Ladakh- Il paese degli alti valichi

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Aldo Gervasone





Aldo Gervasone

Il paese degli alti valichi

Foto e Testi dell’ Autore


Introduzione Il Ladakh ( tib. Ladwangs : il paese degli alti valichi ) si trova nella parte nordoccidentale dell’India. Confina a nord con Cina e Tibet, ad ovest con il Kashmir e a sud e est con le regioni indiane settentrionali. Si estende principalmente lungo l’Indo, il grande fiume che da est a ovest l’attraversa. Situato tra le catene dell’Himalaya a sud e del Karakorum a nord presenta un clima alpino in un ambiente desertico. Sono presenti catene minori all’interno di quelle principali , dove le cime più alte raggiungono facilmente i 6.000 metri. Le montagne della regione sono tutte picchi o mammelloni sabbiosi o rocciosi, innevati a quote superiori ai 5.500 metri e congiunte tra di loro da colli ed alti passi. Nel tempo, i torrenti nati dai ghiacciai hanno scavato valli e gole profonde e trasportato il materiale eroso formando enormi conoidi allo sbocco delle valli, vasti altopiani, imponenti morene. La natura di questi monti ha creato un paesaggio unico ed affascinante, dove contrasti drammatici modellano una natura mutevole.


Il fiume Indo










La Valle Nubra La scoperta della Valle Nubra comporta la risalita dei passi che la uniscono alla valle di Leh e del fiume Indo. Una strada carrozzabile aperta tutto l’anno è considerata la soluzione migliore. La strada, lasciata Leh, si alza velocemente in valli desertiche e pietrose, per raggiungere il passo Khardung-la posto a 5.602 metri ( altre fonti dicono 5.359 mt. ). Superato il colle, la lunga discesa attraversa panorami deserti, alcuni piccoli villaggi, e giunge in vista della Valle Nubra e del fiume che la percorre: lo Shyok. Questo fiume, destinato ad alimentare il fiume Indo, come tutti i fiumi della regione ha una portata irregolare che varia stagionalmente essendo alimentato da ghiacciai e nevai. Può passare da una secca relativa a pericolose piene improvvise. Il grande alveo ne testimonia la portata potenziale all’altezza del paese di Diskit, unico grosso centro della regione, raggiungendo una grande ampiezza quando riceve il fiume Nubra, proveniente da nord, dalla catena del Karakorum.








Passo Khardung – La

mt. 5602








Valle Nubra – Il fiume Shyok



















L’agricoltura Queste aspre vallate sono un territorio inospitale, ma l’uomo ha saputo sfruttare le zone di fondovalle sviluppando l’agricoltura in quelle poche aree adatte, dove ha creato oasi e pascoli, che permettono all’occhio del viaggiatore di riposare fra il verde di campi e colture. Canalizzando l’acqua che discende dalle valli si sono create fonti di irrigazione costanti ed abbondanti, al prezzo però di una ricostruzione paziente degli acquedotti dopo ogni inverno. La coltura delle piante cerealicole è l’attività principale ed una delle maggiori risorse di chi abita negli insediamenti stabili. Quasi la totalità dei campi è occupata dalle colture di orzo e grano, che entrano abbondantemente nella frugale dieta quotidiana. La loro semina si effettua in aprile e maggio, quando la neve è ormai sciolta ed il raccolto arriva a settembre, appena prima dell’inizio di un nuovo inverno.









Architettura L’architettura del Ladakh è essenzialmente di carattere religioso, poiché quella civile, in genere nata attorno ad un monastero, è molto semplice e per lo più costituita da semplici abitazioni ad un piano e a tetto piatto. I Gompa, come i monasteri di ogni paese e religione, sorgono generalmente in luoghi appartati e solitari. La posizione è sempre pittoresca: distesi in un anfiteatro lungo il pendio roccioso di una valle, raccolti su di un pietroso cocuzzolo isolato, abbarbicati su di un pendio aperto, addensati nell’angusto meandro di una valle… Costruiti in una posizione dominante e nei pressi di un corso d’acqua, i monasteri costituivano un’unità religiosa, sociale ed economica autonoma. Non sono rappresentati da un unico edificio, ma da una folla di costruzioni che sembrano quasi sorgere l’una dall’altra. Attorno al corpo centrale stanno gli altri edifici, assemblati in modo che il tetto a terrazza dell’uno serva da cortile per quello sovrastante. Un mondo intero costituito da cappelle, camere e celle personali, librerie, scuole refettori e cucine; ma anche botteghe artigianali, stamperie, magazzini, foresterie per monaci di passaggio e pellegrini. E tutto questo in un labirinto di cortili, corridoi oscuri, strette feritoie ed ampie terrazze, scale, finestre, balconate, portici e loggiati. Un mondo intero che dall’esterno sembra impossibile possa esistere, celato com’è dall’apparente compattezza degli edifici.


Spituk Gompa


Basgo Gompa



Chemday Gompa


Thiksay Gompa












FOTO

Aldo Gervasone

INDIA – LADAKH Luglio 2014 Progetto – Elaborazione – Composizione dell’ Autore




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