le sue intuizioni, per quei capolavori senza limiti né tempo che sono le sue barche. Eppure intervistarlo è difficile. Rifugge dagli atteggiamenti, sogna - dice lui - pastorali silenzi e le soddisfazioni delle piccole cose quotidiane. Nel suo ufficio di legni pregiati e di acciai, che s’affaccia come il ponte di una nave sulle darsene di Viareggio, ha incorniciato una fotografia che riproduce i caratteri incerti di una scritta murale del 1885: “Godi la vita, è più tardi di quello che credi”. Racconta di averla fotografata, la scritta, sul muro di una casa rurale che s’affaccia sul mare di Sardegna, nell’isola di San Pietro a ovest del golfo di Cagliari. Dice che la guarda spesso, la fotografia, perchè è il faro cui vorrebbe ispirare la sua quotidianità. Dimmi la verità Fulvio: ci riesci? “Forse nel mio cuore e all’interno degli affetti familiari ci riesco. Ma sai com’è, il lavoro ti trascina, alla fine ti trovi sempre più in là di quanto vorresti. Eppure ho un principio al quale non voglio derogare: fare poche cose, ma senza compromessi nella qualità”. Tutto è relativo evidentemente! Se per te poche cose sono queste tue barche e tre cantieri navali...

on the nail”. The yacht will be ready in 2008 at the same time as the one ordered by Giorgio Armani who designed nearly by himself his second Codecasa, Mariù II, another 65-meter yacht but looking completely different above the waterline. Fulvio Codecasa is a great man: because of his company, his insight, those timeless masterpieces which are his luxury yachts. Interviewing him, however, is quite difficult. He is not a show-off, he longs for -he says- silence and the small joys of everyday life. In his wooden and steel office, overlooking Viareggio’s shipyards, he has a framed photo showing an inscription on a wall dating back to 1885 which reads: “Enjoy life, it’s later than you think”. He says that he photographed it on the wall of a farmhouse overlooking the sea in Sardinia, on the island of San Pietro to the west of the Gulf of Cagliari. He says that he looks at that photo often because he would like to draw inspiration from it everyday. Tell me the truth, Fulvio: do you? “Perhaps deep in my heart and within my family I do. But, you know, one gets easily carried away . Nonetheless, I have a rule of life I never depart from: do few things, but do them well”. Everything is relative! If you mean your yachts and three shipyards by saying “few things” ... MAGAZINE 163


PAS S I ON YACH TS

Da sx: rendering dello yacht di 65 mt che verrà consegnato nel 2008 ad un magnate di Hong Kong. Regina d’Italia, 51 mt (anno 2006) proprietà di Domenico Gabbana From left: rendering of the 65-meter yacht that wlll be delivered, in 2008, to a Chinese millionaire from Hong Kong. Regina d’Italia, 51 meters (year 2006) owned by Domenico Gabbana

“Per essere precisi i cantieri ormai sono quattro, perchè c’è anche una quarta realtà, dedicata agli Open veloci in lega leggera. Sai, questo è un momento buono per la grandissima nautica di prestigio, non possiamo rimaner fermi. Anzi, mi sto guardando in giro perchè sono di nuovo stretto con gli spazi, sulle mie strutture non posso superare i 70 metri di lunghezza. E ormai bisogna guardare oltre”. Vuoi dire che dovrai cercare anche fuori da Viareggio? “Lascia stare, sono scelte delicate e difficili. Siamo nati nel 1825 come cantiere viareggino con i motovelieri, Viareggio è la mia casa, anzi è la mia città. E comunque la mia è ancora oggi un’impresa di famiglia, dove le decisioni si prendono insieme: con mia moglie, le mie due figlie Fulvia ed Elena, con i loro mariti Ennio e Fabio, tutti inseriti nell’azienda. Se dovremo allargarci, andremo dove razionalità comanda: ma anche dove ci porta il cuore”. Finisce la chiacchierata, scorro nelle lussuose brochures i rendering delle barche e i nomi (alcuni nomi) dei clienti. C’è Giorgio Armani, certo: ma tra i più recenti “vestono” Codecasa anche Stefano Gabbana (il “Regina d’Italia” di 51 metri), il signor Luxottica, cavalier Leonardo Del Vecchio (“Moneikos” di 62 metri) e tanti altri che preferiscono glissare. Per non parlare della Guardia Costiera Italiana, per cui ha costruito 27 motovedette ognitempo classe 800 progetto Valentjn, incredibili maxigommoni con tubolari pieni, autoraddrizzanti, dotati di motori jet, in servizio per i salvataggi più difficili. Per far fronte a tutti gli ordini, il cantiere Ugo Codecasa Spa ha “figliato” gli altri due complessi, Codecasa Due e Codecasa Tre, e di recente la struttura per gli open in lega. Sembra di capire che tra poco ci sarà un’altra nascita, forse fuori Viareggio ma comunque in Toscana. “Godi la vita, è più tardi di quello che credi”: ma forse Fulvio Codecasa la vita se la gode davvero, anche e specialmente costruendo barche meravigliose. 164 MAGAZINE

“To be precise, the shipyards are now four, the fourth one is where light alloy fast open boats are built. It is a very favourable time for luxury boating, we cannot stay still . As a matter of fact, I’m looking for a bigger space because where I am now I cannot exceed 70 meters. I have to look ahead”. You mean that you might leave Viareggio? Well, it’s a very delicate and difficult decision. We started off in 1825 in Viareggio building motorsailers. Viareggio is my home, my town. And I still run a family business where all decisions are made by unanimous consent: with my wife, my two daughters Fulvia and Elena and their husbands Ennio and Fabio: they all work in the company. If we have to expand our business, we will go where we need to but also where our heart leads us. The conversation is over, I skim through the beautiful brochures showing the yachts’ renderings and the customers’ names (some of them): Giorgio Armani, Stefano Gabbana (the “Regina d’Italia” 51 meters), Mr. Luxottica, that is, Leonardo Del Vecchio (“Moneikos” 62 meters) and many others. Not to mention the Italian Coastguard for which Codecasa built twenty-seven rescue boats, incredible huge tenders for the most difficult and risky rescue operations. In order to meet all requests, Ugo Codecasa Spa has built two more shipyards, Codecasa Due and Codecasa Tre and , most recently, the fourth one for light alloy open boats. It appears there will be another “birth” soon, probably outside of Viareggio but still in Tuscany. “Enjoy life, it’s later than you think”. Probably Fulvio Codecasa enjoys himself by building fabulous yachts.


Castello di Fonterutoli

D e s t i n at i o n Una destinazione fuori dai canoni ordinari. Un borgo di altri tempi. Fonterutoli. Nel cuore del Chianti Classico. Una famiglia. I Marchesi Mazzei, proprietari dal 1435. Ventiquattro generazioni consacrate alla viticoltura, alla produzione di un vino riconosciuto tra i migliori nel mondo. Un universo imbevuto d’antico fascino, dove la passione ha preso il sopravvento. Dove l’ospitalità, in appartamenti dotati di ogni comfort ma di personalità nobile e autentica, è un valore assoluto. Contemporaneo, avvolgente. Dove la più occasionale degustazione si trasforma in esperienza. Conoscenza calda, quasi meditata. Dove il cibo dell’osteria, che la semplicità ha trasformato in sapori unici, è naturale complemento alla degustazione. Sorseggiare un vino, assaporare un olio all’enoteca del borgo. La via d’ingresso, immediata e sensoriale, ad un contesto dominato dal fascino eterno del savoir vivre. Un’esperienza unica e indimenticabile.

A destination aside from ordinary places. A hamlet from another age. Fonterutoli. In the heart of the classic Chianti region. A family. The Marchesi Mazzei, owners since 1435. Twenty-four generations devoted to viticulture, to the production of a wine recognized among the best in the world. An universe steeped in antique charm where passion has reigned. Where the hospitality, in apartments furnished with every comfort but also with the noble and authentic personality, is an absolute value. Contemporary, cozy. Where the most occasional tasting becomes an experience. Intense knowledge, almost meditative. Where the food of the Osteria, that simplicity has transformed to unique flavours, is a natural complement to the tasting. To sip a wine, to enjoy an olive oil at the wine shop of the district. The introduction, immediate and sensory, to an environment dominated by the eternal charm of the savoir vivre. An unique and unforgettable experience.

W i n e T o u r & T a s t i n g , F i n e D i n i n g , H o s p i ta l i t y Info / Reservation: tel. (+39) 0577 741 385 - enoteca@fonterutoli.it - www.fonterutoli.it

Tuscany n.1 Winery

World Top 100 Wineries

World Top Wineries


Andrea Leone and his wife

Immagini di loghi, manifesti e Ferrari da competizione d’epoca fanno da cornice a i suggestivi momenti della staffetta fiorentina Pictures of logos, posters and vintage Ferrari race cars frame the best moments of the relay race in Florence

Mr. Rorandelli and Mr. Tagliente

Giovanni Leone and family


C A RS A N N IV ERSA R Y

text Teresa Favi

12 lustri di gloria

P

Un tour mondiale per i sessant’anni della Ferrari. Passando per Firenze A car relay race for Ferrari’s sixtieth birthday. Stopping in Florence

oche case automobilistiche hanno attirato sentimenti tanto accesi, passioni tanto contrastanti come la Ferrari. Questo 2007, generoso di anniversari e ricorrenze, è l’anno in cui anche la Ferrari festeggia un compleanno importante e a cifra tonda. Sessant’anni. Dopo la nascita della prima macchina prodotta interamente nella neonata officina di Enzo Ferrari (11 maggio 1947) e dopo la prima vittoria, il 25 maggio dello stesso anno, nel gran premio di Roma, ad opera di Franco Cortese. La fuoriserie di allora era la 125 S (dove S stava per sport), i cavalli erano “solo” 118, il peso di 750 chili. Oggi molte cose sono cambiate: le vittorie, i piloti, il modo stesso di intendere le corse e lo sport. In onore di tutti i nomi e i volti che hanno fatto la storia del cavallino rampante, la casa di Maranello ha organizzato il “giro del mondo” a bordo della Rossa. L’evento, una staffetta battezzata “Ferrari 60 relay”, uno straordinario e corale segno di affetto che ha coinvolto i clienti della Ferrari con le loro automobili di ogni epoca e modello, è partito da Abu Dhabi il 28 gennaio: 148 giorni, 50 tappe fino a Maranello dove le rosse sono attese il 24 giugno. Per l’occasione Damiani ha realizzato il testimone, in platino e diamanti, che è passato di auto in auto fino a Maranello. Anche Firenze ha avuto l’onore di tributare alla Ferrari il suo saluto con una tappa splendida che si è svolta il 5 giugno. Intensa e piacevole l’accoglienza fiorentina - capitanata e interamente organizzata dalla concessionaria Ferrari-Maserati di Giovanni e Andrea Leone - ha condotto le rosse tra le strade del Chianti con un pranzo al castello di Bossi. Poi l’arrivo a Firenze, con un cocktail alla boutique Damiani a cui è seguita una cena esclusiva sull’incantevole greto fiorito della Società Canottieri in riva all’Arno a cui hanno partecipato appassionati, clienti e personalità della Toscana che i fratelli Leone sono riusciti mirabilmente a riunire.

Very few car manufacturers have aroused such strong feelings, such contrasting passion as Ferrari. Year 2007, so full of anniversaries, is also the year of Ferrari’s sixtieth birthday. Twelve lustrums. Starting from May 11th 1947 when the first Ferrari road car was built and from May 25th of the same year when Franco Cortese gave Ferrari its first victory at the Grand Prix in Rome. The car was the 125 S (where S stands for sport), a 118 horsepower engine weighing 750 kilos “only” . Today many things have changed: the victories, the drivers, the conception of races and sport. In honour of all the names and faces that have contributed to the history of the “cavallino rampante”, Ferrari organized a round-the-world tour on the “Red” cars. The event, the “Ferrari 60 relay”, an extraordinary gesture of affection demonstrated by many customers driving Ferrari cars of all models and vintages, started in Abu Dhabi on January 28th: 148 days, 50 stops as far as Maranello where the cars will arrive on June 24th. For the occasion, Damiani designed the baton in platinum and diamonds that has been passed from one car to the next up to Maranello. Even Florence has paid homage to Ferrari on June 5th. The “Red” cars were welcomed in Florence by Giovanni and Andrea Leone, Ferrari-Maserati dealers, who organized a tour along the Chianti roads and lunch at the Bossi Castle. Then back to Florence for a drink at the Damiani boutique and an exclusive dinner, on the Società Canottieri’s beautiful riverbank full of flowers, attended my many Ferrari lovers and owners from Tuscany. MAGAZINE 167


ITIN ER A R I ES COUN TRYSI DE text Guido Parigi

Salto a ostacoli durante il concorso ippico della Bagnaia Obstacle jumping during the Bagnaia horse show

L’Arcadia abita qui

Borgo della Bagnaia. Ippica d’alto bordo e sofisticato life-style toscano VIP horse-racing and sophisticated Tuscan lifestyle

S

e amate i cavalli, apprezzate i passaggi più ardui dei concorsi ippici, l’appuntamento che propone il concorso internazionale della Bagnaia dal 20 al 23 settembre è davvero imperdibile. Divenuto in oltre venti anni meta cult e attesa dal jet set e dagli appassionati di un’equitazione ai massimi livelli, i quattro giorni di gare sono anche l’occasione per immergersi nel verde, nella pace di una delle più belle aziende agricole del Senese. Millecento ettari di prati, boschi, coltivi che fanno da corona al Borgo della Bagnaia, pochi chilometri da Siena, sulla strada che conduce al mare di Maremma, che in questa occasione la famiglia Monti Riffeser apre al pubblico. Il concorso ippico, che si svolge in uno dei più spettacolari campi da equitazione, non offre solo appassionanti duelli all’ultimo barrage, ma anche un’ammiccante e stuzzicante vetrina della ricchissima enogastronomia senese. Una piccola cittadella del buon gusto e della tradizione, l’occasione per dividere, perché no, l’emozione delle gare con un assaggio dei prodotti tipici e una degustazione di vini famosi. Ma il Borgo della Bagnaia non vive soltanto per il concorso ippico. Questo angolo di campagna senese si presenta oggi ai cultori dello

168 MAGAZINE

If you love horses and horse shows, you cannot miss the Bagnaia international horse show on September 20 through 23. A cult event attended by the jet set and horse-riding fans for over twenty years, the four-day show is also a chance to enjoy the greenness and peace of one of the most beautiful estates near Siena. 1100 hectares of meadows, woods, fields under crop surrounding the “Borgo della Bagnaia”, which lies just a few kilometres from Siena, along the road leading to the seaside in the Maremma area , and that the Monti Riffeser family opens to the public on such an occasion. The horse show is not reserved to horse-riding lovers only. It is also an amazing showcase of the excellent local food and wine. A small village in which good taste and tradition blend and where one can enjoy both horse races and local dishes and famous wines. However, the Borgo della Bagnaia” does not live exclusively on the horse show. This corner of Sienese countryside is also a top-level resort and conference center.



Il Borro, Loc. Borro 1 - 52024 San Giustino Valdarno (AR) - Italy - Tel +390559772921 - www.ilborro.com Il Borro, sulle pendici di un isolato altopiano su cui si erge un piccolo borgo medievale, fatto di colori, odori e suoni silenziosi. E qui nasce il sogno di Ferruccio Ferragamo che assieme al primogenito Salvatore, ha dato vita ad un importante progetto di riqualificazione e salvaguardia dell’immenso patrimonio naturalistico de il “Borro”. Una tenuta di 700 ettari ai piedi del Monte Pratomagno, modellata dalle acque dei grandi laghi che in epoca pliocenica ricoprivano questa terra.Un terreno fertile dalla variegata composizione che ha permesso all’enologo Nicolò D’Afflitto di dar vita nel 1999 alla prima annata del vino del “BORRO”, una cuvèe di Merlot, Cabernet, Syrah e Petit Verdot, vino di gran corpo, intensità e ricchezza aromatica. Il Borro, un sogno d’altri tempi...il sogno di oggi!

Il Borro perched on an isolated outcrop of rock, shaped like a jewel, stands a medieval village made up of colours, perfumes, sounds and flavours of past times. It was here that the dream of Ferruccio Ferragamo become reality and along with his son Salvatore, decided to breath life into the incredible project of saving and restoring the immense natural heritage of Il Borro. Sitting at the foot of the Pratomagno mountains the estate spreads over 700 hectares, the land moulded by the movement of the great lakes which covered this area in pliocenic times. A varied and fertile terrain which has allowed the enologist Nicolò D’Afflitto to choose the optimum grape varieties for Il Borro wines, giving life to the first Borro vintage in 1999,a blend of Merlot, Cabernet, Syrah and Petit Verdot, a full bodied, intense wine with a rich, distinctive aroma which satisfies even the most discerning palate. Il Borro, a dream of yesteryear... the dream of today!


ITINERA RIES C O UN T R Y S ID E

charme anche come un centro turistico e congressuale di altissimo livello. La famiglia Monti Riffeser ne fece molti anni fa il suo buen retiro, poi Marisa Monti Riffeser ha deciso di sottoporlo ad un profondo restyling che, senza alterarne le strutture medievali, ne ha rivalutato la storia e le tradizioni per farne un centro polivalente. La stoffa era di grande effetto: il borgo medievale, che si sviluppò quando le città si aprirono e divennero di moda le residenze “fuori porta” un po’ speciali, di gran classe. Nel 1445 fu dimora di Jacopo di Galgano Bichi, uno di quei mercanti e banchieri senesi che all’epoca primeggiava in tutt’Europa. Il centro turistico si sviluppa su due realtà diverse e complementari: il borgo “La Bagnaia” e la stazione di dogana di “Filetta” (i primi documenti la citano fin dal 1100). Sono impreziositi dal modernissimo Centro Congressi e dal centro di remise en forme “Buddha Wellness Centre”. Quattro strutture distinte, che assicurano comfort e privacy. Nella ristrutturazione appare evidente la forte personalità della proprietaria: Marisa Monti The Monti Riffeser family decided to retire to the village and restored it, without changing the medieval structures and respecting its history and traditions, and created a multi-functional center. It had what it takes: a medieval village that grew when wealthy people started moving to the countryside. In 1445, Jacopo di Galgano Bichi, a rich merchant and banker from Siena, established his residence here. The resort consists of two parts: the village “La Bagnaia” and the customs station “Filetta” (dating back to year 1100) to which the modern Conference Center and Spa “Buddha Wellness Center” have been added. Four different structures ensuring comfort and privacy.

Dall’alto: viale d’ingresso, la signora Marisa Monti, suite Lorenzo de’ Medici, vista dal borgo, due scorci della Bagnaia e la piscina interna From top: the drive, Mrs Marisa Monti, the Lorenzo de’ Medici suite, view from the village, two views of the village and the indoor pool

MAGAZINE 171



ITINERA RIES C O UN T R Y S ID E

Viale d’ingresso al Borgo della Bagnaia (Siena) - Drive leading to Borgo della Bagnaia (Siena)

Riffeser ha influenzato con il suo senso del gusto e dell’arte ogni dettaglio. Il borgo ha otto edifici legati da un comune filo conduttore cromatico (il giallo e il rosso). Ogni camera, ogni suite, è diversa dall’altra (nella ristrutturazione si è seguito l’andamento dei muri antichi), arredata con mobili etnici, con tessuti realizzati su disegno esclusivo. Con in lontananza il profilo di Siena è stato realizzato il centro congressuale, con una sala capace di 450 persone. Inoltre, il ristorante di grande ambientazione e ottima cucina, la piscina assolata, e tutta una serie di servizi che rendono davvero esclusivo il soggiorno. Filetta, stazione doganale medievale a un chilometro dal borgo e al crocevia della strada che da Siena porta al mare, è stato invece ristrutturato per essere quasi centro autonomo: anche qui un ristorante, un centro congressuale per accogliere eventi culturali, meeting e workshop di altissimo livello, serviti da trenta camere dove il lusso non è nell’eccesso ma nei dettagli. Infine, a completare il complesso ricettivo, il “Buddha Wellness Centre”, sorto accanto a un’antica fonte termale, abbandonata da decenni e ora recuperata per poterne sfruttare i benefici effetti curativi. Un centro di bellezza e di piacere dove si praticano trattamenti di diversa ispirazione etnica, saune e hammam in ambientazioni originali, e dove il relax è garantito anche da una smisurata piscina e dai trattamenti con l’acqua termale.

The owner, Marisa Monti Riffeser, has left her mark on the village’s restructuring. Everything reflects her taste and style. The village consists of eight yellow and red colored buildings. Each room, each suite is different from one another (the ancient walls have not been modified), furnished with ethnic pieces and custom-made fabrics. The conference center, from which one can see Siena, has a seating capacity of 450. Furthermore, the restaurant and excellent cuisine, the big swimming pool and many other services make it the ideal place for a special holiday. Filetta, the medieval customs station, situated one kilometre from the hamlet and at the intersection of the road leading from Siena to the seaside, has been restored and transformed into a self-sufficient center consisting of a restaurant, a conference center for cultural events, top-level meetings and workshops and thirty luxury rooms finely finished down to the last detail. Last but not least, the “Buddha Wellness Centre”, built near an ancient spring abandoned for years and then restored to take advantage of its highly beneficial properties. A beauty center where one can indulge in the pleasure of beauty treatments, sauna and Turkish baths in a special atmosphere and relax in the huge pool while enjoying thermal water treatments.

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Paesaggio vitivinicolo maremmano Wine-growing landscape in Maremma


ITIN ERA R IES W IN E

text Gianni Mercatali

Vigneti di Val delle Rose - Vineyards of Val delle Rose

Di-vino sapor di Maremma

Da territorio ostile e maledetto, a novello paradiso della cultura vitivinicola From hostile and unhealthy land to wine-making paradise

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icorditi di me che son la Pia. Siena mi fe’ disfecemi Maremma. Così poetava l’Alighieri nel V canto del Purgatorio. D’altra parte la Maremma fino ai primi decenni dello scorso secolo era terra ostile e malsana, soprattutto lungo la costa. Anche Emanuele Repetti annotò nei suoi scritti ai primi dell’800 che “... questa ‘marittima toscana’ si affaccia sul Mar Tirreno discendendo dai monti dell’intorno e attraversa la vasta pianura intermedia coperta da boscaglie, da paludi, epidemie, povertà e da sporadica ricchezza. Una terra di sughere, di querce, di olmi, di farnie, di frassini e di viti sparse disordinatamente”. Questo era il paesaggio antico di una delle più belle zone della Toscana. Fu poi il ventennio fascista a completare la bonifica iniziata dai Lorena e a renderla fertile e vivibile. Oggi, oltre al turismo, è il vino a rendere questa parte di Toscana, la provincia di Grosseto, celebre in tutto il mondo. È dal nettare degli dei che si possono scoprire altri valori come il patrimonio naturale, la cultura, la storia e altre economie emergenti. I vigneti, insieme alle altre colture, conferiscono un aspetto ridente, solare, invitante. La luminosità, il sole, il tipo di terreno, le correnti marine o di montagna contribuiscono a portare al consumatore appassionato un’ampia gamma di vini maremmani che vanno dall’Ansonica al Vermentino, dalla Malvasia al Ciliegiolo, al più famoso Morellino

Do thou remember me who am the Pia, Siena made me, unmade me Maremma... thus wrote Dante in the V canto of his Purgatory. Maremma was, indeed, considered, until the first decades of the past century, a hostile and unhealthy land all along its coasts. Emanuele Repetti, too, at the beginning of the nineteenth century wrote: “... this part of maritime Tuscany overlooks the Tyrrhenian sea, descending from the surrounding mountains and crosses the vast plain within, covered by thick woods, swamps, epidemics, poverty and sporadic wealth. A land of cork trees, oaks, elms, ash trees and vines scattered untidily”. This was the ancient landscape of one of the most enchanting areas in Tuscany. It was only during the twenty-year period of the fascist regime that the work of land reclamation, started by the Lorena family, was completed. Today, together with tourism, wine is what makes this part of Tuscany, in the province of Grosseto, so famous in the world. One starts with the so-called “nectar of the Gods” and ends up by discovering the area’s natural heritage, culture, history and emerging economy. And vineyards mixed with other crops provide, all around, a sunny, pleasant and attractive atmosphere. The brightness of the sky, the sun, the special soil, the sea or mountain’s air currents provide the enthusiast consumer with a vast range of Maremma wines: from Ansonica, Vermentino, Malvasia, Ciliegiolo to the most famous Morellino di Scansano.

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V A L D O B B I A D E N E

Premio Guggenheim - Impresa & Cultura 1999

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ITIN ERA R IES W IN E

Da sx: viti e oliveti si adagiano sulle colline della Maremma. Capalbio vista dai vigneti di Caliscana - From left: Maremma’s vineyards and olive. Capalbio view from Caliscana’s vineyards

Questo lembo di Toscana, denominato anche Medoc italiano, ha attirato l’interesse di illustri viticoltori come la famiglia Mazzei, Jacopo Biondi Santi e la famiglia Cecchi This strip of Tuscany, called by many the Italian Medoc, attracted the attention of many famous vine-growers such as the Mazzei family, Jacopo Biondi Santi and the Cecchi family di Scansano. Un vino, quest’ultimo, che nasce in un ambiente che assomma in sé i vantaggi della collina con i profumi che vengono dal mare. Ed è a Scansano che hanno rivolto attenzione importanti vignaioli come i marchesi Mazzei con la Tenuta Belguardo, Stefano Cinelli Colombini, Jacopo Biondi Santi con il Castello di Montepò, la famiglia Cecchi con Val delle Rose. Ma è tutta la Maremma ad avere interessato viticoltori e non solo ad investire in questo lembo di Toscana, denominato anche il Medoc italiano, soprattutto impiantando vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Syrah, il Petit Verdot dando origine, spesso in un blended in cui non manca il Sangiovese, a straordinari vini e a quella che Giacomo Tachis ha definito “enologia di lusso”. Fra i primi a credere in questo territorio lo scienziato e ricercatore italo-americano Roberto Crea che, dopo un’esperienza nella Napa Valley, ha creato un’azienda vicino a Capalbio che ha denominato Caliscana, dalla fusione dei nomi California e Toscana. Qui, su 20 ettari di vigneto, di cui una parte sperimentale, ha voluto riscoprire e valorizzare un autoctono come l’Ansonica oltre ai vitigni internazionali. E poi Ezio Rivella, il wine marker di fama internazionale, dove nella sua tenuta Fertuna ha magistralmente assemblato, anche lui, nel suo Messiio autoctoni e internazionali.

A wine, this one, born on a soil which combines the advantages of sweet hills and the scents of the sea. And it is for this reason that important wine makers like the Marquises Mazzei with their Belguardo estate, Stefano Cinelli Colombini, Jacopo Biondi Santi with the Castel of Montepò, the Cecchi family with Val delle Rose, concentrated their attention and efforts in the Scansano area. This strip of Tuscany, called by many the Italian Medoc, is an investment area for vine-growers who planted international vines such as Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Petit Verdot, often blended with Sangiovese grapes and created, thus, some truly extraordinary wines and also what Giacomo Tachis has rightly called “de luxe oenology”. The Italian-American scientist and researcher Roberto Crea was one of the first to believe in this territory. After a successful experience in the Napa Valley, he built a wine firm near Capalbio called Caliscana (joining the words California and Toscana). Here, on about twenty hectares of vineyards, a part of which he destined to experimentation, Crea gave new life and value to an autochthonous grape like the Ansonica, besides the above mentioned international vines. Ezio Rivella, the internationally-renowned wine-maker, in his estate Fertuna, has also masterfully assembled in his Messiio wine both autochthonous and international grapes.

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ITINER A RIES ELLA RS ITIN ERA RC IES W IN E

text Gianni Mercatali

7500 mq di rivoluzione

La penna di Renzo Piano disegna la cantina di Rocca di Frassinello Renzo Piano designed the wine cellars of Rocca di Frassinello

L’

obiettivo è l’eccellenza. Questione di buon gusto. Quando l’editore Paolo Panerai sei anni fa, scelse la Maremma per la sua tenuta vitivinicola Rocca di Frassinello, aveva in mente l’eccellenza. E con questo spirito ha affidato i lavori delle cantine, niente di meno che, a Renzo Piano. Il progetto parte da un concetto completamente opposto a quello delle recenti cantine d’autore. Il punto di partenza è la fabbrica. Niente lusso e sfarzi, anche nella scelta dei materiali. Cemento faccia a vista nell’interno, intonaco colorato del rosso di Maremma all’esterno. E in quanto fabbrica Rocca di Frassinello è stata progettata nel rispetto, anzi nell’esaltazione, delle migliori caratteristiche di vinificazione essendo tutto il processo produttivo per caduta e inserendosi perfettamente nel contesto paesaggistico tipico di questo versante della Toscana. Il cuore delle cantine è stato concepito da Renzo Piano come un grande anfiteatro, sia pure a forma quadrata, sottostante un grande sagrato, con gradoni dove trovano posto 2500 barriques. Sopra al sagrato, da cui si gode un emozionante panorama, si sviluppa una struttura straordinaria, in vetro e acciaio, leggera e trasparente: uno spazio di circa 500 mq, solo con pareti mobili, per ricevere i visitatori e gli acquirenti di vino, ma anche per convegni, concerti o degustazioni allargate. 7.500 mq totali che rivoluzionano, nella tradizione il concetto architettonico delle cantine.

Objective: excellence. When publisher Paolo Panerai chose, about six years ago, the Maremma area to create Rocca di Frassinello, he was thinking about excellence. That is why he commissioned architect Renzo Piano to build his wine cellars. This project sprang from an idea which is in sharp contrast to the so-called design wine cellars: a true firm producing noble wine rather than a monument to the same. No extravagance and ostentation and the use of simple materials. Inside concrete walls, on the exterior Maremma’s typical red plaster. Being a wine firm, Rocca di Frassinello has indeed been designed with great respect for the art of wine-making and in a manner that blends perfectly with Maremma’s landscape. The wine cellar’s heart was conceived by Renzo Piano as a vast, square amphitheatre under a church-like and large-stepped courtyard containing 2500 barriques. The wine-tasting room, the offices and residences are located on the north side. Above the courtyard, with a breathtaking view of the countryside, a glass and stainless-steel structure, light and transparent: a 500 sq. mt space, with movable walls, welcomes visitors and buyers and serves as concerts, wine tasting and meeting hall at the same time. 7500 square metres that have revolutionized the architectural concept of wine cellars. MAGAZINE 179


Villa Fontelunga. La facciata di un caldo colore rosso The warm red front


ITINER A RIES RESO R T

text Olivia Strigari

Casa Scanagallo. Piscina all’aperto - Outdoor pool

Felicità contemporanea

Nella valle di Scanagallo una residenza di campagna promette ore spensierate Along the Scanagallo valley a country house looks definitely promising

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ella valle di Scanagallo, si delinea una country house dai vividi colori, rosso pompeiano e verde lavanda. Con la piena vista su Cortona, i suoi giardini sereni e l’allegria di casa, Villa Fontelunga promette ore spensierate. Oliver e Daisy appaiono un po’ trafelati dal caldo, sotto l’ombra gigante dei pini che lambiscono il retro di una villa dall’intonaco rosso pompeiano. Sono due degli abitanti di Villa Fontelunga, dei simpatici Norfolk Terrier, lieti di accogliere nuovi ospiti in questa country house della Val di Chiana. Il tono informale di casa seduce sin dal primo istante. Il sorriso di Paolo Kastelec, di Philip Robinson o di Simon Carey, i tre felici proprietari di questo luogo, un italiano e due inglesi, contribuiscono ad accrescere questa prima impressione. D’altronde come potrebbe essere diversamente per chi, come loro, ha scelto un drastico cambio di vita, passando dalla frenesia della City londinese alla quiete e al distacco della campagna aretina? Sono soliti trascorrere le loro vacanze da amici in quella zona, quando trovano nel 1999 questa villa rimaneggiata negli anni Sessanta ma dalla posizione unica, con un’imperdibile vista su Cortona e sulla valle di Scanagallo. Si lanciano così in un restauro

Along the Scanagallo valley a country house wildly colored in Pompeian red and lavender greyish-green comes suddenly into sight. With a fine view over Cortona, its lovely gardens and household full of mirth, Villa Fontelunga looks definitely promising. Oliver and Daisy, lying in the shade of some pine trees at the back of the Pompeian red villa, appear slightly out of breath because of the heat. They are two agreeable Norfolk Terriers and live in Fontelunga where they welcome guests to this country house in Val di Chiana. The house’s informal atmosphere is captivating. The broad smiles of Paolo Kastelec, Philip Robinson and Simon Carey, one Italian, English the others and happy owners of the house, increase the guest’s sense of welcome. And could it be otherwise for people who gave up once and for all London’s frenzied lifestyle for the peace and quiet of Arezzo’s countryside? They were used to spending their holidays at some friends’ in that area when they happened to visit, in 1999, this villa, restored in the 60s but with a fantastic and unparalleled view on Cortona and the Scanagallo valley. It was love at first sight and they bought MAGAZINE 181


ITIN ER A R I ES RE SORT

Da sx: Villa Fontelunga e bordo vasca di Scanagallo - From Left: Villa Fontelunga and Scanagallo’s minimalist design

Tre amici hanno tagliato i ponti con la frenesia della City e recuperato questa villa dalla posizione unica Three friends gave up once and for all the City’s frenzied lifestyle and restored this villa lying in a unique position totale della dimora e del suo giardino. Philip, dapprima scenografo, crea otto camere dal nome di pietre preziose: Ambra, Tormalina, Turchese o Ametista, con immense testiere di letto in damascato, simili allo schienale di antiche sedie fiorentine, leggere tende di mussola colorate e alcuni pezzi contemporanei, tali le poltrone Diamond di Driade. Un amico artista affresca il soffitto della scala in pietra serena con un cielo espressionista e, ad ogni piano, lascia l’impronta di Tamara Lempicka e delle sue fulgide donne. Vengono recuperati alcuni pavimenti in cemento dalle linee raffinate e, al piano terra, un salotto chiaro e un honesty bar tempestato di mosaico verde smeraldo si aprono su un terrazzo soleggiato. Nel parco l’arte di Simon, architetto paesaggista, si esprime appieno con moderne prospettive sottolineate da pareti, finestre e siepi che incorniciano lo scenario naturale o con il recupero del bosso dai tradizionali disegni. Non paghi di aver saputo interpretare abilmente il classico toscano sposandolo con colori e stile attuali, poco più di due anni fa, i tre ragazzi hanno ultimato altre tre case interamente concepite ex novo. Scanagallo, Gallo e Galletto, pur mantenendo i canoni estetici dell’area, mattoni e intonaco color terra di Siena, ostentano uno schema contemporaneo, con vaste zone soggiorno aperte sulla cucina, camere limpide, punteggiate di grafiche foto floreali, opere di un’artista sudafricana, grappoli di lanterne bianche o fonti di luce a feritoia. Bagnate da piscine circondate di teak o da un rigoglio geometrico di rose bianche a cascate e di lavande odoranti, queste ultime dimore regalano un nuovo modo di apprezzare la loro arte del ricevere. Libero, informale e contemporaneo. Un’ulteriore ricchezza da aggiungere al buonumore che sembra caratterizzare sia la villa che i suoi abitanti, i quali sembrano avere questo dono innato di regalare gioia e felicità. 182

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it flinging themselves into a total restoration of the house and gardens. Philip, a former stage designer, created eight bedrooms named after precious stones like amber, tourmaline, turquoise or amethyst and furnished with huge damask headboards similar to ancient Florentine chairs, flimsy, tinted muslin curtains and some contemporary pieces such as Diamond armchairs by Driade. An artist friend frescoed the stone staircase’s ceiling with an expressionist sky and at each landing he painted something recalling Tamara Lempicka’s dazzling, enigmatic women. Some concrete floors, beautifully designed, were restored and, on the ground floor, a living room and an emerald green mosaic honesty bar open on a sunny terrace. As far as the park is concerned, Simon, a landscape architect, expressed his art at its best with modern perspectives underlined by walls, windows and hedges, lovely frames to a natural country scenery, or with the restoration of classic boxwood hedges. The three “boys”, hardly satisfied with their skilful mixing of Tuscan classic style and contemporary colors and design, built, about three years ago, three other houses: Scanagallo, Gallo and Galletto. Although careful in preserving the typical sienna bricks and plaster style, these houses boast a contemporary design: a cooking and living area, clear bedrooms with floral graphic pictures, works of art by a South African artist, a cluster of white lanterns or a special lighting filtering through slits. These dwellings, adorned with swimming pools, teak flooring, a huge white roses bush and sweet scented lavender, add a new refined meaning to the art of receiving guests: free, informal and contemporary. Another benefit to be added to the high spirits permeating both the villa and its owners who seem to be able to spread their joy of living all around.


Particolari e dettagli rubati all’eleganza contemporanea di Villa Fontelunga e Casa Scannagallo Details of Villa Fontelunga and Casa Scanagallo’s serene contemporary elegance Villa Fontelunga Loc. Pozzo Foiano della Chiana 52045 Arezzo ph. 0575.660410 www.fontelunga.com


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Giorgio and Ginevra Niccolini Alessandra Nardelli - Patrizia Santarini - Ladan Fathi

Save the Queen Caterina Becagli - Samanta Carlini

Landini Cristina - Leonardo Bellini

Patrizia D’Asburgo Lorena - Elena Fantini

Costanza Gregoratti Inaugurazione del negozio Save The Queen in via Tornabuoni, cocktail party da Brooks Brothers in via della Vigna Nuova e presentazione della Classe C alla Mercedes La Rotonda. Opening of the Save The Queen store in Via Tornabuoni, cocktail party at the Brooks Brothers store in Via della Vigna Nuova and presentation of the Mercedes C-class car at La Rotonda Mercedes dealer.

Laura Gualtieri - Lorenzo Fiorini

Rosita Celentano

Lapo and Elisabetta Bufalini.

Filippo Borea - Chiara Nencini

Massimo Becagli - Costanza Gregoratti

Arianna Stella, Lorenzo Alderisio, Nicolò Vannuccini, Camilla Speranza e Duccio Mannucci MAGAZINE 185


shotonsite EVENTS

Stefano and Beatrice Santoni Matteo Vannucchi - Maria Grossi - Maria Anna Franceschini - Xenia Mancuso - Daniele Di Ronato

Lamberto and Eleonora Frescobaldi Sara and Michele Guidi

Capinetta Nordio Benini - Rosaria Frescobaldi

Giulia and Bruno Cei

Cristina Amenta - Mara Pasquini

Carolina and Leopoldo Cervini - Silvia Orsi Bertolini and Raffaello Napoleone Dinner party per B&O al Castello da Verrazzano. Inaugurazione Soul Space Spa in via Sant’Egidio. Arte&Vino di Frescobaldi alla Gipsoteca di Firenze Dinner party for B&O at the Verrazzano Castle. Opening of Soul Space Spa in Via Sant’Egidio. Arte&Vino di Frescobaldi at the gallery of plasters casts in Florence.

Monica Offidani - Zelal Elbistan

Guido Bitossi - Lorenza Pagliai

Anne Herzog - Paolo and Patrizia Nesi - Vina Matos 186

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Zahia Housni

Francesco and Manuela Duprè


aperto tutte le sere

antico girone

malafemmmina wine bar pizzeria

via del girone, 38 50014 firenze tel. 055 690830 davide 3475627381 marco malafemmmina@email.it



shotonsite THE CLUB

Marco and Silvia Vignoli Dee Jay Marco Laschi

Giulia Tolaini and Niccolo’ Ricci Eleonora Maggini and Giuditta Pontello

Alessandra Magonio and Antonio jr Bisegna

Domenico Ciccopiedi and Marta Da Silva

Patricia du Réau - Lorenzo and Chiara Nencini Festa a tema contro la sfortuna al Doris di Firenze organizzata da “The Club”. Theme party against bad luck at the Doris in Florence organized by “The Club”. Stefano Sanesi - Francesca Afortunato

Iacopo Pattarino and Costanza Calabrese

Lyor Graetz and Duccio Bellini

Gabriele Poli and Giulia Tolaini

Filippo Ricci - Gianni Mercatali MAGAZINE 189


shotonsite EVENTS

Sonia and Francesco Nobili Marco Magni - New York store

David Poggesi - New York store Francesco Arca

Roberto Di Tommaso and Claudia Luccioli

New York store

Twiga Party

Twiga Party

Festa Billionaire al Twiga (Marina di Pietrasanta). Inaugurazione store Magniflex e Casa Poggesi a New York. Festa al Forte dei Marmi. Billionaire party at the Twiga (Marina di Pietrasanta). Opening of Magniflex and Casa Poggesi store in New York. Party in Forte dei Marmi.

Roberto Bartolozzi - Roberta Schiavon

Cristina Vannuzzi - Alessandro Santini

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Nicola Zanone - Fabrizio Rocca and wife

Marco Magni - New York store




shotonsite EVENTS

Enrico Martellozzo and Mario Razzanelli Hans Cauchi - Jan Pachner - Sara Migliore

Hans Cauchi - Federico Versari Gaetano Savatteri

Gabrio Giunti

Beppe Bigazzi - Lorenzo Viani Marco Columbro and Giancarlo Aneri

Massimo Giletti - Guido Guidi

Giovanni Tommasi Ferroni

A Forte dei Marmi il premio Starwood Costa Smeralda e il premio della stampa La Capannina andranno al vincitore del XV concorso internazionale di enogastronomia A Tavola sulla Spiaggia, che si svolgerà al Bagno Roma di Levante il 23 agosto. Mentre in Costa Smeralda il gemellaggio culturale tra il migliore artigianato fiorentino e la cultura sarda ha avuto luogo con la terza edizione del premio letterario Cala di Volpe. Il primo posto è andato al romanzo di Gaetano Savatteri e un premio speciale allo stilista Antonio Marras. The Starwood Costa Smeralda award and the press award La Capannina will be given to the winner of the 15th international food and wine contest “A tavola sulla spiaggia”. It will take place at the Roma di Levante bathing establishment on August 23. The cultural twinning between the best Florentine handcrafts and culture in Costa Smeralda will take place with the third literary award “Cala di Volpe”. The first prize was given to Gaetano Savatteri for his novel and a special prize was awarded to designer Antonio Marras.

Flavia Mercatali - Antonio Marras

Chiara Secci

Amii Stewart and husband MAGAZINE 193



N EW O PEN IN G

Alessandra Lucarelli

Petit Bateau

high quality sales points, art galleries, restaurants and spas. Flow was born in the refined frame of Palazzo Rosselli del Turco Tornaquinci, one of the most beautiful residences of Florentine aristocracy and after a long period of renovation. Flow is a new shop-concept where fashion goes hand in hand with contemporary art. Art exhibits and events will find room within the store’s open spaces boasting top sportswear brands, accessories, furnishing items, music and books. And all this in a sophisticated boutique finely finished down to the last detail. At the end of May, Bottega

Veneta was officially transferred and opened to the public in the splendid Palazzo Tornabuoni Corsi, with access from Via Strozzi 6. The boutique offers the entire range of Bottega Veneta’s products in one elegant location full of history and charm. The 360 sq. mt. store is on two levels: ground floor and basement. The entrance hall is one space where old and contemporary design blend and enhance one another. Shining crystal cabinets emphasize handbags and shoes in exotic precious leathers, jewellery, leather goods and women’s prêt-à-porter. Going down to the basement through an imposing flight of steps that experienced marble

Petit Bateau

portato agli originali splendori, troviamo la collezione casa, la collezione arredamento e la collezione prêt-a-porter uomo. Punto di riferimento a Firenze da più di 20 anni per l’abbigliamento classico ed elegante, Michele Negri ha aperto il nuovo punto vendita di via degli Agli. In un ambiente unico, a due passi da via Tornabuoni, lo spazio ospita anche il Michele Negri Cafè. Ritrovo fashion per colazioni, light lunch e aperitivi in un’atmosfera ricca di fascino ed eleganza. Da maggio nuova boutique anche per Petit Bateau: via della Vigna Nuova, 74/76. Una

This is the philosophy of the “bien vivre”: a physical and mental pleasure. The current key to wellbeing reigns in Florence with innovative and

SoulSpace

SoulSpace

ra gamma dei prodotti Bottega Veneta in un’unica ed elegante location intrisa di storia ed eleganza. 360 mq distribuiti su due livelli: piano terreno e piano sotterraneo. L’ingresso è uno spazio dove antico e contemporaneo si esaltano a vicenda. Lucenti armadi in cristallo mettono in risalto borse e calzature in pellami esotici e preziosi, la gioielleria, la valigeria e le collezioni di prêt-a-porter femminile. Scendendo l’imponente scalinata che esperti marmisti di Carrara hanno ri-

Kome

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ilosofia del bien vivre: un piacere fisico e mentale. La nuova formula del benessere regna a Firenze, dove nascono nuovi concetti di punti vendita, gallerie d’arte, ristoranti e centri spa all’insegna dell’innovazione e dell’alta qualità. Nella cornice di Palazzo Rosselli del Turco Medici Tornaquinci, una delle più belle residenze dell’aristocrazia fiorentina, dopo un lungo periodo di restauro nasce Flow, un nuovo concetto di negozio dove la passione per la moda si unisce al piacere per l’arte contemporanea. Allestimenti di mostre ed eventi saranno ospitati all’interno dei numerosi open space del punto vendita che conta l’avanguardia dei marchi di sportswear oltre agli accessori, ai complementi d’arredo, alle novità in fatto di editoria e musica. Il tutto in un ambiente ricercato e curato nei minimi dettagli. E’ stato ufficialmente trasferito e aperto al pubblico alla fine di maggio il monomarca Bottega Veneta nella splendida cornice di Palazzo Tornabuoni-Corsi, con ingresso da via Strozzi, 6. La boutique presenta l’inte-

Moda, arte e relax

workers from Carrara have restored to its original look, one finds the home, furnishing and men’s prêt-à-porter collections. As for classic and elegant women’s and men’s clothing, Michele Negri has been an important reference point in Florence for the past twenty years, with his shops in Via Porta Rossa and Via Roma. He has now opened a new sales

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fashion maison’s special atmosphere that may be described as a “home feeling” and studied to make both adults and children feel at ease. The boutique starts with the Marinette line, Petit Bateau’s signature models, and then introduces items well loved by women of all ages for their quality, form and colors. Nicola Falcone and Ludwig Hartmann’s new gallery-atelier is a beautiful nineteenth century palazzo in Via degli Alfani 59/R. The shop offers unique or limited edition pieces in typical Tuscan materials made, using state-of-the-art technologies, by the two international designers who present their collections several times a year. The new Soulspace Spa, in

Via S. Egidio 12, has been inaugurated recently with an important event organized by Moreschina Fabbricotti. It is a quiet and cosy oasis within the walls of the handsome Palazzo Galletti very close to Piazza del Duomo. A place for one’s physical wellbeing spread over 400 square meters and surrounded by the timeless beauty of Florence’s historic center, where the Eastern and Western world blend and give life to an extraordinary sensory experience. Also downtown, in Via dei Benci 41/r, Kome has set shop. It is an innovative space offering tantalizing kaiten sushi, a barbecue restaurant (first in Italy) and a sushi gallery. Kome is on three levels stretching over 500 square metres with an outdoor garden. A few kilometres from Florence, in the exclusive Versilian area, one finds the new boutique Fiacchini- in Via Vittorio Veneto, Forte dei Marmi- in addition to the other four on the Versilian coast. It is a reference point for demanding customers offering exclusive fashion collections , perfumes, limited edition art and design objects by international designers.

Fiacchini

province versiliesi. Punto di riferimento per consumatori esigenti ed addetti ai lavori, propone collezioni d’abbigliamento esclusive, profumi, oggetti d’arte e design che costituiscono le limited edition di designer di fama internazionale.

point in Via degli Agli. One huge single space, near Via Tornabuoni, that includes the Michele Negri Café. A meeting point for breakfast, luncheons and drinks where the atmosphere is charming and refined. In May, the new Petit Bateau store was open in Via della Vigna Nuova 74/76. A 100 sq. mt. space permeated with the

Fiacchini

superficie di 100 mq che si estende nell’atmosfera del “come a casa” tipica dei negozi della maison, dove lo spazio è studiato per far sentire grandi e piccoli a proprio agio. Il percorso della boutique si apre con Marinette, la prima emblematica testimonial di Petit Bateau, e prosegue con i capi amati dalle donne di ogni età per la qualità, la forma e la varietà dei colori tipici del marchio. Uno splendido palazzo ottocentesco in via degli Alfani, 59/ r è la sede della nuova galleria-atelier di Nicola Falcone e Ludwig Hartmann. Pezzi unici o in edizioni limitate, realizzati con i materiali storici della tradizione toscana e lavorati con tecnologie d’avanguardia dai due designer internazionali, che durante l’anno presentano le nuove collezioni con vari appuntamenti e mostre a tema. In via S. Egidio al n. 12 è stato inaugurato da poco con un importante evento ad opera di Moreschina Fabbricotti, il nuovo centro SPA Soulspace. Un’oasi silenziosa racchiusa tra i cortili e le mura dello splendido Palazzo Galletti, a due minuti da piazza del

Duomo. Un luogo di benessere dedicato alla cura di sé in ben 400 mq circondati dalla bellezza senza tempo del centro di Firenze, dove il mondo orientale e quello occidentale si fondono dando vita ad una straordinaria esperienza sensoriale. Sempre in centro, in via dei Benci n. 41/r, ha aperto da poco i battenti Kome, locale dal concept innovativo che propone inediti spazi dedicati al gusto: kaiten sushi, barbecue restaurant (per la prima volta in Italia) e sushi gallery. Kome si sviluppa su tre livelli con un open garden esterno, per un totale di 500 metri quadri. A qualche chilometro da Firenze, nell’esclusività della Versilia un’importante apertura. Quella della nuova boutique Fiacchini - via Vittorio Veneto a Forte dei Marmi - che va ad aggiungersi alle quattro già presenti nelle esclusive

Michele Negri

Atelier-gallery

N EW O PE NI NG


L‘arte dell’Alta Cucina in Firenze The grand Gourmer Art in Florence

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Lungarno Corsini,4 50123 Florence - Italy ph. +39 055 23 99 224 fax +39 055 27 17 990 info@ristoranterossini.it www.ristoranterossini.it


Nobilis e’ un piccolo ristorante situato nel centro storico fiorentino. Elegante, Moderno, Minimale. La cucina, prettamente italiana, e’ esaltata dalla selezione delle materie prime e da particolari tecniche di cottura che insieme al limitatissimo numero di coperti rendono il locale unico nel suo genere.

La stessa cura e’ riposta nella selezione dei vini e dei distillati, importanti e numerosi, custoditi nella cantina visitabile su prenotazione.

Via Pietrapiana 82/r Tel. +39-055-2345696 - Fax +39-055-2343839 info@nobilisfirenze.com - www.nobilisfirenze.com


F L O GUID E Claudio Meli

RESTAURANT FIRENZE

Alle Murate via del Proconsolo 16r, ph. 055.240618 Ristorante la sera, museo durante il giorno. Nei sotterranei sito archeologico da prenotare per cene private. Ottima cucina delle regioni d’Italia. Restaurant in the evening, museum during the day. An underground archaeological site for private dinners upon reservation. Excellent Italian-regional food. Angels via del Proconsolo 29/31, ph. 055.2398762 Ambiente raffinato per una cena in palazzo storico reso moderno da sapienti arredi black & white. Fatevi consigliare i vini da Mary, simpatica ed esperta sommelier. Sophisticated ambience in an historic palazzo with contemporary black and white interiors. Enjoy the wines recommended by Mary, the lovely and experienced sommelier. Antica Porta - via Senese 23r, ph.055.220527 Pizzeria sempre affollatissima di fiorentini. Ottimi anche i primi piatti. Consigliata la prenotazione. A pizzeria always packed with locals. Excellent pasta dishes. It is advisable to reserve in advance. Baccarossa via Ghibellina 46r, ph. 055.240620 Atmosfera da salotto di casa in questo nuovo delizioso ristorante. Solo pesce di cattura della migliore qualita’, in una fragranza di sapori mediterranei. Servizio attento e cordiale. It’s like being at home in this new cosy restaurant. Only wild-caught fish of the highest quality immersed in the aroma of Mediterranean tastes. Attentive and friendly service. Beccofino piazza degli Scarlatti 1, ph. 055.290076 Tornato nelle sapienti mani di David Gartner. Ottima cucina italiana e internazionale. Due possibilità: wine bar o ristorante. Run by the clever David Gartner. Excellent Italian and international cuisine. Double choice: wine bar or restaurant. Boccanegra via Ghibellina 124r, ph. 055.2001098 Tre spazi distinti: ristorante, enoteca, pizzeria. Da provare tutti. Ristorante perfetto anche dopo il teatro. Davanti al Teatro Verdi. Three places in one: restaurant, wine bar and pizzeria. They are all worth a visit. Ideal after-theatre dining. In front of the Verdi Theatre. Borgo San Jacopo (Hotel Lungarno) Borgo San Jacopo 62/r, ph. 055.281661 Quattro tavoli in terrazzino con vista ineguagliabile sul Ponte Vecchio. Cucina per palati moderni. Four tables on a small terrace overlooking the Ponte Vecchio. Contemporary cuisine. Buca Lapi via Trebbio 1r, ph. 055.213768 Tradizionale ristorante fiorentino tra i più antichi in città nelle ex-cantine di Palazzo Antinori. Piatti tipici toscani abilmente proposti da Luciano il padrone di casa. Traditional Florentine restaurant, one of the oldest in town, built in the Palazzo Antinori’s wine cellars. Typical Tuscan

dishes prepared by the patron Luciano. Caffè Pitti piazza Pitti 9, ph. 055.2399863 Location idilliaca di fronte a Palazzo Pitti. Specializzato in tartufo. Accanto la botteghina dove acquistare prelibatezze legate al prezioso tubero. Cocktail bar. Chiedete di Gianni. Across the street from Palazzo Pitti. Try their truffle dishes. Next door, there is a shop where one can buy truffle specialities. Cocktail bar. Ask for Gianni. Cantina Barbagianni via Sant’Egidio 13r, ph. 055.2480508 Su due piani, sala nel sottosuolo dai colori tenui e dalle sedute molto confortevoli. Cucina italo/toscana con originali rivisitazioni. Two-floor restaurant. The underground floor is light-colored and has very comfortable seating. Italian-Tuscan revised cuisine. Cave di Maiano via Cave Di Maiano, 16 (Maiano - Fiesole), ph. 055. 59133 Cucina regionale proposta con maestria. Carni prelibate. Da primavera possibilità di cenare in terrazza sotto il pergolato di tiglio. Regional cuisine skilfully prepared. Delicious meat. In spring dinner is served on the terrace under the lime tree pergola. Cenacolo del Pescatore Borgo Ognissanti 68r, ph. 055. 2776280 Daniele, lo chef, è un abile giocoliere che diverte con i suoi accostamenti e le coreografie che inebriano i commensali. Pesce e non solo. Ottima la qualità delle materie prime e del servizio. Daniele, the chef, is a like a juggler who amuses his guests with a variety of dishes and settings. Not only fish. Excellent raw materials and service. Cibreo via dei Macci 118r, ph. 055.2341100 Fantasia e cura in cucina. Ormai un classico in città. Da provare, sempre della famiglia, Cibreino e Teatro del Sale nella stessa strada. Creativity and attention to details. A “classic” in town. Worth trying are also the Cibreino and Teatro del Sale run by the same family and in the same street. Da Alberto piazza Cestello 8, ph. 055.2645364 Cucina toscana in ristorante d’atmosfera. Piano Bar nel fine settimana. Chiedete ovviamente di Alberto. Tuscan cuisine and great atmosphere. Piano bar on weekends. Ask for Alberto, of course. Donnini via di Rimaggio 22 (Bagno a Ripoli), ph.055.630076 Appena fuori città, offre una cucina fiorentina davvero ben fatta e spazia dalla pappa al pomodoro al fritto misto, alla tagliata di manzo. Just outside town, it offers good Florentine dishes, including “pappa al pomodoro”, mixed fry and steak. Eito via de’ Neri 72r, ph. 055.210940 Primo ristorante giapponese a Firenze. Ottima qualità. Locale moderno e minimalista. Completamente ristrutturato da poco. Efficiente staff interamente giapponese. Best Japanese restaurant in Florence. Modern and minimalist ambience. It has been completely renovated recently. Very professional Japanese staff.

Enoteca Pinchiorri via Ghibellina 87, ph. 055.242777 Fra i primi 10 ristoranti nel mondo. Cantina con collezione di vini prestigiosissimi. Ambiente elegante, servizio perfetto. Tre stelle Michelin. One among the ten best restaurants in the world. Wine cellar containing a rare wine collection. Elegant ambience, impeccable service. It has achieved the highest culinary distinction: three Michelin stars. Fuor d’Acqua via Pisana 37r, ph. 055.222299 Pesce freschissimo. Antipasti di crudo di elevatissima qualità per iniziare un percorso per una cultura culinaria di mare che vi lascerà la voglia di ritornare appena usciti. Servizio impeccabile. Very fresh fish. Top-quality raw fish entrees and a delicious fish menu that will make you go back for more. Impeccable service. Garga via del Moro 48, ph. 055.2398898 Trattoria con pareti affrescate da artisti contemporanei. Piatti scenografici. Carne e anche pesce elaborati dall’estroso chef. Trattoria with walls frescoed by contemporary artists. Spectacular dishes. Fish and meat prepared by the creative chef. Giusti località Prulli 100 (Reggello), ph. 055.863255 Stategica posizione non lontana da outlet The Mall. Ottimi pici al cinghiale. Carne chianina di qualità. Mega schermo per calcio e formula 1. Located at short distance from the outlet stores of “The Mall”. Excellent “pici” with wild boar. Good Chianina steak. Huge TV screen to watch football games and Formula One races. Harry’s Bar lungarno A. Vespucci 22r, ph. 055.2396700 Dagli anni 50 ritrovo per clientela internazionale e fiorentina. Assolutamente da provare il famoso cocktail Bellini. Cucina e servizio di ottima qualità. A place that has been attracting an international and Florentine clientele since the 50s. The famous Bellini cocktail is a must. Excellent cuisine and service. L’Altro 1 rosso Borgo Ognissanti 1r ph. 055-290978 Atmosfere easy-chic a lume di candela. Sapori semplici senza eccessive elaborazioni per una cucina mediterranea presentata con gran gusto. Staff giovane e molto professionale. Easy-chic atmosphere lit by candles. Simple tastes without excessive elaborations for a Mediteranean kitchen presented with big flavor. Young and very professional staff. L’Appalto Vecchia Osteria di Zela – Via Coianese,31 Coiano Castelnuovo D’Elsa ( Castiglion Fiorentino) ph.0571.673435 Completamente rinnovato nel 2005,in estate pergolato affacciato sulla via Francigena. Staff giovane. Cucina di tradizione toscana con impronta moderna. Completely renovated in 2005, in the summer there is an arbor overlooking Via Francigena. Young staff. Traditional Tuscan cuisine with a modern touch. La Cantinetta via Mugnana 93, località Spedaluzzo (Greve in Chianti), ph. 055.8572000 Trattoria di campagna. Servizio molto friendly. Eccellenti piatti toscani. Possibilità di cenare in veranda con caminetto.

A country trattoria. Very friendly service. Excellent Tuscan dishes. There is also a veranda with fireplace. La Cantinetta di Rignana località Rignana (Greve in Chianti), ph. 055.852601 Genuina trattoria isolata nella meravigliosa campagna. Strada bianca per arrivare. Gran piatto della cantinetta: un must. A genuine trattoria in the countryside. A dirt road leads to the restaurant. The “Cantinetta” dish: a must-have La Casalinga via dei Michelozzi 9r, ph. 055.218624 Vicino alla meravigliosa chiesa di Santo Spirito. Trattoria popolare con rapporto qualità prezzo ottimo. Menu semplici consumati da fiorentini misti a turisti in cerca di tipicità. Sempre affollatissimo. Near the beautiful church of Santo Spirito. A trattoria with cheap prices and good food. Simple menus enjoyed by both Florentines and tourists in search of local restaurants. Always packed. La Martinicca - via del Sole 27r ph, 055.218928 A due passi dal cuore dello shopping. Ristorante con menù molto variegato e ottimi vini. Ottimo rapporto qualità prezzo. Located downtown. It offers a wide variety of food and excellent wine. Good value for money. La Reggia degli Etruschi via San Francesco 18 (Fiesole) ph.055.59385 Vista mozzafiato sulla città. Trattoria condotta con passione da Leonardo ed il padre Mario. Piacevolissima terrazza estiva. Ottima cantina di vini. A breathtaking view of the town. A trattoria passionately run by Leonardo and his father Mario. In the summer, a lovely terrace. Excellent wine list. Latini via dei Palchetti 6r, ph. 055.210916 Antica trattoria con tavoli da dividere con gli altri commensali. Mitica bistecca alla Fiorentina. Cantina per cene private con eccezionale collezione di vini. Old trattoria with tables shared with other people. Excellent Florentine steak. Wine cellar available for private dinners and great wine collection . Le Barrique via del Leone 40r, ph. 055.224192 In San Frediano. Alessandro, il proprietario, cura il servizio come in una casa privata. Ottimi vini. Materie prime direttamente dal mercato Centrale. Located in the San Frediano area. Alessandro, the owner, makes his guests feel at home. Excellent wines. Fresh products coming directly from the central market. L’Incontro (Hotel Savoy) piazza della Repubblica 7 ph.055.2735891 Servizio elegante, ambiente confortevole e ricco di atmosfera. Ottimi vini accompagnano piatti di tradizione Toscana preparati con abilità dallo Chef. La terrazza su Piazza della Repubblica è la perfetta location per curiosare ed essere visti nel cuore di Firenze. Elegant service, comfort and atmosphere. Excellent wines accompany Tuscan dishes prepared by the skilful chef. Have a seat outside in Piazza della Repubblica to see and be seen in the heart of Florence. Malafemmina via del Girone 38 loc. Girone ph. 055-690830 Wine bar, ristorante, pizzeria con piacevole giardino fiorito. Romantico gazebo di

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Ristorante Enogastronomico

il giardino, la cantina, la cucina, la passione the garden, the cellar, the chef, the passion

Via Leonardo da Vinci, 32 ph./tel. (+39) 055 872 102 8 50055 Lastra a Signa (Firenze)


FLO GUIDE

gelsomini solo per 2 persone. Cordialità e professionalità. Informal chic. Wine bar, restaurant, pizzeria with a lovely flower garden. Romantic jasmine gazebo fit just for two people. Politeness and professionalism. Informal-chic. Mario via Rosina 2r , ph. 055.218550 Tipica trattoria fiorentina, aperta solo a mezzogiorno, meta dei fiorentini che lavorano nei pressi del Mercato Centrale. Bistecca alla fiorentina gustata gomito a gomito con i numerosi frequentatori. Typical Florentine “trattoria”, open only at lunchtime, the favourite place of the Florentines who work near the Central Market. Enjoy the famous Florentine steak seated side by side with the many frequent customers. Nana Muta Corso Italia,35 ph.055.2675612 Aperto anche dopo teatro. Cucina di impronta toscana. Ambiente raffinato. Servizio dinamico con staff giovane. Open only after theater. Cuisine with Tuscan touch. Polished ambiance. Dynamic service with a young staff. Nobilis via Pietrapiana 82r, ph. 055.2345696 Nuovo indirizzo per una cucina di alta qualità. Ambiente molto raccolto. Servizio attento. Eccellente lista di vini con possibilità di acquisto di etichette prestigiose. A new top-quality restaurant. Very intimate ambience. Attentive service. Excellent wine list. Onice (Hotel Villa La Vedetta) viale Michelangiolo 78, ph. 055.681631 Sonorità Lounge si diffondono nell’ambiente rilassante dove gustare prelibati piatti all’insegna di spezie e accostamenti fantasiosi. Stella Michelin. Terrazzo con vista mozzafiato sulla città. Il tutto nel contesto della villa neoclassica dov’è ubicato il prestigioso Hotel Villa La Vedetta. Lounge music spreads through a relaxing ambience where one can taste delicious and creative dishes. One Michelin star. Breathtaking view of the town from the terrace. It is the restaurant of the Hotel La Vedetta located in a neoclassical villa. Osteria del Cinghiale Bianco Borgo San Jacopo 43r ph. 055.215706 Locale caratteristico. Tavolino per innamorati sul terrazzino interno. Trattoria divertente, gestita con professionalità da più di venti anni da Massimo Masselli. Local charm. Small table for loved ones on the indoor patio. Fun tratttoria, run by the professionalism of Massimo Masselli for more than 20 years. Osteria di Passignano Badia a Passignano (Tavarnelle Val di Pesa), ph. 055.8071278 Osteria raffinata proprietà della famiglia Antinori. Possibile visita alle cantine e scuola di cucina. Vini e cibo ad alti livelli. A sophisticated “osteria” owned by the Antinori family. It is possibile to visit the wine cellars and take cooking lessons. Top-quality food and wine. Ostrica Blu via Vittorio Veneto, 6 (Campi Bisenzio) ph. 055.891036 Locale tutto pesce, fra i primi a lanciare la moda del crudo. Only fish and well-known for its raw fish dishes. Orvm (Hotel Excelsior) piazza Ognissanti 3, ph. 055.27151 Ristorante con proposte culinarie di stampo mediterraneo scaturite dalle mani

dello Chef Giuseppe Dalla Rosa. Marmi black and white, atmosfera understated elegant, al bar intrattenimento live fino alle 1.00am. Restaurant offering Mediterranean dishes prepared by the chef Giuseppe Dalla Rosa. Black and white marble, understated elegant atmosphere, live entertainment at the bar till 1.00 am. Parione via del Parione, 76r, ph. 055.214005 Trattoria tipica. Cucina a vista. Piacevole sala per cene private. Ottima carne. Decorazioni in stile alle pareti. Typical trattoria. Kitchen in view. Nice dining room for private dinners. Excellent meat. Wall decorations. Perseus Fiesole piazza Mino 9r, ph. 05559143 Assaporare carni di elevatissima qualità e piatti appetitosi, chiaramente di impronta toscana, in sale che ricordano quelle di una casa privata di campagna. In estate giardino davanti all’anfiteatro. Meat of the highest quality and mouthwatering Tuscan dishes. Rooms recalling the atmosphere of a private home in the countryside. In summer have a seat in the garden facing the amphitheatre. Rossini lungarno Corsini 4, ph. 055.2399224 Raffinato ristorante all’interno di un suggestivo palazzo rinascimentale. Cucina innovativa. Visitate assolutamente la cantina. Refined restaurant in a magnificent Renaissance palazzo. Innovative cuisine. The wine cellar is worth a visit. Santo Bevitore via Santo Spirito 64/66r, 055.211264 Cucina tradizionale con rivisitazioni soft a cena. Informale, frequentato da molti giovani. In the San Frediano area. Traditional cooking, a bit revisited for dinner. Casual place for young people. Solociccia (Panzano in Chianti), ph. 055.852020 Mangiare dal famoso macellaio Dario Cecchini. Tavolo unico, niente menu, carne naturalmente fantastica. Il vino lo si può portare da casa. Solo per cena alle 19 o alle 21. The famous Dario Cecchini’s place. One large table only. No menu. Fabulous meat, of course. Feel free to bring your own bottle of wine. Only for dinner at 7pm or 9pm. Taverna del Bronzino via delle Ruote 25r, ph. 055.495220 Atmosfera rilassante. Sia carne che pesce soddisferanno gli amanti della buona tavola. Servizio sempre attento ed elegante. Relaxing ambience. Both fish and meat should satisfy gourmands. Attentive and elegant service. The Fusion Bar Shozan Gallery Gallery Hotel Art - vicolo dell’Oro 3, ph.055.27266987 All’interno del Gallery Hotel, cucina mediterranea e giapponese si fondono sinuosamente. Pranzo sostituito dal brunch il fine settimana. A due passi dal Ponte Vecchio. Inside the Gallery Hotel. Japanese and Mediterranean cuisine combined perfectly. Brunch replaces lunch on weekends. Just a few steps from the Ponte Vecchio. Tre Panche via Pacinotti 32r, ph. 055.583724 Piccolissimo ristorante. Cucina tradizionale rivisitata. Arredamento in legno, col-

lezione vini antichi. Tortelli con formaggio di fossa al tartufo: un must. Very small restaurant. Traditional revisited cuisine. Wooden furnishing, old wine collection. Tortelli with truffled pecorino cheese: a must-have. Villa San Michele Via Doccia 4 (Fiesole) ph. 055.5678200 Ristorante dello scenografico Orient Express Hotel a Fiesole. Loggia con vista su Firenze e piccolo terrazzino ambitissimo per la cena a lume di candela. Servizio e qualità delle materie prime ai massimi livelli. Restaurant of the Orient Express Hotel’s interior in Fiesole. Lodge with a view of Fiesole and a patio perfect for a candlelit dinner. Service and quality of the raw materials at maximum levels. Wabi Sabi viale dei Mille 53r, ph. 055587779 Cucina giapponese in ambiente informalchic. Servizio molto cordiale. All’ingresso bancone del sushi preparato davanti a voi. Japanese cuisine and informal-chic ambience. Very friendly service. There’s a sushi bar at the entrance.

AREZZO Acquamatta piazza della Vittoria 13 (Capolona), ph. 0575.420999 Elegante, servizio al top. Notevoli le proposte di menù degustazione e della cucina locale. Elegant place, perfect service. Good tasting menus and local dishes. Fiorentino via Luca Pacioli 60 (Sansepolcro), ph. 0575.742033 Locale esistente da circa duecento anni. Gestione attuale da oltre cinquanta accoglie i propri clienti con professionalità. In stagione tartufi. A two hundred years old restaurant. The current owners, who have been running it for fifty years, are highly professional. Truffles in season. I Tre Bicchieri piazzetta Sopra i Ponti, 3 ph. 0575.26557 Enoteca con cucina che fonde toscanità e creatività. Vicino al corso che porta alla città alta. Wine bar and restaurant combining tradition and creativity. Near the street leading to the upper town. La Lancia D’Oro piazza Grande 18, ph. 0575.21033 Sotto le meravigliose logge del Vasari, nella celebre piazza delle manifestazioni storiche. Cucina tradizionale. Under the loggias of Vasari, in the main piazza. Traditional cooking. Osteria del Teatro via Maffei 2 (Cortona), ph. 0575.630556 La passione per il teatro si ritrova sia nelle sale cinquecentesche con camino sia nella zona più conviviale in stile trattoria. 16th century dining rooms with fireplace and also a more trattoria-style area. Osteria di Rendola via di Rendola 81, località Rendola (Montevarchi), ph. 055.9707491 In aperta campagna accanto ad un relais, presenta importanti piatti del territorio. In the countryside near a relais hotel, offers local dishes.

GROSSETO Buca San Lorenzo viale Manetti 1, ph. 0564.25142 Specialità di pesce e locali in ambiente ricavato nelle mura medicee. Pietanze proposte a voce. Medicean walls made into a restaurant offering fish specialities and no written menu. Canapone piazza Dante 3, ph. 0564.24546 Completamente ristrutturato. Ristorante elegante e raffinato nel cuore del centro storico. Enoteca Canapino a pranzo con piatti tipici a prezzo contenuto. Completely renovated. Elegant and refined restaurant in the town center. Enoteca Canapino for lunch: local dishes at a fair price. Locanda Da Caino via della Chiesa 4, località Montemerano (Manciano), ph. 0564.602817 Uno dei locali più celebrati, dove è tuttavia ancora viva la tradizione culinaria della Maremma. Tre forchette del Gambero Rosso. One of the most famous Italian restaurants, where one can enjoy the traditional cooking of the Maremma area. It has been awarded “Three Forks” by the Gambero Rosso guide. Il Fiore del Tesoro località Valpiana (Massa Marittima) ph.0566.92971 In campagna, in un ambiente delizioso, lo chef Heros De Agostinis propone piatti che spaziano fra mare e terra. In the countryside, in a lovely place, the chef Heros De Agostinis prepares both fish and meat dishes. Il Frantoio piazza della Provvidenza 10 (Capalbio), ph. 0564.896484 Cucina creativa pur ispirandosi alla tradizione della Maremma. Al piano superiore una sala per la vendita di prodotti etnici. Creative cuisine inspired by the traditional cooking of the Maremma area. Upstairs, ethnic products on sale. Il Gambero Rosso lungomare Andrea Doria 62 (Porto Ercole), ph. 0564.832650 Punto di riferimento per gli appassionati delle specialità di mare a Porto Ercole. Sulla passeggiata. In estate terrazza all’aperto. The favorite place of fish lovers in Porto Ercole. On the promenade. Terrace in the summer. Il Tufo Allegro vicolo Costituzione 5 (Pitigliano), ph.0564.616192 Intricato nelle splendide viuzze del paese. Locale di grande fascino con proposte toscane. Salette ricavate nel tufo. Located in one of the many alleys of the town. Very fascinating place offering Tuscan dishes. Trattoria Toscana tenuta Badiola (Castiglione della Pescaia), ph. 0564.944322 Parte del prestigioso complesso ricettivo dell’hotel L’Andana, cucina paesana proposta da Alain Ducasse rispettando i sapori della Maremma. Eccellente lista vini. The trattoria of the hotel L’Andana, local cooking revisited by Alain Ducasse. Excellent wine list.

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LIVORNO

LUCCA

Da Galileo via della Campana 20, ph. 0586.889009 Piatti tipici livornesi a prezzi interessanti. Locale adornato dalle foto dei personaggi celebri che hanno fatto visita. Typical Leghorn dishes and fair prices. The walls are adorned with ph.otos of celebrities who have been there. Il Cantuccio largo Garibaldi, 6 (Marina di Campo Isola d’Elba), ph. 0565.976775 Notevole soprattutto la cucina di mare, con il pesce appena pescato. Vasta la cantina. Great fish dishes made with just fish caught and cooked. Many wines. Il Gambero Rosso piazza della Vittoria 13 (San Vincenzo), ph. 0565.701021 Due stelle Michelin, tre forchette Gambero Rosso. Sul porto, locale storico con cucina raffinata e creativa. Da sempre un punto di riferimento culinario per tutti gli appassionati di cucina. Two Michelin stars, three Gambero Rosso forks. On the harbour, a famous restaurant offering refined and creative cuisine. Highly recommended for haute cuisine lovers. Il Garibaldi Innamorato via Garibaldi 5 (Piombino) ph.0565.49410 Delizioso ristorante di pesce nel centro storico. Da provare soprattutto i piatti ottenuti con il pesce “povero”. Lovely fish restaurant in the town center. Try the dishes made with the so-called “poor” fish. La Pineta via Cavalleggeri Nord 27 (Marina di Bibbona), ph. 0586.600016 Per tutti gli amanti di pesce un indirizzo indimenticabile. Locale situato proprio sulla spiaggia. Stella Michelin. An unforgettable place for all fish lovers. Right on the beach. One Michelin star. Osteria del Mare borgo dei Cappuccini 5, (Livorno) ph. 0586.881027 In zona portuale una semplice trattoria con buona scelta di piatti di cucina marinara a costi contenuti. A simple trattoria in the port area with good fish dishes and reasonable prices. Osteria del Noce via della Madonna 14 (Marciana -Isola d’Elba), ph. 0565.901284 A mezza costa del Monte Capanne, d’estate si mangia sotto un pergolato con una vista indimenticabile del mare. Buoni i piatti di pesce, ma intrigante anche l’offerta di piatti di terra. Halfway up the Capanne mountain. When the weather is good, one can enjoy the food under the pergola overlooking the sea. Good fish and meat dishes. Scacciapensieri via Verdi 22 (Cecina), ph. 0586.680099 Locale moderno. Specialità di mare di grande qualità. Moglie in cucina e marito in sala per un connubio vincente. A modern restaurant. Top-quality fish prepared and served by a winning couple. Stella Marina via Vittorio Emanuele II 1 (Portoferraio Isola d’Elba), ph. 0565.915983 Accanto allo scalo dei traghetti, propone una cucina di mare molto curata nella qualità. Buona la lista dei vini. Near the ferry port, it makes use of quality products. Good wine list.

All’olivo piazza S. Quirico 1, ph. 0583.496264 Piccolo ristorante situato in una delle caratteristiche piazzette del centro. Cucina di mare e terra. Piacevole veranda. Small restaurant in one of the picturesque small piazzas of the town. Fish and meat dishes. Nice veranda. Al Porto Via Coppino 118 (Viareggio), ph. 0584.388293 Pesce fresco di giornata in questo classico ristorante ubicato proprio accanto ai cantieri Perini. Piatti tradizionali viareggini. Fresh fish of the day in this classic restaurant located just next door to the Perini shipyard. Traditional plates from Viareggio. Buca di Sant’Antonio via della Cervia 3, ph. 0583.55881 In palazzo di origini settecentesche. Prosciutti e pentole alle pareti. Piatti tradizionali e tipici. In an 18th century building. Prosciuttos and pots hanging from the walls. Traditional and local dishes. Da Giorgio via Zanardelli 71 (Viareggio), ph. 0584.44493 Ristorante familiare con piacevole atmosfera. Curata proposta di antipasti e vasta scelta di crostacei. Molti ospiti celebri hanno lasciato dediche. Informal restaurant, friendly atmosphere. Many entrees and wide choice of shellfish. A place popular among celebrities. Enoteca Marcucci via Garibaldi 40 (Pietrasanta), ph. 0584.791962 Locale molto in auge tra i giovani. Carta dei vini molto ampia. Cucina semplice e appetitosa. Very popular restaurant among young people. Extensive wine list. Simple and tasty cooking. Gazebo - (Hotel Locanda l’Elisa) via Elisa 25, ph. 0583.494539 Raffinatezza in questo ristorante situato all’interno di un originale gazebo circondato da un rigoglioso parco. Coperti limitati. Fantasie culinarie. Refined restaurant placed under a gazebo and surrounded by a luxuriant park. Not many seats available. Creative cuisine. Lorenzo via Carducci 61 (Forte dei Marmi), ph. 0584.874030 Gli amanti del mare non possono mancarlo. Punto di riferimento signorile in Versilia. Proprio nel centro cittadino. Perfect place for fish lovers. A famous exclusive restaurant of the Versilia area. Downtown. L’Antonio piazza Crispi 11 (Pietrasanta), ph. 0584. 793384 Specialità di terra e di mare, proposte in un ambiente sospeso tra l’austerità delle mura medievali di un antico borgo e il calore di un ambiente funzionale e moderno. In a delightful setting, on one side the ancient medieval walls on the other the warmth of functional modernity, a menu of seafood specialities and meat dishes. L’Orsa Maggiore Via Arenile,29 (Forte dei Marmi) ph. 0584.82219 Ristorante all white con spiaggia attrezza-



ta. Tavoli sulla sabbia in estate. Tramonti mozzafiato e candele che rendono magica l’ambientazione. Ottimo pesce. An all-white restaurant with beach furnishings. Tables on the sand during summer. Breathtaking sunsets and candles that yield a magical setting. Very good fish. Maitò via Arenile 28 (Forte dei Marmi), ph. 0584. 80940 Sul lungomare. Raffinato locale con ottime proposte di cucina marinara. Lista dei vini curata. On the promenade. Elegant restaurant with excellent fish dishes. Carefully selected wine list. Da Romano via Mazzini 122 (Viareggio), ph. 0584.31382 Stella Michelin per questo ristorante che da 35 anni riscuote ottimo successo per le sue proposte culinarie. Recentemente rinnovato. One Michelin star for this restaurant that has been at the top of the list for thirty five years thanks to its excellent cuisine. Recently renovated.

MASSA CARRARA Caveau del Teatro piazza Santa Cristina (Pontremoli), ph. 0187.833328 Ripropone in chiave moderna piatti locali tradizionali, ma anche piatti di impronta mediterranea. Local cooking in a modern version, but also Meditteranean dishes. Da Riccà lungomare di Ponente, 20 (Marina di Massa), ph. 0585.241070 Piccolo ristorantino che dagli anni Sessanta con la stessa gestione propone ottime specialità di mare. Small restaurant run by the same family since the sixties. Excellent fish. La Peniche Lungobrugiano, 3 (Marina di Massa), ph. 0585.240117 Location molto particolare su di una palafitta. Ambiente con arredamento che riporta alla Francia. Specialità marinare ed anche ottime pizze. Built on piles, French-style interiors. Fish specialities and also very good pizzas. Ninan via L. Bartolini 3 (Carrara), ph. 0585.74741 Classica signorilità in questo locale con proposte della tradizione rivisitate dall’abile mano del giovane chef. A classic and refined restaurant offering traditional dishes revisited by the skilful young chef.

PISA Dante e Ivana viale del Tirreno 207c (Tirrenia), ph. 050.32549 Pregevole offerta di vini per una cantina a vista in locale elegante e intimo. Cucina marinara fantasiosa. Good wines and elegant and intimate place. Creative fish cooking. Del Duca via di Castello 2 (Volterra), ph. 0588.81510 Nel centro storico, wine bar e ristorante. Si può optare per uno spuntino veloce, oppure sedersi a gustare la ribollita con

colombaccio e tartufo locale. In the historic center, wine bar and restaurant. For a quick snack or to enjoy “ribollita” or truffle dishes. Foresta via Litoranea 2 (Marina di Pisa), ph. 050.35082 Molti piatti di pesce di ottima fattura. Piccolo ristorante affacciato sul mare. Atmosfera accogliente e familiare. Excellent fish dishes. Small restaurant overlooking the sea. Friendly and informal atmosphere. Osteria dei Cavalieri via San Frediano 16, ph. 050.580858 Ambiente caloroso. Nei pressi dell’Università. Cucina genuina a prezzi molto interessanti. Warm atmosphere. Near the university. Genuine cooking at reasonable prices. Pepenero Via IV Novembre,13 San Miniato ph. 0571.419523 Locale trendy-chic nel centro di San Miniato. Tartufo un must da settembre a dicembre. Ampia terrazza con suggestiva vista. Local trendy-chic in the center of San Miniato. Truffle is a must from September to December. Large terrace with an extraordinary view. Peperino Via IV Novembre, 1 San Miniato ph. 0571.419523 Ristorante solo per 2. Un unico tavolo. Prenotare con anticipo per concordare ogni singolo particolare, dal menu ai fiori, alla musica preferita Restaurant only for two. A unique table. Reserve ahead to arrange every single detail, from the menu to the flowers, to preferred music. Osteria del Porton Rosso vicolo del Porton Rosso 1, ph. 050.580566 Fratello e sorella in cucina. Solo cucina marinara. In una delle zone più caratteristiche di Pisa. Ambiente rustico. Brother and sister in the kitchen. Only fish. In one of Pisa’s most characteristic areas. Perbacco viale Vittorio Veneto 30 (Montescudaio), ph. 0586.650324 Cucina di buon livello che valorizza i prodotti locali. Specialità i risotti, i tortelli, la bistecca di Chianina. High quality restaurant and local dishes. The chef’s specialities are risotto, tortelli and Chianina steak.

PISTOIA Baldo Vino piazza San Lorenzo 5, ph. 0573.21591 Enoteca molto fornita. Piacevoli piatti presentati in modo raffinato. Tavolo d’ingresso immerso in piccola libreria colma di testi di enologia. Well-stocked wine bar. Good dishes and elegant presentation. The table at the entrance is buried in wine books. Enoteca Da Giovanni via Garibaldi 25 (Montecatini Terme), ph. 0572.71695 Ottimi vini, carne e pesce da assaporare in due sale una più elegante l’altra più casual. La sera d’estate servizio nel dehors. Very good wines, fish, meat. Two dining rooms: one elegant, the other more casual. In summer one can eat outside.

bottega storica della via francigena

Via Coianese, 31 Coiano Castelnuovo d’Elsa 50051 Castelfiorentino (FI) Tel. 0571 673435 osteriadizela@libero.it www.rubbiano.com chiuso il lunedì e il martedì a pranzo


FLO GUIDE

ristorante di cucina toscana

Chianti classico

Gourmet via Amendola 6 (Montecatini Terme), ph. 0572.771012 Elegante locale dall’ampia scelta di piatti sia di carne che di pesce con una predilezione per quest’ultimi. Tradizione e fantasia in un mix riuscito. Elegant restaurant with a wide choice of both fish and meat dishes. A perfect mix of tradition and creativity. Manzoni corso Gramsci 112, ph. 0573.28101 Materie prime di qualità in questo locale per appassionati di pesce. Rapporto qualità prezzo eccellente. Pietanze offerte a voce. For fish lovers. Excellent quality/price ratio. No written menu.

PRATO Fritto toscano Bistecca con patate Caffè Tonno del Chianti

Tiramisù

Coccoli e prosciutto Pappardelle sull’anatra

Il Piraña via Valentini 110, ph. 0574.25746 Vero indirizzo di riferimento per cultori del pesce. Da anni sulla cresta dell’onda. The favorite spot of fish fans. It has been riding high for years. Logli via di Carteano, località Filettole, ph. 0574.23010 Trattoria tipica situata sui colli. Carne alla griglia. Accoglienza molto calorosa. Typical trattoria set on the hills. Grilled meat. Very friendly reception. Da Delfina via della Chiesa, (Artimino) ph. 055.8718074 Antica trattoria. Oggi locale raffinato ed accogliente.Cucina tradizionale In estate servizio in terrazza con splendida vista sulle circostanti colline. Old trattoria. Traditional cooking. In summer, meals are served on the terrace with view of the surrounding hills. Volver via Bovio Giovanni, 2 ph. 0574. 22382 Moderno e raffinato è diventato un locale da guida grazie all’attenzione alla cucina, alla cantina e al servizio di qualità. A modern and refinest restaurant awarded by the guides thanks to its attention to the cuisine and wine list and high-quality service.

HOMO SAPIENS

SIENA

Aperto per pranzo dal lunedì al venerdì per cena tutte le sere prenotabile anche dopo il teatro Corso Italia, 35 - 50123 Firenze - tel. 055 2675612 - fax 055 2657881 www.nanamuta.it - infonanamuta.it

206 MAGAZINE

Antica Osteria da Divo via Franciosa, 25 ph. 0577.286054 Trattoria con piatti tipici senesi presentati in modo originale. Atmosfera di classe con sala principale di stampo medioevale e sale interne e sottosuolo originariamente tombe Etrusche. Trattoria offering typical Sienese dishes presented in a very original way. Sophisticated atmosphere with a medieval main dining room. The other rooms and basement were once Etruscan tombs. Arnolfo via XX Settembre 50 (Colle di val D’Elsa), ph. 0577.920549 In palazzo del ‘500, due salette intime e una terrazza per l’estate. Cucina raffinata e fantasiosa. Due stelle Michelin. Located in a 16th century building, two intimate rooms and a terrace in summer. Creative and refined cuisine.

Two Michelin stars. Badia a Coltibuono località Badia a Coltibuono (Gaiole in Chianti), ph. 0577.749031 Spettacolare monastero oggi proprietà privata, chiesa visitabile soltanto durante le messe. Accanto il ristorante con corsi di cucina e vini di qualità. Once a monastery, today a private property. The church is open only during mass. Cooking lessons and good wines. Banfi località Sant’Angelo Scalo (Montalcino), ph. 0577.816054 Piatti creativi e moderni, fra terra e mare, in un contesto unico, quello del Castello Banfi. E ovviamente la cantina promette tutti i profumi di cui sono capaci i settecento ettari di vigneti. Creative and modern dishes, both fish and meat, served in the most beautiful setting: the Banfi Castle. Of course, wine for all tastes. Bottega Nuova Strada Chiantigiana 29, ph. 0577.284230 Tre menù degustazione: pesce, carne, misto. Nessuno tradisce. Three tasting menus: fish, meat or mixed. They are all fantastic. Il Canto dell’Hotel Certosa di Maggiano strada di Certosa 86, ph. 0577.288180 L’estro di Paolo Lopriore profonde tecnica e mano sapiente nell’equilibrio dei sapori per stuzzicare l’appetito. Cantina importante. Creative dishes prepared by the chef Paolo Lo Priore and fine wines. Il Colombaio località Colombaio (Casole d’Elsa), ph. 0577949002 Vincenzo Di Grande ne ha saputo fare un ottimo ristorante, dove si possono gustare mix di pesce e prodotti locali. Cantina all’altezza. Vincenzo Di Grande transformed it into an excellent restaurant where one can enjoy fish and local products. Good wine list. Il Pozzo piazza Roma 2 (Monteriggioni), ph. 0577.304127 Tradizioni culinarie locali in ambiente familiare. Proprio sulla deliziosa piazza del borgo. Local cuisine and a family atmosphere. Located in the main piazza. La Frateria di Padre Eligio convento San Francesco (Cetona), ph. 0578.238261 In un luogo straordinario, la cucina offre un menù unico di otto portate che spaziano dalla norcineria casalinga a piatti di grande inventiva. Located in a beautiful place. The restaurant has only one menu consisting of eight dishes combining tradition and creativity. La Leggenda dei Frati piazza Garfonda 7 (Abbadia Isola Monteriggioni), ph. 0577.301222 Antico complesso abbaziale. Intimo ristorante condotto con passione da una coppia di fratelli divisi tra cucina e sala. An ancient abbey. A small restaurant passionately run by two brothers, one is the chef and the other the maïtre. Private vegetable garden with all kinds of herbs. Mugolone via dei Pellegrini 12, ph. 0577.283039 Cucina tipica senese. In stagione su-



FLO GUIDE

blimi tartufi e funghi. Typical Sienese cooking. Excellent truffles and mushrooms in season. Osteria di Fonterutoli località Fonterutoli (Castellina in Chianti), ph. 0577.741125 Nuova Osteria dove gustare ottime materie prime del territorio toscano abbinandole con i grandi vini della famiglia Mazzei. Da assaggiare assolutamente la tagliata di manzo servita su pietra di fiume che termina la cottura al tavolo. A new characteristic restaurant which offers typical Tuscan food accompanied by prestigious wine produced by Mazzei family. A filet beef steak, the cooking perfected on hot river stones at your table. Osteria Le Logge via del Porrione 33, ph. 0577.48013 A pochi passi da piazza del Campo, un laboratorio di nuove e interessanti proposte della cucina tipica senese. Just a short walk from Piazza del Campo, typical Senese cooking with new and interesting ideas.

HOTELS FIRENZE

Azienda Agricola Pratesi Via Rizzelli, 10 - 59011 Seano - Carmignano (PO) Tel +39 055 8704108 - Fax +39 055 8730232 www.pratesivini.it - info@pratesivini.it

208 MAGAZINE

Albani via Fiume 12, ph. 055.26030 fax 055.211045 www.hotelalbani.it Albergotto via de’ Tornabuoni 13, ph. 055 2396464 fax 055 2398108 www.albergotto.com All-Suite Palazzo Magnani Feroni borgo San Frediano 5, ph. 055.2399544 fax 055.2608908 www.palazzomagnaniferoni.com Antica Torre di Tornabuoni n.1 via de’ Tornabuoni 1 , ph. 055.2658161 fax 055.218 841, www.tornabuoni1.com B&B In Piazza della Signoria via dei Magazzini 2, ph. 055.2399546 fax 055.2676616 www.inpiazzadellasignoria.com Brunelleschi piazza Santa Elisabetta 3, ph. 055.27370 fax 055.219653 www.hotelbrunelleschi.it Castello del Nero Hotel & Spa strada Spicciano 7, (Tavarnelle Val di Pesa) ph. 055.8064 70 fax 055.80 64 77 77 www.castello-del-nero.com Castello di Gabbiano via di Gabbiano 22, (Mercatale Val di Pesa), ph. 055.821053 fax 055.82.18.082 www.castellogabbiano.it Continentale Vicolo dell’Oro 6r, ph. 055.27262   fax 055.2831 www.lungarnohotels.com Excelsior Westin piazza Ognissanti 3, ph. 055.27151 fax 055.210278 www.starwoodhotels.com Gallery Art vicolo dell’Oro 5, ph. 055.27263 fax 055.268557 www.lungarnohotels.com Grand Hotel piazza Ognissanti 1, ph. 055.288781 fax 055.217400 www.starwoodhotels.com Grand Hotel Baglioni piazza Unità Italiana 6, ph. 055.23580 fax 055.23588895 www.hotelbaglioni.it

Grand Hotel Minerva piazza Santa Maria Novella 16, ph. 055.27230 fax 055.268281 www.grandhotelminerva.com Helvetia & Bristol via dei Pescioni 2, ph. 055.287814 fax 055.288353 www.royaldemeure.com Hotel Bernini Palace Baglioni piazza San Firenze 29, ph. 055.288621 fax 055.268272 www.baglionihotels.com Hotel Regency piazza Massimo D’Azeglio 3, ph. 055.245247 fax 055.2346735 www.regency-hotel.com J&J via di Mezzo 20 , ph. 055.26312 055.240282 www.cavalierehotels.com/firenze JK Place piazza Santa Maria Novella 7, ph. 055.2645181 fax 055.2658387 www.jkplace.com Lungarno borgo San Jacopo 14, ph. 055.27261 fax 055.268437 www.lungarnohotels.com Lungarno Suites lungarno Acciaiuoli 4, ph. 055.2726 8000 fax 055.2726 8888 www.lungarnohotels.com Montebello Splendid via Garibaldi 14, ph. 055.27471 fax 055.2747700 www.hotel-florence-montebellosplendid.com Palazzo Niccolini al Duomo via dei Servi 2, ph. 055.282412 www.niccolinidomepalace.com Plaza Hotel Lucchesi lungarno della Zecca Vecchia 38, ph. 055.26236 fax 055.2480921 www.plazalucchesi.it Poggio dei Medici (Barberino Mugello) via San Gavino 27, (Scarperia) ph. 055.84350 fax 055.84304 www.poggiodeimedici.com Relais S.Croce via Ghibellina 87, ph. 055.2342230 fax 055.2341195 www.relaisantacroce.com Residenza del Moro via del Moro 15, ph. 055.290884 fax 055.2648494 www.residenzadelmoro.com S.M.Novella piazza Santa Maria Novella 1, ph. 055.271841 fax 055.27184199 www.hotelsantamarianovella.it Savoy piazza della Repubblica 7, ph. 055.27351 fax 055.35888 www.roccofortehotels.com Una Vittoria via Pisana 59, ph. 055.22771 fax 055.22772 www.unahotels.it Vignamaggio via Petriolo 5, (Greve in Chianti) ph. 055.85.46.61 fax 055.8544468 www.vignamaggio.com Villa Bordoni via San Cresci 31/32 (Mezzuola - Greve in Chianti) ph. 055.8840004 fax 055.8840005 www.villabordoni.com Villa Gamberaia via del Rossellino 72, ph. 055.697205 fax 055.697090 www.villagamberaia.com Villa La Massa via della Massa 24, (Bagno a Ripoli) ph. 055.62 611 fax 055.633102 www.villalamassa.com



L’ANTONIO

ristorante con giardino in pietrasanta

Villa La Vedetta viale Michelangelo 78, ph. 055.681631 fax 055.6582544 www.villalavedettahotelcom Villa Mangiacane via Faltignano 4, (San Casciano) ph. 055.8290123 fax 055.8290358 www.mangiacane.it Villa Medici via Il Prato 42, ph. 055.277171 fax 055.2381336 www.villamedicihotelcom Villa Olmi Resort via degli Olmi 4/8, (Bagno a Ripoli) ph. 055.637 710 fax 055.6377 1600 www.villaolmiresort.com Villa San Michele via Doccia 4, (Fiesole) ph. 055.5678200 fax 055.567 8250 www.villasanmichele.com

AREZZO Il Borro loc. Borro 1, (San Giustino Valdarno) ph. 055.977053 fax 055.977055 www.ilborro.it Villa Fontelunga via Cunicchio 5, (Pozzo della Chiana) ph. 0575 660 410 fax 0575 661 963 www.villafontelunga.com Villa Sassolini località Moncioni (Moncioni) ph. 0559702942 fax 0559702943 www.villasassolini.it

GROSSETO

Antonio Vannetti dopo 18 anni di successi gastronomici sulla costa della Versilia ha scelto Pietrasanta per aprire il suo nuovo ristorante. Le antiche mura, splendidamente integrate nell’architettura del locale, raccontano la Pietrasanta del XIII secolo. Ogni sala, curata nel dettaglio, s’impreziosisce di raffinate soluzioni di luci e di colori, intonandosi anche all’importante collezione d’arte contemporanea ospitata all’interno del locale. All’esterno un giardino ricco di fiori, alberi di agrumi, di palme e piante secolari. Qui, sotto bianchi gazebo immersi nel verde, si possono gustare le proposte del giovane chef Alessandro Lucchinelli. La sua è una cucina semplice, del territorio, di mare e di terra. Il pescato è sempre di giornata mentre frutta, verdura e carne hanno la loro tracciabilità, garantita da fornitori scrupolosamente selezionati. Quasi tutto viene fatto ‘in casa’: alcuni tipi di pane, di pasta, e tutti i dessert e la piccola pasticceria proprio per poter ritrovare il gusto delle cose genuine. Non da meno la carta dei vini con oltre 200 etichette. L’ambiente, veramente unico per Pietrasanta nella sua struttura, è altrettanto familiare nel servizio.

Ristorante L’Antonio Piazza Crispi n. 11, Pietrasanta Tel. +39 0584 793384 (aperto tutti i giorni) www.lantonio.it

Cala Del Porto via del Pozzo, (Punta Ala) ph. 0564 922455 fax 0564 920716 www.hotelcaladelporto.com Il Pellicano Hotel localita’ Sbarcatello, (Porto Ercole) ph. 0564 858111 fax 0564 833418 L’Andana tenuta la Badiola, (Castiglione della Pescaia) ph. 0564 944800 fax 0564 944577 www.andana.it Terme di Saturnia via delle Terme 1 - Fraz. Terme, (Manciano - Saturnia) ph. 0564 601061 fax 0564 601266 www.termedisaturnia.com

ISOLA D’ELBA Hotel Hermitage La Biodola, (Portoferraio) ph. 0565 9740 fax 0565 969984 www.hotelhermitage.it

LUCCA Albergo Pietrasanta via Garibaldi 35, (Pietrasanta) ph. 0584 793726 fax 0584 793728 www.albergopietrasanta.com Augustus v.le A. Morin 169, (Forte Dei Marmi) ph. 0584 787200 fax 0584 787102 www.augustus-hotel.it Byron v.le A. Morin 46, (Forte Dei Marmi) ph. 0584 787052 fax 0584 787152 www.hotelbyron.net Grand Hotel Principe di Piemonte piazza Puccini 1, (Viareggio) ph. 0584 4011 fax 0584 401803 www.principedipiemonte.com

Hotel Palazzo Guiscardo via provinciale, 16 (Pietrasanta) ph. 0584. 792914 fax 0584. 735298 www.palazzoguiscardo.it Locanda D’Elisa via Nuova per Pisa 1952, (Massa Pisana) ph. 0583 379737 fax 0583 379019 www.locandalelisa.it Villa Roma Imperiale via Corsica 9, (Forte dei Marmi) ph. 0584 78830 fax 0584 80841 www.villaromaimperiale.com

MONTECATINI Grand Hotel & La Pace via della Torretta 1, ph. 0572 9240 fax 0572 78451 www.grandhotellapace.it Grotta Giusti via Grotta Giusti 1411, (Monsummano Terme) ph. 0572 9240 - fax 0572 9077200 www.grottagiustispa.com

PISA Bagni di Pisa largo P. Shelley 18 , (San Giuliano Terme) ph. 050 88501 fax 050 8850401 www.bagnidipisa.com Relais dell’Orologio via della Faggiola 12/14, ph. 050 830361 fax 050 551869 www.hotelrelaisorologio.com

SIENA Borgo La Bagnaia s.s. 223 Siena - Grosseto km. 12, (Bagnaia) ph. 0577 813000 fax 0577 817464 www.borgolabagnaia.com Borgo San Felice località San Felice, (Castelnuovo Berardenga) ph. 0577 39641 fax 0577 359089 www.borgosanfelice.com Capannelle località Capannelle 13, Gaiole in Chianti) ph. 0185 267803 www.capannelle.com Castello di Tornano castello di Tornano, (Gaiole in Chianti), ph. 0577 746067 fax 0577 746094 www.castelloditornano.it Castello di Velona località Velona, (Montalcino) ph. 0577 800101 fax 0577 835661 www.castellodivelona.it Fonteverde località Terme 1, (San Casciano dei Bagni) ph. 0578 57241 fax 0578 572200 www.fonteverdespa.com Grand Hotel Continentale banchi di Sopra 85, (Siena) ph. 0577 56011 fax 0577 5601555 www.ghc.royaldemeure.com La Collegiata località Strada 27, (San Gimignano) ph. 0577 943201 fax 0577 940566 www.lacollegiata.it Relais La Suvera località Pievescola, (Casole D’Elsa) ph. 0577 960300 fax 0577 960220 www.lasuvera.it San Filippo località S. Filippo 134, (Montalcino) ph. 0577 847176 fax 0577 847213


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