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ETRUSCAN TUSCANY
The archaeological site of Sovana, in Maremma (ph. Alessandro Moggi)
ETRUSCANS, CONTEMPORARY FOR MILLENNIA
FROM MILAN, A JOURNEY TO THE MOST IMPORTANT CITIES OF ETRUSCAN TUSCANY DA MILANO, UN VIAGGIO NELLE PIÙ IMPORTANTI CITTÀ DELLA TOSCANA ETRUSCA text Virginia Mammoli
TUSCANY ITINERARY
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In that it has been studied for centuries, the millennial Etruscan civilisation continues to fascinate and even astonish us, thanks to major archaeological discoveries and new exhibitions and museums that explore it in attractive and contemporary ways. This is exactly the case with the Fondazione Luigi Rovati Etruscan Museum in Milan, inaugurated this September in stunning new premises under the Palazzo Bocconi-Rizzoli, designed to evoke the curvaceous forms of Etruscan funerary architecture. However, if you want to visit the places that saw the birth and artisans and brilliant traders and navigators, both ancient and contemporary, the place to be is Tuscany, which not only boasts numerous archaeological sites and their artefacts scattered throughout the region, but also six of the twelve lucumonie or city states of ancient Etruria: Chiusi (Clevsin in the Etruscan language), Volterra (Velathri), Populonia (Pupluna), Vetulonia (Vatl), Roselle (Rusel) and Arezzo (Aritim). But our journey into Etruscan Tuscany begins at Fiesole (Vipsl) in the hills just above the Roman colony, evidenced by its ancient theatre with breathtaking views of the city, Fiesole was actually a powerful Etruscan walls made of great blocks of pietra serena limestone. Moving to the province of Pisa, we come to Volterra, whose impressive medieval walls conceal an Etruscan heart more than most important Etruscan museums, which recently reopened following lengthy restoration work. It contains masterpieces such as the bronze statuette Ombra della sera, named by none Urna degli sposi (sarcophagus of the spouses), depicting a couple exchanging intense and knowing looks. Arezzo have defended the city through the ages was Etruscan. Although two of the most exquisite artefacts made here - the Chimera of Arezzo, a bronze statue emblematic of Etruscan culture, and the Minerva of Arezzo - are currently part of the extensive collection in the National Archaeological Museum of Florence, Arez worth a visit; it is housed in a former monastery founded in the Per quanto studiata da secoli la millenaria civiltà etrusca continua non solo ad affascinare, ma anche a stupire, grazie a importanti ritrovamenti e a nuovi percorsi espositivi e musei che la raccontano in maniera accattivante e contemporanea. Esattamente come fa a Milano il museo etrusco della Fondazione Luigi Rovati, inaugurato questo settembre nei nuovi e suggestivi spazi sotto il palazzo Bocconi-Rizzoli, progettati per ricordare gli ambienti curvilinei delle architetture funerarie etrusche. Se però si vogliono visitare i luoghi che hanno visto la nascita e il massimo splendore di questo straordinario po Toscana, dove oltre a numerosi siti e emergenze archeologiche Chiusi (in etrusco Clevsin), Volterra (Velathri), Populonia (Pupluna), Vetulonia (Vatl), Roselle (Rusel) e Arezzo (Aritim). Il nostro viaggio nella Toscana etrusca parte però da Fiesole (Vipsl) sulle colline appena sopra il centro storico di Firenze. fu infatti una potente città etrusca, di cui restano un tempio del IV-III secolo a.C. e le mura di grandi blocchi in pietra serena. Ci spostiamo nella provincia di Pisa con Volterra, le cui imponenti mura medievali nascondono un cuore etrusco di oltre cropoli, senza dimenticare una visita al Museo Guarnacci, uno dei più importanti musei etruschi al mondo, riaperto di recente dopo un lungo periodo di restauro. Tra i grandi capolavori custoditi al suo interno, il bronzetto Ombra della sera, chiamato Urna degli sposi, con il loro gioco di sguardi intenso e complice. Andiamo adesso a Arezzo protetta nei secoli, la prima fu etrusca. Nonostante due dei più preziosi manufatti qui realizzati - la Chimera di Arezzo, statua bronzea emblema della cultura etrusca, e la Minerva di Arezzo - siano attualmente tra i tanti reperti del Museo archeologico nazionale di Firenze seo archeologico aretino, Gaio Cilnio Mecenate, in un ex mo diamento etrusco di grande importanza: Cortona (Curtun), sede
Pitigliano
Not far from Arezzo lies another city which, like Fiesole, was once a key Etruscan settlement: Cortona (Curtun), home to the Tabula Cortonensis, the third-longest Etruscan text ever discovered. While legend places the origins of Troy in Cortona, Chiusi, the most powerful of the lucumonie, is associated with Lars Porsena, one of the greatest Etruscan kings, who lends his name to the extraordinary labyrinth that snakes below the city. Along with the Nation toric centre, including the Tomba del Colle Casuccini, adorned Etruscan aristocracy, and the Tomba della Scimmia, featuring a Tabula Lusoria, an ante litteram also the recent discovery of an Etruscan sanctuary in nearby San Casciano dei Bagni, evidence of a history that pre-dates the well-known Roman period. Moving in Maremma, in addition to suggestive archeological hotspots such as Pitigliano, Sovana and Sorano, there are two other lucumonie: Vetulonia - whose millennial origins survive in colossal Etruscan walls, unearthed tombs and, above all, in the Isidoro Falchi Archaeological museum - and Roselle, a corner of paradise beloved to the Etruscans, where we can visit the MAAM (Museum of Art and Archaeology cropolis of Serpaio. Last but not least, the only seaside lucumonia: Populonia on the Gulf of Baratti. The archaeological site, today part of the Val di Cornia park system, is a true gem, whose Etruscan past centres on the Necropolis of San Cerbone and its acropolises. An astonishing legacy, curated and promoted with various major projects by Toscana Promozione. incredibile lampadario del IV secolo a.C. e la Tabula Cortonensis, terzo testo etrusco per lunghezza mai ritrovato. Se le leggende fanno risalire le origini della città di Troia a Cortona, a Chiusi, la più potente delle lucumonie, che si lega museo nazionale etrusco, sono assolutamente da non perdere le tombe fuori dal centro storico, tra cui la Tomba del Colle Casuccini, con affreschi che raccontano dei diletti della ricca aristocrazia etrusca chiusina, e la Tomba della Scimmia, con ante litteram etrusco nella vicina San Casciano dei Bagni, testimonianza di un passato precedente al noto periodo romano. Spostandoci in Maremma, oltre a zone archeologiche di grande suggestione come Pitigliano, Sovana e Sorano, si trovano altre due lucumonie: Vetulonia - le cui radici millenarie rivivono nelle ciclopiche mura etrusche, nelle tombe rinvenute e soprattutto nel Museo civico archeologico Isidoro Falchi - e Roselle, un angolo di paradiso che gli etruschi non si fecero cropoli del Serpaio. Populonia, nel bel Golfo di Baratti. Il parco archeologico, oggi integrato con il circuito dei passato etrusco ruota intorno alla Necropoli di San Cerbone e Un grande patrimonio, a cui Toscana Promozione si dedica con vari e importanti progetti.