7 minute read
HANNES NAMBERGER
by The Pill
Haglöfs: What’s your more?
Quando ci si avventura in montagna ci sono alcune cose che vale sempre la pena avere con sé.
La nuova serie L.I.M di Haglöfs è nata proprio con lo scopo di aiutarci a portare a termine le più grandi sfide con la massima leggerezza. L.I.M sta per “less is more” e la collezione SS21 presenta nuovi materiali innovativi che donano all’intera gamma ultraleggerezza ed elevati livelli di prestazioni.
“Per noi, meno è meglio soprattuto quando lascia spazio a tutto il resto” afferma Victor Adler, Global Marketing Director di Haglöfs. “Ognuno di noi ha quell’unico oggetto per cui trova sempre spazio e che lo motiva a spingere più forte e a salire più in alto. Ecco perché abbiamo innovato la serie L.I.M con nuovi modelli ultraleggeri e ad alte prestazioni: alleggerire il carico e lasciare dello spazio extra per tutto ciò che desideriamo rende il viaggio ancora più speciale.”
La nuova serie L.I.M è stata lanciata questa primavera 2021, diamo un occhio a cosa offre!
1. L.I.M Breathe GTX Shakedry Jacket
L'indumento definitivo per attività ad alta intensità in condizioni meteorologiche imprevedibili. Questa giacca combina super leggerezza e grande traspirabilità con un'ingegnosa tecnologia impermeabile. Il segreto nascosto è in realtà ben visibile: la sua membrana impermeabile invece di essere incorporata nel tessuto si trova proprio in superficie. Lo strato esterno fornisce un rivestimento a basso attrito che allontana l'acqua immediatamente. 2. L.I.M GTX Jacket
Giacca super leggera perfetta da portare nello zaino. Impermeabile, antivento e altamente traspirante. Realizzata in Gore-Tex Paclite Plus, questo modello regala alte prestazioni e la massima protezione di cui si ha bisogno in tutte le avventure in montagna. La superficie interna resistente all'abrasione la rende facile da indossare, facendola scivolare comodamente sulla pelle o su altri indumenti. 3. L.I.M Mimic Hood
La soluzione definitiva per portare uno strato extra senza aggiungere peso o volume indesiderati. Straordinariamente leggero e comprimibile, offre comunque una grande protezione contro le temperature più fredde. L'imbottitura è infusa di grafene, un super materiale vincitore del Premio Nobel. Si tratta infatti di una sottile griglia di carbonio con proprietà conduttive estreme. Questo modello ri-
1. 2.
3. 4.
scalda rapidamente il corpo, trasmette il calore dove è più necessario e al tempo stesso lo trattiene più a lungo.
4. L.I.M Crown Tee
Quando c’è bisogno di rinfrescarsi il corpo attiva la sudorazione. Si tratta di un meccanismo estremamente importante che permette all’uomo di percorrere lunghe distanze senza provare troppo calore. Questa maglietta utilizza una tecnologia di raffreddamento dinamico che va a migliorare questo effetto agendo quasi come una seconda pelle. Il tessuto risponde al corpo e permette all'umidità di evaporare e alla pelle di regolare la temperatura in modo naturale. Finché il corpo è caldo, la maglietta dissipa il calore corporeo raffreddando la pelle efficacemente, ma non appena si fa una pausa e la temperatura scende, l'effetto si disattiva e la maglietta si asciuga rapidamente. Ecco perché abbiamo innovato la serie L.I.M con nuovi modelli ultraleggeri e ad alte prestazioni: alleggerire il carico e lasciare dello spazio extra per tutto ciò che desideriamo rende il viaggio ancora più speciale.”
Hannes Namberger
Hannes Namberger ha 31 anni e ama correre in montagna. Dal sud della Germania, al confine con l'Austria, ha sempre avuto il parco giochi perfetto a due passi da casa.
L'estate e l'inverno sono buone occasioni per fare alcune delle tante attività che ama: trail running, mountain bike, ma anche sci alpinismo. Dobbiamo essere onesti, non è un normale runner, ma uno dei migliori trail runner tedeschi che ha già vinto gare come Transalpine Run, Pitz Alpine Glacier Trail, Mayrhofen Ultraks, Großglockner Trail e altre ancora.
Cosa stai facendo in questi giorni? Ti mancano le competizioni? Sei motivato o ti senti più rilassato senza la pressione delle gare? Dato che sto ancora lavorando e non vivo al 100% di sport ho ancora una buona distrazione dalla situazione attuale. Al momento penso che ci saranno di nuovo gare a maggio o giugno, quindi mi alleno in modo molto specifico e rigorosamente secondo i piani. Naturalmente c'è una certa dose di incertezza, ma la mia ricetta è di continuare ad allenarmi duramente perché le competizioni torneranno sicuramente e voglio essere al massimo della forma alla partenza. Tuttavia, mi manca la libertà di viaggiare senza preoccupazioni, ma finché posso andare in montagna va bene.
Come hai iniziato a correre? Ti sei subito appassionato alla corsa in montagna? Fino al 2011, quando avevo 21 anni, ho gareggiato in Slalom e Slalom Gigante, poi mi sono infortunato e ho dovuto abbandonare lo sport agonistico. Dato che fino ad allora avevo conosciuto le montagne solo dalle stazioni sciistiche, ho deciso di esplorarle meglio. All'inizio ho dovuto eliminare un po' di peso corporeo, ma dopo un po' è diventato sempre più facile per me scalare ed in seguito ho aumentato le distanze e la velocità con cui mi muovo. Nel 2015 ho sentito parlare di una competizione in Austria, una gara di trail facile di 52km con 2400mdi dislivello. Mi sono iscritto e mi sono allenato duramente, ottenendo alla fine anche una buona posizione (5°). Da lì ho capito subito che il trail running sarebbe diventato il mio nuovo sport.
La tua carriera è spettacolare, c’è una gara che ti è rimasta nel cuore e perché? Ogni gara è speciale e di solito estremamente dura e impegnativa, ma la Transvulcania Ultra del 2019 rimane la mia preferita. Ero in perfetta forma e ho corso in testa fin dall'inizio. Sfortunatamente ho commesso un errore nutrizionale e dopo 30km ero finito. Per i restanti 44km fino al traguardo ho avuto crampi e dolori estremi alle gambe perché non volevo ritirarmi. Questa lotta contro il dolore rimarrà nella mia memoria per sempre.
Correre a questo livello comporta non solo sforzi fisici ma anche mentali. Quando corri e stai male o hai un momento difficile, cosa fai per superarlo? In ogni gara che faccio sono preparato
al 100%, sia fisicamente che mentalmente. Certo, ho alti e bassi durante una lunga corsa, ma è importante continuare a spingere e andare avanti. Per esempio, quando ho un momento di debolezza, penso spesso al fatto che si tratti solo di una sensazione di dolore che presto sparirà. Anche visualizzare la ricompensa dopo la gara con birra e buon cibo può aiutare a superare un momento no. Soprattutto nelle gare ultra oltre i 100km è fondamentale essere mentalmente molto ben preparati per le difficoltà che sicuramente non mancheranno.
i tuoi prodotti preferiti e perché? Quanto è importante per te l'attrezzatura che usi quando corri? Dynafit realizza dei fantastici prodotti, sia visivamente che tecnicamente, e questa è una parte importante del successo dell'azienda. Indossavo i prodotti Dynafit ancor prima di collaborare con il brand. La nuova collezione D N A, che è stata anche una mia idea, è una linea molto minimalista, in bianco e nero, ma estremamente tecnica e leggera, la trovo perfetta per me. Corro con il modello Alpine Pro, una scarpa molto leggera ma affidabile grazie alla quale non ho mai avuto una vescica. L’attrezzatura Dynafit è perfetta e vi faccio affidamento al 100%. Un vero marchio fatto da atleti per atleti.
Quali sono i tuoi piani per quest'anno e dove ti vedi tra 5 anni? Spero di poter partecipare a giugno alla Zugspitz Ultra di 101km e all'UTMB di 170km. L’UTMB, in particolare, è la gara più famosa e importante del mondo trail running, quindi mi voglio preparare al meglio. Ho 31 anni, una buona età per un ultra trailer, quindi spero di poter mantenere il mio livello per molti anni ancora se non addirittura migliorarlo. Sarebbe bello se raggiungessi tutti i miei obiettivi personali in 5 anni e fossi ancora entusiasta del trail running.