Sommelier toscana n32

Page 1



grafica OPV grosseto

GUIDA VINI D’ITALIA GAMBERO ROSSO



Contents

Toscana Sommelier | Settembre 2016 | N. 32

11 Editorial Espressioni di Toscana Expressions of Tuscany 12 Territory people Ivan Giuliani. Vino come me Wine like me

16

13 Territory people Rolando Bellandi. Tradizioni di nicchia Niche Traditions 14 Territory people Caterina Bencistà Falorni. élite del gusto Elite of taste 15 Territory people Romano Franceschini. 50 anni al top 50 years at the top 16 Preview Food and Wine in Progress 2016 20 A good year 2005, pronta adesso! Ready now

20

38

22 T-Wine Un evento dieci e lode A first-class event 30 T-Wine Gaddo della Gherardesca e Osvaldo Baroncelli. Doppia intervista Double interview 34 T-Wine Tasting Il territorio The area 36 T-Wine Tasting I vitigni The grape varieties

48

38 T-Wine Tasting L’evoluzione del Bolgheri The evolution of Bolgheri wines



Contents

42 Montescudaio Quarant’anni e non li dimostra Forty years old but looking younger

58

44 Colle Bereto Forza ed eleganza Strength and elegance 46 Logonovo Due nuovi nati Two Newborns 48 Vermentino Il mare dentro The sea inside 56 Top ten Vermentini della Costa toscana Tuscan Coast Vermentino wines 58 The guest Le bollicine top d’Italia The top sparkling wine of Italy 66 Top ten Franciacorta Rosé Franciacorta Rosé wines

22

68 Market Vino e grande distribuzione Wine and large-scale distribution

76

76 Food Mangiare in cantina Dining in a wine cellar

rinnovo quota associativa AIS 2017

68

E’ possibile rinnovare l’adesione all’AIS nei seguenti modi: Internet, sul sito www.sommelier.it; c/c postale n. 58623208 intestato a Associazione Italiana Sommeliers, Viale Monza n. 9, 20125 Milano, causale ‘Quota AIS 2017’; Bonifico bancario, Banca Prossima Gruppo Intesa - Conto intestato a: Associazione Italiana Sommeliers – codice IBAN IT61X0335901600100000070370. La quota associativa è di 80 euro e comprende l’abbonamento annuo alla rivista ufficiale AIS e alla guida “Vitae” edizione 2017.


Presidente - Osvaldo Baroncelli Direttore Responsabile - Marzia Morganti Tempestini Condirettore - Matteo Parigi Bini Direttore Editoriale - Osvaldo Baroncelli Vicedirettori - Teresa Favi, Francesca Lombardi Direttore Marketing - Riccardo Berti Direttore Commerciale - Alex Vittorio Lana Rivista realizzata da: Gruppo Editoriale S.r.l.

Gruppo Editoriale

Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini Via Piero della Francesca, 2 – 59100 Prato - Tel. 0574 730203 Iscrizione al Registro degli Organi di Comunicazione (ROC): 18374 www.gruppoeditoriale.com - redazione@gruppoeditoriale.com Responsabili delle degustazioni: Massimo Castellani, Cristiano Cini, Luigi Pizzolato, Leonardo Taddei Hanno partecipato alle degustazioni: Emiliano Bogani, Luca Carmignani, Fabio Ceccarelli, , Roberta De Cesari, Maurizio Del Bravo, Angelo Marongiu, Barbara Massai, Leonardo Mosi, Raul Pardini, Gavino Perre, Federico Rosati, Leonardo Taddei, Massimo Tortora, Simone Vergamini In redazione: Sabrina Bozzoni, Matteo Grazzini, Alessandra Lucarelli, Virginia Mammoli Hanno collaborato: Antonio Arrighi, Fabio Ceccatelli, Andrea Galanti, Paola Rastelli, Michela Tassi, Niccolò Tempestini, Massimo Tortora, Antonio Stelli, Simone Vergamini Grafica: Martina Alessi, Chiara Bini Traduzioni: Tessa Conticelli, NTL Traduzioni Foto: Lorenzo Cotrozzi, Dario Garofalo, Martina Melchionno, New Press Photo Pubblicità: Gianni Consorti, Alessandra Nardelli Editore: Associazione Italiana Sommelier - AIS Toscana Registrazione Tribunale di Prato n.15 del 29/10/2003 DELEGAZIONI presidente regionale

Osvaldo Baroncelli - presidente@aistoscana.it vice-presidente regionale Luigi Pizzolato - delegato.elsa@aistoscana.it revisori contabili regionali

Oreste Franco Belli - franco@studiotofani.it Francesca Brazzini - francesca.brazzini@studiobrazzini.it Giovanni Luchetti - g.lucchetti@tin.it vice-presidente nazionale Roberto Bellini - champagne.robertobellini@gmail.com membro di giunta nazionale

Cristiano Cini - cristianocini0@gmail.com consigliere regionale

Cristiano Cini - cristianocini0@gmail.com responsabile regionale concorsi

Simona Bizzarri- simo.bizzarri@gmail.com CONSIGLIERI REGIONALI APUANA Lorenzo Chiappini - delegato.apuana@aistoscana.it AREZZO Massimo Rossi - delegato.arezzo@aistoscana.it FIRENZE Massimo Castellani - delegato.firenze@aistoscana.it GROSSETO Antonio Stelli - delegato.grosseto@aistoscana.it LIVORNO Paola Rastelli - delegato.livorno@aistoscana.it ISOLA D’ELBA Antonio Arrighi - delegato.elba@aistoscana.it LUCCA Leonardo Taddei - delegato.lucca@aistoscana.it PISA Guido Ferrini- delegato.pisa@aistoscana.it PISTOIA Roberto Bellini - delegato.pistoia@aistoscana.it PRATO Bruno Caverni - delegato.prato@aistoscana.it SIENA Marcello Vagini - delegato.siena@aistoscana.it VAL D’ELSA Luigi Pizzolato - delegato.elsa@aistoscana.it VERSILIA Andrea Balzani - delegato.versilia@aistoscana.it Segreteria Regionale: Francesco Ruchin - ass.toscana@aistoscana.it Stampa: Tipografia Baroni & Gori - Prato




EDITORIAL

text Osvaldo Baroncelli*

Espressioni di Toscana

Bolgheri tra glamour e degustazioni, il fascino del Vermentino, sommelerie e GDO. E... utili anticipazioni Bolgheri’s glamour and wine tastings, the charm of Vermentino, Sommellerie and GDO. And….useful news L’evento estivo T-Wine del 5 giugno scorso a Castagneto Carducci ha felicemente coniugato il fascino di un terroir di nicchia, vini straordinari e un parterre di ospiti d’eccellenza, Sarah Ferguson in testa. Trovate in proposito tra le pagine di questo numero oltre al reportage e a un doppio intervento, mio e del Conte Gaddo della Gherardesca - figura emblematica di questo territorio e tra i fautori di T-Wine 2016 realizzato con AIS Toscana al Casone Ugolino dove presto nascerà un museo del vino firmato da Dante Ferretti -, la recensione di tutte le etichette che sono state presentate per l’occasione con tre degustazioni guidate da due sommelier d’eccezione, il vicecampione italiano in carica Massimo Tortora e il Master del Sangiovese 2016 Simone Vergamini. Restiamo sulla Costa Toscana per parlare di Vermentino, con una selezione delle migliori 10 bottiglie in commercio. Dai Colli Apuani, zone litoranee della provincia di Livorno, l’Isola d’Elba, la Val di Cornia e la Maremma, negli ultimi anni gli enologi hanno lavorato per creare tipologie di vinificato in purezza, per farlo risultare più fruttato e gradevole. In che modo si pone la Grande Distribuzione Italiana rispetto al mercato del vino? Un sommelier in reparto potrebbe essere una figura strategica? Lo abbiamo chiesto ad alcuni leader del settore, con base in Toscana. Sarà interessante conoscere le loro opinioni… Gli appuntamenti che ci vedranno impegnati nelle settimane a venire sono il Concorso Miglior Sommelier della Toscana (Arezzo Fiere 30 settembre 2 ottobre), e Food & Wine in Progress (Stazione Leopolda di Firenze, 27 - 28 novembre). Food & Wine in Progress, giunto alla seconda edizione, con la collaborazione dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, unisce due eccellenze del nostro Paese, cibo e vino. Il programma sarà ricco di appuntamenti che vi anticipiamo. L’ospite ‘straniero’ di questo numero è un signor vino, il Franciacorta, l’unico spumante secco metodo classico Docg in Italia. Parliamo del suo futuro con il neo presidente del Consorzio Vittorio Moretti e vi presentiamo la nostra Top 10 di Franciacorta Rosé.

The summer event T-Wine on June 5 of last year in Castagneto Carducci successfully brought together a fascinating niche terroir, extraordinary wines and a parterre of very important guests, headed up by Sarah Ferguson. Learn more about it in this issue, along with reports and a double presentation by me and Count Gaddo della Gherardesca. The Count is an emblematic figure in this area and one of the proponents of T- Wine 2016, organized with the AIS Toscana in Casone Ugolino, where a wine museum designed by Dante Ferretti will soon be opening. There is a review of all the labels presented for the occasion with three tastings under the guidance of two exceptional sommeliers, the current Italian vice-champion Massimo Tortora and the Master of Sangiovese 2016, Simone Vergamini. We’re staying on the Tuscan coast to talk about Vermentino, with a selection of the 10 best bottles on the market. In recent years, in the Apuan Hills, the coastal areas in the province of Livorno, the Island of Elba, the Val di Cornia and the Maremma, winemakers have been working to create some Vermentino types that are vinified in purity, to make them fruitier and more pleasing. Where are the big Italian distribution chains in terms of the wine market? Could having a sommelier in the division be a strategic move? We asked some industry leaders, based in Tuscany. It will be interesting to hear their opinions... Some events involving us in the coming weeks are Concorso Miglior Sommelier della Toscana (Contest for Best Sommelier in Tuscany) (Arezzo Fiere September 30 to October 2), and Food & Wine in Progress (Stazione Leopolda in Florence, November 27 to 28). Food & Wine in Progress, in its second edition, with the collaboration of the Regional Union of Tuscan Chefs, brings together two of our country’s highest quality sectors, those of food and wine. The program is loaded with events, mentioned here. The ‘foreign’ guest in this issue is a fine wine, Franciacorta, the only DOCG classic method dry sparkling wine in Italy. We’ll be talking about its future with the new president of the Consortium, Vittorio Moretti, and we present our Top 10 Franciacorta Rosé wines. *presidente AIS Toscana

11


territory people text Niccolò Tempestini

Vino come me

Un vignaiolo speciale fra Toscana e Liguria, e il suo Vermentino A special vintner between Tuscany and Liguria, and his Vermentino Come nasce la sua passione per il vino? La mia passione nasce dal destino. Avevo intrapreso un percorso formativo universitario di altro genere quando sono partito per il militare. La mia destinazione fu il Collio. Durante le ore libere si assaggiavano vini della zona e a poco a poco ho iniziato anche a visitare le aziende, incuriosirmi, arrivando a comprendere che la vita del vignaiolo era quella che mi avrebbe potuto dare grande soddisfazione. Tornato a casa ho deciso di mettermi alla prova con i terreni che la mia famiglia aveva. Un piccolo podere che a poco a poco sono riuscito a far cresce. A cosa si deve la crescita di Terenzuola? Alla voglia di trasformare Terenzuola da un sogno ad un’azienda vinicola. Un territorio di confine, nei suo vini c’è più Toscana o Liguria? Cerco di mettere nei miei vini la massima espressività del territorio. Siamo una zona di confine certo, ma credo che i vini siano l’espressione più autentica di questa realtà. Avendo poi anche esperienza nelle Cinque Terre, dove produciamo un bianco ed un passito, posso dire che anch’io mi sento a cavallo tra Toscana e Liguria. Il suo vino di punta? Non è facile dire quale sia il tuo vino di punta. Cerco di lavorare al meglio tutti i vini, devo dire che i bianchi mi hanno dato grande soddisfazione nel tempo. Per cui direi che il Fosso di Corsano, il nostro Vermentino, è quello che mi rappresenta di più. How was your passion for wine born? My passion comes from fate. I had embarked on a university course in a completely different subject when I left for the army. I was sent to Collio. During my free time I tasted the local wines and little by little I started visiting the wine cellars. My interest grew and I began to understand that the life of the winemaker could give me great satisfaction. When I returned home I decided to put myself to the test with the land that my family owned. A small farm that little by little I have expanded. What has made Terenzuola grow? The desire to transform Terenzuola from a dream to a winery. A land on the border, is there more of Tuscany or Liguria in your wines? I try to put the best expression of the land in my wines. Yes, we are on the border between the two regions, but I think the wines are the most authentic expression of this reality. Your top wine? It is not easy to say which is the top wine. I try to work on all the wines. I must say that the whites have given me great satisfaction over time. So, I suppose the Fosso di Corsano, our Vermentino, is what represents me the best.

Ivan Giuliani dell’azienda agricola Terenzuola, coltiva le vigne in territori difficili tra Toscana e Liguria, durante il servizio militare decise che nella sua vita avrebbe fatto il vignaiolo

Ivan Giuliani from the Terenzuola farm, which cultivates vines in difficult areas between Tuscany and Liguria, decided during his military service that making wine was his calling in life

12


territory people text Niccolò Tempestini

Tradizioni di nicchia Tutto il fascino dell’antica arte della norcineria lucchese The age-old art of pork butchery in Lucca

La sua è un’antica famiglia di norcini? Siamo alla quarta generazione. Tutto nacque con mio padre Elso e mio zio bruno, oggi sono con me anche i miei figli Davide ed Elso, che portano avanti l’azienda nel rispetto della tradizione e della qualità. Il segreto per il prosciutto bazzone? Il nome deriva dalla forma allungata e con distanza tra osso e parte inferiore lunga, oltre all’antica lavorazione come faceva mio padre, è ottenuto da una razza di maiali con il mantello grigio che provengono da allevamenti della zona, nutriti con i frutti del sottobosco. Qual è la vostra filosofia di produzione? Punta sulla naturalità, oltre ai salumi tra cui il biroldo e la mondiola, i nostri prodotti sono del tutto naturali come il formentone ottofile le cui pannocchie vengono sgranate a mano, la farina dolce di castagne e il farro tutto macinato nel molino ad acqua di cui siamo i gestori. La qualità di questi prodotti è testimoniata dai molti premi che vi sono stati conferiti, la sua più grande soddisfazione? Sono importanti, ci aiutano a comunicare il valore dei nostri prodotti, ma la cosa che più mi rende orgoglioso è vedere il cliente soddisfatto e i mie figli convinti della scelta di fare i norcini. Clienti storici e turisti come possono ricevere i vostri prodotti? Con l’acquisto on line anche se visitare la valle del Serchio è un’esperienza da non perdere.

Rolando Bellandi con i figli Davide ed Elso portano avanti

Is yours an old family of norcini, that is, artisan pig butchers? We are now the fourth generation of norcini. It all started with my father, Elso, and my uncle, Bruno. Also working with me today are my sons Davide and Elso, who carry on the business with respect for tradition and quality. What is the secret of your bazzone ham? The name comes from its elongated shape, with a certain distance between the bone and the long lower section. In addition to the ancient processing method my father used, it is made from a breed of grey pigs raised on local farms, and that feed on wild berries. What is your production philosophy? It focuses on naturalness; besides the sausages and cured meats, including our biroldo and mondiola, all our products are completely natural, like the formentone ottofile corn whose cobs are shelled by hand, as well as our sweet chestnut flour and spelt, all ground at the water mill we run. What gives you the greatest satisfaction? Seeing our customers satisfied and my children convinced of their choice to become butchers. How can your long-standing customers and tourists get your products? By purchasing them online, even though a visit to the Serchio Valley is an experience not to be missed.

la

tradizione dell’Antica Norcineria di Ghivizzano, celebre per il prosciutto

Bazzone, e per altri eccellenti prodotti

Rolando Bellandi,

with his sons

the tradition of pork butchery in

Davide

and

Ghivizzano,

di nicchia

Elso,

carry on

known for the

Bazzone ham and other excellent niche products

13


territory people text Alessandra Lucarelli

élite del gusto

Contenuti autentici a servizio dell’innovazione Authentic contents and innovative spaces La filosofia di Falorni Group in tre parole. Tradizione, innovazione, qualità. Le nuove tendenze dell’enogastronomia. Cosa si cerca oggi? Qualità, made in Italy. Il nostro slogan è da sempre Mangia meno, Mangia meglio: credo riassuma alla perfezione il trend di questo periodo storico. La Toscana raccontata attraverso cinque vostri prodotti cult. La Finocchiona è il nostro fiore all’occhiello: gusto vellutato, aspetto rosato e consistenza friabile. Il Salame al Chianti DOCG, salame classico toscano con l’aggiunta nell’impasto della giusta quantità di vino Chianti DOCG che ne ammorbidisce il sapore. Il Prosciutto, perfetto con il nostro pane toscano non salato. Enoline élite 2.5 di enomatic, la prima azienda al mondo che ha inventato un sistema in grado di preservare il vino fino a 4 settimane e di servirlo a condizioni ottimali, dando a tutti la possibilità di poter degustare grandi vini a bicchiere. EnoOne: l’ultimo sistema di degustazione nato in casa enomatic, a 2 bottiglie refrigerato e modulare. Il tuo primo ricordo legato al vino? Il profumo del mosto a settembre. Prossimo obiettivo? L’apertura di negozi in franchising nelle principali città italiane, e non solo.

Caterina

Bencistà

Falorni,

dell’azienda di famiglia

responsabile

The Falorni Group’s philosophy in three words? Tradition, innovation, quality. New trends in wine and food. What do you look for today? “Made in Italy” quality: our slogan has always been Eat less, Eat better: I think that it perfectly sums up the trends of this historical period. Tuscany recounted through five your cult products? Finocchiona is our flagship: its velvety taste, rosy appearance and crumbly texture. The Chianti DOCG Salami, classic Tuscan salami with the right amount of DOCG Chianti wine added to the mixture to soften the flavor. Prosciutto, perfect with our unsalted Tuscan bread. Enoline élite 2.5 di enomatic, the first company in the world to invent a system that preserves wine for up to 4 weeks and serves it in optimal conditions, giving everyone the opportunity to taste great wines by the glass. EnoOne: the ultimate tasting system created in the enomatic house, with 2 modular refrigerated bottles. Your first memory of wine? The aroma of must in September. The next objective? Opening franchise stores in major Italian and foreign cities.

comunicazione

Bencistà Falorni Group,

leader nel

mondo dell’enogastronomia toscana

Caterina Bencistà Falorni, head of communication for Bencistà family business, the Falorni Group, a leader in world of Tuscan wine and food

the the

14


territory people text Niccolò Tempestini

50 anni al top

Il ristoratore Romano Franceschini e il segreto del suo successo Romano Franceschini and the secret behind his success Cinquant’anni di attività appena celebrati, la stella Michelin ininterrottamente da trent’anni: il segreto del successo? Da Romano vogliamo che tutto converga in un’unica direzione: far star bene il nostro ospite riempiendolo di sorrisi e attenzioni, di cortesia mescolata anche a un po’ di sana informalità. Durante una cena ci si scioglie un po’ tutti, clienti e personale di sala, e tutto diventa un gioco di empatica affabilità. Mangiare pesce oggi: cosa significa e cosa chiedono maggiormente i tuoi clienti? Per il momento non è difficile, basta cercare e ancora cercare : ogni mattina, quando vado ai mercati di Viareggio ho in tasca i “pizzini” della spesa che mi ha preparato Franca: è tutto un girare dietro ai pescatori, alle pescherie, finché non torno a casa con quello che mi ripaga in qualità nel modo giusto. Nel corso della vostra storia avrete visto passare tantI personaggi famosi. Un episodio che ti ha colpito? Come grande appassionato di ciclismo non potrò mai dimenticare quando arrivò un idolo della mia gioventù: Eddy Merckx… ma maggiore fu la mia gioia quando 15 giorni dopo arrivò dal Belgio una sua maglia autografata. In cinquant’anni come si é evoluta la cucina di pesce? Le persone chiedono sempre di più di mangiare in modo naturale e salutare. Il pasto deve essere come una sinfonia composta da eleganza, leggerezza e qualità.

Nel 1966 Romano Franceschini

e

Franca Checchi

You have just celebrated your 50th anniversary and you have had a Michelin star for 30 years running: what is the secret of your success? At Romano everything has one single aim: making our guests happy and welcome with smiles, attention and courtesy mixed with a healthy dose of informality. During a meal we all relax a little, both the clients and the staff, creating an empathic feeling of friendliness. Eating seafood today: what does it mean and what is most sought after by your clients? For the time being it is not difficult - you just have to keep searching. Every morning, when I go to the market in Viareggio, I have the shopping list that Franca prepared in my pocket: I keep going round the fishermen and fishmongers until I find the right quality to go home with. Over the years you have seen many celebrities. An episode that left its mark? As a big cycling fan I will never forget when one of the idols of my youth walked through the door: Eddy Merckx ... but I was even more delighted when, 15 days later, he came back from Belgium with an autographed T-shirt. In 50 years how have fish dishes evolved? People are requesting to eat naturally and healthy more than ever. The meal must be like a symphony composed of elegance, lightness and quality.

aprivano il loro

ristorante “Romano” in via Mazzini a Viareggio. Cinquant’anni di attività

Michelin ininterrottamente da trent’anni In 1966 Roman Franceschini and Franca Checchi opened their restaurant “Romano” in Via Mazzini, Viareggio. It has just celebrated its 50th anniversary and it has had a Michelin star for 30 years running appena celebrati e la stella

15



food AND wine in progress text Mxxxxxx

Food and Wine in Progress Alla Stazione Leopolda torna la seconda edizione, il 27 e 28 novembre 2016 The event, in its second year, is back at Stazione Leopolda on November 27-28, 2016 Text Michela Tassi

17


face to face

Two days of wine tastings, cooking shows and a parade of food-and-wine products


preview

Food & Wine in progress, il grande evento di promozione per le produzioni enologiche e agroalimentari toscane promosso dall’Associazione italiana sommelier Toscana e dall’Unione regionale cuochi toscani (Urct), fa il bis: anche questo anno appuntamento alla Stazione Leopolda di Firenze, nelle giornate di domenica 27 e lunedì 28 novembre, con tante novità. A partire dagli organizzatori: ai due “storici” si aggiungono Confcommercio e Coldiretti Toscana, che condividono in pieno l’obiettivo di promuovere le produzioni toscane tout court, stimolare la cultura, la conoscenza e la professionalità e far sì che in un contesto storico e socioeconomico in continua progressione, ci si possa rendere protagonisti del cambiamento e delle evoluzioni del settore, con la volontà di aprirsi alle innovazioni e allo sviluppo di nuove idee. Saranno più di 130 le azienze vitivinicole che andranno ad arricchire la sezione dedicata all’Eccellenza di Toscana e alle migliori espressioni enologiche contenute nella guida Vitae 2017 curata dall’AIS. “Eccellenza di Toscana” è il tradizionale tasting promosso e organizzato da AIS Toscana con banchi assaggio delle migliori etichette toscane, mini corsi gratuiti di avvicinamento alla degustazione dei vini con AIS Wine School, verticali su annate di eccellenza e degustazioni di selezioni speciali, come i Vini delle Anfore o una degustazione sensoriale per non vedenti in cui viene esaltata al massimo la componente olfattiva e gustativa, oltre ad attività di promozione della “cultura del vino” e della conoscenza dei territori ed un Wine Show con special Guest. Food&Wine in progress vedrà sfilare oltre cento i cuochi - tra cui anche alcuni rinomati e stellati - che si alterneranno sul palco per showcooking, presentazioni e premiazioni, un’enorme area espositiva con prodotti e produttori toscani, focus su prodotti tipici di nicchia naturali, biologici e senza glutine e. inoltre, anche quest’anno, ci sarà uno spazio dedicato a Italian Barman Style, con eventi ispirati all’abbinamento tra cocktail e cibo, Barman Show a cura di Cocktail in the World, dimostrazioni di preparazioni classiche e nuove tendenze a cura di Mixology e attività di promozione del bere responsabile.

19

Back for its second edition, Food & Wine in Progress is a big event that promotes Tuscan food and wine promoted by the Italian Sommelier Tuscany Association and the Regional Tuscan Cooks Union (URCT). The event will once again be held at the Stazione Leopolda in Florence on Sunday 27 and Monday 28 November with many new features. Starting from the organizers: the Italian General Federation of Commerce (Confcommercio) and the Coldiretti National Farmers Confederation have been added to the two “historic” organizers. They fully share the common goals of promoting all Tuscan produce, boosting culture, knowledge and professionalism and ensuring that, in a growing historical and socio-economic environment, this sector can be a protagonist as an active part of the change and the industry evolution, open to innovation and the development of new ideas. There will be more than 130 wine companies that will enrich the section dedicated to the excellence of Tuscany and to the best enological expressions contained in AIS’s Vitae 2017 guide. “Eccellenza di Toscana” is the traditional tasting session sponsored and organized by AIS Tuscany with tastings of the best Tuscan wines, free mini wine-tasting courses with the AIS Wine School, vertical tastings of excellent vintages and special selections, such as the Vini delle Anfore wines or a sensory tasting for the blind where is the emphasis is on the aroma and flavor, as well as the promotion of “wine culture” and the knowledge of the terroir and a Wine Show with a special guest. Food&Wine in Progress will see more than 100 chefs - some of whom are famous and Michelinstarred - take turns on the stage for showcooking, presentations and award ceremonies and a huge exhibition area with Tuscan products and producers, with a focus on natural, organic and gluten-free niche products. There will also be a space dedicated to Italian Barman Style, with events inspired by cocktail and food pairings, a Bartender Show by Cocktail in the World, demonstrations of classic drinks and new trends by Mixology, and the promotion of responsible drinking.


a good year text Andrea Galanti

Pronta adesso!

La 2005 un’annata minore? Dipende dai punti di vista… 2005 a minor vintage? It’s a matter of points of view… L’annata 2005 è risultata una annata non molto favorevole per i produttori toscani. Partita con le migliori intenzioni nel mese di agosto, si sono verificate abbondanti piogge con temperature molto basse rispetto alla media soprattutto nel centro della Toscana. Questo ha influenzato la piena maturazione delle uve, ma nonostante ciò importanti risultati sono stati portati a casa. I vini si sono caratterizzati per acidità decise e strutture spesso non così piene ma che giocano su un filo di eleganza, che permette comunque una piacevole evoluzione. Se non si desidera aspettare troppo per bere un grande prodotto, questa è l’annata che fa per voi.

The 2005 vintage is one often spoken of in tones of dismay among Tuscan wine producers. Although August that year began with the best of intentions, the month was marked by abundant rainfall and unusually low temperatures, especially in the central Tuscany area. These weather conditions had a huge influence on the grapes’ optimal maturity, but rather amazing results were achieved nonetheless. 2005 wines feature good acidity and, although structures are often not that firm, they are quite elegant, which should allow the wines to evolve nicely. If you’re not willing to wait to enjoy a great wine, this vintage will suit you perfectly. The 2005 appears to evolve very quickly, it will certainly not

L’evoluzione dei vini risulta molto più veloce in questa annata, sicuramente non troveremo vini “immortali”, ma perché sperare sempre che ogni anno si verifichi una annata perfetta? Chi ama l’evoluzione come me spesso deve aspettare molti anni, in questo caso madre natura ci viene incontro e apprezziamo questo “regalo”. Partendo da San Gimignano, Montenidoli con il suo Carato si è fatto apprezzare per carattere e freschezza, una vernaccia di struttura ma molto territoriale. Spostandosi nel centro della Toscana emergono dei grandi Igt. Montevertine, che nasconde dentro di sé buona parte delle uve di Pergole Torte che non è stato prodotto, gioca a nascondino, si mostra esile e potente ma decisamente fresco con tannini setosi. Cepparello di Isole & Olena sorprende anche esso per una faccia nuova, una giovinezza abbandonata quasi subito per puntare ad

give “immortal” wines, but who says that every vintage has to be perfect? Those, like me, who love “wine evolution” and usually have to wait years to drink a bottle, will be thrilled with this unexpected “gift” Mother Nature presented us with. Starting from San Gimignano, Montenidoli’s Carato wine shows character and freshness, a well-structured and terroir-driven Vernaccia-based wine. Now let’s move to central Tuscany, the home of great IGT wines. Montevertine, which contains a large amount of grapes that usually go into Pergole Torte that was not produced in the 2005 vintage, plays hide-and-seek, it is thin and powerful but definitely fresh with silky tannins. Isole & Olena’s Cepparello is also quite surprising, it abandons youth almost immediately to enter full maturity with blood-like and leather sensations, which it will be likely to keep for a long time.

20


a good year

uno status di maturità con sensazioni ematiche e di cuoio che manterrà a lungo. Castello dei Rampolla con il suo Sammarco mostra un Cabernet Sauvignon che dona nota di eucalipto molto decise, mentolate, cacao, frutta scura e grande acidità patrimonio del Sangiovese che completa il blend assieme al Merlot. Caberlot del Podere Carnasciale esprime note balsamiche decise, sensazioni di prugna, concentrato quasi ha paura a farsi vedere ma in bocca grande scorrevolezza data da una dirompente freschezza. Ci catapultiamo in Mugello da Podere Fortuna e con Fortuni 2005 percepiamo ribes, mirtilli, spezie delicate, acidità graffiante e bocca fluida, sembra di vivere un dejavu con la borgogna. Spostandosi sulla costa verso Bolgheri le temperature estive sono state migliori. Piogge meno frequenti hanno portato ad una maturazione lenta e più regolare; Lupicaia di Castello del Terriccio ne è un bellissimo esempio: eucalipto, spezie, note di mora, tabacco, tannini avvolgenti e bella acidità lo contraddistinguono.

Castello dei Rampolla’s Sammarco contains Cabernet Sauvignon offering intense notes of eucalyptus, menthol, cocoa, darkcolored fruit and great acidity given by the Sangiovese grapes which, along with Merlot, make up the blend. Caberlot by Podere Carnasciale shows intense balsamic notes, plum sensations, it is very concentrated as if it were afraid of showing its face, but also very smooth-flowing on the palate and bursting with freshness. In the Mugello area, Podere Fortuna’s Fortuni 2005 offers a bouquet of redcurrant, blueberry and delicate spices, biting acidity and smooth palate. It’s like experiencing a déjà vu moment with Burgundy. Along the Tuscan Coast, in the Bolgheri area, summer temperatures were higher and rainfall lower than other areas in 2005, which led to slow and regular ripening of the grapes. Lupicaia by Castello del Terriccio is a beautiful example of this vintage: eucalyptus, spices, notes of blackberry, tobacco, mouthfilling tannins and lovely acidity.

Proseguendo sulla costa la situazione è analoga e verso la Val di Cornia troviamo un grande Redigaffi di Tua Rita. Dinamico, agile, fresco, note di susina matura che giocano con sensazioni di sotto bosco ed un finale sapido. A Montalcino mi hanno colpito due grandi vini. Poggio di Sotto Riserva 2005 sorprendente struttura, infinita eleganza, tannini presenti ma di una finezza inimmaginabile sono sorretti da grande fluidità sul finale di bocca. Una delle poche riserve prodotte a Montalcino, provate a cercarla. E il Rosso di Montalcino di Stella di Campalto, un rosso travestito un po’ da Brunello, note di evoluzione del Sangiovese che ricordano ruggine e terra aprono le porte ad un vino sorprendente che spesso non ti aspetti. Tornando alle considerazioni iniziali Vi pongo una domanda: siete ancora convinti che sia così “terribile” bere annate minori?

Further along the coast we come to Val di Cornia, where we find a great Redigaffi by Tua Rita. Dynamic, supple, fresh, with notes of ripe plum, sensations of underwood and a savoury finish. In Montalcino, two great wines captured my attention. Poggio di Sotto Riserva 2005 features an amazing structure, endless elegance, the finest tannins you could wish for backed by great smoothness to the palate on the finish. One of the few reserve wines produced in Montalcino. See if you can get your hands on it. And Rosso di Montalcino by Stella di Campalto, a red disguised a bit as a Brunello wine. The evolving notes of Sangiovese recalling rust and soil introduce you to an amazing wine that you wouldn’t expect to find. Which brings me back to my initial point: what’s so “terrible” about drinking minor vintages?

21



Un evento dieci e lode Sarah Ferguson e Dante Ferretti ospiti d’onore al T-Wine 2016 Sarah Ferguson and Dante Ferretti, the special guests of T-Wine 2016 Text Michela Tassi


t-wine

Un evento che ha visto la collaborazione tra Casone Ugolino, AIS Toscana e la sua Delegazione di Livorno, e la Strada del Vino Costa degli Etruschi An exclusive event with the collaboration of Casone Ugolino, AIS Tuscany and the Coast of the Etruscans Road of Wine and Oil

In the beginning, it was Carducci who, with his ode Davanti San Guido [“In the vicinity of San Guido”] was able to touch the emotions of whole generations with the description of the road that leads to Bolgheri with its “Cypresses, tall and straight...in a double row”. While until a few years ago, for most people ‘Bolgheri’ called up the image of a sunny hillside in the wild territory of Maremma in Tuscany, today this name automatically brings to mind wines of exceptional prestige, the distinctive products of a territory that has undergone incredible development and has become one of the most desirable destinations of famous personalities, winelovers and winemakers who have made a brilliant success of the enology business with the wines of the Tuscan coast. As someone has often said, “Tuscans are born in Tuscany” but that doesn’t mean you can’t become one. At least, in your heart. Bolgheri, Castagneto Carducci and Maremma in general have become the secret (secret?) haunts of the world’s most famous personalities, from Hollywood actors to noble aristocrats. Far from inquisitive eyes, comforted by the preference of those who haunt these lands to leave their cell phones with photo cameras at the bottom of their handbags or in jacket pockets, here VIP watching is not a popular sport. Here you might cross paths with personalities in incognito such as Harrison Ford or Mick Jagger (a guest of the Della Gherardesca family during his visits to Bolgheri), or the Duchess of York, Sarah Ferguson, a long-time friend of Count Gaddo who is always happy to return to Castagneto. “Today I am living a dream,” said the Duchess during the T-Wine event

In principio fu il Carducci, che con la sua ode Davanti San Guido ha saputo emozionare intere generazioni raccontando di quella strada che conduce a Bolgheri con i cipressi alti e schietti in duplice filar. Ma se fino a qualche anno fa nell’immaginario collettivo Bolgheri era principalmente una collina irradiata dal sole e immersa nella Maremma Toscana più selvaggia, oggi quando pronunci questo nome automaticamente veicoli la mente a vini di altissimo prestigio, eccellenze di un territorio che ha vissuto negli anni uno sviluppo incredibile fino a divenire una delle mete più ambite da personaggi famosi, winelovers e winemaker che hanno saputo far fruttare il business dell’enologia con i vini della Costa Toscana. Come qualcuno ha più volte detto, “Toscani si nasce” ma non è detto che non lo si possa diventare. Almeno con il cuore. Bolgheri, Castagneto Carducci e la Maremma in generale sono infatti divenuti il sogno proibito (ma neanche tanto) di personaggi famosi, dall’attore di Hollywood al nobile blasonato. Lontani da occhi invadenti, confortati da una predilezione di chi frequenta queste lande a lasciare il cellulare con fotocamera tranquillamente in fondo alla borsa o nella tasca della giacca, il vip watching qui non è sport nazionale. Ecco quindi che si può incontrare, in incognito personaggi del calibro di Harrison Ford o Mick Jagger, ospite durante i suoi soggiorni bolgheresi della famiglia della Gheradesca, fino alla duchessa di York Sarah Ferguson, storica amica del Conte Gaddo che a Castagneto torna sempre volentieri. “Oggi sto vivendo un sogno - ha detto la Duchessa durante l’evento T-Wine ove era l’ospite d’onore - la mia vita è un

24


Today Bolgheri is viewed as an area of great potential and raises great expectations among high-end wine lovers


Above: left, Sarah Ferguson and Gaddo della Gherardesca; right: Dante Ferretti, Paola Rastelli, Sarah Ferguson and Osvaldo Baroncelli. Below: right, Giulio Base, Gabriel Garko, Tiziana Rocca; left, Massimo Tortora, Simone Vergamini and Sarah Ferguson (ph. Enzo Russo)


t-wine

La duchessa di York è tornata in Toscana dopo molti anni, protagonista di una giornata all’insegna delle grandi tradizioni The Duchess of York returned to Tuscany after many years to take part in a highly traditional event

where she was the guest of honor. “My life is a dream.... after all, I had married a prince.” However, it seems that Sarah is not the only crowned head to be charmed by this place: Manfredi Della Gherardesca, the brother of Gaddo and Sibilla, did in fact marry another aristocrat, Dora Lowenstein, the daughter of Prince Rupert zu Lowenstein-Wertheim-Freudenberg. The blood flowing in the veins of many Bolgheri residents is blue but their passion is decidedly red, like the great wines that have led Bolgheri and this territory to take its place among the Olympians of enology. Like a Bordeaux or a Champagne, even though Bolgheri is a recently ennobled terroir, in the mind of a top class winelover it represents a valley of great expectations and potential that succeeds in providing enchanting panoramas and sublime bottles of a wine, which although just a simple DOC, is one of the most famous and highly praised in the world. T-Wine was the occasion to celebrate the union between the simple passion for wine and the professional expertise of those who oversee the birth and evolution of a wine that conquers the palates and wins the awards. It was a day dedicated to the wines of the Tuscan coast and celebrities, an exclusive tasting organized with the collaboration of Casone Ugolino, AIS Tuscany-Delegation of Leghorn and the Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi [Coast of the Etruscans Road of Wine and Oil], with the participation of the Duchess Sarah Ferguson, as mentioned above, many well-known faces of the movies and TV including actors Gabriel Garko and Paolo Calissano, director Giulio Base, actresses Jane Alexander and Elisabetta Pellini, showgirl Milena

sogno... in fondo avevo sposato un principe...” Tuttavia, a quanto pare, Sarah non è l’unica testa coronata ad essere stata conquistata da questa terra: Manfredi della Gherardesca - fratello di Gaddo e Sibilla - avrebbe infatti sposato un’altra nobile, tale Dora Lowenstein figlia del Principe Rupert zu Lowenstein-Wertheim-Freudenberg. Il sangue che scorre nelle vene di molti bolgheresi dunque è blu ma la passione è decisamente rossa, come i grandi vini che hanno permesso a Bolgheri e a questo territorio di trovare il suo posto nell’olimpo dell’enologia. Al pari di un Bordeaux o di una Champagne, il bolgherese pur essendo un terroir di recente nobilitazione rappresenta nell’immaginario del winelover di alto livello un bacino dalle grandi aspettative e potenzialità, che riesce a regalare paesaggi incantevoli e sublimi bottiglie di un vino il quale, pur essendo una semplice DOC, è tra i più celebri e celebrati al mondo. T-Wine è stata l’occasione per celebrare l’unione tra la semplice passione per il vino e la professionalità di chi quel vino lo vede nascere, evolvere e conquistare palati e riconoscimenti. Una giornata all’insegna dei vini della Costa Toscana e della mondanità, un esclusivo tasting organizzato grazie alla collaborazione tra Casone Ugolino, AIS Toscana-Delegazione di Livorno e la Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi a cui hanno partecipato, oltre alla già citata Duchessa Sarah Ferguson, molti volti noti del cinema e della televisione tra cui gli attori Gabriel Garko e Paolo Calissano, il regista Giulio Base, le attrici Jane Alexander ed Elisabetta Pellini, la showgirl Milena Miconi e, direttamente da Ballando con le Stelle il maestro di

27


t-wine

Durante l’evento è stata annunciata l’apertura del nuovo museo del vino, disegnato dal premio Oscar Dante Ferretti The opening of the new Wine Museum, designed by Academy Award-winner Dante Ferretti, was announced during the event

ballo Samuel Peron e il finalista dell’edizione 2016 Luca Sguazzini. Territorio, Vitigni, Evoluzione del Bolgheri - con quattro grandi etichette come il Sassicaia della Tenuta San Guido, il Grattamacco dell’omonimo produttore, il Piastraia di Michele Satta e il Giorgio Bartholomaus della Tenuta Argentiera - sono poi stati i protagonisti delle degustazioni guidate da due sommelier d’eccezione, il vicecampione italiano in carica Massimo Tortora e il Master del Sangiovese 2016 Simone Vergamini, che tuttavia non hanno tolto niente in quanto a fascino e prestigio alle altre etichette presenti all’evento, tutte da scoprire grazie alla professionalità di un piccolo esercito di sommelier pronti a raccontare ad ogni calice riempito, quella carica emozionale che ogni vino porta con sé. Conoscenza, ma soprattutto capacità di comunicare sono gli ingredienti fondamentali che elevano la figura del sommelier da semplice intenditore a vero e proprio professionista del vino. Ed è grazie alla loro sapiente guida se molti hanno imparato a degustare e assaporare ogni sorso in tutta la sua avvolgente complessità. Il rapporto di questo territorio con l’enologia è infine sublimato dalla nascita, proprio a Casone Ugolino, del nuovo Museum - Museo Sensoriale e Multimediale del vino realizzato dal tre volte premio Oscar per la scenografia Dante Ferretti: il primo passo verso la trasformazione di una struttura storica e dal nome che rievoca le origini del Conte Gaddo in un vero e proprio polo del vino di queste terre, in cui il trisnonno, bolgherese purosangue, ha fortemente creduto fin dall’inizio.

Miconi and, directly from Dancing with the Stars, dance master Samuel Peron and Luca Sguazzini, finalist in the 2016 edition. Territory, Vines, Evolution of Bolgheri - with four great labels like Sassicaia of Tenuta San Guido, Grattamacco from the estate of the same name, Piastraia by Michele Satta and Giorgio Bartholomaus of Tenuta Argentiera - were the protagonists of the tastings guided by two exceptional sommeliers, the Italian deputy champion of the year, Massimo Tortora, and Simone Vergamini, the 2016 Master of Sangiovese, who however in no way diminished the appeal and prestige of the other labels present at the event, all to be discovered with the professional assistance of a small army of sommeliers ready to help discover the emotional charge that every glass wine can release. Knowledge and, above all, the ability to communicate, are the fundamental qualities that elevate the figure of the sommelier from that of a trained assistant to the position of a professional wine expert. Their knowledgeable guidance has enabled many to learn to taste and discern all the complexity in every drop of wine. The rapport of this territory with enology has also materialized in the creation by Dante Ferretti, winner of three Oscars, right in Casone Ugolino of MuSeM - Museo Sensoriale e Multimediale del Vino [Sensory and Multimedia Museum of Wine]. This is the first step in the transformation of a historical structure, with a name that evokes the origins of Count Gaddo, into a true wine center of this territory, where his great-great-grandfather, a true-blooded Bolgheri fellow, had great faith in the enterprise right from the start.

28


top ten

Casone Ugolino, the event’s location, is a highly symbolic place, closely tied to the della Gherardesca family, who once ruled over Castagneto Carducci and Bolgheri. In the picture, the Castle of Bolgheri

29


t-wine text Marzia Morganti Tempestini

Stato in luogo

La comunicazione sincera e affettiva di un prodotto nella sua terra, non può che dare buoni frutti The sincere and emotional communication of a product in its own land always bears fruit Oltre 5.000 visitatori in un solo giorno, per il piacere di una degustazione di eccellenze enologiche di un territorio dalle grandi potenzialità e per vivere una giornata indimenticabile tra ospiti vip, specialità territoriali e un esclusivo museo multimediale del vino, solo per citare alcune delle molteplici iniziative per il T-Wine. Abbiamo chiesto ai due «padroni di casa» Gaddo della Gherardesca, proprietario di Casone Ugolino, e Osvaldo Baroncelli, presidente di AIS Toscana che ha organizzato il tasting, cosa abbia reso questa manifestazione tanto speciale da richiamare un così ampio pubblico in una sola giornata. T-Wine è un format che funziona, lo hanno dimostrato i numeri delle due edizioni che si sono tenute a Casale Ugolino. Quali sono gli elementi che ne hanno determinato il successo? Gaddo della Gherardesca: Elemento determinante è la presentazione dei vini a casa propria, dove nascono. Bolgheri ha un alto livello di attrattività per i wine lovers e non solo, specialmente al Casone Ugolino dove alle manifestazioni sul vino si aggiungono quelle dei butteri e il piccolo mercato dei prodotti tipici. Osvaldo Baroncelli: Il vino protagonista di questo appuntamento è tra quelli considerati più prestigiosi a livello mondiale. La possibilità di partecipare a esclusive verticali e farsi guidare da esperti sommelier nella degustazione dei vini più significativi è un motivo più che valido per unire un luogo suggestivo come il Casone Ugolino a etichette che non si mettono in tavola tutti i giorni. Gaddo della Gherardesca, Lei fa parte di una famiglia presente sul territorio da molti secoli. Cosa ha dato e può dare il bolgherese al vino e viceversa il vino al bolgherese? GdG: Il bolgherese ha dato i natali a grandi personaggi che si sono inventati dei vini capaci di dare lustro al territorio, ma se è vero che senza un terroir tali vini non sarebbero mai nati, altrettanto vero è che se non ci fossero stati i vini, questo territorio non si sarebbe mai sviluppato nel modo in cui l’ha fatto. In agricoltura i costi sono infatti molto alti e i risultati in proporzione sarebbero stati poco remunerativi se non ci fosse stato il vino, a cui va il merito oltretutto di aver salvato questa zona dalle speculazioni edilizie. La collocazione di questo evento in un luogo storico come il Casone Ugolino, destinato a diventare un polo del vino di eccellenza, è il frutto di una scelta strategica? GdG: Nessuno di noi, né io né Malenotti siamo produttori di vino, ma degli attenti osservatori della realtà e recuperatori di opportunità. Il Casone Ugolino - che porta il nome del mio trisnonno, bolgherese autentico che ha vissuto qui e creduto in queste terre - è potenzialmente una bellissima opportunità: una struttura sottratta all’abbandono

Over 5,000 visitors in one day, merely for the pleasure of tasting excellent wines from a winegrowing area with great potential, while having a lovely time among VIP guests, local food stalls and a multimedia wine museum, just to mention a few of the many T-Wine initiatives. We asked the two “hosts”- Gaddo della Gherardesca, the owner of Casone Ugolino, and Osvaldo Baroncelli, the president of AIS Toscana who organized the wine tasting event- what contributed to make this event so glamourous and attract the attention of some many people in one day only. T-wine is a very successful format, as shown by the figures of the past two events held at Casone Ugolino. What would you say are the key factors for such a success? Gaddo della Gherardesca: The decisive factor is the presentation of the wines on site, in the place where they were born. Bolgheri attracts a lot of wine lovers and other visitors, especially at Casone Ugolino where, in addition to wine events, there are other attractions, such as the Maremma cowherd event and the local food market. Osvaldo Baroncelli: The star of this event is a wine that is considered to be one of the world’s best. The chance to take part in exclusive vertical tastings of the most significant local wines guided by professional sommeliers is a more than valid reason to come to a lovely place such as Casone Ugolino and taste labels that you don’t get to drink every day. Mr. della Gherardesca, you are a member of a family that has been living in this area for centuries. What has Bolgheri given and can give to wine and wine to Bolgheri? GdG: Bolgheri is the birthplace of great personalities who created wines that brought prestige to the area. However, if it is true that without the terroir these wines would have never been created, then without the wines, this area would have never developed the way it did. Farming costs are high, but profits would have been low without winegrowing, which also helped to curb property speculation in this area. So, Bolgheri matters a lot to the wine world. Is holding this event at Casone Ugolino, a historic site that will soon become a top-quality wine center, a strategic choice? GdG: None of us, neither Malenotti nor I, are wine producers, but we are keen observers of reality and opportunity seekers. Casone Ugolino, which was named after my great-great-grandfather, a born-and-bred Bolgherese who lived here and believed in this landis a wonderful opportunity: a building saved from dereliction to be

30


Above, Gaddo della Gherardesca Below, Osvaldo Baroncelli


t-wine

“Casone Ugolino è destinato a diventare un visitor center, un’occasione per raccontare la storia del vino di Bolgheri e comunicare il suo futuro” “Casone Ugolino will become a visitor center, an opportunity to document the history of Bolgheri’s wine and communicate its future”

e destinata a diventare un visitor center, un’occasione per spiegare la storia del vino di Bolgheri e la sua importanza per il futuro di questo territorio. OB: L’evoluzione che ha interessato negli ultimi anni i vini di questa zona ci ha convinti a investire su un evento interamente dedicato a loro. La delegazione di Livorno già ha trovato a Casone Ugolino gli spazi per i corsi di sommelier ed è stato presentato il Museo sensoriale e multimediale alla cui realizzazione ha partecipato anche Dante Ferretti, premio Oscar per la scenografia. Sempre più spesso i wine tasting vanno a braccetto con eventi mondani di primo piano. Chi attira l’altro e perché? GdG: Il vino attira, è un prodotto trasversale, capace di soddisfare tutti. Sicuramente è un prodotto fashion, basta vedere chi visita e chi acquista i vini più importanti di Bolgheri che subito si capisce quanto il vino sia attraente. T-wine quindi è normale che attragga personaggi importanti: questa zona ha visto famiglie reali, industriali, dagli attori holliwoodiani alle star della musica ai miliardari russi, sempre in maniera discreta. Gusto, bellezza del paesaggio, buoni vini: le star e i vip vengono qui anche per questo. OB: Sono d’accordo con chi dice che il vino è un elemento che unisce tutti. Tuttavia c’è vino e vino. Quando i riflettori si accendono su etichette prestigiose come quelle di cui può vantarsi la DOC Bolgheri, è normale che l’interesse si estenda a chi non ha problemi a spendere cifre importanti per una bottiglia, assumendo così un ruolo rilevante nella promozione dell’evento.

converted into a visitor center, where people can learn about the history of Bolgheri’s wine and realize how important it is for this area’s future. OB: The prestige these wines have gained over the past few years convinced us to invest in an event revolving exclusively around them. The delegation from Livorno will be holding its sommelier courses at Casone Ugolino, which will also house the Multimedia and Sensory Museum. Academy Award-winner Art Director Dante Ferretti is involved in the museum project. Wine tasting events are more and more associated with major social events. Which one is the magnet and why? GdG: Wine is the magnet, it cuts across age, class, gender, it meets everyone’s approval. It is definitely a “trendy” product, just take a look at those who come here and buy Bolgheri’s best-known wines and you will get an idea of how attractive wine has become. So, we are not surprised by seeing so many VIPs at T-wine. This area has always been attracting royal family members, industrialists, movie and music stars, Russian billionaires, but quietly, without ever making a show of it. Excellent food and wine and beautiful landscape are good part of the reason why stars and VIPs come here. OB: I agree with those who say that wine brings everyone together. However, not all wine is created equal. When prestigious labels, such as those made in Bolgheri, come into the spotlight, the first to show interest are those who have no problem buying expensive wine and end up playing a leading role in the wine event’s promotion.

32


Above, Osvaldo Baroncelli and Gaddo della Gherardesca, together, during the T-wine 2016 event


T-WINE TASTING by Massimo Tortora and Simone Vergamini - ph. Martina Melchionno

IL TERRITORIO

La Costa degli Etruschi, un territorio ricco di storia e bellezze naturali, raccontata attraverso cinque etichette The Etruscan Coast, an area rich in history and natural treasures, described through five wine labels Un viaggio sensoriale che inizia nella splendida Isola d’Elba, prosegue sulle dolci colline della Val di Cornia e Montescudaio, fino a scendere a Bolgheri, grazie a produttori che con il vino sono divenuti degni testimoni dei loro terroir, diversi sotto il profilo pedoclimatico ma accumunati dalla vicinanza al mare. La degustazione che segue procede secondo l’ordine di servizio e presentazione effettuata durante T-Wine 2016. A journey of the senses, which begins on the wonderful Elba Island, continues in the sweet hills of Val di Cornia and Montescudaio and ends in Bolgheri, with wineries that are worthy representatives of the terroir, located in different pedoclimatic contexts but with same proximity of the sea. The wine tasting that follows proceeds in the sequence in which the wines were served at the T-Wine 2016 event

34


T-WINE TASTING

MATTANTO Elba Ansonica 2015 - Arrighi

Ansonica 100% Giallo paglierino intenso sfumato oro, conseguenza di una macerazione a contatto con le bucce. In fase di olfazione ricorda di frutta bianca matura, fiori di acacia, frutta esotica ed un tocco minerale. Al sorso una vibrante acidità ravviva il palato con sfumature minerali nel finale lungo ed elegante. Deep straw-yellow colored with golden nuances, because of maceration on the skins. The nose offers notes of ripe white fruit, acacia blossom, tropical fruit and a mineral hint. Vibrant acidity on the palate with mineral nuances on the long and elegant finish.

FEDERICO PRIMO Igt Toscana 2013 - Guado del re

Cabernet Sauvignon 100% Rubino intenso con sfumature buccia di melanzana. Naso accattivante con mora croccante, chiodi di garofano, eucalipto, lieve sfumatura di vaniglia e cuoio. Al palato è ricco di aromi con una trama tannica fitta ben calibrata nello sviluppo di beva, alcol presente ben dosato e finale lunghissimo. Intense ruby-red colored with aubergine nuances. Inviting on the nose with notes of crunchy blackberry, cloves, eucalyptus, a hint of vanilla and leather. Rich on the palate with a well-balanced and thick tannic structure, well-balanced alcohol and very long on the finish.

HYDE Igt Toscana 2012 - Bulichella

Syrah 100% Rubino impenetrabile che racconta di gioventù attraverso i riflessi ancora purpurei. Ampio il bagaglio olfattivo che spazia dalla prugna al mirtillo, note di tabacco, accenno balsamico e pepe nero. Entra potente per poi avvolgere il palato con il ricco corpo. Si sviluppa e si estende a lungo. Deep ruby-red colored with still youthful deep red hues. A rich bouquet ranging from plum to blueberry, notes of tobacco and a balsamic and black pepper hint. Powerful attack on the palate and full-bodied, it continues to develop on the long finish.

MILLEPASSI Bolgheri Superiore 2012 - Donna Olimpia

Cabernet Sauvignon 70%, Merlot 20% e Petit Verdot 10% Rubino compatto, tipico delle vartietà impiegate. Al naso, dopo un principio di evoluzione, il calice ci racconta di frutta matura, note balsamiche e spezie dolci. Il sorso è pieno ed avvolgente con la dolcezza della speziatura che addolcisce una dose vibrante di tannino. Già in confortante equilibrio. Thick ruby-red colored, typical of the blend’s grape varieties. The nose evolves into ripe fruit, balsamic and sweet spicy notes. Full and mouth-filling on the palate, with sweet spices that soften the vibrant tannins. Already reassuringly well-balanced.

CASA NOCERA Igt Toscana 2009 - Pagani de Marchi

Merlot 100% Al calice il colore vira verso un granato ancora luminoso. Affascina in olfazione con ricordi di frutti di bosco maturi che si fondono a sensazioni minerali e balsamiche. Il tannino suadente regala eleganza unito a una misurata sensazione di acidità ancora presente. Al massimo del potenziale. Bright garnet-red colored. Fascinating on the nose with notes of ripe soft fruit blending with mineral and balsamic sensations. The smooth tannins give the wine elegance combined with a well-balanced sensation of acidity. At the height of its potential.

35


T-WINE TASTING by Massimo Tortora and Simone Vergamini - ph. Martina Melchionno

I VITIGNI

Quattro etichette da quattro vitigni che nella zona hanno trovato particolare fortuna Four wines from four grape varieties, which have proven to grow successfully in the area Il Sangiovese, autentico simbolo dell’enologia regionale che qui è stato un po’ accantonato, spesso ruspante per la sua acidità e tannino; dal centro della Toscana si è gradevolmente acclimatato anche sulla costa . Il Cabernet Sauvignon che grazie ai Marchesi Incisa della Rocchetta ha fatto conoscere Bolgheri a livello mondiale, forza e struttura, dalla terra di elezione di Bordeaux trova un’habitat favorevole anche qua. Il Merlot con la sua seducente femminilità e avvolgenza, usato spesso per ingentilire il Cabernet Sauvignon nel famoso uvaggio bordolese, è uva capace di mostrare forza e carattere anche in solitudine. Infine il Syrah, dal nome curioso, regala in queste zone potenza, ricchezza e si arricchisce di note mediterranee. La degustazione che segue procede secondo l’ordine di servizio e presentazione effettuata durante T-Wine 2016. Sangiovese: Tuscany’s signature varietal, known for its vibrant acidity and tannins, from central Tuscany it adapted wonderfully to the Coast’s climate. Cabernet Sauvignon: thanks to the Incisa della Roccetta family, it made Bolgheri known all over the world. Rich in strength and structure, from Bordeaux it found a favourable ground here too. Merlot: seductive and mouth-filling, this variety is often used to soften the Cabernet Sauvignon in the famous Bordeaux blend, but it shows strength and character even on its own. Last but not least, Syrah: in these areas, it gives weight and richness and is enriched by Mediterranean notes. The wine tasting that follows proceeds in the sequence in which the wines were served at the T-Wine 2016 event

36


T-WINE TASTING

DINOSTRO Igt Toscana 2013 - Podere Il Castellaccio

Sangiovese 100% Rubino di media capacità colorante. Una degna espressione del vitigno sovrano in Toscana: note di ciliegia in primis, poi viola leggermente appassita e una sottile sfumatura minerale. Al palato è vibrante l’acidità, il tannino ancora ribelle e l’alcol figura comprimario. Un “giovane” rampante. Ruby-red colored of medium intensity. A worthy representative of Tuscany’s signature varietal: notes of cherry followed by slightly wilted violet and a delicate mineral nuance. Vibrant acidity on the palate, still untamed tannins and the alcohol plays second lead. Young but ambitious.

TARABUSO Igt Toscana 2012 - Terre del Marchesato

Cabernet Sauvignon 100% Intenso e fitto alla vista, il bicchiere trasmette un’interessante bouquet dai frutti neri in confettura, lievi sentori erbacei, accenni balsamici e mentolati. Al sorso tannino piacevole e ben integrato, pienezza di sapore, in chiusura emergono sfumature balsamiche eleganti che resistono a lungo. Intense and thick color. The nose offers an interesting bouquet of black fruit preserve, delicate herbaceous notes, balsamic and mentholated hints. Pleasant and well-integrated tannins on the palate, intense flavours, persistent and elegant balsamic nuances on the finish.

VOX LOCI Igt Toscana 2010 - Batzella

Syrah 100% Rubino profondo. Frutta rossa e nera in confettura, pepe nero, nota di grafite e fiori macerati. Ingresso potente e deciso grande alla densa trama tannica, di qualità fine, con una delicata sensazione di freschezza che lo snellisce. Nonostante gli anni ha ancora molto da raccontare, da conservare. Deep ruby-red colored. The nose offers red and black fruit preserve, black pepper, notes of graphite and macerated flowers. Powerful attack on the palate, with a thick tannic texture slimmed down by a delicate sensation of freshness. In spite of its age, this wine has a lot of life ahead.

GIORGIO BARTHOLOMAUS Bolgheri Superiore 2010 - Tenuta Argentiera

Merlot 100% Compatto nel suo colore rubino impenetrabile, coerente nel naso ricco di frutti di ribes e mirtillo, aroma di caffè tostato, tabacco e liquirizia. In bocca è “massiccio”, però succoso ed elegante, con trama tannica dolce. Ampia la struttura, lunga la scia gustativa, tutti tratti di un’annata fortunata. Thick and deep ruby-red colored. Consistent on the nose with rich fruity aromas of redcurrant and blueberry, roasted coffee, tobacco and licorice. “Thick-set” on the palate, but also juicy and elegant with a sweet tannic texture. Full-structured and long on the finish, the signs of a successful vintage.

37


T-WINE TASTING by Massimo Tortora and Simone Vergamini - ph. Martina Melchionno

L’EVOLUZIONE DEL BOLGHERI

Percorso evolutivo di quattro vini esemplari del territorio di Bolgheri The evolution of four wines which are greatly representative of the Bolgheri terroir Grandi personaggi nella storia di questa zona invidiata e rispettata tutto il mondo, dal Marchese Incisa della Rocchetta a Giacomo Tachis a Michele Satta giusto per fare qualche nome. Persone devote alla terra di questa stupenda costa degli Etruschi che ci hanno e ci regalano sensazioni ed emozioni uniche. Da Sassicaia, che ha tracciato lo stile e il percorso, Grattamacco il primo Bolgheri della storia con presenza di Sangiovese, Castello di Bolgheri infine Piastraia. Evoluzione il lento percorso di vita del vino che nel tempo trasforma le sue sensazioni. Millesimi eccezionali o difficoltosi, come l’annata 2003, a testimoniare come un terroir unico riesce in ogni caso a regalare sempre eleganza allo stato puro. La degustazione che segue procede secondo l’ordine di servizio e presentazione effettuata durante T-Wine 2016. Great personalities in the history of this area, which is honored and respected all over the world, from Marchese Incisa della Rocchetta to Giacomo Tachis and Michele Satta, just to mention a few of them. People devoted to winegrowing along the wonderful Etruscan Coast, who gave and still give us unique sensations and emotions. From Sassicaia, which laid out the style and the path, to Grattamacco, the first Bolgheri wine to be made with Sangiovese grapes, Castello di Bolgheri and Piastraia. Slow-evolving wines, whose sensations change over time. Extraordinary or very challenging vintages, such as the 2003, as further evidence of how a unique terroir always gives elegant wines, no matter what. The wine tasting that follows proceeds in the sequence in which the wines were served at the T-Wine 2016 event

38


aaaaaaaaa

39


T-WINE TASTING

SASSICAIA Bolgheri 2012 – Tenuta San Guido

Cabernet Sauvignon 85%, Cabernet Franc 15% Veste rubino intenso. Appare chiuso e timido al naso facendo comunque capire ciò che potrà diventare. In bocca non delude ed esce il lato del campione, con sensazioni complesse e nette: tannicità esemplare, sapidità e calore (in definizione) con una lunghezza già distintiva. Da lasciare in cantina. Intense ruby-red colored. Tight and shy on the nose, but it gives an idea of what it will become. Not disappointing on the palate, it shows the “champion” inside it with complex but clear sensations: exemplary tannins, savouriness and warmth and long on the finish. To be left to rest in the wine cellar.

CASTELLO DI BOLGHERI Bolgheri Superiore 2013 - Castello di Bolgheri

Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc Si presenta alla vista con un compatto color rubino, bordato porpora. Piacevole nella spinta olfattiva di frutti di rovo, spezie e sensazioni floreali delicate. In bocca ha estratto e nonostante l’importante tannicità, appare ingentilito dal buon peso alcolico. Vino dal potenziale evolutivo importante. Thick ruby-red colored and deep-red at the rim. Pleasant attack on the nose with blackberry, spices and delicate floral sensations. Extract on the palate and, despite the considerable tannic muscle, it is well-balanced by the alcohol. A wine with great ageing potential.

CASTELLO DI BOLGHERI Bolgheri Superiore 2005 - Castello di Bolgheri

Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc Granato, ma vivo nell’aspetto. Il quadro olfattivo presenta tratti evoluti proporzionali all’età con note eteree, pot pourri, liquirizia, tocchi tostati e terrosi. All’assaggio mostra una persistenza importante, con ricordi anticipati al naso, tannini ormai integrati sorretti dall’alcol. Al top. Lively garnet-red colored. The nose offers aromas proportional to its age, with ethereal notes, potpourri, licorice, roasted and earthy hints. Very persistent on the palate, with impressions from the nose coming back, well-integrated tannins backed by the alcohol. At its peak.

40


T-WINE TASTING

PIASTRAIA Bolgheri Superiore 2012 - Michele Satta

Cabernet 25% - Merlot 25% - Syrah 25% - Sangiovese 25% Rubino carico, di bella intensità. Al naso racconta il suo territorio con ricordi di macchia mediterranea, more, marasche, poi spezie, fiori e sottobosco. Ha corpo e le sensazioni suonano bene, risultando ben contrapposte grazie a tannini fini e avvolgenza alcolica, con finale fruttato. Già godibile. Deep and intense ruby-red colored. Expressive of the terroir on the nose with notes of Mediterranean scrub, blackberry, marasca cherry, followed by spices, flowers and underwood. Full-bodied on the palate with pleasant sensations, fine tannins and all-embracing alcohol, fruity on the finish. Already enjoyable.

PIASTRAIA Bolgheri Superiore 2003 – Michele Satta

Cabernet 25% - Merlot 25% - Syrah 25% - Sangiovese 25% Granato con lievi riflessi arancio al bordo. Bello, complesso, largo nel suadente bagaglio odoroso con tabacco dolce, cera lacca, resina di pino, confetture e more ferrose/terrose, quasi da “Brunello”. Piacevole al sorso, dov’ è lungo e privo di asperità ma incredibilmente fresco. Ha ancora da dare! Garnet-red colored with orange hues at the rim. Lovely, complex, rich on the nose with aromas of sweet tobacco, sealing wax, pine resin, fruit preserves and blackberry, ferrous/earthy notes, much like a “Brunello”. Pleasant on the palate, long and smooth but amazingly fresh. There is a lot of potential in it still!

GRATTAMACCO Bolgheri Superiore 2013 – Grattamacco

65% Cabernet Sauvignon - 20% Merlot - 15% Sangiovese Rubino denso con bordo porpora. More e cassis, accompagnate da netti sentori balsamici e macchia mediterranea, poi spezie e limatura di ferro. L’impatto gustativo è severo con tannini, acidi e minerali forti e coesi, ma non eccessivi, ed è lungo con il finale di tabacco e ferro. Lunga vita davanti. Thick ruby-red colored and deep red at the rim. The nose shows blackberry and blackcurrant, accompanied by clear balsamic notes and Mediterranean scrub, followed by spices and iron filings. Austere on the palate, powerful tannins but not overpowering, long on the finish with notes of tobacco and iron. It has a long life ahead.

GRATTAMACCO Bolgheri Superiore 2003 – Grattamacco

65% Cabernet Sauvignon - 20% Merlot - 15% Sangiovese Di abito granato compatto. Avvicinando il calice ti attrae e conquista con toni caldi come viole e iris essiccati, ricordi animali, minerali ed eterei, timo secco e confetture. L’assaggio non delude, con tannicità delicata, freschezza corretta, grande sviluppo aromatico, e finale elegante. Esemplare. Thick garnet-red colored. Attractive on the nose with warm notes of dried violet and iris, animal, mineral and ethereal hints, dried thyme and fruit preserve. Not disappointing on the palate, with delicate tannins, good freshness, great aromatic evolution and elegant on the finish. Exemplary.

41


anniversary text Paola Rastelli

Quarant’anni e non li dimostra

La Doc Montescudaio, una delle più antiche denominazione delle province di Pisa e Livorno, festeggia 40 anni The Montescudaio DOC, one of the oldest designations of origin of the Pisa and Livorno areas, turns 40 Montescudaio nell’entroterra livornese festeggia un bel traguardo: l’ottenimento della Doc nel 1976, quindi una delle più antiche denominazioni della nostra zona, vocata dal tempo degli etruschi alla viticoltura. Sette comuni fanno capo alla Doc: Casale marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio (da cui il nome), Riparbella e Santa Luce, una zona molta estesa con varie caratteristiche di terreni, microclima ed esposizioni. Numerose aziende presenti nel territorio hanno conduzione biologica ed alcune biodinamica, segno della grande sensibilità ed attenzione che i produttori pongono nel preservare il terreno da aggressioni chimiche ed alla salute del consumatore. Queste colline, con presenza di terreni argillosi ricchi di fossili marini ed altri scistosi, con buone esposizioni a sud e, microclima indotto dalla presenza del fiume Cecina, sono particolarmente vocate per la produzione del vitigno Sangiovese che qui più che in altre zone vicine si esprime al meglio dando prodotti molto interessanti ed apprezzati dal gusto asciutto, freschi e profumati insieme ai vitigni internazionali adottati nel successivo disciplinare del 1999. Altra particolarità della DOC è la produzione di Vin Santo con le uve di Trebbiano, Malvasia ed altri vitigni a bacca bianca con appassimento naturale e invecchiamento obbligatorio di almeno 18 mesi in vinsantaie. Ulteriore data storica l’istituzione della “Sagra del Vino” dal 1968 voluta da alcune aziende storiche, quali Fattoria di Sorbaiano e Poggio Gagliardo, che si svolge ogni anno in ottobre. Oggi 10 aziende fanno parte del Consorzio e più del doppio producono nella zona che ha dimostrato nel tempo grandi potenzialità. Ci aspettiamo un futuro ancora pieno di traguardi da raggiungere da tanta qualità ed eccellenza!

Montescudaio, a town located in the backcountry of the Livorno coast, is celebrating a great achievement this year: the obtainment of the Montescudaio Doc recognition in 1976, therefore one of the oldest designations in our area, which has been dedicated to viticulture since Etruscan times. Seven municipalities are in the Doc area: Casale Marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio (hence the name), Riparbella and Santa Luce. Many local wineries in the area employ organic methods of production, and a few even biodynamic methods, a sign of the great sensitivity and attention that producers put into both preserving the land from chemical attack and protecting the health of consumers. These hills, rising up to considerable altitudes such as the 450 m. of Montecatini Val di Cecina, with the presence of clay soils rich in marine fossils and other schist, good southern exposure and a microclimate influenced by the presence of the Cecina river, are particularly suited for the production of Sangiovese, that here more than in other areas nearby finds its fullest expression, giving very interesting and appreciated products with a dry taste, fresh and fragrant, as well as the international varieties adopted in the Regulations of 1999. Another peculiarity of the DOC is the production of Vin Santo with Trebbiano, Malvasia and other white grapes, with natural drying and obligatory aging of at least 18 months in vinsantaie, sweet wine cellars. Another historic date refers to the creation of the “Wine Festival” in 1968 by several historic wineries, such as the Fattoria di Sorbaiano and Poggio Gagliardo, which takes place every year in October. Today 10 wineries belong to the Consorzio, and more than twice this number produce in the area which over the years has shown great potential. We expect the future to be full of even more goals to be achieved through high quality and excellence!

42


wine tasting by AIS Toscana commission

COLLINE DI SOPRA 2013 Montescudaio (PI) - Doc Montescudaio Sangiovese Sopra - Sangiovese 100% Rubino scuro non molto luminoso, impatto olfattivo con protagonista la marmellata di fragola, ciliegia matura, nota vanigliata, macedonia dolce, sensazioni balsamiche, incenso, resina di pino, legno di sandalo, profumi molto intensi di tabacco e liquirizia. Bocca fresca, struttura media, alcol un po’ sopra le righe ma complessivamente piacevole di gusto. Sufficiente persistenza con un finale appena amaricante. Dark ruby-red colored. At nose: strawberry preserve, ripe cherry, a note of vanilla, sweet fruit salad, balsamic sensations, incense, pine resin, sandalwood, very intense aromas of tobacco and licorice. Fresh on the palate, alcohol a bit over the top but pleasant on the whole. Persistent enough and slightly bitter on the finish. FATTORIA SANTA MARIA 2009 Montescudaio (PI) - Doc Montescudaio Vin Santo Trebbiano Toscano, Malvasia Color ambra vivace di media consistenza. Naso di pesca sciroppata, miele, frutta secca, fico, uva passa e caramello sospinto dall’alcol, seguono ricordi di noce e crema pasticcera. Al gusto l’ingresso è dolce,

glicerico, senza un adeguato supporto dato dalla freschezza e dalla sapidità. Mediamente lungo al palato porta con se coerentemente i profumi incontrati all’olfatto facendo emergere una nota mielosa e di albicocca sul finale piacevole. Lively and medium-thick amber colored. The nose offers aromas of peach in syrup, honey, dried fruit, fig, raisins and caramel driven by the alcohol, followed by hints of nut and custard. A sweet, glyceric attack on the palate, without the proper support of freshness and savouriness. Mediumlong on the palate, nose-palate consistency with a honey-like and apricot note on the pleasant finish. MARCHESI GINORI LISCI 2012 Montecatini Val di Cecina (PI) - Doc Montescudaio Castello Ginori - Merlot 100% Rubino luminoso e impenetrabile, Al naso impatto fragrante di frutta matura, composta di more, violette di campo, prugna della California, salamoia, note di pasta d’acciughe, felce e richiami al sottobosco. Impatto gustativo caldo e avvolgente, dove emerge il tannino di spessore, quasi invasivo, ma saporito. Persistenza media con un finale di bocca dal ricordi di ciliegia sotto spirito e prugna. Bright and impenetrable ruby-red colored.

43

A fragrant attack on the nose with ripe fruit, blackberry compote, wild violets, Californian plum, pickle, notes of anchovy paste, fern and hints of underwood. Warm and mouth-filling attack on the palate, with prominent tannins, nearly overwhelming, but tasty. Mediumpersistent with hints of cherry in alcohol and plum coming back on the finish. PAGANI DE MARCHI 2012 Casale Marittimo (PI) - Doc Montescudaio Sangiovese Principe Guerriero - Sangiovese 100% Rubino profondo. Fragoline di bosco, lampone e mirtillo, pot-pourri di fiori, vaniglia e una sottile nota balsamica introducono il corredo olfattivo. In bocca è dinamico, spiccano la freschezza e il tenace tannino che risulta protagonista anche nel finale gusto-olfattivo caratterizzato da note di tamarindo e radice di liquirizia. Media la persistenza. Deep ruby-red colored. A bouquet of wild strawberries, raspberry and blueberry, flower potpourri, vanilla and a subtle balsamic note. Dynamic on the palate, with freshness and firm tannins which are the “stars” on the nose-palate finish offering notes of tamarind and licorice root. Medium persistence.


wine world text Teresa Favi

Forza ed eleganza

Colle Bereto, la leggenda intramontabile del Chianti prosegue fra visioni conservative e innovative di terroir Colle Bereto, the timeless legend of the Chianti area, continues between conservative and innovative visions of the terroir A Radda, nel cuore della zona più antica del Chianti Classico, da oltre trent’anni la famiglia Pinzauti, con il prezioso contributo dell’agronomo Bernardo Bianchi, rende famoso questo magico borgo medioevale con poche etichette prodotte con cura meticolosa. Si lavora su suoli poveri e siccitosi, ad altitudini comprese tra i quattrocentocinquanta e i cinquecento metri che garantiscono una buona escursione termica diurna. Caratteristiche che hanno permesso di coltivare anche vitigni non proprio tipici della zona come il Pinot Nero e il Merlot, e di costruire negli anni due veri e propri monocru, il Tocco (Merlot 100%) e il Cenno (un Pinot Nero in purezza che matura in barriques di rovere francese nuove per 18 mesi e viene affinato in bottiglia prima della vendita), di grande interesse nelle versioni – 2013 il primo e 2014 il secondo – qui presentate dopo un’attenta degustazione. Fermo restando che il vitigno nobile del Chianti Classico, il Sangiovese, è il grande protagonista con il Chianti Classico 2014, il Chianti Classico Riserva 2013, il Chianti Classico Gran Selezione 2011, prodotto da un singolo vigneto, la Vigna del Convento, posizionata proprio sotto al Convento che oggi ospita il Consorzio del Chianti Classico: un mix di forza ed eleganza, profumi espressivi e carattere autentico. La fermentazione e la vinificazione delle uve avviene in tini troncoconici da 30 ettolitri. L’invecchiamento è fatto in piccole botti di rovere per diversi mesi a seconda delle annate. Nella parte più bassa della cantina, per forza di gravità e per non alterare la qualità dei vini, ha luogo l’imbottigliamento.

In Radda, in the heart of the oldest part of the Chianti Classico area, for over 30 years the Pinzauti family, with the valuable contribution of the agronomist Bernardo Bianchi, has made this magical medieval village famous with few labels produced with meticulous care. They work on poor, dry land, at altitudes of between 450 and 500 meters that guarantee a good daily temperature variation. These characteristics have made it possible to cultivate vines that are not really typical of the area, such as Pinot Noir and Merlot, and to build up two real monocrus over the years: the Tocco (100% Merlot) and the Cenno (a Pinot Noir that matures in new French oak barrels for 18 months and is aged in bottle before sale). Of great interest is the 2013 version for the first and the 2014 for the second, presented here after a careful tasting. Nevertheless the noble Chianti Classico vine, the Sangiovese, is still the protagonist with the Chianti Classico 2014, the Chianti Classico Riserva 2013 and the Chianti Classico Gran Selezione 2011, by using grapes from a single vineyard site, Vigna del Convento, located beneath the Convento which now houses the Chianti Classico Consortium: a mix of strength and elegance, expressive aromas and authentic character. The fermentation and vinification of grapes takes place in 30-hectoliter truncated cone-shaped vats. Aging is done in small oak barrels for several months depending on the year. Bottling takes place in the lower part of the cellar due to the force of gravity and so as not to alter the quality of the wines.

44


wine tasting by AIS Toscana commission

IL CENNO 2014 Igt Colli della Toscana Centrale - Pinot nero 100% Rubino trasparente e luminoso. Intenso e ricco, esibisce una nota carnosa insieme al fruttato di ribes e scorza d’arancia, si espande con profumo di rosa, anice stellato, mirto e menta. Particolarmente agile al sorso, è dotato di sapidità elegante e chiude con lunghi ricordi ferrosi dopo che tannini sottili e setosi hanno accarezzato il palato. Clear and bright ruby-red colored. Intense and rich on the nose, it features a pulpy note along with fruity aromas of redcurrant and orange rind developing into rose, star anice, myrtle and mint. Particularly supple on the palate, it shows elegant savouriness with long ferrous notes on the finish following the sinewy and silky mouth-caressing tannins. CHIANTI CLASSICO 2014 Docg Chianti Classico - Sangiovese 100% Rosso rubino dal riverbero giovanile. Viola e glicine mettono in secondo piano pesca gialla e ciliegia fragrante; completano il bouquet accenni di felce e di polvere di cacao. È snello al palato e scorre grazie alla sapidità spiccata e alla piacevole freschezza. Aromi minerali e fruttati in chiusura. Ruby-red colored with youthful hues. Aromas of

violet and wisteria predominate over yellow peach and fragrant cherry. The bouquet is completed with notes of fern and cocoa powder. Sinewy on the palate with marked savouriness and pleasant freshness. Mineral and fruity flavours on the finish. IL TOCCO 2013 Igt Colli della Toscana Centrale - Merlot 100% Rubino profondo. Naso intenso ed espressivo con attacco di mora, caffè e menta; continua con noce moscata, pepe, vaniglia, cioccolato, caramella di liquirizia, alloro, china. Corrisponde al palato per intensità fruttata. Ha tannini ben definiti supportati dall’ingresso fresco. Persistente. Deep ruby-red colored. Intense and expressive on the nose opening with aromas of blackberry, coffee and mint, followed by nutmeg, black pepper, vanilla, chocolate, licorice candy, bay leaf, cinchona. Nose-palate consistency with intense fruity notes. Well-defined tannins backed by the fresh entry. Persistent. CHIANTI CLASSICO RISERVA 2013 Docg Chianti Classico - Sangiovese 100% Rubino fitto dal riflesso granato. Molto frutto, confettura di amarena e ciliegia sotto spirito, si allarga con viola appassita, sigaro, caffè, liquirizia, chiodi di garofano, cuoio. L’acidità sottolinea la

45

tannicità del vino, la cui maturità è proiettata in avanti nel tempo. Ha persistenza di liquirizia e arancia. Deep ruby-red colored with garnet-red tinges. Very fruity on the nose, with aromas of sour black cherry preserve and cherry in alcohol, which broaden into wilted violet, cigar, licorice, cloves, leather. The acidity emphasizes the wine’s tannic structure, whose maturity is projected into the future. Persistent notes of licorice and orange. CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE 2011 Docg Chianti Classico - Sangiovese 100% Compatta tonalità di rosso granato. Lampone in confettura marca l’impatto olfattivo insieme a eucalipto, poi emergono sfumature di spezie e tabacco. Tendenzialmente morbido e caldo, ha notevole struttura sostenuta da tannini morbidi e saporiti. Persistente con liquirizia e rosmarino negli aromi di bocca. Thick garnet-red colored. It opens on the nose with raspberry preserve and eucalyptus, followed by hints of spices and tobacco. Basically soft and warm on the palate, it shows a remarkable structure backed by soft and tasty tannins. Persistent licorice and rosemary flavours.


wine world text Teresa Favi

Due nuovi nati

Nella tenuta di Logonovo a Montalcino, Marco Keller con Roberto Cipresso lancia un Malbec e un distillato da meditazione At the Logonovo estate in Montalcino, Marco Keller with Roberto Cipresso launches a Malbec-based wine and a meditation distillate Marco Keller, a practical and far-seeing entrepreneur from Lombardy, found his “Neverland” in Montalcino a few years ago. Intolerant of categories and genres, his wine production is organic but intentionally non-certified. He decided from the outset to experiment with different grape varieties and ageing time every year, with the assistance of winemaker Roberto Cipresso, at the Logonovo estate (an “enclave” within the Frescobaldis’ Castelgiocondo estate). In 2008, Keller released his first label: initially it was a 100% Merlot wine, and then it became a blend of the best varieties grown on the farm (Sangiovese, Merlot, Petit Verdot, Syrah, Sagrantino). Now here come two new labels, Vergena and Acquavite. “Vergena was quite a challenge- says Keller-. Roberto Cipresso came up with the idea of using Malbec clones from century-old Argentinian plants. I took up the challenge in a small and carefully chosen plot of land”. The first vintage is 2014, with 12 months of ageing in first, second and third-use oak barrels and a few months in steel vats to let the final blend settle. The blend includes 20% Merlot and Petit Verdot, nearly a Bordeaux blend but without the Cabernet. “It’s a wine having a long future ahead, it’s worth following its evolution, but it will take several years to realize how to manage this special, organically-farmed vineyard: because of the 1x1mt plant spacing, all vineyard operations are carried out by hand”, says this adventurous wine producer. Acquavite is a fine distillate made from Sangiovese grapes, specially vinified, distilled by using the traditional discontinuous method, with copper and steam potstills and manual cutting of the heads, hearts and tails performed by the Master Distiller himself. “As for ageing- explains Marco Keller- we chose an Allier oak barrel, which was used once for our Logonovo wine, and decided not to extend the ageing process in order to preserve the grapes’ delicate and intense aromas with the sole addition of the barrel’s vanilla notes”. Goldencolored, this wine opens on the nose with delicate and ethereal notes of cherry in alcohol, candied apricot, licorice and vanilla; it shows remarkable softness and perfect balance on the palate, with sensations of cocoa, cloves and persistent notes of almond and licorice in the background. Such a complexity makes it a great meditation wine.

Marco Keller è insofferente alle categorie e ai generi. Dal 2003 possiede 11 ettari vitati a Montalcino, ma non fa Brunello, la sua produzione è biologica, ma volutamente non certificata. Ha scelto fin dall’inizio di sperimentare ogni anno uvaggi e tempi di affinamento diversi aiutato nella tenuta di Logonovo (un’enclave della tenuta Castelgiocondo dei Frescobaldi) dall’enologo Roberto Cipresso. Nel 2008 è uscita la prima etichetta, all’inizio un Merlot in purezza, poi blend delle migliori uve di cinque vitigni coltivati (Sangiovese, Merlot, Petit Verdod, Syrah, Sagrantino). Adesso, il debutto di due etichette, Vergena e Acquavite. “Vergena è una scommessa un po’ ardita – racconta Keller -. Roberto Cipresso mi propone di utilizzare dei cloni di Malbec di piante secolari argentine. Raccolgo la sfida in un piccolo appezzamento scelto con cura”. La prima vendemmia è del 2014 (affina 12 mesi in barrique di 1, -2° e 3° passaggio, qualche mese in vasca di acciaio per equilibrare il blend finale con un 20% di Merlot e Petit Verdot, quasi un taglio bordolese ma senza Cabernet). “E’ un vino dal lungo futuro, che vale la pena di seguire nel tempo ma ci vorranno parecchie vendemmie per capire come gestire al meglio questo particolare vigneto a conduzione biologica, dato che tutte le lavorazioni sono per forza manuali“ commenta l’avventuroso produttore” conclude. Acquavite è un distillato pregiato da uve Sangiovese appositamente vinificate, distillate con metodo artigianale discontinuo, calderini in rame a vapore e taglio manuale di testa cuore e coda effettuato personalmente dal Maestro distillatore. 
“Per l’invecchiamento – spiega ancora Marco Keller abbiamo scelto una barrique di rovere di Allier, utilizzata una sola volta per il nostro vino Logonovo e deciso di non prolungare oltre l’invecchiamento, per mantenere i delicati ed intensi profumi della materia prima e farli solo affiancare dalle note di vaniglia della botte”. Di colore dorato, affascina da subito con delicate ed eteree note di ciliegia sotto spirito, albicocca candita, liquirizia e vaniglia; al palato si apre incontrastata con notevole morbidezza e perfetto equilibrio, offrendo sensazioni di cacao, chiodi di garofano ed un persistente sfondo di mandorla e liquirizia. 
Questa complessità la rende una grande Acquavite da meditazione.

46


Alcune immagini della tenuta Logonovo, un ritratto di Maro Keller, i due nuovi nati Vergena, da uve Malbec, e il pregiato distillato Acquavite



Il mare dentro

Vermentino. Un frutto di grande personalitĂ che nasce, e si diversifica da zona a zona, lungo la Costa A grape with a great personality which grows all along the Coast with different characteristics according to the area Text Fabio Ceccarelli


wine territory

Sono vini profumati che spaziano dal fruttato al floreale e alle erbe aromatiche mediterranee Fragrant wines with a bouquet ranging from fruity to floral and Mediterranean aromatic herb aromas

It has been established by DNA testing that Vermentino, Favorita and Pigato are the same variety and Vermentino is considered identical to the Rolle cultivated in the South of France, as we are reminded in the latest edition of the Oxford Companion to Wine. It is a grape that loves the sea: it has not been established if it arrived in Italy from Spain or vice versa, but it is widespread in LanguedocRoussillon, Provence, Corsica, Sardinia, Liguria and all along the coast of Tuscany. In Tuscany, the 2015 Vermentino grapes were harvested after a hot and dry summer, which resulted in an exquisite phenolic concentration in the great reds, but it was not exactly in an ideal season for white wines, which had benefited more from the cool weather the previous year, even though it was criticized for many reasons, as we all know. It would be wrong to look for sharp acidity and a blistering personality in these wines. The points on which to focus when approaching a Vermentino, especially in Tuscany, are other ones: aromatic definition, balance and taste structure. These features emerge as a common denominator in ten samples tasted, which are representative of most, but not all, of the areas of Vermentino cultivation in our region, given the unfortunate absence of elected representatives in the area of this vine, namely that of the Colli Apuani bordering Liguria in the province of Massa Carrara. Albeit reduced our analysis confirms that there are undeniable organoleptic differences between wines from Vermentino grapes grown in the various provinces of Tuscany. Most of them have a very soft color,

Ormai è assodato dalle analisi del DNA che Vermentino, Favorita e Pigato siano una stessa varietà ed il Vermentino è considerato identico al Rolle coltivato nel Sud della Francia, come ci ricorda l’ultima edizione dell’Oxford Companion to Wine. È un’uva che ama la prossimità del mare: non è assodato se sia arrivata in Italia dalla Spagna o viceversa, ma la troviamo oggi diffusa nel Languedoc-Roussillon, in Provenza, Corsica, Sardegna, Liguria e lungo tutto il litorale toscano. In Toscana le uve di Vermentino della vendemmia 2015 sono state raccolte dopo aver trascorso un’estate calda ed asciutta, che ha determinato concentrazione fenolica preziosa per i grandi rossi, ma non può dirsi esattamente una stagione ideale per i vini bianchi, che avevano beneficiato maggiormente in generale del clima fresco dell’anno precedente, per quanto sia stato bistrattato per innumerevoli motivi, come sappiamo bene. Sarebbe per altro sbagliato ricercare acidità taglienti e personalità sferzanti in questi vini, piuttosto i punti su cui concentrare l’approccio al Vermentino, soprattutto in Toscana, sono altri: definizione aromatica, equilibrio e struttura gustativa. Queste caratteristiche emergono infatti come denominatore comune dei dieci campioni degustati, che sono rappresentativi di gran parte, ma non della totalità, delle zone di coltivazione del Vermentino nella nostra Regione, in quanto mancano purtroppo all’appello rappresentanti della zona d’elezione di questo vitigno, ovverosia quella dei Colli Apuani al confine con la Liguria in provincia di Massa Carrara. Seppur ridotta la nostra disamina conferma comunque che siano innegabili alcune differenze organolettiche fra i vini da Vermentino coltivato nelle varie provincie toscane. Per lo più alla vista il colore è sempre molto tenue,

50


Vermentino features tasty acidity and savoriness on the palate


top ten

In the coastal areas near Livorno, the sea breeze and geologic structure rich in minerals give the wines a remarkable savouriness

52


top ten

53


top ten

It pairs wonderfully with pasta with shellfish sauces, but also with roast or grilled fish in the more structured versions

54


wine territory

Nel Maremma del sud, dove il clima è tendenzialmente più caldo, i vini sono equilibrati e le note fruttate dominano il bouquet In the southern Maremma area, where the climate is warmer, the wines are well-balanced and offer intense fruity aromas

talvolta impalpabile con riflessi fra il verdognolo e il paglierino. Risultano invece quasi sempre vini profumati, che spaziano dal fruttato, sia di agrumi che di frutta a polpa bianca o gialla, al floreale ed alle erbe aromatiche mediterranee. Se è vero che spesso il Vermentino pecca in acidità, quella che ha è comunque gustosa, mentre la sapidità si fa talvolta protagonista al palato e l’equilibrio è sempre vicino nei campioni del 2015 passati in rassegna. Nelle zone litoranee in provincia di Livorno, come Bolgheri, l’Isola d’Elba e la Val di Cornia, la complicità delle brezze marine e della struttura geologica ricca di minerali mette in mostra al gusto una sapidità particolarmente spiccata e al naso profumi di fiori e di agrumi molto nitidi e piacevoli. Scendendo verso la Maremma, in provincia di Grosseto, dove il clima è tendenzialmente più caldo, i vini sono equilibrati e le note fruttate dominano il bouquet. Un’espressione ancora diversa è quella del Vermentino delle aree più interne, nelle province di Pisa e Lucca: qui il varietale è immediatamente riconoscibile all’olfatto per le tipiche erbe aromatiche fresche ed al palato dimostra maggior struttura rispetto a quello della costa. Una differenza ulteriore che può caratterizzare i diversi vini da Vermentino è dovuta alla vinificazione adottata da ciascuno produttore: una sosta prolungata sulle fecce fini arricchisce il vino di profumi evoluti, con aromi di biscotto o marzapane, mentre un breve passaggio in legno regala un tocco speziato ed arrotonda l’impatto al palato. Se linearità e profumo rendono alcuni vini da Vermentino toscano particolarmente godibili al momento dell’aperitivo, a tavola sono compagni ideali di primi piatti a base di frutti di mare o anche di pesci arrosto o alla griglia nelle versioni più strutturate.

sometimes with impalpable reflections in straw or greenish shades. They are, on the other hand, almost always perfumed wines, ranging from fruity, both citrus and white or yellow-fleshed fruit, to floral and to Mediterranean herbs. While it is true that often the Vermentino lacks acidity, what it does have is still tasty. While the flavor is sometimes the protagonist on the palate and the balance can always be found in the 2015 samples that were reviewed. In the coastal areas of the province of Livorno, such as Bolgheri, Elba Island and Val di Cornia, the complicity of the mineral-rich geological structure and the sea breezes bring the particularly strong flavor to the fore along with a very sharp and pleasing nose of flowers and citrus fruits. Going down to the Maremma, in the province of Grosseto, where the climate tends to be warmer, the wines are balanced and fruity notes dominate the bouquet. Yet another expression of Vermentino can be found in the internal areas in the provinces of Pisa and Lucca, where the varietal is instantly recognizable on the nose thanks to the typical fresh herbs and the palate shows greater structure than on the coast. A further difference that may characterize the different Vermentino wines is the winemaking procedure of each manufacturer: a prolonged permanence on the lees enriches the wine with sophisticated perfumes, with aromas of biscuit or marzipan, while a short atop on wood adds a spicy touch and makes it more rounded on the palate. If linearity and scent make some Tuscan Vermentino wines particularly enjoyable at aperitivo time, at the table they are the ideal companions of seafood dishes or even roasted or grilled fish with the more structured versions.

55


top ten by AIS Toscana commission - ph. Martina Melchionno

definizione aromatica, equilibrio e struttura gustativa

86

STEFANO FARKAS Valle Di Lazzaro Portoferraio – Isola d’Elba (LI) - Doc Elba Vermentino - Vendemmia 2015 Si presenta giallo dorato di buona vivacità. Il naso è accarezzato da profumi sottili e raffinati con riconoscimenti di susina, pesca, fiore di acacia, origano e gesso. Buona intensità e avvolgenza al sorso con retrogusto mentolato su uno sfondo salmastro. Lively golden-yellow colored. Delicate and elegant aromas of plum, peach, acacia blossom, oregano and chalk. Intense and mouth-filling on the palate with a mentholated aftertaste against a salty background. PAGANI DE MARCHI – Blumea Casale Marittimo (PI) Igt Toscana Vermentino - Vendemmia 2015 Veste paglierino scarico con riflessi verdolino. Profumi intriganti che presentano richiami di erba di campo e fiori bianchi, seguiti da acacia, mela verde e pesca bianca. Bocca vibrante con sapidità in evidenza, persistente con ritorni fruttati sul finale. Pale straw-yellow colored with greenish tinges. Intriguing on the nose with hints of wild herbs

84

and white flowers, followed by acacia, green apple and white peach. Vibrant on the palate with savouriness in evidence, persistent with fruity notes coming back on the finish. TENUTA L’IMPOSTINO Ballo Angelico Civitella Paganico (GR) - Igt Toscana Vermentino Vendemmia 2015 Colore giallo verdolino tenue. Aromi intensi di bergamotto, lime, mandarino, gelsomino, melissa e note salmastre. L’assaggio è caratterizzato da buona spinta acida e discreta lunghezza accompagnata da una vena agrumata e un piacevole ritorno sapido in chiusura. Soft greenish-yellow colored. Intense aromas of bergamot, lime, tangerine, jasmine, lemon-balm and salty notes. Long and acid on the palate, with a citrus fruit note and pleasantly savoury again on the finish. POGGIO AL TESORO – Solosole Bolgheri (LI) - Doc Bolgheri Vermentino Vendemmia 2015 Paglierino tenue nel bicchiere. L’olfatto esprime intense e nitide sensazioni di agrume, pesca, gelsomino e salvia. Bevuta saporita con ricchezza di frutto e buona morbidezza, finale sapido con

84

83

56

ricordi di mandarino. Buona corrispondenza fra naso e gusto. Pale straw-yellow colored. The nose offers intense and vivid sensations of citrus fruit, peach, jasmine and sage. Tasty on the palate with rich fruity notes and good softness, savoury on the finish with hints of tangerine. Good nose-palate consistency. BULICHELLA - Tuscanio Suvereto (LI) Igt Costa Toscana Vermentino -Vendemmia 2015 Paglierino vivace e cristallino. Apertura olfattiva floreale di tiglio e mughetto con salvia, iodio e pera croccante in progressione. Denota discreto equilibrio e lunghezza, avvolgente e gustoso al palato con chiusura di bergamotto, mandorla e note minerali. Lively and crystal-clear straw-yellow colored. It opens on the nose with floral aromas of lime tree and lily of the valley, developing into sage, iodine and crunchy pear. Well-balanced and long, mouth-filling and tasty on the palate, with bergamot, almond and mineral notes on the finish. LA FRALLUCA – Filemone Suvereto (LI) Igt Costa Toscana Vermentino - Vendemmia 2015

83

82


TOP TEN

Fragrant on the nose, wellbalanced and structured on the palate

Colore paglierino scarico. Il primo impatto è caratterizzato da timo e rosmarino, poi troviamo in elegante sequenza mela, banana e nuance floreale bianco. Bocca sottile e invitante, buon bilanciamento fra le componenti, sapido e agrumato in chiusura. Pale straw-yellow colored. The attack on the nose offers thyme and rosemary, elegantly followed, in sequence, by apple, banana and white floral nuances. Sinewy and inviting on the palate, well-balanced components, savoury and citrus fruit notes on the finish. MANTELLASSI – Scalandrino Magliano in Toscana (GR) Doc Maremma Toscana Vermentino Vendemmia 2015 Giallo paglierino con sfumature verdolino. Olfatto fragrante di pera, pesca bianca, erba tagliata, basilico, buccia di pompelmo. Discreta struttura giocata sull’alternarsi di sapidità e nota alcolica su un richiamo di pesca che accompagna in lunghezza. Straw-yellow colored with greenish nuances. Fragrant on the nose with aromas of pear, white peach, freshly-cut grass, basil, grapefruit rind. Well-structured on the palate, with

81

the savouriness alternating with the alcoholic note and peach coming back on the finish. TENUTA LA CHIUSA Portoferraio – Isola d’Elba (LI) Doc Elba Vermentino - Vendemmia 2015 Veste giallo paglierino cristallino e luminoso. Il corredo aromatico apre con pesca gialla matura seguito da tiglio, camomilla, citronella e note iodate. All’assaggio presenta una struttura in discreto equilibrio con scia sapida e agrumata di pompelmo. Crystal-clear and bright straw-yellow colored. It opens on the nose with ripe yellow peach followed by lime tree, chamomile, citronella and iodine notes. Well-balanced structure on the palate leaving a savoury and grapefruit-like trail. FATTORIA SARDI GIUSTINIANI Lucca (LU) Doc Colline Lucchesi Vermentino Vendemmia 2015 Tenue paglierino vivido nel calice. In primo piano troviamo sentori di maggiorana che sono accompagnati da note di mela, pesca bianca e melissa. L’asseggio è pieno e caldo, su piacevoli echi fruttati che caratterizzano il

81

80

57

finale discretamente persistente. Bright and soft straw-yellow colored. Hints of sweet marjoram on the nose accompanied by notes of apple, white peach and lemon balm. Full and warm on the palate, with pleasant fruity notes on the fairly persistent finish. FATTORIA DI MAGLIANO Pagliatura Magliano in Toscana (GR) Doc Maremma Toscana Vermentino Vendemmia 2015 Attraente paglierino intenso. Il quadro olfattivo presenta inizialmente con erbetta aromatica, ortica e timo, accompagnati da accenni fruttati di mela e pera. In bocca ha un buon equilibrio, avvolgente con buona intensità e discreta lunghezza, retrogusto agrumato. Intense and inviting straw-yellow colored. It opens on the nose with aromatic herbs, nettle and thyme, accompanied by fruity hints of apple and pear. Well-balanced and mouth-filling on the palate, with good intensity and fairly good length, citrus fruitlike aftertaste.

80


Franciacorta wines rightly rank among the world’s best Sparkling Wines


The guest text Teresa Favi

Le bollicine top d’Italia

Parlando d’eccellenza con Vittorio Moretti, presidente del Consorzio del Franciacorta Talking about excellence with Vittorio Moretti, President of the Franciacorta Consortium It is one of the top Made in Italy products in the world, known as Champagne’s Italian little sister. We are talking about Franciacorta, the first classic Italian method to have obtained Controlled and Guaranteed Designation of Origin (DOCG) status. Having been for some time, and with good reason, among the Olympus of Sparkling Wines, it is the Italian version of the champenois method, developed in 1668 by abbot Dom Péringon. This wine originates in the Brescia province, under Lake Iseo—a blessed and unique land, with its near-Mediterranean climate and moraine hills—that today is also known as the Champagne of Italy. A terrain especially suited to the cultivation of grapes, which have been grown here for centuries. Today the region is home to the best refermented Italian wines, thanks to a discovery more than forty years ago by the then-young Franco Ziliani, a newly-graduated oenologist from Alba who was able to convince landowner Guido Berlucchi to make a wine that would emulate Champagne. The seed was sown: a handful of entrepreneurs took up the challenge. Those pioneers who worked for years with passion and enthusiasm are Maurizio Zanella of Ca’ del Bosco, Vittorio Moretti of Bellavista, Giovanni Cavalleri of Cavalleri, and many others who pursued the challenge in their footsteps. Made from a blend of Chardonnay grapes and small quantities of Pinot Nero and Pinot Bianco, hand-picked, this sparkling wine

E’ una delle più grandi realtà d’eccellenza del Made in Italy nel mondo. Parliamo del Franciacorta, l’unico spumante secco a denominazione controllata e garantita (docg) ottenuto con il metodo classico in Italia. Entrato da tempo, e a buon diritto, nell’olimpo degli “Sparkling Wines”, è la versione italiana di quel metodo champenois messo a punto tre secoli e mezzo or sono dall’abate Dom Péringon. Nasce in provincia di Brescia, sotto il Lago d’Iseo, un angolo di terra fortunata, con un clima quasi mediterraneo e colline moreniche, oggi noto anche come la Champagne d’Italia. Un terreno speciale per la coltura della vite, che qui viene coltivata da secoli ma che è diventata la patria del miglior vino rifermentato italiano grazie a una geniale intuizione, più di quarant’anni fa, dell’allora giovanissimo Franco Ziliani, enologo fresco di diploma ad Alba, che convinse un produttore, Guido Berlucchi, a fare un vino spumante che emulasse lo Champagne. Il seme era gettato: un manipolo di imprenditori raccolse la sfida. Quei pionieri che hanno lavorato per anni con passione e entusiasmo sono Maurizio Zanella di Ca’ del Bosco, Vittorio Moretti di Bellavista e Contadi Castaldi, Giovanni Cavalleri di Cavalleri e tutti gli altri che li hanno seguiti in questa sfida. Risultato del blend di uve Chardonnay e piccole quantità di Pinot nero e Pinot bianco raccolte a mano, è un vino con le bollicine che si è dato regole più severe rispetto al modello francese: un affinamento a contatto dei lieviti di almeno 18 mesi per il senza

59


The guest

Nasce in provincia di Brescia, sotto il Lago d’Iseo, con un clima quasi mediterraneo e colline moreniche It is produced in the Brescia area, near Lake Iseo, where the climate is nearly Mediterranean and the hills are of morainic origin

annata, e di 30 mesi per i Millesimati, ossia le bottiglie con l’anno della vendemmia, e ben 60 mesi per le Riserve cioè dei Millesimati dalla particolare eccellenza qualitativa che per esprimere al massimo le loro doti olfattive e gustative devono rimanere in sosta sui lieviti per molti anni (il disciplinare ne impone almeno 5 dalla vendemmia). Dal Satèn (una speciale produzione dal perlage finissimo e persistente, quasi cremoso, prodotta solo nella tipologia Brut) per il pesce e i primi piatti al Sec (secco ma leggermente morbido) per i formaggi molli, piccanti e i gelati, dall’Extra Dry (secco e delicato) per torte salate e verdure al forno al Pas Dosé (particolarmente secco, grande pungenza delle bollicine, profumi floreali) per l’aperitivo, dall’Extra Brut (molto secco) per fuori pasto al Demisec decisamente abboccato per i dessert. E chi dice che con le carni un vino spumante non va bene provi ad abbinarle a un Franciacorta Rosé. Si dovrà ricredere. Di Franciacorta ne parliamo con Vittorio Moretti, nuovo presidente del Consorzio omonimo e produttore simbolo della Docg bresciana, ma anche legato da più di un filo alla Toscana. Presidente, lei ha dedicato tutta la sua vita di imprenditore a questo vino. Quali sono le caratteristiche che fanno delle bollicine Franciacorta un prodotto della scuderia Made in Italy d’alta gamma? La Franciacorta, per caratteristiche di orogenesi e di microclima, è una terra perfetta per realizzare bollicine di pregio. A partire da questa “rivelazione”, abbiamo improntato tutte le altre scelte allo stesso criterio, quello della qualità assoluta.

is subject to more severe regulations than its French counterpart: it lees aged for a minimum of 18 months for the non-vintage wines and 30 months for millesimato wines, or those bottled in a specific year/vintage, and up to 60 months for the Reserves, or those vintage wines of such unique and excellent quality that in order for their olfactory and gustative characteristics to be expressed to their maximum quality must be lees aged for several years (policy dictates at least 5 years from harvest). From Satèn (a special production marked by fine, persistent perlage, almost creamy, produced only in a Brut) for fish or first courses to Sec (dry but slightly mellow) for soft and strong cheeses and gelato, from Extra Dry (dry and delicate) for savoury pies and quiches or baked vegetables to Pas Dosé (particularly dry, highly pungent bubbles, floral aromas) for the aperitif hour and Extra Brut (very dry) for enjoying outside of mealtime to Demisec, decidedly sweet, for desserts. And those who say a sparkly wine doesn’t pair with meat must try a Franciacorta Rosé. You’ll think again. Today we talk about this excellent wine with Vittorio Moretti, President of the Franciacorta Consortium and producer of Bellavista and Contadi Castaldi, whose ties to Tuscany run deep. You have devoted your entire life as a businessman to this wine. What is it that gives Franciacorta bubbly a place among high-end Made in Italy products? Its orogenic features and microclimate make Franciacorta a perfect terrain for making quality sparkling wine. Starting from this “discovery”, we based all our other decisions on the same

60


A blend of Chardonnay grapes and small quantities of Pinot Noir and Pinot Blanc grapes harvested by hand. On the left page, a portrait of Vittorio Moretti


verticale

A special area which became the home of Italy’s best re-fermented wine about forty years ago

62


verticale

63


18 months of ageing on yeast lees for non-vintage wines, 30 months for vintage wines and no less than 60 months for Reserve wines


The guest

Un vino con le bollicine che si è dato regole più severe rispetto al modello francesee A sparkling wine that adheres to stricter rules than its French counterpart

criterion, that of absolute quality. Which do you consider to be the most spot on description anyone has given of Franciacorta? The one given many years ago by an American journalist who described this area as “Italy’s little Champagne region”. It was back in the Nineties, but on the other side of the pond someone had already realized that this area was on the road to excellence. What do today’s producers of Champagne think of Franciacorta producers? There’s great mutual respect. We identify with the same choices, journeys and the effort involved in maintaining rigorous standards alongside the need to speak a modern language. And as far as the market is concerned? The market is the market. In the market we are obviously competitors, but it is a healthy, fair competition. Where would you enjoy a glass of Franciacorta in Florence and in Tuscany? In Florence? That’s easy – in the Baptistry of St. John, where I was baptized. In Tuscany, even easier – in all the wineries of friends who make the kind of well balanced, harmonious red wines I like. And also in Castiglione della Pescaia, at La Badiola, where we have an estate, once the residence of the Grand Duke of Tuscany and now an exclusive resort where we strive every day to transmit the charm and appeal of the Tuscan landscape and culture, with its unique history, climate and traditions.

La definizione più azzeccata che qualcuno ha dato del Franciacorta? Molti anni fa, quella di un giornalista americano che aveva raccontato di questa terra come “la piccola Champagne d’Italia”. Eravamo ancora negli anni ’90, ma qualcuno al di là dell’Oceano si era già accorto che questa terra aveva intrapreso una strada d’eccellenza. Cosa pensano oggi i produttori di Champagne dei produttori del Franciacorta? C’è un grandissimo rispetto reciproco. Ci riconosciamo nelle scelte, nei percorsi, nella fatica di mantenere rigore e serietà accanto all’esigenza di parlare con linguaggi contemporanei. E il mercato? Il mercato è mercato. Nel mercato siamo ovviamente concorrenti. Ma è una concorrenza bella, sana, leale. Innovazione e tradizione: le chiedo di fare riferimento ad un esempio virtuoso o ad un progetto che ha in mente di realizzare per il Consorzio? Dove degusterebbe un bicchiere di Franciacorta a Firenze e in Toscana? A Firenze? Facile: nel battistero di San Giovanni dove sono stato battezzato. In Toscana, ancora più facile: in tutte le cantine degli amici che producono vini rossi di grande equilibrio ed armonia, quelli che piacciono a me. E poi a Castiglione della Pescaia, alla Badiola, dove abbiamo una tenuta, un tempo dimora del Gran Duca di Toscana e oggi resort esclusivo nel quale ci sforziamo ogni giorno di trasmettere il fascino del paesaggio e della cultura toscana, unica al mondo per storia, clima e tradizione.

65


top ten by AIS Toscana commission - ph. Martina Melchionno

Our selection of the top ten Franciacorta Rosé wines

92

IL MOSNEL Franciacorta - Rosé Pas Dosé Pinot nero 70% e 30% Chardonnay Millesimato 2010 - 36 mesi sui lieviti Sboccatura 2015 Rosa melone. Esprime note agrumate che diventano burrose sul finale per merito dello chardonnay, si colgono note dolci di melone maturo, mandarancio e cipria. Perlage fine e continuo, sapore avvolgente, elegante, intenso, sapido e molto persistente. Melon pink-colored. The nose offers citrus fruit notes that develop into buttery on the finish owing to the Chardonnay. Sweet notes of ripe melon, clementine and face powder. Fine and persistent perlage, mouth-filling, elegant, intense, savoury and very persistent on the palate. Colline DELLA STELLA Franciacorta - Dosaggio Zero Rosé Pinot nero 100% - Almeno 24 mesi sui lievitiSboccatura 2016 Rosa Flamingo. Complesso insieme di aromi, dalla pietra bagnata, confetto, mentuccia, latte in polvere, resina, alla nota di arancia amara e tostatura di caffè. Consistente perlage che insieme alla sapidità e alla mineralità ne esaltano le

91

fragranze. A complex bouquet of aromas, from damp stone, sugared almond, field balm, powdered milk, resin to notes of sour orange and roasted coffee. Thick perlage which, along with the savouriness and mineral notes, enhances the wine’s aromas. FRATELLI BERLUCCHI Franciacorta – Freccianera Brut Rosé Chardonnay 40%, Pinot nero vinificato in bianco 30%, Pinot nero vinificato in rosato 30% Millesimato 2012 - 45 mesi sui lieviti - Sboccatura non dichiarata Color fico d’India maturo, piacevole carbonica che esalta i profumi agrumati, mandarino cinese e zagara, note di melograno, caramella mou, fieno, tabacco e polvere di caffè. La bollicina si mostra al palato rotonda e fine, buona persistenza e freschezza agrumata. Ripe prickly pear-colored. Pleasant effervescence, which enhances the aromas of citrus fruit, kumquat and orange blossom, with notes of pomegranate, toffee, hay, tobacco and ground coffee. Round and fine bubbles on the palate, good persistence and citrus fruit-like freshness. VILLA CRESPIA Franciacorta - Brolese Extra Brut Rosé

90

89

66

Pinot nero e Chardonnay 30 mesi sui lieviti - Sboccatura 2016 Di color melone maturo. Le catenelle fini e persistenti, accompagnano le note di ribes, pompelmo, lime, foglie di tè, burro cacao, pasticceria candita. Al palato la bollicina elegante, rotonda di buona struttura, persistente con un finale agrumato e croccante. Fine and persistent effervescence, with notes of redcurrant, grapefruit, lime, tea leaves, cocoa butter, candied pastries. Elegant, round and well-structured bubbles on the palate, persistent with crunchy citrus fruit on the finish. FERGHETTINA Franciacorta - Brut Rosé Pinot nero 100% - Millesimato 2012 36 mesi sui lieviti - Sboccatura 2016 Color rosa tea carica, apre con frutto, lampone, ribes, amarena, note di pasticceria al cocco, confetto, accenni minerali quasi iodati di cappero, fieno bagnato di rugiada. Elegante al palato, bollicina rotonda e persistente, con ritorno fruttato. It opens on the nose with fruity aromas of raspberry, redcurrant, sour black cherry, notes of coconut pastries, sugared almond, mineral nearly iodine hints of caper, dew-damp hay. Ele-

87


top ten

The Pinot Noir grapes give these wines body and strength

gant on the palate, round and persistent perlage, with fruity notes coming back. SAN CRISTOFORO Franciacorta – Brut Rosé Pinot nero 100% - 24 mesi sui lieviti Sboccatura 2015 Rosa corallo brillante. In primis rosa canina accompagnata da note di frutti rossi, susina, ribes, mora, agrumi poco graffianti come il kumquat e un fondo di cenere di sigaro. La struttura è importante, decisa, elegante e con una gradevole freschezza. It opens on the nose with dog-rose accompanied by notes of red fruit, plum, redcurrant, blackberry, delicate citrus fruit such as kumquat and a hint of cigar ash. A weighty, firm and elegant structure and pleasant freshness. CASTELLO BONOMI Franciacorta - Cuvée Lucrezia Extra Brut Rosé - Pinot nero 100% - Millesimato 2006 90 mesi sui lieviti - Sboccatura 2014 Color salmone selvaggio, carico di profumi agrumati, pompelmo rosa, tè al bergamotto, leggera zagara, timo limonato, pappa reale e torrone. Alla beva la bollicine suadente ed elegante di adeguata persistenza riporta i sentori agrumati

87

86

del pompelmo. Wild salmon-colored. Intense aromas of citrus fruit, pink grapefruit, bergamot-flavoured tea, delicate orange blossom, lemon thyme, royal jelly and nougat. Smooth, elegant and persistent perlage with notes of grapefruit coming back. GATTA Franciacorta - Extra Brut Rosé Pinot nero 100% - 34 mesi sui lieviti - Sboccatura 2016 Brillante velo di cipolla dorata, si apre con sentori di caramello, zucchero filato, cipria e note di mentuccia. Al palato la bolla è sottile e intrigante, bella freschezza basata sul frutto, susina gialla, mela verde e note minerali che ne allungano la persistenza. Bright golden onionskin-colored. It opens on the nose with aromas of caramel, cotton candy, face powder and notes of field balm. Fine and intriguing bubbles on the palate, pleasant fruity freshness, yellow plum, green apple and mineral notes that make the wine more persistent. LE CANTORIE Franciacorta – Rosì delle Margherite Brut Rosé - Pinot nero 100% 24 mesi sui lieviti - Sboccatura 2016

85

85

67

Rosa salmone tenue. Delicate note di fragoline di bosco, ginger, pompelmo rosa accompagnate da una nota di fiori di pesco. Presenta buona acidità equilibrata dalla freschezza. L’effervescenza è duratura e chiude con un ricordo di pompelmo. Soft salmon pink-colored. Delicate notes of wild strawberry, ginger, pink grapefruit with a note of peach blossom. It shows good acidity balanced by freshness. Persistent effervescence with a note of grapefruit on the finish. Tenuta Montenisa Franciacorta – Brut Rosé Pinot nero 100% - 24 mesi sui lieviti Sboccatura 2016 Rosa buccia di cipolla. Regala profumo di rose e erbe aromatiche insieme a note di bergamotto, piccoli frutti rossi, burro di cacao e un accenno di lime che torna anche in bocca con elegante freschezza e persistenza chiudendo con un tocco minerale. Pink onionskin-colored. The nose offers aromas of rose and aromatic herbs, along with notes of bergamot, small red fruit, cocoa butter and a hint of lime which comes back on the palate with elegant freshness and persistence and a mineral hint on the finish.

83



Vino e grande distribuzione Prospettive sull’evoluzione del ruolo della sommelerie nel mercato del vino nella Gdo del futuro. Esperti del settore e sommelier AIS a confronto The evolution of the role of sommeliers in the large-scale distribution centers of the future. Experts and AIS Sommeliers have their say text Marzia Morganti Tempestini


sasasasa Large-scale distributionsasasasa centers account for about sasasa 70% of all wines sales in Italy


market

Vale oltre un miliardo e mezzo di euro il vino nella Grande Distribuzione italiana, l’equivalente più o meno del 70% di tutto il venduto nel nostro paese. Rispetto agli anni precedenti il trend è in ascesa (+1,3% in valore e +0,3% in litri, dati IRI) e a contribuire in maniera importante a questa tendenza sono soprattutto le bollicine, con Franciacorta e Prosecco in testa, i vini biologici e i formati da 75 cl piuttosto che le confezioni più grandi. Ma in che modo le varie catene di distribuzione si pongono rispetto al mercato del vino? Una comune prospettiva di ampliare spazi e servizi all’interno dei punti vendita è il primo step, tuttavia ogni insegna ha il proprio modus operandi. “Negli ultimi dieci anni - spiega il responsabile acquisti vino di Conad Valerio Frascaroli - la proposta è cambiata parecchio, con una diminuzione di spazio per i prodotti poco qualificanti a favore di prodotti e produttori rappresentativi del territorio adiacente al punto vendita. Parecchie cantine, anche blasonate, un tempo più restie a vedere il proprio vino sugli scaffali della GDO, hanno cambiato atteggiamento proponendosi con vini che prima venivano venduti solo attraverso il canale Ho.Re.Ca. Questo certamente - aggiunge - porterà a una sempre maggiore qualificazione dell’offerta a scaffale e il consumatore lo apprezzerà sempre più. Così come certo apprezzerebbe una figura all’interno del reparto a cui rivolgersi per farsi consigliare: un investimento in formazione che verrebbe ripagato più che bene nel tempo”. “Come catena distributiva - commenta Emidio Granchi, responsabile vendite di Unicoop Firenze - non dobbiamo perdere di vista il concetto di vino per tutti: dobbiamo rivedere il nostro ruolo e fare in modo che anche coloro che non sono esperti possano orientarsi al meglio e godere del piacere di gustarsi un buon vino. Da noi sono principalmente rappresentati i vini toscani ma siamo molto attenti, alle sollecitazioni che arrivano dal cliente per poter modulare l’offerta in base alle loro esigenze. Per quanto riguarda l’assistenza clienti, nel nostro programma di vendite con degustazione è prevista spesso la presenza di sommelier inviati dai fornitori, tuttavia stiamo lavorando per costruire qualcosa di “nostro” attraverso una formazione specifica di capi reparto e addetti alle cantine”. “Oggi la cantina all’interno della grande distribuzione ha tanti vini di qualità e per avvicinare il cliente punta soprattutto su questo - ribadisce il Vicepresidente di AIS Toscana delegato per la Valdelsa e altresì cantiniere Unicoop Firenze Luigi Pizzolato - tuttavia ritengo che investire nella specia-

71

Wine is worth over one-billion euros in the large-scale retail trade. This is roughly 70% of all the goods sold in Italy. We have witnessed an upward trend compared to the previous years (+1.3% in value and +0.3% in liters; data provided by IRI) and the credit belongs especially to sparkling wines (primarily those from the Franciacorta region and Prosecco), organic wines and the smaller 75 cl bottles. But how are the large supermarket chains handling the sales of wines? A common objective to expand wine departments and offer a broader range of related services would be the first step to take. However, each chain has its own modus operandi. Conad’s wine buyer, Valerio Frascaroli, explains, “Our wine selection has changed over the past ten years. We have focused less on lower-quality wines and more on those produced by wineries located near each supermarket. Quite a few of these producers – some are noble families – were reluctant to allow their wines to be sold in supermarkets. But their attitude changed with time and they are now proposing wines which were once only sold to Ho.Ra.Ca. (hotels, restaurants and cafes). This will certainly lead to a greater number of high-quality wines sold in our supermarkets and more satisfied customers. I am also sure customers would appreciated assistance with wine purchase. This would imply investing in training, but the resulting benefits would make it worth our efforts.” Sales manager of Unicoop Firenze, Emidio Granchi, comments, “As a supermarket chain we must pursue the idea of wines to suit all tastes. We need to adapt our role and make sure that even people who do not know much about wines can be happy with the ones they choose. We sell mostly Tuscan wines but also pay great attention to our customers’ feedback and input, and consequently make the necessary changes in our orders. As far as customer care is concerned, our taste-and-buy program often includes the assistance of sommeliers sent by the producers. However, we are working on creating our own team of experts by training our wine-department managers and cellar staff.” Luigi Pizzolato, Vice-President of AIS Toscana (Italian Sommelier Association of Tuscany) assigned to the Elsa Valley area and cellarman for Unicoop Firenze explains, “Today the wine cellar of large-scale retailers is stocked with many high-quality wines and relies primarily on this fact to attract customers. However, I believe that investing in the training of dedicated staff is indispens-


top ten

72


top ten

73


market

Dalle etichette parlanti al sommelier in corsia, è il progetto in progress di Carrefour From speaking labels to sommeliers working in supermarkets: Carrefour’s project in progress

lizzazione del personale addetto sia uno step imprescindibile: costui non dovrà essere solo un cantiniere, ma avere altresì nozioni di visual merchandising ed essere in grado di cogliere anche le più piccole sfumature per presentare i vini al meglio, come il saper posizionare le bottiglie nei punti vendita vicino ai cibi con i quali si abbinano meglio, il pesce piuttosto che i formaggi o la carne”. Dalle etichette parlanti al “sommelier in corsia” è il progetto in progress di Carrefour, raccontato da Paolo Colombo: “Stiamo sviluppando sistemi di comunicazione sempre più attenti e dettagliati su misura per il cliente, dalle etichette “parlanti” recanti provenienza, uvaggio utilizzato, temperatura di servizio ed abbinamenti culinari, fino alla progressiva introduzione della figura del sommelier tra gli scaffali. Un servizio al momento attivo soltanto nei punti vendita Carrefour Gourmet, veri e propri spazi culturali presso i quali vengono effettuate periodicamente degustazioni a tema con sommelier AIS che consigliano il cliente nella scelta del vino più adatto alle sue esigenze. La presenza costante e significativa di un sommelier nelle nostre cantine - aggiunge Colombo - è un obiettivo che ci siamo prefissati per il futuro, certi che un presidio costante garantirebbe una migliore gestione delle scaffalature, degli ordini e rotazioni delle annate”. Carrefour è l’unica, tra le catene citate, che ha punti vendita anche all’estero. Questo ha dato lo spunto a Massimo Castellani, delegato AIS di Firenze e consulente di cantine e Ho.Re.Ca, per una riflessione: “Viaggiando molto all’estero per lavoro, ho avuto modo di osservare come in altri Paesi la presenza di grandi vini nella GDO sia una cosa naturale, così come l’organizzazione in isole specifiche con personale addetto che non sia soltanto sommelier in grado di consigliare abbinamenti ma sappia far ruotare i vini sullo scaffale. Intraprendere questa strada vorrebbe dire uniformarsi al modus operandi già in atto in altri Paesi europei e creare all’offerta un valore aggiunto importante”.

able. They should not only be able to manage the cellar but also to choose the ideal place within the supermarket for specific bottles. For example, a wine that pairs well with cheeses would be placed near a selection of cheeses, and likewise for fish and meat.” From ‘talking labels’ to sommelier assistance, Paolo Colombo tells us about the project they are working on at Carrefour, “We are developing more focused and comprehensive, bespoke communication systems. From our labels that ‘talk’ – meaning they show where the wine was made, grape variety, ideal serving temperature and pairings – to the gradual introduction of a sommelier in the wine department. At the moment this service is only available at the Carrefour Gourmet markets, which are actual cultural spaces where theme wine-tastings are offered with the guidance of sommeliers from the Italian Association of Sommeliers, who assist customers in making the best wine choices. However, we aim at having permanent sommeliers in our wine departments, because we are certain that this would consequently improve the management of shelf stocking and of orders, and the rotation of the vintages.” Carrefour is the only large-scale retailer with supermarkets abroad. This was a thought-provoking fact for Massimo Castellani, Italian Sommelier Association delegate from Florence and consultant for wine cellars and Ho.Re.Ca, who states, “I travel a great deal abroad for work and have noticed that large supermarket chains normally sell fine wines. Another common thing are specific stands with dedicated staff, who are not only trained to give advice but also know how to rotate the wines on the shelves. Pursuing this model would mean doing what other large-scale retailers have already accomplished in other countries, as well as considerably enhancing the wine selections offered”.

74


verticale

The supermarkets’ “bestsellers� are sparkling wines, with Franciacorta and Prosecco at the top of the list, organic wines, 75 cl-sized bottles rather than bigger ones


Castello di Ama vineyards and wine aaaaaaaa cellar


food text Teresa Favi

Mangiare in cantina

A caccia di esperienze gustative tra vigneti e cantine uniche con ristorante Hunting for taste experiences between vineyards and excellent wineries with a restaurant Just an hour from Florence, perhaps crossing over into the provinces of Siena and Arezzo, eight major wineries offer guided visits, wine tasting sessions and even the exclusive touch of a refined cuisine based on local products accompanied by their own fine wines. It’s an unforgettable flavour experience. ANTINORI A family that needs no introduction in the history of wine, linked as it is to the tradition of Chianti Classico. In Bargino, near San Casciano Val di Pesa, Antinori is proud of its innovative wine cellar, already famous around the world. It would be a pity not to visit. Rinuccio 1180 is the restaurant enclosed in the futuristic forms and breathtaking design of the new wine cellar that overlooks the vineyards. The cuisine of Chef Matteo Gambi combines the flavours of the Tuscan tradition, interpreted anew with innovative techniques. Among those not to miss: the small crisp sheep cheese flan and the rabbit ravioli. Via Cassia per Siena, 133, Località Bargino, San Casciano Val di Pesa Firenze - ph. +39 055 2359720; daily 11.30 am - 4.00 pm). CASTELLO DI AMA This is the area of Chianti Classico in the province of Siena, a winegrowing area that has remained intact. This is one of the historical wineries of Gaiole in Chianti and also a true forge of contemporary art. Here, Ristoro di Ama offers recipes with ancient flavours, thanks to Giovanni Bonavita. Autumn dishes you won’t want to miss: Guinea hen served on chestnut purée Potato tortelli with ragout of Cinta Senese pork and mushrooms. Località Ama, Gaiole in Chianti, Siena - ph. +39 0577

Otto grandi cantine vitivinicole che offrono oltre alla possibilità di effettuare visite e degustazioni di vini anche il tocco esclusivo di una raffinata cucina a base di prodotti locali accompagnata da pregiati vini autoprodotti. Un’esperienza gustativa indimenticabile, a un’ora da Firenze. ANTINORI Una storica famiglia del vino legata alla tradizione del Chianti Classico, ma dalla quale sono nati anche capolavori assoluti dome Tignanello e Solaia. A Bargino, vicino a San Casciano Val di Pesa, vanta un’innovativa cantina la cui fama ha fatto il giro del mondo. Rinuccio 1180 è il suo ristorante che con un design mozzafiato si affaccia sui vigneti. La cucina dello chef Matteo Gambi combina i sapori della tradizione toscana reinterpretati con tecniche innovative. Tra gli imperdibili: lo Sformatino di pecorino croccante con crema di sedano rapa e porcini e i Ravioli di coniglio con salsa di pomodori arrosto e alloro e riduzione di Pèppoli. Via Cassia per Siena, 133, Località Bargino, San Casciano Val di Pesa Firenze - ph. +39 055 2359720; tutti i giorni 11.30 – 16.00. CASTELLO DI AMA Siamo nell’areale del Chianti Classico senese, in una zona vitivinicola rimasta tra le più intatte di tutta la Toscana. E questa è una delle aziende storiche di Gaiole in Chianti, ma grazie ai suoi illuminati proprietari, Lorenza e Marco Pallanti, è diventata anche una straordinaria fucina di arte contemporanea. Qui il Ristoro di Ama offre ricette dai sapori antichi preparate come si deve da Giovanni Bonavita. Piatti da non perdere: Faraona su crema di

77


food

Rinuccio 1180, Antinori, Bargino Ristoranti con affacci mozzafiato sui vigneti Restaurants with breathtaking views over the vineyards

castagne e Tortelli di patate al ragù di Cinta Senese e funghi. Località Ama, Gaiole in Chianti, Siena - ph. +39 0577 746191; a pranzo e a cena tutti i giorni, eccetto il martedì. CASTELLO DI BROLIO In questo castello che svetta da un millennio su Gaiole in Chianti, e in questi vigneti belli e sconfinati, alla fine dell’Ottocento, sono nati il Chianti e la moderna viticoltura italiana. Ai piedi del viale di cipressi che conduce all’antico maniero di Brolio L’Osteria del Castello popone piatti della tradizione sapientemente rivisitati. Provate i Pici cacio e pepe con le cipolle fondenti, la Crema di carote dell’orto con agrumi e mandorle, il Piccione nostrale arrosto. Località Madonna a Brolio, Gaiole in Chianti, Siena - ph. +39 0577 730290; da aprile a ottobre, aperto a pranzo e a cena; da novembre a marzo orario ridotto, giovedì chiuso. CASTELLO DI GABBIANO Siamo a Mercatale Val di Pesa, in una delle più antiche realtà vitivinicole del Chianti Classico, dove un antico maniero è immerso in un paesaggio da sindrome di Stendhal. A un centinaio di metri dal castello in una colonica in posizione panoramica, il ristorante Il Cavaliere, guidato dallo chef Francesco Berardinelli propone un menù di pochi piatti ma molto curati e cucinati con materie prime di primissima scelta. Tra gli imperdibili, il Crostino di fegatini di pollo, le Cipolle arrostite all’aceto del Castello, gli Gnocchetti di patate e farina di castagne, e la Faraona ruspante al mattone. Via di Gabbiano, 12, San Casciano in Val di Pesa, Firenze - ph. +39 055 8218423. CECCHI Sulla via Chiantigiana, tra Monteriggioni e Castellina in Chianti do-

746191; open for midday and evening meals, closed Tuesdays. CASTELLO DI BROLIO In this castle, built 1000 years ago, soaring above Gaiole in Chianti, and in these vineyards at the end of the nineteenth century, Chianti and modern Italian viticulture were born. L’Osteria del Castello offers traditional dishes with a modern flare. Try the Cheese and pepper Pici with the melted onions, the Purée of garden carrots with citrus and almonds, and the Roasted squab. Località Madonna a Brolio, Gaiole in Chianti, Siena - ph. +39 0577 730290; from April to October, open midday and evening; from November to March, reduced opening hours, January closed. CASTELLO DI GABBIANO Here we are in Mercatale Val di Pesa, one of the oldest viticultural areas of Chianti Classico. There is an ancient manor house set in a landscape that can bring on the Stendhal syndrome. About 100 metres from the castle, in a farmhouse with a panoramic view, Il Cavaliere restaurant, guided by Chef Francesco Berardinelli proposes a menu with just a few, very carefully selected dishes, finely prepared with the best ingredients. Among the musts, Crouton with chicken liver paté, Roasted onions with vinegar of the castle, Gnocchetti of potatoes and chestnut meal, and the Brick-roasted free-range guinea hen. Via di Gabbiano, 12, San Casciano in Val di Pesa, Firenze - ph. +39 055 8218423. CECCHI On the Via Chiantigiana between Monteriggioni and Castellina in Chianti, Villa Cerna dominates the hillside from above. It is an

78


From above clockwise: Il Cavaliere, Castello di Gabbiano; Antinori winery, Bargino; Santa Margherita Tenimenti Toscani, Lamole di Lamole; La Foresteria di Villa Cerna, Cecchi; Osteria del Borro, Il Borro; Osteria del Castello, Castello di Brolio


Above, Ristoro di Ama, Castello di Ama (ph. Alessandro Moggi) Below, Osteria del Borro, Il Borro


food

Poggio Rosso, San felice Cucina familiare basata sulle migliori materie prime Home-cooking based on the finest ingredients

mina la collina Villa Cerna, storica dimora del X secolo tra vigneti di Sangiovese di proprietà della nota azienda vinicola Cecchi. Alle pendici La Foresteria, ristorante dove si uniscono in un unicum familiare le professionalità di Stefano Puliti oste da sempre e della moglie Maria, cuoca. Qui il menu è à la carte e la sua essenza è quella della tradizione toscana: pasta fatta a mano, griglia, girarrosto (un’esperienza gustativa imperdibile, prerogativa della domenica) e un leitmotiv: stagionalità. Ma La Foresteria è anche una bottega dove è possibile degustare vini, formaggi e salumi con la posssibilità di fare wine experience alla scoperta delle cantina della storica azienda agricola Villa Cerna e dei suoi vini Chianti Classico. Segni particolari: Il ristorante si affaccia sulla terrazza delle viti, con vista mozzafiato. Località Casina dei Ponti, Castellina in Chianti, Siena - ph. +39 0577 1510998; 12.30 – 15, 19.30 - 22.30. IL BORRO Una straordinaria tenuta di 700 ettari immersa nel Valdarno, di proprietà della famiglia Ferragamo. Racchiude al suo interno un borgo medievale del Mille, una secolare cantina, una spa e l’Osteria del Borro che offre un vero e proprio percorso sensoriale. Al primo piano il Tuscan Bistro: cucina familiare basata sulle migliori materie prime per un gradevolissimo light lunch o una cena informale. Provate il Risotto al pomodoro, burrata e mandorle tostate (pranzo 12.15 – 14.30, cena 19 – 22). Al primo piano il Ristorante Gourmet dove lo chef Andrea Campani rivisita le tradizionali ricette toscane in chiave contemporanea alla ricerca di nuovi connubi e sapori. Provate il Pollo del Valdarno di Laura Peri arrostito con patate e salsa di peperoni, il Polpo alla brace, zucchine e salicornia (19.15 – 22). San Giustino Valdarno, Arezzo, frazione Borro, 52 - ph. + 39 055 9772333.

historical home of the eleventh century surrounded by vineyards of Sangiovese, owned by the well-known wine company, Cecchi. At the feet of the hill you will find La Foresteria, a restaurant that combines in a family atmosphere the professionalism of Stefano Puliti, who has always been a restauranteur, and that of his wife Maria. An à la carte menu based on the traditional Tuscan cuisine: handmade pasta, grilled and roasted meats (a unique experience of taste, not to be missed on Sundays), always with seasonal ingredients But La Foresteria is also a shop where you can taste wines, cheeses and cold cuts with the possibility of making a ‘wine experience’ and discover the cellar of the historical estate Villa Cerna and its Chianti Classico wines. Special marks: The restaurant overlooks the vine terrace with a breathtaking view. Località Casina dei Ponti, Castellina in Chianti, Siena - ph +39 0577 1510998; 12.30 am - 3 pm, 7.30 pm - 10.30 pm. IL BORRO This is an extraordinary estate of 700 hectares set in the Arno valley, property of the Ferragamo family. It includes a medieval hamlet from the year 1000, an ancient wine cellar, a spa and Osteria del Borro, which offers a real itinerary for the senses. The Tuscan Bistro is on the first floor. It offers home-cooking based on the finest ingredients for an enjoyable light lunch or informal supper. Try the Rice dressed with tomatoes, burrata cheese and toasted almonds (midday 12.15 pm - 2.30 pm, evening 7 pm - 10 pm). Ristorante Gourmet is on the first floor where chef Andrea Campani interprets traditional Tuscan recipes with a contemporary feeling to discover new juxtapositions and flavours. Try the Valdarno chicken by Laura Peri, roasted with

81


food

La Foresteria di Villa Cerna, Cecchi Pochi piatti ma preparati con cura maniacale Few but carefully prepared dishes

LAMOLE DI LAMOLE A Greve, questa tenuta (proprietà Azienda Santa Margherita, Gruppo Marzotto) rappresenta una piccola perla della Toscana perché i suoi vigneti raggiungono le altezze maggiori del Sangiovese dove si è sviluppato un biotipo locale detto appunto Lamole. Santa Margherita Tenimenti Toscani è il wine bistrot che propone piatti di diverse cucine regionali italiane da abbinare alle etichette prestigiose del Gruppo Santa Margherita. Imperdibili: i Tagliolini freschi con emincée di vitello tenero e verdurine julienne di stagione in cialda di Parmigiano e il Guancialetto di maialino con pomodoro ripieno, caponatina di verdure e patate dorate. Via Citille, 43, Greve in Chianti, Firenze - ph. + 39 055 9332941; da lunedi a sabato, 11 – 22. SAN FELICE Siamo in zona Castel Nuovo Berardenga, l’azienda agricola di San Felice (proprietà Allianz) sta valorizzando il patrimonio di vitigni della tradizione chiantigiana. L’accoglienza turistica di altissimo profilo è ampliata dal ristorante Poggio Rosso situato nel borgo antico. La cucina è guidata dallo chef stellato Francesco Bracali coadiuvato da Alessandra Zacchei: proposte accattivanti di tono moderno si alternano a piatti di matrice più territoriale (aperto da metà giugno a metà novembre). ll Piccione alle erbe del giardino ed il Flan di cipolla di Certaldo sono due “must” da provare. Località San Felice, Castelnuovo Berardenga, Siena - ph. +39 0577 3964; tutti i giorni 19.30 – 22, eccetto la domenica.

potatoes and bell pepper sauce or the Grilled octopus with courgettes and saltwort greens. San Giustino Valdarno, Arezzo, frazione Borro, 52 - ph. + 39 055 9772333; 7.15 pm - 10 pm. LAMOLE DI LAMOLE In Greve, this estate (Azienda Santa Margherita, Marzotto Group) represents a little pearl of Tuscany because its vineyards reach the highest elevations for Sangiovese, where a particular local biotype developed called Lamole. Santa Margherita Tenimenti Toscani is the wine bistrot that proposes dishes of various Italian regional fare to mate with the prestigious labels of the Santa Margherita Group. Not to be missed: Tagliolini with minced veal and vegetable julienne served in a Parmesan wafer, and Porkling cheek with stuffed tomato, vegetable garnish and golden potatoes. Via Citille, 43, Greve in Chianti, Firenze - ph. + 39 055 9332941; Monday to Saturday, 11 am - 10 pm. SAN FELICE Located i the municipality of Castel Nuovo Berardenga, the San Felice farming estate (owned by Allianz) promotes the grape varieties of the Chianti wine tradition. The high level of services and hospitality is increased by the Poggio Rosso restaurant in the old town. Run by starred Chef Francesco Bracali with the support of Alessandra Zacchei, it offers captivating dishes with a modern flair and more typical specialties of the territory as well (open from mid June to mid November). The Pigeon With Herbs From The Garden and the Certaldo Onion Mold are must try”. Loc. San Felice, Castelnuovo Berardenga, Siena -ph 0577 3964; everyday except Sunday from 7.30 am to10 pm

82




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.