SOLUZIONI
AREA TECNICA
I migliori metodi per pulire l’intonaco esterno Fenomeni atmosferici, gelo, raggi UV, usura del tempo, umidità, muffa: queste sono solo alcune delle cause che possono portare al deterioramento dell’intonaco esterno dei muri. Per evitare di dover ricorrere a drastici (e costosi) interventi di risanamento, la soluzione più ragionevole ed efficace è effettuare una buona manutenzione ordinaria. I muri esterni, infatti, essendo esposti in maniera continuativa e prolungata agli agenti atmosferici e alle intemperie, richiedono maggiore manutenzione e dedizione rispetto a quelli interni. Spesso, per mancanza di tempo, voglia o conoscenza sul da farsi, non si riesce ad avere sufficiente cura dell’intonaco esterno delle pareti, col risultato di dover affrontare macchie di umidità, corrosione dell’intonaco o altri fenomeni pericolosi per la struttura del muro stesso, come la cosiddetta umidità di risalita.
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Prima di spiegare i metodi più efficaci per la pulizia dell’intonaco, partiamo dal principio: che cos’è l’intonaco? Studiarlo per identificare il problema L’intonaco ha come scopo principale quello di rivestire le murature in modo da proteggerle e renderle
levigate ed uniformi. Nella maggior parte dei casi si tratta di una malta ottenuta mischiando acqua, legante (di solito sabbia) e una serie di sostanze additive quali amido, cellulosa o plastici. In base alla sostanza additiva usata nella miscela, l’intonaco assume caratteristiche diverse, che lo rendono più o meno funzionale a rivestire e proteggere determinati tipi di muro. Studiare il tipo di intonaco e la sua “natura” può tornare molto utile per identificare eventuali problemi di deterioramento e risalire alle cause che hanno dato origine al problema. Nella maggior parte dei casi il degrado è causato dai segni del tempo, dalle piogge (l’acqua è il nemico principale per gli intonaci) e dal deterioramento fisiologico dei materiali. Non di rado, invece,