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It all came from my need to tell the whole world how much I missed Venice during the year I spent studying and working in Milan. It feels very far away but, judging from my most frequent posts as an influencer, my profile is full of photos of me eating!
Take us on a trip to Venice and some of the places you love
We’ll start with breakfast in the Serra dei Giardini or at another of my favourite places, Dolce Vita in the Dorsoduro neighbourhood, where they make the best white chocolate croissant in the world. For lunch, a fish antipasto at Alla Vedova. Then aperitifs at one of the bacaros in Erbaria (Bussola, Al Barcollo, Ancora) or in Campo Santa Margherita (Orange or Duchamp).
What message do you want to convey to your followers? I like it when the people who follow me can identify with my content; with the language I speak and the situations I find myself in. I hope to leave a mark of some kind with every video I make, by including little-known facts about Venice, or simply by making my followers smile.
You often make videos in Venetian dialect, why is that? As the old meme goes, ‘I speak dialect to express things better’. My ideas often happen instinctively, they arise from powerful emotions, and my emotional language is definitely Venetian dialect.
A Venetian dish you can’t live without?
Mixed seafood antipasto with creamy whipped salt cod, scallops, octopus, sarde in saor, mantis shrimp and anchovies! It encapsulates my idea of happiness.
I LIKE IT WHEN THE PEOPLE WHO FOLLOW ME CAN IDENTIFY WITH MY CONTENT AND MY LANGUAGE
SAY IT IN VENETIAN!
CARLOTTA
CHE
text Martina Olivieri
Come è nato il tuo percorso sui social?
È nato dall’esigenza di raccontare a tutto il mondo quanto mi mancasse Venezia durante il mio anno di studio e lavoro a Milano. Mi sento molto distante, però, dall’immagine più comune di influencer… nel mio profilo ci sono solo foto di me che mangio!
Portaci a Venezia con te attraverso i tuoi luoghi del cuore.
Iniziamo con una colazione alla Serra dei Giardini oppure nel mio posto del cuore, dove fanno la brioche al cioccolato bianco più buona dell’universo, Dolce vita in zona Dorsoduro. Per pranzo un antipasto di pesce Alla Vedova. E l’aperitivo in un qualsiasi bacaro in Erbaria (Bussola, Al barcollo, Ancora) o in campo Santa Margherita (Orange o Duchamp).
Che messaggio vuoi trasmettere a chi ti segue?
Mi piace fare in modo che le persone che mi seguono possano riconoscersi nei miei contenuti: nel mio linguaggio e nelle situazioni di vita in cui mi ritrovo. Spero di lasciare qualcosa in ogni video che faccio, un’informazione su Venezia poco nota o semplicemente strappare un piccolo sorriso a chi mi segue.
Spesso fai dei video direttamente in dialetto veneto: come mai?
Come diceva un vecchio meme ‘parlo in dialetto per esprimere meglio il concetto’. Le mie idee spesso sono mosse dall’istinto, da emozioni forti e la lingua delle mie emozioni è sicuramente il dialetto.
Un piatto veneto a cui non puoi rinunciare?
L’antipasto misto cotto di pesce con baccalà mantecato, capasanta, piovra, sarde in saor, canoce e alici! È la sintesi della mia idea di felicità.
CARLOTTA BERTI, THE CONTENT CREATOR
WHO LOVES TO TELL HER STORY IN DIALECT
BERTI, LA CONTENT CREATOR
AMA RACCONTARSI IN DIALETTO
@CARLOTTA_BERTI
Marzaria del Capitello n. 4940
The furnace is a legacy passed down from your father, Giovanni. What are your most cherished childhood memories and lessons from that time?
The furnace is like a second home to me. I used to spend countless hours there as a child, fascinated by the warmth of the fire and the glowing orange-red of the glass. It is where I learned the value of patience, precision, and deep passion for this incredible material. I still vividly remember the thrill of bringing something of my own to life for the very first time.
What does glass represent to you?
Glass is a symbol of tradition, life, visual poetry. Working with glass is an emotional journey that elevates the soul, complex, rewarding and always unique.
What is your signature style?
I am known for my bold use of colour, the creativity of forms and the fusion of traditional techniques with contemporary artistic experimentation.
Which of your creations do you consider the most iconic?
I think of some large-scale works such as the stylised Christmas tree: an 8-metre-high iron structure covered with hundreds of blown glass tubes of various colours.
How are you participating in the new edition of Homo Faber?
We are opening our furnace to visitors, allowing them to experience a place where fire and sand come together to create beauty, witnessing the magic of glassmaking firsthand.
If you were to create a piece dedicated to Venice, what would it be like?
It would be a unique work - fragile yet grand and majestic. What are your must-see places in the lagoon?
I would start with Murano, but Venice has so much beauty that it is impossible to choose just one.
IN MY CREATIONS, THERE ARE MOMENTS OF LIFE - THOSE WHEN YOU CATCH A FRAGMENT THAT CONTAINS A STORY
EVERYTHING IS GLASS
La fornace è un’eredità che le arriva da suo padre Giovanni. Il ricordo d’infanzia e gli insegnamenti più preziosi?
La fornace per me è come una seconda casa. Da piccolo ci trascorrevo ore intere, affascinato dal calore che emanava il forno, dal bagliore rosso arancione del vetro. È lì che ho imparato l’importanza della pazienza, della precisione e la passione per questa incredibile materia. Ricordo ancora perfettamente l’emozione della prima volta che riuscii a dare vita a qualcosa di mio.
Cosa rappresenta per lei il vetro?
Il vetro è simbolo di tradizione, vita, poesia visiva. Lavorare il vetro è un viaggio emozionale che eleva l’anima, complesso e gratificante, ogni volta diverso.
Qual è la sua cifra stilistica?
L’uso audace del colore, la creatività delle forme e l’integrazione di tecniche tradizionali con sperimentazioni artistiche contemporanee.
Le sue creazioni più iconiche?
Penso ad alcune opere in grande scala come l’albero stilizzato di Natale composto da una struttura in ferro alta 8 metri, ricoperta da centinaia di tubi in vetro soffiato di vari colori.
In che modo partecipa alla nuova edizione di Homo Faber?
Apriamo la nostra fornace ai visitatori, che potranno così visitare un luogo dove il fuoco e la sabbia si uniscono per creare bellezza, assistendo alla magia della lavorazione.
Una creazione da dedicare a Venezia. Come sarebbe?
Un’opera unica, fragile, imponente, maestosa come è Venezia.
I suoi luoghi da non perdere in laguna?
Inizierei sicuramente con Murano, ma Veneziaha talmente tanta bellezza che è impossibile scegliere, io stesso ancora oggi quando passeggio mi incanto a guardarla.
SIMONE CENEDESE, THE HEART AND SOUL OF MURANO’S HISTORIC FURNACE
SIMONE CENEDESE, ANIMA E ARTISTA
DELLA STORICA FORNACE DI MURANO text Virginia Mammoli
@SIMONECENEDESEGLASS
ph.
Dario Garofalo
Matilde Gioli, Milano
If you happen to be in Venice before 24 November this year, you can visit the wonderful 60th International Art Exhibition , entitled Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere and curated by Adriano Pedrosa , in addition to catching some other fabulous exhibitions in the lagoon city. Until 13 October, Palazzo Cini hosts a very special show dedicated to Eleonora Duse and her extraordinary artistic career. It’s the latest stage in a lengthy commemo-
ART ON THE LAGOON
AUTUMN SHOWS
MOSTRE DELL’AUTUNNO
ber, Francesco Vezzoli. Musei delle Lacrime . At Fondazione Prada until 24 November , the exhibition by Christoph Büchel unfolds as an immersive installation covering the ground fl oor, mezzanine and piano nobile of Ca’ Corner. Artworks by Eva Jospin are on display until 24 November at Palazzo Fortuny . At Fondazione Vedova until 24 November , the photography exhibition Amendola. Burri, Vedova, Nitsch: Azioni e gesti. Until 24 November
ration of the centenary of the actress’ death. Until 24 November, Punta della Dogana features Pierre Huyghe who, along with curator Anne Stenne, presents an unprecedented major show that includes a huge selection of his artworks, some of which are on loan from the Pinault Collection. Until 6 January 2024 , Palazzo Grassi presents an exhibition by the American artist Julie Mehretu. At Museo Correr until 24 Novem-
Se vi trovate a Venezia fino al prossimo 24 novembre potete visitare la bellissima 60. Esposizione Internazionale d’Arte, dal titolo Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, a cura di Adriano Pedrosa, oltre a non perdere alcune bellissime mostre in città. Fino al 13 ottobre Palazzo Cini ospita uno speciale progetto espositivo attorno alla figura di Eleonora Duse e alla sua straordinaria carriera artistica. Una nuova tappa di un lungo omaggio che vede impegnato l’Istituto per il
the Contini Art Gallery marks the th birthday of the acclaimed Uruguayan sculptor Pablo Atchugarry with a solo show, The Time of Sculpture Until 4 March 2025 , the brand-new exhibition designed for Centro Culturale Candiani , based on the municipal modern art collections preserved at Ca’ Pesaro, is dedicated to another maestro of the th-century avant-garde: Henri Matisse e la Luce del Mediterraneo.
Al Museo Correr fino al 24 novembre Francesco Vezzoli. Musei delle Lacrime. A Fondazione Prada fino al 24 novembre la mostra di Christoph Büchel si sviluppa come un’installazione immersiva che si articola nel piano terra, mezzanino e primo piano nobile di Ca’ Corner. Le opere di Eva Jospin fino al 24 novembre in mostra a Palazzo Fortuny. Alla Fondazione Vedova fino al 24 novembre la mostra fotografica Amendola. Burri, Vedova, Nitsch: Azioni e gesti. Presso la Galleria
Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, in occasione del Centenario dalla scomparsa dell’attrice. Punta della Dogana invita fino al 24 novembre Pierre Huyghe a concepire, insieme alla curatrice Anne Stenne, una grande mostra inedita che presenta un vasto nucleo di sue opere alcune delle quali provenienti dalla Pinault Collection. Palazzo Grassi presenta fino al 6 gennaio una mostra dell’artista americana Julie Mehretu.
d’Arte Contini, fino 24 novembre in occasione del settantesimo compleanno dell’artista, The Time of Sculpture, personale dedicata al noto scultore uruguayano Pablo Atchugarry. Fino al 4 marzo il nuovo progetto espositivo pensato per il Centro Culturale Candiani, che nasce dalle collezioni civiche di arte moderna conservate a Ca’ Pesaro, è dedicato ad un altro maestro delle avanguardie del ‘ : Henri Matisse e la Luce del Mediterraneo
Fondazione Prada
Museo Correr
Ccentro Candiani Mestre
Museo Fortuny
SOUND FLAIR
MUSIC, OPERA, CONCERTS AND CARNIVAL BALLS. GREAT EVENINGS FOR DISCERNING TASTES
MUSICA, OPERA, CONCERTI E BALLI DI CARNEVALE. GRANDI SERATE PER PALATI FINI
At Teatro Malibran on 12 September, Sergio Rubini stars in Gli occhiali di Šostakovič. From 26 September to 11 October the Biennale Musica, this year with the theme of Absolute music, brings to Venice some remarkable events including the Italian debut of Wound ( ) for ensemble and orchestra by Golden Lion winner Rebecca Saunders (Teatro La Fenice / ), performed by La Fenice Orchestra and Ensemble Modern (Silver Lion award) and conducted by Tito Ceccherini; Arvo Pärt’s Missa Syllabica (Teatro delle Tese
two choirs, by Giovanni da Palestrina ( – ). From 31 October to 10 November, the Malibran Theatre presents the debut of La vita è sogno by Venetian composer Gian Francesco Malipiero ( - ).
On 9 November, Auditorium Lo Squero on the island of San Giorgio Maggiore hosts Mario Brunello on the cello and Ivano Battiston on the accordion. November to December kicks off theopera season at La Fenice with Verdi’s Otello, conducted by Myung-Whun Chun. The La Fenice Christmas Concert at St Mark’s Basilica takes place
/ ), Vivaldi’s L’estro armonico (Church of Santa Maria della Pietà / ), and jazz concerts featuring acclaimed soloists including the American trumpet player Peter Evans (Tese dei Soppalchi / ) and the American percussionist, pianist and composer Tyshawn Sorey; and an unmissable final concert of the festival at St Mark’s Basilica ( / ), presenting Lisa Streich’s Stabat for four choirs in thirty-two voices ( ), Stabat Mater, an eight-voice sequence in two choirs by Giovanni Croce ( - ), and Stabat Mater , also eight voices in
Al Teatro Malibran il 12 settembre Sergio Rubini è protagonista de Gli occhiali di Šostakovič. Dal 26 settembre all’11 ottobre la Biennale Musica, dedicata al concetto di musica assoluta, porta in Laguna appuntamenti significativi come la prima italiana Wound ( ) per ensemble e orchestra del Leone d’Oro Rebecca Saunder (Teatro La Fenice / ) l’Orchestra del Teatro La Fenice e l’Ensemble Modern (Leone d’argento) diretti da Tito Ceccherini, la Missa Syllabica di Arvo
10 novembre, debutta l’opera del compositore veneziano Malipiero ( - ) La vita è sogno. Il 9 novembre all’Auditorium Lo Squero sull’Isola di San Giorgio Maggiore Mario Brunello al violoncello e Ivano Battiston alla fisarmonica. Dal 20 novembre al 1° dicembre inaugura la stagione lirica - della Fenice con Otello di Verdi diretto da Myung-Whun Chun. Il Concerto di Natale della Fenice alla Basilica di San Marco è il 17 e 18 dicembre, con Marco Gemmani che di dirige la Messa di
on 17 and 18 December, with Marco Gemmani conducting Francesco Cavalli’s Christmas Mass ( ). On 22 December at the church of Santa Maria dei Derelitti (Ospedaletto), organist Stefan Kofler performs pieces by Vivaldi, Muffat and Pachelbel as part of the International Festival of Ancient Venetian and Veneto Music. Once again this year, the New Year’s Eve Concert features musical direction by Daniel Harding For Carnival , don’t forget the unmissable Ballo del Doge at the Scuola Grande della Misercordia on March.
Part (Teatro delle Tese / ), L’Estro Armonico di Vivaldi (Chiesa della Pietà / ), o i concerti jazz di grandi solisiti come il trombettista statunitense Peter Evans (Tese dei Soppalchi / ) e l’imperdibile concerto polifonico conclusivo della rassegna nella Basilica di San Marco ( / ) con lo Stabat per cori in voci di Lisa Streich ( ), lo Stabat Mater a voci in cori di Giovanni Croce ( - ), lo Stabat Mater voci in cori di Palestrina ( – ). Al Malibran, dal 31 ottobre al
( ). Il 22 dicembre alla Chiesa Santa Maria dei Derelitti (Ospedaletto) Stefan Kofler all’organo che esegue Vivaldi, Muffat e Pachelbel nell’ambito del Festival Internazionale di Musica Antica Veneziana e Veneta. Il Concerto di Capodanno vede anche quest’anno la direzione musicale di Daniel Harding Tra i balli da non perdere durante il Carnevale ricordate Il Ballo del Doge alla Scuola Grande della Misercordia il ° marzo.
Natale di Francesco Cavalli
Teatro La Fenice
Tese dei Soppalchi Auditorium Lo Squero Basilica of San Marco
DOUBLE RHYTHM
Rigorous and almost masculine from the front, and with the unexpected twist of sabot-style comfort at the back. Wear them with simple socks in beige silk. Brunello Cucinelli, Calle Larga XXII Marzo, . Rigorosi, quasi maschili davanti, dietro sorprendono con il comfort lezioso del sabot. Da indossare con un semplice calzino in seta beige. Brunello Cucinelli, Calle Larga XXII Marzo, .
DETAILS AND DIFFERENCES
The trendiest ponytail of the day comes courtesy of Chanel: a small black bow and the iconic camellia, to wear with a miniskirt and ballet pumps. At 7 Calle Larga XXII Marzo.
La ponytail più chic del momento è frmata Chanel: un piccolo focco nero e l’iconica camelia da indossare anche con minigonna e ballerine. In Calle Larga XXII Marzo, 7 .
Bentornata, Lady Puglia!
AVEC UN PLUMEAU SUR LA TÊTE
A little Audrey Hepburn, a little bird of paradise: a touch of sixties quirkiness to make you feel light as a feather. Prada, Salizada S. Moisè, 6 / 68. Un po’ Audrey, un po’ uccello del paradiso: un piccolo vezzo anni ’6 che ti fa sentire leggera come una piuma. Prada, Salizada S. Moisè, 6 / 68.
Dream maisons in italy’s most exclusive locations
Roma | Firenze | Milano
UNIQUE
Elegant, sleek yet amazing, and ultralight, the perfect Micromega style. We are talking about Nisos eyewear from the Fancy collection. You’ll barely notice you’re wearing them, but others will notice your unforgettable style. At 6 Calle delle Ostreghe. Eleganti, essenziali ma sorprendenti, e ultraleggeri, in perfetto stile Micromega. Sono gli occhiali Nisos della collezione Fancy Per te sarà come non averli, per gli altri sarà un tocco di stile indimenticabile. In Calle delle Ostreghe, 6.
Circondato dalle Dolomiti, BOUTIQUE HOTEL VILLA BLU, elegante 4 stelle a Cortina d’Ampezzo, ti regala una vista da sogno grazie alle camere dotate di ampia terrazza con solarium. Inoltre, puoi vivere un’esperienza culinaria unica nel ristorante Amadeus, specializzato in cucina di pesce e aperto anche al pubblico
HARMONIOUS VARIATIONS
The new Rolex Oyster Perpetual Day-Date express the brand’s enduring desire for rare to be found in even the smallest details. Here in 8 ct Everose gold with ombré dial. At Salvadori - Venice, Piazza San Marco, / . I nuovi Rolex Oyster Perpetual Day-Date esprimono il costante desiderio del marchio di ricercare un savoir-faire raro anche nei piccoli dettagli. Qui in oro Everose 8 ct e quadrante ombré. Da Salvadori - Venezia, Piazza San Marco, / .
A BOLGHERI FLAGSHIP
Guado al Tasso Bolgheri Superiore is the outstanding interpretation by Marchesi Antinori of Bolgheri’s terroir.
A wine with great elegance, complexity, structure and balance.
Guado al Tasso Bolgheri Superiore è un vino elegante e di grande complessità, struttura ed equilibrio: eccellente interpretazione di Marchesi Antinori del terroir bolgherese.
Actress Sveva Alviti is hosting the opening and closing events of the Venice Film Festival, as an ambassador for Italian cinema and the festival itself (ph. Fred Meylan)
THE POWER OF FRAGILITY
SVEVA ALVITI, HOST OF THE VENICE FILM FESTIVAL, TELLS US ABOUT HER LIFE AND HER LOVE OF THE CINEMA
SVEVA ALVITI, LA MADRINA DEL FESTIVAL DI VENEZIA, CI PARLA DI SÉ E DEL SUO AMORE PER IL CINEMA
text Giovanni Bogani
She’s been an actress, a model and, before that, a professional tennis player. She’s lived in New York, Paris and now Venice. Sveva Alviti has already lived many lives. And as the host of this year’s International Film Festival, she’s responsible for the opening and closing ceremonies of the Venetian event.
We catch up with her in a phone call a few hours before the opening ceremony. “No, I’m not nervous, I’m facing the experience with gratitude, curiosity and a little of the sporting spirit from my days in the world of professional tennis: prepare as well as possible, do your best, and after that, whatever happens happens”, Sveva tells us.
Sveva Alviti came to international fame with her performance in the biopic Dalida, a portrait of the celebrated French singer of the 6 s and 7 s. But she had already displayed her talent: in she was at the Venice Festival with the short flm Alice, directed by Roberto de Paolis, and the following year she appeared in Edoardo Leo’s flm Buongiorno papà. A year later she made her theatre debut with a show about her favourite actress, Monica Vitti.
Then came her powerful performance as the singer Dalida, a nomination for the César Awards (the French version of the Oscars), and enormous popular success in both France and Italy. France has also played a part in her personal life: her ex partner is Anthony Delon, the eldest son of French flm legend Alain Delon, who died on 8 August. “One of the greatest actors in cinema history, an irreplaceable loss”, in her words. Sveva, tell us about your connection with Venice. It’s an extremely deep and strong connection. As soon as I arrive in Venice, my heart gladdens. And then there’s the Lido, where the movies happen; Hotel Excelsior, the heart of the festival, and the Sala Grande, bursting with applause and adrenaline. I came to Venice, to the Festival, in , with a short directed by Roberto de Paolis and starring Edoardo Pesce. When our names were called in the Sala Grande, it was unbelievably exciting. And of course, every corner of Venice is an adventure and a gift.
And your links with cinema?
My dad used to watch endless movies. So as a very young child
Attrice, modella, e prima ancora tennista professionista. New York, Parigi, e adesso Venezia. Sono già molte vite, quelle che ha vissuto Sveva Alviti. È lei la madrina di questa edizione della Mostra del cinema di Venezia. A lei è affdata la responsabilità di aprire e chiudere la manifestazione cinematografca veneziana. La raggiungiamo, al telefono, a poche ore dalla cerimonia di apertura. “No, non sono in ansia, vivo questa esperienza con gratitudine, con curiosità e un po’ di quello spirito sportivo di quando praticavo il tennis a livello professionistico: preparati al massimo, dai il massimo, poi, quello che sarà sarà”, dice Sveva.
Sveva Alviti è stata consacrata internazionalmente con il ruolo da protagonista nel biopic Dalida, ritratto della celebre cantante francese degli anni ’6 e ’7 . Ma già prima aveva dato prova del suo talento: nel era stata alla Mostra del cinema di Venezia con il cortometraggio Alice, diretto da Roberto De Paolis, e l’anno successivo aveva preso parte al flm Buongiorno papà di Edoardo Leo. L’anno successivo debuttava a teatro con uno spettacolo dedicato alla sua attrice preferita: Monica Vitti. Poi è venuta l’intensa interpretazione della cantante Dalida, una nomination ai Césars, gli Oscar francesi, e un grande successo popolare, sia in Italia che in Francia. La Francia che è entrata anche nella sua vita sentimentale; il suo ex compagno è Anthony Delon, il fglio maggiore di Alain Delon, leggenda del cinema francese, scomparso lo scorso 8 agosto. “Uno dei più grandi attori della storia del cinema, una perdita incolmabile”, ha detto a proposito l’attrice.
Sveva, qual è il suo legame con Venezia?
Un legame fortissimo, profondo. Appena arrivo in Laguna, mi prende un tuffo al cuore. E poi, il Lido, ovvero il cinema: l’hotel Excelsior, il cuore del festival, e la Sala Grande, gli applausi, l’adrenalina a mille. Sono andata a Venezia, alla Mostra, nel , con un cortometraggio diretto da Roberto De Paolis, e interpretato da Edoardo Pesce. Quando hanno pronunciato i nostri nomi, in Sala Grande, l’emozione è stata indescrivibile. Poi ogni angolo di Venezia è un’avventura e un regalo.
E il suo legame con il cinema?
Mio padre guardava tantissimi flm. E così, da piccolissima mi
‘FACING UP TO MY FRAGILITY GAVE ME STRENGTH, IT’S THE GOLD THAT I STILL CARRY WITH ME TODAY’ ‘CONFRONTARMI CON LA MIA FRAGILITÀ
MI HA DATO FORZA, È L’ORO CHE PORTO ANCORA ADDOSSO’
I saw the flms of Michelangelo Antonioni, and that’s when I fell in love with the extraordinary actress Monica Vitti. Most of all I love flms that say everything in images, without the need for words; flms like those of Wim Wenders. His latest movie, Perfect Days, is the absolute paradigm of the kind of flms I love.
What fascinates you most about the current state of cinema? It’s a great time for Italian cinema, and I think for cinema in general: movies like Paola Cortellesi’s There’s Still Tomorrow are the proof that Italian flm is alive and kicking. With my speech during the festival, I’d like to help sell just one more ticket to the movies, and I’ll be happy. Because cinema encapsulates all our art and culture from the th century. And young people who don’t have the chance to beneft from all these flms, this form of art, are missing a lot. What have been the most challenging moments in your career?
The loneliness I experienced when I moved to New York to work as a model, and when I realised I’d never become a great tennis player, that my emotional resilience wasn’t as strong as I thought and I risked losing even to players who were weaker than me. In both cases, facing up to my fragility gave me strength, it’s the gold that I still carry with me today. Social issues have been a big part of your story as an actress. Is that accidental?
Absolutely not. I frmly believe that it’s really important to address subjects like gender violence and the hidden perils in our use of social media. Smartphones can actually be used as a weapon against other people, and if we’re not careful they can do real damage with a word, a photo or a share. Which directors would you like to work with in the future? In my near future there’s a flm about the #MeToo movement, called The Other Side of Fame, and another in which I play a journalist in Morocco, Le Chemin du Retour by Fabio Zito. Apart from that, I’d like to work with the D’Innocenzo brothers and with Alice Rohrwacher: their styles are completely different, but both are interesting and very personal: the former have a dry, metaphysical realism, while Alice’s movies have a fairytale, dreamlike quality.
Between the opening and closing of the Festival there are eleven days; how will you spend your time?
It’s obvious: I’ll be locked in the cinema seeing every possible flm imaginable. I want to end up with movie indigestion, drunk on flms, while I have the chance!
vidi i flm di Michelangelo Antonioni, innamorandomi di quella straordinaria attrice che è Monica Vitti. Amo soprattutto i flm che riescono a dire tutto con le immagini, senza passare dalle parole: flm come quelli di Wim Wenders. L’ultimo suo flm, Perfect Days, è un perfetto paradigma del cinema che amo. Che cosa la incuriosisce di questo momento che il cinema sta vivendo?
È un momento felice per il cinema italiano, e credo anche per il cinema in generale: flm come quello di Paola Cortellesi, C’è ancora domani, sono la prova che il cinema italiano è vivo, è forte. Con il mio discorso al festival, vorrei contribuire a fare staccare anche un solo biglietto in più, e sarei felice. Perché il cinema racchiude tutta la nostra arte, la cultura del Novecento. E i giovani che non arrivano a farsi illuminare da questi flm, da queste forme di arte, perdono moltissimo.
Quali sono stati i momenti diffcili della sua carriera?
La solitudine con cui ho dovuto fare i conti quando sono andata a fare la modella a New York e quando ho capito che non sarei diventata una grande tennista, che la mia tenuta emotiva non era così intaccabile e che rischiavo di perdere anche con avversarie meno forti di me. In entrambi i casi, confrontarmi con la mia fragilità mi ha dato forza, è l’oro che ancora adesso mi porto addosso.
Nella sua storia di attrice sono molto importanti i temi sociali. È un caso?
Assolutamente no. Sono convinta che sia importantissimo occuparsi di temi come la violenza di genere e la violenza nascosta nel nostro uso dei social. Il telefono può essere veramente un’arma contro le altre persone, e se non si sta attenti si può veramente fare del male, con una parola, con una foto, con una condivisione.
Con quali registi amerebbe lavorare, in un futuro?
Nel mio prossimo futuro c’è un flm sul #MeToo, The Other Side of Fame, e uno nel quale interpreto una giornalista in Marocco, Le chemin du retour di Fabio Zito. Mi piacerebbe poi lavorare con i fratelli D’Innocenzo e con Alice Rohwacher: hanno stili completamente diversi, ma entrambi interessanti e personali, i primi hanno un realismo secco e metafsico, Alice un realismo fabesco, onirico.
Ci sono undici giorni fra l’inizio e la fne della Mostra: che cosa farà in questo tempo?
Ma è ovvio: mi chiuderò in sala a vedere tutti i flm possibili e immaginabili. Voglio fare un’indigestione di flm, voglio inebriarmi di flm, per una volta che lo posso fare!
In Venice in 2011 with the short film Alice, followed by Edoardo Leo’s Buongiorno papà; her theatre debut, and international acclaim for her performance in the leading role of the biopic Dalida.
Sveva will soon be appearing in The Other Side of Fame and Le Chemin du Retour (ph. Sylvie Castioni)
TWO WEEKS OF EMOTIONS
THE 8 ST VENICE INTERNATIONAL FILM FESTIVAL: READY TO BE AMAZED BY GREAT CINEMA? LA 81ESIMA MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA. PRONTO A LASCIARTI STUPIRE DAL GRANDE CINEMA? text Virginia Mammoli
Above: Nicole Kidman in Babygirl (ph. Niko Tavernise)
Below: Angelina Jolie playing Maria Callas in the film by Pablo Larraìn
SOME OF THE PROTAGONISTS AMONG THE 21 FILMS VYING FOR THE GOLDEN LION AND THE OUT OF COMPETITION SECTION
ALCUNI DEI PROTAGONISTI TRA I 21 FILM IN LIZZA PER IL LEONE D’ORO E GLI ALTRETTANTI FUORI CONCORSO
The Venice Lido shines once again thanks to the world’s oldest Film Festival, which continues to attract the most renowned directors and actors on the planet, many of whom never miss a chance to eagerly walk the iconic red carpet, presenting their latest flm. The 8 st edition, running from 8 August to 7 September, will honour two Lifetime Achievement Golden Lions: director Peter Weir (Dead Poets Society, The Truman Show, Master & Commander) and actress Sigourney Weaver (Alien, Ghostbusters, Avatar, Master Gardener), while the Festival’s patroness this year is actress Sveva Alviti. With a line-up that is much talked about, it is clear why this edition is one to watch. Let us discover some of the highlights, among the flms vying for the coveted Golden Lion and the impressive selection in the Out of Competition section. IN COMPETITION
Let us start with one of the most anticipated flms of this edition, Joker - Folie à deux, the second instalment of the saga dedicated to one of
the cinema’s most beloved villains, aiming to replicate the success of its 9 Venice triumph as Best Film. Joaquin Phoenix returns alongside a dazzling Lady Gaga as Harley Quinn, Joker’s love, and partner in crime, embodying the flm’s motto: ‘The world is a stage’. Speaking of the stage, another undisputed queen takes her place: Maria by Pablo Larraìn, a biopic about the legendary Maria Callas played by an unprecedented Angelina Jolie, alongside Pierfrancesco Favino and Alba Rohrwacher. Also returning to his beloved Venice is Pedro Almodóvar, who received a Lifetime Achievement Award in 9 and competed again in with Madres paralelas, his last flm released so far. This year he is presenting The Room Next Door, his frst English-language feature, starring a stellar cast including Tilda Swinton, Julienne Moore, and John Turturro. Another Festival regular, Luca Guadagnino, arrives with Queer, bringing to the Lido none other than Daniel
Il Lido di Venezia torna a brillare grazie alla Mostra del Cinema più antica del mondo che continua ad attirare i più grandi registi e attori del pianeta, molti dei quali non perdono l’occasione di sflare sul suo famoso red carpet per accompagnare l’uscita del loro ultimo flm. I due Leoni d’Oro alla carriera di questa 8 esima edizione - in programma dal 8 agosto al 7 settembre - sono il regista Peter Weir (L’attimo fuggente, The Truman Show, Master & Commander) e l’attrice Sigourney Weaver (Alien, Ghostbusters, Avatar, Il maestro giardiniere), mentre la Madrina è l’attrice Sveva Alviti Un’edizione che fa molto parlare di sé e basta dare uno sguardo al programma dei flm per capire il perché. Scopriamone insieme alcuni dei protagonisti, tra i in lizza per l’ambito Leone d’Oro e gli altrettanti della sezione Fuori Concorso.
IN CONCORSO Cominciamo con uno dei flm più attesi di questa edizione, JokerFolie à deux, il secondo capito della saga dedicata a uno dei cattivi più
amati dal pubblico, che cerca di fare il bis dopo la vittoria a Venezia nel 9 come miglior flm. Insieme a Joaquin Phoenix, una altrettanto ‘folle’ e spettacolare Lady Gaga nei panni di Harley Quinn, amore e spalla di Joker, perché, come recita il poster uffciale del flm, “il mondo è un palcoscenico”. Parlando di palcoscenico, troviamo anche una delle sue regine incontrastate: Maria di Pablo Larraìn, biopic sulla leggendaria Maria Callas interpretata da un’inedita Angelina Jolie, nel flm con Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher. Torna poi nella sua ormai amata Venezia anche Pedro Almodóvar, premio alla carriera del 9 e in concorso anche nel con Madres paralelas, ultimo suo flm uscito fnora. Quest’anno presenta The Room Next Door, il suo primo lungometraggio in lingua inglese, per il quale ha scelto un cast stellare con Tilda Swinton, Julienne Moore e John Turturro. Altro habitué del Festival è Luca Guadagnino, che, con Queer, porta con sé nientemeno che Daniel Craig Nico-
Above: Julianne Moore and Tilda Swinton in The Room Next Door by Pedro Almodóvar
Above: Queer by Luca Guadagnino (ph. Yannis Drakoulidis)
Below: Iddu (Sicilian Letters) with Toni Servillo and Elio Germano (ph. Giulia Parlato)
Craig Nicole Kidman (who last graced Venice’s red carpet 5 years ago, in 999, to present Eyes Wide Shut) and Antonio Banderas are among the protagonists of Halina Reijn’s Babygirl, while Jude Law has said yes to Australian director Justin Kurzel for The Order, as did Adrien Brody, together with Guy Pierce and Felicity Jones, to Brady Corbet for The Brutalist. Representing Italian cinema, we have Alessandro Borghi in Campo di battaglia by Gianni Amelio; Pietro Castellitto, Barbara Ronchi and Denise Capezza in Diva futura by Giulia Louise Steigerwalt, and Toni Servillo with Elio Germano in Iddu (Sicilian Letters) by Fabio Grassadonia and Antonio Piazza.
OUT OF COMPETITION
First, in order of time but not only, is Tim Burton’s Beetlejuice Beetlejuice starring Jenna Ortega, Monica Bellucci, Winona Ryder, and Michael Keaton, which opens this year’s edition. The closing flm is L’orto americano by Pupi Avati with Filippo Scotti, the young protagonist of È stata la mano di Dio.
Among the Out of Competition flms is the one sealing the most eagerly awaited reunion in the world of cinema, that between Brad Pitt and George Clooney together again for Wolfs by Jon Watts, and Horizon: An American Saga by and with Kevin Costner and starring Sienna Miller
The selection also includes Phantosmia, the latest flm by Lav Diaz,
le Kidman (l’ultima volta a Venezia 5 anni fa, nel 999, per presentare Eyes Wide Shut) e Antonio Banderas sono invece tra i protagonisti di Babygirl di Halina Reijn, mentre Jude Law ha detto sì al regista australiano Justin Kurzel per The Order, come Adrien Brody, insieme a Guy Pierce e Felicity Jones, a Brady Corbet per The Brutalist. Per il cinema italiano, troviamo anche Alessandro Borghi in Campo di battaglia di Gianni Amelio; Pietro Castellitto, Barbara Ronchi e Denise Capezza in Diva futura di Giulia Louise Steigerwalt, e Toni Servillo insieme a Elio Germano in Iddu (Sicilian Letters) di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza.
FUORI CONCORSO
Primo, in ordine di tempo ma non solo, è Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton con Jenna Ortega, Monica Bellucci, Winona Ryder e Michael Keaton, flm di apertura di questa edizione. Mentre il flm di chiusura è L’orto americano di Pupi Avati con Filippo Scotti, il giovane protagonista di È stata la mano di Dio.
Tra i flm Fuori Concorso anche quello che ha siglato la reunion più attesa del mondo del cinema, quella tra Brad Pitt e George Clooney di nuovo insieme per Wolfs di Jon Watts, e Horizon: An American Saga di e con Kevin Costner e con Sienna Miller Qui troviamo anche Phantosmia, il nuovo flm di Lav Diaz e Why War
Below: Leurs enfants après eux (ph. Marie-Camille Orlando)
Above: Los años nuevos by Rodrigo Sorogoyen (ph. Ernesto Reguera)
Below: Familier som vores by Thomas Vinterberg (ph. Per Arnesen)
and Why War by Amos Gitai, as well as Cloud, the latest work by Kurosawa Kiyoshi, Finalement by Claude Lelouch, Broken Rage by Takeshi Kitano, and Baby Invasion by Harmony Korine, who last year amazed the audience not a little with Aggro Dr1ft.
For Italian cinema, alongside Pupi Avanti, we fnd Francesca Comencini with Il tempo che ci vuole, featuring Fabrizio Gifuni, who also stars in Marco Bellocchio’s Se posso permettermi capitolo II together with Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Rocco Papaleo, Filippo Timi and Edoardo Leo Alice Rohrwacher presents Allégorie citadine, a project realised in collaboration with the artist JR. Venice has also fully em-
braced TV series that rival the prestige of the most celebrated flms.
This year’s selection includes M - Il fglio del secolo, a Sky series based on Antonio Scurati’s books and directed by Joe Wright, starring Luca Marinelli; Disclaimer by Alfonso Cuaròn with Cate Blanchett and the new series by two masters of Spanish and Scandinavian cinema: Rodrigo Sorogoyen (Los años nuevos) and Thomas Vinterberg (Familier som vores).
Last but not least, a couple of special mentions: Leopardi. Il poeta dell’infnito by Sergio Rubini in the Special Screenings section, and Nonostante, the new flm by Valerio Mastandrea, featured in the Horizons section
di Amos Gitai , oltre a Cloud , ultima opera di Kurosawa Kiyoshi , Finalement di Claude Lelouch , Broken Rage di Takeshi Kitano e Baby Invasion di Harmony Korine , che lo scorso anno ha stupito non poco con il suo Aggro Dr1ft
Per il cinema italiano, oltre a Pupi Avanti, troviamo anche Francesca Comencini con Il tempo che ci vuole , nel cast Fabrizio Gifuni , tra i protagonisti anche di Se posso permettermi capitolo II di Marco Bellocchio , insieme a Fausto Russo Alesi , Barbara Ronchi , Rocco Papaleo , Filippo Timi e Edoardo Leo . Mentre Alice Rohrwacher presenta Allégorie citadine , il lavoro realizzato in collaborazio -
ne l’artista JR Venezia ha poi ormai spalancato le porte a serie TV che non hanno niente da invidiare ai flm più prestigiosi, tra queste M - Il figlio del secolo , serie Sky tratta dai libri di Scurati e diretta da Joe Wright , con Luca Marinelli ; Disclaimer di Alfonso Cuaròn con Cate Blanchett e le serie di due maestri del cinema spagnolo e scandinavo: Rodrigo Sorogoyen ( Los años nuevos ) e Thomas Vinterberg ( Familier som vores ). Infne, un paio di citazioni: tra le Proiezioni Speciali, Leopardi. Il poeta dell’infinito di Sergio Rubini e, nella sezione Orizzonti, Nonostante , nuovo flm di Valerio Mastandrea .
Baby Invasion by Harmony Korine
Piazza San Marco is also where the touching scene of Youth - La giovinezza by Paolo Sorrentino, in which the square is flooded with water, was shot
LIKE IN A MOVIE
VENICE THROUGH THE GREATEST FILM SCENES SHOT IN THE LAGOON VENEZIA ATTRAVERSO LE SCENE CINEMATOGRAFICHE PIÙ ICONICHE GIRATE NELLA LAGUNA
text Giovanni Bogani
It has always been love between Venice and cinema, always craving, always seducing each other and they nearly never fell apart.
Over 400 flms have been shot, entirely or partly, in Venice. It is impossible to mention them all. So we picked a few scenes, a few exciting images for you. If I think of Venice, the frst movie that comes to my mind is the masterpiece by Luchino Visconti, Morte a Venezia (Death in Venice), shot in . Based on the novel by Thomas Mann and set in the early s during a cholera epidemic, the flm tells the story of a sick composer, Gustav von Aschenbach, who in Venice gets infatuated with a young Polish man staying at the same hotel. The hotel is the Grand Hôtel des Bains of Lido di Venezia, the same where Thomas Mann actually stayed. The beach is the Alberoni beach, where death, love and lust intertwine just like in A Venezia… un dicembre rosso shocking (Don’t Look Now) by Nicolas Roeg, of , starring Donald Sutherland and Julie Christie. Among the flm’s locations is the outside of the Gabrielli Hotel, which is the Europa Hotel in the flm, although the leading characters’ room was actually at the Bauer Grunwald, where it was easier to place the camera. A particularly dramatic scene takes place at the Church of San Nicolò dei Mendicoli
It is at another church, San Lazzaro ai Mendicanti, that a scene of Nikita by Luc Besson, starring a brilliant Anne Parillaud, was shot. The story is that of a young rebellious girl who transforms herself from a criminal into a trained killer for the French secret service. Among the flm’s ‘Venetian’ scenes are those shot at Palazzo Merati and at the Paradiso and Preti Bridges. Donald Sutherland came back to Venice for a movie about one of the city’s best-known children: Casanova by Federico Fellini, which shows only Venice by night, entirely reconstructed at Cinecittà’s Studio . The flm tells about the second part of Giacomo Casanova’s life, when the famous womanizer refected upon the spiri-
Venezia e il cinema si sono sempre amati. Si sono sempre cercati. Si sono sempre sedotti, e quasi mai abbandonati.
Più di 400 flm sono stati girati, del tutto o in parte, a Venezia. Impossibile ricordarli tutti. Scegliamo qualche fash, qualche immagine, qualche suggestione. Se penso a Venezia, il primo flm che mi viene in mente è il capolavoro di Luchino Visconti, Morte a Venezia (Death in Venice), girato nel . Tratto dal romanzo di Thomas Mann, ambientato ai primi del Novecento durante un’epidemia di colera, il flm mostra un compositore malato, Gustav von Aschenbach, che a Venezia si infatua di un ragazzo polacco ospite del suo stesso hotel. Che è il Grand Hôtel des Bains del Lido di Venezia, lo stesso dove aveva realmente dimorato Thomas Mann. La spiaggia che vediamo è quella degli Alberoni. Lì la morte, il desiderio, l’amore s’intrecciano come succede anche in A Venezia… un dicembre rosso shocking (Don’t Look Now) di Nicolas Roeg, del , con Donald Sutherland e Julie Christie. Fra le location veneziane, l’esterno dell’hotel Gabrielli, che sta per l’Europa hotel del flm, anche se la camera dei protagonisti è al Bauer Grunwald, dove era più comodo posizionare la cinepresa. Una scena particolarmente drammatica si svolge nella chiesa di San Nicolò dei Mendicoli È un’altra chiesa, quella di San Lazzaro ai Mendicanti, quella in cui si svolge una scena di Nikita di Luc Besson, con una strepitosa Anne Parillaud. La storia è quella di una ragazza ribelle che si trasforma, fno a divenire una killer professionista dei servizi segreti francesi. Fra le scene ‘veneziane’ del flm, quelle girate a Palazzo Merati, e al Ponte del Paradiso e al Ponte dei Preti
Donald Sutherland ritornò a Venezia per un flm che riguarda uno dei fgli più celebri della città. Il Casanova di Federico Fellini, il quale mostra una Venezia perennemente notturna, interamente ricostruita nello Studio di Cinecittà. Il flm racconta la seconda par-
1. Daniel Craig (James Bond) in Casino Royale
2. Indiana Jones and the Last Crusade, with Harrison Ford who lands in Venice to find his father Sean Connery
3. Morte a Venezia (Death in Venice) by Luchino Visconti
4. Everyone Says I Love You by Woody Allen
5. The Talented Mr. Ripley with Gwyneth Paltrow, Jude Law and Matt Damon
6. The Merchant of Venice by Michael Radford, with Al Pacino playing the villain Shylock
CINEMA HIGHLIGHTED THE MOST FAMOUS SIGHTS OF THIS CITY UNIQUE OF ITS KIND AND ITS REMOTEST CORNERS
IL CINEMA HA ESALTATO I LUOGHI PIÙ CELEBRI
DI QUESTA CITTÀ UNICA AL MONDO, E ANCHE GLI ANGOLI PIÙ REMOTI
tual imbalance of a life devoted exclusively to the sins of the fesh.
In The Talented Mr. Ripley by Anthony Minghella, of , Matt Damon, a young penniless musician, assumes the identity of an aristocratic millionaire. And we see him at the Hotel Westin Europa & Regina near Piazza San Marco. Among the flm’s shooting locations is also the famous Café Florian on Piazza San Marco, Ca’ Sagredo in Campo Santa Sofa and Ca’ da Mosto in the Cannaregio sestiere.
Piazza San Marco is also where the touching scene of Youth - La giovinezza by Paolo Sorrentino, in which the square is fooded with water, was shot. And in Piazza San Marco we see Katharine Hepburn in Follia d’estate (Summertime) by David Lean, a romantic movie. But the most romantic flm of all is Anonimo veneziano ( The Anonymous Venetian) of , starring Tony Musante. Basically a tour of the most poignant Venice: from the Grand Canal, under the Rialto Bridge, to Campo Santo Stefano, the Longo alla Giudecca Bridge and the Antica Locanda Montin
Even Indiana Jones stopped in Venice. Harrison Ford, in Indiana Jones and the Last Crusade, , lands in Venice to fnd his father Sean Connery, kidnapped by the Nazis, along with the legendary Holy Grail. Some of the city’s most symbolic sights appear in the flm, such as the Bell Tower of the Church of San Marco and Punta della Dogana, as well as some lovely shots of the Grand Canal.
More iconic than Indiana Jones is James Bond. Three movies were set, among other places, in Venice. In From Russia With Love, , it is in Venice that Sean Connery and Daniela Bianchi confront the killer Rosa Klebb. And in Venice Roger Moore rides a ‘souped-up’ gondola in Moonraker ( ): among the shooting locations was also Palazzo Pisani in Santo Stefano. And in order to go through the Grand Canal on a holiday cruiser, the production of Casino Royale was granted a special permit, the only one ever granted over the past three centuries.
Everyone knows that Venice is Woody Allen’s favorite city. He got married in Venice and in Venice he shot most scenes of his Everyone Says I Love You of .
te della vita di Giacomo Casanova, quando il famoso seduttore rifette sullo squilibrio spirituale di una vita dedicata esclusivamente ai piaceri della carne.
Nel flm Il talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella, del , Matt Damon, giovane musicista spiantato, si appropria dell’identità di un nobile milionario. E lo ritroviamo nell’hotel Westin Europa & Regina nei pressi di piazza San Marco. Fra le location veneziane del flm c’è anche il famosissimo Café Florian in piazza San Marco, Ca’ Sagredo in campo Santa Sofa e Ca’ da Mosto nel sestiere di Cannaregio.
In piazza San Marco viene ambientata anche la toccante scena che mostra la piazza invasa dall’acqua alta in Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino. Ma in piazza San Marco troviamo anche Katharine Hepburn in Follia d’estate (Summertime) di David Lean, flm romantico del . E più romantico di tutti, Anonimo veneziano, il flm del con Tony Musante. In pratica, un viaggio attraverso la Venezia più struggente: dal Canal Grande, con passaggio sotto il ponte di Rialto, al campo Santo Stefano fno al ponte Longo alla Giudecca, e alla Antica Locanda Montin
Anche Indiana Jones è passato da Venezia. Harrison Ford, in Indiana Jones e l’ultima crociata (Indiana Jones and the Last Crusade, ) approda a Venezia per cercare il padre Sean Connery, rapito dai nazisti, così come il favoleggiato Santo Graal. Alcuni sguardi ad alcuni luoghi simbolo della città, come il campanile di San Marco e la Punta della Dogana, appaiono nel flm, così come belle inquadrature del Canal Grande
Più iconico di Indiana Jones, c’è James Bond. Tre sono i flm di ambientati, fra gli altri luoghi, a Venezia. In Dalla Russia con amore (From Russia With Love, ) è a Venezia che Sean Connery e Daniela Bianchi affrontano l’assassina Rosa Klebb. È a Venezia che Roger Moore conduce una gondola ‘truccata’ in Moonraker ( ): fra le location del flm c’è anche Palazzo Pisani a Santo Stefano. E per poter attraversare il Canal Grande con uno yacht da crociera, la produzione di Casino Royale ha ottenuto uno speciale permesso. È l’unico autorizzato, da tre secoli in qua. Venezia è, si sa, la città più amata da Woody Allen. Che a Venezia si è sposato. E che a Venezia ha ambientato
Among the flm’s many shooting locations are the Gritti Palace in Campo Santa Maria del Giglio, Campiello Barbaro and the Rialto Fish Market.
We have not talked about Italian flms yet. But there is one epoch-making movie which is worth mentioning: it was awarded nine David di Donatello, fve Nastri d’argento and three nominations for Efa, the European Film Awards. It is Pane e tulipani (Bread and Tulips, ) by Silvio Soldini. It is the story of a Neapolitan married woman who ends up in Venice all alone for a number of adventurous circumstances. The shooting locations include some of the city’s lesser-known spots: Fondamenta Santa Giustina, Calle Lunga San Barnaba, Sacca della Misericordia, Campo San Francesco della Vigna
There have not been many flm adaptations of The Merchant of Venice by Shakespeare. But Michael Radford’s movie, of , mostly shot in the former Benedictine Monastery of San Giorgio Maggiore, is particularly interesting, if only because of Al Pacino playing the villain Shylock and Jeremy Irons playing the merchant Antonio.
Beautiful photography and wonderful views of the Grand Canal in The Tourist by Florian Henckel von Donnersmarck, with Johnny Depp and Angelina Jolie. We see them arriving at the Danieli Hotel, but the façade and interiors are those of Palazzo Pisani Moretta, and the balcony of Palazzo Querini Benzon. Also some lovely views of the Marciana Library on Piazza San Marco and of the Peggy Guggenheim Collection
gran parte del suo flm Tutti dicono I Love You (Everyone Says I Love You), del . Fra le molte location del flm troviamo il Gritti Palace in Campo Santa Maria del Giglio, campiello Barbaro e il mercato del pesce di Rialto
Finora non abbiamo parlato di flm italiani. Ma ce n’è uno che è epocale e ha vinto nove David di Donatello, cinque Nastri d’argento e tre nominations per gli Efa, gli European Film Awards. È Pane e tulipani (Bread and Tulips, ) di Silvio Soldini. La storia di una donna napoletana sposata che si ritrova da sola a Venezia, per una serie di circostanze rocambolesche. Fra le sue location angoli meno noti della città: fondamenta Santa Giustina, calle Lunga San Barnaba, la Sacca della Misericordia, campo San Francesco della Vigna
Poche sono state nella storia le trasposizioni cinematografche del Mercante di Venezia di Shakespeare. Ma quella di Michael Radford, del , girata in gran parte nell’ex monastero benedettino di San Giorgio Maggiore, è particolarmente interessante, non foss’altro per la presenza di Al Pacino nel ruolo del villain Shylock e di Jeremy Irons in quello del mercante Antonio. Bellissima fotografa, infne, splendide viste del Canal Grande, in The Tourist di Florian Henckel von Donnersmarck, con Johnny Depp e Angelina Jolie. Vediamo i due arrivare all’hotel Danieli: ma la facciata e gli interni sono del Palazzo Pisani Moretta, e il balcone di Palazzo Querini Benzon. Belli gli scorci della biblioteca Marciana di piazza San Marco e della Peggy Guggenheim Collection
Johnny Depp in The Tourist
Sergio Rubini, left, with actor Alessio Boni, right, on the set of Leopardi il poeta dell’infinito, the Rai mini-series that represents Rubini’s first television direction
HERE IS MY LEOPARDI
SERGIO RUBINI GOES BACK TO VENICE WITH THE TV MINI-SERIES ON THE POET GIACOMO LEOPARDI OF WHICH HE IS DIRECTOR AND TO PLAY ŠOSTAKOVIČ AT THE MALIBRAN SERGIO RUBINI RITORNA A VENEZIA CON ‘LEOPARDI’ LA MINISERIE RAI DI CUI È REGISTA E PER INTERPRETARE ŠOSTAKOVIČ AL MALIBRAN text Teresa Favi - photo Fabrizio De Blasio
Leopardi il poeta dell’infnito by Sergio Rubini was one of the most eagerly-awaited mini-series among those introduced at the Venice Film Festival. Presented in the Special Non-Competing Section, it is a great costume drama which offers an original yet historically rooted portrait of Giacomo Leopardi: a poet, philosopher, extraordinary genius, capable of igniting love’s sweet spark and political passion with his poetry. The leading character is played by Leonardo Maltese, co-starring with Alessio Boni, Valentina Cervi, Alessandro Preziosi, in addition to Giusy Buscemi, who plays Leopardi’s beloved Fanny Targioni Tozzetti, the symbol of unattainable love, and Cristiano Caccamo, playing Leopardi’s friend Antonio Ranieri. A Rai - IBC Movie -Rai Com production that will be aired on Monday, December 6 and Tuesday, December 7, 4 on channel Rai .
Therefore, Venice is back in the life of the great Italian flm director and actor who, in 99 , was awarded the FIPRESCI and Kodak-Cinecritica Prizes at the International Critics’ Week during the Venice Film Festival for his frst flm as director, La Stazione.
This time, almost simultaneously with the presentation of the miniseries, Rubini also staged Gli occhiali di Šhostakovich (Šhostakovich’s Spectacles) as a performer at the Venice’s Teatro Malibran.
But let’s start with the Leopardi mini-series. A great challenge considering that Leopardi is a monument of literature of all times. What idea did you start from to ft him into your idea of cinema?
I worked on Leopardi for a long time. Setting up, believing in it, fnding the fnancial support for this miniseries was a very complex operation. I started from the idea of making a flm for television thinking about cinema. My frst great challenge, in fact, was safeguarding the cinematographic language by undermining the idea that television productions are by their very nature more superfcial than big-screen works. I was able to rely on quality thanks to my producer and to Rai Television that
Leopardi il poeta dell’infnito di Sergio Rubini è stato uno dei titoli più attesi tra le miniserie presentate alla Mostra del Cinema di Venezia. In calendario tra le Proiezioni Speciali Fuori Concorso, si tratta una grande produzione in costume che restituisce un ritratto inedito pur storicamente coerente di Giacomo Leopardi. Poeta, flosofo, genio formidabile, in grado di incendiare coi suoi versi passioni amorose e ideali politici. Nei panni del protagonista è Leonardo Maltese, con lui, Alessio Boni, Valentina Cervi, Alessandro Preziosi, oltre a Giusy Buscemi che interpreta l’amata Fanny Targioni Tozzetti, emblema dell’amore irraggiungibile e a Cristiano Caccamo, nelle vesti dell’amico Antonio Ranieri. Una produzione Rai - IBC Movie - Rai Com che andrà in onda in due serate lunedì 6 e martedì 7 dicembre 4 su Rai . Dunque, Venezia torna nella vita del grande regista e attore italiano che qui, nel 99 , ricevette il Premio FIPRESCI e il Premio Kodak-Cinecritica alla Settimana Internazionale della Critica per il suo primo flm da regista La Stazione Questa volta, quasi in contemporanea alla presentazione della miniserie, Rubini ha anche portato in scena al Teatro Malibran di Venezia Gli occhiali di Šhostakovich Ma partiamo dalla miniserie su Leopardi. Un confronto non facile con un monumento della letteratura mondiale di tutti i tempi. Da quale idea è partito per affrontarlo nel modo più calzante alla sua idea di cinema?
Ho lavorato su Leopardi per tantissimo tempo. Allestire, crederci, riuscire a fnanziare questa miniserie è stata un’operazione davvero molto complessa. Sono partito dall’idea di fare un flm per la televisione pensando al cinema. La mia prima vera preoccupazione, infatti, è stata salvare il linguaggio cinematografco scardinando l’idea che le opere televisive siano più superfciali, fatte con meno attenzione di quella che si ha solitamente per le opere realizzate per le sale cinematografche. Ho potuto lavorare puntando sulla qualità grazie al mio produttore e alla Rai che ha creduto alla possibilità di una televisione fatta anche dagli autori - ho scritto infatti la sceneggiatura insieme ad Angelo Pa-
On the set of the Rai event mniseries that tells the human and historical story of the great poet Giacomo Leopardi. Co-produced by Rai Fiction, IBC Movie and Rai Com, it will be aired on Rai1 on December 16 and 17, 2024, and was presented in the Special Non-Competing Section at the 81st Venice Film Festival.
A major costume productionset and filmed in his native Recanati, Marche, Bari and Puglia, Mantua, Turin, Rome, Naples and Bologna
believe in making television by working with writers- I, in fac, wrote the script along with Angelo Pasquini and Carla Cavalluzzi - and not only with directors and makers.
What is your Leopardi like?
Different from what we’ve been taught in school, not the hunchback and far from the pained and constantly ill poet we’ve always thought he was. His pessimism was actually the fruit of an excess of energy. The challenge was portraying a pop Leopardi in order for his thought, not understood by his contemporaries, to be fully appreciated by the new generations.
What were the shooting locations?
Recanati, Mantova, Bari, Torino, Rome, Naples and Bologna, all beautiful locations, some of which I didn’t know myself and which, thanks to this movie, will become better known. Touring Italy made this project even more challenging and tiring, but it somehow refected Leopardi’s nomadism, in addition to making possible the flm’s funding, owing to the contributions of some of the regions where we shot the movie.
squini e Carla Cavalluzzi - e non solo da registi/realizzatori.
Com’è è il suo Leopardi?
Diverso da quello che abbiamo conosciuto sui banchi di scuola, senza gobba, lontano dalla fgura del poeta sofferente e sempre malato. Il suo pessimismo è semmai frutto di un eccesso di vitalità. Lo sforzo è stato raccontare un Leopardi pop affnché il suo pensiero, incompreso dai suoi contemporanei, potesse essere accolto appieno dalle nostre generazioni.
Quali sono state le location dove avete girato?
Recanati, Mantova, Bari, Torino, Roma, Napoli e Bologna, tutte location bellissime, alcune sconosciute anche a me, che grazie a questo flm potranno essere divulgate o ulteriormente diffuse. Anche questo continuo girovagare per l’Italia ha reso la realizzazione di questo progetto complessa e faticosa, ma in qualche modo ha rispecchiato il ‘nomadismo’ di Leopardi, oltre a rendere possibile il fnanziamento del flm che ha potuto usufruire dei contributi di alcune delle regioni che ci hanno ospitato.
‘OUR LEOPARDI HAS THE FLAIR OF AN EXUBERANT ENFANT PRODIGE WHO LONGS TO DEVOUR THE WORLD’
You are in Venice also to perform in Gli occhiali di Šostakovič at the Malibran Theater. Why did you accept this role?
The author, Valerio Cappelli, is a friend of mine. He showed me a text that I found very amazing and which allows all of us to know more about a quite untold story. I knew about Šostakovič’s music, but not his life. With this play, I learned about the frustration of an artist who was under the regime’s control and could not express his art to the fullest because of Stalin. A dramatic story. As an actor, what do you like about this character? His life makes us realize that even artists, who are often thought of as vain people constantly in need of being cheered by the audience, have an idea of the world that they need to express freely and rightly so, just like journalists, writers and intellectuals do, even if governments do not agree with their ideas. And anyway, we should all be free to tell our vision of the world.
Lei è a Venezia anche per interpretare al Teatro Malibran Gli occhiali di Šostakovič, perché ha accettato questo ruolo?
L’autore, Valerio Cappelli, è un mio amico. Valerio mi ha sottoposto un testo che mi ha molto colpito e che consente a tutti noi di conoscere a fondo una storia poco nota. Di Šostakovič conoscevo la musica ma non la vita. Con questa pièce ho scoperto la frustrazione di un artista controllato dal regime, che non poteva esprimere fno in fondo la sua arte perché doveva dar di conto a Stalin. Una storia drammatica.
Da interprete, cosa ama di questo personaggio?
La sua vita aiuta a capire che anche gli artisti, spesso immaginati come esseri vanitosi alla ricerca perenne dell’applauso che li gratifchi, hanno un’idea del mondo che devono poter esprimere liberamente ed è giusto che lo facciano, come devono poterlo fare i giornalisti, gli scrittori, gli intellettuali, anche se le loro idee non piacciono ai governi. Tutti noi, del resto, dovremmo essere liberi di raccontare la nostra visione del mondo.
Stefano Accorsi is an Italian actor born in 1971, and is appearing on RaiPlay in the series Marconi - The man who connected the world He will soon be starring in the film Una figlia and in season two of The Bad Guy
THE MAN OF THE FUTURE
STEFANO ACCORSI TELLS US ABOUT ‘HIS’ GUGLIELMO MARCONI AND THE NEW PROJECTS
STEFANO ACCORSI CI RACCONTA IL ‘SUO’ GUGLIELMO MARCONI E I NUOVI PROGETTI
text Matteo Parigi Bini - photo Kicca Tommasi courtesy Stand by me
“He was an enfant prodige of science and technology, and a highly capable businessman. His was an extraordinary life that not many people know about; I myself only discovered it thanks to the series.” These are the words of Italian actor Stefano Accorsi. We met him to fnd out about ‘his’ Guglielmo Marconi, whom he plays in the new series Marconi - The man who connected the world, released in the year that marks the 5 th anniversary of the great scientist’s birth, and now available on RaiPlay.
Marconi was an Italian genius and, like you, from Bologna. How did you feel about playing such an important character?
I think the fact that he was from Emilia region gave him the ability to turn his dreams into reality. But I realised that, like many people, I knew very little about Marconi. Like a lot of great fgures in history, he might appear to be an old-fashioned character, almost dusty. Initially I myself had that very impression, but it was quickly swept away once I began my background reading into his life.
What did you fnd out about Marconi?
His mother was a key fgure in his life, partly because of her Irish origins, which undoubtedly helped when it came to registering his patent in the United Kingdom, when he wasn’t yet being taken seriously in Italy. But he was exceptionally talented and a farsighted businessman who set up his own company around the same time, when he had just turned twenty. He was one of the most famous men in the world. After all – as the subtitle of the series emphasises – he was the man who connected the world, opening the way for everyone to communicate without the high costs of technology in that period.
What interested you most about Marconi the inventor and Marconi the man?
As an inventor, the combination of extraordinary scientifc knowledge and intuition that distinguished him from a very early age. When he had an idea, frst of all he read everything available on the subject, then started experimenting and, by trial and error, worked out, for example, how to send a signal from one point to another within the same room, then from one end of the garden to the other, then to the other side of a hill and, ultimately, all the way across the ocean. Regarding Marconi as a
“È stato un enfant prodige della scienza e della tecnologia e un uomo di affari molto capace. Una vita incredibile che in pochi conoscono e che io stesso ho scoperto grazie a questa serie.” A parlare è Stefano Accorsi. Lo incontriamo per farci raccontare del ‘suo’ Guglielmo Marconi, che ha interpretato nella nuova serie (Marconi - L’uomo che ha connesso il mondo), uscita nell’anno in cui ricorrono i 5 anni dalla nascita del grande scienziato e ora su RaiPlay.
Marconi, un genio italiano, bolognese come te. Cosa hai provato all’idea di interpretare un personaggio così importante?
Credo che il suo essere emiliano gli abbia dato la capacità di trasformare i sogni in realtà. Mi sono però reso conto che, come in molti, non conoscevo così bene la fgura di Marconi. Come tanti dei grandi della storia, può sembrare un personaggio datato, quasi ‘polveroso’. Io stesso ho avuto questo pensiero inizialmente, una sensazione che è stata spazzata via fn dalle prime letture che ho fatto per approfondire il personaggio.
Cosa hai scoperto di Marconi?
Sua madre è stata fondamentale, anche per le sue origini irlandesi, cosa che sicuramente lo ha facilitato a depositare il suo brevetto in Inghilterra, quando qui in Italia ancora non l’avevano preso sul serio, ma era un talento eccezionale e un businessman lungimirante, che, sempre in quegli anni, e quindi poco più che ventenne, fondò la sua compagnia. Era uno degli uomini più famosi del mondo. Dopotutto, come sottolinea il sottotitolo della serie, è stato ‘l’uomo che ha connesso il mondo’, dando la possibilità a tutti di comunicare senza le ingenti spese della tecnologia dell’epoca.
Cosa ti ha affascinato di più del Marconi inventore e del Marconi uomo?
Dell’inventore, il mix di grande competenza scientifca e intuito che lo ha contraddistinto fn da giovanissimo. Quando aveva un’intuizione, prima si documentava, poi cominciava a provare e sperimentando capiva, ad esempio, come condurre il segnale da un punto all’altro della stessa sala, poi da un angolo all’altro del giardino, poi di là dalla collina e poi addirittura oltreoceano. Del Marconi come persona, ho avuto l’impressione di un essere umano abbastanza solitario. Molto sociale da un certo
‘I WAS FASCINATED BY THE COMBINATION OF EXTRAORDINARY SCIENTIFIC KNOWLEDGE AND INTUITION THAT DISTINGUISHED HIM FROM A VERY EARLY AGE’
‘MI HA AFFASCINATO IL MIX DI GRANDE COMPETENZA SCIENTIFICA E INTUITO CHE LO HA CONTRADDISTINTO FIN DA GIOVANISSIMO’
man, I got the impression of a fairly solitary person. He was extremely sociable in some ways – he was also involved with many institutions – yet deep down, there was loneliness. His decision to live on board a yacht, the Elettra, with his family was also a way of being with his loved ones, but at the same time isolated, as if they were living on a small island. But his was an adventurous life, and in the flm it becomes a real spy story.
He defnitely had plenty of ups and downs in his life. At one point the regime was watching his every movement, because it had commissioned him to build the ‘death ray’. This led to a lot of talk about his relationship with Mussolini which, however, has been ruined as time went on, as not many people know. Partly because Marconi was against the idea of Italy entering the war, both due to his catholicism and because his main business was in the United Kingdom and he had no wish for the two countries to become enemies.
You’re the artistic director of Planetaria, a show created to educate the public and raise awareness of the environment and climate change...
We call it a festival; a three-day festival over a weekend that can engage everyone, including families and children. The basis is scientifc, but it also has that extra touch of empathy and involvement that’s typical of theatre. We’ve done some wonderful events that explore a future in which the human race has listened to the advice of scientists, overturning the common narrative that’s focused instead on catastrophe. In addition to its annual events, Planetaria will be continuing all year round, thanks to a simplifed format that we’ll be taking to theatres all over Italy.
And what’s Stefano Accorsi doing in his artistic career?
Recently out on Netfix is Cristina Comencini’s flm The Children’s Train which, like the novel of the same name it’s based on, tells the true and intensely harrowing story of thousands and thousands of children from Naples who after the war were sent to live with families in Emilia Romagna, where life was marginally easier; meaning they ended up with two families. 5 will see the release of season two of The Bad Guy, in which I play a new character that I can’t say much about at the moment. I’ve also just fnished shooting for Una fglia by Ivano De Matteo, one of the few directors who still shoot in 5 mm flm, an experience – indeed, a feeling – I’d almost forgotten. It’s a drama flm but we laughed a lot making it. Partly to exorcise the pain, and partly because sometimes laughter is the tool you need to get into a drama without being destroyed by grief.
punto di vista - era anche un uomo delle Istituzioni - però, con una solitudine di fondo. Anche la scelta di vivere con la sua famiglia a bordo di uno yacht, l’Elettra, era un modo per stare con i suoi affetti, ma di fatto isolati, come se abitassero su una piccola isola.
Una vita comunque avventurosa, che nel flm diventa una vera e propria spy story.
Sicuramente ha avuto una vita movimentata. A un certo punto il regime controllava ogni suo movimento, perché gli aveva commissionato ‘il raggio della morte’. Cosa che ha fatto tanto parlare dei suoi rapporti con Mussolini, che però, come in pochi sanno, si sono guastati strada facendo. Anche perché Marconi era contrario all’idea che l’Italia entrasse in guerra, sia perché era cattolico, sia perché la sua azienda principale si trovava in Inghilterra, per cui non voleva che i due paesi diventassero nemici.
Sei il direttore artistico di Planetaria, uno ‘spettacolo’ nato per sensibilizzare e informare il pubblico sul clima e climate change...
L’abbiamo defnito un ‘festival’. Un festival di tre giorni organizzato nel weekend per coinvolgere anche i bambini e le famiglie, con un’impostazione scientifca ma in più quel fattore di empatia e coinvolgimento che è proprio del teatro. Molto belli sono stati gli spettacoli dove abbiamo esplorato un futuro nel quale l’umanità ha tenuto conto delle indicazioni degli scienziati, ribaltando quindi il punto di vista più comune che parla invece di catastrof. Oltre all’appuntamento annuale, Planetaria vivrà tutto l’anno grazie a una versione ‘semplifcata’ che porteremo nei teatri di tutta Italia. Dal punto di vista artistico che cosa sta facendo Stefano Accorsi?
È appena uscito su Netfix Il treno dei bambini di Cristina Comencini, che, come il romanzo omonimo da cui è tratto, parla di una storia vera davvero intensa, quella di migliaia e migliaia di bambini di Napoli, che nel Dopoguerra furono affdati a famiglie dell’Emilia Romagna, dove c’era un po’ più di benessere, trovandosi così ad avere due famiglie. Nel 5 uscirà la seconda stagione di The Bad Guy, dove interpreto un nuovo personaggio di cui per ora non posso svelare tanto. Ho poi appena fnito le riprese di Una fglia di Ivano Di Matteo, uno dei pochissimi registi che gira ancora in pellicola, 5 mm, un’esperienza, anzi, un’emozione, che avevo quasi dimenticato. Un flm drammatico sul quale però abbiamo anche molto riso. Un po’ per esorcizzare, un po’ perché, a volte, ridere è la rincorsa che ti serve per entrare in un dramma senza farsi annichilire dal dolore.
Stefano Accorsi as the Italian genius Guglielmo Marconi in the series directed by Lucio
In the photos: some scenes on board the yacht Elettra, where Marconi lived, worked and travelled the world
Pellegrini.
The Mahabharata (ph. Gilles Abeggcourtesy Brook Production)
2. Vittorio Mezzogiorno, Bruce Myers and Peter Brook at Lido di Venezia in 1989 (ph. Saverio Ferragina)
3. Poster of the film that was shown in a restored version at the 81st Venice Film Festival
4. 6. Two scenes from the film (ph. Gilles Abegg - courtesy Brook Production)
5. Journalist Marlisa Trombetta, Peter Brook, Vittorio Mezzogiorno at Lido di Venezia in 1989 (ph. Saverio Ferragina)
Peter Brook IL MAHABHARATA
1. Vittorio Mezzogiorno in a scene from the film
A 173-MINUTE MASTERPIECE
5 YEARS ON, THE RESTORED VERSION OF PETER BROOK’S THE MAHABHARATA, STARRING VITTORIO MEZZOGIORNO, RETURNS TO VENICE
DOPO
5 ANNI È TORNATA A VENEZIA LA VERSIONE RESTAURATA DEL MAHABHARATA
DI PETER BROOK CON VITTORIO MEZZOGIORNO
As of this year, the Venice International Film Festival includes a new section devoted to television series and miniseries. Entrants in this category include Disclaimer, written and directed by Alfonso Cuarón, M. Son of the Century directed by Joe Wright and starring Luca Marinelli, and Sergio Rubini’s Leopardi with Leonardo Maltese. Meanwhile, looking back at memorable episodes in the festival’s long history, one that really stands out was the presentation 5 years ago of the three chapters of what was a TV miniseries before the term was coined. A restored version of Peter Brook’s epic The Mahabharata edited by Simon Brook (son of Peter Brook) will be screened in this year’s Venezia Classici section. It was a blockbuster of both big and small screens which, in its day, turned the spotlights not only on the celebrated British theatre director – borrowed by the flm world for the project – but also the unforgettable Vittorio Mezzogiorno as one of the protagonists. On its Venetian debut in 989 the flm was received with a -minute standing ovation, while the TV version won the Prix Italia and an Emmy Award in 99 . The Mahabharata, which runs for a total of 7 minutes, is set in ancient India, then known as Bharatavarsha. Two groups of cousins from warring royal families, the Pandavas and the Kauravas, struggle for control of the kingdom. Although they are descendants of two brothers who lived in peace, the rivalry between the factions leads to death and destruction, threatening the very balance of the universe. Ultimately, the Pandavas triumph, but the price of victory is incalculable. The war leaves a deep wake of ruin and sorrow, pushing them –and us – to refect on the true nature of victory and the real price of power. This monumental work explores the interweaving of war, ethics and power. It is not merely a narrative, but an epic story that transcends the limits of time and place, revealing the dilemmas and the devastating consequences arising from human choices. Even today, the flm retains its immediate impact and extraordinary universal relevance. The screening during the 8 st Venice Film Festival was attended by the well-known actress Giovanna Mezzogiorno, daughter of the late lamented Vittorio.
Da quest’anno la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografca di Venezia ha inaugurato una nuova sezione dedicata alle serie e alle miniserie televisive. Tra quelle presentate, ricordiamo Disclaimer di Alfonso Cuarón, M. – il fglio del secolo di Joe Wright con Luca Marinelli, e la proiezione di Leopardi di Sergio Rubini con Leonardo Maltese. Inoltre, ripercorrendo i passaggi memorabili della sua lunga storia, uno di questi fu senz’altro la presentazione, 5 anni fa, dei tre episodi di quella che era già una miniserie televisiva ante litteram, The Mahabharata, di Peter Brook che quest’anno nella sezione Venezia Classici viene riproposta in versione restaurata a cura di Simon Brook (fglio di Peter Brook). Un’impresa narrativa per il grande e piccolo schermo che all’epoca vide in primo piano, oltre al grande regista teatrale britannico prestato per l’occasione al cinema, anche l’indimenticabile Vittorio Mezzogiorno, uno degli interpreti, e che alla prima veneziana del 989 fu accolta da una standing ovazione di minuti di applausi, mentre la versione televisiva ricevette il Prix Italia e un Emmy Award nel 99 . The Mahabharata, della durata complessiva di 7 minuti, si svolge in un’epoca antica dell’India, conosciuta come Bharatavarsha. Due gruppi di cugini appartenenti alla stessa famiglia reale, i Pandava e i Kaurava, lottano per il controllo del regno. Nonostante discendano da due fratelli che vivevano in pace, la rivalità tra i cugini provoca morte e distruzione, minacciando l’equilibrio stesso dell’universo. Alla fne, i Pandava trionfano, ma il prezzo della vittoria è incalcolabile. La guerra ha lasciato una lunga scia di distruzione e lutto, spingendo loro e noi stessi a meditare sulla vera essenza della vittoria e sul reale costo del potere. Un’opera monumentale che esplora gli intrecci tra guerra, etica e potere. Non è semplicemente una narrazione, ma un’epopea che trascende i confni del tempo e dello spazio, rivelando i dilemmi e le devastanti conseguenze che derivano dalle scelte umane. Ancora oggi, il flm conserva un impatto immediato e una rilevanza universale straordinaria. Alla proiezione durante l’8 esima Mostra del Cinema di Venezia era presente anche la popolare attrice Giovanna Mezzogiorno, fglia del compianto Vittorio.
Henri Matisse Icaro, 1947
MAGICAL LIGHT
THE EXHIBITION DEDICATED TO HENRI MATISSE AT THE CANDIANI CULTURAL CENTRE IS A TRIUMPH OF COLOUR AND LIGHT
LA MOSTRA DEDICATA A HENRI MATISSE DEL CENTRO CULTURALE CANDIANI È UNA VERTIGINE DI LUCE E COLORE text Francesca Lombardi
“Colour above all, and perhaps even more than drawing is a means of liberation”. This is what Henry Matisse wrote at the height of his artistic maturity.
Master and founder of the Fauves (the beasts, the savages), painter of the joy of life, deep emotions translated into strong, bright colours, Matisse was in particular the interpreter of light, which was always at the centre of his research. Like many other artists of his time, his work was aimed at capturing the dazzling beauty of the Mediterranean sea. Matisse e la luce del Mediterraneo, on display at the Candiani Cultural Centre until 4 March, an exhibition dedicated to the master of the avant-garde movement of the th century which has the lights of the Mediterranean as its main theme, it is further proof of this statement. There are more than ffty artworks on display, starting from the valuable graphic collections of the International Gallery of Modern Art - which include three important lithographs of the French artist dating back to the 9 s and two drawings from his 947 works, as well as some of the artist’s masterpieces borrowed from the Philadelphia Museum of Art, the Národní Galerie of Prague, the Musée des Beaux-Arts of Bordeaux, the Musée des BeauxArts of Nancy, the Centre Pompidou in Paris, the Musée Albert-André of Bagnols-sur-Cèze and the Museum of the Twentieth Century of Milan. The exhibition is laid out in seven sections including La modernità viene dal mare, La Luce del Mediterraneo, L’età dell’oro, Il Mediterraneo, un paradiso unico, but also refections on decoration and embellishment, the charm of Moorish design, and the voluptuous fgures of odalisques in Arabesco e decorazione as well as Lusso, calma e voluttà which offers the perfect synthesis of the “pleasure in drawing” of which the philosopher Jean-Luc Nancy wrote. It then came natural
“Il colore, ancora più del disegno, è una liberazione”. Così scriveva Henry Matisse nel pieno della sua maturità artistica.
‘COLOUR ABOVE ALL, AND PERHAPS EVEN MORE THAN DRAWING IS A MEANS OF LIBERATION’. THIS IS WHAT HENRY MATISSE WROTE AT THE HEIGHT OF HIS ARTISTIC MATURITY
Maestro e capostipite dei Fauves - le belve, i selvaggipittore della gioia di vivere, delle emozioni profonde, tradotte in colori forti, vivaci, innaturali e soprattutto, Matisse era interprete della luce, che metteva al centro della sua ricerca. Il suo lavoro, come quello di tanti artisti della sua epoca mirava a catturare l’abbagliante bellezza del Mar Mediterraneo. La mostra Matisse e la luce del Mediterraneo dedicata al maestro delle Avanguardie del ‘9 al Centro Culturale Candiani fno al prossimo 4 marzo - un viaggio che ha come flo conduttore proprio la luce del Mediterraneo, è la riprova di questa affermazione. In mostra oltre cinquanta opere, partendo dalle preziose raccolte di grafca della Galleria Internazionale d’Arte Moderna - che annoverano tre importanti litografe dell’artista francese datate agli anni Venti e due disegni appartenenti alla sua produzione del 947 - poste accanto ai capolavori del maestro provenienti dal Philadelphia Museum of Art, dalla Národní Galerie di Praga, dal Musée des Beaux-Arts di Bordeaux, dal Musée des Beaux-Arts di Nancy, dal Centre Pompidou di Parigi, dal Musée Albert-André di Bagnols-sur-Cèze, dal Museo del Novecento di Milano. Sette le sezioni per indagare La modernità viene dal mare, La Luce del Mediterraneo, L’età dell’oro, Il Mediterraneo, un paradiso unico, a cui si affancano le rifessioni sul decorativo e l’ornamento, il fascino delle linee moresche, le languide fgure femminili in veste di odalische in Arabesco e decorazione fno alla sintesi perfetta di Lusso, calma e voluttà e del “disegno del piacere”, di cui scrive il flosofo Jean-Luc Nancy. Nasce così spontaneamente il dialo-
Henri Matisse La finestra aperta 1919
3.
5. Corrado Balest Casa greca
1. Pierre Bonnard Nudo allo specchio, 1931
2. Maximilien Luce, Rotterdam, 1900
Charles George Dufresne Spiaggia, 1930 ca. 4. Henri Matisse Odalisca gialla, 1937
to include also pieces from various authors who worked on the inner qualities of painting, pursuing a poetic intent: Henri Manguin, André Derain, Albert Marquet, Maurice de Vlaminck, Raoul Dufy and Pierre Bonnard. Despite their distinct research and works, theirs is a choral story: from the friendship between Derain and Matisse who travelled together along the Mediterranean coast of France in summer 9 5 to the signifcance of some places such as Nice, Arles, and Saint-Tropez - the latter being an icon of twentieth-century art and culture. The exhibition closes with Matisse’s last revolutionary creative phase, represented by Dal colore alla forma: it shows the making of papiers découpés, cut out and pasted sheets of coloured paper where the French Master reached the peak of his synthesis of expression. From similar Venetian artists such as Renato Borsato or Saverio Barbaro to the fgurines of Chris Ofli and up to the compositions of Marinella Senatore, the dignity of the decorative, ornament, design and stylisation of the fgure emerges in the last section of the exhibition as perhaps the most important legacy that Matisse has left to contemporary age.
MATISSE WAS IN PARTICULAR THE INTERPRETER OF LIGHT, WHICH WAS ALWAYS AT THE CENTRE OF HIS RESEARCH
go con diversi autori che hanno lavorato sulle qualità interiori della pittura, inseguendo la poetica: Henri Manguin, André Derain, Albert Marquet, Maurice de Vlaminck, Raoul Dufy e Pierre Bonnard. Ricerche e produzioni distinte creano tuttavia un racconto corale: dall’amicizia tra Derain e Matisse, in viaggio sulla costa mediterranea della Francia nell’estate del 9 5, alla centralità di alcuni luoghi, come Nizza, Arles, SaintTropez, quest’ultima divenuta icona dell’arte e della cultura del Novecento. L’esposizione si chiude con l’ultima rivoluzionaria fase creativa di Matisse. Dal colore alla forma prende avvio dalla produzione dei papiers découpés, fogli di carta colorata ritagliati e incollati nei quali il Maestro francese porta al massimo la sintesi dell’espressione. Dagli epigoni di area veneziana, come Renato Borsato o Saverio Barbaro, alle fgurine di Chris Ofli e fno alle composizioni di Marinella Senatore, la dignità del decorativo, dell’ornamento, del disegno e della stilizzazione della fgura emerge nell’ultima sezione della mostra come il lascito forse più importante che Matisse fa all’età contemporanea.
Eleonora Duse, La Gioconda, ph. Byron, 1900 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma
REVOLUTIONARY BEAUTY
PALAZZO CINI DEDICATES ITS ROOMS TO ELEONORA DUSE FOR A SPECIAL EXHIBITION FULL OF WONDER
PALAZZO CINI DEDICA LE SUE STANZE A ELEONORA DUSE PER UNA MOSTRA INEDITA E RICCA DI RIFLESSIONI text Francesca Lombardi
“...she is not simply beautiful. With her opaque and slightly olive paleness, her black strands of hair hanging from her broad forehead, her diagonal eyebrows, beautiful eyes which show a compassionate look, her large mouth, thick when resting but incredibly mobile and plastic[…] Her voice is soft and elegant” This is how Eleonora Duse was described at the height of her splendour and fame, just before the beginning of her relationship with Gabriele D’Annunzio. On the centenary of her death, Palazzo Cini in San Vio celebrates the actress with an important exhibition, Eleonora Duse mito contemporaneo, open until 13 October
THE EXHIBITION IS PART OF AN EXTENSIVE PROGRAMME OF INITIATIVES, PROJECTS AND EVENTS THAT THE INSTITUTE IS CARRYING OUT ON THE OCCASION OF THE CENTENARY OF THE DEATH OF ELEONORA DUSE
The rooms located on the frst foor showcase a distinguished character: clothes, objects, photographs and documents entice visitors to enter in the world of Eleonora Duse. The exhibition project is curated by the Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini which houses the largest collection of objects and documents belonging to the actress. The exhibition is part of an extensive programme of initiatives, projects and events that the institute is carrying out on the occasion of the Centenary of the death of Eleonora Duse. Eleonora Duse was a revolutionary actress who promoted a new model of a theatre artist, acclaimed by all audiences around the world: conscientious, independent and constantly on the lookout for new challenges.
Proof is the collection of objects included in this exhibition, even starting from the clothes on display: it is not easy to distinguish her stage costumes from her own
“…è molto più che bella. D’un pallore opaco e un po’ olivastro, la fronte solida sotto le ciocche nere, le sopracciglie serpentine, i begli occhi dallo sguardo clemente, una bocca grande, pesante nel riposo ma incredibilmente mobile e plastica[…]. La voce è chiara e fne” Così veniva descritta Eleonora Duse, all’apice di splendore e fama, alla vigilia dell’inizio della relazione con Gabriele D’Annunzio. Nell’anniversario dei anni della sua scomparsa Palazzo Cini a San Vio dedica fno al 13 ottobre una grande mostra all’attrice, Eleonora Duse mito contemporaneo. Le stanze del primo piano sono attraversate dalle tracce di una personalità straordinaria: vestiti, oggetti, fotografe e documenti invitano i visitatori a entrare nel mondo di Eleonora Duse. Il progetto espositivo è curato dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini che custodisce il più grande archivio di oggetti e documenti appartenuto all’attrice. La mostra rientra nel ftto programma di iniziative, ricerche ed eventi che l’Istituto sta realizzando in occasione del Centenario dalla scomparsa di Eleonora Duse. Eleonora Duse è stata un’attrice rivoluzionaria acclamata dai pubblici di tutto il mondo, che promosse un nuovo modello di artista teatrale: consapevole, indipendente e costantemente alla ricerca di nuove sfde.
Lo testimonia anche il corpus di oggetti in mostra. A cominciare dagli abiti esposti che non è facile distinguere tra costumi di scena e abiti personali soprattutto
Some images of the exhibitions
The clothes on display include ten perfectly preserved haute couture pieces which evoke the charm of that era and the sophisticated taste of the dressmaking world. In the center, on right: Eleonora Duse Antonio e Cleopatra by W. Shakespeare ph. Pau Audoaurd, 1890 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma Fondazione Giorgio Cini
ELEONORA DUSE WAS A REVOLUTIONARY ACTRESS, CONSTANTLY ON THE LOOKOUT FOR NEW CHALLENGES FU UNA ATTRICE RIVOLUZIONARIA, SEMPRE ALLA RICERCA DI NUOVE SFIDE
clothes, especially those worn during her mature years, after books and travel had turned her into a sophisticated lady, only seemingly plain. The clothes on display include ten perfectly preserved haute couture pieces which evoke the charm of that era and the sophisticated taste of the dressmaking world. This is seen in the black velvet coat lined in red satin, made in 9 by Magugliani. And then two other pieces (one shown to the public for the frst time) created by the Jean Philippe Worth fashion house in the 9 s and another from one of the frst fashion houses operating between London and Paris at the turn of the centuries: two garments in silk crepe fabric, one ivory-coloured and the other black. Di Paul Poiret, the artist who designed the frst type of women’s trousers at the beginning of the th century, is instead present with a splendid cloak in cotton and blue-red silk taffeta with hazelnut decoration. And fnally, six garments made by Mariano and Henriette Fortuny, including some in silk taffeta, all designed between 9 9 and 9 .
Among the objects, there is a gold Cartier watch which is being exhibited for the frst time. It features two engraved Ds that probably mean Duse and D’Annunzio. There are also stamps, signets and her passports. Finally, some photographs on display which have become emblems of the actress’ public image. The shot chosen as the photo-symbol for the exhibition, for example, is one by Joseph Byron ( 8 7- 9 ), the photographer who experimented frst with the use of fash on stage. Taken around 9 , it shows Eleonora Duse in the part of the female protagonist of Gabriele D’Annunzio’s La Gioconda. This revealing journey into the personality of Duse acquires even more meaning in the rooms of Palazzo Cini, embellished with art collections which another woman, Yana Cini Alliata di Montereale, daughter of Vittorio Cini donated to the Foundation in 98 . On the second foor, there is the exhibition of Martha Jungwirth (a painter of great strength and personality). Thus, the house-museum seems to vibrate with the sound of the voices of these extraordinary women who until October will be together in an absolutely extraordinary atmosphere.
quando la maturità, le letture, i viaggi, la trasformano in una donna raffnata, solo apparentemente semplice. Sono dieci i modelli di alta sartoria, perfettamente conservati, presenti in mostra, che restituiscono il fascino dell’epoca e il gusto sofsticato del linguaggio sartoriale. Così ci appare il soprabito in velluto nero foderato in raso rosso, realizzato nel 9 dalla sartoria Magugliani. E poi due modelli (uno dei quali esposto al pubblico per la prima volta) creati dall’atelier Jean Philippe Worth negli anni Dieci, una delle prime case di moda attiva tra Londra e Parigi a cavallo tra i due secoli: sono due costumi in crespo di seta, uno color avorio e l’altro nero. Di Paul Poiret, invece, l’artista che agli inizi del XX secolo realizzò la prima forma di pantalone al femminile, è presente uno straordinario soprabito in cotone e taffetà di seta blu-rosso con decori nocciola. E infne sei capi realizzati da Mariano e Henriette Fortuny, tra cui alcuni in taffettà di seta, tutte creazioni realizzate tra il 9 9 e il 9 .
Tra gli oggetti, viene esposto per la prima volta l’orologio Cartier d’oro, che ha incise le due D intrecciate, che si possono interpretare come le iniziali Duse e D’Annunzio, e poi timbri, sigilli e i suoi passaporti.
Tra le fotografe in mostra, infne, alcune sono diventate gli emblemi dell’immagine pubblica dell’attrice. Lo scatto scelto come foto-simbolo per la mostra, ad esempio, è di Joseph Byron ( 8 7- 9 ), il fotografo che tra i primi ha sperimentato l’uso del fash in scena. Scattata attorno al 9 , coglie Eleonora Duse nella parte della protagonista femminile de La Gioconda di Gabriele D’Annunzio.
Questo viaggio nella personalità della Duse, risalta ancora di più a Palazzo Cini, tra le stanze impreziosite delle collezioni d’arte che un’altra donna, Yana Cini Alliata di Montereale, fglia di Vittorio Cini, ha donato alla Fondazione nel 98 . Al secondo piano la mostra di Martha Jungwirth, voce pittorica di grande forza e personalità. La casa-museo sembra così vibrare tra le voci di queste donne straordinarie che fno al ottobre vivranno assieme creando un dialogo e un’atmosfera assolutamente inedita.
Giorgio Cini Foundation, on the island of San Giorgio Maggiore, location of Homo Faber (ph. Matteo De Fina courtesy Giorgio Cini Foundation)
THE VALUE OF BEAUTY
HOMO FABER 2024 RETURNS TO VENICE WITH EUROPE’S ARTISANAL CRAFTS
HOMO FABER . A VENEZIA TORNA L’APPUNTAMENTO CON I MESTIERI D’ARTE D’EUROPA
text Virginia Mammoli
On these pages: some of the protagonists of Homo Faber Here: Sergio Boldrin of La Bottega dei Mascareri (ph. Dario Garofalo)
The premier cultural event dedicated to Europe’s artisanal crafts, set in the prestigious Giorgio Cini Foundation in Venice, is back for with a month-long edition in September. We are talking about Homo Faber, an extraordinary showcase on contemporary high artisanry, curated by the Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship. First launched in 8, this biennial event returns to Venice with ten unmissable exhibitions and an exceptional artistic director, the acclaimed flmmaker Luca Guadagnino, alongside architect Nicolò Rosmarini. We spoke with Alberto Cavalli, executive director of the Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship and general manager of the Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, coordinator of the Homo Faber in Città project, which opens the doors of seventy temples of savoir-faire to visitors, where they can admire the work of master glassmakers, tailors, woodcarvers, cabinetmakers, shoemakers, bead stringers, ceramicists and many more.
ALBERTO CAVALLI, EXECUTIVE DIRECTOR OF MICHELANGELO FOUNDATION, PROMOTER OF HOMO FABER
Why has Venice been chosen for Homo Faber since its frst edition?
Venice is the handmade city par excellence. Like the artisanal crafts, it is both fragile and powerful: its beauty transcends time. And like the crafts of art, it is constantly under threat of disappearing. In Venice, the legacy of the past meets the contemporary allure; art intersects with commerce; talent encounters opportunity; and projects take on the iridescent colours of dreams. It is a unique place in the world.
What is the deep meaning of an event such as Homo Faber?
The uniqueness of Homo Faber comes from several factors. The values it embodies, for instance: Homo Faber aims to celebrate a more human, profound, and authentic way of showcasing artisan talent. Then there are the numbers: ten
Il primo grande evento culturale dedicato ai mestieri d’arte d’Europa. Una location di prestigio come la Fondazione Giorgio Cini a Venezia. Un successo che per questo ha portato a un’edizione che dura tutto il mese di settembre. Stiamo parlando di Homo Faber, straordinaria fnestra sull’alto artigianato contemporaneo, curata dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship. Un evento biennale andato in scena per la prima volta nel 8, che torna a Venezia con dieci imperdibili mostre e un direttore artistico d’eccezione, il regista Luca Guadagnino, insieme all’architetto Nicolò Rosmarini. Ci siamo fatti raccontare di più da Alberto Cavalli, executive director della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship e general manager della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, coordinatrice del progetto Homo Faber in Città, che apre ai visitatori le porte di settanta templi del saper fare, dove ammirare l’opera di maestri del vetro, sarti, intagliatori, ebanisti, calzolai, impiraresse, ceramisti e molto altro.
Perché, fn dalla prima edizione, è stata scelta Venezia come sede di Homo Faber?
Venezia è la città fatta a mano per eccellenza. Come i mestieri d’arte, è fragile e potente: la sua bellezza la pone al di fuori del tempo. E come i mestieri d’arte, è costantemente minacciata dal rischio di scomparsa. A Venezia l’eredità del passato incontra le suggestioni del contemporaneo; l’arte trova il commercio; il talento incontra l’opportunità; il progetto si veste dei colori iridescenti del sogno. È un luogo unico al mondo.
Qual è il signifcato profondo di una manifestazione come Homo Faber?
L’unicità di Homo Faber è data da diversi fattori. I valori che la animano, per esempio: Homo Faber nasce per valorizzare un modo più umano, più profondo e più autentico di celebrare il talento artigiano. Ci sono poi i numeri: dieci mo-
ph. Laila Pozzo
1. Capricci contemporanei by Pol Polloniato (ph. Alberto Parise)
2. Scrigno trionfi by Percossi Papi (ph. Valeria Percossi Papi)
3. Moonlander by Job & Ganci Argenterie for Doppia Firma (ph. Laila Pozzo)
‘HOMO FABER AIMS TO CELEBRATE A MORE HUMAN, PROFOUND, AND AUTHENTIC WAY OF SHOWCASING ARTISAN TALENT’
‘HOMO FABER NASCE PER VALORIZZARE UN MODO
PIÙ UMANO, PIÙ PROFONDO E PIÙ AUTENTICO DI CELEBRARE IL TALENTO ARTIGIANO’
exhibitions, eight hundred objects, fve hundred craftsmen, sixty-fve Young Ambassadors, tens of thousands of visitors - impressive fgures, which testify to the interest that the art professions can arouse. And the goals: to restore value and visibility to these often unknown heroes who, every day, create the forms of beauty that make us fall in love, and accompany every phase of our lives. What is the theme of this new edition?
‘The Journey of Life’ is the theme chosen to highlight the role that artisans play in the most important moments of human life: from birth to death, passing through love, dreams, nature, travel... Moments marked by special objects, profound gestures. Objects crafted by artisans, made to last and gain value over time, precisely because they are rich in emotional values that tell the story of what we hold most precious: life itself.
How did director Luca Guadagnino, artistic director for 2024, approach the theme?
Luca Guadagnino, together with architect Nicolò Rosmarini, has created an unforgettable experience. Working like a true master craftsman, he has put his visionary talent to work to transform each exhibition space into a true celebration of mastery. This ‘journey of a lifetime,’ thanks to their talent, is also a journey into beauty and wonder. Which work impressed you the most this year?
The marvellous enamel casket by Diego Percossi Papi, a Roman jeweller, inspired by the game of tarot cards. Besides Homo Faber in the City, what initiatives accompany the event?
The Michelangelo Foundation - created by Johann Rupert and Franco Cologni to promote and protect the art professions internationally - has enriched the Homo Faber constellation with two other projects: the Homo Faber Guide, a free downloadable app that features nearly artisans in over countries in Europe and the rest of the world, and the Homo Faber Fellowship, a project aimed at young artisans, which supports and fnances the artisans of the future through international training internships. Do you have a special place in Venice?
The Chiostro dei Cipressi (Cloister of the Cypresses) at the Giorgio Cini Foundation: for me it is an extraordinary place, rich in charm and flled with silence, light, and meaning.
stre, ottocento oggetti, cinquecento artigiani, sessantacinque Young Ambassadors, decine di migliaia di visitatori... cifre ragguardevoli, che testimoniano l’interesse che i mestieri d’arte sanno suscitare. E ci sono le fnalità: ridare valore e visibilità a questi eroi spesso sconosciuti che, ogni giorno, creano le forme della bellezza che ci fanno innamorare, e che accompagnano ogni fase della nostra vita.
Qual è il tema di questa nuova edizione?
‘Il viaggio della vita’. Scelto per mettere in luce il ruolo che gli artigiani rivestono nei momenti più importanti della vita umana - dalla nascita alla morte, passando per l’amore, i sogni, la natura, i viaggi… - sempre accompagnati da oggetti speciali e gesti profondi. Oggetti realizzati da artigiani, fatti per durare e per assumere valore nel tempo, proprio perché ricchi di valori affettivi che raccontano ciò che abbiamo di più prezioso: la vita stessa.
Come ha affrontato il tema il regista Luca Guadagnino, direttore artistico per questo 2024?
Luca Guadagnino, insieme all’architetto Nicolò Rosmarini, ha creato un’esperienza indimenticabile. Lavorando come un vero maestro artigiano, ha messo il suo talento visionario all’opera per trasformare ogni spazio espositivo in una vera e propria celebrazione della maestria. Questo ‘viaggio della vita’, grazie al loro talento, è anche un viaggio nella bellezza e nella meraviglia.
L’opera che l’ha colpita di più quest’anno?
Il meraviglioso scrigno smaltato di Diego Percossi Papi, gioielliere romano, ispirato al gioco dei tarocchi.
Oltre a Homo Faber in Città, quali iniziative accompagnano l’evento?
La Michelangelo Foundation - creata da Johann Rupert e Franco Cologni per promuove e protegge i mestieri d’arte a livello internazionale - ha arricchito la costellazione Homo Faber con altri due progetti: la Homo Faber Guide, una app scaricabile gratuitamente, che presenta quasi artigiani in più di paesi, tra l’Europa e il resto del mondo, e la Homo Faber Fellowship, un progetto rivolto ai giovani artigiani, che sostiene e fnanzia gli artigiani del futuro grazie a dei tirocini formativi a livello internazionale.
Un suo luogo speciale a Venezia?
Il Chiostro dei Cipressi della Fondazione Giorgio Cini; per me è un luogo straordinario, ricco di fascino e denso di silenzi, di luci, di signifcati.
A noble 18th-century palazzo overlooking the Grand Canal, steeped in art and history. More than an exclusive hotel, this is a journey within a journey, where visitors can fully experience the beauty of Venice
NOBLE ELEGANCE
CA’ SAGREDO, A PATRICIAN PALACE WHERE GUESTS CAN DISCOVER AND EXPERIENCE VENICE AT ITS MOST STUNNING
CA’ SAGREDO, UNA DIMORA PATRIZIA DOVE SCOPRIRE E VIVERE LA VENEZIA PIÙ PREZIOSA
Beauty, history, art and aristocratic elegance… this is the intoxicating mix that greets you as you cross the threshold of Ca’ Sagredo, perhaps disembarking on its distinctive jetty on the Grand Canal, whose waters refect the building’s magnifcent Byzantine-era facade. No mere luxury hotel, this is an immersion in Venetian charm, a journey within a journey that allows visitors to fully experience this extraordinary city which so many have tried to imitiate all over the world, without success. This splendid 18th-century palazzo, with its entrance on the picturesque Campo Santa Sofa, takes its name from the last noble Venetian family to own and love it, and who turned it into the unparalleled repository of art and creativity it is today, with a collection of artworks that bears comparison with the city’s most celebrated museums.
Pietro Longhi, the painter of the spectacular fresco that surmounts and embraces the monumental staircase designed in the 8th century by architect Andrea Tirali; Giambattista Tiepolo and Sebastiano Ricci, whose incredible stucco work adorns the ceiling of the storied Suite 4 – one of the 4 elegant rooms and suites in today’s hotel – and Gaspare Diziani, the painter and engraver responsible for the beautiful frescoes in the golden Sala della Musica, lit by antique chandeliers and still echoing with harmonious melodies that evoke stately balls. One of the building’s most astonishing rooms - along with the spacious Portego hall and the Library - and listed as a national monument, it is connected with a suite on the foor above by a gorgeous little staircase concealed in one of the cupboards. In this extraordinary setting, guests can also experience the favours of Venice at the Alcova restaurant headed by chef Remo Marchiori, its splendid panoramic terrace overlooking the Grand Canal offering delightful views of the Rialto Market, which supplies the restaurant’s fresh local produce.
An utterly authentic experience.
Bellezza, storia, arte, eleganza aristocratica... è questo l’inebriante mix che avvolge chi varca la soglia di Ca’ Sagredo, magari sbarcando sul suo caratteristico molo affacciato sul Canal Grande, dove si specchia la sua magnifca facciata di origine bizantina. Non un semplice hotel di lusso, ma un’immersione nel fascino di Venezia, un viaggio nel viaggio, che permette di vivere a pieno questa città che in tanti, in tutto il mondo, hanno provato a imitare, senza però riuscire nell’impresa.
Questo splendido palazzo del XIII secolo, con ingresso anche dal pittoresco Campo Santa Sofa, prende il nome dall’ultima nobile famiglia veneziana che l’ha posseduto e amato e che l’ha reso l’inestimabile scrigno di arte e creatività che è ancora oggi, con un elenco di opere d’arte che non temerebbe il confronto con preziosi musei. Pietro Longhi, autore del magnifco affresco che sovrasta e abbraccia lo scalone monumentale progettato nel Settecento dall’architetto Andrea Tirali, Giambattista Tiepolo, Sebastiano Ricci, i cui incredibili stucchi decorano il sofftto della storica Suite 4 - una delle 4 eleganti camere e suite che conta oggi l’hotel -, e Gaspare Diziani, pittore e incisore a cui si devono i bellissimi affreschi della dorata Sala della Musica illuminata da antichi lampadari e ancora pervasa da armoniose melodie che riportano alla mente nobili servate danzanti. Uno degli ambienti più stupefacenti del palazzo, insieme all’ampio salone del Portego e alla Sala della Biblioteca, riconosciuta come Monumento Nazionale, collegata a una suite al piano superiore grazie a una suggestiva scaletta nascosta in uno degli armadi.
In questo incredibile contesto si può assaporare Venezia anche a tavola, grazie al ristorante L’Alcova guidato dallo chef Remo Marchiori, con una splendida terrazza panoramica sul Canal Grande che offre un’incantevole vista sul Mercato di Rialto, da cui provengono i prodotti freschi e di stagione. Un’esperienza di pura autenticità.
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FRANCESCO CARROZZINI AND MILAN: MEMORIES AND HERITAGE
FRANCESCO CARROZZINI E MILANO: RICORDI E HERITAGE text Francesca Lombardi
Via della Spiga (ph. Niccolò Rastrelli)
In these photos Francesco’s debut in the lungometrage, The suspended sun, adaptation of Jo Nesbo’s romance Midnight sun and interpreted by Charles Dance, Peter Mullan, Jessica Brown Findlay and Alessandro Borghi; and Supersex, based on the life of iconic porn star Rocco Siffredi. The series had its world premiere at the 74th Berlin International Film Festival in February 2024
De Niro’s smile, Keith Richards’ gnarled hands, a splendid, unusually street, Naomi. While images of a glossy universe, very distant from us, scroll by, Francesco tells his story.
The family of today and that of yesterday. A special mother, a beloved father he talks about as if he were the more intimate aspect of his past. Beyond photography, his flm debut, The Hanging Sun, an adaptation of Jo Nesbo’s novel Midnight Sun, starring, among others, Alessandro Borghi, was chosen as the closing flm of the 79th Venice Film Festival in . Again with Alessandro, Francesco recently directed some episodes of the Netfix original series Supersex, based on the life of porn star Rocco Siffredi. Today he lives in the United States with his wife Bee and their son, but he grew up in Milan. “Milan is home, for better or for worse I owe a lot to the city. The Milan I grew up in was very different from the current one, much less stimulating and international, but I was lucky enough to be exposed to the world of fashion and art from an early age... I was lucky to be able to participate in the best this place had to offer”.
FRANCESCO CARROZZINI, PHOTOGRAPHER AND FILM DIRECTOR, HAS DIRECTED TWO EPISODES OF ‘SUPERSEX’
His Milan today is made of memories and dreams, it is a city that smells of childhood and projects, in which his perception of the golden world in which he was immersed was somehow muffed. Because children’s eyes are all the same and transform reality, even when it is perfect, so it comes within their grasp. Franca: Chaos and Creations, which premiered on Netfix in 7, gently lifted the veil on a wonderful woman, sometimes diffcult but always free. But above all it told a fragment of a family relationship that represents impetus and limits for everyone, and no less for Francesco. In the background, a vibrant and complex city that one either hates or loves.
Il sorriso di De Niro, le mani nodose di Keith Richards, una splendida Naomi insolitamente street. Mentre scorrono immagini di un universo patinato e lontanissimo per noi, Francesco si racconta.
La famiglia di oggi e quella di ieri. Una madre speciale, un padre amato di cui parla come fosse un risvolto più intimo del suo passato. Oltre la fotografa, il suo debutto nel cinema, The hanging sun, adattamento del romanzo di Jo Nesbo Midnight sun, è stato scelto come flm di chiusura del 79° Festival del Cinema di Venezia nel . Interpretato tra gli altri da Alessandro Borghi, sempre con Alessandro, Francesco ha recentemente diretto gli episodi della serie originale Netfix Supersex, basata sulla vita dell’iconica pornostar Rocco Siffredi. Oggi vive negli stati Uniti con la moglie Bee e il fglio, ma è cresciuto a Milano “Milano è casa, nel bene e nel male devo tanto alla città. La Milano in cui sono cresciuto era molto diversa da quella attuale molto meno stimolante ed internazionale ma io ho avuto la fortuna di essere esposto sin da piccolo al mondo della moda e dell’arte...sono stato fortunato a poter partecipare al meglio che questo luogo aveva da offrire”.
La sua Milano di oggi è fatta di ricordi, una città che sa di infanzia e di progetti, in cui quel mondo dorato in cui era immerso arrivava attutito. Perché gli occhi dei bambini sono tutti uguali e trasformano la realtà, anche quella perfetta, per essere alla loro portata. Franca: Chaos and Creations, presentato in anteprima su Netfix nel 7, ha dolcemente sollevato il velo su una donna meravigliosa, talvolta diffcile ma sempre libera. Ma soprattutto ha raccontato un frammento di rapporto familiare che rappresenta per tutti, e non meno per Francesco, slancio e limite. Sullo sfondo una città vibrante e complessa che si odia o si ama.
MILANO ITINERARY
ph. Brantley Gutierrez
PEREGO GARDENS
A true place of the soul. The house where I lived for 7 years overlooked this peaceful oasis, a special place.
TRIENNALE DI MILANO
I’d like to see my photos displayed at the Triennale di Milano. It would be an excellent return home.
My favorite places
DELLA SPIGA I went to the Rossari Castiglioni kindergarten and primary school here. I’ve walked that road more times than any other in my life.
CHIESA DEL CARMINE
An example of Milanese Renaissance architecture, designed by Guiniforte Solari, which overlooks one of the city’s loveliest squares.
VIA
Brera Discrict (ph. Giulio Boem)
1. 5. Antica Trattoria della Pesa
2. Bar Magenta
3. Spazio 900
4. La Libreria Internazionale Ulrico Hoepli
6. Teatro alla Scala
Francesco Carrozzini
shared his favourite places with us.
What emerges is an intimate, never predictable Milan, made of beautiful things that never go out of style. Thus, among early th-century buildings, gardens with centuries-old plants and old restaurants, we leave behind frenetic, international Milan to experience a ‘bourgeois’ city, in the most elegant sense of the word.
Food & Shopping
Antica trattoria della Pesa, dal 1880
Everything in this trattoria has remained the same since 88 , even the booth with the weighing machines, once used for the Porta Comasina customs offce. Arrigo Boito and Indro Montanelli, Mondadori and Rizzoli were regulars here. In the 9 s, even Ho Chi Minh worked there in the kitchen, who in addition to being a revolutionary, was also a cook in his lifetime. You have to try the ossobuco. Viale Pasubio, .
Bar Magenta
It was 9 7 when it opened its doors in Milan, close to Sant’Ambrogio and Da Vinci’s Last Supper, a place destined to remain in the hearts of the Milanese, today as then.
The Bar Magenta, on the corner of Via Carducci, is an architectural triumph, in perfect Art Nouveau style, designed by architect Ghirardelli. For nostalgics, but not only.
Spazio 900
Dedicated to lovers of modern antiques and design, in this unique space, th century styles and trends will transport you to a world reminiscent of the bourgeois interiors of Moravia’s novels, a clever mix that tells of a new contemporary elegance.
La Libreria Internazionale Ulrico Hoepli
Established in Milan by Ulrico Hoepli in 87 . Located in the heart of Milan, a short distance from the Duomo, its shelves house over , books, distributed across a fve-story display space. The bookstore has over booksellers, highly specialized in all subjects. A fascinating and contemporary universe.
Francesco Carrozzini ci ha confdato i suoi posti del cuore. Ne emerge una Milano intima e mai scontata, fatta di cose belle che non passano di moda. Così tra palazzi del primo ‘9 , giardini con piante secolari e vecchi ristoranti, ci lasciamo alle spalle la Milano frenetica e internazionale per vivere una città ‘borghese’, nel senso più elegante della parola.
Antica trattoria della Pesa, dal 1880
Tutto in questa trattoria è rimasto uguale dal 88 persino il gabbiotto con i macchinari della pesa, un tempo utilizzata per il dazio di Porta Comasina. Frequentata da Arrigo Boito e Indro Montanelli, dai Mondadori e dai Rizzoli, nelle cucine, negli anni ‘ , ci ha lavorato fnanche Ho Chi Minh, che oltre ad essere un rivoluzionario, nella vita è stato un cuoco. Da non perdere l’ossobuco. Viale Pasubio, .
Bar Magenta
Era il 9 7 quando apriva i battenti a Milano, a pochi passi da Sant’Ambrogio e dal Cenacolo Vinciano, un locale destinato a rimanere nel cuore dei milanesi, oggi come allora.
Il Bar Magenta, all’angolo con via Carducci, è un trionfo architettonico, in perfetto stile liberty, frmato dall’architetto Ghirardelli. Per nostalgici ma non solo. Spazio 900
Dedicato agli appassionati del modernariato e del design, in questo spazio unico, stili e tendenze del XX secolo vi trasporteranno in universo che ricorda gli interni, dei romanzi di Moravia, un sapiente mix che racconta una nuova eleganza contemporanea.
La Libreria Internazionale Ulrico Hoepli
Fondata a Milano nel 87 da Ulrico Hoepli. Situata nel cuore di Milano, a pochi passi dal Duomo, ospita nei suoi scaffali oltre . libri, distribuiti in uno spazio espositivo di cinque piani.
La libreria conta oltre librai altamente specializzati in tutti gli argomenti. Un universo affascinante e contemporaneo.
Botticelli’s Primavera
FLORENCE AND FABRIZIO MORETTI: THE CITY WHERE IT ALL STARTED, HOME TO HIS BELOVED BIENNALE FIRENZE E FABRIZIO MORETTI: È LA CITTÀ DEGLI ESORDI E DELLA SUA BIENNALE text Francesca Lombardi
Palazzo Corsini, headquarter of the International Biennial of Antiques in Florence
FIRENZE ITINERARY
His frst art gallery opened in 999, in Florence. Today the city is home to the International Biennial of Antiques of which Fabrizio Moretti is General Secretary. At the end of Nineties, Fabrizio was aged just and his future looked promising. For him, success has never been a dream, but a goal to be pursued with tenacity. Having taken Classical Studies in high school, he threw himself into study and research, gaining a degree in humanities with a historical focus: a thesis on the Medici period of the sixteenth century. His gallery in Florence has specialised from the outset in Italian painting from the th to the 8th centuries, with a particular emphasis on the period between the th and the 6th. Today Fabrizio has galleries in London, Monte Carlo and Paris, a stone’s throw from the Louvre. A director of the Italian Federation of Art Dealers and a member of the Antiquarians Association of Italy and the French Syndicat National des Antiquaires, in the then French Minister of Culture and Communications, Renaud Donnedieu Vabres, honoured him with the title of Chevalier de l’Ordre des Art et des Lettres. However, Florence still has a very special place in his heart: this was where it all began, and today is the place of Biennale. He is fond of many places, frst and foremost Palazzo Corsini, where the Biennale is held, for the allure of its history and its art, one of the world’s most important private collections. But if you ask him which piece is most representative of the beauty of Florence, he replies without hesitation: “I’d say there are two. Botticelli’s Primavera, even more than The Birth of Venus, speaks of the city and its artistic history, which is unique in the world. And the Studiolo of Francesco I: my thesis was about Francesco’s wife Bianca, so I know the place and the incredible painters who frescoed it intimately”.
FABRIZIO MORETTI, ANTIQUE DEALER AND GENERAL SECRETARY OF THE INTERNATIONAL BIENNIAL OF ANTIQUES IN FLORENCE
La sua prima galleria è datata 999, a Firenze, dove si svolge la Biennale Internazionale dell’Antiquariato di cui Fabrizio Moretti è Segretario Generale. Alla fne degli anni ‘9 Fabrizio ha solo anni e un futuro pieno di soddisfazioni. Che per lui non sono mai stati sogni, ma traguardi da perseguire con determinazione. Dopo la Maturità Classica, si dedica allo studio e alla ricerca fno a conseguire la laurea in lettere con indirizzo storico - con una tesi sul Cinquecento Mediceo. La Galleria forentina si specializza fn dagli esordi in dipinti italiani dal Trecento al Settecento, dedicando particolare attenzione alla pittura dal Trecento a Cinquecento. Oggi Fabrizio è a Londra, Montecarlo e Parigi, a due passi dal Louvre. Consigliere della Federazione Italiana Mercanti d’Arte e membro dell’Associazione Antiquaria d’Italia e del Syndicat National des Antiquaires francese, nel il Ministro della Cultura e delle Comunicazioni francese di allora, Renaud Donnedieu Vabres, lo ha insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des Art et des Lettres. Firenze conserva però un posto speciale nel suo cuore: ha segnato gli inizi e oggi è il luogo della Biennale. I luoghi a cui è legato sono molti, primo fra tutti Palazzo Corsini, dove si svolge la Biennale, per il fascino della sua storia e della sua collezione, una raccolta privata tra le più importanti a livello internazionale. Ma se gli chiedi l’opera che racconta la Bellezza di Firenze, risponde senza incertezze: “Posso dire due cose. La Primavera di Botticelli, ancora più della Venere, racconta la città e il suo passato d’arte, unico al mondo. E poi Lo Studiolo di Francesco I: ho fatto la tesi sulla moglie Bianca, conosco perfettamente questo luogo e i meravigliosi pittori che lo hanno affrescato”.
1
FORTE BELVEDERE
I love the view from Forte Belvedere, because it gives a complete picture of the magnifcence of this city.
3
MUSEO HORNE
It’s diffcult to say which is my favourite museum. Maybe the Horne Museum, perhaps because of my affnity with its founder, the English collector Herbert Percy Horne.
5
MARINO MARINI
The former church of San Pancrazio, an extraordinary deconsecrated building located in the square of the same name behind Palazzo Rucellai. Nowadays it’s home to an equally fascinating museum dedicated to the genius Marino Marini.
2
My favorite places
PALAZZO VECCHIO
The place encapsulatesthatthe soul of Florence is Palazzo Vecchio, where power and art come together, just like in the Florence of the Medicis.
PONTORMO SANTA FELICITA
I really Pontormo’sadmire
4
Deposition from the Cross, located in the Capponi Chapel of the church of Santa Felicita. It’s the focal point of the entire chapel.
MUSEO
Forte Belvedere
1. 5. Caffè Gilli
2. Museo Marino Marini
3. Simone Abbarchi. Made to Misure
4. Palazzo Vecchio
6. Saskia scarpe su misura (ph. Dario Garofalo)
Art&Libri InternazionaleLibreria
Founded in 996 by the book dealers Alfredo Lupi and Andrea Baldinotti, with forty years’ experience in publishing, and the antique dealer Andrea Daninos, Art&Libri immediately occupied an essential role in the sale and documentation of art books. Today it’s a landmark for all specialists in the feld of antiques, collecting and art history in general. Via dei Fossi r.
Saskia Scarpe su Misura
Food & Shopping
Vivian learned the art of making bespoke shoes in Germany, before moving to Florence, where she fne-tuned her skills with Stefano Bemer. For the past twenty years, Saskia has been making men’s shoes entirely by hand in her workshop. She uses hides that range from calf and kid to shark, camel, kangaroo and elephant to create footwear that’s made to meet the individual needs of her customers’ feet.
Caffè Gilli
It’s 7 , and the Medicis are still running the city. The Gilli family, originally from Switzerland, move to Florence and open their Bottega dei pani dolci in Via dei Calzaiuoli. The cathedral is just around the corner, and the extraordinary beauty of the city blends with the scent of their specialities, prepared hot and fragrant every day. It’s the start of a long love story that continues into the 9th century, following the creation of today’s Piazza della Repubblica, frst in Via degli Speziali and then, from the 9 s onwards, at the current address in Canto dei Dadaioli. A gathering place for artists and intellectuals throughout the th century, today Caffè Gilli retains its timeless charm.
Simone Abbarchi
Following ten years’ experience with one of Florence’s leading tailors, in 997 Simone Abbarchi opened his own shop. Today he makes just , bespoke shirts a year. He’s in Via delle Terme in Florence, but also in London and New York.
Art & Libri InternazionaleLibreria
Fondata nel 996 da due librai, Alfredo Lupi e Andrea Baldinotti, ricchi di una quarantennale esperienza nel campo dell’editoria, e da un antiquario, Andrea Daninos, la libreria Art&Libri ha avuto fn da subito un ruolo fondamentale nella vendita e nella documentazione del libro d’arte. Oggi è un punto di riferimento per tutti gli addetti del mondo dell’antiquariato, del collezionismo e più in generale della storia dell’arte. Via dei Fossi r.
Saskia scarpe su misura
Vivian ha imparato il mestiere del far scarpe su misura in Germania. Trasferita a Firenze dove si è perfezionata da Stefano Bemer. Da una ventina di anni Saskia ha la sua bottega, dove realizza scarpe da uomo completamente a mano. Pellami come vitello e capretto, dallo squalo al cammello, dal canguro all’elefante, per scarpe che nascono seguendo le esigenze del piede di ogni cliente.
Caffè Gilli
È il 7 , e mentre i Medici sono ancora a capo della città, la famiglia Gilli - di origine svizzera - si trasferisce a Firenze. I Gilli aprono la loro Bottega dei pani dolci in via dei Calzaiuoli. Il Duomo è a due passi, la bellezza straordinaria della città si fonde con il profumo delle specialità preparate calde e fragranti ogni giorno. È l’inizio di una lunghissima storia d’amore che continua a fne dell’Ottocento, dopo la creazione dell’attuale Piazza della Repubblica, prima in via degli Speziali, poi entro il secondo decennio del Novecento, nell’attuale indirizzo su canto dei Dadaioli. Ritrovo di artisti e intellettuali nel coeso del Novecento, oggi ha un fascino immutato.
Simone Abbarchi
Dopo anni di esperienza da uno dei più grandi sarti forentini, Simone Abbarchi, nel 997 apre la sua bottega. Oggi realizza solo camicie su misura all’anno, A frenze in via delle Terme ma anche a Londra e New York.
of a fabric from the
Historical Collection in Venice, which brings together more than 6,000 textile records dating from the late 15th to the first half of the 20th century
Detail
Rubelli
VENICE IN HER HEART
HENRIETTE VON STOCKHAUSEN, THE GERMAN BORN AUSTRIAN INTERIOR DESIGNER BASED IN ENGLAND WHOSE LOVE FOR VENICE SHOWS NO BOUNDARIES HENRIETTE VON STOCKHAUSEN, LA DESIGNER D’INTERNI AUSTRIACA NATA IN GERMANIA CHE VIVE IN INGHILTERRA, IL CUI AMORE PER VENEZIA NON HA CONFINI text Slim Greige
2. A Murano artisan glassmaker Riccardo Todesco during the event Homo Faber (ph. Susanna Pozzoli for Michelangelo Foundation)
3. Henriette von Stockhausen, featured on the cover of photographer Lucy Sewill’s book
4. Loggia of the Ducal Palace (ph. courtesy Fondazione Musei Civici di Venezia)
5. An interior by VSP/Henriette von Stockhausen (ph. Paul Massey)
6. San Giorgio church
1. The Calatrava bridge (ph. Alvise Nicoletti)
Henriette von Stockhausen is a much sought after interior designer and creative director of Dorset based VSP Interiors. Her striking projects are regularly featured in House & Garden, Country Life, Period Living, Country & Town House, FT Weekend, Homes & Gardens, Veranda and she is recognised as one of the fnest top UK interior designers. A keen sportswoman with a passion for horses & polo, she does side saddle riding and graced the cover of Horses and Humans by Lucy Sewill. And despite moving to England years ago, Henriette kept the tradition for many decades to spend precious quality time at the family home on her cherished Lake Garda while regularly being captured by the beauty of Venice. She may have given away her frst car, a white Fiat Topolino, decades ago but clearly Italy is frmly in her heart. You grew up in Germany & Austria. What made you decide to move to London?
HENRIETTE
VON STOCKHAUSEN
THE MUCH SOUGHT AFTER INTERIOR DESIGNER
I always wanted to work with antiques as I have a special relation to country houses. While studying Fine Art at City & Guild of London Art Schools I learned gilding furniture and the technique of woodgraining and faux marbling. At the Sotheby’s Institute in London where I gained my Master, I specialised in antique furniture, glass, porcelain and silver. Then Madame Louise Charmat, who took me under her wings, suggested the Inchbald School of Design to me. There I combined all my passions and I started working in interior design along leading designers and then co founded my own Interior Design Studio. That was years ago and since then my projects involved many historical country estates, pied a terres as well as country homes in Montecito, California.
Henriette von Stockhausen è una designer di interni molto ricercata e direttrice creativa di VSP Interiors con sede nel Dorset. I suoi straordinari progetti sono regolarmente pubblicati in House & Garden, Country Life, Period Living, Country & Town House, FT Weekend, Homes & Gardens e Veranda ed è riconosciuta come una dei migliori interior designer del Regno Unito. Un’appassionata sportiva con la passione per i cavalli e il polo, pratica l’equitazione in sella laterale ed è stata scelta per la copertina di Horses and Humans di Lucy Sewill. E nonostante si sia trasferita in Inghilterra anni fa, Henriette mantiene da decenni la tradizione di trascorrere del tempo prezioso nella casa di famiglia sul suo amato Lago di Garda, venendo catturata ogni volta dalla bellezza di Venezia. Avrà anche dato via la sua prima macchina, una Fiat Topolino bianca, decenni fa, ma l’Italia è rimasta saldamente nel suo cuore. È cresciuta in Germania e Austria. Cosa l’ha spinta a trasferirsi a Londra?
Ho sempre desiderato lavorare con l’antiquariato per via del mio rapporto speciale con le case di campagna. Ho studiato Belle Arti alla City & Guild of London Art Schools e ho imparato a decorare i mobili e la tecnica della venatura del legno e della fnta marmorizzazione. Presso il Sotheby’s Institute di Londra, dove ho conseguito il Master, mi sono specializzata in mobili antichi, vetri, porcellane e argenti. Madame Louise Charmat, che mi prese sotto la sua protezione, mi suggeri la Inchbald School of Design. Lì ho unito tutte le mie passioni e ho iniziato a lavorare nel design degli interni insieme a importanti designer e poi ho co-fondato il mio studio di interior design. Questo è successo anni fa e da allora i miei progetti hanno coinvolto molte tenute di campagna storiche, pied a terres e case di campagna a Montecito, in California.
VENEZIA ITINERARY
FORTUNY MUSEUM
I’ve been fascinated with Fortuny’s techniques for a long time and use them a lot in my projects. I love seeing the artwork, clothing and textiles all displayed beautifully. San Marco .
DUCALE To view Tintoretto. 1 2
BASILICA DI SANTA
4 GUGGENHEIM
MARIA GLORIOSA
DEI FRARI
It’s awe-inspiring seeing a beautiful church double up as an art gallery. You can see eight centuries of history in the architecture, San Polo .
In roof terrace for drinks, Dorsoduro .
3
HOTEL PALAZZO BARBARIGO
6
I stayed at this hotel for my honeymoon, so it holds a very special place in my heart, San Polo .
My favorite places
RESTAURANTS
5
Locanda Cipriani in Torcello for lunch (Piazza Santa Fosca ). It’s such a beautiful place. I love sitting out under the pergola and looking out at the gardens. Al Covo (Campiello della Pescaria ) simple place with amazing food. Osteria La Zucca (Santa Croce ) tiny and not fancy yet great cuisine. Il Ridotto (Campo Santi Filippo e Giacomo ) for elegance and gourmet kitchen.
VENEZIA ITINERARY
PALAZZO
An interior by VSP/Henriette von Stockhausen (ph. Paul Massey)
How does Venice inspire your work?
My country house interior style has more of a European feel, it is not too British. I use the extraordinary Fortuny and Rubelli fabrics from Venice in most of my work whenever I can. In Venice there is such a richness in colours, the palazzi, the art the paintings. The feel is that all is alive! There are still so many small artisans and workshops. While Homo Faber, the international exhibition that takes place in Venice shows the beauty of craftsmanship on a larger scale.
What is your first memory of Venice?
The private boat ride and the view of the Laguna. Who dreams up a city on stilts?! Venice is my absolute dream city, a happy place. I celebrated even my wedding in Venice!
Apart from the beauty of Venice, is there anything that still amazes you?
The architecture. And the huge logistic effort to provide materials like marble. And I love how Venetians carry on despite the acqua alta
Have you ever had an interior design project in Venice?
Not yet! My dream is to have an apartment there, so I can take more time to explore Venice like a local, go to the markets, wandering around and absorbing all the emotions that Venice generously offers. I love Italian antiques and paintings. I would use Venetian mirrors from the th century that I have also used in a project in California. For wallpaper I would use either Arjumands World or San Patrignano, both have the faded look I love. A home achieves more character this way. I also have my own wallpaper collection coming out soon. As a child I used to collect coloured glass. So I would visit Giberto Venezia for fne colourful glasses. And if money is no object I would go for an antique four poster bed even though the ones we produce with my interior design studio are stunning and high in demand with my clients.
You mentioned that all of your children are happy in Venice?
It has become a family tradition to arrive on a private boat in Venice and as soon as my children see the laguna, I can see their emotions and love for Venice. Venice should be part of an educational experience. There is no other city like Venice!
In che modo Venezia ispira il suo lavoro?
Il mio stile d’interior décor nelle dimore di campagna ha un tocco più europeo, non è troppo britannico. Utilizzo gli straordinari tessuti Fortuny e Rubelli di Venezia nella maggior parte dei miei lavori ogni volta che posso. A Venezia c’è una tale ricchezza di colori, di palazzi, di arte, di dipinti. La sensazione è che tutto sia vivo! Ci sono ancora tanti piccoli artigiani e laboratori. Mentre Homo Faber, la mostra internazionale che si svolge a Venezia, mostra la bellezza dell’artigianato in scala più ampia.
Qual è il suo primo ricordo di Venezia?
Il giro in barca privata e la vista della Laguna. Chi ha immaginato una città sulle palaftte?! Venezia è la città dei miei sogni in assoluto, un posto felice. Ho festeggiato anche il mio matrimonio a Venezia! A parte la bellezza di Venezia, c’è qualcosa che ancora la stupisce?
L’architettura. E l’enorme sforzo logistico per fornire materiali come il marmo. E adoro come i veneziani continuano a comportarsi nonostante l’acqua alta. Ha mai avuto un progetto di interior design a Venezia?
Non ancora! Il mio sogno è avere un appartamento lì, così posso prendermi più tempo per esplorare Venezia come una persona del posto, andare per i mercati, girovagare e assorbire tutte le emozioni che Venezia offre generosamente. Adoro l’antiquariato e i dipinti italiani. Utilizzerei specchi veneziani del XVII secolo che ho utilizzato anche in un progetto in California. Per la carta da parati utilizzerei Arjumands World o San Patrignano, entrambi hanno l’aspetto sbiadito che adoro. Una casa acquisisce più carattere in questo modo. Presto uscirà anche la mia collezione di carte da parati. Da bambina collezionavo vetri colorati. Quindi visiterei Giberto Venezia per ottimi bicchieri colorati. E se il denaro non è un problema, opterei per un letto a baldacchino antico, anche se quelli che produciamo con il mio studio di interior design sono stupendi e molto richiesti dai miei clienti.
Ha accennato che tutti i suoi figli sono felici a Venezia? È diventata una tradizione di famiglia arrivare con una barca privata a Venezia. Appena i miei fgli vedono la laguna, vedo le loro emozioni e il loro amore per Venezia. Venezia dovrebbe essere parte di un’esperienza educativa. Non esiste un’altra città come questa!
The Upper Gardens at Palazzo Farnese the complex built by Cardinal Alessandro Farnese at Caprarola
FROM ROME TO CAPRAROLA
HUGO VICKERS, THE ENGLISH BIOGRAPHER AND HISTORIAN ON HIS SPECIAL TIES TO ROME AND CAPRAROLA
E IL SUO SPECIALE LEGAME CON ROMA E CAPRAROLA text Slim
HUGO VICKERS, BIOGRAFO E STORICO INGLESE
Greige
1. The gardens of the Palazzo Farnese Caprarola, a significant example of the Italian Renaissance garden period
2. Palazzo Borghese in Rome
3. Giovanni Boldini, Portrait of Gladys Deacon, 1916
4.The hillside town Caprarola, near Viterbo one hour north of Rome
5. Hugo Vickers on the Royal Staircase of the Palazzo Farnese Caprarola connects the large entrance hall at the ground floor with the circular, arched gallery on first floor (ph. SLim Greige)
6. Hotel Hassler Roma
Hugo Vickers is a world renowned and much respected English biographer, historian and broadcaster. His many books and biographies, written in the past years include The Queen Mother, Cecil Beaton, Greta Garbo, Princess Alice of Greece (the mother of the late Duke of Edinburgh), The Private World of The Duke and Duchess of Windsor and the highly sought after Alexis, The Memoirs of the Baron de Redé. Yet, there is one of his biographies that ties him forever to Rome and Caprarola, the hillside town one hour north of Rome, where Palazzo Farnese, the th century country seat of the Farnese Family dominates the village. It’s The Sphinx, The Life of Gladys Deacon, Duchess of Marlborough
When was your frst visit to Rome?
In I visited Rome with my father, we stayed at the Hotel Hassler and explored the classical part. But I confess it is Belle Époque Rome that holds the greatest fascination for me.
Can you tell us why?
HUGO VICKERS IS THE ENGLISH HISTORIAN AND BIOGRAPHER
CLOSEST TO THE BRITISH ROYAL FAMILY
It’s all because of Gladys Deacon, the Anglo American beauty who became the Duchess of Marlborough after Consuelo Vanderbilt. She had been described as the world’s most beautiful woman, who trailed through Europe like a brilliant meteor, all manner of men falling at her feet. Among them Marcel Proust, the Crown Prince of Prussia and Gabriele D’ Annunzio. I read about her and then found her in when I was and she was . She was the most fascinating person I ever met. Unwittingly she set me on my path as a biographer. I longed to see the amazing places in Rome and Caprarola where she and her mother, Florence Baldwin had lived. In the winter they lived in a sumptuous apartment in Palazzo Borghese in Rome and in the summer in Palazzo Farnese in Caprarola.They were both great beauties of the Gilded Age and were painted by Boldini.
Hugo Vickers è un biografo, storico e conduttore televisivo inglese di fama mondiale e molto rispettato. I suoi numerosi libri e biografe, scritti negli ultimi anni, includono La Regina Madre, Cecil Beaton, Greta Garbo, La Principessa Alice di Grecia (la madre dello scomparso Duca di Edimburgo) oltre a The private world of the Duke and Duchess of Windsor e il ricercatissimo Alexis. The Memoirs of the Baron de Redé. Eppure, c’è una delle sue biografe che lo lega per sempre a Roma e Caprarola, la cittadina collinare un’ora a nord di Roma, dove Palazzo Farnese, residenza di campagna della Famiglia Farnese del XVI secolo, domina il paese. È The Sphinx. The Life of Gladys Deacon, sulla vita della duchessa di Marlborough. Quando è stata la sua prima visita a Roma?
Nel visitai Roma con mio padre, alloggiammo all’Hotel Hassler ed esplorammo la parte classica. Ma confesso che è la Roma della Belle Époque a esercitare su di me il fascino maggiore.
Può dirci perché?
È tutta colpa di Gladys Deacon, la bellezza angloamericana diventata duchessa di Marlborough dopo Consuelo Vanderbilt. Era stata descritta come la donna più bella del mondo, che attraversò l’Europa come una meteora brillante, facendo cadere ai suoi piedi ogni sorta di uomini. Tra questi Marcel Proust, il principe ereditario di Prussia e Gabriele D’Annunzio. Ho letto di lei e poi l’ho trovata nel , quando avevo anni e lei . Era la persona più affascinante che abbia mai incontrato. Involontariamente mi ha avviato sulla mia strada come biografo. Desideravo vedere i posti meravigliosi di Roma e Caprarola dove avevano vissuto lei e sua madre, Florence Baldwin. D’inverno vivevano in un sontuoso appartamento a Palazzo Borghese a Roma e d’estate a Palazzo Farnese a Caprarola. Erano entrambe grandi bellezze dell’Età dell’Oro e furono dipinte da Boldini.
ROMA ITINERARY
ph. Slim Greige
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PROTESTANT CEMETERY
It is fascinating to visit it in Rome in Via Caio Cestio where Keats and Shelley are buried. Here, in a magnifcent tomb, lies also Florence Baldwin, who died at Caprarola in .
CAFFÈ GRECO
In Via Condotti it is still a favourite after frst visiting many decades ago.
4
I long to visit this private residence for the connection with Gladys’s mother. 1
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My favorite places
CAPRAROLA
EXPERIENCE
We had a very good lunch at Bar Vineria Vignola and there is also the Salumeria Cucina (Piazza Vignola ).The owners Gigi and Claudia are very passionate about their wonderful selection of wines and their locally sourced menu. Next time I want to visit the organic farm with a restaurant called Vazianello and a beautiful lake called Lago di Vico. It is one of the highest major Italian lakes, with an altitude of m.To buy the famous and excellent local nuts head to Assofrutti inVia Filippo Nicolai, .
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PALAZZO DORIA PAMPHILJ
PALAZZO FARNESE CAPRAROLA
I love it with its fne rooms, and the extensive gardens. Sometimes it appears in flms such as TheTwo Popes. There are fne views towards Monte Soratte. Because of the association with Gladys, I sense very strongly that I am back in a lost world from before the First World War.
Palazzo Doria Pamphilj, the palace exhibits some of the most magnificent pieces of artwork, sculptures and décor (from Caravaggio to Bernini, from Tiziano to Raffaello)
Hugo Vickers in the Inner Court of Palazzo Farnese Caprarola (ph. Slim Greige)
Do you have any special memories of your Rome?
At Palazzo Borghese in Rome I have dined at the Circolo della Caccia, members include King Charles III and King Felipe of Spain. Jack Basehart, whom I knew from Venice, invited me to Rome in . He was the son of Richard Basehart and the actress Valentina Cortese whom I also knew. We went to a concert at the Palazzo Pallavicini. The Principessa Elvina, representative of the Black Nobility, was in a luminous green pleated dress, Leonid Brumberg, the Russian pianist, played Chopin, Rachmaninov and Liszt.
What was your reaction when you frst visited Palazzo Farnese in Caprarola?
It is an exceptional place, the palazzo stands high above a town, a pentagonal shaped building with an inner courtyard open to the skies.
There is a magnifcent wide spiral staircase, a succession of fne rooms on the piano nobile. Edith Wharton wrote: “There is nothing in all Italy like Caprarola.”
It had been built by Vignola in on the orders of Cardinal Alessandro Farnese. Mrs Baldwin adorned it with great if extravagant taste. Bernard Berenson (the American art historian) described Caprarola as “a sight to make the Gods envious.” There is no furniture in any of the rooms. After Florence Baldwin died in , there was a sale, to pay her debts. In the First World War Mrs Baldwin set up the Farnese Relief Fund with women working away to make shirts and knit woollen headwear for the men at the front.
Can you tell us more about the garden at Palazzo Farnese?
Queen Christina of Sweden was so overcome by them that she gasped: “I dare not speak the name of Jesus lest I break the spell.” The Berensons judged the gardens the grandest outside of Versailles. They have wonderful features, the fountains, the caryatids, the fne casino and its own gardens.
Did Gladys and her mother entertain at Palazzo Farnese?
Many visitors came to Caprarola - Edith Wharton and the Berensons, for example. D’Annunzio came in and there is a secret room which has the title of his novel Forse che sì forse che no picked out in the ceiling. We were lucky to be shown that!
Ha qualche ricordo particolare della sua Roma?
A Palazzo Borghese a Roma ho cenato al Circolo della Caccia, tra i membri fgurano il re Carlo III e il re Filippo di Spagna. Jack Basehart, che conoscevo a Venezia, mi invitò a Roma nel . Era fglio di Richard Basehart e dell’attrice Valentina Cortese che anch’io conoscevo. Siamo andati ad un concerto al Palazzo Pallavicini. La Principessa Elvina, rappresentante della Nobiltà Nera, indossava un luminoso abito plissettato verde, Leonid Brumberg, il pianista russo, suonava Chopin, Rachmaninov e Liszt.
Qual è stata la sua reazione quando ha visitato per la prima volta Palazzo Farnese a Caprarola?
È un luogo eccezionale, il palazzo si erge alto sopra un paese, un edifcio a forma pentagonale con un cortile interno aperto al cielo.
C’è una magnifca e ampia scala a chiocciola, un susseguirsi di belle stanze al piano nobile. Edith Wharton scrisse: “Non c’è niente in tutta Italia come Caprarola”. Era stata costruita dal Vignola nel su ordine del cardinale Alessandro Farnese. La signora Baldwin lo adornò con gran gusto, anche se stravagante. Bernard Berenson (lo storico dell’arte americano) descrisse Caprarola come “uno spettacolo da far invidia agli dei”. Non ci sono mobili in nessuna delle stanze. Dopo la morte di Florence Baldwin nel , ci fu una vendita, per saldare i suoi debiti. Durante la prima guerra mondiale la signora Baldwin creò il Fondo di soccorso Farnese con donne che lavoravano per realizzare camicie e lavorare a maglia copricapi di lana per gli uomini al fronte.
Può dirci di più sul giardino di Palazzo Farnese?
La regina Cristina di Svezia ne fu così sopraffatta che sussultò: “Non oso pronunciare il nome di Gesù per non rompere l’incantesimo”. I Berenson giudicarono i giardini più grandiosi fuori Versailles. Hanno caratteristiche meravigliose, le fontane, le cariatidi, il bel casinò e i suoi giardini.
Gladys e sua madre si intrattenevano a Palazzo Farnese?
Molti visitatori sono venuti a Caprarola - Edith Wharton e i Berenson, per esempio. D’Annunzio arrivò nel e sul sofftto c’è una stanza segreta che ha il titolo del suo romanzo Forse che sì forse che no. Siamo stati fortunati ad averlo visto!
CAPRI THE DIVINE COAST ISSUE PARTY
On the enchanting sea view terrace of Hotel Punta Tragara, the exclusive celebration for the publication of Capri the Divine Coast magazine, partnered with Maison Ferragamo.
Portofino Dry Gin-based cocktails and wines from Tenuta Sette Ponti, plus iconic views of the Faraglioni.
MILANO THE CITY OF STYLE SPARKLING PARTY
In the beautiful garden of the Four Seasons Hotel Milano, a green oasis in the heart of the Fashion Quadrilateral, a Sparkling Party with Franciacorta fizz for the launch of the new issue of Milano the city of style
Alex Vittorio Lana, Alexander Werz, Matteo Parigi Bini
Marta Spadaro, Pier Luigi Sante
Monika Resetkova
Anita Ruozzi, Chiara Massini
Tommaso Sacchi, Alex Vittorio Lana
Giorgia Fiori
Gigliola Maule, Gianni Agnelli
Matteo Parigi Bini, Dario Maltese, Alex Vittorio Lana
Barone Samanta, Anna Ottsajanaja, Mardegan Sofia, Elena Monomi
Roberto De Rosa
Emanuela Mattioli, Sonia Isaia
IL BISONTE JAZZ COCKTAIL PARTY
To coincide with Pitti Uomo 106, an elegant event in the stunning brand headquarters Palazzo Corsini in Florence for the presentation of the Il Bisonte SS25 collection. Guests enjoyed wines from Fattoria Aldobrandesca and a touch of gold from Giusto Manetti. Media partner: Firenze made in Tuscany.
During the week of Pitti Uomo 106, a special event from Firenze made in Tuscany, in collaboration with Ploom, to mark the launch of the magazine’s summer issue. In the Colle Bereto Lounge, with live music and DJ set.
Giorgia Fiori
Katerina Vetta, Lorenzo Bongini, Marinella Fani
Carolina Nocentini, Veronica Angeloni
Patrizia Panchetti, Susanna Petrucci
Fhiara Del Serra, Maria Francesca Miracco
Carolina Lanni, Micaela Lo Faro
Daniela Zavattoni, Patrizia Panaro
Stacey Kovalsky, Alessia Lana
Jiulia Rikova, Paolo Poli
Leonardo Lorenzini, Alex V. Lana
Carolina Lanni
FORTE DEI MARMI MADE IN VERSILIA COCKTAIL PARTY
At the new D’Oria restaurant in Forte dei Marmi, the cocktail party for the presentation of the new edition of Forte dei Marmi made in Versilia, with tasting of Fattoria Aldobrandesca wines. Partner for the evening: Ploom.
Mattia Molfetta, Matteo Bartolini, Alessandra Nardelli, Barbara Zironda
Giulia Moretti, Stefano Gabbrielli
Arianna Milizia, Silvia Della Giovanna, Ramona Bonaccini
THE SEASIDE SHOW OF
Marciano by
unveiled its
for next spring and summer with a stunning runway show among the
Plenty of famous faces on the runway and in the audience.
MARCIANO BY GUESS
GUESS
collection
gazebos of La Fenice Beach Club in Forte dei Marmi.
Alex V. Lana, Paul Marciano, Simone Arnetoli
Giorgia Palmas
Valentina Ferragni, Matteo Napoletano
Martina Stella
Francesca Sofia Novello
Cecilia Rodríguez, Paul Marciano, Elisabetta Gregoraci
Paul Marciano
Benedetta Bottin
Giulia De Lellis
Laura Barriales
Cecilia Rodríguez
Veronica Ferraro
Karolina Pisarek
THE
NEW VIESCA TOSCANA BOOK
In the magnificent setting of Palazzo Spini Feroni, headquarters of the maison, the Ferragamo family presented Viesca Toscana, a coffee table book written by Ginevra Visconti, granddaughter of Salvatore and Wanda Ferragamo, published by Gruppo Editoriale. An original project that follows the publication of Il Borro Toscana two years ago.
Francesco Ferragamo, Teresa Sancristoforo Cattaneo, Ginevra Visconti, Cristoforo Burgisser
Vittoria Ferragamo, Ferruccio Ferragamo, Giovanna Ferragamo, Salvatore Ferragamo Ferruccio Ferragamo
Francesco Ferragamo, Cristoforo Burgisser
Teresa Sancristoforo Cattaneo, Giuliana Parabiago
Laura Gianassi, Stefania Ricci
Tim Gannon, Shannon Falcone, Salvatore Ferragamo, Vittoria Ferragamo, Ginevra Vistonti
GLOBO D’ORO AWARDS
Some of the guests at the 64th edition of the Globo d’Oro Award, which took place on 3 July in the gardens of the Accademia Tedesca Roma Villa Massimo. A magical night featuring a parade of Italian and international stars here for the awards ceremony.
The jewellery brand Vennari, based in Florence’s prestigious Via de’ Tornabuoni, invited longstanding friends to the splendid Limonaia in Giardino Torrigiani, the showroom of acclaimed architect and designer Michele Bönan, for a preview of its exclusive new collections.
The elegant Fondazione ANT charity gala dinner in Piazza Santa Maria Novella. With 300 guests in all-over white, the evening was hosted by Drusilla Foer and featured performances by international artists. An exclusive fundraising event to support ANT’s provision of free home medical assistance for young cancer patients.
Drusilla Foer
Gabriela Redin, Andrea Duranti, Mascia Anna, Flora Rovigo
Toni and Ermanno Scervino
Patrizia Bacci Biondi, Cinzia Azzerboni
Toni Scervino, Eva Cavalli
Simone Martini, Raffaella Pannuti, Sara Funaro, Eugenio Giani, Cristina Casamassimi
Annalisa Birello, Laura Biagini, Asmaa Gacem, Sophie Gacem
Francesco and Margherita Gaviraghi, Marinella Fani, Silvia Panicucci
Simone Martini, Cristina Casamassimi
Simone Martini, Sibilla Bagnoli, Jacopo Durazzani
Monia Freschi, Franco Millotti, Giada Gimignani, Mauro Millotti
FIRENZE
POLO TRIBUTE 2024
During Pitti Uomo 106, U.S. Polo Assn. brought the Italian and French national polo teams to Florence to play a historic match in Piazza Santa Croce, which had previously hosted a game between veterans of Calcio Storico Fiorentino. It was followed by a prize-giving ceremony in the cloister of Fondazione Zeffirelli.
Ignacio Delia, Nicolas Newkirk, Camila Rossi, Alexia Baldock
In Florence’s Aria Art Gallery, a cocktail party for the launch of the new issue of San Niccolò Luxury Real Estate Magazine
The occasion was marked by an exhibition by the celebrated photographer and artist Massimo Listri, who appears on the cover of the magazine with one of his images.
Marco Nocentini Mungai, Laura Bartoli, Alessandro Benedetti, Maria Beatrice Parenti
Nicola Manca, Giulio Picchi
Nicola Manca, Camilla Guarnieri
Gabriela Martin Vega, Leonardo Zorzet
Camelia Ropotan, Carlotta Forconi
Livia Loreto, Claudia Sardelli
Lorenzo and Franca Pinzauti, Massimo Listri, Olga Iaroshevska
Lapo Bianchi Luci, Federico Albini
Matteo Parigi Bini, Massimo Listri, Chun Meng Yang
Silvia Culpo, Nathalie Laigle
Nicola Manca, Marco Raveggi
TASTE GUIDE
A SELECTION OF THE BEST RESTAURANTS OF MILAN, VENICE, FLORENCE, ROME UNA SELEZIONE DEI MIGLIORI RISTORANTI DI MILANO,VENEZIA, FIRENZE, ROMA
MILANO
ANTICA TRATTORIA
DELLA PESA
Via Pasubio, 10 ph. +39 02 6555741 anticatrattoriadellapesa.com
On the crest of the wave since 1880, it is a stronghold of authentic and romantically vintage Milaneseness. As well as the Trattoria, there is a Bistro and Piccolo della Pesa, perfect for enjoying a drink. Sulla cresta dell’onda dal 1880, è un baluardo di autentica milanesità romanticamente vintage. Oltre alla Trattoria, ci sono il Bistrot e il Piccolo della Pesa, perfetto per un aperitivo.
Located on the seventh floor of the Armani Hotel Milano, thanks to its floor-to-ceiling windows it offers a fascinating panoramic view. The menu offers dishes created with superb high-quality products, raw materials selected with care and attention to method and origin.
Situato al settimo piano dell’Armani Hotel Milano, grazie a luminose vetrate regala una suggestiva vista panoramica. Il menù propone piatti creati con prodotti ricercati, materie prime artigianali selezionate con cura e con attenzione al metodo a alla provenienza.
BA-RESTAURANT
Via Raffaello Sanzio, 22 ph. +39 02 4693206 ba-restaurant.com
One of the best Chinese restaurants in town. It offers contemporary Cantonese cuisine, with excursions into other Chinese regions, and fusion dishes made with Italian ingredients. There is a wide variety of dim sum dishes, small samples of dishes typical of southern China such as braised pork dumplings, but also experimental dishes such as green tea noodles with salmon and grey mullet roe.
Uno dei migliori ristoranti cinesi in città. Propone piatti della cucina cantonese contemporanea, con escursioni in altre regioni cinesi e piatti fusion con ingrediente italiani. Ampia varietà di dim sum, piccoli assaggi della Cina meridionale come ravioli brasati al maiale, ma anche piatti sperimentali come gli spaghetti al tè verde con salmone e bottarga.
BEEFBAR
Corso Venezia, 11 ph. +39 02 50037500 beefbar.com
Located in the former Archbishop’s Seminary, converted thanks to the redevelopment project that created Portrait Milano of the Lungarno Collection group, Beefbar Milano founded by Riccardo Giraudi uses only the best meat cuts in the world to prepare traditional recipes
THE GO-TO MILANO RESTAURANTS
which enhance their flavours. The dishes are prepared by executive chef Thierry Paludetto.
Situato nell’ex Seminario Arcivescovile, riconvertito grazie al progetto di riqualificazione che ha dato vita a Portrait Milano del gruppo Lungarno Collection, Beefbar Milano fondato da Riccardo Giraudi utilizza solo i migliori tagli di carne del mondo per preparare ricette tradizionali che ne esaltano i sapori. I piatti sono preparati dall’executive chef Thierry Paludetto.
BERTON
Via Mike Bongiorno, 13 ph. + 39 02 67075801 ristoranteberton.com
What Chef Andrea Berton offers is not only good food, but a true gastronomic experience that combines creativity with attention to the taste and elegance of the dishes. 1 Michelin star.
Quello che offre lo chef Andrea Berton non è solo buona cucina, ma una vera esperienza gastronomica che abbina la creatività all’attenzione per il gusto e l’eleganza delle portate. 1 stella Michelin.
BULLONA
Via Piero della Francesca, 64 ph. + 39 02 33607600 bullona.com
A glittering and trendy place seating 150 diners. It is entirely dedicated to fish, both raw and cooked. In its raw dishes, great prime ingredients, including Galician sea urchins. Among its eclectic cooked dishes, the homemade spaghetti, perfectly al dente, are praiseworthy.
Un locale scintillante e alla moda, con 150 coperti. È tutto dedicato al pesce, sia crudo sia cotto. Nel crudo grandi materie prime, inclusi i ricci galiziani di riferimento. Nel cotto piatti eclettici, encomiabili gli spaghetti fatti in casa perfettamente al dente.
CERESIO 7
Via Ceresio, 7 ph. + 39 02 31039221 ceresio7.it
A restaurant with breathtaking views of Milan. Frequented from morning, for enjoying its two swimming pools and lunch served at tables arranged out on the terrace, until evening. At dinnertime, the great classics of Italian cuisine reinterpreted in a contemporary key by Chef Elio Sironi, such as spaghetti with cheese and black pepper, lime and fish roe.
Un locale con vista mozzafiato su Milano. Frequentato dalla mattina con le piscine e il lunch sui tavolini in terrazza, fino alla sera. A cena, i grandi classici della cucina italiana reinterpretati in chiave contemporanea dallo chef Elio Sironi, come gli spaghetti cacio e pepe, lime e bottarga.
CONTRASTE
Via Giuseppe Meda, 2 ph. +39 02 49536597 contrastemilano.it
Almost hidden along the road down to the Navigli, Contraste has one of the best and divergent cuisines in Milan. Experimental, well-studied dishes, presented in three formulas: an á la carte menu, a tasting of 6 proposals and a “mirror” tasting menu, with 10 samples chosen by the chef reflecting the tastes of the guest. Among the wines, prestigious labels and happy intuitions. 1 Michelin star. Quasi nascosto sulla via che scende verso i Navigli, Contraste racchiude una delle cucine più buone e divergenti di Milano. Piatti sperimentali e ben studiati, presentati in tre formule: un menu á la carte, una degustazione di 6 proposte e la degustazione “riflesso”, con 10 assaggi scelti dallo chef in base ai gusti dell’ospite. Tra i vini, etichette blasonate e felici intuizioni. 1 stella Michelin. CRACCO
Galleria Vittorio Emanuele II ph. +39 02 876774 ristorantecracco.it
Five floors of luxury and elegance. A breathtaking view of the “salotto buono” of Milan. And a menu, it could not be otherwise, worthy of a starred chef. The aesthetics of a refined location, elegant architecture and innovative cuisine. Chef Carlo Cracco has managed to bring together a Restaurant experience, meetings at the Café, tastings at the Wine Cellar and private events, all in one location. 1 Michelin star.
Cinque piani di lusso ed eleganza. Una vista mozzafiato sul salotto buono di Milano. E un menù, non poteva essere altrimenti, degno di uno stellato. L’estetica di una location raffinata, un’architettura elegante e una cucina innovativa. Lo chef Carlo Cracco è riuscito a far convergere un’esperienza al Ristorante, un incontro al Cafè, degustazioni in Cantina ed eventi privati, in un solo ambiente. 1 stella Michelin.
Healthy, delicate, light and conceived only with seasonal products, Davide Oldani’s cuisine at the D’O is characterized by the respectful interpretation of Italian cuisine, both Mediterranean and Northern Italian, but stripped of unnecessary fats and superfluous ambitions. 2 Michelin stars.
Sana, delicata, leggera e concepita solo con prodotti di stagione, la cucina di Davide Oldani al D’O è caratterizzata dall’interpretazione rispettosa della cucina italiana,
mediterranea e del nord d’Italia, ma spogliata da eventuali grassi e velleità superflue. 2 stelle Michelin DA GIACOMO
Via P. Sottocorno, 6 corner via Cellini, 30 ph. +39 02 76023313 giacomoristorante.com
The ambience is reminiscent of an early twentieth-century Milanese trattoria, while the restaurant is famous for its outstanding fish cuisine, from tuna to scampi, spider crab to bream. To sink your teeth into some meat, the answer is next door: Giacomo Bistrot. Also by the same family, try Giacomo Arengario, located in the Museo del Novecento.
L’atmosfera è quella delle trattorie milanesi dei primi del Novecento, la cucina però è rinomata per i suoi ottimi piatti di pesce, dal tonno agli scampi, granseole, branzini. Per chi preferisce invece un menu a base di carne, la risposta è subito accanto: Giacomo Bistrot. Della stessa famiglia, infine, Giacomo Arengario, all’interno del Museo del Novecento.
Chef Enrico Bartolini and his contemporary classic cuisine are the protagonists of this restaurant on the third floor of Milan’s Museum of Cultures. Along with the great classics, such as risotto with red turnips and gorgonzola and buttonshaped pasta filled with oil and lime, there are also tasting menus, and daily specials encompassing the local Italian culinary traditions. 3 Michelin stars.
Lo chef Enrico Bartolini e la sua cucina “contemporary classic” sono i protagonisti del ristorante stellato al terzo piano del Museo delle Culture di Milano. Insieme ai grandi classici, come il risotto alle rape rosse e gorgonzola e i bottoni farciti di olio e lime, anche menu degustazioni, e proposte del giorno che percorrono le tradizioni gastronomiche locali italiane. 3 stelle Michelin.
IL LUOGO DI AIMO E NADIA Via Privata Montecuccoli, 6 ph. +39 02 416886 aimoenadia.com
Opened more than 50 years ago, Il Luogo di Aimo e Nadia is known for its cooking style and for its spaces by Paolo Ferrari’s architectural project, as well as for operations that combine gastronomy, art and theatre. Stefania, the daughter of Aimo and Nadia, now runs Il Luogo, flanked by the great Chefs Fabio Pisani and Alessandro Negrini. Don’t forget the Bistro in Via. M. Bandello 14. One Michelin star. Aperto oltre 50 anni fa, Il Luogo di Aimo e Nadia è conosciuto sia
per lo stile della cucina che per i suoi spazi firmati da Paolo Ferrari, e da operazioni che abbinano gastronomia, arte e teatro. Stefania, figlia di Aimo e Nadia, è oggi alla guida del Luogo, affiancata dai grandi Chef Fabio Pisani e Alessandro Negrini. Da non perdere il Bistro in via M. Bandello 14. 1 stella Michelin.
As well as being an exclusive hotel, the Bvlgari Hotel Milano is one of the places-to-be in the city for aperitifs and exceptional taste experiences, which here bear the signature of the three-starred Niko Romito chef. Cocktail bar and restaurant open onto the hotel’s magnificent 4,000-square-meter garden.
Oltre a esclusivo hotel, il Bvlgari Hotel Milano è uno dei place-tobe della città anche per aperitivi e esperienze di gusto d’eccezione, che qui portano la firma di Niko Romito, chef tristellato. Magnifico il giardino di 4.000 metri quadri dove è immerso l’albergo e si affacciano il bar e il ristorante.
INNOCENTI EVASIONI
Via Candiani, 66 ph. + 39 02 33001882 innocentievasioni.com
The Chef Tommaso Arrigoni and his suspended world, where elegance, harmony and taste coexist in a delicate balance.
Lo Chef Tommaso Arrigoni e il suo mondo sospeso, dove eleganza, armonia e gusto convivono in un delicato equilibrio.
IYO
Via Piero della Francesca, 74 ph. +39 02 45476898 - iyo.it
The dishes range from the traditional Japanese to westernized creative dishes such as Kakisu and include oysters from Normandy, oyster gelatin and kombu, daikon granita with rice vinegar and juzu, seaweed and nettle leaves. 1 Michelin.
Le proposte vanno dai classici del Sol Levante a interpretazioni creative e occidentalizzate, come il Kakisu: ostrica della Normandia, gelee d’ostrica e kombu, granita di daikon all’aceto di riso e juzu, alghe e foglia d’ostrica. 1 stella Michelin. JOIA
Via Castaldi, 18 ph. +39 02 2049244 - joia.it
It is the first vegetarian restaurant in Italy that has received a Michelin star. At the heart of this success is Chef Pietro Leemann and his natural cuisine. Some of his iconic dishes are ‘panzanella’ with crunchy vegetables and cannellini bean hearts with wasabi on a bed of saffron; and raspberries, strawberries and tomato with balsamic vinegar and green pepper corns.
The influence of his Orient travels are tangible. 1 Michelin star. Il primo ristorante vegetariano in Italia premiato con una stella dalla Guida Michelin. Dietro questo successo, lo chef Pietro Leemann e la sua filosofia dell’alta cucina naturale. Tra i piatti cult la ‘panzanella con verdure croccanti e cuore di cannellini al wasabi, su letto di zafferano’ e ‘lampone, fragole e pomodoro con aceto balsamico e pepe verde’. Tangibile l’influsso dei suoi viaggi in Oriente. 1 stella Michelin.
LANGOSTERIA
Via Savona, 10 ph. +39 02 58111649 langosteria.com
Selected in-season prime ingredients. A flurry of colors and combinations to make each dish unique. Uncomplicated yet delectable dishes that make a statement. Each ingredient is a perfect match with the the very freshest fish. Materie prime selezionate, di stagione ma non solo. Un turbinio di colori e accostamenti, a rendere unico ogni piatto. Piacevolezza, diletto e carattere, sempre all’insegna della massima semplicità. Così il singolo ingrediente si combina al pescato più fresco.
PACIFICO
Via della Moscova, 29 ph. +39 02 87244737 wearepacifico.it
The first outpost of Peruvian cuisine in Italy. Chef Jaime Pesaque has however taken it to the next level by specializing in PeruvianAsiatic fusion cuisine, in other words Nikkei. Most dishes are fish-based but the menu also features meat. Note: Jaime’s ceviche is world-renowned. Il primo avamposto della cultura gastronomica peruviana in Italia.
Lo chef Jaime Pesaque però è andato oltre, specializzandosi nella cucina fusion peruviana e asiatica, in una parola Nikkei. I piatti sono principalmente di pesce, ma non mancano proposte di carne. Un consiglio: il ceviche di Pesaque è conosciuto in tutto il mondo.
PALAZZO PARIGI RESTAURANT
Corso di Porta Nuova, 1 ph. + 39 02 62562167 palazzoparigi.com
The qualitative and creative standards of Palazzo Parigi set it apart from all other restaurants. Guests may choose between the Ristorante Gastronomico and enjoying an informal meal in the sophisticated interiors of Caffé Parigi.
L’esperienza eno-gastronomica di Palazzo Parigi si distingue e si discosta da ogni altra per i suoi elevati canoni qualitativi e creativi. Gli ospiti possono scegliere tra il sorprendente Ristorante Gastronomico o un pasto informale nell’elegante atmosfera del Caffé Parigi.
RATANÀ
Via Gaetano de Castillia, 28 ph. +39 02 87128855 ratana.it
Traditional Milanese and Lombard dishes are revisited here with whimsy and creativity by chef Cesare Battisti. Right in line with the local cuisine, the menu is mainly meat, except for freshwater fish. The dishes are composed of 3, at most 4 top quality and strictly seasonal ingredients. There is a lovely outdoor space with tables.
Piatti della tradizione milanese e lombarda rivisitata con estro e creatività dallo chef Cesare Battisti. Come vuole la cucina locale il menu è soprattutto di carne, fatta eccezione per i pesci di acqua dolce. Piatti composti da 3, massimo 4 ingredienti di prima qualità e stagionali. Delizioso lo spazio esterno.
RISTORANTE ACANTO
Piazza della Repubblica, 17 ph. + 39 02 62302026 dorchestercollection.com
Restaurant of the Hotel Principe di Savoia, with the young and talented chef Alessandro Buffolino in the kitchen. Protagonist of the à la carte menu is his very personal re-interpretation of the classics of Italian cuisine with surprising presentations, where local and seasonal ingredients meet innovative techniques, for a perfect combination of tradition and modernity.
Ristorante dell’Hotel Principe di Savoia. In cucina giovane e talentuoso chef Alessandro Buffolino. Protagonista del menù a la carte è la sua personalissima reinterpretazione dei classici della cucina italiana con presentazioni sorprendenti, dove ingredienti locali e di stagione incontrano tecniche innovative, per un connubio perfetto tra tradizione e modernità.
RISTORANTE MORELLI
Via Aristotile Fioravanti, 4 ph. +39 02 80010918 morellimilano.it
Sophisticated atmosphere and refined furnishings. One unique experience is the table in the kitchen, available by reservation, where surprise menus are offered (on request, also in the presence of the chef). Next to this in the same location is the less formal Bulk, mixology bar and bistrot with garden.
Atmosfera sofisticata e arredi ricercati. Esperienza unica quella del tavolo in cucina, disponibile su prenotazione, dove vengono proposti menu a sorpresa (su richiesta, anche in presenza dello chef). Lo affianca nella stessa location il più informale Bulk, mixology bar e bistrot con giardino.
SETA Via Andegari, 9 ph. +39 02 87318897 mandarinoriental.com
Opened in 2015, it immediately shot to the top of haute cuisine thanks to chef Antonio Guida. The menu embraces land and sea, North and South (starting in Puglia, the chef’s home), with exotic forays into a series of dishes where the quality of the ingredients and immediacy of taste take center stage. The room’s large windows overlook the hotel courtyard, creating an evocative continuum between the interior and exterior. 2 Michelin star. Aperto nel 2015, è subito balzato ai primi posti dell’alta cucina grazie allo chef Antonio Guida. Il menu abbraccia terra e mare, Nord e Sud (a partire dalla Puglia, patria dello chef), con incursioni esotiche, in un susseguirsi di proposte in cui la qualità delle materie e l’immediatezza del gusto sono al centro della scena.
Le ampie vetrate del locale si affacciano sulla corte dell’hotel creando un suggestivo continuum tra interno esterno. 2 Stelle Michelin.
On the seventh floor of the Hotel Excelsior Gallia there is one of the most beautiful terraces in Milan. From the à la carte menu to the tasting menu, a wide choice of dishes is offered, with proposals based on excellent ingredients which are primarily Italian and often from Campania.
Al settimo piano dell’Hotel Excelsior Gallia c’è una delle più belle terrazze di Milano.
Spaziando fra il menu à la carte o quello degustazione la scelta è ampia, con proposte a base di ingredienti di eccellenza, soprattutto italiani e spesso campani.
ZELO
Via Gesù, 8 Ph. +39 02 77081478 fourseasons.com
A point of reference in the city’s gourmet panorama is the restaurant of the Four Seasons Hotel Milano. At the helm is Chef Fabrizio Borraccino, awarded his first Michelin star during his experience as Executive Chef of the restaurant Poggio Rosso at the Relais & Chateaux Borgo San Felice. Punto di riferimento nel panorama gourmet della città, è il ristorante del Four Seasons Hotel Milano.
Alla sua guida, lo chef Fabrizio Borraccino, insignito della prima stella Michelin durante la sua esperienza come Executive Chef del ristorante Poggio Rosso del Relaix & Chateaux Borgo San Felice.
VENEZIA BURANO
AL GATTO NERO
Via Giudecca, 88 ph. +39 041 730120
What began as a simple osteria in 1965, today the menu boasts an ample selection of antipasti and primi, the best of which is the ‘Risotto di gò alla buranella,’ the homemade tagliolini with crab, followed by baked fish or the sublime fish fry, accompanied by organic seasonal greens from the nearby islands.
Large outdoor seating.
Nata come semplice osteria nel 1965, oggi propone un’ampia degustazione di antipasti e di primi piatti, tra i quali trionfa il Risotto di gò alla buranella, i tagliolini fatti in casa con Granzeola e poi il pesce al forno o i supremi fritti di pesce misto accompagnati da verdure sempre di stagione a coltivazione biologica raccolte nelle isole limitrofe. Ampio dehor estivo.
CANNAREGIO
ANICE STELLATO
Fondamenta de la Sensa, 3272 ph. +39 041 720744 anicestellato.com
This osteria and ristorante goes beyond the clichés of the historical center. Revered for its particular fish-based cuisine by those with an eye for quality. Lunch is served canal-side.
Ristorante osteria, un indirizzo ricercato aldilà delle consuetudini del centro. Stimato per la particolarità della sua cucina a base di pesce, per chi ricerca la qualità. Pranzo servito in riva, a fianco del canale.
CA’ D’ORO ALLA VEDOVA
Cannaregio, 3912 ph. +39 0415285324
One of the best known amongst the lagoon’s historic osterie, it’s famous and appreciated also for its cicchetti (snack sized dishes) with local wine on tap. Highlights: baccalà (salt cod), shrimp skewers, and Venetian-style sardines. Una delle più conosciute tra le osterie storiche della laguna, famosa e apprezzata anche per i suoi cicchetti con le tipiche ombre di vino sfuso. Piatti forti: baccalà, spiedini di gamberi, sarde in saor.
It is the all-day restaurant of The Venice Venice hotel. International and local dishes, including mouth-watering cichetti, small, typical samples of Venetian cuisine. Magnificent terrace on the Grand Canal, as well as the ancient sotoportego.
È il ristorante all day dell’hotel The Venice Venice. Piatti internazionali e locali, tra cui i golosi cichetti, piccoli e tipici assaggi della cucina veneziana. Magnifica la terrazza sul Canal Grande, come anche l’antico sotoportego.
THE GO-TO VENEZIA RESTAURANTS
CASTELLO ACIUGHETA
Castello, 4359 ph. +39 041 5224292 aciugheta.com
A typical Venetian wine bar appreciated for its excellent selection of wines to taste and for the inviting spread of cicchetti (snack sized dishes) including mini-meatballs, crostini, stuffed peppers, mini pizza’s with sardines.
Tipico bacaro veneziano apprezzato per l’ottima selezione di vini in degustazione e per l’invitante bancone ricco di cicchetti: polpettine, crostini, peperoncini ripieni e pizzette appena sfornate con acciuga.
This intimate restaurant is steps away from the church of Santa Maria Formosa and has become one of the most sought-after addresses. Its menu lends honour to the tradition of Venetian cuisine, with particular attention to quality ingredients. Intimo ristorante a due passi dalla chiesa di Santa Maria Formosa. Una scelta del menu che fa onore alla tradizione culinaria veneziana, con una grande attenzione verso le materie prime.
HOSTARIA DA FRANZ
Salizada San Antonin, 3499 ph. +39 041 5220861 hostariadafranz.com
A classic restaurant with a rustic atmosphere, family run, that specializes in fish and seafood. Located behind the Giardini della Biennale, where in summer there is some outside seating, don’t miss the spaghettini with scampi and the grilled eel. Un ristorante classico di atmofera rustica, gestione familiare, con specialità di mare. Situata vicino ai Giardini della Biennale, dove d’estate ci sono tavoli in riva, al canale adiacente. Da provare gli spaghettini con gli scampi e l’anguilla alla griglia. IL RIDOTTO
Campo SS. Filippo e Giacomo
Sestiere Castello ph. +39 041 5208280
Sophisticated, highly creative, but not overly-orchestrated cuisine. The perfect marriage of substance, innovation and local tradition. Cucina di ricerca, sofisticata, ma non artificiosa. Sostanza e innovazione perfettamente sposate con la tradizione veneta.
LOCAL
Salizzada dei Greci, 3303 ph. +39 041 2411128 ristorantelocal.com
Spacious and bright restaurant overlooking a beautiful canal. The cuisine is a creative and well-executed blend of local gastronomy, that of Campania, the chef’s native gastronomy, and echoes of other countries. One Michelin star.
Ristorante spazioso e luminoso, affacciato su uno splendido. La cucina è
una creativa e ben riuscita unione tra la gastronomia locale, quella campana, di origine dello chef, ed echi di altri Paesi. Una stella Michelin.
Located in a luxurious setting on the rooftop overlooking the Venetian Lagoon, the restaurant’s seasonal menu showcases fresh and local ingredients.
Situato all’ultimo piano dell’Hotel Danieli, Venice il Restaurant Terrazza Danieli offre una vista spettacolare sulle bellezze della città. Assapora la freschezza degli ingredienti del menu stagionale d’alta cucina.
The dishes created by chef and patron Cesare Benelli and Paolo Semeraro are an expression of the Venetian lagoon, its hinterland and their magnificent raw materials. I piatti creati dallo chef e patron Cesare Benelli e da Paolo Semeraro sono espressione della laguna veneziana, del suo entroterra e delle loro magnifiche materie prime.
DORSODURO
ANTICA LOCANDA MONTIN
Fondamenta di Borgo, 1147 ph. +39 041 5227151 locandamontin.com
In a magical garden with pergolas, right behind the Fondamenta, a typical Venetian restaurant with outdoor seating offers traditional local and national dishes with friendly service. Dentro un giardino ornato da suggestive pergole, appena dietro la Fondamenta, sorge una locale tipicamente veneziano, con un accogliente dehor estivo. Una cucina tradizionale e nazionale, dove il servizio è cordiale e gentile.
This elegant locale comes from the famous Cipriani family, best known for their Harry’s Bar, a real institution in the city. International cuisine with the highest quality ingredients is united with a robust wine list. Dalla capacità della famosa famiglia Cipriani che ha dato vita a Harry’s Bar, ormai diventato un’istituzione, nasce questo angolo di elegante ristoro nell’isola della Giudecca, con vista sul canale. Cucina di stampo internazionale che utilizza le più alte eccellenze in fatto di materie prime, unita a una corposa carta dei vini.
GIUDECCA AROMI
Giudecca, 810 ph. +39 041 2723311 hilton.com
At the historic Hilton Molino Stucky hotel, you can choose between a unique culinary journey in the ele-
gant atmosphere of the Aromi restaurant, with spectacular views of the Giudecca Canal, or an immersion in the flavors of Venetian tradition in the more casual Bacaromi restaurant. For Italian and international dishes, there is instead the Rialto Bar & Restaurant, with, in the summer months, the beautiful Rialto Garden. Allo storico hotel Hilton Molino Stucky si può scegliere tra un viaggio culinario unico nell’elegante atmosfera del ristorante Aromi, con vista spettacolare sul canale della Giudecca, o un’immersione nei sapori della tradizione veneziana nel ristorante più informale Bacaromi. Per piatti italiani e internazionali, c’è invece il Rialto Bar & Restaurant, con, nei mesi estivi, il bel Rialto Garden.
SAN MARCO
AMO
T Fondaco di Tedeschi by DFS San Marco 5556 ph. +39 041 2412823 alajmo.com
An elegant bistro inside the Fondaco dei Tedeschi, located at the foot of the Rialto Bridge, which houses the new luxury department store (Dfs). Fruit of a collaboration between the Alajmo brothers and designer Philippe Starck, it is the ideal place for a break any time of the day. Un elegante bistrot all’interno del Fondaco dei Tedeschi, il nuovo department store (Dfs) di lusso ai piedi del Ponte di Rialto. Frutto della collaborazione tra i fratelli Alajmo e il designer Philippe Starck, è l’indirizzo perfetto per una pausa in ogni momento della giornata.
ACQUAPAZZA
San Marco, 3808 ph. +39 041 2770688 veniceacquapazza.com
A magnificent outdoor area facing Campo Sant’Angelo, excellent fish dishes, and the taste of true Neapolitan pizza - this and much more awaits you at Acqua Pazza, where authentic Amalfi Coast and Mediterranean cuisine reigns.
Un magnifico Dehor affacciato su Campo Sant’Angelo e il gusto della vera pizza napoletana. Questo e molto altro da Acqua Pazza, regno della vera cucina amalfitana e mediterranea. Da provare anche il pesce. CLUB DEL DOGE RESTAURANT
Campo Santa Maria del Giglio, 2467 ph. +39 041 794611 marriott.com
We are in the exclusive The Gritti Palace. Celebrating Venetian culinary traditions, the dining experience signature by Chef Alberto Fol is a tasteful one of infinite facets, with glorious water views from the Grand Canal.
Siamo nell’esclusivo The Gritti Palace. In onore alle tradizioni culinarie veneziane, l’esperienza culinaria firmata dallo chef Alberto Fol è un gusto dalle infinite sfaccettature, servito con splendide viste sul Canal Grande.
DO FORNI
Sestiere San Marco, 457 ph. +39 041 5232148 - doforni.it
A true institution in the historic center of the city, a great place for special occasions as well as cultural events, and frequented by illustrious visitors, the cuisine is primarily local and fish-based.
Nel centro storico della città è divenuto nel tempo una vera istituzione. Ritrovo per occasioni ed eventi anche culturali, spesso è il ristorante di personaggi illustri che soggiornano in laguna, con la sua cucina con prevalenza di pesce e legata al territorio.
GRANCAFFÈ QUADRI
Piazza San Marco, 121 ph. +39 041 5222105 - alajmo.it
Renovated by the architect and designer Philippe Starck, the historic restaurant is run by the Alajmo brothers, creators of the three Michelin star Relais Gourmand Le Calandre in Padova. It faces directly onto Piazza San Marco, and its interior is carefully decorated with local products like Murano glass; the menu is creative and gourmet, in which fish is explored and tastes are exalted. One Michelin star. Rinnovata dall’architetetto e design Philippe Starck, lo storico ristorante è gestito dai fratelli Alajmo, creatori del tre stelle Michelin Relais Gourmand Le Calandre di Padova. Unico luogo che si affaccia direttamente su piazza San Marco, dagli interni estremamente curati con le eccellenze del territorio, come i vetri di Murano, detiene un menu creativo e gourmet, dove il pesce viene esplorato e esaltato in tutti i suoi sapori. Una stella Michelin. HARRY’S BAR CIPRIANI
The original Harry’s Bar was opened by the Cipriani family in 1931 (a rope store was in its place). In 2001 it was named a national treasure. The cuisine remains that of Harry’s Bar tradition - classic, with attention to base ingredients. The must haves are: risotto primavera, tagliolini with prosciutto, and the historic Bellini cocktail that was born within these walls.
Dichiarato nel 2001 patrimonio nazionale, è il primo Harry’s Bar nato dalla mente della storica famiglia Cipriani che nel 1931 riprese un negozio di corde per renderlo un bar. La cucina è quella storica di ogni Harry’s Bar: tradizionale e attenta alle materie prime. I must: risotto primavera, tagliolini gratinati al prosciutto e lo storico Bellini, nato tra queste mura.
LE MASCHERE
S. Marco Mercerie, 760 ph. +39 041 5200755
Appreciated and frequented even by Venetians, the restaurant at Splendid Venice - Starhotels Collezione is a romantic restaurant in the center of Venice that winds around the bright Campiello, the typical Venetian courtyard. Here you can enjoy authentic local cuisine, with land and sea specialties.
THE GO-TO VENEZIA RESTAURANTS
Apprezzato e frequentato anche dai veneziani, quello dello Splendid Venice - Starhotels Collezione è un ristorante romantico nel pieno centro di Venezia che si snoda intorno al luminoso Campiello, la tipica corte veneziana.Qui si può assaporare l’autentica cucina del territorio, con specialità di terra e di mare.
SAN POLO DO MORI
Calle Do Mori, 429 ph. +39 041 5225401
In an underpass near the Rialto market, this bar-only wine shop serves cicchetti too.
In un sotoportego vicino al mercato di Rialto troviamo questa cantina, dove si può scegliere tra una gran varietà di cicheti e vini in bottiglia, rigorosamente al banco.
RISTORANTE ALLA MADONNA
Calle della Madonna, 594 ph. +39 041 5223824 ristoranteallamadonna.com
Fish dishes preparred in the most natural way as to preserve the typical taste of each ingredient. Specialties include: mixed of fish starter, spaghetti with cuttle fish ink and granseola. Piatti di pesce lavorato in maniera naturale per non intaccare i sapori tipici di ogni singola pietanza. Tra le specialità: antipasto misto di pesce, vermicelli al nero di seppia e la granseole nel guscio
ANTICHE CARAMPANE
San Polo, 1911 ph. +39 041 5240165 antichecarampane.com
A rustic trattoria that has gained popularity. The menu lists only Adriatic fish, served in a traditional but revisited manner. In good weather, outside seating is available between potted flowers and under a charming tent in a calm corner of the lagoon.
Una trattoria dallo stile rustico divenuta molto popolarità. Nel menu solo pesce del mar Adriatico. La cucina è tradizionale e talvolta rivisitata con discrezione. In stagione c’è la possibilità di pranzare all’aperto, sotto un allegro tendone, in un angolo defilato vicino al ponte di Rialto.
SANTA CROCE
ALL’ARCO
San Polo, 436 ph. +39 041 5205666
A tiny, secret place to taste an excellent selection of wines while snacking on the famous cicchetti. Crostini, cooked vegetables prepared in various ways, and fresh fish.
Un piccolo e segreto luogo dove degustare ottimi vini insieme ai famosi cicchetti. Crostini, verdure cotte in diversi modi, dalla caponata ai carciofi locali, e pesce fresco.
A family run wine bar and osteria in the San Trovaso area with a not to be missed selection of cicchetti, both traditional and innovative, and the
excellent selection of wines. It’s also a good wine shop for home consumption. There is no seating but customers lounge outside on the fondamenta. Enoteca osteria a conduzione familiare nella zona di San Trovaso, imperdibile per i cicchetti assortiti, tradizionali e fantasiosi, ottima la scelta dei vini. il locale è anche un’ottima cantina nella quale fare rifornimento per casa. Non c’è posto a sedere ma si sta fuori nella fondamenta.
In the enchanting Palazzo Venart, with gardens on the Grand Canal, starred chef Enrico Bartolini prepares classic Venetian specialties with a contemporary twist. 2 Michelin stars. Nel suggestivo Palazzo Venart, con giardino sul Canal Grande, lo chef stellato Enrico Bartolini propone specialità classiche veneziane reinterpretate in chiave contemporanea. 2 stelle Michelin.
ZANZE XVI
Santa Croce, 231 ph. +39 041 715394 - zanze.it
Perhaps the only example in Venice of a “contemporary osteria,” boasting the slightly French style of a bistro. Just a short walk from the station, in the convenient Fondamenta dei Tolentini.
The renovation is contemporary but warm and inviting, and the cuisine by chef offers gourmet, but not elaborate, dishes, with a formula that has succeeded in making creative cuisine accessible to the public.
Forse l’unico esempio a Venezia di ‘Osteria contemporanea’, dove si ispira un po’ lo stile francese dei bistrot.
A pochi passi dalla Stazione, nella comoda Fondamenta dei Tolentini. Il restauro è contemporaneo, ma caldo e accogliente e la cucina propone piatti gourmet, ma non elaborati, con una formula che è riuscita a rendere accessibile una cucina creativa.
ISOLA DELLE ROSE
AGLI AMICI DOPOLAVORO
Isola delle Rose, Laguna di San Marco ph. +39 041 8521300 dopolavororestaurant.com
Blessed with a truly unique setting, on the enchanting Isola delle Rose where the JW Marriott Venice Resort & Spa is located, Agli Amici Dopolavoro enjoys an extraordinary culinary microcosm, where the interplay of nature, culture, and the lagoon’s elements elevates each plate to an unparalleled level of distinctiveness.
Immerso in un contesto unico, sull’incantevole Isola delle Rose dove sorge il JW Marriott Venice Resort & Spa, il ristorante Agli Amici Dopolavoro vive di un microcosmo culinario straordinario, dove l’interazione tra natura, cultura e gli elementi della laguna elevano ogni piatto a un livello di distintività incomparabile.
MAZZORBO
VENISSA
Fondamenta Santa Caterina, 3 ph. +39 041 5272281- venissa.it Paola and Gianluca Bisol have seen the dream of an innovative hostel-restaurant come into reality. Here dishes are created on the basis of the products offered by the local territory for a “Zero Kilometer Menu” that is changed every day. One Michelin star. Innovativo ristorante ostello nato dal sogno di Paola e di Gianluca Bisol. I piatti vengono creati in base alle materie prime che il territorio locale offre quotidianamente, creando un menù che cambia tutti i giorni diventando un reale chilometro zero. Una stella Michelin.
MURANO
BUSA ALLA TORRE DA LELE
Campo Santo Stefano, 3 ph. +39 041 739662
A classic menu of Venetian cuisine prepared according to tradition, and accompanied by a good wine list. Un menu classico di cucina veneziana cucinato secondo la tradizione e accompagnato da buoni vini.
In a comfortable and elegant location at the foot of the bridge of the same name, the two rooms inside are warmed by the fireplace, while the garden has a lovely pergolato covering. The quality of this restaurant rests on its use of the freshest ingredients that mix history and tradition to make excellent dishes. Un ambiente confortevole e elegante ai piedi dell’omonimo ponte. Un comodo salotto, due sale interne al tepore del rilassante camino, un giardino con il tradizionale pergolato. Una cucina dalle materie prime freschissime, in cui storia e tradizione s’intrecciano per piatti eccellenti.
LOCANDA CIPRIANI
Piazza Santa Fosca, 29 ph. +39 041 730150 locandacipriani.com
One of the most important restaurants in Venice comes from the Cipriani family. Immersed in the surrounding green area, the kitchen of Chef Cristian Angiolin who prepares both the classic Cipriani family dishes, and an ample selection of fish- or vegetable-based primi with homemade pasta or rice. Dallo storico nome della famiglia Cipriani, uno dei ristoranti più importanti della laguna veneta. Immerso nella natura della campagnia circostante, una cucina con a capo lo chef Cristian Angiolin che, oltre ai piatti inventati dalla famiglia Cipriani e oramai divenuti dei classici, propone un’ampia scelta di piatti basati su pesce, verdure, pasta fatta in casa e riso.
In the San Frediano district, a bistro restaurant that is also an art gallery and artisan showcase. A quality osteria, which combines the gastronomic experience, clearly Tuscan in origin, with the love for handmade and the expressiveness of today’s artists - painters, photographers and sculptors - whose works are hosted and for sale, in the local.
Nel quartiere di San Frediano, un ristorante bistrot che è anche galleria d’arte e vetrina d’artigiani. Un’osteria di qualità, che unisce all’esperienza gastronomica, di chiara radice toscana, l’amore per il fatto a mano e l’esprit di artisti odierni - pittori, fotografi e scultori - le cui opere sono ospitate e in vendita, nel locale.
BORGO SAN JACOPO
Borgo San Jacopo, 62r ph +39 055 281661 lungarnocollection.com
One Michelin starred. This restaurant, recently renovated, is located near Ponte Vecchio. Enchanting environment and lovely views over the River Arno enhanced by the warmth of an elegant private home. in the kitchen the creative executive chef Claudio Mengoni.
Una stella Michelin. Siamo a una spanna da Ponte Vecchio, con splendida vista sull’Arno. L’atmosfera è incantata, resa ancora più elegante dalla recente opera di rinnovamento, In cucina il creativo executive chef Claudio Mengoni.
BUCA DELL’ORAFO
Via de’ Girolami, 28r ph +39 055 213619 bucadellorafo.com
In Florence they are called buche: basement workshops converted into wine cellars and then restaurants serving simple, traditional Florentine dishes. The signature dishes are artichoke frittata (in winter and springtime) and chine of pork with potatoes.
A Firenze si chiamano ‘buche’, sono degli ex-laboratori seminterrati trasformati in cantinette, poi adibite a ristoranti. I veri cult sono il tortino di carciofi (in inverno e primavera) e l’arista di maiale con le patate.
BUCA LAPI
Via Trebbio, 1r ph +39 055 213768 bucalapi.com
One of the city’s oldest and bestknown buche. The kitchen is on show, a typical Tuscan and country atmosphere. The heart and soul of the restaurant is owner Luciano Ghinassi, who carries on Tuscany’s culinary tradition. Among the musttries are barbecued steak, pasta and homemade desserts. Una delle buche più storiche e famose della città. Cucina a vista, atmosfera rustica rappresentativa della massima
THE GO-TO FIRENZE RESTAURANTS
espressione toscana. Oggi il patron e anima del ristorante, Luciano Ghinassi, mantiene viva la tradizione registrando il pieno di prenotazioni tutte le sere. Tra i must la bistecca al carbone e la pasta e i dolci fatti in casa.
BUCA MARIO
Piazza degli Ottaviani, 16r ph +39 055 214179 bucamario.com
This buca is based in the sixteenth-century Palazzo Niccolini and counts celebrities such as Anthony Hopkins, Justin Bieber, Kirsten Dunst, Andrea Bocelli. Traditional dishes like artichoke flan, ribollita, pappardelle with wild boar meat sauce and barbecued steak.
Da questa ‘buca’ che occupa i sotterranei del cinquecentesco palazzo Niccolini sono passati personaggi come Anthony Hopkins, Justin Bieber, Kirsten Dunst, Andrea Bocelli. Ricette della tradizione tra le quali spiccano lo sformatino di carciofi, la ribollita, le pappardelle al ragù di cinghiale e la bistecca alla brace.
The new Lungarno Collection restaurant and bistro, just steps away from Portrait Firenze, offers the best view of Ponte Vecchio. A “living room with kitchen” , soft and welcoming. Nuovo ristorante e bistrot della Lungarno Collection, a un passo dal Portrait Firenze, è la vista più bella su Ponte Vecchio. Un ‘salotto con cucina’, morbido ed accogliente.
CANTINETTA ANTINORI
Piazza degli Antinori, 3 ph +39 055 292234
cantinetta-antinori.com
Cantinetta Antinori has been one of Florence’s best known restaurants since 1957. A familiar atmosphere characterizes this intimate and comfortable place where one can taste a wide selection of MarchesiAntinori wines paired with Tuscan traditional dishes.
Dal 1957 la Cantinetta Antinori è uno dei ristoranti più conosciuti di Firenze. Un contesto familiare e un’atmosfera confortevole caratterizzano l’ambiente accogliente e intimo, dove è possibile degustare un’ampia selezione di vini Marchesi Antinori in abbinamento a specialità della cucina toscana.
CESTELLO RISTOCLUB
Piazza di Cestello, 8 ph +39 055 2645364
cestelloristoclub.com
A superb fish restaurant overlooking the lovely Piazza di Cestello with a terrace where meals can be enjoyed in summer in the shade of the homonymous church.
Con una splendida vista sulla piazza del Cestello, dove d’estate si estende un fresco dehor all’ombra della omonima Chiesa, ecco un eccellente ristorante di pesce.
ATTO DI VITO MOLLICA
Via del Corso, 6 ph. +39 055 5353555 attodivitomollica.com
Temple of taste by chef Vito Mollica, in the extraordinary setting of the historic Palazzo Portinari Salviati. In the the Emperors’ Court, the most ancient nucleus, the Atto Restaurant, in the Corte Cosimo I, Salotto Portinari. Seasonal menus with a traditional flair but international flavor. One Michelin star. Tempio del gusto dello chef Vito Mollica, nella straordinaria cornice dello storico Palazzo Portinari Salviati. Menù stagionali di impronta tradizionale ma dal gusto internazionale. Nella Corte degli Imperatori, il nucleo più antico, il Ristorante Atto, nella Corte Cosimo I, il Salotto Portinari. 1 stella Michelin. CIBRÈO
Via Andrea del Verrocchio, 8 ph +39 055 2341100 cibreo.com
Founded by legendary chef Fabio Picchi, the ‘cook-eater’, as he enjoyed describing himself, Cibrèo has been a sophisticated melting pot of Tuscan aromas and flavours since 1979. The must-tries are yellow pepper soup, salt cod à la Cassi, stuffed chicken neck and Florentine-style pot roast. Fondato dal leggendario chef Fabio Picchi, il ‘cuoco mangiatore’, come amava definirsi lui stesso. Dal 1979 un raffinato melting pot di sapori e profumi tutti toscani. Da assaggiare il passato di peperoni gialli, il baccalà alla Cassi, il collo ripieno
A successful collaboration inaugurated in 2021 between one of the Florence’s dining legends and the iconic hotel Helvetia & Bristol Firenze - Starhotels Collezione. Una felice collaborazione inaugurata nel 2021 tra una delle leggende fiorentine della ristorazione e l’iconico hotel Helvetia & Bristol Firenze - Starhotels Collezione.
ENOTECA PINCHIORRI
Via Ghibellina, 87 ph + 39 055 242757 enotecapinchiorri.it
The temple of taste in Florence, three Michelin stars. Giorgio Pinchiorri and Annie Feolde with the same passion that drove them in these last 40 years to create something unique in its kind. Unforgettable the dishes prepared by Chef Riccardo Monco as well as a trip to the wine cellar, one of the best in the world: a collection of over 4000 labels. Il tempio del gusto a Firenze, tre stelle Michelin. Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde, di origini diverse ma con la stessa passione che li ha portati in questi ultimi 40 anni a creare qualcosa di unico. Imperdibile
l’esplorazione delle proposte dello
Chef Riccardo Monco, così come la cantina, tra le prime del mondo, con oltre 4000 etichette.
FUOR D’ACQUA
Via Pisana, 37 ph +39 055 222299 fuordacqua.it
Only freshly-caught fish on a daily basis. Both simple or more elaborate dishes prepared as per tradition, such as Catalan-style seafood, Trabaccolara paccheri and warm and cold appetizers, which are the restaurant’s specialty along with raw fish dishes.
Solo il pescato del giorno. Ricette semplici o elaborate secondo la tradizione come la Catalana, i paccheri alla Trabaccolara e gli antipasti, crudi o caldi, che sono una delle specialità insieme ai grandi piatti di cruditè.
GOLDEN VIEW
Via de Bardi, 58r ph. +39 055 214502 goldenview.it
You seem to touch the Ponte Vecchio from the wide windows of what is more than just a restaurant, a tribute to good food and art. 550 square meters with gastronomy area full of excellence, right after the bread and pastry workshop, fish market with Mediterranean seafood and, of course, the restaurant.
Sembra di toccare il Ponte Vecchio dalle ampie finestre di quello che è più di un semplice ristorante, omaggio al buon cibo e all’arte. 550 metri quadrati con zona gastronomia ricca di eccellenze, subito dopo il laboratorio di pane e dolci, pescheria con prodotti ittici mediterranei e, naturalmente, il ristorante.
GUCCI OSTERIA
Piazza della Signoria, 10 ph. +39 055 0621744 gucciosteria.com
Housed in the Palazzo della Mercanzia, a unique space including a special store offering exclusive creations available only in Florence, a museum project by Alessandro Michele and a starred restaurant-bistro run by Massimo Bottura and the chef Karime Lopez. All’interno meraviglioso Palazzo della Mercanzia uno spazio unico che ospita uno special store dove trovare creazioni storiche in vendita solo a Firenze, una galleria museale progettata da Alessandro Michele, e un ristorante-bistrot stellato con a capo Massimo Bottura e in cucina Karime Lopez. HARRY’S BAR THE GARDEN
Via Il Prato, 40/42 ph +39 055 2052105 sinahotels.com
A true Florentine institution, now in the elegant setting of the Sina Villa Medici hotel, complete with beautiful garden. Paloma Picasso, Margot Hemingway, Paul Newman, Robin Williams, Franco Zeffirelli are just
some of the personalities who have loved this historic name. Dishes you can’t miss include Taglierini gratin, Curried shrimp tails, Beef tartare. A tip: the Bellini cocktail.
Una vera istituzione fiorentina, oggi nell’elegante cornice dell’hotel Sina Villa Medici con tanto di bellissimo giardino. Paloma Picasso, Margot Hemingway, Paul Newman, Robin Williams, Franco Zeffirelli sono solo alcuni dei personaggi che hanno amato questo nome storico. Tra i piatti che non potete perdere i Taglierini gratinati, Code di gamberi al curry, Tartare di manzo. Un consiglio: il cocktail Bellini.
Everything here is an expression of Xin Ge Liu, from the environments, which combine East and West with Seventies vibes, to the dishes, true works of art to be enjoyed with the eyes and palate that takes on even more flavor when in company.
Tutto qui è espressione di Xin Ge Liu, dagli ambienti, che uniscono Oriente e Occidente con Seventies vibes, ai piatti, vere e proprie opere d’arte da gustare con gli occhi e il palato e pensate per essere condivisi.
The restaurant of Four Seasons Hotel Firenze, one Michelin-starred, the domain of Executive Chef Paolo Lavezzini. In the wonderful setting of Palazzo della Gherardesca, overlooking the hotel’s garden, with a lovely terrace for outdoor dining. The wine list includes about five hundred labels. Il ristorante del Four Seasons Hotel Firenze, una stella Michelin, guidato dell’Executive Chef Paolo Lavezzini. Nella splendida cornice del Palazzo della Gherardesca, affacciato sull’omonimo giardino, dove la terrazza offre l’alternativa per incantevoli pranzi e cene all’aperto. In carta circa cinquecento etichette vinicole.
IL SANTO BEVITORE
Via S. Spirito, 64r ph. +39 055 211264 ilsantobevitore.com
In the Oltrarno area, a restaurant born out of the passion for cooking of three young Florentines, Marco, Martina and Stefano, serving elegantly-arranged creative cuisine, but in an informal setting and at reasonable prices. Enjoy a pre-dinner drink at Santino’s, the small wine bar next door. Nel cuore dell’Oltrarno, un ristorante nato dalla passione di tre giovani fiorentini, Marco, Martina e Stefano, che si contraddistingue per la sua cucina creativa, curata ma informale, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Per un aperitivo fermatevi al Santino, piccola enoteca proprio accanto al ristorante.
Elegant restaurant and sushi bar. The menu includes unexpected dishes, such as an endless choice of carpaccio, chirashi and maki rolls, to be enjoyed in the sophisticated Tatami room.
Elegante ristorante e sushi bar. Il menu riserva molte sorprese tra cui un’ampia scelta di carpacci, chirashi e maki, da gustare magari nella raffinata sala Tatami.
LA BISTECCA
OSTERIA FIORENTINA
Piazza della Repubblica,12 ph. +39 055 2776364 osterialabistecca.it
A landmark for lovers of Italian cuisine, especially Tuscan. As the name already declares, the queen is her, the Florentine steak, but other great traditional classics, both land and sea, are also not to be missed.
Un punto di riferimento per gli amanti della cucina italiana, specialmente toscana. Come dichiarato già dal nome, la regina è lei, la bistecca alla fiorentina, ma da non perdere anche altri grandi classici della tradizione, sia di terra che di mare.
Established by Prince Dimitri Habsburg-Lorraine and his son Soldano, La Giostra is a cozy restaurant hidden from view and a favorite with world-famous celebrities. Traditional Tuscan and Lorraine cuisine. Nato dalla passione del Principe Dimitri d’Asburgo Lorena e del figlio Soldano, La Giostra è un ristorante intimo e nascosto, frequentato da personaggi famosi di tutto il mondo. I piatti rivisitano la tradizione toscana e lorenese.
LA TENDA ROSSA
Via dei Magazzini, 4 ph. +39 055 0136633
The refined Baroque setting welcomes guests in an intimate and elegant atmosphere. The cuisine reinterprets Tuscan tradition with innovation and creativity, using fresh seasonal ingredients. L’ambiente barocco e raffinato accoglie gli ospiti in un’atmosfera intima ed elegante. La cucina reinterpreta la tradizione toscana con innovazione e creatività, utilizzando ingredienti freschi di stagione.
LOCALE
Via delle Seggiole, 12r ph. +39 055 9067188
localefirenze.it
The ancient Palazzo delle Seggiole has been turned into a new restaurant and wine bar. Open every day, from happy hour to late night, its main attractions are the Winter garden and the long lost atmosphere combined with a modern minimalist design.
L’antico Palazzo delle Seggiole si trasforma in un nuovo ristorante e wine bar. Aperto tutti i giorni, dall’aperitivo fino a tarda notte, si contraddistingue per il suo giardino d’inverno e un’atmosfera d’antan che sposa arredi minimal contemporanei.
LUCA’S RESTAURANT
Via Dei Cavalieri, 2/C ph. +39 055 0105200 lagemmahotel.com
It is the restaurant of Hotel La Gemma, where the award-winning Chef Paulo Airaudo takes classical Florentine cuisine and transforms this into exceptional modern gastronomy. È il ristorante dell’Hotel Gemma, dove il pluripremiato chef Paulo Airaudo prende la classica cucina fiorentina e la trasforma in un’eccezionale gastronomia moderna.
MARINA DI SANTOSPIRITO
Via Maffia, 1/c ph. +39 338 2844182 marinadisantospirito.it
Located in the Santo Spirito quarter, this original restaurant has stone flooring from the 14th century, leather sofas and chairs, antique objects hanging from the walls and a small stage for live music. The menu features exquisite seafood dishes and much more.
Nel quartiere di Santo Spirito, un originale ristorante con pavimento in pietre del Trecento, divani e sedie in pelle, oggetti antichi appesi alle pareti e un piccolo palco per la musica dal vivo. In menù, ottime proposte di pesce e non solo.
MOMOYAMA
Borgo San Frediano, 10r ph. + 39 055 291840 ristorantemomoyama.it
In Oltrarno, in the San Frediano district, a place where Japanese elegance and hospitality blend with the vibrant vitality of the city. Opened in 1998, it is the first restaurant in Florence to devote itself to the cuisine of the Rising Sun. Here, research and quality tell the story of the Orient both through traditional dishes and through fusion dishes and reinterpretations of creative cuisine.
Sulla riva di là d’Arno, nel quartiere di San Frediano, un luogo dove l’eleganza e l’accoglienza giapponese si fondono con la vitalità vibrante della città. Aperto nel 1998, è il primo ristorante di Firenze a dedicarsi alla cucina del Sol Levante. Qui ricerca e qualità raccontano l’Oriente sia attraverso piatti della tradizione che attraverso piatti fusion e rivisitazioni della cucina creativa.
MUSEO DELLA BISTECCA
Via dei Lamberti, 5r ph. +39 055 213381 museodellabistecca.it
Here the steak is a work of art, so much so that the atmosphere resembles that of a museum where you can have a multi-sensory experience that takes you on a journey to dis-
cover the flavors of quality meat from all over the world.
Qui la bistecca è un’opera d’arte, tanto che l’atmosfera ricorda quella di un museo dove vivere un’esperienza multisensoriale alla scoperta dei sapori delle migliori carni, provenienti da tutto il mondo.
ORA D’ARIA
Via dei Georgofili, 11r ph +39 055 2001699 oradariaristorante.com
At lunchtime it is informal, with its tapas that allow you to enjoy gourmet dishes in small portions and at reasonable prices. In the evening, it is an upscale restaurant, with two tasting menus and one à la carte. The genius here is Chef Marco Stabile.
A pranzo è democratico con la proposta vincente delle tapas che permettono di assaporare piatti gourmet in piccole porzioni a piccoli prezzi. A cena è alta cucina, con due menu degustazione e la scelta à la carte. Ma qui la vera scoperta è lo chef Marco Stabile.
OSTERIA BELGUARDO
Piazza degli Scarlatti, 1r ph. +39 055 2654541 osteriabelguardo.it
A new restaurant overlooking Arno by Belguardo winery, the setting is not trattoria-like, but the spirit is that of traditional, healthy, well-crafted cuisine based on the use of quality ingredients.
Un nuovo locale con vista sull’Arno che porta il nome dell’azienda della famiglia Mazzei. L’ambiente non è da trattoria, ma lo spirito rimane quello di una cucina locale sana, ben eseguita e con scelte di qualità.
Same quality guarantee signed “Andrea’s and Vieri’s, the artisans of taste”, “ for the two locations of the historic restaurant on Via Pacinotti, and the one on the sixth floor of the Hotel Hermitage, on an intimate terrace overlooking the Ponte Vecchio. The cult remains the timeless truffle-based dishes, such as truffle-flavoured potato pie. Stessa qualità firmata “da Andrea e Vieri, gli artigiani del gusto”, per le due location del ristorante storico in via Pacinotti e quello al sesto piano dell’Hotel Hermitage, su un’intima terrazza affacciata su Ponte Vecchio. I cult restano le intramontabili specialità al tartufo di San Miniato e in primis il tortino di patate al tartufo. POSH Lungarno Vespucci, 26 ph. +39 055 0515514 poshfirenze.it
A culinary journey of taste, quality and exclusivity. You are in the sunkissed Posh ‘cabin’ overlooking the elegant Lungarno Vespucci.
Un viaggio culinario all’insegna del gusto, della qualità e dell’esclusivi-
tà. Siete nella ‘cabina’ Posh, baciata dal sole e affacciata sull’elegante Lungarno Vespucci.
RISTORANTE FRESCOBALDI
Piazza della Signoria, 31 ph. +39 055 284724 frescobaldifirenze.it
It is the restaurant by Frescobaldi, one of Italy’s most prestigious wineries. The Chef offers traditional Tuscan dishes with a contemporary twist. A private dining room on the second floor, cocktail bar, outdoor seating with view of Palazzo Vecchio.
È il ristorante targato Frescobaldi, cantina tra le più prestigiose d’Italia. In cucina lo chef propone i piatti della celebre tradizione toscana con piglio contemporaneo. Privè del secondo piano, cocktail bar e dehors affacciato su Palazzo Vecchio.
SAN PAOLINO Via Palazzuolo, 9/A ph. +39 055 2966955 25hours-hotels.com
The most beloved dishes of traditional Tuscan and of modern Italian cuisine served in the green inner courtyard of 25hours Hotel Piazza San Paolino, filled with plants and green spots that catch the light from a spectacular glass cupola.
I piatti più amati della tradizione toscana e della moderna cucina italiana serviti nel verde cortile interno del 25hours Hotel Piazza San Paolino, ricco di piante e spot green che catturano la luce da una spettacolare cupola di vetro.
SANTA ELISABETTA
Piazza Santa Elisabetta, 3 ph. +39 055 2737673 ristorantesantaelisabetta.it
The dishes of chef Rocco De Santis surprise the palate with their pleasant contrasts. The result of his cuisine is a concentration of technique, new ideas, experience and contamination of customs and traditions of his homeland, Campania. 2 Michelin stars. I piatti dello chef Rocco De Santis sorprendono il palato con i suoi piacevoli contrasti. Il risultato della sua cucina è un concentrato di tecnica, idee sempre nuove, esperienza e contaminazioni di usi e tradizioni della sua terra d’origina, la Campania. 2 stelle Michelin.
The philosophy and haute cuisine of Borgo Santo Pietro in Florence. A sensory journey based on the earthdish concept and the products from the estate of the renowned restaurant in Chiusdino, province of Siena. One Michelin star.
La filosofia e l’alta cucina di Borgo Santo Pietro a Firenze. Un viaggio sensoriale basato sul concetto terra-piatto, realizzato grazie ai prodotti della straordinaria tenuta
THE GO-TO FIRENZE AND JUST OUTSIDE RESTAURANTS
del rinomato ristorante a Chiusdino, provincia di Siena. 1 stella Michelin.
TRATTORIA CAMMILLO
Borgo San Jacopo, 57r ph +39 055 212427
Run by the same family since 1945, this is one of Florence’s most typical restaurants, frequented by both locals and tourists.
Dal 1945 nelle mani della stessa famiglia, ecco è una delle trattorie più tipiche di Firenze, frequentata da un’affezionata clientela fiorentina e internazionale.
TRATTORIA DA SOSTANZA
Via Del Porcellana, 25r ph +39 055 212691
Typical Trattoria in Florence. In addition to the classic Florentine-style steak, the must tries are artichoke pie and butter chicken breast. All dishes are cooked on a wood-fired stove. Tipica trattoria fiorentin. Oltre alla classica bistecca, tra i piatti cult c’è il tortino di carciofi e il petto di pollo al burro. Tutto cotto su cucina senza fornelli, con brace di legna.
TREDICI GOBBI
Via Porcellana, 9r ph +39 055 285015 casatrattoria.com
A genuine traditional Tuscan cooking. The house specialties are the matchless rigatoni served in a large glass bowl and the beef tagliata served on a wooden cutting board.
Una cucina che interpreta le antiche ricette della tradizione toscana più genuina. Specialità della casa sono gli ineguagliabili rigatoni serviti nella zuppiera in vetro e l’immancabile tagliata di manzo servita sul ceppo.
VENTUNO BISTROT
Via de’ Vespucci, 21 ph. +39 331 7873568 ventunobistrot.it
A quality cuisine. A food and wine story where raw materials take center stage and that wants to tickle not only the palate, but also the hearts of the guests.
Pochi piatti ma curati. Un racconto enogastronomico dove le materie prime sono protagoniste e che solletica non solo il palato, ma anche il cuore degli ospiti.
Winter Garden Restaurant brings together the culinary tradition of Tuscany thanks to the skilled hands of the Executive Chef Gentian Shehi and bespoke service, where no detail is overlooked. Dinners are served accompanied by live music in the elegant atmosphere of the art deco-style Winter Garden
Un’esperienza culinaria che rispecchia ed esalta la tradizione toscana grazie alle sapienti mani dell’Executive Chef Gentian Shehi e un servizio impeccabile, attento al dettaglio. Le cene gourmet sono
servite nell’elegante atmosfera del Giardino d’Inverno in stile Art Decò, con musica dal vivo
JUST OUTSIDE FIRENZE
ARNOLFO
Viale della Rimembranza, 24 (Colle Val d’Elsa) - arnolfo.com ph. +39 0577 920549
In a modern structure designed and built by the Trovato brothers, Gaetano and Giovanni, a creative and refined cuisine, awarded with two Michelin stars.
In una struttura moderna, ideata e costruita ex novo dai fratelli Gaetano e Giovanni Trovato, una cucina raffinata e fantasiosa che vale due stelle Michelin.
GIACOMO AL SALVIATINO Via del Salviatino, 21 (Fiesole) ph. +39 055 9041111 salviatino.com
The historic Milanese restaurant has arrived in Florence, in the beautiful Sala Affresco at Hotel Il Salviatino, in the hills of Fiesole. Cuisine is focused on authentic Italian tradition, offering a menu that combines simplicity and refinement, using aromatic herbs, vegetables from the hotel’s organic garden. Lo storico ristorante milanese a Firenze si trova nella bellissima Sala Affresco dell’Hotel Il Salviatino, sulle colline di Fiesole. Cucina incentrata sulla più autentica tradizione italiana, proponendo un menu che coniuga semplicità e raffinatezza, utilizzando erbe aromatiche e verdure dell’orto biologico dell’hotel.
IL VERROCCHIO
Via della Massa, 24 (Candeli) ph. +39 055 62611 villalamassa.com
The Chef Stefano Ballarino offers an original menu with explicit references to the Tuscan territory perfect to be enjoyed on the magnificent terrace of the restaurant with breathtaking views. Alternatively, but with the same beautiful panorama, also L’Oliveto bistrot by the pool.
Lo Chef Stefano Ballarino propone un originale menu con espliciti richiami al territorio toscano perfetti da gustare sulla magnifica terrazza del ristorante con vista mozzafiato. In alternativa, ma con lo stesso bellissimo panorama, anche L’Oliveto bistrot a bordo piscina.
LA LOGGIA
Via Doccia, 4 (Fiesole) ph. +39 055 5678200 belmond.com
With spectacular views over Florence’s Renaissance architecture, the fine dining restaurant La Loggia di Villa San Michele presents a crafted cuisine with three tasting menus. A sophisticated and memorable dining experience where art melds with history and emotions (only at dinner).
Con una vista spettacolare sull’architettura rinascimentale di Firenze, il ristorante fine dining La Loggia di
Villa San Michele propone una cucina d’autore con tre menu degustazione, per un’esperienza sofisticata e memorabile che fonde arte, storia ed emozioni (solo a cena).
OSTERIA DI FONTERUTOLI
Località Fonterutoli (Castellina in Chianti) ph +39 0577 741125 castellodifonterutoli.com
An osteria offering the finest ingredients from Tuscany matched with the Mazzei family’s great wines.
Un’osteria dove gustare ottime materie prime del territorio toscano abbinandole con i grandi vini della famiglia Mazzei.
OSTERIA DI PASSIGNANO
Badia a Passignano ph +39 055 8071278 osteriadipassignano.com
Elegant typical restaurant owned by the Antinori family. One Michelin star. Tour of cellars on request and cooking lessons.
Osteria raffinata proprietà della famiglia Antinori. Una stella Michelin, possibile visita alle cantine e scuola di cucina.
RINUCCIO 1180
Via Cassia per Siena, 133 (San Casciano Val di Pesa, località Bargino) - antinori.it ph +39 055 2359720
The Antinori winery restaurant is housed on the rooftop of a large building with wide windows overlooking gentle hills dotted with olive groves and ancient country parishes. The name derives from Rinuccio degli Antinori, patriarch of the family. Il ristorante della cantina Antinori. Nasce sul tetto, in una grande struttura con ampie vetrate che lasciano intravedere le colline circostanti. Chiamato così in onore di Rinuccio degli Antinori, capostipite della famiglia.
RISTORO L’ANTICA SCUDERIA
Via di Passignano, 17 (Tavarnelle Val di Pesa) ph +39 055 8071623 ristorolanticascuderia.it
The dishes of the best Tuscan tradition in an elegant setting. Not only restaurant, but also wine-bar.
La migliore tradizione toscana in un luogo elegante e curato. Non solo ristorante ma anche wine-bar.
SOLOCICCIA
Panzano in Chianti ph +39 055 852020 dariocecchini.com
This restaurant, owned by Dario Cecchini, is a point of reference when it comes to enjoying meat in Tuscan. Optimal products, guaranteeing top quality at reasonable prices, in the Chianti area. Two other great options are Officina della Bistecca and Mac Dario (for lunch).
Il ristorante di Dario Cecchini, punto di riferimento per la carne in Toscana. Ottimi prodotti e rapporto qualità prezzo nel Chianti. Le altre due proposte sono: Officina della Bistecca e Mac Dario (a pranzo).
ROMA
ACHILLI AL PARLAMENTO
Via Prefetti, 15 ph. +39 06 6873446 achilli.restaurant
An Old England-style club in the heart of Rome, whose dishes are made by Chef Pierluigi Gallo. Its strength lies in its extraordinary wine cellar, with over 6,000 labels, some of which simply cannot be found elsewhere. It is also famous for its Cognac and Armagnac collection with vintages from 1800. Un club stile Old England trapiantato nel cuore di Roma, la cui cucina è firmata dallo Chef Pierluigi Gallo. Il punto di forza risiede nella straordinaria cantina, che conta oltre 6.000 etichette, alcune semplicemente introvabili. Famoso anche per la sua collezione di Cognac e Armagnac con annate a partire dal 1800.
ACQUOLINA
Via del Vantaggio, 14 ph +39 06 3201590 acquolinaristorante.it
Two starred restaurant on the ground floor of The First Luxury Art Hotel. The name plays on the double meaning recalling the aquatic environment and the flavour and scent of “acquolina” in the mouth. A lit staircase leads to the garden and reveals a spacious terrace, where is Acquaroof, hotel’s roofgarden.
Ristorante bistellato al piano terra del The First Luxury Art Hotel. Il nome gioca sul doppio senso che ricorda l’ambiente acquatico e le sensazioni gusto-olfattive dell’acquolina in bocca. Una scalinata illuminata conduce al giardino e apre alla vista di una spaziosa terrazza, dove si trova Acquaroof, il roofgarden dell’hotel.
ANTICA PESA Via Garibaldi, 18 ph +39 06 5809236 anticapesa.it
In the heart of Trastevere, this family run restaurant conceives their dishes following two main guidelines: the renewing of Roman traditional cuisine and the elaboration of typical products of the Lazio region. The setting is one of the most charming, lit fireplace during the winter in their artistic main room, and inside garden for the summer months. Their wine list is among the most rich between Roman restaurants.
Nel cuore di Trastevere, questo ristorante a conduzione familiare crea i suoi piatti seguendo due linee guida: la rivisitazione della tradizionale cucina romana e l’utilizzo e elaborazione dei prodotti tipici del Lazio. L’ambiente è piacevolissimo, con il caminetto acceso in inverno nella sala principale e giardino interno per i mesi estivi. La lista dei vini è tra le più ricche di Roma.
ARMANDO AL PANTHEON
Salita dei Crescenzi, 31 ph. +39 06 68803034 armandoalpantheon.it
In the Trastevere area, the go-to place for real Neapolitan-style pizza, the one with a high and soft edge, made according to Pier Daniele Seu’s recipe.
Baluardo della cucina romana dal 1961. Le specialità locali eseguite nella loro pura ed essenziale forma e supportate da materie di prima qualità. Una storia di tradizione, quella della famiglia Gargioli, che tramanda i propri segreti di generazione in generazione.
AROMA
Via Labicana, 125 ph +39 06 97615109 aromarestaurant.it
Magnificently set on the terrace of Palazzo Manfredi with a unique view of the Coliseum of Imperial Rome! Chef Giuseppe di Iorio will lead you through an unforgettable culinary experience, where he combines perfectly modern and traditional cuisine. 1 Michelin star. Magnificamente ubicato sulla terrazza di Palazzo Manfredi con vista impareggiabile del Colosseo. Chef Giuseppe di Iorio vi farà vivere un’esperienza culinaria indimenticabile, la perfetta combinazione di cucina moderna e tradizionale.
1 stella Michelin.
BIVIUM RESTAURANT-CAFÉ-BAR
Piazza di San Marcello ph. +39 06 86814000 sixsenses.com
The restaurant at the Six Senses Rome hotel offers modern Italian food with a Roman touch. The menu features dishes made with the very best ingredients, rigorously seasonal, that the city and small local producers can provide. È il ristorante dell’hotel Six Senses, dove i piatti sono preparati con i migliori ingredienti, rigorosamente stagionali, che la città e le piccole comunità agricole circostanti hanno da offrire.
BUBI’S
Via Giovanni V. Gravina, 7 ph +39 06 32600510 bubis.it
This bar and restaurant close to Piazza del Popolo offers an outdoor area surrounded by green nature and overlooks a private road; it’s ideal for lunches, aperitifs and dinners. Ristorante e bar a due passi da piazza del Popolo con spazio esterno immerso nel verde su una strada privata, perfetto per pranzi, aperitivi e cena.
DAL BOLOGNESE
Piazza del Popolo, 1 ph. +39 06 3222799 roma.dalbolognese.it
A corner of pure Emilian cooking in piazza del Popolo. A tradition handed down across three generations so that you can have the ex-
perience of a luxury trattoria in the heart of Rome. Fresh, homemade pasta reigns supreme, of course, but the superb choice charcuterie and the semi-mythical Carrello dei Bolliti are also ultra-famous. Un angolo di pura cucina emiliana in piazza del Popolo. Una tradizione che si tramanda da 3 generazioni per offrire l’esperienza di una trattoria di lusso nel cuore di Roma. Regina, naturalmente, la pasta fresca fatta in casa, ma ultra famosi sono anche gli ottimi salumi selezionati e l’ormai mitico Carrello dei Bolliti.
ENOTECA LA TORRE
Lungotevere delle Armi, 22 ph. +39 06 45668304 enotecalatorreroma.com
One of the youngest Two MichelinStarred chef in Italy, Domenico Stile offers vivid, concreted and strongly influenced by the Mediterranean dishes to be enjoyed in a romantic and historic setting.
Tra i più giovani chef in Italia a ottenere due stelle Michelin, Domenico Stile propone piatti vivaci, concreti e di chiara ispirazione mediterranea, da gustare nella cornice di una romantica dimora storica.
FELICE A TESTACCIO
Via Mastro Giorgio, 29 ph +39 06 5746800 feliceatestaccio.com
Ancient flavors and unique tastes are those served in the restaurant opened by Felice in 1936 now in the hands of his son Franco. A temple of Roman cuisine where you can feel at home. Among the cult dishes are their iconic tonnarelli alla Cacio e Pepe. Sapori antichi e gusti unici sono quelli serviti nel ristorante aperto da Felice nel 1936 oggi nelle mani del figlio Franco. Un tempio della cucina romana dove sentirsi a casa. Tra i piatti cult, i loro iconici tonnarelli alla Cacio e Pepe.
GIANO RESTAURANT
Via Liguria, 28 ph. 06 894121 gianorestaurant.com
Food by chef Ciccio Sultano reinterpreted for the W Rome in an original fusion of Sicilian tradition and the food culture of the capital. La cucina dello chef Ciccio Sultano a Roma, nel ristorante dell’hotel W Rome, qui riproposta in un’originale fusione tra la tradizione siciliana e la cultura della capitale.
HOSTARIA DA PIETRO
Via Gesù e Maria, 18 ph +39 06 3208816 hostariadapietro.it
An excellent family run, traditional Trattoria, just a few minutes walking from the Hotel de Russie, with very friendly service in a warm and casual ambience.
Un’ottima trattoria tipica a conduzione familiare, a pochi minuti dall’ Hotel de Russie, con un servizio molto cordiale in un ambiente caldo e informale.
I SOFÀ
Via Giulia, 62 ph. +39 06 68661846 - isofa.it
It is the pride of the Hotel Indigo Rome - St. George. Chef Biagio Maiuri has created a menu with feminine sensitivity and creativity, made with seasonal local products. Tasty “Roman” recipes for an authentic, genuine dining experience. The view from the Roof is spectacular. È il fiore all’occhiello dell’Hotel Indigo Rome - St. George. Lo Chef Biagio Maiuri ha creato un menù con sensibilità e creatività al femminile, fatto di prodotti a Km 0 e di stagione. Gustose ricette “romanesche” per un’esperienza autentica e genuina. Spettacolare il panorama dal Roof.
IL PAGLIACCIO
Via dei Banchi Vecchi, 129/A ph +39 06 68809595 ristoranteilpagliaccio.com
A peaceful oasis placed in the heart of Rome, in the characteristic roman frame of via dei Banchi Vecchi, just next to via Giulia. Tastes and colours enhance the capacities of Chef Antony Genovese, always trying to express the best of culinary art. The environments are cosy and elegant, the daily brightness makes it perfect for businesslunch, while the soft lights in the evening makes it an ideal place for romantic dinner. 2 Michelin stars. Un’oasi di tranquillità nel cuore di Roma, nella pittoresca Via dei Banchi Vecchi, a pochi passi da Via Giulia. I sapori e colori esaltano il talento di Chef Antony Genovese, che esprime il meglio dell’arte culinaria. L’atmosfera è confortevole ed elegante, l’ambiente luminoso lo rende perfetto per pranzi d’affari, mentre le luci soffuse di sera creano lo scenario ideale per una cena romantica. 2 stelle Michelin. IL RISTORANTE - NIKO ROMITO Via di Ripetta, 73 ph +39 06 36080410 bulgarihotels.com
The main restaurant of Rome’s Bulgari Hotel presents the concept of contemporary Italian cuisine developed by chef Niko Romito seasoned here with magnificent views of the Mausoleum of Augustus.
Anche il main restaurant del Bulgari Hotel di Roma presenta il concetto di cucina italiana contemporanea sviluppato da Chef Niko Romito, qui ‘condita’ con una vista magnifica sul Mausoleo di Augusto.
J.K. CAFÈ
Via di Monte d’Oro, 30 ph +39 06 982634 jkroma.com
Located in the heart of Rome, just steps from Piazza di Spagna, Via Condotti and all the main sights, J.K. Cafe Lounge, Bar & Restaurant, at JK Place Rome, offers Italian and international specialities.
The bar and roof garden are the favourite spots for relaxing in ‘J.K.’ style.
Situato nel cuore di Roma, a pochi minuti a piedi da Piazza di Spagna e da Via Condotti e da tutte le principali attrazioni, il J.K. Cafe Lounge, Bar & Restaurant, del JK Place Rome, offre specialità italiane e internazionali. Qui il bar e il roof garden sono i luoghi perfetti per rilassarsi in stile ‘J.K.’.
LA PERGOLA
Via Alberto Cadlolo, 101 ph +39 06 35092152 romecavalieri.com
Perched upon Monte Mario, within the Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, la Pergola offers, by far, the best views of the Eternal City. Heinz Beck, the celebrated German Chef, creates perfect ‘Alta cucina’ dishes while using only fresh and local ingredients. 3 Michelin stars. Appollaiato su Monte Mario, il ristorante del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, La Pergola, offre la più bella vista della città eterna. Heinz Beck, il famoso Chef tedesco, crea piatti perfetti d’alta cucina usando solo ingredienti freschi e locali. Tre stelle Michelin.
LA PIGNA
Piazza della Pigna, 45 ph +39 06 6785555 lapignaroma.it
Cocktail bar and restaurant a few steps from the Pantheon. The cuisine starts from seasonal raw materials and from Roman and Mediterranean cuisine, of which, however, it is a respectful evolution.
Cocktail bar e ristorante a pochi passi dal Pantheon. La cucina parte dalla materia prima di stagione e dalla tradizione romana e mediterranea, di cui però è una rispettosa evoluzione.
LA TERRAZZA Via Ludovisi, 49 ph. +39 06 47812752 dorchestercollection.com
On the top floor of the Hotel Eden, it offers a seasonal Mediterranean cuisine, creative and innovative, accompanied by breathtaking views of Rome. Heading the kitchen crew, chef Salvatore Bianco, who also curates the menu at the hotel’s second restaurant, Il Giardino, an oasis of tranquility on the top floor.
All’ultimo piano dell’Hotel Eden, offre una cucina mediterranea stagionale, creativa ed innovativa, accompagnata da una vista mozzafiato su Roma. A capo della brigata di cucina, lo Chef Salvatore Bianco, che cura anche il menu del secondo ristorante dell’hotel, Il Giardino, oasi di tranquillità all’ultimo piano.
LE JARDIN DE RUSSIE
Via del Babuino, 9 ph +39 06 32888870 roccofortehotels.com
Located within the Hotel de Russie,
THE GO-TO ROMA RESTAURANTS
this restaurant is an essential part of our secret garden, where the charming history of old times meets the genie of two famous Chefs, Fulvio Pierangelini and Alessandro Buffolino. This creates a perfect combination where to experience excellent Mediterranean tastes, enjoy the peaceful garden and do some celebrities spotting.
Il ristorante dell’ Hotel de Russie è una parte essenziale del giardino segreto, laddove il fascino della storia incontra il genio dei due famosi Chef, Fulvio Pierangelini e Alessandro Buffolino. Ciò crea l’ambiente perfetto per gustare eccellenti sapori mediterranei, godere della quiete del giardino e andare a caccia di volti noti.
LUMEN
Via Orlando V. Emanuele, 3 ph +39 06 47092740 - marriott.it
The elegant restaurant of the iconic St. Regis Rome, which in 2018 was renovated making its public areas and guestrooms even more exquisite under the expert guidance of French architect Pierre-Yves Rochon. For the spaces dedicated to dining, refined details in Belle Époque and contemporary style. Cuisine, cocktails and signature dishes.
L’elegante ristorante dell’iconico
The St. Regis Rome, che nel 2018 ha rinnovato e reso ancora più preziosi i suoi ambienti sotto la sapiente guida dell’architetto Pierre-Yves Rochon. Per lo spazio dedicato al gusto, raffinati dettagli in stile Belle Époque e contemporaneo. Cucina, cocktail e serviti d’autore.
MOSAICO
Via Sistina, 69 ph. + 39 06 97793712 roccofortehotels.com
In the Mosaico resturant at Hotel de la Ville kitchen, the cult of raw materials blends with the myriad cultures that once defined the Roman Empire. For those looking for traditional but elegant Roman dishes, there’s Da Sistina. Sip on a cocktail while enjoying the breathtaking view offered at Cielo Bar or a ‘spicy drink’ at Julep Bar. Al ristorante Mosaico dell’Hotel de la Ville il culto delle materie prime s’intreccia con la miriade di culture che facevano parte dell’Impero Romano, mentre per chi cerca i piatti di una tradizionale, ma ricercata, trattoria romana, c’è il Da Sistina. Cocktail con vista mozzafiato al Cielo Bar e ‘spicy drink’ al Julep Bar.
OSTERIA DEL SOSTEGNO
Via delle Colonnelle, 5 ph. +39 06 6793842 ilsostegno.it
In a delightful little street near the Pantheon, under a beam that supports an ancient palace, an intimate restaurant offers the very best of Rome’s culinary repertoire.
In un delizioso vicolo a due passi dal Pantheon, sotto una trave che
sostiene un antico palazzo, un intimo ristorante che propone il meglio del repertorio romanesco.
PACIFICO
Lungotevere Arnaldo da Brescia, 2 ph. +39 06 3207042 palazzodama.com
It is the restaurant of Palazzo Dama, which has brought the cuisine of Peruvian Chef Jaime Pesaque to Rome. Diners can enjoy being served in the traditional space of the restaurant, or outdoors in the poolside garden. È il ristorante di Palazzo Dama, che ha portato a Roma la cucina dello chef peruviano Jaime Pesaque, che qui può essere gustata sia nello spazio tradizionale del ristorante che nel giardino intorno alla piscina.
A stone’s throw from Campo de’ Fiori, this traditional restaurant has always kept its quality at the highest standards. Fabrizio Leggiero menu is a unique combination between earth and sea. In fine weather, choose a table in the charming square.
A pochi passi da Campo de’ Fiori, questo ristorante tradizionale ha sempre mantenuto alto lo standard di qualità. Il menù di Fabrizio Leggiero è una ricca proposta di piatti mare e terra. Nella bella stagione scegliete un tavolo nell’incantevole piazza.
RHINOCEROS
LE RESTAU & ROOFBAR
Via del Velabro, 9 ph. +39 06 6798902 rhinocerosroma.com
Spectacular restaurant with panoramic terrace in Alda Fendi’s palace redesigned by archistar Jean Nouvel A taste and lifestyle experience.
Spettacolare ristorante con terrazza panoramica nel palazzo di Alda Fendi ridisegnato dall’archistar Jean Nouvel Un’esperienza di gusto e lifestyle.
SALUMERIA ROSCIOLI
Via dei Giubbonari, 21 ph +39 06 6875287 salumeriaroscioli.it
Roscioli is a restaurant, gourmet shop, deli and wine bar all rolled into one. A multipurpose gourmet shop, an unusual restaurant where the quality of the raw material is the key factor. An ideal spot for gourmet food fans from around the world.
Roscioli è insieme ristorante, una gastronomia, una salumeria e un wine bar. Una gastronomia polifunzionale, un ristorante atipico, dove la qualità delle materie prime è la parola d’ordine. Il luogo ideale per gli appassionati di gastronomia di tutto il mondo.
TAVERNA TRILUSSA
Via del Politeama, 23/25 ph +39 06 5818918 tavernatrilussa.com
A family-run, typically Roman
trattoria with a pleasant, informal atmosphere, situated right in the heart of Trastevere. Rome’s most famous dish are the “Bucatini all’ Amatriciana”, thick spaghetti with tomato sauce, bacon and Pecorino cheese but once there you should not miss to try the “Ravioli Mimosa” which taste will enchant you! The recipe is still secret… Una tipica trattoria romana a conduzione familiare con un’atmosfera piacevole e informale, situata nel cuore di Trastevere.. Il piatto romano più famoso è bucatini all’ amatriciana, spaghetti grossi con salsa di pomodoro, pancetta e pecorino, ma assaggiate i ravioli mimosa, il sapore vi conquisterà! La ricetta è ancora segreta...
TERRAZZA BORROMINI
Via di Santa Maria dell’Anima, 30 ph. +39 06 68215459 terrazzaborromini.com
On the 4th floor of the historic Palazzo Pamphilj, in elegant dining rooms overlooking Piazza Navona and a magnificent terrace, a restaurant inspired by Roman cuisine creates harmonious combinations of seasonal flavors. Al quarto piano dello storico Palazzo Pamphilj, in eleganti sale affacciate su piazza Navona e su una magnifica terrazza, un ristorante che ispirandosi alla cucina romana crea armoniose combinazioni di sapori stagionali.
TRATTORIA SORA LELLA
Via di Ponte Quattro Capi, 16 ph +39 06 6861601 trattoriasoralella.it
A historical Roman trattoria, since 1959 on Tiber Island. Founded by one of the most beloved figures in Roman cinema, who was, however, before actress, cook and restaurateur, Elena Fabrizi, aka Sora Lella. Today the trattoria is run by her four grandchildren, Renato, Mauro, Simone and Elena. Trattoria storica romana, dal 1959 all’Isola Tiberina. Fondata da uno dei personaggi più amati del cinema romano, che però era, prima di attrice, cuoca e ristoratrice, Elena Fabrizi, alias Sora Lella. Oggi la trattoria è gestita dai suoi quattro nipoti: Renato, Mauro, Simone ed Elena. ZUMA Palazzo Fendi
Via della Fontanella di Borghese, 48 ph. +39 06 99266622 zumarestaurant.com
The restaurant of the world famous chef Rainer Becker, in the beautiful setting of Palazzo Fendi. Impeccable service, izakaya cooking and breathtaking views. Il ristorante dello chef di fama mondiale Rainer Becker nella bellissima cornice di Palazzo Fendi. Servizio impeccabile, cucina izakaya e vista mozzafiato.