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THE VIANDANTE TRAIL
by The Pill
Il Sentiero del Viandante
BY VALERIA MARGHERITA MOSCA PHOTOS ISACCO EMILIANI
Una passeggiata all’inizio della primavera può trasformarsi in un percorso emozionante per chi ama osservare e gioire del mutamento delle stagioni e degli ambienti naturali.
Sono chiari i primi segnali di vita dei vegetali e l’immobilità tipica dell’inverno cede il passo ai toni di verde delle prime foglie e ai fiori delle specie precoci. A chi volesse cogliere questi primi sintomi di rinascita, consiglio in questo periodo, di non salire troppo d’altitudine ma di preferire sentieri o aree non sopra i 500m.
Pochi giorni fa, ho percorso un tragitto per intero che non avevo mai seguito, pur essendo a un passo dalla zona dove vivo abitualmente. Si chiama “Sentiero del Viandante” ed è un percorso che si snoda sulla sponda orientale del Lago di Lecco. Per alcuni tratti si mantiene quasi a bordo acqua per poi inerpicarsi su per la montagna e ridiscendere ancora per molte, molte volte, da Abbadia a Lierna, a Varenna, Bellano, Dervio e Colico. Un tempo era chiamato Via Ducale, Via Regia oppure Napoleona ed è lungo complessivamente circa 45km. A seconda del livello di allenamento, il percorso è comodamente frazionabile in 1 , 2, 3 o 4 tappe perché la ferrovia serve i numerosi paesini che si attraversano, permettendoci di ritornare rapidamente al punto di partenza. È ben segnalato e percorribile in tutte le stagioni per via dell’assolata esposizione del sentiero e delle quote modeste. Queste caratteristiche lo rendono un perfetto luogo di osservazione della primavera che incombe per cogliere la bellezza di un momento molto speciale nel ciclo della natura, quando i monti del Lario sono punteggiati dalle variopinte fioriture di erbe e piante.
Percorrendolo veniamo catapultati nell’antica vita del lago di Lecco ambivalente tra acqua e montagna e delle sue caratteristiche storico culturali tra edifici in pietra , mulattiere, darsene e paesaggi mozzafiato. Ci regala un senso di esplorazione e scoperta davvero appaganti senza sentire il bisogno di raggiungere particolari punti di interesse ma godendo del puro avanzare. Lungo il tragitto si incontrano numerosi borghi con i loro vicoli sinuosi e incantati che improvvisamente regalano uno scorcio indimenticabile sul lago, dove si possono trovare punti di ristoro per gustare un piatto semplice, un panino o una pizza o un pasto più tradizionale a base di pesce di lago in carpione, pesce fritto e risotto o “pulenta e missultin” accompagnati da un buon calice di vino rosso della vicina Valtellina. Il sentiero ci permette anche di avere un chiaro panorama sulla flora lariana e conseguentemente anche del paesaggio commestibile della zona aiutati dal periodo primaverile e dalle prelibatezze e primizie che la stagione porta con sé.