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GALLERIA BORGHESE
ART EXHIBITION
TIMELESS WONDER
text Teresa Favi
Desperate for the loss of many paintings during the Sack of Rome in 1527, the painter Sebastiano del Piombo began to paint on other media rather than canvas, more resistant to dangers and time. And he is, in fact, considered to be the inventor of painting on stone, to which Galleria Borghese devotes the exhibition A Time teenth Century, from October 25 to January 29, 2023. The collection, put together by Cardinal Scipione Borghese works of painting on stone. With over 60 works from Italian and foreign museums and major private collections, the exhibition, divided into eight sections, starts with a sixteenth-century introduction and a tribute to Sebastiano del Piombo, showing that the use of metal and marble as a support to painting not only extended the life of the work, such as sculpture, but prolonged the memory of the dead. The exhibition showcases the precious sixteenth-century portraits created by Sebastiano del Piombo, Bronzino and Francesco Salviati, in which the use of stones, such as red porphyry and African marble, was designed to meet the wish of their clients to make their image timeless. But also Venuses and heroines, such as Lucrezia and Cleopatra, portrayed by the Tuscan Leonardo Grazia, a brilliant painter on slate, and works looking like talismans which were believed to have the magic power of protecting from evil. And images of devotion that high prelates kept in their bedrooms, from the Adoration of the Magi on alabaster by Antonio Tempesta ( a master in the art of transforming ruin marble with a few brushstrokes) to the paintings by Orazio Gentileschi,
Carlo Saraceni and Cavalier d’Arpino.
Do not miss the sections devoted to landscapes and colored stones. Painting on stone was the attempt at making works of art eternal and even more precious. So save the date, because this exhibition is well worth Disperato per la perdita di molti dipinti durante il Sacco di Roma del 1527, il pittore Sebastiano del Piombo comincia a dipingere su supporti più resistenti della tela ai pericoli e al tempo. Proprio a Sebastiano e a quel preciso momento storico si fa risalire l’invenzione della pittura su pietra a cui Galleria Borghese, dedica dal 25 ottobre al 29 gennaio la mostra Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento. Nella collezione messa assieme dal cardinal Scipione Borghese in persona nei primi anni dei Seicento, sono presenti interessanti opere di pittura su pietra. Con oltre 60 opere provenienti da musei italiani e stranieri e da importanti collezioni private, il percorso, articolato in otto sezioni, comincia con una premessa cinquecentesca e un omaggio a Sebastiano del Piombo che dimostra quanto l’uso di metalli e di marmi come supporto alla pittura, la rendesse non solo capace di vincere il tempo, come la scultura, ma anche di rendere durevole la memoria di un personaggio. Troviamo i preziosi ritratti cinquecenteschi creati da Sebastiano del Piombo, Bronzino e Francesco Salviati, dove pietre ricercate come il por committenti di consegnare la propria immagine all’eternità, ma anche Veneri ed eroine come Lucrezia e Cleopatra dipinte dal toscano Leonardo Grazia, un fuoriclasse della pittura su lavagna, e opere simili a talismani, a cui erano attribuiti magici poteri di protezione dal male, e incorruttibili immagini di devozione che alti prelati conservavano nelle proprie camere da letto, dall’Adorazione dei Magi su alabastro di Antonio Tempesta (un maestro nel trasformare con pochi tocchi di pennello la pietra paesina ) ai di-
pinti di Orazio Gentileschi, Carlo Saraceni e del Cavalier d’Arpino.
Da non perdere saranno le sezioni dedicate ai paesaggi e alle pietre colorate. La pittura su pietra fu il tentativo
di rendere eterne le opere e di renderle ancora più pre-
ziose. Dunque, segnatevi le date perché questa mostra val