H2O MAGAZINE ITALY - SUMMER 2024

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EXPERIENCES

• INCA TROUT

• TANARO RIVER

• LABRADOR

• A MONTH IN SCOTLAND

• FLYFISHING IN LAPLAND

• SLOVENIA: MOST NA SOČI

• CUBA - CAYO PAREDÓN GRANDE

COLLECTOR’S PAGES

• FISHING AND ART: IL ROMANTICISMO NELL’ARTE DELLA PESCA

• HISTORY: DOTT. MOTTRAM E J.W.DUNNE

www.h2oflyfishing.com

Cover: fotografia di Alberto Zanghieri

Giorgio Cavatorti

H2O anno XVII Giugno 2024

Direttore Responsabile

Sara Ballotta

Direttore Editoriale Giorgio Cavatorti

Redazione

Giorgio Cavatorti Via Verdi,30 42027 Montecchio Emilia (RE) e-mail: info@cavatortigiorgio.it

Hanno collaborato a questo numero: Francesco Baccini, Frank Jones, Georg Mc Perry, Bruno Micheletti, Gerry Murphy, Paul Philips, Riccardo de Stabile

Art Director Giuditta Soavi giuditta.soavi@gmail.com

Collaborazione Grafica Omar Gade

Stampa:

“Bona Digital Print Srl.” Torino

Fotografi di Redazione: Alessandro Seletti, Alberto Zanghieri

Social Media Manager: Fulvio Oliva

Traduzioni:

Rossella Catellani, Elisabetta Longhi

Autorizzazione Tribunale di Bologna n°8157 del 01/02/2011 Poste Italiane spa- Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - aut. Roc N°20825 del 10/03/2011 - DCB Bologna

Una copia € 14,00 Arretrato € 14,00

Copyright © 2008 Tutti i diritti sono riservati, è vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione della Redazione. Fotografie e manoscritti non richiesti non vengono restituiti. Per qualsiasi informazione inerente i viaggi trattati nel magazine, vi invitiamo a contattare la Redazione.

The spring fair season is coming to an end, it's time to plan next spring's trips. We open this summer issue with an article on Brook trout fishing in Labrador, a wonderful place we will explore next summer, and we continue with some very interesting destinations such as Cuba, Peru, Scotland and Slovenia. An article on fishing in the Tanaro river, a wellknown stream in Piedmont, highlights the interesting quality of the Italian offer. In fact, many fishermen came this year from different countries to fish in Italy, a sign that we too are slowly entering the international fly fishing market. The French and English editions of h2o magazine are growing, thanks also to the new interactive online platform from which you can directly access the sites linked to the online magazine.

Enjoy your reading

La stagione delle fiere primaverili volge al termine, è tempo di pianificare i viaggi della prossima primavera. Apriamo questo numero estivo con un articolo sulla pesca delle Brook trout in Labrador, destinazione spettacolare in cui andremo la prossima estate, e proseguiamo con alcune mete molto interessanti come Cuba, il Peru, la Scozia e la Slovenia. Un articolo sulla pesca nel fiume Tanaro, noto torrente del Piemonte, segnala la qualità interessante dell’offerta Italiana. Sono stati infatti tantissimi i pescatori venuti quest’anno da diversi paesi a pescare in Italia, segno che anche noi piano piano stiamo entrando nel mercato della pesca a mosca internazionale. Le edizioni francese e inglese di h2o magazine sono in crescita, grazie anche alla nuova piattaforma online interattiva da cui si può accedere direttamente ai siti collegati alla rivista online.

Buona lettura

Giorgio Cavatorti info@cavatortigiorgio.it

incA Trout

Di Giorgio CAvAtorti

Il Perù è noto per la pesca al marlin, al tonno e ad altri giganti di acqua salata, ma nelle Ande si trova una grande qualità di pesca alla trota iridea. Questi pesci, apprezzati dai pescatori di tutto il mondo per il loro spirito combattivo, non sono originari delle Ande. Nel 1939 la trota iridea fu portata dal Canada e rilasciata nel lago Titicaca e in alcuni fiumi e laghi vicino alla Valle Sacra. L'idea era quella di creare una nuova fonte di proteine per gli abitanti degli altipiani, poveri di cibo. Poco dopo questi esperimenti di introduzione, il governo peruviano iniziò la costruzione di allevamenti di trote iridee lungo le rive di numerosi fiumi di montagna. La trota iridea e la trota fario entrarono nei fiumi peruviani anche da altri paesi confinanti con il

Perù, pesci rilasciati o allevati nei paesi vicini con lo stesso obiettivo. Anche le Ande cilene furono seminate con trote fario e iridee allo scopo di creare una risorsa sia per la pesca sportiva e ricreativa sia per offrire proteine. Tramite navi a vapore, che hanno reso possibile il trasporto di pesci vivi per la prima volta, tutte le Ande sudamericane e molti altri bacini idrici sono stati ripopolati da trote. Le specie ittiche peruviane native non hanno sofferto dell'arrivo della trota. Le popolazioni di karachi e suche sono ancora fiorenti e questi pesci sono nei menu di molti ristoranti andini insieme a piatti di trucha, (trote): vengono pescati commercialmente con reti e anche coltivati in allevamenti. Le trote trapiantate hanno portato grande beneficio per il

Peru is known for its good spots for fishing marlin, tuna and other saltwater giants, but great quality rainbow trout fishing is found in the Andes. These fish, prized by fishermen around the world for their fighting spirit, are not native to the Andes. In 1939 rainbow trout from Canada were released into Lake Titicaca and some rivers and lakes near the Sacred Valley. The idea was to create a new source of protein for food-poor highlanders. Shortly after the introduction of these experiments, the Peruvian government began the construction of rainbow trout farms along the banks of numerous mountain rivers. Rainbow trout and brown trout also entered Peruvian rivers from other countries bordering Peru, as fish released or bred in neighboring countries with

the same objective. The Chilean Andes was also seeded with brown and rainbow trout to create a resource for sport and recreational fishing as well as to provide protein. Via steamships which made it possible to transport live fish for the first time, the entire South American Andes and many other bodies of water were repopulated with trout. Native Peruvian fish species did not suffer from the trout's arrival. Caught commercially with nets and also grown in farms, populations of karachi and suche are still thriving and these fish are on the menus of many Andean restaurants along with dishes of trucha (trout). The transplanted trout have proven to be of great benefit to Peru, thriving in the upper Urubamba and adjacent river systems, as well as in

some of the high mountain lakes. The Apurimac River south of Cuzco has good trout fishing, and further south around Kesheshachaca, there are numerous small lakes offering excellent trout. These fish can reach up to 10 pounds. Fishing guide services mostly in the Cuzco area, are quite rare but are slowly growing. Peru has a lot to offer, in addition to trout fishing. First and foremost the capital, Lima, on the central coast facing the Pacific Ocean, is the center of transport, culture and economy, as well as a social, political and tourist point of reference. Its hotel infrastructure is well organized

and offers every type of comfort. Known as "the city of kings," Lima is the most important city in the country with a rich pre-Inca, Inca, colonial and modern history, and a great combination of tradition, culture, tourism, gastronomy and entertainment. In Lima the mix of cultures is always present. Nothing exemplifies it better than the numerous museums, including the National Museum and the Rafael Larco Herrera Archaeological Museum located in the Pueblo Libre district. Also very interesting is Peru’s Museum of Gold and Weapons of the World located in Surco, where pieces of gold, silver,

Perù, prosperano nell'alto Urubamba e nei sistemi fluviali adiacenti, nonché in alcuni dei laghi di alta montagna. Il fiume Apurimac a sud di Cuzco ha una buona qualità di pesca alla trota, e più a sud, intorno a Kesheshachaca, ci sono numerosi piccoli laghi che offrono ottime trote. Questi pesci possono raggiungere dimensioni fino alle 10 libbre. I servizi di guida per la pesca, la maggior parte nella zona di Cuzco, sono abbastanza rari ma piano piano stanno crescendo. Il Perù ha molto da dare, oltre alle pesca alla trota; innanzitutto la capitale, Lima, nella costa centrale di fronte all'Oceano Pacifico. Lima è il centro dei trasporti, della cultura e dell'economia, nonché punto di riferimento

sociale, politico e turistico. La sua infrastruttura alberghiera è ben organizzata e offre ogni tipo di confort. È la città più importante del paese, nota come "la città dei re", con una ricca storia pre-Inca, Inca, coloniale e moderna, una grande combinazione di tradizione, cultura, turismo, gastronomia e divertimento. A Lima il mix di culture è sempre presente, nulla lo esemplifica meglio dei numerosi musei, tra cui il Museo Nazionale e il Museo Archeologico Rafael Larco Herrera situato nel distretto di Pueblo Libre. Molto interessante anche il Museo Oro del Perù e Armi del Mondo, situato a Surco, dove si trovano pezzi d'oro, argento, rame e tessuti, oltre alla collezione di armi. Inoltre nelle vicinanze

copper and fabrics are found, in addition to the collection of weapons. Furthermore, in the vicinity of Lima there are some of the most spectacular fishing locations in the country. If trout is the goal, you can start first with the Canete Valley. Here there are wonderful lagoons and lakes with excellent fishing quality and little pressure from local fishermen. You can organize yourself or choose to hire a guide to accompany you. The area is interesting as it also offers excellent places to eat typical food. It is an excursion that can also be extended for a couple of days. It should be remembered that Peru was the cradle of the Inca civilization, one of the largest native American peoples. The Inca civilization unified, peacefully

conquering or annexing, most of the western territories of South America. The language and religion of the empire were imposed on each conquered people who, in turn, enriched the Incas with their culture. Cuzco is also worth seeing, as it has been for many, the most beautiful city in Peru because of its historic center and the numerous ruins in the surrounding area. These archaeological sites are easily reachable by minivans organized by the many tourist agencies located in the lanes near Plaza de Armas. Peru is a classic destination where you can certainly have quality fishing like in other countries that are more famous for this sport. Above all, however, it is a place where the whole family can be satisfied.

di Lima ci sono alcune delle località di pesca più spettacolari del paese. Se la trota è l’obiettivo, si può iniziare con la Valle di Canete. Qui ci sono meravigliose lagune e laghi con un’ ottima qualità di pesca e poca pressione da parte di pescatori locali. Ci si puoi organizzare da soli o scegliere di assumere una guida per farsi accompagnare. La zona è interessante in quanto offre anche ottimi luoghi per mangiare cibo tipico. E’ un’escursione che può anche essere prolungata per un paio di giorni. Va ricordato che il Perù è stato la culla della civiltà Inca, uno dei maggiori popoli nativi americani. La civiltà Inca unificò, conquistando o annettendo pacificamente, la maggior parte dei territori

occidentali dell'America del Sud. A ogni popolo conquistato venivano imposti l'idioma e la religione dell'impero. A loro volta, gli Inca si arricchivano della cultura dei popoli annessi. Da vedere anche Cuzco, per molti la città più bella del Perù, sia per il suo centro storico, sia per le numerose rovine presenti nei dintorni. Questi siti archeologici sono facilmente raggiungibili con minivan organizzati dalle molte agenzie turistiche presenti nei viottoli vicino Plaza de Armas. Il Perù è una classica destinazione dove si può sicuramente avere una qualità di pesca come in altri paesi più famosi per questo sport, ma soprattutto un luogo dove accontentare tutta la famiglia.

ultimate salmon fishing experience in Iceland

Thverá/Kjarrá provides some of the best salmon fishing in not the world! And with coastal netting banned, the only ascending fish are the natural, rushing waterfalls and your salmon fly.

Tanaro

River

Francesco Baccini

Il fiume Tanaro, uno dei principali fiumi in Italia, scorre attraverso la regione del Piemonte nella parte nordoccidentale del Paese. Questo fiume ha la sua sorgente nelle Alpi Liguri vicino al confine con la Francia e prosegue verso est attraverso la regione del Piemonte nel nord Italia. Alla fine si unisce al Po nei pressi della città di Alessandria. Attraversa paesaggi pittoreschi, tra cui valli, vigneti e aree agricole, e ha una lunghezza di circa 276 chilometri. Vari affluenti alimentano il Tanaro lungo il suo corso, tra cui i fiumi Bormida e Stura di Demonte. Ha avuto storicamente un'importanza significativa per l'agricoltura e il trasporto della regione. Attraversa un'area nota per i suoi vigneti e l'agricoltura, contribuendo all'economia locale. Il fiume ha anche giocato un ruolo nel trasporto e nel commercio in passato. La valle del Tanaro è nota per la sua bellezza naturale, con colline ondulate, foreste e pittoreschi paesi e villaggi lungo le sue rive. È inoltre una meta turistica popolare per l'escursionismo e le attività all'aperto. Come per molti fiumi in Europa, sono stati fatti notevoli sforzi

The Tanaro River is one of the major rivers in Italy, flowing through the Piedmont region in the northwestern part of the country. The Tanaro River originates in the Ligurian Alps near the border with France and flows eastward through the Piedmont region of northern Italy. Eventually, it joins the Po River near the town of Alessandria. The river crosses picturesque landscapes, including valleys, vineyards, and agricultural areas, and stretches approximately 276 kilometers. Several tributaries feed into the Tanaro River along its course, including the Bormida and Stura di Demonte rivers. Historically, this river has been significant for the region's agriculture and transportation, passing through areas renowned for vineyards and agriculture, thereby contributing to the local economy. Additionally, the river

has played an important role in transportation and trade in the past. The Tanaro River valley is renowned for its natural beauty, characterized by rolling hills, forests, and charming towns and villages along its banks. The river valley is also a popular destination for hiking and outdoor activities. Like many rivers in Europe, efforts have been made to protect the ecological health of the Tanaro River. Various conservation and restoration projects aim to preserve the river's water quality and natural habitats. Fly fishing in the Tanaro River can be a rewarding and enjoyable experience for enthusiasts who appreciate the beauty of the Piedmont region in northern Italy. Here's what you need to know about fly fishing: The Tanaro River is home to various fish species commonly sought after by fly anglers. Some of the key species include brown trout, rainbow trout, grayling, and occasionally other species like chub and perch. The best time for fly fishing can vary depending on the species you want to catch. Generally, spring and autumn are considered the prime seasons for trout fishing when insect activity is high, and the fish are actively feeding. However, summer can also provide good opportunities, especially in the early mornings or evenings when temperatures are cooler. As with any fly fishing, the choice of flies will depend on local insect hatches and the season. Dry flies, nymphs, and streamers can all be effective. It's essential to have a variety of fly patterns to match the local aquatic insects and the

per proteggere la sua salute ecologica. Vari progetti di conservazione e ripristino mirano a preservare la qualità dell'acqua del fiume e gli habitat naturali. Rappresenta sicuramente una preziosa risorsa naturale che gioca anche un ruolo nella cultura locale e nell'ambiente del nord Italia. La pesca a mosca nel fiume Tanaro può essere un'esperienza gratificante e piacevole per gli appassionati che apprezzano la bellezza della regione del Piemonte nel nord Italia. Ecco cosa devi sapere sulla pesca a mosca: Il fiume Tanaro è sede di varie specie di pesci ricercate comunemente dagli appassionati di pesca a mosca. Alcune delle specie chiave includono trota fario, trota iridea, temolo e occasionalmente, potresti trovare anche altre specie come cavedani e persici. Il periodo migliore per la pesca a mosca può variare a

preferences of the fish. Access points to the Tanaro River for fly fishing can be found along its course, but it's crucial to check local regulations and possibly obtain permits or licenses before fishing. Some areas may be privately owned or subject to specific rules. Many fly anglers in the Tanaro River practice catch-and-release to preserve fish populations. Be sure to handle the fish gently, use barbless hooks, and return them to the water as quickly as possible to ensure their survival. If you're new to the area or fly fishing in the Tanaro River, consider hiring a local guide. Experienced guides can provide valuable insights into the river's conditions, the best spots to fish, and the most effective techniques for success. As always, it's essential to be a responsible angler and respect the environment. Follow local regulations, keep the riverbanks clean, and avoid disturbing wildlife. Conservation efforts are essential to preserving the Tanaro River's natural beauty and the health of its fish populations. Fly fishing in the Tanaro River offers a chance to connect with nature in a stunning setting while pursuing some beautiful and challenging fish species. One of the best areas of this river is managed by the Cagna family, owners of the Hotel San Carlo Di Ormea, who, with their several kilometers of privately managed water, maintain a very interesting quality of fishing. Whether you're an experienced fly angler or a beginner, the Tanaro River provides a memorable fly fishing experience.

seconda della specie che si vuole pescare. In generale, la primavera e l'autunno sono considerate le stagioni migliori per la pesca alla trota, quando l'attività degli insetti è alta e i pesci si nutrono attivamente. Tuttavia, anche l'estate può offrire buone opportunità, specialmente nelle prime ore del mattino o la sera quando le temperature sono più basse. Come per qualsiasi pesca a mosca, la scelta delle mosche dipenderà dalle schiuse locali degli insetti e dalla stagione. Mosche secche, ninfe e streamer possono essere tutte efficaci. Alcune aree possono essere di proprietà privata o soggette a regole specifiche. Molti pescatori a mosca praticano qui il catch-and-release per preservare le popolazioni di pesci. Una dei tratti migliori di questo fiume è quello gestito dalla famiglia Cagna, titolari dell’hotel San Carlo Di Ormea, che con i suoi svariati chilometri di acqua a gestione privata mantengono una qualità della pesca molto interessante. Che tu sia un pescatore a mosca esperto o un principiante, il fiume Tanaro offre comunque un'esperienza memorabile di pesca a mosca.

Ricchezza della fauna ittica, purezza delle acque, bellezza e varietà del contesto: il Trentino, con i suoi quasi 300 laghi alpini e gli oltre 2000 km di corsi d’acqua offre numerosi spot di pesca (molti dei quali riservati al catch&release) in contesti molto diversi tra loro, apprezzati soprattutto dagli amanti della pesca a mosca.

Trentino Fishing mette a disposizione tanti servizi per i pescatori: guide di pesca, hotel con servizi su misura, permessi acquistabili online e un portale dedicato con informazioni complete sui migliori spot di pesca.

Garda Dolomiti Superfishing

Un unico permesso per pescare in oltre 70 spot tra il Lago di Garda e le Dolomiti di Brenta: fiumi, laghi, torrenti, rivi, rogge, sia in quota che di fondovalle. Dall’ambiente mediterraneo del Basso Sarca a quello alpino dell’Alto Sarca e del Chiese. Dal lago di Molveno a quello Ledro, dal lago di Cavedine al lago di Tenno. Varietà di ambienti e varietà di pesci: trote marmorate, fario, lacustri, salmerini alpini, temoli, coregoni, lucci, persici. Il Garda Dolomiti Superfishing, riservato alla pesca catch&release, è acquistabile solo online su app.trentinofishing.it. Ideali le combinazioni di 3 o 5 giorni, al costo rispettivamente di € 60,00 e € 100,00.

Plentiful fish, clean waters, environmental beauty and variety: Trentino, with its almost 300 Alpine lakes and over 2,000 km of rivers and streams, offers a great many fishing locations (many of which are catch & release) in highly varied contexts that are especially popular with fly fishermen. Explore the best locations, book your Fishing Lodge, contact a Trentino fishing guide and buy your fishing permit online on trentinofishing.it

Garda Dolomiti Superfishing

One single permit for more than 70 fishing spots from Lake Garda to the Brenta Dolomites, allows fishing in dozens of waterbodies, including lakes, rivers, streams, creeks and canals

- both at high altitude and lower down in valleys. The Garda Dolomiti Superfishing permit is dedicated to CATCH & RELEASE fishing enthusiasts who can deploy different techniques and baits to catch many species of fish, including Arctic char, marble trout, rainbow trout, brown trout, lake trout, grayling, whitefish, pike, chub, and perch, just to name a few. Permit can only be purchased ONLINE on app.trentinofishing.it. It costs € 60,00 for 3 days and € 100,00 for 5 days.

INFO & BOOKINGS

info@trentinofishing.it trentinofishing.it

Labrador

Gerry Murphy

Brookies and ouananiche. Black spruce and alders. Northerns and lake trout. Black flies and mosquitoes. Labrador is simple elements in endless foreground: as long as you keep your eyes open, the country will ram them full of a wildness that needs no introduction, explanation or qualification. I’d dreamt about this country for roughly a decade, listened in at the edges of conversations of anglers who’d been there, tried to stitch the disparate pieces of info I’d gleaned into something that might one day serve me well–if I’d ever be lucky enough to visit. And then one July day I found myself peering down from the window of an Otter at glinting lakes and sinuous rivulets on my way to Labrador on the Atikonak River. Labrador possesses a total area of 292,218 square kilometers of land mass, 23,145 of which are fresh water, and its population density of 0.1 human beings per square kilometer ranks among the lowest in the world. Its density of

fish is higher by countless orders of magnitude. If Labrador remains under human dominion, it’s only because the resident char haven’t staged an uprising yet. Not only brook trout but landlocked Atlantic Salmon, pike, lake trout and whitefish. All totally wild, all living together the same way they’d lived for thousands of years. In the enormous rivers of Labrador, the bug-eaters swim laps–but not the kind you did at high school swim practice. Quite the opposite, in fact: the laps the Atikonak brook trout and landlockeds swim in search of insects are leisurely and refined, with just enough sense of purpose to avoid accusations of true laziness. The French have a word for such socially sanctioned aimlessness: flaneuring. And flaneuring, if you’re a fish, is not a bad way to dine. By the third day I’d decided that if I ever was granted a chance to be reincarnated as a fish–and at this point in my life I’d say the odds are pretty high–I just might

Brook Trout, abeti neri e ontani. Lucci e trote lacustri. Moscerini e zanzare. Il Labrador è elementi semplici in un quadro infinito: finché tieni gli occhi aperti, il paese li riempirà di una selvatichezza che non ha bisogno di presentazioni. Avevo sognato questo paese per circa un decennio, ascoltando di nascosto le conversazioni dei pescatori che ci erano stati, cercando di ricucire le informazioni che avevo raccolto in qualcosa che potesse un giorno servirmi, se mai avessi avuto la fortuna di visitarlo. E poi un giorno di luglio mi sono trovato a guardare giù

dal finestrino di un Otter laghi scintillanti e ruscelli sinuosi mentre ero in viaggio verso il Labrador sul fiume Atikonak. Il Labrador possiede una superficie totale di 292.218 chilometri quadrati di massa terrestre, di cui 23.145 sono di acqua dolce, e la sua densità abitativa di 0,1 persone per chilometro quadrato si colloca tra le più basse al mondo. Il numero di pesci è più alto di molti altri paesi. Se il Labrador rimane sotto il dominio umano, è solo perché i residenti salmerini non hanno ancora organizzato un'insurrezione. Non solo trote fario ma anche salmone atlantico senza

opt for an Atikonak existence. Compared to these looping Labradorians, the brown trout I’d previously held in highest esteem lived a treadmill life, swimming hard to hold place. If you’re going to spend all day fanning your tail, you may as well see a bit of the world. “It’s a completely weatherdriven fishery,” the guide explained to me at the beginning of the trip. “More so than anywhere else I’ve been, the fish respond to daily and weekly weather patterns.” Lucky for the angler, in the wide, flat bowl of inner Labrador you can always see the weather coming and going, know

why it had to happen the way it did and when it would happen again. If you have a trip planned to the province’s interior, realize that the weather app on your phone is for amusement purposes only. The reality of the situation is this: there’s a 50/50 chance of rainbows and wildfires. Every summer day. It didn’t matter that I was there in the middle of July. Many afternoons were characterized by cold-clawed hands—and the coffee that brought them back to life for the evening caddis. One afternoon fishing for ounananiche and brookies slowed down and we decided to devote the

accesso al mare, lucci, trote lacustri e coregoni. Tutti totalmente selvatici, tutti che vivono insieme allo stesso modo in cui hanno vissuto per migliaia di anni." Nei grandi fiumi del Labrador, i mangiatori di insetti nuotano in modo rilassato ed elegante ma con uno scopo. I francesi hanno una parola per tale ozio socialmente sanzionato: flânerie. E flânerie, se sei un pesce, non è un brutto modo per cenare. Il terzo giorno avevo deciso che se mai mi fosse stata concessa la possibilità di reincarnarmi in un pesce - e a questo punto della mia vita direi che le probabilità sono piuttosto alte - sceglierei un Atikonak. Rispetto a loro, le trote fario che avevo precedentemente tenuto in più alta considerazione

vivevano una vita sul tapis roulant, nuotando duramente per stare al passo. Se devi passare tutto il giorno a sventolare la tua coda, potresti anche vedere un po' di mondo. "È una pesca completamente legata al meteo," mi ha spiegato la guida all'inizio del viaggio. "Più che in qualsiasi altro luogo, i pesci rispondono a modelli meteorologici giornalieri e settimanali." Se hai un viaggio pianificato nell'interno della provincia, l'app meteo sul tuo telefono serve solo per divertimento. La realtà è questa: c'è una probabilità del 50/50 di arcobaleni e incendi boschivi. Ogni giorno d'estate. Non importa se vai lì a metà luglio. Molte giornate sono state caratterizzate da mani fredde e dal caffè che le

afternoon to pike. We anchored the boat at the mouth of a small creek and got out to wade, catching fish after fish that were staging to intercept brook trout moving in and out of the tributary. Perhaps because the stakes were so high—I suspect brook trout appeal to the pike’s palate just as much as they do mine—they were the bravest pike I’d ever encountered. Or at least the most territorial. At one point I found myself stalking slowly up a sand beach when I noticed a particularly large fish following me at a distance of about 30 feet. When I stopped, it stopped. When I took a few steps, it started wagging its tail again to slink forward. Experimentally, I tickled the surface with my fingers until my stalker got within rod’s length, then I lowered my fly on its nose. When the pike destroyed it I couldn’t help but think: this is the way it would have crushed me if I were just a little smaller. Labrador was, for me, the best chance I’d ever had

to see the Northern Lights. They were out overnight in great sparkling green sheets—or so I gleaned from the time-lapsephotography done every night by our guide. It was the only time I saw them. At night, after fishing hard for fifteen hours, I slept. If you stayed up to see the lights you’d have to catchup a midday nap when you should be tangling with a huge northern, or pulling a pig out of the laker hole, maybe jumping a ten-pound salmon—or God forbid—missing out on your shot at the brook trout you’d been thinking for 5, 10, 15 years. By the middle of the trip I’d stopped thinking of the Atikonak as a river. Nor did I think of it as a lake. It had features of both, of course, but also many mysteries that I’d never seen before in any geology. And so I simply thought of it as a body of water—a hallowed one. The backcountry demands precise documentation and regular innovation. Lacking a tumbler in the cabin, I made my own. For every

riportava in vita per le caddis serali. Un pomeriggio la pesca di ounananiche e trote fario era fiacca quindi decidemmo di dedicare il pomeriggio al luccio. Ancorammo la barca all'imboccatura di un piccolo ruscello e scendemmo a piedi, pescando un pesce dopo l'altro. Ad un certo punto mi sono trovato a scorrere lentamente lungo una spiaggia di sabbia quando ho notato un pesce particolarmente grande che mi seguiva a una distanza di circa 30 piedi. Quando mi fermavo, lui si fermava. Quando facevo alcuni passi, iniziava a muovere la coda di nuovo per strisciare avanti. Ho

provato a solleticare la superficie con le dita finché il mio persecutore non è arrivato a una lunghezza di canna, poi ho abbassato la mia mosca sul suo naso. Quando il luccio l'ha distrutta, non ho potuto fare a meno di pensare: è così che mi avrebbe schiacciato se fossi stato solo un po' più piccolo. Il Labrador è stato per me anche l’occasione di vedere l'aurora boreale, nelle fotografie time-lapse che scattava ogni sera la nostra guida. Di notte, dopo aver pescato duramente per quindici ore, dormivo. Se avessi voluto vedere l’aurora, avrei dovuto fare un pisolino al pomeriggio per essere

Labrador action there is a ferociously opposite reaction. This caddis-slurping ouananiche quickly unlanded itself right before the shutter opened. The bugs of Labrador lay bare the evolutionary purpose for ear and nose hair. If you’re coming this way, prepare yourself by trimming neither for some time. The blackflies and mosquitoes are awesome in that original, standing-before-God sense of the word usually reserved for hurricanes and wildfires. The first thing we did after returning to the cabin each night was burn the incense of pyrethrum powder and watch the mosquitoes

drop silently through the air like flakes of black snow. By the end of the week, pyrethrum smelled like home. There’s a word, anemoia, that some use to describe nostalgia for a time you’ve never experienced, and I indulged it every evening while watching the whitefish porpoise alongside the brook trout and ouananiche, just as they had when Napoleon waged his wars, when Caesar bled out on the floor, when the big California redwoods were pushing up their first green sprouts: same river, same fish, same flies, same spruce.

pronto a scontrarmi con un enorme Northern, o far saltare un salmone da dieci libbre - o Dio non voglia – catturare la trota che hai desiderato da 5, 10, 15 anni. A metà del viaggio avevo smesso di pensare all’Atikonak come a un fiume. Né lo consideravo un lago. Naturalmente aveva le caratteristiche di entrambi, ma anche molti misteri che non avevo mai visto prima in nessuna geologia. E così l'ho semplicemente pensato come uno specchio d'acqua, sacro. L’entroterra richiede una certa preparazione. Gli insetti del Labrador mettono alla prova i peli delle orecchie e del naso. Se vieni da queste parti, preparati a non tagliare né l'uno né l'altro per un po' di tempo. La prima cosa che facevamo

ogni sera dopo essere tornati alla capanna era bruciare l'incenso di polvere di piretro e guardare le zanzare cadere silenziosamente come fiocchi di neve nera. Alla fine della settimana, il piretro profumava di casa. C'è una parola, anemoia, che alcuni usano per descrivere la nostalgia per un tempo che non hai mai vissuto, e io me la concedevo ogni sera mentre guardavo il coregone insieme alle trote di fiume e alle ouananiche, proprio come facevano quando Napoleone intraprendeva le sue guerre, quando Cesare sanguinava sul pavimento, quando le grandi sequoie della California producono i loro primi germogli verdi: stesso fiume, stesso pesce, stesse mosche, stesso abete rosso.

Wild Salmon Without Borders energising international collaboration for the restoration of wild Atlantic salmon.

The ‘Wild Salmon Without Borders’ event, part of this year's 19th International Experience the World of Fly Fishing (EWF) fly fishing show in Germany, took place over the weekend of April 13th and 14th and successfully brought together key individuals and organisations from across Europe to motivate a renewed focus on international collaboration for wild Atlantic salmon restoration. The Atlantic Salmon Trust, together

with EWF show organisers, worked together to create and host the event. Expert speakers from all across Europe were brought together, including representatives from the Atlantic Salmon Trust, Missing Salmon Alliance, North Atlantic Salmon Fund (NASF), Norske Lakseelver, World Fish Migration Foundation, Fario e.V., Wanderfische ohne Grenzen e.V., Danmarks Centre For Vildlaks, and Patagonia.

This lineup of speakers ensured that wild Atlantic salmon representation came from a range of countries, including Iceland, Norway, Spain, Germany, United Kingdom, Denmark, France, and Ireland, with speakers highlighting a variety of issues affecting wild Atlantic salmon.

These included the dangers and risks posed by open net pen salmon farming, red skin disease, and barriers

to migration. However the event sought not to dwell on the many problems facing wild Atlantic salmon, but to create a platform to offer positive solutions with which we can move forward. This included sharing habitat restoration case studies, successful barrier removal campaigns, the success story of the restoration of the River Skjern in Denmark, as well as how to successfully raise public awareness against unsustainable

open pen salmon farming practices. Several short films were shown at the event, aiming to highlight the cultural importance of wild Atlantic salmon. These included the French animated film ‘Salmo’ by Paul Pajot, British animated film ‘Wild Summon’ by Karni Arieli and Saul Freed which was nominated for a BAFTA and shortlisted for an Oscar, and Patagonia’s latest film ‘Laxaþjóð | A Salmon Nation’ which tells the story

of growing opposition to open pen salmon farming in Iceland.

Through the newly forged international links and relationships between individuals and organisations across Europe, initial collaborations have already been planned. The aim of the symposium to promote greater crossborder co-operation and action for the recovery and restoration of wild Atlantic salmon stocks was achieved.

FISHING AND ART

Il Romanticismo nell’arte della pesca

Il movimento artistico europeo denominato “Romanticismo” iniziò intorno al 1770 come reazione al “Neoclassicismo”. Ispirato al mondo greco-romano, e in particolare alla sua architettura, il neoclassicismo è esemplificato al meglio in Inghilterra dagli edifici di Robert Adam. La formalità di questo stile fu messa in discussione da un'arte ispirata alla natura e all'immaginazione, una forma di espressione del tutto più appassionata, da qui il termine “Romanticismo”.

The European artistic movement labelled “Romanticism” began around 1770 as a reaction against “Neo-Classicism”. Inspired by the Graeco-Roman world, and especially its architecture, Neo-Classicism is best exemplified in England by the buildings of Robert Adam. The formality of this style was challenged by an art inspired by nature and imagination, an altogether more passionate form of expression, hence “ Romanticism”.

La seconda metà del XVIII secolo in Inghilterra fu anche un periodo in cui sempre più persone comuni si sentivano ottimiste riguardo al futuro. L’impatto della Rivoluzione Industriale può essere stato terribile per coloro che ne furono più direttamente colpiti, in particolare i lavoratori delle città industriali, ma i suoi effetti furono positivi per le altre classi. Cambiamenti economici e sociali radicali furono guidati dalle nuove tecnologie manifatturiere, dal miglioramento delle comunicazioni in tutte le forme e dal successo della Gran Bretagna nel costruire un’economia globale basata sul suo nuovo impero. La pesca con l'amo fornisce uno spaccato di come è emersa l'idea di tempo libero e ricreazione. Per chiunque volesse andare a pescare, c'erano diversi requisiti: un po' di tempo libero, la vicinanza a un fiume o a un lago, o un mezzo per arrivarci, un'attrezzatura adeguata e la certezza che sarebbe stato sicuro andare a pescare. Uno degli effetti portati da queste nuove condizioni fu che le donne iniziarono a mostrare interesse per la pesca come passatempo. Nella seconda metà del XVIII secolo l'illustrazione della pesca con l'amo, in Inghilterra e in altri Paesi europei, mostrava spesso la partecipazione di entrambi i sessi, sia come familiari, amici o innamorati. Il fatto che questi pescatori siano solitamente vestiti molto bene sottolinea quanto questo sport fosse diventato di moda in epoca romantica. L'idea di un calendario in cui ogni mese fosse opportunamente illustrato è radicata da tempo, anche se nel XVIII secolo non era consuetudine includere una tabella dei singoli giorni. Tuttavia, gli editori offrirono serie attraenti di una dozzina di stampe, fra cui erano particolarmente apprezzati i ritratti di giovani donne. Spesso uno dei mesi era associato alla pesca. Le donne venivano spesso

The second half of the 18th century in England was also a period in which more and more ordinary people were feeling optimistic about the future. The impact of the Industrial Revolution may have been quite awful for those most directly affected, particularly the workers in the industrial cities, but its effects were positive for other classes. Radical economic and social changes were driven by new manufacturing technology, better communications in all its forms and Britain’s success in building a global economy based on its new empire. Angling provides an insight into how the idea of leisure and recreation emerged. For anyone wanting to go fishing, there were several requirements: some free time, proximity to a river or lake, or a reasonable means of getting there, suitable tackle, and confidence that it would be safe to go fishing. One the effects these new conditions brought about was that women began to show interest in angling as a pastime. In the second half of the 18th century the illustration of angling, in England and other European countries, frequently showed both sexes participating, whether as family, friends or sweethearts. That these anglers are usually very nicely dressed underlines how fashionable the sport became in the Romantic age. The idea of a calendar in which each month was suitably illustrated is longestablished, although in the 18th century it was not usual to include a table of individual days. However, publishers offered attractive sets of a dozen prints, with portraits of young ladies being especially popular. Often one of the months was associated

mostrate mentre pescavano come espressione allegorica del loro interesse nel catturare un uomo. "The Angelic Angler" (L’angelica pescatrice), famosa stampa di un incisore sconosciuto, fu pubblicata da Robert Sayer e J. Bennett nel 1781. Mostra una meravigliosa signora vestita in modo eccessivo con una cuffia che sfida la gravità, mentre tiene per la lenza un pesce persico vicino ai suoi piedi che calzano pantofole rosa. C'è un gentiluomo che pesca a media distanza. Un'altra stampa in uno stile altrettanto affascinante, pubblicata da Carington Bowles intorno al 1790, è tecnicamente più sofisticata ed è nota per essere stata incisa da Richard Earlom dopo Robert Dighton. È stato in parte stampato a colori con ulteriore colorazione a mano. Si vede un altro vestito favoloso, indossato da una signora con una canna da pesca e un contenitore per esche. Le sue pantofole hanno una strana somiglianza con quelle indossate da "L'angelica pescatrice". Il quadro ha sia il titolo inglese che quello francese, a dimostrazione del fatto che si prevedeva che si sarebbe venduto bene nella patria dell'alta moda. Dighton è anche l’autore di “Fair Emily” (Bella Emily), un'altra giovane pescatrice i cui attributi sono più decorativi che attinenti alla pesca. Alla fine del XVIII secolo Dighton fu il principale designer di divertenti mezzetinte. Senza dubbio c'erano anche occasioni in cui una fanciulla poteva accompagnare il suo fidanzato a pesca vicino a casa. Questa impressione è data da "La dolce ragazzina che amo", una mezzatinta colorata di un artista sconosciuto, pubblicata da R. Laurie e J Whittle nel 1794. Sotto era incisa un'affascinante poesia d'amore che informa il lettore che il ragazzo è innamorato di Fanny. Di tutte le immagini che giocano con la relazione ragazzoragazza attorno al simbolismo della pesca, è una delle prime più celebrate. Nel 1771, Robert Sayer pubblicò “Pesca al gudgeon, ovvero Lui è bell’allamato”, una mezzatinta di James Wilson. Ci sono tutti gli elementi: una giovane coppia ben vestita impegnata nella pesca con l'amo, lei è sicura di poter non solo catturare un pesce, come ha fatto lui, ma anche di allamare lui. Il ragazzo è estremamente attento alle esigenze di pesca di lei, segnalando così che è lui ad amarla e prendersi cura di lei sotto ogni punto di vista. Questo per quanto riguarda le mezzetinte economiche destinate alla fascia più bassa del mercato. Nello stesso periodo furono prodotte anche stampe molto più raffinate raffiguranti pesche miste con connotazioni più o meno romantiche.

with angling. Ladies were often shown angling as an allegorical expression of their interest in catching a man. “The Angelic Angler”, famous print by an unknown engraver, was published by Robert Sayer and J. Bennett in 1781. It shows a wonderful overdressed lady in a gravity-defying bonnet handlining what appears to be a perch towards her pink-slippered feet. There is a gentleman angler in the middle-distance. Another print in an equally glamorous style, published by Carington Bowles around 1790, is more technically sophisticated and is known to have been engraved by Richard Earlom after Robert Dighton. It was partly printed in colours with additional hand-colouring. Another fabulous outfit is seen, worn by a lady with a fishing rod and a bait kettle. Her slippers bear an uncanny resemblance to those worn by “The angelic Angler”. The picture has both English and French titles, showing that it was expected to sell well in the home of haute couture. Dighton is also the creator of “Fair Emily”, another young lady angler whose attributes are more decorative than piscatorial. In the late 18th century Dighton was the leading designer of droll mezzotints. No doubt there were also occasions when a girlfriend could accompany her beau when he was fishing close to home. That impression is given in “The sweet little girl that I love”, a coloured mezzotint from an unknown artist, published by R. Laurie and J Whittle in 1794. It was a charming love poem engraved beneath it that informs the reader that the lad is in love with Fanny. Of all the images that play with boy-girl relationship around the symbolism of angling, it is one of the first that is most celebrated. In 1771, Robert Sayer published “Gudgeon Fishing, or He’s Fairly Hook’d”, a mezzotint by James Wilson. It has all the elements: a well-dressed young couple engaged in angling, she is confident that she can not only catch a fish, as he has, but also hook him. He is being extremely attentive to her piscatorial needs, thereby signaling that he is the one to love and care for her in all respect. So much for cheap mezzotints aimed at the bottom end of the market. In the same period much finer prints were also being produced showing mixed fishing with more or less Romantic connotations.

A Month inScotland

Georg Mc Perry

“That was a good fish,” Stewart said. “Try and take a cast from the bank.”

I looked to the other side of the river, to the smooth water shaded by overhanging trees, where the trout were cutting the surface intermittently to take mayflies that were gliding along in the foam lines. Was he joking…? That had to be 90 feet. To cast a fly that far with a 5-weight is a tall order for anyone. But to attempt to deliver a size-14 dry fly attached to a long length of 3-pound tippet, in an upstream wind that’s coming into your rod arm, and expect to drop it in the choice feeding lane, and manage a dragfree float, and actually hook a fish … well that was just crazy. I told him I needed to get closer. This was our third trip to Scotland in a year. Lori and I had been together 16 years, 11 of them married, and we’d never taken a real vacation together. I’d woken up one day and realized that we’d tag-teamed our way through 10 years of school—a second bachelor’s degree for me, a master’s for her, then a master’s for me followed by a post-master’s certification for her. We’d be paying student loans with our social security checks. At some point you realize that all you have is time; this was underscored for us by the recent death of a friend at age 53 (he had grown up in England, but had never been to Scotland). That may have explained the overkill: between May 2017 and June 2018, Lori and I spent 35 days in Scotland, including Hogmanay in Edinburgh, their New Year’s Eve celebration.

"E’ un bel pesce", disse Stewart. "Prova a fare un lancio".

Guardai dall'altra parte del fiume, verso l'acqua liscia ombreggiata da alberi a strapiombo, dove le trote tagliavano la superficie a intermittenza per catturare effimere che scivolavano tra le righe di schiuma. Stava scherzando...? Dovevano essere 90 piedi. Lanciare una mosca così lontano con una coda del 5 è un compito arduo per chiunque. Ma tentare di consegnare una mosca secca del 14 attaccata ad un lungo tippet da 3 libbre, con un vento controcorrente rispetto al braccio della canna, e aspettarsi di lasciarla cadere nella corsia di alimentazione scelta, gestendo un galleggiamento senza dragaggi, e allamare per davvero un pesce... beh, era semplicemente pazzesco. Gli dissi che dovevo avvicinarmi. Questo era il nostro terzo viaggio in Scozia in un anno. Lori e io stavamo insieme da 16 anni, 11 dei quali sposati, e non avevamo mai fatto una vera vacanza

insieme. Un giorno mi ero svegliato rendendomi conto che avevamo fatto squadra per 10 anni di scuola: una seconda laurea per me, un master per lei, poi un master per me seguito da una certificazione post-master per lei. Avevamo pagato i prestiti studenteschi con i nostri assegni di previdenza sociale. Ad un certo punto ti rendi conto che tutto ciò che hai è il tempo; e questo è diventato ancora più evidente dalla recente morte di un amico di 53 anni (era cresciuto in Inghilterra, ma non era mai stato in Scozia). Ciò potrebbe anche spiegare perchè tra maggio 2017 e giugno 2018, Lori e io abbiamo trascorso 35 giorni in Scozia, incluso Hogmanay a Edimburgo, il loro festeggiamento di Capodanno.

"George, non ti piacerebbe lanciare spey sul fiume Spey...?" aveva chiesto Lori, sognante, durante una delle sue sessioni organizzative. Quella è mia moglie, una pianificatrice nata. Se solo potessi farla interessare alla

pesca, ognuno di noi avrebbe una faretra di canne da pesca di fascia alta, aggiornati ogni anno, saremmo pieni di Simms e Patagonia, e le nostre escursioni farebbero sembrare il porno di pesca sui social media un romanzo rosa. “Se vado a pescare in Scozia”, dissi, “pescherò qualcosa che ho effettivamente la possibilità di catturare”. Lori trovò la guida. Di solito sto più attento a vedere con chi pesco piuttosto che lasciare gli accordi a mia moglie. Ma questa era una vacanza, non proprio una battuta di pesca, quindi non avevo intenzione di cavillare. Se avessi potuto trascorrere una giornata in Scozia pescando, ne sarei stato felice. Era tutto pronto. Saremmo partiti da Edimburgo subito dopo Hogmanay e il 3 gennaio io avrei pescato temoli sul fiume Tweed con una guida. Nella maggior parte dei casi, viaggiare in Scozia dagli Stati Uniti richiede più voli o più modalità di trasporto. Siamo partiti da Boston alle 21:30 e dopo poco più di sei ore

siamo arrivati a Londra intorno alle 8:30, ora locale (3:30, ora nostra). Da lì abbiamo attraversato Londra in metropolitana per arrivare a King's Cross St. Pancras, dove siamo saliti su un treno Virgin Atlantic per Edimburgo. Un viaggio in treno di quattro ore e mezza attraverso la campagna inglese è abbastanza piacevole, se non fosse per la privazione del sonno che avevamo alle spalle. Se siete abituati alle bombe di luppolo americane, troverete il carattere della Deuchars molto sottotono. Non lasciatevi demoralizzare, poiché questo è un eccellente esempio dello stile britannico di birra IPA. Il piccolo villaggio di Walkerburn, nella vallata del Tweed superiore, si trova un'ora a sud di Edimburgo, sulla A72. Gran parte della bellezza della Scozia viene messa in ombra dalla reputazione delle Highlands, ma gli Scottish Borders hanno un fascino unico che rivaleggia con qualsiasi altra parte del Paese, ha abbastanza storia, attrazioni e attività da occupare facilmente un'intera vacanza. Quando si vedono i fiumi scozzesi si capisce il motivo per cui è stato inventato il lancio Spey. Le sponde sono spesso alte, quindi, nella migliore delle ipotesi, rendono precari i lanci aerei all'indietro. La riva era sopra la mia testa e a meno di 10 piedi (3 metri) dietro di me, col fiume che scorreva da sinistra a destra. Lo Snake Roll, un'accelerazione ovale della punta della canna che contemporaneamente riposiziona l'ancoraggio e forma l’anello a D, era proprio ciò che la situazione richiedeva. Il lancio Spey con una canna a una sola mano

“George, wouldn’t you love to Spey cast on the River Spey…?” Lori had asked, dreamily, during one of her planning sessions. That’s my wife—to the manor born. If I could just get her interested in fishing we’d each have a quiver of high-end sticks—updated yearly—we’d be dripping with Simms and Patagonia, and our excursions would make social media fishing porn look like Harlequin Romance. “If I’m going to fish in Scotland,” I said, “I’m going to fish for something I actually have a chance of catching.” Lori found the guide. Ordinarily I’m more careful about whom I fish with than to leave arrangements to my wife. But this was a vacation—not really a fishing trip— so I wasn’t going to quibble. If I could spend a day in Scotland casting over

fish on moving water, I’d be happy. It was all set. We’d leave Edinburgh just after Hogmanay, and I’d fish the River Tweed for grayling with a guide on the 3rd. In most cases, traveling to Scotland from the United States requires multiple flights or multiple modes of transportation. We left Boston at 9:30 pm, flying just over six hours to get into London around 8:30 am their time (3:30 am our time).

From there we navigated the London tube system to get to King’s Cross St. Pancras, where we boarded a Virgin Atlantic train to Edinburgh. A fourand-a-half-hour train ride through the English countryside would have been pleasant enough, had it not been plagued by sleep deprivation. If you’re used to American hop grenades, you’ll

find the character of Deuchars greatly subdued. Don’t let that dissuade you, as this is an excellent example of the British style of IPA. The small village of Walkerburn, in the Upper Tweed Valley, lies an hour south of Edinburgh on the A72. Much of Scotland’s beauty gets overshadowed by the reputation of the Highlands, but the Scottish Borders has its own unique charm that rivals any in the country, with enough history, sights, and activities to easily take up an entire vacation. When you see Scotland’s rivers it becomes clear why Spey casting was invented. The banks are often high, making aerial back casts precarious at best. The bank now was above my head and less than 10 feet behind me, the river flowing left to right.

non è solo estremamente pratico, ti aprirà il mondo ad acque che prima non pescavi, è efficiente, elegante e bello da guardare. Ma il motivo principale per imparare a lanciare

Spey è che fa bene all’anima. Pescando con gli streamer, la forma più semplice del gioco è lanciare trasversalmente e leggermente a valle, lasciando che la mosca oscilli ad arco finché non è direttamente sotto di te, "on the dangle", come dice la gente del posto. Con ogni lancio successivo tirerai fuori qualche centimetro in più di coda. Una volta che l'intera sezione della testa della coda è fuori dalla punta della canna, potrai effettuare lanci più lunghi. A questo punto il quadro era completo: io in piedi nel fiume

Tweed con una canna da mosca in mano in un bellissimo pomeriggio di fine maggio. Tirare la coda era semplicemente un extra. Ciò che lo rese ancora più bello fu che proprio in quel momento Lori apparve sulla riva, di ritorno dal suo viaggio alle rovine del castello di Elibank. Di solito Lori presta poca attenzione alla mia pesca, ma sapeva che questo pesce era speciale: il mio primo pesce in Scozia e per di più autoguidato. Il pesce, una trota fario selvatica, era abbastanza piccolo in verità. Non volevo rischiare di perderlo armeggiando con il telefono per una foto. Ho afferrato il finale e l'ho seguito giù, ho preso il pesce dall'amo perché Lori potesse vederlo, poi ho girato la curva verso l'alto per rilasciarlo. Solo allora ho preso il telefono. Una bella conclusione di una bella giornata di pesca in Scozia.

The snake roll, an oval acceleration of the rod tip that simultaneously repositions the anchor and forms the D loop, was just what the situation called for. Spey casting with a single-handed rod is not only eminently practical—it will open up water for you that was previously unfishable—it’s efficient, elegant, and beautiful to watch. But the main reason to learn to Spey cast is that it’s good for your soul. Fishing streamers, the simplest form of the game is to cast across and slightly downstream, letting the fly swing in an arc until it’s directly below you— “on the dangle” as the locals say. With each subsequent cast you’ll strip off a few more inches of line. Once you get the entire head section outside the rod tip, then you can shoot line to make your longest casts. At this point the picture was complete: Me standing in the River Tweed with a fly rod in my hand on a beautiful afternoon in late May. The pull on the line was simply a bonus. What made it even nicer was that as it happened, Lori appeared on the bank, back from her trip to the ruins of Elibank Castle. Ordinarily Lori pays little attention to my fishing, but she knew this fish was special: my first fish in Scotland and self-guided at that. The fish, a wild brown trout, was small enough that I had to put it on the reel. I didn’t want to risk losing it by fumbling with my phone for a photo. I grabbed the leader and followed it down, picked the fish up by the hook for Lori to see, then turned the bend upward to release it. Only then did I reach for my phone. A lovely end to a great day of fishing in Scotland.

YOKANGA LODGE

NEW LEVEL OF SALMON FISHING

A HISTORICAL PLACE

After the borders were opened in the early nineties, fishermen from all over the world began to come to the Kola Peninsula. A group of British fishermen acquired the rights to the Yokanga and built a classic fishing lodge. It was ordered from Canada and assembled using huge cedar logs, then dismantled, loaded into 12 steel shipping containers and transported to the UK and then to Russia. A full customs checkpoint was opened for clearance of the containers, each of them weighing 20 tons! Their transportation was made using MI-26 Russian military helicopters. From the time of its foundation in 1998 and up to 2019 numerous groups of poachers “worked” on Yokanga, and fish were caught in tons. One can still see old overgrown roads and hear names of some areas back from those times like “Poachers Pool”.

NEW ERA

The situation began to significantly change in September 2019, when passionate Russian fly fisherman, Alexey Strulistov, acquired the Murmanskturist company, which owns the rights to this fishing site and the lodge itself. He set up the security process. Significant funds and efforts have been spent on a relay radio communication system and cellular and satellite communication infrastructure. Remote parts of the river are now monitored with a drone, and it makes the camp’s security team work very efficiently. The river has been cleared of nets and the fishing process in the public license area has improved. The lodge was completely overhauled and surrounding infrastructure was built from zero to provide the highest level of comfort. All these efforts resulted in excellent salmon catches throughout the season.

FISH OF DREAMS

The owner of the lodge Alexey Strulistov says:

“After significant security efforts were made since I took over the river, we have seen an increase in the catch numbers. The average size of Yokanga salmon is 22-24 pounds but every week our guests land 3-4 fish over 30. Also, in what was a very short 2020 season our guests managed to land two significant fish over 40 pounds”.

CDC FEATHERS BLOCK

CDC FEATHERS BLOCK

Blocchetto con intagli di differente l u n g h e z z a p e r p i e g a r e a g e v o l m e n

e l e piume. E’ sufficiente inserire il calamo della p i u m a d e n t

appropriata. Munito di tre piedini in gomma anti-scivolo. Consigliamo di utilizzare il CDC Feathers Block in combinazione con le Pinze Dubbing S

semplice la lavorazione delle piume.

Flyfishing in Lapland

Paul Philips

Ammarnas is a small town situated in Swedish Lapland. Located in Vasterbotten, the Ammarnas city and the surroundings have become popular in the fishing world because huge trout are migrating from the big lake named Storvindeln to the upper part of the Vindel river to lay eggs. Another attraction is the great population of grayling fish. And if this is not enough it is good to know that you will find only wild fish (trout, char, pike, whitefish-coregonusand European perch). There is no fish stocked!

I usually visit this part of the river (close to Ammarnas) because the surroundings are beautiful and there is no traffic. I always recharge my “batteries” after a week spent

on the river and lakes of this area but you must remember that the river stretches are crowded from August till midSeptember. The big trout start the big Autumn migration. They go out from big rivers and swim to the upper part of the Vindel, close to the Ammarnas city to lay eggs. In this period of time you have the chance to land really nice wild trout. Swedish, Italian, Finnish fishermen always book the best places. I’m not a big fan of trout fishing (especially when it comes to 2hand rods), I prefer grayling fishing so I try to avoid August and September. Usually in September and August the water levels are constant but rain can increase the rivers and fishing will be difficult. I prefer to go in July even if you might find high water, especially in

Ammarnas è una piccola cittadina della Lapponia svedese. Situata a Vasterbotten, la città di Ammarnas e i suoi dintorni sono diventati famosi nel mondo della pesca perché enormi trote migrano dal grande lago chiamato Storvindeln verso la parte superiore del fiume Vindel per deporre le uova. Un'altra attrazione è la grande popolazione di temoli. E se ciò non bastasse, è bene sapere che troverete solo pesce selvatico (trote, salmerini, lucci, coregone e persico reale). Non c'è pesce d’allevamento!

Di solito visito questa parte del fiume (vicino ad Ammarnas) perché i dintorni sono bellissimi e non c'è traffico. Ricarico sempre le “batterie” dopo una settimana trascorsa sul fiume

e sui laghi di questa zona, ma bisogna ricordare che i tratti fluviali sono affollati da agosto a metà settembre. Le grandi trote iniziano la grande migrazione autunnale. Escono dai grandi fiumi e nuotano fino alla parte superiore del Vindel, vicino alla città di Ammarnas per deporre le uova. In questo periodo c’è la possibilità di catturare delle bellissime trote selvatiche. I pescatori svedesi, italiani e finlandesi prenotano sempre i posti migliori. Non sono un grande fan della pesca alla trota (soprattutto quando si tratta di canne a 2 mani), preferisco la pesca al temolo, quindi cerco di evitare agosto e settembre. Solitamente a settembre e agosto i livelli dell'acqua sono costanti, ma le piogge possono aumentare i fiumi e la pesca è difficile. Io preferisco andarci a luglio

the lower area… It is not easy to locate the grayling but your search will be rewarded with nice fish up to 60cm. long.  I like to visit the local fishing stores in Ammarnas and Sorsele because the guys, especially in the Ammarnas guiding center are very nice and friendly. You can chat with local fishermen there or with tourists, listen to a few stories and drink good coffee.

Cold fresh air and great company with good fishing moments is what I always enjoy in this part of the world. In Sjoforsen the river Vindel is not very big but you must consider that it has a length of aprox. 450km and a lot of tributaries, it is one of the biggest river in Sweden. Even so, in years of fishing I have never been able to walk across the narrowest stretch, I have always used a boat. Deep pools with super fast stretches are all over, and of course this is the reason for such a healthy fish population. Fishing with nymphs is very good but you have to find micro-pools and micro-currents, to “understand and feel” the water or you will not be able to locate the fish and scare the entire grayling school. The fish are educated, catch and release is the rule there and big fish are shy.

I had a few big trout on my nymphs, but even with fluorocarbon size 0.8mm I was not able to stop that trains. I often went in backing and start running on the river bank to avoid the break but I was not able to catch a single trout. They were too big …

Practically these big trout feed at night, I only hooked them by accident when I went for grayling. I have never had a real chance to catch one, neither was I prepared for the fight in the right way. I enjoyed grayling fishing even with streamers, it is an interesting and strong fighter. I had fish over 40cm and I caught fish over 60cm. I do not know if it is only my subjective feeling but I believe that grayling are

stronger fighters when they take a streamer.

The first times I visited these places I always made a big mistake. I woke up early, drove from Sorsele for about 100km and started fishing at 9am. At 10pm I was tired like hell. Fishing under the strong light of the Summer Lapland is difficult and any fisherman will get tired. I agree that fishing early is great for grayling but fishing late in the day, after 10pm is absolutely fantastic. I recommend fishing in the second part of the day to have enough energy to fight with big fish. But if you do not like to miss early morning fishing, then it is better to take a nap at the fishing lodge. Then you will have enough energy to fight the big ones.

anche se ci potrebbe essere acqua alta, soprattutto nella zona più bassa… Non è facile individuare il temolo, ma la vostra ricerca sarà ripagata con bei pesci lunghi fino a 60 cm. Mi piace visitare i negozi di pesca locali ad Ammarnas e Sorsele perché i ragazzi, soprattutto nel centro guide di Ammarnas, sono molto gentili e cordiali. Lì si può chiacchierare con i pescatori del luogo o con i turisti, ascoltare qualche storia e bere un buon caffè.

L'aria fredda e pura e l'ottima compagnia, insieme a buoni momenti di pesca, sono ciò che mi piace sempre in questa parte del mondo. A Sjoforsen il fiume Vindel non è molto grande, ma bisogna considerare che ha una lunghezza

di circa 450 km e numerosi affluenti, è uno dei fiumi più grandi della Svezia. Eppure in anni di pesca non sono mai riuscito a percorrere a piedi il tratto più stretto, ho sempre usato la barca. Le pool profonde con tratti super veloci sono ovunque, e ovviamente questo è il motivo della popolazione ittica così sana. La pesca con le ninfe è molto buona, ma bisogna trovare pool microscopiche e microcorrenti per “capire e sentire” l'acqua, altrimenti non riuscirete a localizzare i pesci e spaventerete l'intero banco di temoli. I pesci sono educati, il catch e release rappresenta la regola e i pesci grandi sono timidi.

Avevo allamato qualche grossa trota sulle mie ninfe, ma con

il fluorocarbon da 0.8 mm non sono riuscito a fermare la fuga e ho rotto il finale. Spesso arrivavo al baking e cominciavo a correre sulla riva del fiume per evitare la rottura, ma non riuscivo a catturare una sola trota. Erano troppo grandi… Praticamente queste grosse trote si nutrono di notte, le ho allamate solo per sbaglio quando sono andato a pescare il temolo. Non ho mai avuto una reale possibilità di catturarne una, né ero preparato per il combattimento nel modo giusto. Mi è piaciuto pescare al temolo anche con gli streamer, è un combattente interessante e forte. C'erano pesci di oltre 40 cm e ho catturato pesci di oltre 60 cm. Non so se è solo una mia sensazione soggettiva, ma credo che i temoli siano combattenti più forti quando prendono uno streamer.

Le prime volte che ho visitato questi posti ho sempre commesso un grosso errore. Mi sono svegliato presto, ho guidato da Sorsele per circa 100 km e ho iniziato a pescare alle 9 del mattino. Alle 22 ero stanco da morire. Pescare sotto la forte luce della Lapponia in estate è difficile e qualsiasi pescatore si stancherà. Sono d'accordo che pescare presto è ottimo per il temolo, ma pescare tardi, dopo le 22:00, è assolutamente fantastico. Consiglio di pescare nella seconda parte della giornata per avere abbastanza energie per combattere contro pesci di grossa taglia. Ma se non volete perdervi la pesca mattutina, allora è meglio fare un pisolino al capanno dei pescatori.

Allora avrete abbastanza energia per combattere quelli grossi.

PRIMI STUDI SULLA VISIONE DELLA TROTA E

LE TEORIE DEL DOTT. MOTTRAM E

di Riccardo de Stabile

Although the first references to the vision of trout were those of Alfred Ronald, an article published by Sir Henry Cunynghame in 1912 became a cornerstone of fly fishing. He gave an excellent description of a dry fly seen by a fish swimming beneath the surface. For the first time anglers got an idea of how flies looked to trout and this discovery had major repercussions on fly tying. A year later Dr. Francis Ward published two articles in The Field which described experiments he had conducted with trout and salmon flies in a pond purposely built for observing fish behavior, and provided a picture of what an angler must have looked like, seen from below.

In a book of the previous year, Ward had drawn attention to how a fish should see a fly:

“…and I would like to briefly note that the brightest fly, seen against the surface of the water, appears as an iridescent gray shape, and for this reason I don't think that the color is important. The important thing is that the size is right for the water conditions and that the fly is used in a way that suggests it is alive.”

The dispute between supporters of dry fly fishing

and those of wet fly fishing continued for a long time. As Hills later noted, the fact that the dry fly was used because it was easier to catch had been forgotten by the fans of the method themselves:

“…Modern writers seem to think the opposite. They talk as if this makes it harder to catch trout and was invented for that. They write as if it was introduced to protect trout from all but the most experienced and skilled anglers. From this concept comes the strange idea that fishing with a wet fly is easier than with a dry fly. It should be banned, they say, because anyone can catch with that.”

Dr. James Mottram walked unaware into the storm, fueling a dispute that continued until the outbreak of the Second World War.

A curious man, he was inspired by Ward's writings to apply his scientific knowledge to the subject and hoped for a new method of tying artificial flies that focused on buoyancy, contour and transparency, rather than color. The doctor's dressings were very particular. He did not use dubbing in the parts where the insect’s body was transparent and designed models whose buoyancy was ensured by pieces

Nonostante i primi riferimenti sulla visione della trota furono di Alfred Ronald, nel 1912 venne pubblicato un articolo che divenne una pietra miliare della pesca a mosca. Sir Henry Cunynghame fece un’ottima descrizione di una mosca secca vista da un pesce che nuota sotto la superficie. Per la prima volta i pescatori potevano avere un’ idea di come le mosche apparivano alle trote e questo ebbe notevoli ripercussioni sulla costruzione delle mosche. Un anno dopo il Dr. Francis Ward pubblicò due articoli su The Field che descrivevano esperimenti da lui condotti con mosche per trote e salmoni in un laghetto appositamente costruito per l’osservazione dei comportamenti dei pesci, fornendo un’immagine di come doveva apparire un pescatore visto da sotto. In un libro dell’anno precedente, Ward aveva attirato l’attenzione su come un pesce doveva vedere una mosca:

"… e vorrei brevemente notare che la mosca più sgargiante, vista contro la superficie dell’acqua, appare come una iridescente forma grigia, e per questo motivo non penso che il colore sia importante, l’importante e che la dimensione sia giusta per le condizioni dell’acqua e che la mosca venga utilizzata in modo da suggerire che sia viva”.

La disputa tra i sostenitori della pesca a mosca secca e quelli della pesca con la sommersa continuò per parecchio tempo. Come più tardi notò Hills, il fatto che si usava la mosca secca perché così era più facile catturare era stato dimenticato dagli stessi estimatori del metodo:

"… Gli scrittori moderni sembrano pensare il contrario. Parlano come se questa rendesse più difficile catturare le trote e fosse stata inventata per questo. Scrivono come se fosse stata introdotta per proteggere le trote dai pescatori tranne i più esperti e abili. Da questo concetto viene la strana idea che pescare con la sommersa sia più facile che con la secca. Dovrebbe essere proibito, dicono, perché chiunque riesce a catturare con quella."

Il Dottor James Mottram camminò inconsapevole in mezzo alla tempesta, alimentando una disputa che continuò fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.

Uomo curioso, venne spinto dagli scritti di Ward ad applicare le sue conoscenze scientifiche all’argomento ed auspicò un nuovo metodo di costruzione delle mosche artificiali che si concentrasse sulla galleggiabilità, il contorno e la trasparenza piuttosto che sul colore. I dressing del dottore erano molto particolari. Egli non usava il dubbing nelle parti in cui il corpo degli insetti era trasparente e disegnò dei modelli la cui galleggiabilità era assicurata da pezzetti di sughero (anche se l’idea del sughero nelle mosche non era per niente nuova). Il libro di Mottram ebbe una certa influenza, ma il problema fu che vi incluse un capitolo sulle ninfe che irritò Skues. Quest’ultimo scrisse piuttosto causticamente:

"Sono a conoscenza del fatto che un nuovo libro intitolato ‘ Pesca a mosca: alcun nuove arti e misteri’ (Dott. J.C.Mottram) propone un interessante metodo di pesca con la ninfa e, non avendolo provato personalmente, non posso in nessun modo disprezzarlo. Sta di fatto che queste ninfe mi sembrano rigide, dense e poco colorate e che abbiano la tendenza a cadere pesantemente quando le si lancia a causa dell’assenza di hackle."

Comunque, privo sia del carisma che dell’appoggio di Skues, Mottram divenne un facile bersaglio per i suoi colleghi pescatori a mosca secca. La pressione si fece sentire e alla fine egli capitolò, ma nel frattempo aveva dato un contributo importante alla evoluzione degli artificiali moderni.

Nel 1924 J.W.Dunne pubblicò un libro che inferse un duro colpo a Halford. Dunne era affascinato dall’idea della translucentezza nei corpi degli insetti e disegnò una serie di artificiali costruite su ami bianchi con sete di diversi colori che erano mescolate per ottenere colori

of cork (even if the idea of cork in flies was not at all new). Mottram's book had had some influence, but the problem was that he included a chapter on nymphs, which irritated Skues. The latter wrote rather caustically:

“I am aware that a new book entitled 'Fly Fishing: Some New Arts and Mysteries' (Dr J. C. Mottram) suggests an interesting method of nymph fishing, and since I have not tried it myself, I cannot in any way despise it. The fact is that these nymphs seem stiff, dense and not very colorful to me and that they have a tendency to fall heavily when cast due to the absence of hackle.”

However, lacking both Skues' charisma and support, Mottram became an easy target for his fellow dryfly fishermen. The pressure was felt and in the end he capitulated. In the meantime, however, he had made an important contribution to the evolution of modern artificial baits.

In 1924 J.W. Dunne published a book that dealt a severe blow to Halford. Dunne was fascinated by the idea of translucency in insect bodies and designed a series of lures built on white hooks with silks of

different colors which were mixed to obtain tertiary colours. Dunne began to think when he found no insects among Halford's flies that resembled those he had seen:

“But to tell the truth I was very perplexed by the number of Test flies that were not included in Halford's series. All day and every day there were continually hatches of these insects. They were all sober 'duns' with almost colorless legs, leaden wings and monochromatic bodies that varied from honey to dark amber. I could only conclude that these flies were typical of that stretch of the river and that you had to move further south to find the nice ones striped in olive and light cream.”

Unfortunately, Dunne's models are difficult to find today, also because he built them with very perishable silk. However, his models remain very interesting because almost every aspect of the model is expressed by a number. His artificial flies were an interesting attempt to solve the problem of translucency, but they had several disadvantages. The special silk he used was very fragile. Furthermore the flies appeared very natural when crossed by the sun, but lost all their translucency as soon as a cloud

terziari. Dunne cominciò a pensare quando non trovò tra le mosche di Halford insetti che assomigliassero a quelli che lui aveva visto:

"Ma a dir la verità rimasi molto perplesso dal numero di mosche del Test che non erano incluse nella serie di Halford. Tutto il giorno e tutti i giorni vi erano continuamente schiuse di questi insetti. Erano tutte ‘duns’, sobrie duns con zampe quasi incolori e ali di colore plumbeo e con corpi monocromatici che variavano dal color miele all’ambra scura. Potevo solo concludere che queste mosche fossero tipiche di quel tratto del fiume e che per trovare quelle belle di color oliva a strisce e color crema chiaro bisognasse spostarsi più a sud."

Purtroppo i modelli di Dunne oggi sono di difficile reperibilità, anche perché egli le costruì con una di seta molto deperibile. Tuttavia i suoi modelli restano molto interessanti perché quasi ogni aspetto del modello è espresso da un numero. Le sue mosche artificiali erano un interessante tentativo di risolvere il problema della translucentezza, ma avevano diversi svantaggi. La seta speciale che utilizzava era molto fragile, inoltre le mosche apparivano molto naturali quando attraversate dal sole, ma perdevano tutta la loro translucentezza appena passava una nuvola. Ciò nonostante i modelli di Dunne, specialmente le mosche di maggio, ebbero un certo successo e furono reperibili nei cataloghi di Hardy fino al 1966. Questi nuovi sviluppi agitarono le acque di nuovo e misero in discussione il predominio halfordiano. Nel 1931 E.W. Harding estese lo studio di Ward con un paziente lavoro di osservazione e confronto tra artificiali e naturali confermando gli esperimenti di Ward:

"La legittima conclusione che si può trarre è che la forma è di primaria importanza mentre il colore è di importanza secondaria finché la mosca non si trova al centro del raggio visivo del pesce….non sempre una esatta imitazione, ammesso che ciò sia possibile, è essenziale, anche se il pesce ritarda per ispezionare la

mosca mettendola al centro del suo raggio visivo…." Niente di nuovo in realtà, ma le osservazioni di Harding (Il pescatore a mosca e il punto di vista della trota, 1931) erano fatte con l’occhio del consumato pescatore e crearono una voragine nella scuola delle esatte imitazioni:

"Pare che diano per scontato che la trota prenda l’insetto galleggiante dopo averlo visto all’interno del suo raggio visivo e che quindi lo veda in piena luce. Da qui l’analogia con la vista umana che fa pensare che lo vedano come una silouette scura priva di colore, mentre pare assodato che la trota si alzi altrettanto spesso per prendere la mosca anche prima che questa raggiunga il centro del suo raggio visivo. Ma se la trota ispeziona da vicino la mosca mettendola al centro del suo raggio visivo, allora dobbiamo ricordare che quasi certamente il suo occhio ingrandirà l’immagine e quindi sarà in grado di distinguere chiaramente i colori. Guardando contro la luce del sole certamente la trota vede solamente una silouette scura, ma non è detto che debba cibarsi sempre in quelle condizioni."

Il libro di Harding fu un lavoro monumentale, che si opponeva agli standard dell’epoca. Sicuramente fu il miglior tentativo fino ad allora di scrivere un testo di pesca a mosca su basi scientifiche e da molti punti di vista poco è stato fatto da allora per migliorare, tranne ripetere i suoi esperimenti usando una qualità di fotografie superiore. Per esempio egli fece notare come le ali di una mosca naturale siano in un primo momento viste come una pallida ombra staccata, che si unisce al corpo solo quando la mosca si avvicina, un punto importante che alcuni autori dopo di lui presentarono come una nuova scoperta. Anche Harding aveva preso da qualcuno. Sebbene il dibattito sulla pesca a mosca fosse essenzialmente inglese, pare evidente che Harding si ispirò, almeno in parte a Secrets of the Salmon pubblicato nel 1922 da Hewitt che conteneva una serie di fotografie di mosche (sia sommerse che secche) scattate sott’acqua, usando un sistema simile a quello usato da Ward.

passed. Nonetheless, Dunne's patterns, especially the May flies, had some success and were found in Hardy's catalogs until 1966. These new developments stirred things up again and called Halfordian dominance into question. In 1931, E.W. Harding extended Ward's study by patiently observing and comparing the artificial and natural, confirming Ward's experiments:

“The legitimate conclusion that can be drawn is that shape is of primary importance, while color is of secondary importance until the fly is in the center of the fish's visual range...not always an exact imitation, if that is possible, is essential, even if the fish delays to inspect the fly by placing it in the center of its visual range.”

Nothing new in reality, but Harding's observations (The Fly Fisherman and the Trout's Point of View, 1931) were made with the eye of the consummate fisherman and created a chasm in the school of exact imitations:

But if the trout inspects the fly closely by placing it in the center of its visual range, then we must remember that its eye will almost certainly magnify the image and therefore be able to clearly distinguish the colors. Looking against the sunlight, the trout certainly only sees a dark silhouette, but it doesn't mean that it always has to feed in those conditions.”

“They seem to take it for granted that the trout will pick up the floating insect after seeing it within

its visual range and then see it in bright light. Hence the analogy with human sight, which suggests that they see it as a dark silhouette devoid of color, while it seems clear that the trout rises just as often to catch the fly even before it reaches the center of its visual range. But if the trout inspects the fly closely by placing it in the center of its visual range, then we must remember that its eye will almost certainly magnify the image and therefore be able to clearly distinguish the colors. Looking against the sunlight, the trout certainly only sees a dark silhouette, but it doesn't mean that it always has to feed in those conditions.”

Harding's book was monumental work, which bucked the standards of the time. It was certainly the best attempt yet at writing a scientifically-based text on fly fishing and in many respects little has been done since then to improve it, other than repeating his experiments using higher quality photographs. For example, he pointed out that the wings of a natural fly are at first seen as a pale detached shadow, which joins the body only when the fly approaches, an important point that some authors after him presented as a new discovery.

Harding had taken after someone, too. Although the debate on fly fishing was essentially English, it seems clear that Harding was inspired, at least in part, by Secrets of the Salmon, published in 1922 by Hewitt, which contained a series of photographs of flies (both wet and dry) taken underwater, using a system similar to that used by Ward.

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Alla scoperta della Slovenia:

Most na Soči e i suoi Tesori Fluviali

La Slovenia con la sua bellezza naturale e le sue acque cristalline è da tempo una destinazione privilegiata per gli appassionati della pesca a mosca. In particolare la zona di Most na Soči,

situata nella regione della Goriška, è un vero paradiso per i pescatori poichè offre accesso a fiumi come l'Idrijca, la Tolminka, la Bača e la Soča, dove è possibile catturare prede di prestigio.

Slovenia has long been a favorite destination for fly fishing enthusiasts because of its natural beauty and crystal clear waters. In particular, the area of Most na Soči in the Goriška

region is a true paradise for anglers, offering access to pristine rivers such as the Idrijca, Tolminka, Bača and Soča, where you can catch prestigious prey in breathtaking scenery.

La Soča e i suoi affluenti: l’incanto delle acque turchesi

La Soča è il cuore di questa esperienza di pesca. Conosciuta anche come l'"emerald river" per i suoi straordinari colori turchesi, scorre attraverso una valle alpina spettacolare. La Soča è famosa per le sue trote fario e i suoi temoli, nonché per la splendida marble trout, una specie endemica della regione. Ma la Soča è solo l'inizio. I suoi affluenti, come l'Idrijca, la Tolminka e la Bača, aggiungono ulteriori opportunità di pesca. L'Idrijca è rinomato per le sue trote autoctone, mentre la Tolminka offre la possibilità di pescare in un ambiente di foresta pluviale. La Bača, con le sue rapide e i suoi meandri, è un'opzione eccellente per chi cerca una pesca avventurosa.

The Soča and its tributaries: the enchantment of turquoise waters

The Soča, also known as the "emerald river" for its stunning turquoise colors, is the heart of this fishing experience. It flows through a spectacular alpine valley and is famous for its brown trout, grayling and the splendid marble trout, an endemic species of the region. However, the Soča is just the beginning. Its tributaries, such as the Idrijca, Tolminka and Bača, add further fishing opportunities. The Idrijca is renowned for its native trout, while the Tolminka offers the opportunity to fish in a rainforest environment. The Bača,

with its rapids and meanders, is an excellent option for those looking for adventurous fishing.

Fly Fishing: an art to be appreciated

Fly fishing is the predominant technique in these waters. Aquatic insects abound and are a delicacy for local trout. The challenge is to imitate the appearance and behavior of insects with artificial flies and to use skill and precision in casting. Dry and wet flies are widely used, but fishing with streamers can also be very rewarding, especially for catching large marble trout.

La Pesca a Mosca: un'arte da apprezzare

La pesca a mosca è la tecnica predominante in queste acque. Gli insetti acquatici abbondano e sono una prelibatezza per le trote locali. La sfida sta nell'imitare l'aspetto e il comportamento degli insetti con mosche artificiali e usare abilità e precisione nel lancio. Le mosche secche e le mosche sommerse sono ampiamente utilizzate, ma anche la pesca con streamers può essere molto gratificante, specialmente per catturare le grosse marmorate.

Conservazione e gestione sostenibile

La Slovenia attribuisce grande importanza alla conservazione delle sue risorse ittiche. Molte di queste acque sono gestite come riserve di pesca, con regolamenti rigorosi per proteggere le popolazioni di trote autoctone e altre specie. Il "catch and release" è praticato ampiamente per garantirne la sopravvivenza e la crescita.

Conservation and sustainable management

Slovenia gives great importance to the conservation of its fish resources. Many of these waters are managed as fisheries, with strict regulations to protect populations of native trout and other species. "Catch and release" is widely practiced to ensure the survival and growth of prey.

A complete fishing experience

Fishing in Most na Soči is not just an activity, but a complete experience. In addition to the thrill of catching good prey, anglers can immerse themselves in the natural beauty of the region. The surrounding mountains, forests and turquoise waters create a peaceful and relaxing environment.

Logistics and accommodation

In the village of Idria Pri Baci, two kilometers from Most na Soči, Matei and his family have long been managing the Zlata Ribica facility, a beautiful hotel with a restaurant right on the banks of the Idriza.

In conclusion, fishing in the Most na Soči area in the Goriška region of Slovenia is an extraordinary experience for fly fishing lovers. The crystal clear waters of the Soča and its tributaries, together with the surrounding natural beauty, create a unique environment to enjoy fishing and unspoiled nature. With an ongoing commitment to conservation and sustainable management, this region continues to be one of Europe’s most attractive fishing destinations.

Un'esperienza di pesca completa

La pesca a Most na Soči non è solo un'attività, ma un'esperienza completa. Oltre all’ emozione di catturare prede prestanti, i pescatori possono immergersi nella bellezza naturale della regione. Le montagne circostanti, i boschi e le acque turchesi creano un ambiente tranquillo e rilassante.

Logistica e alloggio

A due chilometri da Most na Soči si arriva al villaggio di Idria Pri Baci dove Matei con la sua famiglia gestisce da molti anni

la struttura Zlata Ribica, un bellissimo hotel con ristorante proprio sulle rive dell’ Idriza.

In conclusione, la pesca nella zona di Most na Soči nella regione della Goriška in Slovenia, è un'esperienza straordinaria per gli amanti della pesca a mosca. Le acque cristalline della Soča e dei suoi affluenti, insieme alla bellezza naturale circostante, creano un ambiente unico per godere della pesca e della natura incontaminata. Con un impegno costante per la conservazione e la gestione sostenibile, questa regione continua ad essere una delle destinazioni di pesca più affascinanti d'Europa.

CUBA

CAyo PAredón GrAnde

Frank Jones

It was the last day of a six-day fishing trip in early November to Cayo Paredón Grande, a little-known barrier island off Cuba’s north-east coast, situated about 40 kilometers southeast of the resort island of Cayo Coco.

After a bumpy, 40-minute ride from our Cayo Coco hotel in a tiny Chinese-made SUV, it was about 9 in the morning when George, John and I arrived at the isolated marina, carved out of the mangroves on the west side of the island. Fishing had not been good over the past five days. We’d experienced high water, overcast skies and very strong winds. Day Four had been a complete bust, as storms chased

us off the water. Still, I wasn’t discouraged. Great fishing spots don’t always yield great results, and even on this first visit, I could tell Cayo Paredón was a great spot, with crystalclear water, hard-bottomed flats, unpressured fish and easy access between ocean and flats.

My guide for the day, Duniesky Urbano Ortega, echoed my sentiments, “It’s good here,” he said, “but not easy. You have to work for the fish.” The sky was clear, the wind brisk but manageable when Duniesky and I started out in his skiff. I was fishing solo, since my fishing partner, my wife, Sue, had decided to take the day off and relax at the Cayo

Era l’ultimo giorno di una battuta di pesca di sei giorni all’inizio di novembre a Cayo Paredón Grande, un’isola poco conosciuta al largo della costa nord-orientale di Cuba, situata a circa 40 chilometri a sud-est dell’isola turistica di Cayo Coco. Dopo un viaggio accidentato di 40 minuti dal nostro hotel di Cayo Coco in un minuscolo SUV di fabbricazione cinese, erano circa le 9 del mattino quando George, John e io arrivammo al porto turistico scavato tra le mangrovie sul lato ovest dell’isola. La pesca non era stata buona negli ultimi cinque giorni. Avevamo sperimentato acqua alta, cielo coperto e venti molto forti. Il quarto giorno era stato

un disastro totale, poiché le tempeste ci avevano cacciati dall'acqua. Tuttavia, non ero scoraggiato. Gli ottimi spot di pesca non sempre danno grandi risultati e anche durante questa prima visita ho potuto dire che Cayo Paredón è un posto fantastico, con acqua cristallina, fondali duri, pesci senza pressione e un facile accesso tra l'oceano e le flat. La mia guida della giornata, Duniesky Urbano Ortega, ha fatto eco ai miei sentimenti: “Va bene qui”, ha detto, “ma non è facile. Devi lavorare per aggiudicarti il pesce.” Il cielo era limpido, il vento forte, ma gestibile, quando Duniesky e io siamo partiti con la sua barca. Pescavo da solo, perchè

Coco resort where we were staying. Duniesky’s skiff was unlike any I’d ever fished out of. In fact, it wasn’t a skiff at all but a runabout, 17 feet long, high-sided and broad-beamed with a semi-vee hull that would pole no shallower than 12 to 14 inches and was guaranteed to provide plenty of hull slap on the flats. Its 11-year-old, 60-horse Yamaha Enduro two-stroke pushed it along at a pretty good clip, thanks in part to some custom work Duniesky had done on the motor (more about that later). We ran a short distance to a shallow flat. The tide was low and incoming, wind and sun were behind us, so, for the first time in six days, we had good conditions to sightfish for bones.

I stood on the casting deck, eightweight in hand. Duniesky grabbed his push pole and positioned himself in the only spot in the boat where he could see the fish and manage his bulky boat in the wind — right in front of me at the peak of the bow. When he spotted a fish, he’d call out the location, then crouch down. I’d cast over his head, either forehand or backhand, depending on which side of the boat the fish appeared. When I first saw this arrangement on Day One with one of the other guides, Alex, I nearly freaked out, fearing I’d hook the guide on either forward or back cast. Now, five days later, I was accustomed to it, though it still added a degree of difficulty to the whole endeavor. We poled about 10 minutes, with Duniesky chattering about the fishing and pointing out small bones scurrying by but not suggesting I cast to them. That was fine with me since I was having trouble spotting them. There was no trouble, however, spotting the next fish he called out. It was a massive bonefish, long and greenbacked, in the 12- to 15-pound range, slowly cruising the shoreline on our right in only inches of water. Duniesky knelt down as I shot a backhand cast in the fish’s direction. The fly landed short, but the fish turned, surveying it briefly, but declined the invitation to dine and slowly resumed his journey. Two more casts couldn’t convince him otherwise. After Duniesky and I

la mia compagna di pesca, mia moglie Sue, aveva deciso di prendersi una giornata libera e rilassarsi nel resort di Cayo Coco dove alloggiavamo. La barca di Duniesky era diversa da tutte quelle da cui avevo pescato. In realtà, non era affatto una barca schiff ma un runabout lungo 17 piedi, con i bordi alti e il baglio largo, con uno scafo a semi-V che aveva una profondità non inferiore a 12-14 pollici e garantiva di fornire molto scafo sulle flat. Il suo due tempi Yamaha Enduro da 60 cavalli, vecchio di 11 anni, lo spingeva a una velocità piuttosto buona, grazie in parte ad alcuni lavori personalizzati che Duniesky aveva fatto sul motore.

Abbiamo corso per una breve distanza fino a una flat poco profonda. La marea era bassa e in arrivo, il vento e il sole erano alle nostre spalle, quindi, per la prima volta in sei giorni, avevamo buone condizioni per la pesca a vista dei bonefish.

Ero sul ponte di lancio, con una canna da coda otto in mano. Duniesky afferrò la sua palanca e si posizionò nell'unico punto della barca da cui poteva vedere i pesci e gestire la sua ingombrante barca nel vento, proprio di fronte a me all’apice della prua. Quando individuava un pesce, ne diceva la posizione, quindi si accovacciava. Lanciavo sopra la sua

testa, di diritto o di rovescio, a seconda del lato della barca in cui appariva il pesce. Quando ho visto per la prima volta questo sistema il primo giorno con una delle altre guide, Alex, sono quasi andato fuori di testa, temendo di agganciare la guida al lancio in avanti o all'indietro. Ora, cinque giorni dopo, mi ero abituato, anche se aggiungeva ancora un certo grado di difficoltà all'intera impresa. Ci siamo spinti col palo per circa 10 minuti, con Duniesky che chiacchierava della pesca e indicava piccoli bonefish guizzanti, ma non suggeriva di lanciare verso di loro. A me andava bene dato che avevo difficoltà a individuarli. Non ci furono problemi, tuttavia, a individuare il pesce successivo. Era un enorme bonefish,

lungo e dal dorso verde, di peso compreso tra 12 e 15 libbre, che nuotava lentamente lungo la costa alla nostra destra in pochi centimetri d'acqua. Duniesky si inginocchiò mentre io lanciavo un rovescio in direzione del pesce. La mosca atterrò brevemente, ma il pesce si voltò, osservandola per un po', declinando però l'invito a cenare, e riprese lentamente il suo viaggio. Altri due lanci non riuscirono a convincerlo a fare il contrario. Dopo che Duniesky e io abbiamo ripreso la calma e abbiamo dato ai nostri cuori la possibilità di stabilizzarsi a un ritmo più normale, abbiamo ripreso a perlustrare la flat. Nell'ora successiva circa, abbiamo individuato otto pesci della gamma di 12 libbre. Ne ho puntati quattro.

regained our composure and gave our hearts a chance to settle down into a more normal rate, we resumed poling the flat. Over the next hour or so, we spotted eight fish in the 12-pound range. I had shots at four of them. In two instances, fish followed the fly right up to the boat before turning slowly away, not really spooked but wary. Duniesky crouched down on the casting deck as I fired off Hail Mary casts at their departing backs from the kneeling position. One of the fish paused to take another look at the fly but eventually swam away for good. Finally, we found a taker. A 12-pound bonefish charged the fly, clearly ready to eat,

but at the last instant, a five-pounder darted in front of him and stole his lunch! That was the last oversized fish I had a chance at, but by the end of the day, I’d caught 15 bonefish with the largest around six pounds (just a tad bigger than the lunch thief). I also had one shot at permit. That was a reasonably good day of catching, even though it was disappointing not to connect with any of the giants of the morning. Regardless, it was a wonderful day for seeing the potential of the fishery at Cayo Paredón. It reinforced what Sue and I had experienced earlier in the week fishing with guide Alex under far less favorable conditions.

In due casi, i pesci hanno seguito la mosca fino alla barca prima di voltarsi lentamente, non proprio spaventati ma diffidenti. Duniesky si è accovacciato sul ponte di lancio mentre io facevo i lanci dell'Ave Maria alle loro schiene dalla posizione inginocchiata. Uno dei pesci si è fermato per dare un'altra occhiata alla mosca, ma alla fine è nuotato via definitivamente. Alla fine abbiamo trovato un cliente. Un bonefish di 12 libbre ha caricato la mosca, chiaramente pronto a mangiare, ma all'ultimo istante un pesce di cinque libbre gli è sfrecciato davanti e gli ha rubato il pranzo! Quello è stato l'ultimo pesce di grandi dimensioni che mi

è capitato, ma alla fine della giornata avevo catturato 15 bonefish, il più grande intorno ai 3 chili (solo un po' più grande del ladro del pranzo). Ho fatto anche un tentativo di prendere un permit. È stata una giornata di pesca abbastanza buona, anche se è stato deludente non avere contatti con nessuno dei giganti della mattinata. In ogni caso, è stata una giornata meravigliosa che ci ha dato l’occasione di vedere il potenziale della riserva di Cayo Paredón. Ha confermato ciò che Sue e io avevamo sperimentato all'inizio della settimana pescando con la guida Alex in condizioni molto meno favorevoli.

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