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TREKKING

Viewpoint of Pizzolungo (ph. Davide Esposito)

CAPRI ITINERARY

WONDERS OF NATURE, BREATHTAKING VIEWPOINTS AND HISTORIC VILLAS MERAVIGLIE DELLA NATURA, PUNTI PANORAMICI MOZZAFIATO E VILLE RICCHE DI STORIA

Stunning landscapes, sea and beaches on the Gulf of Naples, more or less demanding climbs. Capri is a choice destination for those seeking to explore its many tracks and footpaths, well-known and otherwise.

VIA TIBERIO AND LE CALANCHE

stroll. From the Piazzetta take Via Longano, then Via Sopramonte, or alternatively the better-known Via Le Botteghe then Via Fuorlovado, both of which lead to La Croce, where Via Tiberio starts. Here the path begins to climb gently, winding between gardens, vegetable plots, vineyards, ancient residences like Villa Moneta and more modest houses. Continuing on the path, on your right you’ll see Parco Astarita. The entrance is not in, you’ll discover one of Capri’s most beautiful green spaces, full of terraces and sheer drops to the blue sea. From here it’s not far to the ruins of Villa Jovis, home archaeological site. Nearby is Villa Lysis, the fascinating home of the eccentric Baron Fersen. Indeed, the two villas are connected by the Sentiero delle Calanche, a path that follows the crest of Monte Tiberio, offering Villa Lysis, take Via Lo Capo down to Via Tiberio and back to the square.

PIZZOLUNGO AND THE ARCO NATURALE

This route is fairly short and features a total of 775 stairs, alternating with level sections. But it’s worth it for the views of the Faraglioni, the Monacone rock formation and the Sorrento Peninsula from an unusual angle, and for its historical interest. As for the previous route, start in the square and head to La Croce. Here take Via Matermania to the Arco Naturale, a romantic bridge suspended between rocks and the perfect frame for the blue sea and the green mediterranean vegetation. Returning from the Arco Naturale, you pass Le Grottelle restaurant and then turn left onto a long staircase leading to Via Pizzolungo. You’ll soon reach the Cave of Matermania, a somewhat sinister stone chamber where were made to the goddess Cybele. Continuing, you’ll pass Punta Massullo and therefore one of the symbols of Capri, Villa Malaparte, unmistakable with its sharp Paesaggi suggestivi, mare e spiagge proiettate sul golfo di Napoli, dislivelli più o meno impegnativi. Capri è scelta anche da chi vuole scoprirla percorrendo i suoi tanti sentieri e tracciati più o meno conosciuti.

VIA TIBERIO E IL SENTIERO DELLE CALANCHE

Decisamente il più semplice, una passeggiata. Dalla Piazzetta si imbocca via Longano, poi via Sopramonte, o in alternativa la più famosa via Le Botteghe, poi via Fuorlovado, per giungere in entrambi i casi a La Croce, dove nasce via Tiberio. Qui la strada comincia a salire lievemente, snodandosi tra giardini, orti, vigne, ville antiche, come Villa Moneta, e casette più modeste. Continuando su questa via, sulla destra si incontra a un certo punto Parco Astarita. L’entrata non è segnalata benissimo, ma una volta scovata e varcata la soglia si scoprirà una delle più belle oasi verdi di Capri, ricca di dirupi e terrazze affacciate sul blu. Non manca ormai molto alle rovine di Villa Jovis, dimora dell’imperatore Tiberio nei suoi ultimi anni di vita, oggi sito archeologico. Da qui ai può arrivare a Villa Lysis, l’affascinante dimora dell’eccentrico Conte Fersen. Infatti, le due ville sono connesse dal Sentiero delle Calanche, che corre lungo il crinale del Monte Tiberio regalando splendide vedute del golfo di Napoli. Dopo aver visitato Villa Lysis, si può scendere lungo via Lo Capo che riporterà su via Tiberio e quindi di nuovo in piazza.

PIZZOLUNGO E ARCO NATURALE

Questo sentiero è piuttosto breve e prevede un totale di 775 scalini, alternati a tratti in piano. Ha però il pregio di far ammirare i Faraglioni, lo scoglio del Monacone e la penisola Sorrentina da una prospettiva diversa dal solito e di condurre nella storia. Come per il sentiero precedente si parte dalla piazza per dirigersi a La Croce. Da Arco Naturale, un romantico ponte sospeso tra le rocce, cornice perfetta per l’azzurro del mare e il verde della macchia mediterranea. Rientrando dall’Arco Naturale, superato il ristorante Le Grottelle si imbocca sulla sinistra una lunga scalinata che conduce a via Pizzolungo. Presto ci si troverà davanti alla Grotta di Matermania, un antro di pietra piuttosto sinistro dove, in un tempo molto lontano, pare si consumasse ancora si passa proprio sopra Punta Massullo e, di conseguenza, nei pressi di uno dei simboli di Capri, Villa Malaparte, inconfondibile con la sua sagoma rossa e spigolosa

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The staircase to the Cave of Matermania (ph. Davide Esposito)

red silhouette and vast roof terrace on which the writer Curzio Malaparte used to ride his bicycle. The house is not open to the public, and this is one of the closest points to see it from. Via Pizzolungo soon converges with Via Tragara, taking you back to Via Camerelle and the square.

PASSETIELLO, CETRELLA AND MONTE SOLARO

The American writer Huck Scarry liked to say: “I reckon this is one hike that’s better taken alone: it’s one of those ”. This is undoubtedly the most challenging trail on the or suffer from vertigo. It’s a couple of hours all uphill and fairly exhausting, especially in summer, and rivals Start at , then take Via Torina. The surface gradually turns into steps and the steps to a kind of increasingly narrow mule track, which then becomes a small path: a passetiello. Red marks on trees and rocks help indicate the way. Among the oaks, ilex and rocky outcrops, the vegetation is so thick you’ll forget for a moment that just beyond the wood is the sparkling Gulf of Naples. In the last section, the path is little more than a faint trail, increasingly small and steep and almost blocked by air again. The whole of Capri lies below. The next stop is the small hermitage you’ll notice as you climb, clinging onto the mountain hundreds of metres below and seemingly suspended over the abyss. Santa e quell’enorme terrazza sulla quale lo scrittore andava in bicicletta. Inaccessibile al pubblico, questo è uno dei punti dove è possibile ammirarla più da vicino. Via Pizzolungo si congiunge poi con Via Tragara che riporterà verso via Camerelle e quindi in piazza.

PASSETIELLO, CETRELLA E MONTE SOLARO

Lo scrittore americano Huck Scarry amava dire: “Mi viene da pensare che questa è una di quelle escursioni che è meglio fare da soli: rientra nella categoria di quelle esperienze che ”. Questo è decisamente il sentiero più impegnativo dell’isola e, come tale, sconsigliato a chi non è in forma e a chi soffre di vertigini. Si tratta di una camminata di un paio d’ore tutta in salita, piuttosto estenuante, soprattutto in estate, e che nulla ha da invidiare ai sentieri escursionistici alpini. Si parte da Piazzale dei due Golfi, per poi prendere Via Torina. La strada lascerà via via posto ai gradoni e i gradoni a una specie di mulattiera sempre più stretta, che diventa un piccolo passo, un passetiello. I segni rossi su alberi e rocce aiutano a individuare la giusta via. Tra quer dimenticare per un attimo che appena al di là del bosco, brilla il Golfo di Napoli. Un ultimo valico, la strada è ormai poco più che un tracciato, sempre più piccola e sempre più ripida, quasi ostruita del tutto dalla vegetazione. Ancora uno sforzo ed ecco nuovamente l’aria aperta. Sotto c’è tutta Capri. La prossima tappa è quel piccolo eremo che, centinaia di metri più sotto, era aggrappato alle montagne, in bi-

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Monte Solaro

Maria a Cetrella once made pilgrimage to ask for the Virgin’s blessing. Week. One more last effort, and now continue towards Monte Solaro above sea level, where you can get a cool lemon granita at the Canzone del Cielo bar and enjoy a last fabulous view, proudly indicated by a statue of Augustus.

TRAIL OF THE FORTS

This is the most famous route, the one everyone knows, You’ll need between three and four hours to complete it. The trail extends along the entire west coast of the island, from Punta dell’Arcera near the Grotta Azzurra to Punta Carena. It owes its name to the four small fortresses that are its main landmarks: Orrico, Campetiello or Mesola, Pino and Cannone or Tombosiello. This trail anchors Capri to history. Built for protection against Saracen invaders, the forts were refurbished for dominance over Europe and arrived to occupy the island. The route takes you deep into nature at its loudest - cicadas and seagulls - and the wildest and most improbable vegetation, with sea fennel, wild asparagus, myrtle, prickly parsnip, broom and hardy dwarf bushes that can survive the constant sea spray. It puts you in contact with sheer limestone cliffs and the foamiest waves, reminding you that in Capri, the real stars are the sea and the rocks. lico sull’abisso, durante la salita. Santa Maria a Cetrella, una chiesetta dove i pescatori un tempo salivano in pellegrinaggio per ottenere la benedizione della Madonna. Oggi, durante la Settimana Santa, è l’ultima tappa della Via Crucis. Ancora un ultimo sforzo, non resta che proseguire verso il Monte Solaro del mare, dove prendere una fresca granita di limone al bar la Canzone del Cielo e godere di un ultimo stupendo panorama mostrato con orgoglio dalla statua di Augusto.

IL SENTIERO DEI FORTINI

E’ quello che conoscono tutti, il più famoso. Per percorrerlo servono dalle tre alle quattro ore. Si srotola lungo tutta la costa occidentale dell’isola, da Punta dell’Arcera, vicino alla Grotta Azzurra, a Punta Carena. Deve il suo nome ai quattro fortini che ne costituiscono le tappe principali: Orrico, Campetiello o Mesola, Pino e Cannone o Tombosiello. È il sentiero che àncora Capri alla storia. Costruiti per proteggersi dalle incursioni dei saraceni, i fortini sono poi stati riutilizzati e rafforzati dagli inglesi nel tempo in cui Napoleone lottava per il dominio dell’Europa ed arrivò ad occupare l’isola. E’ il sentiero che ti porta in mezzo alla natura più vociante, le cicale, i gabbiani, e la vegetazione vatici, mirto, carote spinose, ginestre e resilienti arbusti nani capaci di sopravvivere ai costanti schizzi di salsedine. E’ il sentiero che mette a contatto con gli strapiombi calcarei e con le onde più spumeggianti, quello che fa capire che i veri protagonisti di Capri sono le rocce e il mare.

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