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LUCIO DALLA
MUSIC EXHIBITION
CARO AMICO
ROME CELEBRATES LUCIO DALLA, A POET FOR OUR TIMES POETA DEL NOSTRO TEMPO, ROMA CELEBRA LUCIO DALLA text Francesca Lombardi
Listening to this song, who has not dreamed for a moment of being Anna or Marco, just two of the many wolves and stars that inhabit the outskirts of our cities, kids like millions of others Lucio Dalla must have seen in Milan and in Bologna, and whom he immortalised in a handful of lines that stay forever with us? He beautiful as young people are when they’re in love, holding hands in the carpark of a squalid nightclub, rushing into the future with America in their sights and more modest dreams in their hearts. This, among his many other gifts, was Lucio’s magic: to make the ordinary special, the wretched poetic, unglamorous reality beautiful… A decade after Lucio Dalla’s death, the Ara Pacis Museum uary next year. It’s a visual and sensory journey that another key stage in an itinerary that began in Bologna birth - in Naples, Pesaro, Milan and then overseas. Dalla had a special connection with Rome: the capital is a place of magnetic power for his visionary poetry, the inspiration for songs written among its narrow streets in his many miraculous nights: “I’m more and more amazed at my relationship with Rome. It’s a unique city, an extraordinary stage that brings all social to be together”, the artist declared. Rome was also the city of memorable encounters, two in particular: Federico Fellini and Andy Warhol, with Chi, ascoltando questa canzone, non ha sognato almeno un minuto di essere Anna e Marco, due dei tanti lupi o stelle che popolano le nostre periferie, ragazzi come milioni di altri che Lucio avrà osservato a Milano come presse nella nostra memoria. Sembra di vederli, come in un capolavoro Neorealista: belli come sono belli i giovani quando si amano, per la mano in un parcheggio vicino a un locale squallido, che corrono incontro al futuro con l’America nello sguardo e sogni più modesti nel cuore. Era questa la sua magia, insieme a molte altre: rendere speciale la normalità, poetici i disgraziati, bellissima la quotidianità meno scintillante… Nel decennale della sua scomparsa il museo dell’Ara Pacis Un viaggio visivo e sensoriale, che trasforma lo spazio espositivo in una scatola scenica. La Capitale è un’altra importante tappa di un percorso iniziato a Bologna che la nascita, a Napoli, Pesaro, Milano e successivamente all’estero. Dalla e Roma hanno avuto un legame speciale: l’Urbe è luogo dal potere magnetico per la sua poetica visionarietà, è ispiratrice di canzoni scritte tra i vicoli nelle tante notti dei miracoli: “Mi stupisco sempre più del rapporto che c’è tra me e Roma. Una città unica al mondo, un palcoscenico straordinario che unisce tutte le classi sociali, in cui non c’è contrasto, c’è voglia di stare insieme” - aveva dichiarato l’artista. Roma è stata anche la città complice di incontri memorabili, due su tutti: Federico Fellini e Andy Warhol, con
COVER STORY
The exhibition, which started in Bologna and is now in Rome, will be in Naples, Pesaro, Milan and then overseas (ph. Monkeys Video Lab)
whom Dalla played pinball at the Notegen in Via del Babuino without realising who he was. And it was in Rome that he forged fruitful connections with the Borotalco was a turning point in the relationship between music and cinema, especially with the inclusion of Cara green appeal to this day. The exhibition explores Lucio Dalla’s role in the modernity of his thinking and the eclecticism of his actions: through an extensive array of objects, documents, photos, album covers, videos, stage costumes, hats and caps, we discover the intimacy of Lucio and the power of his music. More than ten sections - Family-childhood-friendships-musical origins, Dalla in his own words, Clarinet, The Dalla Universe, Dalla and Roversi, Dalla and Rome nal section, previously unseen, focuses on the singer’s relationship with the capital. The research work that led to this exhibition culminates in the Dalla Universe section, which includes a large number of photos of rators who worked with him: an encyclopaedia of over fessional and friendly, many lasting throughout his life. intreccia fruttuose relazioni anche con il cinema: la colonna sonora di Borotalco di Carlo Verdone è stata un punto di svolta nel rapporto tra musica e cinema, soprattutto per l’inserimento di Cara, canzone d’autore che continua ad accompagnare il successo ‘evergreen’ cruciale passaggio culturale dagli anni Sessanta in poi, la modernità del suo pensiero, l’eclettismo del suo agire: attraverso un’ampia raccolta di oggetti, documenti, foto, copertine dei dischi, video, abiti di scena, locan collezione di cappelli e berretti, scopriamo l’intimità di Lucio e la potenza della sua musica. Oltre dieci le sezioni: Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla si racconta, Il clarinetto, Il museo Lucio Dalla, la sua musica, il cinema, il teatro, la televisione, Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e Roma; quest’ultima sezione, inedita, è dedicata al rapporto tra il cantante e la Capitale. Il lavoro di ricerca che ha portato a questa mostra culmina nella sezione Universo Dalla che presenta numerose foto di personaggi della cultura, dei più importanti cantanti, dei tantissimi collaboratori che lo hanno accompagnato nel lavoro: un’enciclo professionali e di amicizia, molte delle quali lo hanno seguito per tutta la vita.
10 years after his death, on the eve of the anniversary of his birth, this exhibition recounts Lucio Dalla as a man and as an artist. Through an extensive collection of objects, documents, photos, record covers, videos, stage clothes, posters of the films in which he participated, posters, and the rich collection of hats and caps, we discover Lucio’s intimacy and the power of his music (set up ph. Monkeys Video Lab; portrait Archivio fotografico Pressing Line - M. Viola)