H2O Magazine Summer 2018

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H2O Magazine-trimestrale di pesca, turismo e tempo libero. Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, CN/BO In caso di mancato recapito inviare al CPO di Bologna per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Contiene I.P..

VIAGGI • Nuova Zelanda • Spain Fishing • The magic of Suldalslågen • Like a Marbler • Le Bahamas

CHATBOX • Modern flyfishing for Pike • Fishing on small waters

COLLECTOR’S PAGES • Joan Salvato Wulff • Arte nella pesca: gli artisti del Quebec

€ 8 per chi pratica il ”catch & release” > € 14 per gli altri


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VIAGGI 6 Dall’altra parte 18 Spain Fishing 60 The magic of Suldalslågen 72 Like a Marbler 80 A day in The Bahamas

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CHATBOX 34 Modern flyfishing for Pike 44 Fishing on small waters

SOMMARIO

COLLECTOR’S PAGES 28 Joan Salvato Wulff 54 Arte nella pesca: gli artisti del Quebec

F I S H I N G

Best lodges EST.

T R A V E L L I N G

.

2018

From now on, h2o magazine staff are selecting the best flyfishing destinations in the world. These lodges will be promoted in the most important European flyfishing fairs, shops and clubs. At the end of the year we will also publish a paper catalogue. For information please contact at giulia@h2omagazine.net


Anno XI - Numero 2 Estate 2018 STUDIO BI QUATTRO

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H2O Magazine-trimestrale di pesca, turismo e tempo libero. Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, CN/BO In caso di mancato recapito inviare al CPO di Bologna per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Contiene I.P..

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SOMMARIO

VIAGGI • Nuova Zelanda • Spain Fishing • The magic of Suldalslågen • Like a Marbler • Bahamas CHATBOX • Modern flyfishing for Pike • Fishing on small waters COLLECTOR’S PAGES • Joan Salvato Wulff • Arte nella pesca: gli artisti del Quebec

foto -The Bahamastourist Board

Giorgio Cavatorti Direttore Editoriale

Pescare... Viaggiando

H2O anno XI Giugno 2018 Direttore Responsabile Sara Ballotta Direttore Editoriale Giorgio Cavatorti Vice Direttore Dante Iotti Caporedattore Emilio Arbizzi Redazione Giorgio Cavatorti Via Verdi,30 42027 Montecchio Emilia (RE) e-mail: info@cavatortigiorgio.it Hanno collaborato a questo numero: Federico Caloi, Jose Carrera, Rasmus Ovesen, Greg Smith, Attilio Vicario, Aleksandar Vrtaric Art Director Giuditta Soavi giuditta.soavi@gmail.com Collaborazione Grafica Omar Gade Chief Technology Officier Giovanni Albero Digital Strategist Paolo Artoni Stampa: “Tipografia Bertani” Cavriago (RE) Responsabile viaggi di pesca Stefano Bellei Fotografi di Redazione: Marco Agoletti, Alessandro Seletti Traduzioni: Rossella Catellani, Elisabetta Longhi Autorizzazione Tribunale di Bologna n°8157 del 01/02/2011 Poste Italiane spa- Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - aut. Roc N°20825 del 10/03/2011 - DCB Bologna Una copia € 8,00 Arretrato € 10,00 Copyright © 2008 Tutti i diritti sono riservati, è vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione della Redazione. Fotografie e manoscritti non richiesti non vengono restituiti. Per qualsiasi informazione inerente i viaggi trattati nel magazine, vi invitiamo a contattare la Redazione.

We open this issue with the wonderful images of the trip we made a few months ago in New Zealand at my friend’s Nick Reygaert, owner of Ginclear Media and organizer of the Rise Festival event. What about this country that has not already been said? – just one fishing permit for the whole country, high-level professional guides and exceptional fishing quality. We continue with an article on fishing in the Bahamas, a destination that attracts and intregues even great travelers, and immediately after a tribute to Ladyfly, Mrs. Joan Wulff. We are almost ready for the fly-fishing world championship that will take place this year in Trentino, in the valleys of the river Sarca and Noce. Many delegations have already arrived to test the competition fields and the Trentino fishing guides are working at full capacity. The new site of the magazine is almost ready and we invite all h2o magazine friends to send us articles and reports of their trips: all the pieces will be evaluated and some published online. Among these some will also be published on the printed magazine. We are also working on the creation of a selection of lodges recommended by our editorial staff which we will promote in the various fairs throughout Europe. We will be happy to receive any advice or recommendations you want to share. www.h2omagazine.net Apriamo questo numero con le splendide immagini del viaggio che abbiamo fatto qualche mese fa in Nuova Zelanda dall’amico Nick Reygaert, titolare della Ginclear Media e organizzatore dell’evento Rise Festival. Che dire di questo paese che non sia già stato detto? Un permesso di pesca unico in tutto il paese, guide professioniste di alto livello e una qualità della pesca eccezionale. Proseguiamo con un articolo sulla pesca alle isole Bahamas, una destinazione che attrae e incuriosisce anche i grandi viaggiatori, e subito dopo un tributo a Ladyfly, Mrs. Joan Wulff. Siamo quasi pronti per i mondiali di pesca a mosca che quest’anno si svolgeranno in Trentino, nelle vallate del fiume Sarca e Noce. Molte delegazioni sono già arrivate per testare i campi gara e le guide di pesca trentine stanno lavorando a pieno regime. Il nuovo sito della rivista è quasi pronto e invitiamo tutti gli amici di h2o magazine a spedirci articoli e reportage dei loro viaggi: tutti i pezzi verranno valutati e alcuni pubblicati online. Tra questi alcuni andranno anche sulla rivista cartacea. Stiamo inoltre lavorando alla creazione di una selezione di lodge consigliati dalla nostra redazione che promuoveremo nelle svariate fiere a cui partecipiamo in tutta Europa, se avete consigli e segnalazioni da fare siamo sempre a disposizione. www.h2omagazine.net

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Dall’altra parte di Giorgio Cavatorti

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In effetti per noi italiani la Nuova Zelanda è proprio dall’altra parte del mondo, anche se a dire il vero il viaggio è più comodo e veloce di altri posti in cui sono stato. Sono tornato in Nuova Zelanda dopo parecchio tempo e la prima impressione riguardo alla pesca è che non è cambiato molto, se non l’avere migliorato la logistica per arrivare in

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certe zone. Probabilmente hanno capito che la pesca a mosca porta indotto turistico. E infatti da questo punto di vista tutto fila liscio come l’olio: facilità nel trovare guide professionali, strutture organizzate per l’accoglienza, licenza di pesca unica in tutta la Nuova Zelanda facilmente acquistabile online e con un unico regolamento, tutela del pesce all’esasperazione e molto rispetto per i turisti che fanno il giro del mondo per


For us Italians New Zealand is truly on the other side of the world, even if getting there is actually more comfortable and faster than to other places where I have been. I went back to New Zealand after a long time and my first impression concerning fishing was that it hasn’t changed much, apart from the better logistics to reach some places.

They have probably understood that fly fishing brings benefits to tourism. As a matter of fact, everything goes smoothly from this point of view: it is easy to find professional guides, organized accommodation, and a fishing license which is valid in the entire New Zealand and can be bought online under a sole regulation: utmost protection of fish and respect for the tourists who travel around the world to catch some trout and


catturare qualche trota per poi rilasciarla. Siamo stati a pesca con l’amico Nick Reygaert e suo fratello Chris, titolari della Gin Clear media di Te Anau, nell’isola del sud. Questi ragazzi sono i filmaker più quotati della Nuova Zelanda e non solo, probabilmente avrete visto i loro filmati in DVD o sul web. Sono anche gli organizzatori del Rise film festival, un evento itinerante mondiale molto noto in Europa che abbiamo

ospitato in Italia per qualche anno. Nick mi aveva invitato varie volte a vedere le zone in cui girava questi documentari, posti splendidi e trote giganti, quindi perché non provare a fare cappotto in queste zone? L’accoglienza di Nick e della sua famiglia, gli spettacolari dolci preparati da suo padre, così come le cene della mamma uniti alla sua grande esperienza di guida ci hanno fatto passare


then release them. We have been fishing with our friend, Nick Reygaert and his brother Chris, owners of the Gin Clear media based in Te Anau, in the South Island. These boys are the most esteemed filmmakers in New Zealand and not only there. You must have probably seen their films on DVD or on the web. They are also the organizers of the Rise film festival, an itinerant world event which is very famous in Europe and that we also

hosted in Italy for some years. Nick had invited me several times to go and see the areas where he filmed these documentaries, which are wonderful places with giant trout, so why not go to try and swing for the fences there? We spent a couple of weeks that we will not forget easily, thanks to Nick and his family’s welcome, the delicious cakes prepared by his father as well as his mother’s dinners, together with his

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un paio di settimane di pesca che non dimenticheremo facilmente. Qui c’è anche il lago Te Anau che è il più grande dell'Isola meridionale ed il secondo della Nuova Zelanda, inferiore soltanto al lagoTaupo nell’Isola del Nord. Questo paese conta circa 2.000 anime ed è famoso per varie attività turistiche, ha una capacità di circa 3.000 posti letto suddivisi fra strutture

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alberghiere e bed & breakfast. Te Anau è situato ai margini del Fiordland National Park, porta d'accesso ad una zona selvaggia famosa per la pesca, ma anche per il birdwatching e per la possibilità di effettuare escursioni a piedi fra scenari naturali mozzafiato. Questo paese ha a disposizione più di 30 elicotteri, molti dei quali adibiti al turismo. Va detto che qui senza le guide giuste difficilmente si arriva a lanciare la


long experience as a fishing guide. In that area there is also Lake Te Anau, which is the biggest in the southern island and the second in New Zealand, after Lake Taupo in the North Island. The town has about 2,000 inhabitants and is famous for various tourist activities; it offers about 3,000 beds in total, divided into hotels and bed & breakfast. Te Anau is situated on the edge of the Fiordland National Park, the

gateway to a wild area which is famous for fishing as well as birdwatching, and it offers also the chance of going trekking through breathtaking natural sceneries. This town has more than 30 helicopters available, many of which are designated for tourism. It must be said that here you can hardly cast the fly on fish over 3 kg without the right guides. Furthermore, it is important to use the right means. Of course you save time


mosca su pesci sopra ai 3 kg. E’ importante inoltre utilizzare i mezzi giusti, ovviamente l’elicottero fa risparmiare tempo ma anche le barche con jet boat sono molto efficienti, si può infatti accedere ai fiumi sia dal mare risalendoli un po’, sia allontanandosi dalle zone frequentate discendendo per molti chilometri questi splendidi torrenti. I motori aspirati danno infatti la possibilità alle guide di viaggiare anche a grande velocità con pochissimi centimetri d’ acqua. Ad un paio

d’ore di distanza dal paese ci sono una ventina di fiumi di diverse conformazioni, dal piccolo ruscello al grande fiume di fondovalle.Raggiunte queste trote spettacolari, il bello sta poi nel convincerle a prendere la vostra mosca, perché la diffidenza di questi pesci è pari alla loro bellezza. Quindi l’importante è partire con lo spirito giusto, tutto il resto è regalato, è così che la vacanza diventa interessante e le belle catture non mancheranno...


with the helicopter but the jet boats are efficient too, as you can access the rivers in two ways: from the sea, going upstream for a while or downstream for many kilometers on these wonderful creeks, away from the most frequented areas. Aspirated engines give you the chance indeed to travel at a very high speed even with very few centimeters of water. Some hours away from town there are around 20 rivers with different shapes, from the small

creek to the big river on the valley. When you have reached these impressive trout, you have to persuade them to bite your fly, because these fish are as suspicious as they are beautiful. The important thing is, therefore, to leave in the right mood, knowing that everything you get is a gift, so that your holiday will get really interesting and you will enjoy some good catches ...

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A un passo dal fiume Il fiume Sarca, che percorre tutta la Val Rendena, scorre proprio a fianco del nostro camping.

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Spain Fishing by Jose Carrera

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Given the chance to create Utopia I'd start, like any game fisherman, by making the perfect river for trout and salmon. Cool, clear, water would gush from snow-capped mountains, tumble in torrents through rocky gorges, then slide serenely through wild flower meadows. It would be stuffed with fish hungry for my fly. Optional extras? A perfect climate, fabulous food and wine and cheaper prices than at home. Finally, I'd find a comfortable fishing pub with a knowledgeable and helpful landlord. Then I'd wake up, cursing that it could never be true. But it could be and it is – because I've been there. "There" is

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Asturias on Spain's Atlantic coast, the jewel in the crown of Green Spain and a fishing Valhalla. It’s one of my top four fishing venues in Spain, but I know from friends and colleagues there’s a host of others. Whyever would glorious Galicia be known as The Land Of A Thousand Rivers? But even Paradise is not bereft of problems… the fishing is governed by a myriad mass of rules. Firstly, you must visit a government office to get the licence, then to a bank to pay for it and then back to the first office to finish the procedure. In the area there are a lot of guides also operating in the


Volendo creare un luogo da sogno, comincerei, come qualsiasi altro pescatore, creando un fiume perfetto per trote e salmoni. Acqua fredda e limpida cha passa attraverso montagne innevate e gole rocciose, e poi scivola serenamente verso prati pieni di fiori selvatici. Piena ovviamente di pesci affamati che aspettano le mie mosche. Qualcos’altro? Un clima perfetto, cibo favoloso e ottimo vino della casa. Infine, troverei un comodo pub di pescatori con un proprietario esperto e disponibile. Poi mi sveglio, non potrebbe mai essere vero. O forse sì... Anzi sì, perché ci sono stato. E’ nelle Asturie

sulla costa atlantica della Spagna, un gioiello… un Valhalla della pesca. È uno dei miei migliori quattro luoghi di pesca in Spagna e so da amici e colleghi che ci sono una miriade di altri ottimi luoghi per pescare. Perché altrimenti la gloriosa Galizia sarebbe conosciuta come “La terra dei mille fiumi”? Ma anche questo paradiso non è indenne dai soliti problemi: la pesca è gestita da una miriade di regole e i guardiapesca sono severi. A volte anche solo ottenere la licenza può essere un incubo. In primo luogo, è necessario recarsi in un ufficio governativo per ottenere la licenza, quindi andare in una

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Pyrenees – another stunning fishing experience. The service is particularly useful for a first trip when government literature can be confusing. It's a legacy of Franco, a passionate salmon angler, that wanted some rivers to be pristine and host some seriously large fish. Angling is restricted to some river sections known as "cotos". They're signposted "Coto de Pesca" and to ensure they're not over fished, only three anglers a day are allowed on and they're allocated by a local "sorteo" or lottery. The crucial question for a visiting angler is how to fish. The answer is to adopt local

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methods. The locals use artificial flies, but unlike our single dry fly. For centuries the valley’s trout had been ruthlessly abused by the locals for the fish were a lifeline, a larder to be used. Poaching was a way of life. Judge Sabras saw the future and hated the vision. He explained “I had to repay nature for the favours she’s showered on us. She gave us such beauty. We couldn’t just throw it away.” So using his judge’s influence the local fishing society, of which he was president, got a ten year contract to manage just over 13 miles of river in the valley on behalf of the State.You need to be fishing by 7a.m. before the sun


banca a pagarlo e poi tornare al primo ufficio per completare la procedura. Fortunatamente la zona ha una buona rete di guide nei Pirenei, un'altra straordinaria esperienza di pesca. Il servizio è particolarmente utile per un primo viaggio quando i documenti informativi possono essere fonte di confusione. Questa è una eredità del generale Franco, appassionato pescatore di salmoni. La pesca a mosca è limitata ad alcuni tratti di fiume conosciuti come "cotos". Sono segnalati come "Coto de pesca" e sono accessibili solamente a 3 pescatori al giorno con un sistema di Lotteria. La domanda cruciale per

un pescatore in visita è come pescare. La risposta è quella di adottare metodi locali. I locali usano prevalentemente mosche sommerse, saltuariamente pescano a secca. Per secoli la trota di questa zona è stata brutalmente pescata dai locali perché i pesci erano un'ancora di salvezza, una dispensa da cui attingere. Il bracconaggio era uno stile di vita. Il giudice Sabras ha visto un futuro diverso e si è dato da fare. Ha spiegato: "Ho dovuto ripagare la natura per i favori che ci ha fatto in passato. Lei ci ha dato una tale bellezza. Non potevamo semplicemente buttarla via". Quindi, usando la sua


gets into the valley, it is when there’s a lot of fishy activity. After a brief flurry of flies that gets the fish feeding around lunchtime there’s little point in fishing again until around 7 or 8pm when you can go through to dark at about ten in June. An afternoon siesta after a glass or three of Rioja is no hardship. Not that much further on is the river Irati which flows down from the Pyrenees to Pamplona and was a favourite haunt of Ernest Hemingway. Last September I flew to Santander, winced at the Hertz prices and drove west to Santiago de Compostela. Here the main

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season finishes at the end of August though September fishing is allowed as long as you don’t take fish home. It’s called “sin muerte” or “without death.” The advantage of these stretches is that they are barely used – ideal for tourists. Next time I’ll go in the spring or early summer, I’d probably favour just Asturias over Galicia, I’d certainly take the advice, if nothing else, of a guide and, because the 7 page rule book changes every year, get someone familiar with the regulations to obtain my licences for me. Can’t wait!


influenza di giudice sulla società di pesca locale, di cui era presidente, ottenne un contratto di dieci anni per gestire un tratto di fiume di circa 13 miglia. Ora la pesca è fiorente, ed è molto organizzata. Si può pescare la mattina presto quando il sole entra nella valle e quando c'è molta attività di pesce. Dopo non ha molto senso pescare fino alle 7 o alle 8 di sera. Una siesta pomeridiana, dopo un bicchiere o tre di Rioja, ci starà benissimo. Poco più avanti il fiume Irati, che scorre dai Pirenei a Pamplona, era il ritrovo preferito di Ernest Hemingway.Lo scorso settembre sono volato su Santander,

ho noleggiato un auto e sono andato a ovest fino a Santiago de Compostela. Qui la stagione termina alla fine di agosto e a settembre è consentita la pesca a condizione che non si porti a casa il pesce. Si chiamano zone "sin muerte". Il vantaggio di queste zone è che sono poco pressate, ideale per i turisti. La prossima volta che andrò a pesca in Spagna sarà alle Asturie,in primavera o all'inizio dell'estate, e sicuramente prenderò una guida che mi aiuti a familiarizzare con i regolamenti locali per ottenere le licenze. Non vedo l'ora!

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CUBA, Tortuga

JARDINES DE LA REINA

15-22 Marzo

SEYCHELLES

FARQUHAR ATOLL 27 Luglio - 3 Agosto

BOLIVIA, Agua Negra

TSIMANE 23-30 Novembre

CUBA, Avalon Fleet 3 Yacht

JARDINES DE LA REINA

SANDRO MEDIANI Cell: +39 3296197573 mediofly@gmail.com

Catch Fishing Heroes @Catch_Fishing_Heroes

2020

11-18 Agosto

2019

2018

Fly Fishing Hosted Trip 14-24 Marzo

SEYCHELLES, Extended trip

PROVIDENCE ATOLL


COLLECTOR’S PAGES

A legend in her own time

Joan Salvato Wulff by Aleksandar Vrtaric All images courtesy of Joan Wulff

Not only is she considered to be the architect of modern day casting mechanics and one of the most important people in the world of fly fishing, but she has also been an awe inspiring icon to thousands, if not millions of fly anglers all over the world. She is well known by her other name „The First Lady of Fly Fishing“ and without a single doubt, Joan Salvato Wulff is the most famous lady fly angler on the planet. Not one of. The one! If there had to be another name for fly fishing, the sport would probably be called Joan Wulff and if anyone in the world can make a truly effortless cast, it is definitely her. Throughout the years this lady has accumulated so many skills and knowledge and reached goals that most of us can only dream of. It would take hundreds of pages to write about her life from the early childhood until the very present day, in fact, it would be no surprise that one day somebody films a movie about Joan. It would be a good one for sure. AN ADMIRABLE LIFETIME PASSION As hard as it might be to even imagine but it has actually been more than 80 years since Joan Wulff cast the fly rod for the very first time. Yes, she was only 10 years old when she asked her mother if she could borrow her father's fly rod. She was mesmerized by the beauty of the line movement and the loops created. Clearly, it was love at first sight and that was it for


Non solo è considerata una delle maggiori esperte di lancio di tutti i tempi, ma ha ispirato moltissimi giovani ad iniziare a pescare con questa tecnica. Joan Salvato Wulff non è una delle donne più famose al mondo nella pesca a mosca, lei è la pesca a mosca al femminile! Se si dovesse dare un altro nome a questa tecnica, questo sport sarebbe probabilmente chiamato „Joan Wulff“ e se c'è qualcuno che ha promosso la pesca a mosca nel mondo in modo professionale, sicuramente è lei. Nel corso degli anni questa signora ha accumulato così tante abilità, conoscenze e ha raggiunto così tanti obiettivi che non ci sarebbe da stupirsi se un giorno le fosse dedicato un film sulla storia della sua vita. Credo ne varrebbe la pena. LA PASSIONE DI UNA VITA Joan Wulff è nata 80 anni fa e ne sono passati circa 70 da quando chiese la prima volta a sua madre se poteva prendere in prestito la canna da mosca di suo padre. Era ipnotizzata dalla bellezza del movimento della coda e dai loop creati. Chiaramente è stato amore a prima vista. Da allora non passò molto tempo prima di vincere il suo primo trofeo in un campionato di lancio nel New Jersey. Alcuni anni dopo, all'età di 16 anni, partecipò per la prima volta ad una competizione nazionale. Quello fu solo l'inizio, Joan vinse molti titoli nazionali negli anni seguenti. Secondo Joan, appassionata di danza fin da piccola, la danza e il lancio richiedono in egual misura un impegno completamente fisico, quasi mistico, così "La signora che balla con le code"( come viene chiamata) ha ottenuto numerosi premi dalla Federazione internazionale dei pescatori di mosca. È stata campionessa nazionale USA di lancio dal 1943 al 1960 ed è passata alla storia quando in una gara maschile ha realizzato un record di lancio di 161 piedi. Tutta la sua vita è stata dedicata all'apprendimento e alla condivisione della sua esperienza. Questo sport per


Joan. It wasn't very long until she won her first casting trophy for an all-around championship in New Jersey. A few years later, at the age of 16, she competed for the first time in U.S. Fly Fishing National Championship and of course she won the dry fly accuracy category. But that was only the beginning and Joan won many national titles in the years to come. According to Joan, who was also in love with dancing in her childhood days, both dance and casting require a fully physical, almost mystical engagement, so „The Lady Who Dances With Fly Lines“ has garnered numerous awards, including the Lapis Lazuli and Lifetime Achievement Awards from the International Federation of Fly Fishers. She was a National Casting Champion from 1943–1960 and probably the best known fact about Joan is the one about the legendary record – the one in distance casting against an all-male competition, when she made a record cast of incredible 161 feet. Her entire life was dedicated to learning the sport and to demystification of the fly cast but, with equal passion, she has been extremely generous about sharing her knowledge and experience. In her longtime career Joan has been given numerous acknowledgements and accolades for her contributions to the sport. It took a lot of love, passion, traveling and hard work to earn the induction into the International Game Fish Association Hall of Fame (2007) and American Casting Association Hall of Fame. Her book „Fly

Casting Techniques“ is considered to be one of the finest books on fly casting that have ever been written and for 22 years Joan was a regular columnist for Fly Rod and Reel. HER KNOWLEDGE IS YOUR KNOWLEDGE The idea of sharing her wisdom and experience is another thing worth admiring and even today, after almost 40 years since the Wulff School of Fly Fishing has been founded, Joan is actively involved in teaching the ones that want to be taught. In the Catskills of New York, right by the Beaverkill river, Joan is very eager when it comes to leaving something to others. Something has to be left and sharing the amazing amount of wisdom and experience is the best thing one could ever do. As a fly angler Joan has been known as a dedicated in conservation and preservation and one of the pioneers of the catch and release movement. In her own words, there is something divine in being surrounded by trees, standing in water and absorbing the beauty and serenity life blesses you with. Joan Wulff will be remembered as a graceful lady who dances with fly lines, as an inventor, as ambassador of conservation and preservation, as a devoted teacher, as a lady who cast two rods at the same time or even sliced bananas with fly line, or in one word – as a legend. A legend in her own time. She sure left her mark in fly fishing.


lei è stato amore e passione e nel 2007 è entrata a far parte dell'International Game Fish Association Hall of Fame e più tardi dell'American Casting Association Hall of Fame. Il suo libro "Fly Casting Techniques" è uno dei migliori libri di pesca a mosca mai scritti ed è stato ristampato per 22 anni. Joan era anche un' articolista fissa della rivista americana Fly Rod and Reel. LA SUA CONOSCENZA È LA TUA CONOSCENZA Il desiderio di condividere le sue conoscenze e la sua esperienza è un'altra grande qualità di Joan e persino oggi, dopo quasi 40 anni dalla fondazione della Wulff School of Fly Fishing, è ancora coinvolta attivamente nell'insegnamento. Nel Catskills di New York, proprio vicino al fiume Beaverkill, Joan è sempre pronta a lasciare qualcosa agli altri. Come pescatrice a mosca Joan è considerata tra le grandi promotrici della pesca „catch and release“. Per lei la natura , gli alberi, l'acqua e tutto ciò che ci circonda hanno qualcosa di divino. Joan Wulff sarà ricordata come una graziosa signora che balla con le canne da pesca, come ambasciatrice per la conservazione dell'ambiente, come inventrice,come insegnante devota, come la più grande pescatrice a mosca, in una parola come una leggenda. Una leggenda vivente che ha lasciato un grande tocco femminile nella pesca a mosca.



Hotel

f o h e e s n n Bre

Il Brennseehof è una struttura a 4 stelle dove ospitalità e competenza garantiscono ai clienti un servizio di qualità. Posizionato fronte lago, l’hotel possiede una riserva di pesca che consiste in 2 splendidi laghi nella vallata di Gegental su una superficie di 100 ettari. Per la gioia dei pescatori i laghi detengono alcuni record di catture della Carinzia. Brennseehof is a 4-star hotel where hospitality and competence guarantee customers a high quality service. Lake front located, the hotel has a fishing reserve consisting of 2 beautiful lakes in the Gegental valley on a surface of 100 hectares. To the delight of fishermen,the lake shold some records of Carinthian catches. www.brennseehof.com

Hotel

Erlenhof

L’hotel Erlenhof offre l’accoglienza ideale per pescare nella famosa riserva del fiume Gail a Kotschach Mauthen, riserva adatta sia per principianti sia per esperti pescatori a mosca. L’hotel è situato vicinissimo al fiume ed è perfetto non solo per la pesca, ma anche per escursioni a piedi o in bicicletta. Erlenhof is the ideal hotel for fishing in the famous reserve of the Gail River in Kotschach Mauthen, a reserve suitable for beginners as well as for experienced flyfishermen. The hotel is located very close to the river and it is perfect not only for fishing, but also for hiking or cycling. www.erlenhof.at



MODERN FLYFISHING FOR

Pike TEXT: RASMUS OVESEN

PHOTOS: RASMUS OVESEN, JENS BURSELL AND MORTEN VALEUR

Fly fishing for pike is a ton of fun, and during recent years Scandinavian pike fly fishermen have further-developed this particular endeavour in order for it to become more effective and versatile. In the following you can learn more about what characterizes modern pike fly fishing and hopefully find inspiration for upcoming pike expeditions.


You glance expectantly across the water with dreamy eyes while retrieving the big, pulsating fly with anxious hands. You’ve now methodically fished through a 100 meter-long stretch of promising water - you’ve started to become a bit mechanical, and you’ve noticed how that well-known feeling of meditative absorption and willing surrender has saturated your body and soul. Once again the fly appears in the water right in front of you, and you’re about to make another industrious cast. In that very instant a shadow slashes through the fading grey mass of the water and collides with the fly in a violent and spin drifting explosion of water that immediately tears you out of your self-induced trance. The sudden chock and chaos makes the blood gush intoxicatingly through your veins and, as the electrical tug from the fish permeates through the line and you suddenly feel the weight of the fish through the flexing carbon fibres of the fly rod, you’re in a new state of mind: a state of intense excitement and presence. The big pike surges irresistibly towards deeper water with the fly line – and by degree solid amounts of backing – dragging behind it. Subsequently, it thrusts itself out of the water with flaring gills and then proceeds to thrash about in a classic display of pure ravage. Gradually – while engaged in a nerve-wracking bout of toing and froing - the fish starts to show signs of weakness and when you land the fish and realize that its well over one meter, a hoarse roar escapes your lips.YESSSS!!!! THE HISTORY OF PIKE FLY FISHING can be traced all the

way back to the invention of fly fishing itself, but it wasn’t until the late 80s that pike fly fishing started to gain a footing in Scandinavia and develop into a discipline in its own right. Back then, people would look for inspiration across the Atlantic – in the US, where local fly fishermen had developed some rather rudimentary techniques for bass, muskie and pike involving slightly-upscaled streamers and conventional fly tackle. In the meantime a heck of a lot has happened and especially during recent years, where pike fishing has been popularized in printed and online media, things have developed dramatically. Here, pike fly fishermen like Niklaus Bauer, Morten Valeur, Morten Bundgaard, Peter Lyngby, Daniel D Holm and many more have been busy developing new techniques and not least new pike flies. At the same time the tackle industry has come to realize that the pike fly fishing scene is of a significant size and calibre and as such should be taken seriously. That’s why several wellrespected fly fishing companies have recently developed specialty fly rods, fly lines, leaders, flies and fly tying materials for all the pike fly fishermen out there. Pike might very well have a reputation for being a simple, omnivorous and opportunistic predator, but there’s no doubt that the tackle and flies used are crucial when it comes to being successful as a pike fly fisherman. Pike aren’t THAT stupid! THE FLY LINES that are typically used for pike today are specially designed and they carry names such as Pike Fly, Pike Booster, Big Fly, Pike Precision and Pike/ Musky – just to name a few. They are typically based on relatively


I pescatori scandinavi recentemente hanno sviluppato tecniche sempre più efficaci e versatili per la pesca al luccio. Di seguito qualche consiglio e forse qualche ispirazione per le prossime spedizioni. Dai un'occhiata sognante attraverso l'acqua mentre recuperi la grande, pulsante mosca con mani ansiose. Hai pescato un tratto di acqua promettente lungo 100 metri, hai imparato a conoscere un po’ la meccanica di questa pesca e hai notato quanto ti senti bene:hai nutrito il tuo corpo e la tua anima. Ancora una volta la mosca appare nell'acqua proprio di fronte a te e stai per fare un altro lancio perfetto. Ma è proprio in quel momento che un'ombra squarcia la massa grigia dell'acqua e si scontra con la tua mosca creando una violenta esplosione d’ acqua che immediatamente ti riporta alla realtà, fuori dallo

stato di trance. Ci sei tu e il caos che rende lo scorrere del tuo sangue molto più veloce nelle tue vene, sei in uno stato mentale di eccitazione e presenza. Il grande luccio si dirige irresistibilmente verso l'acqua più profonda con la coda e la mosca - e con parecchio backing al seguito. Un attimo dopo si getta fuori dall'acqua e quindi procede a balzi in un classico balletto di pura devastazione. A poco a poco - dopo che il grande luccio si è impegnato nella battaglia - il pesce inizia a mostrare segni di debolezza e quando si guadina ci si rende conto che è ben più di un metro, un ruggito rauco sfugge tue labbra. YESSSS !!!! LA STORIA della pesca al luccio con la mosca va di pari passo con l’invenzione della mosca stessa, è alla fine degli anni '80 però che il luccio pescato a mosca ha iniziato ad avere

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short and rather abrupt WF tapers of 8,5 – 11 meters in length. These specialty fly lines are designed to cast and turn over big, pulsating flies with a minimum of blind-casting, and they do this by channelling all the energy from the rod through a short and condensed shooting head that can be accelerated and shot out at short range. Sinking lines have become increasingly popular during recent years – especially for boat- or float tube fishing over deep water; for fishing along steep drop offs; for fishing in deep channels and rivers; and for fishing with flies made out of buoyant materials – flies that can be fished immediately above the bottom without getting snagged. Because of the density and low diameter of sinking lines they have great windcutting properties, and they’re quite easy to load with energy. The downside is that the casting won’t be

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quite as elegant as when fishing with a floating or intermediate line, but – then again – elegance isn’t an issue in pike fly fishing. 300-grain sinking lines are among the favourites and they can be “counted down” to achieve just the right depth, for instance when you’re fishing for pelagic pike or finicky winter pike that are resting on the bottom. Furthermore, these lines are good if you want to dramatically speed up your flies without the risk of them skirting on the surface – something that can be quite effective during the summer months. THE LEADERS typically used today are quite simple in the way they’re constructed. Because of the pike’s strength and lightning quick strikes, which can be both abrupt and violent, the leaders should be attached to the fly line with a loop-loop solution or by using a really strong knot such as – for instance – an Albright knot.


sempre più seguaci anche qui in Scandinavia. La grande evoluzione di questa tecnica è avvenuta al di là dell'Atlantico, negli Stati Uniti, dove sono sempre stati più aperti a diverse tipologie di pesca a mosca, al contrario della vecchia Europa sempre restia alle innovazioni e tradizionalista. Nel frattempo anche qui sono successe tante cose, specialmente negli ultimi anni, dove ottimi pescatori a mosca di lucci come Niklaus Bauer, Morten Valeur, Morten Bundgaard, Peter Lyngby, Daniel D Holm e molti altri si sono impegnati nello sviluppo di nuove tecnologie e nuove mosche luccio. Allo stesso tempo, anche le aziende produttrici di attrezzature si sono rese conto della portata e dell’importanza di questa pesca e hanno cominciato a produrre canne, code e mulinelli specifici. Sicuramente è vero il fatto che il luccio mangia tutto e che è un pesce facile , onnivoro e predatore opportunista, ma bisogna tenere presente che l’attrezzatura è fondamentale per avere una pesca di successo. Si è arrivati così alla produzione di attrezzature più sofisticate, specialmente nella costruzione degli artificiali. Probabilmente si è capito che il luccio non è così stupido! LE CODE PER QUESTA PESCA PikeFly, Pike Booster, Big Fly, Pike Precision e Pike Musky, solo per citarne alcune, sono in genere basate su profili di WF corte e piuttosto rapide. Queste code sono progettate per fare il minimo sforzo nel lancio di grosse mosche, solitamente non a grandi distanze. Le code affondanti sono altresì diventate abbastanza popolari negli ultimi anni, in particolare per la pesca in acque profonde con belly boat e dalla barca, per la pesca lungo i drop off, sia nei laghi che nei fiumi, e per la pesca

con mosche grandi che hanno bisogno di andare subito in pesca. Queste code sono anche indicate per pescare con il vento essendo molto sbilanciate in avanti e quindi abbastanza facili da lanciare. Il rovescio della medaglia è che il lancio non sarà molto elegante come quando si pesca con una coda intermedia, ma l'eleganza non fa parte della pesca al luccio. Le code di affondamento da 300 grains sono tra le mie preferite e possono essere gestite facilmente per ottenere la giusta profondità, ad esempio quando si pesca il luccio in inverno o quando è molto piantato sul fondo. Inoltre queste code sono ottime per aumentare drasticamente la velocità delle mosche in acqua senza fargli raggiungere la superficie, tecnica che può essere piuttosto efficace durante i mesi estivi. Oggi i finali per questa tecnica sono abbastanza standardizzati. A causa della forza e degli attacchi fulminei del luccio, che possono essere bruschi e violenti, i leader devono essere robusti e potenti, nonchè annodati con un nodo che tenga bene, per esempio un nodo Albright. IL FLUOROCARBON è solitamente il materiale preferito perché affonda e perché non ha molta elasticità. Quest'ultima è importante quando si tratta di allamare il pesce perché richiede un amo robusto e potente che ancori davvero la mosca all'interno delle mascelle muscolose e dentate del luccio. Come regola generale, bisognerebbe aumentare il diametro del leader e diminuirne la lunghezza quando si usano mosche più pesanti che fanno più attrito nell’aria. I TIP sono fondamentali in questa pesca e negli ultimi anni sono state fatte molte innovazioni e


Fluorocarbon is usually the preferred leader material because it sinks and because it doesn’t have much elasticity. The latter is important when it comes to hooking pike because it requires a tough and powerful hook-set that really moves the fly inside the pike’s muscular and toothy jaws. As a rule of thumb, you should increase the diameter of the leader and decrease its length when using the heaviest and most air-resistant flies in your arsenal – and vice versa.

new studies have shown that pike are surprisingly night active. Furthermore, the use of specially designed underwater cameras that can be mounted on fishing lines have provided fly fishermen with exciting knowledge about the hunting techniques of pike, and what triggers them. Among other things, these underwater film sequences have confirmed the importance of a varied and unpredictable retrieve as well as the right hook exposure and hook set.

CHOCK TIPPETS are crucial when fly fishing for pike and in this particular field lots have happened over the last years. Several new and exciting chock-tippet materials have been developed including nylon-coated wire, Kevlar, wolfram, coated braid, titanium and hard mono. Each alternative has its own individual advantages but even the toughest of them will get worn along the way, which means that you need to change your chocktippet every now and then.

By now, many have found out that using float tubes – and especially stand-up kayaks and pontoon boats in pursuit of pike involves great advantages. And there’s plenty of exciting stuff happening when it comes to boats. Fly fishing for pike from top-tuned, modern boats, where casting platforms, advanced electronics, GPS-units, and remote-controlled electrical engines are central elements, dramatically increase both range and efficiency.

PIKE FLIES have undergone massive changes for the better in recent years. In recognition of the fact that pike are ferocious and opportunistic predators – and that big flies are oftentimes the ticket to hook up with big pike - flies in excess of 30 centimetres have become popular. Furthermore, the flies have become livelier and better optimized for effective hook-sets than ever before.

Generally, however, fly fishing for pike doesn’t have to involve advanced tackle or techniques. You’ll get by just fine with a pair of waders, a decent rod-andreel setup, a bit of wire and some pulsating flash flies. If – in addition – you acquire some basic knowledge about when and where to target pike, and if you fish with focus and variation – and a solid strip strike as an intuitive reflex when a pike hits the fly - you’re well on your way!

WHEN IT COMES TO THE FISHING TECHNIQUES, and how and when pike should be targeted, new observations are made on a continuous basis. In this regard, there’s plenty to be learned from marine biologists and pike experts within the fields of spinand coarse fishing. For instance,

Other than that it’s all about experimentation and being a part of the journey onwards. There’s still a lot we can learn about pike and how to target them effectively with our beloved fly gear. And there’s lots of fun to be had along the way!


sviluppati nuovi materiali anche conici, tra cui filo di acciaio rivestito in nylon, Kevlar, wolfram, titanio e altri. Ogni alternativa ha i suoi vantaggi, l’importante è sapere apprezzare ogni tipo di prodotto e sapere quando utilizzarlo. LE MOSCHE DA LUCCIO hanno subito enormi migliorie negli ultimi anni. Assodato il fatto che i lucci sono predatori feroci e opportunisti, e che le mosche grandi sono spesso le migliori per i pesci grossi, in genere oggi sono molto popolari le mosche che superano i 30 centimetri. Inoltre sono diventate più efficienti anche grazie a nuovi materiali. QUANDO SI PARLA DI TECNICA, di quali siano le condizioni migliori per catturare un luccio,si scoprono cose nuove continuamente. Su questo aspetto c'è molto da imparare dai biologi marini e anche dagli esperti di pesca a spinning.

Ad esempio nuovi studi hanno dimostrato che i lucci sono molto attivi di notte, inoltre, l'uso di telecamere subacquee appositamente progettate per essere montate su code hanno fornito interessanti e nuove informazioni per il recupero di questi pesci. Oggigiorno molti utilizzano belly boat, kayak e pontoon boat, nonchè GPS, motori elettrici telecomandati e altri dispositivi elettronici che sicuramente hanno aumentato l'efficienza delle prestazioni.In generale però la pesca con la mosca non dovrebbe comportare un approccio tecnico avanzato, possono bastare un paio diwader una canna, un mulinello decente, una coda adeguata con un tip di acciaio e qualche mosca giusta per ottenere ottimi risultati. Se - in aggiunta – sai anche quando e dove pescare, allora sei sulla buona strada! Si tratta comunque di sperimentare, perché ci sono sempre cose nuove da imparare. E c'è molto divertimento che ti aspetta!

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ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente

Fiera caccia e pesca di Riva del Garda Vincenti i temi della tredicesima edizione di ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente conclusasi con i numeri che confermano il successo dell’evento:15.993 visitatori, + 5% rispetto al 2017. Nei suoi 5 padiglioni e 30.000 metri quadrati espositivi si sono presentate 191 aziende del settore outdoor. Particolare attenzione è stata dedicata all’educazione e alla promozione della sostenibilità intesa come utilizzo intelligente e consapevole delle risorse faunistiche. “L’attenzione e l’impegno per veicolare una cultura volta al rispetto e alla salvaguardia del territorio è insito in tutti i nostri eventi, tanto da essere la prima, e ad oggi tuttora unica, Società fieristico congressuale certificata ISO 20121” sottolinea Giovanni Laezza, Direttore Generale di Riva del Garda Fierecongressi. Formazione, scuola e cultura saranno le linee guida che caratterizzeranno il percorso della prossima edizione e, in quest’ottica, le attività programmate dal Comitato Scientifico di ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente già quest’anno sono state molto apprezzate dal pubblico.Ringraziando tutti coloro che hanno sostenuto la manifestazione, dai visitatori agli espositori, dagli sponsor alle rappresentanze istituzionali, dalle Forze dell’Ordine alle Associazioni di categoria, ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente vi dà appuntamento al 2019.


by Aleksandar Vrtaric

FiSHiNG ON SMALL WATERS



There are about 165 large rivers in the world and if compared to the smaller running waters, the number sounds quite silly. On the contrary, there are more than 250,000 small running waters only in the U.S.A. and hundreds of thousands all over the world and the small ones are extremely fun when it comes to fishing.

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Big monster fish hide in the depths of wide, deep rivers and it is a great thrill when you are almost granted to catch a few during the day. You can use a boat, you can use a fish finder, you can search the great area to find that big nasty monster and you can use your heavy gear and have lots of fun. Big rivers produce

big fish and that is a fact that can't be beaten. But this is not what this article is about. This article is about something completely different and no matter how experienced or how old you may be, you will definitely feel the hunter inside you waking up and wanting to get out and find that little creek.


Ci sono circa 165 grandi fiumi nel mondo, paragonati alle acque di torrenti più piccoli, il numero sembra abbastanza ridicolo. Infatti sono più di 250.000 piccoli e grandi sistemi idrici solamente negli Stati Uniti. Un pesce grosso si nasconde nelle profondità del mare, nei fiumi profondi ed è una grande emozione quando hai la fortuna

di prenderlo. Puoi usare una barca, un ecoscandaglio, e probabilmente spenderai anche un sacco di soldi. I grandi fiumi danno grandi pesci e questo è un dato di fatto che non può essere contestato. Ma non è l’argomento di questo articolo. Questo articolo parla di qualcosa di completamente diverso: dell’atmosfera e del fascino

del piccolo torrente.

il trofeo. La pesca nei piccoli torrenti regala un diverso tipo di brivido e di divertimento dove il pesce conta poco o nulla. Ha più a che fare con la ricerca di una sorta di pace e serenità interiori. Bisogna innanzitutto trovare un tratto di fiume abbastanza intatto, ed è la parte più difficile. Potrebbe anche essere vicino al tuo quartiere. Quelli nascosti

sono particolarmente belli e non finiscono mai di stupire. Molti di questi piccoli fiumi, torrenti di montagna e rogge sono ancora puliti e abbastanza chiari da poter bere la loro acqua: è quello che stai cercando, quello che ti fa tornare alle origini. Ci sei solo tu, la natura in tutta la sua bellezza e un’altra sfida da affrontare.

Piccole acque, grandi sfide

Non è il pesce che cerchiamo ... Molto tempo fa Henry David Thorreau scrisse: "Molti uomini vanno a pescare per tutta la loro vita senza sapere che non è il pesce che stanno cercando”. Non è per il pesce o per

Quando ti trovi circondato da rami mentre cerchi di lanciare la tua mosca, ti rendi subito conto che pescare in piccoli torrenti è completamente diverso dal pescare in grandi fiumi o laghi. Non ci sono barche e la larghezza del fiume è così ridicola che potresti

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It is not the fish we are after‌ A long time ago Henry David Thorreau wrote: "Many men go fishing all of their lives without knowing that it is not fish they are after" and that may be more true now than it ever was. It is not merely for the fish or the trophy. Fishing small rivers is about a different kind of thrill

There is just you, the beautiful looking nature that has its own way to both amaze you and to put another challenge on your way. Small waters, big challenges When you find yourself surrounded with

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and enjoyment and even more, it is about finding some kind of peace and serenity. It is about finding a piece of nature that somehow still seems intact and not touched by the hands of humans and that is something you can easily find if you wader out and find that lovely looking small water. Some of them must be near your neighbourhood, some

of them are a bit further and some are well hidden. Well, the hidden ones are especially beautiful and they never cease to amaze. Many of the small, farout rivers, mountain streams and creeks are still clean and clear enough that you can actually drink them. This is exactly what you are looking for! This is going back to the roots and this is the true, wild fishing.

branches trying to cast your fly right in front of that nice looking fish, you will quickly learn that fishing on small rivers is quite different than fishing big wide rivers or lakes. There is no boat and the water is literally so wide that you can jump over to the other side even if you are 70 years old. That's it, the water may

be small but catching fish is challenging and you need to try and do your best. Fish are wild and easily spooked, you have to move around and hide, find the right spot where you can cast and try to trick that fish. And going back to your childhood, this is what fishing was all about. It's an ancient game of predator


saltare da una sponda all’altra, anche se hai 70 anni. La portata del fiume può essere piccola, ma catturare il pesce è ugualmente impegnativo e devi mettercela tutta. I pesci sono selvaggi e si spaventano facilmente, quindi devi trovare il posto giusto dove pescare. Questo è il bello della pesca, è la ricerca, è qualcosa che ti tiene la mente concentrata e fa sì che tutto diventi

relativo. Le sfide sono estremamente divertenti nei piccoli fiumi, e a volte sembra facciano apposta e farti diventare pazzo. Non preoccuparti, imparerai solo a controllarti e a diventare migliore. E grandi ricompense ... Anche se le condizioni dell’ambiente

e del fiume spesso sono difficoltose, usando alcune tecniche e metodi di approccio al piccolo torrente, alla fine della giornata avrai grandi soddisfazioni. A differenza dei grandi fiumi, in un piccolo ruscello o in un torrente qualsiasi pesce catturato, indipendentemente dalle sue dimensioni, è un grande risultato. L’approccio non è facile e devi farti

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and prey that we cannot resist, it's the rush of searching, it's something that keeps your mind focused and in those moments everything else that is going in your life somehow seems less important. The challenges are extremely fun but with small rivers sometimes they just seem to be there to drive you crazy.

No worries, you will only learn how to control yourself and you will become nothing but a better person.

Although the much tougher conditions are the part of the package, once you

master a few techniques and methods, you will find nothing but satisfaction at the end of the day. Unlike big rivers, in a small stream or creek, any fish you catch, regardless of its size, will be nothing but great achievement. Nothing comes easy, so to make your small river adventures joyful and exciting, you need to follow

a few guidelines. Small rivers often hide big fish, but they are hard to find. If you want big fish, you have to know that they won't come to you. You have to find them and that means lots of walking and stalking, be it the big brown, fat chub or XL sized sneep or barbel. Those trees and branches are there and they aren't going anywhere, so you have to

be careful with your casts. The roll cast with all its variations is your best move and you will need to master it. The better you become, the more fish you will catch. There is a theory, and it makes great sense, that small river fish are not as selective as in big and deep waters, so they will take anything and be happy about it. Matching the hatch is not that

big of a deal on small rivers. It is much more important not to spook the fish and chase it away. Small river fish like big flies as they consider it to be a nice treat. In time, you will recognize to find a perfect spot and the still parts behind rocks or spots under branches are always a good idea, you will leave that small river with a big smile on your face.

And big rewards...


piccolo per non farti vedere. Spesso i piccoli fiumi nascondono grossi pesci, ma sono difficili da trovare. Se cerchi un pesce grosso, saprai che non verrà da te. Alberi e rami sono i tuoi peggiori nemici ma ricordati che loro non stanno andando da nessuna parte, quindi devi stare attento prima di lanciare.

Il lancio è la tua arma migliore e una buona tecnica potrà agevolarti. C'è una teoria, e ha molto senso, che sostiene che i pesci del piccolo fiume siano più voraci e meno selettivi, questo anche in condizioni di grosse schiuse di insetti, quindi mangeranno tutto ciò che gli si presenta davanti. La presentazione

è molto più importante del tipo di artificiale, ma l’avvicinamento è la parte più delicata e col tempo riconoscerai i passaggi e ti muoverai all’interno di un ambiente che ormai è tutt’uno con te. Ed ogni volta che vedrai un piccolo fiume ti verrà naturale un grande sorriso.

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SUPER NATURAL ADVENTURES Il Deep Creek Lodge ĂŠ situato a Terrace in British Columbia nel cuore della regione dello Skeena, vicino ai migliori fiumi per la pesca alla Steelhead e ai cinque salmoni del Pacifico. Nel lodge a conduzione famigliare, troverete un ambiente confortevole e accogliente in cui potrete gustare la nostra famosa autentica cucina Italiana. Un posto perfetto per le vostra vacanza di pesca in famiglia, con amici oppure da soli. The Deep Creek lodge is located in Terrace British Columbia in the heart of the Skeena region, close to the best rivers for Steelhead and Pacific Salmon fishing. At the Lodge in a family atmosphere you will find a clean and comfortable accommodation and taste our famous home made Italian and International cuisine. The perfect place for your fishing holiday with family or friends.

DEEP CREEK LODGE 5255 Deep Creek Drive Terrace B.C. V8G0C2 - CAN Phone: 1-250-635 4449

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L’ ARTE NELLA PESCA

Gli artisti del Quebec

I fiumi per la pesca al salmone sono stati protagonisti dell’arte pittorica del Quebec fin dai giorni in cui le prime colonie arrivarono in questo nuovo continente. Fu probabilmente dopo la conquista e l'arrivo dell'esercito britannico che ci fu il grande sviluppo dell'arte canadese e dell’arte legata alle scene di pesca. Crediamo che sia direttamente collegata all’ingresso nel paese degli

eserciti britannici nel 1759. Molti ufficiali avevano ricevuto una formazione artistica presso l'Accademia militare di Woolwich in Inghilterra, sotto la direzione, tra gli altri, del famoso pittore Paul Sandby. La più diffusa era la tecnica dell’ acquerello, necessaria per tradurre in immagini, ben prima dell'avvento della fotografia, l'inventario dei possedimenti acquisiti dai francesi in Nord


Salmon fishing rivers have been protagonists of Quebec’s pictorial art since the arrival of the first colonies in this new continent. The great development of Canadian art and of that connected with fishing scenes probably began after the conquest and arrival of the British army in 1759. Many officials had received an artistic education at the Military Academy of Woolwich England, under the direction of the famous painter,

Paul Sandby, among others. The most widespread technique was watercolor, which was needed to visually render the inventory of the properties acquired by the French in North America, long before photography was invented. This work required much precision, especially from the topographic point of view: the images of the city of Quebec and of the surrounding areas like Cote-de-sud, Cote-de-Beauprè and many others,


America. Questo lavoro necessitava di grande precisione, soprattutto dal punto di vista topografico: le immagini della città del Quebec e delle aree circostanti, come Cotede-sud, Cote-de-Beauprè e molte altre furono prodotte con grande cura e inviate in Inghilterra. Esse servivano anche a diffondere l'idea di un territorio grandioso, favorevole all'accoglienza di nuovi coloni, una sorta di promozione del territorio. Alla fine del XVIII secolo e all'inizio del XIX secolo, il romanticismo era in pieno svolgimento in Europa: il regno dell'immaginazione e della sensibilità

si opponeva alla rigidità del classicismo. Queste idee romantiche raggiungeranno gradualmente la Francia, la Spagna e il resto dell'Europa e di conseguenza l'America. Così la concezione di una natura sublime e selvaggia che soggiogava gli uomini influenzò notevolmente la pittura paesaggistica. Il territorio canadese stava crescendo e, mentre le spedizioni per conquistare i paesaggi inesplorati dell'Occidente stavano diventando più lunghe e più pericolose, così una nuova generazione di pittori stava nascendo nella costa orientale del Canada.


were produced with great care and sent to England. They were also useful in spreading the idea of an impressive territory, auspicious for the welcoming of new colonies, and as a sort of promotion of the region. In the late 18th century and early 19th century, Romanticism was in full swing in Europe: the reign of imagination and sensitivity opposed to the rigidity of classicism. These romantic ideas gradually reached France, Spain, the

rest of Europe, and consequently America. The conception of sublime and wild nature subjugating people influenced landscape painting considerably. The Canadian territory was growing and while the expeditions for the conquest of the unexplored landscapes of the West were getting longer and more dangerous, a new generation of painters was developing on the eastern coast of Canada.


Per info pesca www.pescatorisolandri.com




The The magic magic of of

SuldalslĂĽgen di Attilio Vicario Si ringrazia l'Ente del Turismo Norvegese per alcuni scatti fotografici


La Norvegia, con gli oltre 450 fiumi che ne registrano la risalita riproduttiva, è la patria indiscussa del salmone atlantico alias SALMO SALAR. Negli oltre vent’anni di pesca al salmone in Norvegia ho pescato in molti fiumi, piccoli e grandi, noti e meno noti, e una cosa posso dire con certezza: tutti possono regalare emozioni bellissime agli amanti di questa pesca. In questo articolo vorrei presentarvi un fiume che forse è ancora quasi del tutto sconosciuto ai più: il Suldalslågen.

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Il Suldalslågen (si pronuncia Suldalsloghen) è poco frequentato dai pescatori di salmone atlantico italiani e questo, a mio avviso, è un vero peccato poiché il Suldalslågen è un bellissimo fiume, adatto alle varie tecniche di pesca. Si presenta imponente, affascinante e selvaggio agli occhi del pescatore. Ma il motivo per il quale ritengo un “peccato” che non sia conosciuto in Italia è che il Suldalslågen è"tardivo" per la risalita dei salmoni, cioè il ceppo che lo abita comincia la risalita riproduttiva più tardi rispetto alla normalità degli

altri fiumi di queste latitudini. Ciò è dovuto al particolare sistema fluviale del Suldal, il quale ha il più alto tasso di flusso d’acqua della Norvegia occidentale. Infatti la gran parte del suo bacino idrografico si trova ad oltre 1000 metri sul livello del mare in una zona che riceve notevoli precipitazioni e la maggior parte del disgelo si svolge da metà giugno fino alla fine di luglio. Questo ha influenzato l'adattamento ecologico della popolazione di salmoni: basse temperature e alti tassi di flusso fanno sì che i salmoni e le trote di mare non si dirigano verso il fiume fino a luglio inoltrato. Nello specifico le trote di mare risalgono il fiume principalmente in luglio e agosto, mentre il salmone continua fino a ottobre. Allo stesso modo, la stagione riproduttiva è relativamente tardiva (dicembregennaio) ed i piccoli emergono nel mese di giugno. Di conseguenza anche la stagione di pesca, a differenza della quasi totalità dei fiumi Norvegesi, non comincia il 1° giugno ma è posticipata al 20 luglio e la chiusura della pesca è fissata al 30 settembre, questo a monte delle cascate di Sandsfossen,


Norway is definitely the home of the Atlantic salmon, also called SALMO SALAR, with over 450 rivers for reproductive runs. Having engaged in salmon fishing in Norway for over 20 years in many rivers that were small and big, known and less known, I can say for certain that all of them give beautiful emotions to the lovers of this fishing. In this article I would like to introduce you to a river which is perhaps still unknown to most people: the Suldalslågen. The Suldalslågen (it is pronounced Suldalsloghen) is not much visited by Italian Atlantic-salmon fishermen. This is really a pity I think, because Suldalslågen is a beautiful river, suitable for various fishing techniques. It is impressive, fascinating and wild in the fisherman’s eyes. It is not known in Italy because Suldalslågen is "tardive" for the salmon run, namely the stock which inhabits it starts the reproductive run later than in the average rivers at these latitudes. This is due to the peculiar river system of Suldal, which has the highest water flow in Western Norway. As a matter of fact, most of its river basin is situated over 1,000 meters above sea level, in an area where it snows a lot and the main thawing is from mid-June to the end of July. This has influenced the ecological adaptation of the salmon population: low temperatures and high rates of water flow prevent salmon and sea trout from heading towards the river till late July. In particular, sea trout go up the river most of all in July and August, whereas salmon continue till October. In the same way, the breeding season is relatively late (DecemberJanuary) and the small fish are born in the month of June. Consequently, even the fishing season, in contrast to almost all Norwegian rivers, does not start on 1 June, but is postponed to 20 July and the end is established on 30 September upstream of the falls of Sandsfossen, while the dates go from 10 July to 20 September downstream. This means that August, when most Italians have their holidays, is the most profitable month in terms of fishing! In the last 10 years on the Suldalslågen, I have spent an average of one fishing week a year. I immediately fell in love with this river, its majesty, the color of its water and of the surrounding nature, a green and woody wild valley where plain farms in the typical Norwegian style alternate with one another in the flattest stretches. As said, in Norway I have fished in several rivers over the last 20 years, but a peculiar feeling connects me to Suldalslågen which is definitely my favorite. The Suldalslågen is situated in Southwest Norway, about two hours’ drive from Stavanger, in the county of Rogaland. It flows out of the mountains Ryfylkeheiene, forms the lake Suldalsvatnet and flows at Sand into the Sandsfjorden fjord. If you come from the coast, to reach the village of Sand you must cross the fjord. Until 2015


mentre a valle le date vanno dal 10 luglio al 20 settembre. Questo significa che il mese di agosto, che coincide con le vacanze di molti italiani, è il mese più redditizio in termini di pesca! Negli ultimi 10 anni sul Suldalslågen ho trascorso in media una settimana di pesca all’anno. Da subito mi sono innamorato di questo fiume, della sua maestosità, del colore delle sue acque e della natura circostante, una verde e boscosa valle selvaggia nella quale si alternano, nei tratti più pianeggianti, sobrie fattorie nel tipico stile Norvegese. Come detto, in Norvegia ho pescato in molti fiumi negli ultimi vent’anni ma un feeling particolare mi lega al Suldalslågen, che è decisamente il mio preferito. Il Suldalslågen si trova nel sud-ovest della Norvegia, a circa due ore di macchina da Stavanger, nella contea di Rogaland. Nasce sui monti del Ryfylkeheiene, forma il lago di Suldalsvatnet e sfocia a Sand nel fiordo di Sandsfjorden. Arrivando dalla costa per raggiungere il villaggio di Sand bisogna attraversare il fiordo. Sino al 2015 la traversata la si faceva a bordo di un traghetto di piccole dimensioni,ora invece si attraversa un ponte. Il Suldalslågen è il più importante fiume della zona per quanto riguarda la pesca al salmone atlantico e i salmoni che risalgono il Suldalslågen sono tra i piu' grandi della Norvegia del sud, paragonabili ai salmoni dei ceppi del nord della Norvegia. Il record di pesca risale al 1913 quando fu catturato un esemplare di ben 34kg e ogni anno vengono registrate catture di esemplari di salmone atlantico intorno ai 20 chili, e sono in percentuale molti gli esemplari che risalgono il fiume a superare i 10kg di peso. Gli esperti ritengono che il motivo per cui questo ceppo si sia evoluto in grandezza e potenza sia dovuto alla presenza della cascata di Sandsfossen, ostacolo sormontabile,prima della realizzazione di scale di risalita, solo dai salmoni di una certa stazza e potenza. Il fiume ha una portata d'acqua regolata da una centrale idroelettrica a monte e questo fa sì che sia quasi sempre pescabile nei suoi 22km dove ne è permessa la pesca. Questi 22km sono suddivisi in 29 zone dove sono identificate circa 65 buche di stazionamento dei salmoni. LE CENTRALI ELETTRICHE Le notevoli quantità di acque del sistema fluviale del Suldal hanno indotto il parlamento norvegese ad approvare vasti piani per una serie di centrali idroelettriche a Røldal e Suldal nel 1962 e successivamente nel 1974 per UllaForre, il più grande progetto di energia idroelettrica costruito in Norvegia sino ad oggi. La costruzione delle centrali coinvolge diversi fiumi della zona e ne “stravolge” le portate e le temperature delle acque. Ad ogni modo vengono



garantiti i livelli che permettono ai salmoni la risalita e la deposizione. Purtroppo questo si traduce in acqua del fiume un po' più acida e leggermente più fredda in estate, il che può essere potenzialmente dannoso per i pesci nel fiume. Per prevenire eventuali riduzioni di capi selvatici nel 1991 l'associazione dei proprietari terrieri, che hanno i diritti di pesca nel fiume, costruisce un vivaio nella località di Vasshus. Nel vivaio nascono ogni anno circa 50.000 giovani salmoni che vengono rilasciati allo stadio di parr e che andranno a sostenere la popolazione all’interno del fiume. A questi esemplari viene tagliata la pinna adiposa per poterli monitorare e distinguere da quelli nati in cattività. Vengono introdotti allo stadio parr poiché abbiano la possibilità di ambientarsi e memorizzare l’imprinting olfattivo che avviene prima della smoltificazione, questo permetterà loro di ritrovare da adulti la via di casa per la riproduzione. STORIA Il Suldalslågen è un fiume pieno di storia. Nel 1283 il vescovo di Arne indirizza una lettera ai canonici della cattedrale di Stavanger, regalando loro la fattoria Fakstad sul fiume Suldalslågen nella contea del Rogaland. Alla proprietà competevano i diritti di pesca alla base della cascata Sandnesfossen, tappa obbligata per i salmoni, che solitamente (allora come oggi) stazionano proprio nella buca in prossimità della cascata durante il periodo della risalita riproduttiva. Subito i canonici installarono delle trappole per la cattura dei salmoni nella ricca pool di Sandsfossen. Da quel gesto iniziò una lunghissima disputa, documentata negli archivi della contea, tra gli agricoltori locali ed i monaci del monastero di Halsnøy, che possedevano terre e diritti di pesca in quei luoghi. Nel 1862 si svolge l'ultimo capitolo della battaglia legale tra i titolari dei diritti di pesca e gli agricoltori locali che nel corso di quasi 600 anni si sono contesi i ricchi diritti di pesca nei pressi della cascata Sandsfossen, assegnando i diritti di pesca a favore degli agricoltori locali. Verso la fine del diciassettesimo secolo il Suldalslågen, come del resto i migliori fiumi da risalita norvegesi, fu meta di lord e gentlemen inglesi. Uno di questi, sir Walter E. Archer, nei 40 anni che vanno dal 1884 al 1924 riuscì, con le sue doti diplomatiche, a convincere tutti i proprietari terrieri a rimuovere le reti e le trappole poste per la cattura dei salmoni lungo tutto il Suldalslågen, quelle poste davanti alle cascate di Sandsfossen e quelle in mare davanti alla foce del fiume. Riuscì a trasformare la pesca al salmone da pesca per l’approvvigionamento alimentare in una attività sportiva. Purtroppo dopo la sua scomparsa tutto tornò come prima e nuove trappole e reti cominciarono a comparire.


the crossing was on board a small ferry; now you have to cross a bridge instead. Suldalslågen is the most important river in the area for fishing Atlantic salmon. The salmon running up the Suldalslågen are among the biggest in South Norway, comparable to the salmon of the stocks from North Norway. The fishing record goes back to 1913, when a 34-kg specimen was caught. Specimens of Atlantic salmon around 20 kg are caught every year, with a high percentage of the running specimens over 10 kg. Experts believe that the reason why this stock has evolved in size and power is the presence of the falls, Sandsfossen, an obstacle which could be surpassed only by salmon of a certain size and power, before running stairs were built. The river’s water capacity is regulated by a hydroelectric power plant upstream and this is the reason why it is fishable almost all the time in its 22 km where fishing is permitted. These 22 km are subdivided into 29 areas where about 65 holes of salmon’s stay are spotted. HYDROELECTRIC POWER PLANTS The considerable quantities of water of Suldal’s river system pushed the Norwegian Parliament to approve ample plans for a series of hydroelectric power plants at Røldal and Suldal in 1962,and then in 1974 for Ulla-Forre, the biggest project of hydroelectric power implemented in Norway till today. The construction of the plants involved several rivers of the area and “altered” their capacities and the temperature of the water. Anyway, the levels which allowed the salmon to run and spawn are guaranteed. Unfortunately, this makes the water of the river a bit more acidic and slightly colder in summer, which can be potentially dangerous for the fish in the river. To prevent eventual decreases in wild specimens, in 1991 the association of landowners who have fishing rights on the river, implemented a pond in the town of Vasshus. In the pond some 50,000 young salmon are born every year as parrs, which will increase the population in the river. These specimens are cut at the fatty fin, so as to monitor them and distinguish those which were born in captivity. They were introduced to the stage of parrs, so that they would familiarize themselves with the environment and memorize the olfactory imprinting which happens before smoltification, as this will enable them as adults, to find the way back home for reproduction. HISTORY The Suldalslågen is full of history. In 1283 the bishop of Arne wrote a letter to the canons of Stavanger’s cathedral, to give them the farm, Fakstad, on the Suldalslågen, in the Rogaland county. The ownership was provided with the fishing rights at the bottom of the Sandsfossen, a necessary stop for salmon, which usually (then and now) stay right in the hole next to the fall in the period of the reproductive


LA PESCA

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Sul Suldalslågen è possibile pescare sia a spinning sia con la mosca. Per quanto riguarda la pesca a mosca, essendo un fiume di grosse dimensioni e di notevole portata, è consigliabile usare una canna a due mani di 14’ o 15’ piedi. Io in particolar modo adotto la tecnica di lancio Underhand ed uso una 15’ che lancia shoting-head di 37 grammi. Alterno le azioni di pesca con code intermedie a code con doppia o tripla densità di grado di affondamento floating/2 o 2/4 o I/2/4 in base alla situazione di pesca che devo affrontare. Il livello del fiume rimane sempre pescabile, anche nei momenti di scarse precipitazioni, considerando che, in giorni prestabiliti, dalla centrale idroelettrica posta a monte viene rilasciata acqua. I giorni e gli orari del rilascio sono disponibili anche in rete. A queste code abbino polyleader intermedi, sink o fast sink sempre in funzione del livello e delle zone. Per quanto riguarda le mosche, nel periodo di fine agosto uso delle tube fly montate su tubo di circa 3 cm con amo triplo

di colore nero verde, tipo green highlander o nero arancio in classico stile templedog per una lunghezza totale della mosca di circa 6/7 cm. Come ormai in quasi tutti i fiumi norvegesi anche sul Suldalslågen si sono adottate delle restrizioni per le catture, sia in termini numerici sia in termini di misura. La misura minima è di 35 cm. Tutti i capi selvatici di salmone atlantico femmina oltre i 75 cm devono essere rilasciati, così pure tutti i pesci che hanno trascorso l’inverno nel fiume detti “støing” in norvegese o Kelt in Inglese. La quota giornaliera è di due capi. Anche le trote di mare sono protette e vanno rilasciate. Tutte le catture, anche quelle rilasciate, vanno registrate dichiarando misura, peso e luogo dove si è catturato, oltre al tipo diesca usata. Per il rilascio dei permessi e perle informazioni su dove alloggiare si può consultare il sito www.suldalslagen.com


run. The canons immediately installed traps to catch the salmon in the rich pool of Sandsfossen. That action gave rise to a very long dispute, documented in the archives of the county, between the local farmers and the monks of the Halsnøy monastery, who owned lands and fishing rights in those areas. In 1862, there was the last chapter of the legal battle between the owners of the fishing rights and the local farmers, who competed for almost 600 years for the rich fishing rights in the vicinity of the Sandsfossen, with the fishing rights assigned to the local farmers. Towards the end of the 17th century, Suldalslågen like the best Norwegian-run rivers, was the destination of English lords and gentlemen. One of these, Sir Walter E. Archer, succeeded with his diplomatic skills, in the 40 years from 1884 to 1924, to persuade all landowners to remove the nets and traps set for salmon along the Suldalslågen, before Sandsfossen and at sea, before the mouth of the river. He managed to transform salmon fishing from fishing for food supply to a sporting activity. Unfortunately, after his death everything was the same as before and new traps and nets began to appear. FISHING On the Suldalslågen you can both spin and fly fish. As regards fly fishing, as it is a huge river with a considerable capacity, a 14 or 15-feet two-hand rod is recommended. Personally, I adopt the Underhand casting technique and use a 15-feet, which casts 37-gram shooting-heads. I alternate fishing actions with intermediate tails and double or triple- density tails floating/2 or 2/4 or I/2/4, based on the fishing situation I am dealing with. The level of the river always remains fishable even in the moments of scarce rainfall, considering that on preset days water is released by the hydroelectric power plant situated upstream. The days and times of release are available online too. I combine these tails with intermediate poly-leaders, sink or fast sink according to the level and area. As concerns flies, in late August I use tube flies mounted on a tube of about 3 cm with a triple black-green hook, green highlander type or orange-black in classical temple dog style for a total length of the fly of about 6/7 cm. Like on almost all Norwegian rivers, on the Suldalslågen catches are limited both in number and size. The minimum size is 35 cm. All wild specimens of female Atlantic salmon over 75 cm must be released, as well as all fish which have spent the winter in the river, called “støing” in Norwegian or Kelt in English. The daily rate is two specimens. Sea trout are preserved too and they are released. All catches, including released fish, must be labeled with size, weight and place of catch, as well as type of bait used. For licence and information on accommodation, you can consult the website www.suldalslagen.com




r e l b r a M a e k i L di Federico Caloi

I colori della British Columbia e la purezza dei fiumi canadesi, si sa, rappresentano la massima espressione a cui un pescatore possa ambire. La magia e l’incanto di un lungo viaggio però svaniscono quando ci si sveglia e ci si ritrova a casa. Alimentare un sogno e vivere una passione significa cercare ogni giorno nuove sfide e l’Adige rappresenta fortunatamente quanto di meglio ci possa essere per dare sfogo all’immaginazione di un pescatore a mosca a due mani. Ci vuole tanto amore per sfidare questo fiume, spesso così avaro ma anche capace di essere incredibilmente generoso. Il dio del fiume, a volte assente, a volte tanto magnanimo, sembra voler ricordare al prode pescatore che la pesca, così come la vita, è fatta di sacrifici e di appuntamenti. Succede allora che viverci ad una manciata di chilometri possa anche diventare una fortuna. Certe mattine di gennaio, quando la temperatura a stento raggiunge lo zero e la nebbia copre una città assonnata, capita di scendere sul ciottolato del fiume con la stessa emozione ed aspettativa che si può vivere percorrendo le strade sterrate che salgono lungo il corso del Copper river in British Columbia. Ci vuole fantasia, ci vuole

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immaginazione certo, forse un pizzico di pazzia. In una parola, ci vuole amore. Eppure mentre l’acqua livida e trasparente scende gelida scaricando la propria arroganza lungo il filo di corrente sulla sponda opposta, camminando sui sassi ghiacciati del greto del fiume, chiudo gli occhi e mi sembra di essere lassù. Non c’è fretta. Non c’è competizione. Quelle mattine respiro solo pace. E sogno. Sogno pesci mitologici e catture leggendarie. Spesso rimangono tali. Ma quei sogni sono il sale della nostra passione. Dalle nostre parti ci chiamano Marbler, cacciatori di marmorate. Il Marbler è un profeta, quello che vive di fede predicando teorie e catturando spesso niente. Forse però tutti i veri pescatori a mosca sono Marbler. Osservi il fiume, stabilisci l’assetto giusto e affronti la pool ogni volta con rinnovata speranza. Curi i dettagli. In una parola, credi. Un lancio, due lanci, mille lanci. Sondi la buca. Invochi il tuo pesce, a volte ti ritrovi a parlargli. In realtà stai parlando da solo, sussurrando a te stesso. Il freddo si impadronisce dei tuoi muscoli anche quando, seduto su un grosso sasso, accendi un sigaro e ammiri il tuo fiume. Un pietra incastonata in una


The colors of British Columbia and the purity of Canadian rivers represent the utmost expression of a fisherman’s dreams, as everyone knows. The magic and fascination of a long journey disappear, however, when you wake up and find yourself at home. Nurturing a dream and living a passion means looking for new challenges every day, and the Adige River is fortunately the best place that the imagination of a two-hand fly fisherman can vividly dwell on. You need a lot of love to defy this river which is often so mean, but also so capable of being incredibly generous. The god of the river, sometimes absent and at times magnanimous, seemingly wants to remind the valiant fisherman that fishing, just like life, is made up of sacrifices and opportunities. So much so that anyone living just a few kilometers away can be considered lucky. Some mornings in January, when the temperature hardly reaches zero degrees and the fog covers a sleepy town, you may happen to walk down the cobbled river trail with the same emotion and expectation you would feel if you went along the unpaved roads on the banks of the Copper River. You need creativity, of course imagination, and perhaps a bit of folly. In one word, you need love. And yet, while the livid and transparent water flows icy, unloading its arrogance along the electrical cable of the opposite bank, while walking on the iced stones of the pebbly riverbed, I close my eyes and imagine that I am up there. There is no haste. There is no competition. Those mornings I only breathe peace, and dream. I dream about mythological fish and legendary creatures. They often stay as such – just dreams. However, they are the salt of our passion. Over here they are called Marblers, marble hunters. The Marbler is a prophet, the man who lives on faith, preaching theories and receiving, most of all, nothing. However, all true fly fishermen may be Marblers. You observe the river, establish the right arrangement and then face the pool every time with new hope. You see to the details. In one word, you believe. With one cast, two casts, a thousand casts, you explore the hole. You beg your fish, sometimes finding yourself talking to it. Actually, you are talking to yourself, whispering to yourself. The cold seizes your muscles even when sitting on a big stone, and you light a cigar and admire your river. It is like a stone embedded in a wonderful city. After that you grab your sword again and immerse yourself with renewed confidence in new arduous challenges. You draw a snap, lay a poke, and make a single spey hiss. You do everything perfectly, but nothing happens. Nevertheless, the secret of a fly fisherman is never to surrender, keeping the fire of passion alive. It thus happens at the millionth cast, while you are following the drift almost with resignation, the god of the river looks down on you and decides to reward your faith. The tail stops, you let the reserve go off and lift the rod. The song of the reel can work miracles and reactivates

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città meravigliosa. Poi riprendi in mano la tua spada e ti immergi con rinnovata fiducia in nuove improbe sfide. Disegni uno snap, appoggi un poke, fai sibilare un single spey. Esegui tutto perfettamente ma non succede niente. Ma il segreto di un pescatore a mosca è quello di non mollare mai senza perdere il fuoco che alimenta la passione. Capita così che al milionesimo lancio, mentre segui la deriva quasi rassegnato, il dio del fiume ti guarda e decide di premiare la tua fede. La coda si inchioda, lasci andare la riserva e alzi la canna. Il canto del mulinello sa fare miracoli e riattiva circolazione e pensieri scatenando l’adrenalina. In fondo alla pool, un lingotto d’argento salta scaricando sulla tua vetta la propria voglia di libertà. Inconsciamente vorresti che quel combattimento non finisse mai, vorresti congelare l’attimo e viverlo in eterno. E’ la pesca. Personalmente adoro perdermi nel freddo della nebbia e fondermi con le acque del mio fiume. Trasmette pace e serenità e non importa quante catture o la dimensione dei pesci. Non c’è gara contro niente e contro nessuno, c’è solo ricerca, ricerca della giornata perfetta, della marmorata, del pesce dei sogni, quello preso a casa tua, quello che poi, viene a trovarti nei sogni notturni. Quelli belli. L’Adige di fondo valle, non è solo gelide mattinate invernali. Quando a primavera le temperature si scaldano, cambiano gli scenari. Ma il vero Marbler è sempre presente. Indomito, alla scoperta del sacro Graal. Il colore dell’acqua diventa verde smeraldo e le ultime ore serali possono regalare magia. Sul calar della sera quando si placa il vento e lungo la piana del grande fiume si ode il lento risveglio degli uccelli, accompagni lo swing di un calibrato lancio spey con rinnovata aspettativa. Sul cambio di luce, capita certe sere, di prevedere la ferrata decisa. Avviene quasi sempre là in fondo, a fine deriva, quando la coda si raddrizza. Spesso se ne vanno, e come per ogni pescatore, sono sempre le migliori. Ma sono tutti pesci meravigliosi, sia quelli che restano nell’immaginario, sia quelli che si lasciano rubare qualche scatto per la memoria delle calde serate estive che arriveranno. A volte mi capita di chiudere gli occhi e di ritrovarmi, per un attimo, lassù dove osano le aquile dalla testa bianca e dove gli orsi bruni scendono alla ricerca di cibo per la prole. Quando li riapro però, sono a casa. E sono felice lo stesso. Nel regno delle marmorate. Territorio di Marbler. Uomini di coraggio e di passione. Pescatori veri. Il sincronismo ritmato di ciascun lancio scandisce il tempo e ci accompagna sino all’arrivo della calda estate. Quando il grano è maturo ed i campi incolti di papaveri arricchiscono di rosso la tavolozza dei colori, il coup de soir avviene in compagnia delle stelle mentre la luna sta a guardare adagiata sulle meravigliose colline veronesi. Swinging under the moon. Qualora, a seguito di improvvise piogge o del rapido scioglimento delle nevi, le acque si colorano impedendoci di inseguire sogni e prede, a venirci in aiuto però è la conformazione e la natura del

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your circulation and thoughts, setting the adrenalin free. At the bottom of the pool, a silver bar jumps, unloading its desire for freedom from your tip. Without realizing it, you wish that the fight would never end,and you would like to freeze that moment and live it forever. That’s what fishing is. Personally, I love getting lost in the cold fog and blending into the water of my river. It transmits peace and serenity, no matter how many fish I catch and what size they are. There is no competition with any fish and anybody. There is just a searching: for marble trout, the fish of your dreams, the one you catch at your house and visits you in your pleasant night dreams. The valley floor of the AdigeRiver is not just icy winter mornings. When temperatures get higher in spring, sceneries change. But the true Marbler is always present,untamed, and in search of the Holy Grail. The color of the water becomes emerald green and the last hours of the evening can be magical. Before nightfall,

when the wind calms down and you hear the slow awakening of the birds along the plane of the big river, you follow the swing of a calibrated speycast with new expectations.When the light changes, on some evenings the decisive bite can be predicted. It happens almost every time over there, when the drift is ending and the tail gets straight. They often disappear and for every fisherman those are always the best. However, they are all wonderful fish which remain in the unconscious as well as in some shoots you make for the recollection of the warm summer evenings to come. Sometimes I happen to close my eyes and find myself just for a while, up there where bold eagles dare and where brown bears come in search for food for their offspring. When I open the eyes again, I am at home instead. And I am happy all the same in the reign of marble trout, and in the domain of Marblers who are men of courage and passion and true fishermen.

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nostro straordinario paese. Come ogni buon sognatore allora indirizziamo la prua a Nord e nel buio del mattino percorriamo strade deserte alla ricerca della marmorata di montagna. Il Trentino e l’alto Alto Adige offrono opportunità imperdibili in ambienti fiabeschi. Sarca, Isarco e Avisio sono mete ambite in grado di regalare giornate memorabili respirando il profumo intenso degli abeti rossi di montagna. Si cambiano armi e strategie. La poderosa canna a due mani lascia il posto al fioretto della canna da secca o da ninfa. Si va alla ricerca del sasso magico, del giusto giro d’acqua e della correntina tra due massi. L’approccio ricorda quello degli indiani seminole, ma sovente fa la differenza. Le acque sono limpide e trasparenti, quasi da bere. Un passo alla volta si affrontano e aggirano ostacoli, come nella vita. Uno dopo l’altro, senza tralasciarne nessuno. Al centesimo sasso salta fuori la marmorata regina, quella di torrente. E si rinnovano le stesse emozioni: Marbler on the rocks. Il canto del fiume e i sassi dorati accompagnano spensierate giornate di pesca che spesso si chiudono cercando il pesce dei sogni lanciando voluminose imitazioni di sedge sotto i rami cadenti degli abeti che cercano

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refrigerio nelle fresche acque del torrente. Quando ormai è buio un buon sigaro e una birra ghiacciata lasciano ai ricordi un'altra giornata di pesca trascorsa in quell’elemento che ci fa essere uomini migliori: il fiume. Chiudo per un attimo gli occhi e mi lascio addormentare cullato dai sogni. Quando poi mi risveglio è quasi Natale, fa tanto freddo e le strade là fuori intonano melodie che mi riportano bambino. Ravvivo il fuoco del camino e mi stringo nel caldo maglione di lana merinos sorseggiando un té caldo dalla tazza nera fumante raffigurante l’occhio di una steelhead che stringo tra le mani in cerca di un conforto. Dalle punte nervose delle fiamme rosso vivo escono i ricordi: mattine fredde trascorse in riva al fiume, pesci presi e perduti, un numero incalcolabile di lanci e di speranze lanciate nel vento. Danzano intorno al fuoco i ricordi, riavvolgendo il nastro. Fanno compagnia, indirizzano la strada e tracciano rotte future. E’ tempo di aprire l’armadio segreto e di preparare le armi e affinare strategie. E’ tempo di buoni propositi, una nuova stagione sta per iniziare. Bisogna farsi trovare pronti. Fuori nevica ma la sveglia è già puntata. Like a Marble, marbler in the sky.


The rhythmic synchronism of each cast accompanies us till the arrival of the warm summer. When the wheat is ripe and the uncultivated fields of poppies add their redness to the color palette, the coup de soir,the swinging under the moon,comes about in the company of the stars, while the moon keeps watch, leaning on the marvelous hills around Verona. If due to sudden rains or to the rapid melting of snow,the water turns a shade of color which prevents us to chase our dreams and preys, the shape and the nature of our amazing country come to our aid. Like every good dreamer, we then direct the prow northward and in the dark of the morning we go along deserted roads in pursuit of mountain marble trout. Trentino and the northern Alto Adige offer unmissable opportunities in a fabulous environment. The Sarca, Isarco and Avisio rivers are coveted destinations where you can have unforgettable days breathing the intense scent of mountain spruces. You change weapons and strategies. The mighty two-hand rod gives way to the foil of the dry fly or nymph rod. You go looking for the magic stone, the right water bend and the small current between two rocks. The approach recalls that of the Seminole Indians, but it often makes a difference. The water is crystal clear, almost for drinking. Obstacles are dealt with and bypassed step by step, like in life,one after the other without neglecting any of them. At the hundredth stone appears the marble trout, the mountain trout. And the same emotions are renewed: Marbler on the rocks. The song of the river and the golden stones accompany cheerful fishing days, which often end up looking for the fish of your dreams, casting voluminous imitations of sedges under the falling branches of the spruce which seek some refreshment in the fresh water of the creek. When it is already dark, a good cigar and an iced beer archive in your memory another fishing day spent in that element which makes us better people: the river. Closing my eyes for a moment I fall asleep, lulled by dreams. When I wake up it is almost Christmas. It is very cold and the roads out there start to sing melodies that bring me back to my childhood. I whip up the fire of the fireplace again and cling to my warm merino wool sweater, sipping a warm tea from the piping hot black cup depicting the eye of a steelhead which I grip, seeking comfort. My recollections issue from the nervous tips of the bright red flames: cold mornings spent by the riverside, fish caught and lost, an incalculable number of casts and hopes blown in the wind. The recollections dance round the fire, rewinding the tape. They keep me company, give me directions and trace future routes. It is time to open my secret wardrobe, prepare my arms and refine my strategies. It is time for good intentions since a new season is about to start.We must be ready. It is snowing outside, but the alarm clock is already set. Like a Marbler, marbler in the sky.

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A DAY iN THE

s a m a h a B by Greg Smith

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I love fishing with guides because a day spent with a good guide can teach you a lot of things which are much more precious than the daily rate or the photos taken with the fish in your arms. Many of my favorite guides live and work in The Bahamas. You will certainly enjoy the moment when you are looking at the flats in The Bahamas with these boys who are really experts in organization, even when the casting and fishing conditions are truly hard, or there are problems at the last minute.They always

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have the right suggestion at the right moment. Personally, I am fond of bonefish fishing. These fish suffer from a serious form of anxiety linked to the intense predatory pressure and are always on the move. Since they are fished in shallow flats where you don’t cast till you spot a fish, a fisherman has just a few seconds for an extremely accurate presentation. Only neurosurgery or day trading could be more demanding. In one of my recent travels to The Bahamas, more precisely


Adoro pescare con le guide, perché una giornata trascorsa con una buona guida può insegnarti cose molto più preziose della loro tariffa giornaliera o delle foto scattate con il pesce in braccio. Molte delle mie guide preferite vivono e lavorano alle Bahamas. È difficile non godersi il momento in cui stai guadando le flats delle Bahamas con loro, veri maestri nell’organizzazione, anche quando le condizioni di lancio e di pesca sono veramente difficili o ci sono problemi all’ultimo minuto. Loro hanno sempre il consiglio esatto al momento

giusto. Personalmente sono un appassionato di pesca al bonefish. Questi pesci soffrono di una grave forma di ansia legata all'intensa pressione predatoria e sono sempre in movimento. Poichè questo tipo di pesca è fatta su flats poco profonde in cui non si lancia fino a quando non viene avvistato un pesce, un pescatore ha solo pochi secondi per fare una presentazione dell'artificiale estremamente accurata. Solo la neurochirurgia o fare l'agente di borsa potrebbero essere più impegnativi.

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to Grand Bahama Island, I was impressed both by the quality of fishing and the luxurious arrangements. I also had the opportunity to fish in one of those famous schools with more than 200 fish ready to bite. Even if our movements in the water usually scare these intelligent creatures, surprisingly every one of us caught several fish before the school scattered.Nothing can be taken for granted in this type of fishing, which gives you moments that will be impressed forever in your mind.

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The tail was completely stretched out. I looked at the fly on the water, and it was a Crazy Charlie. There was a jerk and my mind speeded up. The Bonefish was on the fly. . . I have it. . . I am hooking it! Three kilos of muscles cross the flat, the water swells‌in the end I kneel down before I set it free. When you touch a bonefish, the encounter is complete,and you feel that their life is simple and devoid of artificial construction.This is perhaps what pushes you to connect with them.


In uno dei miei recenti viaggi alle Bahamas, e precisamente sull'isola di Grand Bahama, sono rimasto colpito sia dalla qualità della pesca, sia dalle lussuose sistemazioni. Mi è capitato anche di pescare in una di quelle famose school con più di 200 pesci pronti ad abboccare. Anche se solitamente il nostro movimento nell'acqua dovrebbe spaventare queste creature intelligenti, sorprendentemente abbiamo catturato diversi pesci ciascuno prima che la school si disperdesse. Niente è scontato in questa tecnica di pesca, che ti regala

attimi che rimarranno impressi per sempre nella tua mente. La coda era completamente stesa, ho guardato la mosca in acqua, era una Crazy Charlie. Ho sentito uno strattone. I miei pensieri scorrevano veloci. Il Bonefish era sulla mosca. Ce l'ho... sto ferrando! Tre chili di muscoli attraversano la flat, l'acqua si gonfia… alla fine mi inginocchio per cullarlo prima di rilasciarlo. Quando tocchi un bonefish l'incontro è completo. E senti che la loro vita è semplice, priva di costruzioni

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My favorite guide in The Bahamas is called Ebbie. He has worked in these flats for 30 years, and if he likes you, he will sing for you while he is driving the boat. Ebbie spots fish that most people cannot see and he perfectly knows what to do to catch fish in any moment of the day and under any weather condition. Once I asked him what his secret was, he answered that it could be summarized in three points:

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• You must be patient with yourself, and self-esteem must be high to catch the bonefish. In other words, leave the problems behind and just recall good things. • Do not let the fish make fun of you. Be sly. • You must keep the fly on the move once it is in the water, and even afterwards when it is at the bottom of the flat. This is all that matters. You can bring Ebbie’s recommendations with you on the boat.


artificiali, forse è questo che ti spinge a connetterti con loro. La mia guida preferita alle Bahamas si chiama Ebbie, lavora in queste flats da 30 anni, se gli sei simpatico canterà per te mentre conduce la barca. Ebbie individua pesci che la maggior parte della gente non può vedere e sa esattamente cosa c’è da fare per pescare a tutte le ore del giorno e in qualsiasi condizione atmosferica. Una volta gli ho chiesto quale fosse il suo segreto, mi ha

risposto che tutto si poteva riassumere in tre punti: • Devi avere pazienza con te stesso, l'autostima deve essere alta per catturare il bonefish. In altre parole, lascia che i problemi ti scivolino addosso e ricorda solo le cose buone. • Non lasciare che il pesce ti prenda in giro, sii astuto. • Devi mantenere la mosca in movimento una volta che è in acqua e anche dopo quando è sul fondo della flat. Questo è tutto ciò che conta, dammi retta. Porta i consigli di Ebbie con te ogni volta che vai a pescare.

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